FESTEGGIAMENTI IN ONORE DI:FESTEGGIAMENTI IN ONORE DI:

Cavate di SulmonaCavate di Sulmona31 luglio31 luglio

1-2-3-4 agosto 20081-2-3-4 agosto 2008

Cavate di Sulmona31 luglio

1-2-3-4 agosto 2008

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Il saluto del ComitatoQuesto undicesimo numero del giornalino

si apre all’insegna della tradizione e al con-

tempo del rinnovamento.

A testimonian-

za della tradizio-

ne e della conti-

nuità che carat-

terizzano la

nostra comuni-

tà c’è la vicenda

di alcuni tra i

c o m p o n e n t i

fondatori del

Comitato, che a

distanza di

undici anni non fanno

mancare la loro presen-

za e il loro impegno per

la buona riuscita delle

feste patronali. Un parti-

colare grazie dunque ad

Antonello, Cesare,

Emilio, Feliciano, Gianni,

Giuseppe e Tonino per il

loro instancabile ed

insostituibile contributo.

Negli anni non sono mancati però gli inse-

rimenti e le uscite di scena di numerosi altri

simpatizzanti, che hanno partecipato in

maniera attiva alla realizzazione delle inizia-

tive che in questo decennio hanno caratte-

rizzato la vita della nostra parrocchia; troppo

lungo sarebbe l’elenco, ma il nostro grazie

e quello di tutta la comunità và in particolar

modo ad Arcangelo per la sua intraprenden-

za e per il suo entusiasmo nell’organizzare

le più svariate mani-

festazioni.

A ribadire la tradi-

zione vi è ancora la

riconfermata pre-

senza dei frati

Cappuccini alla

guida della nostra

parrocchia, tradizio-

ne che in questo

caso si

intreccia in

m a n i e r a

indissolubi-

le al rinno-

v a m e n t o

rappresen-

tato dall’ar-

rivo di un

nuovo par-

roco, Padre

Clemente,

al quale diamo il benvenuto.

Il suo arrivo è stato provvidenziale per la

vita parrocchiale, dopo un periodo segnato

da instabilità e incertezze circa il nostro futu-

ro.

Per questo non possiamo non ringraziare di

cuore le persone che tanto si sono impe-

pagina 44

pagina 55

gnate perché ciò accadesse: il caro Padre

Marcello, la cui presenza insostituibile ci ha

permesso di continuare a crescere nonostan-

te il vuoto venutosi a creare dopo la scompar-

sa di Padre Carmelo, e Monsignor Angelo

Spina, che è stato nostro ospite anche in

occasione dell’insediamento di Padre

Clemente, incontro durante il quale ha rinno-

vato il suo augurio alla comunità perché con-

tinui crescere e ad operare con rinnovato

vigore.

Volontà nostra, condivisa largamente dal neo

arrivato Padre Clemente, è che la comunità

continui ad arricchirsi e a prosperare e l’augu-

rio è che possano avvicinarsi alle iniziative da

noi promosse un numero sempre maggiore di

giovani, vera linfa vitale di ogni gruppo sociale

e presenza indispensabile in previsione del

futuro.

Si dunque alla continuità , ma si anche al rin-

novamento, a nuove proposte e iniziative utili

affinché ogni anno si possa migliorare e cre-

scere.

D’obbligo, in chiusura, il nostro grazie a tutti

coloro che nel corso dell’anno si adoperano

all’interno della parrocchia nelle forme più

diverse, ai catechisti, al coro, ai chierichetti

che non mancano mai di presenziare alle cele-

brazioni domenicali, agli autori degli articoli

che permettono a questa pubblicazione di

vedere la luce ogni anno, a tutti coloro che

partecipano alle manifestazioni con rinnovata

fede ed entusiasmo, alle autorità tutte per la

cordialità dimostrataci in questi anni, al

Comitato Estero e a tutti coloro che pur

essendo lontani non dimenticano le proprie

origini e non mancano mai di dare il proprio

contributo.

A tutta la comunità Buone feste!!

IL COMITATO.

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Programma Religioso28-29-30 luglioTRIDUO DI PREPARAZIONE

ore 21,00 • preghiera del Santo Rosario, Catechesi e Benedizione Eucaristica

Sabato 2 agostoFESTEGGIAMENTI IN ONORE DI S.MICHELE ARCANGELO

ore 17,00 • celebrazione della Santa Messaore 18,30 • Processione

Domenica 3 agostoFESTEGGIAMENTI IN ONORE DI NOSTRA SIGNORA DEL SACRO CUORE

ore 11,00 • celebrazione della Santa Messa,al termine deposizione di una corona d'alloro in onore dei Caduti;

omaggio floreale al Monumento degli Emigrantiore 16,30 • Processione per le contrade della Parrocchia,

al termine celebrazione della Santa Messa

Programma CivileSabato 19 luglioore 18,00 • X passeggiata "Dei Tre Comuni"

(Sulmona, Introdacqua, Pettorano)al rientro serata danzante con stands gastronomici

Giovedì 31 luglioore 20,00 • pizza e stuzzicherie sotto le stelle

serata danzante con l'Orchestra BACI DI ROMAGNA

Venerdì 1 agostoore 21,30 • Spettacolo musicale CAROSONE E ... DINTORNI

Sabato 2 agostoore 21,30 • RITA FORTE in concerto

Domenica 3 agostoore 21,45 • estrazione dei premi della Lotteria di beneficenza a seguire

GABRIELE CIRILLI SHOWserata dedicata ai nostri emigranti in U.S.A.

ore 24,00 • chiusura della Festa con fuochi pirotecnici

Lunedì 4 agostoore 21,30 • La Noche de la Sangria ballo liscio e a fine serata discoteca e latino americano

Martedì, mercoledi, giovedì 5-6-7 agostoGita Costiera Sorrentina - Positano - Amalfi - tour dell'isola d'Ischia

Sabato 23 agostoore 20,00 • II° Serata di beneficenza in memoria di Padre Carmelo

Venerdì, sabato, domenica 26-27-28 settembreGita in Puglia: Lecce, Otranto, Gallipoli, Alberobello, Castellana

Domenica 26 ottobrePellegrinaggio a Padre Pio

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Ai parrocchianiAi parrocchiani"reali e virtuali" di"reali e virtuali" di

S. Michele S. Michele ArcangeloArcangeloper le feste annualiper le feste annuali

L'attuale Festa in onore di S. Michele Arcangelo e dellaMamma Celeste sotto il titolo di Nostra Signora del SacroCuore mi dà la possibilità di salutare tutti i fedeli che si sento-no legati alla terra delle Cavate per tanti e svariati motivi.

Il mio è un saluto di ringraziamento per tutti coloro che col-laborano in vari modi al decoro della Chiesa come struttura(Comitato), alla Chiesa come evangelizzazione (Catechiste/i),alla Chiesa come santificatrice della Liturgia (Ministranti -Coro), alla Chiesa santificata (Fedeli).

A tutti è rivolto l'invito ad essere ancora più vivi nel testimo-niare l'Amore che Dio ha per noi nella vita personale, familia-re, sociale.

La festa sociale-religiosa dei titolari della nostraParrocchia è occasione per rinnovare e rinsaldare amicizie ecrescere nella fede attraverso la partecipazione ai sacramenti e agli atti esterni di culto previsti nellecelebrazioni.

Dell'Arcangelo S. Michele la Sacra Scrittura ne parla in più punti, come Colui che difende ilpopolo contro i nemici e come Colui che combatte contro il diavolo per riaffermare l'autorità di Dio.

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L' annuale ricorrenza festiva deve spronarci ad essere sempre vigilanti nel difendere la nostra fededai vari e tanti nemici che cercano di strapparcela, in modo subdolo o sfacciato, attraverso i mezziche la moderna società offre in abbondanza: pubblicità carta stampata, video...

Nella festa popolare la Madonna viene portata in processione in vari punti della parrocchia: ècome una visita che la Mamma Celeste fa alle nostre famiglie, per ricordarci la bellezza della vitavissuta nell'armonia della famiglia tra genitori e figli: nel dialogo, nel silenzio, nel rispetto recipro-co, nella preghiera, nel cercare e accogliere la volontà di Dio, nell'avere come punto di riferimen-to e stimolo della nostra vita la Parola di Dio.

In questi primi cento giorni di permanenza tra di voi, la mia valutazione è certamente positivain quanto mi sono sentito pienamente accolto.

Nella visita fatta in occasione della Benedizione delle case e nella preghiera fatta durante il mesedi maggio nelle famiglie ho constatato tanto affetto umano, tanto entusiasmo, tanto desideri di cre-scita spirituale, tanta gioia di partecipazione ... è un buon inizio.

Sono certo che insieme potremo andare ancora più avanti e coinvolgere altri parrocchiani.

fra Clemente Agostini - Parroco

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Ai fedeli della PAi fedeli della PARROCCHIAARROCCHIA

S. MICHELE S. MICHELE ARCANGELOARCANGELO

Il saluto del nuovo ParrocoIl saluto del nuovo Parroco

Con gioia e entusiasmo ho accolto l’invito dei miei superiori di venire tra voi per camminare insiemeverso una maggiore conoscenza e amore per Gesù.

Dai miei confratelli sacerdoti ho appreso che siete una comunità viva, desiderosa di vivere la vita cristia-na; questo mi riempie di letizia, ma suscita in me anche un certo timore, di non dare nel modo adeguatoalla vostre anime, il cibo spi-rituale di cui hanno bisogno.

Sono certo, però, che con labuona volontà, la Parola diDio, la preghiera e i sacra-menti tutti cresceremo inte-riormente per imitare almeglio l’esempio della primacomunità di Gerusalemmedella quale si legge negli Attidegli Apostoli: ”La moltitudi-ne di coloro che erano venutialla fede aveva un cuore soloe un’anima sola…”

Nostra Signora del SacroCuore che troneggia dall’al-to dell’altare maggiore, dellanostra Chiesa, è una impa-reggiabile Maestra per portarci a Gesù a condizione che “facciamo quello che Gesù ci dirà”, ed è una ine-guagliabile Madre quando a Lei ricorriamo in tutti i momenti della vita; saprà stringerci tra le sue brac-cia e farci sentire l’affetto gioioso Suo e del Divin Suo Figlio.

Vicino alla protezione di Gesù e di Maria possiamo contare sull’assistenza vigile dell’Arcangelo S.Michele, a cui è dedicata la nostra parrocchia.

Lui che all’alba della creazione degli Puri Spiriti (gli Angeli) scelse di seguire Dio, difenderà anche noidal maligno, se lo invocheremo.

Con questi sentimenti vengo in mezzo a voi, certo che condividerete con me la gioia dello stare insiemein Chiesa la Domenica per l’ascolto della Parola di Dio e partecipare al Banchetto Eucaristico.

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Inoltre, in punta di piedi busserò alla porta delle vostre case, per la tradizionale benedizione delle fami-glie e delle vostre abitazioni; è un servizio che faccio volentieri in quanto sarà un’ottima occasione periniziare a conoscerci e condividere con tutti i membri della famiglia, presenti in casa, un “momento”di preghiera.

Invocando la Benedizione di Gesù e Maria su ciascuno di voi vi abbraccio affettuosamente nel Signore.

fra Clemente Agostini- parroco

Sulmona S. Pasqua 2008

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L’INTOLLERANZA RELIGIOSAL’INTOLLERANZA RELIGIOSA

Descrivendo l’intolleranza Elia Wiesel, premio nobel per la pace ha scritto:”l’intolle-ranza è vicino all’odio che è spesso irrazionale,impulsivo,nero,sornione. L’odio è capacedi produrre null’altro che odio e intolleranza null’altro che bruttezza e ignoranza”.L’intolleranza religiosa è la convinzione dell’individuo a ritenere “verità” fondamentale ipropri testi religiosi come,la Bibbia per gli Ebrei e i Cristiani, il Corano per i Musulmani,i Veda per gli Induisti,cosi che ognuno ritienesuperiore le proprie”verità” rispetto alle altrereligioni.Questo è un atteggiamento intollerante,non

dobbiamo identificare la nostra fede come “veri-tà” universale. I Cristiani affermano che laBibbia è la “Parola di Dio”,ciò è dettato dallafede che come ricorda S.Agostino,questa è ripo-sta “Nelle cose che non si vedono”. Nessuno dinoi ha il diritto di costringere gli altri ad agiresecondo il nostro modo di vedere la verità.Tutti,dunque abbiamo il diritto di credere ciò che a noi sembra “vero” e di lasciarlo

fare agli altri, che hanno un “credo” diverso. Ciò purtroppo non è rappresentato in tuttii paesi creando delle vere e proprie limitazioni alla convivenza religiosa. Sarebbe bello,un giorno, ad arrivare ad una tolleranza universale, è difficile, noi nel nostro paesecome negli altri paesi occidentali stiamo imparando a convivere e a rispettare altrerealtà religiose. Ma gli altri sono davvero disposti ad avere lo stesso rispetto nei nostriconfronti?

Anna Marzuolo

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Il gioco del silenzio

“Il dolore è facile da ascoltare, quello ti arriva addosso, urla, ha una voce terribile, è sempre lui araggiungerti. La speranza è una vocina sottile, bisogna andarla a cercare da dove viene, guardare sotto illetto per poterla ascoltare.”

(Stefano Benni)

Viviamo in un mondo fracassone, dove diventa sempre più difficile lasciare spazio al silenzio, in una socie-tà dove piace solo quello che appare, che è rapidamente accessibile ed usufruibile, dove bisogna seguire uncerto stile di vita omologato da regole spesso non scritte ma ben note Quasi sembra di ritrovarsi a correreun’immensa maratona, sgomitando e gridando per giungere vittoriosi al traguardo.

Abbiamo perso completamente il senso del silenzio, della riflessione personale e contemplata; il rumore èmolto più semplice da notare e da esercitare perché non offre nessuno spunto per ragionare su questa o l’al-tra situazione, blocca qualunque spinta della mente al pensiero, profondo o tenue che sia. Nel silenzio pos-siamo meditare, considerare la nostra vita, domandarci il perché di questioni grandi e piccole, rimuginaresulle miserie che ci affliggono; a volte però questi esercizi sono troppo duri per i nostri piccoli cuori, per lenostre anime svogliate. Un filosofo francese diceva che tutti i guai del mondo provengono dal fatto chel’Uomo non è capace di starsene dieci minuti da solo con se stesso, in silenzio; se questo è vero, ecco spie-gato il motivo per il quale preferiamo anestetizzare le nostre menti con il rumore. Così non pensiamo. Capitamolto spesso oggi, così assuefatti al rumore, di non riuscire più a riconoscere e quindi rispettare luoghi perloro natura votati al silenzio: l’interno di una chiesa, che improvvisamente si trasforma in una strana speciedi piazza, posto per socializzare, completamente snaturata dal suo essere luogo di preghiera; un parco citta-dino, piccola oasi creata per riposarsi dalle fatiche del deserto urbano, che diventa invece il posto per grida,schiamazzi e musica ad altissimo volume. Già, povera musica, spesso si ricorre anche a lei, strumento nellenostre mani confusionarie, per tappare ogni fessura dalla quale potrebbe fare capolino il silenzio: tutti conle cuffiette alle orecchie, anche quando si è soli o si cammina per strada.

Eppure, se solo avessimo il coraggio e la voglia di guardarci intorno, troveremmo infinite occasioni perimpiegare a nostro arricchimento questo silenzio che tanto vogliamo evitare, che tanto ci procura agitazio-ne, forse perché lo ricolleghiamo al periodo in cui, da bambini, qualche maestra poco paziente con noi alun-ni imponeva quel noioso “gioco del silenzio” per tenerci buoni e tranquilli. Così magari ora ci è rimasto iltrauma del silenzio. Ma allora perché non riscoprire il significato più profondo della parola “gioco”? Chi ècosì fortunato da vivere in campagna potrebbe sperimentare come amica di giochi la natura, che regala gli

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spazi e le occasioni per esercitarci al silenzio; tuttavia bisogna iniziare pian piano ad allenare l’orecchio aquesta profondissima quiete inaspettata, perché magari siamo sempre con un televisore o una radio accesi enon ci abitueremmo alla strana sensazione dell’assenza di rumori. Possiamo provare ad ascoltare il canto diun solitario uccello notturno, l’acqua che scorre discreta, le foglie che frusciano tranquille, le fusa del gattoaddormentato sulla scalinata….tutto troppo idilliaco forse? No.

No, perché il tutto inizia come gioco per poi diventare, giorno per giorno, l’esercizio della riflessione edella meditazione per far nau-fragare nel dolce mare dei pen-sieri queste nostre anime affati-cate, stressate e sorde. E poi ini-ziare a sperimentare ovunquequesto nuovo gioco del silenzio:sul posto di lavoro, non rispon-dere alla battuta maliziosa epoco cortese di quel collega; infamiglia, stare in silenzio e farcapire col sorriso i nostri senti-menti agli altri; per strada, pro-vare a non urlare addosso a quelpoveretto che non ci ha dato laprecedenza…chissà, forse ilgioco del silenzio dovrebbeimpararlo anche lui; in chiesa,cercare di pregare senza raccontare al vicino di banco tutto quello che è accaduto ieri sera; nella nostra vitaquotidiana, provare a fermarci qualche minuto per pensare, nel silenzio dell’animo, alle questioni piccole egrandi della Vita.

Antonella Di Fonso

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Dalla città ad una parrocchia di campagnaDalla città ad una parrocchia di campagna

Era il 16 marzo e mentre la Chiesa ricordava l’ingresso trionfante di Gesù a Gerusalemme, tra cantidi festa e palme alzate al cielo faceva il suo ingresso nella nostra comunità, accolto con gioia e sollievo,il nuovo parroco: Padre Clemente.

Più volte durante la celebrazione, introdotta da Monsignor Angelo Spina e da Padre Marcello, si è fattoriferimento al parallelismo venutosi a creare fra l’arrivo nella nostra comunità del nuovo parroco e quel-lo di Gesù a Gerusalemme, a sottolineare l’imperscrutabilità del disegno divino che si dispiega dinanziai nostri occhi nelle forme più inaspettate.

Vogliamo cogliere dunque l’occasione per raccontare nelle pagine del giornalino, che ormai da annisi fa portavoce degli avvenimenti che ci riguardano, la vicenda umana e personale del nostro nuovo par-roco che ormai da cinque mesi è a capo della nostra comunità.

Per far questo ho deciso di fare una lunga chiacchierata con lui, che si è raccontato in maniera since-ra e riservata, con quel velo di timidezza che sempre lo contraddistingue.

Padre Clemente, all’anagrafe Carmelo Agostini, nasce in Abruzzo, a Poggio Filippo, frazione diTagliacozzo, il 16 luglio del 1942 e viene ordinato sacerdote a Roma il 18 marzo del 1968 a ventiseianni.

Decimo di undici figli, oltre a lui un fratello e una sorel-la decideranno di dedicare la propria vita al Signore consa-crandosi l’uno frate carmelitano e l’altra suora.

Nello stesso anno della sua ordinazione a sacerdote,Padre Clemente approda a Sulmona dove, dal 20 agostodel 1968 al 20 settembre del 1969, cura le chiesedell’Incoronata e di Monte Vergine e la parrocchia diCantone per approdare al termine di questo periodo aRoma, dove rimarrà fino al 1 agosto del 1997.

Indubbiamente è questa l’esperienza che lo segna mag-giormente; si trova infatti a Roma, durante gli anni dellacontestazione giovanile, a gestire la parrocchia dellaMagliana Nuova in una zona periferica della capitale. E’ inquesto periodo che maturano in lui un grande attaccamen-to e amore per una città alla quale rimarrà affettivamentesempre legato, nonostante gli spostamenti a cui è chiama-to dai superiori.

A Roma gli viene affidata la gestione di due chiese cherichiede un enorme dispendio di energie e la presenza dimoltissimi collaboratori che possano coadiuvarlo nell’or-ganizzazione delle numerose attività che contraddistingue-ranno la sua presenza, dal gruppo di scout alle realtà spor-tive che coinvolgeranno un altissimo numero di giovanidai sei ai diciotto anni.

Per avere un’idea della mole di lavoro legata al contesto romano è sufficiente dire che la parrocchiasi componeva di circa 15.000 anime, e ciò significa la celebrazione annuale di 100 comunioni e di 80cresime, numeri enormi se confrontati con la nostra piccola realtà.

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Ancora vivi nella sua mente sono i ricordi legati a questa esperienza che ha instancabilmente affron-tato, dalle gite con il gruppo di scout a bordo di un pulmino da lui stesso guidato alle scalate in alta mon-tagna per arrivare alla preparazione calcistica dei moltissimi bambini e adolescenti che affollavano lestrutture sportive da lui gestite.

Indubbiamente preziosa potrà essere questa sua esperienza per la nostra collettività nella quale troppospesso l’aggregazione giovanile si ferma al catechismo e alla messa domenicale.

Nell’estate del 1997 Padre Clemente deve però lasciare la fervente comunità romana per fare ritornoin Abruzzo, a Pescara, come parroco del Santuario della Madonna dei Setti Dolori, una realtà questa bendiversa da quella romana, poiché si tratta di un santuario che come tale non vede l’affluenza di soli par-rocchiani, circa 10.000, ma quella di molti fedeli che vi si recano in pellegrinaggio.

La permanenza di Padre Clemente a Pescara si protrarrà per un decennio e, nell’ ottobre 2007, verràchiamato a svolgere la sua missione a Manoppello dove si fermerà solo per pochi mesi; di passaggio aSulmona a metà febbraio del corrente anno, infatti, viene invitato da Padre Marcello a visitare la nostrachiesa.

Ecco che per Padre Clemente si apre una nuova prospettiva, di lì a breve una telefonata del caro PadreMarcello, preoccupato per le vicissitudini della nostra parrocchia, sconvolge nuovamente la sua quoti-dianità; un nuovo incarico lo aspetta e in men che non si dica eccolo catapultato in una piccola frazionedi Sulmona dove ad aspettarlo ci sono solo “case sparse” e pochi fedeli.

Parlando con lui, che preferisce essere chiamato semplicemente Clemente, è emersa in maniera chia-ra la voglia di essere parte integrante della nostra comunità, di lavorare e camminare con noi per creareaggregazioni sempre nuove, nuove attività e spazi nei quali potersi incontrare e relazionarsi al di là degliincontri canonici della domenica.

Molte sono le novità e le idee che Padre Clemente intende attuare nei prossimi mesi, da una messaprefestiva alle 18.00 per andare incontro alle esigenze di chi preferisce dedicare la mattinata ai lavori neicampi o a una giornata di mare, ad una riorganizzazione complessiva del catechismo.

A questo punto non mi rimane che dire, a nome di tutta la collettività: Benvenuto ufficialmente tra dinoi Padre Clemente, anzi, benvenuto tra noi Clemente e buon lavoro!

Francesca

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AA AA AA CCRR IISSTT IIAANN II CCEERRCCAASS IIAA AA AA CCRR IISSTT II AANN II CCEERRCCAASS II

Se vuoi “entrare a far parte” integrante della tua Parrocchia e aspiri ad operare in unambiente ricco di soddisfazioni morali e spirituali è il momento giusto di farti avanti!

La ricerca è rivolta a candidati di ambo i sessi: bambini, giovani o vecchi, belli o brutti!Il candidato è una persona gioiosa che ha scelto Gesù a modello di vita; va a Messa volentieri enon cerca mille scuse per non andarvi; non frequenta la Chiesa solo in occasione della “Messadi mezzanotte”, o quando si sposa o quando muore! Il candidato ideale partecipa all’eucaristiadomenicale (dopo essersi confessato) e vive in armonia con tutti. Egli dimostra di essere cristia-no con le preghiere, amando il prossimo, aiutando i poveri, promuovendo la pace e la giustizia.Il cristiano che cerchiamo è felice quando può procurare la contentezza altrui.

Se sei capace di aiutare gli altri, perdoni le offese, non hai “paura” di parlare di Gesù, vaia Messa con entusiasmo, compi opere buone, vivi con Dio al tuo fianco e nella preghiera,…, in questa Parrocchia c’è un posto anche per te: un posto sul palco, non in platea, unposto non da spettatore, ma da attore!

Il candidato, con l’aiuto e il consiglio di un responsabile, sarà coinvolto in tutte le attività relativeal buon funzionamento della Parrocchia.

RICERCHIAMO I SEGUENTI PROFILI:

Chierichetti: Anche gli adulti sono benaccetti! Non c’è bisogno di alcuna espe-rienza particolare.Organo, chitarra e coro: È necessarioalmeno saper “strimpellare”! Per il canto,non è necessario avere “una bella voce”;l’importante è non essere stonati !Lettori: Non pretendiamo che siatedegli oratori, né che sappiate leggerebene. Il Signore perdona gli errori e coltempo ci si può far capire!Catechisti: Non è richiesta alcuna laurea in teologia o in psicologia o in sociologia, né alcunaltro diploma; è indispensabile amare i ragazzi e tentare di testimoniare Gesù e il suo Vangelocon l’esempio di vita.

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Pulizia e manutenzione della Chiesa: Le donne sono brave a rendere belli e accoglienti gliambienti; per i lavori più pesanti saranno sostenute dagli uomini !Preghiere: Non c’è bisogno di conoscere i testi sacri o i salmi: le preghiere semplici e spon-tanee sono le più gradite a Dio - in questo c’è maestro Mosè -, l’importante è che nascano dalcuore !Assistenza agli anziani e agli ammalati; aiuto ai poveri: La felicità non dipende dalle ric-chezze, né dal successo. Il vero modo di essere felici è quello di procurare la gioia degli altri: inquesto consistono le opere buone e a questo siamo chiamati secondo le nostre possibilità e inostri mezzi. Attività ricreative, pellegrinaggi, feste patronali e non: Dinamismo e spirito di collabora-zione costituiscono elementi essenziali di questo profilo. Il Comitato sarà lieto di accoglierenuovi collaboratori!

La conoscenza del latino sarà titolo preferenziale. È prevista un’assunzione immediata,senza alcuna retribuzione! Possiamo, però, darti l’occasione per puntare alla santità, cioèa farti scoprire, giorno dopo giorno, il buono che c’è in te!

Inviare il Curriculum Vitae a selezione@cristianicercasi.it con annessa autorizzazione al tratta-mento dei dati personali!

Claudio

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SEGGIO ELETTSEGGIO ELETTORALE N. 13ORALE N. 13La scuola elementare della frazione Cavate è stata costruita negli anni 60 dal Comune di Sulmona. E’ stata uti-

lizzata per circa un ventennio, poi quando la natalità si è ridotta, è stata ovviamente chiusa. Da allora è sempre stata utilizzata solo nelle varie tornate elettorali. Era il seggio n. 13. Ci sono stati anche dei momenti che hanno sollevato preoccupazioni negli abitanti della frazione circa il

suo uso. Infatti, alcune Amministrazioni che si sono succedute dopo la caduta della prima Repubblica, pensa-vano di utilizzarla come sede per il recupero dei tossicodipendenti o per attività similari.

Nell’anno 2003 dato che l’immobile presentava evidenti segni di decadimento c’è stato un intervento diristrutturazione dell’Amministrazione Centofanti, questa volta con l’impegno di destinarlo a scopi sociali chetornassero utili ai residenti della frazione e non solo.

Si è costituito così un gruppo di soci promotori che ne hanno richiesto la gestione.Dopo tanti rinvii e lunghezze burocratiche, finalmente, il Commissario del Comune

di Sulmona ci concedeva l’utilizzo della struttura.La struttura ci è stata consegnata senza arredi e piena di sterco di colombi che lì ave-

vano trovato casa. Il Consiglio direttivo nominato dai soci promotori si è adoperato perrendere il Centro funzionale, si è provveduto ad arredarlo sia con suppellettili regala-toci da qualcuno o acquistandoli.

Oggi possiamo dire di averlo reso ospitale ed accogliente. Speriamo che nel prossi-mo autunno il Centro possa essere aperto nel pomeriggio di tutti i giorni ma questo èsubordinato all’allaccio del metano per il riscaldamento.

Le finalità del Centro sono molteplici . Inanzi tutto il Centro è aperto a tutti, resi-denti e non, con la speranza di essere sempre più numerosi.Dopo 4 mesi dall’apertura contavamo già 182 soci e noi spe-riamo che altre persone si avvicinino portandoci le loro idee,dandoci la loro disponibilità di qualche ora e la voglia di farequalcosa nell’interesse della nostra collettività.

L’associazione si propone:-organizzare occasioni di integrazione educativo-didattica

per la scuola volta a facilitare la messa a punto di moltepliciforme di raccordo tra scuola ed extrascuola.

-predisporre itinerari d’esperienza extrascolastica per ragaz-zi e giovani di tipo aggregativi e socializzanti.

-fornire alle famiglie occasioni per potersi incontrare, tesse-re relazioni e confrontarsi.

-proporre agli adulti occasioni di socializzazione nell’ottica di un positivo recupero delle proprie individualitàe di una valorizzazione delle capacità creative.

-proporre la possibilità di trascorrere il proprio tempo libero con tornei, giochi, viaggi ecc.Ad oggi sono tante le manifestazioni organizzate ed hanno sempre riscosso molto successo.

A carnevale abbiamo allestito il carro con relativo gruppo mascherato che ha visto la partecipazione di circa 40figuranti intonato sul tema : OGGI SPOSI- (ieri matrimonio tradizionale con tanto di prova lenzuola-oggi DI-CO) e nonostante la giornata fredda dei primi di febbraio il corteo ha sfilato per tutte le vie della frazione. Poi laserata di San Valentino, la festa della donna, la domenica Rosa, i fuochi di San Giuseppe, il corso teorico-prati-co di potatura delle specie fruttifere che ha avuto oltre cento interessati, la festa della mamma, per arrivareall’Assemblea generale dei soci che ha eletto il nuovo Consiglio Direttivo con l’espressione di voto di 126 soci.

Il 28 giugno, in collaborazione con il Comitato feste San Michele Arcangelo si è organizzato la prima sagra “DE LU CUCUCCILLO” ( per gli stranieri – DELLO ZUCCHINO). E’ stata una serata in cui si sono potute gusta-re le zucchine cucinate in tutti i modi, dalla salsa per la pasta, alle frittelle, alle polpette, a quelle grigliate e ovvia-mente non poteva mancare la mitica frittata con i cucuccilli!!!

Sento il dovere di ringraziare tutti coloro che si sono prestati per la buona riuscita della serata con lo spi-rito di fare qualcosa di nuovo e soprattutto di rivalutare un ortaggio che da sempre è stato legato a Sulmona chenon per niente è la città dei “cucucciari”

Il calendario delle manifestazioni organizzate dal Circolo da qui fino alla fine dell’anno è ricco di tante altrecose interessanti. Vi invito ad avvicinarVi per collaborare con noi o solo per trascorrere qualche serata in allegriacercando di passare qualche ora spensierata in buona compagnia.

Buon divertimento e buon estate a tutti Arcangelo

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LagoLa Fenice

BUGNARA

348.9322872 - Massimo

St. Patrick's

Sulmona (AQ) - Vico Quercia n°3

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nel 2007 ...nel 2007 ...

Battezzati:COLONNA FRANCESCO

DI CENSO MIRIAMSCAMBINI SOFIALUPO MARTINAFEDERICO LISA

LEONE LORENZO PIODI CENSO ANDREADI CENSO MARCOPETTINE CLAUDIO

Cresimati:Cresimati:DEL MONACO RITACOSTANTINI LORISMOSCONI VITTORIO

CENTOFANTI CRISTIANDI ROSA ANNA MARIADI ROSA VERONICA

ELIA GIULIAORO ANGELA

Defunti:Defunti:CRUGNALE RINALDODE SANTIS ARTURO

FRANCIOSA CONCEZIASUSI ROSINA

DI CENSO ANNAELENA MARGHERITA

DI GIOVANNI MARIA DOMENICA

immagini gentilmente offerte da Mario Colangelo

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SULMONA 31 LUGLIO 1-2-3-4 AGOSTO 2008

COMITATO ESTERO DI BOSTON:Domenico SusiFrank SusiDomenico Grugnale

Fra Clemente Agostini

Dott Raffaele Di PietroAldo ZavarellaGiuseppe BerarducciArcangelo Di CensoFeliciano Marzuolo

Parroco

Presidente OnorarioPresidenteVice PresidenteSegretarioRevisore

MEMBRI:Antonello Del MonacoEmilio MarcantonioMario MarcantonioCesare Pecce

Antonio ScannellaAngelo D'AscanioLuigi AmatangeloGianni ValenzaLuca Del Monaco

Adriana SusiAnna Ventresca

COMITATO NOSTRA SIGNORADEL SACRO CUORE DI BOSTON:Maria GasbarroRosa Giammarco

Sulmona - Popoli - CorfinioVittorito - Bussi sul Tirino

Castiglione a Casauria