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Serena M. Scalera IH

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Nuove tendenze del linguaggio musicale in Italia e Francia durante il XIV secolo:

Philippe de Vitry, trattato “Ars nova” -1322

Hugo Riemann, musicologo tedesco XX sec.

In contrapposizione all’ars antiqua

Caratteristiche: tema libero; canto a due o tre voci con solista

-Madrigale

- Ballata

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Codici

- Codice Squarcialupi, 1400 - Biblioteca

Laurenziana, Firenze

- Manoscritto Panciatichi 26, 1380/1390 –

Biblioteca Nazionale, Firenze

- Codice Rossi, 1350 – Biblioteca Apostolica

Vaticana, Città del Vaticano

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Il madrigale Origine del nome e argomento della composizione

Argomento di carattere pastorale,amoroso, satirico, agreste. Sono

presenti anche testi che si riferiscono a vicende biografiche dei signori

di corte settentrionali

-Materialis = senza regole formali

-Matricalis = in lingua madre

-Mandrialis= mandrie

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Struttura poetica e disegno melodico

Il madrigale

Il testo poetico è composto da due o tre terzine , aventi lo

stesso ordine di rime, seguite di norma da un ritornello di uno

o due versi in rima baciata.

Il disegno melodico generale, che segue e dipende dalla struttura del

testo poetico, è diviso in due sezioni:

• sez. a : è la più estesa per l’intonazione delle terzine (l’intonazione è

sempre uguale)

• sez. b : è costituita da un ritornello, cantato alla fine del gruppo di

strofe. È di carattere contrastante nel metro e nella melodia rispetto

alla prima parte .

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Giovanni da Firenze (o da Cascia) stabilì i criteri stilistico-

musicali del madrigale:

Ciascun verso è iniziato e concluso da melismi vocali

La sezione centrale è scandita in stile sillabico

La voce superiore è più fortemente melismatica rispetto a

quella inferiore

Il madrigale

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Madrigale di Giovanni da Firenze su testo di F. Sacchetti “Agnel son bianco”

Il madrigale

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Argomento, forma poetica e struttura musicale

Argomento : amoroso, nella quasi totalità dei casi.

La ballata trecentesca

Forma poetica : una ripresa, una stanza costituita da due piedi (di

chiara derivazione greca e latina), una volta.

Struttura musicale: segue la disposizione del testo poetico. È

costituita da due sezioni :

o sez. a : intona la ripresa e la volta

o sez. b : intona i piedi

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Per tropo fede talor se perigola!

Non è dolor nè più mortale spàsemo,

come sença falir cader ne biàsemo,

el ben se tacie e lo mal pur se cigola.

( Per tropo fede..)

Lasso colui […]

La ballata trecentesca A ripresa

b b

a volta

A ripresa

piedi

Testo poetico e intonazione musicale prima strofa di una delle prime ballate pervenuteci a una voce sola nel Codice Rossi.

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- Musicalità = voce

- Strumenti musicali

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Il “Convivio”

La “Divina Commedia”

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Il “Convivio”

Trattato II

Dante pone in relazione i primi sette cieli del

firmamento con le dottrine del Trivio e del

Quadrivio:

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Il “Convivio”

Cielo delle stelle

Prima scienza

Luna

Mercurio

Venere

Sole

Marte

Giove

Saturno

Fisica

Metafisica

Grammatica

Dialettica

Retorica

Aritmetica

Musica

Geometria

Astrologia

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20 E lo cielo di Marte si può comparare alla Musica per due propietadi: l'una

si è la sua più bella relazione: ché, annumerando li cieli mobili, da qualunque si comincia, o dall'infimo o dal sommo, esso cielo di Marte è lo quinto, esso è lo mezzo di tutti, cioè delli primi, delli secondi, delli terzi e delli quarti. 21 L'altra si è che esso Marte, [secondo che dice Tolomeo nel Quadripartito], disecca e arde le cose, perché lo suo calore è simile a quello del fuoco; e questo è quello per che esso pare affocato di colore, quando più e quando meno, secondo la spessezza e raritade delli vapori che 'l seguono: li quali per loro medesimi molte volte s'accendono, sì come nel primo della Metaura è diterminato. 22 E però dice Albumasar che l'accendimento di questi vapori significa morte di regi e transmutamento di regni, però che sono effetti della segnoria di Marte. E Seneca dice però, che nella morte d'Augusto imperadore vide in alto una palla di fuoco; e in Fiorenza, nel principio della sua destruzione, veduta fue nell'aere, in figura d'una croce, grande quantità di questi vapori seguaci della stella di Marte. 23 E queste due propietadi sono nella Musica: la quale è tutta relativa, sì come si vede nelle parole armonizzate e nelli canti, de' quali tanto più dolce armonia resulta quanto più la relazione è bella: la quale in essa scienza massimamente è bella, perché massimamente in essa s'intende. 24 Ancora: la Musica trae a sé li spiriti umani, che quasi sono principalmente vapori del cuore, sì che quasi cessano da ogni operazione: sì e l'anima intera, quando l'ode, e la virtù di tutti quasi corre allo spirito sensibile che riceve lo suono.

Libro 2 Serena M. Scalera IH

- Numero più elevato parti cantate rispetto alle altre cantiche per la maggiore vicinanza a Dio

- Ricorso alla musica per accrescere gli effetti della parola: [..] sì del cantare e sì del fiammeggiarsi [XII, 23]

La“Divina commedia”

Il Paradiso

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- Inserimento del Salmo CXIII “In Exitu Israel de Aegypto” [ II, 43-48]

- Incontro con Belacqua, liutaio fiorentino [IV, 97,135]

- Incontro con Casella, compositore [II, 106-123]

La“Divina commedia”

Il Purgatorio

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- Netto riferimento alla musica

- Totale assenza di musica e canto

- Domina il rumore

- Ritmo irregolare del suono

[III, 22-30]

La“Divina commedia”

L’Inferno

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- Uno dei primi ad essere nominato cantore a liuto

- Metteva in musica e cantava molte delle sue rime accompagnandosi con il liuto

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1800 Schubert, tre Lieder tra cui uno sul celebre sonetto Solo e pensoso

nella traduzione di Schlegel

Una nuova visione del Petrarca

Allein, nachdenklich, wie gelähmt vom Krampfe,

Durchmess' ich öde Felder, schleichend träge,

Und wend' umher den Blick, zu fliehn die Stege,

Wo eine Menschenspur den Sand nur stampfe.

Nicht andre Schutzwehr find' ich mir im Kampfe

Vor dem Erspäh'n des Volks in alle Wege,

Weil man im Tun, wo keine Freude rege,

Von außen lieset, wie ich innen dampfe.

So daß ich glaube jetzt, Berg und Gefilde,

Und Fluß und Waldung weiß, aus welchen Stoffen

Mein Leben sei, das sich verhehlt jedweden.

Doch find' ich nicht so rauhe Weg' und wilde,

Daß nicht der Liebesgott mich stets getroffen.

Und führt mit mir, und ich mit ihm dann Reden.

Solo e pensoso i più deserti campi

vo misurando a passi tardi e lenti;

e gli occhi porto, per fuggir, intenti

dove vestigio uman l'arena stampi.

Altro schermo non trovo che mi scampi

dal manifesto accorger de le genti;

perché negli atti d'allegrezza spenti

di fuor si legge com'io dentro avvampi:

sì ch'io mi credo omai che monti e piagge

e fiumi e selve sappian di che tempre

sia la mia vita, ch'è celata altrui.

Ma pur sì aspre vie né sì selvagge

cercar non so, ch'Amor non venga sempre

ragionando con meco, ed io con lui.

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* ogni giornata si conclude con momenti di svago, durante i quali ognuno dei componenti della brigata canta una ballata o una canzone

da lui stesso composta.

* cenni alla musica e al canto all’inizio della V

giornata

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Bibliografia

E. Surian - Manuale di Storia della musica vol.1 M. Mila - Breve Storia della musica M. Donà - Filosofia della musica N. Pirrotta - Musica tra Medioevo e rinascimento Le Garzantine della musica A. Bonaventura - Il Boccaccio e la musica A. Bassi - La musica di Dante

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