SENZA PAROLE. IL LINGUAGGIO DEI GESTI IN AFRICA · comunicare senz’altro meglio di quanto...
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SENZA PAROLESENZA PAROLESENZA PAROLESENZA PAROLE
IL LINGUAGGIO DEI GESTI IN AFRICAIL LINGUAGGIO DEI GESTI IN AFRICAIL LINGUAGGIO DEI GESTI IN AFRICAIL LINGUAGGIO DEI GESTI IN AFRICA
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COMUNICANDO
Quando due o più persone si trovano a comunicare
fra loro, il 93 per cento dei loro messaggi è
costituito da posizioni del corpo, atteggiamenti,
espressioni consapevoli o meno, mentre solo il 7 per
cento riguarda le semplici parole così come vengono
emesse dalla nostra bocca.
Così, le espressioni del viso, i movimenti delle dita e
delle altre parti del corpo, il modo di vestire, di
camminare, il tono della voce, ecc., ci permettono di
comunicare senz’altro meglio di quanto riusciamo a
fare con le stesse parole.
Che un congolese abbia il suo modo di esprimere
tristezza o un inglese di parlare, non è determinato
al momento della nascita, ma è appreso durante la
crescita.
Come il carattere di una persona, anche i gesti che
accompagnano il linguaggio dipendono
dall’ambiente naturale e culturale in cui si vive.
Pertanto sentimenti ed emozioni vengono espressi
da ogni cultura con gesti differenti, tanto che
quando si incontrano persone di paesi diversi non
mancano, a seconda dei casi, divertenti o spiacevoli
equivoci.
In un momento come quello attuale, caratterizzato
da forti flussi migratori, imparare ad osservare e a
decifrare gesti, movimenti e linguaggi del corpo che
ci circondano, può diventare un primo passo verso
una società dello scambio e della convivenza.
PAESE CHE VAI, GESTO CHE TROVI
- In Nordafrica per esprimere gratitudine si baciano
le nocche della mano destra, poi si rivolge il palmo
verso l’alto e gli occhi sono rivolti al cielo per
ringraziare Allah.
- Tra i Dogon del Mali, per far intendere che
qualcuno è morto, si mostra la terra con l’indice.
- Il popolo Agni del Ghana, per indicare la distanza
da un luogo ad un altro, indica nel cielo il tragitto
che dovrà compiere il sole.
- In Nigeria il gesto del pollice in fuori per fare
l’autostop è considerato un pesante insulto sessuale.
- Tra gli Yoruba della Nigeria un ospite importante
viene salutato con un applauso.
- In Etiopia per dire “Si” la testa viene buttata
indietro energicamente.
- In Congo ed in Zambia guardare negli occhi una
donna è segno di interesse sentimentale.
BATTERE I PUGNI
LO GIURO
Azione:
I pugni vengono battuti prima davanti a sé e poi dietro
la schiena.
Significato:
“Lo giuro. Dio sa che sono innocente”.
È una forma di giuramento
Area:
Popoli Karimojong (Uganda).
MANO “A COPPA”
LUNA NUOVA
Azione:
Il palmo “a coppa” della mano, rivolto verso l’alto, viene
portato all’altezza del petto.
Significato:
La luna nuova, che ai tropici appare orizzontale.
Area:
Africa Centrale
MANO “A COPPA ROVESCIATA”
LUNA PIENA
Azione:
Il palmo abbassato della mano destra, in forma di
semicerchio, viene tenuto all’altezza del petto.
Significato:
Luna piena.
Area:
Africa Centrale.
MOSTRARE IL PALMO
ULTIMO QUARTO DI LUNA
Azione:
La mano destra aperta all’infuori è portata all’altezza del petto.
Significato:
Ultimo quarto di luna.
Area:
Africa Centrale.
APPUNTAMENTI
Anche al giorno d’oggi, tempo dell’orologio e dei
calendari, in Africa nelle campagne e nelle società
isolate il tempo continua ad essere legato a
fenomeni naturali e sociali che servono da segnali
per prendere una decisione o per intraprendere
un’attività.
Nella vita quotidiana il tempo si calcola attraverso la
posizione del sole, la lunghezza delle ombre, i
diversi canti del gallo, la visibilità delle linee del
palmo della mano all’alba, l’apertura e la chiusura di
certe piante durante la giornata, vari comportamenti
degli animali (il canto degli uccelli all’aurora, il
bagno delle scimmie al tramonto, l’arrivo di insetti
come gli scarafaggi o le zanzare), l’apparizione della
rugiada, di venti particolari.
Per un tempo più lungo si fa riferimento ad uno o
più dei seguenti fatti:
- cerimonie comunitarie (investitura del capo
villaggio, mese dei grandi funerali);
- avvenimenti familiari (un matrimonio, la morte
di un parente);
- fenomeni naturali (prime piogge, stagione delle
termiti o dei bruchi, luna piena);
- attività economiche stagionali (periodo di
crescita dell’igname, della zappatura, della
nascita dei vitelli, di posa delle reti da pesca);
- incidenti significativi (eclissi, epidemie,
inondazioni);
- riferimenti a delle personalità (sotto il regno
di) o a delle generazioni, a meno che non si
dica “al tempo dei miei genitori”.
POLLICE VERSO
APPUNTAMENTO A CASA MIA
Azione:
Il pollice destro all’altezza della fronte è rivolto verso il basso.
Significato:
Appuntamento a casa mia (Da me).
Area:
Africa Centrale.
POLLICE ALZATO (ALTO)
APPUNTAMENTO A MEZZOGIORNO
Azione:
Il pollice destro contro la fronte è rivolto verso l’alto.
Significato:
Appuntamento a mezzogiorno (Ci vediamo a mezzogiorno).
Area:
Africa Centrale.
BRACCIO DISTESO
APPUNTAMENTO A STASERA
Azione:
Il braccio viene alzato all’altezza delle spalle con il palmo rivolto
verso il suolo.
Significato:
Appuntamento a stasera (Ci vediamo stasera). Il braccio disteso
sta ad indicare l’orizzonte dove tramonta il sole.
Area:
Africa Centrale.
(BRACCIA PIEGATE) PALMI IN BASSO
APPUNTAMENTO A STANOTTE
Azione:
Le mani aperte all’altezza del mento, con i palmi in basso,
si muovono da sinistra a destra.
Significato:
Appuntamento a stanotte (Ci vediamo stanotte).
Area:
Africa Centrale.
ACCOVACCIATI
HO FRETTA
Azione:
Ci si siede sui talloni.
Significato:
Ho fretta, non mi fermo.
Area:
Africa Centrale.
BUONE MANIERE
- Nel Nordafrica bisogna evitare di puntare la suola
delle scarpe verso qualcuno. Le suole sono le parti
più basse e sporche del corpo, pertanto è da
maleducati metterle in mostra.
- In Egitto, come in altri paesi, per tradizione il
marito cammina davanti alla moglie.
- In Mali accogliere l’ospite con la cola (una bevanda
a base dell’omonima pianta) è segno di grande
amicizia.
- In molti paesi dell’Africa subsahariana il cibo si
porta alla bocca con la mano destra. La sinistra è
considerata impura e viene usata solo per lavarsi.
- In Sudan gli uomini stringono la mano alle donne
solo se esse la offrono per prime.
- In Zambia non si usa l’indice per additare
qualcuno. Solo con esseri inanimati è permesso, sia
pure con discrezione.
- In Zimbabwe è segno di maleducazione parlare
agli anziani con le mani in tasca.
STRETTA DI MANO
SALUTO AD UN ANZIANO
Azione:
Si porge la mano destra sostenendola con la sinistra
(sotto il gomito)
Significato:
Saluto ad un anziano o ad un ospite.
Raffigura l’espressione: “Ti saluto con profondo rispetto e mi
presento a te senza falsità”.
Gli anziani sono i depositari delle tradizioni, mentre gli
ospiti sono considerati persone sacre.
Entrambi sono quindi degni del massimo rispetto
Area:
Popoli Bakongo (R. D. Congo)
MANO DESTRA
DONO AD UN ANZIANO
Azione:
Qualsiasi oggetto viene dato ad un anziano con la mano
destra.
Significato:
È una forma di rispetto.
Offrire qualcosa con la mano sinistra significherebbe
nutrire sentimenti di odio nei confronti della persona
a cui ci si rivolge.
Area:
Popoli Mbumba (R. D. Congo).
TESTA BASSA
RISPETTO
Azione:
La testa viene tenuta abbassata, senza guardare mai
l’interlocutore negli occhi.
Significato:
È una forma di rispetto che le persone giovani portano
verso gli anziani o i propri genitori durante la conversazione.
Area:
Popoli Mbumba (R. D. Congo).
BASTONCINO IN MANO
CONDOGLIANZE
Azione:
Si prende un bastoncino e lo si offre alla persona in lutto.
Al momento del saluto entrambi spezzano il bastoncino.
Significato:
Condoglianze.
Area:
Africa Centrale.
GESTACCI
Capita spesso, quando si impara una lingua
straniera, che le prime parole apprese siano termini
volgari, accompagnati spesso da gesti osceni.
Senza voler cadere nella maleducazione, ecco una
breve rassegna di comportamenti usati in Africa per
esprimere rabbia, offesa ed insulto:
- Nei confronti di una persona anziana, riempire
d’aria le guance con la bocca in avanti;
- Fare le linguacce agitando la mano destra,
come per buttar via qualcosa;
- Stringersi la gola per minacciare qualcuno di
strangolarlo;
- Battere le mani più volte per lanciare una
maledizione.
- Dare le spalle all’interlocutore battendo la
mano sul sedere, così come spogliarsi per
mostrare il fondoschiena nudo;
- Battere le mani più volte per lanciare una
maledizione.
PASSARE IL PALMO DELLA MANO SULLA
FACCIA
MALEDIZIONE
Azione:
Il palmo della mano destra viene passato sulla faccia,
con un movimento dall’alto verso il basso.
Significato:
“Che tu sia maledetto!”.
Area:
Africa del Nord.
DITA CHE SI APRONO A VENTAGLIO
VATTENE
Azione:
Le dita “a grappolo” sono dirette verso l’interlocutore e
poi si aprono velocemente, come i petali di un fiore.
Significato:
“Vattene”. È una versione ridotta del più comune
gesto che si usa per dire a qualcuno di andarsene.
Area:
Egitto.
SCHIOCCO DELL’UNGHIA SUI DENTI
NON TI DO NIENTE
Azione:
L’unghia del pollice si trova dietro i denti superiori e viene fatta
scattare in avanti, provocando uno schiocco.
Significato:
“Non ho niente”. Il gesto viene usato per esprimere due tipi
di messaggi. Uno, lievemente ostile è “Non ti do niente”,
l’altro, più aggressivo “Non ho niente da darti”.
Area:
Africa del nord.
GLI UOMINI DI ALLAH
A nord del Sahara e dalla Mauritania al Sudan si
estende un gruppo di popoli connessi tra loro dalla
lingua araba e dalla religione musulmana.
Il gesto più diffuso è il Salaam, saluto di accoglienza
o di addio, in cui la mano tocca il torace, poi le
labbra ed infine la parte centrale della fronte. Il
segno, spesso accompagnato dalle parole “Salaam
alaykum” (“La Pace sia con te”), si conclude con uno
svolazzo della mano in avanti e spesso anche con un
inchino. Il messaggio sottinteso è: “Ti do il mio
cuore, la mia anima, la mia testa”.
Durante una conversazione è scortese tenere le
mani in tasca stando in piedi, incrociare le gambe
essendo seduti.
Incontrando un superiore, per esprimere rispetto nei
suoi confronti, viene dato un bacio su fronte, naso,
mano o piede. Più bassa è la parte del corpo che
viene baciata, maggiore è il rispetto che viene
dimostrato.
É invece un segno di ringraziamento ad Allah
baciarsi le nocche della mano e poi ruotarla in modo
che il palmo sia rivolto verso l’alto, mentre gli occhi
sono alzati verso il cielo.
MIGNOLI AGGANCIATI
SONO AMICI
Azione:
Due persone si tengono per i mignoli.
Significato:
Amicizia. La posizione dei due mignoli, solitamente
usata da due persone di sesso maschile simboleggia
un legame di amicizia.
Area:
Nordafrica e popoli di cultura araba.
MORDERSI I POLLICI
ARRESA
Azione:
Le estremità dei pollici vengono messe in bocca e le dita
distese sono puntate verso l’interlocutore.
Significato:
“Cedo”. È una versione locale del più comune gesto
delle “mani alzate”, segnale di resa.
Area:
Popoli beduini.
INDICI AGGANCIATI
SONO NEMICI
Azione:
Gli indici vengono agganciati insieme.
Significato:
“Sono nemici”. Il gesto è visto come una preparazione
ad allontanarli.
Esso segnala l’inimicizia, perché minaccia ciò che
avverrà.
Area:
Marocco.
TRA MOGLIE E MARITO…
Il matrimonio è una delle istituzioni fondamentali
della cultura tradizionale africana, considerato
origine della vita biologica e garanzia della
continuità del clan. Per una buona riuscita della vita
di coppia si consiglia a parenti ed amici degli sposi
discrezione, pudore, riservatezza.
La tradizione insegna di avere un rispetto assoluto
ed una massima prudenza, sia nelle parole che
negli atteggiamenti, nei confronti di una donna
sposata.
Non può essere avvicinata in modo eccessivo; non è
opportuno avere con lei discorsi che escono dalla
normalità della vita.
I suoceri non devono mai entrare nella camera da
letto dove il figlio/la figlia passa la notte con il
coniuge; una donna sposata non si deve lasciare
abbracciare da un uomo che non appartenga al clan
del marito; per rispetto dei giovani e della loro
sensibilità, i genitori o le persone più grandi non
devono mai lasciarsi andare a comportamenti intimi
in loro presenza.
Questi divieti in nome del rispetto vengono rinforzati
dalle minacce di disgrazie in caso di trasgressione. È
una morale fondata sull’esperienza delle debolezze
umane che, a costo di ricorrere al terrore, vanno
prevenute.
BRACCIA IN ALTO (ALZATE)
D’ACCORDO
Azione:
Le due braccia sono sollevate appena sopra la testa, con
i palmi rivolti all’interno.
Significato:
“Perfetto!”; “D’accordo!”.
Area:
Africa Centrale.
INDICI SOLLEVATI
PARTO GEMELLARE
Azione:
Nel dare la notizia della nascita di due gemelli si alzano gli
indici delle due mani, senza dire niente per timore di
nuocere ai neonati .
Significato:
Parto gemellare.
Area:
Popoli Bambara (Mali).
MINACCIARE CON LA MANO
ATTENTO! MINACCIA
Azione:
La mano, con il pollice che tiene abbassato l’indice
mentre le altre tre dita sono tese, compie dei movimenti
ripetuti e corti come se tagliasse l’aria. L’azione si compie
ruotando il polso, più che muovendolo verso il basso.
Significato:
Minaccia. È un gesto strano, un misto tra la “O”
(che significa “zero” e si fa con pollice ed indice)
ed il gesto di minaccia che i genitori italiani
rivolgono spesso ai loro bambini.
Area:
Africa del nord (e paesi di cultura araba).
BASTA UN SORRISO Sorpreso dai significati, sfumature e differenze dei
gesti usati in Africa e qui rappresentati?
Questo è il momento di presentare il Gesto per
eccellenza.
Ecco le sue caratteristiche:
1) E’ conosciuto in tutto il mondo, è assolutamente
universale.
2) Raramente può essere frainteso. Dai popoli
nomadi ai leader politici, tutti lo conoscono e lo
usano.
3) Gli scienziati credono che esso consenta la
liberazione di endorfine nel nostro sistema nervoso,
creando una sensazione di lieve euforia.
4) Viaggiando per il mondo esso può essere di aiuto
nelle situazioni più spinose.
Qual è questo segnale speciale, così miracoloso ed
incredibile ?
E’ abbastanza semplice, il sorriso.
MANO “A CULLA”
NON CAPISCO
Azione:
Una mano riposa a coppa sull’altra e tutte e due sono
con il palmo rivolto verso l’alto.
Significato:
“Non capisco”.
Area:
Africa del Nord.
STRETTA DI MANO, CON SOLLEVAMENTO
SALUTO
Azione:
Come la normale stretta di mano, con le mani che vengono
sollevate in aria e poi sganciate nel momento in cui
si
trovano nella posizione più alta.
Significato:
Saluto. È la versione locale della stretta di mano
diffusa in tutto il mondo.
Area:
Popoli Bantù.
TUTTI D’ACCORDO
Un sorriso, un bacio, una carezza, uno sguardo
sereno esprimono sentimenti ed emozioni
comprensibili in ogni parte del mondo. In questi casi
concreti, i messaggi che si vogliono comunicare
hanno a che fare con l’affetto, l’amore, l’amicizia.
Lo stesso succede col digrignare i denti, mostrare i
pugni, mimare il “taglio” della gola, segni di collera e
di minaccia facilmente intuibili da tutti, anche da
persone che appartengono a culture ben diverse
dalla nostra.
Ciò spiega il fatto che esistono alcune gesti
“universali” diffusi in tutto il mondo. Sono gesti che
esprimono valori, sentimenti ed azioni che non
conoscono frontiere né condizionamenti culturali.
Per capire ed usare certi gesti è sufficiente avere dei
punti comuni di riferimento, quelli che nascono dal
cuore e dalla testa di ogni essere umano.
Senza mai dimenticare che odio e frustrazioni, gioia
e dolore sono esperienze uguali per tutti, attorno
alle quali possiamo conoscerci e confrontarci da
vicino.
PALMO SULLA FRONTE
INTELLIGENZA
Azione:
La fronte viene accarezzata dolcemente dalla mano.
Significato:
È molto intelligente.
Area:
Africa Centrale.
PUGNO SUL PALMO
CONTRATTAZIONE
Azione:
Il pugno viene picchiato forte, una volta
sola, contro il palmo dell’altra mano
(Attenzione: non sono le nocche, ma le
dita piegate che vengono colpite).
Significato:
“D’accordo!”. Questo gesto conferma e
termina una contrattazione al mercato.
Area:
Africa occidentale.
GRATTARSI IL COLLO
HO SETE
Azione:
Le dita della mano destra grattano il pomo d’Adamo.
Significato:
“Ho sete”.
Area:
Africa Centrale.
FAR COMBACIARE LA PUNTA DELLE DITA
FARO’ UN VIAGGIO
Azione:
Le mani sono giunte, polpastrello contro
polpastrello, e gli occhi sono chiusi.
Significato:
“Può darsi che faccia un viaggio”. È un gesto
usato come auspicio. Se le dita non si
toccano, il viaggio non si farà.
Area:
Popoli beduini.
GRATTARE E STENDERE IL BRACCIO
BUON VIAGGIO
Azione:
La mano destra gratta la spalla del compagno, mentre la sinistra
indica la direzione da prendere.
Significato:
Saluto di una persona cara (Và!, Vai!).
Area:
Africa Centrale.
UNO SPLENDIDO GESTO La mostra in sé finisce qui.
La diversità gestuale presentata in questo percorso
dovrebbe farci capire una grande verità: i gesti sono
solo uno dei tanti messaggi che ci arrivano dalla vita
delle persone e dei popoli.
Ogni uomo, ogni popolo e cultura racchiudono in sé
una ricchezza tale che non si può esaurire in alcuni
semplici modi di espressione. Il sapere come gli altri
si salutano, come esprimono la rabbia, la paura, la
gioia o il dolore, come rappresentano idee e stati
d’animo, da solo non può bastare. I gesti degli altri
vanno valutati con un interesse intriso d’affetto più
che con una curiosità da manuale scientifico. Senza
quindi voler catalogare persone, popoli e culture in
base alla loro gestualità, senza cadere nel rischio di
formulare pericolose generalizzazioni che
determinano stereotipi e pregiudizi.
Serve quindi tanta, tanta pazienza nel saper cogliere
cosa passa nell’animo delle persone e nel cuore dei
popoli. Accettare gli altri comporta conoscere ed
apprezzare il loro essere diversi, nella speranza che i
nostri singoli gesti rispecchino quel mondo di
giustizia, pace, amicizia, solidarietà a cui ogni
persona dovrebbe guardare.
Un’espressione particolarmente adatta per questa
mostra potrebbe essere quella francese di “beau
geste”, letteralmente “uno splendido gesto”. E’ un
termine appropriato per ricordarci il nostro compito
di fare in modo che ogni nostro gesto “positivo”
diventi un atteggiamento costante, un vero e
proprio modo nuovo di essere, pensare ed agire.
BIBLIOGRAFIA
- AA. VV., “Parole sulle dita”, in “P. M. Il piccolo missionario”, ottobre 1996; Missionari Comboniani, Verona
- Axtell R. E., “Gestures. The do’s and taboos of body language around the world”; John Wiley & Sons, New York; 1998
- Baduel-Mathon C. , “Le langage gestuel en Afrique Occidentale: recherches bibliographiques”, in “Journal de la Société des
Africanistes”, n. 41; 1971
- Birkenbihl V. F., “Segnali del corpo. Come interpretare il linguaggio corporeo”; Franco Angeli, Milano; 1995
- Creider Chet A., “Towards a description of East African gestures”, in “Sign language studies”, 6:14; 1977
- Hochegger H., “Le langage gestuel en Afrique centrale”; Ceeba, Bandundu; 1978
- Mabenga S. J., “L’africa che canta la vita. La cultura africana alla luce dei sui proverbi”; Edizioni dell’Università Popolare, Roma;
2000
- Morris D., “I gesti nel mondo”; Arnoldo Mondadori Editore, Milano; 1995
- Rivière C., “Le temps en Afrique noire” in “Anthropos” n. 90, 1995
LA MOSTRA TEMPORANEA “SENZA PAROLE” E’STATA PATROCINATA DA
Provincia di Bergamo
Assessorato alla Cultura
Comune di
Urgnano
Ministero dell’ Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia
Direzione Generale
CREDITS
ideazione e realizzazione Museo e Villaggio Africano
coordinamento Daniela Morbis
progetto didattico e testi Flavio Pessina
laboratori Roberta Ceruti
progetto artistico e allestimento Eleonora Sonzogni
realizzazione sculture Camilla Marinoni
Un particolare ringraziamento a Massimo Fossati per “Studio Fotografico
Snapshot S.a.s” per la realizzazione delle fotografie dei gesti.