Settimanale La Torre N° 8 – 13 Maggio 2016

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La Torre Settimanale La Torre - 13 Maggio 2016 - Numero 8 - Direttrice: Arianna Saroli - Vicedirettore: Edoardo Baietti € 1,30 Numeri agghiaccianti quelli che si riferiscono agli incidenti strada- li delle ultime settimane sulle no- stre strade. Vittime principalmente giovani e giovanissimi che vedono talvolta svanire sull’asfalto i sogni di una vita se non la vita stessa. La Torre vuole avviare un momento di riflessione su questo argomento di stringente attualità, intervistando su questo numero Marco Giustinelli, Direttore del Centro di Formazione Professionale Formalba di Collefer- ro e da sempre vicino alle problema- tiche della sicurezza stradale e delle realtà giovanili del territorio. continua a pag. 2 La Torre PERIODICO INDIPENDENTE DI ATTUALITÀ SPORT CULTURA La pedana fa volare alto! Funghitex compie 50 anni! Fiera del Castagno Locale Ancora truffe porta a porta, un “bestiario” per la prevenzione pag. 5 pag. 13 pag. 6 pag. 3 pag. 19 A Lanuvio con “Percorsi... Arte nei Castelli” SPORT CRONACA EDITORIALE a pag. 3 Un compleanno con oltre 800 partecipanti Grande soddisfazione della famiglia Pantoni Splendido evento organizzato dall’associazione ArteMestieri Intervista ad Alessandro De Dominicis Sempre di più i casi di truffa sul territorio

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La Torre

Settimanale La Torre - 13 Maggio 2016 - Numero 8 - Direttrice: Arianna Saroli - Vicedirettore: Edoardo Baietti € 1,30

Numeri agghiaccianti quelli che si riferiscono agli incidenti strada-li delle ultime settimane sulle no-stre strade. Vittime principalmente giovani e giovanissimi che vedono talvolta svanire sull’asfalto i sogni di una vita se non la vita stessa. La Torre vuole avviare un momento di riflessione su questo argomento di stringente attualità, intervistando su questo numero Marco Giustinelli, Direttore del Centro di Formazione Professionale Formalba di Collefer-ro e da sempre vicino alle problema-tiche della sicurezza stradale e delle realtà giovanili del territorio.

continua a pag. 2

La TorrePERIODICO INDIPENDENTE DI ATTUALITÀ SPORT CULTURA

La pedana fa volare alto!Funghitex compie 50 anni!

Fiera del Castagno LocaleAncora truffe porta a porta, un “bestiario” per la prevenzione

pag. 5

pag. 13

pag. 6 pag. 3

pag. 19

A Lanuvio con “Percorsi... Arte nei Castelli”

SPORT

CRONACA

EDITORIALE

a pag. 3

Un compleanno con oltre 800 partecipanti

Grande soddisfazione della famiglia Pantoni

Splendido evento organizzato dall’associazione ArteMestieri

Intervista ad Alessandro De Dominicis

Sempre di più i casi di truffa sul territorio

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La Torre2

Direttrice: Arianna SaroliVicedirettore: Edoardo BaiettiCollaboratori: Davide Brugnoli, Ludovica Di Ridolfi, Francesco Della Manna, Alessandro De Angelis. Responsabile grafico: Matteo ManziniEditore: BFD Editoria & MarketingPer contattare la redazione: [email protected] e [email protected]. 06/96430031 oppure 06/96149222

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Arianna Saroli

Sicurezza stradaleProf. Giustinelli, come mai questo incremento degli incidenti stradali che vede il coinvolgimento di tanti giovani?Le cause sono molteplici e vanno in-dividuate a vari livelli. Certamente contribuisce lo stile di vita adottato da molti dei nostri ragazzi. Mi riferi-sco all’uso di sostanze stupefacenti, all’abuso di alcool, alla mancanza di riposo. Tutte concause che possono abbassare notevolmente la soglia di reattività e di attenzione di chi si met-te alla guida, facendolo diventare un potenziale pericolo per sé e per gli altri.È quindi un problema solo di com-portamenti?Ovviamente non solo. Lo stato di ma-nutenzione delle strade e del parco circolante stesso, dove molte perso-ne, anche a causa della crisi, tendo-no a risparmiare sulla manutenzione del mezzo, contribuiscono a rendere meno sicure le nostre strade. Ricor-do quello che accadde lo scorso anno sulla Via dei Laghi, quando un albero cadde sulla carreggiata e schiacciò una vettura uccidendone il conducen-te. Solo dopo si provvide alla potatura

e alla rimozione degli alberi perico-lanti. Ma nel nostro paese si sa, la stal-la viene spesso chiusa dopo che i buoi se ne sono andati. Ma, torno a ripete-re, uno stile di vita diverso abbasse-rebbe i rischi anche in questo settore.Anche le leggi possono aiutare?Certamente sì. La recente introduzio-ne del reato di omicidio stradale nel nostro ordinamento dà un segnale for-te nella giusta direzione. Chi si mette alla guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti deve essere consapevole di essersi trasfor-mato in una macchina potenzialmen-te mortale. In questo senso, la legge aiuta a formare una mentalità giusta, anche se il vero obiettivo deve essere sempre la prevenzione. Serve a poco punire qualcuno dopo che è avvenu-ta una tragedia. Sarebbe ovviamente molto meglio adoperarsi perché non avvenga.E che strumenti possono essere adoperati in questo senso?Il luogo principe deputato a formare le coscienze è sicuramente la scuola. Sarebbe utilissimo reintrodurre, sin dalle scuole elementari, se non prima, quella che una volta veniva chiamata

Educazione Civica, di cui l’educa-zione stradale può rappresentare una componente fondamentale. Un cit-tadino responsabile lo è a 360 gradi, da quando si reca sul posto di lavoro, a quando rispetta la natura, a quando sale in macchina da solo o con la fa-miglia. La scuola deve lavorare in tale direzione. Ma per far questo occorro-no anche insegnanti preparati, coin-volti e motivati. La strada è lunga, ma sono fiducioso che i risultati possono arrivare.Oltre alla scuola?Occorrono incentivi statali per favo-rire il ricambio del parco auto circo-lante. Le automobili di nuova con-cezione sono certamente più sicure rispetto a quelle di dieci o quindici anni fa. Come si diceva prima, la crisi economica che stiamo vivendo porta spesso le persone a mantenere la vec-chia auto, limitandone talvolta anche la manutenzione. Dare la possibilità a tutti di sostituire un mezzo obsoleto, aumenterebbe la sicurezza genera-le. Inoltre, la manutenzione generale delle strade e degli spazi di pertinenza rappresenterebbe un ulteriore elemen-to positivo. Per ultima, ma davvero per

ultima, indicherei la repressione. Le Forze dell’Odine devono essere mes-se in grado di individuare le situazioni a rischio e di intervenire rapidamente e efficacemente. Le nuove tecnologie che permettono in tempo reale di veri-ficare se una vettura è assicurata o ha effettuato la revisione periodica o le apparecchiature per l’alcool test, sicu-ramente contribuiscono a aumentare il rispetto della legalità da parte di chi si mette alla guida.Ma il problema più grosso, secondo lei, rimane quello culturale?

Come sempre. Formare cittadini mi-gliori significherebbe ritrovarsi donne e uomini che migliorano l’ambiente e la realtà dove vivono e operano. A qualcuno potrebbe sembrare solo un sogno o un’utopia ma, d’altro canto, la missione di chi, come me, sceglie di dedicare la propria vita all’insegna-mento, non è quella di dare corpo ai sogni e di rendere reali le utopie?

La Torre

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3CRONACALa Torre

Nella società dell’ipocrisia, delle belle parole e dei pochi fatti e del flusso incontrollato di informazio-ne, capita che il caos della società confonda le idee, che i nuovi media oscurino le relazioni più elementa-ri, e capita anche che una parola fin troppo semplice come “gentilez-za” venga scambiata con il termi-ne “ingenuità”… Questa, con tutta probabilità, la riflessione con cui siamo costretti a fare i conti dopo aver appreso di tanti casi di truf-fe porta a porta che puntualmente avvengono sul territorio. Abbiamo deciso di dedicare alla tematica un nutrito approfondimento proprio su questa pagina, nella speranza di una sempre maggiore informazione su un fronte che i media fin troppe volte lasciano del tutto scoperto. Accanto ai furti, agli omicidi e ai reati “sempreverdi”, un’altra ca-tegoria di crimini infanga, seppur con minor frequenza, le pagine di cronaca: le truffe “porta a porta”, che vedono negli anziani il bersa-glio prediletto. Risulta doveroso raccomandare di prestare attenzio-ne quando uno sconosciuto ci si paventa davanti, anche a dispetto di modi gentili e carismatici che po-trebbero essere sfoderati ad arte. Il

gioco non è poi così complesso, do-potutto: basta avere la giusta dose di grinta, presentarsi alla porta e raccontare una storia strappalacri-me per convincere il malcapitato a sborsare denaro, ad esempio con la scusa di una donazione in bene-ficenza. Ma se la tecnica del buon samaritano è “proficua” in parti-colare durante i periodi di festa, quella dei contratti non richiesti non passa mai di moda, e talvolta è sufficiente promettere sconti sui servizi di telefonia mobile per far firmare documenti poco vantaggio-si o addirittura pagare in contanti gli operatori fittizi. Oltre a questi due “filoni” principali, se ne regi-strano diverse altre e decisamente ben “orchestrate”. Il tipo che ne-cessita di telefonare con urgenza, quello con l’automobile in panne e ancora la fanciulla spaesata. Non si rischia certo di sfociare nella fan-tasia, nell’elencare queste tipolo-gie di truffatori, ma il guaio è che

sono frequenti anche casi reali di richiesta d’aiuto, e non sempre la timida ragazza che bussa alla porta per chiedere informazioni nascon-de subdoli interessi. La cortesia prima di tutto, dunque, ma tenendo un occhio ben aperto. Un discorso a parte meriterebbero le cosiddette truffe “online”, che con stratagem-mi ingegnosi (primo fra tutti quel-lo che promette una sostanziosa eredità e che per essere sbloccata abbisogna, guarda caso, di un cer-to quantitativo di denaro da parte dell’utente) fruttano annualmente non poco denaro a quelli che ormai sono definibili “mostri della rete”. Massima allerta sia per gli anziani che per tutti i cittadini, dato che il rischio di essere privati della sere-nità sembra concretizzarsi spesso anche tra le mura domestiche.

Stroncate a distanza di pochi giorni le esistenze di Fabio Magnante e Simone Peretti

Due giovani vite stroncate sull’Appia assassinaL’asfalto torna violentemente a macchiarsi di sangue. Sembrava essersi conclusa con un’esisten-za spezzata la tragedia “ambien-tata” sull’Appia, tra Velletri e Cisterna, dove il 30enne Fabio Magnante ha perso la vita circa due settimane fa quando, pur-troppo inutilmente, le sirene dei soccorritori hanno squarciato il silenzio di una notte senza stel-le. Impossibile dimenticare quel-le drammatiche immagini, con la Classe A dell’uomo, originario di Velletri, divenuta irriconosci-bile dopo l’impatto con un albe-ro. Un incubo che, a distanza di una manciata di giorni, si è af-facciato di nuovo sul reale, quan-do sempre sullo stesso tratto e a

pochissima distanza, lo scorso mercoledì 4 Maggio, l’avvenire del 27enne Simone Peretti si è infranto sulla carreggiata. Sono ancora tutte da verificare le di-

namiche dell’impatto che ha vi-sto vittima il nostro concittadino che, in sella ad un T-Max, è en-trato violentemente in collisione con una Seat Toledo guidata da

un 35enne. La tragedia si è con-sumata nel pomeriggio, sotto gli occhi dei passanti che proprio in quegli istanti percorrevano la strada. I sanitari, giunti con l’am-bulanza di servizio, non hanno potuto far altro che constatarne il decesso. I rilievi sono prose-guiti per diverso tempo, mentre il traffico veicolare fluiva a tratti per permettere agli inquirenti di effettuare le analisi necessarie e in seguito procedere alla rimo-zione dei detriti e ad una messa in sicurezza della zona dopo quei tragici minuti. Non sono ancora note le esatte modalità dell’in-cidente, nonché le eventuali re-sponsabilità, mentre è ormai sot-to gli occhi di tutti il drammatico

epilogo di un’altra giornata nera che ha sconvolto la serenità ca-stellana. Una Cattedrale di San Clemente gremita all’inverosi-mile lo scorso venerdì ha ospi-tato le esequie di Simone, in una funzione che insieme al dolore per la sua scomparsa ha messo in risalto le doti umane della sua esistenza terrena. Se una setti-mana prima non c’erano parole per esprimere l’incredulità di fronte allo scontro fatale che ha messo fine alla vita del 30enne di Velletri, anche in questa occa-sione si rinnova il cordoglio per un incubo che a distanza di pochi giorni è tornato a materializzarsi con inaudita ferocia.

Edoardo Baietti

Edoardo Baietti

Un utile “bestiario” con tutte le tipologie di imbroglioni da evitare

Truffe porte a porta, un dramma “sempreverde” che colpisce i cittadini

Una brutta mattinata la scorsa domenica 8 maggio

Ciclista investito sulla via di LarianoBrutta mattinata quella della scorsa domenica 8 maggio, quando un ci-clista di mezza età è stato investito a Lariano lungo la centralissima Via Ariana. Ad intervenire gli agenti della Polizia Locale insieme ai Ca-

rabinieri della locale Stazione, cui sono stati affidati i rilievi planime-trici. Sul posto gli operatori del 118 per il trasporto dell’uomo all’Ospe-dale “Paolo Colombo” di Velletri.

Controlli speciali in città per un totale di 116 persone

Un “Pattuglione” di Polizia a Velletri

Gli uomini del Commissariato di Polizia di Velletri nei giorni scorsi, in collaborazione con il reparto Pre-venzione Crimine di Roma e l’Unità Cinofila di Nettuno, al fine di verifi-care alcune segnalazioni di compor-tamenti illegali, hanno effettuato un servizio di controllo straordinario del territorio nel Comune di Velle-tri. In totale sono state controllate ben 116 persone e 34 veicoli. Inol-tre, non sono mancati gli accerta-menti presso esercizi commerciali della zona, tra cui una sala giochi dove sono state riscontrate numero-se irregolarità con conseguenti san-zioni per diverse migliaia di euro. Sempre nell’ambito dell’operazione

di Polizia, un italiano 36enne è stato “pizzicato” in possesso di 15 gram-mi di marijuana nei pressi di Piazza Garibaldi. Un motivo ritenuto vale-vole per un deferimento all’Autorità Giudiziaria. Forse meno d’impatto ma allo stesso modo rilevanti sono le contravvenzioni al Codice della Strada rilevate durante la lunga gior-nata di controlli. Segnaliamo che gli accertamenti, come dichiarato all’indomani della serie di verifiche dagli operatori del Commissariato di San Martino, stanno continuando anche in questi giorni in virtù del contrasto ai tanti, troppi fenomeni di illegalità sulle nostre strade e sulle nostre piazze.

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4 CRONACA La Torre

Autista preso a pugni lo scorso lunedì pomeriggio dopo aver redarguito un passeggero

Violenza “on the road” su un autobus di lineaAncora una dose sostenuta di violenza quella a cui diversi ve-literni hanno assistito nel primo pomeriggio di lunedì scorso. Stando a quanto emerso i fatti sa-rebbero avvenuti verso le 15,00, quando un autobus di linea Co-tral è stato la perfetta cornice dell’ennesimo sfogo di rabbia del giovane di turno. L’autista, come comunicato dagli agenti del locale Commissariato di Po-lizia, sarebbe rimasto infastidito dal volume eccessivo dei suoni

provenienti dal telefono di un passeggero. Ad aver indispetti-to il conducente sono stati però i continui rifiuti da parte del giovane a bordo di abbassare la suoneria. Una goccia che, ad un certo punto, ha fatto traboccare il vaso: l’autista, arrestando il mezzo, si è profuso in un rim-provero del ragazzo, cosa che ha dato vita ad un’accesa discussio-ne culminata in un diretto in pie-no viso ai danni del conducente. Rapido l’intervento della volante

della Polizia di Stato, i cui ope-ratori coordinati dal dott. Cioppa hanno accompagnato il ragazzo presso gli uffici di San Martino dove è stato identificato come un 18enne Larianese (già provvisto di alcuni precedenti di Polizia). Lo stesso al termine degli accer-tamenti è stato deferito all’Auto-rità Giudiziaria.

Ed. Ba.

Un nuovo colpo allo smercio di sostanze stupefacenti

Spaccio, in due finiti in manetteUn nuovo colpo allo spaccio di sostanze stupefacenti è stato messo a segno dagli uomini del Commissariato di Velletri di-retti dal vicequestore aggiunto dott. Roberto Cioppa. Stando a quanto comunicato dagli uffici di Piazza San Martino infatti, gli operatori hanno operato nei giorni scorsi un appostamento nei pressi dell’abitazione di un 46enne, cittadino italiano, di-morante abitualmente in Sud America, e dopo vari pedina-menti nei confronti del fratello, è stata effettuata un’irruzione

in un locale della zona dove sono stati rinvenuti circa 140 grami di sostanza stupefacen-te di tipo cocaina, già divisa in vari involucri, con annessa sostanza da taglio ed un bi-lancino di precisione. Veniva altresì eseguita una perquisi-zione all’interno dell’abitazio-ne del 46enne ed anche questa seconda azione ha portato ad esiti positivi. Rinvenuta, op-portunamente celata, una so-stanza dello stesso tipo per gr. 13 già suddivisa, un bilancino di precisione e svariate centi-

naia di euro. I predetti veniva-no quindi arrestati e processati per direttissima. Un altro caso che testimonia come il fenome-no dello spaccio di stupefacenti sia ancora ben radicato in ter-ritorio castellano, cosa peraltro evidente dalla moltitudine di articoli di cronaca che trovano spazio quotidianamente sulle colonne della carta stampata.

il commissariato di velletri

Ad intervenire gli agenti del Commissariato di Polizia di Albano Laziale

La truffa “di beneficenza” del sedicente medico

Durante un semplice controllo di ca-rattere amministrativo, avvenuto nei giorni scorsi presso un deposito di rot-tamazione-auto sulla via Nettunense, a Marino, gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato distaccato “Albano Laziale”, sono venuti a conoscenza di una raccolta fondi che si stava svolgen-do in quella zona, a favore della “gior-nata oncologica”. Incuriositi, hanno chiesto al promotore di tale iniziativa, un 66enne romano, altri particolari. Il racconto dell’uomo però, è parso poco credibile. Ha detto infatti come prima

cosa di essere un medico e che stava organizzando un raduno d’auto d’e-poca per la raccolta di fondi, a scopo benefico, chiedendo a tutti gli esercizi commerciali della zona di voler aderire all’iniziativa. Di fatto, stava riscuoten-do anche dal proprietario del deposi-to-auto, un contributo e, su richiesta de-gli agenti, ha esibito la fattura rilasciata per lo stesso importo. I poliziotti, nel frattempo, sia con riscontri eseguiti alla camera di commercio che presso l’albo professionale dei medici, si erano infor-mati che non vi era in programma nes-

suna manifestazione del genere, indetta nella zona dei castelli romani. Scoperta la truffa, la perquisizione veniva estesa anche presso l’abitazione del “finto” medico. Gli operatori hanno rinvenuto e puntualmente sequestrato numerose altre fatture di importo simile, emesse sempre per lo stesso scopo “benefi-co”, nonché quattro timbri riportanti le medesime diciture e diversa documen-tazione relativa ad un conto corrente bancario, dove l’uomo riscuoteva i bonifici. Da segnalare oltretutto come lo stesso risultasse indagato per simili episodi, in passato dalla Squadra Mo-bile di Latina e dal commissariato di “Anzio – Nettuno”, in ordine al reato di usurpazione di titolo e deferito per eser-cizio abusivo della professione medica. Al termine delle indagini, gli agenti del Commissariato procedevano all’arresto dell’uomo per il reato di truffa continua e lo sottoponevano alla detenzione do-miciliare. L’ennesima brutta storia am-bientata purtroppo ai Castelli.

Il proprietar io fer ito dai malviventi di turno

Rapinato un noto bar di GenzanoRapinatori in azione a Genzano di Roma. Un noto bar in Via Cervi è in-fatti rimasto vittima giovedì 5 mag-gio dell’incursione di due malviventi che, in pieno orario lavorativo (verso le 11,30), si sono dedicati a “ripuli-re” le casse dell’esercizio dopo aver immobilizzato il proprietario. I due, forse di origini straniere a giudicare dall’accento avvertito dai testimoni, hanno poi lasciato perdere le loro tracce dileguandosi su un motorino lasciato strategicamente ad attender-li poco lontano dal locale. Sul posto per le indagini gli agenti di Polizia del locale Commissariato di Via Chatillon, che nelle ore successive ai fatti si sono dedicati alle analisi che, forse, potranno permettere l’in-dividuazione dei malviventi e, in via auspicabile, il recupero del maltolto. Ai margini dei fatti urge una rifles-sione: si avvicina l’estate e con essa l’incremento fuori misura dei reati predatori che come ogni anno ve-

dono come prime vittime le piccole aziende locali nonché i singoli cit-tadini che, magari già provati dalle ristrettezze economiche, si trovano a dover temere per la propria incolu-mità anche tra le pareti domestiche. Un dramma assurdo e apparente-mente senza vie di risoluzione che, purtroppo, esce dai confini castella-ni per inserirsi in un quadro decisa-mente nazionale.

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5La Torre ATTUALITÀ

Un grande evento lo scorso sabato con oltre 800 partecipanti e graditi ospiti d’eccezione

La Funghitex di Velletri compie 50 anni!Un grande successo per la festa della Funghitex di Velletri per i suoi 50 anni di attività. Evento al quale hanno partecipato più di 800 persone tra cui chi ha scritto la storia della Funghicultura ne-gli ultimi decenni, molteplici im-prenditori dell’indotto ed esperti del settore. La Funghitex nasce il 6 maggio del 1966 dall’idea di quattro giovani ragazzi che hanno fondato l’azienda veliterna con l’obiettivo di produrre e coltivare funghi. La sfida è riuscita, e con il tempo l’azienda si è evoluta ed è cresciuta molto. Negli anni l’assetto societario è cambia-to: uno dei tre, Franco Mattozzi, uscì dalla società e insieme al suo nuovo socio Remo Azzola,

fondò nel 1973 la Magnifung a Giulianello di Cori, azienda che sarà poi assorbita nel 2000 dalla Funghitex. Nel 2008 c’è stato il

“passaggio generazionale” della società da padre a figlio: e così Mario, grazie alla sua politica orientata al rispetto dei più eleva-ti standard di qualità, sicurezza, e rispetto dell’ambiente, riuscì ad ottenere le certificazioni di qua-lità, ambiente e sicurezza (unici al mondo nel settore), facendo sì che quell’azienda, che un tem-po sul territorio veniva chiamata “la fungaia”, diventasse oggi un importante e all’avanguardia im-pianto tecnico di trasformazione di sostanze organiche. Questo ma-teriale viene utilizzato nei prin-cipali ippodromi ed allevamenti sparsi sul territorio nazionale. Un percorso, quello fatto da questa grande organizzazione di produt-tori, non facile, ma che oggi ha portato queste aziende ad essere

leader nel settore con più di 200 addetti. “I 50 anni per un’attività sono senza dubbio un grande tra-guardo da raggiungere – commen-ta l’amministratore del gruppo, Mario Mattozzi – e ora guardiamo avanti, guardiamo alle nuove sfide che ci attendono”. “Il nostro pros-simo obiettivo – aggiunge l’AD – è quello di valorizzare il fungo coltivato e di farlo conoscere e apprezzare da una fetta di merca-to sempre più ampia. Per questo abbiamo partecipato alla costi-tuzione del FUNGO ITALIANO CERTIFICATO, consorzio per la Valorizzazione e la tutela del Fungo coltivato e prodotto in Italia, di cui fanno parte aziende che costituiscono il 70% della produzione nazionale. Lo scopo

è quello di comunicare il valore di questo prodotto, unico per pro-prietà nutrizionali (ricchissimo di proteine e leggero), evidenziando il valore del Made in Italy”. “Col-go l’occasione – conclude Mario Mattozzi – per ringraziare tutti i miei collaboratori che hanno reso possibile un evento così grande. Un ringraziamento particolare a tutti gli attori della funghicoltu-ra italiana che hanno partecipato calorosamente, e alle istituzioni del nostro territorio che hanno deciso di omaggiarci con la loro presenza a partire dal sindaco di Velletri, Fausto Servadio, gli As-sessori, i dirigenti provinciali tutti e il Vescovo Vincenzo Apicella”.

la grande festa per i 50 anni

tra i presenti anche il sindaco servadio e il vescovo apicella

“Sogno di una notte di mezza estate” al Teatro Aurora il 6, 7, 8 maggio

Shakespeare a Velletri con Prove di RegiaL’opera Shakespeariana è stata rap-presentata al teatro Aurora il 6,7, e 8 Maggio. L’onirico e il reale, il la-bile confine tra finzione e verità, tra arte e magia: tutto questo e molto di più è contenuto in una delle opere migliori di tutti i tempi, “Sogno di una notte di mezza estate”. Shake-speare ha precorso i tempi e creato emozioni, è un sacro pilastro della letteratura, un artista quasi intocca-bile. Quest’anno, la sfida lanciata dall’Associazione Culturale Aquerò, con il patrocinio della FITA Lazio e la collaborazione dell’Associazione culturale “La bottega dei RebAr-dò”, è stata impavida: in occasione del concorso “Prove di Regia” in-fatti, 15 registi sono stati chiamati ad interpretare proprio un estratto dell’opera shakespeariana, in tre serate che hanno visto avvicendarsi sul palco compagnie provenienti da tutta la regione. Il 6 maggio è stato inaugurato il concorso, con l’aper-tura della compagnia Aquerò, fuori concorso, che ha offerto la versione tradizionale dell’opera al pubblico.

Ed è stata anche l’unica cosa tradi-zionale dell’intero weekend: dando libero sfogo alla fantasia e alla cre-atività, infatti, i registi hanno offer-to al pubblico momenti di comici-tà (come nel caso di Carlo Selmi), di riflessione (grazie a Gianfranco Paglialunga), di macabra inquietu-dine (suscitata dall’interpretazione di Wladimiro Sist), e persino inter-mezzi musicali (come è avvenuto nello spettacolo di Gaetano Cico-ira). Il festival ha riconfermato la bravura e la competenza di registi affermati come Giuliano Baragli o Giuseppe Galantino, ma ha anche riservato inedite sorprese, come nel

caso di Enrico Maffettone. L’aria respirata nel fine settimana è stata carica di spirito di competizione, ma anche di voglia di divertirsi e divertire, di mettersi in gioco e stu-pire: la Giuria Tecnica e la Giuria Giovani avranno probabilmente qualche difficoltà nel fare una cer-nita e selezionare i cinque finalisti, i quali dovranno riproporre i propri elaborati il 14 Maggio, giorno in cui sarà assegnato il Premio al migliore regista.

Un’iniziativa che si spera possa riscuotere un ampio successo

Vendita di azalee in favore dell’Airc

Come ormai da anni, nella mattina-ta di domenica 8 maggio a Velletri, un gruppo numeroso di volontarie, sempre presenti e assidue da anni, hanno effettuato la vendita delle aza-lee per la raccolta fondi per la ricer-ca contro il cancro (AIRC). Come sempre è un avvenimento d’eccezio-ne che merita di essere evidenziato su queste colonne, essendo peraltro in concomitanza con la tanto attesa ricorrenza della festa della mamma. Infatti c’è stata un’affluenza nume-rosa e continua per tutta la mattinata: un vero successo. Un ringraziamento particolare da parte degli organizza-tori va a tutti coloro che hanno volu-to offrire un variopinto e profumato

dono alla mamma e, nel contempo, compiere una delle opere più meri-tevoli per prevenire questo terribile male e cercare di alleviare con cure sempre più efficaci la sofferenza di chi purtroppo ne è già stato colpito. Un altro sentito grazie è poi rivolto alla giovane ed attivissima organiz-zatrice Giulia Puglisi e anche a tutta la “pattuglia” degli addetti alla ven-dita, signore e ragazze, Loretta, Bice, Rianna, Cristina, Anna Maria e tante altre, che hanno scelto di sacrifica-re una mattinata piena di sole di un giorno di festa per realizzare questo servizio importante per tutta la co-munità.

Alberto PiccirilliLudovica Di Ridolfi

le volontarie in gruppo

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6 La TorreATTUALITÀ

Splendido evento organizzato dall’Associazione Culturale ArteMestieri Castelli Romani

A Lanuvio con “Percorsi... Arte nei Castelli” Anche per il 2016 si riconferma la presenza degli artisti e artigiani dell’Associazione ArteMestieri Ca-stelli Romani presso la Biblioteca di Lanuvio. Oltre trenta artisti hanno arricchito le pareti della Biblioteca lanuvina, con le loro tele, le scul-ture, le vetrate, i monili, e movi-mentando le giornate della struttura sino al 15 Maggio, con laboratori teorico-pratici di varie tecniche ar-tistiche, che coinvolgeranno istituti primari e secondari di alcuni comu-ni dei Castelli. La kermesse è stata inaugurata lo scorso 5 Maggio, dal Presidente dell’Associazione, Fa-bio Pontecorvi, che ha ringraziato l’Assessore alla cultura di Lanuvio, il dott. Alessandro De Santis, e la

curatrice della Biblioteca, la dott.ssa Mariagrazia Forcina, per continuare a credere nell’obiettivo dell’associa-zione ArteMestieri Castelli Romani, ovvero di promuovere e riscoprire gli antichi mestieri artigianali del territorio dei Castelli, coniugandoli con l’espressione artistica, convinti che il confine tra arte e artigianato sia così labile, da essere impalpa-bile. L’inaugurazione è stata anche l’occasione per unire altre forme espressive, di altri artisti dei Castel-li Romani. Così, la parola e le note sono entrate in simbiosi con la pit-tura e la scultura. La professoressa Barbara Gazzabin e l’avvocato Re-nato Mammucari, hanno presen-tato il loro ultimo libro: “I Castelli

Romani, un viaggio nello spazio e nel tempo”, edito dalla casa editri-ce LuoghInteriori. Il volume è una ben riuscita mini guida, come la definisce la co-autrice Gazzabin, dei quindici Castelli Romani. Un surrogato di cultura in pillole, con una successione di flash-back per dare solo un’idea dell’insieme; con la speranza di stimolare la curiosità di scoprire oltre, visitando i luoghi. Un viaggio per stuzzicare la fantasia e sollecitare la sensibilità, la curio-sità per ogni dove, dentro e fuori le mura, tra e nel tempo, oltre che nello spazio. Un titolo non scelto a caso, un’occasione per scoprire il piacere di viaggiare, ben oltre la superfi-cialità del turista mordi e fuggi. Ri-scoprire lo slow-move, con la stessa emozione con la quale si sta risco-prendo lo slow-food. Oltre le parole, anche la musica ha avuto asilo nel giorno di inaugurazione della mo-stra “Percorsi...d’Arte”. Anche qui due bravissime artiste dei Castelli: Sandra Zaccagnini e la giovanissi-ma, eppur bravissima, Giulia Ciarla.

Utilizzando strumenti rinascimen-tali: la spinetta e il flauto contralto barocco, hanno deliziato con la loro maestria e perfetta sintonia, foca-lizzando l’attenzione del numeroso pubblico presente su melodie che, nonostante gli anni, hanno dimostra-to di essere accattivanti. La mostra, con i laboratori dedicati agli alunni delle scuole, proseguirà sino al 15 Maggio, mentre in Giugno è già in programma la prossima iniziativa dell’Associazione ArteMestieri. La collettiva d’Arte sarà aperta con in-gresso libero, orari biblioteca. Per maggiori informazioni è possibile consultare l’url: http://www.arteme-stiericastelliromani.it sulla pagina

Eventi “Percorsi… Arte nei Castelli 2016”. Di seguito partecipanti: Gio-vanni Angione, Rossella Arcangeli, Enzo Bizzoni, Lina Boffa, Mirko Brugnetti, Daniela Caporro, Maria Cassatas, Carmela Melinda Cen-tamore, Marzia Dottorelli, Alessio de Paolis, Americo Felici, Alida Ferrettini, Gianna Formato, Elisa-betta Giraldi, Mara Lautizi, Gustavo Mastrodomenico, Marco Mattozzi, Loredana Micheli, Reseda Orrù, Maurizio Orsolini, Stefano Ortolani, Fabio Paladini, Carmelo Randazzo, Eva Shunk, Teresa Stankiewicz, Pal-miro Taglioni, Vito Torcolese.

assessore alessandro de santis, avv. re-nato mammucari, prof.barbara gazzabin

fabio pontecorvi (presidente associazio-ne) alida ferrettini (membro direttivo)

mosaico marzia dottorelli foto francesco della mannapanoramica sala delle colonne

L’iniziativa dell’ANDOS e della Croce Rossa di Velletri ha riscosso un notevole successo

Solidarietà e determinazio-ne sono ottime medicine: lo dimostrano l’ANDOS (As-sociazione Nazionale Donne Operate al Seno) e la Croce Rossa di Velletri, che nel po-meriggio di sabato 7 e nella mattina di domenica 8 mag-gio hanno dato vita ad un’i-niziativa all’insegna del so-stegno reciproco contro una malattia che quotidianamen-te affligge una moltitudine di

donne. Con l’evento “Mettici la testa”, in collaborazione con diversi parrucchieri di Velletri, le forze dei volontari si sono coalizzate per creare un aiuto concreto alle don-ne affette da cancro: presso uno stand allestito davanti alla Torre del Trivio, infat-ti, tutti i passanti interessati hanno potuto donare una ciocca dei loro capelli, che verrà trasportata insieme alle

altre presso un’associazione Onlus che ha sede a Gaeta, la “Banca dei capelli”, e sarà lì convertita in una parrucca da fornire alle pazienti sot-toposte a chemioterapia, che non dovranno far altro che esporre un certificato me-dico che attesti il loro status per essere dotate della par-rucca. L’affluenza è stata mol-ta e variegata (persino due bambine piccolissime hanno

contribuito!), i cittadini han-no dimostrato di essere reat-tivi e generosi, e la raccolta ciocche ha superato il centi-naio. Una dimostrazione del fatto che la sensibilità e la co-scienza civile non sono anco-ra morte del tutto: un piccolo gesto che sarà trasformato in qualcosa di grande.

Usa la testa contro il cancro: stand allestito in Piazza Cairoli

L. Di Rid. una grande iniziativa in piazza cairoli

Emanuele Cammaroto

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7La Torre ATTUALITÀ

Concerto di beneficenza per le vittime di stupro della Repubblica Democratica del Congo

“Night for women” al nostro Teatro ArtemisioUna serata per immerger-si nella tradizione musicale italia-na, congolese, americana e gospel,passando dal cantautorato, l’arte e la foto-grafia. Torna a Velletri Night For Women. In occasione della festa della mamma, l’as-sociazione di donne di origine congolese Tam Tam D’Afrique organizza un concerto di beneficenza a favore delle donne vitti-me di stupro della Repubblica Democratica del Congo. Il concerto avrà luogo presso il Teatro Artemisio domani, sabato 14 mag-gio, alle 21,00. Nella sua seconda edizione Night For Women si caratterizza come una kermesse musicale interculturale, ideata dalla cantautrice Afro-Italiana MariTè. La serata musicale e artistica comprende una mostra fotografica sulle eccellenze di origine congolese e un’asta di beneficen-za. Il pittoscultore veliterno Sergio Gotti regalerà una sua opera a Tam Tam D’A-frique. Questa sarà poi messa all’asta du-rante la serata. A presentare l’evento sarà Giulia Vega Giorgi. Sul palco si esibiran-no MariTé, Giulia Briziarelli, Valentina Cester, Francesco Spaggiari, Lo Spinoso,Marcello Tosti, i Trivium Music Work in Progress e i Quarta Sospesa Ensemble Vocal.L’iniziativa si svolge per finanzia-re un progetto di alfabetizzazio-

ne delle donne vittime di stupronella Repubblica Democratica del Congo. Tale progetto è ideato da Tam Tam D’A-frique. Di seguito alcune note sugli artisti che si esibiranno. MariTè: Ntumba Marie Thérèse Kabutakapua, in arte MariTè, na-sce da genitori congolesi. Sin da bambina sviluppa un forte interesse per la musica africana e afro-americana e per le tema-tiche legate ai diritti umani. Vincitrice di premi nazionali e internazionali, nel 2015 ha esordito con il suo primo album Soul Naked. MariTè è cantautrice, direttrice di due cori gospel e direttore artistico di Night For Women. Per lei la musica è il mezzo più potente per avvicinare le masse; Giulia Briziarelli: Cantautrice folk rock, unisce la musica alla filosofia. Il 25 marzo è uscito il suo primo album: Sognatori di Stelle; Valentina Cester: ha studiato presso l’acca-demia “Melody Music School” conseguen-do un diploma in canto moderno VMS (Vocal Music System). Studentessa presso la West London University, è vocal coach specializzata in canto pop, black e soul; Lo Spinoso: nome d’arte di Tiziano Russo. Il progetto nasce nel 2011, nel 2013 inizia l’attività live sotto il nome “Lo Spinoso”, aprendo tra gli altri a Colapesce, Villagers, Adriano Viterbini, Pino Marino. Il disco

d’esordio “La mia nuova vita leggera” è uscito a Marzo 2014. Nell’ottobre 2015 è Rivelazione Live per KeepOn; Francesco Spaggiari: accordatore di parole e poli-strumentista, dotato di una solida vocalità e di una personale tecnica chitarristica, Francesco è un cantautore versatile in bi-lico tra naturalezza folk, alterazioni punk e tensioni jazz; Marcello Tosti: interprete, insegnante di canto e propedeutica musi-cale. Attivo con diverse band e formazioni acustiche che spaziano tra il soul, il pop e il cantautorato italiano. Responsabile di la-boratori di musica d’insieme presso scuole pubbliche e private; Trivium Music Work in Progress: nascono a Velletri nel 2012 per volontà di alcuni membri che hanno individuato nel genere Gospel quella for-ma di canto che testimonia forse più di al-tre la Parola del Vangelo. La caratteristica del coro è di non precludere l’accesso ad alcuno mantenendo le peculiarità di aper-tura verso chiunque possa e desideri condi-videre idee e azioni rivolte alla solidarietà; Quarta Sospesa Ensemble Vocal: nasce nel 2012 per la volontà del M. Antonio Sinisi. Inizialmente l’ensemble si indirizza verso la musica Pop a cappella ma più tardi si av-vicina al mondo e al repertorio Gospel, per virare definitivamente in questa direzione.

Giorgio Pede e Pino Vecchioni hanno ricordato il cantautore con originalità ed eleganza

Fabrizio De André incanta la libreria ContromanoVenerdì 6 maggio alla libreria Contromano di Velletri sono an-date in scena l’umanità, la libertà morale e l’autoironia di Fabrizio De André. Tutto questo grazie alla voce e chitarra di Giorgio Pede e alle percussioni di Pino Vecchioni, che hanno unito mu-siche e parole del cantautore ge-novese, deceduto nel 1999 all’età 58 anni. Grazie a Dori Ghezzi, moglie, amica e confidente del cantautore scomparso, è appe-na uscito in libreria un libro che raccoglie i dialoghi interiori, la

sua Genova, il suo rapporto con il padre, con la morte e la politica. In “Sotto le ciglia chissà. I diari” sono raccolti appunti presi su fo-glietti, retro delle buste, fogli di agende e come nelle sue canzo-ni, anche nel libro, sono trattati temi universali che uniscono ge-nerazioni diverse in un flusso che si muove sempre in “direzione ostinata e contraria”. I due artisti (membri del gruppo il Testamen-to di Faber) che da anni portano in giro le musiche e le canzoni di De André hanno così letto di

cosa abbia spinto il cantauto-re a scrivere la canzone “Fiume Sand Creek”, o come la figura del padre, molto importante per lui, lo abbia spinto a scrivere il testo “La canzone del padre” per chi non ha avuto questa fortuna. Un evento che non ha mancato di appassionare i presenti. Le sor-prese in libreria non sono finite. I prossimi appuntamenti di Con-tromano saranno infatti dedicati sempre alle parole e alla musica. Ecco quelli più imminenti: il 21 maggio alle ore 18,00 Sofia Buc-

ci (giovane e talentuosa fotografa della provincia di Latina) presen-terà il suo volume “Dodici”, li-bro fotografico rilegato a mano e contenente ventotto polaroid e un testo poetico stampato attraverso l’intervento dell’antica tecni-ca di stampa a caratteri mobili. Il 27 maggio alle 18,00 Daniela Di Renzo presenterà il suo disco “Non esco mai senza il mio cuore addosso”. I brani, che parlano di amore, contraddizioni e conflitti, sono lettere scritte a persone ma indirizzate al vento. Iniziative da

non perdere e su cui vi terremo aggiornati sempre sulle nostre colonne cartacee e telematiche.

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8 La TorreATTUALITÀ

Si è aperto la scorsa settimana uno degli spettacoli più tradizionali della vetrina del fumetto: il Teramo Co-mix. L’evento è stato inaugurato uffi-cialmente domenica 7 Maggio ed ha occupato l’intera area della facoltà di Scienze Politiche del Campus Uni-versitario di Coste Sant’Agostino, fino a lunedì 8 Maggio. Un’occasio-ne per tutti gli appassionati di fumet-ti ma non solo... la fiera offre ampio spazio anche al mondo della ludica e in generale a tutti gli aspetti della cultura contemporanea. Gli ospiti

saranno tutte star del mondo Comix, a partire da Luigi Corteggi, art direc-tor della Bonelli, sino a Pietro Ubal-di, celebre doppiatore di film d’ani-mazione e cartoni animati e il famoso youtuber Sabaku no Maiku. Ci sarà inoltre la presentazione del libro di Massimiliano Di Paolo “Il Tempio di Hendrix” interamente dedicato alla celebre star statunitense. Come spesso è accaduto, anche la città di Velletri avrà la sua rappresentanza, infatti sarà presente tra i vari stand la fumetteria locale Stranagente... uno

Status Symbol della cittadina loca-le, che da anni forgia nuovi appas-sionati, giovani e meno giovani, al mondo della fumettistica. Ma il Te-ramo Comix non è solo passione, è anche un modo per stare insieme, per condividere vecchi e nuovi interessi e soprattutto per dar uno slancio di creatività alla routine quotidiana.

Maggio, il “Mese dei libri”, è sta-to inaugurato Giovedì 5 con un in-contro imperniato sulla figura dello scrittore e regista Tonino Cicinelli. Il sapore nostalgico del territorio natio, lo spietato incedere del tem-po, le emozioni che si rincorrono e accavallano nelle vite di ognuno di noi; questi gli ingredienti principa-li della poesia di Tonino Cicinelli. La capacità dell’autore di esprime-re con una semplicità sincera e una schiettezza senza fronzoli le angosce della vita spiega immediatamente il perché Cicinelli sia amato dai suoi compaesani e non, e abbia collezio-nato un gran numero di soddisfa-zioni ed onorificenze. Nell’evento organizzato in suo onore giovedì 5 Maggio alle ore 17:30, presso la Casa delle Culture e della Musica, erano infatti presenti numerosi amici del poeta, membri della sua compa-gnia teatrale, e professori illustri che hanno esposto le tematiche nevral-giche della poetica e del pensiero dell’autore Corese. Presente anche l’Assessore alla Cultura Ilaria Usai. L’Attrice Silvia Moroni, membro della compagnia dello stesso Cici-

nelli, “Amici del Teatro di Cori”, ha condotto il pomeriggio presentando di volta in volta i vari relatori; e il primo ad essere presentato è stato il professor Filippo Ferrara, che ha tracciato un breve iter della carriera e della biografia di Tonino Cicinel-li, ricordandone anche il periodo nel giornalismo (con un passato che lo vede implicato nella direzione di un giornale storico, pilastro della crona-ca locale … “La Torre”!). Al discor-so del professore è seguita la lettura

della poesia “Sensazione”, effettuata dal Cicinelli stesso, il quale ripercor-rendo con gli occhi e la voce le stes-se emozioni provate tanti anni prima nel momento della composizione dei versi, ha saputo trasmettere l’ade-guata profondità e il consono pathos alle parole. Il poeta tesse le lodi di Cori filtrandole con uno sguardo af-fezionato ed agrodolce; come ha ri-cordato la Dottoressa Audino, infatti, psicologa e insegnante, il carattere di Tonino ha sempre avuto un’indisso-lubile ambivalenza: alla rigida se-verità è sempre stata contrapposta un’ironia leggera ed affettuosa, si-mile a quella di Orazio o Marziale. All’intervento della dottoressa è se-guita la rappresentazione di un mo-nologo estratto da “O tempo de ’na ’ota”, commedia che ruota attorno al tema centrale della saggezza popolare che, rapportandosi ai problemi della nostra epoca, si rivela sempre attuale. Dopo l’esecuzione, ad opera di Giro-lamo Balestra, è stato il momento del professor Mario Lozzi, che ha inau-gurato il suo intervento chiedendo al pubblico: perché è nato il teatro? Rappresentare su un palcoscenico i

turbamenti dell’animo è da sempre un’esigenza insopprimibile dell’uo-mo, il quale, assistendo alle vicende degli attori sul palco, può immer-gersi in una catarsi salvifica. Con una chiarezza espositiva strabiliante coniugata ad una cultura sconfina-ta, il professore ha parlato del mito di Dioniso e dei culti legati al Dio Priapo, per poi riportare l’attenzio-ne al teatro di Cicinelli, che riesce a portare in scena vicende quotidiane analizzandole con profondità. E qua-si a dimostrazione di ciò, è seguita la messa in scena di un estratto della commedia “Caduto ’no sasso crolla

la macera”, con il dialogo tra due donne, una moglie tradita e l’amante di suo marito, un battibecco inten-so che non rinuncia all’ironia. La serata è proseguita con l’intervento di Carlo Iannucci, ex assessore alla cultura, con letture di poesie, in ver-nacolo e in italiano, e ulteriori sketch teatrali.  Le emozioni sono state il filo rosso dell’incontro: la nostal-gia, la commozione, la gioia delle piccole cose, l’amore per la propria casa… Amalgamate dalla poetica e dalle opere di Tonino Cicinelli.

l’intervento di tonino cicinelli

alcuni dei relatori presenti

Casa delle Culture e della Musica, inaugurazione in grande stile del “Maggio dei Libri”

Un evento culturale dedicato a Tonino Cicinelli

Ludovica Di Ridolfi

D. Brug.

Velletri partecipa al Teramo Comix 2016 con un grande ospite

Stranagente: bandiera locale a TeramoUn approfondimento su una grande tradizione locale

Riscoprendo i Carciofi alla Matticella

Tra le tradizioni di Velletri non può non essere annoverata la prepara-zione dei “carciofi alla matti cella”, diventati un tratto caratterizzante la gastronomia locale. Ma chi fu la pri-ma persona ad avere l’idea? Dobbia-mo fare un salto di qualche secolo e immaginare le vigne di una volta. La leggenda narra che viveva e lavorava in questo contesto Assuntina, la bella figlia di un fattore; aveva il compito di preparare la colazione. Un gior-no però, inebriata dall’amore per Gliopordo, uno dei contadini, non si accorse che il canestro con i carcio-fi, lasciato nei pressi di un “capan-niolo” (antico sistema per reggere le viti) aveva preso fuoco; i carciofi erano caduti nella brace e mostrava-no le foglie irrimediabilmente bru-ciacchiate. Nel tentativo di limitare

il danno, allora, Assuntina pensò di infilare nel cuore del carciofo un po’ di aglio fresco che prese al centro dei filari di vite, staccò qualche ra-metto di mentuccia e aggiunse una buona dose di olio di oliva; dopo-diché sistemò i carciofi nella brace del falò. Quando arrivarono il padre e gli operai per mangiare, la ragaz-za li accolse con molte cerimonie preannunciando loro la novità della giornata; e i carciofi, che vennero serviti insieme ad un bicchiere di vino, riscossero un successo così inaspettato che da allora non abban-donarono più la cucina di Assunti-na, né quella degli altri velletrani.

L. Di Rid.

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9La Torre

Sabato 7 Maggio alla Casa del-le Culture e della Musica è stato presentato il libro dello scrittore e giornalista Federico Tulli. L’o-pera si basa su un’inchiesta svol-ta accuratamente dall’autore, che inizia a Milano, dove vivono i parenti di una ragazza scompar-sa nel 1977, ritrovata sorpren-dentemente nel 2014, dopo che i nonni scoprirono la sua nascita, avvenuta in uno dei lager in Ar-gentina. La storia si rivela anco-ra più controversa di quanto può sembrare e quella che appare come una “semplice” scomparsa si rivela un vero e proprio affare internazionale, che coinvolge set-te paesi del Sud America, tra cui Brasile, Bolivia e Argentina. Il nome di questo intrigo si chiama progetto Condor, che prevedeva un accordo segreto tra le polizie di questi Stati coinvolti. La storia sta lentamente arrivando a galla, grazie ad un processo iniziato a Roma il 12 febbraio 2015, per crimini lesi contro l’umanità, su-biti da ben 42 persone, tra cui an-che italiani. Ma in cosa consiste l’operazione? In una carneficina umana, oltre 100.000 persone vennero imprigionate, torturate,

uccise come carne da macello... perché rappresentavano la clas-se pensante dell’America Lati-na, una classe che si opponeva alla “libertà” imposta dagli Sta-ti Uniti e con essa una politica economica liberale capitalista, che avrebbe creato maggiori di-screpanze sociali, più di quante già ce n’erano. Sono stati uccisi politici, giornalisti, professori, sindacalisti, religiosi, atei o sem-plici contadini... chiunque poteva mettere a rischio gli investimenti stranieri fatti nei paesi latino-a-mericani. Come se non bastasse, vennero creati dei veri e propri campi di concentramento in cui le persone venivano costrette a vivere in condizioni pietose, peg-giori di quelle degli animali de-stinati al macello. In tutto questo, ci sarebbe la mano della CIA, del governo di Washington, della Chiesa, che avrebbe giocato un ruolo ancora tutto da decifrare... e probabilmente anche dell’I-talia. Il libro-inchiesta svela le carte di un mondo sommerso che trascende dall’essere umano, in cui le economie liberiste la fanno da padrone, in una società sempre più soffocata da ricette di auste-

rity. Chi è il Condor? Il dittatore Alfredo Stroessner, di origini te-desche e sostenitore del nazismo. Perché il processo è iniziato in Italia? Perché oltre all’implica-zione della loggia massonica P2 nel caso del colpo di Stato del 1976 e nei sette anni di dittatura argentina, molti autori di questi crimini erano di origine italiana.

ATTUALITÀ

Una sfida tra futuri chef giovedì tra gli studenti dell’Ipssar Ugo Tognazzi di Velletri

“Parola d’ordine scarto zero” all’Alberghiero L’Ipssar Ugo Tognazzi di Velle-tri ha visto alcuni suoi studenti dell’indirizzo cucina sfidarsi a suon di avanzi e scarti. Può sem-brare strano, ma è stato proprio così, avanzi e scarti (però atten-zione, ridotti al minimo). È stato questo infatti il tema che ha carat-terizzato il concorso interno dal ti-tolo “Avanzi: parola d’ordine scar-to zero”. Una splendida iniziativa che si spera possa ripetersi anche in occasioni future. Ma prima di raccontare lo svolgersi della gara ripercorriamo con precisione le tappe che hanno portato i giovani aspiranti cuochi alla realizzazione di questo evento. Innanzitutto la gara culinaria nasce da una colla-borazione tra l’istituto stesso e i soci Coop di Velletri, che hanno gentilmente offerto ai ragazzi buo-ni spesa del valore di 25 euro per acquistare i cibi necessari alla pre-

parazione del menù in concorso e inoltre un premio di 50 euro alla classe vincitrice da poter spende-re presso il punto vendita Coop di Velletri. In secondo luogo grazie alla partecipazione e al contribu-to prezioso della dott.ssa Agnese Argantini i giovani cuochi si sono avvicinati al mondo dell’eco so-stenibilità, a concetti come filiera produttiva, prodotti alimentari a Km 0, cibi di stagione, riflettendo sull’importanza della provenienza dei prodotti, così come sugli im-ballaggi di carne, frutta o verdura. Ma veniamo ora allo svolgimen-to del concorso. Erano presenti come membri esterni della giuria la dott.ssa Agnese Argantini (ope-ratrice COOP), Fiorella Treggiari (operatrice Coop), Bianchi Rober-to (Osteria Vino e Caffè) e come giurati interni la vicepreside Scil-la Reali, la prof.ssa Silvana Di

Giovanni Battista e il prof. Fabio De Luca. I dodici giovani aspi-ranti cuochi del Tognazzi, sotto la supervisione dei professori di cucina Natale Adamo Orlacchio, Mario Cozzolino e Biagio De Luca, hanno dato vita ad una bella manifestazione. Hanno infatti sa-puto creare un menù di tre pietan-ze, riutilizzando i vari ingredienti e riducendo al minimo scarti e sprechi. Questo è avvenuto senza nulla togliere al gusto e alla quali-

tà dei vari piatti, che sono stati via via presentati e di cui sono stati illustrati non solo la preparazione, ma anche la stagionalità, la pro-venienza e laddove possibile gli imballaggi. Le numerose pietanze sono state servite con professiona-lità, eleganza e raffinatezza dagli studenti di sala del Tognazzi, sa-pientemente coordinati dal prof. Nicola Castagna. La gara è stata intensa e tutti i concorrenti han-no dato il massimo, dimostrando

capacità, passione, personalità e creatività. La vittoria è andata alla classe 3°F. Ma oltre al vincitore, il concorso ha sicuramente rap-presentato, per i ragazzi che vi hanno preso parte, un importante momento formativo nella presa di coscienza di quanto sia importan-te una scelta consapevole dei cibi nel rispetto e nella salvaguardia dell’ambiente e della natura.

uno scatto di gruppo dopo il concorso

La Casa delle Culture e della Musica ospita Federico Tulli

Figli rubati, il libro-inchiesta

Davide Brugnoli Davide Brugnoli

A Velletri l’iniziativa proposta dal Presidente della Repubblica

Anche Pinocchio al “Maggio dei libri”

Al fischio d’inizio la proposta del Presidente della Repubblica Ser-gio Mattarella del progetto “Mag-gio dei libri” non tarda ad arrivare nella cittadina locale. L’iniziativa ricoprirà l’intero mese, che verrà così arricchito di proposte cultura-li sfiziose ed interessanti. Il primo round ha suonato il Gong martedì 4 maggio, giorno nel quale è stata messa in scena un’interpretazione della storia di Pinocchio, in chiave teatrale, su uno sfondo melodico che ha addolcito ancor più l’atmo-sfera fanciullesca, in cui il pubblico è stato immerso. Un inizio che ha visto quindi protagonisti i bambini, che hanno potuto ascoltare una delle fiabe più ricorrenti e più acclamate

del mondo dei piccoli. L’evento si è svolto alla Casa delle Culture, in cui sono già state svolte numerose attivi-tà culturali. Hanno reso possibile la rappresentazione i funzionari della biblioteca A. Tersenghi di Velletri, che da qualche tempo ha preso posto anch’essa all’interno della Casa del-le Culture, e l’Assessore alla Cultura Ilaria Usai. Ancora una volta la sto-ria di Pinocchio accompagna le gio-vani generazioni alla crescita, con l’ausilio dei grandi, memori dei loro ricordi d’infanzia, quando bastava un tocco di bacchetta per far diven-tare bambino un semplice burattino di legno.

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10 La TorreATTUALITÀ

L’importante incontro si è tenuto lo scorso mercoledì 4 presso la Libreria Mondadori

Velletri ospita il grande autore Roberto Vaccal momento è arrivato! Dopo la su-spense mediatica creata nell’ul-timo periodo attorno a questo evento, finalmente ci siamo. La città di Velletri, lo scorso merco-ledì 4 aprile presso la sede locale della Mondadori, ha ospitato uno degli scrittori più celebri del te-atro della cultura nazionale ed internazionale: stiamo parlando di Roberto Vacca, che ha presen-tato il suo nuovo libro “Come fer-mare il tempo”. Per molti è stato un ritorno di fiamma nel lontano 1971, anno in cui l’autore pubbli-cò “Medioevo Prossimo Venturo” uno dei suoi più grandi cavalli di battaglia; per altri, magari per i più giovani, è stata una scoper-ta... una chiave verso una porta non certamente nuova, ma sicura-mente diversa. Difatti il dibattito è stato di ampio respiro, senza mai andare a pigiare il tasto della propaganda del libro, ma piutto-sto intavolando discussioni con il pubblico, riguardo a fatti storici o realtà quotidiane, di cui molto spesso ignoriamo l’esistenza. Ha molto colpito la sua posizione sull’effetto serra, che da molti anni è un tema “caldo” fra la co-munità scientifica, di cui si cono-scono gli effetti, tra cui riscalda-mento globale e l’innalzamento del livello dell’acqua, e le cause, che sarebbero state intercettate

nell’elevata emissione di anidride carbonica. La sua tesi, tutt’altro che casuale, frutto di un lungo percorso in cui già altri scienziati “oppositori” si sono cimentati, si basa sul fatto che l’uomo influi-sce in maniera non così determi-nate alle emissioni di anidride carbonica e questo aumento di cui si parla tanto, non è altro che un fenomeno astronomico che si sa-rebbe già verificato nel corso del-la storia della Terra. La questione

ha acceso un forte dibattito tra i presenti, che si è infuocato ancora di più nel momento in cui si è en-trati nel vivo nel discorso... forse più in linea con il tema della con-ferenza: la cultura. Oggi si parla spesso di cultura, una parola che rimbalza molte volte tra i mezzi di comunicazione. Il problema è che purtroppo non sempre quello che ascoltiamo o leggiamo tra i social, in TV o alla radio è vera-mente cultura, ma semplicemen-

te una mera illusione: un velo di maya che andrebbe squarciato al più presto. Questa è stata l’onda su cui qui si è mosso il dibattito sulla cultura, che ha visto nell’o-spite e nei partecipanti opinioni a volte contrastanti. Quello su cui però tutti sembra siano stati con-cordi è che bisogna cominciare a parlare di argomenti che abbiano spessore, che possano insegnare qualcosa di positivo a chi ascolta, che permeino la mente delle per-

sone, trascendendo dalla cultura “spazzatura” di cui veniamo con-tinuamente bombardati. Di qui, l’importanza delle conoscenze tecnico-scientifiche, che legate a quelle umanistiche, storico-filo-sofiche e artistiche forniscono la vera chiave di lettura, per poter comprendere al meglio la società contemporanea e proiettarci verso un futuro migliore. Ne consegue l’importanza del tempo, e nel sa-perlo sfruttare al meglio: perché è fugace, scappa ed è impossibile riprenderlo... il tempo è tiranno. “Prova a ragionare sull’econo-mia, l’industria, l’agricoltura, la letteratura, la ricerca, la scien-za”, leggiamo dalla presentazio-ne dell’autore, “Ragionaci sopra. Vedrai che i discorsi astratti che non riesci a capire sui giornali o alla radio diventeranno chiari, oppure ti accorgerai che molti di essi sono inutili. Il mondo ti co-mincia ad apparire diverso: non dico scontato e prevedibile, ma più trasparente, quasi compren-sibile. Il super- hobby da adulti (e anche da anziani) che illustro in questo libro non ti potrà mai annoiare. Infatti l’universo delle cose da scoprire, da capire, da seguire man mano che se ne tro-vano e se ne inventano di nuove, è senza fine”.

roberto vacca in un momento della presentazione

Davide Brugnoli

Doppio evento tra cinema ed inaugurazione della stagione estiva

Il Dopo Lavoro Ferroviario si “sdoppia”Giovedì 5 Maggio, in una data storica per gli amanti della storia, l’eco del cinema si fa sentire al Dopo Lavoro Ferroviario. Dopo un lungo periodo di astinenza, la cinepresa riprende la sua attività. Un nuovo film torna ad accompa-gnare le fresche serate al DLF: lo spettacolo principe è stato “Inside Out”, un balzo nel mondo dell’a-nimazione, scelto grazie ad un sondaggio che ha estratto il fortu-nato cartone animato. Ad accom-pagnare il film è stato un cortome-traggio scritto e diretto da Mirko Colucci, dal titolo “La città sen-za eco”, che narra attraverso due personaggi il tema dell’esistenza. Un’occasione imperdibile che ha dato lustro al cinema e ha cercato di stimolare il divertimento nelle persone, in una serata di prima-vera. Ma le sorprese non sono finite: venerdì 6 Maggio: secon-do tempo! È stata inaugurata la stagione estiva, che sarà ricca di eventi, fatti di musica, spettacolo

e soprattutto tanto divertimento. Con “Terminus” la stagione ha acceso ufficialmente i motori, in un evento d’apertura che ha aper-to le danze con aperitivi offerti dal Dopo Lavoro Ferroviario e un live painting della Hawana Fa-mily Area Skateboard, a cura di Skate Night live music. La musi-ca, offerta da Simone Gratta, ha fatto viaggiare l’evento su un’at-mosfera africana fatta di suoni e danze, che hanno offerto un vero e proprio viaggio agli ospiti. An-che quest’anno l’estate di Velletri si annuncia “calda” con gli even-ti al Dopo Lavoro Ferroviario, il Summer Break e tanti altri contest

che ci terranno compagnia per tutta la durata della bella stagio-ne. Sole, mare e spiaggia saranno da giugno sino a settembre solo un aperitivo rispetto a quello che ci attenderà... noi siamo pron-ti ad accogliere questa ventata esplosiva di sfrenata passione, sperando che possa coinvolgere tutti. Ancora una volta il Dopo Lavoro ferroviario ci sorprende in un doppio mix di eventi culturali che non mancano di entusiasma-re il pubblico e aprire le porte ad altri innumerevoli proposte.

Davide Brugnoli

Il volume è stato presentato lo scorso venerdì 6 maggio

Presentato il libro di Mor Amar

“Stronzo nero”. Stupirà sapere che l’autore del libro è un africano, origina-rio della Mauritania, uno stato dell’A-frica Occidentale, incastonato tra il Marocco, il Senegal, il Mali e l’Algeria. Chi è costui? Il suo nome è Mor Amar, un immigrato fuggito dalla Mauritania, arrivato in Italia dopo varie vicissitudi-ni ed esperienze drammatiche. La sua storia inizia dal suo paese d’origine, dove viveva felicemente, in una fami-glia benestante: la madre insegnante, il padre professore di filosofia. La sua vita procede bene, in una famiglia re-ligiosa e ricca di cultura: i sogni e le aspettative dalla vita sembrano essere importanti. Ed invece tutto si capovol-ge... in un lampo di tragedie che ribal-tano la concezione stessa di esistenza; è costretto a lasciare il suo paese a causa delle guerre interne ed esterne che lo stanno lentamente logorando... fugge in Senegal, il paese più vicino e raggiunge poco dopo la patria di Napoleone. Lì la burocrazia lo ferma, le pratiche per ot-tenere il permesso per restare sono lun-ghe, contorte... e così viene mandato in

Italia, a Roma, dove la sua vita prende una piega positiva, dopo un lungo pe-riodo di sofferenze. La storia è molto più articolata, ricca di emozioni, ma il messaggio che vuole dare Mor Amar con questo libro dal titolo provocatorio è che l’immigrazione è una risorsa per le nazioni, e se spuria dagli interessi che ci sono al di sotto, può rappresen-tare una vera occasione di crescita sia per gli ospitanti che per gli ospitati. L’e-vento fa parte della catena del progetto “Maggio dei Libri”, che ha goduto del-la presenza dell’Assessore alla Cultura Ilaria Usai, con la partecipazione del gruppo Coop nella persona di Fabio Brai, responsabile coordinatore della zona di Roma e Area Metropolitana.

D. Brug.

l’ass. usai insieme allo scrittore amar e fabio brai

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11La Torre POLITICA

Il Primo Cittadino conferma la scelta di aver destinato i fondi risparmiati in beneficenza

Madonna delle Grazie, la parola al sindaco ServadioIl sindaco di Velletri Fausto Servadio interviene in rispo-sta alle polemiche sollevate da alcuni cittadini in merito all’organizzazione della So-lenne processione dei ceri in onore della Madonna delle Grazie che si è svolta sabato scorso in armonia e sicurezza nonostante la pioggia batten-te. “Il folklore della polemica – dichiara il Sindaco - è parte della festa popolare soprattut-to quando ci sono delle novità

come quest’anno nel quale la Curia ha deciso di non realiz-zare l’illuminazione come atto concreto in risposta all’appel-lo del Santo Padre papa Fran-cesco. Infatti i soldi rispar-miati sono stati destinati alle famiglie bisognose dei ragazzi affetti dalla sindrome di Auti-smo. Un gesto concreto, coe-rente con l’Anno santo e mol-to apprezzato dalla stragrande maggioranza dei cittadini”. Secondo il Primo Cittadino

sono motivazioni fantasiose ad aver fatto da cornice alle polemiche di giornata, dato che taluni avrebbero imputa-to la mancata illuminazione alla carenza dei fondi distratti per altre attività, altri invece a una supposta sudditanza verso altre religioni per cui l’illu-minazione avrebbe disturbato gli “stranieri” che professano diverse confessioni religiose. Quest’ultima circostanza ha spinto il sindaco Fausto Serva-

dio a un intervento: “Velletri – dice ancora il Sindaco – è una città aperta e plurale che ha le radici ben piantate sulle pro-prie tradizioni, in particolare

nella devozione per la Madon-na delle Grazie, dunque ogni decisione viene sempre matu-rata nel rispetto della fede e in accordo con il Vescovo. Tut-tavia esprimo preoccupazione verso questi beceri tentativi di alterare la convivenza cittadi-na in una stagione molto deli-cata e anzi collaborerò con le forze dell’ordine per verificare se dietro queste provocazioni ci sia una regia per ragioni di-verse”.

il sindaco fausto servadio

I militanti in azione su Ponte di MeleCasaPound “All’opera”

Nella mattinata di sabato 7 maggio, i militanti di Ca-saPound Velletri hanno ri-pulito il cortile della scuola elementare di Ponte di Mele, invaso dall’erba alta sia all’interno che all’esterno. “L’erba alta fuori e dentro il cortile della scuola non solo è brutta a vedersi, ma rappresenta un importante pericolo per la sicurezza dei bambini vista la possibile presenza di serpenti ed in-setti. Oggi, mentre chi vive di comunicati e poco altro era con le gambe sotto il ta-volino a pranzare, noi, mu-niti di decespugliatore e ra-strelli, abbiamo scavalcato la recinzione della scuola e bonificato l’area, sia dentro il cortile che sul ciglio del-la strada” è quanto dichiara Paolo Felci, referente co-

munale di CasaPound Italia. “Ancora una volta - continua Felci - dimostriamo che del-le scartoffie poco ce ne im-porta, che ce ne freghiamo di farci belli per quattro mi piace su Facebook al contra-rio di molti: l’unico interes-se di CasaPound Velletri è aiutare la propria comunità. Rimaniamo sempre più stu-piti dell’incuria con la qua-le vengono gestite le scuole di Velletri. Lasciare i nostri figli fra l’erba alta un me-tro e mezzo con l’avanzata del caldo e quindi il ritorno delle serpi è inaccettabile, e proprio per questo anche questa volta, come succede da anni, ci siamo messi in gioco in prima persona aiu-tando la nostra città”.

Il consigliere di lista Live torna ad esprimersi sulla gestione dei rifiuti a livello locale

Greci sui rifiuti: “Si acceleri sul compostaggio di comunità”Aleggiano nubi inquietanti sul futuro della gestione dei rifiu-ti. Dopo aver brillantemente coordinato i lavori della Com-missione Rifiuti da lui presie-duta, il capogruppo della Lista “Laboratorio Idee per Velletri”, il dottor Giorgio Greci, torna a puntare l’attenzione su un tema ritenuto “molto delicato e meritevole di un’attenzione co-stante”. A 5 mesi dal consiglio comunale chiamato a recepire quanto dedotto dalla Commis-sione speciale da lui presieduta, Greci sollecita i vertici comuna-li ad un’accelerazione che tenga fede dei propositi col quale si chiuse quella seduta consilia-re, nella quale ci si impegnò a tornare nell’aula entro la fine di febbraio, per imprimere final-mente una svolta decisiva nelle politiche di gestione dello smal-timento della frazione organica dei rifiuti. “Recentemente - di-

chiara Greci - la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha emes-so un Decreto sulla gestione della frazione organica dei rifiu-ti. Un decreto che sembra però allontanare l’orizzonte in cui si potrà arrivare ad una gestione dei rifiuti virtuosa, libera dai mega impianti che tanto spa-ventano comunità e cittadini”. “ Difatti - spiega Greci - per ciò che concerne lo smaltimento della frazione organica dei ri-fiuti (FORSU) il decreto traccia una ricognizione degli impianti presenti in regione, basandosi sui dati dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (Ispra), che stima un disavanzo di oltre 400mila tonnellate tra il fabbisogno e la capacità di compostaggio pos-sibile al momento nella regione Lazio. Folle che nel decreto si ritenga necessario che le regioni si debbano dotare degli impian-

ti necessari a trattare le quantità di rifiuto organico in eccesso ri-spetto a quelle gestite tramite il compostaggio. Pazzesco che si arrivi a pensare di creare nuo-vi impianti senza aver minima-mente incoraggiato ed avvallato scelte coraggiose ed innovative, come quella che la commissio-ne, con le sue conclusioni, ave-va edotto. Continuo ad augurar-mi che, con una benefica presa di coscienza, l’amministrazione comunale prenda atto delle con-clusioni della Commissione da me presieduta, che aveva san-cito, tramite l’ausilio di esperti, l’inopportunità di un Impianto di digestione anaerobica dei ri-fiuti, da sostituirsi con una ge-stione fondata sulla comparte-cipazione del Compostaggio di Comunità e del Compostaggio domestico obbligatorio per i cittadini che abitano fuori dalla cinta urbana”.

Interrogazione di Greci, Quaglia e Di Luzio sul futuro della scuola veliterna

Quale futuro per Colle Perino? Se ne parla in ConsiglioSta suscitando malumori la noti-zia del trasferimento della sezio-ne di scuola primaria dall’istitu-to Colle Perino. A sollevare la questione, ritenuta di particolare importanza, sono stati durante uno degli ultimi consigli comu-nali, i consiglieri Giorgio Greci

(LIVE), Carlo Quaglia e Dario Di Luzio (FdI), che hanno presenta-to un’interrogazione sulla scia del disagio mostrato dai genitori alla notizia della prossima disattiva-zione della sezione dell’edificio scolastico della periferia veliter-na, già scelto in fase di iscrizione dei propri figli. “Riteniamo fon-damentale che si apra un tavo-lo di discussione che coinvolga tutto il consiglio comunale - ha dichiarato Greci in un’apposita nota stampa in merito all’argo-mento, verosimilmente condi-videndo per sommi capi anche

il pensiero degli altri due consi-glieri - e quindi anche noi della minoranza, perché si tratta di una questione importantissima per le famiglie e che soprattutto riguar-da l’educazione dei nostri ragaz-zi. C’è da valutare l’importante ruolo e servizio alla collettività che svolgono le scuole fuori dal centro, data la particolare morfo-logia della città di Velletri”. Per i futuri sviluppi, anche all’indo-mani del consiglio comunale del 9 maggio, vi terremo aggiornati sui prossimi numeri del nostro settimanale.

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12 La Torre

A Marino a lottare per la fascia tricolore saranno ufficialmente in cinque. Due le candidature facenti riferimento all’area di centrodestra. Quella di Stefano Cecchi, appoggia-to da Per Cecchi Forza Italia Berlu-sconi, Cecchi sindaco, Costruiamo il Decentramento, Cuori Italiani per Cecchi, Idee Nuove per Cecchi, Marino Sociale, Movimento 2.0 e Movimento Civiltà Democratica; e quella di Sabrina Minucci, sostenuta da FdI, Laboratorio Rinascita e Noi con Salvini. Dall’altra parte della barricata, la situazione è similare: gran parte del centrosinistra ha deci-so di puntare su Eleonora Di Giulio,

supportata da una coalizione com-posta da 7 liste: Pd, Italia dei Valori e Partito dei Comunisti Italiani, Ma-rino Futura, Noi per Marino, la Ci-vica di Eleonora Di Giulio e la Lista di Unione di Centro Sinistra. Sem-pre nel centrosinistra, si colloca poi la candidatura di Giulio Santarelli, ex sindaco della cittadina castellana che tenterà la corsa a Palazzo Colon-na forte dell’appoggio della lista del Psi. Quinto candidato sindaco, già da tempo annunciato, è Carlo Co-lizza del Movimento Cinque Stelle, che proverà ancora la scalata dopo quella del 2014.

TERRITORIO

Tassa rifiuti alle stelle, impazza la polemicaAd Albano e Ciampino opposizioni e cittadini arrabbiati per l’aumento della Tari, nonostante gli incrementi della raccolta porta a portaA volte succede che l’assioma “più porta a porta, meno paghi” non sia rispettato per tutta una serie di motivazioni di caratte-re finanziario e amministrativo. Succede anche ai Castelli Ro-mani, in particolare ad Albano e Ciampino, dove imperversa la polemica per l’aumento del-la tassa sui rifiuti, la cosiddetta “Tari”. Nella città dell’aeropor-to la differenziata tocca da anni livelli virtuosi, viaggiando in-torno al 60% e rendendo di fatto Ciampino un comune virtuoso. Eppure quest’anno l’imposta comunale ha subito un balzello, mal digerito da popolazione e opposizione politica: “Raccolta differenziata in città: il premio per l’impegno civico dei resi-denti non arriva. Che delusione! I cittadini di Ciampino, sicura-

mente virtuosi nel differenziare i rifiuti, dopo il Consiglio comu-nale del 29 aprile, apprendono con perplessità - spiegano i so-cialisti - di un notevole aumento della Tari, pari a circa il 10%.” Critiche anche da “Officine Ci-viche”: “L’aumento della tassa sui rifiuti in un territorio come Ciampino non è accettabile. Vi-viamo in una città dove il porta a porta va avanti ormai dal 2009, con risultati lodevoli. Questo au-mento di tariffa è ingiusto. Oc-corre intraprendere nuove strade, che vadano a premiare i cittadini. Sul rispetto dei cittadini e della giustizia ambientale, Officine Civiche sarà impegnata con tut-te le proprie forze”, chiosano dal movimento civico. Acque agita-te anche qualche chilometro più in là, in quel di Albano Laziale, dove il porta a porta viaggia a li-velli percentuali più bassi ma co-munque in costante aumento di materiale differenziato. Contro le politiche di Palazzo Savelli si è lanciata la consigliera comuna-le di opposizione, Federica No-bilio: “Dopo l’aumento del 10%

di luglio scorso, ecco una nuova sorpresa dalla Giunta Marini: un ulteriore aggravio del 6% sulla tariffa della spazzatura - attac-ca l’esponente di Terra Nostra -. Dopo 6 anni di questa ammini-strazione, con una discarica che continua a crescere, paghiamo di Tari il 16% in più, non vediamo ancora neanche un beneficio del-la raccolta differenziata che do-veva essere un punto di program-ma qualificante”. Nobilio incalza ancora: “Il porta a porta non ha ancora coperto l’intero territorio comunale e soprattutto non porta i benefici sperati: non siamo in grado di produrre risorse e ric-chezza dai materiali che riciclia-mo dato che solo plastica e carta vengono vendute con un abbatti-mento dei costi quasi inesisten-te”. Alla luce di questo contesto amministrativo, l’ex grillina si chiede: “Dove finiscono gli al-tri materiali? Quanto ci costa lo smaltimento? Ma soprattutto perché chiediamo un tale sacrifi-cio ai nostri concittadini se poi il quantitativo di rifiuti indifferen-ziati che sversiamo regolarmente

in discarica non si è ridotto quasi per nulla?”. In precedenza, sul-la Tari e sulla programmazione triennale nel comparto rifiuti si era espresso il consigliere di maggioranza ad Albano, Luca Andreassi: “Non essendo il porta a porta a regime si sono potute fare solo proiezioni sugli effetti-vi quantitativi di materiali rici-clabili e venduti cosi come sul-la riduzione dei conferimenti in discarica. Abbiamo scelto di fare ipotesi cautelative che ci permet-tono di affermare che questo sarà l’ultimo aumento che i cittadini di Albano subiranno. Nel 2017 la Tari rimarrà stabile se non addirittura diminuirà. Nel 2018 diminuirà”.

Il Consiglio comunale blocca le eventuali modifiche

A Ciampino il massiccio intervento della Polizia

Sale la febbre per le elezioni

Allarme scuole a Nemi, il “no” unanime

Raffica di multe

Ariccia, una poltrona per quattro

Lotta aspra fra i candidati al Municipio

Marino, in 5 per una poltrona da Sindaco Allarme scuole a Nemi, il Consiglio

comunale dice ‘no’ unanime a even-tuali modifiche, previste dal piano regionale di dimensionamento delle istituzioni scolastiche. L’annata vol-ge ormai al termine e in città già si pensa alla prossima stagione. Ed è chiara la posizione, espressa dall’as-sise tramite una deliberazione in cui si chiede che siano mantenute nell’e-dificio scolastico comunale due se-zioni per la scuola dell’infanzia, una per la primaria e una per secondaria di primo grado. Sostanzialmente, il Consiglio ha constatato “l’assoluta necessità da parte del Comune di mantenere all’interno della scuo-la per il prossimo anno scolastico 2016-2017 almeno la presenza di una sezione per ogni classe, al fine di garantire una continuità del per-corso formativo degli alunni”. Fra le altre motivazioni che ha spinto il Consiglio a deliberare l’atto vi è il “sensibile aumento delle iscrizioni nelle scuole dell’infanzia, tanto che è sistematicamente presente una li-sta di attesa, che dà garanzia per il futuro ad una formazione completa delle classi per ogni sezione”. Inol-tre, si legge sempre nella delibera come sul territorio di Nemi sia pre-sente “una Casa Famiglia all’inter-

no della quale sono ospitati minori che vengono assegnati alla struttura anche ad anno scolastico iniziato, ai quali ospiti va garantita l’istruzione nella struttura scolastica di Nemi”. Senza considerare che la presenza di un servizio scolastico efficiente è necessario alla luce delle condizio-ni di “particolare isolamento” del Comune in quanto gran parte della zona residenziale è ubicata sopra i 600 metri. La delibera è stata ac-compagnata da un appello del sin-daco Bertucci, il quale ha spiegato come si debba evitare il disagio del-lo spostamento degli alunni in un’al-tra località.

Multe a raffica a Ciampino. La Polizia Locale è intervenuta domenica mattina, nel corso del servizio di pattugliamento e controllo del territorio, nella zona com-presa tra il cimitero comunale, il campo sportivo di via Superga e via Cuneo. Tale era la quantità di vetture in sosta selvaggia - oltre cento in doppia, tripla e quadrupla fila, sui marciapiedi, agli incroci e sulle aree zebrate: realtà che di fatto ha reso impossibile pure l’intervento del carro gru. Gli agenti della Municipale hanno quindi azionato il dispositivo Targa Sy-stem, riprendendo tutti veicoli ed eleva-to 134 sanzioni. Oltre ai divieti di sosta, infatti, una decina di auto sono risultate anche prive di revisione, in sosta su posto invalidi senza averne diritto o circolanti nonostante il fermo amministrativo. Nel corso della mattinata il centralino del Comando di Polizia locale è stato preso d’assalto da diversi cittadini che, recatisi al camposanto anche in occasione della festa della mamma, non sono riuscite in alcuni casi nemmeno ad entrare.

Ad Ariccia sale l’attesa per elezioni comunali del prossimo giugno. 14 le liste e 4 i candidati sindaco in ballo, con una esclusa eccellente dell’ultima ora: la Rita Foligno di quel M5S, che non è riuscito a presentare la lista per la mancata certificazione dallo staff nazionale di Beppe Grillo. Altra sor-presa è il cambio in corsa in casa FdI che negli scorsi giorni aveva prima annunciato il sostegno al candidato sindaco Pierluigi Fortini, che ha poi ritirato la sua candidatura, facendo così spazio a Roberto Cuccioletta. L’esponente meloniano dovrà veder-sela con altri tre papabili primi citta-dini: con l’ex presidente del consiglio comunale, Luisa Sallustio, sostenuta da Italia dei Diritti; con il candidato del centrosinistra Mauro Serra Belli-ni, sostenuto da Partito Democratico, Insieme con Mauro Serra Bellini, Alleanza per Ariccia, Per Ariccia a Sinistra e Riformisti per Ariccia; e, infine, con l’ex competitor elettorale di Emilio Cianfanelli, quel Roberto Di Felice, appoggiato da Lista civi-ca ariccina, Alternativa democratica, Ariccia nel cuore, Ariccia popolare, Un’altra Ariccia, Patto sociale e Uniti per cambiare.

Marco Montini

Marco Montini

M.M.

M.M.

M.M.

Page 13: Settimanale  La Torre N° 8 – 13 Maggio 2016

13La Torre LARIANO

In arrivo a Lariano la prima edizio-ne della Fiera del Castagno locale. Si tratta di un importante evento che si pone come obiettivo la valorizzazio-ne del legno di castagno, risorsa fon-damentale per la comunità e l’econo-mia. Primo evento di questo genere nel territorio dei Castelli Romani. L’iniziativa, che si svolgerà i pros-simi 14 e 15 maggio presso la Sibi Legnami in via Ciarlotti 1 a Lariano, è organizzata dall’associazione “L’u-niverso del Castagno”, creata a inizio 2016 dalle figlie di Walter Pantoni: Barbara, Michela e Simona. In vista di tale evento ci siamo recati presso la Sibi e abbiamo ascoltato Barbara e Simona. “L’associazione l’Universo del Castagno nasce dal desiderio  di noi figlie Barbara, Michela e Simona di realizzare i progetti di nostro padre e soprattutto di tener vivo il suo ri-cordo. Crescendo al suo fianco, ci ha trasmesso l’amore che aveva per i bo-schi di Lariano, boschi principalmen-te di castagno, il cui legno ha sempre preferito rispetto ad altri. Walter Pan-

toni amava profondamente il bosco, è cresciuto lavorando tra i castagni sin da piccolo e per questo aveva un profondo rispetto per queste piante maestose che circondano Lariano”. “Migliorare la qualità del bosco - ci dice Barbara Pantoni - significava per nostro padre migliorare le condi-zioni di Lariano e dei suoi abitanti. Ogni luogo ha la propria ricchezza che si deve valorizzare e rispettare e Walter aveva compreso che il bosco rappresenta per lariano un tesoro che va amato e custodito. Per ricordarlo e portare avanti i suoi insegnamenti noi figlie Barbara, Simona e Michela abbiamo creato l’associazione e ora realizzeremo una festa con cadenza annuale in suo onore portando avanti varie iniziative per la valorizzazione del castagno”. In particolare l’asso-ciazione si pone come obiettivi la tutela, salvaguardia, promozione e valorizzazione dell’ambiente e delle risorse naturali e ambientali; la tutela della biodiversità con attività rivolte al monitoraggio e sicurezza ambien-

tale nei boschi; supporto alla certi-ficazione delle foreste e dei prodotti forestali secondo gli standard previsti dalle norme vigenti e future; consu-lenza tecnica per i nuovi imboschi-menti, cure colturali, manutenzione e gestione degli impianti boschivi; attività di comunicazione e raccolta fondi per interventi di riqualificazio-ne delle foreste, fruizione turistico-ri-creativa e servizio antincendio. “Un obiettivo principale dell’associazio-ne - affermano Barbara e Simona - è quello di creare una scuola di fale-gnameria (progetto da sempre nella mente di Walter) per incentivare i giovani verso questo settore lavorati-vo e creare stimoli all’occupazione”. Nel dettaglio la fiera del castagno locale prevede nella giornata di sa-bato 14 maggio dalle 9.30 alle 18.30 un corso gratuito di formazione. La domenica invece, con program-ma che si articola dalla mattina alle 9,30  sino alle ore 20,00, sarà dedi-cata al mondo della scuola con con-vegni, disegni e rappresentazioni sul

legno di castagno e mostra mercato di piccoli artigiani e dimostrazioni di lavori artigianali. Ci sarà anche uno spettacolo celtico del Gruppo “I Templari”. Durante la manifestazio-ne saranno presenti stand espositivi sul legno di castagno e uno stand ga-stronomico. “Riteniamo importante il coinvolgimento del mondo della scuola, un grazie alle professoresse Verri e Antici per la collaborazione e la partecipazione all’evento. C’è stata

una grande risposta da tutto il settore delle industrie boschive,   abbiamo ricevuto tanti attestati di stima e si sono detti entusiasti di partecipare. Il tempo a disposizione per l’organizza-zione non è stato molto, iniziamo con questa prima edizione consapevoli che è un primo grande tassello per la valorizzazione del legno di castagno con l’obiettivo per il futuro di portare questa iniziativa al livello nazionale”.

Forte al riguardo la soddisfazione della famiglia Pantoni nell’immutato ricordo di Walter

In arrivo la prima Fiera del Castagno Locale

Alessandro De Angelis

Alessandro De Angelis

la famiglia pantoni

Una grande serata solidale con oltre cento partecipantiUn’iniziativa per Chiara Insidioso

L'Associazione “Evita Peron”, nata per la tutela della figu-ra femminile, ha tra i suoi punti fondamentali la lotta alla violen-za sulle donne. Proprio partendo da questo, il nucleo di Lariano “capitanato” dalla responsabile locale Sara Moroni ha voluto or-ganizzare una cena di beneficien-za per Chiara Insidioso. Chiara è una ragazza, tifosa accanita della Lazio, che due anni fa ha subìto una grave aggressione: aveva solo

19 anni quando è stata picchiata dal fidanzato che le ha provoca-to lesioni tali da ridurla in stato comatoso. Lo scopo dell’evento è quello di poter aiutare Chiara a livello economico, sperando di ar-rivare presto ad una soluzione con un alloggio abitativo adeguato. La cena, che si è tenuta il giorno 7 maggio 2016 a Lariano, presso il ristorante “Da Bruno”, ha visto la partecipazione di oltre 100 perso-ne, insieme ai due grandi Cam-

pioni della Lazio “Campione d’I-talia 1974” Giancarlo Oddi e Pino Wilson oltre naturalmente al papà di Chiara, il signor Maurizio. Si è svolta anche una piccola asta per l’assegnazione di una maglia fir-mata proprio da Wilson e Oddi, un paio di scarpini firmati da Can-dreva e un libro offerto dall’ami-co Tony. Il ricavato dell’asta sarà devoluto a Chiara.

gli organizzatori insieme a maurizio insidioso papa' di chiara

Approvato in Consiglio comuna-le a Lariano il regolamento per la videosorveglianza sul territorio e gli immobili di proprietà comu-nale. Intervenuto il consigliere del Gruppo di maggioranza Prima Lariano Maria Grazia Gabriel-li che ha affermato: “Si tratta di un Regolamento standard in uso presso i vari Comuni. In tale atto vengono date delle indicazioni generali. Per il momento la vide-osorveglianza ce l’abbiamo negli istituti scolastici. Qualora fosse estesa, bisogna prima, tramite la Giunta, indicare i luoghi dove applicarla e poi portarla all’at-tenzione del Consiglio comunale per una successiva approvazione. Questo è un Regolamento di base che può essere modificato. Per il momento abbiamo due o tre tele-camere. Il Regolamento fa riferi-mento alla legge che tutela questa normativa”. “Lo spirito di questo Regolamento - ha poi affermato il consigliere Maria Grazia Ga-brielli - è quello di prevenire atti di vandalismo, in questo caso nei confronti degli edifici scolastici. La videosorveglianza è puramen-te del perimetro esterno, perché la tutela principale deve essere di tutti coloro che lavorano e vivono nella scuola, a cominciare dai mi-nori e poi anche degli operatori, dei docenti, del personale ATA e naturalmente anche di coloro che utilizzano la palestra della scuola media, che il pomeriggio

viene usata da varie associazio-ni sportive. Quindi, la videosor-veglianza entra in funzione nel momento in cui tutte le attività si sono concluse, per poter pro-prio prevenire questi atti di van-dalismo”. Soddisfazione espressa anche dall’assessore alla pubblica istruzione del Comune di Lariano Maurizio Mattacchioni: “Questo che abbiamo approvato è un re-golamento tipo, fatto dall’Anci (Associazione Nazionale Comu-ni Italiani). C’è in più l’articolo 19 che riguarda gli edifici sco-lastici, per la videosorveglianza in orari di chiusura della scuola. Da specificare infatti che le tele-camere per la videosorveglianza sono poste nei perimetri esterni alle scuole e non riguarderanno attività sportive e didattiche. Un regolamento che interessa tutti i plessi scolastici di Lariano. Que-sta Amministrazione sin dal suo insediamento ha messo la scuola tra le priorità d’intervento con i nostri edifici che sono il vero e proprio fiore all’occhiello di tut-to il territorio provinciale. Con tale strumento oggi approvato abbiamo fatto un ulteriore passo in avanti per tutelare e rendere più sicuri i nostri plessi scolastici contro sabotaggi e atti vandalici e per rendere le nostre scuole sem-pre più sicure ed efficienti”.

Di seguito i principali interventi in sede di Consiglio comunale

Videosorveglianza, il regolamento

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14 La TorreARICCIA

Il palazzo ducale di Ariccia co-stituisce un esempio unico di dimora barocca rimasta inaltera-ta nel suo contesto ambientale e nel suo arredamento originario, a documentare il fasto di una delle più grandi casate papali italiane: i Chigi, già proprietari dell’omonimo palazzo romano, oggi sede della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Iniziato nella seconda metà del sedicesi-mo secolo dalla famiglia dei Sa-velli, il palazzo fu trasformato su

commissione dei Chigi in una fa-stosa dimora barocca tra il 1664 e il 1672 su un’idea progettuale di Gian Lorenzo Bernini, che si servì della collaborazione del suo giovane allievo Carlo Fontana. Il palazzo vanta un’importante collezione di dipinti, sculture ed arredi, risalenti prevalentemen-te al XVII secolo, e provenienti anche da altre dimore di fami-glia, tra cui lo stesso palazzo di Roma, venduto allo stato nel 1918. Forse per le sue caratteri-

stiche spagnoleggianti Luchino Visconti volle ambientare nel palazzo gran parte del suo capo-lavoro; “Il Gattopardo”, girando tutti gli interni di Donnafuga-ta, comprese le soffitte (1962).Il palazzo, ceduto a particolari condizioni di favore al Comune di Ariccia il 29 dicembre 1988 dal principe Agostino Chigi Albani della Rovere, è adibito a museo di se stesso e centro di molteplici attività culturali (mostre, concer-ti, visite guidate, convegni, etc.).

Antichissime le origini del noto Comune

Ariccia, un approfondimentoper scoprirne l’antica storia

Ariccia vanta antichissime origini. Come tutte le città Latine, i primi abi-tanti di questi luoghi combatterono duramente per mantenere la propria indipendenza. Celebre è la battaglia di “Aricia” (fine del VI secolo a.C.) in cui la Lega Latina, di cui Aricia era città capo, stroncò le ambizioni egemoniche degli Etruschi verso il Lazio meridio-nale. Gli Ariccini combatterono anche contro Roma, prima di esserne assog-gettati nel IV secolo a.C. Aricia diven-ne una delle più importanti comunità romane, meta di villeggiatura prediletta dei principali personaggi di Roma per la sua particolare posizione geografica a metà strada tra due laghi d’origine vulcanica, il lago Albano e il lago di Nemi. I suoi abitanti erano molto devoti alla dea Diana, il cui tempio situato nel Nemus Aricinum (ora Nemi) era uno tra i principali santuari della Confede-

razione Latina. Durante il Medio Evo la cittadina subì i saccheggi e gli assal-ti delle orde barbariche dilaganti nella campagna romana. Nel 1473 Ariccia passò alla famiglia Savelli che avviò la ricostruzione dell’abitato ariccino e ini-ziò la costruzione del palazzo baronale. Acquistato nel XVII secolo dai Chigi, il paese fu completamente riprogettato dal genio architettonico di Gian Lorenzo Bernini che si avvalse dei suoi migliori collaboratori tra i quali spicca il nome di Carlo Fontana. A partire dal 1700, Aric-cia divenne meta di importanti artisti e letterati del tempo, il periodo di massi-mo fulgore avvenne tra la seconda metà del XVIII secolo e l’inizio del secolo successivo, quando sono attivi ad Aric-cia i massimi decoratori, artisti e lette-rati del momento che soggiornarono ad Ariccia durante il Grand Tour d’Italia. Nel corso del XIX secolo, l’assetto ur-

banistico di Ariccia mutò notevolmente quando il percorso della Via Appia, che lasciando Albano scendeva in basso nel-la Valle Ariccia, con Papa Pio IX venne rettificato; si deve infatti al pontefice la costruzione nel 1854 del ponte a tre or-dini di archi, che sormontava il foltissi-mo bosco (ora parco Chigi), dove la via risaliva alla Collina di Galloro.

Tutto sull’antica casata di Palazzo Ducale

La famiglia Chigitra storia e memoriaLa famiglia è di antica origine sene-se. Figura di spicco fu il banchiere Agostino Chigi detto “il Magnifico” (1465-1520), uno dei più grandi me-cenati del Rinascimento. Dopo un periodo di assenza dalla scena poli-tica e culturale, la famiglia raggiunse nuova gloria con l’elezione a pon-tefice del cardinale Fabio Chigi col nome di Alessandro VII (1655-1667). Ebbe due nipoti cardinali: Flavio I (1631-1693), principale artefice delle collezioni artistiche di famiglia, e Si-gismondo (1649-1678); l’altro nipote Agostino (1634-1705) sposò Maria Virginia Borghese, nipote di Papa Pa-olo. A partire dalla seconda metà del 1600 si formò il grande patrimonio immobiliare dei Chigi fino a divenire nella metà del 1800 tra i cinque mag-giori proprietari terrieri dello Stato Pontificio. Nel 1700 i Chigi ebbero un altro cardinale nella figura di Flavio II (1711-1771), filogesuita e papabile al conclave di Clemente XIV. Grande personalità fu nel XVIII secolo quel-la di Sigismondo Chigi (1735-1793), intellettuale di cultura illuminista e filofrancese. Nell’Ottocento un im-portante matrimonio ha messo in con-tatto i Chigi con la grande aristocrazia europea, quando Mario Chigi (1832-1914) sposò la principessa ucraina Antonietta Sayn Wittgenstein (1839-1918), nipote del celebre generale te-

desco Pietro Wittgenstein, che fermò Napoleone a S. Pietroburgo, e figlia della bellissima Leonilla Bariatinsky (1816-1918), appartenente ad una delle più importanti famiglie russe (la nonna era cugina carnale dello zar Pa-olo III).Sempre nel XIX secolo i Chi-gi ebbero l’ultimo cardinale: Flavio III (1810-1885), già Nunzio Apostolico a Parigi. Una delle ultime figure di ri-lievo è stata quella di Ludovico Chigi (1866-1951), Gran Maestro del Sovra-no Militare Ordine di Malta. Dal 1712 sino al recente pontificato di Paolo VI, il primogenito di casa Chigi ha eser-citato l’importante carica di Custode del Conclave e Maresciallo di Santa Romana Chiesa, con il delicato com-pito della sorveglianza del collegio cardinalizio riunito in conclave. Ulti-mo Maresciallo è stato don Sigismon-do Chigi (1894 - 1982) che ha sposa-to l’americana Marian Berry (1901 1989). Agostino Chigi (1929 – 2002) che ha profuso il suo impegno in atti-vità filantropiche in India e in Italia; appassionato di fotografia, ha ceduto al Comune di Ariccia il Palazzo Chigi, con annesso parco e vari beni immo-bili di famiglia, il 29 dicembre 1988. Attualmente la famiglia Chigi è rap-presentata dal principe Mario Chigi (1929), figlio di Francesco, che risie-de nella villa avita di Castel Fusano e dal figlio, il duca Flavio Chigi (1975).

La splendida ed emozionante storia di Palazzo Chigi

Le meraviglie del Palazzo Ducale

FONTE http://www.palazzochigiariccia.it

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15La Torre GENZANO

Il Primo Cittadino si esprime sull’impegno in favore delle attività sportive genzanesi

Lo sport di casa a Genzano, parola di Gabbarini“Genzano ha puntato molto sullo sport come disciplina e come im-pegno, perché pensiamo che questo contribuisca in maniera fondamen-tale a formare i ragazzi che posso-no imparare anche a rispettare le regole e il gioco di squadra”. Così si è espresso il sindaco Flavio Gab-barini, candidato Primo Cittadi-no alle imminenti amministrative. Tanti gli eventi che hanno anima-to Genzano in questi cinque anni: si è celebrato la Festa dello Sport e dei giochi di strada, la corsa del pane genzanese, la gara podistica ai Landi in occasione della Festa d’estate, e questi sono solo alcuni degli appuntamenti che hanno ri-empito il calendario dei mesi pas-sati. “Un dato importante”, queste le parole di Gabbarini, “è che ben 17 associazioni sportive utilizzano gli impianti comunali, questo signi-fica che le attività che offre la no-stra città sono innumerevoli e che le strutture comunali funzionano: dalla ginnastica, alla danza, all’at-letica, alla pallavolo, pattinaggio, tennis, calcio, maratoneti, arcieri e

combattenti. Inoltre lo scorso anno è stato riaperto il campo di calcio a 5 di via Emilia Romagna. L’impian-to è stato inaugurato con un torneo triangolare. La struttura oggetto di alcuni interventi di manutenzione dell’impiantistica e della recinzio-ne, è tornata quindi a disposizione

della cittadinanza. La gestione del campo è pubblica e anche questo è un dato di non poco rilievo”. Rea-lizzata per quattro anni consecutivi con la Pro Loco e il contributo della Provincia di Roma, la “Festa dello sport” è una manifestazione pensata per i bambini, i ragazzi, le associa-

zioni sportive presenti sul territorio locale e per tutte quelle persone che credono fortemente nei valori dello sport quale strumento di coesione sociale, aggregazione e benessere. In piazza Tommaso Frasconi tutte le scuole di Genzano si sfidano nei giochi tradizionali di strada: tiro

alla fune, corsa con i sacchi, filet-to, scacchi, ciclotappo, campana e salto con la corda. Poi convegni sul tema con personaggi di prestigio del settore quali il Presidente del Coni Lazio e ancora al Palazzetto dello sport le scuole di danza del territorio. E ancora dimostrazioni, mini-tornei ed esibizioni delle va-rie discipline. Due mesi ricchi di eventi sportivi nel 2015 – a Genza-no il “Trofeo d’Inverno 2015” della FIDS (Federazione Italiana Danza Sportiva), la fitta programmazio-ne di eventi con manifestazioni di grande rilevanza nazionale e inter-nazionale. Al palazzetto dello sport “Gino Cesaroni” è stata ospitata la “Coppa Italia” di danza organizzata dalla FIDS Nazionale e presso lo stadio comunale si è disputata una partita amichevole tra la naziona-le italiana under 19 di calcio e la nazionale della Georgia. Poi, oltre ai campionati regionali di danza sportiva, si è tenuto il raduno della squadra nazionale femminile di cal-cio a 5 e della nazionale maschile.

alcuni momenti delle passate manifestazioni

Un grande incontro con la manifestazione siciliana che ha compiuto i suoi primi 37 anni

Genzano e Noto unite nel vincolo dell’Infiorata 2015Genzano parteciperà all’Infiorata di Noto. La manifestazione siciliana è nata trentasette anni fa dall’incontro di artisti infioratori Genzanesi e Neti-ni, ed è proprio nella città di Genzano, in provincia di Roma, che si sviluppa questa nuova tecnica pittorica. Via Corrado Nicolaci è la via dove nasce l’Infiorata di Noto, l’impatto è forte, in alto la Chiesa di Montevergini che si contrappone al palazzo del Principe Nicolaci “Villa dorata”, con i balconi che sono stati definiti da molti i più belli del mondo. Oggi l’infiorata di

Noto è considerata tra le più belle ma-nifestazioni dell’intera Isola. Nel catino absidale della cattedrale di Noto è stato dipinto dal marchigiano Bruno d’Arce-via l’affresco del Cristo Pantocratore: la figura centrale del Cristo trionfante sulla morte è affiancata alla destra da San Giovanni Battista, il precursore, e alla sinistra dalla Vergine Maria. So-pra di essi una fiamma con la colomba simbolo dello Spirito Santo e la figura dell’Eterno Padre. Nei riquadri sotto-stanti, come a partecipare della Gloria del Pantocratore, l’artista marchigiano

ha dipinto i dottori della chiesa, con al centro Sant’Agostino e Sant’Ambro-gio. Intanto fervono i preparativi per la tradizionale Infiorata di Genzano che si terrà dal 26 al 30 maggio con tante novità. Il tema di quest’anno è “Con e per gli altri. Riconciliazione, perdono amore e pace”. Ma non è tutto perché quest’anno l’Infiorata rende omaggio al Giubileo della Misericordia voluto da Papa Francesco. Il sindaco Gabbari-ni ha anche lanciato un appello a Papa Francesco: “Santo Padre, ci faccia una sorpresa, ci venga a trovare”.

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16 La TorreARTENA

Il 28 Aprile è stato approvato il progetto definitivo per la riqualificazione del territorio

Al via il progetto per un nuovo campo sportivoArtena città dello sport! Questo è lo slogan che i cittadini si aspettano di sentire tra qualche anno… una città che riesca finalmente a dare spazio allo sport, ai giovani e ai meno gio-vani che hanno voglia di sudore e di fatica, di poter essere liberi di espri-mersi attraverso attività agonistiche professionali o amatoriali. Lo sport resta una delle attività preferite dei cittadini locali, che da molto tempo sperano di poterlo esercitare in strut-ture adeguate e soprattutto sicure. Tutto questo potrà essere possibi-le grazie ad un nuovo progetto che riqualificherà un vecchio impianto sportivo nella località Contrada Co-

lubro, dove ne sorgerà uno nuovo di zecca, con i più moderni impianti strutturali e sportivi. Il progetto è stato approvato il 28 Aprile e sa-ranno presto messi in moto i lavori per restituire alla città di Artena un impianto sportivo degno del nome di una delle località più importanti del Lazio. L’importanza dello sport resta fondamentale per la crescita personale e collettiva, un modo per stare insieme e per vivere all’aria aperta. Sui futuri sviluppi non man-cheremo di aggiornarvi sempre sulle nostre colonne nell’impegno condi-viso di un’informazione al servizio della collettività. D. Brug.

D. Brug.

Il convegno presso l’ex granaio Borghese

Parte ad Artena la raccolta differenziataPrende ufficialmente il via nella città di Artena la raccolta differenziata porta a porta. Il Comune ha organizzato in data 5 maggio, presso l’ex grana-io borghese alle ore 9.00, un convegno sul tema, per dare l’opportunità ai cittadini di comprendere al meglio la funzionalità e le modalità di questo processo, che proietterà la città verso una panora-mica sociale e strutturale molto più tecnologica. In collaborazione con il Comune di Artena, la so-cietà LADURNER Ambiente, si occuperà della suddetta raccolta, tramite l’attivazione di nuovi impianti per il trattamento dei rifiuti e di strutture apposite per la produzione di energia rinnovabile, che sarà ricavata da rifiuti solidi e liquidi e dalle biomasse agricole. All’evento “Esperienza ed in-novazione nella gestione dei rifiuti”, hanno parte-cipato: il sindaco di Artena, dottor Felicetto An-gelini, che ha aperto i lavori; Francesco Cattivera, Responsabile dell’ufficio tecnico del Comune di Borgorose (Rieti), che ha trattato l’esperienza del suo comune per la raccolta differenziata; l’Ammi-nistratore delegato Gea del Comune di Pordenone Luca Mariotto; Gennaro Buonauro, referente del Centro Italia del CONAI (Consorzio Nazionale di Imballaggi), e Lara Bini, referente LADURNER per il territorio Nord-Ovest Italia.

Davide Brugnoli

Presentato il libro “La ragnatela genetica della Contrada Macere” dello scrittore Ezio Bruni

Il 28 Aprile il Comune di Artena ha concesso l’autorizzazione per la presentazione del libro “La ragnatela genetica della Contra-da Macere” dello scrittore Ezio Bruni, che si terrà il giorno 21 Maggio nella chiesa di San Fran-cesco e Santa Teresa. La delibe-ra è stata approvata il giorno 28 Aprile alle ore 13, nella sede del Comune, dove la Giunta Comu-nale si è riunita nei modi previsti dalla legge per discuterne. Han-no preso parte alla seduta il sin-daco Angelini Felicetto, il vice

sindaco Talone Loris e gli asses-sori Serangeli Ileana, Casche-ra Lara e Pecorari Domenico. L’autorizzazione sarà certifica-ta dalla presenza dello Stemma Comunale, che pubblicizzerà l’i-niziativa. Il libro, come già spe-cificato dal titolo, affronterà un tema locale riguardante la Con-trada delle Macere, sarà quindi un grande piacere per i cittadini di Artena partecipare a questa iniziativa del Comune: un’occa-sione per arricchire il bagaglio culturale con argomenti che tal-

volta vengono trascurati dalla letteratura nazionale. Grande merito va riconosciuto allo scrit-tore per il coraggio e per l’idea, anche innovativa sotto certi aspetti, di voler riportare in auge una tradizione letteraria locale. Artena ha bisogno di cultura e questa ha bisogno di Artena, per poter ritornare agli antichi fasti di un tempo.

Artena e la letteratura: un legame che ancora si rinnova

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17La Torre

Bisognava vincere, ma la V.J.S. Velletri cede in casa allo Spor-ting Genzano e si condanna alla disputa dei play out con-tro la Pro Roma, quintultima. La compagine di D’Este aveva indirizzato bene il match, ma gli ospiti con maggior cinismo sono riusciti a rientrare in gara e conquistarsi gli insperati spareggi-salvezza in virtù del crollo verticale dell’Alberone. La gara è iniziata con un gran gol di Tafani, al 5’: il centro-campista rossonero dal limite dell’area incrocia in diagonale una conclusione beffarda che finisce sul palo interno e batte Bianchi per l’1-0. Il vantaggio

dura appena mezz’ora perché al trentatreesimo arriva il pari di Tetti: disattenzione difen-siva e pallone svettato all’in-dietro sul rilancio del portie-re genzanese che diventa un assist per l’esterno azzurro, il quale solo davanti a Florio lo batte in uscita e pareggia 1-1. Nella ripresa la V.J.S. Velletri inizia in pressing e al 4’ sfio-ra il gol: Del Ferraro in area si gira e va al tiro, pallone deviato sopra la traversa da un difensore. Al dodicesimo minuto, progressione di Mar-tellacci che evita tre avversari e conclude a rete, Bianchi de-via quanto basta per salvare

la propria porta e concedere il corner. La buona sorte non aiuta i veliterni, che si spingo-no alla ricerca del vantaggio, ma si espongono inevitabil-mente al contropiede ospite. Al trentatreesimo il neo-en-trato Ranaldi viene pescato in contropiede e dall’interno dell'area fa partire un tiro a giro imprendibile per Florio. Nei minuti finali l’assalto del-la V.J.S. è improduttivo, e al trentasettesimo i rossoneri re-stano addirittura in dieci. La V.J.S. manca la salvezza diret-ta, e adesso dovrà passare dai play out. Una battuta d’arresto inattesa per il team di D’Este, che nonostante le numerose difficoltà aveva fatto credere di potersi tirar fuori dalle sab-bie mobili senza passare dagli spareggi post-torneo. Era an-che presente uno striscione, affisso dallo Sporting Velletri, per tifare tutti insieme per Giorgio che sta lottando come un leone. La V.J.S. Velletri si unisce agli auguri e alle spe-ranze di tutti i veliterni.

SPORT

VJS VELLETRI

PALLAVOLO LIBERTAS GENZANO

KICK BOXING

La nostra VJS costretta ai Play Out Ariccia, trionfa D’AddatoIl 5, 6 e 7 maggio si sono svolti ad Ariccia, presso il palasport Danilo Box, i Campionati Eu-ropei di Kickboxing 2016 della federazione I.C.O., organiz-zati dal promoter e presiden-te Alessandro Cecchini. Una kermesse di sport con atleti provenienti da tutta Europa, durante la quale i partecipan-ti si sono dati battaglia incro-ciando i guantoni sul ring in tutte le discipline, sia contatto pieno che light; un variopinto mix di colori, lingue e culture nelle strade dei Castelli Roma-ni. E in questa splendida cor-nice di sport e persone c’era anche un cittadino di Albano Laziale, il ventisettenne Mat-teo D’Addato, atleta dell’a.s.d. Kickboxing Albalonga capita-nata dal maestro Fabio Puc-ci. L’atleta ha dato prova di sé nella categoria -75 kg low-ki-ck light, nella quale è riuscito a primeggiare conquistando il gradino più alto del podio e il titolo di Campione Euro-peo 2016. Intervistato Matteo ci dice: “è una grande gioia raggiungere un così bel tra-guardo, dopo aver faticato, sentito dolore e preso botte

sul ring, durante il verdetto hai lo stomaco in gola dalla tensione, ma la sensazione che si prova quando l’arbitro alza il tuo braccio è indescrivibile, e in quel momento passano i dolori, diminuisce l’affanno e aumentano i battiti del cuore, e quello che vuoi fare è andare all’angolo e abbracciare la per-sona che ha contribuito a tutto questo, grazie maestro Fabio Pucci”.

Genzano, il Campionato è tuo!Pallavolo. Campionato serie C ma-schile. Al terzo tentativo in tre anni, i ragazzi della Libertas Genzano con-quistano il primo obiettivo stagio-nale. Nelle due precedenti annate, infatti, i biancoazzurri dei Castelli si erano fermati dapprima alle Semifi-nali Play Off contro Monteporzio, e poi nella scorsa stagione alla Finale unica al Palatiziano di Roma contro l’Orbetello. Stavolta invece i genza-nesi si sono aggiudicati, con un ap-passionante sprint finale nelle ultime giornate, il primo posto in classifica in Campionato nella Regular Season del Girone B e ora si apprestano a di-sputare, nel doppio confronto anda-ta/ritorno, la Finale dei Play Off per la Promozione nella Serie superiore contro il Tuscia Viterbo, vincitore del Girone A. La Libertas ha guidato in testa la graduatoria sin dalla prima giornata. La prima sconfitta è arri-vata solamente nella gara del girone di ritorno il 6 Febbraio a Velletri, nel sentito derby dei Castelli in casa dei cugini. La stressante sequenza di gare ha poi inciso notevolmente in senso fisico nelle file dei biancoaz-

zurri, causando diverse assenze dei titolari in match importanti. Ciò ha avuto come conseguenza un piccolo rallentamento nei mesi invernali che ha dato modo alle squadre insegui-trici di rifarsi sotto e mettere in se-rio rischio la leadership dei ragazzi cari al Presidente Marcello Federico. Bravissimi, in questa fase, il mister Valerio Iezzi ed il suo Assistente Carlo Dominizi, assieme allo Staff Tecnico, nel sapere gestire il Gruppo e portarlo a competere nelle fasi con-clusive e più calde del Torneo. Fon-damentale in merito è stata la soffer-ta vittoria nell’ultimo scontro diretto interno contro la Nfa Saet Roma, vinto al tie-break di carattere e di cuore nella ribollente palestra Mar-chesi, sempre vicina ai propri porta-colori. Poi tutto d’un fiato lo sprint nelle ultime giornate, con sorpasso e contro-sorpasso conclusivo sino al nastro tagliato per primi sabato, con grande partecipazione e gioia, meri-tatissima. Il confronto che ha con-cluso la serie di gare nel tabellone non è stato granché spettacolare in verità. Genzano è entrata in campo

contratta, timorosa dell’impatto sia per l’importanza del confronto sia per le precedenti, scottanti, negative esperienze, specie quella dell’ ultima stagione, con la posizione in classifi-ca all’ultima chiamata in campo si-mile a quella di questa volta. Infatti, i primi due set, sia pur a senso unico, hanno messo in mostra tali sensazio-ni. I biancoazzurri in campo si sono adagiati al ritmo lento del confronto, cadendo in momenti di stallo agoni-

stico e non mostrando agli spettatori il solito gioco spumeggiante. Solito trend anche nel terzo set, con gli an-tagonisti sempre con il fiato sul collo nel punteggio. Sul 16 pari, il coach di casa tentava di dare una scossa gettando nella mischia Simone Fat-tori e Matteo Furzi al posto di Mat-teo Fattori in cabina di regia e Nicolò Imbesi nel ruolo di opposto. Doppio cambio effettuato in senso inverso ancora sul 20-19, con il rientro dei

titolari. Il 23-20 griffato da un ri-gore vincente di Imbesi sembrava aver dato la svolta conclusiva al set e quindi al match, quattro errori di fila dei padroni di casa hanno capo-volto il risultato. Sul 23-24, con la tensione e l’adrenalina alle stelle, il mister Iezzi chiamava il time-out discrezionale per riordinare le idee ai suoi. Gli effetti erano positivi e si andava ai vantaggi. Qui la maggior classe dei capoclassifica, l’esperien-za dei veterani di mille battaglie e il sostegno del tifo di casa, produceva-no la svolta: un attacco devastante di Imbesi e un colpo largo degli ospiti davano infine la sospirata vittoria ai colori di casa. Un 27-25 sanciva la vittoria nella gara: primo posto nel Girone e strada spianata verso i Play Off Promozione. Legittima l’esul-tanza finale dei protagonisti sotto le tribune amiche gremite dai pro-pri supporters, dopo il fischio finale che li decretava vincitori. Ora, come detto, comincia la lunga attesa e la preparazione per i due match contro il Tuscia Viterbo, vincitore dell’altro girone regionale.

i ragazzi della libertas festeggiano la vittoria

la partita allo stadio comunale

il maestro pucci con matteo d’addato

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18 La TorreSPORT

ATLETICA GIOVANNI SCAVO

TOP RUNNERS VELITRAE

Anche la Giovanni Scavo di corsa in minieraDomenica primo maggio appun-tamento con la gara del mese, il Trail in Miniera organizzato per-fettamente dalla A.S.D. Podistica AVIS Priverno presso Fossanova. L’evento sportivo competitivo si è svolto nell’area molto sugge-stiva oggetto di estrazione ed in quella confinante boschiva. La partenza della gara è avvenuta alle ore 10,00. Oltre alla gara pre-vista vi era il percorso di passeg-giata podistica non competitiva riservato agli adulti e percorso

passeggiata guidata baby – family e per finire la possibilità di rima-nere a pranzo all’aperto. Insom-ma si è pensato a tutto per con-ciliare una giornata di festa tra la vita familiare e quella sportiva. Il più veloce della Giovanni Scavo è stato Alberto Manciocchi con 49’57’’, seguito da Carlo Giam-matteo che festeggia il suo primo anno di corsa brillantemente con 50’10’’, Fabrizio Borro 52’10’’, Franco Lazzari 52’32’’, Mauro Monteferri 53’36’’, Marco Bot-

toni 54’13’’, Teseo Mastrangeli 55’18’’, Rolando Taddei 55’42’’, Bruno D’Andrea da gabbiano 59’55’’, Roberto Tata 1h00’40’’ e Antonio Lupi 1h09’13’’. In campo femminile Simona Cavola è 2^ di cat in 55’46’’, Mara Cecchini an-cora in subbuglio per il fuso ora-rio in rientro da Boston 55’54’’, Alessandra Ciarla 59’55’’ e Al-berta Ciarla ultima rifinitura in vista dell’eco maratona di dome-nica 4^ di categoria 01h01’25’’.

la giovanni scavo al trail

La Top Runners tra Priverno e Sinalunga Un nuovo riconoscimento per il professor Mauro Simonetti

Fossanova – Priverno. Il percorso di 10 chilometri, piuttosto impegnati-vo, ha coronato vincitore quel Gior-gio Calcaterra che incurante degli anni che passano ha chiuso la prova in 35’49’’. La Top Runners Castel-li Romani ha partecipato grazie ad otto iscritti che hanno visto miglio-re fra tutti Eugenio Coppola il quale ha agguantato un 3° posto di catego-ria in 42’35”. Altro bel piazzamen-to quello di Chiara Alcini giunta 4^ in 55’47”. Francesca Sorrentino e Luigina Di Cristofaro, hanno gua-dagnato il traguardo in 59’28” e 1h07’52”. Secondo tempo per Clau-dio Nanni arrivato in 46’51” segui-to da Massimiliano Vallecoccia con 55’46”, da Carlo Mastrantoni in 55’47” e da Marco Morelli all’ar-

rivo in 1h11’51”. Nella stessa gior-nata, in quel di Sinalunga, gita per un altro gruppetto di Top, che han-no raggiunto l’amico Giuseppe Nai-mo approfittando del concomitante evento agonistico, “Mandocorri”, organizzato dalla palestra The Best Body di Sinalunga, in collaborazio-ne con la Uisp di Siena. Ottimo 11° posto assoluto e 1° di categoria per Gianni Giansante, al traguardo in 46’05”, seguito da un tonico Mas-simo Romaggioli 3° di categoria in 52’27”, Francesco Ricasoli e Mauro De Marzi insieme in 58’26”, per chiudere con Giuseppe Naimo accompagnato durante il percorso da Massimo Urbani, i due giun-gevano al traguardo in 1h43’12”.

Un nuovo riconoscimento per il prof. Mauro Simonetti in oc-casione della giornata di esami finali per i partecipanti al Ma-ster del CONI “Comunicare lo Sport”, svoltosi presso la Scuola dello Sport al Centro di prepara-zione Olimpica “Giulio Onesti” all’Acqua Acetosa. I corsisti han-no discusso i project work dinan-zi alla commissione presieduta dal Prof. Francesco Giorgino, referente scientifico del corso, sociologo della comunicazione e noto giornalista e conduttore del TG1. Tutti i lavori sono stati ri-tenuti di grande attualità e com-petenza; di particolare interesse quelli che hanno riguardato da vicino gli uffici stampa di alcune tra le più importanti Federazio-ni Sportive Nazionali. Il corso, articolato in quattro moduli ed iniziato lo scorso mese di feb-braio, ha avuto numerose e pre-stigiose testimonianze dal mondo del giornalismo sportivo e non,

tra le quali si ricordano quelle di Andrea Monti e Francesco Vo-calelli, Direttori de “La Gazzet-ta dello Sport” e de “Il Corriere dello Sport” protagonisti lo scor-so mese di un inedito dibattito a due nell’ambito del convegno “La notiziabilità sportiva: teorie, tec-niche e profili deontologici”, che ha visto anche la partecipazione di Riccardo Cucchi, prestigiosa voce dell’informazione sportiva di Radio Rai e di Marco Fran-zelli, storico volto di Rai Sport, nonché di Carlo Verdelli, Diret-tore editoriale dell’Offerta In-formativa Rai, che ha affascinato l’aula soprattutto con l’appassio-nato racconto dei suoi anni alla Gazzetta dello Sport. Nell’ultimo modulo del corso non sono man-cati accenni al mondo Olimpico con le testimonianze di Carlo Mornati, Vice Segretario Gene-rale del CONI e Capomissione della delegazione Olimpica ai Giochi di Rio 2016 e di Diana

Bianchedi, Direttore Generale del Comitato Promotore di Roma 2024. Al Master del CONI ha dunque partecipato anche il Prof. Mauro Simonetti, direttore spor-tivo dell’Associazione Ginnastica Velitrae, che nell’occasione ha superato brillantemente l’esame previsto al termine del percorso ed aggiungendo così un ulterio-re riconoscimento al suo presti-gioso curriculum professionale.

mauro simonetti

il gruppo top a priverno

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19La Torre

La Presidente delle Pink Butterfly Maria Grazia Punzo racconta la storia di questa importante associazione per uscire dal tunnel del carcinoma al seno Per i pochi che ancora non vi conosco-no qualche parola di presentazioneIl progetto “Abreast in a boat” fu idea-to da un gruppo di medici con a capo il dr. Mc Kenzie nel gennaio 1996 presso il Centro di Medicina Sportiva dell’Uni-versità Britannica della Columbia. Il suo scopo era quello di confutare la teoria secondo la quale le attività sportive ripe-titive che impegnassero la parte superiore del corpo erano da evitare per le donne operate di tumore al seno. Infatti, fino ad allora si riteneva che tali attività potes-sero favorire il linfedema, un doloroso e inabilitante rigonfiamento delle braccia e del torace conseguenza dell’intervento chirurgico. Il dr Mc Kenzie e il suo staff allenarono al Dragon Boat 24 donne che avevano avuto il tumore al seno. Le 24 donne 6 mesi dopo gareggiarono all’In-ternational Dragon Boat Festival di Van-couver e nessuna di loro ebbe problemi di linfedema. Nel 1997 nacque il movimen-to delle Breast Cancer Survivors (www.ibcpc.com), da allora sono centinaia le squadre in tutto il mondo, a testimoniare quanto questa disciplina sportiva sia ef-ficace sia dal punto di vista del recupero fisico che da quello psicologico. Le Pink Butterfly di Roma sono nate nel 2003 in seguito a un campionato del mondo che

si tenne a Roma al laghetto dell’EUR. Ai campionati parteciparono tre squadre di Breast Cancer Survivors provenienti dal Canada, dall’Australia e da Philadelphia. Orlanda Cappelli, già pagaiatrice e tam-burina di Dragon Boat e unica italiana dell’ambiente con la stessa problemati-ca, gareggiò con loro in rappresentanza delle donne italiane. In seguito Orlanda Cappelli fondò la prima squadra italia-na di Breast Cancers Survivors, le Pink Butterfly, per partecipare alle gare e alle manifestazioni di Dragon Boat in Italia e all’estero. La squadra è composta da 45 donne tra i 22 e i 72 anni e testimonia in Italia e nel mondo che il tumore al seno non vince, costringendo le donne a un muto e compassionevole isolamento, ma si può trasformare in un’insperata oppor-tunità di coraggio e di nuova vitalità.Come si svolgono i vostri allenamenti e quanto tempo gli dedicate?Facciamo tre allenamenti settimanali del-la durata di un’ora e mezza circa. Ognuno di essi prevede una fase di riscaldamento e una seconda parte dedicata alla tecni-ca, tanto è vero che abbiamo un allena-tore che ci segue e imposta dei percorsi in base alle esigenze e agli impegni immi-nenti, se gare di velocità o di fondo.Cosa rappresenta per voi il Dragon Boat?Un modo per tornare alla vita, per fare squadra, un passaggio fondamentale per le donne che hanno vissuto la malattia

con il suo estenuante corso e che pertan-to cercano la condivisione per alleviare i propri disagi. Questo sport consente un recupero post intervento non conven-zionale, più attivo: la barca e la pagaia sono un mezzo per poter stare insieme e confrontarsi sul vissuto in comune, for-nendo la forza di poter ricominciare a fare progetti futuri, che dopo la malattia spesso si perde. Rappresenta anche una vera e propria sfida fisica perché è uno sport molto faticoso, che propone per-corsi e gare impegnative, come quella di 5.000 mt sostenuta la scorsa settimana al lago di Castel Gandolfo in occasione dei Campionati Italiani, nei quali abbia-mo conquistato un oro e un argento. Per di più in draghino, un’imbarcazione più piccola del classico dragone, che ne ha la metà della potenza avendo al suo interno la metà delle persone che pagaia. Il ca-lendario degli impegni sportivi da seguire lo stabiliamo a Gennaio, e di solito pre-vede la partecipazione a manifestazioni sia nazionali che internazionali dove oltre la pura competizione legata alla gara c’è un contorno di festa, di gioia nello stare insieme come in una gita di gruppo, con dei momenti conviviali in cui sono coin-volti anche i familiari. Questo è un altro aspetto importante poiché tale coesione e questo spirito di gruppo forniscono un supporto anche alle famiglie delle perso-ne malate e alle persone che gli vivono

accanto, seppur in maniera indiretta.Sono molte le iniziative che organizza-te, un elenco delle più importanti rea-lizzate finoraAbbiamo iniziato nel 2013 festeggiando i primi dieci anni di attività con l’even-to “Pagaie Rosa 10 e lode”. Ogni anno a giugno organizziamo il “Pink Nik”, un evento non sportivo, il classico picnic in riva al lago dove le barche vengono mes-se in acqua a disposizione di amici, pa-renti e conoscenti che vogliono provare questo affascinante sport che si svolge in un ambiente sano e pulito: infatti la no-stra palestra è il lago di Castel Gandolfo, che ci offre un panorama stimolante e in continuo mutamento; tramonti e punti di vista nuovi da cui osservare la natura e il mondo. Un altro appuntamento fisso è la festa in maschera organizzata presso il Castello di Lunghezza: la nostra asso-ciazione si autofinanzia quindi si rende necessaria periodicamente una raccolta fondi attraverso l’organizzazione di even-ti in cui coinvolgere quante più persone possibile. Il tutto non tralasciando mai la qualità del cibo, della festa e la garanzia di divertimento per i nostri amici; parte di ciò che danno è destinata a sostenere l’as-sociazione ma passano anche belle gior-nate e serate. Altro appuntamento fisso è quello del prossimo week end a Venezia con la Vogalonga.Infatti anche se siete reduci da un gran-de successo, quello dei Campionati Italiani della scorsa settimana in cui avete raggiunto il gradino più alto del podio, non dovete abbassare la guardia proprio in vista della pocanzi citata Vogalonga. Come vi state preparando? Quali sono le aspettative? Tutti gli anni partecipiamo a questa ma-nifestazione che prevede un percorso di 32 km in Laguna. Andiamo fondamen-talmente non per la prestazione sportiva, che comunque ha la sua importanza, ma con uno spirito se vogliamo più poetico, complice il fascino evocativo della città, che è quello di osservarla da un punto di vista nuovo, dall’acqua, e non stando sul vaporetto. Al ritorno da Murano ci atten-

de la folla che con applausi e flash ci tra-smette un calore immenso e ci ripaga di tutta la fatica affrontata nel lungo tragit-to. L’arrivo rappresenta il completamento di un percorso, il raggiungimento di una “meta” , un obiettivo, in senso appunto metaforico, più ampio. Si parte insieme e nonostante la fatica e le difficoltà che si affrontano si torna tutte insieme, con le proprie forze. Quello è il premio: l’emo-zione che si prova ad entrare nei canali e ad aver concluso ciò che ci eravamo pre-fissate di fare. Ma in realtà ogni uscita in barca con le Pink è un premio, anche in allenamento, un’attività che ha cambia-to la vita di noi tutte, un’esperienza che tocca nel profondo. Pagaiare insieme vuol dire essere unite e sostenerci a vicenda. Dopo Venezia andremo direttamente a Firenze dove il 22 Maggio parteciperemo al festival della squadra rosa locale. Un altro aspetto delicato ma importante da sottolineare riguarda la presenza anche di ragazze purtroppo molto giovani all’in-terno della nostra realtà associativa, che pensavamo potesse essere difficile da in-tegrare in un contesto in cui l’età media è un po’ più avanzata. Si è creato invece un rapporto di fiducia, complicità e con-divisione nonostante la differenza di età proprio perché le Pink più giovani, non potendo condividere tale problematica con le coetanee, sarebbero destinate all’i-solamento, ed è già questo un bel risul-tato: lo sport unisce anche generazioni diverse, è il caso di dire che “siamo tutte sulla stessa barca”, nel vero senso della parola! La mostra fotografica organizzata all’IFO Regina Elena lo scorso Ottobre è la dimostrazione del valore e dell’impor-tanza di questa attività: le foto mostrano volti sorridenti, persone in barca, attive, proprio perché noi siamo volontarie di noi stesse, con il fine ultimo di sostenerci a vicenda. Abbiamo una chat di gruppo nella quale non passa un giorno senza che scriviamo un saluto, un pensiero, un augurio, una parola di sostegno anche se i timori sono molti e le paure non svani-scono ma si affrontano con un po’ di co-raggio in più.

Campioni interregionali di serie C. Una qualifica che vi aspettavate? Come si sono svolte le gare?No, non ce lo aspettavamo. O meglio, di arrivare alle finali nazionali si, ma il podio e per di più il gradino più alto, è stata una piacevolissima sorpresa, an-che se è stata una gara nettamente al di sopra delle prestazioni regionali. Ci sono quattro schieramenti interregio-nali: area nord-ovest, nord-est, centro e sud. Quella del centro comprende ol-tre al Lazio, l’Umbria, la Toscana, le Marche e l’Abruzzo, tutte regioni con le quali ci siamo confrontati presso Porto San Giorgio. Ed è proprio per questo che tale risultato assume ancora più va-lore: con la C2, la categoria dei ginnasti più giovani (8-10 anni), il risultato più ambito.Cosa rappresenta per voi la ginnasti-ca artistica? Come si svolge il “lavo-ro” dell’associazione a livello di tempi di allenamento? Quali sono le sezioni dell’asd e quanti sono gli iscritti?

Per noi la ginnastica artistica è una passione, che ci fa stare in palestra per tante ore al giorno senza che neanche ce ne rendiamo conto. La nostra, l’asd Ginnastica Genzano, è una società sto-rica, che nasce nel 1983, e oggi conta circa 200 associati tesserati; le sezioni Maschile e Femminile fanno la serie C, B e di categoria, cioè gli individuali più alti prima dei campionati assoluti. Pros-simamente, grazie all’amministrazione, avremo a disposizione una palestra più grande dove poter praticare la nostra attività, pertanto colgo l’occasione per ringraziare l’assessorato allo sport e l’amico Luca Lommi che da genzanese attento alle esigenze della collettività e della sua amata città, si è speso fin dal primo momento affinché ciò si realiz-zasse. Sono molte le ore che passiamo in palestra ed essere attenti anche alla qualità dell’ambiente e alla salute psi-co-fisica dei bambini e degli adolescenti è di fondamentale importanza. Sono molti i giovanissimi atleti che

gareggiano portando alto il nome dell’associazione. Secondo voi quale deve essere l’approccio formativo da impiegare dovendosi relazionare con le nuove generazioni?Per formare un ginnasta e metterlo in condizione di gareggiare impieghiamo dai 2 ai 3 anni di lavoro, 3 ore al gior-no per 5 giorni a settimana. In questo sport per ottenere poco si lavora tanto, e

motivare i giovani sottoponendoli a con-tinui sacrifici non è facile, poiché non sempre il successo è proporzionato alla fatica. Gli allenamenti a cui sottoponia-mo gli atleti sono duri ma non devono limitare gli altri impegni, primo fra tutti quello scolastico: l’aspetto formativo è altrettanto importante per l’equilibrio psico-fisico dell’adolescente e per la sua corretta crescita. Proponiamo un

allenamento di qualità nel rispetto degli impegni quotidiani dei bambini, dei ra-gazzi e delle loro famiglie. Passano più ore con l’allenatore che con i genitori, instaurando un rapporto speciale che non può essere assolutamente deluso. A volte si sbagliano e mi chiamano papà!Uno sguardo al futuro, anticipando se possibile le date delle prossime gareAbbiamo ora una finale nazionale a Modena, dove ci saranno due gare fon-damentali: le qualificazioni e la finalis-sima a cui si può accedere solo se si è tra le migliori sedici. Ora abbiamo il quinto punteggio a livello nazionale, quindi dovremmo rientrarci senza al-cun problema. Anche se ogni gara è una grande scommessa perché nell’arco di tempo pari a 50-60 secondi il ginnasta si deve giocare tutto, è una prestazione secca, e ogni errore corrisponde ad una penalità. Dal 17 al 26 giugno invece a Pesaro avremo le finali nazionali della Federazione Ginnastica d’Italia con il settore promozionale.

SPORT

L’allenatore Alessandro De Dominicis racconta la “Ginnastica Genzano”

Arianna Saroli

Arianna Saroli

GINNASTICA ARTISTICA

DRAGON BOAT

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20 La TorreSPORT

PALLANUOTO

CALCIO A CINQUE

Francesca, scorrendo il tuo curri-culum c’è solo da rimanere stupi-ti: vittorie, sfide titaniche e soddi-sfazioni ad ampio raggio. Potresti rilasciare per “La Torre” un breve riepilogo del tuo percorso fin da-gli esordi?In totale 14 Campionati Italiani e 6 Coppe Campioni, ma andando con ordine da quando ho iniziato le soddisfazioni sono state molte: nel 1991 un bronzo agli Europei di Atene e nel 1994 la stessa medaglia ai Mondiali di Roma; l’anno suc-cessivo sono riuscita a conquistare l’oro agli Europei di Vienna, che ho conquistato anche nel ’97 a Siviglia e l’anno successivo ai Mondiali di Perth. Il 1999 è stato l’anno dell’o-ro agli Europei di Prato; nel 2001 un argento agli Europei di Buda-pest e l’oro ai Mondiali di Fukuo-ca in Giappone. Anche nel 2003 un secondo e un primo gradino del podio, rispettivamente ai Mondiali di Barcellona e agli Europei di Lu-biana. Ho concluso la mia carriera nel 2004 con la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Atene.

La tua carriera è iniziata da gio-vanissima... per quello che ricordi, è stato impegnativo conciliare gli impegni scolastici con la passione

che ora ti ha resa celebre nel pa-norama sportivo internazionale?Non ho mai avuto un buonissimo rapporto con la scuola. In effetti ho iniziato quando ero una bambina, all’età di 12 anni, e gli allenamenti si protraevano per tante ore, soprat-tutto perché nelle piscine di solito alla pallanuoto sono riservati gli orari finali della giornata: spesso finivamo alle 23,30 e la mattina era dura alzarsi per andare a scuola. A 17 anni sono andata via da Genzano poiché si lottava per non retrocede-re ed era giunto il momento di fare il salto di qualità. Sono arrivata a Catania dove ho avuto l’opportuni-tà di frequentare una scuola privata che mi permettesse di conciliare gli allenamenti con le lezioni e sono ri-uscita a prendere il diploma.

Il tuo percorso non sarà stato tutto rosa e fiori, anche tenendo conto dell’elevato grado di impe-gno richiesto da un’attività come la pallanuoto. Quali sono state le principali difficoltà che hai dovu-to affrontare?Sicuramente quella di coniugare lo studio con l’attività sportiva, ma sono riuscita ad affrontare e a supe-rare qualunque difficoltà grazie allo splendido rapporto che si è instau-

rato con le altre ragazze della squa-dra, che più che amiche definirei so-relle, con le quali ho condiviso tutto e ancora oggi, a distanza di anni, nonostante ci sentiamo pochissimo, è rimasto un rapporto speciale.

Mettiamo il caso che una ragaz-za voglia avvicinarsi per la prima volta al settore della pallanuoto. Cosa ti sentiresti di consigliarle? Qual è secondo te l’età più adatta per iniziare?Sicuramente le consiglierei di intra-

prendere questo meraviglioso sport che essendo uno sport di gruppo permette di aprirsi e superare anche la timidezza, così come è successo a me. Oggi, a differenza di quando ho iniziato, l’attività dell’acqua gol si può iniziare già all’età di 8 anni. Stessa indicazione che sto dando a mio nipote.

I tuoi progetti per il futuro?Gli impegni attuali e i progetti futu-ri non riguardano la pallanuoto ma esclusivamente l’attività lavorati-

va che svolgo quotidianamente nel mio bar a Genzano di Roma, città nella quale sono tornata dopo tanti anni e alla quale sono orgogliosa di appartenere, anche se non dimenti-co mai il mio passato sportivo, così come dimostrano tutte le foto appe-se qui, per rivivere quei meravigliosi momenti impressi nella mente e nel cuore.

Un caffè che vale ORO

Arianna Saroli

Marco Giustinelli

francesca conti

Titoli di coda su una stagione emozionan-te. Se all’inizio dell’anno, quando la For-te Colleferro, con tre sconfitte su quattro gare giocate, stazionava nelle paludi della zona retrocessione, qualcuno avesse ipo-tizzato la partecipazione ai Play Off pro-mozione, sicuramente avrebbe strappato un sorriso a più di un addetto ai lavori.

Squadra giovane, anzi, la più giovane del panorama calcettistico regionale, nessuna esperienza nella categoria e, per di più, con un progetto dichiarato di non inve-stire le risorse a disposizione su rimborsi spesa a staff e calciatori. Se a questo si aggiunge che tre dei quattro atleti arruo-lati in estate per dare consistenza e espe-

rienza al gruppo, avevano dato forfait a causa di infortuni o di inconciliabili im-pegni di lavoro, la frittata sembrava dav-vero fatta. Le cassandre, numerosissime nel mondo del futsal, non escludevano un mesto ritorno nella categoria di par-tenza o, quantomeno, una lotta sino alla fine per evitare una fin troppo probabile

retrocessione. Eppure, contro tutto e con-tro tutti, il brutto anatroccolo, come ac-cade solo nelle favole, si è trasformato in uno splendido cigno o, più sportivamente parlando, in un’autentica squadra rivela-zione! Tutti, dal Tecnico all’ultimo dei collaboratori, hanno abbassato la testa e si sono affidati a quella cultura del lavo-ro che, soprattutto nello sport, è alla base di ogni successo. E allora, da Ottobre, la Forte ha iniziato a volare. Ha risalito la classifica con una progressione che, da fine gennaio, l’ha portata ad occupare quella terza posizione che vale l’accesso ai Play Off. Protagonisti della splendi-da cavalcata, Paolo Forte, un allenatore malato di Futsal, con una esperienza che va dalla Serie A con la Lazio, al Settore Giovanile, con un invidiabile palmares in tutte le categorie, dal provinciale al na-zionale. Con lui Enrico Segantini, il DS, anche lui proveniente dalla Divisione Nazionale, che ha creduto sin dal primo giorno in un progetto giovane e, per molti versi, rivoluzionario e il fidatissimo mas-saggiatore Alessandro Ercoli. Staff che ha visto anche la presenza di Dario Pi-sani, l’uomo che ha messo benzina nelle gambe della squadra, con esperienza alla guida delle Scuole Calcio di Roma e La-zio. Tutti insieme appassionatamente per sostenere un gruppo in cui spiccano la presenza di Ryohei Hamazawa, giappo-nese di ventisei anni ( uno dei vecchietti del roster e unico a non essere nato dalle parti del Palaromboli ), motorino inesau-

ribile, con tanta classe al servizio della squadra e quella dei tanti ragazzi prove-nienti dalla “cantera” di Colleferro, come il capitano, Stefano Forte, il portiere meno battuto del Girone, Jacopo Tantari, il suo vice Alfredo Parenti, il funambolo Mario Graziani e l’uomo che, con i suoi gol spettacolari in “zona Cesarini”, quel Lorenzo Tetti, scuola Lazio, che si è gua-dagnato, sul parquet, il soprannome de “Il Magnifico”, Federico Valenzi che ha ritrovato all’ombra del Palaromboli una nuova maturità calcistica. Poi il “bom-ber” Stefano Felici, il talentuoso Giorgio Mosti, i “babyes” Ronzoni, Tetti jr, Ca-rapellotti, Fedele e Carapellotti. Alla do-manda di qual è il segreto di questo mira-colo sportivo, Paolo Forte risponde: “Lo sport è un mix di organizzazione, talento, applicazione e passione. A Colleferro ab-biamo creato, con il lavoro e la passione di tutti, le condizioni per trasformare una bellissima idea in una solida realtà. Ab-biamo investito in qualità, creando una mentalità vincente, come se fossimo in Serie A, strutturando cinque allenamenti a settimana, lavorando con metodo sulla correzione degli errori, studiando i filma-ti delle gare giocate, affidandoci a profes-sionisti per l’aspetto comunicazione, nu-trizionale e psicologica. Tutti amici che si sono offerti a titolo gratuito, coinvolti in un progetto che ci sta regalando soddisfa-zioni che ci stanno ripagando del nostro impegno e dei nostri sacrifici.”

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21La Torre SPORT

KARATE

Bottino di medaglie per il Toukon

Una settimana veramente inten-sa che ha visto ben due atleti del Toukon protagonisti del Seminario Nazionale di karate Fijlkam per il quale sono stati convocati i mi-gliori atleti di karate sul territorio nazionale: Francesco Leoni e No-emi Nicosanti, due atleti veliterni, entrambi del Toukon, hanno par-tecipato a questo prezioso raduno con i tecnici della nazionale Italia-na che hanno valutato i livelli di prestazione in virtù dei prossimi impegni internazionali. Al termi-ne del raduno si è aperto, sempre

a Follonica, il 15° Open Interna-zionale Di Toscana Di Karate, gara importante perché valevole ai fini della selezione nella Nazionale Ita-liana. Una gara ormai tradizional-mente organizzata con ben 8 tata-mi a disposizione sui quali si sono alternati ben 1200 atleti di kata e kumite nel corso dei tre giorni di competizioni, dal 29 aprile al 1° maggio a Follonica. Una settimana intensa e produttiva quella appena trascorsa per il Toukon impegnata sia nel seminario che nelle compe-tizioni con una rappresentativa di

suoi atleti. Molto positivo il bilan-cio finale della gara per gli atleti guidati e diretti dal M. Luca Nico-santi. Per quanto riguarda il kumi-te: medaglia d’oro per Leoni Fran-cesco che vince, confermando l’oro conquistato nell’Open di Riccione. Medaglia d’argento per Gabriele De Angelis, che conquista la finale di categoria vincendo 3-0 tutti gli incontri. A motivo di un infortunio al piede sinistro e soprattutto per preservarsi la partecipazione alla prossima qualificazione al campio-nato italiano, il De Angelis è stato costretto a rinunciare a disputare la finale conquistando una pregevo-le medaglia d’argento. Per quanto riguarda la specialità kata: ancora medaglia d’oro per Noemi Nico-santi atleta del Toukon aggregata alle Fiamme Oro che sale sul gra-dino più alto del podio vincendo nettamente tutti gli incontri. Nulla di fatto in questa occasione per Pa-olo Anusca, che si ferma al primo incontro per un’incertezza al ter-mine dell’esecuzione di un salto presente nel kata eseguito. Al ter-mine di questo ennesimo impegno

sportivo, il Toukon continua gli al-lenamenti presso il PalaBandinelli di Velletri in vista dei tanti impegni

sportivi nazionali ed internazionali che attendono l’associazione pri-ma della fine dell’anno sportivo.

francesco leoni e il maestro nicosanti

gabriele de angelis alla presenza del m. zaccaro

noemi nicosanti medaglia d’oro all’open di toscana

il m. nicosanti con gabriele de angelis

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22 La Torre

Pessime tradizioni d’oltreoceano ci obbligano ad aprire questo spazio con un “Frequently Asked Questions”, ma l’utilizzo di termini anglofoni non sarà di certo il marchio di fabbrica de “La Torre”… La necessità di partire da schemi consolidati si presuppone vincolante in un primo periodo, per evitare fraintendimenti e aprire fin da subito la strada agli obiettivi della nostra linea editoriale.

Come posso comunicare con la redazione?Intanto con le nostre email: [email protected] e [email protected] oppure telefonicamente ai numeri 06/96430031 o 06/96149222. Per venirci a trovare di persona negli orari indicati la nostra sede si trova in via Basilio Magni 3, 00049 Velletri RM

Fino a quando posso inviare i comunicati per essere certo della pubblicazione?La certezza della pubblicazione non potrà per ovvi motivi in nessun caso essere garantita, e ci riserviamo la possibilità di far modificare e ridurre dai nostri collaboratori il materiale che ci perverrà. In ogni caso, per riuscire ad inserire quanto ci proporrete sul numero in edicola ogni venerdì, chiediamo di rispettare il martedì pomeriggio come termine utile per gli invii.

E se sono anziano?Non è di certo un limite, anzi anche se non siete molto avvezzi nell’uso del computer, sarà nostra cura trascrivere i vostri articoli scritti a mano (sempre nel reciproco rispetto dei tempi redazionali).

E se per caso avessi un “brutto rapporto” con la grammatica?Anche di questo non dovrete certo preoccuparvi né aver timore di far brutta figura. La specializzazione delle competenze, per fortuna, ha come conseguenza che non tutti abbiano gli stessi interessi né che abbiano seguito gli stessi percorsi formativi. I nostri giornalisti si occuperanno di correggere tutte le bozze che avremo intenzione di pubblicare.

Quali sono i campi di interesse del vostro settimanale?Come avrete avuto modo di leggere questa settimana, la testata spazierà dalla cronaca all’attualità, passando per l’approfondimento politico e l’ampia rilevanza data alla cultura e allo sport.

Non sono automunito e non ho un computer, come posso farvi ricevere un comunicato?In presenza di casi eccezionali come questo, potremmo anche valutare l’opportunità di venirvi a trovare presso la vostra residenza, ma ovviamente questo sarà possibile sono in caso di gravi impedimenti.

E per la consegna degli annunci?Per la pubblicazione dei vostri annunci gratuiti non dovrete fare altro che compilare e ritagliare il tagliando che potete vedere su questa stessa pagina, per poi portarlo presso la nostra Redazione entro il martedì pomeriggio.

RUBRICHE

La Torre ascolta. E’ questo il titolo evocativo che abbiamo pensato per la pagina che state leggendo e che fin dalle prossime settimane confi-diamo che si trasformerà in una fu-cina di pensieri e riflessioni da parte di voi lettori. Duplice e lungimiran-te obiettivo di questa pagina sarà da un lato quello di offrire uno spazio libero alla cittadinanza, per la pro-posta di pubblicazione di eventuali

rubriche, e dall’altro la creazione di un ambiente privo di pregiudizi per offrire qualsiasi tipo di consiglio per far fronte alle evidenti difficol-tà della vita quotidiana. Si valuterà qualsiasi proposta, dagli inserti di interesse storico a quelli di stampo etico-politico, e non nascondiamo che ci farebbe piacere ospitare in un futuro relativamente prossimo alcune vignette satiriche, come da

consolidata tradizione della stampa locale veliterna. [email protected] e [email protected]; que-ste sono le nostre caselle di posta elettronica ufficiale dove potrete contattarci per qualsiasi richiesta, e dove ci impegneremo a rispondere con la massima solerzia possibile, oppure telefonicamente ai numeri 06/96430031 o 06/96149222 Ov-

viamente la richiesta da parte nostra è quella di utilizzare in massimo grado il nostro indirizzo email, a cui farà capo uno sportello d’ascol-to sempre disponibile. Per una Tor-re che continua la missione iniziata nel 1969: dare voce a chiunque ne avverta la necessità senza alcun condizionamento, grazie ad una testata che si prefigge lo scopo di essere socialmente utile ai residenti

castellani, anche dal punto di vista fattivo nell’ausilio alla risoluzione dei piccoli grandi problemi che in ogni città sono sempre all’ordine del giorno. Buona settimana da “La Torre”, da quasi cinquant’anni al servizio dei cittadini.

La Torre ascolta … Una pagina per i cittadini fatta dai cittadini

Edoardo BaiettiVicedirettore de “La Torre”

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