SETTIMANALE DELLA DIOCESI DI CARPIConcordia in festa per la Conversione di San Paolo Una copia 1,50...

Sulla viadi Damasco

La mostra a Carpidal 7 al 23 febbraioConcordia in festaper la Conversionedi San Paolo

Una copia 1,50Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 nr. 46)

art. 1, comma 1, DCB Ufficio Postale di Carpi (MO)

Numero 4 - Anno 24ºDomenica 1 febbraio 2009

SETTIMANALE DELLA DIOCESI DI CARPI

10PAGINE

ANNO PAOLINO p. 2/3

Sulla viadi Damasco

Un messaggio forte che guarda al futuroNotizie e i colori dell’arcobaleno

Noi abbiamo fiducia

EDITORIALEEDITORIALE Sicurezza

Stopalle truffePoste italiane a difesadei cittadini

GIORNATA PER LA VITA p. 4/5 MORTIZZUOLO p. 13

La mostra a Carpidal 7 al 23 febbraioConcordia in festaper la Conversionedi San Paolo

PiccolagrandecomunitàL’inaugurazionedella chiesa restaurata

PiccolagrandecomunitàL’inaugurazionedella chiesa restaurata

“NLuigi Lamma

oi abbiamo fiducia!” Dalla Chiesa italiana arrivaun messaggio forte al Paese, ad un popolo smarritodi fronte alle prospettive di una preoccupante crisieconomica e disorientato da un clima culturale che

tende a demolire i valori fondanti la dignità della personae costitutivi di una società solidale.“Noi abbiamo fiducia: in Dio e nell’uomo - ha precisatoil presidente della Cei cardinale Angelo Bagnasco nellaprolusione del Consiglio Permanente - e questo ci stimolaa farci discepoli più umili e attenti della vita sia nellabuona che nella cattiva sorte: nella buona per continuarea sviluppare il bene anche se arduo, nella cattiva percombattere il male ed evitarlo per quanto seducente”.“Noi abbiamo fiducia!” A partire dal tessuto sociale epolitico del nostro territorio come ha evidenziato ilvescovo Elio Tinti incontrando i giornalisti per unconfronto sulla città. A patto che la politica sifaccia rispettosa promotrice di ciò che la società è 11PAGINE

Confcommercio

TutticontroChiesta la sospensionedegli studi di settore

12PAGINE

Mirandola

Teleconsultoper il cuoreCon la Croce Blu piùcontrolli a casa

20PAGINE

Arte

TesorischedatiAd ogni parrocchial’inventario dei beni

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“Siate oggettivamente onesti, costruttivamente positivi, responsabilmente educatori”: questo l’invitoche il vescovo Elio Tinti ha rivolto ai giornalisti in occasione della festa di San Francesco di SalesUn positivo confronto sulla città e l’appello alla comune responsabilità di far crescere il bene

“Siate oggettivamente onesti, costruttivamente positivi, responsabilmente educatori”: questo l’invitoche il vescovo Elio Tinti ha rivolto ai giornalisti in occasione della festa di San Francesco di SalesUn positivo confronto sulla città e l’appello alla comune responsabilità di far crescere il bene

2 1 febbraio '09

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AnnoPaolino

Il vescovo a Concordia nella festa della Conversione di San PaoloIn occasione della festadel Patrono di Concordia,nel giorno della Conver-sione di San Paolo, unachiesa gremita, come datradizione, ha accolto ilvescovo monsignor ElioTinti per una celebrazioneche, in quest’anno dedica-to alla figura dell’Aposto-lo delle genti, ha assuntouna valenza particolare.Presenti le autorità civili,militari e scolastiche delcomune, oltre a moltisacerdoti, ministranti etanti fedeli.

“Omnia in Christo” è il mottodel nostro Vescovo, che conil calore delle sue parole hanuovamente scaldato l’assem-blea. Durante l’omelia ha spie-gato come sia urgente in cia-scuno un’autentica conversio-ne così da poter dire, conl’Apostolo delle genti, “nonsono più io che vivo, ma èCristo che vive in me!”. Que-sta nuova prospettiva di vita,nella quale ogni gesto, anchecomune e quotidiano, è vis-suto alla luce della fede inCristo, è possibile, ha conti-nuato il Vescovo, solo se ab-biamo davvero incontratoGesù, se Gesù è diventato unevento nella nostra vita. ComeSan Paolo è stato disarcionatoda cavallo, anche per noi èpossibile vivere una fede au-tentica e “convertita” a parti-re da questo incontro: Omniain Christo.In questa prospettiva, nell’am-bito delle celebrazioni

diocesane dell’Anno Paolino,è stato anche possibile ai fe-deli ottenere l’indulgenzaconcessa dal Santo Padre aipellegrini che si recano inpreghiera nei luoghi di cultopaolini.Concordia è davvero moltolegata al suo Patrono: è sem-pre significativo vedere ognianno il 25 gennaio tanti fedeliriuniti in preghiera, attorno alproprio parroco, successoredell’apostolo. Al momentodell’offertorio le autorità co-munali hanno portato all’alta-re un prezioso vassoio con

un’incisione relativa alla cittàdi Concordia. Nel suo saluto,il sindaco Carlo Marchini haringraziato il Vescovo, il par-roco don Franco Tonini el’intera parrocchia per la col-laborazione e per la testimo-nianza dei valori che, in mo-menti di crisi come quelli cheil Paese sta attraversando, di-ventano baluardi di sicurezzaper tutti, specie per i più pove-ri e indifesi. Alla celebrazioneliturgica ha fatto seguito il pran-zo comunitario alla SalaSplendor.

A cura di Silvia Pignatti

Omniain Christo

Medaglia di San Paoloin vecchia fusione inbronzo patinato.Collezione Alberto Lodi

Durante la celebrazionela consegna del Vangelocon il mandato di laicomissionario a Carla Belli

31 febbraio '09

Sulla via di

DAMASCO L’inizio di una vita nuova

Anno Paolino 2008-2009

inaugurazione e presentazione

sabato 7 febbraio, ore 11 Chiesa di Sant’Ignazio - Museo diocesano di arte sacra

saluto di S.E. Mons. Elio Tinti, vescovo di Carpi

introduzione di Mons. Douglas Regattieri

presentazione di Eugenio Dal Pane, ideatore e coordinatore della mostra

incontro

venerdì 13 febbraio, ore 21 Chiesa di Sant’Ignazio - Museo diocesano di arte sacra

Il difficile dialogo tra le religioni, oggi testimonianza di P. Bernardo Cervellera, missionario Pime, direttore Agenzia AsiaNews

orari di apertura: giovedì e sabato 10-12.30 domenica 10-12.30; 16-18

ingresso libero

informazioni e prenotazioni visite guidate gratuite per scuole e gruppi anche al di fuori degli orari di apertura:

tel. 059 685542 oppure 059 686048

Diocesi di Carpi

Carpi Aula Magna del Seminario Vescovilecorso Fanti 44

7 - 23 febbraio 2009

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CON IL PATROCINIO DI

Provincia di Modena Comune di Carpi

AnnoPaolino

La mostra itinerante dedicata a San Paolo sarà inauguratasabato 7 febbraio e resterà allestita nell’Aula Magna del Seminariofino al 23 febbraio. Arte, storia e fede si intrecciano nel descriverel’avventura umana dell’Apostolo delle genti

La vita nuova sulla via di Damascooccasione dell’AnnoPaolino il Servizionazionale per il

progetto culturale dellaChiesa Italiana e Itaca,società editrice e culturale,hanno promosso una mostradidattica itinerante dal titolo“Sulla via di Damasco.L’inizio di una vita nuova”che sarà ospitata a Carpi periniziativa della Diocesi dal7 al 23 febbraio nell’AulaMagna del Seminario.

Come si articola il percor-so espositivo?La mostra, costituita dapannelli fotografici, èsuddivisa in due sezioniprincipali: i luoghi dellavita e della predicazione disan Paolo e dall’incontrocon Cristo nasce l’uomonuovo, e un epilogo. Laprima, curata dalfrancescano Giorgio Vigna,biblista e commissario diTerra Santa in Piemonte,illustra i luoghi della vita edella missione paolina daGerusalemme, dove appro-va il martirio di santoStefano, fino a Roma, doveviene a sua voltamartirizzato. La secondasezione, curata da donGianluca Attanasio e da donJonah Lynch, dellaFraternità sacerdotale diSan Carlo Borromeo,illustra l’esperienza umanadi Paolo, la sua nuovaidentità e coscienza, fruttodell’incontro con Gesù.L’epilogo della mostrasottolinea il singolarerapporto tra Pietro e Paolo,iniziatori di una nuova città,nella quale si concretizza“un modo nuovo e autenticodi essere fratelli, resopossibile dal Vangelo diCristo”, come ha dettoBenedetto XVI. Paolo,annunciando Cristo comecolui che ha abbattuto ilmuro di separazione traebrei e pagani, “vincendol’inimicizia”, ha indicato lastrada della fraternità edella pace tra i popoli.

Una mostra più da leggereo da guardare?Innanzitutto da guardare.L’archivio dello StudiumBiblicum Franciscanum diGerusalemme ha messo adisposizione pregevoliimmagini di ciò che restadei luoghi paolini e lostorico dell’arte SandroChierici, direttore editorialedi Ultreya, ha realizzatoun’importante ricercaiconografica che aiuta acogliere la grandezzadell’animo di Paolo. Lagrafica della mostra è statacurata da Andrea Cimatti,che ha saputo valorizzare lastraordinaria ricchezza dimateriali che è stata fornitadai diversi autori.

In Una bussola per «viaggiare» con l’ApostoloLa mostra è accompagnata da un pregevole volume, edito da Itaca e da Libreria EditriceVaticana, con prefazione del cardinale Camillo Ruini e presentazioni di PierbattistaPizzaballa, custode di Terra Santa, e del cardinale Andrea Cordero Lanza di Montezemolo,arciprete della Basilica di San Paolo fuori le Mura. Oltre ai testi e alle immagini della mostra,vengono proposti i discorsi e le omelie che Benedetto XVI ha dedicato a san Paolo e unalunga intervista a Marta Sordi, docente emerito di storia antica all’Università Cattolica diMilano, che, riassumendo il frutto di studi cui ha dedicato una vita, colloca la missione diPaolo e il suo martirio nel contesto religioso, sociale, culturale e politico del suo tempo. Perla ricchezza e la qualità dei contenuti e delle immagini il volume (160 pagine, illustrazionia colori, 16,90 euro, reperibile in libreria e sul sito www.itacalibri.it) può essere utilizzatoper l’approfondimento personale e di gruppo, per la catechesi, la promozione di iniziativeculturali e presentazioni pubbliche, la preparazione di pellegrinaggi e di momenti spirituali.Info: www.itacaeventi.it/sanpaolo

Don Mario Melegari,Canonico della Cattedrale

Il Vescovo nel confermare gli incarichi e i servizi giàassegnati (Direttore Spirituale della Casa Protetta Tenen-te Marchi e servizio domenicale nella parrocchia delCorpus Domini) ha chiesto a don Mario Melegari la

disponibilità per le confessioni e lacelebrazione della Santa Messa

in Cattedrale in accordo conil Parroco secondo le neces-sità della parrocchia.Considerato che questo com-pito in Cattedrale è un impe-gno al servizio del Vescovoe della Chiesa di Carpi nellacollaborazione con il Capi-tolo della Cattedrale e deiCanonici don MarioMelegari è stato nominatoCanonico Effettivo dellaCattedrale di Carpi.

Ufficio per l’Insegnamentodella Religione Cattolica

Il Vescovo avvertendo la necessità di un’impostazionepiù adeguata alle esigenze attuali ha provveduto allanomina dei componenti dell’Ufficio diocesano per l’In-segnamento della Religione Cattolica.Direttore: Silvano Fontanesi; Direttore emerito con fun-zioni di segretario: Carlo Barbieri; Coordinatori docen-ti: per la scuola secondaria di 2° grado Agide Bassoli eCecilia Galli; per la scuola secondaria di 1° grado CinziaSpinardi e Cristiana Grappi; per la scuola primariaElisabetta Casarotti e Cinzia Enrichetta De Cristoforo.

Nomine

Continua il ciclo di incontripromosso dal Cib

Domenica 1 febbraio ore 16,30Carpi - Chiesa di Sant’Ignazio

monsignor Ermenegildo ManicardiContinua il ciclo di incontri promosso dal Cib (Centrod’Informazione Biblica), dall’Aimc (Associazione ItalianaMaestri Cattolici) e dalla Commissione diocesana perl’ecumenismo e il dialogo interreligioso.Il primo incontro è stato tenuto da Brunetto Salvarani,docente di Teologia della missione e del dialogo presso laFacoltà Teologica dell’Emilia Romagna, il quale ha effet-tuato un confronto tra la visione greca e quella ebraico-biblica del caso, del fato, indicando come nella visionegreca sia completamente assente l’idea di un Dio provvidenteche chiama l’uomo ad un’alleanza con Lui, come invece sitrova chiaramente e ripetutamente nella Bibbia ebraica.Il prossimo incontro si terrà domenica 1 febbraio e affron-

terà il tema “Obbedienza e libertànell’esperienza umana di Gesù”. Acondurci in questo incontro saràmonsignor ErmenegildoManicardi, rettore dell’Almo Col-legio Capranica di Roma. La gran-de rilevanza del tema affrontato(era destino che Gesù morisse incroce?) così come l’eccezionalequalità del relatore sono garanziadi un appuntamento immancabile.Una particolarità di questo appun-tamento del 1 febbraio: sarà l’uni-co che non si terrà presso la SalaDuomo di Piazza Martiri, bensìnella chiesa di Sant’Ignazio di Carpi,

in Corso Fanti, accanto al Seminario vescovile.Gli ultimi due appuntamenti si preannunciano pure moltostimolanti.Domenica 8 febbraio si terrà l’incontro “Predestinati allasalvezza, nessuno escluso!”. Relatore sarà monsignor Ro-mano Penna, professore emerito di Nuovo Testamentoalla Pontificia Università Lateranense e professore invitatoalla Pontificia Università Gregoriana, entrambe a Roma,autore di saggi e commenti su svariati libri e autori delNuovo Testamento, che affronterà il tema della“predestinazione” dei cristiani così come essa appare nellelettere paoline.Infine domenica 15 febbraio Raffaella Di Marzio, formatricesu sette e religioni alternative e membro della Sipr (SocietàItaliana di Psicologia delle Religioni), affronterà il tema“La sfera e la croce” dedicato al pullulare di maghi, indo-vini e cartomanti che attirano sempre più persone, di ognigenere ed estrazione, e persino credenti.

Aldo Peri, Segretario del Cib

monsignor Ermenegildo Manicardi

4 1 febbraio '09

Tuttiabbiamoun posto

ingrazio il Signore diavermi donato questotempo.E’ stato tempo in cui la

Sua presenza si è resa visibileattraverso i gesti di amore, pa-zienza e fiducia che costante-mente mi ha dimostrato, certa-mente in modi e tempi diversi,ma continuamente con interessee delicatezza. Di questo vorreiringraziare, perché so che nonè facile accompagnarmi in que-sto cammino, so bene che nonè sempre dolce e soave starmiaccanto: le mie paure, le mieinsicurezze, le mie cadute, imiei smarrimenti, mi rendonopoco amabile e spesso tendoad allontanare anche chi, comete, vorrebbe essere la mia stam-pella per cercare di sostener-mi. Attraverso la Sua tenacia,la Sua capacità di farmi sorri-dere, la delicatezza dei Suoiabbracci, i Suoi occhi che avolte, insieme ai miei, si riem-piono di lacrime, i Suoi silenziloquaci, la Sua disponibilità,riesci a dimostrarmi che l’Amo-re veramente tutto può. È ilSuo amore, attraverso quellodelle persone che mi sono ac-canto, che permette al mio ste-rile giardino di trasformarsi inun’oasi.In questi ultimi anni ho dettomolti sì al Signore, ho ripetutofino alle lacrime il mio“Eccomi”, spesso per obbedien-za, oppure perché mi fidavo diciò che mi veniva chiesto, avolte per amore, in altri mo-menti perché troppo codardaper ribellarmi alla Sua volon-tà, ho cercato così indegna-mente, di essere un po’ Maria eun po’ Giuseppe.Che tempo è ora? Quale è lachiamata di chi vive una ma-lattia che piano piano, silen-ziosamente modifica il tuo agire,il tuo corpo, a volte la tua men-te, la tua forza e la tua volontà?Come è possibile andare avan-ti con una malattia che lenta-mente toglie la possibilità difare anche le cose più sempli-ci? Quale la prospettiva di unasedie a rotelle, due stampelle,il dolore e la sofferenza?La vita, nel pensiero dei più,rappresenta la gioia, la speran-za, l’entusiasmo, la fiducia, l’at-tesa.Sono certa che anche la soffe-renza è tanto presente.Nei giorni che precedevano ilNatale ho impiegato il mio tem-po ad osservare attentamenteil presepe e ad immaginarminell’epoca della venuta delSignore. Dove sarei stata? Cosaavrei fatto? Chi o cosa sareistata? Come avrei potuto rag-giungere il Figlio di Dio?Ci sono posizioni privilegiatein cui potere scorgere ciò chenormalmente non si vede, cosìla mia poltrona, che rappre-senta un po’ la mia croce, miha fatto capire cosa sono chia-mata ad essere oggi, qual è ilmio posto nella vita.Vorrei così invitare ogni per-sona che soffre, che ha perso lapropria autonomia, che dipen-de dalle cure degli altri, chepensa che la sua vita non siapiù tale, che teme di non avereun futuro, che non riesce piùad agire e pensare, a chi pro-clama che senza un corpo ca-pace di rispondere ai bisogniprimari non si ha più dignità,che vivere una vita o parte di

essa nel dolore non è umano.Vorrei che tutte queste perso-ne ed insieme a loro anche ognipersona che vive faticosamen-te la propria esistenza, pensas-sero a Gesù nella greppia. Cosac’è nella rappresentazione del-la Natività di più umile, mise-ra, indegna, piccola e nascostadella mangiatoia? Chi di noiavrebbe cullato il proprio fi-glio tra paglia e fieno?Quello che gli uomini allonta-nano, rifiutano, non voglionovedere (dandosi mille giustifi-

cazioni) è proprio lì, un tut-t’uno con Lui, è nella mangia-toia che troviamo il dolore e lasofferenza, è lì che si fa profe-zia il suo patire di Uomo adul-to: sul legno è nato e sul legnomuore.Ecco perché a differenza degliscorsi anni non ho aspettato laNotte Santa per deporre ilBambinello nella mangiatoia,ho avuto ed ho bisogno di Luiper dare senso a ciò che spessopare vuoto ed inutile. Ora ho lacertezza che il dolore che mi

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Messaggio dei Vescoviper la 31a Giornata Nazionaleper la Vita - 1 febbraio 2009

“La forza della vitanella sofferenza”Si può soffrire per una malattia che colpi-sce il corpo o l’anima; per il distaccodalle persone che si amano; per la diffi-coltà a vivere in pace e con gioia in rela-zione con gli altri e con se stessi.

Talune donne, spesso provate da un’esi-stenza infelice,vedono in unagravidanza inat-tesa esiti diinsopportabilesofferenza.Quando la rispo-sta è l’aborto,viene generataulteriore soffe-renza, che nonsolo distrugge lacreatura checustodiscono inseno, ma provo-ca anche in loro un trauma, destinato alasciare una ferita perenne.

C’è, poi, chi vorrebbe rispondere a statipermanenti di sofferenza, reali o asseriti,reclamando forme più o meno esplicite dieutanasia. Vogliamo ribadire con sereni-tà, ma anche con chiarezza, che si trattadi risposte false: la vita umana è un beneinviolabile e indisponibile, e non può maiessere legittimato e favorito l’abbandonodelle cure, come pure ovviamente l’acca-nimento terapeutico, quando vengonomeno ragionevoli prospettive di guarigio-ne.

immobilizza, che mi vuota, chemi spoglia, che mi rende fragi-le, che spesso ripugna, che avolte allontana, ebbene è pro-prio questo che mi permette didivenire calda e accoglienteculla del Signore, è la soffe-renza che mi dà l’opportunitàdi adagiare Dio nelle mie feritepiù profonde e doloranti.Tutti, veramente tutti, abbia-mo posto nel “Presepe dellavita”, non ha importanza cosasiamo noi è la Sua venuta chefa veramente nuova ogni cosa… anche me, anche te.Per questo auguro la capacitàdi scorgere in ogni personache soffre, non un corpodolorante, ma una culla capa-ce di accogliere Dio fatto uomo.E’ in quella mangiatoia cheanche tu, puoi scorgere Gesù.

Tania

Qual è la chiamata dichi vive una malattiache piano piano,silenziosamentemodifica il tuo agire,il tuo corpo, a volte latua mente, la tuaforza e la tua volon-tà? Come è possibileandare avanti con unamalattia che lenta-mente toglie la possi-bilità di fare anche lecose più semplici?Quale la prospettivadi una sedie a rotelle,due stampelle, ildolore e la sofferen-za?

Copertina

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Tuttiabbiamoun posto

La fortezza è una virtù cardinale ma anche dono dello Spirito:non significa indifferenza e indurimento del cuore, ma capacitàdi trasformare la sofferenza in occasione positiva.La testimonianza di Tania dice che questo è possibile

Le iniziative del Sav di Cavezzo

Domenica 1 febbraio i volontari del Servizio Accoglienzaalla Vita di Cavezzo saranno presenti presso il Duomo diMirandola dove distribuiranno materiale informativo sul-le iniziative del Sav insieme agli ormai tradizionali pal-loncini per i bambini. Per sensibilizzare ulteriormentel’opinione pubblica saranno lette alcune testimonianzedurante le celebrazioni. Iniziative di sensibilizzazionesono previste anche a Cavezzo, Concordia e San Possidonio.

51 febbraio '09

Una vita da accogliere sempre. E’ questo il messaggio della serata promossa per venerdì 6febbraio a Carpi in occasione della XXXI° Giornata per la Vita. L’esperienza dei centri diaiuto alla vita (Cav) e l’informazione circa la pillola abortiva Ru 486 gli argomenti cheverranno trattati. E’ possibile una reale e fattiva collaborazione anche fra chi, nei confrontidell’aborto, ha approcci opposti ed inconciliabili

Aborto, ripensamenti laiciAssuntina Morresi

ual è la prevenzione primariaper ridurre l’incidenza del ri-corso all’aborto volontario?

Se per primario intendiamo l’insie-me degli interventi economici, so-ciali, culturali e tecnici di natura nonsanitaria ecc. non possiamo che ri-volgere l’attenzione alle politichevolte se non a incentivare, almeno apromuovere o a rendere più facili lescelte di maternità”.Una citazione significativa, fra letantissime che se ne potrebbero fare,da un libro che racconta trent’anni diaborto legalizzato con toni e accentiche niente hanno di pretestuoso eideologico.Si intitola Aborto - Un medico rac-conta trent’anni di 194 (Guerini eAssociati, pagine 254, euro 22) lo hascritto Giovanni Fattorini, medicobolognese, responsabile dell’AreaOstetrico-Ginecologica del ServizioConsultoriale della Asl di Bologna.Un non obiettore, uno che in questitre decenni la legge che ha legalizza-to l’aborto l’ha apprezzata ed appli-cata: pur non condividendo la suascelta personale, e anche molti deigiudizi espressi nelle pagine del li-bro, non è possibile non giudicarnepositivamente l’impostazione gene-rale, lucida e ben documentata, ed èuna consolante sorpresa verificareche c’è spazio per costruire progetticomuni, per raggiungere l’obiettivoideale di aborti tendenzialmente azero.

Chi ricorre all’aborto?Giovanni Fattorini ripercorretrent’anni di applicazione della leg-ge snocciolando statistiche, percen-tuali e andamenti con estrema accu-ratezza e al tempo stesso senza pe-danteria, in un continuo confrontocon l’esperienza personale maturataincontrando le donne che si rivolgo-no ai consultori. Storie a lieto fine digravidanze portate a termine, insie-me a quelle drammatiche di chi scom-pare nel nulla dopo aver chiesto aiu-to, e ancora comportamenti e deci-sioni tanto irrevocabili quanto irra-zionali: tutte a dimostrare quanto siacomplicato, spesso, affrontare l’even-to che sembra essere il più ovvio enaturale della natura umana, e cioèuna gravidanza. Prima che da unesperto del settore, è un libro scrittoda un uomo che ha incontrato e ascol-tato, ha parlato con tante donne, ditutti i tipi, ceti sociali, condizioni edetà, e questo forse è il suo tratto piùcaratteristico, che ne rende interes-sante la lettura anche quando – e nonè raro – non ne si condividono affattole tesi.Leggiamo che in questi trent’anni gliaborti sono prima aumentati, poi di-minuiti, e quindi si sono sostanzial-mente stabilizzati, ed è radicalmentecambiato anche il profilo di chi, me-diamente, vi ricorre: mentre nei pri-mi anni di applicazione della legge lamaggioranza era costituita da donneconiugate, ora il prototipo della don-na a rischio aborto è “giovane (nongiovanissima), non sposata, con untitolo di studio medio basso, senzafigli, in una situazione economicaprecaria e sempre più spesso immi-grata”.

L’anomalia italianaEstremamente interessante l’analisidi quella che viene definita “l’ano-malia italiana”: l’Italia è il paese incui il primo rapporto sessuale (tra i17 e i 18 anni) è molto in ritardorispetto al resto d’Europa, e nel qualele donne soprattutto vivono media-mente una “monogamia sessuale per

Per aiutare le mammein difficoltà

Il Servizio di Aiutoalla Vita di Cavezzo

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Aiuto e sostegno a mamme o cop-pie in difficoltà, affinché accolga-no il proprio figlio con amore edignità. Promozione di una culturadi accoglienza della vita umana findal concepimento.Numero verde: 800 035 036fax 0541 [email protected]

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Centro di consulenzafamiliare della Diocesi di Carpi

Tutte le attività del Centro sonovolte a promuovere una cultura cheapprezzi la famiglia come benesociale, quale luogo di crescita,cura e solidarietà.Via Catellani, 9 – CarpiTel 059 644352

A Carpi una rete per la vitaScegliere di scegliere

Il progetto “Scegliere di scegliere”è il frutto di una rete territoriale traservizi sanitari (medici di famiglia,consultorio e ospedale) e socialiinsieme alle realtà del volontariatoper condividere situazioni di diffi-coltà e sostenere le mamme congravidanze difficili. Sostegno eco-nomico o psicologico, un lavoro ouna casa, anche indirizzando lepersone ai servizi sociali, perchépossano far valere i propri diritti ericevere il necessario sostegno daparte delle istituzioni.

l’intero arco di vita”. “Un elementorilevante – spiega Fattorini – credodebba essere attribuito alle particola-ri connotazioni che la famiglia italia-na continua a presentare, tra cui l’im-portanza, nonostante tutto, dei ruolidelle diverse figure parentali e dellegerarchie intrafamiliari […]”. Non“arretratezza”, bensì “una peculiari-tà da osservare con cura” e “unatendenza che, per alcuni aspetti, do-vrebbe essere anche incoraggiata”.Riguardo alla prevenzione dell’abor-to, poi, si contesta l’opinione secon-do la quale l’unico mezzo efficace èla contraccezione: “una affermazio-ne tanto logica e scontata quantoinesatta”. La contraccezione non vie-ne demonizzata né rifiutata, ma c’èuna revisione critica del suo uso edelle aspettative che ancora crea. Conuna felice intuizione, il medico bolo-gnese spiega che “nella nostra socie-tà, e questa ci sembra una delle piùnefaste conseguenze della ‘mentali-tà anticoncezionale’ vincente fino apochi anni fa, si è progressivamenteaffermata l’idea che come è possibi-le (automatico) evitare una gravi-

danza, così sia altrettanto possibile(automatico) conseguirne una”.

L’esperienza di ForlìParlando poi dei consultori, defini-sce “una collaborazione esemplare”l’esperienza avviata nel comune diForlì dall’Azienda sanitaria, dal Co-mune stesso e della Consulta delleFamiglie, un esempio di convenzio-ne fra volontariato e istituzioni pub-bliche: concretamente, le donne (o lecoppie) che si rivolgono alconsultorio possono scegliere diver-si percorsi di colloquio, fra cui ancheuno che comprenda l’incontro conun operatore del privato sociale. Aconferma del giudizio positivo diGiovanni Fattorini, il consigliere re-gionale dell’Emilia RomagnaDamiano Zoffoli, del Partito Demo-cratico, nel corso di un’interpellanzaha dichiarato che “Sulla 194 la Re-gione prenderà a modello l’esperien-za forlivese”: il protocollo d’intesafra Comune, Ausl e associazioni divolontariato (sono 23 in tutto, ades-so, dal Centro di Aiuto alla Vita allaGiovanni XXIII, all’Afi, Associa-

zione Famiglie Italiane) “ha ridotto ilricorso all’aborto del 9%” e per que-sto motivo “sarà presa a modellodalla Regione”.

Una strada da percorrere insiemeE se i problemi legati all’aborto con lapillola Ru 486 sono, a nostro avviso,sottovalutati nel testo, numerosi edinteressanti sono i suggerimenti perun lavoro comune fra istituzioni pub-bliche, laici e cattolici, “al di là dellepolemiche”: la possibilità di coinvol-gere i medici obiettori nei percorsi diformazione ed educativi, la ricerca sulpostaborto, il problema enorme delledonne immigrate, ma anche la que-stione della fertilità, e molto altroancora. Comincia insomma ad appa-rire possibile una reale e fattiva colla-borazione anche fra chi, nei confrontidell’aborto, ha approcci opposti edinconciliabili: purché l’aborto nonvenga considerato un diritto, e neppu-re tollerato come mezzo di controllodelle nascite – come in questo libro –si possono individuare tratti di stradada percorrere insieme.

Da Avvenire

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Copertina

RU486, dirittidell’embrione, fine vitaDalla prolusionedel cardinal Bagnasco

Sui temi della bioetica, il presiden-te della Cei ha fatto riferimento allanotizia che “sarebbe imminente ilvia alla libera circolazione dellapillola Ru486”, ricordando che “cisono casi documentati di danni enor-mi, vitali, che l’assunzione di que-sta pillola ha causato in alcune si-tuazioni nell’arco degli ultimi se-dici anni”. Riflettendo su una “leg-ge sul fine vita, resasi necessaria aseguito di alcune decisioni dellagiurisprudenza”, Bagnasco ha par-lato di “enfasi posta sull’adeguarsial trend altrui... quasi che l’Italiaabbia il complesso di esser in ritar-do su un’altrui discutibile moder-nità”. Ha quindi auspicato la diffu-sione della “medicina palliativa” el’aumento di strutture tipo hospice“in grado di accompagnare le per-sone in coma irreversibile o in statovegetativo, sollevando da carichiardui le rispettive famiglie”. Hapoi detto che “togliere l’alimenta-zione e l’idratazione ad una perso-na, per di più ammalata (famoso inItalia il caso di Eluana Englaro,ndr), è determinarla verso un inac-cettabile epilogo eutanasico”.

CAMPAGNA ABBONAMENTI 2009

Abbonamento 2009Ordinario: Euro 35 • Sostenitore: Euro 50 • Benemerito: Euro 100

Modalità di abbonamento• presso gli incaricati parrocchiali pubblicati in questa pagina o presso il parroco

• in fondo alle chiese durante la giornata del Settimanale Diocesano

• direttamente in redazione a Carpi, via d. E. Loschi 8 a Carpi

• tramite versamento su Conto Corrente Postale nr. 15517410, intestato a Notizie sc – Carpi

• presso il negozio Koinè a fianco del Seminario, Corso Fanti 44 a Carpi

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CattedraleRosanna Zelocchivia Ariosto, 8 - 41012 CarpiPasquale CorteseP.le Venturelli 8, Carpitel. 348/2566001e-mail: [email protected]

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CividaleMimma Vincenzivia Borghetto, 1141037 Mirandolatel. 0535/21124

ConcordiaFotostudio Immaginidi Barelli e Testonivia Garibaldi, 741033 Concordiatel. 0535/55331

Corpus DominiMaria Cleofe Filippivia Vienna, 12 - 41012 Carpitel. 059/698049

CortileClelia e Matteo Barbarivia Chiesa, 22 - 41010 Cortiletel. 059/662519

FossaZolia Dottivia Bosco, 3541030 Fossatel. 0535/34439

FossoliMaria Gasperivia Brancati, 441010 Fossolitel. 059/660405Bendetta Bellocchiovia Romana Nord 10841012 Fossoli338 4286662

GargalloLucia NavaSs Romana sud, 90a41012 Carpitel. 059/667080

GavelloSuor Annalbina ParavattiVia Valli, 10741030 QuarantoliTel. 0535/35563

LimidiDonatella Rovattivia Torchio 203 - Limiditel. 059/565624

MirandolaSandro e Elda Gozzivia Piave, 1541037 Mirandolatel. 0535/26367-22012

Mortizzuolo – S. BiagioEnrico e Roberta Gattivia Goldoni, 16041030 San Biagiotel. 0535/37580

NoviDiana Salavia 22 Aprile, 2541016 Novi di ModenaTel. 059/670019

PanzanoMaria Pia e Fausto Casarottivia Chiesa, 1 - Panzano41011 Campogallianotel. 059/526701

QuarantoliAbramo Bruinivia Argine Nuovo, 641030 Quarantolitel. 0535/32205

QuartiroloGabriella Guaitoli Bertellivia Marmolada, 1941012 Carpitel. 059/696685

RoloIva Benattivia Preti, 19 - 42047 Rolotel. 0522/666407

RoveretoDaniele e Maria AgneseDiaccivia Muratori, 1641030 Rovereto sStel. 059/671201

Sant’Antonio MercadelloMaria Grazia Rustichellie Casari Giuliano Gasparinivia Mazzarana, 9541030 S.Antonio Mercadellotel. 059/674015

San Bernardino RealinoCarmen Rubbiani Fontanesivia Vivaldi, 15 - 41012 Carpitel. 059/650211

San Francesco d’AssisiEnza BertoliCorso Alberto Pio, 2941012 Carpitel. 059/693075

San Giacomo RoncoleGina Galavottivia Scarabella,441030 San Giacomo Roncoletel. 0535/20522

San GiovanniFrancesco Ghidonivia 4 Novembre, 541033 Concordia sStel. 0535/57058

San Giuseppe ArtigianoArturo e Mariella Gallettivia P. Bonaccolsi, 14 - 41012Carpitel. 059/682378

San MarinoCorrado Manicardivia del Pioppo, 7San Marino - 41012 Carpi

San Martino SpinoDino Verric/o parrocchiavia Menafoglio, 841030 San Martino SpinoTel. 0535/31161

San NicolòTiziano Tirabassivia F. Lippi, 7 - 41012 Carpitel. 059/685375

San PossidonioMilvia Benettivia Don Minzoni, 1041039 San Possidoniotel. 0535/39701

Santa CrocePaola e Adriano Decarolivia Fornaci, 27 - 41012 Carpitel. 059/664067

VallaltaBianca Bertolanivia Trinca, 29 - 41030 Vallaltatel. 0535/34001

71 febbraio '09

abato 24 gennaionella chiesa di SantaChiara il vescovo ElioTinti ha presieduto la

messa in onore del santopatrono dei giornalisti SanFrancesco di Sales, ecco unasintesi dell’omelia.

Abbiamo ascoltato da San Pa-olo nella prima lettura un mes-saggio che mi sembra un pro-gramma di contenuti e di esem-pio per ogni annunziatore,come lo è di fatto ogni giorna-lista: “Fratelli, a me che sonol’infimo fra tutti i santi, èstata concessa questa graziadi annunziare ai Gentili leimperscrutabili ricchezze diCristo, e di far risplendereagli occhi di tutti qual èl’adempimento del misteronascosto da secoli nella men-te di Dio…” (Ef. 3,8-12).

Cari fratelli giornalisti, que-sto annuncio di San Paoloriguarda in modo particola-re voi tutti, operatori dellacomunicazione sociale. LaChiesa, testimone fin dalleorigini della predicazione edelle azioni con cui Gesù hainiziato il suo Regno, esisteper comunicare agli uominiquesto lieto messaggio. E’ inquesto contesto che vedo lavostra professione chiamataanche a guardare e a conside-rare questo messaggio cristia-no e il disegno di Dio, che è unfatto oggettivo storico dentroil linguaggio mediatico, ren-dendo i media più capaci di

trasmettere e lasciare traspa-rire anche i contenuti e le veri-tà ultime dell’uomo. Voi losapete meglio di me che i me-dia non sono mezzi neutri.Sono al contempo mezzi emessaggio, che generano unanuova cultura.

La Chiesa comprende che percomunicare il Vangelo, comeafferma Papa Giovanni PaoloII nella lettera enciclicaRedemptoris missio, “nonbasta quindi usarli per diffon-dere il messaggio cristiano eil magistero della Chiesa, ma

occorre integrare il messag-gio stesso in questa nuovacultura creata dalla comu-nicazione moderna” (n.37EV 12/625). E’ grande il com-pito che ogni giornalista one-sto, credente o non credente,è invitato a vivere e a realiz-zare oggettivamente.

Viene conseguente una do-manda che si è posta anche ilSanto Padre Paolo VI, quandoscrive nella sua prima encicli-ca” “Ecclesiam suam”: “Finoa quale grado la Chiesa deveuniformarsi alle circostanze

occorre condividere, senzaporre distanza di privilegi, odiaframma di linguaggio in-comprensibile, il costume co-mune, purché umano ed one-sto, quello dei più piccoli spe-cialmente, se si vuole essereascoltati e compresi. Bisogna,ancor prima di parlare, ascol-tare la voce, anzi il cuoredell’uomo; comprenderlo, eper quanto possibile rispet-tarlo e dove lo meritaassecondarlo. Bisogna farsifratelli degli uomini nell’attostesso che vogliamo essereloro pastori e padri e maestri.Il clima del dialogo è l’ami-cizia. Anzi il servizio. Tuttoquesto dovremo ricordare estudiarci di praticare secon-do l’esempio e il precetto cheCristo ci lasciò” (n.90).

Questo stile di comportamen-to corrisponde pienamente altema indicato dal Santo PadreBenedetto XVI per la Giorna-ta Mondiale delle Comunica-zioni sociali 2009: “Nuovetecnologie, nuove relazioni.Promuovere una cultura dirispetto, di fiducia e di ten-sione al bene comune”. Misembra che ogni giornalistaabbia compiti e responsabilitàanche maggiori rispetto ad al-tre categorie professionali,perché un’informazione cor-retta e di qualità può modifi-care anche il “clima” di unPaese; e ricevere una tale in-formazione è un diritto costi-tuzionale dei cittadini. Sonoconvinto che i giornalisti cre-denti o comunque onesti dibuona volontà hanno una at-tenzione verso ciò, perché siriconoscono in precisi valorimorali naturali. E senz’altrosvolgono, nel proprio ambito,il ruolo di coscienza critica,richiamando la professione alrispetto delle regole e di certivalori, ad avere quindi “unvolto umano”. Un caso tipicoè l’opporsi alla ricerca esaspe-rata dello scoop e alsensazionalismo a buon mer-cato ascoltando l’assioma diSan Giovanni Bosco, “il benedeve sempre essere fatto co-noscere”: questo è il compitodel giornalista, tanto più se ècredente.

San Francesco di Sales in-terceda per ogni giornalistadel nostro territorio, perchéal di là delle proprie convin-zioni religiose, ciascuno sap-pia sempre essere oggettiva-mente onesto,costruttivamente positivo,responsabilmente educatoredi un popolo che molto si affi-da ai titoli e alle riflessioni deimass media odierni. E’ il mioaugurio e la mia preghiera.

+ Elio Tinti, Vescovo

La Giornatadel Settimanale

continuaPer Notizie unmondo a colori

Ecco la sorpresa per inostri lettori: Notiziesarà d’ora in poi tutto acolori e a 24 pagine.Con il 2009 si compiedunque un altro grandepasso per rendere ilgiornale sempre piùgradevole anche nellasua veste grafica e ampionei contenuti.Una sfida che puòapparire azzardata inquesto tempo di difficoltàeconomiche ma cheaffrontiamo fiduciosicome sempre nell’atten-zione e nella fedeltà deinostri abbonati.Ci siamo impegnati anon aumentare il costodell’abbonamento: 35euro per 45 numeri è unprezzo che potremmodefinire “politico”proprio per venireincontro alle esigenze ditutti.E’ altrettanto vero checonfidiamo in qualcheamico e benefattore.Come ho già scritto inprecedenza i primi“benefattori” di Notiziespero siano le parrocchiecon il loro desiderio dicomunicare che troveràla nostra disponibilità e inostri servizi a prezzidecisamente contenuti.Notizie deve assoluta-mente aumentare ladiffusione, essere davve-ro lievito e fermento nelterritorio. Dar voce allavita della nostra Chiesaè già di fatto un messag-gio di speranza, unannuncio di amore, dipace e di giustizia.Aiutateci allora a farcrescere il bene.

Luigi Lamma

Domenica 1 febbraioCopie omaggio

di Notizienelle parrocchie

La campagna abbonamenticontinua, sostenuta anchedalle novità grafiche ed edi-toriali. Questo numero escecon una tiratura specialedi 5.000 copie e con unallegato con il messaggiodel Vescovo e il bollettinodi ccp.Le copie verranno distri-buite nelle parrocchie in-sieme al manifesto dellacampagna abbonamenti ead un discreto numero didepliant pubblicitari datenere a disposizione in par-rocchia. Tutto il materialedovrebbe restare espostofino alla fine del mese dimarzo.

storiche e locali in cui svolgela sua missione? Come devepremunirsi dal pericolo d’unrelativismo che intacchi lasua fedeltà dogmatica e mo-rale? Ma come insieme farsiidonea per tutti avvicinare eper tutti salvare, secondol’esempio dell’Apostolo: Misono fatto tutto a tutti, perchétutti io salvi? Non si salva ilmondo dal di fuori; occorre,come il Verbo di Dio che si èfatto uomo, immedesimarsi,in certa misura, nelle forme divita di coloro a cui si vuoleportare il messaggio di Cristo,

“Un’evoluzione del tutto natu-rale, che corrisponde alla pre-senza della Chiesa nel mon-do”. Così il direttore della Salastampa della Santa Sede, pa-dre Federico Lombardi, haannunciato in questi giorni l’av-vio di un canale “vaticano” suYouTube. La notizia è giuntanel corso della conferenza stampa di presentazione delMessaggio di Benedetto XVI per la 43ª Giornata mondialedelle comunicazioni sociali. “Siamo convinti – ha aggiuntoil portavoce vaticano – che dappertutto ci siano personeattente e sensibili, interessate ai messaggi, alle proposte,alle posizioni sui grandi problemi del mondo d’oggi diun’autorità morale di alto livello come il Papa, e in generale

S

Un canale vaticano su YouTube

Presenti in un grande“areopago”

la Chiesa cattolica”. Da qui “lascelta di YouTube come piatta-forma adatta per diventare pre-senti sulla Rete, in uno dei grandiareopaghi della comunicazio-ne nel mondo di oggi”. Il lanciodel canale rappresenta, perl’esponente vaticano, “l’iniziodi un cammino” che vedrà “svi-

luppi e miglioramenti sia per l’offerta contenutistica sia perl’aspetto tecnico”; fin da ora sarà aggiornato quotidiana-mente e conterrà videonews sull’attività del Papa e glieventi vaticani. Dell’iniziativa, ha concluso padre Lombardi,“il Papa è stato personalmente informato”, approvandola“con la sua abituale gentilezza e cordialità”.

24 gennaioSan Francesco

di Salespatrono

dei giornalisti

“Siate oggettivamente onesti,costruttivamente positivi,responsabilmente educatori”è l’invito del vescovo Elio Tintiche ha incontrato i giornalistiin occasione della festadi San Francesco di Sales

Il bene da costruiree far conoscereIl bene da costruiree far conoscere

Dipinto dell’altare maggiore della chiesa di Santa Chia-ra. Raffigurazione del Sacro Cuore che appare a SantaMargherita Maria Alacoque con i Santi Chiara, France-sco d’Assisi e Francesco di Sales (Luigi Asioli, 1854)

8 1 febbraio '09

La festa del patrono San Francesco di Sales occasione per un confrontosulla città per i giornalisti invitati dal Vescovo in Seminario

Un dialogo costruttivo

incidenti stradali pure. L’an-no scorso, poi, è stato tragi-co: gli incidenti più gravi ri-guardano i pedoni. Sono loroquelli più a rischio, l’indisci-plina da parte degli automo-bilisti è enorme”.Pessimista, Corrado Vellani,sulla droga “sempre più diffu-sa tra gli studenti, e sciaguratochi dice che le droghe leggerenon fanno niente”. Ha indica-to un bar dove c’era un vero eproprio traffico di droga, contanto di spacciatori, per fortu-na scoperti. Un’ultima osser-vazione l’ha fatta sulle truffeai danni degli anziani. “Quel-le persone indossano la tuta diresponsabile del gas, oppuredicono di essere poliziotti oun assicuratori, hanno unaabilità tale a presentarsi aglianziani che questi ci cascanocontinuamente. Finora nonsono riusciti a beccarne uno.E’ microcriminalità, certo, macolpisce i più indifesi”. Perquesto non si può tollerare.

La societàe il volontariatoPier Luigi Senatore, nellavita privata un forte impegnonel volontariato, ha parlatodell’associazionismo: di untocco di positività ce n’è bi-sogno. “Sono aumentati i pro-blemi, sono cresciute le ne-cessità – ha esordito -, in certicasi diminuisce la tolleranza;a tutte le necessità vengonodate risposte grazie alvolontariato. A Carpi ci sonoassociazioni che si occupanodi tutto: sanitario, terzo mon-do, tossicodipendenza. Ilvolontariato – ha sostenuto aragione Senatore – offre ri-sposte a una società che stacrescendo, e sono risposte diqualità. Prima il volontarioera un volonteroso, adesso èuno specializzato: penso allaCroce Rossa, all’Amo e a tantialtri”.La Carpi descritta da Pier LuigiSenatore risulta essere unacittà “ancora capace di ascol-tare, senza conflitti veri e pro-pri. E questo grazie ai cittadi-ni, alle associazioni e anchealla Chiesa che, negli anni,ha saputo discutere, non solocontrapporsi, all’ente locale”.Qualche problema esiste an-che nel volontariato e Sena-tore ha individuato il più im-portante: l’età avanzata deivolontari. “Mancano le figu-re giovani, le nuove forze”,ha commentato. Anche qui,che fatica il passaggio gene-razionale. Un dato positivoinvece è certamente “il tenta-tivo delle associazioni dismarcarsi dai partiti politici,cercano di affrancarsi da que-sto o quel colore”.La conclusione è quella delvero volontario che non se laracconta: “Chi fa volontariatolo fa per se stesso prima cheper gli altri, ma è un dato che,alla sera, dorme tranquillo”.Fare del bene e farsi del bene,non è poi così importante se ènato prima l’uovo o la galli-na. L’importante è fare e, comeha precisato Pier Luigi Sena-tore, essere “capaci di dialo-gare con lingue diverse, inmodo diverso”. Ci si può farcapire anche con un gesto, etalvolta basta un sorriso. Ilmondo si cambia con le pic-cole cose.

arriva da fuori spinto a venirea Carpi per la qualità dellavita che è ancora buona”. Puòbastare?

La cittàche cambiaRino Filippin ha racconta-to la Carpi “minore” che poiè invece quella sostanziale,quella maggioritaria perchéfatta dalla gente. Anche sepiù silenziosamente dell’al-tra Carpi, è lei, probabil-mente, quella più significa-tiva. “E’ aumentata la diffi-denza verso chi non si cono-sce – ha affermato -, si èridotto il desiderio di cono-scere altri. Il problema grossoè che adesso c’è la paura.Paura che ti portino via letue cose, paura che faccianodel male ai tuoi cari. Da par-te nostra, di chi fa il nostro

mestiere, occorre stare mol-to attenti nel trattare questotipo di notizie, è molto faci-le cadere in accuse di fasci-smo e razzismo. E’ questo ilvero terreno su cui si giocauna nuova sfida”.Filippin ha sostenuto – e idati non servono, basta ave-re occhi e orecchie per vede-re e sentire – che “il tasso dipiccola criminalità negli ul-timi 20 anni è aumentato pa-recchio. E’ un dato oggetti-vo, non certo creato dai gior-nali che scrivono”.I mass media descrivono unfenomeno, non lo creano. Pos-sono ingigantirlo o ridurlo,certo, ma il tema è tropposerio per minimizzare.Diciamo che potrebbe cam-biare, a volte, il modo di rac-contare certi fatti, ma questoè lasciato alla discrezionalitàdi ciascuno.

La cronacaneraCorrado Vellani è il nostrodecano e, in quanto tale, haricordato come si lavoravaquando lui ha cominciato.“Allora a Carpi c’erano quat-tro quotidiani e noi cronisti citrovavamo in piazza verso le18, e ognuno faceva il giro, eci scambiavamo le notizie,adesso, invece, c’è la pauradel buco… in ospedale ci da-vano tutto, nomi e cognomidelle persone ricoverate perqualche motivo degno di es-sere riportato sul giornale. Noiquattro giornalisti ci trovava-mo al telefono pubblico edettavamo il servizio agli ste-nografi delle varie redazioni,oppure andavamo in stazionea spedire il fuori sacco”. Solochi ha qualche anno e ha ini-ziato questo lavoro almeno

un quarto di secolo fa, sa cosaintende Corrado Vellani cheha trattato il tema non sul filodella nostalgia ma con la fred-dezza del cronista che rac-conta una vicenda. La sua, lanostra, che tenerezza! MaCorrado, come è giusto chesia, guarda al presente e alfuturo, a dirla tutta con qual-che preoccupazione perché “seprima il caposcrivano deiCarabinieri diceva tutto, ades-so l’Arma non dice più nien-te. Ordini superiori, ci è statocomunicato; la polizia parlaun po’ quando fa qualcheoperazione, ma a me pare chele forze dell’ordine faccianodi tutto per far passare Carpicome un’isola felice. Invececi sono sei-sette furti al gior-no, ma non ce li danno, tuttoper far credere che va tuttobene, madama la marchesa.In città invece i furti in appar-tamento sono parecchi, gli

La festa del patrono San Francesco di Sales occasione per un confrontosulla città per i giornalisti invitati dal Vescovo in Seminario

gni giorno siamo alle prese con notizie, davve-ro il nostro pane quotidiano, attraverso le qualile persone interpretano il presente e noi gior-

nalisti non possiamo ignorare che il futuro si costrui-sce oggi, che il domani trova le sue radici nel qui eadesso. Una grande responsabilità ed è anche inquesta bellissima sfida che possiamo trovare unaparte del fascino di questa professione.Trovarci tutti insieme attorno a un tavolo invitati dalVescovo in occasione della festa di san Francesco diSales è un’occasione per fare il punto su questa città,per chiederci, individualmente e colleggialmente, “maio, ma noi cosa possiamo fare?” e soprattutto perrenderci sempre più consapevoli dell’importanza difare informazione. Nella relazione di apertura delCongresso dell’Ucsi, Unione Cattolica Stampa Italia-

OAnnalisa Bonaretti

na, dal titolo “La crisi del sistema dei media, informa-zione senza etica”, il presidente ha pronunciatoparole forti. Un monito per tutti noi quel suo “cichiediamo se i giornalisti saranno all’altezza delcompito affidato loro dalla storia o se rischiano diessere fragili strumenti di un sistema che produce lacultura del nulla”. Sarebbe un errore pensare cheriguardi solo gli altri, i grandi giornali o le tivù e leradio nazionali, è una questione che interpella tutti.Quotidianamente.Anche noi che raccontiamo una città in cambiamentocome tutta l’Italia, come tutto il mondo.Vediamo come i giornalisti locali pensano Carpi.La loro lettura, spesso, diventa quella dei cittadini.Ed è così che, raccontando fatti, si costruisce ildomani.

Un dialogo costruttivo


di Salespatrono

dei giornalisti

L’economiaFlorio Magnanini, parlandodi economia, ha raccontato lavicenda di un cinese, ZhangWei, che nel dicembre 2008ha chiuso il negozio di viaMerighi “Le macchined’Oriente”, dove riparavamacchine da cucire.Magnanini si è soffermatosulla “subfornitura tessile,enormemente più vasta di quellotto di aziende di cui parlia-mo noi sui giornali. Anchecerte attività gestite da cinesisono arrivate al baratro”. Ilcrollo degli addetti del setto-re è una realtà, infatti dal 1990a oggi si è praticamente di-mezzato – gli addetti nel tes-sile-abbigliamento nel 1990erano 6.400, nel 2006 4 mila-, e da allora a oggi una pe-sante crisi ha continuato atagliare altri posti di lavoro.“Così – ha osservatoMagnanini – un vero e pro-prio esercito di produttori hadovuto trovare altre soluzio-ni ed ecco che nasce alloral’investimento in edilizia cheè stato il traino dell’econo-mia cittadina degli ultimi anni.E’ lì che è finito il tesoretto ditanti fatto anche del nero del-le aziende, è l’edilizia che haattirato in città una notevolemassa di operatori, soprattut-to immigrati. Il verdetto allo-ra, è questo: Carpi non ha piùsponde, non ha più pilastriprincipali”. A cosa aggrappareil futuro produttivo della cit-tà?. La domanda di FlorioMagnanini e quella di tutticoloro che osservano questaCarpi in cambiamento. Il pro-blema è indubbiamente laridefinizione della città.Magnanini ha spostato l’at-tenzione dal negozio di ZhangWei al Direzionale della ZonaC, praticamente tuttaristorazione, di vari livellicerto, ma sempre ristorazione.“E’ un terziario commerciale– ha commentato – e nemme-no ai massimi livelli”.Allora, adesso che l’ediliziaè in crisi, che il settore mac-chine da legno sta soffrendoforse come mai prima d’ora,che il settore moda, nono-stante le difficoltà, cerca diandare avanti guidato da unamatura professionalità e dal-le consuete creatività e fidu-cia, cosa resta da fare se nonimpegnarsi al massimo?Magnanini intravede un se-gnale di speranza nei “nuovicarpigiani, gli stranieri tra dinoi: hanno voglia di fare e,auspichiamo, capacitàpropulsiva. Poi – ha prose-guito – speriamo ci sia chi

Pier Luigi Senatore e Rino Filippin

Florio Magnanini Corrado Vellani

91 febbraio '09

La sanitàe l’ospedaleRossana Caprari ha tratteg-giato la situazione della sani-tà locale dove c’è “un ottimoospedale che, per alcune spe-cialità, raggiunge l’eccellen-za”. Dopo le buone notizie,arrivano le altre, così Caprariha indicato i diversi problemidi cui soffre il Ramazzini. Sututti, l’aspetto logistico. “E’una sorta di condominio - l’hadefinito brillantemente -, ètroppo stretto e non può espan-dersi oltre, anche l’ultimosgabuzzino è stato utilizzato.Anche per questo si è apertoun dibattito sul nuovo ospe-dale: prima si è parlato difarlo con Mirandola, poi conCorreggio, questo comunqueè uno dei temi sul tappeto sulversante sanitario”. Non hadimenticato, Rossana Caprari,i problemi di risorse, infatti“l’organico non cresce anchese con le prestazioni si cercadi dare, di anno in anno, qual-cosa in più. Baggiovara hadrenato finanziamenti da tut-te le parti; sta di fatto che, con

Sassuolo, tutta la zona Suddella provincia gode di risor-se che Carpi, la zona Nord,non hanno. In quest’area pos-siamo parlare di un mancatoinvestimento”.Caprari ha posto l’attenzionesulla sanità territoriale, piùche discreta con i suoi ambu-latori, l’attività di assistenzadomiciliare. “L’obiettivo èridurre i ricoveri, perciò ver-rà potenziata. Grossso neo, leliste d’attesa, un problemasempre molto grave”. Notapositiva, l’affezione deicarpigiani al loro ospedale.“La politica delle donazioniinaugurata da Molinari ha la-sciato il segno” ed è stata unesempio. Un buon esempioche in tanti seguono, ma gliamministratori della salute,troppo spesso, fingono di igno-rare questo dato che cicontraddistingue dal restodella provincia, e non solo.Senza dubbio dovremmo pre-tendere di più, ma siamo piùabituati a fare che a lamentar-ci.

I tempie le donneSara Gelli e la città delledonne, quella nota a tutti noi:dalle paglie alle maglie, manon solo. Gelli parte dai rac-conti di sua nonna che “lavo-rava a nove anni. Le donne diallora erano forti, instancabi-li, intelligenti, ignoranti ma-gari, ma intelligenti, hannoricoperto un ruolo fondamen-tale sia nel privato che nellasfera pubblica. Non si trattadi un riconoscimento, ma diuna conquista”, afferma lanipotina devota.Gelli ha indicato il da farsi:riconoscere e incentivare illavoro femminile perché lepolitiche pubbliche tendonoa prendere in esame le politi-che familiari”, e non è la stes-sa cosa. Per Sara Gelli, e pertutte noi, la conciliazione deveriguardare uomini e donne”.Gelli si è soffermata sulle dif-ficoltà che incontrano le don-ne quando rientrano al lavorodopo una maternità tanto chespesso sono costrette ad ab-bandonare il lavoro”. Il tassodi occupazione femminile inregione è oltre il 60%, in cittàun po’ di più ma c’è da scom-mettere che, dopo questa cri-si, si abbasserà. Speriamo nondi molto, perché una donnache lavora è non solo un con-tributo al bilancio familiare,ma un seme gettato nella so-cietà. Occorre tempo per far-lo germogliare, ma senza dub-bio accadrà.Sara Gelli ha parlato dellereti attivate dal Consultoriodiocesano e ha concluso ilsuo intervento leggendo duetestimonianze: la prima di un“mobbing ignobile”, la secon-da di “una mosca bianca” cheha la fortuna di lavorare inun’azienda di Rovereto dovele parole sul da farsi sonodiventate una bellissima, quo-tidiana realtà. Succede, conl’impegno di tutti – tutti, nontutte -, e un po’ di fortuna.


di Salespatrono

dei giornalisti

Il Vescovo ha concluso l’incontro con i giornalisti facendoalcune riflessioni sull’attualità e sull’immediato futuro. Conquesto spirito ha parlato di elezioni. “Non mi interessano – haprecisato monsignor Elio Tinti – come fatto di partiti, ma dipersone che verranno. Ai prossimi amministratori chiedo unaforte attenzione al bene comune, che poi è il bene concreto ditutta la gente. Mi riferisco in particolare ai giovani sempre piùdisorientati, agli anziani, alle donne, soprattutto quelle sole.Grande attenzione va posta anche al mondo del lavoro, vorreile nostre autorità più coinvolte in questo mondo. Attenzioneforte pure verso i nuovi carpigiani; occorre superare la diffi-denza e la paura con iniziative in grado di conoscerci meglioreciprocamente. Altro aspetto che riguarda il bene comune èl’ospedale: il Ramazzini è un problema grosso. Vedo medicibravissimi dislocati in altri ospedali fuori, un fatto che creadisagio ai pazienti e al personale che è di eccellente qualità.Inutile far finta di niente, ci sono grandi difficoltà per il nostroospedale e chi verrà eletto deve pensarci”.Monsignor Tinti ha proseguito il suo intervento dicendo che gli“piace molto vedere, di fianco ai partiti, dei ‘partiti trasversa-

Monica Argilli e Giovanni Me-dici, in qualità di addetti stampa,hanno ribadito la peculiarità delloro lavoro; “collaboriamo comeoggetto dei media e come fonte,ma in questa città – hanno insisti-to - collaboriamo con i mezzi dicomunicazione”, ha sottolineatoArgilli.Hanno riconosciuto una città con“luci e ombre”, ma il buon lavorodi ciascuno può davvero servire arendere il territorio migliore. Enoi colleghi, conoscendoci sem-pre meglio, possiamo davvero col-laborare, nelle diversità personali e di ruoli, per far sì chel’informazione sia, sempre di più, quella “cosa” bellissimache ci ha spinto, anni fa, a intraprendere questo mestiere.Ricordandoci sempre che l’informazione non è una merce eche i lettori, gli ascoltatori, i telespettatori non possono essereconsiderati alla stregua di normali consumatori.

Angelo Giovannini, responsabile della Comunicazione delComune di Carpi, non potendo essere presente per serie ragionipersonali all’incontro in Seminario, ha inviato una lettera, chepubblichiamo volentieri, nella quale spiega bene le modalità dilavoro di un ufficio stampa.

“Ritengo assolutamente giusto e importante creare momenti didialogo e di confronto, anche tra colleghi. Avere l’occasione -anzi l’opportunità - di esporre anche il punto di vista di chi comenoi - io e Giovanni Medici - e il nostro ruolo e la nostraprofessione da un osservatorio particolare come può esserel’ente pubblico, non è frequente ed è per noi estremamentegradito. E’ l’occasione per poter raccontare e precisare che ilnostro ruolo non è, come era una volta e come qualcunopotrebbe ancora pensare, diffondere le ‘veline’ del sindaco efare ‘propaganda’, ma è un continuo sforzo per informare icittadini - anche quelli che non leggono giornali, non guardanotv, non sentono radio e non navigano in internet - spesso inmerito a questioni che li riguardano da vicino (sociale, ambien-te, viabilità, scuola...). Se per un organo di informazione divecchia o di nuova generazione la ricerca della ‘notizia’ ha unsignificato, per noi ne ha sicuramente un altro; se per i giornali(per quelli con finalità commerciali, s’intende) la ‘notizia’ èquella che fa acquisire maggiore interesse al numero in edicolae fa vendere più copie, se per una tv o una radio la ‘notizia’ èquella che si presume interessi al maggior numero di telespetta-tori o radioascoltatori, per noi la ‘notizia’ è quella che ‘deve’arrivare a tutte le 28 mila famiglie carpigiane perché riguarda leloro abitudini, la loro vita quotidiana, i loro problemi reali e lesoluzioni agli stessi, o, in altri casi, riguarda precisi settori miratidi cittadini (i giovani, i genitori, gli sportivi...) sempre comun-que in un’ottica di informazione utile a conoscere cambiamenti,opportunità, scelte dell’amministrazione che in qualche modofiniscono comunque con l’incidere sulla loro vita quotidiana.Sempre in buona fede, si può sbagliare una valutazione, arrivartardi su una questione, sottovalutare o sopravvalutare una ini-ziativa o un argomento, ma credo che nessuno possa contestarecome il nostro impegno professionale sia stato, in questi anni,all’insegna della volontà di far sapere, far conoscere, far circo-lare più informazioni possibili e non, al contrario, di nasconde-re. Poca enfasi e molte segnalazioni, poco trionfalismo e moltatrasparenza, poco fumo - crediamo - e più arrosto possibile”.

li’, era ora. Se oggi quello che abbiamo detto in questa salavenisse urlato, sarebbe un bene per i nostri politici. Chi cigovernerà deve rendersi conto di tutto questo, delle complessi-tà, dei disagi e anche del volontariato che fa tanto ma che indicaanche un fatto, la gente non ha voce in capitolo. I prossimiamministratori – ha osservato – non devono comandare, cen-tralizzare tutto, ma coordinare; ci sono già attività presenti sulterritorio, vanno lasciate operare. Sarebbe interessante sapereanche con quali criteri scelgono, ma non possono ignorarel’importanza del principio di sussidiarietà, altrimenti vienesoffocato tutto. Bisogna che il volontariato si faccia sentire,così come i giovani”.In questi tempi bui il Vescovo ha saputo comunque scorgereuna luce, quella della fine delle ideologie che “grazie a Diostanno scomparendo, lo dobbiamo capire dall’America. Anchela nascita di gruppi intermedi, trasversali, che si occupano dipolitica, ovvero del bene comune, è una cosa bella. L’invitoforte è a una nuova dimensione di lettura di questa città, perquesto invito chi ha buona volontà a uscire e a mettersi in gioco.Per un confronto serio, sincero e schietto”.

La politicaCesare Pradella ha iniziatoaffermando che “in politica,ancor più che in economia,non ci sono certezze”, poi si èsoffermato sulla nostra picco-la realtà “ricca di organi distampa, così si danno più no-tizie”. Controcorrente, rispet-to al sentire comune, Pradellaha affermato che, dal suo pun-to di vista, “la società non èpeggiorata tanto, è solo cheadesso le cose si diffondonodi più. Prima, molto probabil-mente, sfuggiva questa crimi-nalità minore che ci turba tan-to, quasi fossimo diventati unpiccolo Bronx”.Quando è arrivato a parlare dipolitica, Cesare Pradella haosservato che “siamo in unasituazione in movimento, poisiamo in periodo elettorale. Ipartiti si guardano, si control-lano, vigilano, aspettano lemosse dell’avversario per poifare una contromossa”. Pradellaha speso parole di simpatiaverso quelle “aggregazioni tra-sversali ai partiti che li stimo-lano, li stuzzicano su vari pro-blemi”. Non ha nominato ledue aggregazioni (Cives e PerCarpi, ndr), ma ha predettoche, “strada facendo, si uni-vano”. Ha lodato il loro sfor-zo di elaborazione soprattuttoconfrontandole ai partiti “chespesso sono fermi, oppure si

lasciano prendere la mano dallapolemica. Balletti noiosi, chepoi allontanano la gente”. Dettoquesto, ha aggiunto che “inogni caso, nel panorama poli-tico cittadino, c’è un po’ diconfusione. Sono normali lepolemiche tra i partiti, un po’meno quelle all’interno deipartiti” che invece non man-cano. Dunque, a quattro mesidalle elezioni, per Pradella “èdifficile ipotizzare quali sa-ranno gli schieramenti eletto-rali in campo. Potrebbe esser-ci una lista civica – ha precisa-to -, ma sarà diversa dalle altrevolte, sarà centrata non su unapersona ma su un gruppo dipersone. Però c’è ancora mol-ta confusione – ha concluso –facciamo solo delle ipotesi”.Verosimili di sicuro, quasicertamente vere perché si tra-sformeranno presto in realtà.Come è vero, e appropriato,l’aggettivo che ha accompa-gnato il ragionamento finaledi Cesare Pradella. “A livellonazionale il quadro èsconsolante, gli altri non sonomeglio di noi”.Peccato che il mal comunemezzo gaudio non ci sia maipiaciuto.

Monica Argilli

Rossana Caprari

Sara Gelli

Grazie ai colleghi che hanno voluto essere con noi in Semina-rio per celebrare la festa di san Francesco di Sales, patronodei giornalisti e per parlare, tutti insieme, della città: MonicaArgilli (Ufficio stampa Aimag), Marco Bagnoli (Ufficio stampaAimag), Rossana Caprari (Voce), Saverio Catellani (Notizietv),Rino Filippin (Gazzetta di Modena), Daniele Franda (Noti-zie), Sara Gelli (Tempo), Florio Magnanini (Voce), Giovan-ni Medici (ufficio stampa Comune di Carpi), Virginia Panzani(Notizie), Laura Parenti (Ufficio stampa Provincia di Mode-na), Cesare Pradella (Il Resto del Carlino), Alessia Pedrielli(Il Resto del Carlino), Pier Luigi Senatore (Radio Bruno),Corrado Vellani (Il Resto del Carlino).Un ringraziamento anche a chi, per ragioni di salute, impre-visti o impegni precedentemente presi, non ha potuto esserecon noi, ma ha condiviso lo spirito dell’iniziativa.

Cesare Pradella

Il vescovo Elio Tinti: “Si operi per il bene comune”

La Rai regionaleapre ai cittadiniDitelo al TgrDa lunedì 19 gennaio è par-tita una nuova trasmissionedella Rai Emilia Romagna,Buongiorno Regione, dalle7.30 alle 8, tutte le mattinedal lunedì al venerdì, all’in-terno della quale uno spa-zio, “ditelo al Tgr”, dedica-to alle segnalazioni dei cit-tadini, ed altre rubriche come“l’inchiesta” e “la buona no-tizia”.“E’ un’opportunità molto in-teressante, ha dichiarato ilgiornalista Rai Nelson Bova,soprattutto il “ditelo al Tgr”è utile per chi fa segnalaredisservizi con la pubblicaamministrazione e tutti glialtri enti verso i quali il cit-tadino è spesso impotente”.L’indirizzo a cui inoltraresegnalazioni e denunce, cor-redate da documenti (foto,video, comunque documen-tazione audiovisiva) è:b u o n g i o r n o r e g i o n e [email protected] i fatti individuati sono dicarattere “sociale” e riguar-dano categorie svantaggiate(disabili, senza dimora, im-migrati, ecc…) ci si può ri-volgere anche a NelsonBova, [email protected] analoga atten-zione sarà rivolta alle “buo-ne notizie”, e alle situazionipositive e virtuose che van-no segnalate ai medesimiindirizzi sopra indicati.

10 1 febbraio '09

Annalisa Bonaretti

uando la responsabilitàsociale si coniuga con laquotidianità nascono

cose semplici ma utili, propriocome lo è il vedemecum sullasicurezza edito da Poste italia-ne. Pochi e semplici consigliper essere e sentirsi più sicuri; èrivolto soprattutto agli anzianima tutti possono trarne vantag-gio.L’occasione per presentare illibretto che verrà distribuitogratuitamente all’inizio di feb-braio è stata la presentazionedella nuova direttrice provin-ciale, Patrizia Zagnoli.Romagnola, un’esperienza si-mile all’attuale a Forlì e aReggio Emilia, Zagnolisovrintente ai 146 uffici postalidella provincia di Modena, unarete fitta e complessa visto cheogni struttura è autonoma.Accanto all’assessore alla Poli-zia Municipale AlbertoD’Addese e alla direttrice del-l’ufficio postale di Carpi centroMariella Albinelli, PatriziaZagnoli ha spiegato lo spiritodell’iniziativa. “Come Poste ita-liane abbiamo realizzato que-sto fascicolo informativo perfare sentire concretamente lanostra presenza accanto alle fa-sce più deboli della popolazio-ne, e gli anziani sono i più fragi-li. Abbiamo scelto apposta unlinguaggio semplice e imme-

diato, capace di arrivare a tutti,e abbiamo voluto degli spaziritagliabili così uno può portarlisempre con sé, li può metterenel portafoglio e consultarli al-l’occorrenza. Quello che racco-mandiamo – osserva Zagnoli –è una forte attenzione alle mo-dalità di incasso allo sportello

ma anche in internet. I malvi-venti si sono evoluti e laclonazione delle carte di credi-to non è che uno degli aspetti.Occorre prestare attenzione an-che quando si utilizza ilPostamat o il Bancomat, biso-gna prestare attenzione che nonci sia nessuno nei dintorni e che

non ci siano cenni di manomis-sione o altro sullo sportello au-tomatico. Oggi – sostiene Patri-zia Zagnoli – siamo in una so-cietà che deve ridurre l’uso dicontante. Da parte nostra, aglianziani proponiamo l’accreditodella pensione direttamente sulconto BancoPosta o sul librettopostale”.Evidente la ragione: così facen-do l’anziano potrà fare tanti pic-coli prelievi e correre meno ri-schi. Anche perché, un’altrainiziativa lodevole di Poste ita-liane, è avere istituito un’assi-curazione gratuita che coprefurti fino a un massimo di 516,46euro. “Un modo – precisaZagnoli – per mettere in sicu-rezza le persone più facilmenteaggredibili dai malviventi”. Ilmessaggio prioritario che vo-gliono dare, soprattutto a Carpidove i pensionati che si servonodi Poste italiane sono davveromolti, è di seguire i consigliindicati del vademecum perevitare brutte sorprese ed espe-rienze che inevitabilmente lisegnerebbero. Tanto per avereun’idea della realtà cittadina,solo nell’ufficio centrale di viaCesare Battisti i pensionati sono1.700. Per distribuire le pensio-ni attualmente sono previsti die-ci giorni, i primi del mese; siprocede in ordine alfabetico. Imotivi: perché così facendo nonsi ingolfa l’ufficio ma ancheperché così il contante presenteè tanto ma non tantissimo, altrofattore che potrebbe invogliarei delinquenti. Al proposito, unagaranzia in più l’ha data il Co-mune che ha piazzato delle tele-camere che servono propriol’ufficio postale. “Abbiamo unservizio di videosorveglianzache controlla il centro storico –spiega Alberto D’Addese -, an-che quest’area; abbiamo in pro-gramma altri interventi che aiu-tano ad aumentare la percezio-ne della sicurezza nei cittadi-ni”.“Il nostro augurio – auspicaMariella Albinelli che nell’uffi-cio dirige ben 42 dipendenti – èche i pensionati capiscano il va-lore della nostra proposta. Spe-riamo che gli anziani legganocon interesse questo opuscolo eche gli serva a non credere a chidice di essere un incaricato diquesto o quell’ente mandato perricevere denaro”. Mai e poi maiconsegnare denaro a un estra-neo, anche se si presenta nelmiglior modo possibile. “Colo-ro che esibiscono false creden-ziali di Poste italiane o di altrisoggetti – raccomanda MariellaAlbinelli - vanno immediata-mente segnalati alle forze del-l’ordine. In caso di necessità daparte di Poste italiane, il clienteviene contattato tramite avviso otelefonata e invitato a presentar-si direttamente al proprio ufficiopostale”.

Q

Poste italiane:presentatain cittàuna campagnainformativacontro le truffe

Crona Carpi

Romano Campagnoli ci ha la-sciato il 21 gennaio 2009, dopomesi di lotta impari contro lacrudele malattia; mi aveva man-dato una laconica email su unforum di filosofia in agosto:“Vado in ospedale per un leggerointervento; ci risentiamo presto!” “Romano in ospedale ?” pensaiincredulo “Non si è mai fattoricoverare nemmeno una volta !Lui le malattie le risolve a livellodi psiche! E non certo in qualchecamera di ospedale!”E infatti il “leggero” interventonon era che una pietosa ed eufemistica definizione di un qualcosache fra una complicazione e l’altra avrebbe portato la sua animaverso altri piani.Era vicesegretario del Comune e alla fine della sua carriera fuanche valente segretario delle Opere Pie, dove assieme al genialee capace Agostino Saltini, portò a risanamento e a piena efficienzaamministrativa la vetusta e abbandonata istituzione. Fu anchestimato consigliere dell’Aceg.Io ho avuto l’onore di lavorare con lui per 25 anni; ero il suobraccio destro e sostituto nei vari compiti nella segreteria comu-nale.Ma il nostro rapporto divenne molto complice e costruttivo sumolteplici branche del sapere, della filosofia e della più avanzatatecnologia.Lui ebbe il primo Tv a colori, il primo personal computer, il primopc portatile, il primo collegamento a internet, quando quasinessuno sapeva ancora cos’era, la prima auto turbodiesel, quandoquesto motore veniva disdegnato con disprezzo, il primonavigatore… veniva da casa sua in piazza per controllare l’esattez-za del percorso; fino a esprimersi nella sua grande passione per letastiere musicali elettroniche con le quali si esibiva con alternafortuna in ogni luogo e di fronte a ogni pubblico possibile.Ma anche dal punto di vista mistico spirituale mi fu maestro:studioso e ammiratore da sempre del buddismo: una filosofiareligiosa che ammirava e conosceva profondamente pur senzaesserne un adepto, come invece molti hanno ritenuto erroneamen-te di pensare. Fu attirato dal libero pensiero e per primo mi fececonoscere la mistica rosa crociana che oggi è tanta parte di me.Romano scrisse decine e decine di testi, che conservo, in cuicercava di conciliare la più moderna scienza, la fisica quantistica,con le misteriose vie dell’esoterismo più puro. Studioso dellospirito del guerriero di Carlos Castaneda e ammiratore del messag-gio spirituale di Anthony de MelloE tutto questo senza mai aderire fino in fondo a questo o quelmovimento: perché alla fine Romano era solo di Romano e la suamente fantasiosa e ispirata era senza limiti o confini di indagine;non avrebbe mai potuto rinunciare al suo libero arbitrio alla suaindagine; un approdo, un qualsiasi approdo, avrebbe negato il suoessere di ricercatore a tempo pieno; il tutto fatto, però, in modomolto poco evidente ai più, per non disturbare, per non crearedisarmonie con la gente.Lui si sentiva spesso un vaso di coccio fra vasi di ferro e, anche seciò non era potenzialmente e assolutamente vero, non volevaessere artefice di alcuno scontro nei vari e diversi ambiti socialiche si trovava a frequentare; tensioni che avrebbero richiesto unagestione e spreco di energie assolutamente per lui insostenibili eprive di senso.Recentemente lo avevo coinvolto in vari forum sul web di filoso-fia, religione e ricerca mistica; e in questi luoghi, con lo pseudo-nimo di Rom, spaziava a pieno agio e dava il meglio di se stesso,scatenando la sua mente poliedrica a 360°gradi; provocando oentrando in dibattiti su tematiche profonde e interessanti, semprecon un suo taglio inaspettato e positivamente stimolante. Avevabisogno di un pubblico che lo capisse, che lo facesse sentireoggetto di calda e quasi sensuale attenzione.Ho telefonato per comunicare la triste notizia ad alcune personeche frequentavano con noi questi ambiti virtuali: uomini e donne,conosciuti solo su internet e mai né visti né incontrati, che hosentito piangere per il dolore di aver perso un tale interlocutore.Romano era così … se lo conoscevi bene, ne capivi il vero valore.Ecco cosa scriveva il 26 giugno 2008:“Se per te l’attimo è quella cosa che viene dopo quello che gli vieneprima e che viene prima di quella che viene dopo, quando l’osservila modifichi. Ma se ti sganci da quella sequenza, che in fondo è iltempo, l’attimo è qualcosa di atemporale in cui tu stesso cessiesistere psicologicamente .... guarda il pettirosso o il cucciolo o ilviso di una ragazza.So di scrivere un concetto forse difficile da accettare: ma la mortepuò essere la fonte della disperazione, ma può anche essere lafonte di una silenziosa, ma intensa voglia di vivere gli attimi cheabbiamo. La fatica è la stessa. Rom”.**Oggi mi sento molto più solo.

Mauro D’Orazi

Gli attimi di RomRomano Campagnoli nel ricordodell’amico Mauro d’Orazi

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111 febbraio '09

Oltre 50 persone all’incontro in Confcommercio sugli studi di settore.L’associazione chiede con fermezza al Governo di sospenderli

Un impegno forte per una causa giusta

Crona Carpi

oco simpatici lo sonoun po’ a tutti e non daadesso che la crisi in-

combe. Gli studi di settorerappresentano uno strumentoideato dal legislatore per ren-dere più efficace l’azione diaccertamento da parte del-l’Agenzia delle entrate; la loroentrata in vigore ha consenti-to di individuare i soggetti –imprenditori o professionisti– che dichiarano un redditoinferiore rispetto a quello sta-bilito e ritenuto congruo conquella data attività.Che in giro ci siano stati econtinuino a esserci dei furbettie dei furbastri è fuori dubbio,ma questi studi di settore pos-sono davvero diventare, so-prattutto adesso, uno strumen-to profondamente ingiusto.Vista la persistente crisi con-giunturale con il conseguen-te notevole calo dei consumi,Ascom Confcommercio Mo-dena e Famiglia Artigiana

Oltre 50 persone all’incontro in Confcommercio sugli studi di settore.L’associazione chiede con fermezza al Governo di sospenderli

Un impegno forte per una causa giusta

Più impegno da parte di tuttiTerre d’argine, riunito il tavolodell’economia

Si è tenuta in Municipio a Carpi il 23 gennaio una seduta delTavolo per l’economia dell’Unione Terre d’argine, alla qualehanno partecipato i rappresentanti dei Comuni di Carpi, Novidi Modena, Soliera e Campogalliano delle associazioni dicategoria di industriali, artigiani, commercianti ed agricoltorie delle organizzazioni sindacali.Il Tavolo, che si riunirà d’ora in poi con una periodicità piùravvicinata con l’obiettivo di monitorare in modo più siste-matico la situazione di crisi attuale, ha discusso della situa-zione economico-occupazionale del territorio, che continuaad essere seguita da tutte le parti sociali con preoccupazionee attenzione, anche se sul versante del sistema moda lasituazione è paradossalmente meno difficile di quella, adesempio, del settore metalmeccanico, pure molto importanteper la nostra zona.“I partecipanti alla riunione – dichiara l’assessore alle Poli-tiche economiche dell’Unione Alberto Allegretti - hannoconvenuto l’importanza di chiedere agli istituti di credito unmaggiore impegno in materia di accesso alla liquidità per lepiccole e medie imprese, che manifestano difficoltà su questoversante; chiederemo inoltre tempi e procedure certe per laconcessione degli ammortizzatori sociali a favore dei lavora-tori, siano essi dipendenti, precari o autonomi; si è convenutoinoltre di definire una proposta innovativa nel campo delsostegno all’accesso al credito delle piccole imprese, a favoredel quale già le amministrazioni comunali ha deciso distanziare fondi, con il coinvolgimento dei Consorzi fidi. Unainiziativa, quest’ultima, per la quale verranno coinvolte Ca-mera di Commercio e Fondazione Cassa di Risparmio diCarpi in modo che abbia così una ricaduta immediata per ilnostro territorio”.“Il Tavolo ha poi preso l’impegno – conclude Allegretti - dicoordinare le proprie iniziative future con quelle definite alivello provinciale e regionale, anche attraverso la richiesta alGoverno nazionale di aumentare le risorse economiche desti-nate ad affrontare la crisi in corso, giudicate insufficienti perla gravità della situazione, e al contempo di garantire agli entilocali maggiori possibilità d’intervento soprattutto nel campodegli investimenti, oggi fortemente limitati dalle rigidità delPatto per la stabilità”.

“Secondo voi c’è ancora lasperanza a Carpi?”. Ecco ladomanda che meno ti aspettieppure è il segnale che l’at-tenzione è massima. E’ acca-duto martedì 20 gennaio quan-do davanti ad un centinaio disoci e simpatizzanti del LionsClub di Carpi i tre direttoridei settimanali carpigiani,Sara Gelli (Tempo), FlorioMagnanini (Voce) e LuigiLamma (Notizie) si sonoconfrontati nel corso di unmeeting dedicato alla stampalocale e brillantemente con-dotto da Rossano Bellelli. Afare gli onori di casa il presi-dente Enzo Bordini che daattento osservatore è statopositivamente colpito dall’ori-ginalità tutta carpigiana chevede in un territorio abba-stanza limitato la presenza ditre settimanali e così ha pro-posto ai soci un approfondi-mento invitando i protagoni-sti di queste esperienze edito-

Vicino ai giovaniDa Emil Banca 99 borse di studio

Sono novantanove, alcuni dei quali modenesi, gli studentiche hanno ottenuto una borsa di studio da Emil Banca per irisultati ottenuti durante l’anno scolastico 2008/2009. Airagazzi sono stati erogati contributi da 200 a 500 euro. Lacerimonia di consegna si è tenuta a Bologna alla presenza delpresidente di Emil Banca Giulio Magagni e del direttoregenerale Daniele Ravaglia.Tra i 99 ragazzi premiati, tutti residenti nelle province diModena, Bologna e Ferrara, figurano studenti delle scuolemedie inferiori (cui sono andati 200 euro), delle superiori(che hanno avuto 400 euro) e universitari laureatisi con ilmassimo dei voti, ai quali è andata una borsa di studio di 500euro. Le borse di studio dedicate ai figli di soci e clienti, incoerenza con il proprio statuto che ne vincola l’attività allosviluppo del proprio territorio di competenza, hanno semprecontraddistinto l’attività sia della vecchia Emil Banca che delCredito Cooperativo Bolognese (CrediBo), dal novembrescorse unificate in una nuova unica banca di credito coopera-tivo attiva con cinquanta filiali (di cui tre modenesi) nelle treprovince emiliane.

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Una piazza per treIn un meeting delLions Club si èparlato di stampalocale con idirettori deisettimanali

riali di tutto rispetto.Dopo una breve presentazio-ne delle testate, la loro storiae le loro specificità, ecco chele domande del moderatore edei presenti si sono fatte in-calzanti catturando l’interes-se dei partecipanti.Speranza, verità, futuro, eco-nomia e politica, si è parlatocon schiettezza di fatti e di

valori, di ciò che più sta acuore a tutti: Carpi e icarpigiani, ciò in cui credonoe ciò che si aspettano per ildomani a cominciare dalleprossime elezioni amministra-tive.Sul prossimo passaggio elet-torale è stato quasi unanimel’auspicio di un sussulto nel-la politica cittadina che possa

scardinare la rigidità di unsistema che non pare in gradodi affrontare le sfide determi-nate dalla crisi in atto.“Forse potevate chiamarcianche prima” ha detto scher-zosamente Florio Magnaniniall’inizio dell’incontro. Altermine si può dire che tantaattesa sia stata comunque benripagata.

Modenese hanno organizza-to un convegno nella sede diConfcommercio Carpi rivol-to agli agenti di commercio,“i più danneggiati dalla situa-zione attuale”, sottolinea ildirettore Massimo Fon-tanarosa.Finora dalla Confcommercioprovinciale sono state raccolte3.500 firme, Carpi ha fatto la

Confcommercio Carpi chesostiene: “La nostra organiz-zazione si sta impegnandomolto perché riteniamo glistudi di settori iniqui. Iniquisempre, adesso lo sono anco-ra di più visto che la situazio-ne si è aggravata. Per questochiediamo al Governo di so-spendere l’applicazione de-gli studi di settore perché lepiccole e medie imprese van-no sostenute, sono loro la spi-na dorsale del Paese. In que-sto momento di crisi dei con-sumi, della finanza, dell’eco-nomia reale – precisa Vecchi– lo strumento degli studi disettore dimostra tutta la sualontananza dalla realtà delleimprese e dei consumi. Perriavviare la crescita econo-mica sono indispensabili piùcose tra cui la sospensione diquesti studi. Occorre averefiducia nelle imprese se dav-vero si vuole sostenere l’eco-nomia”.

Annalisa Bonaretti

sua parte con oltre 400 mal’obiettivo è di raggiungerele 600 entro fine febbraio.“Quella degli studi di settore,per noi, è una grande batta-glia – osserva Fontanarosa -;siamo sul campo e stiamo pren-dendo tutto di petto”. La con-ferma arriva da Giorgio Vec-chi, vicepresidente provincialee presidente di

Al tavolo dei relatori: Massi-mo Gandolfi, direttore Ascomservizi Modena, TizianoDavoli, vicepresidente pro-vinciale, Giorgio Vecchi,vicepresidente provinciale,Maria Antonietta Simonini,consigliere ConfcommercioCarpi, Gian Franco Bellegati,vicepresidente Fam

P

Info: per aderire all’iniziativa, recarsi presso la sede diConfcommercio Carpi (via Mazzini 5, tel. 059-691173),

oppure scaricare il modulo da internet:www.confcommerciomodena.it

Giorgio Vecchi e Massimo Fontanarosa

Luigi Lamma, Enzo Bordini, Sara Gelli e Florio Magnanini

12 1 febbraio '09 Mirandola Concordia

collaborazione vera sul cam-po fra ospedale e territorio.Un ringraziamento particola-re va alla Croce Blu di SanFelice, che è stata la prima atentare questo tipo di proget-to e con la quale c’è stata unagrande sinergia. Sono stateposte le basi affinché tutto ilmondo del volontariato agi-sca per sinergizzare eottimizzare le risorse. Perciòcrediamo molto in queste pro-getto e nelle nuove prospetti-ve che può aprire”.A crederci sono anche gliAmici del cuore di Modena, iquali hanno premiato questoinnovativo progetto diteleconsulto cardiologico chesi è così classificato al secon-do posto nel concorso riser-vato a giovani ricercatori in-detto da questa associazione.Con i 40 mila euro elargiti inpremio, l’azienda Ausl indiràa breve un concorso per indi-viduare il ricercatore che sioccuperà di seguire e racco-gliere i dati relativi a tale pro-getto.

Eleonora Tirabassi

allo scorso dicembre èstato avviato su tutto ilterritorio mirandoleseun progetto di

teleconsulto cardiologico checonsiste nella possibilità dieseguire elettrocardiogrammidirettamente a casa di pazientianziani colpiti da patologiecroniche. Ciò è stato realiz-zato grazie alla collaborazio-ne fra Medici di famiglia,Croce Blu di Mirandola, Di-stretto sanitario, Unità ope-rativa di Cardiologia, ProntoSoccorso e Direzione Sanita-ria dell’ospedale Santa Ma-ria Bianca.“L’idea è nata da un’analisidei bisogni e delle risorse pre-senti sul nostro territorio. –afferma Geminiano Bandie-ra, medico del pronto soc-corso e direttore sanitario dellaCroce Blu di Mirandola - Al-l’evidenza pratica la popola-zione sta invecchiando sem-pre di più e il comune diMirandola presenta una esten-sione molto vasta. Risultaspesso piuttosto difficile iltrasferimento di pazienti an-ziani con difficoltà di movi-mento dal loro domicilio alreparto di cardiologia, in quan-to il trasporto e l’attesa inospedale comportano tempipiuttosto lunghi e quindi unnotevole disagio per il pa-ziente. Si è perciò reso neces-sario trovare una soluzione alfine di facilitare l’accesso alconsulto cardiologico senzaeffettuare spostamenti, datoche questo avrebbe notevol-mente favorito il paziente epermesso anche unarazionalizzazione dei servi-zi”.Grazie alle nuove possibilitàtecnologiche, Croce Blu ePronto Soccorso hanno giàsperimentato da diverso tem-po la telecardiologia nell’am-bito dell’emergenza-urgenza,ottenendo ottimi risultati. Ilprogetto mira perciò ad am-pliare l’utilizzo di questa tec-

nologia, adottandola anche persoddisfare i bisogni ordinaridella popolazione.“Naturalmente tutto ciò hacomportato una serie di diffi-coltà iniziali – continua ildottor Bandiera – le quali sonoperò state efficacemente su-perate. In particolare questoè stato possibile grazie allastraordinaria collaborazioneche si è venuta a creare trasoggetti diversi e sino ad orapiuttosto distanti: Pronto Soc-corso e Croce Blu, ovvero ipromotori del progetto, han-no infatti coinvolto il repartodi Cardiologia e i Medici dimedicina generale, i quali sisono dimostrati subito entu-siasti dell’iniziativa. Questotipo di cooperazione è statauna grande novità e spero vi-vamente che il progetto siaservito a porre le basi per unasinergia e una collaborazionesempre maggiori”.Chiaramente però, tutto ciònon sarebbe stato possibilesenza l’acquisto di un

elettrocardiografo portatile,che è stato donato dalla Fon-dazione Cassa di Risparmiodi Mirandola. L’acquisto diquesto macchinario rientrainfatti nell’ambito di un piùampio progetto distanziamento fondi per lapredisposizione di un ambu-latorio da campo.Un protocollo operativo è statoinoltre stilato per permettereai Medici di famiglia di indi-viduare la tipologia di pazientea cui è destinato questo servi-zio. Potranno quindiusufruirne coloro che presen-tano patologie cardiologichee che mostrano caratteristi-che di non autosufficienza talida renderne complesso il tra-sporto in ospedale.L’esame a casa del pazienteviene effettuato da volontaridella Croce Blu opportuna-mente formati, i quali lo tra-smettono direttamente allaCardiologia dell’ospedale.Anche il medico di famiglia èpresente al momento dell’ese-cuzione dell’elettrocardio-gramma, in modo dasupervisionare la procedurae da consultarsi immediata-mente per via telefonica conil cardiologo, definendo cosìinsieme una terapia sulla basedel risultato dell’esame ap-pena eseguito e della storiaclinica del paziente.“Questo progetto - concludeBandiera - non si vuole sosti-tuire a ciò che già esiste, maindividua una via intermediain cui operare e quindi anchela possibilità di ottimizzarele risorse. Fondamentale è la

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L’opinione

Comune virtuosoma pagano i cittadiniIn merito all’intervista realizzata da Eleonora Tirabassi alvicesindaco di Mirandola Maurizio Cavicchioli riceviamo evolentieri pubblichiamo una nota dei consiglieri di opposi-zione Lorenzo Bergamini, Giulia Bellodi e Lia Gabrielli.

Quanto dichiarato dall’Assessore ai Lavori Pubblici, MaurizioCavicchioli, “profuma” di propaganda elettorale soprattutto invista delle primarie del Pd.Per ciò che riguarda il patto di Stabilità, forse il Vicesindaco nonè stato aggiornato del fatto che con un recente decreto lasituazione è stata sbloccata e pertanto gli enti “virtuosi” potran-no realizzare le opere che ritengono opportune secondo lecapacità finanziaria di cui possono disporre.Riferendoci invece alle infrastrutture realizzate e da realizzare,sottolineiamo che in materia di edilizia scolastica la Giunta haun ritardo decennale, tanto che il Comune è stato costretto aprendere in affitto un edificio di un privato per ospitare setteclassi di scuola primaria che costa alla cittadinanza la “modica”somma di 150 mila euro all’anno per nove anni.Con un ordine del giorno del Pdl, presentato nel marzo 2006, evotato all’unanimità, si era deciso di installare un sistema divideosorveglianza. Ora siamo solo al primo stralcio non ancoraattuato. Sottolineiamo pertanto quale possa essere la percezionedel “problema sicurezza” che ha l’attuale amministrazione:dopo tre anni ne stiamo ancora parlando…Lo stato di ammaloramento delle strade di competenza comuna-le è sotto gli occhi di tutta la cittadinanza: dichiarare anche lemigliaia di euro spese indegnamente ci sembra un’autentica ecolossale presa in giro!Così come è un’altra autentica e colossale presa in giro lamancanza di coerenza dell’amministrazione sull’utilizzo e sullarealizzazione delle rotatorie: su via Mazzone è stata realizzatauna rotatoria solo anni dopo la costruzione della bretella estquando inizialmente era previsto un impianto semaforico, siparla di 159 milioni di lire e solo successivamente si è procedutialla realizzazione di una rotatoria, e lo spazio era evidente c’erasin dall’inizio. Così come è estremamente pericolosa la rotatoriasu via Bruino (depuratore) dove transitano quotidianamentecentinaia di veicoli di grosse dimensioni e la strada è ridottissima,causando così gravi problemi alla circolazione, per capirlo bastavedere i vetri sul fondo della sede stradale.Ultimo, ma non ultimo per la gravità e criticità che comportasulla viabilità comunale è via Agnini: per riaprire la piazza alpubblico, quando era già consentito, è stato installato un impian-to semaforico del costo di 85 mila euro, sistemato a inizio marzo2008 e ancora oggi non operante.Il colmo è che se l’amministrazione non tornerà sui suoi passi inun chilometro circa di strada avremo due impianti semaforici edue rotatorie: viva la semplificazione della vita dei cittadini.Per quanto riguarda la Tangenziale l’Assessore non ricorda cheil Governo attuale ha confermato gli investimenti per la realiz-zazione del primo stralcio e quanto alla Cispadana abbiamovotato a favore come si suol dire “turandoci il naso” perché ilprogetto comporta diverse criticità a livello ambientale rispettoalle quali presenteremo a tempo debito proposte di migliorie daapportare al tracciato.Ed ancora. Come mai Cavicchioli “omette” di parlare dellaStatale Sud (Canaletto) dove erano già stati appaltati i lavori epoi di punto in bianco magicamente si è arrivati alla risoluzionedel contratto tra Anas e ditta aggiudicataria dell’appalto? Spe-riamo, a favore di tutti i cittadini che rischiano giornalmente lavita su quella strada, che la prossima Amministrazione abbia laforza di intervenire.Concludendo rileviamo comunque che nelle ultime due ammi-nistrazioni Costi (due lustri), dove è stato presente anche l’As-sessore Cavicchioli, il nostro Comune tutti gli anni ha chiuso inattivo con un avanzo di bilancio mediamente sopra il milione dieuro. “Virtuosi” lo vorrebbero essere tutti ma non alle spalledella cittadinanza che oggettivamente ha pagato per tutti questianni un carico fiscale maggiore di quello che le si poteva edoveva imputare. Con la situazione attuale di crisi se il Comuneha tutti questi soldi da “investire”, perché gravare le famigliemirandolesi nel 2009 di un aumento del 4 per cento sul dirittoallo studio e del 7 per cento sui servizi sociali?

Per il Pdl di MirandolaLorenzo Bergamini – Capogruppo Forza Italia; Giulia

Bellodi – Capogruppo Alleanza Nazionale – Pdl; LiaGabrielli – Capogruppo Pl

A casa controllo sicuro

Al via il “teleconsulto cardiologico”:ora si potrà eseguire l’elettrocardiogramma a domicilio.Grazie alla collaborazione tra Croce Blu e Pronto Soccorso

Il primo posto medico avanzato in Provincia

Saranno inaugurati sabato 31 gennaio alle ore 15.30, pressoil cortile interno del Castello Pico, la nuova Automedica dellaCroce Blu e il primo posto medico avanzato in provincia diModena. Mezzi e materiali sono stati interamente finanziatidalla Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola. L’inizia-tiva ha il patrocinio del Comune di Mirandola.

41012 CARPI (Modena)Via Giovanni XXIII, 113 - Tel. 059 686985

Confezione materassia mano e a molle

Geminiano Bandiera

131 febbraio '09

Una chiesa di pietre viveSi è concluso il recupero del complesso parrocchiale di Mortizzuolo

Virginia Panzani

questi giorni si è con-cluso a Mortizzuolo ilprogetto “Pietre Vive”volto al recupero del

complesso parrocchiale. Sela prima fase dell’interventoera stata dedicata alla canonica,riportata nel settembre 2007alla sua piena funzionalità, laseconda ha interessato l’edi-ficio di culto che, sarà inau-gurato domenica 1 febbraioalla presenza del vescovo,monsignor Elio Tinti, e del-le autorità civili. Don CarloBellini, parroco diMortizzuolo, e l’architettoGuido Pongiluppi, autore delprogetto di restauro, hannopresentato ufficialmente la“nuova” chiesa durante laconferenza stampa svoltasivenerdì 23 gennaio.

I finanziamentiL’importo complessivo delprogetto “Pietre Vive”, ap-provato dalla ConferenzaEpiscopale Italiana, ammon-ta a circa un milione e 200mila euro. Al restauro delcomplesso parrocchiale han-no finora contribuito la Cei,attraverso i fondi dell’8 permille, la Fondazione Cassa diRisparmio di Mirandola, laFondazione Banco SanGeminiano e San Prospero ela Banca Popolare dell’EmiliaRomagna. Il recupero pittori-co della chiesa è stato possi-bile anche grazie al contribu-to della Fondazione Cassa diRisparmio di Ferrara. Si èinoltre aggiunto il mutuo age-volato acceso dalla parroc-chia presso la Cassa di Ri-sparmio di Mirandola - Divi-sione Cr Firenze in base allaconvenzione stipulata tra l’isti-tuto di credito e la Diocesi diCarpi. Va infine ricordato ilsostegno finanziario dellaBanca Popolare di San Felicesul Panaro alla fattibilità con-creta del progetto. Le dona-zioni dei parrocchiani hannofinora raggiunto la consistentecifra di 270 mila euro e percoprire interamente le spesela parrocchia ha promossonegli ultimi tre anni varie ini-ziative di raccolta fondi. “Unringraziamento particolare -ha dichiarato don Carlo - vaalla comunità per la grandegenerosità dimostrata, chedefinirei quasi clamorosa, sesi considera l’entità delle do-nazioni ricevute in rapportoai 1.500 residenti nel territo-rio parrocchiale. Ciò si spie-ga con il grande attaccamen-to a una realtà ecclesiale dal-la storia antica e, per cosìdire, gloriosa, testimoniata daidocumenti conservati nell’ar-chivio parrocchiale, fra cuiuna ventina di bolle papali”.

Il consolidamento staticoL’intervento sulla chiesa diMortizzuolo, intitolata a SanLeonardo di Limoges, è statorealizzato dalla ditta 2 ErreRestauri per il recupero pitto-rico e dall’impresa Maffei perla parte edile. Anche la co-munità parrocchiale ha par-tecipato attivamente a questolavoro di squadra. “L’edifi-

cio - ha spiegato l’architettoPongiluppi - soffriva di ungrave ammaloramento dellestrutture portanti, dovuto al-l’umidità di risalita. Perciò, èstato innanzitutto necessariorimuovere tutti gli elementiche impedivano di smaltirel’umidità. In secondo luogo,si è provveduto a consolidarele colonne e le volte, forte-mente precarie dal punto divista statico. Inoltre, sono statirisistemati il tetto, la facciataesterna e la pavimentazione,sotto cui è stato posto il nuo-vo impianto di riscaldamen-to”. Con la supervisione del-la soprintendenza, l’intento èstato quello di riportare la chie-sa all’aspetto che aveva pri-ma degli interventinovecenteschi, non tramite unprogetto prefissato o rigidoma, come ha sottolineatoPongiluppi, “secondo le indi-cazioni che di volta in voltal’edificio stesso ci ha dato.Ad esempio, lapavimentazione è stata rifat-ta sulla base dei resti delleantiche mattonelle in cotto,riemersi durante il restauro”.

La decorazione pittoricaNon meno accurato è stato ilrecupero delle decorazionipittoriche, ritrovate sotto quat-tro strati di intonaco applicatiin occasione di precedentiinterventi. Oggi sono dunquevisibili alcune tracce sette-centesche insieme alla deco-razione risalente alla finedell’800 e a quella nel presbi-terio dipinta negli anni ’40 daNello Mazzelli. Una parte si-

InUna chiesa di pietre vive

gnificativa dei lavori ha inol-tre riguardato il ciclo pittori-co di San Leonardo Limosinosull’arco trionfale, realizzatoda Romano Pelloni nel 1962.Dopo quasi 50 anni da quelladata, è stato l’artista stesso arifare, con la collaborazionedella giovane restauratriceLucia Zerbini, le parti gra-vemente danneggiate dal-l’umidità. Senza dimenticareil dipinto nella cappella delbattistero, che è stato riporta-to alla luce. “All’inizio deglianni ‘60 - ha ricordato conemozione Pelloni - fu l’alloraparroco don Adelchi Vezzania chiedermi di dipingere al-cuni episodi della vita di SanLeonardo. Accettai con entu-siasmo e la comunità parroc-chiale seguì il mio lavoro congrande interesse. Con altret-tanto entusiasmo sono torna-to all’opera nei mesi scorsi aMortizzuolo. D’altronde - haconcluso - chi meglio di me,che ho realizzato i dipinti,poteva restaurarli?”.

La chiesa diMortizzuolo saràinaugurata domeni-ca 1 febbraio. Alleore 9.30 il Vescovopresiederà la cele-brazione dellaMessa. A seguiresaranno illustrati ilavori di restauro.Nell’ambito dellecelebrazioni legateal recupero dellachiesa, sabato 7febbraio sarà inol-tre presentato illibro che raccogliegli Atti del Conve-gno sulla storiadella parrocchia diMortizzuolo, svolto-si nel 2006.

A Piacenza il primo convegnonazionale su“Bioedilizia,sostenibilità e beniculturali immobili.Restauro epossibilità attuali”

L’ufficio dei Beni Cultura-li Ecclesiastici della Dioce-si di Piacenza-Bobbio, conil patrocinio di Comune eProvincia di Piacenza e lacollaborazione di Mibac, Sl-Soluzioni e Ufficio dei BeniCulturali Ecclesiastici Na-zionali, presenta il primoconvegno nazionale su“Bioedilizia, Sostenibilità eBeni Culturali Immobili.Restauro e possibilità at-tuali”, in programma venerdì6 febbraio presso La Voltadel Vescovo di Piacenza.Il convegno si propone ilconfronto e l’individuazionedi strade percorribili per unaproficua collaborazione traenti ecclesiastici, soprinten-denze, professionisti e re-lativi Ordini, industrie pro-duttrici di materiali, impre-se, università, artigiani, re-stauratori, media e singolicittadini di nord e centroItalia interessati all’innova-tivo progetto di recupero,valorizzazione e in alcunicasi dismissione controlla-ta di immobili di proprietàecclesiastica considerati diparticolare rilevanza stori-co-artistica, attuati secon-do le attuali esigenze disostenibilità e tutela dell’am-biente.La sostenibilità degli edi-fici sta diventando un temaimprescindibile, anche inriferimento alle lineeprogrammatiche che giun-gono ai singoli Paesi dellaComunità Europea:attraverso l’applicazione diparticolari indicazioni, daicontributi sul fotovoltaicoagli sgravi fiscali per leristrutturazioni, alla neces-sità della certificazioneenergetica degli immobili,è possibile prevedere ilraggiungimento di risulta-ti soddisfacenti e innovatori.

Mirandola Concordia

VENERDÌ 30 GENNAIO• Ore 19.00: Santa Messa

in suffragio di tutti i fe-deli defunti

DOMENICA 1 FEBBRAIO• Ore 9.30: Santa Messa

Festiva• Ore 16.30: Concerto in

chiesa dell’orchestra dichitarre “Lavori in cor-so” della Scuola di musi-ca dell’Unione AreaNord. Iniziativa in colla-borazione con il Comu-ne di Mirandola.Ingresso libero.

MARTEDÌ 3 FEBBRAIO• Ore 19.00: Santa Messa

presieduta dal Vescovoe concelebrata dai sacer-doti della zona pastorale.Benedizione della gola

• Ore 20.00: Cena comu-nitaria presso il CentroSociale.

Parrocchia di GavelloFesta patronale di San Biagio

14 1 febbraio '09 lungo la via Emilia Sotto la lentei fatti del territorio

Davide Maloberti

omenica 8 febbraio alleore 17,30 nella chiesa diSan Nicolò a Carpi ilvescovo monsignor

Elio Tinti presiederà laconcelebrazione per tutti i con-sacrati presenti in diocesi. Delsignificato di questa giornataparliamo con suor Alba Nani,madre generale delle PiccoleFiglie dei Sacri Cuori di Gesù eMaria. È piacentina e risiedenella casa generalizia di Parma.

Questa festa per la vita consa-crata, in tempi di forte calodelle vocazioni, Lei con chespirito la vive?Una giornata mondiale per lavita consacrata, è un invito pertutti i credenti a ringraziare ilSignore del dono alla Chiesadei consacrati e consacrate, èun incoraggiamento agli stessiper continuare a vivere con pas-sione la loro vocazione comerisposta radicale a Cristo, unicoSignore, unico Tesoro, unicoAmore da accogliere in ognifratello-sorella che Lui stessopone sul loro cammino.

Da quando lei ha abbracciatola vita religiosa a oggi sonocambiate molte cose, soprat-tutto le vocazioni sono in net-to calo. Come affronta questasituazione?In una società nella quale i valo-ri proposti e vissuti nella vitaconsacrata sembrano sorpassa-ti, in un tempo nel quale i gio-vani non sembrano più interes-sati a questo genere di vita, èspontaneo - credo - pensare chela stessa vita consacrata, cometante altre realtà stia attraver-sando un periodo di crisi. Sesintomi di crisi di identità e quin-di di visibilità e di conseguenzadi credibilità della vita consa-crata sono presenti, credo siaurgente e fondamentalerilanciare come fine della no-stra vita la santità in un cammi-no di fede e di conversione.

Siamo chiamati nell’oggi adaprire gli occhi del nostro cuo-re, ad allargare i paletti dellenostre tende e a non chiudercinella nostra piccola esperienza.Riconosciamo, nella nostra re-altà di Chiesa italiana, unaricca storia fatta di dedizione edi grandi opere di bene che han-no visto impegnati schiere diconsacrati; patrimonio di vitavissuta per il Signore, la Chie-sa, il mondo.In questi ultimi anni, come con-gregazione, abbiamo cercato,alla luce della parola del nostrofondatore don Agostino Chieppie delle esigenze di oggi, di ri-pensare la nostra presenza inmezzo alla gente. Cerchiamo diessere con la nostra vita e ilnostro servizio, particolarmen-te nelle parrocchie, presenza cheaccoglie, comprende, incorag-gia e stimola in semplicità eserenità, collaborando con i lai-ci.

Tutto questo che conseguenzeha sul piano pratico?Oggi ci è chiesto di vivere in“minorità” e questo ci riportaall’essenza del carisma della vita

consacrata: l’amore per Cristoed il suo Vangelo. In una parola- credo - si tratti di passare dalfare all’essere, dalla professio-nalità alla profezia. Ci è richie-sto di saper discernere i segnidei tempi, di riconoscere la no-stra missione, dando spazio aifremiti dello Spirito che è sem-pre all’opera.Se allarghiamo il nostro sguar-do alla Chiesa nel mondo, con-statiamo con gioia che la vitaconsacrata è fiorente in nuovevocazioni, in presenzeprofetiche significative a favo-re di situazioni emergenti dipovertà, di emarginazione e diconflitti armati che seminanodistruzione e morte. Donne euomini che per Cristo e per vi-vere il suo Vangelo fanno dellaloro vita un dono incondiziona-to, costante e generoso.Prova ne è una testimonianza digiovani religiosi spagnoli usci-ta sul bollettino Uisg di cui mipiace riportare alcuni brevistralci: “... all’inizio della no-stra vocazione, per quanto sem-bri diversa, è sempre Dio che cichiama e ci lancia alla missio-ne. Se dunque, l’inizio è comu-

ne, lo è anche il fine. La missio-ne di far trasparire Cristo è lanostra maggior speranza e di-venta oggi l’incitamento per unacomunione vera.... la missionedi credere “nell’incredibile” edi sperare “nell’insperabile”,che ci rende come gli esseri raridel nostro ambiente; la missio-ne di assaporare il silenzio inmezzo al rumore e al brivido dialzare la voce quando la codar-dia impone il silenzio; il corag-gio di cercare linguaggi e sen-tieri nuovi per l’annuncioprofetico; la missione di com-plicarci la vita per il Regno,togliendoci i sandali alla pre-senza di Dio e insieme al popo-lo, la missione di chiedere dicalzare i sandali dell’altro...Questa la missione che ci uni-sce e che vogliamo continuare avivere in qualunque angolo del-la nostra geografia globalizzata;questa la missione della vitaconsacrata”.

Che proposte si sente di fareai giovani?Emerge chiaramente che nel-l’oggi i giovani vanno accom-pagnati, sostenuti, nel coraggiodi fare scelte di vita con respon-sabilità e gratuità, guidati a fon-dare la loro vita su valori umanie cristiani e non sulla superfi-cialità, l’immediatezza, il pia-cere facile proposti dalla nostrasocietà consumistica.La sfida che ci sta innanzi è alta:Gesù Cristo, il suo Vangelo delquale ogni espressione della vitaconsacrata è chiamata a rivela-re in trasparenza un particolare.Nella misura nella quale vivre-mo in coerenza, fedeltà, comu-nione, il Suo volto attirerà sen-za dubbi le nuove generazioni aintraprendere con coraggio que-sto itinerario di sequela. Confiducia, speranza, gioia, affidia-mo, in questo giornata, alla Ver-gine Maria, la Vergine del “Sì”e del “Magnificat”, la nostravita e il futuro della vita consa-crata.

CARPIVivere nello spirito delle Be-atitudini è vivere da cristiani“consacrati” - afferma il ve-scovo monsignor Elio Tinti -nelle linee pastorali 2008-09. Di questa realtà sono se-gno i religiosi e le religiose aservizio della Chiesacarpigiana. Circa 50 le reli-giose, distribuite in 13 co-munità: sono impegnate nel-l’istruzione, nell’assistenzaagli ammalati, nell’animazio-ne pastorale. Ad esse si ag-giungono le Monache Clarissee Cappuccine presenti nei duemonasteri di Carpi. Tre lecomunità religiose maschili,vi sono i Frati Minori e iFrancescani dell’Immacola-ta a Carpi, i Missionari Servidei Poveri a Mirandola. Do-menica 8 febbraio nella chiesadi S. Nicolò è in programmala concelebrazione con il Ve-scovo nel corso della qualesaranno ricordati un 60° edue cinquantesimi di profes-sione religiosa.

PIACENZA - BOBBIONella diocesi di Piacenza-Bobbio vivono 358 religiosee 53 religiosi. Gli istituti fem-minili sono 24, per un totaledi 33 comunità, a cui si ag-giungono tre monasteri diclausura; quelli maschili sono8, articolati in 10 comunità.I due responsabili per i reli-giosi e per le religiose sonorispettivamente padreOsvaldo Maggiolini,francescano del Convento diSanta Maria di Campagna, esuor Franca Barbieri, delleFiglie di Gesù Buon Pastore.Del settore vita consacratafanno parte anche il gruppodegli istituti secolari, coor-dinato da Maria Rosa Razza,e l’Ordine diocesano dellevedove, di cui è referente PieraPonticelli.

REGGIO EMILIA-GUASTALLADomenica 1° febbraio la Chie-sa reggiano-guastallese fe-steggia la 13a Giornata perla Vita consacrata celebran-do il “ritorno alla Cattedra-le” dell’urna contenente ilcorpo della Beata GiovannaScopelli (1417-1493). La re-ligiosa fu tra le principalianticipatrici, in Italia, dellariforma del ramo femminiledell’Ordine Carmelitano, pro-mossa poi definitivamente daSanta Teresa d’Avila.Presiederà la processione -con partenza dalla Basilicapatronale di San Prospero, incittà - il vescovo ausiliaremonsignor Lorenzo Ghizzoni.Il rito si concluderà col so-lenne canto dei Vespri.

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Religiosi:profeti, prima di tuttoReligiosi:profeti, prima di tutto

Il 2 febbraio in occasione della liturgia della Presentazione di Gesù al tempio si celebra la festadella vita consacrata. “La crisi delle vocazioni ci chiede di passare dalla professionalità allaprofezia”: ad affermarlo con forza suor Alba Nani, madre generale delle Piccole Figlie di Parma

Piccole Figlie da Parma nel mondo44 comunità, di cui 24 in Regione.Due in diocesi: Novi e Concordia

Suor Alba Nani, 58 anni, è nata a Cortemaggiore. Comereligiosa ha vissuto l’esperienza dell’insegnamento e in se-guito per 20 anni della missione nel martoriato Congo. “Lamia missione - racconta - si è svolta nell’animazione dellecomunità di base, nella formazione dei capi comunità, deicatechisti e nella formazione delle ragazze e delle donne”.Oggi suor Alba Nani è madre generale delle Piccole Figlie deiSacri Cuori di Gesù e Maria, congregazione fondata a Parmanel 1865 dal piacentino don Agostino Chieppi e Anna Micheli.Una famiglia religiosa di 270 suore, 7 Juniori (di cui 6congolesi e 1 italiana), 2 postulanti congolesi e 102 laiciassociati. In tutto la congregazione ha 44 piccole comunità,di cui 24 in Emilia Romagna specialmente nella diocesi diParma, dove è nata. Sono impegnate nel settore della pasto-rale, dell’educazione e della sanità. Nella diocesi di Carpi lePiccole Figlie sono presenti a Novi e a Concordia doveanimano le rispettive scuole materne cattoliche oltre a colla-borare nella pastorale ordinaria.

In primo piano sulla destra suor Alba Nani, la primaa sinistra è suor Angela Giubertoni di Concordia

FIDENZACambiamenti tra i religiosi indiocesi: padre Alfredo Rava,43 anni, faentino, è il nuovoguardiano della chiesa dei cap-puccini di Fidenza. Il giova-ne religioso è docente di di-ritto canonico. La comunità èformata da 8 membri di un’etàvariabile dai 37 anni di fraGiuseppe ai 95 di fra Severino.Oltre ai cappuccini sono pre-senti in diocesi i missionariIdentes (presso il monasterodi S. Maria degli Angeli aBusseto), le Ancelle del San-tuario, le Figlie di S. Anna ele Missionarie Francescane delVerbo Incarnato (tutte e tre aSalsomaggiore), le suoresalesiane dei “Sacri Cuori” (aTabiano) e le suore di s. Giu-seppe Cottolengo (a Monticellid’Ongina). Di vitale impor-tanza la presenza di due con-gregazioni religiose nellascuola a Fidenza: le Figliedella Carità o Canossiane (ma-terna, elementari, liceo dellacomunicazione) e le suoredomenicane figlie del S. Ro-sario di Pompei (materna emedia inferiore “MonsignorVianello”).

MODENA - NONANTOLASono complessivamente 44 gliordini religiosi presenti nelterritorio della diocesi di Mo-dena-Nonantola: 34 le con-gregazioni religiose femmi-nili e 10 quelle maschili; 8 gliistituti secolari ai quali si ag-giunge l’Ordo Virginum, ri-conosciuto con decreto arci-vescovile in diocesi nell’ot-tobre del 2006. Negli ultimianni sono state 4 le congrega-zioni che hanno lasciato ladiocesi: tre maschili e unafemminile (tra queste anchele comunità dei Gesuiti e deiDomenicani che risiedevanoin città). Le comunità religio-se che hanno le loro radici aModena sono tre e due man-tengono ancora in diocesi laloro casa generalizia.

PARMANella diocesi di Parma attual-mente sono 34 le comunità divita consacrata maschili e fem-minili, cui si aggiungono mem-bri appartenenti a 6 istitutisecolari.I gruppi maschili sono 10,dopo la recente chiusura diuna comunità dei Cappuccinie il ritiro da Parma dei Gesu-iti. 23 sono invece le comuni-tà femminili presenti, alle qualioccorre aggiungere l’OrdoVirginum, con un incremen-to di una unità, dovuto al tra-sferimento del convento del-le domenicane e all’arrivodelle comunità delle Oblatebenedettine e del Cuore Im-macolato di Maria. In diocesiè presente anche una comuni-tà mista di religiosi e religio-se, di recente formazione: laFraternità Francescana diBetania.

151 febbraio '09

La festa della Vita ConsacrataNella storiadell’uomo

Il prossimo 2 febbraiosi celebrerà la 13ªGiornata mondialedella vita consacrata.Per l’occasione laCommissioneepiscopale per il cleroe la vita consacrata hadiffuso un messaggioqui presentatoin sintesi.

Coinvolgimentopersonale“È il Signore a irromperenella storia dell’uomo, chia-mandolo ad appartenerglicompletamente. Propriocosì, in modo straordinariosulla via di Damasco, il Si-gnore Gesù ha folgorato econquistato (Fil 3,12) Saulodi Tarso”: si legge nel mes-saggio per la 13ª Giornatamondiale della vita consa-crata. Nel testo i Vescovi siesprimono in questi termi-ni sulla vita consacrata sem-pre riferendosi agli scrittipaolini: “Nella luce abba-gliante dell’incontro conCristo, il consacrato è chia-mato a vivere tutta la suaesistenza fino a poter dire:Cristo vive in me; a lasciar-si coinvolgere in un rap-porto interpersonale tantoappassionato da non vede-re altro se non il Cristo cro-cifisso e risorto, conforman-dosi a Lui fino a portare nelproprio corpo le suestimmate”.

In sintoniacon la ParolaI Vescovi parlano anche diun “amore appassionato diGesù (che) suscita una ri-sposta totalizzante da partedel consacrato nella reci-procità amicale e sponsale”.Nel messaggio si sottoli-nea il valore dell’“obbe-dienza” da parte del consa-crato alla Parola di Dio, conla quale è chiamato a met-tersi in sintonia ogni gior-no secondo il calendario li-turgico. La Commissioneepiscopale per il clero e lavita consacrata ribadiscel’esigenza che “le comuni-tà monastiche e religiosesiano oasi nelle quali si viveil primato assoluto di Dio,nella sua gloria e nel suoamore”, esprimendo un “ge-neroso servizio ai poveri,secondo il carisma dell’Isti-tuto di appartenenza”.

Lunedì 2 febbraiola Chiesa ricorda la

giornata della vita consacrata.In Diocesi a Carpi

la celebrazione per i religiosie consacrati si svolgeràdomenica 8 febbraio

alle 17,30in S. Nicolò

e sarà presieduta dal Vescovoe accompagnata

dalla corale di Santa Croce.In tale occasione, si festeggeranno

due cinquantesimi e un sessantesimodi professione religiosa.

L

Cristo che vive in meSuor Giannagnese

Meneghello*

a giornata della VitaConsacrata (2 febbra-io, Presentazione diGesù al tempio), è

un’occasione privilegiata dipreghiera e di riflessione perringraziare il Signore del donogrande che ha fatto alla Chie-sa e al mondo intero.San Paolo, che è stato affer-rato e trasformato da Cristo,dice: “Sono stato crocifissocon Cristo, e non vivo più io,ma Cristo vive in me. E que-sta vita che vivo nel corpo, lavivo nella fede del Figlio diDio che mi ha amato ed haconsegnato se stesso per me”(Gal.2,20). Con questa affer-mazione Paolo ci comunicala sua totale conformazione aCristo Gesù. Esprime così lasublime bellezza di una vitatotalmente presa da Cristo evissuta in Lui e per Lui, labellezza perciò della vita con-sacrata. Ci incoraggia perciòa vivere la nostra vocazionecon la passione con cui eglistesso è vissuto.La sua fede è l’esperienzadell’essere amato da CristoGesù in modo personale,amore che lo sconvolge nel-l’intimo e lo trasforma primadi mandarlo alle genti.Il consacrato è chiamato alasciarsi incontrare da Gesù,convertire il cuore e a viverela sua esistenza nell’amoretotale, esclusivo fino a poterdire “Cristo vive in me”. E’così che la vita diventa“epifania” dell’amore di Dionel mondo.Fin dal suo nascere la vitaconsacrata è in continuità concoloro che, chiamati da Gesù,lo seguono lasciando tutto perfare di Lui il “tutto” della loro

esistenza, diventare memo-ria vivente del modo di esi-stere e agire di Gesù povero,casto, obbediente. Più ci silascia conformare a Gesù, piùlo si rende presente e operan-te nel mondo per la salvezzadegli uomini. Paolo ne indicala strada: “Abbiate gli stessisentimenti di Cristo Gesù...Egli umiliò se stesso assu-mendo la condizione di servoe facendosi obbediente finoalla morte” (Fil. 2,6-8).Vivere la consacrazione è vi-vere in comunione con il Pa-dre e con i fratelli, servendolicon amore fino al dono totaledi sé. Una vita che il Conciliodefinisce: “testimonianzaevangelica”.Il vescovo Elio Tinti, nellelinee pastorali affidate que-

st’anno alla Diocesi affermache vivere nello spirito dellebeatitudini è vivere da cri-stiani-consacrati.Gesù dice: “imparate da meche sono mite e umile di cuo-re”. Vivere umili e miti è es-sere apostoli che attirano aGesù con il fascino di chivive non per se stesso, ma pergli altri perchè il mondo cre-da che Gesù è il Signore e nonaltri.Lo Spirito Santo che è sem-pre all’opera, doni a tutti iconsacrati di affascinare moltigiovani a innamorarsi di Cri-sto e a seguirlo per le vie delmondo annunciando che lasalvezza è solo Lui: il Signo-re Gesù.* Suore Poverelle del Palazzolo,

comunità di Quarantoli

Vita della Chiesa

Così i religiosi nel mondoe in ItaliaNel mondo i religiosi sono così distribu-iti: religiosi presbiteri 136 mila, religiosiprofessi non sacerdoti 55 mila, religioseprofesse 750 mila (dati della Santa Sedeaggiornati al 2006). In Italia, a fronte di32.990 preti diocesani e 1.498 preti stra-nieri ci sono 18.610 religiosi e 122.356religiose. Le case generalizie di ordini econgregazioni religiose presenti nel no-stro Paese sono 360, mentre il numerodei conventi maschili e femminili è sti-mato attorno alle 1.000 unità. Al numerodei religiosi occorre aggiungere alcunemigliaia di consacrati appartenenti alleSocietà di vita apostolica e agli Istitutisecolari.

già in grado di esprimere, che sappia aprirsi ad un rinnovatoslancio ideale verso il bene comune fuori dalla logica steriledelle contrapposizioni partitiche e ideologiche.“Noi abbiamo fiducia!”. La forza e il valore della vita siesprimono anche nella sofferenza, sia fisica che morale.Tentare di svicolare da questa realtà genera la paura del futuroe incrina le relazioni. Un ventenne a Modena si è tolto al vitariprendendo la sua agonia con la telecamera, un gesto tragico,un grido d’aiuto forse comune a tanti giovani. Che forza, chesperanza può offrire per vivere appieno la propria esistenzacome dono quella parte di società “accecata da livore ideolo-gico”, dalla giustizia alla politica, dagli intellettuali ai giorna-listi, che oggi si accanisce con veemenza contro il corpoinerme ma ancora in vita di Eluana Englaro?

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ontinua dalla primaC Noi abbiamo fiducia

“Noi abbiamo fiducia!” E’ questo che ci permette di guardareal futuro con speranza, altro che “ritorno al medioevo” cometitolava giorni fa l’Unità. “Viene il momento, prima o dopo –ha ricordato saggiamente Bagnasco - in cui si scopre che inrealtà si era un passo avanti”. Perché “alcuni no che ad uncerto punto la Chiesa reputa di dover dire, sono il risvoltoesatto di un’etica del sì, e ancora più a fondo di un’eticadell’amore, in nome della quale non si può, a danno dichicchessia, scambiare il male per il bene”.“Noi abbiamo fiducia!” C’è la consapevolezza che da questo,come da altri momenti difficili, si può uscire solo insieme.D’altra parte, non a caso, è lo slogan che abbiamo scelto perla campagna abbonamenti 2009: Insieme per far crescere ilbene. Questo è l’impegno che Notizie si assume con unulteriore sforzo imprenditoriale ed editoriale. Da questonumero infatti c’è il passaggio a 24 pagine tutto a colori.Anche questo è un segnale di fiducia che ci auguriamo troviconsenso e corrispondenza in una convinta adesione deinostri lettori.Una giovane operatrice Caritas di Rolo, Valentina Ferraboschi,nella bella ma drammatica testimonianza dallo Sri Lankapubblicata a pagina 18, conclude chiedendosi “Quando arri-verà l’arcobaleno?”.Sì tutti attendiamo quell’arcobaleno di pace e di giustizia cheanche Notizie, con i suoi colori, può far riapparire nel cielominaccioso di questo nostro tempo.

Vaticano, 25 gennaio.Al termine della preghieradell’Angelus due bambinidell’Acr di Roma, a conclusionedella “Carovana della pace”,liberano due colombe.

16 1 febbraio '09

La politica, i giovani e la fede: l’incontro di formazione con Matteo Truffellianticipa alcuni temi del corso di Dottrina sociale che si svolgerà a febbraio

Responsabilità e partecipazioneDaniele Franda

olitica: (in) che sen-so?” era il quesito acui rispondere, il nodo

da sciogliere. Destinatari delmessaggio e protagonisti dellaserata che si è svolta venerdì23 gennaio presso l’oratoriocittadino Eden, sono stati igiovani: una folta presenza,attiva, curiosa, attenta. L’in-contro, promosso dall’Uffi-cio per la pastorale sociale edel lavoro e dal Servizio perla pastorale giovanile, si èarticolato in due momenti:dopo una riflessione prelimi-nare condotta da Nicola Ma-rino, direttore dell’Ufficio perla pastorale sociale, i presentisi sono divisi in tre laboratoridi discussione, ciascuno deiquali riguardante un tema di-verso: sussidiarietà, solida-rietà e ambiente. Coordinatida tre relatori, i gruppi hannoaffrontato gli argomenti in unasorta di dialogo aperto, la-sciando correre a ruota liberapensieri ed opinioni persona-li.A questo momentointroduttivo, che ha aiutato iragazzi a calarsi nella mate-ria in questione, ha fatto se-guito il piatto forte dell’ini-ziativa, l’intervento, intensoe profondo, di MatteoTruffelli, ricercatore di Sto-ria delle dottrine politichepresso l’Università di Parmae delegato regionale di Azio-ne Cattolica. Truffelli ha esa-minato la domanda inizialeche costituiva il titolo del-l’incontro fornendo chiavi dilettura interessanti e mai ba-nali. “Credo – ha spiegato ilprofessore – che la rispostasia insita nel mistero dell’In-carnazione: Dio si fa uomo,dando all’umanità un valoreprofondo, entra nella Storia,intesa come tempo e luogo incui abitare e agire in modopieno. Questo ci deve spin-gere a vivere prendendoci curadelle persone che abbiamo ac-canto”. Dunque l’impegno el’interesse nella politica, in-tesa in senso generale, nellasua accezione di bene comu-ne, devono essere costanti,soprattutto nei credenti, chia-mati a farsi portatori di prin-

cipi morali sani evalidi.“L’uomo – prose-gue Truffelli –, nelsuo agire, devesfuggire a due ten-tazioni: la primaè quella della delega, dell’af-fidare ad altri compiti che spet-tano in realtà anche a lui. Esono particolarmente i cristiania essere più tentati di altri: lamaggiore attenzione alla vitaspirituale non può essere unalibi”. Nelle parole del pro-fessore si fa strada uno deipilastri del discorso fatto airagazzi della Diocesi: la re-sponsabilità. Essere respon-sabili significa agire, effet-tuando scelte consapevoli,etiche, di sobrietà e tenendo

ben presente cheesse comportanodelle conseguenzeanche nella vitadegli altri, in qual-siasi campo. “Sia-mo abituati a pen-

sare alla politica come “sa-lotto” ristretto, ambiente esclu-sivo, che si interessa solo digrandi temi. Ma non è così,tutti devono dare il propriocontributo, anche nelle pic-cole questioni: solo così, es-sendo responsabili, si costru-isce un futuro solido”. Eccoallora che giunge a galla laseconda tentazione: limitarel’impegno esclusivamente allesituazioni in cui si crede diriuscire alla perfezione, in cuisi ha la certezza di cavarsela

nel migliore dei modi. “Inpolitica la perfezione non esi-ste. Ciò che sembra giustooggi, domani può non esserlopiù”.La responsabilità è la mollache spinge l’uomo alla parte-cipazione, secondo pilastro deldiscorso di Truffelli. “Da sem-pre l’Italia è stato un Paesecon una forte partecipazionealla vita politica. Ma da 15-20 anni non è più così, perragioni varie, culturali, so-ciali, istituzionali”. Secondoil ricercatore dell’Universitàdi Parma, la società del no-stro tempo rischia di perdereil vero valore della partecipa-zione, relegando l’interessealle grandi mobilitazioni (sipensi alle bandiere della paceesposte sui balconi, le marceper il Tibet, ecc…) oppurequando il problema investepiù direttamente (qui l’esem-pio potrebbe essere le prote-ste dei cittadini napoletani chevivono in prossimità di unadiscarica). “Sono tutte azionidegne di essere compiute, ma

Rubrica a cura della FederazioneNazionale Pensionati CISL

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BONUS STRAORDINARIO PERFAMIGLIE, LAVORATORI, PENSIONATI

E NON AUTOSUFFICIENZA

Il Parlamento ha previsto, per contrastare la crisi economi-ca delle famiglie, dei lavoratori, dei pensionati e di coloroche si trovano in situazione di non autosufficienza, unbonus straordinario per il solo anno 2009 del valorevariabile da 200 a 1200 euro. Spetta ai residenti cheappartengono ad un nucleo familiare a basso reddito, inpresenza di particolari requisiti di reddito familiare, varia-bili in funzione del numero dei componenti e dell’eventua-le presenza di familiari portatori di handicap.I redditi da considerare, per ricevere il beneficio, sonoesclusivamente quelli da lavoro dipendente, da pensione,assimilati al lavoro dipendente, fondiari. Il reddito familia-re complessivo è calcolato sommando i redditi possedutida ciascun componente il nucleo familiare. Il numero deicomponenti comprende il richiedente, il coniuge non le-galmente ed effettivamente separato, anche se non a cari-co, nonché i figli e gli altri familiari fiscalmente a carico.Il beneficio è dato ad un solo componente della famiglia enon costituisce reddito ai fini fiscali o per ricevere presta-zioni previdenziali e assistenziali. L’interessato è tenuto achiedere il bonus, compilando una domanda sul modulo

appositamente predisposto dall’Agenzia delle Entrate reperi-bile anche presso il servizio CAAF della Cisl. La domandapuò essere presentata agli Enti Previdenziali o direttamenteall’Agenzia delle Entrate entro il 28 febbraio 2009, se sceglieil periodo d’imposta 2007 o entro il 31 marzo 2009, se si optaper il 2008. Gli enti previdenziali erogano il benefico entro ilmese di febbraio e di marzo 2009 per le domande riferite al2007, oppure entro aprile maggio 2009 per le domanderiferite al 2008. Data la complessità delle procedure daseguire e dei requisiti richiesti si consiglia vivamente dirivolgersi ai CAAF della Cisl presenti in tutta la provincia.

CANONE TVNon esistono agevolazioni speciali per ragioni di reddito odi età (75 anni) nel pagamento del canone Rai-Tv 2009.Tutti i cittadini italiani, quindi, in possesso di televisore,radio o apparecchi simili riceveranno il bollettino prestampatocon l’importo stabilito di 107, 50 euro da pagare pressotabaccherie, poste o banche entro il mese di gennaio 2009.

NUOVI ISCRITTI AL SINDACATOI pensionati Cisl resistono alla crisi. Nonostante le difficol-tà con le controparti governative e locali, gli iscritti in tuttaItalia sono stati +13.712; a Modena +126.Comprensibili la soddisfazione e l’orgoglio di categoriache circolano fra attivisti e dirigenti sindacali che neicomuni, quartieri, frazioni sono punto di riferimento per ipensionati e gli anziani offrendo servizi, sostegno e solida-rietà.

LE BANCHE NON VOGLIONOLAVORATORI DISABILI

L’Associazione delle Banche italiane (ABI) ha chiesto diessere esonerata dal collocamento obbligatorio al lavorodei disabili. Il Ministro del lavoro, della Salute e dellePolitiche Sociali, Sacconi ha dato il proprio parere positi-vo. Sconcertante!

“P

A febbraio il corso di Dottrina sociale della Chiesa

L’incontro con il professor Matteo Truffelli è stato pensato,oltre che come momento di formazione e di crescita, soprat-tutto come introduzione per coinvolgere e appassionare igiovani alle tematiche socio-politiche, e promuovere, inconseguenza di questo, la partecipazione al corso sulla Dot-trina sociale della Chiesa organizzato dalla Scuola Diocesanadi Formazione Teologica “San Bernardino Realino”, in lineacon le indicazioni pastorali del Vescovo per l’anno 2008-09.Il corso si svolgerà ogni venerdì dalle 20,30 alle 22,30 dal 20febbraio al 13 marzo. Le iscrizioni si raccolgono presso lasegreteria della scuola, in Seminario vescovile (c.so Fanti44). Per informazioni tel 059 685542.

Attenti agli ultimi,con competenzaA conclusione dell’incontro,alcuni stimoli

Un incontro ben riuscito,coinvolgente, che certamen-te ha fornito ai giovani alcu-ni spunti su cui riflettere. Liha riproposti SimoneGhelfi, incaricato della Pa-storale giovanile, al terminedella serata.“E’ vero che la politica – hasottolineato partendo daglistimoli del professorTruffelli - tende abanalizzare, semplificare.Ma sappiamo che la politicanon è semplice. E qui entrain gioco il senso critico:quando ti dicono che nonserve approfondire, discu-tere, ragionare, che non ser-ve dunque neanche pregare,non è vero. Significa che c’èqualcuno che non vuole far-ti partecipare veramente, nelsenso più profondo del ter-mine che coinvolge l’inte-riorità della persona (e nonsolo la sua presenza fisicaad una manifestazione), lasua capacità di pensare allecose e di impegnarsi.È molto importante – ag-giunge – l’idea della com-petenza. Fa parte della re-sponsabilità. Come credentiabbiamo una concezione diuomo, e dunque di politica,talmente alta che l’impegnoper diventare competenti èfondamentale. È chi ne sa dipiù che ha gli elementi perscegliere”.In che direzione? “Respon-sabilità della politica è pen-sare alle conseguenze checerte scelte hanno sugli ulti-mi, perché essendo i piùdeboli sono coloro che pa-gano per primi gli effetti diogni scelta. Per noi credentil’attenzione agli ultimi de-v’essere il punto di vista nelfare tutte le nostre scelte.Anche don Tonino Bellodiceva che per arrivare aiprimi bisogna partire dagliultimi, e questo non perchévi siano delle classi, ma per-ché è l’unico modo sensatoper arrivare a tutti. È quelloche ha detto Gesù, il suomodo concreto di muover-si”.

bisognerebbe allargare il ter-ritorio della partecipazioneincludendo anche ciò che nonsentiamo direttamente nostro,perché una delle sfide piùgrandi è quello di dare voce achi non ce l’ha”.Truffelli ha poi concluso lan-ciando qualche messaggio“pratico”, utile a comprende-re come il rapporto dei giova-ni verso la politica dovrebberegolarsi. “Oggi essere respon-sabili significa formarsiun’identità critica, avere unaspiccata capacità critica. Dob-biamo rifuggire la banalità, ilricorso a schemi fissi, la te-stardaggine dettata dalle ideo-logie. Il senso critico va svi-luppato approfondendo lo stu-dio del nostro tempo, passonecessario per poter affron-tare le sfide attuali. Oltre na-turalmente a guardare allaStoria, per non ripetere glierrori del passato. Infine, allapolitica va dato il giusto peso:essa non può realizzare in totol’uomo, non bisogna chiederleciò che non può dare”.

Vita della Chiesa

Matteo Truffelli

Bisognerebbeallargare il territo-rio della partecipa-

zione includendoanche ciò che nonsentiamo diretta-

mente nostro

Una delle sfide piùgrandi è quello di

dare voce a chi nonce l’ha

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Roberto Cigarini

a neocostituita Com-missione Adultissimidell’Azione Cattolica,

e l’assistente don CarloGasperi, hanno intrapreso unariflessione sullamulticulturalità. Sono in pre-parazione alcune iniziativespecifiche. L’obiettivo è quellodi avviare esperienze di ami-cizia e dialogo con stranieriresidenti nel territorio dellaDiocesi di Carpi.La presenza nel nostro paesedi milioni di immigrati allaricerca di migliori condizionidi vita, sembra un evidentis-simo ‘segno dei tempi’. L’Eu-ropa, meridionale, fino a po-chi anni fa registrava un’im-migrazione di tipo congiun-turale: l’immigrato veniva perqualche periodo a svolgereun lavoro e rientrava nel pae-se d’origine. Oggi l’immigra-zione è una componente strut-turale delle societànordeuropee: gli immigratiarrivano per un insediamentotendenzialmente definitivo. Ilfenomeno sta provocando uncambiamento progressivoanche nella nostra vita, per-sonale e collettiva. Infatti au-mentano le disuguaglianze so-ciali e politiche; si sviluppa-no manifestazioni dixenofobia, razzismo, ediscriminazioni “di fatto”;assistiamo alla tendenzialeformazione di “ghetti” all’in-terno delle città.

L

Pensare di impedire o contra-stare l’immigrazione sembrairrealistico. I vari movimentinazionalisti e razzisti vedononel fenomeno immigratoriouna minaccia per la nostrasocietà e lottano per conser-vare l’omogeneità culturale erazziale. Non esistono peròsocietà culturalmente omoge-nee. Si devono quindi trovaredelle soluzioni ragionevoli.L’immigrazione può essereportatrice di ricchezza per tuttio creare danni irreparabili aseconda delle soluzioni che

si scelgono, ma, in definitiva,anche delle idee e dei senti-menti che ciascuno porta nelproprio cuore.Per cominciare questo lavorocon i sentimenti migliori, ol-tre ad una ricerca, in collabo-razione con la Caritas, sullapercezione dello straniero trai cattolici della Diocesi (ver-ranno intervistati i membridei consigli pastorali), vieneproposta la celebrazione nel-le zone pastorali di veglie dipreghiera dal titolo “Ero stra-niero e mi avete accolto”.

La preghiera cercherà di co-gliere i punti critici nei qualidobbiamo convertirci e potràservire a verificare i nostriatteggiamenti (apertura, chiu-sura, ospitalità, paura,...), a

conoscere il cammino spiri-tuale di altre confessioni e adalimentare l’intercessione eil sostegno alle iniziative.La Commissione Adultissimista anche lavorando alla pre-

IntegrazionepossibileLa comunitàsi interroga

Al tema degli stranieri edel confronto tra culturesaranno dedicati diversimomenti di approfondimen-to, primo tra tutti il Consi-glio pastorale diocesanodi giovedì 29 gennaio. Il 21febbraio inoltre, nei localidell’Auditorium S. Roccodi Carpi, i Lions Club deldistretto emiliano-ligurehanno organizzato una ta-vola rotonda, aperta alla cit-tadinanza, dal titolo “L’in-tegrazione possibile in unasocietà multiculturale” (ini-zio alle 9,45). Allo stessoargomento si dedicheràanche il Centro ItalianoFemminile nella giornatadell’8 marzo prossimo.

Su iniziativa dell’Azione Cattolica parte un progetto sui temi della multiculturalità:al via un’indagine tra i cattolici e veglie di preghiera nelle zone pastorali.In preparazione per giugno un incontro ecumenico

parazione di un incontroecumenico di preghiera constranieri appartenenti alleconfessioni cattolica, prote-stante ed ortodossa. E’ in cor-so la creazione di un tavolo dilavoro interconfessionale perla celebrazione di questo even-to prima dell’estate prossi-ma.Sembra necessaria la preghierae la simpatia di tutta la comu-nità diocesana.Lo Spirito Santo verrà certa-mente in aiuto alla nostra de-bolezza (cf. Rom 8, 26).

Veglie di preghieranelle zone pastorali

• Venerdì 30 gennaio, ore 21 a Cibeno (4ª zona:S.Marino, S. Giuseppe, Fossoli, Budrione,Migliarina)

• Venerdì 30 gennaio, ore 21 Chiesa di Novi (5ªzona: Novi, Rolo, Rovereto, S. Antonio Mercadello)

• Venerdì 6 febbraio, ore 21 Cappella S.Bernardino R. (3ª zona: Limidi, Cortile, S. Martino)

• Sabato 14 febbraio, ore 18 Canonica S.Nicolò (1ªzona: S. Francesco, S. Nicolò, Cattedrale)

Ero stranieroe mi aveteaccolto

Ero stranieroe mi aveteaccolto

18 1 febbraio '09

Voci dalle guerre dimenticateQuando arriveràl’arcobaleno?

Dal Congoun sacerdote,amicodi don Vianney,ringrazia perla generositàdei carpigianima raccontadi unasituazioneancoradrammatica

Dallo Sri LankaValentina

Ferraboschi,operatricedi Caritas

Internazionale,lancia unadenuncia:

non c’è solo Gaza,chi si ricorda

di questomassacro?

Don Jean Marie VianneyMunyaruyenzi

uesta settimana ho rice-vuto la lettera di padreBenjamin Bahashi, ilsacerdote che opera nella

Repubblica Democratica delCongo, al quale ho inviato leofferte raccolte qui a Carpi pervenire in aiuto alla popolazio-ne di Rutshuru. Padre Benjaminringrazia per la generosità el’attenzione avute verso la po-polazione di questa zona mar-toriata dalla guerra e dall’oc-cupazione.La somma in denaro che hopotuto spedire è il frutto didiverse iniziative, quella dellaKoinè, della parrocchia di SanGiuseppe il 1 gennaio 2009 edelle aggregazioni laicali nel-la Messa celebrata in Catte-drale per la giornata per la pace.Ringrazio personalmente tuttele persone di buona volontàche hanno dato il loro contri-buito per sostenere i nostri fra-telli e sorelle nella situazionedrammatica che stanno attra-versando ancora oggi nella spe-ranza di arrivare ad una paceduratura.Ecco quanto ci scrive padreBenjamin.“Grazie mille, per tutto quelloche avete fatto per il nostropopolo. Grazie di tutto cuore.Sapete, non tutte le personesono così sensibili per venirein aiuto ai fratelli che si trova-no in difficoltà. Ne abbiamol’esperienza. Davanti alla mi-seria e allo sfruttamento dellenostre ricchezze, ci sentiamospesso dimenticati ed abban-donati a noi stessi. Con il vo-stro contributo ci rendiamo peròanche conto che ci sono dellepersone di buona volontà chesono sensibili e ci ricordanononostante la distanza che cisepara ma uniti nella fede delnostro Signore.Grazie! Con i soldi ricevuti,abbiamo comprato dei fagioli,dell’olio, il sale, le saponette;le cose di prima necessità. Inpiù abbiamo comprato e paga-to dei medicinali per gli sfolla-ti che sono internati qua nelCentro pastorale. Abbiamo ap-preso la notizia dell’arresto

del capo leader ribelle LaurentNkunda avvenuto in Ruandamentre stava scappando, arre-sto che potrebbe confermareuno spettacolare cambiamen-to di questo conflitto. Dobbia-mo stare però attenti a questanotizia perché sappiamo tuttiche il Ruanda ha sempre offer-to supporto al Cndp, gruppofedele a Nkunda.Oggi il Ruanda dice di averlocatturato e entra in Congo percooperare con il governo diKinshasa nell’operazione con-giunta che ha portato alla scon-fitta dei Nkunda. All’inizio diquesto mese, alcune fonti delsuo gruppo hanno fatto sapereche Nkunda non era più il capo.Al momento che scrivo questalettera, vediamo dei soldatiruandesi girare di qua,dispiegati, sembrerebbe, nel-l’ambito dell’operazione con-giunta lanciata con l’esercitocongolese contro i ribelli huturuandesi. Speriamo bene!Di nuovo grazie per la vostragenerosità. Che Dio vi ricom-pensi. Vi ricordiamo nellenostre preghiere. Non dimen-ticateci nelle vostre, perché lanostra fede non venga a menodavanti alle prove della vita.Speriamo di raggiungere lapace. Il futuro sta nelle manidel Signore”.Da diverse notizie che ho avu-to ultimamente si osserva conpreoccupazione gli ultimi svi-luppi e l’assembramento dimilitari Ruandesi e Congolesinella martoriata provincia delNord Kivu, nell’est del miopaese. Sembrerebbe che l’ope-razione militare congiunta delle

forze armate congolesi eruandesi nel Nord Kivu possaservire a disarmare con le For-ze Democratiche per la Libe-razione del Rwanda (Fdlr), ope-razione iniziata questa setti-mana con l’arrivo delle trupperuandesi nella provincia. In basealle esperienze pregresse inquesta regione, si teme chequeste operazioni possano cre-are nuovi e massicci movimentiforzati della popolazione civi-le che fugge dai combattimen-ti. La situazione umanitariacome ben sappiamo è già dram-matica. Seguiamo gli sviluppidi questa cosiddetta “cattura diL. Nkunda”, forse costui nonera più necessario ed è statoscaricato dai suoi per favorirequesta cooperazione militaretra il Ruanda e il Congo. Nellostesso tempo queste operazio-ni sono fatte senza la parteci-pazione della missionedell’Onu, cioè senza testimoniche possono raccontare real-mente cosa sta succedendo allagente in quella zona. Davanti aquesta situazione nuova che siè creata nel Congo, tanti sonogli interrogativi, da cui forsedipenderà l’avvenire e il futu-ro di quella Regione. Nel frat-tempo confidiamo nel BuonDio.Grazie mille a tutti coloro chehanno dato il loro contribuitoper sostenere i nostri fratelli esorelle, nella situazione dram-matica dell’Est del Congo, vit-time innocenti di queste guer-re assurde. Pur vivendo l’in-certezza del momento essi spe-rano in una pace duratura.Grazie, che Dio vi benedica.

Valentina Ferraboschi

persone di 18 diversefamiglie sono arrivateil 31 dicembre aVannamoddai. Creden-

do di essere finalmente salvi edi poter festeggiare un iniziod’anno speranzoso.Non stiamo parlando però diEl Dorado o di un Eden srilankese, parliamo di un edifi-cio, che l’esercito ha adibito arifugio temporaneo per que-ste famiglie fuggite, tra le bom-be, da un incubo che dura dasettembre. Vannamoddai èuna paese a Nord Ovest delloSri Lanka, in una zona recen-temente rioccupata dall’eser-cito. Il conflitto ventennaleche consuma l’isola di Ceylontra l’esercito governativo e ilgruppo separazionista delleTigri Tamil (Ltte) è arrivatoad un apice di crudeltà e allesue battute finali. Le tigrisono costrette ormai in un pic-colo lembo di terra a Nord-Est, nel distretto di Mullaitivu,ultima roccaforte dei ribelli.Insieme a loro, un numero noninferiore a 300mila civili checontinua, da settembre scor-so, a spostarsi ripetutamentealla ricerca di un cielo chenon sia graffiato dai fumi deicannoni. L’esercito lanciatonell’offensiva finale per cat-turare tutto il paese e riportar-lo, dopo un ventennio, sotto ilcontrollo dello stesso gover-no non può e non vuole fer-marsi davanti alla richiesta,ormai supplica strisciante, diun corridoio umanitario per lemigliaia di civili sotto inces-sante attacco. Le immagini chealcuni siti riescono a pubbli-care, sembrano le medesimeda mesi, carovane di famiglieche si spostano tutte verso lastessa direzione, in attesa delprossimo spostamento.Nel settembre 2008 il Gover-no ha chiesto e imposto a tuttele agenzie delle Nazioni Uni-te e alle Ong nei territori oc-cupati (A Nord-Est del paese)di evacuare le area controllatedai ribelli, era impossibile ga-rantire l’incolumità degli ope-ratori. Da quel momento è ini-ziata l’ultima battaglia che

secondo l’esercito, dovrebbeportare alla tanto agognata pacenel paese.Forse il Governo dimenticache l’odio genera odio e chetutte le migliaia di bambini eragazzi che assitono algenocidio che sta avvenendo,non saranno propriamente afavore di un governo a solamaggioranza Sinhalese checonsidera i tamil ospiti del-l’isola. Lo scenario terrori-stico che potrebbe delinearsiè agghiacchiante. Piu’ dram-matica è la crisi umanitariache il paese vive, queste mi-gliaia di sfollati sono tutti con-siderati correlati ai gruppi deiribelli del Ltte. Non appenausciranno dalle zone control-late dai ribelli e raggiungerequelle governative, creandosida soli un corridoio umanita-rio (anche se si spara sui civilisenza grosse precauzioni),veranno sottoposti a screeninge perquisizioni continue. “Vaeliminato il pericolo di possi-bili relazioni con i ribelli”,questo dicono il Presidente eil Segretario alla Difesa, duefratelli.L’ Ltte, le tigri d’altro cantohanno perso il controllo dellasituazione, hanno perso mesifa questa battaglia e inveceche che difendere i diritti del-la minoranza tamil, siarroccano in posizioni assur-de. Hanno continuato in tuttiquesti mesi a reclutare mino-ri (ragazzi e ragazze, senzadistinzione di sesso e dai 13-14 anni di età) per farli uniread una lotta disperata. Hannocontribuito a mettere in gi-nocchio un’etnia, che ora èlatentemente considerata ne-mica dalla maggioranza dellapopolazione. I tamil, i civili,quelli che sono solo nell’etniasbagliata al momento sbagliato,che scappano per non farsiprendere i figli dall’Ltte e chescappano dai controlli inces-santi di esercito e polizia intutto il paese, sono le vittimedi un conflitto che non accen-na a finire. Dopo la tempestaqui c’è sempre un’altra tem-pesta, l’arcobaleno non vuolespuntare. E la gente muore.Nei distretti del Nord in que-

stione più dell’80% delle casericostruite dopo la tragediadello Tsunami è ora distruttoo danneggiato dai bombarda-menti e il cento per cento diqueste abitazioni è ora disabi-tato.Vannamoddai è il terzo cam-po di “detenzione” che e’stato costruito nella regionedi Mannar, Nord Ovest. Que-ste persone che hanno cam-minato per giorni, tra le mine,e tra i cannoni, seppellendofamigliari durante il cammi-no, ora si ritrovano chiusi den-tro ad un campo di concentra-mento fatto di tende e di unedificio dell’esercito.Le organizzazioni umanitariepossono entrare solo se otten-gono il permesso e per portareil cibo. L’arcobaleno ancoranon arriva.Non è possibile fare moltocome operatore umanitario, leorganizzazioni sociali e inter-nazionali hanno paura a rila-sciare una dichiarazione checondanni la situazione e ledue parti. Stare sotto i bom-bardamenti a Nord o esserescortati attraverso le mine nonti fa comprendere qual è lasofferenza delle migliaia dirifugiati.L’ufficio di Caritas in quellapiccola regione (400 sqM, ilVanni) è l’unica speranza, ungiovane prete, 60 operatori lo-cali, che sono con i rifugiati esi spostano con loro da tremesi. Sono l’unica organiz-zazione rimasta. Tutte le miepreghiere sono per loro.Persino la chiesa locale nonparla, a stento si prega perquesto massacro. Il mondo hai riflettori puntati su Gaza, sequalcuno provasse a vederecosa succede qui, beh la situa-zione è similare. Ci sono dueparti, un gruppo ribelle estre-mista, tra i piu’ sanguinari,che ha perso il lume dellaseppur minima ragione e poic’è un governo legittimato checrede di poter fermare il ter-rorismo uccidendo civili e poici sono loro i civili. In unamorsa fatta di fuoco, morte,pianto e poche speranze.L’arcobaleno arriverà?!

57Q

Dal Congoun sacerdote,amicodi don Vianney,ringrazia perla generositàdei carpigianima raccontadi unasituazioneancoradrammatica

Voci dalle guerre dimenticateQuando arriveràl’arcobaleno?

Dallo Sri LankaValentina

Ferraboschi,operatricedi Caritas

Internazionale,lancia unadenuncia:

non c’è solo Gaza,chi si ricorda

di questomassacro?

Don Jean Marie Vianney Munyaruyenzi

Valentina Ferraboschi

191 febbraio '09

Giovedì 22 gennaio è stato consegnato ai parrocil’inventario dei beni storico-artistici della Diocesi di Carpi

L’arte che educa alla fede

LaVirginia Panzani

Diocesi di Carpi è frale prime in EmiliaRomagna ad aver com-pletato la schedatura

delle opere di interesse stori-co-artistico conservate nelleparrocchie del proprio terri-torio. L’inventario, realizza-to dall’Ufficio Diocesano BeniCulturali, è stato ufficialmenteconsegnato al clero riunitogiovedì 22 gennaio presso ilSeminario di Carpi alla pre-senza del vescovo, monsignorElio Tinti, del vicario gene-rale, monsignor DouglasRegattieri, del soprintendenteai beni storici, artistici edetnoantropologici di Modenae Reggio Emilia, Mauro Sca-lini, e del delegato per i beniculturali della Cei, monsignorTiziano Ghirelli.A ciascun parroco è statodunque consegnato un cd con-tenente l’inventario dei benidella propria parrocchia,unitamente ad una copiacartacea, più sintetica, con idati essenziali corredati daun’immagine. Ogni oggettoinventariato dispone di unascheda che riporta, secondole indicazioni della Cei, levarie voci necessarie per lasua identificazione, quali, adesempio, le caratteristiche deimateriali, le misure, lo stato eil luogo di conservazione, l’at-tribuzione e l’uso liturgico.“Sono state sottoposte aschedatura – spiega AlfonsoGaruti, direttore dell’Uffi-cio Diocesano Beni Culturali- tutte le opere che fanno par-te dell’arredo di una chiesa,dagli affreschi ai dipinti, dal-le sculture ai legni d’altare,dalle suppellettili alle argen-terie e ai paramenti. A diffe-renza di quanto previsto per ibeni dello Stato, la Cei hastabilito che siano compreseanche le opere contempora-nee, cioè quelle che contanomeno di cinquant’anni dallaloro realizzazione, qualorasiano ritenute di pregio emeritevoli”. E a conferma delfatto che i tesori del nostropatrimonio storico-artistico sitrovano talvolta nelle localitàpiù piccole o sottovalutate,Garuti indica nelle chiese diSan Martino Secchia, Rolo e

Novi alcune delle realtà piùsignificative nell’ambito deibeni diocesani. “Basti ricor-dare - osserva - che a SanMartino Secchia sono con-servati tutti i parati (paramentiliturgici, ndr) che si usavanonell’800”.“La consegna dei cd ai parro-ci - conclude l’archivistadiocesano Andrea Beltrami,che insieme a Garuti ha lavo-rato alla schedatura - è unmomento importante per ognisingola comunità e per ogniparroco che così prende co-scienza del patrimonio stori-co-artistico della propria par-rocchia. Ciò porterà certamen-te a una maggior cura e salva-guardia di tali beni, ma nonsolo: molti oggetti hanno unaforte valenza culturale e po-tranno essere utilizzati anchein attività rivolte ai fedeli, adesempio nella catechesi, percomunicare il Vangelo par-tendo dalla concretezza dellanostra storia”.

Vita della Chiesa

Soddisfazioneper il risultatoraggiunto

Grande soddisfazione peril lavoro svolto dall’Uffi-cio Diocesano BeniCulturali è stata espressada monsignor TizianoGhirelli, che ha sottoline-ato come alla necessità ditutelare e conservare ilpatrimonio storico-artistico delle parrocchiesi unisca una fondamen-tale finalità pastorale. “Invacanza a Bressanone lascorsa estate – ha ricor-dato - Benedetto XVI haaffermato che l’arte e isanti sono la più grandeapologia del cristianesi-mo. Un’apologia daintendersi non comedifesa argomentativa odialettica, ma comegrande promozione dellafede. Senza dimenticareche gli oggetti d’arte aservizio della liturgiaassolvono oggi più chemai ad una funzionepedagogica soprattuttonei confronti dei giovani.Infatti, la bellezza diqueste opere, che, comesi è potuto constatare, èsempre di livello medio-alto, smuove dall’indiffe-renza, aiuta a ritrovare ilvero senso delle cose,creando emozioni esentimenti. E i sentimentie le emozioni non sonoda escludere, ma fannoparte della fede”.Anche il soprintendenteScalini si è dichiaratocompiaciuto “per l’atten-zione ai beni storico-artistici manifestata dallaDiocesi di Carpi, che èpervenuta con grandeprofessionalità ad unrisultato finale davverostupefacente nell’ambitodell’attuale panoramaitaliano. L’operazioneportata avanti dalla Cei inaccordo con il Ministerodei Beni Culturali ha unagrande rilevanza perchérivolta al sistema simbo-lico cristiano, che èindubbiamente alla basedel nostro sistemaculturale. Oggi la cono-scenza di questo linguag-gio si sta purtroppoperdendo e di conseguen-za gli storici dell’arte piùgiovani rischiano semprepiù di travisare la letturanon solo della singolaopera ma anche diun’intera epoca storica.Un rischio - ha concluso- in cui non sono incorsi icuratori dell’inventariocarpigiano, i quali hannodimostrato conoscenza econsapevolezza delpatrimonio simbolicocristiano”.

Circa 10 mila glioggetti schedati

L’operazione di schedaturadei beni diocesani è inizia-ta nel 1997 nell’ambito delprogetto generale diinventariazione nato unanno prima con l’intesa trail Ministero dei Beni Cul-turali e la Cei, poi aggior-nata nel 2005. La spesa perl’operazione è stata coper-ta per buona parte dal con-tributo della Cei, a cui si èaggiunto quello della Dio-cesi. Il totale degli oggettischedati ammonta a 9.949unità, suddivise in 37 par-rocchie, più il Vescovado,il Seminario Vescovile ela chiesa di San Bernardinoda Siena. Sono state inve-ce esclusi gli edifici di cul-to di proprietà comunale,come San Nicolò a Carpi ele chiese mirandolesi di SanFrancesco e del Gesù, e imonasteri carpigiani delleClarisse e delle Cappuccine,di pertinenza dei rispettiviOrdini religiosi.“I cambiamenti di indiriz-zo relativi al progetto ge-nerale - spiega AlfonsoGaruti, che ha all’attivo ben35 mila schede realizzateper lo Stato a Modena,Correggio e Novellara -hanno fatto slittare la con-clusione della schedaturaal 2005, quando abbiamoinviato tutta la documen-tazione alla ConferenzaEpiscopale Italiana, che trail 2007 e il 2008 ha dichia-rato idoneo il nostro in-ventario. Con la consegnaufficiale al clero diocesano,prevista esplicitamentedalla Cei, possiamo dire diaver offerto un valido stru-mento ai parroci, primicustodi del patrimonio ar-tistico-culturale delle lorochiese”.

“Una volta ho detto che per me, l’arte e i Santi sono la piùgrande apologia della nostra fede. Gli argomenti portatidalla ragione sono assolutamente importanti edirrinunciabili, ma poi da qualche parte rimane sempre ildissenso. Invece, se guardiamo i Santi, questa grande scialuminosa con la quale Iddio ha attraversato la storia,vediamo che lì veramente c’è una forza del bene cheresiste ai millenni, lì c’è veramente la luce dalla luce. Enello stesso modo, se contempliamo le bellezze createdalla fede, ecco, sono semplicemente, direi, la provavivente della fede. (…) L’arte cristiana è sì un’arte razio-nale (…) ma è espressione artistica di una ragione moltoampliata, nella quale cuore e ragione si incontrano.Questo è il punto. Questo, penso, è in qualche modo laprova della verità del cristianesimo: cuore e ragione siincontrano, bellezza e verità si toccano. E quanto più noistessi riusciamo a vivere nella bellezza della verità, tantopiù la fede potrà tornare ad essere creativa anche nelnostro tempo e ad esprimersi in una forma artisticaconvincente”. (Benedetto XVI, Incontro con il clero dellaDiocesi di Bressanone, 6 agosto 2008).

Sopra: da sinistra Alfonso Garuti,monsignor Elio Tinti, Mauro Sca-lini e monsignor Tiziano GhirelliA sinistra: la consegna delle car-telle ai parrociSotto: Andrea Beltrami

Giovedì 22 gennaio è stato consegnato ai parrocil’inventario dei beni storico-artistici della Diocesi di Carpi

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Vita della Chiesa

Una bellissima festaI cento anni della mammadi suor Giorgia e suor Rosaria

Giuseppina Righi ha ancora gli occhi chiari di un tempo; hacompiuto cento anni il 2 gennaio ed è stata festeggiata dallasua famiglia, ma anche il sindaco di Modena, Giorgio Pighi,ha voluto farle personalmente gli auguri.Giuseppina è una mamma speciale con due figlie altrettantospeciali, suor Giorgia e suor Rosaria delle Figlie dellaProvvidenza, che naturalmente erano presenti alla festa. Conloro, che gestiscono con polso fermo e cuore immenso lascuola e il convitto a Modena ea Santa Croce per bambini nonudenti, anche l’unico figliomaschio, William, i due nipo-ti, Giorgio e Federica e labimba di quest’ultima, Alessia,nata appena cinque mesi fa.Il sindaco Pighi ha consegnatoa Giuseppina la Bonissima, lamedaglia modenese, mentre ilcomune di Baiso, in provinciadi Reggio Emilia dove Giu-seppina ha vissuto, le ha dona-to una medaglia d’argento. Ifigli hanno inoltre dedicato alla mamma centenaria una lungapoesia che ne ripercorre la vita e di cui riportiamo i versifinali, aggiungendo gli auguri di Notizie a quelli dei famigliari.

A.B.

Grazie mamma, per questianni cento,di averci insegnato fede,ordine e con cuor convinto econtento.

Auguri di tanta salute ancoraTi riservi il Signore, finoall’ultim’ora.E nel ciel Giorgio, con lafiglioletta,insieme ai santi e agli angeli,lassù ci aspetta.

Domenica scorsa la consegna del mandato ai ministri straordinari dell’Eucaristia

A servizio degli uomini

a Chiesa che si pone alservizio degli uomini.È il significato profon-

do della consegna del man-dato ai ministri straordinaridell’Eucaristica che si sonoriuniti per un pomeriggio diapprofondimento e di preghie-ra, domenica 25 gennaio.“Questo ministero ha unaduplice valenza – spiega donLuca Baraldi, direttore del-l’Ufficio liturgico diocesano-. Innanzitutto occorre ricor-dare che la Chiesa è quellacomunità che vive la stessaumanità di Gesù, il servo pereccellenza che ha dato la vitaper tutti: allora, tale ministe-ro dentro la Chiesa testimo-

nia la presenza costante diquesto dinamismo di servi-zio come ciò che dà senso eforma alla comunità cristianastessa. In secondo luogo, è unsegno di delicatezza, atten-zione nei confronti dei mala-ti, che per la loro infermitàsono separati dal resto dellacomunità cristiana, impediti

L

S. Biagio e S. AgataS. Marino e Cibenoin festa

A distanza di appena due giornile parrocchie confinanti di S.Marino e Cibeno festeggianoi rispettivi santi patroni: SanBiagio, la cui memoria ricor-re il 3 febbraio e Sant’Agatache si ricorda il 5 febbraio. Idue santi sono accomunatidalla medesima eroica testi-monianza di fede cristianaculminata nel martirio. S.Biagio visse tra il III e IVsecolo a Sebaste in Armenia,fu medico e vescovo e, a frontedel suo rifiuto di rinnegare lafede cristiana, morì decapita-to il 3 febbraio 316, dopoaver subito torture e sevizie.Stessa sorte per S. Agata, vis-suta a Catania nel III secolo,consacratasi nella verginitàal Signore, rifiutò i tentatividi seduzione del proconsoleQuinziano e fu accusata divilipendio della religione diStato. Anch’essa sottopostaa varie torture e supplizi inragione della sua fede, morìil 5 febbraio 251. S. Biagio ènoto per essere invocato con-tro le malattie della gola; S.Agata è patrona delle puerperee delle gestanti.

Le celebrazioni:Martedì 3 febbraio S. Marino- ore 19: S. Messa in onore diS. Biagio- ore 20: Cena in parrocchia(prenotarsi al n. 059.684120)

Giovedì 5 febbraio a Cibeno- ore 9,00: esposizione del SS.Sacramento e recita delle Lodi- ore 20,15: recita dei Vespri- ore 20,30: S. Messa in onoredi S. Agata celebrata dal Ve-scovo mons. Elio Tinti

Abile, con il sorrisoPaolo Luppi e il presepe del Seminario

Non ha smontato il presepio finché don Francesco Cavazzutinon è rientrato dal Brasile; un omaggio al sacerdote che,anche se non vedente, ha saputo cogliere l’eleganza di ungesto ricco di significato.Paolo Luppi, portiere del Seminario, accoglie chiunque conun sorriso grande come il mondo. Gentile, disponibile, Paoloha il dono di un’eccellente manualità che trova modo dimanifestarsi anche in piccoli lavori artigianali. Infatti sono diLuppi le varie, piccole scene che arricchiscono il presepe delSeminario. Bellissimi i suoi mini carri agricoli, il suo alberodi mele, la sua fontana con l’acqua corrente, il cibo sui tavoli,il carro d’angurie. “Perché ci sono anche quelle – precisaPaolo Luppi -, mi sono informato prima di farle. A Gerico, inquesta stagione, le angurie ci sono e sicuramente qualcuno,più di duemila anni fa, avrà pensato di fare un dono graditoalla Sacra famiglia”.

A.B.Sul prossimo numero di Notizie,intervista a don Francesco Cavazzuti.

Si cercano educatoriL’associazione-onlus Effatá cerca nuovi educatori dainserire presso i centri educativi Hip-hop e Hip-hop Up-prendo. Per informazioni e colloqui è possibile rivolger-si alla segreteria, presso l’Oratorio cittadino Eden, tel059 651103 o a Chiara Buzzega, cell 333 3828449.

nelle relazioni sociali che co-stituiscono la nostra vita ditutti i giorni.Questo ministero richiama lacura di queste persone, lapossibilità di ricreare queilegami che sono necessariperché si possa continuare asperare, a sentirsi membravive, importanti, significati-

ve di un contesto che altri-menti tende a nascondere chiè debole”.Il mandato a più di duecentoministri, uomini e donne, gio-vani e meno giovani è dun-que un segno importante diquesta attenzione che la co-munità ha e deve avere “ver-so gli ultimi della società, versocoloro che rischiano di nonessere visibili – conclude donBaraldi –: un ministero depu-tato alla visita e alla distribu-zione dell’Eucaristia non èsolo un annuncio del Vange-lo di Gesù ma diventa anche,per l’oggi, un elemento cul-turalmente significativo”.

B.B.

Monsignor G. Busani

211 febbraio '09

Si è concluso con il concerto di sabato 24gennaio il festival di musica anticaLa musica sacra nella terra dei Pio

Arrivederci a novembreLa serata finale della manifestazione di musica antica La musicasacra nella terra dei Pio ha visto esibirsi, presso la Chiesa diQuartirolo, otto affermati solisti dell’Ensemble vocale MusicaFicta,diretti dal maestro riminese Andrea Angelini.I cantanti professionisti del noto gruppo vocale, provenienti davarie città italiane ed estere e da esperienze di elevato spessoreartistico, hanno offerto l’esecuzione integrale della Missa Brevisdi Giovanni Pierluigi da Palestrina e delle maggiori opere deicompositori rinascimentali spagnoli Francisco Guerrero, Cristòbalde Morales e Alonso Lobo, concludendo con la toccante inter-pretazione di due brani di autore contemporaneo (Villette eChilcott), a dimostrazione della grande versatilità degli esecuto-ri.Di assoluto spessore è da considerarsi la prestazione offertadagli otto cantanti, che ha unito qualità e raffinatezza esecutivaal rigore stilistico. Fragorosi e meritati sono stati gli applausi diun pubblico entusiasta per i nove interpreti, che hanno chiuso inbellezza questa seconda edizione del festival La musica sacranella terra dei Pio.La rassegna, dedicata alla riscoperta dell’antico patrimoniomusicale italiano e locale, ha registrato grande successo dipubblico e critica, grazie alla partecipazione di importanti solistie formazioni strumentali e vocali di fama internazionale. L’at-tività del festival riprenderà il novembre prossimo coordinata daAronne Contini, Maurizio Gasparini, Luisa Rondini e An-drea Girini, presidente della Schola Cantorum Regina Nivis diQuartirolo, già segnalatisi in questa prima edizione per l’assiduoimpegno profuso nell’organizzazione della manifestazione.L’Associazione culturale Schola Cantorum Regina Nivis,promotrice dell’iniziativa, ringrazia infine sentitamente gli entisostenitori della rassegna, la Fondazione Cassa di Risparmio diCarpi, la Diocesi e il Comune di Carpi, invitando il pubblico allaprossima edizione del festival, che vedrà la partecipazione dinuovi celebri solisti e gruppi vocali e strumentali, oltre allariscoperta dell’opera dimenticata di altri illustri musicisti carpigiani.

Enrico Caffari

APPUNTAMENTI

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Telefono 059/650571

L’angolo di Alberto

INCONTRI, LE FIABE CHE AIUTANO A CRESCEREDa giovedì 29 gennaio a sabato 21 febbraioCarpi – Auditorium C. Rustichelli, via San Rocco 5 e Biblioteca Il FalcoMagicoTre serate e tre laboratori per capire il mondo dei bambini: “Le fiabe cheaiutano a crescere”, organizzato dal Centro per le Famiglie e dallaBiblioteca Il Falco Magico, prende il via giovedì 29 gennaio con il primoincontro, “Significato delle fiabe nello sviluppo della personalità” (ore20.30, Auditorium Rustichelli), seguito dal laboratorio (ore 10-12, Biblio-teca Il Falco Magico). Per il programma completo www.carpidiem.it. Leserate sono aperte a tutti i genitori, ingresso libero e gratuito, per ilaboratori è necessario iscriversi presso la Biblioteca.

CONCERTI, LA TERZA EDIZIONE DI “IN CORDE”Giovedì 5 febbraioCarpi – Sala delle Vedute di Palazzo dei PioNell’ambito della Rassegna regionale “In Corde”, che vede come stru-mento protagonista la chitarra, si inserisce l’appuntamento di Carpi, conil concerto di giovedì 5 febbraio, alle ore 21, presso la Sala delle Vedutedi Palazzo Pio. A cura dell’Istituto Superiore di Studi Musicali Vecchi-Tonelli di Modena e Carpi. Per informazioni tel. 059/649915 SegreteriaIstituto Tonelli.

MIRANDOLA, LELLA COSTA AL TEATRO NUOVOSabato 31 gennaioMirandola – Teatro NuovoSabato 31 gennaio, alle ore 21, al Teatro Nuovo di Mirandola andrà inscena la prima di “Ragazze, Nelle lande scoperchiate del fuori”, lospettacolo teatrale ideato e interpretato da Lella Costa. Regia di GiorgioGallione. Prevendita biglietti presso Teatro Nuovo: venerdì 30, orario 17–19, sabato 31, orario 17–19/20–21. Tel e fax: 0535/26500; Email:[email protected].

Annalisa Bonaretti

importante, per me, es-sere oggi qui: l’annoscorso ero adAuschwitz, oggi a

Carpi e a Fossoli. E’ un modoper capire un percorso chedovrebbero fare tutti, soprat-tutto i giovani e le forze poli-tiche per continuare a ricor-dare. Auschwitz è un appellodi attualità, anche oggi serveper non dimenticare mai”,queste le parole che pronun-cia la seconda carica delloStato, Renato Schifani, invisita ufficiale in città in oc-casione della Giornata dellaMemoria, dopo il discorsoufficiale.Arriva in piazza Martiri alle14.20 Schifani, una cinquan-tina gli uomini delle forzedell’ordine impiegati – allamattina la bonifica del Ca-stello -, un corteo di macchi-ne che non finisce mai. L’in-gresso al Museo Monumentoal Deportato Politico e Raz-ziale, il picchetto d’onore del-l’Accademia, il Silenzio, lacorona, poi tutti in macchinaper raggiungere il Campo diconcentramento. Quando ar-riva a Fossoli, dopo essersifermato in un bar della piaz-za, sono le 15.15, una scola-resca di Correggio è in visitaal Campo. Si ferma a salutarliSchifani, e al termine del suopassaggio in quella strutturacapace ancora di mettere ibrividi gli lancia un bacio.Un gesto apprezzato.Il cuore della visita in città èil discorso pronunciato nellabaracca didattica quando ilpresidente del Senato ricordache “proprio oggi, il 27 gen-naio, si celebra per il nonoanno il Giorno della Memo-ria istituito dal Parlamentoitaliano per ricordare le vitti-me delle persecuzioni nazistedegli ebrei, degli oppositoripolitici, di gruppi etnici e re-

ligiosi. Queste terre comme-morano oggi anche il 64° an-niversario dell’eccidio diCurva Cattania: 32 personenella notte tra il 26 e il 27gennaio 1945 furono uccisedai fascisti e i loro corpi ab-bandonati. Il 27 gennaio ven-nero abbattuti i cancelli diAuschwitz, il 27 gennaio èstato scelto per ricordare…Sembra assurdo, ma il vuotodi ragione, umanità, carità chedeterminò le atrocità di allo-ra, può ancora minacciare ilnostro futuro”.Schifani ha sottolineato come“la storia di dolore e diemarginazione degli ebrei chevivono nella nostra Italia ciappartiene. Come italiani, l’or-rore ci ha contagiato. Sappia-

mo cosa è stato e rimarremoattenti. Noi saremo testimo-ni”. Essere qui, in questa ba-racca, in questo campo pro-prio oggi è un segno chiaro,un messaggio evidente nonrelegato sui libri di storia.Conclude, Renato Schifani,con un appello ai giovani ericordando che “non dimen-ticare significa realizzare unarealtà di vera integrazionerazziale, ma anche multietnicae religiosa e tutti noi siamochiamati a concorrere. E’ que-sta la via tracciata dai nostriPadri Costituenti che, con fer-mezza, con alta e serena con-sapevolezza, abbiamo il do-vere di percorrere”. E trasfe-rire, “in un ideale passaggiodi testimone, ai giovani”.

Il 27 gennaio il presidente del Senato Schifani invisita al Campo di Concentramento di Fossoli

Ricordare, una necessità

“E’

MemoriaIn due occasioniFocherini propostoal grande pubblico

Martedì 27 gennaio, in oc-casione della Giornata na-zionale della Memoria, SanMarino TV (l’emittentedella Repubblica) ha man-dato in onda il programma“Bontà illegale”, un appro-fondimento sulla Shoahdegli ebrei che si spingefino ai genocidi moderni,dai Balcani al Ruanda. Si èparlato anche di OdoardoFocherini durante questatrasmissione che adesso èvisibile sul sitowww.sanmarinortv.smAncora Odoardo protago-nista di una parte del con-certo che si è tenuto lo scor-so lunedì 26 gennaio alTeatro comunale di Bolo-gna e organizzato in occa-sione della Giornata dellamemoria dallaFondazione del Teatro co-munale assieme al Conser-vatorio e all’Accademiadelle belle arti. In aperturaè stato eseguito da Ales-sandro Pivetti, giovanecompositore diMortizzuolo, un brano perorchestra su testotratto dalle lettere diOdoardo Focherini. “Sonomolto felice di aver fattoconoscere, anche se dalontano, qualche tratto dellapersona di Focherini cosìpreziosa per molti di noi”,ha detto Pivetti al terminedello spettacolo, moltopartecipato e apprezzato.

B.B.

Cultura e Spettacoli

Al Sacro Cuore di Modena si studia il gospel

A scuola si impara il Gospel.E’ questa la proposta dell’Isti-tuto Sacro Cuore rivolta adinsegnanti e studenti dellemedie inferiori e superiori at-traverso un seminario residen-ziale che si terrà giovedì 5 evenerdì 6 febbraio dal titolo“The Long Road to Freedom…from Spirituals to Hiphop”.A dirigere il corso intensivo sarà il maestro Nehemiah Brownaffiancato dal gruppo Faith Gospel Choir.L’iniziativa didattica è supportata dal contributo economicodella Fondazione Cassa di Risparmio di Modena.Il seminario si concluderà con il coinvolgimento di tutti gliallievi nel concerto aperto al pubblico, ad ingresso libero, chesi terrà venerdì 6 febbraio alle ore 20,30 presso il Teatrodell’Istituto Sacro Cuore, in viale Storchi a Modena, ospitestraordinario la cantante americana Josie St Aimee.Info: Faith Gospel Choir – Tel. 339 2235185 –www.faithgospelchoir.it – Istituto Sacro Cuore – Modena – tel.059 210187 – www.sacrocuoremodena.it

22 1 febbraio '09

Ai sensi del D.Lgs n. 196 del 30/06/1993 si comunica che i dati dei destinatari del giornale, forniti all'impresa editrice Notizie scrl all'attodella sottoscrizione dell'abbonamento, o diversamente acquisite da enti e associazioni collegati, sono contenuti in un archivioinformatico idoneo a garantire la sicurezza e la riservatezza. Tali dati saranno utilizzatti, salvo divieto espresso per iscritto dagliinteressati, oltre che per il rispetto al rapporto di abbomaneto o di invio pacchi, anche per le proprie attività istituzionali, ivi compresela comunicazione, l'informazione e la promozione, nonchè per conformarsi ad obblighi normativi e di legge.

Settimanale della Diocesi di Carpi

ASSOCIATO ALL'USPI - UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANAE ALLA FISC - FEDERAZIONE ITALIANA SETTIMANALI CATTOLICI

Via don E. Loschi, 8 – 41012 Carpi (Mo)Tel. 059/687068 – Fax 059/630238

Redazione: [email protected]: [email protected]

Pubblicità: [email protected] Grafica: [email protected]

Agenda Ogni settimana i recapiti di uffici, enti,associazioni legati alla vita della Diocesi di Carpi:GLI UFFICI DIOCESANI

CURIA VESCOVILE

La curia diocesana è compostada persone e uffici che da vicinocollaborano con il Vescovo nelsuo ufficio, in attuazione degliorientamenti e delle linee pasto-rali. Di fatto è l’organo di studio,elaborazione ed esecuzione delpiano pastorale.

Sede: Curia Vescovile, C.so Fanti, 13 - Carpi.Tel 059 686048, Fax 059 6326530.

CARITAS DIOCESANA CARPIHa il compito di realizzare l’at-tuazione del precetto evangelicodella carità nella comunitàdiocesana e nelle parrocchie.

Sede Legale: c/o Curia Vescovile, Corso Fanti,13 – Carpi.Sede Operativa: c/o Porta Aperta Carpi, ViaPeruzzi, 38 – 41012 Carpi (MO). Tel 059689370, Fax 059 6329186. Sito internet::www.caritascarpi.it; e-mail:[email protected]: da lunedì a venerdì dalle 9 alle 12,30 edalle 15,30 alle 18,30.

SERVIZIO DIOCESANOPER LA PASTORALE GIOVANILE

Coordina, promuove e sostiene,attraverso la sua Commissione,le attività educative e la forma-zione degli educatori. Promuovela realizzazione di progetti edu-cativi specifici in vari ambiti pa-storali. Prepara le attività legatealla GMG a livello locale e na-zionale. Propone e diffonde i sus-sidi formativi per i giovani.

Sede e Recapiti: Curia Vescovile, e-mail:[email protected]: tutti i giorni previo accordo telefonico

UFFICIO BENI CULTURALISi occupa del censimento, dellacura e della promozione dei beniculturali presenti sul territoriodiocesano.

Sede e Recapiti: Curia Vescovile

UFFICIO CATECHISTICOSovrintende la cura della catechesinell’ambito territoriale diocesano,sostenendone lo sviluppo in at-tuazione degli orientamenti e dellelinee pastorali del Vescovo e instretto rapporto con le concreteesigenze del popolo di Dio.

Sede e Recapiti: Curia Vescovile, e-mail:[email protected]: tutti i giorni previo accordo telefonico

UFFICIO DI PASTORALE DELLA SALUTECura la pastorale per i malati,collabora con le associazioni disostegno ai malati presenti sulterritorio diocesano.

Sede: c/o Curia Vescovile, Corso Fanti, 13 –Carpi. Tel 059 686048, Fax 059 6326530

UFFICIO LITURGICOOffre aiuti validi e concreti pervivere la liturgia come fonte eculmine dell’esistenza, e dunqueper riscoprire, a partire da essa, ildono di Dio che è stato posto inciascuno.

Sede e Recapiti: Curia Vescovile

UFFICIO MISSIONARIOTiene i contatti con tutti i missio-nari della Diocesi nei diversi Paesidel mondo e coinvolge la comu-nità su progetti in loro sostegno.

Sede: Curia Vescovile; Recapiti: Tel e fax 059689525. e-mail:[email protected]: dal lunedì al sabato dalle 9 alle 12,30 e ilmartedì dalle 15 alle 18.

UFFICIO PELLEGRINAGGIOrganizza e coordina i pellegri-naggi diocesani; consulenza alleparrocchie nell’organizzazione diviaggi; possibilità per privati diprenotare pellegrinaggi e viaggiautonomi; consultabili numero-se pubblicazioni.

Sede: Curia Vescovile; Recapiti: Tel e Fax 059652552, e-mail: [email protected]: dal lunedì al sabato dalle 9 alle 12.

UFFICIO PER LA PASTORALE FAMILIAREProgetta momenti di riflessionespecifica sulle tematiche fami-liari più urgenti, creando occa-sioni e luoghi in cui sia possibileun confronto sui principali nodidella vita familiare

Sede: c/o Curia Vescovile, Corso Fanti, 13 –Carpi. Tel e Fax 059 689525. e-mail:[email protected]

UFFICIO PER LA PASTORALESOCIALE E DEL LAVORO

Realizza momenti di approfon-dimento e dialogo sulle principa-li tematiche della Dottrina socia-le della Chiesa, promuove in-contri con le realtà locali delmondo del lavoro.

Recapiti: Nicola Marino cell. 348 0161242e-mail: meryeghio@virgilio

UFFICIO PER L’EDUCAZIONE E LA SCUOLASi propone come punto di riferi-mento, coordinamento di soste-gno di iniziative e di formazionee aggiornamento rivolte a chi operanella scuola e nel mondo del-l’educazione. Tiene i contatti conle comunità parrocchiali con lescuole e con il territorio.

Sede e Recapiti: Curia VescovileOrario: lunedì dalle 9 alle 11; venerdì dalle 10alle 12 (o per appuntamento)

UFFICIO PER L’INSEGNAMENTODELLA RELIGIONE CATTOLICA

Cura la formazione degli inse-gnanti di religione, la loro distri-buzione nelle scuole e il lorocollegamento con l’Ufficio scuola.

Sede e Recapiti: Curia VescovileOrario: lunedì dalle 9 alle 11; venerdì dalle 10alle 12 (o per appuntamento)

UFFICIO PER LE COMUNICAZIONI SOCIALISi occupa del coordinamento edella promozione dei mezzi dicomunicazione sociale. Mette adisposizione di tutte le parroc-chie e realtà ecclesiali un servi-zio di ufficio stampa e gli spazidel sito internet diocesano.

Sede: Via Loschi, 8 - Carpi. Tel 059 687068,Fax 059 630238. e-mail:[email protected]: dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12,30.

Direttore Responsabile: Luigi LammaCoordinamento di Redazione: Annalisa Bonaretti – CoordinamentoArea Ecclesiale: Benedetta Bellocchio e Virginia Panzani – Redazio-ne: Eleonora Tirabassi (Mirandola – Concordia), Daniele Franda,Saverio Catellani, Corrado Corradi - Fotografia: Paolo Santini, Rober-to Rossi, Fotostudioimmagini. Editore: Notizie soc. coop.Grafica e impaginazione: Compuservice sas - 059/684472

Registrazione del Tribunale di Modena n. 841 del 22.11.86 - C.C.P. n. 15517410 intestato a Notizie, Settimanaledella Diocesi di Carpi - Stampa: Sel srl - Cremona - Autorizzazione Prot. DCSP/1/1/5681/102/88/BU del 13.2.90.Notizie fruisce dei contributi statali diretti di cui alla Legge 7 agosto 1990 nr. 250.

Una copia 1,50(i.i) - Copie arretrate 3,00(i.i)ABBONAMENTO ORDINARIO 35,00 (i.i)

ABBONAMENTO SOSTENITORE 50,00 (i.i)BENEMERITO 100,00 (i.i)

GIOVEDÌ 29INCONTRI• Ore 9,30 – Seminario – Consiglio

Presbiterale Diocesano• Ore 21 – Seminario – Consiglio Pa-

storale Diocesano

SABATO 31AZIONE CATTOLICA• Ore 20,30 - Parrocchia di Fossa -

Veglia della Pace aperta a tutti igiovani e giovanissimi

DOMENICA 1 FEBBRAIOGiornata nazionale per la vitaINCONTRI• Ore 16,30 – S. Ignazio – Conferenza

biblica (CIB) su “Il destino già scrit-to di Gesù”. Relatore mons.Ermenegildo Manicardi, biblista erettore Almo collegio Capranica,Roma

• Ore 20 – Seminario – Incontro delVescovo coi sacerdoti giovani

LUNEDÌ 2 FEBBRAIOGiornata mondiale per la vita consa-crata

MARTEDÌ 3INCONTRI• Ore 21 - Chiesa di Sant’Ignazio -

Incontro per catechisti ed educatoridell’iniziazione cristiana

GIOVEDÌ 5PREGHIERA• Ore 21 – S. Chiara - Preghiera per le

vocazioni

VENERDÌ 6INCONTRI• Ore 21 – Sala Congressi, Carpi –

Incontro per la Giornata mondialedella vita. “La forza della vita”, in-tervengono Antonella Diegoli, pre-sidente Federvita Emilia-Romagnae Paolo Marchionni, medico, esper-to di bioetica.

SABATO 7INCONTRI• Ore 11 – S. Ignazio – Inaugurazione

Mostra su san Paolo “Sulla via diDamasco. L’inizio di una vita nuo-va”

DOMENICA 8 FEBBRAIOINCONTRI• Ore 16,30 – Sala Duomo – Confe-

renza biblica (CIB), “Predestinatialla salvezza, nessuno escluso!”.Relatore mons. Romano Penna, do-cente alla Pontificia UniversitàLateranense

PREGHIERA• Ore 17,30 – San Nicolò – S. Messa

per la Giornata della vita consacratae rinnovo dei voti dei Religiosi

Giovedì 29 gennaio alle ore 21 su è-tv Antenna1

Mercoledì 11 febbraio,alle ore 19 nella chiesaparrocchiale di Fossoli

verrà celebrata una santamessa in suffragio

di don Luigi Bertolla,a sei anni

dalla sua scomparsa.

Corso di formazione per catechisti

L’incontro possibileCatechesi e sacramenti

per le persone diversamente abiliCarpi, chiesa di Sant’Ignazio

Martedì 3 febbraio, ore 21“L’impegno della comunità parrocchiale per l’iniziazione cristiana”

Relatore: monsignor Daniele Gianotti

Lunedì 9 febbraio, ore 21“La partecipazione alla vita della comunità parrocchiale”

Intervengono gli operatori del gruppo “L’isola che non c’è”della parrocchia di San Giuseppe Artigiano

Nelle due serate i laboratori saranno curatidalla Commissione Iniziazione cristiana dell’Azione Cattolica

231 febbraio '09

Frequenza per la diocesi FM 90,2

AGENDA del VESCOVOSegreteria vescovile Corso Fanti 7 Carpi - Tel. 059 686707

Il quotidianodei cattolici La Tv dell’incontro

Digitale terrestre - Canale 801 Sky - “E’ TV” Bologna

Ascoltate oggi la voce del SignoreDomenica 1 febbraioLETTURE: Dt 18,15-20; Sal 94; 1 Cor 7,32-35; Mc 1,21-28IV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIOANNO B – IV SETT. SALTERIO

Dal Vangelo secondo MarcoIn quel tempo, Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, [a Cafàrnao,] insegnava. Ed eranostupiti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e noncome gli scribi. Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuroe cominciò a gridare, dicendo: «Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci?Io so chi tu sei: il santo di Dio!». E Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». Elo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui.Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: «Che è mai questo? Uninsegnamento nuovo, dato con autorità. Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!».La sua fama si diffuse subito dovunque, in tutta la regione della Galilea.

CommentoGesù inizia di sabato, il giorno principale della settimana, il giorno della preghiera e della fede, il suo magistero. Non è una dottrinache si presenta da subito con i toni e i modi della rottura. Gesù, al contrario, entra nel luogo tradizionale dell’insegnamento: lasinagoga. Tuttavia, rispetto agli scribi che si limitavano a una dotta serie di citazioni di autorità passate, alla ripetizione di unmessaggio legalistico e impersonale, la parola di Gesù risuona come una novità assoluta. Egli si confronta direttamente col testobiblico appena letto, senza nascondersi dietro citazioni di altre autorità. Gesù insegna con la sua autorità di maestro: lui è ilportatore dello Spirito, il Signore della Parola. L’autorevolezza che circonda questo falegname di Nazareth non passa inosservata,si impone da sola. La zona d’ombra e inquietante è data dal grido dell’indemoniato. Una confessione blasfema e bestemmiatriceche però mette a fuoco la realtà di Gesù e diviene una involontaria risposta allo stupore della folla. Sarà la stessa vita di Gesùa confermare quello che oggi, nella sinagoga di Cafarnao, già si intuisce: l’evangelo è nella persona di Gesù; solo lui è capace dioperare quello che dice e il risultato è già evidente: la liberazione dal male. Se gli indemoniati rappresentano l’immagine tipica delpotere del male, nella loro incapacità di stabilire rapporti autentici con gli altri e col mondo, Gesù è il servo che è venuto per darela sua vita in riscatto di tutti. E il suo gesto d’amore vince la lotta e rovina i demoni.

Lunedì 2 febbraio – Presentazione del Signore - Festa patronale a PanzanoMartedì 3 febbraio – San Biagio vescovo e martire - Festa patronale a San Marino e a GavelloGiovedì 5 febbraio – San’Agata vergine e martire - Festa patronale a Cibeno

MARTEDI’ 3• dalle ore 11 alle ore 13: udienze private• ore 19: Gavello: S.Messa nella festa di S.Biagio e cena con

parrocchiani e i Sacerdoti

MERCOLEDI’ 4• Giornata personale di studio, di preghiera e di riflessione• ore 15,30: Carpi, Curia Vescovile: presiede la riunione dei

Direttori degli Uffici Pastorali Diocesani

GIOVEDI’ 5• dalle ore 11 alle ore 13: udienze private• ore 20: Cibeno: S. Messa nella festa della Patrona Sant’Agata

VENERDI’ 6• dalle ore 11 alle ore 13: riceve i collaboratori della Curia e i

Sacerdoti

SABATO 7• ore 11: Carpi, Seminario Vescovile, Aula Magna: Inaugura-

zione della mostra “Sulla via di Damasco – L’inizio di unavita nuova” Anno Paolino 2008-2009

• ore 18,30: Mirandola, Duomo: Cresima adulti

DOMENICA 8• ore 17,30: Carpi: San Nicolò: S.Messa con Religiosi e

Religiose nella Giornata Diocesana per la Vita Consacrata• ore 20: Cibeno: Cena con i sacerdoti della Diocesi nella festa

di S.Agata

GIOVEDI’ 29• ore 9,30: Carpi, Seminario Vescovile: Presiede il Consiglio

Presbiterale Diocesano• ore 21: Carpi, Seminario Vescovile: Presiede il Consiglio

Pastorale Diocesano

VENERDI’ 30• ore 10,30: Vescovado: presiede il nuovo Consiglio di Am-

ministrazione dell’Istituto Nazareno• ore 16: Curia Vescovile: presiede la nuova Commissione di

Arte Sacra• ore 17,30: Presiede la riunione dell’Ufficio rinnovato del-

l’Insegnamento di Religione Cattolica• ore 21: Carpi, Canonica Cattedrale: Partecipa al Consiglio

Pastorale Parrocchiale

SABATO 31• ore 11: Modena: Concelebra la S.Messa nella festa del

Patrono San Geminiano

DOMENICA 1• ore 9,30: Mortizzuolo: S.Messa di ringraziamento per la

inaugurazione della Chiesa restaurata• ore 20: Carpi, Seminario Vescovile: Incontro e cena con i

Sacerdoti giovani

LUNEDI’ 2• ore 8,30: Bologna: Partecipa alla Conferenza Episcopale

Regionale

ORARIO SS. MESSE

In grigio gli orari modificati dall'elenco pubblicato in precedenza.

Le parrocchie sono pregate di segnalare eventuali variazioni.

Agenda

Guercino,Presentazione al tempio

Prima messa festiva: 17,00: casa protetta Quadrifoglio/Carpine(p.zza Donatori di Sangue 1) • 18,00: Cattedrale • 18,30: S.Nicolò • 19,00: S. Francesco • 19,30: Ospedale

Festive: 7,15: S. Bernardino da S. • 7,30: S. Chiara • 8,00:Cattedrale, S. Nicolò • 9,00: Ospedale, Tenente Marchi •9,30: Cattedrale, S. Francesco, S. Nicolò • 10,00: casaprotetta Quadrifoglio/Carpine (p.zza Donatori di Sangue 1) •10,30 Cimitero • 10,45: Cattedrale • 11,00: S. Francesco, S.Nicolò • 12,00: Cattedrale • 17,30: S. Nicolò • 18,00:Cattedrale • 19,00: S. Francesco – Ospedale

Prima messa festiva: 18,30: Quartirolo • 18,30: Corpus Domini,• 19,00: S. Croce

Festive: 8,00: Quartirolo • 8,30: Corpus Domini, S. Croce •9,45: Quartirolo • 10,00: Corpus Domini, Gargallo • 11,15:Quartirolo, S. Croce • 11,30: Corpus Domini, Panzano

Prima messa festiva: 18,00: Cortile • 19,00: S. Bernardino R.,Limidi

Festive: 8,00: Limidi • 9,30: S. Bernardino R, S. Martino Secchia• 10,00: Limidi • 11,00: S. Bernardino R, Cortile • 11,15:Limidi • 17,00: S. Bernardino R.

Prima messa festiva: 19,00: S. Agata-Cibeno, S. GiuseppeArtigiano, S. Marino Ponticelli, Fossoli • 21,00: Budrione

Festive: 8,00: S.Marino • 9,30: S. Giuseppe A., S. Agata-Cibeno• 10,00: Fossoli, Migliarina • 11,00: S. Giuseppe A., S.Marino• 11,15: S. Agata-Cibeno, Fossoli, Budrione • 17,00: Fossoli(prima domenica del mese) • 18,30: S. Giuseppe A.

Prima messa festiva: 18,00: Novi di Modena • 19,00: Rolo, S.Antonio in M. • 20,30: Rovereto

Festive: 8,00: Rovereto • 8,30: Novi di Modena • 9,30: Rolo,Rovereto • 10,00: Novi di Modena • 11,00: Rovereto, S.Antonio in M. • 11,15: Rolo • 17,00: Novi di Modena

Prima messa festiva: 17,00: Mirandola S. Francesco, MirandolaCasa di Riposo • 18,00: Cividale • 18,30: Mirandola Duomo• 19,00: Mortizzuolo • 20,00: S. Giacomo Roncole

Festive: 7,30: Mirandola Ospedale • 8,00: Mirandola S. France-sco • 8,30: Cividale • 9,00: Mirandola Duomo • 9,30:Mortizzuolo, S. Giacomo Roncole • 9,45: S. Giustina • 10,30:Mirandola Duomo, Cividale, S. Martino Carano • 11,15: MirandolaS. Francesco • 11,30: Mortizzuolo, S. Giacomo Roncole •12,00: Mirandola Duomo • 17,00: Mirandola S. Francesco •18,30: Mirandola Duomo

Prima messa festiva: 18,30: Concordia • 19,00: Fossa, S.Possidonio • 20,00: Vallalta

Festive: 8,00: Concordia, S. Possidonio • 9,00: Vallalta • 9,30:Concordia, S. Caterina, Fossa, S. Possidonio 10,45: S. Gio-vanni • 11,00: Vallalta • 11,15: Fossa, Concordia • 11,30: S.Possidonio

Prima messa festiva: 17,00: San Martino SpinoFestive: 9,00: S. Martino Spino • 9,30: Gavello • 11,00: S.

Martino Spino, Quarantoli • 11,15: Tramuschio

Carpi - via Zappiano 1/a - 059637411

SETTIMANALE DELLA DIOCESI DI CARPIConcordia in festa per la Conversione di San Paolo Una copia 1,50...

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