SETTIMANALE DELLA DIOCESI DI CARPI...mana di preghiera per l’uni-tà dei cristiani (18-25...

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Una banca per tutti Moratoria dell’aborto e revisione della legge 194 Ripartire dalla vita Una copia 1,00 Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 nr. 46) art. 1, comma 1, DCB Ufficio Postale di Carpi (MO) Numero 1/988 - Anno 23º Domenica 13 gennaio 2008 SETTIMANALE DELLA DIOCESI DI CARPI E 5 Una lunga storia di solidarietà alle spalle: il Credito Cooperativo inizia, con oltre duecento soci, a operare a Carpi. Con una missione, essere vicino alla vita delle famiglie e delle piccole imprese EDITORIALE EDITORIALE 7 PAGINA Sanità e tv La Rai per l’Amo Una troupe del Tg1 al Ramazzini Luigi Lamma Questa è, brevemente, la mia storia, te la scrivo perché sono d’accordo con quello che stai facendo. Spero che tutto quello di cui si sente parlare in questi giorni scuota un po’ le coscienze benpensanti e intorpidite. Da parte di chi ha sofferto e soffre ancora, grazie. Simona, via web Aderisco pensando a chi non seppi tenere con me. Giovanni Maria Ruggiero, via web L. ha 15 anni oggi è al settimo mese di gravidanza. Dopo nessun colloquio con una psicologa, nessun colloquio con un ginecologo aveva già il letto prenotato per abortire. E’ bastata mezz’ora di colloquio vero, è basta- ta mezz’ora di guardarsi negli occhi. Oggi aspetta trepidante e un po’ incosciente (avrà tempo per matura- re) il suo bambino. Aderisco di cuore alla moratoria. G.Battista Guizzetti cco alcune delle numerose lettere di adesione alla “Grande moratoria dell’aborto” lanciata dal diret- tore del Foglio Giuliano Ferrara. Un’iniziativa positiva che non si contrappone ma anzi si innesta nella scia del pregevole traguardo della moratoria sulla pena di morte approvata dalle Nazioni Unite. Una salutare pro- vocazione, nulla di strumentale, come già ha dimostrato il referendum sulla legge 40, nessun arcano disegno di sovvertimento politico. Il laico Ferrara, “della chiesa non sono figlio – dice di se stesso - se non per convenzione battesimale che pare sia stata osservata cinquantadue anni fa, con un certo pudore, dalla mia famiglia di atei e comunisti”, ha avuto il merito di riaccendere il dibattito culturale e politico sulla legge 194, l’ideologia che l’ispi- ra e la prassi con cui viene disapplicata, temi fino ad ora prerogativa dei cattolici. E’ importante tenere alta l’at- tenzione dell’opinione pubblica su questa piaga del no- stro tempo che miete troppe vittime tra figli soppressi e madri lasciate sole ed alla quale contribuiscono compor- tamenti individuali e collettivi, norme legislative ingiu- ste, indifferenza e assuefazione anche da parte di chi, per ragioni di fede, dovrebbe indignarsi e agire per eliminare questa ingiustizia in cui viviamo immersi. Anche Bene- detto XVI parlando al Corpo diplomatico ha auspicato che la moratoria approvata dall’Onu ora “stimoli il dibattito pubblico sul carattere sacro della vita umana”. C’è bisogno di una speranza più grande che permetta di preferire il bene comune di tutti al lusso di pochi e alla miseria di molti. C’è bisogno di uomini che nutrano una grande speranza e possie- dano perciò molto coraggio. “Questa grande speranza può essere solo Dio… non un qualsiasi dio, ma quel Dio che possiede un volto umano” (Enc. Spe salvi n. 31): il Dio che si è manifestato nel Bambino di Betlemme e nel Crocifisso-Risorto. Benedetto XVI Speciale Natale alle pagine 11-14, speciale San Giuseppe a pagina 23 8 PAGINA Volontariato Il Faro sulle frazioni Si amplia il servizio di trasporto 9 PAGINA Fondazione CrC In soccorso della Pieve 300 mila euro per la Torre della Sagra Mirandola I conti del commercio Tempo di bilanci prima dei saldi Una banca per tutti 6 PAGINA 10 PAGINA

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Una banca per tuttiMoratoria dell’aborto e revisione della legge 194

Ripartire dalla vita

Una copia 1,00Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 nr. 46)

art. 1, comma 1, DCB Ufficio Postale di Carpi (MO)

Numero 1/988 - Anno 23ºDomenica 13 gennaio 2008

SETTIMANALE DELLA DIOCESI DI CARPI

E

5

Una lunga storia di solidarietà alle spalle: il Credito Cooperativoinizia, con oltre duecento soci, a operare a Carpi. Con una missione,essere vicino alla vita delle famiglie e delle piccole imprese

EDITORIALEEDITORIALE

7PAGINA

Sanità e tv

La Raiper l’AmoUna troupe del Tg1al Ramazzini

Luigi Lamma

Questa è, brevemente, la mia storia, te la scrivo perchésono d’accordo con quello che stai facendo. Spero chetutto quello di cui si sente parlare in questi giorni scuotaun po’ le coscienze benpensanti e intorpidite. Da partedi chi ha sofferto e soffre ancora, grazie. Simona, viawebAderisco pensando a chi non seppi tenere con me.Giovanni Maria Ruggiero, via webL. ha 15 anni oggi è al settimo mese di gravidanza. Doponessun colloquio con una psicologa, nessun colloquiocon un ginecologo aveva già il letto prenotato perabortire. E’ bastata mezz’ora di colloquio vero, è basta-ta mezz’ora di guardarsi negli occhi. Oggi aspettatrepidante e un po’ incosciente (avrà tempo per matura-re) il suo bambino. Aderisco di cuore alla moratoria.G.Battista Guizzetti

cco alcune delle numerose lettere di adesione alla“Grande moratoria dell’aborto” lanciata dal diret-tore del Foglio Giuliano Ferrara. Un’iniziativa

positiva che non si contrappone ma anzi si innesta nellascia del pregevole traguardo della moratoria sulla pena dimorte approvata dalle Nazioni Unite. Una salutare pro-vocazione, nulla di strumentale, come già ha dimostratoil referendum sulla legge 40, nessun arcano disegno disovvertimento politico. Il laico Ferrara, “della chiesa nonsono figlio – dice di se stesso - se non per convenzionebattesimale che pare sia stata osservata cinquantadueanni fa, con un certo pudore, dalla mia famiglia di atei ecomunisti”, ha avuto il merito di riaccendere il dibattitoculturale e politico sulla legge 194, l’ideologia che l’ispi-ra e la prassi con cui viene disapplicata, temi fino ad oraprerogativa dei cattolici. E’ importante tenere alta l’at-tenzione dell’opinione pubblica su questa piaga del no-stro tempo che miete troppe vittime tra figli soppressi emadri lasciate sole ed alla quale contribuiscono compor-tamenti individuali e collettivi, norme legislative ingiu-ste, indifferenza e assuefazione anche da parte di chi, perragioni di fede, dovrebbe indignarsi e agire per eliminarequesta ingiustizia in cui viviamo immersi. Anche Bene-detto XVI parlando al Corpo diplomatico ha auspicatoche la moratoria approvata dall’Onu ora “stimoliil dibattito pubblico sul carattere sacro della vitaumana”.

C’è bisogno di una speranza più grande che permetta di preferireil bene comune di tutti al lusso di pochi e alla miseria di molti.

C’è bisogno di uomini che nutrano una grande speranza e possie-dano perciò molto coraggio.

“Questa grande speranza può essere solo Dio… non un qualsiasidio, ma quel Dio che possiede un volto umano” (Enc. Spe salvi n.31): il Dio che si è manifestato nel Bambino di Betlemme e nelCrocifisso-Risorto. Benedetto XVI

Speciale Natale alle pagine 11-14, speciale San Giuseppe a pagina 23

8PAGINA

Volontariato

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9PAGINA

Fondazione CrC

In soccorsodella Pieve300 mila europer la Torre della Sagra

Mirandola

I conti delcommercioTempo di bilanciprima dei saldi

Una banca per tutti

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2 13 gennaio '08

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313 gennaio '08COPERTINACOPERTINA

Brunetta Salvarani*

n ecumenismo dicoccole o di faccia-ta, in cui si desidera

solamente essere gentili gliuni con gli altri, non aiuta acompiere progressi; sola-mente il dialogo nella veri-tà e nella chiarezza può so-stenerci nell’andare avan-ti”. E’ necessario ripartireda qui, dalla parresìa di-mostrata a Sibiu durante laterza Assemblea ecumenicaeuropea (4-9/9/2007) dalcardinale Walter Kasper,presidente del PontificioConsiglio per la promozio-ne dell’unità dei cristiani,per tentare una riflessionesullo stato dell’ecumenismonell’anno del Signore 2008.Frasi, le sue, pronunciatenon senza emozione e benconsapevole delle reazionipreoccupate delle altre chie-se cristiane di fronte al do-cumento della Congregazio-ne per la dottrina della fedeRisposte a quesiti riguar-danti alcuni aspetti circa ladottrina sulla Chiesa, usci-to a metà luglio dello scor-so anno; che seguivano,peraltro, l’affermazioneperentoria cheall’ecumenismo non c’è al-ternativa responsabile, poi-ché ogni altra posizionecontraddice la nostra respon-sabilità di fronte a Dio e almondo. Se si è chiuso unciclo, innegabilmente, aSibiu, non si è certo messala parola fine sul camminoecumenico. La domanda cheaccompagna le celebrazio-ni della tradizionale Setti-mana di preghiera per l’uni-tà dei cristiani (18-25 gen-

naio) non riguarderà, per-tanto, l’opportunità o menodel dialogo fra le chiese cri-stiane, o la possibilità delsuo venir meno, bensì lasua qualità, e la ricerca del-le modalità migliori per ac-celerarlo, soprattutto in uncontinente che manifesta unurgente bisogno di una te-stimonianza cristiana uni-taria.In un simile contesto, si in-serisce ora la Settimana diPreghiera, che celebra il suoprimo secolo di vita, essen-do stata proposta da padre

Paul Wattson nel 1908. Ilmotto biblico scelto per lemeditazioni di quest’annoda una commissione prepa-ratoria statunitense è “Pre-gate continuamente!” (1 Ts5,17), quanto mai efficacenella sua fulminea brevità.Esso ribadisce una volta dipiù il ruolo essenziale nellacomunità cristiana della pre-ghiera, ma anche la sua fun-zione di unica potenza ingrado di affrontare e vince-re la divisione fra le chiesecristiane, di produrre unareale spiritualità di comu-

Il cammino ecumenico e la settimanadi preghiera per l’unità dei cristiani

Dialogonella verità enella chiarezza

“In alcuni Paesi, tra cui l’Italia, la Settimana di preghie-ra per l’unità dei cristiani viene fatta precedere dallaGiornata di riflessione ebraico-cristiana che si celebraproprio quest’oggi, 17 gennaio. (…) Anche l’amiciziaebraico-cristiana, per crescere ed essere fruttuosa, devefondarsi sulla preghiera. Invito pertanto tutti a rivolgerequest’oggi un’insistente invocazione al Signore perchéebrei e cristiani si rispettino, si stimino e collaborinoinsieme per la giustizia e la pace nel mondo”.Così, lo scorso anno, Benedetto XVI ha scelto di rimar-care la centralità strategica dell’evento del 17 gennaio,promosso dalla CEI su iniziativa del Segretariato perl’ecumenismo e il dialogoe svoltasi per la prima vol-ta nel 1990 sotto la dizio-ne di Giornata per l’ap-profondimento e lo svi-luppo del dialogo religio-so ebraico-cristiano. Al-l’epoca, in effetti, l’avve-nimento non aveva prece-denti in altri paesi. La suacollocazione è carica diuna forte valenza simbo-lica, perché avviene im-mediatamente prima del-la tradizionale Settimanadi preghiera per l’unitàdei cristiani (18-25 gen-naio), con la doppia, evi-dente intenzione di sotto-lineare sia la priorità del-l’incontro con Israele, ra-dice santa della fede cri-stiana rispetto a qualsiasipur rilevante sforzoecumenico, sia l’impossi-bilità che quest’ultimopossa produrre risultaticoncreti di un certo livel-lo senza un rinnovato im-pegno a porsi alla scuoladi Israele. Ai fini di unasua fruttuosa (e non pura-mente retorica) celebra-zione, va sottolineato chelo scopo di questa Gior-nata non è di pregare pergli ebrei, ma di iniziare icristiani al rispetto, al dia-logo ed alla conoscenzadella tradizione ebraica,in sintonia con la svoltadel Vaticano II con la di-chiarazione Nostra aetate4, dopo secoli di persecu-zioni ed incomprensioni.Sarebbe opportuno, per-tanto, che le parrocchiepromuovessero nel fran-gente spunti di riflessionelungo questi due filonicomplementari: la rifles-sione sul vincolo partico-lare, anzi unico, che legachiesa ed Israele, da unlato; e l’esistenza viva eattuale del popolo ebrai-co, dall’altro.

BS

Il Centro Informazione Biblica e la CommissioneDiocesana per l’Ecumenismo e il Dialogo Interreligiosopropongono, anche quest’anno, all’attenzione dellanostra chiesa locale, cinque conferenze che hannocome argomento unificante “il luogo sacro”, comeluogo di culto e di celebrazione dell’opera di Dio. Ilpercorso è, per la maggior parte, biblico e si avvarrà direlatori di fama internazionale. Il ciclo avrà iniziodomenica 20 gennaio alle ore 16,30 in Sala Duomoa Carpi con la prima conferenza sul tema

I luoghi sacridei patriarchi

«Ad oriente di Betél Abramo costruì un altare alSignore» (genesi 12,8)

Relatore: Jean Louis Ska, docente di esegesi dell’anti-co testamento presso il “Pontificio istituto biblico” diRomaSul prossimo numero don Alberto Bigarelli, presiden-te del Cib, illustrerà contenuti e obiettivi del ciclo diconferenze 2008.

“U

Dialogo ebraico – cristiano

Rispetto, stimae collaborazione

nione. Come ammonisceEnzo Bianchi, priore di Bose,una simile spiritualità pre-suppone l’esercizio dell’artedell’ascolto: non per cerca-re nell’altro, nell’altra chiesaciò che vi è di più simile,ma per accogliere l’alteritàanziché cancellarla. Nell’in-contro ecumenico, l’ascol-to appare allora soprattuttocondivisione della vita e deibeni spirituali,frequentazione reciproca perimparare i rispettivi idiomi,apprendimento di ciò chepuò ferire l’altro o risultar-gli irricevibile. Così cado-no i pregiudizi, è sconfittala paura dell’altro, la tenta-zione di identificare diffe-renza e divisione: si apre lapossibilità di pensare conl’altro la fede, il suo futuro,la sua trasmissione,l’evangelizzazione di quelmondo che Dio ha tantoamato da dargli il suo unicoFiglio (cfr Gv 3,16). La di-versità dei doni concessi allechiese si compone in primoluogo nella preghiera: lapreghiera gli uni per gli al-tri, la preghiera comune, veraepiclesi di un’unicaeucaristia. E’ nella preghierache noi portiamo tutto ciòche siamo e anche tutto ciòche ancora non siamo, mache dobbiamo diventaresecondo la volontà e la chia-mata del Signore. In taledirezione, ancora una voltama – auguriamocelo – conuno spirito nuovo, quest’an-no le chiese cristiane si di-ranno reciprocamente: “Pre-gate continuamente!”

* Presidente segretariatodiocesano per

l’ecumenismo e il dialogo

L’assemblea ecumenica di Sibiu (settembre 2007)

L’incontro tra Benedetto XVI e il patriarca Christoddoulos

Ecco alcune iniziative chepotrebbero essere utilmen-te proposte alla comunitàdei fedeli nell’occasionedella giornata:• studio dei documenti piùimportanti sull’ebraismo:fra gli altri, la citata Nostraaetate, Orientamenti e sug-gerimenti per l’applicazio-ne di Nostra aetate n. 4(1974), Sussidi per unacorretta presentazione diebrei ed ebraismo nellacatechesi e nellapredicazione della chiesacattolica (1985), Noi ri-cordiamo: una riflessionesulla Shoà (1998)...• approfondimenti sullastoria del popolo d’Israe-le, la vita degli ebrei el’ebraismo oggi, la spiri-tualità ebraica,l’antisemitismo e la Shoà;• visite ai luoghi ebraicipresenti e passati e incon-tri con fedeli ebrei, conpossibilità di lettura diqualche testo biblico, e inascolto di una lettura ebrai-ca della Scrittura;• incontri con esponentidegli organismi che pro-muovono nelle diocesi laconoscenza cristianadell’ebraismo e il dialogocristiano-ebraico.Quest’anno il tema consi-ste nella terza parola, tra ledieci della tradizione (Es20,1_17), “Non pronun-ziare il nome del SignoreDio tuo invano” (Es 20,7).Essa comanda di non ri-correre al nome divino perusarlo a scopi personali,magici, superstiziosi, mapiuttosto, in positivo, dilodarlo, benedirlo, cantar-lo e confessarlo: come ciinvita a fare lo stesso Gesùnella preghiera al Padre,introdotta appunto dallarichiesta “Sia santificato iltuo nome” (Mt 6,9).

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4 13 gennaio '08

Antonia Fantini*

occasione della gior-nata diocesana dellascuola cattolica, do-menica 20 gennaio, è

importante per ripensare agliautentici valori della culturadel nostro tempo.Il tempo nel quale viviamo,con il suo caratterepluralistico e complesso, nonpresenta solo rischi da evita-re: esso è favorevole a cam-mini nuovi, a una sfida chechiede ulteriori approfondi-menti soprattutto un più in-cisivo protagonismo eccle-siale. La capacità cioè di unforte investimento educativoin grado di rinnovare moltipercorsi, per renderli piùadatti all’oggi e significativiper la vita delle persone inqualsiasi situazione esisten-ziale.L’azione educativa richiedec o l l a b o r a z i o n e ,convergenze, alleanze che,riconoscendo e valorizzan-do le diverse espressioni,sostengano la responsabilitàprimaria della famiglia el’opera delle comunità.

La crisi educativa di cui oggilamentiamo gli effetti, a benvedere, fa parte di una piùampia eclisse di verità e spe-ranza. ’educazione contienetutte le caratteristiche dellasperanza: è desiderio dellacrescita delle persone, è im-pegno perché si realizzino lequalità migliori di ciascuno,è lavorare per il futuro senzafuggire dal presente.Il dinamismo della speranzaè quello che si lascia con-durre da una visione altadella vita, dai valori di unaumanità piena; è quello chenon si lascia trattenere dallafragilità umana e che sa ri-cominciare con coraggio.La persona che maggiormen-

te incarna la speranza, oggi,è proprio l’educatore. Egliper essere autentico, devesaper argomentare, persua-dere, mostrare il “perché”,trasmettere criteri interpre-tatitivi della realtà. E’ evi-dente come l’educazione in-croci anche la concezionedell’uomo, non si può edu-care se non alla luce di unprogetto di persona e di so-cietà.In questa impresa la scuolacattolica da sempre contri-buisce alla formazione e al-l’educazione delle giovanigenerazioni.Dire “scuola cattolica” è dire“scuola umana eumanizzante”, aperta a tutti,

disponibile ad ogni confron-to e dialogo.Per questo si auspica che lasocietà italiana riconoscasempre più e meglio il servi-zio pubblico reso dalla scuo-la cattolica. Questa chiededi essere riconosciuta comealleata, disponibile ad af-frontare le sfide educativedel mondo di oggi.Vorrei segnalare due atten-zioni che ritengo significati-ve per la qualità della propo-sta educativa e formativa.La prima: saper coltivare unvero e autentico senso dellalibertà, intesa come respon-sabilità delle proprie scelte eazioni che siano orientatenon in senso egoistico e in-

L’

COPERTINACOPERTINA

dissociazione tra sfera pub-blica e privata. S’invocaun’etica severamente nor-mativa, al limite dell’acca-nimento, nella sfera pub-blica e un’etica gelosamen-te soggettivistica, al limitedell’emotivismo, nella sfe-ra privata. E continuandonell’equivoco, si assiste adun singolare gioco delle partiche vede unapubblicizzazione del priva-to, esibito fino all’indecen-za, e di contrasto ad unaprivatizzazione del pubbli-co, occultato fino alla clan-destinità o vissutospudoratamente come fattoe/o proprietà privati.

Occorre che le nostre fa-miglie seminino virtù so-ciali forti (e non solo nelprivato) quali: la sobrietàdei consumi, la generositàdella cooperazione, la sin-cerità del dialogo che è fran-chezza critica, cordiale in-c o r a g g i a m e n t o ,interlocuzione costruttiva,indipendenza di giudizio.L’autentica esperienzaeducativa vive di una tramapermanente di relazioni ver-ticali e orizzontali, filiali efraterne, che non sono diper sé un ostacolo all’auto-nomia personale, ma la stra-da stessa sulla quale la no-stra comune umanità è libe-ramente incamminata. Qual-cuno ha affermato: “Si puòcostringere un uomo a nonessere cattivo, ma non aessere buono”. Costringereno, ma educare a esserebuono sì!

dividualistico, ma volte atrafficare i propri talenti por-tando un contributo per ilbene di tutti.La seconda attenzione è que-sta: non indietreggiamo mainell’affermare quei valoriche definiscono la dignitàdella persona (penso, in par-ticolare, alla necessità di for-mare al rispetto di ciascuno,di coltivare il senso dellagiustizia, di imparare a dia-logare, a sapersi riconciliarecon l’altro, di aprirsi al sen-so del mistero).La qualità della scuola simisura quindi non solo suglistandard nazionali e/o euro-pei, ma sulla capacitàpropositiva perché “ogni

E’ difficile la sintesi di untema così articolato e com-plesso. Provo a semplifica-re rispondendo ad alcunedomande.

Ci può essere bene comu-ne senza educazione e for-mazione?Educare è un contenuto ir-rinunciabile in quanto parteintegrante del bene comu-ne. Esiste infatti una peda-gogia del bene comune.Educare all’alterità, a ri-conoscere l’altro, ad acco-glierlo, a rispettarlo non èforse educare anche al sen-so civico laicamente intesoe alla partecipazione?E’ possibile accogliere l’al-tro se prima non si è accoltose stessi? Allora conoscen-za di sé è sapersi metterenei panni degli altri, è un ri-conoscersi che aumental’autostima, apre all’altrui-smo e crea agio, benessereindividuale che può diven-tare benessere collettivo ecreare senso d’appartenen-za. All’opposto c’èl’intimismo che favoriscel’autoreferenzialità, che puògenerare insicurezza, pauradel confronto, che ricerca edà origine a regole fini a sestesse, a un clima di disagioche porta all’isolamento oalla logica del branco ag-gressivo.

Si può educare al bene co-mune senza educare al-l’autonomia?Certo che no, chi è educatoalla dipendenza non è ingrado di progettare per il

bene comune. Educare al-l’autonomia è mettere incondizione di scegliere. Èinsegnare a scegliere accet-tando l’ambivalenza dellascelta: se scegli rinunci alresto, ma se non scegli, ri-nunci. È scegliere assumen-dosi la responsabilità/rischiodella scelta. Il concetto ide-ale dell’autonomia compren-de l’incontro con l’altro chestimola e dà senso. Implicail diritto di ricevere e il do-vere di restituire, come nel-la relazione padre/figlio, in-segnante/alunno. La resti-tuzione educativa si eserci-ta obbedendo al comanda-mento di onorare il padre ela madre e disponendosi amettere alla prova la pro-pria vocazione genitoriale.L’attuale interpretazione in-dividualistica dell’autono-mia portaall’autoaffermazione –autorealizzazione con per-dita di senso. Il soggettodiventa origine di se stesso,figlio unico di se stesso, conconseguente declino dell’uo-mo pubblico e delle rela-zioni, col rischio di una de-riva verso un’ideologiaintimistica e una societàincivile.

Si può educare al bene co-mune senza educare allaperseveranza e ai tempilunghi? Al senso storico,ai corsi e ricorsi della sto-ria?Con l’attuale contrazionedegli orizzonti temporali,assistiamo alla seduzione deltutto subito con conseguen-

te voracità di relazioni usa egetta e miraggio del guada-gno facile.Se il qui ed ora non bastanoa contenere il senso del vi-vere, del nascere e del mo-rire, il sogno di un altrovepuò trasformarsi in una pe-ricolosa ideologia evasiva,in una sorta di “insostenibi-le leggerezza del non-esse-re”. Da questo punto di vi-sta, il virtuale appare vera-mente come il surrogatopostmoderno – farmaco einsieme veleno – delle grandiutopie moderne, umane trop-po umane. È tra memoria eprogetto che si può, insie-me, dar forma alla vita,mentre è sin troppo facilericonoscere che scapparedallo spazio e dal tempo ècome scappare da ciò che ci

accomuna e quindi da quel-lo che siamo e che – insie-me – possiamo diventare.

Si può educare al benecomune coltivando la cul-tura della neutralità?Si può educare a “non sce-gliere” in virtù della “noncontaminazione”? A ricer-care un clima asettico comemodello ideale, appellandosialla privacy per non inte-ressarsi del prossimo, colti-vando altresì una malintesariservatezza che ci impedi-sce di vedere che il nostrovicino ha bisogno di noi eche noi abbiamo bisognoche lui ci riconosca comevicini? Non è forse questosistematico non prendereposizione che educa alladeresponsabilizzazione? Laneutralizzazione di quel checi accomuna, fino al suoazzeramento, porta ad unasostanziale superficialitàdelle relazioni ed indeboli-sce il rapporto fra educa-zione e bene comune. Nonpuò essere neutro ciò chesta fra noi se ciò che ciaccomuna è il bene comu-ne.

Si può educare al bene co-mune senza educare a col-tivare la relazione verti-cale fra genitori e figli erelazione orizzontale trafratelli?Assistiamo ad un’elevatavulnerabilità relazionale, sianella sfera familiare che inquella sociale, che si ac-compagna a comportamen-ti che indicano spesso una

uomo possa essere di più enon solo avere di più, e chedi conseguenza, attraversotutto ciò che egli ha e possie-de sappia sempre più essereuomo” (Giovanni Paolo II).

*Direttore dell’Ufficiodiocesano di Pastorale del-l’Educazione e della Scuola

Dalla settimana Sociale 2007: come declinare il bene comune oggi /1

La radice è nell’educazione

al 19 al 21ottobre 2007 aPistoia e Pisa siè svolta la

Settimana Sociale deicattolici italiani. Sei ifiloni di approfondi-mento : cento anni disettimane sociali; benecomune nell’era dellaglobalizzazione; Stato,mercato e terzo settore;le prospettive dellabiopolitica; educare eformare; un futuro peril bene comune. Tre idelegati della diocesi diCarpi: Alberto Belluzzi,Maria Cleofe Filippi eNicola Marino ai qualiabbiamo chiesto diriprendere alcuni temidella Settimana Socialeche saranno anche alcentro dei lavori dellaCommissione diocesanaper la pastorale socialee del lavoro e degliincontri per politici eimpegnati nel sociale.Il primo contributo, acura di Maria CleofeFilippi, è dedicato altema dell’educazione edella formazione inrelazione all’edificazio-ne del bene comune.

In preparazione alla gior-nata diocesana per la scuo-la cattolica l’UfficioDiocesano di pastoraledell’Educazione e dellaScuola promuove un in-contro formativo rivoltoin particolare ai docentidelle scuole dell’infanziae primarie

La ricerca dellaqualità del sistemascolastico integrato

Relatore: IspettoreFranco Martignon

Venerdì18 gennaio 2008

ore 17 presso l’AulaMagna del Seminario

Vescovile in CorsoFanti 42 a Carpi

D

La giornata della scuola cattolicadomenica 20 gennaio

Un attodi speranza

La giornata della scuola cattolicadomenica 20 gennaio

Un attodi speranza

Maria Cleofe Filippi

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513 gennaio '08COPERTINACOPERTINA

Daniele Franda

volti dei bambini tra-discono spesso le loroemozioni. E quelli vi-sti alla scuola mater-

na “Matilde Cappello” di Tra-versa San Giorgio a SantaCroce di Carpi, trasudavanogioia e stupore, misti a qual-che brivido di freddo. Infattimercoledì 19 dicembre 2007hanno assistito alla cerimo-nia della posa della primapietra, benedetta damonsignor Elio Tinti vesco-vo di Carpi, dell’edificio chearricchirà la dotazione delplesso scolastico. Il nuovostabile accoglierà tre sezio-ni, di cui una destinata ad unasilo nido. Conterrà inoltreun grande salone per le atti-vità collettive dei bambini,avrà anche un’entrata sepa-rata e potrà essere concessoad associazioni ed organismiche ne facciano richiesta, perorganizzare eventi sociali,quali conferenze, convegni,proiezioni, naturalmente inorari compatibili con la vitascolastica. Sorgerà dietro l’at-tuale scuola materna gestitadalle suore di Santa Cecilia,nei terreni della CortePaltrinieri. E proprio la Fon-dazione Paltrinieri si è fattacarico del progetto, sostenu-to dai contributi della Pro-vincia di Modena (100.000euro) e della FondazioneCassa di Risparmio di Carpi(450.000 euro), oltre ad unaconvenzione stipulata con ilComune di Carpi. Il costocomplessivo (che compren-de anche la realizzazione diune stradello di collegamen-to) ammonta a 1.250.000 euro:“E’ un investimento impor-tante – ha affermato Giliola

Pivetti, presidente della OperaPia Paltrinieri – che dimo-stra quanto il nostro ente siadinamico e vitale, attento allenecessità di un futuro mi-gliore per i nostri figli e im-pegnato in termini di impat-to ambientale”. E l’impattoambientale sarà ridotto alminimo, in quanto l’edificiosfrutterà l’energia geotermica,che consentirà di riscaldare ilocali senza usare gas o com-bustibili inquinanti. EnricoContini e Manuela Carli, idue architetti che hanno la-vorato al progetto, spiegano

il funzionamento del mecca-nismo: “Installeremo alcunesonde che attingeranno calo-re a 100 metri di profondità;l’acqua che circola nelle sondeverrà azionata da una pompae farà il giro degli ambienti.Si riusciranno ad ottenere cosìcirca 15/17 gradi: la tempe-ratura ottimale è di 20/22gradi, per colmare questo gapabbiamo dotato l’edificio dipannelli solari. Gli sprechisaranno ridotti al minimo e ilcosto ambientale è pari a zero,è un investimento che verràripagato nel tempo. Non ci

Progetto avvenieristico per l’ampliamento della scuola materna “M.Cappello”: il nuovo edificio sfrutterà l’energia geotermica. L’Opera PiaPaltrinieri all’avanguardia nella tutela dell’ambiente

Educatore libero, umile e fedele Don Lorenzo Milani

Venerdì 11 Gennaio 2008 - Ore 21.00Venerdì 11 Gennaio 2008 - Ore 21.00

D o esi di arpii c C

Dott. Edoardo Martinelli Allievo della scuola di Barbiana, educatore multimediale

operatore nelle scuole del Comune di Prato.

“L’educatore povero tra i poveri,

innamorato di Cristo e della Chiesa”

Prof. Domenico SimeonePedagogista, psicoterapeuta, ricercatore e docente

presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore e l’Università di Macerata

“Maturazione umana, culturale e spirituale:

la struttura e l’intreccio della pedagogia di don Milani”

ORATORIO CITTADINO EDENORATORIO CITTADINO EDENVia S. Chiara 18 - Carpi

possiamo considerare pionieriperché questi sistemi sonostai già sperimentati in altrecittà del Nord, ma qui a Carpiè una novità assoluta”.In occasione della posa dellaprima pietra erano inoltrepresenti l’assessore alle Po-litiche Scolastiche del Co-mune, Cleofe Filippi, e ilpresidente della FondazioneCassa di Risparmio, cav. GianFedele Ferrari. “Costruiremuri e progetti educativi coni quali riempirli, non signifi-ca investire soltanto sui no-stri bambini e sui nostri ra-gazzi – ha dichiarato l’asses-sore –, bensì sull’intera co-munità. Affinché la nostrasocietà possa crescere forte ecoesa, occorre che tutti i di-versi enti che operano sulterritorio si sostengano, fa-cendo emergere in un lavorodi squadra, all’insegna dellareciprocità e di comuni obiet-tivi, le proprie specificità.Carpi ha un tessuto socialemolto ricco e questa è la veraforza della nostra città”.“Da quando ci è stata propo-sta, io e il Consiglio abbiamovalutato positivamente que-sta iniziativa; era necessariaper Santa Croce e per Carpi”ha sottolineato Gian FedeleFerrari.Il via ai lavori è previsto neiprimi mesi del 2008, l’im-presa costruttrice èmirandolese, “CLS” di Ste-fano Zaccarelli, che nonnasconde la soddisfazione:“Gli ambienti saranno ampi,luminosi e flessibili. La gran-de qualità dei materiali,unitamente a un’impiantisticaall’avanguardia, renderannoquesto spazio davvero eccel-lente”.

“Don Lorenzo Milani. Educatore libero,umile e fedele”: è questo il titolo dell’in-contro, promosso dall’Ufficio Diocesanodi pastorale dell’educazione e della scuolae dalla Pastorale Giovanile, che si terràvenerdì 11 gennaio, alle ore 21, pressol’Oratorio Cittadino Eden. A distanza di 40anni dalla morte di don Milani, l’incontroproporrà una riflessione sull’attualità dellafigura e dell’operato del priore di Barbianatramite gli interventi di Domenico Simeone,pedagogista e docente presso l’UniversitàCattolica del Sacro Cuore e l’Università diMacerata, e Edoardo Martinelli, allievodella scuola di Barbiana ed educatoremultimediale nelle scuole del Comune di Prato. “Maturazioneumana, culturale e spirituale: la struttura e l’intreccio dellapedagogia di don Milani” sarà il titolo della relazione di

Venerdì 1 febbraio“Servire la vita”In preparazione alla 30° Giornata della Vita, l’Ufficiodiocesano per la pastorale familiare promuove unatavola rotonda venerdì 1 febbraio, alle ore 21, presso laChiesa di S. Ignazio a Carpi. Il tema trattato sarà“Servire la vita” nelle tre prospettive di chi non è ancoranato (interverrà Antonella Diegoli, presidente diFederVita Emilia – Romagna), di chi ne è stato privato(interverrà don Domenico Malmusi, presidente del-l’Associazione “Marta e Maria” di Modena, impegnatanel recupero delle donne costrette alla prostituzione), edi chi è al termine (interverrà Paolo Vacondio, medicospecialista esperto in cure palliative).

Venerdì 15 febbraio“L’inguaribile voglia di vivere”In occasione della Giornata Mondiale del Malato 2008,la Commissione diocesana per la Pastorale della Salute,con il patrocinio dell’Associazione Scienza e Vita -Modena e dell’Associazione Medici Cattolici Italiani –Modena, promuove una tavola rotonda venerdì 15febbraio, alle ore 21, presso l’Auditorium di San Roccoa Carpi. Titolo della serata sarà “L’inguaribile voglia divivere. Ai confini della vita”. Dopo l’introduzione delVescovo (“Accanto al malato, testimoni di consolazio-ne”), interverranno padre Giorgio Maria Carbone,docente di Bioetica alla Facoltà Teologica dell’Emilia-Romagna (“Cure di fine vita, né accanimento né euta-nasia”) e Maria Luisa Di Pietro, co-presidente Scien-za e Vita – Roma (“Testamento biologico: serve unalegge?). Moderatore sarà Edoardo Patriarca delDirettivo di Scienza e Vita – Roma.

ontinua dalla primaC Ripartire dalla vitaLa legge 194, dopo trent’anni, non si può toccaredicono ministri e ministre. La legge 40, da subito èstata fatta oggetto di uno stillicidio continuo di richie-ste di modifica. E’ lo strabismo ormai imbarazzante eai limiti della parodia di una certa parte politica che sidimostra cieca di fronte ad ogni evidenza sia sociale(la vera salute fisica e psicologica delle donne chericorrono all’aborto spesso contro la loro volontà,nella solitudine e senza adeguati supporti morali edeconomici), ma anche scientifica (i progressi dellaneonatologia in riferimento al limite, ritenuto ormaieccessivo, della 23° settimana di gestazione per prati-care l’interruzione della gravidanza e i numerosi casidi feti sopravissuti al tentativo di aborto). E’ quantohanno cercato di mettere in luce, nella loro richiesta direvisione, alcuni esponenti dell’episcopato italianodenunciando inoltre, e non da ieri, il fallimento dellalegge nelle sue parti deputate a tutelare la maternità equindi la vita del nascituro.

“Servire la vita” è il tema della giornata per la vita chesi celebra domenica 3 febbraio. Sono in cantiere alivello diocesano due eventi importanti per aiutare adeclinare questo mandato nella quotidianità delle fa-miglie, nel vissuto delle comunità ecclesiali, nell’agi-re di chi ha responsabilità politiche e amministrative.Il primo (venerdì 1 febbraio) proporrà l’incontro contestimoni che operano sulle frontiere della vita: mam-me in difficoltà, donne fatte schiave, malati terminali.Nel secondo (venerdì 15 febbraio) con un teologo econ un’esperta di bioetica si affronterà la problematicadel testamento biologico e il valore della prossimità almalato. Due momenti fortemente collegati tra loro masoprattutto tappe fondamentali nel cammino dellachiesa di Carpi per vivere la tensione alla santità“ricevendo e irradiando consolazione e misericordia”.

Dopo l’ampliamento della scuola Cappello una nuova ideasta nascendo in seno al Consiglio dell’Opera Pia Paltrinieri.Da tempo le aziende carpigiane sentono l’esigenza di unastruttura che accolga i figli dei propri dipendenti negli oraridi lavoro e questo è ciò che potrebbe essere realizzatopresto nei terreni della Corte Paltrinieri. Una decina diimprese hanno mostrato interesse nell’iniziativa, che pre-vede il pagamento da parte delle società di un canone dastabilire, detraibile dalla dichiarazione dei redditi sia dal-l’azienda che dai dipendenti, nel caso in cui la primachiedesse un contributo ai secondi. I compiti edilizi e digestione verrebbero assorbiti direttamente dalla Fondazio-ne Paltrinieri. “E’ un esempio concreto di sussidiarietà. –ha dichiarato Giliola Pivetti – Ci saranno 50 posti perbambini fino ai 3 anni; ne stiamo discutendo con alcuneditte, la curiosità che stanno dimostrando ci fa ben sperarenella realizzazione del progetto”.

D.F.

L’educatore don Milani a 40 anni dalla mortePedagogia e fede

Simeone, che offrirà una sintesi del pensie-ro e dell’attività pedagogica del priore diBarbiana. Affidata ai ricordi personali saràinvece la testimonianza di Martinelli, che sisoffermerà sul tema “L’educatore poverotra i poveri, innamorato di Cristo e dellaChiesa”. “Dall’incontro – osserva AntoniaFantini, direttore dell’Ufficio Diocesanodi pastorale dell’educazione e della scuola– intendiamo far emergere una visione au-tentica delle intuizioni pedagogiche di donMilani, affrontando aspetti spesso trascura-ti dalle letture prettamente metodologiche.E’ per questo che si insisterà in modo par-ticolare sulla testimonianza di vita e di fede

offerta dal priore di Barbiana. Una testimonianza di grandeattualità, che ancora oggi ha tanto da insegnare agli educatorie ai giovani”.

I

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6 13 gennaio '08

“Noi non siamo etici per definizione – l’illuminato pensie-ro di Daniele Quadrelli - bensì quando agiamo in coerenzacon i valori che professiamo, li interpretiamo correttamen-te, concretamente e quotidianamente e proclamiamo laforza innovativa della nostra differenza. Se c’è una coope-razione annacquata, da essa dobbiamo differenziarci quan-do chiediamo sostegno per la nostra attività mantenendoalta la bandiera della nostra autonomia costruita su piccolebanche moderne ed efficienti, al servizio dei soci, dellefamiglie, della micro, piccola e media impresa e dellecomunità.La nostra diversità deve presupporre stili e modalità effet-tivamente cooperative, la continua riaffermazione dellafunzione sociale delle Bcc e degli scopi mutualistici, alcentro di un’azione nella quale l’esercizio del credito èprevalentemente a favore dei soci e si esaltano la democra-zia interna, il voto capitario, la centralità dell’assemblea. Ilnostro punto di riferimento è stato e rimane il concetto disana e prudente gestione, si fonda sulla professionalità esulla coesione. Il mondo dei consumatori guarda con cre-scente attenzione e fiducia alla nostra esperienza di Banchedi Credito Cooperativo, che non vogliamo e non possiamotradire”.

CRONA CARPICRONA CARPI

Annalisa Bonaretti

onostante fosse la Vi-gilia di Natale – os-serva Vincenzo Re-ali, direttore genera-

le di Banca Centro Emilia -alla nostra inaugurazionec’era parecchia gente e ilfatto ricopre un significatoveramente importante sepensiamo che il territorio èpresidiato da grandi gruppibancari. Quello che più conta– osserva Reali – è la pre-senza di persone che rico-prono ruoli importanti e chesi sono dimostrare veramen-te interessate al nostro mon-do”, che è poi quello delCredito cooperativo.Oltre al Vescovo,monsignor Elio Tinti, alsindaco, Enrico Campe-delli, e al vicesindaco Al-berto Allegretti, presenteanche Giulio Magagni, pre-sidente di Iccrea Holding adimostrazione dell’impor-tanza dell’evento che rap-presenta la prima aperturadi una banca di Credito Co-operativo sul territoriocarpigiano.Grande interesse all’even-to è stato dimostrato ancheda Confcommercio, eranoinfatti presenti il presidenteGiorgio Vecchi, il diretto-re generale Claudio Furini,il direttore della sede citta-dina Massimo Fonta-narosa.Il Vescovo, accompagnatoda Adamo Neri, presidentedel Comitato del Patrono,ha definito l’istituto di cre-dito cooperativo una “unabanca con supplementod’anima” facendo riferimen-to all’attenzione che le Bcchanno nei confronti dei piùpiccoli e dei valori etici cheguidano il loro operato.Il presidente di Banca Cen-

tro Emilia, Giuseppe Ac-corsi, e il sindaco EnricoCampedelli hanno espres-so il medesimo concettoaffermando che il territorioha bisogno di una bancavicina ai cittadini e alle loroesigenze.“Oggi Banca Centro Emilia– precisa Vincenzo Reali –apre in un territorio nuovo,forte del supporto di oltre200 soci carpigiani che siaggiungono ai 3.600 checostituiscono la sua com-

pagine sociale e che, comericordato dal direttore dellaFederazione Bcc EmiliaRomagna Daniele Qua-drelli, sono la linfa vitaledelle Banche di CreditoCooperativo, il vero lega-me di questi istituti con ilterritorio. Banche volute esostenute dalle persone, leuniche che davvero posso-no dirsi “locali”.Il direttore della sede appe-na inaugurata, MassimoCecchini, sottolinea come

Inaugurata la nuova sede della Banca Centro Emilia,arrivata in città per portare i valori patrimonio delle Bcc

L’identità cooperativa

Nunzio Massari nominatopresidente provinciale dell’Anioc

Cavalieri in cittàCon una delibera firmata dal segretario generale Anioc,Associazione Nazionale Insigniti Onoranze Cavalle-resche, l’avvocato conte Maurizio Monzani, è stataistituita nei giorni scorsi la delegazione provincialedell’Associazione Nazionale Insigniti OnorificenzeCavalleresche. Il presidente nazionale è l’onorevoleCarlo Giovanardi. Alle funzioni di presidente pro-vinciale dell’Anioc su territorio modenese è statodesignato il cavaliere Nunzio Massari, sostitutocommissario della Polizia di Stato di Carpi, già dele-gato comunale di Carpi. Un giusto riconoscimentoinfatti Massari, grazie alla sua comunicativa, al suoentusiasmo, in una parola alle sue doti, è riuscito inbreve tempo a organizzare la delegazione della città eperseguire le finalità dell’associazione, coinvolgendoimportanti personalità carpigiane del mondo impren-ditoriale-economico e sociale. “Sarà mio compito-dichiara Nunzio Massari -sviluppare un’intensa atti-vità già dai primissimi mesidel 2008. Ho impostato l’as-sociazione tenendo presentei valori fondamentali delloStatuto e delle sue finalità.L’Associazione – ricordail neopresidente provincia-le - nasce nel 1949 da unlegame ideale tra Cavalie-ri, è apolitica e apartitica.Ha la sede generale a Fi-renze ed ha delegazioni regionali, provinciali e comu-nali”. Massari ricorda gli scopi dell’associazione:unire tutti i decorati d’Italia in una grande famiglia;mantenere sempre alto il valore, i sentimenti e letradizioni della Patria e delle Istituzioni democratiche(promuovere l’aspetto della fede democratica e delvalore della Patria come valore e patrimonio storico,culturale, civile, sociale e religioso, nonché la capaci-tà di stare insieme con gli altri e vedere il meglio diciascuno di noi e mettere da parte l’odio, l’invidia edaltro). Tutelare il diritto e il rispetto delle Istituzionicavalleresche; si riconosce nei valori di fratellanza eamicizia universale (amore, gioia, pace, bontà...); renderegli insigniti esempio di virtù civiche (essere rispettosiverso il prossimo, trasparenti e puntuali e condividerevalori con altre persone e associazioni); favorisce esviluppa la promozione umana (soprattutto nei con-fronti dei malati e delle persone bisognose e di quelleche soffrono a causa di qualcosa o di qualcuno).“Questi – conclude Nunzio Massari - sono i punticardine della nostra associazione che ci animano e ciportano a sviluppare iniziative per la Comunità doveviviamo”. Tra i Cavalieri al Merito della RepubblicaItaliana o del Lavoro di Modena si vantano nomi diprimissimo piano tra cui Luigi Cremonini, GiorgioFini, Renato Crotti, Gianfedele Ferrari, ed altripersonaggi provenienti da vari mondi, da quello dellapubblica amministrazione a quello imprenditoriale,economico e sociale. Info: Per quanti intendesseroaderire all’Anioc è possibile rivolgersi al numero 348/1663149; [email protected] oppure sul sitowww.aniocmodena.it

“N

A Carpi in viaRoosevelt 76/a è statainaugurata una sededistaccata, non unasemplice filiale; ilprogetto di BancaCentro Emilia è statoaccolto con favore daicittadini e dalleassociazioni di cate-goria e ha il determi-nante sostegno di uncomitato promotorespontaneo, compostoda oltre 200 soci.L’annessione di Carpiporterà a un conside-revole aumento delbacino di utentipotenziali cui la bancasi rivolge passandodagli attuali 120 milaa oltre 180 mila.

Banca Centro Emilia sipresenta a questo appun-tamento con numeri ditutto rispetto: 15 sportelliche, con quello appenainaugurato in città,diventano 16; 109 dipen-denti, 3.800 soci. Neltriennio 2004-2006 laraccolta diretta è cresciutadel 20 per cento, gliimpieghi del 39 per centoe il patrimonio addiritturadel 69 per cento. Numeriincoraggianti, per unarealtà dinamica e corag-giosa, che non teme disbarcare in un territorionuovo ma pensa, conintelligenza, di conqui-starlo.

la piazza di Carpi sia strate-gica per il rilevante numerodi imprese - in città è presen-te circa un’impresa ogni 11abitanti - per l’importanzadell’intero distretto tessile eper la posizione baricentricarelativa a un ampio sistemalocale del lavoro.L’attrattività di questo terri-torio ha calamitato l’inte-resse dei grandi gruppi chelo presidiano; il CreditoCooperativo saprà portare inquesto contesto un modo di“fare banca” differente.

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713 gennaio '08CRONA CARPICRONA CARPI

Il volume presentato neigiorni scorsi raccoglie i ri-sultati di uno studio con-dotto dai Ricercatori delRegistro Tumori di Mode-na, diretto da Massimo Fe-derico, direttore della Cat-tedra di Oncologia MedicaII, su circa 25 mila casi ditumore diagnosticati nelperiodo 2000-2005 e ha peroggetto l’analisi geografi-ca dei dati di incidenza.Utilizzando le tecniche dianalisi statistica più modernesi è cercato di individuarela presenza di aree a mag-giore o minore incidenza ditumore, imputabili eventual-mente alla presenza di fat-tori di rischio ambientali.Lo studio ha messo in evi-denza la presenza di alcunearee dove nel periodo inesame si sono registrati piùcasi di tumore di quelli at-tesi. In particolare è stato

individuato un eccesso di tu-mori del polmone negli uo-mini nella bassa pianuramodenese. Questo dato, at-tribuito in passato a una altaconcentrazione diinsediamenti produttivi sortinegli anni ‘70 potrebbe peròessere collegato anche ad al-tri fattori, quali un forte con-sumo di sigarette tra la popo-lazione maschile residentenella zona.Un’ulteriore area a maggiorrischio è stata identificatasempre nella bassa pianuramodenese per i tumori della

mammella. Anche in questocaso al momento sono tutteda indagare le possibili cau-se, per potere successivamen-te impostare le necessariestrategie di prevenzione.Nel periodo studiato è statoidentificato un significativoaumento del numero di nuo-vi casi di tumore della tiroi-de. Il maggior rischio di tu-mori della tiroide sembra di-stribuito omogeneamente sulterritorio provinciale.Pur con i limiti propri deglistudi di questo tipo, il Regi-stro Tumori di Modena si

conferma comeprezioso stru-mento di cono-scenza e di sor-veglianza dellostato di salutedella popolazio-ne modenese. Glioperatori del Re-gistro desideranoricordare cheoperano da sempre esclusi-vamente al servizio dei citta-dini e sono fieri della totaleautonomia e del rigore scien-tifico con il quale svolgono ilproprio lavoro.

n articolato program-ma di prevenzione,cura e riabilitazione,diretto a rafforzare le

attività per contrastare l’abusodi alcool, un fenomeno cheanche nel modenese ha ca-ratteristiche preoccupanti.Circa i tre quarti della popo-lazione adulta, di età com-presa tra i 18 e i 69 anni,consuma, infatti, bevandealcoliche e il 18 per cento,quasi un adulto su cinque, haabitudini che possono essereconsiderate a rischio. L’abu-so di alcol si conferma unproblema serio che è causadiretta di molte patologie edè spesso all’origine di inci-denti stradali ed infortuni sullavoro.Per arginare questo fenome-no, la risposta deve necessa-riamente essere articolata,coinvolgere, in modo coordi-nato, una pluralità di sogget-ti. Con questa finalità saràsviluppata una collaborazio-ne ancora più stretta tra Azien-da Usl di Modena e AziendaOspedaliero-Universitaria che,insieme alle strutture sanita-rie private, ai medici di fami-glia e in collaborazione con lascuola, il mondo del lavoro eil terzo settore, hanno datovita ad un programma di azionivolto alla prevenzione, cura eriabilitazione delleproblematiche legate all’alcol.L’obiettivo è rafforzare il ruolodei diversi soggetti in questoambito attraverso un pianointegrato e multidisciplinared’interventi.

Sei i progetti, strettamentelegati tra loro, che sarannorealizzati da strutture sanita-rie pubbliche e private, scuo-la, mondo del lavoro e

volontariato, con l’obiettivodi rafforzare l’integrazionetra coloro che a vari livellisono coinvolti nella preven-zione, nella diagnosi e nel

recupero delle problematichedi salute legate all’abuso dialcol. I dettagli delle iniziati-ve, che danno corpo ad unaserie di indicazioni contenu-te nel recente programma na-zionale “Guadagnare Salu-te” promosso dal Ministerodella Salute, sono stati pre-sentati recentemente duran-te un incontro con la stampa.Ad illustrare i contenuti e lemodalità di attuazione il di-rettore sanitario dell’Azien-da Usl di Modena AndreaGuerzoni e il direttore sani-tario dell’AziendaOspedaliero-UniversitariaPoliclinico Maurizio Miselli.Per l’Azienda Usl erano inol-tre presenti il direttore delDipartimento di Salute Men-tale Giovanni Neri, il diret-tore del Settore DipendenzePatologiche Claudio Ferrettie il direttore Unità OperativaDipendenze Patologiche AreaSud, Responsabile del pro-getto “Alcol” ClaudioAnnovi. L’iniziativa è rea-lizzata nell’ambito del Pro-gramma “Prevenzione e pro-mozione della salute” coor-dinato da Giuseppe Fattori.

A.B.

In provincia di Modena il 18 per cento eccede nel consumo di sostanze alcoliche. Sarà realizzato un articolatoprogramma di prevenzione, cura e riabilitazione, diretto a rafforzare le attività per contrastarne l’abuso

Alcol: troppi eccessi nel bereRai 1in Medicina OncologicaFilmare l’eccellenza

“Pronto, siamo la Rai, vorremmo fare un servizio sulvostro reparto di Medicina Oncologia, ce lo hanno segna-lato come un’eccellenza della sanità nazionale”, queste,più o meno, le parole dei giornalisti di Rai 1 che il 19dicembre scorso hanno passato un’intera giornata a Carpiper raccontare, con delle testimonianze, quanto e cosa sifa nel reparto diretto da Fabrizio Artioli e nel centro diPsico-Oncologia diretto da Maria Grazia Russomanno.Gentilissima, meticolosa, paziente e preparata la troupecomposta dal giornalista Marco Bariletti e dagli opera-tori Paolo Bertazza e Alessandro Bulli.L’importanza della prevenzione il tema, perciò sono statescelte due persone che, grazie a una diagnosi precoce, sisono salvate: Loanna Varini e Franca Pirolo. La troupeRai le ha seguite a casa per mostrare la loro vita quotidia-na.Un importante riconoscimento alla Medicina Oncologicadel Ramazzini infatti sono solo tre, in tutt’Italia, i repartivisitati. Un motivo in più per andare fieri di quella che èuna punta di diamante della sanità. E non solo locale.La puntata andrà in onda su Speciale Tg1 domenica 13gennaio alle 22.30

A.B.

U

Presentato il volume “Analisi Geografica dei Tumoridiagnosticati in Provincia di Modena negli anni 2000-2005”

Un Registro per capire e prevenire

790 persone hanno seguitoun programma terapeutico presso i centri alcologiciIl bilancio dell’attività del 2006Nel 2006 gli alcolisti che hanno seguito un programmaterapeutico presso i centri alcologici sono stati 790, deiquali 216 nuovi utenti. Rispetto alle modalità di assistenzava ricordato che l’équipe che opera presso il centro, inaccordo con la persona in cura e a seconda delle sueproblematiche, articola un programma che può compren-dere diversi tipi di interventi. Si va dal trattamentofarmacologico alla psicoterapia individuale o di gruppo,dall’inserimento nei gruppi di auto-mutuo aiuto al counselingall’utente e alla famiglia, dall’inserimento in comunità alricovero ospedaliero.L’abuso alcolico prevalente riguarda il vino (63 per cento),seguito da birra (22 cento) e superalcolici (13 cento). L’etàmedia complessiva si aggira sui 48 anni, più alta per ledonne (49) rispetto ai maschi (47). Tra i nuovi utenti, il 20per cento (43 persone) è stato inviato dalla CommissioneMedica Locale (si tratta di quelle persone a cui è stataritirata la patente per guida in stato d’ebbrezza e giudicaticome bisognosi di cure da parte di un Centro alcologico).In questo caso si tratta sempre di persone di sesso maschile,d’età media 40 anni, per l’80 per cento lavoratori. Gli altrinuovi utenti raramente arrivano ai Centri alcologici perscelta volontaria; nella maggior parte dei casi sono inviatida enti terzi ai quali si erano rivolti inizialmente: ospedali,medico curante, altri servizi dell’Azienda Usl o comunali.

Massimo Federico

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8 13 gennaio '08 CRONA CARPICRONA CARPI

E’ ancora presto per fare unbilancio, ma come dicepragmatico MaurizioGasparini, volontario de IlFaro, “è importante averlofatto, avere dato la nostra di-sponibilità per accompagna-re gli anziani o chi ha biso-gno residenziale a Gargallo,Cantone e Santa Croce dovedeve andare, ad esempio dalmedico, a fare cure fisiche,ma anche recarsi in banca,all’ufficio postale o altro. Que-sto è reso possibile graziealla generosità del maglifi-cio Pa-Ten di Soliera che ciha donato una Panda”.Parte attiva nell’iniziativa èil Centro di promozione so-ciale Gorizia che, per darecontinuità all’accoglienza, ilmartedì ospita le signore an-ziane per un tè e una tombo-la.“Le associazioni e le parroc-chie della zona interessata siimpegnano per trovare nuo-vi volontari disponibili a que-sto servizio – quelli attual-mente impegnati sono unaquarantina – che continueràa fare riferimento al numerotelefonico 059-6229079, con

apparecchio telefonico postonella biblioteca di via Cuneo51. Per l’ascolto organizzatoe gestito da Il Faro – precisail coordinatore dell’associa-zione Enrico Borsari - vie-ne confermato l’orario già

esistente, dal lunedì al ve-nerdì dalle 9 alle 11; nellealtre ore è sempre attiva lasegreteria telefonica alla qua-le, naturalmente, è possibilelasciare messaggi. Durantequest’anno – ha evidenziato

Con l’inizio dell’anno ampliato il servizio di accompagnamentode Il Faro che adesso tocca Gargallo, Cantone, Santa Croce

“Diamoci una mano”Borsari – ci sono stati anchediversi momenti di aggior-namento con finanziamentidell’amministrazione comu-nale e della Fondazione Cas-sa di Risparmio di Carpi econ la partecipazione, a li-vello di guida e docenza, dellosportello del Volontariato,della coop Sofia e dell’Uni-versità della Libera EtàNatalia Ginzburg”.Soddisfazione i volontari laesprimono per la Festa degliAuguri che si è tenuta il 18dicembre scorso nei locali divia Cuneo 21. Il Faro, il Cen-tro di promozione socialeGorizia, la parrocchia CorpusDomini in collaborazione conl’Università della Libera EtàNatalia Ginzburg hanno in-vitato tutti i cittadini del quar-tiere. Una scommessa vinta,vista la partecipazione e so-prattutto la cordialità dimo-strata da una parte e dall’al-tra.La serata è stata allietata dalQuartetto di clarinettisti del-l’istituto musicale Vecchi-Tonelli.

A.B.

Il parere di Roberto Andreoli e Massimo Barbi (Forza Italia)sugli interventi di Edilizia Residenziale Pubblica

E le chiamano… nuove Case Popolaricco la documentazio-ne fotografica, al 20dicembre 2007, del-

la situazione in cui si trova-no i due interventi di Edili-zia Residenziale Pubblicasbandierati dalla Ammini-strazione Campedelli come‘lavori già consegnati’, ta-gliano corto RobertoAndreoli e Massimo Barbidi Forza Italia.

Intervento diVia delle Nazioni UniteRistrutturazione di fabbri-cato fatiscente già esistente.Una delibera del marzo 2005approva il progetto per unaspesa complessiva di700mila euro che grava sulbilancio del 2005. Una de-termina dirigenziale del 29-10-07 impegna 3mila europer la rimozione di lastre inamianto. Ma il cantiere nonè mai partito. Nel dicembre2006 e poi ancora ai primidi dicembre 2007, l’asses-sore considera l’intervento“in corso”.

Intervento in Via VoltoliniCostruzione di 12 nuovi al-

incrementa l’importo di200mila euro. La spesa, acarico del Comune, trovacopertura per 700 mila euronell’anno 2006 e 100 milaeuro nel 2007, assorbendotutto l’investimento desti-nato a Erp. Come sopra, sianel dicembre 2006 che 2007,l’assessore afferma che“sono stati consegnati i la-vori per la costruzione di 12alloggi a Cibeno che termi-neranno nel 2008”. La si-tuazione odierna è quella infoto, la data di ultimazionelavori stimata dai tecnicicomunali 13-02-2009.

Non paghi, Andreoli e Barbiprecisano: “Dal program-ma elettorale del SindacoCampedelli del maggio2004: «L’Amministrazionecomunale deve cercare didare risposte alla pressanterichiesta di alloggi popola-ri che viene dalla parte menoabbiente della popolazio-ne»”.

“Auguri”, concludono iro-nici ma realistici RobertoAndreoli e Massimo Barbi.

Dovrebbe essere nominatoentro fine gennaio il nuovoresponsabile della Cisl di Carpi.Da oggi, infatti, Giuseppe“Pino” Cocozza, che ha gui-dato la Cisl carpigiana negliultimi sette anni, assume l’in-carico di direttore della CassaEdili e Affini di Modena. Sitratta della struttura creata ol-tre quarant’anni fa dai sinda-cati edili Fillea-Cgil, Filca-Cisle Feneal-Uil, dalle imprese edili associate a LapamFederimpresa, Cna, Confapi, Legacoop e Confcooperativeper assistere i lavoratori delle costruzioni in fatto di assegnidi studio, indennizzi per infortuni, sussidi per spese sanita-rie. La Cassa Edili e Affini segue anche le aziende per itrattamenti da infortuni e malattie professionali e per ilrilascio delle dichiarazioni di regolarità contributiva (Durc).Cocozza sostituisce un altro carpigiano, Tonino Zanoli, asua volta già responsabile della Cisl locale. Cinquantacinqueanni, una vita trascorsa in Cisl con diverse responsabilità ein vari distretti, da Sassuolo a Vignola, dal 2003 Cocozza eracomponente della segreteria provinciale della Cisl.Al suo posto è entrata Rossana Boni, prima donna nellesegreteria Cisl dopo oltre dieci anni.“Posso dire di provenire da un’esperienza straordinaria che miha arricchito molto sul piano umano e professionale - dichiaraCocozza -. Dal canto mio credo di aver contribuito a far sì chela Cisl sia rappresentativa e abbia qualche cosa da dire sumolte tematiche, dal lavoro al sociale, dalla sanità all’immi-grazione. Comunque, alla mia età, è una nuova sfida che colgocon la mia consueta passione e la voglia di mettermi in gioco.Sono certo che imparerò parecchio anche grazie al contributodei miei nuovi collaboratori. Nel contempo mi auguro diportare la mia esperienza più che trentennale in Cisl”.

A.B.

Pino Cocozza dirigeràla Cassa Edili“Una nuova sfida”

“E

loggi.Intervento affidato in con-cessione ad Acer. Con deli-bera di giunta del dicembre2005 è approvato il proget-to definitivo ad un costo di

1 milione e 400mila euro,suddivisi per metà a caricodel comune di Carpi e permetà a carico di Acer. Il 30settembre 2006 è approva-to il progetto esecutivo che

Intervento di Via delleNazioni Unite

Intervento in Via Voltolini

Eccellenza tra le eccellenzeAnche quest’anno la Cantina di SantaCroce sulla Guida del Touring. E’ tra iprimi mille migliori produttori italiani

Per il secondo anno consecutivo la Cantina di Santa Croceappare sulla prestigiosa Guida enogastronomica del TouringClub Italianao, “Vini buoni d’Italia”. A pagina 331 è scritto:“La cooperativa Cantina Santa Croce vende anche vino indamigiana per chi, ancorato al passato, non vuole rinunciarealle vecchie abitudini e ai vini della tradizione modenese. E’il Salamino di Santa Croce, ovviamente, la bandiera sociale:secco, intenso e persistente sia al palato che al naso, profu-mato di rosa e di violetta, buona corrispondenza e armonia.E’ equilibrato e sapido il Tradizione, con note più complesseal naso che virano verso le spezie semplici, interessante labevibilità, piuttosto ampia; consi-gliato l’abbinamento con il gnoccofritto e i salumi locali. Meno inte-ressante il Modena Igt, che aprebene con le rose e le fragoleall’olfattiva, ma rimane poco inbocca e scivola piuttosto velocenei ricordi”.Sulla Guida del Touring viene re-gistrato il numero delle bottiglieprodotte, 370 mila, e i vitigniautoctoni coltivati: Lambrusco diSorbara, Lambrusco Salamino diSanta Croce, Lancellotta.Miglior punteggio al LambruscoSalamino di Santa Croce doc Tradizione 2006 sia per labontà che per il rapporto qualità-prezzo seguito a ruota(punteggio identico ma manca l’euro che ride che identificail rapporto ottimale tra vino e portafoglio) il LambruscoSalamino di Santa Croce doc 2006 mentre, staccato seppurmenzionato, il Modena Igt Lambrusco Santa Croce 2006.Per essere o meno d’accordo con le valutazioni della prestigiosaGuida, non resta che provare e sorseggiare un bicchieredell’ottimo vino della nostra Cantina. Il nostro giudizio nonpotrà che essere allineato e, per amor di campanile, ancorapiù generoso, ma di una generosità meritata al 100 per cento.

A.B.

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913 gennaio '08

Cucina regionale e di ricerca

Fondazione Cassadi Risparmio di Carpi e Diocesi

Una precisazionesulle erogazioni 2007In riferimento a quanto pubblicato giovedì 3 genna-io su un quotidiano locale circa le erogazioni dellaFondazione Cassa di Risparmio di Carpi a beneficiodella Diocesi di Carpi nell’esercizio 2007 sonostate riportate cifre sulle quali è opportuno procede-re ad alcune precisazioni.Nell’anno 2007, in relazione al progetto complessi-vo di completamento del restauro pittorico dellaCattedrale alla Diocesi, è stato riconosciuto uncontributo di euro 300 mila che vanno a sommarsiai precedenti euro 400 mila del 2002 per il restaurodell’abside e ai 520 mila euro del 2005 per ilrestauro strutturale per un totale di euro 1 milione e220 mila in sei anni. Sempre nel 2007 sono statierogati per l’allestimento del Museo Diocesanonella chiesa di Sant’Ignazio euro 192 mila per untotale di euro 692 mila nel quinquennio 2003 –2007.Una fotografia ben diversa da quanto emerge dallalettura dell’articolo in questione che riportava solole somme complessive sorvolando su altri, e ben piùconsistenti, interventi della Fondazione per lavalorizzazione dei beni artistici e culturali del terri-torio.Una sinergia, quella in atto tra Diocesi e Fondazio-ne Cassa di Risparmio di Carpi, che si rivela semprepiù indispensabile per mantenere e sviluppare ilpatrimonio artistico della Chiesa di Carpi così daarricchire l’offerta culturale e promuovere l’imma-gine della città e del territorio.

a Torre campanariadella Pieve di SantaMaria in Castellonecessita di un in-

tervento urgente. E’ quan-to hanno stabilito i tecnicicomunali a seguito di unsopraluogo e successivaun’indagine tecnica svoltapoco prima di Natale. E’emerso uno statoconservativo in forte de-grado, che ne compromet-te sempre più ed in modoirreversibile tanto la con-servazione, quanto la sicu-rezza strutturale. A frontedi questa precaria situazio-ne di conservazione e disicurezza per l’edificio sirendono necessari impor-tanti interventi di consoli-damento strutturale e unamanutenzione straordinariaurgente. Per motivi di si-curezza si è già provvedu-to a transennare l’area aipiedi della torre alle spalledella stessa e una piccolaporzione del piazzale ReAstolfo prospiciente l’edi-ficio alla base del lato sud:il cancello che porta ai Giar-dini della Pretura rimaneinoltre chiuso al passag-gio.Il Comune, che è proprieta-rio della Torre campanaria,in accordo con la Curiavescovile, ha previsto di fareiniziare subito dopo le fe-stività i lavori. Tempestivala risposta della Fondazio-ne Cassa di Risparmio diCarpi che il 21 dicembre hariunito il CdA e deliberatocon procedura d’urgenza uncontributo straordinario di300 mila euro necessari perdare corso ai progetti direcupero dell’edificio. “Ap-pena ricevuta la richiestaho convocato immediata-mente i consiglieri, – hadichiarato il presidente del-la Fondazione Gianfedele

Ferrari – non si poteva at-tendere il nuovo anno perprendere una decisone cosìurgente. L’Amministrazio-ne comunale è ora nellecondizioni di interveniresubito sulla conservazionedi un monumento di taleimportanza”.I lavori verranno diretti da-gli uffici comunali e siconcretizzeranno con unprimo intervento di massi-ma urgenza nei mesi di gen-naio e febbraio e con unsecondo che avrà luogo nelcorso del 2008. “La solle-citudine con cui la Fonda-zione è intervenuta – sotto-lineano il vescovo,monsignor Elio Tinti e ilsindaco, EnricoCampedelli – è la dimo-strazione di quanto questaistituzione sia vicina allacittà quando è necessariosalvaguardare edifici sto-rici: la Sagra è peraltro ilpiù antico luogo di culto diCarpi e assieme alla suaTorre campanaria è uno deisimboli della nostra comu-nità”.

Finanziati dalla Fondazione Cassa di Risparmio i lavori urgentialla Torre campanaria della Sagra

Pieve precaria

Rubrica a cura della FederazioneNazionale Pensionati CISL

Carpi - Viale Peruzzi - tel. 059 682322Mirandola - Via Marsala 53 - tel. 0535 21259Modena - Numero verde gratuito 800 031333

LE COSE URGENTI DA FARE

Il primo terreno di impegno dell’anno iniziato resta lalegge sulla tutela della non autosufficienza, varata dalgoverno a novembre, con il finanziamento del relativoFondo nazionale, e il sostegno al reddito degli anziani,utilizzando ogni strumento di politica economica, com-preso quello fiscale.Riteniamo che l’impegno per un fisco più equo debbaprestare attenzione al reddito dei lavoratori e dei pen-sionati, perché così è possibile sostenere la crescita delPaese attraverso il rafforzamento della domanda inter-na. I sindacati pensionati chiedono: l’unificazione dellano tax area tra pensionati e lavoratori dipendenti; misu-re a favore degli incapienti, più selettive e strutturali, ea sostegno dei redditi pensionistici tra 700 e 1200 eurolordi mensili.

LA NUOVA“CARTA DEI SERVIZI” SANITARI

Con soddisfazione annunciamo, dopo due anni, lapubblicazione della nuova “Carta dei Servizi”, risultatodi un percorso di collaborazione tra Sistema Qualità,Ufficio Relazioni Pubbliche Aziendale, Professionisti,Operatori e Comitati Consultivi Misti ( C.C.M.).

Questa collaborazione, che rientra tra l’altro nei compitie ruoli previsti dalla Legge Regionale per i C. C. M., civede impegnati, ormai da anni, nel monitoraggio e nellaverifica degli standard e degli impegni dichiarati dallestrutture e articolazioni aziendali.L’iniziativa, la seconda, dopo quella del 1998, si collocanel progetto “Carta dei Servizi” dell’Azienda USL diModena e tende ad introdurre e a confermare un nuovotipo di rapporto fra servizi sanitari, cittadini e loro Asso-ciazioni di rappresentanza, dando la possibilità di cono-scere e di valutare detti servizi: evento significativo nellatrasparenza dei rapporti con l’Azienda.

Consapevoli della novità di questo strumento, espres-sione di maturità e del cambiamento in atto nell’orga-nizzazione sanitaria pubblica, l’Azienda USL collaborastrettamente con le associazioni di volontariato, a difesadei diritti del cittadino.La nuova “Carta” apre per noi un grande spazio diattività, offrendo l’occasione di verificare il gradimentodei servizi e il rispetto degli impegni dichiarati. E’ suquesto terreno, ma anche su altri fronti, come la promo-zione e la tutela della salute, che riteniamo di poteroffrire il nostro contributo e dare visibilità ai C. C. M.,ancora sconosciuti a molti cittadini.Con questo spirito ci proponiamo di operare; salutiamola nascita di questo nuovo strumento dinamico, nell’auspicio che si riveli utile e fruibile agli utenti di tuttoil servizio socio-sanitario modenese.Rivolgo un sentito ringraziamento a tutti coloro chehanno partecipato alla realizzazione di questo progettoe che vorranno contribuire, assieme ai cittadini, allaverifica e all’aggiornamento periodico della “Carta ”.

Mario Pfnister, Presidente C.C.M. di Vignola.

Questo documento definisce valori di riferimento del-l’Azienda Usl di Modena e forme di garanzia deicittadini verso il sistema sanitario pubblico modeneseed è a disposizione anche presso la sede provinciale delsindacato Cisl.

CRONA CARPICRONA CARPI

L

VIA GUIDO FASSI, 11 - TEL E FAX 059-650267www.wineandwine.it

La Pieve di Santa Mariain Castello è stata fonda-ta nell’ottavo secolo, ri-costruita per iniziativa diMatilde di Canossa al-l’inizio del 1100 dopo unincendio e ridotta alle at-tuali dimensioni nel 1515da Alberto III Pio. Tra il1217 e il 1221 venne af-fiancata da una Torrecampanaria: alta circa 47metri la Torre è visitabilesolo in alcune occasionigrazie alla collaborazio-ne di volontari e il suovertice si raggiunge per-correndo una stretta sca-linata.

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10 13 gennaio '08 MIRANDOLA CONCORDIAMIRANDOLA CONCORDIA

Laura Michelini

crisi dei consumi edelle vendite si parlasoprattutto a dicem-

bre, mese dedicato agli ac-quisti per regali efesteggiamenti natalizi: dal-l’andamento di tale periododi fine anno si può misurarelo stato di salute sia dei con-sumatori che delle attivitàcommerciali. E a Mirandolacome si vive questa crisiriportata dai mezzi di infor-mazione? Dal loro osserva-torio, i commercianti han-no visto un certo peggiora-mento della situazione ehanno cercato di porvi ri-medio. “La gente non harinunciato a fare i regali,ma li ha fatti più piccolirispetto allo scorso anno. –spiega Federica Monari,presidente del Consorzio dipromozione delle Attivitàdel Centro – In generale, hoosservato che sono soprat-tutto i beni di medio prezzoa non andare per la maggio-re, mentre hanno lavoratobene gli esercizi con generidi poco costo o, paradossal-mente, di lusso”. Il bilancioperò non è totalmente nega-tivo: “Ci aspettavamo unNatale più scarso di vendi-te, invece dal 15 dicembrein poi sono arrivati in moltia comprare, dopo aver pre-so lo stipendio”. Per preve-nire gli effetti della crisi,alcuni negozianti come Fe-derica Monari hanno modi-ficato gli orari, aprendo echiudendo più tardi, e han-no garantito rispetto alloscorso anno più aperturedomenicali e festive a par-tire da fine novembre.Domenica 13 gennaio si terràal Castello la Fiera–merca-to delle occasioni. Inconcomitanza con ilmercatino dell’antiquariato,molti negozianti allestiran-no una vendita a prezzi scon-tati. Questa è una delle ini-ziative promosse dal Con-

sorzio e dall’Associazione“Le Attività del Centro”, incollaborazione con il Co-mune di Mirandola. “Si cerca- spiega Antonio Tirabassi,presidente dell’Associazio-ne - di creare iniziative chetengano legate le persone aMirandola come centro pergli acquisti: oltre alla Fiera-mercato, le Cene dei Pico eVacanza più, una raccoltadi bollini legati alla spesafatta in negozi di tutta Ita-lia, che permette di vincerebuoni vacanze. Quest’annosono aumentati da 100 a160 i negozi e le attività chehanno finanziato le lumina-rie natalizie”. Ma ci vorreb-be di più: “Quando si cercadi coinvolgere i negoziantinelle iniziative che compor-tano maggiori aperture, nonsempre c’è una risposta ade-guata. – continua Tirabassi– Dall’altra parte, noi cer-chiamo di avere negozi qua-lificati, ma si sente l’esi-genza di altri luoghi di ag-gregazione, come cinema,discoteche, locali che ripor-terebbero la gente nel tem-po libero a Mirandola”.Tirabassi è critico verso laproliferazione di spacciaziendali e di outlet: “I pri-mi creano difficoltà ai ne-

gozianti che comprano aprezzo pieno le stesse mar-che vendute negli spacci aprezzi di molto inferiori; aisecondi, invece, è concessodi fare i saldi nonostanteprezzi di partenza molto piùbassi”.Concluse le festività, saba-to 5 gennaio sono iniziati isaldi di fine stagione, duegiorni in anticipo rispettoagli altri anni. Molti hannoinaugurato i saldi applican-do sconti del 30 o addirittu-ra del 50%. “Vari negozianti– commenta Monari – han-no capito che la gente percomprare ha bisogno di buo-ni incentivi, per cui sonopartiti con sconti alti”.“I saldi sono ormai diven-tati un elemento strutturale

– spiega Stefano Fabbri,segretario dell’Area Norddi Lapam Federimpresa –mentre una volta erano l’ec-cezione. In generale ci tro-viamo di fronte ad un mer-cato che da anni sta cam-biando radicalmente. Peresempio, gli ipermercati e icentri commerciali si inse-riscono non più soltanto nellafascia di consumatori bas-sa, ma anche in quella me-dia. Gli outlet, poi, hannoavuto nel 2007 un boomincredibile”. Ma, oltre almercato, è il consumatorestesso a cambiare, con lasua capacità di reddito e lesue abitudini: “Dividendosemplicisticamente il mer-cato nelle tre fasce bassa,media e alta, possiamo direche nel passato la classemedia la faceva da padro-ne, mentre ora si è assotti-gliata e come consumi ten-de verso il basso, privile-giando spese necessariecome utenze e assicurazio-ni rispetto ai generivoluttuari”.Fabbri sottolinea, rispettoalla riduzione dei consumi,la necessità di un’analisicomplessa, in cui tenereconto dei diversi attori pre-senti: “L’amministrazionepubblica, i consumatori, maanche la classe imprendito-riale. Le forme di distribu-zione si evolvono e su tuttociò incidono anche le sceltepolitiche, come, per esem-pio, permettere l’aperturasul territorio della grandedistribuzione. D’altro can-to, occorre una crescita del-la cultura imprenditoriale:tutti gli anni le associazionidevono riflettere sulle coseda fare”. Fabbri concludecon un invito all’ottimismo:“A forza di minacciare crisicome fanno i mezzi di in-formazione, compresi i prin-cipali telegiornali, alla finela crisi arriva. Ci vorrebbe-ro soprattutto più positivitàe voglia di darsi da fare”.

Di

L’Istatindagherài consumideimirandolesi

Dal 1 gennaio 2008il Comune diMirandola è inseritoin un’indagine acampione dell’Istat,Istituto Nazionale diStatistica, sui consu-mi delle famiglieitaliane. Sul territo-rio di Mirandola,scelta dall’Istatinsieme ad altriComuni italiani,saranno coinvolte 48famiglie, estratte acaso dall’Anagrafecomunale, durantequattro periodi:gennaio, aprile,luglio e ottobre.L’Ufficio ServiziDemografici delComune (tel. 0535/29558) si occuperàdella rilevazione: lefamiglie contattatetramite lettera sonoinvitate a collaboraree ad accoglierepresso la propriaabitazione l’incari-cato dotato di cartel-lino identificativo. “Idati raccolti – preci-sa il Presidentedell’Istat LuigiBiggeri – fornirannoalla collettivitàinformazioni utilialla produzione dellestime dei contieconomici del Paese.I dati dellarilevazione sarannodiffusi in formaaggregata in modotale che non siapossibile risalire aisoggetti che li forni-scono o a cui siriferiscono”.

La Cispadanaspiegata

ai cittadiniDa lunedì 7 gennaio il Comune di Mirandola, incollaborazione con i Comitati frazionali, sta svol-gendo otto incontri serali per presentare ai cittadiniil progetto dell’Autostrada Regionale Cispadana.Oltre a Mirandola centro, tutte le frazioni sonointeressate dall’iniziativa: Sindaco e assessori co-munali incontrano a turno i residenti di Gavello eSan Martino Spino (lunedì 7), di San GiacomoRoncole (martedì 8), di Quarantoli (mercoledì 9),di Mortizzuolo, Mirandola e Tramuschio (giovedì10). L’ultimo incontro in programma è quello pres-so il Teatro parrocchiale di Cividale, venerdì 11gennaio alle ore 21.

Antonio Tirabassi

FedericaMonari

SorridelaBottegadel Sole“Quest’anno le venditedi Natale si sonoconcentrate negliultimi giorni, piuttostoche diluite in tutto ilmese come l’annoscorso. Ma tuttosommato è andatabene, la gente harisposto positivamen-te” commenta SoniaSemeghini, responsa-bile della Bottega delSole di Mirandola.Il negozio equo esolidale di Mirandolavende prodotti diartigianato, alimentari,abbigliamento egiocattoli realizzati neipaesi del Sud delmondo rispettando icriteri di equità egiustizia: un’idea chemolti continuano aseguire con interesse epartecipazione, nono-stante il calo deiconsumi.“Non si può fare unidentikit della personache entra da noi: c’ègente di tutte le età,dai ragazzini checercano il regalino e ciconoscono perchéandiamo nelle scuole aparlare, agli adulti chehanno compresopienamente il signifi-cato del commercioequo e solidale, aigiovani che trovanoprodotti di loro gusto,agli anziani moltocuriosi ed attenti”.Oltre al cliente checompra alla Bottegadel Sole, sono essen-ziali anche i volontariche a turno gestisconoil negozio: “Nuovivolontari sono sempreben accetti!” spiegaSonia.

Bilancio delle vendite natalizie per i commercianti di Mirandolamentre è al via la stagione dei saldi

Meno consumi e più sconti

Stefano Fabbri

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1113 gennaio '08

Messia, il Figlio di Dioche si fa uomo, nasce esi presenta ai pastoricome un bambino tre-

mante e fasciato in una man-giatoia per animali, perché perlui, creatore e padrone delmondo, non c’era posto nel-l’albergo. Questo il segno delNatale, secondo monsignorTinti. Nell’Omelia della S.Messa di mezzanotte, in Cat-tedrale a Carpi, il vescovo hasottolineato come Dio “scon-volge la nostra immaginedella divinità”.“La natività di Gesù – ha spie-gato - è il segno di un Dio chesalva mettendosi nelle manidegli altri”, rinunciando “aisegni della potenza umana, ri-velandosi come il totalmentedisarmato e disarmante, facen-dosi così segno di speranza” ecosì aiutando a vincere lepaure umane.Viviamo veramente il Natale,secondo monsignor Tinti, quando“diamo spazio a questo Bam-bino nella nostra vita”, “nonlo estromettiamo”, bensì “l’ac-cogliamo, l’amiamo, ci lascia-mo da lui plasmare, e ne diven-tiamo gioiosi annunciatori”.Solo così è possibile ricevere idoni del Natale del Signore:“la luce, che è il senso vero epieno della vita che ci vienedalla sua Parola”; “la pace,che è il vivere in amicizia verae piena con Dio che ci è Padree con ogni persona chiunquesia”; “la gioia, che non pro-viene dal posto che occupia-mo, dai beni che possediamo,dalle apparenze che ci ingan-nano e ci illudono, ma da uncuore buono, generoso, in pacecon Dio e con tutti”.“Permettiamo a Cristo Signo-re – ha concluso il Vescovoaugurando a tutti un buon Na-tale - di liberarci da ogni schia-vitù di peccato, attraverso unavera confessione dei nostripeccati, mediante una intimaunione con Lui nella Comu-nione eucaristica, e una testi-monianza di vita ricca di quel-la umiltà, quella onestà e diquella semplicità proprie deipastori di Betlemme”.

Natale – Messa del giorno

Dio si è fatto nostro compagno di viaggionche nell’omelia dimartedì 25 dicem-bre in Cattedrale, ilVescovo Elio Tinti

ha evidenziato “il prodigiograndioso e semplice delNatale”, che rivela “la ric-chezza e la intensità del-l’amore di Dio per noi”.Assumendo una forma divita limitata, esigua, biso-gnosa come quella di unneonato, il Figlio di Dio“partecipa alla razza uma-na” e “con dolcezza si im-pone all’attenzione anchedei più superficiali e deidistratti”: “Dio che è il tra-scendente, il lontanissimoe il diversissimo da noi –ha chiarito monsignor Tinti-, si è fatto nostro ‘prossi-mo’, vicino di casa, com-pagno di viaggio”.Se i credenti cristiani nonsi stancano mai di celebra-re con entusiasmo il Nata-le, moltiplicando nelle casee nelle strade le manifesta-zioni di festa e di splendo-re, molti però dimenticanola ragione di questa gioia,ha rilevato il Vescovo: “isuoi non l’hanno accolto:a molti uomini non piacetroppo essere ‘prossimi’ aCristo Signore - ha spiega-to -. Si direbbe che alla suacompagnia si preferisca es-sere soli e desolati lungo ilcammino di questa vitacrogiolandosi nelle proprieillusioni e tristezze. Affer-ma il Card. Giacomo Biffi:‘Non sono molti a negareesplicitamente Dio, perché,se è difficile dimostrarnel’esistenza, è ancora piùdifficile ipotizzare ragio-nevolmente che non ci sianessuno all’origine dellecose. Ma sono molti chesembrano preferire la sualatitanza’. Un Dio remo-to, che non interferisca

nei nostri affari, ci distur-ba meno”, ha osservatoTinti, aggiungendo che neldesiderio di sentirsi “piùautonomi e padroni di séstessi, perfino i credentitalvolta sono contagiati daquesta mentalità”. Essa nonè, secondo il Vescovo,“sana laicità”, ma soltan-to “incomprensione dellabellezza e della verità delNatale”.“Dio non è un intruso nellacreazione che è originatada lui – ha invece chiari-to -. A estrometterlo, sirischia di estromettere conlui il significato stesso delnostro esistere”. Così “si

pongono le premesse per-ché tutto il creato rovini”,ha osservato ancora riman-dando al mondo di oggi, a“una società che non inse-gna più a distinguere ade-guatamente il bene dal malee perciò non riesce più aeducare i suoi figli, che neisuoi organismi di coman-do sembra essere compren-siva con i prepotenti e idelinquenti e impietosa conchi non sa gridare e nonpuò difendersi”.Ma il Natale è appunto lafesta della speranza cri-stiana e di un Dio più po-tente di egoismi e stoltezzeumane, “capace di risana-

A

Il

1113 gennaio '08

NataleMessa della notte

La nativitàsegnodi speranzaper l’uomo

re e di costruire. Non è ilfatuo ottimismo di chi nonsi rende conto del males-sere e dei guai che afflig-gono questo nostro tempo– ha proseguito -, ma è lacertezza che a Betlemmeè nato, e, dopo la sua cro-cifissione, morte e risurre-zione, nella sua gloria con-tinua ad essere il Signoredella storia, Colui che havinto il mondo”.Ha concluso, monsignorElio Tinti, con un augurio:“che anche noi riusciamoa far morire le nostre chiac-chiere vuote e possa soloparlare la nostra vita di spe-ranza, di fiducia e di fede.Buon e vero Natale”.

Tenente MarchiQuadrifoglio

I presepidel

I presepi realizzati dallaComunità Masci di SanFrancesco nelle chiese delcentro storico di Carpi enelle strutture protette ac-compagnano in queste pa-gine le omelie del vesco-vo Elio Tinti in occasionedelle solennità natalizie.E’ un dono grande che ivolontari del Masci fan-no alla Chiesa e alla cittàmantenendo viva una tra-dizione che esprime la fedeautentica del popolo.

Chiesa di San Francesco:Dove nasce Gesù è tuttoun giardino. “Si rallegri-no il deserto e la terraarida, esulti e fiorisca lasteppa” (Isaia 35, 1-2).“Del nuovo Israele è natoil Signor/ Il fiore più bellodei nostri fior” (dal cantonatalizio “In notte placi-da”). Preziosa la colla-borazione di Andrea Benziper l’allestimento floreale.Si ringrazia Floritalia peril dono dei tanti fiori arti-ficiali.Chiesa di San Bernardinoda Siena: Presepe ani-mato allestito da Vincen-zo D’Addese con la colla-borazione scenograficadel Masci.Gli altri presepi sono sta-ti allestiti presso: Chiesadell’Adorazione; Struttu-re Protette “Ten. Marchi”,“Il Carpine”, “Il Qua-drifoglio”.

Il Carpine

La parola del vescovo Elio Tinti ci accompagnaalla comprensione del mistero del NataleLa parola del vescovo Elio Tinti ci accompagnaalla comprensione del mistero del Natale

Nella nottedi Nataleil vescovo

Elioha benedetto

il BambinoGesù

nel presepioall’esterno

dellaCattedrale

Nella nottedi Nataleil vescovo

Elioha benedetto

il BambinoGesù

nel presepioall’esterno

dellaCattedrale

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12 13 gennaio '08

ucaristia vuol direRendimento di gra-zie, e l’Eucaristia, che

celebriamo in ringraziamen-to al Signore per quanto ciha donato in questo anno, sicarica di tanti motivi e ditanti avvenimenti che vo-gliamo ricordare e offrire alSignore”. Con queste paro-le monsignor Elio Tinti haintrodotto l’omelia nellaMessa di ringraziamento del31 dicembre. Insieme aMaria, che la Liturgia del-l’ottava di Natale celebracome Madre di Dio, il Ve-scovo ha invitato i fedeli aringraziare il Signoreinnanzitutto “per il donodella vita e della salute,per il dono della Fede cheabbiamo conservato, peril dono della Chiesa e delSanto Padre che è nellaChiesa Maestro e guida il-luminata e saggia”.Motivo per ringraziare il Si-gnore sono inoltre gli esempi

luminosi del Servo di DioOdoardo Focherini, nelcentesimo anniversario dellasua nascita, della Venera-bile Mamma Nina, nel cin-quantesimo anno della mor-te, e della Serva di DioAlbertina Zirondoli, il cuiprocesso diocesano dibeatificazione si è conclusolo scorso maggio nella dio-cesi di Fiesole. “Testimoniautentici delle Beatitudini”,essi, ha sottolineato il Ve-scovo, “hanno sperimen-tato la consolazione e lamisericordia del Signoree hanno, a loro volta, do-nato la consolazione e lamisericordia del Signorea quanti hanno incontra-to”.Un vivo ringraziamento aDio anche per la

ristrutturazione territoria-le della comunità diocesana,occasione per pregare ilSignore per il dono di tantee sante vocazioni sacerdo-tali e di una comunione

Mirandola - In cammino sulle orme dei MagiIl presepio vivente in occasione dell’Epifania

“Ti adoreranno, Signore, tutti i popoli della terra”: queste parole, tratte dalla liturgiadell’Epifania, hanno ispirato la realizzazione, lo scorso 6 gennaio, dell’ormai tradizio-nale presepe vivente nel Duomo di Mirandola. Organizzatrici della “sacra rappresen-tazione” sonostate le cate-chiste dellaparrocchia ,che hannoc o i n v o l t o ,come protago-nisti del-l’“evento”, ibambini ed iragazzi delcatechismo.Come di con-sueto, la pro-cessione verso la capanna di Betlemme si è trasformata nell’adorazione di GesùBambino da parte dei cinque continenti della terra. Al seguito della stella, degli angelie dei Magi, si sono dunque presentati in successione davanti alla capanna i cortei diEuropa, Africa, America, Asia e Oceania, guidati dalle catechiste e formati daibambini dell’iniziazione cristiana. L’arrivo di ciascun corteo è stato accompagnato daun brano musicale tipico del continente rappresentato. Infine, a vestire i panni di Gesù,Giuseppe e Maria è stata invitata quest’anno la famiglia Barbieri di Mirandola.

V. P.

“E

piena tra i laici e i sacerdotidella diocesi; per la Visitaad Limina e l’incontro conil Santo Padre da parte dimonsignor Tinti e del vica-rio generale, monsignor

Douglas Regattieri; per ildono di un nuovoseminarista, FabioMichelini di Novi, e di dueordinazioni sacerdotali,quelle di don Alex

Kunjumon Sessaya e dipadre Ivano Cavazzuti.In conclusione, il Vescovoha fatto riferimento alla si-tuazione economica, so-ciale e lavorativa a Carpi.Visitando vari luoghi di la-voro in occasione del Na-tale, egli ha infatti notato“segnali di ripresa, di fidu-cia e di volontà di andareavanti con decisione, no-nostante tutte le possibilicontrarietà”. Per tutto ciò,ha concluso, “il Signoresia lodato e sia ringrazia-to! Gli chiediamo di acco-gliere il nostro grazie me-diante Cristo Signore e glichiediamo pure perdonoper tante mancanze inquest’anno, mancanzesoprattutto per le omis-sioni di bene che poteva-mo fare e non abbiamofatto o che abbiamo fattodi malavoglia o frettolo-samente”.

Messa di ringraziamento – 31 dicembre

Tanti doni per ringraziare il Signore

Chiesa di San Francesco

L’edizione 2007 del Presepiodel Volontariato in municipio

Sabato 22 dicembre il Vescovo ha inauguratonell’atrio della Sala Granda del Municipio diMirandola il Presepe del volontariato, realizzatodal Circolo artistico “G. Morandi” in collaborazio-ne con la Consulta del Volontariato. Erano presentiil Sindaco, gli assessori, i consiglieri comunali, leautorità civili, militari e religiose. Il Presepe è statocollocato in una grande culla, che rappresentava ilmondo, realizzata in alluminio riciclato. Essenzia-lità, silenzio e ricerca di un senso sono stati iconcetti espressi in quest’opera degli artisti del“Morandi”. Il luogo scelto per la Natività, il Muni-cipio, ha inoltre voluto significare l’unificazionedel mondo laico e cristiano, per un messaggio disperanza, amore e pace rivolto a tutti.

12 13 gennaio '08

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1313 gennaio '081313 gennaio '08

loria a Dio nel piùalto dei cieli e pacein terra agli uominiche egli ama” hanno

cantato gli angeli nella not-te santa di Betlemme. Maquali sono gli uomini cheil Signore ama?. A questadomanda monsignor Tintiha dato risposta nell’ome-lia della solennità dell’Epi-fania. Gli uomini che Dioama sono “tutti, senza ec-cezione”, poiché “non c’èpopolazione, non c’è unarazza umana, non c’è unapersona che non siadestinataria dell’amore delCreatore!”. “Già il profetaIsaia l’aveva annunciato”,affermando che tutti i po-poli “cammineranno allaluce del Signore: alla lucedel Signore nellaGerusalemme del tempo diIsaia, alla luce del Signoreoggi nella Chiesa che è lanuova Gerusalemme, che

era perduto’” (Lc 19,10).Il Vescovo ha proseguito,osservando come le tene-bre di cui parla Isaia rive-stono ancora oggi la terra:“Come sono purtroppo at-tuali e presenti queste tene-bre che ricoprono la nostraumanità e quanta nebbia fittache avvolge anche la nostraItalia per la mancanza spes-so di una capacità di sanoragionamento e di una par-ticolare saggezza”. Tutta-via, Isaia offre un messag-gio di grande fiducia e spe-ranza, poiché dice “Su di terisplende il Signore, la suagloria appare su di te” (Is60,1-2). Queste parole, se-condo il Vescovo, assumo-no per la Chiesa di oggi unsignificato preciso. “Casadi Dio, Chiesa del Dio vi-vente, colonna e sostegno

ell’omelia nella Gior-nata mondiale dellaPace, celebrata a

Carpi in Cattedrale martedì1 gennaio, monsignor ElioTinti ha ripreso i contenutidel messaggio di BenedettoXVI. “La famiglia è la pri-ma educatrice della pace”,ha affermato, “fondamentodella vita delle persone” e“prototipo di ogni ordina-mento sociale”. Per questo“tutto ciò che contribuiscea indebolire la famiglia fon-data sul matrimonio di unuomo e una donna”, “costi-tuisce un oggettivo impe-dimento sulla via dellapace. La famiglia – ha pre-cisato - ha bisogno dellacasa, del lavoro e del giustoriconoscimento dell’attivi-tà domestica dei genitori,della scuola per i figli, del-l’assistenza sanitaria di baseper tutti”.In secondo luogo l’uma-nità, come “grande fami-glia”, vive in una casa co-mune e deve “avere curadell’ambiente”. Essenzia-le è che “ciascuno si impe-gni a vivere la propria vitain atteggiamento di respon-sabilità davanti a Dio”. InLui, ha sottolineatomonsignor Tinti, la societànon è più solo “un’aggre-gazione di vicini”, ma “unacomunità di fratelli e so-relle, chiamati a formareuna grande famiglia”. Cosìpuò essere percepito “il va-lore incondizionato di ogniessere umano, e possonoessere poste le premesse per

l’edificazione di un’umanitàpacificata”.Un “solido fondamento divalori spirituali ed eticicondivisi” come “condizio-ne essenziale per la pacenelle singole famiglie” è ilterzo punto ripreso dal Ve-scovo rispetto al messaggiodel Santo Padre, insieme allanecessità di “un’economiache risponda veramente alleesigenze di un bene comu-ne a dimensioni planetarie”.Una “norma comune” per“impedire l’individuali-smo” è oggi quanto mainecessaria, ha sostenuto in-fine.Un’ultima riflessione: “E’necessario il superamentodei conflitti e il disarmo”.Alle persone di buona vo-lontà e alle autorità, l’invi-to di monsignor Tinti, cosìcome quello di BenedettoXVI, è quello di mobilitar-si, “per trovare concreti ac-cordi in vista di un’efficacesmilitarizzazione”.Ad ogni uomo e ogni donnaè infine rivolto l’appello “aprendere più lucida consa-pevolezza della comuneappartenenza all’unica fa-miglia umana e ad impe-gnarsi perché la conviven-za sulla terra rispecchi sem-pre di più questa convin-zione da cui dipendel’instaurazione di una pacevera e duratura. Invito poi icredenti – ha concluso - adimplorare da Dio, senza stan-carsi, il grande dono dellapace”.

Giornata Mondiale della Pace– 1 gennaio 2008

Famiglia comunità di pacenon ha e non vuole averealcun confine geografico,etnico o culturale”. L’evan-gelista Luca “ha raccontatol’avverarsi di questa profe-zia nella venuta di alcuniMagi, che, illuminati e gui-dati dalla stella, sono giuntia Gerusalemme cercando ilneonato re dei Giudei”,mentre San Paolo ha spie-gato la natura di quel dise-gno che “con l’ingresso nellastoria del Signore Gesù, haavuto la sua piena e defini-tiva ‘manifestazione’”. Ildisegno per cui tutte le gen-ti sono chiamate “a parte-cipare in Cristo Gesù allastessa eredità, a formarelo stesso corpo della Chie-sa” (Ef 3,6). E nessuno èescluso da questo disegno,“tantomeno sono esclusi glismarriti e i peccatori, per-ché il Signore ci ha confi-dato di essere ‘venuto acercare e a salvare ciò che

della verità’ (1 Tim 3,15),sii luce, spandi luce! E chientra fra le tue mura, an-che se fuori il buio è fitto,trovi sempre la luce; chi sirifugia in te, anche se ilmondo è preda di mille pa-ure, sperimenti immanca-bilmente l’annuncio che lanostra vita non finisce nelvuoto”, trovando “la con-solazione e la misericor-dia” e riscoprendo “il calo-re dell’amore e la leggefondamentale dellafraternità”. Compito di noicristiani, ha concluso ilVescovo, è dunque quello“di comunicare a tutti lanostra fede e la nostra gio-ia, volendo essere oggi esempre ‘epifania del Signo-re’, manifestazione dellaChiesa che è la famiglia diDio sulla terra”.

Chiesa del Cristo

Epifania – 6 gennaio

Un messaggio per tutti gli uomini

Chiesa di San Bernardino da Siena

N “G

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Romano Pelloni

talia, paese di grandiartisti, si dice, ma cosac’entra il presepe conl’educazione all’arte

dei piccoli italiani?C’entra, c’entra, per quellacapacità a creare che ci veni-va inculcata quando bambinivedevamo formarsi quelmondo fatato che è il presepetra le pareti domestiche. Cre-are con carte macchiate stra-ne montagne su una sfondoblu con tante stelline e con lastella cometa fatta con la car-ta stagnola; creare con la sab-bia le dune del deserto ovecollocare, ancor lontani, iMagi sui cammelli, sbucanti

tra le favolose e strane pal-me. O, ancora, creare il fiu-me con altra carta stagnola otrasformare in laghetto unospecchio contornato di verdemuschio. Creare cioè un pla-stico di una terra lontana, matanto simile al paesaggio incui vivevamo, con le casettedi cartone o di sughero e l’im-mancabile castello sul cocuz-zolo più alto, poi far caderesu tutto la neve fatta di farinao di borotalco.Poi, chi non poteva permet-tersi di comprare le statue,anche quelle più povere digesso o di terracotta ecco in-ventarsi con il cartone,e, peri più industriosi, con la terra,ingenue pecorelle, pastori e

donne cariche di doni e per iquindici giorni delle vacan-ze natalizie la casa si aprivaad accogliere quel Bambinoche solo la notte della vigiliaveniva posto sulla mangiato-ia.Ricordo di aver scoperto, acinque anni, il fascinoso colorfucsia quando mia zia, regi-sta dell’”operazione prese-pe” sapeva nascondere unapila con la lampadina mignonricoperta da un foglietto dicellophane, forse la cartinache avvolgeva una caramel-la, creando così una luce in-naturale che trasformava lacapanna in una scena indi-menticabile, fatata.Il presepe si pensava setti-mane e settimane prima delNatale, si preparavano lenovità per arricchire la sce-na: un anno era la fontaninadalla quale scendeva acquavera, un anno era il luccichìodi tante stelline “pisello” chesi accendevano con i primitrasformatori elettrici chegarantivano sicurezza e, so-prattutto, risparmio di cor-rente elettrica. Un anno po-teva essere la statua di unpersonaggio operoso: il pe-scatore, il taglialegna o ilfornaio, che si riusciva a com-prare con tanti risparmi dimerende non consumate.C’era un concorso parroc-chiale o scolastico a cui par-tecipare, sperando sempre disuscitare nella”commissione”

I

Il Bambino Gesù non nasce più in tante case e scuole.Si tratta di occasioni per sviluppare la capacità artistica dei giovani

Educare all’arte col presepio

Veglia alla Ten.Marchi in ricordodi don EneaTamassiaDomandedavantial MisteroAnche quest’anno il MASCI(Movimento Adulti Scout)ha voluto ricordare DonEnea con la ormai tradizio-nale Veglia di Natale allaStruttura “Tenente Marchi”,che egli era solito prepara-re con cura e profondità dipensiero.La Veglia ha preso avviodalla proiezione di alcuniaffreschi di Giotto dellaCappella degli Scrovegni(dall’Annunciazione allaPresentazione al Tempio),perché anche l’immaginepuò essere strumento di con-templazione, di meditazio-ne e preghiera. Del restospesso le arti figurative nellastoria del cristianesimo,soprattutto nel Medioevo,sono state unico strumentodivulgativo del messaggioevangelico, una sorta di Bib-bia dei poveri.Proprio osservando questeimmagini, che riproduconofedelmente la Parola, sonoscaturite tre domande cheinterrogano la nostra fedeed alle quali dovremmo dareuna risposta:- come è possibile (è la do-manda di Maria che portain sé ognuna delle nostredomande di fronte all’agireinaspettato di Dio);- chi è per noi Gesù (unmessaggio da conoscere ouna persona con cui cam-minare?);- cosa possiamo sperare(l’incontro con Cristo, il Diovivente, è capace di cam-biare la nostra vita presenteperché sorretti dalla speranzadelle cose future, che Lui ciha rivelato).Ha concluso la serata uncaloroso scambio di auguritra i presenti.Si vuole ringraziare il per-sonale direttivo della Strut-tura che ogni anno offre ladisponibilità veramente sen-tita e partecipata perchépossa continuare questa tra-dizione.

Claudio Bertani

Gli auguridell’associazioneislamica Errisala

In un biglietto augurale in-dirizzato “al vescovo ElioTinti e a tutti i fratelli cri-stiani” l’associazione cul-turale islamica Errisala, haformulato “i migliori augu-ri di buon Natale e di unbuon 2008 di pace, solida-rietà e tolleranza con l’obiet-tivo di costruire un’armo-niosa convivenza nella cit-tà di Carpi”.

Un Natale buono,vero e belloanche in condizioni proibitive

Dal Registro di Classe della maestra Albertina Violi Zirondoli,Cibeno Vecchio, Classe IV, anno scolastico 1944-45

“19 dicembre. A casa, singolarmente, gli alunni avevanopensato a costruire casette, a plasmare pecorine per ilfuturo presepe: oggi lavoriamo tutti insieme, riordinandotutto quello che ognuno ha portato. Alla fine ne risulta unvero capolavoro di cui gli alunni sono entusiasti. Mentrepoi io riordino gli oggetti rimasti sulla cattedra, migiunge all’orecchio, prima sommessa, poi più forte enutrita, una ninna nanna natalizia; sono i miei ragazziche, a mia insaputa, davanti al loro Gesù Bambino nelbuio dell’aula, di cui abbiamo abbassato le finestre , ànnosentito il bisogno di cullare la divina Creatura. Tengonole mani giunte, lo sguardo fisso all’interno della capanna,il visetto illuminato da ceri che brillano qua e là.Mi avvicino a loro, in punta di piedi per non toglierli dallaloro estasi, e come me, attratti dalla dolce nenia, giungo-no i familiari della bidella. Anche agli uomini spuntaqualche lacrima mal trattenuta e prontamente occultata:sono attimi di gioia pura, sublime, che bastano a ripagaredispetti e male azioni dei genitori. I bimbi sono buoni esentono la bellezza di quella Fede che invita all’amore eal perdono: gli adulti guastano tanta purezza con paroleed esempi cattivi e non sanno o non pensano al maleirrimediabile che seminano intorno ad essi...”

A fronte di tanteiniziative pubblichedi valorizzazione delpresepio di cuidiamo ampio reso-conto in questepagine è importantecontinuare a soste-nere il valore dellarealizzazione delpresepio nelle case enelle scuole. Inquesto ci aiuta lariflessione di Roma-no Pelloni, scultoree docente di storiadell’arte, che neglianni ’70 è statomembro della com-missione ministerialeper i programmidell’educazioneartistica della scuolamedia.

l’ammirazione sognata per lapropria creazione. Ecco cosac’entra il presepe con l’edu-cazione artistica di un bam-bino diventato poi ragazzo,poi adolescente: era una pa-lestra di creatività ove for-me, colori, scenografie, gio-chi di luci e ... sentimentisuscitavano la capacità diprogettare, un gioco che era,ed è ancora oggi, la molla perrafforzare la propria autono-mia.Ho letto recentemente il ver-bale scritto da una maestradegli anni ’40, la maestraAlbertina Zirondoli di Carpi,nel quale relazionava alladirettrice didattica sulla for-za educativa che aveva sugliallievi il costruire in classeun presepe. Ora sembra chedisposizioni ministeriali (odi autorità scolastiche locali,non cambia) proibiscano que-ste attività didattiche: pecca-to! sì, peccato! Ma anche nellecase non c’è più spazio perl’angolo del presepe: stanzetroppo piccole,pericolo disporcare i mobili buoni ,,,Allora, quando va bene,siacquista una capannuccia giàconfezionata e la si nascon-de sotto l’albero. E quel mo-mento magico di creare unmondo lontano, ma tanto vi-cino, si perde e con esso siperde, a mio parere, la capa-cità creativa che è in ognibambino.

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1513 gennaio '08VITA DELLA CHIESAVITA DELLA CHIESA

Il cammino in salita per gli animatori dei corsi di preparazione al matrimonio

Pronti ad un approccio nuovoEcco i PATO, un progettoinnovativo per accompagnarei primi anni di matrimonio

Famiglia si diventaAccompagnare le famiglie fin dall’ini-zio è diventato negli ultimi anni unapriorità fondamentale per chi operanell’ambito della pastorale familiare.Tale esigenza è stata avvertita anchenella nostra diocesi e ha portato que-st’anno alla sperimentazione dei co-siddetti PATO (progetti a tappe orga-nici), che, partendo dagli incontri inpreparazione al matrimonio, arrivanoal primo anno di catechismo dei bam-bini (7° anno di età). Le tappe delpercorso, promosso dall’UfficioDiocesano per la Pastorale Familiare,sono dunque rivolte alle coppie che sipreparano al matrimonio, agli sposi inattesa di figli, ai genitori che desidera-no battezzare i propri bambini ed ac-compagnarli fino all’inizio del cate-chismo. I vari incontri PATO sonosempre collocati nello stesso fine setti-mana. Infatti, se la serata del venerdì èdedicata alle coppie senza figli, il saba-to e la domenica pomeriggio sono ri-volti rispettivamente ai genitori in atte-sa e a quelli che hanno già battezzato iloro figli. Questa sincronizzazione hail duplice scopo di dare maggiore com-pattezza agli eventi e di permettere allefamiglie di scegliere l’incontro più con-facente al proprio “status”.

Istituto per l’educazione alla sessualità – Emilia RomagnaCorso di formazione per l’insegnamento

dei metodi naturali per la regolazione della fertilitàL’Istituto per l’Educazio-ne alla Sessualità ed allaFertilità INER-EmiliaRomagna organizza un cor-so per la formazione diinsegnanti del MetodoSintotermico Roetzer perRegolazione Naturale dellaFertilità..Il corso è aperto a singolio coppie di sposi e/ofidanzati e si terrà a parti-re dal mese di Febbraio2008 fino al mese di Giu-gno 2009.Si articolerà su 10 fine set-

timana residenziali, nei quali– oltre alla specifica prepa-razione tecnica – gli iscrittiriceveranno una formazio-ne ai temi antropologici, psi-cologici e morali che l’ap-plicazione e l’insegnamen-to del metodo richiedono.Il corso si terrà presso lasede della Congregazio-ne delle SuoreDomenicane del

SS.Sacramento, in viaEmiliani 54, a Fognano,frazione di Brisighella, nelprimo appennino faentino:una località facilmenteraggiungibile in auto –dalla Autostrada A14 Bo-logna-Ancona, casello diFaenza – ed anche in tre-no – la stazione di Fognanosulla l inea ferroviariaFaenza-Firenze è a poche

decine di metri dalla sededel corso.Le lezioni inizieranno alpomeriggio del sabato e ter-mineranno la domenica ver-so le 17. Sarà possibile av-valersi del servizio alber-ghiero dell’istituto, a costicontenuti.Per incoraggiare la parte-cipazione delle giovani cop-pie con figli piccoli, sarà

realizzato, a richiesta, unservizio di baby-sitting du-rante le lezioni.L’INER-Emilia Romagna èuna associazione regionaleche raggruppa una quaran-tina di insegnanti del Meto-do Roetzer – e oltre a fareriferimento alla Federazio-ne Italiana INER-Italia – faparte della CICRNF, la Con-federazione Italiana dei

Centri per la RegolazioneNaturale della Fertilità, ri-conosciuta dalla Confe-renza Episcopale Italianacome referente per i me-todi naturali.

Info: Segreteria INER-ER sig.ra Franca CorelliGrappadelli c/o Calini,Largo E.Guevara, 848022 Lugo (RA)Tel. 0545.32849; Fax.0545.369375; Mob.328.8315357; E-mail:[email protected]

idanzarsi e sposar-si oggi: sfida omessaggio di spe-ranza?”, è il tema

che ha sviluppato Loren-za Rebuzzini del CentroInternazionale Studi Fa-miglia (CISF) di Milanonel primo dei due semi-nari di formazione pro-grammati per quest’annopastorale dall’UfficioDiocesano per la Fami-glia e rivolto agli anima-tori degli incontriprematrimoniali.Il dato più evidente checaratterizza i corsi di pre-parazione al matrimonionegli ultimi anni è la cre-scente presenza di coppieconviventi e spesso configli. I fidanzati, intesicome coppia che si fre-quenta prima di vivereassieme per conoscersi everificare la coincidenzadi un progetto di vita co-mune, sono ormai la mi-noranza. E spesso le no-stre coppie animatrici sitrovano in difficoltànell’approcciare questigiovani; a volte è in diffi-coltà anche la cultura cri-stiana.Da un punto di vistasociologico abbiamo vi-sto che le “classiche” tap-pe di transizione all’etàadulta sono: uscita defi-nitiva dal circuitoformativo, entrata nelmondo del lavoro, abban-dono della famiglia di ori-gine, costituzione di unnuovo nucleo familiare,nascita del primo figlio.In passato (e fino agli annisettanta) le ultime tre tap-pe erano pressoché simul-tanee: si usciva dalla casadei propri genitori quan-do ci si sposava, e il pri-mo figlio nasceva novemesi dopo il matrimonio(o giù di lì). Oggi non èchiaramente più così, leultime tre fasi di passag-gio all’età adulta sono sle-gate, si sono rese “auto-nome” l’una dall’altra, ehanno subito un vero eproprio “allungamento”:si studia di più quindi siinizia a lavorare più tardi,l’uscita dalla casa dei pro-

pri genitori è sempre piùproblematica, il matrimo-nio è rimandato a dopo i30 anni, e la scelta di fareun figlio sembra semprepiù difficile. E i genitoriche trattengono in casa,nel nido, i figli non fannoloro un buon servizio. Nongli fanno assumere le lororesponsabilità.Continuando con l’anali-si sociologica propostadalla relatrice nella no-stra società la vita vieneconcepita come consumi-smo del presente, perchéil futuro è incerto e per-ché è più facile fare dellescelte non definitive. Nonsi sceglie di uscire dallacasa dei genitori; non sisceglie di fare una scelta“per la vita”; non si sce-glie di fare figli; non sisceglie .…La famiglia di oggi ha per-so il proprio ruolo, il pro-prio codice normativo efunzionale, a favore di uncodice basatosull’affettività e sullapersonalizzazione dellerelazioni: abbiamo fami-glie “negoziali”, nelle qua-li il conflitto viene sca-valcato da una continuanegoziazione. Questo è untema cruciale e di diffici-lissima trattazione per chideve incontrare le giova-ni coppie (e non più tantogiovani) che intendonocontrarre un matrimonio

cristiano, basato su rego-le e “doveri” che esulanoanche dalla sfera dellaspontaneità e della rela-zione gratificante. Sem-pre da un punto di vistasociologico nazionale oggiquesta cultura del-l’”assumersi un dovere”,“prendersi una responsa-bilità vera e definitiva”,prendersi cura dell’altro,è abbastanza assente, tan-to nella sfera privata quan-to in quella pubblica. Lafamiglia ha perso, infatti,un proprio ruolo anchenella società.La convivenza rappresentala forma pratica di unamancata progettualità dicoppia, la paura a impe-gnarsi, a darsi per sem-pre, a fare una scelta defi-nitiva.Gli studi proposti dallarelatrice hanno inoltre di-mostrato che non c’è nel-le coppie di oggi la vogliadi combattere e soffrireper la propria famiglia,non sono preparate ad ac-cettare ed affrontare i con-flitti che inevitabilmentenella coppia prima o poiscoppieranno. E’ statoevidenziato come moltecoppie separate potevanorisollevarsi dalla crisi incui erano entrate; “soltantomorendo si rinasce a nuo-va vita”. Noi cristiani losappiamo.Per quanto riguarda la re-

ligione ci si identifica nellaChiesa Cattolica ma se nevaluta con circospezionel’appartenenza; ossia lenorme morali dettate dal-la Chiesa non sono piùcogenti, ma vengono“scelte” a seconda dei casi,con discrezionalità. Eccoquindi che molti nostri gio-vani ritengono leciti i rap-porti prematrimoniali, eammettono la possibilitàdi divorziare e di inter-rompere una gravidanzaindesiderata. In Italia sem-pre più spesso ci si sposanon perché si vuole di-ventare una coppia (perquesto c’è la conviven-za), ma perché si vuolefare famiglia, e semprepiù spesso ci si sposa dopol’arrivo del primo figlio.Come faccio, io operato-re di pastorale, a parlaredi metodi naturali quan-do incontro coppie che giàconvivono da anni e chemagari hanno anche deifigli? E’ una domanda seriae profonda, che mette ap-punto in questione non tan-to la visione dellasessualità coniugale pro-posta dalla Chiesa, quan-to il modo di proporla. Ed’altro canto richiede unaformazione personale ditutto impegno, richiede dileggersi testi del magiste-ro, richiede soprattuttoun’elaborazione e unacapacità di comunicazio-ne che era del tutto non-richiesta solo 15 anni fa.Occorre ringraziare tuttequelle coppie che si ren-dono disponibili ad ani-mare questi corsi. Non èun compito facile: si in-contrano differenti e com-plesse storie personali edi coppie “già fatte”, di-versi livelli di cultura econcezioni di vita. Tanti idubbi che vengono solle-vati e tante le difficoltàche si incontrano, eccoperché è importante ritro-varsi per aiutarci e percostruire insieme un “sen-tire” comune cristiano innoi e in chi si prepara aformare una famiglia.

Guido Pongiluppi

L’impegnodella chiesaper lapreparazioneal matrimonioNel 2007 sono state222 le coppie difidanzati che hannopartecipato ai corsipromossi dalladiocesi

Nel 2007 le coppieche hanno seguitogli incontri dipreparazione almatrimonio sonostate 142 nellazona di Carpi e 80nella di Mirandolae Concordia. Ognicorso è strutturatoin otto incontrisempre animati dadue coppie di sposie da un sacerdote.Varia è la tipologiadelle coppie che sipreparano almatrimonio ma ildato più salientedegli ultimi anni èil progressivoaumento delnumero dellecoppie già convi-venti che perquanto riguardaCarpi si attestaattorno all’80%mentre questapercentuale simantiene invecepiù bassa nellazona di Mirandola-Concordia,attestandosiintorno al 60%.L’ufficio diocesanoper la pastoralefamiliare hapromosso dueseminari di forma-zione per sostenerel’impegno deiresponsabili deicorsiprematrimoniali,dopo quello dinovembre con untaglio sociologicoil prossimo si terràil 30 marzo conl’intervento di donBattista Borsato.

Il primo appuntamento con i PATOil 25, 26 e 27 gennaio a San MartinoCarano

Molto ricco di contenuti e di propostesarà il week end in programma per il25-27 gennaio presso la Parrocchia diSan Martino Carano. Si partirà vener-dì 25, alle ore 21, con l’incontro “Ladimensione comunitaria del Matrimo-nio”. Interverranno Brunetta e Ste-fano Zerbini, responsabili della Pa-storale Familiare Diocesana. Sabato26 gennaio, alle ore 17.15, Letizia eGiuliano Fabbri, responsabilidell’Equipe Battesimi della parroc-chia di Mirandola, tratteranno il tema“La dolce rivoluzione”, ovvero l’arri-vo di un bambino in famiglia. Dome-nica 27 gennaio, alle ore 17.15, siterrà l’incontro “Il papà che vorrei”,cui interverrà don Aldo Basso,pedagogista e consulente ecclesiasti-co della Federazione Nazionale Scuo-le Materne.

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16 13 gennaio '08

Don Francesco Cavazzutidisponibile per incontriin Seminario

Un canonicotra la gente

VITA DELLA CHIESAVITA DELLA CHIESA

Massimo Michelini

erchè l’AC negli annisessanta del secoloscorso ha voluto im-primere nuovo slan-

cio alla propria missione afianco della chiesa realiz-zando quel rinnovamentopassato alla storia con ilnome di “Scelta Religiosa”(SR)? A questa domanda siè cercato di rispondere nelcorso del campo invernaleche come da tradizione, daldicembre 2001, l’AzioneCattolica adulti di Carpi havissuto negli accoglientilocali della parrocchia di SanMarino. Nel primo dei duegiorni previsti si è cercatodi ricostruire il contesto incui è maturata la SR permeglio comprenderne leragioni di fondo. Con l’aiu-to di un diretto protagoni-sta, Corrado Truffelli, ingiunta nazionale durante lapresidenza di VittorioBachelet, e dell’analisi sto-rica del presidente dell’Accarpigiana Paolo Trionfini,si è andati alla ricerca delleradici della SR. La primafonte di quel rinnovamentova indicata nel ConcilioVaticano II (1962-1965);quindi SR come scelta diricezione viva del Conci-lio, una vera e propria “messain stato di Concilio” (“Rin-novare l’AC per attuare ilConcilio” fu il titolo dellarelazione annuale del 1966del presidente Bachelet). Ilmodello associativo che siviene a delineare vuole es-sere fortemente “radicatonelle chiese locali, affidatocon metodo democratico allaresponsabilità dei laici, aven-te come finalità primaria laformazione dei laici chesvolgono la loro azione nellachiesa e nella società” (cfr.Monticone Alberto, La scel-ta religiosa dell’AC e il cat-tolicesimo italiano). Sebbe-ne sia lecito quindi parlare

di primato della fede edell’evangelizzazione oc-corre sfatare tutta una seriedi interpretazioni riduttive:SR come semplice presa didistanza dalla politica e dal“collateralismo”, derivaintimistica, fuga dal mon-do. Anzi, la SR è in realtà“una scelta in favoredell’eteronomia, consistecioè nel ritrovare noi stessinell’Altro, nel perdersi perritrovarsi” (cfr Alici LuigiLa paradossale attualitàdella SR). In termini positi-vi si può parlare di “riservaescatologica o relativismocristiano” (Enzo Bianchi),cioè il saper leggere le vi-cende terrene dell’uomo inrelazione/rapporto con lafine dei tempi: l’efficaciaconcreta dell’annuncio, ilsuccesso delle iniziativereligiose vanno valutate inprimo luogo in rapporto alladimensione escatologicaprima che in base al lorosuccesso qui ed ora.L’intuizione feconda di que-gli anni, che ebbe positivirisvolti per tutta la chiesache è in Italia (si pensi alrinnovamento della

catechesi ad inizio anni set-tanta, alla ricezione dellariforma liturgica concilia-re, al rinnovamento dellapastorale), fu possibile gra-zie all’intensa collaborazio-ne e stima fra laicato e cle-ro: mons. Costa come assi-stente generale dell’associa-zione e Vittorio Bacheletcome presidente, entrambivoluti e stimati da PaoloVI, furono capaci di tenereuna linea comune e fermadi fronte alle forti tensioniche percorrevano l’associa-zione, la chiesa e tutta lasocietà del tempo.Nella seconda giornata dicampo l’attenzione si è spo-stata sull’attualità della SR.Se è vero, come ci ha sug-gerito l’ex-presidente nazio-nale dell’AC GiuseppeGervasio, che SR vuol direanche riscoperta delle radi-ci del nostro essere cristianidiscepoli e testimoni del-l’incarnazione, grazie allefonti sempre vivedell’eucaristia e della paro-la di Dio, allora la SR ha unsignificato sempre attuale,ci chiede di essere nella sto-ria e per la storia e l’umani-

tà del nostro tempo, di sen-tirci parte della storia perrinnovarla. La capacità deicristiani di potersi esprime-re ed incidere nella storia dioggi dipende da almeno duequestioni che riguardano piùda vicino la comunità ec-clesiale: la chiara presa dicoscienza di essere mino-ranza nel paese impone unforte impegno per la nuovaevangelizzazione e la tra-smissione della fede allenuove generazioni; la co-munità cristiana è tale se davita ad un reale tessuto co-munitario dove occorre ri-pensare la corresponsabiltàe la partecipazione per con-sentire a parrocchie e dio-cesi di essere realtà di co-munione.Un’interpretazione fedele ecreativa della SR ci chiedeoggi di “fare un passo avan-ti nell’evangelizzazione[...]di vivere il carisma as-sociativo come un tessutovitale di relazioni libere,stabili, inclusive che sia unluogo di visibile testimo-nianza cristiana e di comu-nicazione delVangelo”(Alici). In altreparole ci chiede di vivere lanostra vocazione alla santi-tà con pienezza, facendounità di tutte le esperienzedella vita (lavoro, famiglia,chiesa, impegno civile, so-ciale, religioso e politico)così come sta tentando difare l’AC carpigiana conl’elaborazione di una rego-la spirituale insieme vissu-ta e predicata al fine di rag-giungere tutti la piena ma-turità in Cristo.

Il campo adulti dell’Ac sulla profezia della scelta religiosa

Cittadini degni del Vangelo

Dal MadagascarPadre Vincenzo Sirizzotti

Pace e Bene! Ho letto il messaggio natalizio di donFabio. Ringrazio del gentile pensiero nell’avermi par-tecipato questo vostro caro saluto, inviato a tutti gliamici del centro missionario diocesano. Da parte miaanche vi giungano i più cordiali saluti e gli auguri piùsentiti per un Santo Natale e per un felice e fecondoanno 2008, auguri estensibili a Sua Eccellenzail Vescovo, a tutti i Sacerdoti, religiosi/e, laici delladiocesi, al Centro missionario tutto. Uniti nella preghiera con questo ...ormai “vecio” 70enne.Già mi è stato annunciato il mio ritorno nel Madagascar,forse anche prima del tempo previsto. Ciao a tutti!

Dall’IndonesiaPadre Aniceto Morini

Oggi giornata storica con padre Aniceto. Siamo andatiin parrocchia con la macchina e poi da li, con la sediaa rotelle fino alla casa di esercizi spirituali tenuta dallesuore canossiane, che padre Aniceto ha aiutato perdiversi anni con confessioni e ritiri spirituali. Grandefesta fatta dalle suore e loro aspiranti.Padre Aniceto è stato molto felice e noi tutti con lui,visto che non solo è andato in carrozzella ma anchefuori casa fino alla casa di ritiri. Al termine ha dato labenedizione a tutte sostenendosi la mano destra con lasinistra.Evviva e di nuovo Buon Natale.

Padre Daniele Cambielli

Don Francesco Cavazzuti, canonico della Catte-drale, che dal suo rientro dal Brasile vive in Semi-nario, da inizio anno è disponibile per colloquipersonali e per direzione spirituale ogni giornonella sede del Seminario Vescovile di corso Fanti44 (tel. 059-685542) dalle 9 alle 12 eccetto ilgiovedì e il sabato mattina perché impegnato per leConfessioni in Cattedrale e il pomeriggio dalle 15alle 16.

Don Francesco Cavazzutidisponibile per incontriin Seminario

Un canonicotra la gente

P

Hanno inviato gli auguri al Centro MissionarioDal Malawi Anna Tomasi e Germana Munari.Dall’Albania le Suore della Carità di San Vincenzode Paoli.

Centro Missionario DiocesanoCorso Fanti, 13 - CarpiTel e fax 059 689525

E-mail: [email protected]

quotidiana come anche nel-le visite ai luoghi santi, onell’incontro con persona-lità religiose come il Pa-triarca di Gerusalemme deiLatini – monsignor MichelSabbah –, il Custode di Ter-ra Santa – padre PierbattistaPizzaballa –, il Nunzio apo-stolico in Israele –monsignor Antonio Franco–, i parroci e alcune realtàdi preghiera e di carità, a

Betlemme e a Nazareth inparticolare.In un messaggio rivolto di-rettamente ai giovani a nomedel Santo Padre, il Segreta-rio di Stato vaticano, il Car-dinale Tarcisio Bertone, haricordato un pellegrinaggiodi 40 anni fa durante il qua-le i giovani dell’AC italianidell’epoca accesero una lam-pada della pace a Betlemme,inviati da Paolo VI proprio

negli stessi giorni, in oc-casione della I GiornataMondiale della Pace.Tra gli altri hanno accom-pagnato i giovani del-l’Azione Cattolica la re-sponsabile del Coordina-mento Giovani OanaTuduce, che è anche Pre-sidente dell’AC rumena,il nuovo Assistente gene-rale dell’AC, monsignorDomenico Sigalini, Ve-scovo di Palestrina, lavicepresidente nazionalegiovani la carpigianaIlaria Vellani e alcuni sa-cerdoti italiani.I giovani dell’Azione Cat-tolica sono ritornati il 6gennaio a Roma e hannopartecipato alla celebra-zione eucaristica presie-duta dal Santo Padre nellaSolennità dell’Epifania.

150 giovani di Azione Cat-tolica di 27 Paesi sono par-titi il 29 dicembre da Romaper giungere in Terra San-ta, e lasciare un segno dipace e speranza in questaregione.I giovani delegati da Afri-ca, America, Asia ed Eu-ropa si incontrano con iloro coetanei della comu-nità cristiana della TerraSanta, che partecipano aloro volta da diverse real-tà in Palestina e Israele(Betlemme, Ramallah,Taybeh, Nazareth, Haifa)a questo pellegrinaggiomondiale organizzato dalForum Internazionale diAzione Cattolica.Obiettivo dell’iniziativa èfavorire l’amicizia e loscambio tra i giovani, nel-la condivisione della vita

Veglia della PaceSabato 26 gennaio,

alle ore 20.30, presso laParrocchia di Cividale siterrà la Veglia della Paceorganizzata dal Settore

Giovani di AC dellaDiocesi.

Giovani dell’Azione Cattolica,portatori di pace in Terra SantaCon loro anche Ilaria Vellanivicepresidente nazionale giovani

Giovani dell’Azione Cattolica,portatori di pace in Terra SantaCon loro anche Ilaria Vellanivicepresidente nazionale giovani

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1713 gennaio '08

7 - 14 marzo 2008TERRA SANTA

28 maggio – 6 giugno 2008ARMENIA E GEORGIA

UFFICIO DIOCESANO PELLEGRINAGGI

28 LUGLIO – 2 AGOSTO 2008

GIUBILEOA LOURDES

Luogo di consolazione e misericordiaPELLEGRINAGGIO DIOCESANO“Lourdes è quella fonte dove la

coscienza ritorna pulita”(Giovanni Paolo II)

Corso M. Fanti, 13 - 41012 Carpi (MO) – Italia - Tel. 059-652552 - [email protected]

Armenia: viaggio nel paese delle Croci di Pietra e dei monasteri, dove latradizione vuole che gli Apostoli Bartolomeo e Taddeo siano stati i primievangelizzatori, e dove San Gregorio, detto “l’Illuminatore degli Armeni” nel IVsecolo ha tenuta viva la Fede, a costo di durissime prove. Gli Armeni, popolo delmonte Ararat, sono stati oggetto di un genocidio dimenticato, con oltre unmilione di vittime. Georgia: il nome di questo stato potrebbe derivare da “S.Giorgio” che ne è il patrono. Già repubblica dell’Unione Sovietica è Statoindipendente dal 2004. La religione più diffusa è quella cristiana ortodossa, maanche la Chiesa cattolica è qui presente da circa otto secoli, principalmentelegata all’attività missionaria dei francescani, domenicani e teatini.

na quarantina i par-tecipanti al viaggioorganizzato dall’Uf-ficio Pellegrinaggi

dal 14 al 16 dicembre inTrentino Alto Adige chehanno potuto ammirare beipaesaggi montani e goderele tradizioni e l’atmosferadel Natale in paesi lontanidal proprio. Ecco il raccon-to di una partecipante.Percorriamo in una giorna-ta luminosa la valledell’Adige con le sue bellemontagne di roccia calcareae, lontano, si profilano levette più alte, già innevate.Si raggiunge Cavalese nel-la val di Fiemme dove c’èun santuario, dedicato allaMadonna Addolorata. Se-condo la tradizione, nel 1645un signore del luogo, VitaleVitali, vide la statua dellaMadonna, che ora si vene-ra, nel terreno che avevasmosso. Lui la ricoprì diterra, ma la statua apparvedi nuovo, allo scoperto.Dopo la celebrazione dellamessa, si riparte e si rag-giunge Tesero a 1000 metridi altitudine. Di origini ro-mane, è un paese tipico dimontagna con vicoli, voltoni,cunicoli, interrati. Per Na-tale è tradizione, risalenteal 1700, allestire nella piaz-za principale e nel centrostorico diversi presepi. Sonocollocati nei cortili dellecase, nelle stalle, nelle can-tine e nei posti più impen-sati, come quello ricavatoin una catasta di legna daardere. C’è un presepio ingesso incassato in una por-ta rustica. Attira l’attenzio-ne un altro scolpito in ununico pezzo di legno di pinocembro, incastonato nel fi-nestrino di una casa. Ci sono

del Paradiso. Si ritorna aBressanone nel tardo po-meriggio e si va in giro peri mercatini natalizi. Si ri-prende la corriera per il ri-torno a casa. Durante il viag-gio il signor Giacinto Bru-schi ci allieta con poesie eriflessioni sul Natale, reci-tate in dialetto. Lo ringra-ziamo di cuore. Le luci, icolori, le bellezze della na-tura ci immergono nell’at-mosfera di serenità e di gio-ia, propria del Natale. Ri-cordando e pregando MariaSantissima nei santuari, aLei dedicati, abbiamo l’oc-casione di riflettere sulla fi-gura della nostra Madre ce-leste, che fu disposta a do-nare al mondo la vera Luce,Gesù, capace di rischiararela nostra mente e riscaldareil mondo la cera Luce, Gesù,capace di rischiarare la no-stra mente e riscaldare ilnostro cuore e farci sperarein un mondo migliore.

Con l’Ufficio Pellegrinaggi in Trentino Alto Adige

Tra natura e fede incontro al Natale

VITA DELLA CHIESAVITA DELLA CHIESA

U

statuette fatte di legno, lana,carta, staffa. Lasciamo que-sta suggestica e magica at-mosfera per poi raggiunge-re, di dovere, il cimiterodedicato alle vittime di Sta-va (nel 1985 presero la vita268 persone, fra cui duecarpigiani, i coniugi Caffarri,a causa di una disastrosafrana). Giunge presto la serae si riparte. Arriviamo alfamoso santuario marianodi Pietralba, a 1500 metri dialtitudine, in provincia diBolzano. Il mattino del gior-no dopo, a meno 10° di tem-peratura, ammiriamo uno deipiù vasti e superbi panora-mi alpini. La giornata è lim-pida, luminosa. Il luogo ha

folte pinete, ampi spiazziricoperti dalla neve e sullosfondo si vedono le cimedel Catinaccio, del Latemer,del Corno Bianco, comple-tamente innevate. Il San-tuario è retto dai padri Servidi Maria. Ci accoglie padreLino, amico del nostro ve-scovo, che ci dà notizie sto-riche ed artistiche del San-tuario. Si venera una picco-la statua miracolosa dellaMadonna, raffigurante la“Pietà”. Nel 1553 la Vergi-ne Maria apparve ad un con-tadino di nome Leonardo,colpito da una grave malat-tia. Gli promise di guarirloe gli chiese di costruire, comeringraziamento, una cappel-

la. La cappella diventò unachiesa vera e propria, metadi numerosi pellegrini. Ul-tima meta del nostro viag-gio l’Abbazia di Novacellaa 2 Km. da Bressanone, sem-pre in Alto Adige. Fondatanel 1142, appartiene all’Or-dine dei Canonici di S.Agostino ed è dedicata a S.Maria Assunta. E’ situatain mezzo a prati, campi evigne e vicino scorre il fiu-me Isarco. Si accede allachiesa da un’alta e largacancellata. Il soffitto ad ar-chi di stile gotico, gli affre-schi, i pregevoli stucchi e leampie finestre, che dannotanta luce su tutto, fannochiamare questa chiesa “atrio

I pellegrinaggi della Fisc in collaborazione con la Brevivet

La via dell’esododall’Egitto alla Giordania, alla Terra Promessa

26 aprile – 3 maggio 2008

Dall’Egitto alla Terra Promessa, passando per il marRosso, la penisola del Sinai e la Giordania.La Federazione Italiana Settimanali Cattolici propone ailettori il grande percorso dell’Esodo, in programma dal26 aprile al 3 maggio 2008.Si tratta di uno straordinario pellegrinaggio di fede e dicultura che permetterà una profonda esperienza spiritualeai partecipanti e darà loro la possibilità di un arricchimen-to culturale notevole. Nello stesso tempo favorirà lasocializzazione tra i direttori, i collaboratori e i lettori deigiornali diocesani dell’intero Paese, una grande forzafatta di 168 testate e di circa un milione di lettori.

QUOTA DI PARTECIPAZIONE: Euro 1.590,00È necessario il passaporto individuale valido. Il documen-to non deve essere in via di scadenza ma deve avere ancoraalmeno sei mesi di validità rispetto alla data di partenza.Sono necessari i visti d’ingresso in Egitto e Giordania peri quali entro un mese prima della partenza è necessario checi pervenga la fotocopia del passaporto (con la paginaanche dell’eventuale rinnovo).

Info: i lettori interessati possono rivolgersi alla Reda-zione di Notizie (059 687068) per i necessari contatticon l’organizzazione del pellegrinaggio.

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18 13 gennaio '08

Mirandola ricordamonsignorRuggero GolinelliSabato 12 gennaio alle ore 18.30,in Duomo a Mirandola si terrà laconcelebrazione di suffragio, nel 25°anniversario della morte di mons.Ruggero Golinelli, prevosto diMirandola dal 1963 al 1981, che lacomunità sempre ricorda con grati-tudine.

In ricordo di Mario Levratti

Martedì 1 gennaio il Signore ha chiamato alla pace eterna Mario Levratti, fratello di donNino e per diversi anni solerte animatore del Movimento Terza Età di Carpi.

Caro Mario,te ne sei andato all’improvviso, in punta di piedi, senza disturbare come era nel tuo mododi fare sempre discreto, amabile, gentile.Sei stato un collaboratore instancabile, prezioso per il Movimento della Terza Età, ecome volontario per Qui città, e guida e custode della Sagra.Noi tutti, oggi, ti vogliamo ricordare sereno, sorridente e disponibile con tutti, come erisempre. Andavi ripetendo, quasi come un presagio: “Questa è l’ultima festa cheorganizzo, l’anno prossimo ci penserà qualcun altro” era la “Festa degli Auguri” del 13dicembre scorso. Vogliamo ricordarti nei momenti conviviali che sono sempre statiorganizzati e curati da te con molta dedizione e partecipazione, e non era una festa semancava la musica che amavi tanto e il ballo che coronava ogni manifestazione ludica e la lotteria che curavi conparticolare attenzione coadiuvato dalle tue amiche. Mario, per anni sei stato un collaboratore prezioso, unvolontario generoso ed instancabile, grande era la cura e la passione per le piante, l’amore per i fiori; per anni seistato anche “il giardiniere di San Rocco”.Ci piace pensarti in cielo a curare le aiuole del paradiso e pregare per tutti noi. Signore, accogli la sua anima frai tuoi eletti in cielo.

I tuoi Amici del Movimento Terza Età di Carpi

Stelle nel firmamento di DioNel clima gioioso e raccolto delle festività natalizie il Signore ha chiamato alla pienezza della vita eternafratelli e sorelle che tanto hanno amato e donato alle rispettive famiglie, alla chiesa e alla società. LuisaCavazzoli Lugli, Maria Pia Microbi Virgili e Mario Levratti desideriamo ricordarli insieme con la bellaimmagine coniata da don Nino Levratti: stelle splendenti nel firmamento di Dio.Al nostro amministratore cav. Silvio Cavazzoli, a don Nino Levratti e a tutti i familiari giunga la nostravicinanza e partecipazione in questo momento di dolore. Siano sorretti dalla certezza che il bene seminatodai Loro cari non andrà disperso come ha dimostrato l’affetto e la riconoscenza di tanti amici.Grazie Signore per il dono di queste vite meravigliose opera delle tue mani.

Not

Dalla Conferenza di San VincenzoMaria Pia Virgili Microbi, la carità prima di tutto

Si è spenta sabato 30 dicem-bre 2007 Maria Pia VirgiliMicrobi, che aveva da pocolasciato, dopo due mandati,l’incarico di Presidente delConsiglio Centrale di Carpidella San Vincenzo de’ Paoli.Per sette anni Maria Pia, cheera anche Vicepresidente delConsiglio Regionale, ha datotutta se stessa per l’Associa-zione: ha affiancato le varieConferenze, in particolarela Conferenza di Mirandola,sostenendola nell’impegna-tivo processo di rinnovamen-to e di adeguamento ai nuo-vi tempi; ne ha sempre ap-poggiato con convinzione iprogetti innovativi, quali iCorsi di Alfabetizzazione perle donne arabe e per gli stu-denti stranieri delle ScuoleSuperiori, impegnandosianche in prima persona perquanto poteva.Nell’Associazione, che ama-va intensamente, Pia avevatrovato il modo di esercitareil suo spirito di carità versochi chiedeva aiuto, e alleConsorelle non si stancavadi ripetere la frase di SanPaolo: “Al di sopra di tuttovi sia la Carità”, divenuta ilmotto della San Vincenzo.

Battendosi in sede regionaleprima, e nazionale poi, dasubito aveva dimostrato dicredere fermamente nellanecessità per l’Associazionedell’iscrizione all’Albo Re-gionale, Provinciale e Comu-nale del Volontariato. Cono-sciuta, stimata ed apprezzataper la sua determinazione,fino all’ultimo aveva parte-cipato alle sessioni di lavoroa Roma per la revisione delloStatuto della “San Vincen-zo”, che si sono concluse daqualche mese.Maria Pia era nota non solonella San Vincenzo: aMirandola in tanti le devonoriconoscere vari meriti pergli incarichi pubblici cheaveva via via ricoperto. NelConsiglio Comunale per annisi era impegnata in battagliecivili improntate al suo spiri-to libertario, sapendo dialo-gare con tutti, pur nel suodifficile ruolo all’opposizio-ne, circondata dal rispettodegli altri Consiglieri per ilsuo equilibrio e buon senso.Una delle sue battaglie vintecome Consigliere della CasaProtetta, in veste di rappre-sentante (a titolo gratuito)della Fondazione della Cas-

sa di Risparmio di Mirandola,è stata la realizzazione, al-l’interno di questa struttura,del “Progetto Alzheimer”,divenuto poi progetto pilotain Emilia Romagna e ripresoda altri Centri Integrati diServizio agli Anziani dellaRegione. Anche il “GiardinoProtetto”, per gli anziani conproblemi di orientamento,l’aveva vista protagonista sianella fase progettuale, sia nellaricerca dei finanziamenti dafonti private.L’abbiamo conosciuta comedonna elegante, piena di gar-bo, stile e buon gusto (leisapeva prendersi in giro conautoironia quando alludevaalla cura della sua persona,ma diceva che presentarsibene agli altri aiuta lo spiritoe la mente, ed è sempre unbuon biglietto da visita). Par-lando con lei, si trovava unapersona disponibile all’ascol-to, al dialogo con chiunque,perché aveva unapredisposizione innata per ilrapporto umano, sempre ric-co di saggezza e di compren-sione.Era l’amica ideale, ed è statacircondata fino all’ultimodalle sue amiche, nelle quali

Pia ha trovato sostegno econforto, anche religioso.Una crudele malattia, infat-ti, l’aveva nuovamente col-pita, circa un anno fa, ma leiaveva affrontato la lotta,come aveva fatto semprenelle precedenti occasioni:non si è mai arresa, anzifaceva continui progetti persé e per la San Vincenzo. Haamato la vita fino all’ulti-mo, sapendo alla fine ele-varla ad una dimensionespirituale superiore che cer-tamente le permetterà unostretto rapporto con Dio econ il Suo Infinito Amore.Davanti a Dio Maria Pia sipresenta certamente con ce-ste piene di dolore, ma an-che con abbondanti grappo-li di grande amore. Grazie,Pia!

Irene Natali

VITA DELLA CHIESAVITA DELLA CHIESA

In memoria di Don Venturelli“Quando verrò a mancare non vi disperdete, rimaneteuniti, continuate a camminare, andate sempre avanti concoraggio, con gioia, con fede e per mano alla Madonna:con lei non avrete mai nulla da temere” (don FrancescoVenturelli, arciprete di Fossoli dal 1935 al 1946).L’anniversario della morte di don Venturelli, assassinatoil 15 gennaio 1946 e insignito della Medaglia d’oro alMerito civile per essersi occupato in molti modi degliinternati presso il Campo di Fossoli, sarà ricordato du-rante le Sante Messe di domenica 13 gennaio alle ore 10e 11.15. Martedì 15 gennaio, alle ore 19, sarà inoltrecelebrata la Santa Messa di suffragio.

La nostra “Maestra” Luisa CavazzoliA lei sarà dedicata la Desolata 2008

Non sembra ancora vero cheLuisa sia stata chiamata dal Si-gnore a suonare e a dirigere icori celesti, ma è così. Con quellariservatezza che l’ha accompa-gnata nella lunga esistenza uma-na ha concluso il pellegrinag-gio sulla terra in punta di piedi,quasi in sordina. Luisa, la Mae-stra di musica per antonomasia,ha istruito e avviato alla musicaintere generazioni e collabora-to con personaggi di altissimocalibro e famosi oltre confine.Diplomata in pianoforte agli inizi degli anni Quaranta, hasempre messo a disposizione degli altri questa preziosadote, offrendo collaborazioni e supporti a tutti e in ognicircostanza. Il nome di Luisa echeggia in ogni casa, in ogniistituto, in ogni scuola per i quali la Maestra si è prodigatacon successo e con passione. Questa professionalità l’haportata a grandi soddisfazioni ed apprezzamenti, sempreaccolti con quell’umiltà e discrezione che le era propria.Fondatrice della Corale Giuseppe Savani e, successiva-mente, della Corale Giovanni Pierluigi da Palestrina, hasaputo radunare e formare gruppi di dilettanti al cantocorale, consentendo a Carpi di beneficiare di una realtàmusicale, quella corale appunto, tutt’oggi apprezzata eoperativa in molteplici associazioni. Luisa è stata unamusicista a tutto tondo, abile improvvisatrice e attentaaccompagnatrice al pianoforte. Sedeva allo strumento consicurezza, mettendo a proprio agio cantanti e musicistisicuri di avere sempre un appoggio garantito ed impecca-bile.A lei, assieme al Maestro Alcide Vellani, il merito di avereriscoperto la “Desolata” del carpigiano Savani, che ancoraoggi il Coro Palestrina esegue rispettando una tradizione eun dovere. Quest’anno le verrà dedicata l’edizione delConcerto del Sabato Santo come segno di gratitudine e diaffetto.Ma Luisa era anche un esempio di vita e di comportamen-to: una signorilità discreta e un temperamento energico einstancabile hanno fatto di questa minuta signora un puntodi riferimento. Sapeva consigliare e mettere a disposizionel’esperienza personale, suggerire con delicatezza, aiutarenell’ombra e senza apparire.Tante volte sembrava di vedere un angioletto che si preoc-cupava di tutto e di tutti sapendo sorridere davanti alledifficoltà senza sottrarsi al bisogno e alle necessità quoti-diane. Uno spirito puro nella dolcezza dell’animo e nelladelicatezza di chi sa di operare per il bene del prossimo enel nome del Signore. Luisa ha incarnato tutte queste virtù,prodigando e spendendo energie e tempo. Siamo in tanti araccogliere i frutti e a godere dei doni che ci ha trasmesso.Personalmente, e a nome della Corale Giovanni Pierluigida Palestrina, sono a tributarle un filiale e sincero ricono-scimento che non trova quantificazione rispetto al benericevuto.Sabato 5 gennaio abbiamo cercato, Luisa, di onorarti comemeritavi ed altre occasioni testimonieranno il nostro gra-zie ed affetto per te e per la tua musica.Ti pensiamo nella pienezza della luce del Padre, checertamente ti ha accolto con gioia, forse già indaffarata acercare il pianoforte celeste dove suonare per l’eternitàmelodie meravigliose… anzi siamo sicuri che, seduta sullatua nuvoletta, stai già gustando le armonie del Cielo.

Andrea Beltrami e il tuo coro Palestrina

Il cordoglio del vescovo Elio Tinti a Silvio Cavazzoli

“Di fronte alla morte della Sua carissima sorella Luisache ha lasciato una forte impronta di umanità e di fedelegratuito servizio alla famiglia, alla società con il suotalento musicale sempre particolarmente apprezzato,alla Chiesa, rimaniamo attoniti e tristi”. Così il vescovoElio Tinti, in una lettera indirizzata al cavalier SilvioCavazzoli, ha espresso la propria partecipazione aldolore per la morte della sorella Luisa. “Siamo fatti peril Signore – ricorda ancora il Vescovo – Sua sorellaLuisa è nel Signore e nel Signore vede Lei e i Suoi cari,Vi legge nel cuore, Vi accompagna, Vi è accanto eintercede per Voi”.

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1913 gennaio '08CULTURA E SPETTACOLICULTURA E SPETTACOLI

CINEMAMartedì 15 gennaioCarpi – Centro di promozione sociale Gorizia, via Cuneo 51Una collaborazione tra il Centro Gorizia, l’associazione Il Faro e l’UniversitàLibera età propone il ciclo di pellicole “Rivediamoli insieme”. Martedì15, alle ore 20.30, sarà proiettato il film “L’apparenza inganna” (regia diFrancis Weber, FRA 2000). Seguiranno, nei prossimi martedì, “Goodbye,Lenin” e “Speriamo che sia femmina”. L’ingresso, gratuito, è riservatoai tesserati Ancescao.

MOSTREDa lunedì 7 a giovedì 31 gennaioCarpi – O&A Centro Affari, viale Ariosto 14“L’umorismo ai tuoi piedi” è il titolo di questa rassegna che proporrà ognimese vignette e caricature firmate dagli autori più noti del panoramaumoristico italiano. Protagonista di gennaio è Dino Aloi, ha collaboratocon numerosi quotidiani (La Gazzetta dello Sport, ecc) ed ha diretto larivista satirica “Sbadiglio”. Ingresso gratuito, dal lunedì al venerdì 8.30/12.30 - 14.30/19.00. Per info tel. 059/687750.

“UN TOCCO UMANO”Da sabato 12 gennaio a domenica 10 febbraioCarpi, Novi, Soliera e CampogallianoQuattro location per quattro temi: tutta l’opera di Adriano Boccaletti,pittore novese scomparso nel 2002, nella rassegna “Un tocco umano”. ANovi, nella Sala Civica “E. Ferraresi”, in piazza 1° maggio saranno di scenai disegni; inaugurazione sabato 12 gennaio, alle ore 11. Soliera ospiteràl’arte di Boccaletti applicata alla ceramica: inaugurazione sabato 12gennaio alle ore 17 in Castello Campori (primo piano), piazza F.lli Sassi2. La fotografia e la pittura saranno i temi delle mostre di Campogallianoe di Carpi. Entrambe saranno inaugurate domenica 13 gennaio, a Carpinella Sala dei Cervi di Palazzo Pio (ore 17), nella città di Bilancia inveceavrà luogo presso la scuola elementare “G. Marconi” di via Rubiera 1 (ore11). Orari di apertura: sabato e domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19.

APPUNTAMENTI

Da venerdì 11 gennaioCOUS COUS

Feriali:ore 20,30 - 22,15

Domenica e festivi: Ore15,30 - 18,15 - 21,00Ven e Sab.: ore 21,00

Lun: ore 21,00 coningresso ridotto

A.C.E.G.CINEMATEATRO

EDENVia Santa Chiara 22 - 41012 CARPI

Telefono 059/650571

L’arte per la famigliaUn concorso di arte sacra contemporaneapromosso dall’Arcidiocesi di Modena-Nonantola

“Familia Sancta” è il concorso promosso dal Centro di Consulenza per la Famiglia edall’Ufficio per i Beni Culturali Ecclesiastici dell’Arcidiocesi di Modena-Nonantolaper celebrare il decennale (1997–2007) della riapertura del centro, che opera a favore dipersone e famiglie, bambini e adulti, nelle varie fasi della vita. Il Centro di Consulenza per la Famiglia e l’UfficioBeni Culturali affidano all’arte il messaggio di speranza, che da dieci anni anima l’impegno di accoglienza, ascoltoe sostegno per persone di ogni provenienza, ceto e cultura. Il concorso si pone nell’ambito dell’arte sacra e metteal centro la Sacra Famiglia, non solo in una scontata astrazione iconografica, ma in relazione alla vita della famigliadi oggi. E’ rivolto ad artisti italiani e stranieri e prevede una categoria ‘under 25’ riservata a studenti e giovani artistidai 16 ai 24 anni. Ogni artista può presentare opere realizzate con qualsiasi tecnica artistica. La consegna delle operee le iscrizioni saranno aperte dal 4 febbraio al 14 marzo 2008. Un’apposita commissione valutatrice selezionerà leopere più interessanti, che saranno esposte in una mostra collettiva e pubblicate nel catalogo. Tra tutte le opereselezionate, la commissione sceglierà quella più rappresentativa di ogni categoria che sarà premiata al termine dellamostra. Info: www.modena.chiesacattolica.it

I Cappuccini e il libroPreziosi volumi in mostra al nuovo Museodei Beni Culturali Cappuccini di Reggio Emilia

Lo scorso 15 dicembre, in occa-sione dell’inaugurazione dellanuova Biblioteca e del nuovoMuseo dei Beni Culturali Cap-puccini di Reggio Emilia, è sta-ta allestita una mostra unica chesvela per la prima volta al pub-blico i grandi tesori custoditinegli archivi dell’Ordine. Qua-ranta volumi risalenti al XVII eXVIII secolo sono proposti inun percorso espositivo che gui-da il visitatore in un viaggio incredibile tra opere dedicatealla filosofia, alla teologia, alla retorica, all’architettura,alla geografia e a ogni campo del sapere. Scritte da fratiCappuccini, che nel corso dei secoli si sono dedicati allostudio e alla catalogazione, le opere esposte sono unatestimonianza di come tra i frati e il libro si sia instauratoun rapporto secolare ancora oggi in grado di coinvolgeree stupire. Il tutto inserito nella rinnovata cornice delMuseo dei Beni Culturali Cappuccini che, a ottanta annidalla sua fondazione, è stato riaperto a Reggio Emilia conuno spazio espositivo che non mancherà di ospitare nume-rosi appuntamenti dedicati all’arte e alla cultura. La mo-stra resterà allestita fino al 28 febbraio. Info: BibliotecaProvinciale dei Cappuccini (tel. 0522-541934).

Ritornato a Carpi un dipinto rubatodalla chiesa di Fossoli

Il grazie ai Carabinieri del Nucleoper la Tutela del Patrimonio Culturale

Il 26 febbraio 2002 venneperpetrato nella vecchiaparrocchiale di Fossoli unfurto di opere d’arte piut-tosto consistente. Oltreall’asportazione e danneg-giamento di arredi ligneicome candelieri, confes-sionali, coro, furono aspor-tati un paliotto in scaglioladi fattura tardo seicentescae due dipinti che si trova-no negli altari laterali.I Carabinieri del Nucleoper la Tutela del Patrimo-nio Culturale di Romarecuperarono in pezzi ilpaliotto che, riconosciutodall’Ufficio Diocesano Beni Culturali il 14 giugno 2002,fu riconsegnato e, grazie al finanziamento della Fondazio-ne Cassa di Risparmio di Carpi, è in fase di laboriosorestauro presso la ditta Glauco Nironi di MontecchioEmilia e potrà essere ammirato nel Museo Diocesanopresso la chiesa di Sant’Ignazio.In modo veramente inaspettato anche uno dei due dipintirubati, quello del XVII secolo raffigurante la Natività diMaria, è stato rintracciato nel maggio 2006 dai Carabinieridel Nucleo per la Tutela del Patrimonio Culturale a Sassari.Riconosciuto, è ora ritornato a Carpi e si trova presso idepositi del Museo Diocesano, dopo che è stato esposto indue mostre dedicate ai recuperi del patrimonio artisticoitaliano organizzate dal Comando Carabinieri, a Roma ed aSassari, come testimonianza della loro preziosa ed inso-stituibile attività verso la salvaguardia delle opere d’arte.

Festival “La musica sacra nella terra dei Pio”: prossimo appuntamentosabato 19 gennaio nella Chiesa di Quartirolo con il Coro Paer di Colorno

Dalle trombe all’organoLuca De Palma

rosegue con succes-so il festival “La mu-sica sacra nella terradei Pio” in svolgimen-

to a Carpi su iniziativa del-l’associazione culturaleSchola Cantorum ReginaNivis e del direttore artisticoEnrico Caffari. Il prossimoappuntamento della rassegnaè in programma sabato 19gennaio alle ore 21, presso laChiesa della Madonna dellaNeve di Quartirolo. Ad esi-birsi sarà il Coro Paer diColorno.Nel mese di dicembre la Ba-silica Cattedrale di S. MariaAssunta, ha ospitato l’attesoconcerto dal titolo “Laudateeum in sono tubae” ineren-te al festival di musica antica“La musica sacra nella terradei Pio”.La serata è stata animata dal-le note di due trombe baroc-che, abilmente suonate daimaestri Luciano Marconcinie Michele Santi, accompa-gnate dal nostro organo dellacattedrale (anch’esso anticoe risalente in parte al 1540),al quale si è esibito il prepa-rato organista bolognese An-drea Macinanti.La serata, fatte le dovute e

appropriate presentazioni sto-rico-artistiche, si è aperta conuna breve ma esaustiva in-troduzione a cura dei Mae-stri trombettisti, che hannoillustrato le peculiarità degliantichi strumenti da loro usati

per l’occasione. Il concerto èpoi proseguito con l’esecu-zione di un repertorio di mu-siche barocche, trascritte peril suddetto trio, di composi-tori quali G. F. Händel, G.Aldrovandini, P. J.

Vejvanovsky e M.R.Delalande, nonché di braniper organo solo, tratti dallaproduzione di J. K. F. Fischer,e dei bolognesi Padre G. B.Martini, A. Basili e M. E.Bossi.L’elevata qualità dell’esecu-zione e l’originale interpre-tazione hanno suscitato tra ilfolto pubblico fragorosi ap-plausi e il suono delle trom-be nell’ambiente del nostroDuomo ha stimolato nei pre-senti un grande senso di ar-monia.Ci auguriamo pertanto chepossano essere organizzati infuturo molti altri concerti diquesto genere, che costitui-scono per la cittadinanzaimportanti opportunità di co-noscenza e di crescita musi-cale e culturale in genere,purtroppo alquanto rare nel-la nostra città.In conclusione un ringrazia-mento a tutti coloro che sisono adoperati per l’organiz-zazione di questo appunta-mento, tra i quali spiccano laFondazione Cassa di Rispar-mio di Carpi, l’Associazioneculturale Schola CantorumRegina Nivis, ed EnricoCaffari, direttore artistico delfestival.

P

Sabato 19 gennaio ore 21Chiesa della Madonna della Neve di Quartirolo - CarpiMUSICA ET VERBUM, Itinerario spirituale dal cantogregoriano alla polifonia del RinascimentoIl Coro Paer di Colorno (PR) e i maestri Ugo Rolli e OresteSchiaffino offrono al pubblico carpigiano un vasto reper-torio di polifonia rinascimentale attento agli autori attivisul territorio italiano nel corso del XVI e XVII secolo.

Venerdì 25 gennaioCattedrale S. Maria Assunta - CarpiFRANCESCO MARIA GUAITOLI E IL SUO TEMPO,Pagine inedite del Maestro di cappella della Collegiatadell’Assunta

Sabato 2 febbraioChiesa di San Bernardino da Siena - CarpiSALVE REGINA, Sonate e Mottetti concertati in stilmoderno

Il Circolo “Luciano Pavarotti”porta a Carpi la grande opera di VerdiMartedì 15 gennaio, a Teatro con il “Rigoletto”

L’11 marzo 1851, al teatro “La Fenice” di Venezia,andava in scena un’opera destinata ad un grande succes-so. Era la prima del “Rigoletto”, melodramma in tre atti,musicato da Giuseppe Verdi su libretto di FrancescoMaria Piave, e tratto dal dramma di Victor Hugo “Le Rois’amuse” (Il re si diverte). Grazie al Circolo lirico cultu-rale “Luciano Pavarotti”, con il patrocinio del Comune diCarpi, avremo la possibilità di rivivere le emozioni dellegrandi arie verdiane. L’appuntamento è fissato per mar-tedì 15 gennaio, alle ore 21, al Teatro Comunale carpigiano,per un Rigoletto che si preannuncia intenso e coinvolgen-te. La presenza del baritono Giorgio Cebrian nei pannidel protagonista assicura uno spettacolo di alto livello.Pierluigi Cassano firma la regia dell’opera, che verràaccompagnata dal Coro dell’Opera di Parma e dall’Or-chestra Sinfonica dei Cantieri D’Arte, diretta da StefanoGiaroli. Le scene e i costumi, realizzati da “Arte Scenica”di Reggio Emilia, sono curati da Artemio Cabassi. Lavendita dei biglietti è iniziata lunedì 7 gennaio, perinformazioni contattare la biglietteria del Teatro allo059/649263.

Daniele Franda

Ambito modenese, Sogno di San Giuseppe, primametà del XVIII sec., olio su tela, 162x114 cm.

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20 13 gennaio '08 AGENDAAGENDADOMENICA 13 GENNAIOGiornata mondiale delle migrazioni

LUNEDÌ 14 GENNAIO• Ore 21 – Curia – Consiglio Diocesano

Caritas

GIOVEDÌ 17 GENNAIOGiornata per il dialogo ebraico-cri-stiano• Ore 18 – San Bernardino da Siena –

Preghiera per le vocazioni

VENERDÌ 18 GENNAIOSettimana di preghiera per l’unità deicristiani• Ore 17 - Seminario – Incontro per gli

insegnanti

PORTA APERTA

I servizi offerti sono: ascol-to, ricerca lavoro, interventiin generi alimentari, orien-tamento e tutela dei diritti,accompagnamento a perso-ne e famiglie in difficoltà,distribuzione indumenti emobilio usati, organizzazio-ne di momenti d’incontro eintegrazione per stranieri.

CARPI - Via Peruzzi, 38Tel. 059 689370 - Fax 059 6550219.Sito internet: www.portaapertacarpi.it,E-mail: [email protected] di apertura al pubblico: lunedì,martedì, giovedì e venerdì dalle 9,30 alle11,30 e dalle 16,30 alle 18,30.

MIRANDOLA - Via S. Faustino 130Tel e Fax 0535 24183.E-mail: [email protected] di apertura al pubblico: martedì,giovedì e venerdì dalle 10 alle 11,30.

RECUPERANDIA

Nuova vita alle cose - peruno stile di vita più equo esostenibile.

Via Montecassino, 10/h - Carpi.Tel 059 643225 – fax 059 6329186.E-mail: [email protected] di apertura: lunedì e giovedì dalle 9 alle12 e dalle 16,30 alle 19; sabato dalle 9 alle 13.

UFFICIO PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI

Coordinamento e promozio-ne dei mezzi di comunica-zione. È disponibile per tuttele parrocchie e realtà eccle-siali un servizio di Ufficiostampa. Aperto dal lunedì alvenerdì dalle 9 alle 12,30.

Via Loschi, 8 - Carpi. Tel 059 687068, fax059 630238. E-mail:[email protected].

CURIA VESCOVILE

Curia Vescovile,Corso Fanti, 13 CarpiTel 059 686048

CARITAS DIOCESANA CARPI

Ha il compito di realizzarel’attuazione del precettoevangelico della carità nel-la comunità diocesana enelle parrocchie.

Sede Legale: Corso Fanti, 13 – Carpi.Sede Operativa: c/o Porta Aperta Carpi,Via Peruzzi, 38 – 41012 Carpi (MO). Tel059 689370 - Fax 059 6329186.Sito internet: www.caritascarpi.itE-mail: [email protected] di apertura: da lunedì a venerdì dalle9 alle 12,30 e dalle 15,30 alle 18,30.

UFFICIO MISSIONARIO

Tiene i contatti con tutti imissionari della Diocesi neidiversi Paesi del mondo ecoinvolge la comunità suprogetti in loro sostegno.

Corso Fanti, 13 – Carpi.Aperto dal lunedì al sabato dalle 9 alle12,30 e il martedì dalle 15 alle 18.Tel e fax 059 689525. E-mail:[email protected]

UFFICIO PELLEGRINAGGI

Organizza e coordina i pel-legrinaggi diocesani; con-sulenza alle parrocchie nel-l’organizzazione di viaggi;possibilità per privati diprenotare pellegrinaggi eviaggi autonomi; consul-tabili numerose pubblica-zioni. Aperto dal lunedì alsabato dalle 9 alle 12,30.

Corso Fanti, 13 – Carpi.Tel e fax 059 652552.E-mail: [email protected]

CENTRO DI CONSULENZA FAMILIARE

Risponde alle esigenzerelazionali della vita di cop-pia, della famiglia e dellapersona.Senza scopo di lucro e gra-tuito, nel rispetto assolutodel segreto professionale.

Via Catellani 9 - CarpiTel 059 644352.Sito internet: www.consultoriodiocesano.itE-mail: [email protected] riceve su appuntamento oppureattraverso il sito nel servizio mail-help.

CENTRO MULTIMEDIA “MONS. A. M. GUALDI”

Tre sezioni – Biblioteca,Archivi storici edEmeroteca e Multimediale– rivolte in modo partico-lare a catechisti, animatoridei gruppi associativi, stu-denti, insegnanti.

Seminario VescovileCorso Fanti, 44 a Carpi – Tel 059653835 – E-mail:[email protected]ì e venerdì dalle 16 alle 19 -mercoledì e sabato dalle 9 alle 12

Direttore responsabile: Luigi LammaRedazione: Annalisa Bonaretti (coordinatrice, area cronacacultura e società); Benedetta Bellocchio (area vita ecclesia-le); Daniele Franda; Virginia Panzani (area Mirandola –Concordia); Saverio Catellani; Corrado Corradi; Luca VerriniCollaboratori: Lidia Bovi, Gianpaolo Camurri, Nicola Catellani,Davide Cattini, Dante Colli, Pier Giuseppe Levoni, MariaLuisa Luppi, don Carlo Malavasi, Laura Michelini, SilviaPignatti, Antonio Prandi, mons. Douglas Regattieri, AlbertoRustichelli, Ornella TibastiFotografia: Paolo SantiniArt Director Claudio VarettoGRAFICA E IMPAGINAZIONE: Compuservice sas - Carpi -tel. 059/684472.

Redazione - Ufficio Abbonamenti e Pubblicità -Amministrazione:

via d.E.Loschi 8 - Carpi(a fianco della Cattedrale)

tel. 059/687068 - fax 059/630238

Una copia 1,00(i.i) - Copie arretrate 2,00(i.i)ABBONAMENTO ORDINARIO 35,00 (i.i)ABBONAMENTO SOSTENITORE 50,00 (i.i) BENE-MERITO 100,00 (i.i)Registrazione del Tribunale di Modena n. 841 del 22.11.86- C.C.P. n. 15517410 intestato a Notizie, Settimanale dellaDiocesi di Carpi - Stampa: Galeati industrie grafiche Spa- www.galeati.it - Autorizzazione Prot. DCSP/1/1/5681/102/88/BU del 13.2.90. Notizie fruisce dei contributi statalidiretti di cui alla Legge 7 agosto 1990 nr. 250.

Redazione: [email protected]:

[email protected]

Ai sensi del D.Lgs n. 196 del 30/06/1993 si comunica che i dati deidestinatari del giornale, forniti all'impresa editrice Notizie scrl all'attodella sottoscrizione dell'abbonamento, o diversamente acquisite daenti e associazioni collegati, sono contenuti in un archivio informaticoidoneo a garantire la sicurezza e la riservatezza. Tali dati sarannoutilizzatti, salvo divieto espresso per iscritto dagli interessati, oltreche per il rispetto al rapporto di abbomaneto o di invio pacchi, ancheper le proprie attività istituzionali, ivi comprese la comunicazione,l'informazione e la promozione, nonchè per conformarsi ad obblighinormativi e di legge.

Settimanale della Diocesi di Carpi

ASSOCIATO ALL'USPIUNIONE STAMPA

PERIODICA ITALIANAE ALLA FISC

FEDERAZIONE ITALIANASETTIMANALI CATTOLICI

Apostolatodella Preghiera

Ogni primo giovedì delmese, dopo la S. Messa delle

ore 10 nella chiesa del Cristo, medita-zione guidata.

Intezioni del mese di gennaioGenerale: perché la Chiesa rafforzi ilsuo impegno per la piena unità visibi-le, così da manifestare sempre più ilsuo volto di comunità d’amore dove sirifletta la comunione del Padre, delFiglio e dello Spirito Santo.Missionaria: perché la Chiesa in Afri-ca, che si prepara a celebrare la suaseconda Assemblea Speciale del Sinododei Vescovi, continui d essere segno estrumento di riconciliazione e di giu-stizia in un continente ancora segnatoda guerre, sfruttamento e povertà.Dei Vescovi: perché tutti ci impegnia-mo lealmente per la pace e diveniamocostruttori di rapporti di riconciliazio-ne, assumendo uno stile di vitaimprontato al rispetto della personaumana e dell’accoglienza.

SABATO 19 GENNAIO• Ore 17 – Seminario – Incontro per i

ministri istituiti

DOMENICA 20 GENNAIOGiornata diocesana per la scuola cat-tolica• Ore 15,30 – S. Ignazio – Incontro per i

ministri straordinari della Comunione• Ore 16,30 – Sala Duomo – Carpi –

Incontro biblico (CIB)

Continua…la lectio continua

DOMENICA13 GENNAIO 2008DALLE 18 ALLE 20

PRESSO LA CHIESA DI S.CHIARA-CARPI

Siamo invitati a leggere i capitoli3-4-5 e 6 del Vangelo. Il brano cheverrà commentato sarà MT 6,25-34. Inviate le domande e i dubbiemersi dalla lettura dei testi al

segretario del Settore apostolatobiblico diocesano, Fabio

Torrebruno:[email protected].

Il brano giornaliero della Lectiocontinua è scaricabile dal sito

diocesano, all’home pagewww.carpi.chiesacattolica.it

Mostra su Mamma Nina fino al 20 gennaio“Madre oltre i confini”, la mostra di fotografie e opere d’arte su Mamma Nina,è stata prorogata fino al 20 gennaio. L’esposizione è allestita presso la Chiesadella Sagra ed è visitabile il martedì, giovedì e venerdì dalle 10.30 alle 12.30e il sabato e la domenica dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 18.

BANGLADESH: EMERGENZA CICLONE 2007Le offerte raccolte dalla Caritas Diocesana

S.E. Mons. Elio Tinti, 1.000,00; Animatrici Missio-narie Carpi, 1.500,00; Curia Vescovile di Carpi,75,00; Scuole “Figlie della Divina Provvidenza”,800,81; Parrocchia di S. Croce, 500,00; Parrocchiadi Gargallo, 100,00; Parrocchia di Panzano, 280,00;Parrocchia di Mirandola, 600,00; Parrocchia di Limidi,367,89; Parrocchia del Duomo, 800,00; Parrocchiadi Cividale, 300,00; Parrocchia di Fossoli, 400,00;Pulga Maria Nina, 25,00; Parmeggiani Grazia, 50,00;N.N., 100,00; N.N., 50,00; N.N., 50,00; N.N., 200,00;Mantovani Giovanni e Pasini Francesca, 50,00.Totale offerte EURO, 7.248,70Contributo Caritas Diocesana di Carpi, 5.000,00Totale complessivo versato EURO, 12.248,70

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2113 gennaio '08AGENDAAGENDA

AGENDA del VESCOVO

ORARIO SS. MESSE

Segreteria vescovile Corso Fanti 7 Carpi - Tel. 059 686707

In grigio gli orari modificati dall'elenco pubblicato in precedenza.

Le parrocchie sono pregate di segnalare eventuali variazioni.

Frequenza per la diocesi FM 90,2La Tv dell’incontro

Digitale terrestre - Canale 818 Sky - “E’ TV” Bologna

Gloria e lode al tuo nome, o Signore.

Domenica 13 gennaioLETTURE: Is 42,1-4.6-7; Sal 28; At 10,34-38; Mt 3,13-17.BATTESIMO DEL SIGNOREANNO A – I SETT. SALTERIO

Dal vangelo secondo MatteoIn quel tempo Gesù dalla Galilea andò al Giordano da Giovanni per farsi battezzare da lui.Giovanni però voleva impedirglielo, dicendo: «Io ho bisogno di essere battezzato da te e tuvieni da me?». Ma Gesù gli disse: «Lascia fare per ora, poiché conviene che così adempiamoogni giustizia».Allora Giovanni acconsentì.Appena battezzato, Gesù uscì dall’acqua: ed ecco, si aprirono i cieli ed egli vide loSpirito di Dio scendere come una colomba e venire su di lui. Ed una voce dal cielo disse:«Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto».

Giovedì 17 gennaio – Sant’Antonio AbateAntonio abate è uno dei più illustri eremiti della storia della Chiesa. Nato a Coma, nelcuore dell’Egitto, intorno al 250, a vent’anni abbandonò ogni cosa per vivere dapprimain una plaga deserta e poi sulle rive del Mar Rosso, dove condusse vita anacoretica perpiù di 80 anni. Morì, infatti, ultracentenario nel 356. Già in vita accorrevano da lui,attratti dalla fama di santità, pellegrini e bisognosi di tutto l’Oriente. Anche Costantinoe i suoi figli ne cercarono il consiglio. Per due volte lasciò il suo romitaggio. La primaper confortare i cristiani di Alessandria perseguitati da Massimino Daia. La secondaper esortarli alla fedeltà verso il Concilio di Nicea. Nell’iconografia è spesso raffiguratocircondato da animali domestici, come il maiale, di cui è popolare protettore.

Il quotidianodei cattolici

Fossoli: Sant’Antonio Abate, compatrono della parrocchiaGiovedì 17 gennaio, alle ore 19, sarà celebrata la Santa Messa nella memoria liturgica del Santo. Nel corso dellasettimana saranno benedette stalle e animali (informazioni presso la parrocchia).Il Circolo Anspi “La Prora” organizza inoltre il Pranzo di Sant’Antonio domenica 20 gennaio, ore 12.30, pressoi locali della parrocchia. Prenotazioni (entro il 18 gennaio), informazioni presso: Cantuti Licinio 059-660298;Galavotti Bruna 059-660997, Parrocchia di Fossoli 059- 660622.

Zona Pastorale 1Prima messa festiva• 17,00: casa protetta Quadrifoglio/Carpine (p.zza Dona-

tori di Sangue 1) • 18,00: Cattedrale • 18,30: S. Nicolò• 19,00: S. Francesco • 19,30: Ospedale

Festive• 7,15: S. Bernardino da S. • 7,30: S. Chiara • 8,00:

Cattedrale, S. Nicolò • 9,00: Ospedale, Tenente Marchi• 9,30: Cattedrale, S. Francesco, S. Nicolò • 10,00:casa protetta Quadrifoglio/Carpine (p.zza Donatori diSangue 1) • 10,30 Cimitero • 10,45: Cattedrale •11,00: S. Francesco, S. Nicolò • 12,00: Cattedrale •17,30: S. Nicolò • 18,00: Cattedrale • 19,00: S. Fran-cesco – Ospedale

Zona Pastorale 2Prima messa festiva• 18,30: Corpus Domini • 19,00: Quartirolo, S. CroceFestive• 8,00: Quartirolo • 8,30: Corpus Domini, S. Croce •

9,45: Quartirolo • 10,00: Corpus Domini, Gargallo •11,15: Quartirolo, S. Croce • 11,30: Corpus Domini,Panzano

Zona Pastorale 3Prima messa festiva • 16,00: Cortile • 19,00: S. Bernardino R., LimidiFestive• 8,00: Limidi • 9,30: S. Bernardino R, S. Martino Secchia

• 10,00: Limidi • 11,00: S. Bernardino R, Cortile •11,15: Limidi • 17,00: S. Bernardino R.

Zona Pastorale 4Prima messa festiva• 19,00: S. Agata-Cibeno, S. Giuseppe Artigiano, S. Ma-

rino Ponticelli, Fossoli • 20,30: BudrioneFestive• 8,00: S.Marino • 9,30: S. Giuseppe A., S. Agata-Cibeno

• 10,00: Fossoli, Migliarina • 11,00: S. Giuseppe A.,S.Marino • 11,15: S. Agata-Cibeno, Fossoli, Budrione •17,00: Fossoli (prima domenica del mese) • 18,30: S.Giuseppe A.

Zona Pastorale 5Prima messa festiva• 18,00: Novi di Modena • 19,00: Rolo, S. Antonio in M.

• 20,30: RoveretoFestive• 8,00: Rovereto • 8,30: Novi di Modena • 9,30: Rolo,

Rovereto • 10,00: Novi di Modena • 11,00: Rovereto,S. Antonio in M. • 11,15: Rolo • 17,00: Novi di Modena• 18,00: Rolo

Zona Pastorale 6Prima messa festiva• 17,00: Mirandola S. Francesco, Mirandola Casa di Ripo-

so • 18,00: Cividale • 18,30: Mirandola Duomo •18,30: Mortizzuolo • 19,30: S. Giacomo Roncole

Festive• 7,30: Mirandola Ospedale • 8,00: Mirandola S. France-

sco • 8,30: Cividale • 9,00: Mirandola Duomo • 9,30:Mortizzuolo, S. Giacomo Roncole • 9,45: S. Giustina •10,30: Mirandola Duomo, Cividale, S. Martino Carano •11,15: Mirandola S. Francesco • 11,30: Mortizzuolo, S.Giacomo Roncole • 12,00: Mirandola Duomo • 17,00:Mirandola S. Francesco • 18,30: Mirandola Duomo

Zona Pastorale 7Prima messa festiva• 18,30: Concordia • 19,00: Fossa, S. Possidonio •

20,00: VallaltaFestive• 8,00: Concordia, S. Possidonio • 9,00: Vallalta, S.

Caterina • 9,30: Fossa, S. Possidonio • 10,00: Concor-dia • 10,45: S. Giovanni • 11,00: Vallalta • 11,15:Fossa • 11,30: S. Possidonio, Concordia

Zona Pastorale 8Prima messa festiva• 17,00: San Martino SpinoFestive• 9,00: S. Martino Spino • 9,30: Gavello • 11,00: S.

Martino Spino, Quarantoli • 11,15: Tramuschio

Diocesi di Piacenza - BobbioMonsignor Gianni Ambrosio nuovo Vescovo

Mons. Gianni Ambrosio, del cle-ro dell’arcidiocesi di Vercelli, fi-nora Assistente ecclesiastico ge-nerale dell’Università Cattolicadi Milano è stato nominato ve-scovo della diocesi di Piacenza –Bobbio. Ambrosio è nato a Santhiàil 23 dicembre 1943. Ha perfe-zionato la preparazione accade-mica a Roma presso la PontifìciaUniversità Gregoriana, dove nel1995 ha conseguito la Laurea inTeologia. Nel 1970, ha consegui-to la Licenza in Scienze socialiall’ Institut d’Etudes Sociales dell’Institut Catholique diParigi e nel 1972 il diploma in Sociologia della religione allaSorbona. Dal 1974 è Docente ordinario di Sociologia reli-giosa e di Teologia pastorale presso la Facoltà Teologicadell’Italia Settentrionale di Milano. È Consulente del Servi-zio Nazionale per il progetto culturale della CEI, Consiglierenazionale del GRIS (Gruppo di ricerca e di informazionesulle sètte), membro del Comitato scientifico internazionaledel CENSUR (Centro Studi sulle Nuove Religioni).

Diocesi di La Spezia - Sarzana - BrugnatoNominato il successore di monsignor Bassano Staffieriè monsignor Francesco Moraglia di Genova

Monsignor Francesco Moraglia,nato a Genova il 25 maggio 1953è stato eletto alla sede vescovile diLa Spezia-Sarzana-Brugnato il 6dicembre 2007, verrà ordinatovescovo domenica 3 febbraio.Vescovo consacrante sarà il cardi-nale Angelo Bagnasco arcivesco-vo metropolita di Genova e presi-dente della CEI. Vescovi co-con-sacranti saranno l’arcivescovoMauro Piacenza, Segretario della Congregazione per il Cle-ro, e monsignor Bassano Staffieri. Mons. Moraglia prenderàpossesso ufficiale della Diocesi che il Santo Padre gli haaffidato sabato 1 marzo. Il vescovo Bassano che ha presiedu-to le celebrazioni delle solennità natalizie ha rivolto unaccorato appello alla riscoperta autentica del Natale: “E’questo il mio augurio per ognuno di voi, per ogni famiglia,per questa nostra amata Chiesa, che affiderò presto al miosuccessore Mons. Francesco Moraglia; augurio che si tra-sforma in impegno e con tutti voi in preghiera”. MonsignorStaffieri continuerà a risiedere nella città di La Spezia.

Monsignor Elio Tinti martedì 8 gennaio, presso lacasa di cura Villa Toniolo, ha subito un piccolointervento chirurgico di sostegno alla muscolaturaaddominale in seguito al rilassamento di alcuni tessutidopo l’operazione del 2006. E’ previsto un recupero intempi rapidi.

Il Vescovo è sereno e con il consueto ottimismo ritienedi potersi ristabilire al più presto e di continuare comesempre il suo ministero pastorale.Il soggiorno in clinica del Vescovo è accompagnatodal pensiero affettuoso di tutti i cittadini e dalle pre-ghiere del clero e dei fedeli della nostra Diocesi.

Il Vescovo ricoverato a Villa TonioloUna degenza breve

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22 13 gennaio '08

Cantina Sociale di CarpiPUNTI VENDITA

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Fax 059/630238 - E-Mail: [email protected] male durante le feste: diario semiserio ma verodi un malato in cerca di un medico“Lasciate ogni speranza…”

Premessa: è tutto rigorosamente vero.Metti un giorno qualunque tra Natale e Capodanno, ti sentipoco bene, ma poco bene sul serio e allora telefoni al tuomedico di famiglia che naturalmente è in ferie. Allora chiamipiù e più volte la sostituta che non risponde perché saràimpegnata come e più di sempre. Così non ti resta che rivolger-ti alla guardia medica che non viene perché stai male, male dacani, ma non sei impossibilitato al movimento. Ti indicano diandare al Meditem perché il Pronto soccorso è intasato comesempre, in prevalenza da stranieri che non sanno dove andaree chi chiamare, spesso non sanno nemmeno di avere un medicodi base.Così ti decidi, stringi i denti – hai già preso tutti gli antidolorificiche hai in casa, ma è stato come bere acqua fresca -, vai alMeditem, l’intelligente cooperativa di medici a due passi dalPronto soccorso, e ti ritrovi in mezzo a una trentina di personeaccompagnate – così il numero raddoppia -, in prevalenzaanziani e bambini. Fa freddo, tutti tengono il cappotto. Forsecon questa temperatura muoiono microbi, virus e batteri,chissà.Poi passi davanti al Pronto soccorso, per un attimo pensi cheil male è tanto forte che non sarebbe sbagliato fermarsi, madecidi che non lo farai, non vuoi essere uno di quelli che lointasano “per poco” anche se il dolore non molla la presa, poic’è quella scritta poco invitante di una pubblicità di onoranzefunebri proprio dove sta la scritta Pronto soccorso, pratica-mente all’ingresso.. “Lasciate ogni speranza o voi che entrate”, ti torna in menteDante e invece di cominciare un viaggio all’Inferno decidi ditornare a casa.Ti riattacchi al telefono, prima o poi un medico lo troverai.Speriamo prima dell’Epifania.

U.B., Carpi

L’enciclica Spe salvi: dolce guida per l’umanità

Mentre leggevamo l’Enciclica del Santo padre “Spe Salvi”i nostri cuori si riempivano di gioia nel sentire tali dolciparole, quasi un canto soave ed armonioso, che ristorava lepaure e le ansie e i dolori di tanti uomini della nostra attualeumanità spesso smarrita e incapace di rispondere ai grandiquesiti dell’essere uomini. Più che un messaggio che va peril mondo definiremmo tale documento un “vademecum” peri cristiani dagli antichi tempi ai giorni nostri, dove il figlio diDio ha donato una “affabile speranza” quando pur avendonell’antichità tutti gli uomini numerose divinità erano peròin un mondo buio e senza speranza in cui il Vangelo haportato una “comunicazione” che ha cambiato la vita, quelVangelo che porta la verità e la speranza ultraterrena. Unuomo che con Cristo non è più diviso dai suoi cari che lohanno preceduto ma con la preghiera e le buone opere puòcontinuare un dialogo d’aiuto e di amore per l’eternità.Un’umanità che è stata tradita da false dottrine che dovevanocon la scienza e la ragione sostituire Dio nel nostro mondofinendo solo in tragici bagni di sangue con orrori di inauditaferocia. Un Giudizio che l’uomo d’oggi tende sempre più arinviare che è oggi non più il terrore medioevale dell’iradivina dinnanzi ai nostri peccati, ma è il giudizio di un Dioche è giustizia si, ma anche grazia, perché l’uomo, comun-que abbia vissuto è sempre figlio di Dio e mai da Luidimenticato. Ma l’uomo non è solo in questo camminoterreno, Maria la madre di Dio che per prima ha risposto allachiamata del Signore è come una “stella del mare” che guidail viaggio dell’uomo sul mare della storia spesso oscuro eburrascoso e dove le stelle sono le persone che hanno saputovivere rettamente e sono luci di speranza. Come nel momen-to dell’annunciazione l’angelo disse a Maria di non temerecosì il timore non pervada il cuore degli uomini e seguano lavia del Vangelo sotto la protezione della angusta Madre checi guidi verso il mare della eterna felicità.

Itala Mastronardi, Carpi

Via Bellentanina e via Santa Maria in Castellouno sfregio nel cuore della città

L’annuncio è stato dato da un breve trafiletto apparso suQuicittà di gennaio: Carpi non è più un semplice comune, maa tutti gli effetti una città, con tanto di modifica sul gonfa-lone. Quanti sanno di essere stati già da parecchi mesipromossi cittadini, cioè abitanti della Città di Carpi? Anchese questo titolo avrebbe dovuto appartenerci da parecchisecoli, non vi era mai stato quel riconoscimento ufficiale cheè finalmente arrivato da Roma per interessamento delleautorità comunali.E’ ben vero che l’uomo della strada potrebbe all’annuncio diquesta singolare “promozione” rispondere subito: che im-porta? Che cosa cambia? Non ho sempre lo stesso problemadi sbarcare ogni giorno il lunario? ... Che differenza favivere in un luogo che si chiama “città” piuttosto che “comune di provincia”? Sicuramente nessuna. A meno chenon si voglia ammettere, riflettendo con un po’ di calma, cheuna differenza sostanziale potrebbe anche esserci. A città non appartiene solo l’aggettivo cittadino, riferitospecialmente ad aspetti amministrativo-legali; c’è pure l’ag-gettivo urbano, anch’esso di derivazione latina. Urbano siriferisce alla città e alla sua popolazione, e significa, tral’altro, “di modi garbati e distinti, cortese, amabile, ancheper la predisposizione all’arguzia e allo scherzo, che rivelabuona educazione, civiltà, cortesia e piacevolezza di spiri-to...”.Certo, sulla carta, siamo diventati tutti cittadini noi abitantidi Carpi, ma quanto a urbanità di modi, cioè quanto a modigarbati e distinti, cortesi e amabili che rivelano buonaeducazione...Non c’è dubbio che il nobile assetto architettonico di Carpi,voluto dal principe Alberto, la piazza grandiosa, il castello eil piazzale re Astolfo col complesso veramente unico dellaTorre, della Sagra, del Castelvecchio, e ora anche dellagrande biblioteca, diano a Carpi la dignità di una vera cittàa dimensione umana dove sembrerebbe ancora possibilecostruire “quelle conoscenze, amicizie ed intese alle qualiaspira, nelle parole di Giovanni Paolo II, il comune eduniversale desiderio di concordia e di pace”.Quanto però al piazzale Astolfo, che si appresta ad esserenuovamente riconosciuto come il vero cuore della città,occorre dire che la pretesa ad un volto urbano (nel sensochiarito sopra) viene smentita da tristi realtà, fatti anchetroppo evidenti.Cominciamo da due delle sue vie d’accesso, cioè ViaBellentanina e Santa Maria in Castello: sono stradine strettee brevi, ma squallide e sporche coi muri imbrattati da scrittee disegni obbrobriosi e la comparsa qui e là di quel marchioche ormai sappiamo ben riconoscere. Alcuni dei turistiprovenienti dalla stazione o dai parcheggi di viale Carducciche si dirigono verso la Sagra, oggi divenuta attrazioneuniversalmente nota, trovano in queste due viuzze i passaggiobbligati verso l’insigne monumento. Cosa c’è dietro queste

scritte deliranti e l’assurdità di disegni la cui negativitàsiamo oggi in grado di decifrare? Non occorrono infattilauree in psicanalisi per capire che si tratta di punte diiceberg che denunciano un disagio profondo e devastante,segni che vanno raccolti e considerati con attenzione. Eperché chi abita questi edifici non si dà poi da fare per farliripulire, ma soprattutto per individuare gli autori?Queste brutture hanno un influsso gravemente diseducativo,e contribuiscono a rafforzare mentalità e atteggiamenti tra-sgressivi, di cui tutti prima o poi dobbiamo pagare il salatis-simo prezzo. E’ un discorso serio e difficile: ma non sarebbeora che al falso coraggio, che è sfrontatezza, violenza edisprezzo degli altri, facesse riscontro il vero coraggio, cioèil coraggio di educare, anche con tutti i rischi che essocomporta?

Rosanna Zelocchi, Carpi

Una precisazione: a Natale nasce Gesù

Alla vigilia del S. Natale i Tg Rai hanno parlato di tutto:quanti regali hanno comprato i newyorkesi, cosa hanno fattoi mussulmani al Cairo, con rispettiva cronistoria della cine-matografia della città egizia, un bellissimo spot al laicissimoBabbo Natale. Ahimè neppure una parola sul fatto che(piccolo particolare) nel giorno di Natale nasce Gesù, Signo-re e Dio per i cristiani. Ma a qualcuno fa ancora così pauraquesto figlio dell’Uomo a distanza di duemila anni di storia?Evidentemente sì, se nei presepi mettono persino le mo-schee.

Dino Pegoraro, Carpi

Sul portale “Tempo al tempo”

Scrivo in relazione all’articolo dal titolo “Carpi una retenon in rete” pubblicato sul vostro giornale del 16 dicem-bre 2007.È la prima volta che decido di avvalermi della “pennavirtuale” ma, ho deciso di farlo per rispondere ad unarticolo che contiene critiche, a mio parere, veramentepoco costruttive.Spero che la mia mail non passi inosservata, perchè leggosempre Notizie e credo nella vostra professionalità.Scrivo soprattutto in merito alla critica al portale “Tempoal tempo” (seconda parte del trafiletto).Io non sono un’esperta di internet e nemmeno di grafica,ma ho navigato su questo sito, anzi ci navigo moltospesso, lo trovo estremamente utile, aggiornato e sempli-ce (parola che invece trovo poco attribuibile ad altriportali, come ad esempio “tempo permettendo” che nonconoscevo, ma che ho visitato proprio su consiglio diB.B., di difficile navigazione, con poche notizie e pocofruibili: per me è inutile sapere che a Ravenna c’è unsupermercato o una farmacia che osservano orari partico-lari o che consegnano la spesa a casa, quando mai sfrut-terò il servizio? Mi è parso solo un banale raccoglitore diinformazioni ma non una rete, non è forse meglio che ognicomune, provincia, ente abbia un suo sito dedicato alla

conciliazione o una sezione della propria rete civicariservata al tema?).Inoltre non credo che Tempo al tempo debba essereriduttivamente classificato come un sito per DONNE,basta con queste catalogazioni! Io lo vedo più come unsito per le famiglie, per i cittadini e per chiunque abbiadifficoltà a conciliare i personali tempi di vita.E questo lo dico da lavoratrice, da mamma, da moglie e dafutura nonna.Infine mi piace tantissimo la sezione “consigli per oziare”dove ho trovato interessanti consigli per a tutto tondo sutemi come la conciliazione, la famiglia, le pari opportuni-tà e la violenza sulle donne. Ho verificato personalmentela presenza di una redazione sempre attiva e attentapartecipando al sondaggio effettuato tra marzo e aprile2007 che ha contribuito a migliorare il portale ascoltandol’utenza. Ultima cosa, perchè non voglio dilungarmi, perme la citazione nella pagina iniziale è azzeccatissima, nonimporta in che contesto letterario sia stata maturata o ilsuo significato all’interno del libro in cui è contenuta,importa l’efficacia all’interno del contesto “tempo altempo”, no?

Maria Neri, Carpi

Vandali all’opera anche sulle paretidella nuova biblioteca Loria

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2313 gennaio '08SPECIALE S.GIUSEPPE

di Natale realizzata con let-ture e canti eseguiti dal coroparrocchiale diretto da donLino e con il saggio di dan-za del corpo di ballo “IlColibrì” diretto da AnnalisaGennari. Anche i bimbi delcatechismo hanno vissutoil “concerto grosso” e larecita sul Natale.Il gesto di carità dei bambi-ni e della comunità è statoindirizzato quest’anno asostegno dei bambini dellascuola di Bileil nel Darfur,una regione martoriata dal-la violenza. Anche ilmercatino di Natale conoggetti fatti a mano da tuttele associazioni è stato unbel successo e il ricavatoservirà a sostenere le attivi-tà dell’oratorio.Da ammirare il presepiocurato da Sergio Cavazzolie Giancarlo Amadei sem-pre curato nei dettagli e igrado di suscitare lo stupo-re di grandi e piccini.

Poi il gran finale per la festadell’Epifania con la 29°edizione della Cavalcata deiMagi che presenta semprequalche novità e si arricchi-sce di nuovi personaggi,compreso quest’anno untranquillo asinello in carneed ossa. Il vescovo Elio si ècomplimentato con tutta lacomunità per l’impegno concui viene realizzata questaoriginale tradizione chemantiene vivo il senso del-l’adorazione che ogni cre-

dente deve avere di fronteal Bambino Gesù e al gran-de mistero dell’incarnazio-ne. Il piccolo Tommaso neipanni di Gesù Bambino pa-reva proprio a suo agio traquella moltitudine diadoratori teneramente ac-colto tra le braccia dellamamma Maddalena DeStefani e del papà RiccardoNeri. Dopo la messa tutti inmarcia, Befana compresa,per portare la gioia dell’in-contro con Gesù alle strut-ture protette e in ospedalenel reparto di pediatria. Perl’anno prossimo, 30° edi-zione, don Lino ha in mentequalcosa di speciale, chie-derà anche ai genitori di met-tersi in marcia. Chissà forsevedremo la carovana gui-data dalla stella e dagliangioletti arrivare fino inCattedrale davanti al belpresepio allestito sulsagrato?

L.L.

La 29° edizione della Cavalcata dei Magi ha conclusoun intenso tempo di Avvento – Natale ricco di avvenimenti.Il grazie di don Lino per la generosità di tanti laicinell’animazione della vita parrocchiale

La 29° edizione della Cavalcata dei Magi ha conclusoun intenso tempo di Avvento – Natale ricco di avvenimenti.Il grazie di don Lino per la generosità di tanti laicinell’animazione della vita parrocchiale

2313 gennaio '08SPECIALE S.GIUSEPPE

razie a tutti e di cuo-re, Buon Anno!”. Siconclude così la let-tera che don Lino

Galavotti parroco di SanGiuseppe Artigiano ha in-dirizzato alla comunità par-rocchiale in occasione del-l’inizio del nuovo anno. Dadon Vianney alle Suore,dai catechisti agli operatoridella pastorale, a singolilaici, fedeli collaboratori neidiversi servizi che una real-tà parrocchiale così vasta enumerosa richiede: tutti unitiin un unico messaggio digratitudine. “Così che cre-sca sempre più la nostra co-munione fraterna, forma vi-sibile della presenza del Si-gnore tra di noi” è questol’augurio vero, la tensionequotidiana che don Linochiede alla comunità doveognuno è chiamato a viverela fede e l’impegno ad an-nunciare il vangelo con lavita.Il tempo di Avvento si eraaperto con l’assemblea par-rocchiale alla quale era pre-sente il Vescovo nel corsodella quale i responsabilidelle associazioni hannoportato il vissuto delle va-rie esperienze pastorali incampo educativo e caritativocome è stato riferito su No-tizie del 16 dicembre.Il cammino verso il Nataleè stato poi scandito da alcu-ni momenti forti che hannocoinvolto i bambini con iloro genitori e anche tantiadulti.A cominciare dalla veglia

Quando la gioia si mette in marciaQuando la gioia si mette in marcia“G

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