settembre duemila12 - Il Palio di Asti | Collegio dei ... · nche quest’anno sono lieto di...

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16 settembre duemila12

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16settembreduemila12

Circolo Golf Club Città di Asti Recinto San Rocco, 5 (zona Corso Alba) Asti Tel. 0141.208033 - 350476 fax 0141.208033

www.golfasti.it [email protected]

UN RINGRAZIAMENTOPARTICOLARE A

UN RINGRAR ZIAMENTOPAPP RTICOLALL RE A

nche quest’anno sono lieto di portare il mio saluto al Palio di Asti, una delle manifestazioni più importanti che si svolgono nella nostra regione e che

rappresenta un’eccezionale volano per attrarre in Piemonte un sempre maggior numero di turisti, anche stranieri.La città di Asti infatti, con le sue cento torri testimonianza di un passato nobile e prestigioso, i suoi portici ottocenteschi, le piazzette del centro, i palazzi le botteghe, inserite in un contesto urbano medievale, merita di essere considerata parte integrante dei tradizionali circuiti turistici piemontesi, non solo da un punto di vista enogastronomico, ma anche storico e culturale.Ed è proprio in occasione del Palio che la città mostra il suo volto migliore, in una vera e propria esplosione di festa e di colori che animano i rioni e le vie cittadine.In particolare il corteo storico, composto da oltre milleduecento personaggi in costume medievale, rimane l’elemento che più affascina i sempre numerosi visitatori. L’accuratezza delle rievocazioni storiche, la maestria delle sartorie di borgo nel riprodurre fedelmente le fogge degli abiti traendole da affreschi e dipinti d’epoca, fanno del corteo uno spettacolo davvero unico.Agli organizzatori, ai partecipanti al Palio e a tutti gli astigiani va quindi il mio ringraziamento per l’impegno enorme e la passione che mettete nell’organizzazione di questa manifestazione e l’augurio di ripetere e magari incrementare il successo degli anni passati.Sono certo che anche quest’anno il Palio di Asti saprà regalare a tutti i visitatori uno spettacolo scenografico, emozionante ed indimenticabile.

ROBERTO COTAPresidente della Regione Piemonte

A

e

a nuova Amministrazione comunale si affaccia al governo della Città con l’intento di dare grande impulso al Palio, manifestazione importante che dà

lustro e visibilità ad Asti e al suo territorio, sia a livello nazionale sia internazionale.Riconosciamo la grande passione ed il lavoro dei Comitati senza i quali il Palio non sarebbe quello che è e siamo anche consci che il Collegio dei Rettori, assise operativa che vaglia le proposte da discutere in Consiglio del Palio, in questi anni è cresciuto molto. Tanto da garantire, tra l’altro, quattro riunioni all’anno di corse a pelo allo stadio, che hanno la funzione non soltanto di riavvicinare il pubblico al mondo dei cavalli, ma anche quella di selezionare i nuovi fantini per il Palio.In questo quadro così attivo anche il Comune, nonostante le difficoltà, garantirà il suo appoggio determinante, con finanziamenti, uffici, strutture per l’organizzazione generale che ci consentirà di arrivare a settembre con le carte in regola.Il Palio è una “macchina” complessa, fatta di migliaia di tessere :ognuna deve essere collocata al posto giusto per offrire ai nostri concittadini e ai numerosi turisti quello spettacolo magico ed appassionante che fa ritornare la città ai suoi fasti medievali. Va detto che il Palio non è solo bandiere e costumi, ma rivela anche un aspetto economico rilevante che va a beneficio di tutte quelle attività, a partire da artigiani, commercianti e pubblici esercizi, che offrono un servizio importante a turisti italiani e stranieri, sempre più numerosi.In sintesi, coesione sociale, storia, tradizioni, turismo ed economia sono le componenti fondamentali di una Festa, vero patrimonio della Città, prima ancora che dei turisti.In ultimo, ma non per ultimo, grazie ai qualificati sponsor che con la loro vicinanza rendono più semplice il nostro lavoro. Non ci resta che brindare con una coppa di Asti Spumante al Palio che verrà e…Vinca il migliore!

FABRIZIO BRIGNOLOSindaco di Asti

ALBERTO PASTAAssessore al Palio

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di corsedi corse di

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LA

CIT

...

Fondata dai Liguri su una altura («Ast» in ligure significherebbe terra rialzata), la ro mana Hasta Pompe-ia è segnalata da Plinio fra le co-lonie romane di maggiore impor-tanza dell’antica Liguria. Presumibilmente nell’89 a.C. fu ricono sciuta colonia romana, per ef-fetto della Lex Pompeia che diede lo Ius Latii e la Latinitas alla Transpada-nia. Da allora essa accrebbe sempre più la sua impor tanza economica e, nel 568, ebbe inizio il suo periodo di maggior floridezza, quale sede di un importante Du cato longobardo e di una primaria Corte di Giustizia. Costituita in Con-tea sotto i Franchi, go vernata in seguito dall’autorità dei vescovi, la città si affermò vigorosamente verso la fine del sec. XI diventando, in breve, il più importante libero comune del Piemonte.Nel sec. XII divenne uno dei più ricchi e potenti comuni d’Italia, ebbe diritto di bat tere moneta e diede vita ad una fitta serie di rapporti commerciali con la Francia, le Fiandre e l’Inghilterra. Conservò la forma repubblicana fino al 1313 quando passò agli Angioini, poi ai Visconti ed infine ai Savoia (1575).Nei secoli XVII e XVIII durante le guerre di successione di Spagna ed Austria per il pos-sesso del Monferrato, fu ripetutamente invasa ed occupata. In epoca napoleonica Asti divenne capoluogo del Dipartimento del Tanaro per tornare definitivamente ai Savoia dopo la Restaurazione.Dopo l’Unità d’Italia i destini della cit tà seguirono quelli della neonata nazione, confon-dendosi con la storia d’Italia. Carat terizzata sin dal XIII secolo da una econo mia vivace, ricca di traffici e di commerci, spesso divisa dalle faide di nobili quanto animose casate, concupita da Signorie straniere per la ric chezza delle sue contrade e per la posizione strategica, «Asti Repub blicana» conserva una gradevole atmosfera medievale. Le torri e le caseforti, testimo nianza di un passato nobile e pre stigioso, si inserisco-no nel tessuto urbano con fierezza, armonizzan do gradevolmente con le lunghe teorie di portici ottocenteschi, con le piazzette del centro storico e con il carattere schivo, ma ospitale, della gente astigiana.

... E LA SUA STORIA

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da-e più el 568, oridezza,longobardo

Costituita in Con-eguito dall’autorità dei

AASTI OGGI

È una città ospitale, a misura d’uomo, né troppo grande né troppo piccola; una città in cui è piacevole fare due passi

in centro alla scoperta di torri, palazzi e botteghe,inserite in un contesto urbano medievale.

Abitanti astigiani, astesi

Superficie territorioHa 15.182

Perimetro Territorio Km. 103.5

Popolazione77.035 abitanti

(al 31/5/2012)

Latitudine44° 54’ Nord

Longitudine8° 12’ Est

Altitudine123 m. s.l.m.

PatronoSan Secondo

(si festeggia

il 1° martedì di maggio)

IL P

ALIO

Secondo il cronista Ogerio Alfieri, antenato del più noto Conte Vittorio, la città di Asti, «...nell’an-no del Signore 1280 era colma di ricchezze, chiusa da solide e recenti mura e costituita quasi interamente da molti edifici, torri, palazzi e case da poco costruite». Nella descrizione, precisa e puntuale, Ogerio cita le buone qua-lità dei cittadini astesi giudicando li «...assennati e nobili, ricchi e potenti»e dice che «in caso di necessità la città può contare su seicento cava lieri dotati di due cavalli...» mentre «il conta-do può for nire centosessanta cavalieri dotati di un cavallo o di una cavalla...». In quegli anni gli astigia ni davano vita alla corsa del Palio: infatti la prima notizia certa della corsa risale al 1275 anno in cui, secondo Guglielmo Ventura, speziale di professione e cronista per di-letto, gli astigiani corsero il Palio, per dileggio, sotto le mura della nemica città di Alba, portando danni e devastazioni alle vigne. Oggi la città conserva un tessuto urbano testimo nianza dei fasti di un tempo; le torri e le caseforti i palazzi medievali e le caratteristiche vie del centro storico fanno da scenario alla affascinante rievoca-zione storica del Palio. Sono ventuno i contendenti che nei giorni della vigilia hanno vi gorosamente tentato di propiziare la vittoria con cene pan tagrueliche, riti scaraman-tici, burle salaci nei confronti dei borghi avversari, sino all’ultimo intenso confronto in campo, preceduto dal sontuoso corteo, composto da oltre milledue cento figuranti in costume medievale. Dopo molto impegno, tanta passione e altrettanti affanni uno soltanto potrà stringe-re tra le mani il drappo cremisino con le insegne della città e l’immagine del Santo Patrono. Per tutti la grande Festa incomincia già il fine settimana prece dente con la presentazione dell’anteprima del corteo, poi il Palio degli sbandieratori, il variopinto mercatino, il venerdì e il sabato le prove in pista per saggiare le forze in campo, in un crescendo da cardiopalma. Ma per capire il Palio è necessario esserci, calarsi nella Festa, magari seguendo direttamente le vicende di uno dei ventuno partecipanti: da-gli sguardi dei borghigiani, che hanno lavorato un anno intero, si capirà davvero che cosa significa la passione viscerale, l’attacca mento fortissimo ai colori, l’irrefrenabile voglia di vincere, l’incontenibile gioia della vittoria, l’amarezza della sconfitta.

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orsa delsale al 1275

LA

PIS

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Non è facile costruire una pista per cavalli in pieno centro, in una bel-la piazza trapezoidale che porta il nome del più noto degli astigia-ni. Ma ad Asti, per il Palio, si fa anche questo e Piazza Alfi eri si trasforma: un gruppo di esperti, coordinati da un geologo, verifi ca l’esatta miscela di sabbie astiane del pliocene superiore, così che l’impasto non sia troppo cedevole o, al contrario, troppo consistente. La pista infatti dovrà «tenere» per tre giri di corsa, sia in caso di pioggia im-prevista, sia in caso di tempo asciutto, perché i cavalli, in curva come in rettilineo, possano esprimere il massimo in sicurezza. Pro-prio per questo il tracciato è stato lungamente studiato da una commissione di tecnici: le curve sono state calibrate in modo da consentire la massima sicurezza in corsa e sono protette da robusti «materassi». Dal 2011 la pista è recintata da un segnapista appositamente studiato, foggiato a “collo d’oca” in materiale plastico che contiene ma non contrasta gli urti. Questo ritrovato, unico in Italia, sulle piste per i Palii, completa le tutele di carattere tecnico adottate negli anni. Gli astigiani tengono molto ai cavalli. Tanto che una commissione di docenti universitari, esperti nelle varie branche della veterinaria, visita accuratamente gli animali nei giorni che precedono la corsa, verifi candone con estrema attenzione le condizioni fisiche: in fondo sono atleti e come tali dovranno affrontare al meglio della forma una com-petizione impegnativa. La partenza si dà «al canapo»: viene tesa una grossa corda - immaginate la gomena di una nave - lunga circa 15 metri e pesante quasi un quintale, che, con un sistema di argano elettromeccanico, attraversa la pista da un punto all’altro della linea di partenza. Il mossiere, piazzato su un podio, chiamerà i diversi partecipanti alla batteria e quando giudicherà regolamentare l’allineamento, farà cadere il canapo. A quel punto per i 450 metri di pista e per i tre giri di corsa, sarà tutto in mano all’abilità dei fantini e allo sprint dei cavalli. Per allestire la pista servono circa settecento metri cubi di sabbie astiane.

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e. tre a im-sciutto, n rettilineo, sicurezza Pro-

Anticamente si correva “alla lunga “, cioè lungo le strade sterrate che da Viale Pilone, all’estremo est della città, arrivavano, attraverso Via Mae-stra , fino al cuore di Asti: di fronte a Palazzo Mazzetti di Frinco, infatti, era stabilito l’arrivo.Poi, nel 1861, fu realizzata la nuova Piazza del Mercato e la Giunta comunale decise che in quel nuovo sito si doveva tenere la corsa. In quegli anni la corsa perde la caratteristica di nobile tenzone e diventa una competizione ippica senza alcun richiamo al Palio. Dopo alterne vicende nel 1929 il Palio ritorna ad essere un appuntamento importante per la città. Questa volta si corre in Corso Dante, ma nel ‘30 si ritorna a scegliere l’ampia Piazza del Mercato e il Palio viene corso “in tondo”, come oggi.Dal 1967 al 1987, infatti, la corsa ha luogo in Campo del Palio - la “vecchia” Piazza del Mercato - e nel 1988 approda in centro città, in Piazza Alfieri.In una sola settimana si allestiscono, pista, segnapista, tribune, scuderie. Un impegno rilevante che vede il Comune protagonista con mezzi, uomini e strutture operative.La pista, realizzata su un tracciato appositamente studiato, e’ realizzata scegliendo una giusta miscela di “sabbie astiane”, lavorate e compattate al punto giusto in modo che non siano ne troppo cedevoli, ne’ troppo dure. Tecnici e geologi control-lano minuziosamente la pista ,cosi’ i cavalli potranno correre in sicurezza: Asti infatti segue una serie di tutele in modo da salvaguardare il benessere dei ventuno cavalli e fantini, e dal 2009, prima in Italia, ha applicato la normativa dettata dall’Ordinanza del Sottosegretario alla Salute On.le Francesca Martini, in materia di corse. Dal 2011 è stato montato un nuovo steccato “a collo d’oca”, studiato appositamente per evitare intralci ai fantini e cavalli durante la corsa.Una volta pronta la pista si provano i meccanismi di sgancio del canapo azionati dal mossiere. La partenza, infatti, viene data “al canapo” ed e’ estremamente importante che tutto funzioni alla perfezione . Il canapo e’ una grossa corda in canapa di Manila che viene tesa da una parte all’altra della pista. Quando il mossiere giudica ottimale l’allineamento di cavalli e fantini sgancia il canapo, che funziona attraverso un argano elettromeccanico. Ha inizio la corsa!

… E LA CORSA

ade ento Corso iazza deloggi.Campo del Palio

In base al Regolamento Veterinario del Palio i cavalli candidati alla corsa, presen-tati dai Comitati, devono sottoporsi ad una minuziosa visita di idoneità che attesti lo stato di salute del soggetto e che ne valuti l’idoneità morfologica, attitudinale e sportiva. Le severe visite vengono effettuate da due Commissioni Veterinarie volute dal Comune e presiedute dal Presidente dell’Ordine dei Medici Veterinari di Asti e sono composte da Professori Universitari, esperti nelle diver-se branche della Medicina Veterinaria.Oltre ad accertare il benessere animale, un’equi-pe di Medici Veterinari dell’Asl, garantisce un solerte servizio di farmacosorveglianza ed effettua i prelievi di campioni biologici.Per ogni soggetto identificato e visita-to si apre una cartella clinica, dal cui esito dipenderà la partecipazione o meno del cavallo alla corsaLa Commissione Veterinaria seguirà i cavalli anche in pista e se alla visita che precede la finale qualcuno di essi ma-nifestasse segni di sofferenza tali da non renderlo idoneo alla competizione finale, la Commissione ha facoltà di ordinarne il ritiro, con giudizio inappellabile.In pista inoltre opera la Com-missione Zooiatrica composta da Medici veterinari che effettua-no il servizio di pronto soccorso, qualora si rendesse necessario. Davvero nulla è lasciato al caso: la sicurezza prima di tutto

DIETRO LE QUINTE: LE VISITE

Universitari, esperti nelle diverrinaria.animale, un’equi-garantisce un eglianza edbiologici.visita-

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I V

INCIT

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1967Don BoscoDon BoscoViatostoViatostoPietro AltieriPietro Altieri (Petruzzo)GavinGiacinto OcchioneroFelice Appiano

1968San PietroSan PietroAndrea DegortesAndrea Degortes(Aceto)StereoGiuseppe ViscontiGiuseppe Giulianini

1969San PietroSan PietroRosario PecoraroRosario Pecoraro(Tristezza)Skygirl(Losna)Giuseppe ViscontiLuigi E. Necchi

1970Santa CaterinaSanta CaterinaSergio RuiuSergio Ruiu(Il Professore)AmedeoGiuseppe NosenzoAlberto Castellani

1971Don BoscoDon BoscoViatostoViatostoGiovanni MancaGiovanni Manca(Gentleman)Via Veneto(Via Col Vento)Giacinto OcchioneroAlberto Castellani

1972Santa Maria NuovaSanta Maria NuovaGaetano LobueGaetano Lobue(sostituito in finaleda Luigi Sassano)Gaytimex (Tornado)Bruno ErcoleAlberto Castellani

1973San PietroSan PietroRinaldo SpigaRinaldo Spiga(Spingarda)Avella (Speranza) Sergio SconfienzaSabatino Vanni

1974CanelliCanelliMauro FinottoMauro Finotto(Jora)Anin(Spumantino)Gian Carlo PulaciniSabatino Vanni

1975San PaoloSan PaoloRenato MagariRenato Magari(Il Biondo)CapriccioGiuseppe Cavanna Sabatino Vanni

1976TorrettaTorrettaN.S. LourdesN.S. LourdesMario BeccarisMario Beccaris(Lo Scarus)Cel (Cus Cus) Luigi De Pascale Sabatino Vanni

1977CattedraleCattedraleMarco GrattarolaMarco GrattarolaLarsonGiovanni Pasetti Sabatino Vanni

1978San PaoloSergio RuiuSergio Ruiu(Il Professore)Napo (Nobel)Secondo MagnoneSabatino Vanni

1979San PaoloSan PaoloSergio RuiuSergio Ruiu(Il Professore)Mec(Nobel II)Silvano Ghia Sabatino Vanni

1980Don BoscoDon BoscoViatostoViatostoMariano ZeddaMariano Zedda(Pepe)Skat(Imprevisto)Lino Famiglietti Sabatino Vanni

1981MontechiaroMontechiaroRenato MagariRenato Magari(Il Biondo)Albert Totd(Capriccio) Gian Marco RebaudengoSabatino Vanni

NELL’ORDINE: 1) ANNO; 2) VINCITORE; 3) FANTINO; 4) CAVALLO; 5) RETTORE; 6) MOSSIERE

NELL’ORDINE: 1) ANNO; 2) VINCITORE; 3) FANTINO; 4) CAVALLO; 5) RETTORE; 6) MOSSIERE

1982San SecondoSan SecondoMario BeccarisMario Beccaris(Lo Scarus)Gamble on gold (Argento)Gino Bonino Sabatino Vanni

1983San PietroSan PietroDomenico GinosaDomenico GinosaCriugleford (Fortino)Giovanna MaggioraSabatino Vanni

1984San MartinoSan MartinoSan RoccoSan RoccoAndrea DegortesAndrea Degortes(Aceto)Stachys (Sotto)Elio RuffaSabatino Vanni

1985San MartinoSan MartinoSan RoccoSan RoccoMario CottoneMario Cottone(Truciolo)Prairie Speedy(Olivoli Olivolà)Italo MelottiUlrico Ricci

1986NizzaNizzaLeonardo VitiLeonardo Viti(Canapino)Varigino (Elf) Bruno VerriUlrico Ricci

1987San LazzaroSan LazzaroMassimo CogheMassimo Coghe(Massimino) Akebat (Nuvola) Franco Serpone Ulrico Ricci

1988MoncalvoMoncalvoMaurizio FarnetaniMaurizio Farnetani(Bucefalo)Scodata (Aida) Ercole ZanelloUlrico Ricci

1989MoncalvoMoncalvoMaurizio FarnetaniMaurizio Farnetani(Bucefalo)Scodata (Carmen)Ercole ZanelloLalla Novo

1990TanaroTanaroTrincereTrincereTorrazzoTorrazzoMaurizio FarnetaniMaurizio Farnetani(Bucefalo)Phantasm(Brown Davil)scossoscossoRoberto RaseroUlrico Ricci

1991San LazzaroSan LazzaroTonino CossuTonino Cossu (Cittino)Blu Bell Music (Lingotto)Franco Serpone Ulrico Ricci

1992San SilvestroSan SilvestroAngeloAngelo DepauDepau (Lucifero)Ulita Deis Maria Teresa PerosinoUlrico Ricci

1993San PaoloSan PaoloGiuseppe PesGiuseppe Pes (Il Pesse)Grand PrixBeppe Briola Ulrico Ricci

1994Moncalvo Moncalvo Mario CottoneMario Cottone (Truciolo)Rapsodia scossoscossoGaetano Guarino Amos Cisi

1995Moncalvo Moncalvo Mario CottoneMario Cottone (Truciolo)RapsodiascossoscossoGaetano Guarino Amos Cisi

1996Don Bosco Don Bosco Maurizio FarnetaniMaurizio Farnetani(Bucefalo)Blue Baker (Bingo)Maddalena SpessaAmos Cisi

1997Castell’Alfero Castell’Alfero Claudio BandiniClaudio Bandini (Leone)Pierino

Piero Berrino G. Carlo Matteucci

1998Castell’AlferoCastell’AlferoClaudio BandiniClaudio Bandini (Leone)Pierino (Pierino bis)Piero Berrino G. Carlo Matteucci

1999San Lazzaro San Lazzaro Massimo CogheMassimo Coghe(Massimino)Shakuntala (Nuvoletta)Franco Serpone G. Carlo Matteucci

2000PALIO DEL GIUBILEO

San Secondo San Secondo Maurizio FarnetaniMaurizio Farnetani(Bucefalo)Thera(Luna Rossa)Maurizio Bertolino G. Carlo Matteucci

2000ED. SETTEMBRE

Santa Maria Nuova Santa Maria Nuova Martin BallesterosMartin Ballesteros(Pampero)GueraMarco GonellaG. Carlo Matteucci

2001San LazzaroSan LazzaroMassimo CogheMassimo Coghe(Massimino)Millenium Bug

Franco Serpone Renato Bircolotti

2002Tanaro TrincereTanaro TrincereTorrazzoTorrazzoMartin BallesterosMartin Ballesteros(Pampero)Soprano (Doctor Glass)Maurizio RaseroRenato Bircolotti

2003Santa CaterinaSanta CaterinaGiovanni AtzeniGiovanni Atzeni (Tittia) ErgosongNicoletta SozioRenato Bircolotti

2004TorrettaTorrettaGiuseppe ZeddeGiuseppe Zedde(Gingillo)Ergosong (Fischietto)Roberto Carosso Renato Bircolotti

2005Santa Maria NuovaSanta Maria NuovaMaurizio FarnetaniMaurizio Farnetani(Bucefalo)L’AltroFranco Chierici Renato Bircolotti

2006Santa Maria Nuova Santa Maria Nuova Maurizio FarnetaniMaurizio Farnetani(Bucefalo)Un AltroFranco ChiericiBartolo Ambrosione

2007San Secondo San Secondo Giovanni AtzeniGiovanni Atzeni(Tittia)ImperascossoscossoMarco Zappa Renato Bircolotti

2008San LazzaroSan LazzaroGiuseppe ZeddeGiuseppe Zedde(Gingillo)DomiziaRemigio DurizzottoRenato Bircolotti

2009Santa MariaSanta MariaNuovaNuovaMassimo CogheMassimo Coghe(Massimino)First LadyBarbara Concone Renato Bircolotti

2010TanaroTanaroTrincereTrincereTorrazzoTorrazzoGianluca FaisGianluca FaisRoccoMaurizio Rasero Renato Bircolotti

2011San DamianoSan DamianoMassimo CogheMassimo Coghe(Massimino)Last TimeDavide MigliassoEnrico Corbelli

IL D

RA

PPO

Il Palio, grande drappo di velluto con le insegne di Asti e la raffi-gurazione del patrono San Se-condo, è il «sogno» cui aspirano ben ventuno contendenti. Ma, per «Palio», si intende la corsa animo-sa e appassionata che infiamma le terre astesi a settembre. Gli asti-giani, quasi a voler raddoppiare la festa, regalano al Santo, ogni anno a maggio, un altro drappo con le mede-sime insegne. D’altronde, è un atto dovuto, per impetrare quella protezione che San Secondo non ha mai man cato di elargire alla sua Città: già nel 1275, infatti, ad Asti, si soleva correre il Palio in occasione del la festa del Santo. Anche oggi, come allora, il Sindaco dà licenza di correre il Palio pronunciando antiche parole «...andate e che San Secondo vi assista!». E per i ventuno partecipanti incomincia una spasmodica attesa che dura per il tempo infinito – un paio di minuti! – di ognuna delle tre batterie e della finale. Sette cavalli al canapo per ogni contesa, nove per la finale e migliaia di borghigiani che spe-rano, tutti, nel miracolo della vittoria.Ma a vincere sarà uno soltanto: il più bra vo, il più fortunato e scaltro, il più ir-ruente. La gioia del vincitore è incontenibile. In un attimo tutto il borgo dimentica le fatiche di un anno: il lavoro per studiare e cucire i preziosi costumi della sfilata, l’affanno per organizzare le feste e le pantagrueliche cene propiziatorie della vi-gilia, l’impegno per mettere a punto bandiere e stendardi. Si dimenticano anche le nottate passate in scuderia accanto al cavallo, le levatacce per seguire gli allenamenti. Tutto è ripagato da un «incredibile» drappo cremisino che stringe il Rettore tra le mani: il Palio.I Palii sono composti da due elementi essenziali: il «labaro» di pinto, che porta l’effige del Santo e le insegne della Città di Asti e il «Palio» propriamente detto, costituito da una lunga pezza di velluto cremisino congiunta al «labaro». Il Palio si misura in «rasi»: sedici per il Palio della corsa, dieci per il Palio offerto alla Col-legiata. Il raso, antica misura piemontese, corrisponde a sessanta centimetri.

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I PREMIAl primo arrivato

il Palioil Palio, drappo di vellutocon l’effige del Santo Patrono,

per il 2012, opera del Maestro Diego Lagrosa

Al secondo arrivatola borsa di monete d’argentola borsa di monete d’argento

Al terzo arrivatogl i speroni gl i speroni

Al quarto arrivatoi l gal lo vivoi l gal lo vivo

Al quinto arrivatola coccardala coccarda

All’ultimo arrivatol ’ inchioda (acciuga) con l ’ insalatal ’ inchioda (acciuga) con l ’ insalata

IL M

AESTRO

...

Quest’anno l’Ammini-strazione Comunale ha voluto cambiare le modalità di scelta del Maestro del Palio, per offrire la possibilità anche a giovani arti-sti di cimentarsi con la realizzazione dei drappi. Alla fine di marzo è stato stilato un bando nazionale per giovani artisti di età com-presa tra i 18 e i 29 anni, con un premio finale di € 1.500 per il primo classificato. La commissione di esperti, composta da tre maestri del Palio degli anni scorsi, dal Capitano del Pa-lio, da un rapprsentante del Collegio dei Rettori, da due critici d’arte e coordinata dall’Assessore alla Cultura e dal Consigliere dele-gato al Palio, ha valutato in modo anonimo i bozzetti provenienti da tutta Italia. Tra questi è stato scelto il bozzetto di Diego Lagrosa, giovane artista di Carmagnola (To). La Commissione ha deliberato all’unanimità di assegnare a tutti gli altri partecipanti il 2° posto ex-aequo.

... DEL PALIO

.to ale com-ni, con00 per ilommissione tre maestri del

al Capitano del Pa-e del Collegio dei Rettori,

Diego LagrosaÈ nato a Carmagnola (TO) il 10 agosto del 1987,

vive e lavora attualmente ad Airasca (TO). Frequenta il “Primo Liceo Artistico” di Torino,

dove si diploma nel 2004.Si iscrive poi all’”Accademia Albertina di Belle Arti di Torino”,

dove frequenta la sezione di Grafica.Ottiene il Diploma di Laurea nel 2009, con la votazione di 110 e lode.

Partecipa negli anni della scuolaa diverse mostre collettive con altri studenti.Espone alla mostra “L’ombra del Guerriero”

presso Palazzo Barolo a Torino.Partecipa al progetto “Murarte” organizzato dal comune di Torino.

Collabora con il comune di Candiolo per l’organizzazione di un eventodi pittura muraria estemporanea,

dove partecipa anche in prima persona,durante il concorso di pittura “Grillo d’oro” nel 2008.

Nel 2012 partecipa a concorsi, tra i quali: “Strisce di jazz”e ha in programma una mostra

di calcografie a Rivoli (TO) ed una a Torino.

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I MAESTRI DEL PALIO DAL ‘67 AD OGGI

1967Gea Baussano

1968Gea Baussano

1969Gea Baussano

1970Gea Baussano

1971Gea Baussano

1972Silvio Ciuccetti

1973Gea Baussano

1974Gea Baussano

1975Ottavio Coffano

1976Gea Baussano

1977Gea Baussano

1978Gianni Peracchio

1979Silvio Ciuccetti

1980Gea Baussano

1981Amelia Platone

1982Gea Baussano

1983Emanuele Luzzati

1984Eugenio Guglielminetti

1985Guido Tulelli

1986Ernesto Treccani

1987Enrico Paulucci

1988Remo Brindisi

1989Francesco Tabusso

1990Claudio Bonichi

1991FrancescoCasorati

1992GiacomoSoffiantino

1993Piero Ruggeri

1994Giuliano Vangi

1995Luigi Mainolfi

1996Giovanni Buoso

1997Paolo Fresu

1998Floriano Bodini

1999Gigino Falconi

2000 ed. GiubileoCarlo Carosso

2000ed. settembre Ugo Nespolo

2001Radu Dragomirescu

2002Ezio Gribaudo

2003Eugenio Guglielminetti

2004Enrico Colombotto Rosso

2005Emanuele Luzzati

2006Silvio Ciuccetti

2007Paolo Conte

2008Flavio Piras

2009Natà Rampazzo

2010Ugo Scassa

2011Antonio Guarene

2012Diego Lagrosa

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L’Associazione Sbandieratori di Tradizione Astigiana (A.S.T.A.) nasce nell’anno 1968 a seguito della ripresa della storica Corsa del Palio avvenuta nel 1967 e si presenta per la prima volta al pubblico della propria città nell’aprile del 1969. Nel 1970 il Consiglio del Pa-lio, presieduto dal Sindaco, conferisce all’A.S.T.A. il prestigioso titolo di “Sbandieratori del Palio di Asti”. Il Gruppo, nato dal Palio, ne diventa il “biglietto da visita” ufficiale in Italia e nel mondo. Lo spettacolo che viene proposto si ricollega alla tradizione astigiana del gioco di bandiere nelle sue espressioni storico-sportive già citate in documenti ufficiali del 1275. I costumi sono fedeli riproduzioni medievali e le bandiere presentano i colori dei Borghi, Rioni e Comuni che corrono il palio la terza domenica di settembre di ogni anno.Il Gruppo, composto da circa 30 persone, tra musici (tamburini e trombettieri) e sban-dieratori, offre una spettacolare varietà di esibizioni, occupando uno spazio temporale che può raggiungere i 30/35 minuti.In oltre 40 anni di attività, numerosissime sono state le partecipazioni a importanti ma-nifestazioni folcloristiche, storiche e a trasmissioni televisive in Italia e all’Estero.L’A.S.T.A. si è esibita in Francia, Spagna, Gran Bretagna, Germania, Svizzera, Austria, Ungheria, Repubblica Ceca, Bulgaria, Irlanda, Scozia, Svezia, Portogallo, Belgio, U.S.A (New York, Miami, Atlanta), Giappone – (Tokio, Kioto, Osaka) ricevendo sempre il caloroso apprezzamento del pubblico e importanti riconoscimenti tra i quali, particolar-mente ambito, il premio “Maschera d’argento” per i benemeriti del turismo.L’impegno dell’A.S.T.A. ha prodotto frutti importanti: infatti sulla scia dell’esperienza dell’A.S.T.A. è nata una vera e propria «scuola astigiana» di sbandie ratori che viene continuamente alimentata dai vari Rioni. I Comitati Palio hanno creato, in fatti, gruppi au-tonomi ed altrettanto validi che difendono i colori di ogni borgo. Tra i gruppi di più antica tradizione si distinguono gli «Amis d’la Pera» (letteralmente «Amici della Pietra», sodalizio nato all’ombra di Porta Torino, la cui usanza voleva che i giovani provenienti da altre contrade sollevassero una pesante pietra prima di poter frequentare le giovani da ma-rito resi denti nel quartiere) che dal 1968 annovera un nutrito gruppo di sbandieratori. Gli Amis d’la Pera, nel giugno del 1996, si sono classificati ai primi posti in occasione della Parata Nazionale della Bandiera (musici e coppia). Nel 1992, in questo panorama rutilante di colori, si inserisce il gruppo degli «Alfieri del le terre Astesi» che prendono spunto dal «suol d’Aleramo» e rappresentano il contado astese e monferrino vestito di torri e castelli. Ultimo nato (1996) è il gruppo degli «Alfieri della Valle Belbo» che ha già al suo attivo par tecipazioni qualificate ad importanti manifestazioni enogastronomiche.Per dare risalto alla grande tradizione degli sbandieratori Asti ha ospitato il 23 e 24 luglio 2005 il Campionato Nazionale Sbandieratori di A2.

... E IL GIOCO DELLA BANDIERA

IL P

ALIO

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13 settembre 2012

36° Paliodegli

SbandieratoriPiazza San Secondo

ore 21

Il momento clou per verificare la reale peri-zia dei grup pi rionali è rappresentato dal «Palio degli Sbandieratori», manifestazio-ne che ha luogo il giovedì antecedente il Pa lio e che funge da vetrina per le pro-messe astigiane. Sotto il vigile e severo occhio di esperti nell’arte della bandie-ra e con la supervisione del Capitano del Palio, i giovani atleti si cimentano in eser cizi e figure particolarmente spetta-colari, per aggiudicarsi il «paliotto», ambito drappo riproducente le insegne della città. Il Palio degli Sbandie ratori laurea ogni anno il mi glior gruppo rionale di sban dieratori. La mani-festazione, che ha luogo in notturna, è seguita da numerosi giovani sostenitori che con striscioni, tamburi e bandiere incitano il proprio gruppo. Intorno alla mezzanotte il verdetto: per un anno intero il Rione vincitore avrà gli onori della cronaca e si aggiudicherà, a buon diritto, la partecipa zione alle manifestazioni italiane di maggior prestigio. Il vincitore dell’edizione del 2011 è stato il gruppo del Borgo San Lazzaro.

ALBO D’ORO DEL PALIO DEGLI SBANDIERATORI

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19841984Viatosto

19851985Cattedrale

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19881988San Lazzaro

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19941994Torretta

19951995Torretta

19961996S. Secondo

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19981998Torretta

19991999Torretta

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20052005San Lazzaro

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di ASTIRE 2012 - PIAZZA ALFIERI

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Il Gruppo del Comune, composto dal Capita no e dal suo seguito a cavallo, apre il corteo storico. I costumi, realizzati su bozzetti del-lo sceno grafo astigiano Eugenio Guglielminetti, richia mano i colori della città ed esaltano le funzio-ni di magistrati e cavalieri che hanno il non facile compito di sovrinten dere allo svolgimento della corsa. Il Capitano ed il suo gruppo, infat ti, sono i garanti della corretta interpretazio-ne del regolamento; in caso di gravi inottemperanze, pos-sono comminare sanzioni che culminano nell’esclusione del concorrente dalla corsa. Il Car-roccio, elemento comunale per eccellenza, chiude il corteo ed è scortato da una schiera di armigeri in rappre sentanza dei ventuno par-tecipanti. Il Carroccio rappre senta gli antichi carri da guerra : tuttavia la sua origine è incerta anche se alcuni storici ne fanno risalire l’utilizzo ai saraceni e ad alcune tribù germaniche. Il termine deriva dal latino me-dievale «Carrochium» e significa carro a funzione sia civile sia militare, utilizzato in tutta Italia all’epoca dei liberi comuni. Il Carroccio astese, trainato da tre coppie di candidi buoi, porta, come vuole la tradizione, le insegne della cit-tà - croce bianca in campo rosso - il gallo in ferro battuto, simbolo delle libertà comunali ed il Palio, ambito premio del vincitore della corsa. Gli altri premi - la borsa di monete d’argento, gli speroni, il gallo vivo, la coccarda e l’acciuga - prece-dono il Carroccio e sono portati da altret tanti messi comunali.

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L’elemento che rende unico il Palio di Asti è il corteo storico composto da ol-tre milleduecento personaggi in costume medievale. L’accuratezza delle rievoca-zioni storiche, verificate da un’apposita commissione di esperti medievisti, il pre-gio dei costumi e la maestria delle sar-torie di borgo nel riprodurre fedelmente le fogge degli abiti traendole da affre-schi e dipinti d’epoca, fanno del corteo uno spettacolo davvero affascinante. I quadri viventi che compongono la sfilata rappresentano aspetti della vita quotidia-na e fatti realmente accaduti della storia astese: si vedranno dunque sfilare nobili e popolani, armigeri e alto clero, nobil-donne e cavalieri, meretrici e uomini di malaffare che, per un giorno, torneran-no ad abitare la città.Dal 1983 il Soroptimist Club di servizio di Asti ha istituito un premio speciale per la migliore presenza nel corteo sto-rico, prerogativa unica tra le manifesta-zioni analoghe a livello nazionale, per la serietà dei contenuti storici e per la presenza di dame e cavalieri.

Il premio consiste in una Pergamena d’Autore dipinta da un Maestro

scelto dall’Assemblea del Club ed è governato da un rego-

lamento che ne prevede l’assegnazione da parte di una Giuria altamente qualificata, esterna alla Città, di cui solitamente fanno parte attori, registi, scenografi, costumisti, professori di storia me-dievale, di storia del co-

stume e di storia dell’arte.Sin dal momento dell’istitu-

zione del premio, nomi famosi della scena artistica e culturale

italiana si sono alternati tra i mem-bri della Giuria ed esimi pittori di fama

nazionale hanno donato le Pergamene d’Autore.

... STORICO

COMUNE DI

SAN DAMIANOSAN DAMIANOColori: ROSSO E BLUROSSO E BLURettore: DAVIDE MIGLIASSODAVIDE MIGLIASSO

Situato a 15 km da Asti, il Comune di S. Damiano è centro agricolo di primaria importanza, soprattutto per la produzione frutticola e vinicola. Fondato nel 1275, nello stesso anno in cui ad Asti si consolidava la tradizione del Palio, conserva la storica pianta rettangolare ed una medioevale torre cilindrica.Il Comune di San Damianoha vinto il Palio del 2011.

L’offerta del drappo alla Vergine MariaL’offerta del drappo alla Vergine Mariain occasione della vittoria del Palioin occasione della vittoria del PalioIn occasione della vittoria del Palio 2011, il corteo rosso blu intende rievocare l’offerta del drappo cremisi alla chiesa di San Vincenzo Martire, dedicata nel Medioevo a Santa Maria Nuova, a cui i fedeli erano particolarmente devoti. Spesso gli abitanti si affidarono a Lei in periodi di assedi, guerre, pestilenze e carestie. La Beata Vergine è rappresentata, con un trionfo allegorico, attraverso i suoi simboli regali, assisa in trono e coronata da ancelle, come in uso nelle antiche celebrazioni solenni. Il corteo trionfale vide il paese arricchito di stendardi, bandiere e ghirlande; alcune famiglie nobili offrirono in dono una preziosa effigie mariana, che venne portata in corteo, accompagnata dalle offerte dei ceri e dall’ostensione delle sue reliquie, in segno di devozione. La cerimonia si concluse in un tripudio di festa, di fiori e di preghiere che resero l’evento espressione di gioia collettiva; a ricordo di questo avvenimento sfilarono i rappresentanti dell’alta borghesia, del patriziato e della nobiltà “de populo” della Sancti Damiani oppidum.

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BORGO

TANARO TRINCERE TANARO TRINCERE TORRAZZOTORRAZZOColori: BIANCO E AZZURROBIANCO E AZZURRORettore: ROBERTO RUBBAROBERTO RUBBA

Il vasto Borgo Tanaro si stende a sud della città e prende il nome dal Fiume Tanaro che lambisce Asti a meridione. Borgo popolare per eccellenza, era abitato in particolare da barcaioli, pescatori, lavandaie e ortolani che traevano il loro sostentamento dal fiume. La fertile piana del Tanaro ha sempre dato pregiati frutti ed ancora oggi è fiorente la produzione orticola in serra.Tanaro ha vintonel 1990, nel 2002 e nel 2010.

Il Borgo Tanaro Trincere Torrazzo sfila con il solo vessillo a seguito di sanzione del Capitano del Palio per comportamento scorretto in occasione del Palio 2011, in base all’art. 64 del vigente Regolamento del Palio.

COMUNE DI

CASTELL’ALFEROCASTELL’ALFEROColori: AZZURRO, BIANCO E OROAZZURRO, BIANCO E ORORettore: ALESSANDRO FILIPPAALESSANDRO FILIPPA

Ammesso alla corsa per la prima volta nel 1989 Castell’Alfero, situato a 12 km da Asti in posizione collinare , è rinomato per la produzione vinicola e per il castello dalle linee settecentesche già appartenuto ai Conti Amico, ora sede del Comune. Nota, ai più, la frazione Callianetto che, secondo la tradizione, avrebbe dato i natali alla popolare maschera piemontese “Gianduia”.Castell’Alfero ha vinto il Palionel 1997 e nel 1998.

I l mulino “della Paglia”I l mulino “della Paglia”Nel 1455 Gabriele Amico e il cittadino alferese Stefano Turno ottennero, su licenza del duca Carlo d’Orléans e grazie all’intercessione della Società del Moleggio di Asti, il permesso di costruire un mulino sul torrente Versa. Noto come mulino “della Paglia”, era situato sulla sponda opposta all’attuale sito della chiesa della Madonna della Neve. A questa concessione si può far risalire la prima attestazione a Castell’Alfero della famiglia Amico, che nei secoli successivi avrebbe animato i principali momenti della storia del Comune. Gabriele Amico compare nuovamente due anni più tardi, nel 1457, in una transizione che registrò la suddivisione del mulino e dei beni ad esso afferenti tra lo stesso Gabriele Amico e il monastero della Certosa di Asti, accordo grazie al quale fu possibile riaffermare i titoli di possesso del casato. Oggi del mulino “della Paglia” rimane la sola pietra molare, parzialmente interrata.

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RIONE

CATTEDRALECATTEDRALEColori: BIANCO E AZZURROBIANCO E AZZURRORettore: FRANCESCO PERAINOFRANCESCO PERAINO

Il Rione cittadino della Cattedrale prende il nome dalla splendida fabbrica gotica che si erge in tutto il suo magico splendore nell’antico centro storico. Il Duomo che risale al XIV secolo, rappresentava, nel medioevo, il fulcro della vita astese: nella attigua piazza si svolgeva il mercato più importante della città e da quella stessa piazza, ancora oggi, prende avvio il corteo storico del Palio.La Cattedrale ha vinto il Palio nel 1977.

La preziosa arte dei tintoriLa preziosa arte dei tintoriNel 1387 Valentina Visconti sposa Luigi di Valois, duca di Orléans e fratello del re di Francia Carlo VI, portandogli in dote la Contea di Asti. Il primo provvedimento di politica economica del nuovo signore stabilisce che le numerose manifatture astesi siano esentate da qualsiasi dazio per un periodo di tre anni. Fondamentale per la preziosità del tessuto prodotto ad Asti era l’arte dei tintori, alla cui abilità e competenza si doveva la brillantezza delle tinte delle stoffe. Negli “Statuta Revarum Civitatis Ast”, che stabilivano i pedaggi e le imposte sulle merci trattate in Asti, si trovano citate numerose sostanze utilizzate in questa preziosa arte: la robbia, il cinobrio, il guado, il grana, ma soprattutto l’indaco (l’endegum de bagatello). Questo colorante serviva per ottenere il colore blu intenso, ambito e prezioso, il colore del manto della Vergine Maria, simbolo di fedeltà e spiritualità, ma anche segno di regalità: principi, sovrani e nobili usano, infatti, il blu per abiti da cerimonia.

RIONE

SANTA CATERINASANTA CATERINAColori: ROSSO E CELESTEROSSO E CELESTERettore: NICOLETTA SOZIONICOLETTA SOZIO

Il nome del Rione deriva dalla pregevole chiesa parrocchiale (sec. XVIII) dedicata a S. Caterina d’Alessandria d’Egitto. Adiacente alla chiesa si ammira la torre rossa o di S. Secondo che nella parte inferiore conserva la struttura di porta palatina della cinta muraria di epoca romana. Il primo Palio e’ stato vinto nel 1970. Ha poi nuovamente vinto nel 2003.

L’arte della scrittura nel medioevo:L’arte della scrittura nel medioevo:dagli ” scriptoria” monasticidagli ” scriptoria” monasticialla stampa a caratteri mobil ial la stampa a caratteri mobil iIl Medioevo ci ha lasciato il più ricco e prestigioso patrimonio scrittorio di tutti i tempi. Tutto merito dei monaci amanuensi e degli scribi e copisti laici, che, i primi nei freddi scriptoria dei monasteri sparsi in tutta Europa, e i secondi nel chiuso delle loro botteghe, hanno creato libri e manoscritti miniati di grande bellezza e di inestimabile valore, traghettando la cultura europea fino all’invenzione della stampa a caratteri mobili di Gutenberg. Il merito del loro lavoro fu tramandare testi sacri, i Libri d’Ore, i corali utilizzati per lo studio e la liturgia ufficiale e testi letterari di vario genere per l’uso privato dei ricchi signori. Il corteo vuole riproporre i tre momenti fondamentali della storia della scrittura in periodo medievale partendo dal lavoro dei monaci, passando per l’arte dei calligrafi e miniatori laici, fino ad arrivare all’uso della stampa.

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COMUNE DI

BALDICHIERIBALDICHIERIColori: ARGENTO, AZZURRO E OROARGENTO, AZZURRO E ORORettore: MASSIMO BONINOMASSIMO BONINO

Baldichieri, centro agricolo di antica tradizione situato sulla strada Romana a 10 km a ovest di Asti, è già menzionato in un manoscritto del 969 con il nome di “Mons Baldecherii”. Nel settecento durante la guerra di secessione spagnola, fu gravemente danneggiato il castello di cui rimangono soltanto alcuni resti.Non si e’ ancora aggiudicato il Drappo.

La bottega del sartore:La bottega del sartore:dalla ricerca delle stoffedalla ricerca delle stoffeal confezionamento dell’abitoal confezionamento dell’abitoIl Comune di Baldichieri intende rappresentare il sottile rapporto che esisteva tra il sartore, i mercanti ed i nobili, inscenando il lavoro di una bottega medievale, all’interno della quale si lavoravano stoffe e pelletterie per confezionare abiti e accessori. I principali strumenti ai quali si faceva ricorso, decisamente più rudimentali di quelli odierni - ma non molto diversi e comunque adatti allo scopo - erano forbici di varia grandezza, aghi in osso o bronzo, stecche e cordini per la misurazione della stoffa (nell’astigiano si usavano come unità di misura la tesa, il braccio e l’alna), carboncini per segnare le pezze, ditali in osso o bronzo, tavolette di cera per scrivere gli appunti. Gli uomini per ordinare l’abito e scegliere le stoffe si recavano di persona nelle botteghe, mentre le dame per la scelta dei materiali e per le prove dei vestiti accoglievano nelle loro abitazioni il sartore, accompagnato dalle cucitrici.

BORGO

VIATOSTOVIATOSTOColori: BIANCO E AZZURROBIANCO E AZZURRORettore: ROBERTO BOEROROBERTO BOERO

Il Borgo Viatosto – anticamente detto Ripa Rupta – si trova all’estremo nord della città, su un colle, graziosamente raccolto intorno alla chiesetta della Madonna di Viatosto, intatto, pregevole esempio di romanico. Dal sagrato della chiesa si può godere il singolare panorama della città di Asti.Viatosto, insieme con Don Bosco, ha vinto il Palio nel 1967, 1971 e 1980.Dal 1982 Don Bosco e Viatosto hanno costituito due Rioni distinti.

Una serenata inquietante: la “Ciabra”Una serenata inquietante: la “Ciabra”Le epidemie e le carestie che investirono l’Europa nel XIV secolo danneggiarono sensibilmente l’equilibrio demografico della popolazione. Per questo motivo i “matrimoni anomali”, che vedevano risposarsi vedovi e vedove avanti negli anni con donne e uomini molto più giovani erano visti con sospetto e disapprovazione dalle comunità. In questo periodo si collocano le prime testimonianze dello “Charivari”, conosciuto in Piemonte con il nome di “Ciabra”. Si trattava di una processione caratterizzata da grida, frastuono e travestimenti e indirizzata ai protagonisti di tali matrimoni , organizzata durante la prima notte di nozze. Un gruppo itinerante, principalmente composto da giovani, percorreva il tragitto dalla casa della sposa a quella dello sposo, spargendo segatura come marchio di infamia e provocando un gran frastuono con strumenti improvvisati: raganelle, sonagliere, tamburelli, coperchi, corni. Per non farsi riconoscere i responsabili si mascheravano o si annerivano il volto.

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BORGO

SAN MARZANOTTOSAN MARZANOTTOColori: BLU E OROBLU E ORORettore: FELICE SISMONDOFELICE SISMONDO

S. Marzanotto, borgo arroccato sulle colline a sud della città, al di là del Tanaro, è l’antico “Sanctum Marcianum de Rocha Sclavina”, ricordato dal cronista astigiano Ogerio Alfieri tra la più antiche località che costituivano il territorio del Comune di Asti nel secolo XII. Fuori dall’odierno abitato, su una collina che si affaccia sulla valle del Tanaro, sorge, a testimonianza dell’epoca medievale, il castello di Belangero, antico feudo della nobile famiglia Asinari.S. Marzanotto non ha ancoraal suo attivo alcuna vittoria.

L’abbigliamento femminileL’abbigliamento femminilecome indicatore della ricchezzacome indicatore della ricchezzadell’ aristocrazia finanziaria astigianadell’ aristocrazia finanziaria astigianaIl Borgo San Marzanotto intende rappresentare lo stile di vita cavalleresco che le grandi famiglie magnatizie astigiane, tra cui gli Asinari e i Roero, in tempi diversi signori di Belangero, potevano permettersi; uno stile con il quale avevano acquisito familiarità in quanto finanziatori abituali dell’aristocrazia europea. Questo modello di vita, tra l’altro, comportava l’adozione di un blasone, disponibilità di servitori ed ancelle abbigliati con la livrea del padrone, sfoggio di oggetti e vestiti nelle cerimonie pubbliche. Spiccava, tra gli indicatori di ricchezza e del rango, l’abbigliamento delle dame che indossavano vesti sontuose e gioielli tempestati di perle e pietre preziose.

RIONE

SAN PAOLOSAN PAOLOColori: ORO E ROSSOORO E ROSSORettore: EGIDIO FONSATIEGIDIO FONSATI

Il Rione S. Paolo, situato al limite meridionale del centro storico, è sicuramente uno dei più estesi ed uno dei più antichi. Già nel 1292 si trova traccia della chiesa di S. Paolo che, secondo gli storici, era stata eretta presso il muro di cinta. L’attuale chiesa di S. Paolo, da cui prende il nome il Rione, è stata costruita intorno al 1790 in stile corinzio e custodisce, tra l’altro, il Palio che il Rione ha vinto nel 1975, settecentesimo anniversario della corsa. S. Paolo ha poi vinto nel 1978,1979 e 1993.

Gli “Amori” della donna nel MedioevoGli “Amori” della donna nel MedioevoLa donna nel Medioevo era soggetta alla volontà dell’uomo, prima padre e poi marito, a cui veniva data in sposa spesso giovanissima. L’amore era irrilevante in un rapporto dove ricchezze, dote e, a livello più elevato, ragion di stato e politica erano le motivazioni del matrimonio.Nella sua sfilata il rione San Paolo mette in evidenza non questa condizione di sottomissione, ma la donna che si ribella alle imposizioni; la fanciulla nobile e la fanciulla popolana che si uniscono al loro amato; la giovinetta che si dedica alla vita monastica e la donna volitiva, capace anche di combattere per difendere famiglia e possedimenti.

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COMUNE DI

CANELLICANELLIColori: BIANCO E AZZURROBIANCO E AZZURRORETTORE: GIANCARLO BENEDETTIGIANCARLO BENEDETTI

Canelli, centro spumantiero noto a livello internazionale, si trova a 30 km a sud di Asti. Il paese, dominato dall’imponente mole del castello Gancia, ha il suo fulcro nella produzione vinicola di alta qualità dovuta, sopratuttto, a terreni particolarmente vocati per la coltivazione del vitigno moscato, “padre” del rinomato Asti Spumante.Canelli ha vinto il Palio nel 1974.

Il Comune di Canelli è escluso dal Palio 2012 a seguito di sanzione del Capitano del Palio per aver violato gli articoli 24 e 31 del vigente regolamento del Palio.

COMUNE DI

NIZZA MONFERRATONIZZA MONFERRATOColori: GIALLO E ROSSOGIALLO E ROSSORettore: PIER PAOLO VERRIPIER PAOLO VERRI

Nizza Monferrato, anticamente detta “Nizza della paglia” perché ,secondo la tradizione,nella fretta di costruire il borgo ,gli abitanti coprirono i tetti con la paglia anziché con i coppi, dista 29 km da Asti ed è centro agricolo e vitivinicolo di notevole importanza. Ricco di vestigia del passato – Palazzo Crova e Palazzo Civico con torre merlata.Nizza ha vinto il Palio nel 1986.

La casa di “Manuele Airaudo”:La casa di “Manuele Airaudo”:i l meritricio peccato tolleratoil meritricio peccato tolleratoIl ruolo subalterno della donna nella società medievale trova riscontro a Nizza Monferrato anche nelle disposizioni statutarie, che lo ribadiscono addirittura in riferimento alle funzioni religiose. Si legge infatti “che qualunque donna non possa né debba andare, né stare, nella parte superiore della Chiesa dove si trattengono gli uomini mentre si celebra l’officio divino”. Le relazioni tra i sessi erano rigorosamente distinte in lecite se all’interno del matrimonio, illecite al di fuori di esso. Il che ovviamente non impediva il proliferare di luoghi e situazioni dove piacere e lussuria potessero trovare libero sfogo. In Nizza come altrove il Comune condannava la prostituzione, ma non la impediva, anzi si preoccupava di normarla, regolamentando e controllando il “pubblico meretricio”. Sono ancora gli Statuti a stabilire “che il postribolo non possa essere tenuto in alcun luogo se non nelle vie che corrono intorno allo spalto”. Di giorno le prostitute, sempre vistosamente abbigliate,potevano stare unicamente “nella propria casa o nella casa di Manuele Airaudo”, nessuno poteva dare loro ospitalità, né potevano trattenersi a bere o mangiare nelle taverne.

1110

COMUNE DI

MONCALVOMONCALVOColori: BIANCO E ROSSOBIANCO E ROSSORettore: DIEGO MUSUMECIDIEGO MUSUMECI

Importante centro monferrino, Moncalvo dista 20 km da Asti ed è noto per la sua indiscussa tradizione enogastronomica e per essere stato capitale del Marchesato di Monferrato. Ricco di storia, le cui vestigia si possono ammirare ancora oggi – Chiesa di S. Francesco, bastioni, Chiesa della Madonna: ha, tra l’altro, dato i natali a Rosa Vercellana (la Bela Rusin) moglie morganaticadi Vittorio Emanuele II.Moncalvo ha vinto il Palionel 1988, 1989, 1994 e 1995.

Feste e convivi a CorteFeste e convivi a CorteLa coreografia del PotereLa coreografia del PotereI Paleologi fanno della fortezza di Moncalvo una delle loro residenze preferite, ove offrono ospitalità non solo a trovatori e poeti provenzali, ma anche a re ed imperatori, come Sigismondo di Lussemburgo, che nel 1432 vi elegge la propria residenza per un anno intero. Nelle cronache rimane a lungo memoria delle magnifiche feste organizzate nel castello, autentiche rappresentazioni dell’autorità, occasioni utili per mettere in evidenza rapporti e gerarchie di potere. Nel corso di sontuosi banchetti si servivano cibi su tavole riccamente decorate, si allestivano spettacoli allegorici con unicorni, bestie selvatiche e scene mitologiche, né mancavano giullari e buffoni; in alcune occasioni la magnanimità del Signore si manifestava, infine, con ricchi doni, come cani o gioielli, ai convitati.

RIONE

SAN SILVESTROSAN SILVESTROColori: ORO E ARGENTOORO E ARGENTORettore: MARIA TERESA PEROSINOMARIA TERESA PEROSINO

Il Rione S. Silvestro si trova nel cuore della città nei pressi della Torre Troyana o dell’Orologio. La chiesa da cui prende il nome e i colori fu consacrata nel 1096 da Papa Urbano II. La figura storica a cui si ispira il Rione è quella di Valentina Visconti, figlia di Gian Galeazzo Visconti, signore di Asti e di Milano. S. Silvestro ha vinto un solo Palio, quello a cui è stata abbinata la Lotteria nazionale, nel 1992.

1389 -1406: Valentina porta1389 -1406: Valentina portal’ iconografia araldica nel Palio l’ iconografia araldica nel Palio Durante la dominazione orleanese, che ebbe inizio a seguito delle nozze di Valentina Visconti con Luigi d’Orléans, nel Palio d’Asti si afferma una importante novità: la componente delle arti figurative. Infatti nel 1389, forse per suggerimento di Valentina o in suo omaggio, il drappo si adorna di tre gigli d’oro su fondo azzurro e per la prima volta viene documentato il pagamento di 24 soldi a un pittore astese, Giovanni Imperiato; costui fu incaricato di dipingere sui due Palii, (per la Corsa e per la Collegiata) tre scudi araldici raffiguranti le insegne di duca, podestà e comune. Così pure nel 1401 e nel 1406 nei conti del tesoriere ducale compaiono varie voci di spesa collegate alla corsa: il panno in broccato d’oro per i drappi, tre paia di guanti da banditore e trombettieri, due lance per sostenere i palii, un gallo vivo, una corda per ordinare i cavalli alla partenza ,nonché il danaro per ricompensare Mastro Roleto pittore delle insegne. Il Rione Oro-Argento porta in corteo la ricostruzione filologica dei palii dipinti con impianto araldico, simbolo dell’unità fra duca e città, mentre Valentina con le dame di Corte presenta gli oggetti descritti nei documenti dei suoi tesorieri.

1312

BORGO

SAN PIETROSAN PIETROColori: ROSSO E VERDEROSSO E VERDERettore: MAURO NIVOLOMAURO NIVOLO

Il Borgo si colloca a est su una antica area suburbana, poco fuori la antica porta di S. Maria Nuova. L’elemento indubbiamente più importante del Borgo è il pregevole complesso di S. Pietro in Consavia che comprende il Battistero, già chiesa del S. Sepolcro, la chiesa quattrocentesca, la casa dei cavalieridi S. Giovanni di Gerusalemme e il Civico Museo Archeologico.S. Pietro ha vinto il Palionel 1968, 1969, 1973, 1983.

La Pietra del Banco del PesceLa Pietra del Banco del PesceIn molte città importanti nel settore bancario e commerciale nel medioevo un’ impresa economica finita male veniva punita con la “Dichiarazione di fallimento”. Nella pubblica piazza, alla presenza di creditori e popolo, mercanti e banchieri insolventi o falliti, vestiti solo di camicia e braghe venivano fatti sedere sulla “Pietra dei Falliti” e costretti a ripetere più volte “Cedo Bonis” (“rinuncio ai miei beni”). Ad Asti, una punizione di questo genere veniva inflitta nell’attuale Piazza Statuto, dalla seconda metà del ‘400 denominata Piazza delle Erbe e sede del palazzo dei tribunali e del più importante mercato della città. Nel centro della piazza era ubicata la “Pietra del Banco del Pesce” (oggi collocata nell’atrio del Palazzo Civico), sulla quale nei giorni di mercato veniva inflitta l’infamante punizione. Il Borgo San Pietro intende rievocare l’umiliante cerimonia della pubblica rappresentazione dell’insolvenza.

BORGO

DON BOSCODON BOSCOColori: GIALLO E BLUGIALLO E BLURettore: MADDALENA SPESSAMADDALENA SPESSA

Borgo di recente costituzione, si trova nella zona nord di Asti ed è caratterizzato da ampie aree destinate a verde pubblico oltre ad essere la zona residenziale della città, in cui sorge anche il nuovissimo nosocomio. La chiesa, costruita nel 1962, è dedicata a Don Bosco figura di educatore e sacerdote di origine astigiana, la cui opera ha, di gran lunga, valicato i confini cittadini. Originariamente il Borgo Don Bosco ha partecipato al Palio con l’attiguo Borgo Viatosto aggiudicandosi il Drappo nel 1967, 1971, 1980. dopo la separazione da Viatosto ha ancora vinto nel 1996.

Nove prodi per l’ immaginario medievaleNove prodi per l’ immaginario medievaleIl ciclo “dei Nove Prodi” celebrato dalla letteratura cortese (come nel caso di “Le chevalier errant” scritto a fine Trecento da Tommaso di Saluzzo), ebbe uno straodinario successo nelle arti figurative del Gotico internazionale: dai codici miniati agli arazzi, dai saloni dei palazzi alle facciate degli edifici, tutto l’Occidente celebrò i propri miti ideologici nelle figure ieratiche e solenni degli antichi eroi. E se oggi sono giustamente celebri gli affreschi dei Nove Prodi nel castello della Manta presso Saluzzo, è opportuno ricordare il ciclo analogo esistente fino al 1782 in Asti sulla facciata del palazzo oggi detto “del Corpo di Guardia”. Oggi definitivamente perduto, fu descritto dal cronista Stefano Incisa come composto da “diverse figure colossali d’eroi con le loro armi gentilizie, entro grandi ornati d’architettura”.

1514

RIONE

SAN SECONDOSAN SECONDOColori: BIANCO E ROSSOBIANCO E ROSSORettore: MARCO ZAPPAMARCO ZAPPA

Il Rione S. Secondo, comunemente detto “del Santo” è il borgo del Santo patrono. Situato nel cuore della città, comprende, tra l’altro, Piazza Alfieri, sede della corsa. La Collegiata di S. Secondo (sec. XIII) ha sede nel Rione, e conserva, nella cripta, una preziosa urna d’argento che custodisce le spoglie mortali del Santo nel cui nome si corre il Palio.Su piazza San Secondo si affacciano i piu’ importanti palazzi della Città, da Palazzo Civico, di gusto settecentesco su preesistenze medievali,a Palazzo degli Antichi tribunali in cui si amministrava la giustizia. S.Secondo ha vinto il Palio nel 1982,nel 2000 edizione del Giubileo e nel 2007.

Asti e le fazioni Guelfe e Ghibell ineAsti e le fazioni Guelfe e Ghibell ineIl rione San Secondo presenta con stemmi e vessilli le nobili famiglie astigiane suddivise nelle due fazioni, i Guelfi e i Ghibellini. La famiglia Solaro, una delle più ricche e potenti di Asti, formata da attivissimi mercanti e banchieri, possessori di castelli, capeggiava la fazione dei Guelfi, sostenitori dell’egemonia politica del papato, e contava sull’appoggio delle famiglie Malabalia, Faletti, Pelletta e Roero. Di ideologia opposta, contraria al potere temporale della chiesa, era la fazione dei Ghibellini rappresentata dal sodalizio dei De Castello, formato da Guttuari, Turchi e Isnardi. L’adesione all’uno o all’altro partito era resa evidente anche da particolari architettonici delle torri: la fazione Guelfa era rappresentata da torri con merlatura di forma rettangolare, la fazione Ghibellina da torri merlate a coda di rondine.

BORGO

TORRETTATORRETTAColori: ROSSO, BIANCO E BLUROSSO, BIANCO E BLURettore: GIOVANNI SPANDONAROGIOVANNI SPANDONARO

Il Borgo - si trova alle porte della città,a occidente. La sua denominazione ricorda la antica torre del borgo che era utilizzata per vigilare la frequentatissima strada per Torino. Dal 1578 al 1801 fu attivo il Convento dei Cappuccini di cui rimane il ricordo nell’omonima località situata ai limiti del Borgo. Alla ripresa del Palio ha corso sotto la denominazione Torretta-Santa Caterina, fino alla separazione , avvenuta nel 1969: dal 1970 il Borgo corre autonomamente con la denominazione di “Torretta - Nostra Signora di Lourdes ”.Vinse il primo Palio nel 1976 e nel 2004 .

I l “quartiere a luci rosse”I l “quartiere a luci rosse”di contrada Messine di contrada Messine Per mettere un freno al dilagare degli illeciti, nel 1469 il Comune di Asti decise di concentrare tutti i postriboli cittadini in un unico luogo delimitato e controllato; furono pertanto scelte alcune case contigue nella contrada di Messine, che diventò così un vero “quartiere a luci rosse”. Le case prescelte prospettavano sull’attuale piazza Astesano, dove sorgevano chiesa e convento dei frati Agostiniani Eremitani sotto il titolo delle Grazie. I religiosi si opposero a tale decisione, denunciandola come scandalosa e blasfema. Nel maggio 1469 i “potentissimi senatori” del Comune di Asti ricevettero una lettera da parte del Vicario Provinciale dell’Ordine Agostiniano, che criticava aspramente il provvedimento di trasferire i postriboli davanti al convento degli Eremitani, e chiedeva con fermezza di scegliere altri luoghi per non turbare la coscienza dei fraticelli e dei fedeli. La protesta fu inutile e le case di contrada Messine divennero sede stabile delle meretrici, che a lungo vi esercitarono liberamente la professione a stretto contatto con i frati.

1716

BORGO

SANTA MARIA NUOVASANTA MARIA NUOVAColori: ROSA E AZZURROROSA E AZZURRORettore: MARCO GONELLAMARCO GONELLA

Borgo cittadino tra i più antichi, deve il suo nome alla chiesa omonima che risale, probabilmente, all’anno mille. All’interno della chiesa si può ammirare la pala d’altare di Gandolfino da Roreto “Madonna col bambino e coi santi” risalente al 1496. Sino alla prima metà del XIV secolo il borgo sorgeva fuori le mura e ne fu incluso nel 1342, quando Luchino Visconti, Signore di Asti, fece costruire la cerchia interna .delle mura.S. Maria Nuova ha vinto il Palionel 1972, 2000, 2005, 2006, 2009.

I l CalendimaggioIl CalendimaggioAd Asti, presso la Collegiata di San Secondo, alcuni capitelli e chiavi di volta presentano volti camuffati tra la vegetazione e maschere di foglie, che potrebbero rimandare ad antichi riti celtici legati al ciclo delle stagioni, comuni a tutte le civiltà alpine. Nel medioevo molti riti pagani confluirono in feste popolari: quelli che segnavano il risveglio della natura diedero vita alla festa del Calendimaggio. Compagnie di uomini e donne adornati con foglie e fiori piantavano il “Maggio”, un albero carico di addobbi intorno al quale si organizzavano feste, canti, balli e libagioni. In alcune città le giovani dame sfilavano agghindate con ghirlande di fiori ed al termine delle danze veniva eletta la “regina del maggio”. Il Corteo storico vuole rappresentare alcuni momenti di questa antica festa: viene portato il Maggio carico di nastri ed addobbi floreali e alcune giovani dame del Borgo di Santa Maria Nuova sfilano per l’elezione della regina della festa.

BORGO

SAN LAZZAROSAN LAZZAROColori: GIALLO E VERDEGIALLO E VERDERettore: CARLO BIAMINOCARLO BIAMINO

Il Borgo è situato nella zona est della città oltre porta S. Pietro, dove già dal 952 d.C. era presente un Lazzaretto. Il Borgo prende il nome, i colori e lo stemma da “S. Lazzaro dei mendicanti e degli appestati”. Il suo motto è “ A temp e leu” ( A tempo opportuno). S.Lazzaro ha vinto il Palio nel 1987, nel 1991, nel 1999, nel 2001 e nel 2008.

Elogio dell’aglio: da “teriaca dei vil lani”Elogio dell’aglio: da “teriaca dei vil lani”a ingrediente fondamentale del “sapor a ingrediente fondamentale del “sapor rusticorum” antenato medioevalerusticorum” antenato medioevaledella “bagna càoda” astigianadella “bagna càoda” astigianaNel Medioevo l’aglio era considerato un ortaggio dalle virtù stimolanti, digestive ed antisettiche, che lo rendevano utilizzabile non tanto e non solo come pianta alimentare ma anche come medicamento. L’aglio, confezionato in catene, era componente base della cucina pedemontana. Tra le ricette di salse che lo contengono e che venivano utilizzate per insaporire carni, intingere pane o verdure troviamo l’”anchouiado” con acciughe sotto sale e olio, il “sapor rusticorum”, una salsa densa e cremosa aromatizzata dalla forte presenza dell’aglio cotto, e la semplice “alliata”. Ad Asti il commercio di acciughe sotto sale è attestato dagli “Statuta Revarum Civitatis Ast” , che stabiliscono il pedaggio imposto per ciascun barile, mentre l’olio d’oliva veniva prodotto localmente e parzialmente importato. Si può pertanto ipotizzare che Asti sia stata centro di irradiamento della combinazione di ingredienti in cui identificare gli antenati della salsa calda piemontese per eccellenza, detta poi “bagna càoda”. Il Borgo San Lazzaro intende rievocare sfarzosi banchetti e momenti di vivace convivialità popolana ‘profumati di aglio’, insieme ai numerosi impieghi e utilizzi del prezioso ortaggio.

1918

COMUNE DI

MONTECHIAROMONTECHIAROColori: BIANCO E CELESTEBIANCO E CELESTERettore: GIAN MARCO REBAUDENGOGIAN MARCO REBAUDENGO

Il Comune di Montechiaro, è situato a 15 km da Asti in posizione collinare, conserva un pregevole centro storico medievale,con avanzi di fortificazioni. Poco fuori dall’abitato, su di un poggio, si erge la Chiesa romanica di S. Nazario,gemma del romanico, risalente, probabilmente, al XII secolo.Il Comune di Montechiaroha vinto il Palio nel 1981.

Dedizione di Asti agli Angio’ – 1312Dedizione di Asti agli Angio’ – 1312A causa delle continue guerre che il Comune di Asti aveva sostenuto nel corso del ‘200 e poi delle furiose discordie intestine tra le opposte fazioni di Guelfi e Ghibellini, nel primo decennio del ‘300 il libero governo della città era definitivamente compromesso. Nella primavera del 1312 gli Astesi, radunato il Consiglio, decisero di delegare il governo della città agli Angiò, sperando che una dominazione esterna potesse porre fine allo stato di continua belligeranza. Una delegazione formata da rappresentanti del Comune e da quattro Savi eletti, due d’ospizio e due di popolo, si recò presso il Siniscalco Ugo Del Balzo, rappresentante di Re Roberto D’Angiò, per sancire la pubblica solenne cessione di Asti. Il 17 Aprile 1312 il notaio Bartolomeo Candelo stipulò un atto di quarantanove articoli con cui venne formalizzata la dedizione. Era vescovo Guido Valperga e podestà Giovanni Dal Pozzo. Finiva, dopo oltre due secoli di gloriosa ininterrotta libertà, l’autonomia del Comune di Asti.

RIONE

SAN MARTINOSAN MARTINOSAN ROCCOSAN ROCCOColori: BIANCO E VERDEBIANCO E VERDERettore: FRANCA SATTANINOFRANCA SATTANINO

Nella parte sud occidentale della città si stende il Rione S. Martino S. Rocco che occupa, per tre quarti, quello che fu il centro antico di Asti dove avevano i loro palazzi le nobili famiglie astigiane dei Roero, Pelletta, Malabayla, Catena; di quest’ultimo casato è ancora possibile ammirare il palazzo che alterna – come nella maggior parte dei monumenti astigiani – il cotto e il tufo a ricordare i colori di Asti, il bianco e il rosso.San Martino San Roccoha vinto il Palio nel 1984 e nel 1985.

La Contrada dei Roero:La Contrada dei Roero:una città nella Cittàuna città nella CittàI Roero furono una delle famiglie più in vista del ceto dirigente comunale: fondarono le loro fortune sull’attività mercantile e bancaria, operando come prestatori di denaro in Europa. Investirono le loro ricchezze nell’acquisizione di signorie feudali e nel rafforzamento della presenza urbana che, a partire dal XIV secolo, si caratterizzò come una vera “città nella Città”. Il corteo propone uno scorcio di vita quotidiana: nobili e popolani si riversano sulla strada principale della contrada, fanciulle in età da marito, abbigliate con candide vesti, intrecciano danze, mentre arrivano i venditori di spezie. All’improvviso un clamore attira l’attenzione di tutti: un uomo sta scappando, inseguito da due armigeri. Si avvicina al nobile Roero, si inginocchia ai suoi piedi e lo supplica. I suoi inseguitori si fermano. Lo sanno bene: in questa contrada non si possono operare arresti, in quanto vige un diritto inviolabile di asilo, sancito da antichi privilegi imperiali.

2120

PALIO

OF A

STI

FOR THE 10:00 am

11:00 am

12:00 amTown Hall: formal regist

2:00 pmstart of the historical procession with one thousand two

overall winner of the previous edition oThe

The procession, which is

Corso Alfieri, Via Gobetti, Piazza San

4:00 pm Palio bareback horse-race (jockeys ride without

seven horses compete; best

5:00 pm

6:00 pm 6:00 pm Final race and

According to the historian Ogerio Alfieri, ancestor of the more famous Count Vittorio, in the Year of the Lord 1280, the city of Asti “...was bursting with ri-ches, enclosed within solid walls erected recently, and consisted almost entirely of buildings: towers, palaces and houses, all of recent construction...” In his accurate, detailed description, Ogerio stresses the good qualities of the people of Asti, stating that they are “…wise and noble, rich and powerful...” and says that in case of need the city can count on “...a cavalry of six hundred men with two horses each...” while the surrounding countryside can supply “...an additional cavalry of one hundred and sixty men each with a horse or

a mare...” It was at about this time that the Palio was first held in Asti. The first mention of the race

goes back to the year 1275 when, according to Gu-glielmo Ventura, another local historian, his townsmen

ran a horse race for their own amusement, beneath the walls of the enemy city of Alba, causing heavy damage and

devastation to the vineyards. Today, the city still preserves a structure that bears witness to the greatness of its past, with the

towers and bulwarks of its medieval palaces and the characteristics streets of its historical centre that provide an appropriate setting for the

fascinating historical revival of the Palio. There are twenty-one contenders in the race and, in the weeks that precede it, they all do their utmost to propitiate the victory by holding huge banquets, enacting magic rituals, playing terrible pranks on their adversaries, right up until the big day when they meet on the field, preceded by a sumptuous parade of over one thousand two hundred people in medieval costume. After a difficult challenge requiring all their skill, passion and courage, only one of them will win possession of the crimson banner with the coat of arms of the city and the image of its Patron Saint. In the days preceding the race, visitors may enjoy many collateral and preparatory events: the Palio of the Flag-wavers, the colourful flea-market, the trials of owner-jockeys on the field. Opportunities not to be missed for those who really want to immerse themselves in the special atmosphere of this event. But Asti is more than just its Palio: the interested visitor can discover museums and monuments, antique shops and flea markets, embattled towers and mysterious courtyards. Walking from east to west on Corso Alfieri, the ancient main street, it is impossible not to notice an imposing, elegant palace in Baroque style: the home of the Alfieri counts, from whom Vittorio descended (b. Asti, 1749, d. Florence, 1803), the great tragedian and free spirit, famous for his works as well as for his love of horses. Asti is as famous for its wines as it is for its fine food: heavenly white truffles, agnolotti accompanied by Barbera, rich boiled meats enhanced by “bagnetti”, and especially “bagna caôda”, a rich sauce with anchovies, garlic and oil in which to dip vegetables of the Tanaro. Plus there’s “bönet”, a sort of chocolate pudding, fragrant almond cookies soaked in a goblet of Asti Spumante, and all the typical recipes of a city in which fine food and wine go hand in hand with centuries of history.

3rd SUNDAY OF SEPTEMBER

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towers and bulwarksstreets of its historical ce

fascinating historical revival of th

3rd SUd

PROGRAMMEDAY OF THE PALIO

10:00 am10:00 amParish churches: blessing of horse and jockey.

11:00 am11:00 am PIAZZA SAN SECONDOexhibition by flag throwers from the A.S.T.A.

(Association of Traditional Flag Throwers from Asti).

12:00 am12:00 am PIAZZA SAN SECONDOration of jockeys and horses competing in the Palio.

2:00 pm2:00 pm PIAZZA CATTEDRALEhundred people in medieval costume. It is led by the of the Palio, followed by the other classified quarters.order of the remaining participants is drawn by lot.opened by the Group of the Captain of the Palio,

re-enacts scenes of medieval life.

PARADE ROUTEPiazza Cattedrale, Via Caracciolo, Piazza Cairoli,Secondo, Via Garibaldi, Via Gardini, Piazza Alfieri.

4:00 pm 4:00 pm PIAZZA ALFIERIa saddle). Three preliminary heats in which three in every heat proceed to the final.

5:00 pm 5:00 pm Flag throwers show

6:00 pm awarding of the Palio to the winner

Non

sol

o Pal

ioFINO AL 14 OTTOBRE 2012 FINO AL 14 OTTOBRE 2012 MostraETRUSCHI L’IDEALE EROICOETRUSCHI L’IDEALE EROICOE IL VINO LUCENTEE IL VINO LUCENTE

Asti, Palazzo Mazzetticorso Alfieri, 357FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI ASTI

E CIVITA

orari: da martedi’ a domenica9.30/19.30 – lunedi’ chiusobiglietti: interi 9 €, ridotti 7 €speciale studenti € 3Info: tel 0141/530403info@palazzo mazzetti.it

14 LUGLIO - 25 AGOSTO14 LUGLIO - 25 AGOSTOPUNTO SCAMBIOPUNTO SCAMBIOFIGURINE DEL PALIO FIGURINE DEL PALIO Stadio Censin Bosiain occasione delle corseOgni terza domenica del mese CENTRO COMMERCIALE I BRICCHI

DAL 6 AL 30 SETTEMBREDAL 6 AL 30 SETTEMBREMostraTRENT’ANNITRENT’ANNIDI PERGAMENE D’AUTOREDI PERGAMENE D’AUTOREin occasione del trentennaledell’iniziativaCOMUNE DI ASTI

E SOROPTIMIST INTERNATIONAL CLUB DI ASTI

Museo di Sant’Anastasiocorso Alfieri 365/AOrario di apertura:martedì /domenica 10/13 – 16/19lunedì chiuso

GLI APPUNTAMENTI D

DA VENERDÌ 7DA VENERDÌ 7A DOMENICA 16 SETTEMBREA DOMENICA 16 SETTEMBREDOUJA D’ORDOUJA D’OR46° Rassegna enologica Presso Palazzo dell’EnofilaC.so Felice CavallottiCCIAA

SABATO 8 SETTEMBRE SABATO 8 SETTEMBRE AGROARTE AGROARTE Mostra mercato di prodotti biologiciofficinali ed artisticiPiazza San SecondoCOMUNE DI ASTI E ASCI (SEZ. PIEMONTE)

DOMENICA 9 SETTEMBREDOMENICA 9 SETTEMBREFESTIVAL DELLE SAGREFESTIVAL DELLE SAGREGrandiosa rassegna della cucinacontadina con la partecipazionedi 40 Pro Loco dell’astigianoe distribuzione di piatti tipici localiPiazza Campo del Palio

ore 10 Sfilata in costume per le vie della città(partenza da Via Cavour )COMUNE, REGIONE PIEMONTE,

CAMERA DI COMMERCIO E PROVINCIA DI ASTI

DOMENICA 9 SETTEMBREDOMENICA 9 SETTEMBREASTI PRODOTTI GUSTI E SAPORIASTI PRODOTTI GUSTI E SAPORIRassegna agroalimentaredi prodotti localiPiazza Alfieri e Portici Anfossi COMUNE DI ASTI

GIOVEDÌ 13 SETTEMBREGIOVEDÌ 13 SETTEMBREPALIO DEGLI SBANDIERATORIPALIO DEGLI SBANDIERATORIPiazza San Secondo, ore 21COMUNE DI ASTI

VENERDÌ 14 SETTEMBREVENERDÌ 14 SETTEMBRESFILATA DEI MONELLISFILATA DEI MONELLIDalle 18C.so Dante, C.so Alfieri, Via RossiniCOMITATO PALIO

BORGO SANTA MARIA NUOVA

PROVE UFFICIALI DEL PALIOPROVE UFFICIALI DEL PALIOPiazza Alfieri, dalle 14.30 (ingr. gratuito)COMUNE DI ASTI

VENERDÌ 14VENERDÌ 14E SABATO 15 SETTEMBREE SABATO 15 SETTEMBREMERCATINO DEL PALIOMERCATINO DEL PALIOPiazza San SecondoCOMUNE DI ASTI E COMITATI PALIO

VENERDÌ 14 SETTEMBREVENERDÌ 14 SETTEMBRECENE PROPIZIATORIE DEL PALIO CENE PROPIZIATORIE DEL PALIO COMITATI PALIO

SAN LAZZAROCortile Parrocchiadi San Domenico Savio, ore 21BORGO SAN PIETROCircolo Way Assalto, ore 20.30BALDICHIERIGiardini Palazzo Comunaledi Baldichieri, ore 20.30SAN MARZANOTTOCantina Sociale di San Marzanotto,ore 21TORRETTAPiazza NS. di Lourdes, ore 20VIATOSTOLoc. Viatosto, ore 21DON BOSCOOratorio Don Bosco, ore 20

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CASTELL’ALFEROPiazza del Castello, ore 20.30SAN SILVESTROVia Morelli, ore 20.30

SABATO 15 SETTEMBRESABATO 15 SETTEMBRESFILATA DEI BAMBINI SFILATA DEI BAMBINI Dalle ore 15: Piazza Roma,C.so Alfieri, Via Gobetti,Piazza San Secondo, Piazza AlfieriCOMUNE DI ASTI E COMITATI PALIO

PROVE DELLA VIGILIAPROVE DELLA VIGILIADalle 16: Piazza Alfieri (ingr. gratuito)COMUNE DI ASTI

CENE PROPIZIATORIE DEL PALIO CENE PROPIZIATORIE DEL PALIO COMITATI PALIO

SANTA MARIA NUOVAPortici Pogliani di Piazza Alfieri, ore 20RIONE S. MARTINO S. ROCCOPiazza Roma, ore 20.30MONCALVOPalazzo Testafochiore 20.30TANAROSalone delle FesteVia Ferrero, ore 21SANTA CATERINAPiazza Santa Caterina, ore 20.30SAN DAMIANOCantina sociale “Terre dei Santi”ore 20.30CATTEDRALEPiazza Cattedrale, ore 20MONTECHIAROTeatro Comunale, ore 20.30NIZZA M.TOPiazza GaribaldiForo Boario, ore 20.30 SAN SECONDOPortici Anfossi di Piazza Alfieriore 20.30SAN PAOLOPiazzetta San Paolo, ore 20.30 Con esibizione degli sbandieratori

DOMENICA 16 SETTEMBREDOMENICA 16 SETTEMBREPALIO DI ASTI PALIO DI ASTI Corteo storico e corsa Info programma e biglietteria: www.palio.asti.itCentro Storico e Piazza Alfieri COMUNE DI ASTI

SABATO 22SABATO 22E DOMENICA 23 SETTEMBRE E DOMENICA 23 SETTEMBRE ARTI E MERCANTIARTI E MERCANTI

Piazza Cairoli e Corso AlfieriCNA, COMUNE DI ASTI, REGIONE PIEMONTE

PROVINCIA E CCIAA DI ASTI

DOMENICA 23 SETTEMBREDOMENICA 23 SETTEMBREMERCATINO DELL’ANTIQUARIATOMERCATINO DELL’ANTIQUARIATOPortici Piazza Alfieri e Piazza LibertàCOMUNE DI ASTI

VENERDÌ 19 OTTOBRE VENERDÌ 19 OTTOBRE DAMIGELLA DEL PALIO …DAMIGELLA DEL PALIO …A TEATROA TEATROOre 21: Teatro AlfieriCOMUNE DI ASTI E ALBATROS

SABATO 17SABATO 17E DOMENICA 18 NOVEMBREE DOMENICA 18 NOVEMBREFIERA REGIONALE DEL TARTUFO FIERA REGIONALE DEL TARTUFO E CUCINA & CANTINAE CUCINA & CANTINACentro Storico COMUNE E PROVINCIA DI ASTI

REGIONE PIEMONTE

CAMERA DI COMMERCIO

VINISSAGEVINISSAGESabato dalle 15 alle 22e domenica dalle 10 alle 19COMUNE DI ASTI

LA

GIO

RNA

TA ...

ore 10presso le Parrocchie cittadine:cerimonia della benedizione del cavalloe del fantino.

ore 11Piazza San Secondo:Piazza San Secondo:esibizione degli sbandieratori dell’A.S.T.A.

ore 12Piazza San Secondo,Piazza San Secondo,Municipio:Municipio: iscrizioneufficiale di fantini e cavalli.

ore 14Piazza Cattedrale:Piazza Cattedrale: avvio del Corteo Storico con la partecipazione di mil-leduecento figuranti in costume medievale. Il primo a sfilare è il vincitore dell’anno precedente, se-guono gli altri borghi classificati. L’or-dine dei successivi è stabilito dalla sorte.Il corteo è aperto dal Gruppo del Capitano del Palio e rappresenta momenti di vita medievale.

Percorso del Corteo Storico:Percorso del Corteo Storico:Piazza Cattedrale, Via Caracciolo, Piazza Cairoli, Corso Alfieri,Via Gobetti, Piazza San Secondo, Via Garibaldi, Via Gardini, Piazza Alfieri.

ore 16Piazza Alfieri:Piazza Alfieri: Corsa del Palio con cavalli montati “a pelo” (senza sella);tre batterie da sette cavalli, finale da nove.

ore 17Esibizione degli sbandieratori.

ore 18Finale ed assegnazione del Palio.

... DEL PALIO - DOMENICA 16 SETTEMBRE

adine:adine:e del cavallo

ori

o mil-ume re è il ente, se-ificati. L’or-ito dalla sorte.ppo del Capitanoomenti di vita medievale

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PARTERRE

Palazzo della Provincia

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A.T.L. A.T.L. Piazza Alfieri, 34 - Tel. 0141/320978 - Fax 0141/538200

www.astiturismo.it - [email protected]. Sabato 15 e domenica 16 settembre gli uffici della Biglietteriasi trasferiranno presso Palazzo Civico, in Piazza San Secondo (atrio)

TRIBUNA CENTRALE COPERTATRIBUNA CENTRALE COPERTAAlfieri(canapo) € € 8585Alfieri(centrale) €€ 5353

TRIBUNE IN CURVATRIBUNE IN CURVA

Solaro €€ 5858Roero €€ 4343

Guttuari €€ 2121Isnardi €€ 2121

TRIBUNE IN RETTILINEOTRIBUNE IN RETTILINEO

Catena €€ 3737Malabaila €€ 2727Pelletta €€ 2121Comentina €€ 2121Gardini €€ 2121

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CATIN

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A

Edito da Editrice Omnia in collaborazione con il Comune di Asti

www.comune.asti. it www.palio.asti. itwww.comune.asti. it www.palio.asti. it

Dépliant Ufficiale del Palio di Asti - Distribuzione gratuita

Il Comune di Asti ringrazia: Regione Piemonte

Presidenza della Giunta Regionale e Assessorato Regionale al TurismoAmministrazione Provinciale di Asti - Consorzio per la Tutela dell’Asti Spumante

Tutte le imprese e le associazioni che contribuiscono alla realizzazione dell’edizione 2012 del Palio di Asti con particolare riferimentoai supermercati che hanno collaborato per gli allenamenti degli sbandieratori

Si ringraziano inoltre: Elio Arleri, Donatella Gnetti, Ezio Claudio Pia,

la Società di Studi Astesi

Il Palio è affiliato alla Federazione Italiana Giochi Storici

SINDACO

Fabrizio Brignolo

ASSESSORE

Alberto Pasta

CAPITANO DEL PALIO

Mario Vespa

MAGISTRATI

Claudio GambaMassimo Amisano

MOSSIERE

Renato Bircolotti

PRESIDENTE COMMISSIONE TECNICA

Gilberto Berlinghieri

PRESIDENTE COMMISSIONI VETERINARIE

Fulvio Brusa

PRESIDENTE GIURIA

Walter Cassulo

ORGANIZZAZIONE COMUNE DI ASTISERVIZIO MANIFESTAZIONI E TURISMO

Tel. 0141 399.482/399.486Fax 0141 [email protected] [email protected]

COORDINAMENTO

Gianluigi Porro

RESPONSABILE DEL SERVIZIO

Silvana Ferraris

ORGANIZZAZIONE

Katia Bovio

UFFICIO RELAZIONI CON IL PUBBLICO

Tel. 0141 399.399 - Fax 0141 399.250

FOTO DI COPERTINA

Piero De Marchis per “La Stampa”

FOTOGRAFIE

MingoGruppo Fotografi di ConfartigianatoArchivio La nuova ProvinciaConstantin Pletosu

PROGETTO GRAFICO

Alessandro Morrica

STAMPA

Alzani Tipografia, Pinerolo (To)

Centrale del Latte di Torinosponsor del Palio di Asti

I nostri comuni valori aiutanoa vincere le sfi de.

16 Settembre 2012

Tanti sono gli elementi che accomunano idealmente il Palio

e la Centrale del Latte. Il rispetto ed il mantenimento delle

tradizioni, la genuinità dei valori, il profondo legame

con il territorio e, soprattutto la passione per le cose fatte

a regola d’arte.

PALIO 16x24.indd 1 18/06/12 14:52

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