SETTIMANALE DELLA DIOCESI DI CARPI - … degli aerei: la sensa-zione che provano è simi-le...

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Dall’oratorio alla scuola sul fronte dell’emergenza educativa Di gran lunga il più ragionevole Una copia 1,00 Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 nr. 46) art. 1, comma 1, DCB Ufficio Postale di Carpi (MO) Numero 24/966 - Anno 22º Domenica 24 giugno 2007 SETTIMANALE DELLA DIOCESI DI CARPI G 18 EDITORIALE EDITORIALE 5 PAGINA Aziende La signora della moda A colloquio con Anna Molinari FESTA PIU’ PAZZA 2007 p. 11 SPECIALE SCUOLA SACRO CUORE p. 12/13 Il grazie a Lia Sosena e la pagina degli studenti BIENNALE INSIEME p. 17 Luigi Lamma iugno è tempo di esami e di bilanci. E’ anche tempo di progetti per un’estate ricca e piena di occasioni per crescere. Tutto ruota attorno alla parola educazione. C’è una domanda diffusa di educazione autentica che arriva dagli insegnanti, dai genitori, dagli educatori e dalla società preoccupata che questa carenza metta in crisi la stessa convivenza sociale. C’è un convinto e concreto spendersi nel servizio educativo da parte di tanti giovani e adulti nelle associazioni, di insegnanti che non abdicano al loro ruolo, di genitori che si prendono a cuore la vita dei propri figli anche remando controcorrente. Si potrebbe tradurre tutto questo in numeri, operazione molto facile per una piccola realtà come il territorio della diocesi di Carpi: quanti i bambini e i ragazzi coinvolti nei campi gioco, nei campi estivi, nelle asso- ciazioni, nelle scuole cattoliche; quanti gli educatori e gli insegnanti coinvolti in questa dinamica di relazioni. E’ utile guardare indietro, andare alle radici di questa vocazione educativa come ha fatto don Nino Levratti pubblicando il libro “La nostra età 10 PAGINA Carpi Ecco il Parco Giovanni Paolo II Sorgerà nell’ex Foro Boario 6 PAGINA Salute Prevenire si può Malattie renali: attenti a diabete e ipertensione 9 PAGINA Mirandola Fondazione e CRM Agevolazioni per i lavori in parrocchia Ora al lavoro Ora al lavoro Un libro di don Nino Levratti La nostra età fiorita Dal 1952 un oratorio nel cuore della città di Carpi La presentazione sabato 23 giugno ore 18 Cinema Eden - Carpi Pagina 16 7 PAGINA Arte e bellezza nutrimento dell’anima Arte e bellezza nutrimento dell’anima Imballaggi Industriali NUOVA SEDE: Via Archimede, 175 - Limidi di Soliera (MO) Tel (+39) 059.85.79.611 - Fax (+39) 059.85.80.95 www.chimarimballaggi.it - [email protected] Imballaggi in cartone Si è insediato il nuovo consiglio comunale di Novi. Ancora qualche tensione nella maggioranza ma per il sindaco Luisa Turci è tempo di passare ai fatti dopo mesi di acceso confronto politico Si è insediato il nuovo consiglio comunale di Novi. Ancora qualche tensione nella maggioranza ma per il sindaco Luisa Turci è tempo di passare ai fatti dopo mesi di acceso confronto politico I fatti e la ragione Gli incontri con Davide Rondoni e Renato Farina I fatti e la ragione Gli incontri con Davide Rondoni e Renato Farina

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Dall’oratorio alla scuola sul fronte dell’emergenza educativa

Di gran lungail più ragionevole

Una copia 1,00Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 nr. 46)

art. 1, comma 1, DCB Ufficio Postale di Carpi (MO)

Numero 24/966 - Anno 22ºDomenica 24 giugno 2007

SETTIMANALE DELLA DIOCESI DI CARPI

G

18

EDITORIALEEDITORIALE

5PAGINA

Aziende

La signoradella modaA colloquiocon Anna Molinari

FESTA PIU’ PAZZA 2007 p. 11 SPECIALE SCUOLA SACRO CUORE p. 12/13

Il graziea Lia Sosenae la paginadeglistudenti

BIENNALE INSIEME p. 17

Luigi Lamma

iugno è tempo di esami e di bilanci. E’ anchetempo di progetti per un’estate ricca e piena dioccasioni per crescere. Tutto ruota attorno allaparola educazione. C’è una domanda diffusa di

educazione autentica che arriva dagli insegnanti, daigenitori, dagli educatori e dalla società preoccupata chequesta carenza metta in crisi la stessa convivenza sociale.C’è un convinto e concreto spendersi nel servizio educativoda parte di tanti giovani e adulti nelle associazioni, diinsegnanti che non abdicano al loro ruolo, di genitoriche si prendono a cuore la vita dei propri figli ancheremando controcorrente.Si potrebbe tradurre tutto questo in numeri, operazionemolto facile per una piccola realtà come il territoriodella diocesi di Carpi: quanti i bambini e i ragazzicoinvolti nei campi gioco, nei campi estivi, nelle asso-ciazioni, nelle scuole cattoliche; quanti gli educatori egli insegnanti coinvolti in questa dinamica di relazioni.E’ utile guardare indietro, andare alle radici diquesta vocazione educativa come ha fatto donNino Levratti pubblicando il libro “La nostra età

10PAGINA

Carpi

Ecco il ParcoGiovanni Paolo IISorgerànell’ex Foro Boario

6PAGINA

Salute

Preveniresi puòMalattie renali: attentia diabete e ipertensione

9PAGINA

Mirandola

Fondazionee CRMAgevolazioni peri lavori in parrocchia

Ora al lavoroOra al lavoro

Un libro di don Nino Levratti

La nostra età fioritaDal 1952 un oratorio nel cuore della città di Carpi

La presentazione sabato 23 giugnoore 18 Cinema Eden - Carpi

Pagina 16

7PAGINA

Arte e bellezzanutrimento dell’animaArte e bellezzanutrimento dell’anima

Imballaggi Industriali

NUOVA SEDE: Via Archimede, 175 - Limidi di Soliera (MO)

Tel (+39) 059.85.79.611 - Fax (+39) 059.85.80.95

www.chimarimballaggi.it - [email protected] Imballaggi in cartone

Si è insediato il nuovo consiglio comunale di Novi. Ancora qualchetensione nella maggioranza ma per il sindaco Luisa Turci è tempodi passare ai fatti dopo mesi di acceso confronto politico

Si è insediato il nuovo consiglio comunale di Novi. Ancora qualchetensione nella maggioranza ma per il sindaco Luisa Turci è tempodi passare ai fatti dopo mesi di acceso confronto politico

I fatti e la ragioneGli incontri con Davide Rondonie Renato Farina

I fatti e la ragioneGli incontri con Davide Rondonie Renato Farina

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gente che si impegna affin-ché il mondo migliori, af-finché le condizioni igieni-co sanitarie vengano garan-tite a tutti, affinché la paceporti serenità e prosperitànelle loro case. Da anni la-sciamo la gestione dei no-stri alloggi a famigliekenyote in grado di acco-gliere bambini e bambine,dopo un periodo di forma-zione che offriamo loro. Inquesto modo la cooperazio-ne tra il popolo africano ri-sulta collante nel processodi pacificazione di aree con-siderate a rischio, dove cioèl’indigenza si impossessadell’animo umano e lo stra-volge”.“Il messaggio evangelico –continua Padre Kizito – chetrasmettiamo di continuo èl’amore per l’uomo: amorequindi per il prossimo, maanche per sé stessi: è questociò che manca davvero quan-do la fame e la malattia dila-gano”.

Daniele Franda

si è sempre detto:fino a quando la po-polazione africana

non prende coscienza e simobilita affinché le venga-no riconosciuti i diritti fon-damentali e basilari dell’esi-stenza, la situazione noncambierà. Un mucchio discuse, forse, per non impe-gnarsi fino in fondo e lascia-re tutto al caso. Ma forsedietro quel muro ipocrita sicela una sacrosanta verità.Oggi più che mai bisognalavorare con gli africani,dando i giusti stimoli peruna crescita sana, cultural-mente valida, epurata da ognicattiva ideologia. Con i no-stri mezzi e le loro grandicapacità messi al serviziodella comunità si sono vistii risultati: molte strutturerealizzate da associazionieuropee o americane ven-gono gestite in seguito dallapopolazione locale, per re-sponsabilizzarle e per crea-re spirito di collaborazione.Questo in sintesi il messag-gio della conferenza nazio-nale promossa da FlavioLotti, coordinatore dellaTavola della Pace eGiancarlo Sagramola, re-sponsabile del Coordina-mento Nazionale degli EntiLocali per la Pace e i DirittiUmani. A discutere con loroera presente anche Michael

Ochieng, responsabile diAfrica Peace Point, associa-zione con l’obiettivo di in-coraggiare una cultura dipace tra le diverse comunitàin conflitto, nel contesto du-rissimo delle periferie diNairobi.“La prossima edizione dellamarcia Perugia-Assisi – haaffermato Lotti– deve esse-re l’occasione per fermarcia riflettere sulle nostre re-sponsabilità. Dobbiamo ca-pire che non marciamo innome di un valore, ma diun’urgenza terribile che ognigiorno viene vissuta da quel-le donne e bambini che cichiedono di fare di più”.E’ scomparsa la parola“pace” nella denominazio-ne della marcia: “Abbiamofatto questa scelta – ha spie-gato Lotti – perché si assisteoggi ad un grande abusonell’utilizzo di questo ter-mine. Vogliamo far capireche la parola pace va sem-pre abbinata al suo vero si-gnificato: il pieno rispetto

di tutti i diritti umani. Perquesto, una settimana faabbiamo presentato in Par-lamento un disegno di leggeperché ci sia l’impegno perun’azione educativa in que-sta direzione”.La premessa alla marciaverso Assisi è la riedizione(giunta al sesto anno) dellacamminata tra le strade diNairobi; quest’anno le ele-zioni politiche in Kenya leconferiscono un significatoparticolare: “bisogna fare inmodo – ha detto MichaelOchieng – che si svolganoin un clima di unità e sereni-tà, solo così dimostreremole nostre prerogative”.Tra i testimoni anche padreKizito Sesana opera da di-ciannove anni nella comu-nità di Koinonia: “La po-vertà è il problema princi-pale di queste persone. Lemalattie e la violenza chedilaga nelle strade sono leconseguenze della miseriache investe il popolo diNairobi. Ma c’è anche tanta

Da Nairobiad Assisila marciaper i dirittidell’uomo

Tra le iniziative della XIII edizione del PremioIlaria Alpi (Riccione 5-9 giugno), venerdì 8 giugnosi è svolto un incontro promosso dalla Tavola dellaPace e dal Coordinamento degli Enti locali per laPace. Rappresentanti di tante organizzazioni im-pegnate nella difesa dei diritti umani e nella costru-zione di processi di pace in teatri di guerra si sonoconfrontate e hanno discusso in relazione ai pros-simi appuntamenti. Grande spazio all’Africa conla testimonianza di personalità del Kenya.

Mafia egiornalismoal PremioAlpiIl monito didon LuigiCiotti

“Non bisogna occupar-si di mafia solo in rela-zione alle emergenze enon bisogna considerarla solo una questione di crimi-nalità, ma anche di connivenze e legami. Essere forti enon neutri nel veicolare le notizie sulla mafia e imafiosi. Non aver paura di colpire ed evitare di mitiz-zare figure umane, sia da una parte che dall’altra, daBorsellino a Provenzano, in modo da non dimenticarela gente comune”.Sono parole significative quelle usate dal Presidente diLibera, don Luigi Ciotti (nella foto), nel dibattitoGiornalismo e Mafie che si è svolto nell’ambito delPremio Ilaria Alpi.“Occorre - ha aggiunto don Ciotti - non perdere mai divista che gli stili di vita che ci vengono proposti daigrandi mezzi di comunicazione di massa, ossia l’appa-renza, la forza, il potere e il denaro, sono gli stessi cheappartengono e caratterizzano la mafia”.

Vi raccontoKibera, labaraccopolipiù granded’Africa

Ochola Francis Owino èun giovanissimocineoperatore di Nairobi.Grazie a due giornalistiitaliani ha appreso le tec-niche di base del mestieree insieme ad un gruppo diamici ha costituito laNdugu Mdogo Crew, gra-zie al sostegno dell’asso-ciazione Amani.La troupe, composta dacuriosi e brillanti venten-ni, si impegna per garanti-re la libertà di opinione acoloro i quali la voce èstata tolta: gli abitanti diKibera, slum di Nairobi,la più grande dell’AfricaSubsahariana.Qui vivono duecentomilapersone in condizioni spa-ventose: “Non ci sono ba-gni nelle case, - spiegaFrancis – si fanno i biso-gni in buste che vengonogettate fuori dalla finestra,con il rischio di riceverlein faccia. Non hanno nienteda mangiare, per questo ibambini vengono speditinelle discariche a lavora-re, per cercare di recupe-rare qualcosa di comme-stibile. Inoltre giovani egiovanissimi sniffano lacolla con cui si produconole scarpe e inalano la ben-zina degli aerei: la sensa-zione che provano è simi-le all’ebbrezza, non sen-tono la fame, dimenticanotutti i loro problemi, ma leconseguenze per il fisicosono devastanti”.A Kibera la gente ha mol-to da dire, per esempio ilproblema di essere rappre-sentati nel governo è mol-to attuale: “C’è questavolontà fortissima, - con-tinua il ragazzo kenyoto –ma chi vorrebbe candidarsiper difendere realmente idiritti di questa gente ètroppo povero e non rie-sce a sostenere i costi diuna campagna elettorale,chi promette tante bellecose in cambio dei lorovoti una volta eletto voltale spalle.Per noi di Ndugu MdogoCrew è molto difficile fil-mare in notturna dentro laslum, non c’è illuminazionee le strade si trasformanoin pericolose trappole tesedai disperati che non han-no nulla da perdere”.

I vincitori delPremio IlariaAlpi 2007

I vincitori della XIII edi-zione del Premio giornali-stico televisivo Ilaria Alpisono stati premiati sabato9 giugno, alla presenza delMinistro delle Comunica-zioni Paolo Gentiloni .Nell’occasione è stato con-ferito anche il Premio perla libertà di stampa allamemoria di AnnaPolitkovskja. A ritirare ilpremio il figlio IlyaPolitkovsky.Sezione servizi da tg: “Ibambini di Cana”, di Clau-dio Rubino, Primo Piano- Rai 3, è il racconto dellastrage di Cana, dove dopoi bombardamenti israelia-ni sono morti 37 bambini.Sezione servizi fra i 4 e i15 minuti: “Il nostro cal-cio libero”, di Enrico Te-sta, andato in onda suRaisport (Rai 2), ambien-tato a Roma, nel quartiereBufalotta, mostra il pro-getto “il gabbiano” cheporta in campo pazientipsichiatrici.Sezione inchieste oltre i15 minuti: ex aequo“Khiam, sud del Libano:anatomia di una bomba”,di Flaviano Masella eAngelo Saso, andato inonda su Rai News 24; “Icapitani al World SocialForum” di Gaia Strigelli,andato in onda su Mtv.Sezione riservata alle emit-tenti televisive locali: “Ho-tel Librino”, di Rosa Ma-ria di Natale, andato inonda Tele Marte (Siracusa-Sicilia).Premio Produzione: “Garade Nord. Copii de strada”,di Antonio Martino. Unviaggio nell’ultima “figlia”d’Europa: la Romania.Premio Europa: “LaDernière Frontiere”, diGilles Jacquier, andato inonda su France 2, raccon-ta del viaggio dei migrantida paesi dell’Est attraver-so le porte e versol’Ucraina.Premio della Critica: “Statodi Paura. Scontro di Civil-tà”, di Mauro Parissonee Roberto Burchielli, an-dato in onda su La7. Filmdocumentario in presa di-retta, dedicato al muro divia Anelli a Padova.Premio Hrovatin riserva-to a telecinoperatori: “Pic-coli tappetai di Kabul”,immagini di SilvioGiulietti, andato in ondasu Tg2, Rai 2. Girato dal-l’operatore durante il ra-pimento di GabrieleTorsello.Premio Giovane: “Loschermo nella polvere - Imondiali visti dal Mozam-bico” di Federica Celliniandato in onda su “La Sto-ria Siamo Noi” RaiEducational. Il video illu-stra il programma di edu-cazione sanitaria della co-operazione italiana“CinemArena” per la lottaall’Aids.

Amani for Africa

L’Associazione Amani si occupa delladifesa dei diritti umani sul territorioafricano. Padre Renato Kizito Sesana,missionario comboniano, fondatore epresidente dell’associazione, ha iniziato la sua attività inZambia nel 1977; dal 1988 a oggi è impegnato in Kenya,nella capitale Nairobi, dove aiuta la comunità di Koinonianello sviluppo e nella crescita morale e spirituale. Leprincipali attività di Amani sono le due case di acco-glienza per i bambini e le bambine di strada, Kivuli eCasa di Anita; altre strutture sono sorte per formaremaestri ed educatori da impiegare negli alloggi; inoltreil Mthunzi Centre, un progetto per i bambini di strada diLusaka in Zambia testimonia l’assiduità e la continuitàdegli intenti di Padre Kizito.Amani è oggi una organizzazione gestita prevalente-mente da giovani, con sede a Milano, proiettata sulcontinente africano non solo per l’impegno in Kenya eZambia, ma anche nella difesa del popolo Nuba, vittimadel “genocidio silenzioso” del Sudan. Nel 1995, dopoben 12 anni segnati da uccisioni, stupri, carestie e malat-tie, Amani è riuscita a rompere l’isolamento di questapopolazione, con voli carichi di aiuti umanitari.“Amani” in kiswahili (la lingua ufficiale in Kenya,accanto all’inglese) significa “pace”: non è solo la spe-ranza di Padre Kizito o dei componenti dell’associazio-ne ma è ciò che l’Africa chiede, a gran voce, all’Africa.

COPERTINACOPERTINA

Il premio per la libertà di stampa alla memoria di Anna Politkovskja

Lo

Un ringraziamento al-l’organizzazione delpremio Ilaria Alpi perl’ospitalità offerta aisettimanali aderenti allaFisc, grazie alla quale icollaboratori di NotizieBenedetta Bellocchio eDaniele Franda hannopotuto seguire gli even-ti della manifestazionededicata al giornalismod’inchiesta.

Padre Renato Sesana, in Africa assume il soprannome “Kizito” in onore di un martire ugandese

“L’Italiacon l’Africa”“L’Italiacon l’Africa”

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324 giugno '07

Benedetto XVI,Assisi e San Fancesco

Pace, la radiceè Cristo

la notadella settimana

ricongiungimenti familiari eil reddito familiare insuffi-ciente per sostenere le esi-genze della famiglia stessa,come quello per esempiodell’affitto. In risposta a que-sta richiesta le politiche fa-miliari della Regione dimo-strano uno scarso investimen-to sulla famiglia sia comedestinataria sia come prota-gonista degli interventi messiin campo.La legislazione dell’Emilia-Romagna (analizzata nel-l’Osservatorio al capitolo 6)ha riguardato complessiva-mente 18 documenti – 9 leg-gi regionali, 7 delibere digiunta e 2 delibere dell’As-semblea legislativa – con loscopo di individuare l’orien-tamento verso la famiglia inessa contenuto e nel capirequale spazio è riservato allafamiglia.I 18 interventi/servizi sonostati analizzati prendendo inconsiderazione 4 dimensio-ni: utenza/beneficiario, ossiaa quale fascia di relazioni sirivolge l’intervento; proces-si di erogazione o dinamicadella sussidiarietà, quali equanti soggetti vengono coin-volti e come; strategia, qualisono le vie attraverso le qualil’intervento si dispiega; atti-vità o azioni, quali sono lemisure concrete realizzate perl’intervento.Il grado di familiarità dellepolitiche sociali della Re-gione Emilia-Romagna siattesta su 48,5 punti rispettoai 100 complessivi. Ciò ri-sulta come somma dei pun-teggi assegnati all’indicato-re ‘beneficiari’ (14), di quellodella ‘sussidiarietà’ (11,8),delle ‘strategie’ (11,9) e diquello delle ‘azioni’ (10,7).Un punteggio nettamentesuperiore rispetto a quellodella Regione Sardegna(44,1), ma inferiore a quelloottenuto dalla Regione Lom-bardia (49,5).

La Caritas ha pubblicato il primo dossier su “Povertà e politiche socialiin Emilia-Romagna”. Stranieri, donne e famiglie sempre più poveri. Regioneed enti locali devono promuovere un piano organico di lotta alla povertà

Da poveri a esclusi, rischio da evitareempre più povertà edemarginazione inE m i l i a - R o m a g n acome conseguenza del

perdurare della grave crisieconomica e sociale che hainvestito l’intera nazione ne-gli ultimi anni. Un disagio –che colpisce in particolaregli stranieri (anche se nonsono esclusi gli italiani), ledonne sole e le famiglie –che non sempre trova unarisposta nella legislazioneregionale in materia di poli-tiche sociali.E’ quanto emerge nel Primodossier regionale sulla po-vertà “Povertà e politichesociali in Emilia-Romagna”,realizzato dalla delegazioneregionale della Caritas ita-liana in collaborazione conil Centro culturale France-sco Luigi Ferrari.Se nel 2004 si sono rivolti ai14 Centri di Ascolto delleCaritas diocesane presenti inregione oltre 17 mila perso-ne bisognose, nel 2005 gliutenti hanno superato quota21 mila. La stragrande mag-gioranza è di origine stra-niera (su quattro utenti, unosolo è italiano), dei Paesidell’Est (55%) o del NordAfrica (33%). Se si prendein esame il solo dato di Bo-logna, emerge che il 50%degli immigrati in cerca diun sostegno non è in regolacon il permesso di soggior-no: questo rende molto com-plessi i percorsi di sostegno.Sono sempre più numerosele donne sole o le ragazzemadri che chiedono aiuto alleCaritas. Si tratta spesso digiovani madri, che hannogravi problemi economici eabitativi, molte delle qualinon possiedono il permessodi soggiorno.Prevalgono gli utenti chehanno un’età centrale (dai25 ai 45 anni), anche se ildato si differenzia da pro-vincia a provincia.

“L’Osservatorio delle povertà– spiega il delegato regiona-le della Caritas, don GianPiero Franceschini – rivelache accanto alla tradiziona-le definizione di povertà si èfatta strada, anche nella no-stra regione, la riflessionesu ‘esclusione’ e ‘vulnera-bilità sociale’, per cui qua-lunque persona che si trovain situazioni che limitino lasua dignità, di donna o diuomo, o che non possa espri-mere le sue potenzialità, dalpunto di vista sia materialesia culturale e spirituale, deveessere oggetto della nostraattenzione di singoli e di

comunità. Occorrono infatticomunità vigilanti per con-trastare il pericolo striscian-te di considerare normale ciòche un tempo era inaccetta-bile nel nostro territorio. Perquesto servono comunitàcapaci di costruire propostein rete con altre realtà delquartiere, riappropriandosidella propria responsabilitàdi cittadini”.Dai dati dell’Osservatorioregionale sulle povertà emer-ge una crescita costante delnumero delle famiglie che sidirigono verso i Centri diAscolto, come risultato didue fenomeni: i

TOTALE UTENTINEI CENTRI DI ASCOLTO DIOCESANI

DIOCESI 2004 2005Piacenza 1.687 1.488Fidenza 417 426Reggio Emilia 1.950 2.025Modena 1.910 1.686Carpi* 1.473 1.183Parma 378 1.294Bologna 1.720 1.694Imola 238 1.020Faenza 1016 1.147Forlì 1.372 2.286Cesena 640 613Ravenna 601 480Ferrara 1.301 983Rimini 2.767 4.785Totale complessivo 17.470 21.110* Comprende i centri di ascolto di Carpi e di Mirandola

S

COPERTINACOPERTINA

Un anno solidaleEntro il 12 luglio le domande per il Servizio Civile nazionale. Una propostaaperta a ragazzi e ragazze. Ecco cosa si può fare con la Caritas di Carpi

Il 12 giugno 2007 è uscito ilbando di Servizio Civile chescadrà il 12 luglio 2007.La Caritas è uno degli entiche promuove questo tipo diservizio per tutti i ragazzi ele ragazze dai 18 ai 28 anni dietà.Il Servizio Civile nazionaleè finalizzato a favorire la re-alizzazione dei principi co-stituzionali di solidarietà so-ciale, cooperazione, con par-ticolare riguardo alla tuteladei diritti sociali, ai servizialla persona e all’educazio-ne e alla pace tra i popoli,puntando, così, alla forma-zione civica, sociale, cultu-rale e professionale dei gio-vani tramite le attività svoltenegli enti convenzionati.Nello specifico, per quanto

riguarda il servizio in Caritas,si tratta di investire un annodella propria vita a contattodiretto con le povertà pre-senti sul territorio, una for-mazione costante ed attentaalle esigenze di ogni ragaz-zo/a e la possibilità di parte-cipare a vari progetti sul ter-ritorio che rendono questaesperienza ricca di significa-ti.La Caritas di Carpi ha 7 cen-tri accreditati, in cui si puòsvolgere servizio civile:1. Centro d’ascolto “PortaAperta” di Carpi: luogo diascolto, incontro e orienta-mento per persone in diffi-coltà, italiane e straniere;2. Recuperandia (Carpi):negozio dell’ usato che edu-ca al riciclo e al riuso, propo-

ne laboratori nelle scuole e sioccupa di inserimento lavo-rativo di persone svantaggiate3. Agape di Mamma Nina(Carpi): comunità d’acco-glienza per donne in diffi-coltà con bambini4. Casa Famiglia “Venite allaFesta” (Limidi di Soliera):casa d’accoglienza per bam-bini in difficoltà5. Oratorio di Mirandola:doposcuola e attività creativeper minori6. Oratorio di Carpi: dopo-scuola per bambini con par-ticolari difficoltà scolastiche7. Cooperativa Sociale IlMantello (Carpi): ente chesi occupa di mediazione lin-guistico – culturale, di ge-stione dei centri d’accoglien-za…

Il progetto di Servizio Civileha durata di un anno e preve-de 30 ore settimanali di ser-vizio. La partenza è previstaper ottobre 2007.Per chi aderisce, oltre ad unaproposta fortemente ricca dalpunto di vista formativo eumano, vengono anche ga-rantiti: paga mensile di euro433,80 (al netto delle ritenu-te); copertura assicurativa eprevidenziale; crediti forma-tivi spendibili in ambito uni-versitario e professionale;vitto in forma gratuita- for-mazione costante.

Info: Caritas diocesanaCarpi,Elena Bergamini: tel059/686048 (al mattino) 059/689370 (al pomeriggio) E -mail: [email protected]

Francesco Bonini

itorna sulla pace, il Papa, da Assisi. Il suoappello è alla radice teologico, anche quandousa il concreto linguaggio della diplomazia e

della politica internazionale, in particolare per la Ter-ra Santa, “tanto amata da San Francesco”. AffermaBenedetto XVI: “Solo un dialogo responsabile e sin-cero, sostenuto dal generoso sostegno della Comunitàinternazionale, potrà mettere fine a tanto dolore eridare vita e dignità a persone, istituzioni e popoli”.Certo non c’è nessuna illusione in questo “pressante eaccorato appello affinché cessino tutti i conflitti arma-ti che insanguinano la terra, tacciano le armi e dovun-que l’odio ceda all’amore, l’offesa al perdono e ladiscordia all’unione”. C’è, però, una certezza, che poiè alla radice della straordinaria figura di San France-sco, di cui il Papa ha celebrato l’ottavo centenariodella conversione: la radice, la certezza è Cristo. Lo“spirito di Assisi”, cioè la preghiera per la pace di tanteConfessioni cristiane, di tante religioni, non è dunqueun generico irenismo, un pacifismo solganistico: è unpercorso impegnativo, che il Papa spiega proprio apartire dalla centralità della religione, della fede. “Assisici dice che la fedeltà alla propria convinzione religio-sa… non si esprime in violenza e intolleranza, ma nelsincero rispetto dell’altro, nel dialogo, in un annuncioche fa appello alla libertà e alla ragione, nell’impegnoper la pace e per la riconciliazione”. In questo senso icristiani quasi naturalmente sono chiamati a svolgereun ruolo di punta, come “testimoni e operatori dipace”, come Francesco, uomo di pace perché cosìunicamente conformato a Cristo: “Francesco è un veromaestro in queste cose, ma lo è a partire da Cristo”.Emergono così le note fondamentali del pontificato diBenedetto XVI: la centralità di Cristo e l’invito, l’esempioad allargare gli spazi della razionalità.E questo implica la politica, tanto nella dimensionedomestica che in quella delle relazioni internazionali.In grande continuità con la testimonianza di GiovanniPaolo II, Benedetto XVI ne va alla radice, la rilanciae la rimotiva, la spiega e la ripresenta, come la settima-na scorsa nell’incontro con il presidente americanoBush.Allora se non solo il merito, cioè i contenuti, ma ancheil metodo, cioè l’impostazione di fondo proposta daBenedetto XVI può aiutare quel processo di ripensamentoche oggi è all’ordine del giorno della politica, in moltedemocrazie avanzate come anche sulla scena interna-zionale, la questione cioè delle radici, dell’ispirazio-ne, e la questione della razionalità. Questo vale per lapace, per rendere concreti gli appelli, ma invita anchealla verifica del tono, della qualità della politica negliorizzonti nazionali, a partire proprio anche da questaItalia di cui Francesco è patrono. Un tema da svilup-pare nelle sue molteplici e non scontate implicazioni.

Benedetto XVI,Assisi e San Fancesco

Pace, la radiceè Cristo

R

CARITAS DIOCESANA CARPI

Sede Legale: Corso Fanti, 13 – Carpi.Sede Operativa: c/o Porta Aperta Carpi,Via Peruzzi, 38 – 41012 Carpi (MO).Tel 059 689370 - Fax 059 6329186.www.caritascarpi.it [email protected] di apertura: da lunedì a venerdì dalle 9 alle12,30 e dalle 15,30 alle 18,30.

Il commentoSul sito www.carpi.chiesacattolica.it l’intervento di

don Franco Appi, docente di Teologia MoraleSociale presso la Facoltà Teologica dell’Emilia-

Romagna a Bologna, a commento dei dati.

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4 24 giugno '07 CRONA CARPICRONA CARPI

VIA GUIDO FASSI, 11 - TEL E FAX 059-650267www.wineandwine.it

Una conferenza stampa per presentare l’iniziativa“Costruiamo il comitato per il Partito Democratico”

Se nasce vecchiona conferenza stam-pa al bar Milano perpresentare l’iniziati-va di lunedì 25 giu-

gno alle 21 al My Hotel cheavrà per tema “Costruiamoil comitato per il Partito De-mocratico a Carpi”. Presentii due giovani rappresentan-ti di Ds e Margherita incari-cati di formare il nucleo ini-ziale del Pd, Alberto Bellelli,assessore alla Cultura, eSimone Morelli, membrodel direttivo della Marghe-rita.Presenti anche il sindacoEnrico Campedelli, il se-gretario diessino DavideDalle Ave e Stefano Artioli,capo di Gabinetto del sin-daco.Bellelli e Morelli hanno in-dicato la strada che vorreb-bero percorrere: “La veraelaborazione del Pd partedalla base; ci auguriamo chesaremo in tanti a credere inquesto progetto. A differenzadi tante altre realtà, noi quia Carpi proponiamo un Co-mitato che sarà l’anima ese-cutiva del futuro partito. Chenon sarà la somma di due opiù partiti, non vogliamonessuna fusione a freddo maun amalgama. Siamo con-sapevoli della crisi dirappresentatività della po-litica, non si può contaresui politici. Per noi è deter-minante un’elaborazione po-

litica a livello locale, dun-que via libera a gruppi eforum tematici”.Belle parole, ahimé già sen-tite. E’ vero che questa vol-ta sono due giovanotti a pro-nunciarle, ma parlano di unpartito nuovo e non di unnuovo partito e lì di fiancose ne stanno seduti il sinda-co, il segretario Ds e Artioliil cui ruolo non era chiaro

ma comunque c’era. Comedire, il linguaggio verbalediceva delle cose e quelloambientale ben altre. Pec-cato. Sarà la solita sindro-me diessina del controllo,sarà che forse il Partitonevuole a tutti i costi tenere abattesimo il novello nato,sarà per altre cento ragionitutte facilmente intuibili, maa noi non resta che un’ama-

ra constatazione: la crisi dellapolitica c’è, eccome se c’èanche perché i partiti nonriescono a farsi da parte e alasciare finalmente spazioalla cosiddetta società civi-le. Ma come credono di tro-vare adesioni “altre” se nonsi limitano a guardare dauna certa, assennata distan-za, e se ne stanno invece lìa vigilare?Allora ben venga una Mar-gherita lungimirante che la-sciando solo un coraggiosoMorelli ha dimostrato di cre-dere a un partito nuovo. Nonc’era né il coordinatore An-drea Ballestrazzi né il co-coordinatore Marc’AurelioSanti e nemmeno ilvicesindaco AlbertoAllegretti e questo la dicelunga su come i due partiti,almeno in ambito locale, vi-vano il Pd.Di certo si può affermareche la prima uscita pubblicaper il Pd è apparsa comun-que debole anche se Bellellie Morelli non meritano dipartire azzoppati. Saremo an-che nell’Emilia Rossa, mase i partiti o il partito, che èpoi quello di maggioranza,non capiscono le necessitàdella gente e quello a cuisono chiamati, dispiace dir-lo, ma hanno già perso. E’solo questione di tempo.

Annalisa Bonaretti

U

Un paginone sul Corriere del-la Sera del 18 giugno dal tito-lo aggressivo “Guru, la mar-gherita contro tutti” con tantodi foto di Matteo Cambi, fi-glio di Simona Vecchi e ni-pote di quel Solferino che futra i fautori degli anni d’oro diuna Carpi che non c’è più.Simona Vecchi, rimasta ve-dova giovanissima con il fi-glio Matteo e il nuovo maritoda moltissimi anni vive a Par-ma – ha smesso di lavorare aCarpi ormai da parecchio – edè lì che il giovanissimo MatteoCambi ha mosso i primi passi nel mondo dell’imprenditoria.Con il marchio Guru, un grande successo, anzi uno dei casidi successo di questi tempi, studiato all’univeristà, Cambisembrava aver trovato una ricetta magica, poi qualcosadeve essersi incrinato e adesso la breve storia del grupposarà raccontata nelle aule dei Tribunali.“Il teorema della famiglia – scrive il Corriere – è che tra il2005 e il 2006 - il momento di massima espansione in cuivenne avviata la managerializzazione della società -, siastato costruito all’insaputa della proprietà un sistema che hadanneggiato l’azienda, con l’obiettivo di sfilarla al suofondatore a poco prezzo. Il centro di tutto questo è BlueBlood, il marchio di jeans di alta gamma di cui Jam Session,la società che possiede il marchio Guru, ha rilevato il 52%nel novembre del 2005 (e che ha rivenduto ai vecchiproprietari nei giorni scorsi). Secondo la proprietà, BlueBlood sarebbe stata sopravvalutata, con gravi danni. Lamente di questa strategia di attacco è Paolo Franchini, ilconsulente, amico di famiglia di vecchia data, voluto daCambi all’inizio dell’anno. L’assemblea gli ha affidato ilmandato “di procedere alla revisione dei rapporti contrat-tuali pregressi, valutandone il contenuto economico e ilcontenuto delle prestazioni”.Intervistato dal Corriere, Franchini ammette: “Il fatto che iosia qui è la conferma che la società ha qualche problema.Anzi, aveva: infatti prima dell’estate il mio compito saràfinito. Questa è una fase di transizione. Jam Session è unasocietà solida, una macchina da guerra sotto il profilo dellaredditività”.Non ha perso lo smalto Paolo Franchini che Carpi ricordasoprattutto per essere stato ai vertici dell’Ifim Leasing finitapurtroppo non come era iniziata e per avere portato Cmb neltessile-abbigliamento dando vita al gruppo Mit, un’espe-rienza che in Cooperativa non ricordano volentieri, vistocome è andata a finire. I suoi toni sono sempre trionfalistici,le realtà che lo hanno visto (co)protagonista, purtroppo unpo’ meno.Per il 2006 Guru ha dichiarato un fatturato di 84 milioni dieuro con 4 di utile netto per un esercizio di soli 10 mesiessendo stata spostata al 31 ottobre la data di chiusura. Datiche rappresentano Jam Session Srl, il cuore del gruppo, manon i risultati consolidati. L’azienda poi non ha volutomettere a disposizione il fascicolo di bilancio 2006 di JamSession Srl, né le relazioni di sindaci e revisori. In unagirandola di numeri, restano impressi in mente quelli ine-renti l’indebitamento netto che al 31 ottobre 2006 era di 40milioni.L’ottimismo dell’evergreen Franchini, temo, anche questavolta sia fuori luogo.

Annalisa Bonaretti

Immediata risposta del Sindaco di Carpi al comunica-to della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi inriferimento al progetto Corte Futura – Parco degliEventi.“Va certamente riconosciuto – si afferma nella notadel Sindaco - che la Fondazione è sì un soggettoautonomo e indipendente da soggetti esterni (infatti èun soggetto di diritto privato), ma che proprio per ilfatto che utilizza fondi che hanno una valenza pubbli-ca per compiere investimenti sul territorio ha anche anostro parere il diritto/dovere di mantenere strettirapporti con la comunità carpigiana e le sue istituzio-ni. Dire però, come è scritto nell’inserzione, chel’amministrazione comunale “non intendeva conce-dere la variante” per la realizzazione sul terreno cheessa intendeva acquistare del cosiddetto Parco degliEventi “dopo 11 mesi di istruttoria ed implicitacondivisione” non è però assolutamente corretto.L’amministrazione comunale ha infatti ricevuto ilprogetto del cosiddetto Parco degli Eventi solo nelmarzo scorso e non è pensabile che in poche settimane

In gravi difficoltà il marchio della margheritadi Matteo Cambi, figlio di Simona Vecchi.Al loro fianco, oggi, Paolo Franchini

Storia di un Guru

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“Nessuna implicita condivisione”La replica del Sindaco di Carpi Enrico Campedellialla Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi

si potesse arrivare ad esaminarlo compiutamente; ilComune ha poi sempre ripetuto in ogni occasione,ufficiale e non, che la variante al Piano regolatore peril terreno agricolo poi acquistato dalla FondazioneCassa di Risparmio di Carpi non sarebbe stata con-cessa; l’ente locale aveva espresso la sua preferenzaper la localizzazione delle sculture della CollezioneSeveri in zona Cappuccina mentre riguardo al proget-to Porrino ci sono documenti (e non congetture) cheattestano la posizione dell’amministrazione, ovveroquella di un interesse per il progetto stesso ma nonsulla localizzazione, tant’è che si era proposta l’areadi circa 300 mila metri quadrati compresa all’internodel Progetto Albatros che si trova all’incrocio tra viaDell’Industria, la Tangenziale Losi, via San Giacomoe via Guastalla.Nessuna implicita condivisione dell’amministrazio-ne dunque: giocare agli equivoci su questa vicendanon serve a nessuno e tantomeno alla città, che invarie forme si è interrogata in questi giorni sullascelta della Fondazione”.

Matteo Cambi

Simone Morelli Alberto Bellelli

Enrico Campedelli, DavideDalle Ave e Stefano Artiroli

Ph Corriede della Sera

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524 giugno '07CRONA CARPICRONA CARPI

imprenditrici”.Già, perché lei è la stilista diBlumarine, Blugirl e la coor-dinatrice stilistica del grup-po che, tra l’altro, ha parec-chie licenze, ma è pure sociae imprenditrice; il ruolo cheprima ricopriva Paolo è oggidi Gianguido che è diventatoamministratore unico. “Dopola morte di Paolo ci siamoaccorti che era pronto perfare il salto, accanto a suopadre aveva acquisito piùconoscenze di quanto potes-simo immaginare. Sono cam-biati i miei figli dopo la per-dita del padre: Rossella, te-nace come e più di prima, hadetto che la sua linea, AnnaMolinari, resterà di élite, mafarà il possibile e l’impossi-bile perché diventi più com-merciale, senza rinnegare ilsuo stile. So che ce la farà.Gianguido è un angelo, lovedo e riconosco Paolo. Noitre assieme, in quel tragicomaggio 2006, abbiamo deci-so di andare avanti, di nonvolere nessun manager-supermanager bocconianocon tanto di master in Ame-rica e abbiamo scelto di cir-condarci delle persone di sem-pre come mia cugina Giulia-na Gualdi per la parte lega-le, Silvio Pederzoli, che era

Annalisa Bonaretti

una intervista senti-mentale pubblicata suVanity Fair di giugno,Anna Molinari

ripercorre la sua vita fami-liare e fa un bilancio dei suoi36 anni di vita trascorsi conil marito GianpaoloTarabini. Racconta di quan-do l’ha visto per la primavolta a una festa e lei, vivacecome adesso, gli è andataincontro dicendogli: “SonoAnna, dammi un bacio”. Lui,garbato e assennato come èsempre stato, le ha rispostoche era troppo piccola, malei non ha mollato e “da quel-la sera non ci siamo più la-sciati”. Alla domanda cosale rimane di lui, risponde senzadubbi: “Tutto. E niente. Lafamiglia, i figli, i nipoti, iricordi. Ma se dovessi indi-care una cosa, una sola, direiquesto smeraldo che porto aldito. C’è Paolo dentro e ionon lo toglierò mai più”.In quell’anello, simbolo diun’unione al di là del tempo,è come se Anna vedesse quelfamoso rayon vert, il raggioverde descritto da Jules Vernee che si riesce a scorgere ra-ramente, è una frazione disecondo proprio quando ilsole si adagia all’orizzonte eall’ultimo istante può appa-rire questo bagliore. “Se c’èdel verde in paradiso, sicura-mente è quel verde, il verocolore della Speranza”, scri-ve Verne. Che sottolineacome, chi ha la fortuna divederlo, impara a leggere neipropri sentimenti e riesce aleggere quelli degli altri. Forseun po’ di questo rayon vert èracchiuso anche nell’anelloche Anna Molinari porta aldito, tenero legame che le ha“regalato” un po’ del mododi essere del marito, pacato,riservato, insomma, il con-trario di lei, impulsiva edesuberante. Ma anche co-raggiosa e lo dimostra la sceltafatta assieme ai suoi figliRossella e Gianguido dopola morte di Paolo.

L’impegno per la cittàe il volontariato

E qui comincia il racconto diAnna Molinari a noi, sottoli-neando dall’inizio “l’amoreper la mia città per la qualevoglio continuare a fare qual-cosa di importante. Averemantenuto l’azienda è statasì una scelta familiare, maanche di ordine sociale. Soquanto significhi Blumarineper Carpi e non solo perchéporta lustro alla città ma an-che perché direttamente e in-direttamente dà lavoro a tan-te persone e visto che i nostriprodotti si assestano semprepiù sulle fasce alte di merca-to, fanno sì che la capacitàartigianale che rischia discomparire resti e, se possi-bile, migliori. Poi – prose-gue Molinari – mi impegnocon il poco tempo a disposi-zione affinché Carpi sia sem-pre più bella. Il centro stori-co è migliorato moltissimo,adesso occorre un po’ di ar-redo urbano qualificato equalche idea intelligente, maho fiducia, sono certo che lacittà tornerà splendente comenei nostri ricordi di ragazzi”.L’impegno primario di AnnaMolinari è senza dubbio quel-lo lavorativo anche se è im-pegnata nel mondo delvolontariato. “Sono presiden-te dell’associazione Amicidella Scala – spiega - e ilnostro obiettivo è creare unascuola a tutto tondo, sul mo-dello di quella di altri granditeatri internazionali. Voglia-mo dare ai bambini e ai gio-vani che la frequentano e pro-vengono da tutte le parti d’Ita-lia un luogo dove vivere se-

renamente, uno stabile abba-stanza grande da poter ospi-tare i genitori quando vannoa trovarli e con un bel parcoperché i giovani hanno biso-gno di verde. Inoltre – prose-gue – sono presidente dellaLega Italiana Osteoporosi conla quale stiamo preparandoun convegno di rilevanza in-ternazionale e da poco sonotutor di un progetto-moda perle detenute di San Vittore”.

Nuovi premie antichi affetti

Il lavoro, però, è la sua gran-de passione, il modo per vi-vere senza pensare troppo aldolore, per avere accanto isuoi figli e i suoi dipendenti,meglio collaboratori perchéè lei la prima a dire che senzadi loro si va poco lontano.“Sono i miei cocchi – ironizzaprendendosi un po’ in giro -; li chiamo così per affetto epoi mi salvo sempre quandonon ricordo un nome!”.Grazie alla sua attività, rice-ve spesso premi e riconosci-menti, l’ultimo proprio neigiorni scorsi dalla Camera diCommercio di Milano. “E’ ilpremio Piazza dei Mercantied è stato consegnato solo asei donne, me compresa,

Blumarine: aperte nuove boutique e altre ancora previste comequella monomarca di Parigi, avenue Montaigne, e di Roma. Inquesti giorni ad Anna Molinari un prestigioso premio dellaCamera di Commercio di Milano. Un bilancio personale e aziendalea un anno dalla morte del marito Paolo

La signora della moda

già il commercialista di miopadre, per gli aspetti di suacompetenza e poi abbiamochiamato con noi AttilioBedocchi per il versanteamministrativo e il rapportocon le banche. Paolo gli di-ceva sempre ‘Attilio, quan-do vai in pensione dalla Cas-sa vieni da me’, e così è sta-to”.

Fatturato in crescitae grandi opportunitàda esplorare

Una scelta intelligente quel-la di rimanere ancorati al ter-ritorio che ha già portato fruttieccezionali: “L’anno scorsosiamo andati benissimo equest’anno promette altret-tanto. Abbiamo ancora gran-di potenzialità di crescita e leaffrontiamo con calma, unaa una. La battaglia quotidia-na è quella con i prezzi, cosìla nostra strategia è diventa-ta ancora più netta perchépiù vai in alto meno concor-renza c’è”.Così nasce la nuova lineaCruise, prodotta essenzial-mente per il mercato ameri-cano e realizzata perché inegozi hanno bisogno di con-tinui riassortimenti oltre allepre-collezioni. “Sono una ses-

santina di capi – precisa lastilista – contro i 700 dellepre-collezioni. Sono abiti dagiorno e da sera, short, kaftani,costumi e parei dai tagli es-senziali, arricchiti da detta-gli preziosi”, poi l’aperturadi nuovi negozi monomarca.Spicca quello a Parigi, avenueMontaigne, che aprirà a set-tembre, ma si sta lavorandoalacremente per aprire anchea Mosca – si parla addiritturadi due spazi –, Kuala Lumpurin Malesia e si sta facendo unpensierino per Londra. In-tanto, sempre a settembre,aprirà a Roma la primaboutique Blugirl– MissBlumarine (insieme copronola fascia di età da 0 a 30-40),poi ne seguiranno altre, este-ro compreso.Un dinamismo assoluto siasotto l’aspetto della creativi-tà e dell’impegno industrialeche sotto quello del retail: èda segnalare la recente aper-tura di una nuova boutiqueBlumarine a Dubai.˜“Con forza, coraggio, spi-rito di abnegazione andiamoavanti – conclude AnnaMolinari -; ognuno di noi lofa a modo suo. Rossella viag-gia spesso per realizzare unabella collezione come ha sem-pre fatto, ben vendibile;Gianguido lavora semprepensando alla sua famiglia,ma anche a me e a sua sorellae all’azienda, so che va spes-so al cimitero da suo padrequasi come volesse trarneancora insegnamenti. Poi cisono io, la fede è la mia for-za, ma anche il mio caratteremi sostiene. Bisogna guar-dare sempre avanti anchequando tutto intorno a te parefermarsi. Paolo lo avrebbevoluto e noi non lo deludere-mo. Quanto creato insieme èun motivo sufficiente percontinuare a lavorare con lostesso impegno. Come pri-ma, più di prima, perché lamotivazione è ancora più for-te”. Le parole sono ferme,dallo sguardo un guizzo. Sem-bra proprio il raggio verde…

In

GianguidoTarabini

to dell’imprenditrice può su-bire una forte contrazione,taleda impedire il regolare paga-mento delle rate dei mutui inessere. Il nuovo prodotto daràquindi la possibilità di man-tenere il regolare ammorta-mento grazie a un nuovo fi-nanziamento-ponte che co-prirà il periodo di assenzadell’imprenditrice.Il movimento ‘Donna Impre-sa’ ha anche chiesto alla Re-gione Emilia Romagna l’isti-tuzione di un fondo specialea sostegno delle imprenditriciin maternità a rischio, e alGoverno di valutare la possi-bilità di una sospensione de-

gli studi di settore per man-cato reddito nel periodo diastensione dell’imprenditriceper maternità, malattia sua odei figli o lavoro continuati-vo di cura di un familiare.Lapam ha inoltre creato unosportello ‘Donna Impresa’operativo presso la sede pro-vinciale per sopperire alleesigenze di maggiori infor-mazioni, notizie, aggiorna-menti su opportunità e leggirichieste. Inoltre Donne Im-presa ha promosso su tutto ilterritorio modenese l’inizia-tiva del “parcheggio rosa”per realizzare posti auto, nellearee di alta densità di

frequentazione, dedicati alledonne in gravidanza e alleneo mamme. Per dare l’esem-pio Lapam ha già inaugura-to, davanti alla propria sedecentrale, in via Emilia Ovest775, un parcheggio di questotipo.Dalla ricerca condotta daConfartigianato sul temadell’imprenditoria femmini-le, emerge che le difficoltàmaggiori incontrate nell’av-

viare un’attività sono di tipoburocratico (nel 25,1% deicasi) e finanziario (nel 26,4%),per questo Lapam si sta im-pegnando per agevolare inquesti ambiti le proprie asso-ciate. Inoltre, nonostante il63,9% delle donne sia otti-mista nei confronti del futu-ro della propria azienda, c’ècomunque un 34,9% scorag-giato da fattori che penaliz-zano notevolmente

Si è svolto il convegno ‘Don-na Impresa & Società’ or-ganizzato da LapamFederimpresa per discutereil tema dell’imprenditoriafemminile e i problemi chescaturiscono quando unadonna deve dividersi tra la-voro e famiglia.La Presidente Donne Im-presa, Rita Cavalieri, hadato voce alle numerose ini-ziative concrete dell’asso-ciazione: le novità più si-gnificative riguardano leagevolazioni suifinanziamenti, possibili gra-zie all’accordo stipulato daLapam con Banca Popolaredell’Emilia Romagna attra-verso la Cooperativa di ga-ranzia Co.m.fidi. Leimprenditrici associate, in-fatti, che stipulano un mu-tuo con la Banca Popolaredell’Emilia Romagna, pos-sono richiedere la sospen-sione del rimborso del fi-nanziamento all’insorgeredi particolari esigenzeaziendali e familiari; a frontedell’assenza temporanea dallavoro la capacità di reddi-

l’imprenditoria ‘rosa’: il57,8% delle donne intervi-state richiedono convenzioniagevolate sia con asili nidie infantili (11,6%) che concentri medici specialistici econ centri di assistenza an-ziani (21,3%).Molto simpatico l’interventodella vignettista Pat Carrache, presentando anche ilsuo ultimo libro La bellaaddormentata fa il turno dinotte, ha trattato in modoironico il tema della divi-sione della donna tra lavo-ro e famiglia.Da questo convegno è emer-so un quadro soddisfacentedelle imprenditrici iscrittea Lapam, sia per quanto ri-guarda la percezione delleproprie potenzialità, infattil’83% del campione esami-nato prevede un roseo av-venire sulla base della fidu-cia nelle proprie capacitàimprenditoriali e relazionali,che per i risultati raggiunti.E’ quindi evidente che ledonne guardano al futurocon ottimismo.

Lapam e l’impresa al femminile. Proposte e indagini:le donne imprenditrici sono più ottimiste

Un “parcheggio rosa”per le donne incinte

Lapam e l’impresa al femminile. Proposte e indagini:le donne imprenditrici sono più ottimiste

Un “parcheggio rosa”per le donne incinte

AnnaMolinari

Cruise

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6 24 giugno '07

Nella foto la premiazione del concorso “Scommettiche smetti” – edizione 2007. Alla cerimonia, eranopresenti (da sinistra): Massimo Pecchini - ModenaCalcio; Renata Frammartino – Federconsumatori;Alberto Pedrazzi - Assessorato Ambiente Provincia diModena; Emilio Zanoli – SPI-CGIL Modena; Giusep-pe Tosi – Federfarma Modena; Maurizio Guaitoli –Assessorato Sanità Provincia di Modena; GiuseppeFattori – Azienda USL di Modena; Gianni Spinella –Associazione “Gli Amici del Cuore”; GianlucaGrazioli – LILT Modena; Claudio Ferretti –AziendaUSL di Modena; Nicolino D’Autilia – Ordine provin-ciale dei Medici e degli Odontoiatri; Stefania Gozzoli– CNA Modena

revenire le malattie renali è possibile e strategi-co per contenere in futuro il numero dei dializzati.E’ quanto emerso in un recente convegno orga-

nizzato a Mirandola, in collaborazione con il CircoloMedico “M.Merighi”, dove sono intervenuti in qualitàdi relatori i medici della nefrologia di Carpi- Mirandolaguidati dal primario Alberto Baraldi. Secondo i datiepidemiologici presentati dai relatori l’età media incui si entra in dialisi in Regione Emilia Romagna èpassata da 52 anni nel 1982 ai 67 nel 2004, mal’incremento annuo degli ingressi si aggira introno al5%. Il rapporto tra malattie renali, i vari fattori dirischio e le patologie che più predispongono allecomplicanze renali sono stati illustrati dalle brillantirelazioni di Simonetta Cimino, Francesca Facchinie Mauro Gola corredate poi da casi clinici che hannoulteriormente vivacizzato la discussione con i parteci-panti. Ipertensione, obesità, e soprattutto il diabetesono gli ambiti medici sui quali occorre la massimaattenzione da parte dei medici di famiglia e sui qualisi può incidere per ritardare sempre più il ricorso alladialisi del paziente con insufficienza renale. Qui èfondamentale la collaborazione fra medico di famigliae nefrologo per seguire passo dopo passo con accerta-menti clinici opportuni il percorso del paziente. E’importante eseguire gli esami del sangue per docu-mentare la funzionalità renale e un corretto dosaggiodelle proteine nelle urine delle 24 ore e, se eccessivouna correzione attraverso farmaci specifici, può allon-tanare anche di due anni il ricorso alla dialisi. E’ statoevidenziato come il 30% dei dializzati sono pazientidiabetici, una patologia in forte aumento in tutti i paesiindustrializzati, e quindi intervenire sulla prevenzionee cura di questa malattia è sicuramente auspicabile,realizzando cosi una migliore qualità della vita eottimizzando nel contempo le risorse.Novità in urologiaDa domani vi sarà più attenzione alle patologieurologiche, dopo avere sentito il professor PaoloFerrari e collaboratori intervenuti a Mirandola ad unconvegno dedicato alle novità più rilevanti per quantoriguarda le patologie che toccano apparati e organifondamentali come i reni, la prostata e la vescica.Un’attenzione particolare è stata dedicata al tumoreprostatico che si affronta ancora la prostatectomiaradicale, che costa poco più di 4.000 euro, rappresentadove esistano le condizioni, un intervento importanteal quale deve seguire una specifica riabilitazione perla continenza urinaria e per le funzioni sessuali. Ladiagnosi precoce rimane sempre l’obiettivo più im-portante e nel corso del meeting si è discusso dellavalutazione del dosaggio del PSA e ancor più diquanto possa aumentare, in dosaggi ripetuti neglianni, questo parametro predittivo. Il Ferrari con lacarica professionale e umana che lo contraddistingueha coinvolto i medici presenti in un proficuo dibattitoe ha condiviso con gli astanti il fatto che nel prossimomese di luglio si recherà in Benin per un’esperienza divolontariato come chirurgo urologo.

A cura di Nunzio Borelli,presidente circolo medico “M. Merighi” di Mirandola

Su nefrologia e urologia le ultime tappedell’aggiornamento dei medici di Mirandola

Concentrati sulla prevenzione

CULTURA E SOCIETA'CULTURA E SOCIETA'

mettere di fumarepremia, facendo gua-dagnare in salute…

ma non solo.Il Distretto di Carpi ha fattola sua bella figura ma, intermini di adesioni, può de-cisamente fare meglio. L’im-pegno per la prossima edi-zione è garantito e se poi cisarà una forte motivazioneda parte dei medici di fami-glia, il risultato è pressochéassicurato.Sono 14 i modenesi vinci-tori del concorso “Scom-metti che smetti 2007” che,grazie a questa iniziativahanno detto basta alle siga-rette. All’edizione 2007 delconcorso - organizzato aModena nell’ambito delPiano per la Salute da Azien-da Usl, associazione GliAmici del Cuore e Lega Ita-liana Lotta contro i Tumorie rivolto a tutti i cittadinifumatori della nostra pro-vincia – hanno partecipato191 persone, con un incre-mento di iscrizioni del 39per cento rispetto allo scor-so anno. I vincitori sonostati estratti tra i parteci-panti che, cogliendo l’op-portunità offerta da “Scom-metti che smetti”, si sonoimpegnati a non fumare peralmeno quattro settimane(dal 2 al 29 maggio 2007) ea sottoporsi alle verificheeffettuate attraverso la mi-surazione del valore di

monossido di carbonio nelrespiro e della quantità dinicotina presente nelle uri-ne.La premiazione degli ex fu-matori si è tenuta pressol’Hotel Donatello a Mode-na.Il numero di iscritti è il piùalto raggiunto nelle cinqueedizioni modenesi del con-corso che ha avuto partico-larmente successo tra gli uo-mini di età compresa tra i30 e i 40 anni, mentre ledonne della stessa fasciad’età sono le meno coinvol-te. Molti dei partecipantisono fumatori forti, in par-ticolare oltre un quarto de-gli iscritti afferma di fuma-re 20 sigarette e solo il 15%circa fuma meno di diecisigarette. I Distretti con ilmaggior numero di adesio-ni al concorso, dopo Mode-na (42% degli iscritti), sonoCarpi e Sassuolo (circa 11%

Il concorso per diventare non fumatori promosso dall’Azienda Usl premia 14 modenesie assegna 4 riconoscimenti speciali. In 191 hanno detto addio alle sigarette

“Scommetti che smetti”

S

Cucina regionale e di ricerca

P

degli iscritti) e in particola-re si distingue, tra i Comuninon capo-distretto,Formigine (10 iscritti).Impiegati, operai e pensio-nati rappresentano le cate-gorie professionali che mag-giormente hanno aderito al-l’iniziativa e molti dei par-tecipanti si sono avvalsi delsostegno dei corsi per smet-tere di fumare tenuti neiCentri antifumo dell’Azien-da Usl e tra loro ci sonocinque vincitori.Quali le motivazioni chehanno spinto i cittadini par-tecipanti a dire basta allesigarette? In testa ci sonocoloro che hanno calcolatoil guadagno in termini disalute. Poi, decisamentemeno importante ma da nonsottovalutare, il deciso ri-sparmio in termini econo-mici. Fumare costa, e costacaro alla salute.

Annalisa Bonaretti

Spiega, GiuseppeFattori, responsabile delPiano per la Salutedell’Azienda Usl diModena, l’abitudine alfumo, ma non si limita aquesto infatti al perché sifuma aggiunge il ben piùimportante come si fa asmettere.Secondo i dati di unaricerca dei Comuni diModena e di Carpipresso i cittadini di 15-80 anni (dati presentatia maggio 2006): fuma il26% degli intervistati,non fuma il 74%; tra chinon fuma, il 34,2% hafumato in passato per unperiodo continuativo (il65,8% non ha fumato); il58,2% ritiene che perconvincere a smettere difumare il fattore piùefficace sia la percezionedi un peggioramentodella propria salute(segue “le indicazionipersonalizzate delproprio medico” con il22,8%).A chi pensasse checoncorsi e premi hannouna scarsa efficacia,Fattori risponde prontoche non è vero e precisache la sua è un’opinionesuffragata dai fatti.“Secondo un’indaginecondotta su un campionedi circa 1.000 parteci-panti in Italia a “Smettie vinci” 2004, il 39,5%degli intervistati nonavevano ripreso afumare dopo un anno(tra i partecipantiemiliano-romagnoliquesto dato era 38%)”.Lusinghiero.

Gratitudine e riconoscenzadalla famiglia Focherini

Al termine delle manifestazioni programmate dal Co-mitato del Centenario per la nascita di Odoardo Focherinii famigliari ringraziano di cuore tutti coloro, personeo enti, che a vario titolo si sono resi disponibili apromuovere, organizzare, sostenere le iniziative conle quali si è voluto ricordare il centenario della nascitadi Odoardo.Ci congratuliamo tutti con le scelte del Comitato: inparticolare abbiamo apprezzato, tra gli oratori, gli storiciche hanno aggiunto qualche piccolo tassello di vita almosaico ancora incompiuto della prigionia di Odoardo.Grazie alle persone che hanno preso parte alle cerimo-

nie, soprattutto a chi è venuto da lontano.Siamo profondamente riconoscenti ad autorità religio-se, civili e militari che, con la loro presenza, hanno divolta in volta solennizzato le singole iniziative.Infine un grande ed affettuosissimo grazie ad Anita.

Da sinistra Mauro Gola, FrancescaFacchini, Alberto Baraldi e Simonetta Cimino

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La nuova Giunta e il nuovo Consiglio Comunale diNoviAssessori e deleghe: SindacoTurci Luisa; MalagolaItalo (Margherita) Vicesindaco con delega ai servizisociali e politiche giovanili; Allegretti Giulia (Indi-pendente) alla cultura; Bassi Ricardo (Riformisti) albilancio, bilancio partecipativo e Consigli di frazio-ne; Contri Stefania (Ds) ai lavori pubblici, ambientee viabilità; Fusari Luigi (Ds) allo sport; PederzoliVania (Riformisti) all’istruzione; Travasoni Gian Paolo(Comitato Insieme per il Rinnovamento) agli inter-venti economici e politiche giovaniliConsiglio Comunale: Presidente Ferrari Marco (Mar-gherita) Consiglieri Lista Unione per Novi: AllegrettiCatia (Ds); Andreoli Michele (Prc); Barbieri France-sco (Ds); Benzi Sauro (Ds); Bertolini Cristina (Ds);Caffagni Alessandra (Ds); Olivetti Giulia (Verdi)Consiglieri Lista Casa delle Libertà Novi: BoccalettiFederica (Lega Nord), Andreoli Tania (UDC)Boldrin Davide (UDC); D’Elia Franco (AN); GoldoniFausto (Ind.); Reggiani Erenio (Ind.)Pescetelli Alvaro (Ind.)

Ora al lavoro

Insediato il nuovo consiglio comunale a Novi. Tensioni nella maggioranzaper la nomina degli assessori e confronto con l’opposizione

Cecilia Camurri

resentazione dellaGiunta comunale daparte del sindacoLuisa Turci, comu-

nicazione delle linee guidadel programma per la legi-slatura 2007-2012 e conse-guente confronto tra mag-gioranza e opposizione.Queste le voci più impor-tanti della prima seduta delnuovo consiglio comunaledi Novi tenutasi sabato 16giugno e aperta da MarcoFerrari (Margherita), in qua-lità di consigliere più vota-to. Un avvio preceduto datensioni tra le fila del cen-tro-sinistra che hanno mes-so in luce le difficoltà dellacoalizione sulla distribuzio-ne delle deleghe ammini-strative. La Turci ha nomi-nato la squadra di governocon sette assessori: due Ds,uno ciascuno per Marghe-rita, Rifondazione Comu-nista, Riformisti, Comitato

Insieme per il Rinnovamen-to, e una nomina esterna,non eletta in consiglio, diarea Ds. E’ dalla motiva-zione di questa iniziativapersonale, che il Sindacoha preso le mosse per il di-scorso d’insediamento.Innanzitutto l’obiettivo di-chiarato della maggioranzaè quello di cominciare unpercorso istituzionale pergovernare con rigore, tra-

esterna al Consiglio comu-nale, per la necessità di darpeso al gran numero di pre-ferenze elettorali espressea favore dei Ds. Da segna-lare quale risposta alle esi-genze di rinnovamento nel-la classe dirigente la pre-senza all’interno del Consi-glio comunale di una fortecomponente giovanile: Mi-chele Andreoli, 23 anni, e icoetanei Cristina Bertolini,Francesco Barbieri e GiuliaOlivetti si adopereranno percolmare il ritardo genera-zionale. Per finire la Turciha annunciato una linea diapertura al centro-destra, didialogo maggioranza/oppo-sizione nel pieno rispettodei ruoli di ognuno e nellareplica ha riassunto le pro-poste di governo, i cui puntichiave sono: dinamicità delrapporto cittadino-ammini-strazione, rivitalizzazioneeconomica, integrazionedegli immigrati, migliora-mento della gestione del-l’urbanistica e della viabi-lità, miglioramento dellatutela ambientale,ristrutturazione del teatro diNovi in collaborazione confinanziamenti privati.

Ora al lavoro

P

sparenza, responsabilità nondeviando dal patto con glielettori, il cui gradimento èstato confermato dall’altapercentuale di consensi.Dunque un servizio per lacollettività per i cinque annidella legislatura, non unmestiere per una carrierasenza fine. Tuttavia il Sin-daco si è riservato di asse-gnare la delega alla culturaa Giulia Allegretti (Ds),

Un passaggio positivoper la politica novese

Ecco alcune riflessioni che siprefigurano all’avvio delnuovo governo comunale. Levalutazioni successive al votohanno significato tre esiti cuidar peso: la vittoria (dupli-ce, anche alle primarie) perLuisa Turci, “non politica”di professione; l’importantesorpresa dell’avanzamentodel centro-destra; l’altoastensionismo quale segno direticenza verso un rinnova-mento che incute timore.Le cifre elettorali hanno al-tresì confermato che la clas-se politica novese ha svoltofino ad ora un buon lavoro:costruendo due coalizioni po-litico-elettorali abbastanzaampie senza sottilizzare sul-l’omogeneità dei componen-ti; predesignando due candi-date convincenti alla caricadi sindaco, rispondendo nonsolo al principio dellapersonalizzazione responsa-bile della politica ma dandoun’indicazione di fondo deirispettivi obiettivi.Nonostante i miglioramenticompiuti dall’Unione comecoalizione, come program-ma, come leadership, le ele-zioni si sono svolte quandoancora le alleanze tra i par-titi sotto forma di coalizionenon sono sufficientementeconsolidate. Però il discre-dito che ha colpito la vecchiaclasse politica e la richiestapressante di facce nuove han-no aperto la porta a moltinon politici di professione,desiderosi di partecipazioneattiva. E il merito di ciò vaattribuito in primis a LuisaTurci (Prc-Verdi) che fin dal-le primarie ha reso possibilel’inizio del nuovo corso. Unconto è stato arrivare sin quie vincere le elezioni, un con-to sarà governare. Esiste an-che una professionalità poli-tica e il Sindaco, avrà mododi sperimentarla insieme conla sua squadra.

Gian Paolo TravasoniLealtà senza condizionamenti dai Ds

Unico intervento tra le fila della maggioranza quello di Gian Paolo Travasoniche ha contestato al Sindaco di non aver rispettato gli accordi con gli alleaticon la scelta di un assessore esterno al consiglio comunale. Travasoni, ama-reggiato, ha espresso il proprio disappunto perchè non si è tenuto conto delleopinioni di tutti i membri del consiglio ma solo di quelle dei Ds e il Sindacoha subito l’influenza della vecchia amministrazione, non sottraendosi allelogiche di controllo di questa. Insomma, Travasoni ammettendo ciò ha inrealtà salvato il Sindaco e l’intera maggioranza perché ha dato spiegazionidell’accaduto e messo ciascuno di fronte ai propri errori. Ribadendo lapropria fiducia nella neo amministrazione comunale ha però chiaramentedimostrato a quali rappresentanti di partito si possono imputare questi errori.

SECIALE NOVISPECIALE NOVI

Federica Boccaletti,capogruppo della Casadelle Libertà“Rispettare il ruolodella minoranza”

Nel suo intervento lacapogruppo della Cdl haconcentrato l’attenzione sudue questioni importanti:il soddisfacente esito delvoto per il centro-destra,con un balzo in avanti del9% rispetto al 2002, indi-ce di un cambiamento,questo, che ha consentitoloro di vantare ben setteconsiglieri, come mai pri-ma d’ora e in secondo luo-go, la compattezza coe-rente e seria dell’opposi-zione, pronta a lavorareper rispettare gli impegnipresi con la cittadinanza.“La maggioranza governae la minoranza controlla –ha affermato Boccaletti -queste sono le regole dellademocrazia. Pertanto sa-remo un opposizionecollaborativa e costruttiva,disponibile al dialogo nel-la stessa misura in cui visarà da parte della mag-gioranza la eguale e reci-proca disponibilità a ricer-care soluzioni condivise,ed a rispettarecontestualmente il ruolodella minoranza”.Non sono mancati propo-siti e osservazioni di rilie-vo: vigilanza affinché nonmanchi, nei piani politici,la concertazione con tuttele categorie e il tessutoeconomico locale; preoc-cupazione per coloro cheinterpretano la vittoria del-l’Unione come vittoria econferma della preceden-te amministrazione: “Mase non riusciranno a tra-durre concretamente gliimpegni presi, in primis ilcambiamento, tanto sban-dierato, sarà meglio perloro fare un passo indie-tro”.Fermo il no all’Unione Ter-re d’Argine: “inutile dop-pione politico” che si ponein contrasto con la neces-sità dei tagli alle spese cheNovi richiede.

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Foto di gruppo della Giunta e del Consiglio Comunale (mancano Marco Ferrari e Luigi Fusari)

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I contribuenti che non sono tenuti a presentare la dichiarazione dei redditi, possono parteciparecomunque al la scel ta del l ’8xmil le con i l loro model lo CUD. Sul la scheda al legata al CUD,f i rmare due volte: nella casella “Chiesa cattolica” e, sotto, nello spazio “Firma”. Chiudere solola scheda in una busta bianca indicando sopra cognome, nome e codicef iscale e la dici tura “SCELTA PER LA DESTINAZIONE DELL’OTTO E DELCINQUE PER MILLE DELL’ IRPEF” . Consegnare a l la posta o in banca .P e r u l t e r io r i i n fo rmaz ion i t e l e fonare a l Numero Verde 800 .348 .348 .

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924 giugno '07MIRANDOLA CONCORDIAMIRANDOLA CONCORDIA

Rubrica a cura della FederazioneNazionale Pensionati CISL

Carpi - Viale Peruzzi - tel. 059 682322Mirandola - Via Marsala 53 - tel. 0535 21259Modena - Numero verde gratuito 800 031333

ANZIANI, PERICOLOSI MANIFESTANTI?Lettera del Segretario nazionale pensionati Cisl

a Prodi e Amato.” Onorevole Presidente e onorevole Ministro, è conprofonda amarezza che formulo questa denuncia innome degli anziani che manifestavano oggi ( 12 giu-gno) a Roma per il diritto “naturale”, prima ancora chesociale, alla sopravvivenza. Gente che, come noi, haricostruito l’Italia repubblicana non è abituata a pren-dersela con le forze dell’ordine. Ce la prendiamo con lacatena gerarchica e politica a monte, che non si rendeconto del veleno che è messo in circolo. E’ accaduto chealle ore 11, al termine della manifestazione, i nostriassociati, donne uomini sui 70 anni, sono potuti defluiresoltanto dopo aver deposto ogni insegna sindacale,persino il copricapo con il nostro simbolo. Un’ora dopoc’è stato energicamente impedito di sostare sul marcia-piede a Piazza Colonna. Una classe dirigente degna diquesto ruolo dovrebbe ricordare gli anni in cui gli ex-lavoratori, umiliati oggi, hanno fatto diga contro iterroristi. Dovrebbe ricordare in particolare lei, mini-stro Amato, al governo nel 1992, la ragione dellacondizione d’impoverimento dei pensionati, per nonaver applicato leggi che recano il suo nome, disattesepoi da ogni governo. Concludo assicurando voi e ilgoverno che la protesta crescerà di tono e d’intensità,fino a che non ci sarà resa giustizia. Distintamente”.

Antonio Uda.

ALLOGGI PUBBLICI A FORMIGINE:PROTESTA DEL SINDACATO CISL PER

L’ESCLUSIONE DEGLI ANZIANI Dura protesta della Cisl per l’esclusione degli anziani,decisa dal Comune di Formigine, dal bando per l’assegna-zione di 40 alloggi in costruzione a Corlo di Formigine. Ilbando prevede l’assegnazione di questi appartamenti inaffitto a canone concordato. Il Piano di edilizia popolare( PEEP) prevede, inoltre (secondo stralcio), la costruzio-ne di altri cento appartamenti nella zona di Magreta.“ Siamo di fronte a un’ingiustizia enorme”- dichiarano

Donnarumma, responsabile Cisl della zona di Sassuolo,e Dignatici del sindacato pensionati Cisl della Lega diSassuolo -“ Il problema della casa coinvolge tutti icittadini, giovani e meno giovani”. I sindacalisti sotto-lineano che nella nostra provincia le domande peraccedere agli alloggi in edilizia agevolata convenziona-ta sono in aumento e che due terzi di queste provengonoda famiglie italiane e da pensionati. Donnarumma eDignatici non condividono i criteri del bando che preve-de esplicitamente la partecipazione alla selezione digiovani coppie e famiglie con figli, ma non di cittadinianziani che a Formigine, come in altre realtà, sono incontinua crescita. La presenza di ultra 65enni è ricono-sciuta soltanto con l’assegnazione di 5 punti in quantofacenti parte del nucleo familiare che andrà ad abitarel’alloggio.Secondo la recente indagine, realizzata dal sindacatopensionati Cisl, le cause principali di aumento dellapovertà per i pensionati a basso reddito sono rappresen-tate dal pagamento di bollette, di affitti e dalle spese dimanutenzione della casa. “Le politiche abitative devo-no aiutare senz’altro i giovani, che vanno sostenutinell’organizzarsi una propria vita, ma anche gli anziani,costretti a fare i conti con misere pensioni” ribadisconoi due sindacalisti. Per questo chiedono al consigliocomunale di Formigine di rivedere il bando e di attivareuna politica abitativa che non escluda i cittadini anziani.

Virginia Panzani

d un anno dalla suaincorporazione nelgruppo CR Firenzecome divisione au-

tonoma, la Cassa di Rispar-mio di Mirandola continuaa mantenere decisamente lapropria vocazione di “ban-ca del territorio”, o, meglioancora, di “banca deimirandolesi”. Lo dimostra-no concretamente, oltre alprestigioso “Premio Pico”,i numerosi e costanti inter-venti a favore del territorioe della sua comunità, par-tendo dall’ambito sociale esanitario per giungere aquello culturale e ricreati-vo. “La nostra banca - di-chiara il direttore generaledi CRM, Paolo Posarelli -non è certo una sorta diCaritas o di ente assisten-ziale. Il nostro compito è,infatti, quello di fare inve-stimenti e di farli bene. Tut-tavia, ciò che ci preme è farsì che questi investimentitornino a vantaggio non solodella banca e del suo svi-luppo, ma anche della real-tà economica e sociale del

territorio”. Un’attenzione“localistica” che alcune vociinsistenti vorrebbero affie-volita dalla fusione con CRFirenze, mentre altre dareb-bero per imminenti addirit-tura la vendita o la chiusuradella Cassa di Risparmio.“L’integrazione con Firen-ze - spiega il direttorePosarelli - ha permesso allanostra banca di avere, percosì dire, un più ampio re-spiro. Infatti, pur mantenen-doci indipendenti, l’appar-

st’ultimo, poi, insieme aBanca Intesa San Paolo, sista avviando a diventare ilsecondo gruppo bancario alivello nazionale. Per laDivisione di Mirandola saràun’opportunità per amplia-re ancora di più i propriorizzonti e le proprie possi-bilità di intervento”.

Punta in alto la Cassa di Risparmio di Mirandola,e ribadisce il suo legame con il territorio

Ottima salute per CRMA

Sabato 9 giugno si è svolta a Mirandola la secondaedizione della Festa Multiculturale della Bassa Modene-se, organizzata dal Centro di Servizio per il Volontariatodi Modena e da numerose associazioni promotrici delprogetto “Reti di pace Mirandola”, in collaborazione coni Comuni di Mirandola e Medolla e con il patrociniodell’Unione Comuni Modenesi Area Nord.Le varie attività della giornata svolte presso la sede delCircolo Culturale Aquaragia in zona piscine – torneo dicricket, animazione per bimbi, danze e musiche popolari,degustazione di prodotti tipici, stand delle associazioni –erano finalizzate alla conoscenza reciproca e allo scambiocon le comunità cinese, indiana, nigeriana, albanese,islamica e dell’Africa subsahariana.Nell’occasione si è svolta anche una tavola rotonda su“Vite in movimento: esperienze di integrazione”, con lapresentazione di alcune storie di migranti e del libro “Vitein movimento”, realizzato nel 2006 da Caritas Diocesanae Porta Aperta di Carpi in collaborazione con Porta Apertadi Mirandola. Oltre a Giovanni Giovannelli, assessore diSan Felice sul Panaro, e Luigi Costi, sindaco di Mirandola,sono intervenuti alla tavola rotonda Laura Michelini,curatrice del libro, An Chen, Mohamed Britel, HamzaNaime e Hakim El Marjani, che hanno raccontato la loroesperienza di migranti.Ampia la partecipazione delle associazioni organizzatri-ci: da Mirandola Pax Christi, Comitato Permanente per laPace, Consulta delle Libere Forme Associative, Bottegadel Sole, Polisportiva Pico, Centro Culturale Islamico,Circolo Culturale Aquaragia, Associazione Culturale ManBassa; inoltre Associazione d’amicizia Italo-Cinese diModena, Il Mosaico di San Felice, Manitese di FinaleEmilia, Progetto Chernobyl Concordia, San Possidonio eMirandola.Nell’area espositiva erano presenti anche Emergency,Amnesty International, Banca del Tempo, Polizia Muni-cipale di Mirandola, Centro servizi per gli stranieri del-l’Unione Comuni Modenesi Area Nord.

A Mirandola la seconda Festa Multiculturale

Con “Vite in movimento”esperienze di integrazione

Paolo Posarelli

Prosegue a Mirandola “Giardini d’Estate”, l’iniziativa cheprevede ogni domenica pomeriggio giochi, danze, canti, feste,favole e altre sorprese per grandi e bambini.Dopo la Festa del Bastardino della scorsa domenica 17 giugno,domenica 24 i bambini potranno giocare con pennelli, colorie creta, grazie ad un laboratorio organizzato dal CircoloCulturale “Morandi”. L’iniziativa si svolgerà davanti al Ca-stello dei Pico, in occasione della Festa del Pesce.Sarà presente anche il Ludobibliobus, ovvero il mezzo deinove Comuni dell’Area nord attrezzato per giochi e laboratoriper i bambini.I “Giardini d’Estate” sono promossi dalla Consulta delVolontariato e delle Libere Associazioni con il patrocinio delComune e con la partecipazione di numerose associazionimirandolesi, che si alternano nella realizzazione delle attività.Come il Circolo Culturale “Morandi” che si occupa della festa

di domenica 24 giugno dalle 17 alle 19: presente a Mirandolada diversi anni, attualmente sta ricevendo nuovo impulsograzie alla presidenza del prof. Gianni Mantovani. Il Circolo,con sede in via Pico, si occupa di arte e cultura, di pittura eletteratura. Nel corso degli anni, tra le altre attività, ha pubbli-cato libri su artisti locali e realizzato concorsi di pittura.Attualmente promuove un corso di pittura e sono in program-ma per il prossimo futuro corsi di letteratura e conferenze nellescuole. Domenica 1 luglio sarà invece il turno della Scuola diDanza del Teatro di Maria Armanini, che nel parco dellaBiblioteca farà un’esibizione di danze tradizionali, con loscopo di promuovere il coinvolgimento di chi, grande opiccolo, rimane in città nelle domeniche d’estate.“Giardini d’Estate”, infatti, ha uno slogan: “… a Mirandola c’èsempre qualcosa…”.

L.M.

“Giardini d’Estate” a MirandolaIniziative per chi rimane in città

razioni, la Fondazione CRM intervieneautonomamente pagando e, quindi, az-zerando, gli interessi. “Come si leggenel testo della convenzione - commentail direttore Posarelli - scopo di CRM è ilconsolidamento del proprio ruolo dibanca locale. Dal 1495 come Monte diPietà, e poi dal 1864 come Cassa diRisparmio, questa banca ha sempre ac-compagnato la storia dei mirandolesi.Anche in futuro si impegnerà a fare ciòcon grande cura e - conclude con unapunta di orgoglio - con etica, grazie adun gruppo di persone che lavorano con-dividendo i medesimi ideali e progetti”.

tenenza al grande gruppo ciha consentito di intervenireladdove prima non poteva-mo, ad esempio, tramiteconsistenti finanziamenti avantaggio dell’economialocale o l’adesione al Fon-do Interbancario di tuteladei depositi”. Buona e soli-da è dunque la salute di cuigode la Cassa di Risparmioche, secondo il direttore,costituisce “un grande part-ner locale all’interno delgruppo CR Firenze. Que-

Nell’ambito degli interventi varati dal-la Cassa di Risparmio, insieme alla Fon-dazione CRM, si è recentemente segna-lato il rinnovo della convenzione con laDiocesi di Carpi e l’Arcidiocesi diModena - Nonantola per il recuperoarchitettonico e strutturale delle parroc-chie dell’Area Nord. Ad usufruirne po-tranno essere quelle situate nei Comunidove è presente una filiale della Cassadi Risparmio. In sostanza, l’accordoprevede l’erogazione da parte della bancadi finanziamenti fino a 250.000 euro,che le parrocchie si impegnano a rim-borsare in dieci anni. Mentre la Diocesidi appartenenza si fa garante delle ope-

A sostegno delle parrocchie dell’Area Nord

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10 24 giugno '07

Memoridi quell’incontro

Il Foro Boario

L’area in oggetto è stata desti-nata, dal 1928 anno dell’inau-gurazione del Foro Boario citta-dino, e fino al dopoguerra, amercato bestiame. Negli AnniSessanta e Settanta è stata sededi manifestazioni ed attrazionidi giostrai, poi area deposito emagazzino di attrezzature e mezzicomunali: l’edificio dei primidel Novecento che si trova suvia Alghisi (vincolato dalla So-printendenza come l’adiacenteex Cantina Pioppa) è stato con-cesso in uso ad Aimag spa che,dopo un recente restauro, ne hafatto la sua sede carpigiana. En-tro il 2008 nella ex stalla delForo Boario troverà sede anchel’Ostello della Gioventù cittadi-no.I lavori che hanno portato all’at-tuale sistemazione del parco, fi-nanziati dall’amministrazionecomunale con circa 600 milaeuro, hanno visto la realizzazio-ne di percorsi pedonali e ciclabili,tramite pavimentazioni in pietranaturale, autobloccanti coloratied asfalto. Inoltre è stato previ-sto l’abbattimento di tutte le bar-riere architettoniche e l’installa-zione di un nuovo impianto diilluminazione. Per quello che ri-guarda il verde pubblico si staprovvedendo alla piantumazionedi 85 alberi, 2200 arbusti e asistemare 5600 metri quadrati diarea prativa. L’area complessi-va interessata a questo progettoè pari a circa 12mila metri qua-drati.

N

Memoridi quell’incontro

Intitolazione di uno spazio significativodella città a Papa Giovanni Paolo IIL’ordine del giornodel Consiglio Comunale di Carpi

Il 2 aprile 2005, dopo 26 anni di pontifica-to, scompariva Giovanni Paolo II. Fermorestando l’altissimo valore del Suo inse-gnamento religioso per i credenti, e al di làdi ogni giudizio personale sul Suo operato,ci sono messaggi che anche i non credenti,o i fedeli di altre religioni hanno compresie recepiti.Con i Suoi 104 viaggi in 129 Paesi, il Papaha rivolto la Sua attenzione ai popoli poli-ticamente, socialmente e culturalmentediseredati, pronunciandosi contro le guer-re e contro la logica del profitto fine a sestesso.Ha saputo vedere un mondo plurale, favo-rendo il dialogo interconfessionale, tro-vando la forza di rileggere la storia dellaChiesa e di pronunciare dei mea culpamolto importanti.Ha testimoniato, nell’esposizione pubblicadella propria decadenza fisica – quasi un

simbolo dell’umana fragilità –la speranza, lo spirito vitale, laresistenza alla malattia, il dove-re compiuto fino in fondo.Riconoscendo ciò, memore dellavisita del Pontefice alla nostracittà nel 1988,

il Consiglio comunale

impegna il Sindaco e la Giun-ta, nel rispetto delle procedure

ed in accordo con gli ufficipreposti, ad intitolare uno

spazio significativo della cittàa Giovanni Paolo II.

Sabato 23 giugno l’intitolazione del parcoall’interno dell’ex Foro Boario a Giovanni Paolo IISabato 23 giugno l’intitolazione del parcoall’interno dell’ex Foro Boario a Giovanni Paolo II

el maggio del 2005, a po-chi giorni dal termine del-la corsa terrena di Gio-

vanni Paolo II, il Consiglio co-munale di Carpi approvava al-l’unanimità un ordine del giornocon il quale impegnava la Giuntaad invidiare uno spazio signifi-cativo della città da intitolare alPapa che tra l’altro la onorò dellasua visita nel giugno del 1988. Ilprossimo sabato 23 giugno alleore 17,30 questa volontà mani-festata dai rappresentanti dei cit-tadini si concretizzerà: la nuovaarea verde attrezzata Ex Foro

Boario compresa tra via GalassoAlghisi, via Cantina della Pioppae via Don Giovanni Minzoni pren-derà il nome di “Parco GiovanniPaolo II”. Alla cerimonia saran-no presenti le autorità cittadine ilSindaco Enrico Campedelli, gliassessori D’Addese e Arletti e ilvescovo monsignor Elio Tinti.Nel programma della giornatanon mancheranno esibizioni dispinning e tennistavolo e un rin-fresco offerto dal circolo Gra-ziosi, animazioni per bambini eintrattenimento musicale conMarianna Cogliani.

COPERTINACOPERTINA

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1124 giugno '07

che il suo affascinante carismagenera “Gioventù Studente-sca” che dal 1969, dopo unagrave crisi, si chiamerà “Co-munione e Liberazione”. Lescelte coraggiose, a volte do-lorose, del “Gius” (come vie-ne chiamato sin dagli anni delseminario), portano il Movi-mento a raggiungere una dif-fusione mondiale, con centi-naia di migliaia di aderenti inoltre 70 Paesi. Queste paginericostruiscono la vicendadell’«uomo ferito dalla bel-lezza» – così lo ha definitopapa Ratzinger – restituendo-celo nella sua intatta capacitàdi coinvolgere in un’esperien-za d’amicizia persone diver-sissime per ceto, cultura e ca-rattere: missionario anche dal-la sua tomba, ancora pronto atestimoniare che solo l’incon-tro con Gesù Cristo oggi èl’unica risposta alle domandedel cuore. Nel dialogo Farina èappassionato, a tratti commos-so e parla del Don Gius nonsolo come di una persona cara,ma come di colui chericonduceva e riconduce allabellezza vera, al centro dellavita: Gesù Cristo. Parla di

colui che ha reso evidente ilforte legame tra fede e ragio-ne, introducendo alla realtàsecondo tutti i suoi fattori einvitando costantemente a uti-lizzare la ragione per verifica-re ciò che proponeva. Di coluiche sosteneva che nella vitanon esiste un momento serio eun momento giocoso, ma l’uo-mo, in quanto tale , è costante-mente teso all’infinito in tuttociò che fa, e dietro alla respon-sabilità individuale tutto è gio-cato dalla propria libertà.Di colui che diceva che l’in-ferno non è il castigo crudelema è la prova dell’amore diDio per la nostra libertà, cheama più della nostra salvezza eche il cristianesimo o è un’esperienza possibile anche quaora o è assolutamente falsaanche al di là.L’amicizia che Farina ha spe-rimentato con Don Giussani èpossibile anche oggi, e il librorealizza il suo scopo se fa na-scere un’amicizia con chi lo haconosciuto. E così è sicura-mente stato per i numerosissimipresenti all’incontro con l’ami-co Farina.

Massimiliano Sconosciuto

presunte unioni in cui man-cano i presupposti per unimpegno duraturo e stabile,ma soprattutto dove mancail rapporto con il reale.* La politica è in grave dif-ficoltà . La nostra nazione èdiventata sempre più un pa-ese di vecchi, senza prospet-tive per il futuro, se non peri tanti stranieri che non han-no paura a far nascere deifigli e a chiedere di potercreare centri per la loro cul-tura e la loro fede. Serve piùpolitica ma fatta di ideali e dicultura, che non può pre-scindere dalle nostre tradi-zioni, e dalla storia che inostri “vecchi” hanno trac-ciato con tanta fatica.* La storia degli anni 70,scontro ideologico per unamigliore “organizzazione delmondo” attraverso la vio-lenza che giustificava l’uc-cisione dell’uomo come av-versario politico e per la suafunzione sociale. Storie ter-ribili che hanno tentato discardinare le istituzioni at-traverso delitti nongiustificabili e tante soffe-

L’antivirusdi Davide Rondoni

avide Rondoni, unodei poeti contempo-ranei più attento allarealtà dell’uomo, alla

sua umanità, alla sua gran-dezza - pochezza, ha incon-trato il pubblico affrontandoil tema “Antivirus: i fatti e laragione” rispondendo alledomande dei presenti.Parecchi sono stati i puntitoccati: dal Family day, aglianni 70, dalla banalizzazionedella libertà e dellasessualità, alla visione piùampia e proiettata al futuro,della politica italiana, Poi,naturalmente la poesia. Lerisposte? Vere e proprie inie-zioni di antivirus.* La vita come una serie dieventi che ci sono dati per lanostra felicità, attraverso lalibertà del nostro sì quoti-diano; la capacità di stare difronte a ciò che ci succedecon serietà e con la consape-volezza che tutto ci è dato daQualcuno che ci ha tantoamato, da offrire la vita diSuo Figlio per salvarci.* La Chiesa, vista come pun-to di paragone certo, tra lenuove idee di libertà (faccioquello che mi pare) e la veralibertà dell’uomo che sta nel-lo scegliere ciò che veramen-te lo soddisfa e rende dellasua vita appagata e serena: ilsuo bisogno di infinito.* La famiglia e il Familyday gesto sociale e civile,non politico o di parte. Lafamiglia, piccola chiesa incui l’amore di Dio si mani-festa, va tutelata e difesa da

“Senza mezze misure” questo iltema della 24° edizione della”Festa più pazza del mondo” chesi è svolta a Carpi dal 15 al 17giugno. Un appuntamento cheapre l’estate carpigiana conproposte culturali e diintrattenimento che voglionoesprimere la testimonianza e lagioia di un Incontro, quello conGesù Cristo, che può cambiare lavita e dare significato ad ogniesperienza umana. L’edizione2007 è stata particolarmentericca di proposte a cominciaredai due incontri con DavideRondoni e Renato Farina perpassare alla mostra dedicata aifatti d’Ungheria del 1956.

Antivirus: i fatti e la ragioneAntivirus: i fatti e la ragione

renze.* Il sesso banalizzato, l’ar-gomento che tutti trattanocome un diritto finalmenteacquisito ma privato del-l’esperienza di infinito piùgrande per viverlo nel modomigliore. In nome di unapresunta libertà ci si trovadisperatamente coinvolti instorie tragiche che spessorisultano insostenibili.* La poesia, come dono perrendere l’esperienza unica eparticolare attraverso paroleinusuali che scaturiscono dainostri sentimenti. Il dolore,la gioia l’amore per colui ocolei che ami vengono detticon parole estreme che ren-dono chiaro anche ciò chenon potresti mai descrivere.Al termine Rondoni ha lettodue sue poesie ancora inedi-te per mettere alla prova lereazioni del pubblico. Unregalo per far capire che ipoeti sono coloro che posso-no dare sapore ai fatti quoti-diani, sanno rendere unico eirripetibile anche l’eventopiù quotidiano.

A cura di Ivonne Veratti

D

L’amicoRenato Farina

on la morte di don Lui-gi Giussani, il 22 feb-braio 2005, è scompar-so – ma resiste nella

memoria – un grande maestro,l’educatore che forse più hainfluenzato la vita della Chie-sa e della società italiana nelcorso del NovecentoDomenica 17 giugno, in Piaz-za Martiri a Carpi nel contestodella “Festa più Pazza delMondo” parla Renato Farina,uno dei suoi allievi più cari,autore del libro “ Don Giussani,vita di un amico”.Nel libro Farina ne ricostrui-sce la biografia fornendone unritratto inedito. Dalla nascita,a Desio, nel 1922, all’entratain seminario all’età di undicianni; dall’ordinazione sacer-dotale alla decisione di dedi-carsi totalmente all’insegna-mento presso le scuole mediesuperiori. Quei “tre gradini”saliti per entrare, il primo diottobre del 1954, nel liceo clas-sico “Berchet” di Milano sonoi primi muti testimoni di un’av-ventura umana unica: è allora

C

La corrispondenza dei lettori va inviata a:Notizie - Giornale Aperto - Via don Loschi 8 - 41012 Carpi

Fax 059/630238 - E-Mail: [email protected]

Caro Direttore, tra gli eventi, gli incontri e glispettacoli proposti quest’anno dalla Festa piùPazza del Mondo mi ha particolarmente colpi-to l’esposizione della mostra “ Budapest 1956.Una battaglia per la Libertà”, che ho potutovisitare seguendo le indicazioni di unapreparatissima studentessa, che ha evidenziatocome, a distanza di 50 anni da quel famosoevento del dopoguerra, quel grido alla libertàdel popolo ungherese sia più che mai attuale, inquanto insito nel cuore dell’uomo di ogni tem-po.La vicenda di questa mostra mi ha incuriositoperché è stata oggetto di un’inqualificabilecensura da parte dei docenti di una prestigiosa(almeno così si dice) scuola superiore di Mode-na, il Liceo Muratori, tale da rendere necessa-rio un intervento di implicita condanna bipartisanda parte del Consiglio Comunale di Modena.Infatti questa interessantissima mostra dopoessere stata visitata dal Ministro dell’Istruzio-ne ed essere stata esposta in decine di istitutisuperiori italiani è arrivata a Modena, dove,parimenti, è stata esposta in diversi importanti

istituti, dal Fermi al Tassoni, dal San Carlo alSacro Cuore, per essere poi incredibilmentecensurata dai docenti del Muratori, perché “…lamostra non risulta adeguata dal punto di vistastorico, manca una contestualizzazione deglieventi, presenta spiegazioni vaghe e contrad-dittorie ,…”, ovvero non sostiene quello chepensiamo noi, i depositari della verità storica!Questo grave fatto di negazione della libertà dieducazione, dove la maggioranza può negare,a suo piacimento, il diritto di espressione aisoggetti non uniformati presenti nella scuola,ha convinto tutti i Consiglieri Comunali diModena (con buona pace della Sinistra Giova-nile che aveva maldestramente cavalcato lavicenda) ad approvare all’unanimità un docu-mento che auspica che in ambito scolasticopossa aprirsi un confronto senza alcuna preclu-sione ideologica e politica.Speriamo. La battaglia per la Libertà di Educa-zione nella scuola è ancora tutta da vincere!

Davide TorriniCapoGruppo UDC

Consiglio Comunale di Modena

L’incontro con Renato Farina (al centro)

Davide Rondoni

Gli studenti del Muratori guide alla mostra Budapest 1956

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12 24 giugno '07

“M

Il Vescovo ringrazia Lia Sosena

Una presideesemplare

Annalisa Bonaretti

i dispiace moltissimo,il suo lavoro è statomolto importante,

positivo e formativo. Rin-grazio vivamente Lia Sosenaper quanto ha fatto con de-cisione, spirito di abnega-zione, sacrificio e rinunciaaccettando, sette anni fa,l’incarico di preside del Sa-cro Cuore – osservamonsignor Elio Tinti -. Lasua, anche oggi, è stata unascelta di molta coerenza,cristiana: doveva continua-re a dare il massimo sia sot-to l’aspetto professionaleche quello familiare e, te-mendo di non riuscire a farebene nessuna delle due cose,ha deciso e così ha dato ledimissioni da preside. Unascelta difficile, che io ammi-ro e apprezzo profondamen-te perché anche questa voltaLia ha scelto di dare. Dare ilmassimo alla madre malatache necessita di tutto il suoamore e delle sue cure, unascelta che le fa molto onore.Il lavoro che ha svolto è sta-to prezioso, per questo lamia gratitudine nei suoi con-fronti è davvero tanta”.Venerdì 22 giugno alle 19verrà festeggiata da tutta lascuola del Sacro Cuore aSan Marino.

Si è dimessa da preside delSacro Cuore Lia Sosena,laureata nel 1975 all’Uni-versità di Bologna in LettereModerne, una carriera ini-ziata nella vecchia sede del-l’istituto Sacro Cuore, unaparentesi al liceo scientificodi Sassuolo poi il rientro incittà, ancora e sempre al Sa-cro Cuore di cui è diventatapreside del 2000. “Era unmomento di grossa difficol-tà della scuola – ricorda LiaSosena -, suor Elena avevalasciato in maniera improv-visa la guida dell’istituto econ il corpo docente abbia-mo avuto il coraggio, la fi-ducia di scommettere sullascuola. Sono stati anni piut-tosto impegnativi – prose-gue -, la scuola aveva persodi credibilità e c’era da rico-struire anche una reputazio-ne. Però – precisa – sonostati anche anni molto inten-si, carichi di entusiasmo e ditanta passione. Ci credevonel mio lavoro e questo miha sempre aiutato. Ho uncarattere combattivo”.Non sembra perché il fisicoè esile, i modi garbati, eppu-re Lia Sosena ha saputo dav-vero combattere e vincere,se per vittoria si intende rag-giungere obiettivi ambizio-si, ottenere la fiducia deigenitori, il rispetto dei do-centi e dei vari collaboratoridell’istituto. E, ovviamente,

la simpatia di bambini e ra-gazzi perché è per loro che lascuola esiste, sono loro laragione di tanto impegno ededizione.Il racconto di Lia è denso disentimenti e pieno di perso-ne, tra loro don RobertoBianchini che “all’inizio miha dato molta fiducia e mi hamolto aiutato”.La scuola, dal 2000 a oggi, èsempre cresciuta. “Puntava-mo sulla qualità – osservaSosena -, siamo riusciti araggiungerla, almeno è que-sto che ci riconoscono. Gran-de merito va al corpo docen-te che ha sempre lavoratocon molta responsabilità; ilsostegno dei genitori è statouna formidabile molla e noi,ma anche loro, siamo consa-pevoli di avere fatto del no-stro meglio. La nostra mis-sione – puntualizza – era unascuola a tutto tondo, che tra-smettesse valori, non solocontenuti. Personalmente hosempre cercato di farlo, pri-ma come insegnante, poicome preside. Soddisfazio-ni ne ho avute tante, in questianni l’utenza è raddoppiata.Oggi lascio con più di 400alunni: il Nido è stata la mos-sa vincente, alle Medie nonriusciamo ad accogliere tut-te le iscrizioni. Abbiamo li-ste d’attesa e questa è la di-mostrazione della stima dicui gode la scuola che abbia-mo concepito anche comeservizio alla cittadinanza.Ora che lascio una scuolarinnovata anche negli am-bienti e con attrezzature piùmoderne, una scuola diven-tata veramente ‘della città’ e‘alla pari’ con le altre, miguardo indietro e vedo chemi ha mosso un grande amo-re per la scuola e per quellascuola. Ho lavorato duro, maserenamente perché sapevodell’appoggio di tanti. Cer-tamente il mio lavoro mimancherà, mi mancherà lascuola ma so di aver fatto lacosa giusta”.E per Lia Sosena, personaseria e retta, alla fine è l’uni-ca cosa che conta.

Benedetta Bellocchio

a scuola del SacroCuore, e ancor più leSuore della Carità diS. Vincenzo de’ Paoli

che l’hanno gestita hanno unastoria antica nella città di Carpie, da subito, si sono caratte-rizzate per una missione so-ciale molto forte.Dopo quasi dieci anni di lavo-ro presso l’ospedale di Carpi,a causa di una delibera politi-ca le religiose furonoestromesse da tale attività. Erail 1890 e il vescovomonsignor Gherardo Aral-di affidò loro la direzione diuna “scuola di lavoro” per fan-ciulle. Questa attenzione fuun segno di giustizia per l’epo-ca e dal 1891, per trentacinqueanni sotto la gestione di suorErnesta Testerini - che neidocumenti spicca come “sag-gia, prudente, espertaeducatrice” – l’istituto si al-largò (e si spostò da viaBorgofortino alla sede di viaCiro Menotti, dove rimase alungo), arrivando a compren-dere, oltre alla scuola di lavo-ro, tutto il corso elementare el’asilo e infine la prima e se-conda classe per i maschi.Nel 1907 le Suore aprironoanche l’oratorio festivo fem-minile.Nel 1922 alla scuola fu ag-giunto il corso magistrale in-feriore (l’attuale scuola me-dia), al fine di completarel’educazione delle ragazze.Allora si chiamava “ScuolaMedia S. Vincenzo de’ Paoli”;monsignor Prati ottenne poiil riconoscimento legale del-l’istituto, l’unico a sfondo re-ligioso della diocesi. Proprioin seguito a questa pratica, in21 ottobre 1957, il nome cam-biò in “Scuola Media SacroCuore”.Il Sacro Cuore è “padrone”della scuola, degli insegnantie degli alunni, si legge in unresoconto della cerimonia diconsacrazione, “trattiamocibene, perché siamo suoi”.Della celebrazione fu pubbli-cato un articolo su L’Avveni-re d’Italia: vi si legge chemonsignor Prati richiamò “al-l’importanza del dono di Diofatto ai Carpigiani, dono chedeve incontrare il gesto rico-noscente, che si concretizzanel valutare la scuola stessaapprezzandola, aiutandola,affidando ad essa i fanciullidella città”. Scuola, prosegui-va il testo, “maggiormentecara al cuore del Vescovo,perché attuazione di quel di-ritto proprio della Chiesa difondare e dirigere scuole, se-condo il mandato divino diinsegnare”.Ma con il riconoscimento pub-blico si aprirono i problemi:ambiente scolastico inadatto,non corrispondente alle esi-genze moderne, spese vive dasostenere. Alcuni componen-ti della Chiesa carpigiana - tra

tutti monsignor RomeoCasel-grandi - si prodigaro-no affinché venissero conces-se facilitazioni alla scuola.L’Istituto delle Suore dellaCarità affrontò l’onere dellespese.“Ospitalità”, “formazione re-ligiosa, sana istruzione ededucazione è il lavoro espli-cato” è scritto in un documen-to storico conservato nellacasa madre delle Suore, aFerrara. Esse continuaronol’attività apostolica, collabo-rando attivamente ai progettipastorali diocesani, comeemerge dai documenti che ri-guardano la scuola (“alunnigratuiti e semigratuiti”, “ini-ziativa spirituale per le inse-gnanti laiche”, “aiuti a bam-bini bisognosi sia material-mente che intellettualmente”,ecc).Un punto di non ritorno, ver-so i primi anni ottanta: la ge-stione della scuola media pas-sò alla Diocesi e visse “le ine-vitabili difficoltà di tutti gliinizi, nella speranza”. Da al-lora altri passaggi, anche fisi-ci: la scuola si trasferì in via S.Chiara e poi in via Curta S.Chiara, nel 2003-04 e fuascritta al complessodell’Aceg (Attività educativecattoliche gioventù).Qui una nuova integrazionecon altre realtà educative, inun contesto di continuità pa-

L

Alla presideil sostegno deidocenti delle medie

“Possiamo smentire quelloche è stato scritto la scorsasettimana su Voce”?Riuniti per gli esami, idocenti della scuola mediaS. Cuore sono indispettiti -alcuni apertamentearrabbiati - per l’immagi-ne che si è voluto offriredella scuola, non corri-spondente alla realtà.La scuola in questi anni ècambiata positivamente,spiega Maria LetiziaVeggiani che vi insegnadall’87, “grazie alla curadelle relazioni col mondoesterno, alle innovazionitecnologiche introdotte, ainumerosi laboratori”.Migliore è il rapportoscuola-famiglia, ilcollegamento con leclassi inferiori e dasegnalare è la stabilità delcorpo docente, sottolineaErmanno Quartili, ma lorilevano in molti: “tantiscelgono di rimanereanche se viene loroproposto l’impiegostatale, proprio per i beirapporti interpersonali dicollaborazione e lavalidità della didattica diquesta scuola”.Di concerto, i prof. hannoinviato un comunicatoalla preside - “un donotanto più bello quantoinaspettato”, commentalei - in cui, esprimendole“pieno sostegno”, rileva-no le qualità umane, lecompetenze didattiche,l’equilibrio e la capacitàche ha caratterizzato lasua gestione. “La scuolaviene a perdere la personache più di tutti la rappre-senta”, osservano, e lechiedono di restare.

La storia della scuola: da sempre una forte missione sociale,radicata nella Chiesa e nella città. A partire dalla dedicazione al S. Cuore,la centralità dell’educazione globale della persona, dono di Dio

“Trattiamoci bene,perché siamo Suoi”

La storia della scuola: da sempre una forte missione sociale,radicata nella Chiesa e nella città. A partire dalla dedicazione al S. Cuore,la centralità dell’educazione globale della persona, dono di Dio

“Trattiamoci bene,perché siamo Suoi”

Don Massimo Dotti (Aceg)La scuola sta crescendocon un progetto educativo di qualità

Don Massimo Dotti è presidentedell’Aceg, gestore e assistente del-la scuola. Anche lui ringrazia LiaSosena, con la quale vi è stato “unrapporto aperto, di collaborazione.Lia ha assicurato la sua disponibi-lità ad accompagnare la nuova fi-gura che sarà individuata per lagestione – spiega il sacerdote – inmodo che il passaggio sia sereno esenza difficoltà per i docenti, glialunni e le famiglie”. Sono statiinterpellati gli insegnanti e giovedìsaranno coinvolti i genitori nelConsiglio di istituto, per capire quali sono le esigenzefondamentali per la scuola. “Non serve un burocrate, maqualcuno che sia presente e appassionato. La scuola stacrescendo – conferma –, gli insegnanti sono bravi e compe-tenti, in più abbiamo portato avanti in questi ultimi annialcune attenzioni importanti”. Tra tutte, quella ai bambinicon Disturbi Specifici dell’Apprendimento, in collaborazio-ne con il Centro Up-prendo, anch’esso situato nei localidell’Oratorio cittadino, ma anche la cura dell’alfabetizzazioneinformatica. Insomma un progetto educativo di qualità,incentrato sulla formazione globale della persona, dentro lascuola ma anche oltre, per far crescere cristiani attenti eimpegnati per la loro città.

storale rispetto alle attivitàgiovanili delle aggregazionilaicali e delle associazionisportive, mantiene alta la mis-sione sociale della scuola, peri ragazzi che la frequentanoma anche per la Chiesa.

Don Massimo Dotti

CULTURA E SOCIETA'CULTURA E SOCIETA'

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1324 giugno '07

Si chiamaMatEleMedia, è ilgiornalino dellascuola Sacro Cuore,che per il quinto annoè presente con la suainformazione, adisposizione di stu-denti, personalescolastico, genitori.Da due anni è curatoda ClaudioCavazzuti, docente dilettere, che già anovembre si erarecato in visita aNotizie insieme allasua giovanissimaredazione. Per questonumero ci ha donatoalcuni degli articolidei suoi giovanigiornalisti, che volen-tieri pubblichiamo,insieme all’editoriale,con l’augurio divederli crescere inquesta loro passione.

a fine simbolica del-l’anno scolasticol’abbiamo potuta os-

servare nel corsodell’offertorio, durante laSanta Messa di fine anno:sono stati portati all’altarenumerosi palloncini, da partedei bimbi dell’asilo, unforziere ripieno di ricchez-ze floreali, delle elementa-ri, e il sale e la luce, dallemedie. Quanto si era rice-vuto a settembre, nel gior-no dell’accoglienza, lo si èrestituito ringraziando e nellasperanza, anzi nella certez-za, che qualcosa abbiafruttato. E così, è giuntonuovamente il momento disalutarsi. Sembrava ieriquando ci siamo ritrovati.Quest’anno, ricco di novitàe di iniziative ci è volato dimano. Del resto quando tuttoè bello il tempo passa senzamai arrestarsi. E di questo ègiusto ringraziare. Chi?Anzitutto, Chi ci ha volutoriunire in questa nostra co-

Intervista a ElenaLancellotti,amministratricedella scuolaAMMINISTRARECON AMORE

Qual è il suo ruolo inquesta scuola?Io seguo l’amministrazio-ne, cioè gestisco le rette,gli acquisti e i fornitori.Che cosa ne pensa dellascuola?Questo ambiente mi piacemolto, perché credo chel’educazione per i ragazzisia molto importante.Quando ha iniziato a la-vorare in questo istitutoscolastico?Ho incominciato nel 2002,e prima lavoravo in ban-ca, ho voluto cambiaretotalmente il mio mestie-re.Come si trova con i suoicolleghi di lavoro ?Mi trovo molto bene, so-prattutto con la mia colle-ga più stretta, Cecilia, masoprattutto c’è molta col-laborazione tra me e i mieicolleghi.C’è molto da lavorare al-l’interno della scuola?Si, gli alunni sono aumen-tati da quando lavoro qui.Ci sono stati dei miglio-ramenti negli ultimi anni?Sì ci sono stati grossissi-mi miglioramenti soprat-tutto alle elementari e al-l’asilo nido. Per questomotivo le classi sono au-mentate Elisa Dondi

Intervista alla presidentes-sa d’Istituto, Monica BigoniNessun dubbio:al S. Cuore,anche i nostri figli!

Qual è laf u n z i o n edel consi-glio di isti-tuto?La funzionedel C.D.I.d o v r e b b eessere quel-la di decidere e valutare leeventuali problematiche odifficoltà che si sviluppanoall’interno della scuola e cer-care di risolverle. Dico do-vrebbe, perché secondo meil consiglio ha potere deci-sionale per tante cose ma avolte viene solo interpellatoper cose futili, o comunquecose che potrebbero decide-re all’interno della scuola.Quali mansioni ricopre?Anche se a volte può risulta-re un po’ antipatico, i geni-tori si sentono in dovere,giustamente, di sfogarsi suvarie problematiche; altrocompito noioso è dover rife-rire alla preside tutto quelloche mi viene raccontato, inalcune occasioni anche cosenon molto importanti, pen-so però di essere il portavo-ce ed il tramite tra genitori escuola.Come trova il suo incari-co?Il mio incarico mi lusingamolto.Per il futuro, cosa si pre-figge il consiglio di istitu-to?Penso, che per il futuro, ilC.D.I. cercherà di far lavo-rare sempre di più la scuolaal meglio, cercando di ac-contentare nel possibile levarie esigenze degli alunni edei genitori.Cosa pensa della scuola?Penso che la scuola sia otti-ma in quanto ci sono deivalidissimi insegnanti chefanno il loro lavoro con pas-sione, con il cuore. E questoper me è molto importante;poi comunque è organizzatabene e penso che i ragazzi sitrovino bene.Ha studiato in questa scuo-la? Che ricordi ha?Ho fatto elementari e mediequi al Sacro Cuore e i mieifigli pure, è dal 1995 chebazzico in questa scuola edei cambiamenti ne ha fattiparecchi! Ho un ricordo mol-to bello della vecchia scuo-la: le suore, la chiesina, lamia classe. Il cortile era pic-colo, però a noi piaceva gio-carci; sia io che mio maritosiamo stati in questa scuolae avuti dei figli non abbia-mo avuto nessun dubbio dimandarli al Sacro Cuore, perla serietà e la bravura degliinsegnanti.

Insieme si cresce

L

munità, che diciamo edu-cante, affinché insieme sipotesse crescere in serenitàe grazia, tra gioie e difficol-tà. Certo non è un caso, se citroviamo tutti insieme. Poi,chi a questo servizio ha de-dicato le proprie energie, ipropri doni e qualità. Tutti,dalla preside, alle tate del-l’asilo, le maestre delle ele-mentari, gli insegnanti del-le medie, Milena eMaddalena, la cucina, l’am-ministrazione e la segrete-ria, cioè Elena e Cecilia,tutte le donne delle pulizie,don Massimo e suor Cele-

ste, monsignor Elio Tinti,che ci ha sempre accompa-gnato nella preghiera. È statoun anno in cui il corpo do-cente, di tutti gli ordini, hapuntato decisamente sullaformazione in senso cristia-no. Per tale ragione, grazieanche al “collega” don Ro-berto Vecchi, che ci ha ar-ricchiti con due illuminanticatechesi su Gesù educato-re. La comunità funzionasolo con l’aiuto di tutti: gra-zie anche a tutte le famigliee a tutti i bambini e ragazzi.Infine, mi si consenta unsentito ringraziamento a chi

ha permesso che le notiziecircolassero all’interno dellascuola, che ha coinvolto tuttinella comunicazione con unentusiasmo e un impegnoche non è mai venuto meno,come una vera e propria re-dazione professionale. Gra-zie Terza Media, per le orespese in aula di informaticao correndo nei corridoi del-la scuola, a reperire notizie,oppure in segreteria a se-guire le fasi sempre ad altatensione della stampa. Sen-tiremo la vostra mancanza.

Claudio Cavazzuti

Dopo una prova tecnica svoltasi la scorsa primavera, que-st’anno si è fatto sul serio nel nuovo asilo nido “PaulHarris”. Bambini ed educatrici hanno scoperto gioie edelizie negli spazi a loro dedicati. Spostando di tanto intanto un tavolo o un armadietto per poter sfruttare al megliolo spazio a disposizione, i bambini hanno giocato conpennelli e tempere nell’atelier; si sono lanciati in salti allimite del pericolo nelle due sale di psicomotricità, conl’aiuto di Roberto Quartili, per poi trovarsi seduti ai tavolidella zona pranzo, per gustare il pranzo preparato per noi dalcuoco Gabriele e servito dalla nostra aiutante Lorella.E, dopo tanto giocare, per chi rimane all’asilo, ecco unriposino ristoratore nel nostro dormitorio. Con la bellastagione, si è infine esplorato il nostro cortile superattrezzato,con giochi e macchinine nuovi; e dove ogni giorno cidivertiamo come matti, in attesa delle tanto sospirate vacan-ze estive.

Le tate dell’Asilo Nido

Tanto lavoro, ma anche tantesoddisfazioni, per le tate del nido ad unanno dall’inaugurazione della nuova sedeIL NUOVO NIDO HA GIÀ UN ANNO!

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14 24 giugno '07

Sabato 17 giugno la comunità di S. Giuseppe ha festeggiatoSanta Clelia e le suore Minime dell’AddolorataSabato 17 giugno la comunità di S. Giuseppe ha festeggiatoSanta Clelia e le suore Minime dell’AddolorataBenedetta Bellocchio

abato 17 giugno aCarpi, nella casa di viaLonghena dove risie-dono le Suore Mini-

me dell’Addolorata, grandefesta per celebrare la patronae fondatrice della Congrega-zione religiosa, Santa CleliaBarbieri. Tutta la comunitàparrocchiale di S. GiuseppeArtigiano si è riunita: “Ab-biamo celebrato la S. Messa– spiega don Lino Galavotti- per poi terminare con unmomento di fraternità”. Èstato “un bel grazie alle suo-re” e un ricordo di S. Cleliache è patrona di tutti i cate-chisti della regione EmiliaRomagna, evidenziando i trat-ti spirituali di questa giova-ne, la sorgente della sua vitadi santità: “l’amore alla Pa-rola di Dio e la contempla-zione dell’Eucaristia”, chia-risce il parroco di S. Giusep-pe, “da questo nasce la vo-lontà di fare un po’ di bene –è il messaggio per i fedeli -,nei diversi contesti della vitaquotidiana”.

Come posso farmi santa?La biografia che il Vaticanoha predisposto in occasio-ne del processo dicanonizzazione (celebrato il9 aprile 1989 da GiovanniPaolo II) rende visibile ilpercorso della sua vocazio-ne. Clelia Barbieri nacquenel 1847 alle “Budrie”,contrada di S. Giovanni inPersiceto (BO). “La mammale insegnò ad amare Dio finoa farle desiderare di esseresanta”, scrive il curatore, cheprosegue: “chiunque avessevoluto incontrarla poteva tro-varla immancabilmente acasa, a filare o cucire, o inchiesa a pregare. Sebbenefosse nell’uso del tempo ac-costarsi per la prima voltaalla Comunione quasi adulti,Clelia per la sua precoce pre-parazione catechistica e spi-rituale vi fu ammessa a soliundici anni. Fu un giornodecisivo per il suo futuro,perché visse la sua prima espe-rienza mistica: contrizione ec-cezionale dei peccati propri

e altrui. In pari tempo ebbeuna intuizione interiore delsuo futuro nella duplice li-nea contemplativa e attiva”.

Lavoro e preghieraIn adorazione dinanzi al Ta-bernacolo “appariva come unastatua immobile, assorta inpreghiera; a casa era la com-pagna maggiore delle ragaz-ze costrette al lavoro”. MaClelia vi aggiungeva qualco-sa che nell’ambiente era par-ticolarmente suo: “lavorarecon gioia, con amore, pre-gando, pensando a Dio e ad-dirittura parlando di Dio”.

VITA DELLA CHIESAVITA DELLA CHIESA

A S. Marino il campo domestico Acr delle parrocchie di Cibeno, S. Marino e Fossoli

er il secondo anno siconferma il succes-so della propostadell’Acr delle parroc-

chie di Cibeno, S. Marino eFossoli: il campo “dome-stico” per bambini delle ele-mentari. Non più la formu-la tipica del campo svoltolontano da casa ma in par-rocchia, per questi piccoliche forse ancora sono unpo’ timorosi nel passare unasettimana senza mamma epapà. Così, dall’11 al 16giugno, tutta la ricchezzadei contenuti elaborati dal-l’équipe diocesana del-l’Azione cattolica dei ra-gazzi è stata riproposta at-traverso attività e giochisvolti quotidianamente inparrocchia a S. Marino, in-sieme a tanti educatori esotto la guida del parrocodon Antonio Dotti. Non èmancata, in particolare nel

momento del pellegrinag-gio alla Madonna deiPonticelli, la collaborazio-ne di don Gianpio Caleffie don Carlo Gasperi, par-roci di Fossoli e S. Agata,che si sono resi disponibiliper le confessioni. Molto

partecipata la messa con-clusiva, sabato 16, insiemeai genitori.La presenza di quasi 70 bam-bini, contro i 50 dell’annoprecedente, dimostra chequesta iniziativa è semprepiù sentita dalle famiglie e

S

un ruolo di guida, di maestranella fede. Appena venten-ne, cominciarono a chiamar-la “Madre”, fino alla morteche avverrà prestissimo acausa della tisi.“Impressiona il vertice disantità raggiunto in un trattodi tempo così breve – disseGiovanni Paolo II proclaman-dola santa -: Clelia è la piùgiovane fondatrice della sto-ria della Chiesa. La sua vi-cenda dimostra che la santitàdelle anime è opera della gra-zia divina, non della strate-gia e della cultura umana.Con la solennecanonizzazione della giova-ne religiosa bolognese Diopone davanti a noi una crea-tura umile, fragile, priva diricchezze materiali e di cul-tura, ma ricca della sapienzache i semplici attingono nel-la preghiera alle sorgenti stes-se della Parola rivelata”La Congregazione delle SuoreMinime dell’Addolorata si èsviluppata, è diffusa in Ita-lia, in India, in Tanzania. Oggile suore nell’imitazione del-la Beata Clelia, in umiltà nelproficuo loro lavoro assisten-ziale sono intorno alle tre-cento, divise in 35 case tracui quella di via Longhena aCarpi.

dai bambini stessi, che pri-ma di partire per le vacanzeo di iniziare grest e centriestivi, si dedicano una set-timana un po’ speciale, perproseguire con il percorso elo stile che caratterizzano,anche durante l’anno, la

proposta dell’iniziazionecristiana in Acr.A adesso? Per chi desiderac’è il campo giochi a Cibeno,per rinsaldare le amicizie emettere in pratica ciò che siè imparato. Le tre parroc-chie, invece, continueran-

no la proficua collaborazio-ne, che si colloca all’inter-no della più ampia Quartazona pastorale, con il cam-po Acr per i ragazzi dellemedie, dall’1 al 8 settembreprossimo.

B.B.

Alle “Budrie”, intanto, lacatechesi si rinnovò col suoinserimento che trascinò purealtre compagne, con le qualiconcepì la prima idea di unnucleo di giovinette votatealla vita contemplativa e apo-stolica; “un servizio che do-veva scaturire dall’Eucaristia,doveva consumarsi nellaComunione quotidiana esublimarsi nella istruzione deicontadini e dei braccianti delluogo”. L’idea prese corponel 1868: fu l’inizio umiledella famiglia religiosa diClelia Barbieri che i superio-ri in seguito chiameranno

“Suore Minime dell’Addo-lorata”. Nel ritiro delle“Budrie” si respirava “un cli-ma di fede, una vera fame esete di Dio, un istinto mis-sionario pieno di creatività edi fantasia, affatto poggiatosopra i mezzi organizzativiche mancavano”, di cui Cleliaera l’anima.

Giovanissima MadreIl gruppo iniziale lievitò eattorno a esso anche il nume-ro dei poveri, dei malati, deiragazzi e ragazze dacatechizzare e istruire. A pocoa poco la gente vide Clelia in

Si è chiusa domenica serala Sagra di S. Antonio inMercadello. La serie diappuntamenti religiosi inonore del Santo di Pado-va ha avuto inizio merco-ledì 13, giorno del Patro-no, con la celebrazioneeucaristica, per poi conti-nuare giovedì sera con lamessa per tutti i defuntidella comunità e venerdìcon la LiturgiaPenitenziale.Domenica, infine, si è te-nuta la tradizionale pro-cessione per le vie del pa-ese con la nuova statuadel Santo e il lancio finaledei palloncini. La giorna-ta di festa si è chiusa dopola processione con la cenacomunitaria.Il clima di preghiera e diraccoglimento che si è cre-ato nelle cinque giornateha permesso alla comuni-tà di riscoprire come ognianno il valore e la bellez-za del proprio patrono.Grazie agli scritti trattidalle orazioni di Sant’An-tonio che hannoimpreziosito i vari mo-menti liturgici, si è potu-to riassaporare nuovamen-te questa figura splendi-da e di grande spirituali-tà; un uomo che ha amatola Chiesa in un tempo estre-mamente difficile e noncosì diverso dal nostro,segnato da divisioni eguerre; un santo profon-damente innamorato diGesù e delle Scritture eche fu in grado di metteretutta la propria vita a ser-vizio del Vangelo, dive-nendo promotore dellamisericordia e della soli-darietà con i poveri, valo-ri preziosi allora comeoggi. R.R.

S.Antonio inMercadelloFestadel patronoSant’Antonioda Padova

Clelia Barbieri, la fondatricepiù giovane della ChiesaClelia Barbieri, la fondatricepiù giovane della Chiesa

In parrocchiacon Giona!

P

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1524 giugno '07VITA DELLA CHIESAVITA DELLA CHIESA

agra al Corpus Do-mini da venerdì 22 alunedì 25 giugno.Quattro serate da vi-

vere in compagnia, all’in-terno di un clima familiare,come quello che si respira(o si vorrebbe respirare) acasa propria. Lo slogan diquesto appuntamento, infat-ti, “Dalla casa alla Chiesa:una sola famiglia” riassu-me tutte le intenzioni degliorganizzatori.Cosa si troverà a questa sa-gra? Appena qualche pro-posta culinaria, ben curata,però; appena qualche mo-mento musicale (artisti lo-cali e parrocchiali). Tutto ilresto del tempo è per starein compagnia. Tavola e mu-sica, giochi e festa comeantipasto al cuore della sa-gra: stare insieme per cono-scersi, per scambiare noti-zie e convinzioni. Poi, perincontrare una comunità par-rocchiale che si è data unforte impegno che prova arealizzare anche se con moltelacune. Un volto di chiesaanche questo sintetizzato inuno slogan: “Una parroc-chia che non chiama mava; una parrocchia che nonchiede ma da”.Quest’ultime affermazioniesigono almeno qualchecommento ed ancor più qual-che esemplificazione.:“Una parrocchia che nonchiama ma va”: più cheproporre ed insistere perchéle persone partecipano aimomenti formativi, liturgi-ci, un buon numero di laicicoraggiosi si impegna adandare presso le famiglie perportare la presenza, l’atten-zione della parrocchia. Aquesto scopo è stato impian-tato il foglio di collegamen-to settimanale “Camminareinsieme” che 53 laici volon-tari portano, con costanzaappunto perché ciò avvieneogni settimana, in circa 2500famiglie della parrocchia(ma me mancano ancora unbuon 700 per coprire tutto ilterritorio affidato al CorpusDomini) .In questo foglio si può tro-vare un sintetico commento(il più aderente possibile allavita) al vangelo domenica-le; poi le notizie della vitadel quartiere (chi arriva aquesto mondo e chi ritornaal Signore, gli appuntamen-ti culturali e di dialogo, an-che quelli civili); ed, infine,un’esperienza di vita, rac-colta quasi sempre dallabocca dei parrocchiani stes-si. Anche se il foglio non èaccettato da tutti, anche sepiù di qualcuno lo getta sen-za prestare alcuna attenzio-ne, dagli abitanti del quar-tiere riceviamo incoraggia-menti importanti. Eccone

qualcuno: “Ci da coraggio”,“aiuta a ricominciare”, “por-ta gioia”, “semina fiducia”.Ancora “una parrocchiache va”: con il circoloGorizia si è dato vita a IlFaro, un gruppo divolontariato che accompa-gna gli anziani nella lorovistosa solitudine, con tele-fonate, visite; e per chi è innecessità, con trasporto gra-tuito”. In questo modo sonocirca 200 gli anziani visitatia casa o che ricevono com-pagnia per telefono una vol-ta al mese, se non più spes-so. Mentre ogni anno sonooltre 700 i servizi automo-bilistici richiesti e ricevuti.A maggio, una quarantinadi volontari, andando a duea due, ha trovata aperta laporta di 75 famiglie (sonostate incontrate circa 1.500persone) portando unastatuetta della Madonna delRosario. A preghiera con-clusa, il dialogo è continua-to a lungo: anche qui rap-porti nuovi, clima di fami-glia. “Tornate ad ottobre”,ci è stato detto ed ad ottobresi ripeterà l’esperienza dicase aperte alla parrocchiache va.Resta da dire qualcosa su“una parrocchia che nonchiede ma da”. Ci si staprovando a non chiedere (opretendere) attenzione, maa darla; a non attendersiascolto ma ad ascoltare. Anon voler essere messi alcentro, ma piuttosto mette-re ogni persona al centrodelle proprie attenzioni epremure. Ancora, una par-rocchia che non esigealcunché dal punto di vistaeconomico, ma offre ciò cheha: fede nell’amore di Dio,speranza nel bene che vincesempre, amore gratuito comeè quello del Signore Gesù.Siamo ancora ai primi passi(forse saremo così per moltianni ancora), ma intanto stanascendo la Caritas parroc-chiale, che si è dato comescopo proprio l’aiutare tuttii praticanti ad essere attentiai bisogni della gente, dan-do riposte credibili.Ecco una sintesi possibile:una parrocchia che sa chetutti gli uomini sono amatida Dio ed anche per questoguarda ciascuno con bene-volenza. Una parrocchia chenon considera nessuno lon-tano, ed indica a ciascunuomo o donna che incontrala presenza del bene e delbello (presenza di Dio?) inciascuna esperienza di vita.Si spera, anche con la sagraCorpus Domini 2007, di darebuona testimonianza a que-sti intenti.

Don Carlo Malavasi

VENERDI’ 22 GIUGNODalle ore 19,30 apertura ristorante: cena a base dipesce (antipasto di pesce, spaghetti allo scoglio, sorbettoe quartino di vino bianco fresco: solo su prenotazione),gnocco fritto, tigelle, patate fritte, prosciutto e melone,torte, cocomero, gelati, caffè.Dalle ore 20,30: grande pescaOre 21,30: spettacolo per i bimbi con il mago Brayan epremiazione dei testi poetici dei bambini

SABATO 23 GIUGNODalle ore 19,30 apertura ristorante: maccheroni alpettine con ragù e alla boscaiola, tortelli della Lara,salsicce ai ferri, grigliata mista, spiedini, gnocco fritto,tigelle, patate fritte, insalata, prosciutto e melone, torte,cocomero, gelati, sorbetto, caffè.Per i più piccoli menù HAPPY CORPUS: panino conluganega, patatine e ketchup, bibita alla spina o bottigliad’acqua e un buono pesca.Dalle ore 20,30: grande pescaOre 21,30: spettacolo della B4BAND quintetto Jaz

DOMENICA 24 GUGNODalle ore 19,30 apertura ristorante: maccheroni alpettine con ragù e alla boscaiola, tortelli della Lara,salsicce ai ferri, grigliata mista, spiedini, gnocco fritto,tigelle, patate fritte, insalata, prosciutto e melone, torte,cocomero, gelati, sorbetto, caffè.Per i più piccoli menù HAPPY CORPUSDalle ore 20,30: grande pescaOre 21,30: spettacolo con “L’antro dell’incubo”

LUNEDI’ 25 GIUGNODalle ore 19,30 apertura ristorante: gnocco fritto,tigelle, patate fritte, prosciutto e melone, torte, cocome-ro, gelati, caffè.Dalle ore 20,30: grande pescaOre 21,30: spettacolo delle ragazze per l’unità: “tuttovince l’amore”

Sabato 16 giugno a Villa Chierici a S. Croce di Carpi ilvescovo monsignor Elio Tinti ha presieduto la S. Messa peri diaconi permanenti e i ministri istituiti. I diaconi sono 11nella nostra Diocesi. I ministri istituiti, cioè lettori e accoliti,sono più numerosi, in tutto 18. Di questi ministri, tre sono incammino verso il diaconato permanente e due sono seminaristi,in cammino verso il presbiterato.Se la figura del diacono è relativamente conosciuta, forse laconsapevolezza dei ruoli che competono agli altri due mini-steri è meno diffusa, ma ugualmente significativa all’internodella Chiesa. “Il Lettore è istituito per l’ufficio, a lui proprio,di leggere la parola di Dio nell’assemblea liturgica”, affer-mava nel 1972 Paolo VI nella Lettera apostolica MinisteriaQuaedam, in cui viene rinnovata nella Chiesa latina ladisciplina di quelli che venivano chiamati, una volta “ordiniminori”, raccogliendo le diverse funzioni nelle figure delLettore e dell’Accolito.Spetta al Lettore proclamare le letture, ma non il Vangeloe, in alcuni casi, enunciare le intenzioni della preghierauniversale dei fedeli; dirigere il canto e guidare la parteci-pazione del popolo; istruire i fedeli a ricevere degnamentei Sacramenti. “Affinché poi adempia con maggiore dignitàe perfezione a questi uffici – prosegue il testo -, procuri dimeditare assiduamente la Sacra Scrittura”, “si adoperi inogni modo e si valga dei mezzi opportuni per acquistareogni giorno più pienamente il soave e vivo amore” e “laconoscenza della Sacra Scrittura, onde divenire un piùperfetto discepolo del Signore”. L’Accolito invece “è isti-tuito per aiutare il Diacono e per fare da ministro alSacerdote”, curando il servizio dell’altare nelle funzioniliturgiche. Anche per lui, una esortazione alla responsabi-lità: “egli eserciterà tanto più degnamente questi compiti,se parteciperà alla Santissima Eucaristia con una pietàsempre più ardente, si nutrirà di essa e ne acquisterà unasempre più profonda conoscenza”. L’Accolito, si diceancora, “apprenda tutte quelle nozioni che riguardano ilculto pubblico divino” e “si sforzi di comprenderne l’inti-mo e spirituale significato”: solo così, afferma il documen-to, “potrà offrirsi, ogni giorno, completamente a Dio edessere, nel tempio, di esempio a tutti per il suo comporta-mento serio e rispettoso, e avere inoltre un sincero amoreper il corpo mistico di Cristo, o popolo di Dio, e special-mente per i deboli e i malati”.

B.B.

S

Dal 22 al 25 giugno: Sagra del Corpus Domini

Dalla casa alla Chiesauna sola famiglia

Dal 22 al 25 giugno: Sagra del Corpus Domini

Dalla casa alla Chiesauna sola famiglia

Il servizio nella Parolae nell’EucaristiaIl servizio nella Parolae nell’Eucaristia

Il “doppio compito”dei comunicatoriA S. Marino l’incontro dell’UfficioComunicazioni Sociali

Si è svolto giovedì 14 giugno nella parrocchia di S.Marino l’incontro per gli operatori della cultura e dellacomunicazione impegnati nella nostra Diocesi. Dopo unabreve relazione sull’andamento del settimanale Notizie, èseguita la cena insieme. Successivamente l’intervento didon Luca Baraldi ha cercato di coniugare il rapporto traScrittura ed evangelizzazione, per rilanciare ciò che staalla base di ogni servizio ecclesiale. Un doppio compitoper giornalisti e comunicatori, “essere membra vive dellaChiesa e farsi carico della sete degli uomini e delle donnedel nostro tempo”, ha spiegato Baraldi. Un servizio sulprossimo numero di Notizie.

B.B.

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16 24 giugno '07 VITA DELLA CHIESAVITA DELLA CHIESA

arà presentato saba-to 23 giugno alle ore18 al cinema Eden illibro di don Nino

Levratti “La nostra età fio-rita. Dal 1952 un Oratorionel cuore della città diCarpi”. E’ il racconto fattodi immagini e di tante testi-monianze dirette e indiretteche offrono uno spaccatooriginale di una realtà cheda oltre mezzo secolo operanel cuore della città di Carpi,come luogo di incontro e diformazione delle nuove ge-nerazioni: l’oratorio di viaSanta Chiara.Si parte dalla descrizionedegli ambienti carichi distoria, si passa attraverso lefigure più significative chehanno reso possibile questaopera, da don VincenzoBenatti con la FondazioneAceg, a don Sergio Galliprimo assistente, fino al ri-cordo riconoscente per i tanticollaboratori che hanno af-fiancato don Nino nell’ani-mazione dell’Oratorio cit-tadino. Significativi poi inumerosi contributi dei ra-gazzi oggi divenuti adulti,professionisti e impegnati aservizio della vita pubblicaed ecclesiale come AlbertoAllegretti, Roberto Andreoli,Roberto Cigarini, EdoardoPatriarca, Maro Lugli, FulvioFerrarini, Maria GraziaLugli, Carlo Alberto Medi-ci, Gianpietro Cavazza,Ruggero Canulli, MariaCristina Bonato, StefanoDiscosti e i sacerdoti donAlberto Bigarelli emonsignor ErmenegildoManicardi oltre all’attualedirettore e presidente Acegdon Massimo Dotti.“Sarà una piacevole sorpre-sa, afferma don Nino Levrattinell’invito, per i protagoni-sti della storia narrata. Si

tratta delle memorabili espe-rienze della nostra età fiori-ta. Di fatti e di eventi chehanno lasciato il segno eche rivivono nelle genera-zioni che salgono, all’Ora-torio, oggi”.Nel libro c’è un chiaro rife-rimento al passato, al pre-sente, dove l’azioneeducativa in continuità siripropone, fiduciosamente,anche al futuro”. Un libroche non ha pretese di rigorestorico ma è fondamentaleper una comunità civile chenon vuole smarrire le pro-prie radici. Don Nino li aspet-

La tavola rotondaAttualità degli oratori perl’educazione dei giovani

Sabato 23 giugno con ini-zio alle ore 18 al cinemaEden con la presentazionedel libro di don Levratti cisarà l’occasione per unariflessione allargata sullarealtà degli oratori in Ita-lia come originale intui-zione della Chiesa a servi-zio dei giovani e delle fa-miglie. Saranno presentimonsignor Antenore Vez-zosi presidente nazionaledell’Anspi, Quinto Cap-pelli, giornalista di Avve-nire e autore del libro “Ne-gli oratori l’oratorio” eEdoardo Patriarca, giàportavoce nazionale delForum del Terzo Settore eConsigliere di Amministra-zione della FondazioneCassa di Risparmio diCarpi. A condurre il di-battito sarà Maria GraziaLugli Allesina e le con-clusioni sono affidate a donNino Levratti. Hanno as-sicurato la loro presenzaS.E. Mons. Elio Tintivescovo di Carpi e Alber-to Allegretti, vicesindacodi Carpi. Obiettivo dellibro infatti non è solo rie-vocare il passato ma viattinge per essere stimoloe impulso ad un rinnovatoslancio educativo per lasocietà e per la Chiesa.

Ogni giorno 39 mila sacerdoti diocesani annunciano il Vangelo nelle parrocchie tra la gente, offrendo a tutti carità, conforto e speranza. Per continuare la loro

missione, hanno bisogno anche del tuo aiuto concreto: di un’offerta per il sostentamento dei sacerdoti. Queste offerte arrivano all’Istituto Centrale Sostentamento

Clero e vengono distribuite tra tutti i sacerdoti, specialmente a quelli delle comunità più bisognose, che possono contare così sulla generosità di tutti.

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I sacerdoti aiutano tutti.Aiuta tutti i sacerdoti.

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ta tutti, ragazzi e ragazzeche in quegli spazi immensihanno trovato ragioni e va-lori per fare della loro vitaun dono significativo. “Sele radici - conclude don Nino-, sono ancora vive farannomaturare a tempo opportu-no e per l’azione dello Spi-rito di cui è piena la terra,frutti di vita e di speranza”.

In un libro di don Nino Levratti il racconto di oltre cinquant’anni di vita dell’oratoriodi via Santa Chiara. Sarà presentato sabato 23 giugno al cinema Eden

La nostra età fioritaDal 1952 un Oratorio nel cuore della città di Carpi

In un libro di don Nino Levratti il racconto di oltre cinquant’anni di vita dell’oratoriodi via Santa Chiara. Sarà presentato sabato 23 giugno al cinema Eden

La nostra età fioritaDal 1952 un Oratorio nel cuore della città di Carpi

Il libro sarà disponibile dal 23 giugno presso:- librerie ed edicole di Carpi

- la sede di Notizie, via D.E. Loschi 8, Carpiinfo: Fabrizio 059 684472 - Luigi 348 8818107

[email protected]

Presentazione del libro

La nostraetà fiorita

Sabato 23 giugnoore 18

Carpi - Cinema Eden

Luigi Lamma

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1724 giugno '07CULTURA E SPETTACOLICULTURA E SPETTACOLI

Domenica 24 giugno - EventiMirandola – Centro StoricoLa Nuova Festa del Pesce Azzurro è fra gli appuntamenti promossidall’Associazione dei Commercianti per rendere più vivo e attraente ilCentro storico della città. “Il nostro obiettivo – spiega il presidente de LeAttività del centro, Antonio Tirabassi – è rendere viva la città. L’associa-zione che rappresento fa parte del Consorzio di promozione del Centroe collabora anche con altre associazioni”.Info: Castello dei Pico, tel. 0535/26254; [email protected];www.castellopico.it

Lunedì 25 giugno - MUSICACarpi – Piazza Garibaldi ore 21.30Garibaldi jazz è il titolo della rassegna de La Carpi Estate che sino al 16luglio porterà ogni lunedì sera in piazza martiri le note del jazz. Lunedì25 sul palco della piazzetta ci sarà il gruppo RAM. la band è compostada Gianluca Renzi, contrabbasso, Luca Mannutza, piano e Nicola Angelucci,batteria. L’iniziativa è a cura dell’Assessorato alle Politiche culturalidella Città di Carpi in collaborazione con il Baluardo della Cittadelladella Città di Modena. L’ingresso è libero e gratuito.Info:Ufficio Cultura, via S. Rocco, 5; tel. 059 649905 [email protected]

Martedì 26 giugno - SPETTACOLICarpi – Piazza Martiri ore 21.30Nell’ambito de La Carpi Estate per la sezione Grandi Eventi si esibirà inpiazza martiri Maurizio Crozza. Il comico sarà il protagonista dellospettacolo di cabaret Mondo Crozza. l’ingresso sarà libero e gratuito.L’iniziativa è a cura dell’ Assessorato alle Politiche culturali della Cittàdi Carpi.Info:Ufficio Cultura, via S. Rocco, 5; tel. 059/649905mail: [email protected]

APPUNTAMENTI

LaCarpiEstate 2007:oltre 400 appuntamenti tramusica, cinema, teatro

L’estate è ormai alle portee a Carpi le notti sipreannunciano tutte davivere. LaCarpiEstate2007 sarà infatti ricchissi-ma di iniziative checoinvolgeranno non solola città, ma anche lediverse frazioni delcomune. Qui infatti,accanto agli appuntamentidi stampo tradizionale,l’iniziativa porterà ilForum Teatro, ovverosette performance diteatro contemporaneo daltitolo Teatri in movimen-to-Frazioni Invisibili. ACarpi, invece, PiazzaMartiri sarà la locationdegli appuntamenti seraliraggruppati sotto il titoloGrandi Eventi. Si comin-cia il 26 giugno conMaurizio Crozza ed ilsuo spettacolo MondoCrozza (ingresso libero egratuito) per proseguirecon numerose altre serateda non perdere come ilconcerto di Irene Grandi(ingresso libero e gratui-to) il 9 luglio e quello diTiziano Ferro il 22 luglio(a pagamento).LaCarpiEstate proseguepoi in Piazza Garibaldicon le due serate diincontri-concerto dedicateal maestro CarloRustichelli nelle serate disabato 14 e 21 luglio,nonchè i lunedì diGaribaldi Jazz (sino al 16luglio), ovviamente aritmo di musica jazz.Non mancheranno itradizionali appuntamenticon Tenera è la notte(cinema e teatro in SanRocco) e l’estate diCoccobello allo SpazioGiovani Mac’è!Il programma è disponibi-le sul sitowww.carpidiem.it, oppurea QuiCittà nella versionecartacea.

L.V.

Luca Verrini

possibile, talvolta, ri-scontrare nella mortei germogli d’un nuo-vo inizio.

Come reperti d’una civiltàche fu, muti oltre il vetro ditre scrigni, stanno oggetti delvivere quotidiano affogati nelsale; acqua razionata in sac-chetti di nylon; un libro edelle statuine sottoposti adun processo di cristallizza-zione. Le tre tute protettivesulla parete e le altrettantecorna di animali poste sopraa queste, in corrispondenzad’ogni teca, contribuisconoa spandere tutt’attorno unsenso di smarrimento. Nel-l’atmosfera asettica, altresì

dovuta ai neon delle pareti eai fogli di gelatina grigio-azzurrini posti sui vetri dellafinestra, pare quasi di muo-versi tra gli spazi d’un labo-ratorio scientifico. Riscoprirsiallora a Palazzo Santa Mar-gherita, tra le due scale d’ac-cesso alle sale espositive,esplorando l’installazione diChiara Forti, è un po’ comesentirsi parte d’un processodi trasporto. L’opera dell’ar-tista si chiama Untitled002Some Thoughts That StillEngross The Mind of Man(Qualche pensiero che anco-ra assorbe la mente dell’uo-mo), e sarà visibile sino al 22luglio.Nel prevalere d’un biancomuto, l’aridità del sale e la

potenza aggressiva delle cornaanimali ci narrano non d’unavicenda di scienza, ma d’uncaso di prescienza. “Per mel’arte – sottolinea la Forti -non è solo il reperimento dilinguaggi e forme espressiveche interpretino e rielaborinoil nostro passato come il no-stro presente, ma è, prima ditutto, una questione dipreveggenza”. L’installazioneè allora il risultato d’un pro-cesso di dilatazionesensoriale, la percezione d’uncambiamento epocale, forsela visione del crepuscolod’una civiltà. “É plausibile –continua la Forti - pensareall’oggi come a un’epocaprossima a grandi cambia-menti. Il surriscaldamento

Sino al 22 luglio a Modena,l’installazione sarà visibilea Palazzo Santa Margherita

Nel naufragiola rinascita:la terapia artisticadi Chiara Forti

E’

Chi è Chiara Forti

Chiara Forti, nata a Carpinel 1978, studia Esteticapresso il corso di Filosofiadell’Università degli Studidi Bologna; lavora serven-dosi di linguaggi e codicivisivi differenti che la por-tano a sperimentare l’ap-proccio artistico sia attra-verso installazioni sia at-traverso il linguaggio foto-grafico. Ispirata dal lavo-ro di Joseph Beuys, l’arti-sta concentra la sua atten-zione sul rapporto uomo-natura attraverso una mo-dalità artistica che trova isuoi punti più caratteristi-ci nella resa dellamonocromia del bianco enell’uso simbolico del sale.Partecipa nel 2004 e nel2006 alla mostra collettivaArterie, Percorsi d’Arte, inpiazza Castello, aCampogalliano, Modena;sempre nel 2006 espone allacollettiva XXL. GiovaniArtisti in Grandi Dimen-sioni, nell’ambito dellamanifestazione ModenaAbitare. Nel 2007 parteci-pa alla mostra RosaShocking, Giovani ArtisteEmiliane, presso la RoccaEstense di San Felice SulPanaro, Modena.

Biennale Insieme alla 4° edizione

“Arte e bellezza sono unbisogno primario dell’uo-mo, il nutrimento dell’ani-ma”. Così Liliana Cosi,ètoile di danza classica emadrina della Biennale In-sieme 2007, ha introdotto,sabato 16 giugno, durantel’inaugurazione dell’even-to, tenutasi presso la SalaCervi di Palazzo Pio, l’ini-ziativa che si esaurirà il 1luglio. Tra musica, teatro,poesia e arti figurative, la4° edizione della BiennaleInsieme parte dalla neces-sità di costruire un dialogotra l’arte, i suoi attori ed ilpubblico. Fra le proposteanche lo spettacolo teatraleCome il grano tra i sassi(mercoledì 27 giugno inSala dei Mori alle ore 21)di e con Maria GiuliaCampioli e Claudio Mariotti.

Prosegue invece la mostra diarti figurative in Sala Cerviche ospita anche una terra-cotta di Romano Pelloni daltitolo “Speranza e Libertà”che ben rappresenta il rap-porto fra l’arte e la città. L’ope-ra del maestro carpigiano saràesposta nel cortile d’onoredel Palazzo dei Pio per poi

essere collocatadefinitivamente nell’Ospe-dale Civile di Siena.Info: Biennale Insieme:cell. 3287338623. Oraridella mostra: giovedì 9.30-12.30; venerdì, sabato edomenica 18- 22.

L.V.

Info e orari di visita

Untitled002.Some Thoughts That Still Engross TheMind Of Man di CHIARA FORTI sarà visibile sino al22 luglio 2007 presso il Palazzo Santa Margherita aModena. Orari: mercoledì - domenica, festivi inclusi10.30-13.00 e 16.00-19.00.L’evento s’inserisce all’interno di AREA PROGETTOdella Galleria Civica. Si tratta di uno spazio che dal2005 la Galleria Civica di Modena, in collaborazionecon l’Ufficio Giovani d’Arte del Comune di Modena,dedica agli artisti under 35 attivi nel territorio. Ad ognilavoro esposto la Galleria Civica pubblica un pieghe-vole a colori con immagini e testo critico. L’iniziativaè curata nel suo complesso da Ornella Corradini perl’ufficio giovani d’arte, da Silvia Ferrari e SerenaGoldoni per la Galleria Civica di Modena.Galleria Civica, corso Canalgrande 103, Modenaingresso gratuito

progressivo del pianeta è or-mai noto. Per questo l’im-magine d’una umanità all’ul-timo stadio è purtroppo unrischio reale. Da qui, l’inten-zione dell’arte che non devesoltanto restituire dei sensi,ma anche darne: si tratta d’unaimpresa etica”.Così nello smarrimento delbianco/vuoto e del sale/brul-lo cominciamo a scorgerepiccole cellule piene di lucementre cogliamo l’arguziatrattenuta in ogni cristallo disale. “Il bianco – riprende -ha una evidente ambivalenza:può esprimere il tutto comeil nulla, contiene tutti i colo-ri, ma non ne incarna nessu-no, è un concentrato d’ener-gia, di luce. Il sale, invece,può allo stesso tempo dive-nire strumento di corrosio-ne, ma è anche ciò che dàsapore alle cose”. Dunque nel-l’installazione di Chiara Forti,lo stato d’abbandono, di sgo-mento pare progressivamen-te lasciar filtrare una speran-za. “Credo che la produzionedi fattori generativi, nascada una radice degenerativa,per cui parto da una interpre-tazione degenerata della re-altà”. Si tratta pertanto d’unalto proponimento, quellodella Forti e della sua instal-lazione. L’opera va oltre ilmonito e diventa quasi unaterapia di guarigione collet-tiva o per lo meno auspica unprocesso di risanamento.

L’Alberto III Pio, riconoscimen-to assegnato annualmente dalRotary Club a concittadini chesi sono particolarmente distintinella promozione della cultura,dell’arte, dello spettacolo e del-lo sport, quest’anno è stato as-segnato al professor AntonioMartinelli per lo sviluppo e lapromozione della cultura e del-la musica nella nostra città.Antonio Martinelli è un “monu-mento vivente” e il riconosci-mento è più che meritato. Lau-reato in Lingua e Letteraturafrancese presso la Facoltà diLettere Moderne dell’Universi-tà di Bologna, è stato assistentea contratto presso la cattedra diLetteratura Francese dell’AlmaMater, ha insegnato francese allemedie Alberto Pio e Guido Fassi,poi al Meucci e in vari istitutitecnici e licei anche fuori città;ultima sede lavorativa ilcarpigianissimo liceo ManfredoFanti. Martinelli è stato docenteall’Università della Terza Età“Mario Gasparini Casari” ed èstato il superbo traduttore dal

francese per casi editrici come IlMulino, Pratiche, Einaudi.Appassionato di musica e cultu-ra, ha partecipato alla gestionedella società “Amici della Musi-ca”, è stato fondatore e presiden-te sia del Circolo del Cinema chedella sezione di Carpi della Gio-ventù Musicale d’Italia. Compo-nente della Commissione di Sto-ria Patria e Belle Arti, della Com-missione Teatrale, della Commis-sione Artistica del Festival Inter-nazionale di Musica Vocale, An-tonio Martinelli è stato per oltreun ventennio – fino al 2006 –redattore del programma di saladegli spettacoli di prosa dei con-certi ospitati al Teatro Comunalee di quelli della successive fasidella Gioventù Musicale d’Ita-lia. Dal 2005 collabora a Voce inqualità di commentatore degli av-venimenti musicali cittadini.Impegnato nel volontariato pri-ma all’Avis poi alla Croce RossaItaliana di cui è stato presidentedal 1985 fino al 1990.Si è distinto in qualità di Borsistadel Ministero della Pubblica Istru-

zione per un soggiorno di stu-dio a Parigi di tre mesi nel 1959.E’ stato il vincitore del Premio“Carpi per la Cultura” conferi-togli dall’amministrazione co-munale nel 2002.Ha insegnato a tanti allievi ilfrancese, la letteratura e la cul-tura di questo grande paese adue passi da noi e ha saputo farnascere in tanti giovani la pas-sione per la musica e, più ingenerale, per la cultura.Assaporarla con dei maestricome lui è il modo migliore perfarla propria.

A.B.

Il Rotary conferisce un ambito premioad Antonio MartinelliUn Alberto III Pio per un Maestro

Romano Pelloni,Alberto Bellelli e Liliana Cosi

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18 24 giugno '07

Direttore responsabile: Luigi LammaRedazione: Annalisa Bonaretti (coordinatrice, area cronacacultura e società); Benedetta Bellocchio (area vita ecclesiale);Daniele Franda; Virginia Panzani (area Mirandola – Concor-dia); Saverio Catellani; Corrado Corradi; Luca VerriniCollaboratori: Lidia Bovi, Gianpaolo Camurri, Nicola Catellani,Davide Cattini, Dante Colli, Pier Giuseppe Levoni, MariaLuisa Luppi, don Carlo Malavasi, Laura Michelini, SilviaPignatti, Antonio Prandi, mons. Douglas Regattieri, AlbertoRustichelli, Ornella TibastiFotografia: Paolo Santini - Art Director Claudio VarettoGRAFICA E IMPAGINAZIONE: Compuservice sas - 059/684472.

Redazione - Ufficio Abbonamenti e Pubblicità -Amministrazione: via d.E.Loschi 8 - Carpi

(a fianco della Cattedrale)tel. 059/687068 - fax 059/630238

Una copia 1,00(i.i) - Copie arretrate 2,00(i.i)ABBONAMENTO ORDINARIO 35,00 (i.i)ABBONAMENTO SOSTENITORE 50,00 (i.i) BENE-MERITO 100,00 (i.i)Registrazione del Tribunale di Modena n. 841 del 22.11.86 - C.C.P. n.15517410 intestato a Notizie, Settimanale della Diocesi di Carpi -Stampa: Galeati industrie grafiche Spa - www.galeati.it - AutorizzazioneProt. DCSP/1/1/5681/102/88/BU del 13.2.90. Notizie fruisce deicontributi statali diretti di cui alla Legge 7 agosto 1990 nr. 250.

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Ai sensi del D.Lgs n. 196 del 30/06/1993 si comunica che i dati deidestinatari del giornale, forniti all'impresa editrice Notizie scrl all'attodella sottoscrizione dell'abbonamento, o diversamente acquisite daenti e associazioni collegati, sono contenuti in un archivio informaticoidoneo a garantire la sicurezza e la riservatezza. Tali dati sarannoutilizzatti, salvo divieto espresso per iscritto dagli interessati, oltreche per il rispetto al rapporto di abbomaneto o di invio pacchi, ancheper le proprie attività istituzionali, ivi comprese la comunicazione,l'informazione e la promozione, nonchè per conformarsi ad obblighinormativi e di legge.

Settimanale della Diocesi di Carpi

ASSOCIATO ALL'USPIUNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA

E ALLA FISCFEDERAZIONE ITALIANASETTIMANALI CATTOLICI

UNITALSIUnione Italiana Traspor-to Ammalati a Lourdes eSantuari internazionaliAccanto all’organizzazio-ne di pellegrinaggi ai san-tuari italiani ed esteri, visono numerose proposte diincontro con gli ammalati.

Sede di Carpi: via San Bernardino da Siena,14 - 41012 - Carpi (MO), Tel e fax: 059640590. Orario: martedì - giovedì 17.30-19.Sede di Mirandola: c/o Parrocchia delDuomo, via don Minzoni 3, 41037 Mirandola(MO), Tel: 0535 21018 – Fax: 0535 27330.Orario: ogni sabato dalle 9 alle 12.

AGAPE DI MAMMA NINA

Casa di accoglienza femmi-nile secondo il carisma dellavenerabile Mamma NinaSaltini. Gestita anche conl’aiuto di volontari.

Sede: via Matteotti 91 – Carpi - Tel 059641015 – Fax 059 6223181.

COOPERATIVA SOCIALE NAZARENO

Nasce nel Novembre 1990in Carpi con lo scopo di ac-cogliere, valorizzare ed aiu-tare persone con disabilità edisturbo mentale.

Sede: Via Bollitora Interna, 130 - 41012Carpi -Tel. 059 664774 - Fax 059 664772, e-mail segreteria: [email protected], sito internet: www.nazareno-coopsociale.it/

UFFICIO DIOCESANO PER L’EDUCAZIONE E LA SCUOLA

Si propone come punto diriferimento, coordinamentodi sostegno di iniziative e diformazione e aggiornamen-to rivolte a chi opera nellascuola e nel mondo dell’edu-cazione. Tiene i contatti conle comunità parrocchiali conle scuole e con il territorio.

Sede: C.so Fanti 13 – Carpi Tel 059686048 –fax 0596326530 - Orario: lunedì 9-11;venerdì 10-12 (o per appuntamenti)

AGENDAAGENDAGIOVEDÌ 21INCONTRI• Carpi, Seminario ore 16,30: Incontro per gli IRCPREGHIERA• Carpi San Bernardino da Siena ore 18: Preghiera per le vocazioni

DOMENICA 24 - GIORNATA MONDIALE PER LA CARITÀ DEL PAPA

DAL 1 AL 4 LUGLIOTRIDUO IN ONORE DI S. BERNARDINO NEL 60° DELLA CANONIZZAZIONE

CURIA VESCOVILE

La curia diocesana è com-posta da persone e uffici cheda vicino collaborano con ilVescovo nel suo ufficio pa-storale. Accanto a quelli giàindicati con sede esterna,sono presenti i seguenti uf-fici: beni culturali, catechi-stico, liturgico, per la pasto-rale sociale e del lavoro, perla pastorale familiare, per lapastorale della salute, per lapastorale scolastica e inse-gnamento della religione cat-tolica, per il tempo libero,turismo e sport.

Sedi: Curia Vescovile, Corso Fanti, 13 -Carpi. Tel 059 686048.

UFFICIO PELLEGRINAGGI

Organizza e coordina i pel-legrinaggio diocesani; dispo-nibili in sede diverse pubbli-cazioni sui luoghi di pelle-grinaggio.

Aperto dal lunedì al sabato dalle 9 alle 12.E-mail: [email protected] .

UFFICIO MISSIONARIO

Tiene i contatti con tutti imissionari della Diocesi neidiversi Paesi del mondo ecoinvolge la comunità suprogetti in loro sostegno.

Aperto dal lunedì al sabato dalle 9 alle 12,30e il martedì dalle 15 alle 18. Tel e fax 059689525. E-mail:[email protected] .

ASSOCIAZIONE SOLIDARIETÀ MISSIONARIA ONLUS

Legata all’attività del Cen-tro Missionario diocesano, èun servizio in più a favoredei missionari della Diocesidi Carpi per offrire possibili-tà aggiuntive di intervento.

Sede: c.so Fanti, 13 - Carpi. Tel e Fax 059689525. e-mail: [email protected]

ASSOCIAZIONE VOLONTARI PER LE MISSIONI

Nata nell’ambito del CentroMissionario per favorire lapreparazione e l’invio di vo-lontari presso le missioni neipaesi in via di sviluppo. Pro-muove iniziative atte a fi-nanziare i progetti che ver-ranno realizzati.

Sede: c.so Fanti, 13 - Carpi. Tel 3402482552 e Fax 059 689525. e-mail:[email protected]

SPES – SERVIZI PER L’EDUCAZIONE E LA SCUOLA

Si impegna nella promozio-ne dei diritti dell’infanzia edell’adolescenza e nell’inno-vazione e sperimentazionedi servizi socio-educativi(doposcuola, sostegno ai di-sturbi specifici dell’apprendi-mento, campi gioco estivi,formazione degli educatori distrada e dei centri di aggrega-zione).

Sede: c/o Oratorio Eden, via S. Chiara, 18;Recapito: c.so Fanti, 44 - Carpi. Tel 059 686889.

TEOLOGIA ED EVANGELIZZAZIONE ONLUS

Associazione costituitasi inoccasione del 25° anniversa-rio di ordinazione sacerdota-le di monsignor GildoManicardi, per sostenere gio-vani della Diocesi di Carpiche scelgano di studiare teo-logia dopo le superiori.

Sede: c.so Fanti, 89–Carpi. Tel/fax. 059/685210.

ontinua dalla primaC Di gran lunga il più ragionevolefiorita – Dal 1952 un oratorio nel cuoredella città”: un percorso stupendo fattodi immagini e volti che testimonia di unapassione autentica per la vita dei giova-ni.Analisi, statistiche e radici storiche aiu-tano ma non sono sufficienti a compren-dere fino in fondo quanto l’emergenzaeducativa che oggi sperimentiamo abbiabisogno di risposte precise. Come quel-le che ha formulato, con la consuetalucidità, Benedetto XVI nel discorso cheha tenuto al convegno della diocesi diRoma (11 giugno 2007). A cominciareda quella che ha chiamato la “pastoraledell’intelligenza” secondo cui ai giovaniva mostrato che “il modo di vivere cri-stiano è realizzabile e ragionevole, anzi,di gran lunga il più ragionevole”. “Ènostro compito cercare di rispondere alladomanda di verità ponendo senza timorila proposta della fede a confronto con laragione del nostro tempo”. Tracciandol’identikit dell’ “educatore autentico”,capace cioè di aiutare i giovani “ad allar-gare gli orizzonti della loro intelligenza,aprendosi al mistero di Dio” il Papa hasottolineato che il “lavoro educativo”consiste nel coniugare “libertà” e “biso-

gno di autorevolezza” dei giovani, tra-mite una “testimonianza attiva” che “nonriguarda soltanto i sacerdoti, le religiose,i laici” ma gli stessi ragazzi e giovani.Essere esigenti e autentici perché i gio-vani possono stupire e tener testaall’insipienza degli adulti anche se do-centi come capitato di recente in un’uni-versità e in un liceo modenese. E’ inquesto contesto che si coglie appieno ilcompito fondamentale della scuola cat-tolica e della presenza di insegnanti cre-denti e di alunni cristianamente formatinella scuola pubblica. Quanti spunti perl’oggi e sfide per il futuro. Quanto puòdire ancora quell’oratorio che dal 1952pulsa di vita nel cuore di Carpi conquegli spazi immensi a disposizione deigiovani per una “pastorale dell’intelli-genza”: la scuola, la cultura, la comuni-cazione nelle sue espressioni artisticheoltre allo sport e all’aggregazione. “Doveparole non sonopronunciate…Costruiremo un nuovo lin-guaggio”: non servono nuove strutturepiuttosto idee e intuizioni per far fiorireuna vita cristiana realizzabile e “di granlunga la più ragionevole”.

Parrocchia di S. Biagioin San Marino

Gita a Ravenna

La parrocchia di San Biagio in San Ma-rino promuove per sabato 30 giugno2007 una gita a Ravenna dove sarà pos-sibile incontrare padre Luca Fellini, ilfrate che durante il periodo di guerraprestava il suo servizio presso la parroc-chia di S. Marino ed il cui aiuto fudeterminante per salvare alcuni parti-giani del nostro paese dalle milizie naziste.Questo il programma:ore 7: ritrovo e partenza davanti al piaz-zale della chiesa di S. Biagio a S. Marinoore 9,30: arrivo a Ravenna ed incontrocon la guida che ci accompagnerà duran-te la mattinata per la visita alla basilicadi Sant’Apollinare in Classe; al mauso-leo di Galla Placidia, alla Basilica di SanVitale e nel percorso a piedi attraverso ilcentro storico e alla Piazza del Popolofino alla Basilica di Sant’ApollinareNuovo con i suoi ricchi mosaici del VIsecolo.ore 13,30: trasferimento a Cervia per ilpranzo e poi tempo libero e tutti al mare.Rientro previsto per le 19,30.Quota di partecipazione: euro 45 adulti,euro 25 ragazzi entro i 10 anniLa quota di partecipazione comprende ilcosto del viaggio, della guida turistica, ibiglietti di entrata nelle basiliche ed ilpranzo.

Per iscrizioni ed informazioni rivol-gersi a Parrocchia di S. Biagio in S.Marino. Tel. 059/684120; Don Anto-nio Dotti 339/3939032; Rosa Coppola335/7722420

Domenica 24 giugno ore 10Parrocchia di Gargallo

Padre Alfio Filippi,direttore della casaeditrice dehoniana diBologna e membrodella congregazionedei Sacerdoti del Sa-cro Cuore (detti dehoniani dal nomedel fondatore Léon Dehon), festeg-gerà i suoi quarant’anni di sacerdo-zio. Il 29 giugno 1967, infatti, cele-brò la prima messa assieme a donCarlo Bulgarelli proprio a Gargallo,parrocchia di residenza della fami-glia Filippi.

Volontari in partenzaNell’ambito del progetto “Estate inMissione”, sono in Benin da CarlaBaraldi Giorgia Manfredini e MatteoOcchi: hanno scelto questo comeloro viaggio di nozze e rientrerannoa fine mese. Martedì 26 giugno par-tiranno per il Mozambico, per rag-giungere Irene Ratti, CarmenGasparini (per 35 giorni e lavoreràpresso l’asilo “Esperancia”) e MariaClara Restivo (per 60 giorni, di cui30 presso l’asilo e il tempo rimanen-te a Nampula, per un progetto con ipadri dehoniani in un centro per ma-lati di mente); ad agosto sarà rag-giunta da Maria Chiara Mantovaniche l’affiancherà in questo lavoro. Inautunno vi saranno partenze per ilMadagascar, da Luciano Lanzoni eda suor Elisabetta Calzolari.

Corso Fanti, 13 - Carpi Tel e fax 059 689525E-mail: ufficiomissionario @carpi.chiesacattolica.it

Centro MissionarioDiocesano

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1924 giugno '07AGENDAAGENDA

AGENDA del VESCOVO

ORARIO SS. MESSE

Segreteria vescovile Corso Fanti 7 Carpi - Tel. 059 686707

In grigio gli orari modificati dall'elenco pubblicato in precedenza.

Le parrocchie sono pregate di segnalare eventuali variazioni.

Frequenza per la diocesi FM 90,2

Hai posto su di me la tua mano

Domenica 24 giugno - NATIVITÀ DI SAN GIOVANNI BATTISTA (s)Is 49, 1-6; Sal 138; At 13, 22-26; Lc 1, 57-66. 80XII del T.O. - Anno C – IV sett. Salterio

Dal vangelo secondo Luca[...]«Non temere, Zaccaria, la tua preghiera è stata esaudita e tua moglie Elisabetta ti daràun figlio, che chiamerai Giovanni. Avrai gioia ed esultanza e molti si rallegreranno della suanascita, poiché egli sarà grande davanti al Signore; non berrà vino né bevande inebrianti,sarà pieno di Spirito Santo fin dal seno di sua madre e ricondurrà molti figli d’Israele alSignore loro Dio. Gli camminerà innanzi con lo spirito e la forza di Elia, per ricondurre i cuori dei padri verso i figlie i ribelli alla saggezza dei giusti e preparare al Signore un popolo ben disposto»

Lettura continua del Vangelo di Luca: fino a Lc 14,35 (XXVIII settimana)

Venerdì 29 - SANTI PIETRO E PAOLO, APOSTOLI (s)Pietro, scelto da Cristo a fondamento dell’edificio ecclesiale, clavigero del regno dei cieli (Mt 16,13-19), pastore delgregge santo (Gv 21,15-17), confermatore dei fratelli (Lc 22,32), è nella sua persona e nei suoi successori il segnovisibile dell’unità e della comunione nella fede e nella carità. Gli apostoli Pietro e Paolo sigillarono con il martirioa Roma, verso l’anno 67, la loro testimonianza al Maestro. (Mess. Rom.)

Zona Pastorale 1Prima messa festiva• 17,00: casa protetta Quadrifoglio/Carpine (p.zza Dona-

tori di Sangue 1) • 18,00: Cattedrale • 18,30: S. Nicolò• 19,00: S. Francesco • 19,30: Ospedale

Festive• 7,15: S. Bernardino da S. • 7,30: S. Chiara • 8,00:

Cattedrale, S. Nicolò • 9,00: Ospedale • 9,15: TenenteMarchi • 9,30: Cattedrale, S. Nicolò • 10,00: casaprotetta Quadrifoglio/Carpine (p.zza Donatori di Sangue1) • 10,30 Cimitero, S. Francesco • 10,45: Cattedrale• 11,00: S. Nicolò • 12,00: Cattedrale • 17,30: S.Nicolò • 18,00: Cattedrale • 19,00: S. Francesco –Ospedale

Zona Pastorale 2Prima messa festiva• 18,30: Corpus Domini • 19,00: Quartirolo, S. CroceFestive• 8,00: Quartirolo • 8,30: Corpus Domini, S. Croce •

9,45: Quartirolo • 10,00: Corpus Domini, Gargallo •11,15: Quartirolo, S. Croce • 11,30: Corpus Domini,Panzano

Zona Pastorale 3Prima messa festiva • 17,30: Cortile • 19,00: S. Bernardino R., LimidiFestive• 8,00: Limidi • 9,30: S. Bernardino R, S. Martino Secchia

• 10,00: Limidi • 11,00: S. Bernardino R, Cortile •11,15: Limidi • 17,00: S. Bernardino R.

Zona Pastorale 4Prima messa festiva• 19,00: S. Agata-Cibeno, S. Giuseppe Artigiano, S. Ma-

rino Ponticelli, Fossoli • 20,30: BudrioneFestive• 8,00: S.Marino • 9,30: S. Giuseppe A., • 10,00: S.

Agata-Cibeno, Fossoli, Migliarina • 11,00: S. GiuseppeA., S.Marino • 11,15: S. Agata-Cibeno, Fossoli, Budrione• 17,00: Fossoli (prima domenica del mese) • 18,30: S.Giuseppe A.

Zona Pastorale 5Prima messa festiva• 18,00: Novi di Modena • 19,00: Rolo, S. Antonio in M.

• 20,30: Rovereto, RoloFestive• 8,00: Rovereto • 8,30: Novi di Modena • 9,30: Rolo,

Rovereto • 10,00: Novi di Modena • 11,00: Rovereto,S. Antonio in M. • 11,15: Rolo • 18,00: Novi di Modena,Rolo

Zona Pastorale 6Prima messa festiva• 18,30: Cividale • 19,00: Mirandola Duomo, Mortizzuolo

• 20,30: S. Giacomo RoncoleFestive• 7,30: Mirandola Ospedale • 8,00: Mirandola S. France-

sco • 8,30: Cividale • 9,30: Mortizzuolo, S. GiacomoRoncole • 9,45: S. Giustina • 10,30: Mirandola Duomo,Cividale, S. Martino Carano • 11,00: Quarantoli •11,15: Mirandola S. Francesco • 11,30: Mortizzuolo, S.Giacomo Roncole • 12,00: Mirandola Duomo • 17,30:Mirandola S. Francesco • 19,00: Mirandola Duomo

Zona Pastorale 7Prima messa festiva• 18,30: Concordia • 19,00: Fossa, S. Possidonio •

20,00: VallaltaFestive• 8,00: Concordia, S. Possidonio• 9,00: Vallalta • 9,30: Concordia, S. Caterina, Fossa, S.

Possidonio • 10,45: S. Giovanni • 11,00: Vallalta •11,15: Concordia, Fossa • 11,30: S. Possidonio •17,00: Concordia

Zona Pastorale 8Prima messa festiva• 17,00: San Martino SpinoFestive• 9,00: S. Martino Spino • 9,30: Gavello • 11,00: S.

Martino Spino, Quarantoli • 11,15: Tramuschio

VENERDI’ 22• ore 20: Canonica Cattedrale: incontro con i volontari

della Chiesa della Sagra

SABATO 23• ore 9: Carpi, Seminario Vescovile: Presiede l’incontro

del Coordinamento Regionale del Diaconato Permanen-te

• ore 17,30: : Carpi, Via Alghisi: Benedizione e inaugura-zione del nuovo parco dedicato a Papa Giovanni Paolo II

• ore 18: Carpi, Cinema Eden: Presentazione del libro “Lanostra età fiorita” del Can. Nino Levratti

LUNEDI 25• da lunedì 25 a sabato 30: Marola: Esercizi Spirituali con

i Vescovi della Regione Emilia-Romagna

SABATO 30• ore 19: Mirandola: Duomo: S.Cresima Adulti

DOMENICA 1• ore 9,30 o ore 11: Carpi, Chiesa di San Bernardino

Realino: Presiede la S.Messa per inizio triduo nel 60°della canonizzazione del Santo

Non vedremo sbocciare dei santi finché non ci saremocostruiti dei giovani che vibrino di dolore e di fede pensandoall’ingiustizia sociale. (Da Esperienze pastorali)Quarant’anni fa, il 26 giugno 1967, all’età di 44 anni, morivadon Lorenzo Milani, educatore appassionato e scomodo ilcui pensiero ancora oggi risulta profetico. Le sue attenzionisi rivolgevano ai giovani, in particolare ai più poveri e agliultimi della società. Abbandonato il pallone e gli attrezzisportivi, iniziò a coinvolgerli attraverso una scuola pergiovani operai e contadini. Una scuola “classista”, la sua:dalla parte dei poveri, fu per lui lo strumento per dare loro laparola perchè diventassero più liberi e più eguali, perché leparole del Vangelo divenissero finalmente comprensibili,perché tutti potessero essere protagonisti del proprio futuroe dunque anche costruttori del Regno di Dio.

Un prete scomodo

Anniversario di don Milani

UFFICIO DIOCESANO PELLEGRINAGGICorso M. Fanti, 13 - 41012 Carpi (MO) – Italia

Telefono e fax 059-652552 E-mail: [email protected]

9-14 LUGLIO 2007LOURDES

Accompagna DON RINO MALAGOLIPellegrinaggio in pullman a Lourdes. Visite all’andata ad Arenzano,Avignone e Carcassone, e sulla via del ritorno a Montepellier, Arles eNizza. ANCORA POSTI DISPONIBILI - ULTIMI GIORNI DI ISCRIZIONE

22-29 LUGLIO 2007POLONIA

Accompagna don CRISTOFORO (sacerdote polacco)Pellegrinaggio in pullman sui luoghi di papa Giovanni Paolo II. Visita alsantuario mariano di Czestochowa, le città di Varsavia, Cracovia, alleminiere di sale a Wieliczka (patrimonio dell’umanità UNESCO), al campodi Auschwitz, alla città natale di Papa Giovanni Wadowice, alla localitàKalwaria con il suo santuario e sulla via del ritorno a Vienna.ANCORA POSTI DISPONIBILI

In occasione dei 90 anni delle apparizioni11-15 AGOSTO 2007

FATIMAAccompagnano DON CALLISTO CAZZUOLIIl Pellegrinaggio prevede la visita luoghi più significativi legati alleapparizioni, al santuario ed all’esposizione “Fatima luce e pace” cheraccoglie migliaia di oggetti preziosi ed ex voto, ai monasteri di Batalhae di Alcobaca, il villaggio di Nazarè, la cittadina medievale di Obidos, allacittà di Lisbona e luoghi limitrofi.ANCORA POSTI DISPONIBILI

In occasione dell’anniversariodella nascita di San Bernardino

8-9 SETTEMBRE 2007MASSA MARITTIMA E SIENA

Accompagnati da don MARINOMAZZOLIViaggio nella città natale del nostroconpatrono San Bernardino “daSiena”: dicitura inesatta perché nati-vo di Massa Marittima.Visiteremo la sua città natale, la cat-tedrale dedicata al vescovo africanoSan Cerbone e molte altre bellezzedel paese. Ci recheremo anche aSiena, città di Santa Caterina patrona d’Italia. Nel tragitto tra Siena eMassa Marittima ci fermeremo per la visita all’abbazia di San Galganodove si conserva la caratteristica spada nella roccia. Il 9 settembre sullavia del ritorno ci fermeremo a Bolgheri, piccolo borgo medievale, doveil poeta Carducci ha vissuto la sua infanzia.MINIMO 30 PARTECIPANTI

In occasionedel Festival dei Giovani

2-6 AGOSTO 2007MEDJUGORJE

Accompagnati da don MARINOMAZZOLIPellegrinaggio in pullman aMedjugorje Nelle giornate par-tecipazione alle funzioni religio-se e attività di Medjugorje, escur-sione a Siroki Briech per incon-trare padre Jozo.ANCORA POSTI DISPONIBILI

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