Settimana Nazionale della Dislessia 2017 - aiditalia.org · 8. saper condurre con sicurezza...
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Lettura e scrittura: attività preparatorie e di potenziamento infanzia/primaria
Settimana Nazionale della Dislessia 2017
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Marilena MeloniPARMA 7 OTTOBRE 2017
IMPARARE A LEGGERE E A SCRIVERE E’ UNA DELLE AVVENTURE PIU' AFFASCINANTI DELLA VITA
RENDIAMOLA POSSIBILE, CON QUALSIASI MEZZO, A TUTTI I BAMBINI.
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COSA FAREPER PREVENIRE LA MAGGIOR PARTEDEI DISTURBI DI LETTURA E NON RENDERE L’IMPARARE A LEGGERE E A SCRIVEREUNA DOLOROSA SCONFITTA?
L’IMPEGNO DELLA SCUOLA COME ISTITUZIONE Gli insegnanti devono avere conoscenze pedagogiche, didattiche, psicologiche
conoscere gli studi e le ricerche riguardanti l’apprendere
essere in grado di valutare e scegliere i libri di testo
saper organizzare e condurre gruppi di recupero e potenziamento
essere in grado di individuare i segnali di disturbo d’apprendimento
saper entrare in sintonia con gli alunni
riuscire a mettersi dalla parte delle famiglie
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E’ un grosso errore mettere l’insegnamento di lettura e scrittura nelle mani di insegnanti inesperti o non formati; sono necessari formazione, accompagnamento e consapevolezza.
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IL CONTRIBUTO DELLE NEUROSCIENZE
STANISLAV DEHAENE
scienziato cognitivo
I neuroni della lettura Come impara a leggere il nostro cervello da primate? Esistono metodi di lettura migliori di altri? Utilizziamo le stesse aree corticali quando leggiamo l'italiano, l'arabo o il cinese? I nostri circuiti corticali originariamente destinati al riconoscimento degli oggetti si sono "riciclati" per decifrare caratteri dalle più diverse dimensioni e fogge. Questa conversione è stata lenta, parziale e non priva di difficoltà, come mostrano i ripetuti scacchi cui vanno incontro i bambini (e non solo…).
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“I ritmi possono variare, ma tutti posseggono gli stessi circuiti cerebrali e beneficiano di un apprendimento rigoroso della corrispondenza grafema-fonema.
Gli alunni la cui attenzione non è puntata sulla codifica delle lettere e dei grafemi soffrono di un ritardo nella lettura non trascurabile che persiste per più anni, anche se finisce per sparire.” Dehaene
CONFERME OTTENUTE ATTRAVERSO TECNICHE DI NEUROIMAGING
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“ I metodi globali o ideovisivi non funzionano. I bambini di qualunque origine sociale hanno
vantaggio con un apprendimento esplicito e più’ precoce imparando le corrispondenze tra lettere
e suoni del linguaggio.” Stanislas Dehaene
NON E’ PIU’ IL CASO DI SPERIMENTARE
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LA SCUOLA DELL’INFANZIA
La scuola deve mettere i docenti in condizione di
1. conoscere il modello teorico di Ferreiro Teberosky 2. avere riferimenti pedagogici, didattici e psicologici 3. conoscere le tappe evolutive del linguaggio 4. conoscere le tappe di sviluppo psicologico 5. sapere come funziona la lettura 6. riconoscere i disturbi di linguaggio 7. riconoscere i segnali di rischio DSA 8. saper condurre con sicurezza attività metafonologiche
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inoltre:
‣ importanza dell’ambiente ‣ le routines a sostegno di lettura e scrittura ‣ prerequisiti alla lettura e alla scrittura ‣ progetti di continuità ‣ gli strumenti di osservazione sistematica ‣ l’invio ai servizi e l’intervento del logopedista ‣ monitoraggio: protocolli e azioni per la rilevazione ‣ incontri di sensibilizzazione con i genitori
Un paio di indicazioni
NOcopiatura di parole e frasi quaderni, astucci, cartelle coloritura fine a se stessa
NOattività fonologica come fosse un compito, ma un gioco per giocare con le parole
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SI percorso organizzato e graduato con filastrocche, conte, ninnananne, rime, trenini di parole, memori, insiemi di figure, gettoni, domino, puzzle… cartelloni in stampato maiuscolo, simboli…
SI esercizi di manualità grafica, ma non connessi alla lettura
SI molta attenzione alla postura da seduti, all’impugnatura, al segno
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La scuola dell’infanzia necessita di una formazione sugli aspetti teorici e sulle attività fonologiche da proporre, sin dai 3 anni, nei 4 e nei 5 (studio Martini 1995).
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Legge 170/2010 art.4 (.) formazione del personale docente e dirigenziale delle scuole di ogni ordine e grado, comprese le scuole dell‘infanzia, finalizzata ad acquisire la competenza per individuarne precocemente i segnali e la conseguente capacità di applicare strategie didattiche, metodologiche, educative e valutative adeguate.
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LA SCUOLA PRIMARIA ‣ progetti di continuità con l’infanzia ‣ valutazione in entrata delle competenze fonologiche
(protocolli specifici, griglie osservative, check list ‣ metodo di insegnamento ‣ carattere di scrittura ‣ tempi e tappe del percorso ‣ osservazione degli aspetti emotivi dei bambini in entrata ‣ l’insegnante come tutor della scrittura ‣ il monitoraggio a metà e fine percorso - valutazione ‣ le attività di potenziamento ‣ le attività di recupero ‣ il rapporto con la famiglia ‣ l’invio ai servizi
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I SEGNALI
• Difficoltà ad effettuare una adeguata segmentazione o analisi fonologica;
• difficoltà a mantenere in memoria la sequenza fonologica per poterla tradurre graficamente in modo corretto;
• difficoltà nel sistema di conversione fonema/grafema; • povertà lessicale
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‣ Individuare i bambini in difficoltà ‣ collaborazione Referente DSA - Logopedista ‣ patto pedagogico con i genitori ‣ patto pedagogico con i bambini ‣ monitoraggio, ulteriori test, prove osservative ‣ i gruppi: sedute, tempi e luoghi ‣ percorso: scientificità, gradualità, semplicità ‣ calma, lentezza, approfondimento
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Recupero e potenziamento
inoltre:
formazione e studio famiglie: coinvolgimento, protezione, controllo delusione familiare vulnerabilità, umiliazione per l’insuccesso grande attenzione al benessere scolastico costruzione dell’identità personale presente e futura
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“... quando un docente osserva caratteristiche atipiche nelle prestazioni scolastiche predispone attività specifiche di recupero e potenziamento...”
“... se, anche a seguito di tali interventi, l’atipia permane, sarà necessario comunicare alla famiglia quanto riscontrato, consigliandola di ricorrere ad uno specialista per accertare la presenza o meno di un DSA”. (art.2.4)
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Le Linee Guida sui DSA
ma
Imparare a leggere e a scrivere è una delle più affascinanti avventure della vita,
non roviniamola a scuola.
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RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICIGriglie osservative Infanzia‣Terreni, Tretti, Corcella, Cornoldi, Tressoldi IPDA “Questionario osservativo per l’identificazione precoce delle difficoltà di apprendimento” Trento, Erickson, 2011
‣ Ventriglia “Griglia di osservazione sistematica per l’identificazione precoce di indicatori di rischio di DSA nella scuola dell’infanzia”
Prove fonologiche ingresso Primaria‣ Protocollo Stella “Imparare è difficile?” Supplemento a “L’Ecole Valdotaine “ n.20 1994 - Modena - Tutte le Direzioni Didattiche
‣ AA.VV.“La dislessia raccontata agli insegnanti 2 “(a cura di AID) ed. Libriliberi 2003
Testi consigliati sull’apprendimento di lettura e scrittura‣ Calvani e Ventriglia “Insegnare a leggere ai bambini” Carocci editori
‣ Dehaene “I neuroni della lettura” Raffaello Cortina editore
‣ Ferreiro Teberosky “La costruzione della lingua scritta nel bambino” Giunti editore
‣ AA.VV. “Dislessia: lavoro fonologico tra la scuola dell’infanzia e la scuola primaria” Libriliberi, 2006