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SERBIA La Porta dei Balcani Tra le bellezze artistiche e paesaggistiche di un paese sconosciuto 10 giorni – in hotel Un viaggio straordinario in un paese poco conosciuto per quanto concerne le sue ricchezze artistiche e paesaggistiche e purtroppo molto noto per il suo turbolento passato. A causa della sua posizione geografica, crocevia tra est e ovest, la Serbia è stata per secoli teatro di guerre e distruzioni ma anche luogo d’incontro tra civiltà diverse e complementari. Il ricco patrimonio storico-culturale e le bellezze naturali la rendono una destinazione estremamente interessante, ricca di attrazioni turistiche. Dalla dinamica Belgrado, l’ex capitale della Jugoslavia, a Novi Sad, dominata dalla Cittadella di Petrovaradin, entrambe lungo le rive del Danubio. Dai monasteri ortodossi della zona collinosa della Fruska Gora, dove la vita monastica è rimasta inalterata da generazioni, ai monasteri di Sopocani (Patrimonio UNESCO) e Studenica (Patrimonio UNESCO) nella regione del Sandzak. Dal sito preistorico di Lepensky Vir, risalente al 6.500 a.C., alle rovine di Felix Romuliana (Patrimonio UNESCO) il palazzo imperiale fatto costruire dall’imperatore romano Galerio Massimiliano. Dagli aspri paesaggi mozzafiato dei monti Tara e Zlatar a quelli più dolci lungo il corso del Danubio… Dopo anni di isolamento la Serbia si avvia, con determinazione, verso un futuro nell’Unione Europea.

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SERBIA La Porta dei Balcani

Tra le bellezze artistiche e paesaggistiche di un paese sconosciuto 10 giorni – in hotel

Un viaggio straordinario in un paese poco conosciuto per quanto concerne le sue

ricchezze artistiche e paesaggistiche e purtroppo molto noto per il suo turbolento

passato. A causa della sua posizione geografica, crocevia tra est e ovest, la

Serbia è stata per secoli teatro di guerre e distruzioni ma anche luogo d’incontro

tra civiltà diverse e complementari. Il ricco patrimonio storico-culturale e le

bellezze naturali la rendono una destinazione estremamente interessante, ricca di

attrazioni turistiche. Dalla dinamica Belgrado, l’ex capitale della Jugoslavia, a

Novi Sad, dominata dalla Cittadella di Petrovaradin, entrambe lungo le rive del

Danubio. Dai monasteri ortodossi della zona collinosa della Fruska Gora, dove

la vita monastica è rimasta inalterata da generazioni, ai monasteri di Sopocani

(Patrimonio UNESCO) e Studenica (Patrimonio UNESCO) nella regione del

Sandzak. Dal sito preistorico di Lepensky Vir, risalente al 6.500 a.C., alle rovine

di Felix Romuliana (Patrimonio UNESCO) il palazzo imperiale fatto costruire

dall’imperatore romano Galerio Massimiliano. Dagli aspri paesaggi mozzafiato

dei monti Tara e Zlatar a quelli più dolci lungo il corso del Danubio… Dopo anni

di isolamento la Serbia si avvia, con determinazione, verso un futuro nell’Unione

Europea.

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PROGRAMMA DI VIAGGIO – Partenze Estate 2017

1° giorno / Italia – Belgrado Partenza in serata da Milano/Roma con voli di linea Air Serbia diretti su Belgrado. Arrivo a Belgrado, incontro con lo staff locale e trasferimento in hotel. Eventuale cena libera. Pernottamento in hotel. 2° giorno / Belgrado – Sremski Karlovci – Novi Sad – Belgrado (i monasteri della Fruška Gora) (circa 200 km) Dopo la prima colazione partenza verso nord-ovest per la regione collinosa della Fruška Gora che si innalza dalla pianura della Vojvodina. Tra il XV e il XVIII secolo vi furono costruiti ben 35 monasteri, per proteggere la cultura e la religione serba dai turchi, di cui oggi ne sopravvivono 16. Queste strutture religiose, in cui la vita scorre immutata da secoli, svolgono ancora un ruolo molto importante nella vita culturale della regione. Visita del Monastero di Krusedol, costruito tra il 1509 e il 1516 dal signore della Serbia Đorđe Branković. La chiesa dedicata all’Annunciazione fu rasa al suolo dai turchi nel 1716 e in seguito ricostruita. Si prosegue per il vicino Monastero di Novo Hopovo, del XVI secolo, la cui struttura fu gravemente danneggiata durante la Seconda Guerra Mondiale. Alcuni dei suoi preziosi affreschi sono opera dei maestri cretesi che lavorarono anche al monastero del Monte Athos in Grecia; anche se spesso incomplete le raffigurazioni si impongono comunque per la potenza dello stile. Il monastero custodisce anche notevoli icone barocche dipinte nel 1776 dall’artista serbo Teodor Kračun.

Si continua per la cittadina di Sremski Karlovci, situata sulle rive del Danubio ai margini della Fruška Gora, dall’importante retaggio storico e con edifici particolarmente suggestivi: la Cattedrale Ortodossa, il Municipio, il Palazzo del

Patriarcato, la Fontana dei Quattro Leoni. Pranzo libero. Dopo pranzo partenza verso nord per Novi Sad, il capoluogo della regione della Vojvodina, un coacervo di cultura magiara e balcanica. La massiccia mole della Cittadella di

Petrovaradin, soprannominata la “Gibilterra del Danubio”, domina la città e il fiume dall’alto di un caratteristico roccione vulcanico. Eretta tra il 1692 e il 1780, per proteggere Novi Sad dalle invasioni turche, la cittadella è una delle più vecchie e meglio conservate fortezze lungo il Danubio. In serata rientro a Belgrado. Cena. Pernottamento in hotel.

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3° giorno / Belgrado – Topola – Kragujevac – Gola di Ovčar-Kablar –

Drvengrad (il mausoleo della famiglia Karađorđević) (circa 270 km) Dopo al prima colazione partenza verso sud per Topola, il luogo dove nel 1804 il famoso Đorđe Petrović, più conosciuto come Karađorđe, diede il via all’insurrezione contro i turchi. Visita della Chiesa di San Giorgio, situata in cima a una collina nel boscoso parco di Oplenac, fatta costruire dal re Petar I, il nipote di Karađorđe, per ospitare il mausoleo della famiglia Karađorđević. La chiesa, eretta tra il 1904 e il 1912, una delle più spettacolari e particolari di tutta la Serbia, è un edificio di marmo bianco con cinque cupole. L’interno è decorato con copie di splendidi affreschi riprodotti con oltre 40 milioni di tasselli a mosaico in 15.000 colori. Si prosegue verso sud per Kragujevac, la prima capitale della Serbia moderna. Pranzo libero. Si continua verso ovest per la regione montuosa al confine con la Bosnia Erzegovina. Lungo il percorso si attraversa la Gola di Ovčar-Kablar, scavata dal fiume Morava Occidentale e conosciuta come il Monte Athos serbo per i numerosi monasteri presenti. Infine si giunge nell’incantevole villaggio-museo di Drvengrad, nei pressi del villaggio di Mokra Gora, creato dal nulla nel 2002 dall’enigmatico regista Emir Kusturica, durante le riprese del suo film “La vita è un miracolo”, nello stile tipico delle località di montagna del XIX secolo, ma con qualche tocco stravagante e pittoresco che gli conferisce un’atmosfera da favola. Cena. Pernottamento in hotel.

4° giorno / Drvengrad – Lago Zatlar – Uvac Canyon – Monti Zlatar (Šargan Eight: la ferrovia a scartamento ridotto) (circa 100 km) Dopo la prima colazione escursione in treno turistico a vapore lungo un tratto della Šargan Eight, la ferrovia a scartamento ridotto che un tempo collegava Belgrado, Sarajevo e Dubrovnik. Costruita a partire dal 1921 e ultimata dopo quattro anni e al prezzo di 200 vite, la ferrovia venne chiusa nel 1974. Un tratto di ferrovia fu riaperto 25 anni dopo grazie alle squadre di volontari che ripulirono i binari con l’aiuto dell’esercito serbo e ristrutturarono le stazioni degli anni ’20. Il progetto fu completato durante i bombardamenti NATO del 1999 e alla fine la Šargan Eight fu trionfalmente aperta ai turisti. Il fascino del viaggio consiste nella serie di curve che disorientano un po’ e nelle ascensioni e inversioni di marcia che offrono un tragitto pieno di sorprese; ogni volta che si sbuca fuori da una delle 22 gallerie, il panorama sembra essersi capovolto e il villaggio di Drvengrad compare di volta in volta a sinistra o a destra del convoglio. Si prosegue verso sud per il Lago Zlatar. Pranzo libero. Nel pomeriggio entusiasmante escursione in battello lungo il serpentiforme Uvac Canyon (circa 2 ore e mezza di navigazione) con

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possibilità di avvistare l’avvoltoio oltre ad ammirare gli splendidi paesaggi. Si continua per i Monti Zlatar per la sistemazione in un hotel di montagna situato a 1.200 metri di altitudine in una foresta di pini. Cena e pernottamento in hotel.

5° giorno / Monti Zlatar – Novi Pazar – Parco Nazionale Kopaonik (l’Angelo Bianco sulla tomba di Cristo) (circa 180 km) Dopo la prima colazione partenza verso sud-est per Novi Pazar. Lungo il percorso visita del Monastero di Mileseva, fondato dal re Vladislav tra il 1234 e il 1236. La Chiesa dell’Ascensione è decorata con affreschi di eccezionale bellezza, quello dell’Angelo Bianco sulla tomba di Cristo è un vero capolavoro dell’arte europea del XIII secolo. Si presegue per il Monastero di Sopacani (Patrimonio dell’Umanità UNESCO) immerso in uno dei più bei paesaggi della Serbia, un’autentica meraviglia costruita da re Uroš (qui sepolto) alla metà del XIII secolo. Distrutto dai turchi alla fine del XVII secolo e quindi abbandonato fino ai restauri degli anni ’20, il monastero mostra una chiara influenza romanica nella parte esterna. Gli affreschi all’interno, splendido esempio di arte medievale europea, sono sopravvissuti miracolosamente all’esposizione agli elementi naturali per più di due secoli. Notevoli il ritratto di San Filippo, considerato la “Monna Lisa della Serbia” per i suoi occhi misteriosi, e l’Assunzione della Vergine.

Si continua per la città di Novi Pazar, cuore culturale della regione del Sandzak e porta per il Kossovo. Liberata dai turchi soltanto nel 1912, la città reca ancora i segni della dominazione ottomana. Pranzo Libero. Piacevole passeggiata nel quartiere turco, che si estende lungo la riva meridionale del fiume Raska, tra vecchi caffè che servono dolci e negozietti che vendono carne, noci e oggetti in rame. Su un dirupo a tre chilometri dalla città sorge la chiesetta in pietra di San Pietro, la più antica della Serbia, con parti risalenti all’VIII secolo. Nell’antico

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cimitero che circonda la chiesa è stata scoperta la tomba di un principe illirico del V secolo. All’interno delle scabre mura, l’antica fonte battesimale e il pavimento levigato dall’usura dei secoli accrescono il fascino arcaico della struttura. Si prosegue verso nord-est per il Parco Nazionale Kopaonik, dominato dal Picco Pančićev (2.017 m). Cena e pernottamento in hotel. 6° giorno / Parco Nazionale Kopaonik – Kraljevo – Vrnjacka Banja (il Monastero di Studenica, Patrimonio dell’Umanità) (circa 160 km) Dopo la prima colazione partenza verso nord-ovest per il Monastero di Gradac, nella cui chiesa riposano le spoglie della regina serba Elena d’Angiò, moglie del re Uros, che morì nel 1314. La chiesa è una tipica espressione dell’arte medievale serba, un mix di influenze e di elementi dell’arte dell'Europa occidentale (soprattutto Gotico e Romanico) e di quella orientale-bizantina. Ad avere un ruolo decisivo per la diffusione di questa arte fu la famiglia reale dei Nemanja, la quale nel corso del medioevo consentì il fiorire della cosiddetta Scuola di Raska (XII secolo). I primi grandiosi monumenti comparvero durante il regno di Stefan Nemanja (1168-1196), fondatore della dinastia dei Nemanja. Si continua verso nord per il Monastero di Studenica, Patrimonio dell’Umanità UNESCO, fondato nel 1190 dal re Stefan Nemanja (qui seppellito insieme ai figli). Costruito in mezzo a splendide montagne ammantate di foreste sulla riva del fiume omonimo, questo monastero è uno dei luoghi più sacri e più belli di tutta la Serbia.

L’imponente complesso, di forma ovale, comprende tre chiese. La Chiesa di

Nostra Signora, unica nell’architettura medievale serba per i levigati esterni marmorei, oltre che per le elaborate decorazioni di finestre e portali; gli affreschi interni, risalenti al XIII secolo, furono restaurati e ritinteggiati nel 1569 con colori straordinariamente vivaci. La Chiesa del Re, costruita nel 1314 dal re Milutin, racchiude alcuni degli affreschi meglio conservati di tutto il paese, come la Nascita della Vergine, che bene illustra l’evoluzione dello stile e della tecnica degli artisti serbi del tempo. La Chiesa di San Nicola, la più piccola e semplice dell’intera struttura, Pranzo libero. Dopo pranzo si prosegue verso nord per il Monastero di Zica, dalle caratteristiche facciate rosse, costruito tra il 1208 e il 1230, vi furono incoronati ben sette re serbi. Infine si prosegue verso ovest per la nota località termale di Vrnjacka Banja. Cena e pernottamento in hotel.

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7° giorno / Vrnjacka Banja – Cascate di Lisine – Niš (il Monastero di Manasija) (circa 240 km) Dopo la prima colazione partenza verso est per il vicino Monastero di Ljubostinja, costruito tra il 1388 e il 1405, dal principe Lazar Hrebeljanovic. Nel monastero femminile, dove tuttora vivono circa cinquanta monache, fu seppellita la principessa Milica, moglie di Lazar, che divenne suora, insieme a un certo numero di altre vedove della nobiltà serba, subito dopo la Battaglia del Kossovo. Architettonicamente, la chiesa, dedicata alla Dormizione della Santa Vergine, appartiene alla Scuola Morava. La sua pianta ha la forma di un trifoglio con una cupola che poggia su quattro colonne e un nartece rettangolare. La facciata è abbellita con ricchi ricami che contornano porte e finestre. Molto preziosa l’iconostasi, dipinto da Nikola Marković nel 1822. Il Monastero di Ljubostinja è stato dichiarato monumento di importanza eccezionale nel 1979.

Si prosegue verso nord-est per il Monastero di Manasija, una costruzione simile a una fortezza con 11 torri e mura poderose, costruite per la difesa del territorio dall’invasione dei turchi. Nella prima metà del XV secolo, vi si rifugiarono artisti e scrittori in fuga dall’invasione ottomana del Kossovo. I monaci che vi abitavano eseguivano opere letterarie e riproduzioni nello stile della Scuola di Resava. Il monastero fu dato alle fiamme dai turchi nel 1456 e ulteriormente danneggiato nel 1718, dallo scoppio di una polveriera austriaca. Gli affreschi sopravvissuti risalgono agli inizi del Quattrocento e sono opera della Scuola Morava. A detta degli esperti, questi dipinti costituiscono il prodromo di quello che avrebbe potuto essere un Rinascimento serbo. Pranzo libero nei pressi delle Cascate di Lisine. Dopo pranzo partenza verso sud-est per il Monastero di Ravanica, che giace ai piedi dei Monti Kucaj. Circondato da un’imponente cinta muraria con sette torri, di cui si conserva soltanto una parte, il monastero fu costruito nel 1375 dal principe Lazar di Serbia, che qui è sepolto. La chiesa del monastero, dedicata all’Ascensione di Gesù, è considerata uno dei primi esempi dell’architettura della Scuola Morava. Si continua verso sud-est per la città di Nis, che diede i natali all’imperatore romano Costantino. Cena e pernottamento in hotel. 8° giorno / Niš – Ravna – Gamzigrad – Kladovo (le rovine di Felix Romuliana) (circa 250 km) Dopo la prima colazione breve visita di Nis. La città, sorta prima dell’epoca romana e fiorita all’epoca dell’imperatore Costantino, cadde sotto il dominio turco dal 1386 al 1877. Visita della Ćele Kula, la macabra “Torre dei Teschi”, eretta dai turchi nel 1809 come terribile ammonimento ai ribelli serbi. (N.B. Il sito

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archeologico di Mediana, alla periferia orientale di Niš, con le rovine del Palazzo

di Costantino, è momentaneamente chiuso). Partenza verso nord per il villaggio di Ravna per la visita del Parco Etno-Archeologico, realizzato nel cortile di una scuola di campagna del 1906. Oltre a una collezione di pietre tombali, provenienti dal vicino sito archeologico romano di Timacum Minus, il museo all’aperto espone anche alcuni edifici tradizionali, autentici esempi dell’edilizia popolare della fine del XIX secolo. Pranzo libero nel villaggio. Dopo pranzo si prosegue verso nord per la località di Gamzigrad per la visita delle rovine di Felix Romuliana, Patrimonio dell’Umanità UNESCO, uno dei più importanti siti europei dell’epoca tardo romana. Scavi sistematici iniziati nel 1953 hanno portato alla scoperta di un monumentale complesso architettonico, circondato da mura poderose. Nel 1973, quando venne scoperta una struttura identificata come tempio-mausoleo, gli archeologi avanzarono l’ipotesi che Gamzigrad fosse la misteriosa Felix Romuliana, la città dove nacque e fu sepolto l’imperatore Gaio Galerio Valerio Massimiano (250-311). La città avrebbe preso il nome da Romula, la madre dell’imperatore. Questa ipotesi venne confermata nel 1984 dal ritrovamento di un blocco di pietra che, un tempo, era coronamento di un archivolto, con l’iscrizione Felix Romuliana.

L’area su cui sorgeva la città era trapezoidale e si estendeva su circa sei ettari di terreno. L’ingresso principale era sul lato est, verso il quale erano orientate le facciate di tutti gli edifici posti all’interno delle mura. Gli archeologi hanno identificato con certezza solo un asse stradale orientato est-ovest. La stratigrafia di Felix Romuliana è piuttosto complessa e ricca di reperti archeologici che hanno permesso di distinguere quattro fasi di vita della città: residenza imperiale (fine del III primi due decenni del IV secolo d.C.); centro ecclesiastico e luogo di riparo (seconda metà del IV secolo e prima metà del V secolo d.C.); insediamento protobizantino (metà del V secolo fino ai primi decenni del VII secolo d.C.); città medioevale. Si continua verso nord per la città di Kadlovo che sorge sulla riva destra del Danubio al confine con la Romania. Cena e pernottamento in hotel. 9° giorno / Kladovo – Lepenski Vir – Golubac – Viminacium – Belgrado

(l’accampamento militare romano sul Danubio) (circa 260 km) Dopo la prima colazione partenza verso ovest per il sito archeologico di Lepinski Vir, situato sulla riva meridionale del Danubio in prossimità delle “Porte di Ferro”, la gola formata dal fiume lungo il confine tra Serbia e Romania. Un insediamento mesolitico di notevoli dimensioni, circondato da villaggi satelliti,

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che raggiunse il massimo sviluppo tra il 5300 e il 4800 a.C. Dalle testimonianze architettoniche, appare evidente che la civiltà di Lepenski Vir fosse caratterizzata da una ricca vita sociale e religiosa e da un elevato livello culturale. Nel sito sono stati ritrovati dei singolari idoli, scolpiti nella pietra arenaria, che combinano le caratteristiche di una creatura umana e di un pesce.

Si prosegue lungo il Danubio per la Fortezza di Golubac, una cittadella medievale dal passato tumultuoso. Nata inizialmente come sito controllato dall’Impero romano, nel Medioevo la fortezza fu oggetto di contese tra il Regno d’Ungheria e l’Impero ottomano. A partire dal 1867 è divenuto possedimento della Serbia in pianta stabile. La struttura della fortezza si compone di tre cinte murarie e dieci torrioni, per la maggior parte a sezione quadrangolare, successivamente rinforzati durante l'epoca delle armi da fuoco. Pranzo libero nei pressi del Silver Lake.

Dopo pranzo si procede verso ovest per il sito di Viminacium, uno dei primi accampamenti militari romani sul Danubio. Tra i principali siti archeologici dell’Europa sud-orientale, Viminacium risale alla fine del I secolo ed era una delle città più importanti della Provincia romana di Mesia (di cui faceva parte l’attuale Serbia), divenuta poi capitale della Mesia Superiore e distrutta dagli Unni. La città venne interamente ricostruita nel VI secolo dall’imperatore Giustiniano che ne fece una roccaforte militare. Nel corso degli ultimi tre decenni del XX secolo sono state condotte sistematiche campagne di scavo che hanno portato alla luce tutta una serie di strutture pubbliche come: un anfiteatro per 12.000 spettatori, un acquedotto, delle terme e sembra anche un circus, oltre alle rovine della fortezza legionaria e delle canabae (agglomerati civili), dove si insediarono numerosi veterani delle legioni della zona. Sono state indagate, oltre 10.000 tombe e

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recuperati oltre 30.000 oggetti. Si continua verso ovest per Belgrado. Cena e pernottamento in hotel. 10° giorno / Belgrado – Italia (il “melting pot” dei Balcani) Belgrado, in lingua serba Beograd, che significa “Città Bianca”, è una città in continua evoluzione, dove per secoli culture e opinioni diverse si sono scontrate e mescolate, creando quello che sta rapidamente diventando il “melting pot” dei Balcani. La sua architettura è un insieme un po’ confuso di grandiosi edifici art nouveau, palazzoni di cemento in stile socialista e testimonianze della dominazione austro-ungarica e turca. Il progetto di espansione vede la città ingrandirsi sull’altra sponda della Sava con i moderni grattacieli di Novi Beograd, la “Nuova Belgrado”. Dopo la prima colazione intera mattinata dedicata ai principali siti di interesse della capitale serba: la Cittadella di Kalimegdan, il viale

pedonale Knez Mihailova, la Piazza della Repubblica, il Museo Nazionale, la Cattedrale Ortodossa… Pranzo libero. Nel pomeriggio trasferimento all’aeroporto per il volo di linea Air Serbia diretto su Milano/Roma.

Sistemazioni previste: Belgrado: Hotel Envoy, 4* o similare (3 notti) Drvengrad: Hotel Mekavnik, 3* o similare (1 notte) Monti Zlatar: Hotel Zlatarski Zlatnik, 3* o similare (1 notte) Parco Nazionale Kopaonik: Hotel Kraljevi Cardaci, 4* o similare (1 notte) Vrnjaka Banja: Hotel Villa Alexandar, 4* o similare (1 notte) Nis: Hotel Best Western, 4* o similare (1 notte) Kladovo: Aquastar Danube Hotel, 3* o similare (1 notte)

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Altre informazioni:

Organizzazione – Si utilizzano automezzi di differente misura a seconda del numero dei partecipanti: 2-3 pax / autovettura Mercedes 4 posti + 1; 4-5 pax / minivan Opel Vivaro 8 posti + 1; 6-14 pax / pulmino Mercedes Sprinter 20 posti + 1. Guida-autista locale parlante italiano per 2-3 pax. Guida locale parlante italiano per 4-14 pax. Accompagnatore italiano a partire da un minimo di 10 partecipanti. Pernottamenti e pasti – Gli hotel sono tutti di buona categoria anche se spesso le * (stelle) serbe non corrispondono a quelle italiane. Tutti i pranzi sono esclusi. Le cene (tutte incluse) sono consumate in ristoranti locali o nei ristoranti degli hotel in cui si pernotta. Clima – In Serbia il clima è continentale, con inverni freddi ed estati calde. Le temperature medie a Belgrado e nelle località di pianura sono un po' più basse di quelle della nostra Pianura Padana, ma gli sbalzi termici sono più accentuati perché il Paese può essere interessato da masse d’aria fredda di origine siberiana, come da masse d’aria calda di origine mediterranea o persino africana. A Belgrado, nei mesi di Luglio e Agosto, le temperature medie minime si attestano intorno ai 16°C e le temperature medie massime intorno ai 27°C. Nel sud la latitudine meridionale è compensata dalla maggiore altitudine, infatti quasi tutte le località si trovano a quote collinari, per cui le temperature possono essere addirittura più basse che nel resto del Paese. Il periodo migliore per visitare la Serbia va da Maggio a Settembre con notti fresche e giornate soleggiate e piacevolmente calde. Disposizioni sanitarie – Non è richiesta alcuna vaccinazione. Il livello delle strutture sanitarie è ancora inferiore a quelle italiane. Sono facilmente reperibili i principali prodotti sanitari da banco. Formalità burocratiche – E’ richiesto il passaporto o la carta d’identità valida per l’espatrio, che devono essere validi per tutto il periodo di permanenza in Albania. Coloro che posseggono una carta d’identità valida per l’espatrio rinnovata, devono richiedere al proprio Comune di sostituirla con una nuova carta d'identità oppure devono viaggiare con il passaporto. Il nome comunicato all’atto della prenotazione deve essere quello che compare sul documento con cui si viaggia. Caratteristiche del viaggio e grado di difficoltà – Itinerario adatto agli appassionati di storia, arte e cultura. Nel complesso confortevole con alcune giornate lunghe e intense per la quantità di escursioni previste.

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QUOTAZIONI PER PERSONA da Milano/Roma: Partenze di gruppo: € 1.960 base 14 partecipanti con guida locale e nostro accompagnatore € 2.100 base 10-13 partecipanti con guida locale e nostro accompagnatore € 1.940 base 8-9 partecipanti con guida di lingua italiana Partenze individuali possibili tutti i giorni: € 2.530 base 4 partecipanti con guida di lingua italiana € 2.880 base 2 partecipanti con guida/autista di lingua italiana Da aggiungere: - partenze da altre città su richiesta

- supplemento singola € 325

- supplemento alta stagione aerea € 110

- tasse aeree, security e fuel surcharge € 130 (circa) - copertura assicurativa di viaggio (assistenza sanitaria, rimborso spese mediche, bagaglio, infortuni, “rischio zero”) € 70 - costo individuale gestione pratica € 80

Facoltative: - assicurazione annullamento viaggio

comprensiva dell’assicurazione integrativa medico/bagaglio 4,5%

- assicurazione integrativa medico/bagaglio (per aumentare da € 15.000 a € 55.000 il rimborso delle spese mediche in loco e da € 750 a € 1.500 il rimborso bagaglio) € 45

Per le prenotazioni effettuate almeno 90 giorni prima della partenza, confermate dietro versamento dell’acconto di viaggio, verrà accordata, senza costi aggiuntivi, la polizza contro le penalità di annullamento viaggio e la polizza integrativa per aumentare i massimali di rimborso medico/bagaglio. Per le partenze individuali l’importo del biglietto aereo è escluso dalla promozione.

Partenze individuali possibili tutti i giorni. Date di partenza di gruppo: 1) da venerdì 2 a domenica 11 Giugno 2017 2) da venerdì 7 a domenica 16 Luglio 2017 3) (a) da venerdì 11 a domenica 20 Agosto 2017 (alta stagione aerea) 4) da venerdì 8 a domenica 17 Settembre 2017 Le quotazioni includono: I voli di linea in classe economica, l’accoglienza e i trasferimenti aeroporto/hotel e viceversa, i trasporti con automezzo privato, i pernottamenti negli hotel indicati o di pari categoria, trattamento di mezza pensione (cene in hotel), ingressi ai siti e ai musei, guida locale parlante italiano, accompagnatore italiano a partire da un minimo di 10 partecipanti, il dossier informativo/culturale o guida.

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Le quotazioni non includono: Tutti i pranzi, le bevande, le mance, l’assicurazione obbligatoria, l’assicurazione contro l’annullamento (facoltativa), le spese personali e gli extra e quant’altro non espressamente indicato.

NOTE IMPORTANTI

• I servizi locali sono quotati in Euro. I prezzi non sono quindi soggetti ad

adeguamenti valutari. • Per ragioni tecnico-organizzative in fase di prenotazione o in corso di viaggio

l’itinerario potrebbe subire delle modifiche, mantenendo invariate quanto più possibile le visite e le escursioni programmate.

• Le tariffe aeree prevedono classi di prenotazione dedicate, soggette a

disponibilità limitata di posti. Al momento della prenotazione, in caso di non confermabilità della tariffa utilizzata per la costruzione del prezzo del viaggio, comunicheremo il supplemento.

• Molte compagnie aeree prevedono l’emissione immediata del biglietto. In tal

caso vi informeremo all'atto della vostra conferma e procederemo alla emissione. L'acconto dovrà includere anche l'importo intero del biglietto, che non sarà rimborsabile, e le penali del viaggio in questione derogheranno dalle nostre pubblicate.

• L’importo delle tasse aeree dipende dal rapporto di cambio del USD e del costo

del petrolio, stabilito dalle compagnie aeree. Il valore esatto viene definito all’atto dell’emissione dei biglietti aerei.

Milano, 02.02.2017 n.1

Organizzazione tecnica:

I Viaggi di Maurizio Levi Via Londonio, 4 – 20154 Milano (Italia)

Tel 0039 02 34934528 // Fax 0039 02 34934595 E-mail: [email protected] – Web site: www.viaggilevi.com