SENATO DELLA REPUBBLICA CAMERA DEI DEPUTATI · – audizione dei dottori Settembrino Nebbioso, ......

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Doc. XXIII n. 64 VOLUME SECONDO Tomo III COMMISSIONE PARLAMENTARE D’INCHIESTA SUL TERRORISMO IN ITALIA E SULLE CAUSE DELLA MANCATA INDIVIDUAZIONE DEI RESPONSABILI DELLE STRAGI istituita con legge 23 dicembre 1992, n. 499, che richiama la legge 17 maggio 1988, n. 172 e successive modificazioni (composta dai senatori: Pellegrino, Presidente, Manca, Vice presidente, Palombo, Segretario, Bertoni, Caruso, Cioni, Co `, De Luca Athos, Dentamaro, Dolazza, Follieri, Giorgianni, Mantica, Mignone, Nieddu, Pace, Pardini, Piredda, Staniscia, Toniolli, Ventucci e dai deputati: Grimaldi, Vice presidente, Attili, Bielli, Cappella, Carotti, Cola, Delbono, Detomas, Dozzo, Fragala `, Gnaga, Lamacchia, Leone, Marotta, Miraglia del Giudice, Nan, Ruzzante, Saraceni, Taradash, Tassone) Decisioni adottate dalla Commissione nella seduta del 22 marzo 2001 in merito alla pubblicazione degli atti e dei documenti prodotti e acquisiti RESOCONTI STENOGRAFICI DELLE SEDUTE Comunicate alle Presidenze il 26 aprile 2001 SENATO DELLA REPUBBLICA CAMERA DEI DEPUTATI XIII LEGISLATURA 13 - PAR - INC - 0064 TIPOGRAFIA DEL SENATO (10 00)

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Doc. XXIII

n. 64

VOLUME SECONDO

Tomo III

COMMISSIONE PARLAMENTARE DINCHIESTA

SUL TERRORISMO IN ITALIA E SULLE CAUSE DELLA

MANCATA INDIVIDUAZIONE DEI RESPONSABILI DELLE STRAGI

istituita con legge 23 dicembre 1992, n. 499,che richiama la legge 17 maggio 1988, n. 172 e successive modificazioni

(composta dai senatori: Pellegrino, Presidente, Manca, Vice presidente, Palombo, Segretario,Bertoni, Caruso, Cioni, Co, De Luca Athos, Dentamaro, Dolazza, Follieri, Giorgianni,Mantica, Mignone, Nieddu, Pace, Pardini, Piredda, Staniscia, Toniolli, Ventucci e daideputati: Grimaldi, Vice presidente, Attili, Bielli, Cappella, Carotti, Cola, Delbono, Detomas,Dozzo, Fragala, Gnaga, Lamacchia, Leone, Marotta, Miraglia del Giudice, Nan, Ruzzante,

Saraceni, Taradash, Tassone)

Decisioni adottate dalla Commissione nella seduta del 22 marzo 2001in merito alla pubblicazione degli atti e dei documenti prodotti e acquisiti

RESOCONTI STENOGRAFICI DELLE SEDUTE

Comunicate alle Presidenze il 26 aprile 2001

SENATO DELLA REPUBBLICA CAMERA DEI DEPUTATIX I I I L E G I S L A T U R A

13 - PAR - INC - 0064TIPOGRAFIA DEL SENATO (10 00)

Senato della Repubblica Camera dei deputati III

XIII LEGISLATURA DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI

INDICE VOLUME SECONDO

TOMO I Dalla 1 alla 16 seduta (9 ottobre 1996 - 29 aprile 1997)

TOMO II Dalla 17 alla 29 seduta (8 maggio 1997 - 28 gennaio 1998)

TOMO III Dalla 30 alla 46 seduta (10 febbraio 1998 - 10 febbraio 1999)

TOMO IV Dalla 47 alla 61 seduta (17 febbraio 1999 - 8 febbraio 2000)

TOMO V Dalla 62 alla 78 seduta (10 febbraio 2000 - 22 marzo 2001)

TOMO III

Lettere di trasmissione ai Presidenti delle Camere . . . Pag. V

Decisioni adottate dalla Commissione nella seduta del22 marzo 2001. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . IX

Legge istitutiva e Regolamento interno . . . . . . . . . . . . XI

Elenco dei componenti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . XXXV

Elenco degli auditi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . XXXVII

Elenco delle sedute . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . XLV

Resoconti stenografici delle sedute

30 Seduta (10 febbraio 1998)

Inchiesta sulle vicende connesse al disastro di Ustica:

incontro di lavoro e illustrazione animata di tracciati radar 1

31 Seduta (11 febbraio 1998)

Inchiesta sugli sviluppi del caso Moro:

audizione della signora Adriana Faranda . . . . . . . . . . . . 49

32 Seduta (18 febbraio 1998)

Inchiesta su stragi e depistaggi:

seguito dellaudizione dellonorevole Marco Pannella . . . . 107

33 Seduta (11 marzo 1998)

Audizione del Ministro dellinterno: . . . . . . . . . . . . . . . . 159

34 Seduta (3 giugno 1998)

Inchiesta sugli sviluppi del caso Moro:

audizione del professor Stefano Silvestri . . . . . . . . . . . . 187

35 Seduta (17 giugno 1998)

Inchiesta sugli sviluppi del caso Moro:

audizione del professor Mario Baldassarri . . . . . . . . . . . 221

36 Seduta (23 giugno 1998)

Inchiesta sugli sviluppi del caso Moro:

audizione del professor Alberto Clo . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 243

37 Seduta (8 luglio 1998)

Inchiesta sugli sviluppi del caso Moro:

audizione dellavvocato Giuseppe De Gori . . . . . . . . . . . 297

38 Seduta (15 luglio 1998)

Inchiesta sugli sviluppi del caso Moro:

audizione dellonorevole Umberto Giovine . . . . . . . . . . . 329 audizione del dottor Antonio Frattasio . . . . . . . . . . . . . 371

39 Seduta (22 luglio 1998)

Inchiesta sugli sviluppi del caso Moro:

audizione dellonorevole Giovanni Galloni . . . . . . . . . . . 401 audizione dellonorevole Virginio Rognoni. . . . . . . . . . . 440

40 Seduta (22 settembre 1998)

Inchiesta sulle vicende connesse al disastro aereo di Ustica:

audizione dei dottori Settembrino Nebbioso, Vincenzo Roselli

e Giovanni Salvi, sostituti procuratori della Repubblica presso

il Tribunale di Roma . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 469

41 Seduta (29 settembre 1998)

Inchiesta sulle vicende connesse al disastro aereo di Ustica:

seguito dellaudizione dei dottori Settembrino Nebbioso, Vin-

cenzo Roselli e Giovanni Salvi, sostituti procuratori della Re-

pubblica presso il Tribunale di Roma . . . . . . . . . . . . . . 483

42 Seduta (20 ottobre 1998)

Inchiesta sulle vicende connesse al disastro aereo di Ustica:

seguito dellaudizione dei dottori Settembrino Nebbioso, Vin-

cenzo Roselli e Giovanni Salvi, sostituti procuratori della Re-

pubblica presso il Tribunale di Roma . . . . . . . . . . . . . . 533

43 Seduta (4 novembre 1998)

Inchiesta sulle vicende connesse al disastro aereo di Ustica:

audizione del direttore del SISMI, ammiraglio Gianfranco

Battelli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 583

44 Seduta (13 novembre 1998)

Inchiesta sulle vicende connesse al disastro aereo di Ustica:

audizione del generale Mario Arpino, Capo di Stato Maggiore

dellAeronautica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 643

45 Seduta (25 novembre 1998)

Inchiesta sulle vicende connesse al disastro aereo di Ustica:

audizione del direttore del SISDE, prefetto Vittorio Stelo . 715

46 Seduta (10 febbraio 1999)

Inchiesta sugli sviluppi del caso Moro:

audizione del dottor Tullio Ancora. . . . . . . . . . . . . . . . 775

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DECISIONI ADOTTATE DALLA COMMISSIONE NELLA SEDUTADEL 22 MARZO 2001 IN MERITO ALLA PUBBLICAZIONE DEGLI

ATTI E DEI DOCUMENTI PRODOTTI E ACQUISITI

La Commissione parlamentare sul terrorismo in Italia e sulle causedella mancata individuazione dei responsabili delle stragi al termine deisuoi lavori, nella seduta del 22 marzo 2001, ha deciso allunanimitache, in assenza di un documento sottoposto a voto, vengano pubblicati in-tegralmente, utilizzando anche gli adeguati supporti informatici, tutti gliatti ed i documenti prodotti e acquisiti dalla Commissione dando la prece-denza, nellimmediato, ai diciannove elaborati depositati, quali proposte direlazione, nel corso della XIII legislatura dalle varie componenti politichee che non sono stati oggetto di discussione.

La Commissione alluopo ha approvato il seguente ordine del giorno:

La Commissione, premesso:

che il Presidente ha dato incarico nel gennaio 1999 al senatore Fol-lieri di redigere una relazione sul periodo 1969-1974, che e stata poi de-positata nel settembre 1999;

che a seguito del suddetto deposito tutti i Gruppi hanno presentatopropri documenti conclusivi;

che il Presidente ha trasmesso a tutti i membri della Commissionecon lettera del 9 gennaio 2001 uno schema di relazione conclusiva;

che anche tale proposta non ha trovato nella Commissione unam-pia condivisione;

considerato

che il materiale raccolto dalla Commissione e di notevole impor-tanza per una valutazione complessiva della storia piu recente del nostroPaese

delibera

di autorizzare la pubblicazione immediata ed integrale di tutti glielaborati prodotti da gruppi o da singoli commissari, di cui allelenco al-legato, in cio ritenendo indubbi lutilita e il senso complessivo della espe-rienza della Commissione.

Senato della Repubblica Camera dei deputati X

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Sulla base delle decisioni adottate saranno quindi pubblicati, sia informa cartacea e raccolti in volumi, sia su supporto informatico, i seguentidocumenti della XIII legislatura:

a) gli elaborati prodotti da Gruppi o da singoli commissari, chenon sono stati oggetto di voto, e la cui pubblicazione e stata deliberatacon lordine del giorno approvato nella stessa seduta del 22 marzo 2001;

b) i resoconti stenografici delle sedute della Commissione, nonchequelli ove siano stati redatti delle riunioni dellUfficio di Presidenza edei gruppi seminariali e di lavoro. Per quei resoconti in tutto o in partesottoposti al vincolo del segreto, gli Uffici di Segreteria della Commis-sione provvederanno a verificare la permanenza o meno del regime diclassifica;

c) le relazioni semestrali presentate dal Presidente della Commis-sione al Parlamento, ai sensi dellarticolo 2, comma 4, della legge istitu-tiva (L. 17 maggio 1988, n. 172 e successive modificazioni ed integra-zioni);

d) gli indici delle materie sopraindicate.

La Commissione ha deliberato altres la pubblicazione integrale,esclusivamente su supporto informatico, di tutti i seguenti documenti daessa formati, ad essa inviati o, comunque, da essa acquisiti nel corso dellelegislature dalla X alla XIII:

1. tutti gli atti e i documenti acquisiti dallarchivio della Commis-sione. Non saranno oggetto di pubblicazione immediata quegli atti e queidocumenti acquisiti con la classifica segreto o riservato, per i qualilUfficio di Segreteria provvedera allinoltro agli enti originatori delle re-lative richieste di declassifica, per verificare la permanenza del vincolo delregime di pubblicita;

2. la raccolta delle rassegne stampa;3. gli elaborati, prodotti dai collaboratori dei quali si sia avvalsa la

Commissione, che non abbiano natura riservata e che non siano gia statirecepiti nelle relazioni depositate dai commissari.

Resta esclusa la pubblicazione:

di scritti anonimi, ai sensi dellarticolo 22, comma 2, del Rego-lamento interno;

di atti e documenti inviati da soggetti privati e/o pubblici che ab-biano fatto espressamente richiesta di uso riservato.

Senato della Repubblica Camera dei deputati XI

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LEGGE ISTITUTIVA

E

REGOLAMENTO INTERNO

Senato della Repubblica Camera dei deputati XIII

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LEGGE 23 DICEMBRE 1992, N. 499

Senato della Repubblica Camera dei deputati XV

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LEGGE 23 dicembre 1992, n. 499.

Ricostituzione della Commissione parlamentare dinchiesta sul terro-rismo in Italia e sulle cause della mancata individuazione dei re-sponsabili delle stragi, di cui alla legge 17 maggio 1988, n. 172, esuccessive modificazioni.

La Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica hanno appro-vato:

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Promulga

la seguente legge:

Art. 1.

1. La Commissione parlamentare dinchiesta sul terrorismo in Italia esulle cause della mancata individuazione dei responsabili delle stragi e ri-costituita con i poteri e le finalita gia previste dalla legge 17 maggio 1988,n. 172, e successive modificazioni.

Art. 2.

1 (*). La Commissione deve ultimare i suoi lavori entro tre anni dalladata di entrata in vigore della presente legge.

Art. 3.

1. La Commissione costituita ai sensi della presente legge acquisiratutta la documentazione prodotta o raccolta dalla precedente Commissionedinchiesta.

(*) Il termine previsto dallarticolo 2 e stato prorogato al 31 dicembre 1996, dallar-ticolo 1 della legge 19 dicembre 1995, n. 538, quindi al 31 ottobre 1997 dallarticolo 1della legge 20 dicembre 1996, n. 646 e successivamente ulteriormente prorogato finoalla conclusione della XIII legislatura dallarticolo 1 della legge 25 luglio 1997, n. 243.

Senato della Repubblica Camera dei deputati XVI

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Art. 4.

1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quellodella sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.

La presente legge, munita del sigillo dello Stato, sara inserita nellaRaccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. E fattoobbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come leggedello Stato.

Data a Roma, add 23 dicembre 1992.

SCALFARO

Amato, Presidente del Consiglio dei Ministri

Visto, il Guardasigilli: Martelli

Senato della Repubblica Camera dei deputati XVII

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LEGGE 17 MAGGIO 1988, N. 172

Senato della Repubblica Camera dei deputati XIX

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LEGGE 17 maggio 1988, n. 172, modificata con legge 31 gennaio 1990,n. 12, con legge 28 giugno 1991, n. 215, e con legge 13 dicembre1991, n. 397.

Istituzione di una commissione parlamentare dinchiesta sul terro-rismo in Italia e sulle cause della mancata individuazione deiresponsabili delle stragi.

La Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica hannoapprovato;

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Promulga

la seguente legge:

Art. 1.

1 (*). E istituita, a norma dellarticolo 82 della Costituzione, unacommissione dinchiesta per accertare:

a) i risultati conseguiti e lo stato attuale nella lotta al terrorismo inItalia;

b) le ragioni che hanno impedito lindividuazione dei responsabilidelle stragi e dei fatti connessi a fenomeni eversivi verificatisi in Italia;

c) i nuovi elementi che possono integrare le conoscenze acquisitedalla commissione parlamentare di inchiesta sulla strage di via Fani e las-sassinio di Aldo Moro istituita con legge 23 novembre 1979, n. 597;

d) le attivita connesse a fatti di strage o a fenomeni eversivi del-lordinamento costituzionale e le relative responsabilita riconducibili adapparati, strutture ed organizzazioni comunque denominati o a personead essi appartenenti o appartenute.

(*) Comma modificato dalla legge 28 giugno 1991, n. 215, che ha soppresso, allalettera b), in fine, le parole a partire dal 1969 e ha aggiunto lintera lettera d).

Senato della Repubblica Camera dei deputati XX

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Art. 2.

1. La commissione procede alle indagini e agli esami con gli stessipoteri e le stesse limitazioni dellautorita giudiziaria.

2. La commissione deve presentare la relazione sulle risultanze delleindagini di cui allarticolo 1.

3 (*). La commissione deve ultimare i suoi lavori entro diciotto mesidal suo insediamento.

4. Il presidente della commissione presenta al Parlamento ogni seimesi una relazione sullo stato dei lavori.

Art. 3.

1. La commissione e composta da venti senatori e da venti deputati,scelti rispettivamente dal Presidente del Senato della Repubblica e dal Pre-sidente della Camera dei deputati in proporzione al numero dei compo-nenti i gruppi parlamentari, comunque assicurando la presenza di un rap-presentante per ciascuna componente politica costituita in gruppo in al-meno un ramo del Parlamento.

2. Con gli stessi criteri e con la stessa procedura sara provveduto allesostituzioni che si rendessero necessarie in caso di dimissioni dalla com-missione o di cessazione del mandato parlamentare.

3. Il presidente della commissione e scelto di comune accordo tra iPresidenti delle due Assemblee, al di fuori dei predetti componenti dellacommissione, tra i membri delluno e dellaltro ramo del Parlamento.

4. La commissione elegge nel suo seno due vicepresidenti e due se-gretari.

Art. 4.

1. Ferme le competenze dellautorita giudiziaria, per le audizioni atestimonianza davanti alla commissione si applicano le disposizioni degliarticoli 366 e 372 del codice penale.

2. Per i segreti di Stato, dufficio, professionale e bancario si appli-cano le norme in vigore.

3. E sempre opponibile il segreto tra difensore e parte processualenellambito del mandato.

4. Gli agenti e gli ufficiali di polizia giudiziaria non sono tenuti a ri-velare alla commissione i nomi di chi ha loro fornito informazioni.

(*) Il termine previsto dal comma 3 e stato prorogato al 28 luglio 1991 dallarticolo1 della legge 31 gennaio 1990, n. 12, quindi al 31 dicembre 1991 dallarticolo 1 dellalegge 28 giugno 1991, n. 215, e infine al 2 luglio 1992 dallarticolo 1 della legge 13dicembre 1991, n. 397.

Senato della Repubblica Camera dei deputati XXI

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Art. 5.

1. La commissione puo richiedere, anche in deroga al divieto stabilitodallarticolo 307 del codice di procedura penale, copie di atti e documentirelativi a procedimenti e inchieste in corso presso lautorita giudiziaria oaltri organi inquirenti, nonche copie di atti e documenti relativi a indaginie inchieste parlamentari. Se lautorita giudiziaria, per ragioni di naturaistruttoria, ritiene di non poter derogare al segreto di cui allarticolo 307del codice di procedura penale (*), emette decreto motivato di rigetto.Quando tali ragioni vengono meno, lautorita giudiziaria provvede a tra-smettere quanto richiesto.

2. Quando tali atti o documenti siano stati assoggettati a vincolo disegreto funzionale da parte delle competenti commissioni dinchiesta,detto segreto non puo essere opposto allautorita giudiziaria ed alla com-missione istituita con la presente legge.

3. La commissione stabilisce quali atti e documenti non dovranno es-sere divulgati, anche in relazione ad esigenze attinenti ad altre istruttorie oinchieste in corso. Devono in ogni caso essere coperti dal segreto gli atti ei documenti attinenti a procedimenti giudiziari in fase istruttoria.

Art. 6.

1. I componenti la commissione parlamentare dinchiesta, i funzionarie il personale di qualsiasi ordine e grado addetti alla commissione stessaed ogni altra persona che collabora con la commissione o compie o con-corre a compiere atti di inchiesta oppure ne viene a conoscenza per ra-gioni di ufficio o di servizio sono obbligati al segreto per tutto quanto ri-guarda le deposizioni, le notizie, gli atti e i documenti acquisiti al proce-dimento dinchiesta.

2. Salvo che il fatto costituisca un piu grave delitto, la violazione delsegreto e punita a norma dellarticolo 326 del codice penale.

3. Le stesse pene si applicano a chiunque diffonda in tutto o in parte,anche per riassunto o informazione, notizie, deposizioni, atti o documentidel procedimento dinchiesta, salvo che per il fatto siano previste pene piugravi.

Art. 7.

1. Lattivita e il funzionamento della commissione sono disciplinatida un regolamento interno approvato dalla commissione prima delliniziodei lavori. Ciascun componente puo proporre la modifica del regolamento.

(*) Il riferimento e al previgente codice di procedura penale. Si veda ora larticolo329 del codice di procedura penale.

Senato della Repubblica Camera dei deputati XXII

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2. Tutte le volte che lo ritenga opportuno la commissione puo riunirsiin seduta segreta.

Art. 8.

1. La commissione puo avvalersi dellopera di agenti e ufficiali dipolizia giudiziaria e delle collaborazioni che ritenga necessarie.

Art. 9.

1. Le spese per il funzionamento della commissione sono poste permeta a carico del bilancio interno del Senato della Repubblica e permeta a carico del bilancio interno della Camera dei deputati.

Art. 10.

1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quellodella sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.

La presente legge, munita del sigillo dello Stato, sara inserita nellaRaccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. E fattoobbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come leggedello Stato.

Data a Roma, add 17 maggio 1988

COSSIGA

De Mita, Presidente del Consiglio dei Ministri

Visto, il Guardasigilli: Vassalli

Senato della Repubblica Camera dei deputati XXIII

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REGOLAMENTO INTERNO

(approvato nella seduta del 15 giugno 1993,modificato nella seduta del 21 gennaio 1998)

Senato della Repubblica Camera dei deputati XXIV

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Senato della Repubblica Camera dei deputati XXV

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Art. 1.

Compiti della Commissione

1. La Commissione esercita i suoi poteri secondo i principi e le fina-lita stabiliti dagli articoli 1 e 2 della legge 17 maggio 1988, n. 172, e suc-cessive modifiche ed integrazioni, nonche dallarticolo 1 della legge 23dicembre 1992, n. 499, e successive modifiche ed integrazioni, e secondole norme del presente regolamento.

2. La Commissione deve pertanto:

1) accertare

a) i risultati conseguiti e lo stato attuale nella lotta al terrorismoin Italia;

b) le ragioni che hanno impedito lindividuazione dei responsa-bili delle stragi e dei fatti connessi a fenomeni eversivi verificatisi inItalia;

c) i nuovi elementi che possono integrare le conoscenze acqui-site dalla Commissione parlamentare dinchiesta sulla strage di via Fanie lassassinio di Aldo Moro istituita con legge 23 novembre 1979, n. 597;

d) le attivita connesse a fatti di strage o a fenomeni eversivi del-lordinamento costituzionale e le relative responsabilita riconducibili adapparati, strutture ed organizzazioni comunque denominati o a personead esse appaertenenti o appartenute.

2) presentare al Parlamento entro il termine fissato per lultima-zione dei suoi lavori una relazione sulle risultanze delle indagini concer-nenti loggetto dellinchiesta.

Art. 2.

Composizione e durata della Commissione

1 (*). La Commissione, composta secondo le modalita di cui allarti-colo 3 della legge 17 maggio 1988, n. 172, richiamato dallarticolo 1della legge 23 dicembre 1992, n. 499, dura in carica fino al 30 dicembre1995.

(*) Il termine previsto dallarticolo 2 della legge 23 dicembre 1992, n. 499, e statoprorogato al 31 dicembre 1996 dallarticolo 1 della legge 19 dicembre 1995, n. 538, quindial 31 ottobre 1997 dallarticolo 1 della legge 20 dicembre 1996, n. 646 e successivamenteulteriormente prorogato fino alla conclusione della XIII legislatura dallarticolo 1 dellalegge 25 luglio 1997, n. 243.

Senato della Repubblica Camera dei deputati XXVI

XIII LEGISLATURA DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI

2. In caso di rielezione di una o di entrambe le Camere per scadenzadel mandato o per anticipato scioglimento, la Commissione continua adesercitare i suoi poteri fino alla prima riunione della nuova o delle nuoveCamere. Successivamente si provvede, secondo le modalita di cui alcomma precedente, al rinnovo dei componenti della Commissione appar-tenenti alla Camera o alle Camere disciolte.

Art. 3.

Sostituzione del Presidente e dei componenti della Commissione

1. In caso di impedimento definitivo, di dimissioni dalla Commis-sione, di assunzione di un incarico governativo, di cessazione del mandatoparlamentare, il Presidente e gli altri componenti della Commissione sonosostituiti da altri parlamentari nominati con gli stessi criteri e la stessa pro-cedura di cui allarticolo 3 della legge 17 maggio 1988, n. 172, richiamatodallarticolo 1 della legge 23 dicembre 1992, n. 499.

2. Non sono ammesse sostituzioni temporanee dei componenti laCommissione.

Art. 4.

Partecipazione alle sedute della Commissione. Obbligo del segreto

1. Non e ammessa la partecipazione alle sedute della Commissione diparlamentari che non ne facciano parte o di altri estranei, fatta eccezionedei componenti della segreteria e dei collaboratori di cui allarticolo 24.

2. I componenti la Commissione sono obbligati al segreto per tuttoquanto riguarda le deposizioni, le notizie, gli atti e i documenti acquisitial procedimento dinchiesta.

Art. 5.

Costituzione della Commissione

1. La Commissione, nella sua prima seduta, e convocata dal Presi-dente per procedere alla elezione, fra i suoi componenti, di due Vice Pre-sidenti e di due Segretari. Sono chiamati a fungere da Segretari provvisorii due componenti della Commissione piu giovani per eta presenti alla se-duta.

2. Indetta la votazione, ciascun componente scrive sulla propriascheda un solo nome per i Vice Presidenti ed un solo nome per i Segre-tari. Sono eletti coloro che hanno conseguito il maggior numero di voti;nel caso di parita di voti e proclamato eletto il piu anziano per eta. Lestesse disposizioni si applicano per le elezioni suppletive.

Senato della Repubblica Camera dei deputati XXVII

XIII LEGISLATURA DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI

3. Dei risultati dellelezione e data comunicazione ai Presidenti delleCamere.

Art. 6.

Ufficio di Presidenza

1. LUfficio di Presidenza e composto dal Presidente della Commis-sione, che lo presiede, dai Vice Presidenti e dai Segretari.

2. LUfficio di Presidenza viene rinnovato allinizio di ogni legi-slatura.

3. Il Presidente puo convocare alle riunioni dellUfficio di Presidenzai rappresentanti designati dai Gruppi quando lo ritenga opportuno o ne siafatta richiesta.

Art. 7.

Funzioni del Presidente, dei Vice Presidenti e dei Segretari

1. Il Presidente della Commissione la rappresenta, la convoca e nepresiede le sedute, regolando le discussioni e le votazioni secondo lenorme del presente regolamento. Formula e dirama lordine del giornodelle sedute. Convoca lUfficio di Presidenza. Esercita altres gli altricompiti attribuitigli dal presente regolamento.

2. I Vice Presidenti sostituiscono il Presidente in caso di assenza o diimpedimento. I Segretari verificano i risultati delle votazioni e controllanola redazione del processo verbale.

3. In casi straordinari di necessita ed urgenza, il Presidente esercita ipoteri spettanti allUfficio di Presidenza, riferendo entro 48 ore allUfficiodi Presidenza allargato ai rappresentanti dei Gruppi.

Art. 8.

Funzioni dellUfficio di Presidenza

1. LUfficio di Presidenza:

a) propone il programma e il calendario dei lavori della Commis-sione indicando i criteri per la formulazione dellordine del giorno dellaseduta;

b) propone alla Commissione la deliberazione delle spese ad ecce-zione di quelle di ordinaria amministrazione;

c) esamina le questioni, sia di merito che procedurali, che sorganonel corso dellattivita della Commissione alla quale riferisce.

Senato della Repubblica Camera dei deputati XXVIII

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Art. 9.

Convocazione della Commissione

1. Al termine di ciascuna seduta, il Presidente della Commissione an-nuncia la data, lora e lordine del giorno della seduta successiva. La con-vocazione e lordine del giorno sono stampati e pubblicati, salva diversadeliberazione nellipotesi di seduta segreta.

2. Nei casi in cui non sia stata data comunicazione della convoca-zione al termine della seduta, la Commissione e convocata dal Presidentecon avviso personale ai suoi componenti, diramato di norma almeno 48ore prima della riunione. Con lavviso di convocazione viene trasmessoai membri della Commissione lordine del giorno della riunione, il qualedeve essere stampato e pubblicato salvo quanto previsto dal comma pre-cedente.

3. La convocazione puo essere richiesta al Presidente da un quartodei componenti per la discussione di argomenti di particolare rilevanza.In tal caso il Presidente convoca la Commissione con la procedura dicui al secondo comma.

Art. 10.

Ordine del giorno delle sedute

1. La Commissione non puo deliberare su argomenti che non sianoallordine del giorno della seduta, salvo che non venga diversamente de-ciso dalla maggioranza dei due terzi dei presenti.

Art. 11.

Numero legale

1. Per la validita delle sedute della Commissione e necessaria la pre-senza di un terzo dei componenti. La presenza del numero legale e accer-tata dal Presidente allinizio della seduta.

2. Per la validita delle deliberazioni della Commissione e richiesta lapresenza della maggioranza dei componenti.

3. Se si accerta la mancanza del numero legale, il Presidente so-spende la seduta per unora. Qualora alla ripresa, dopo la sospensione,la Commissione non risulti in numero legale, il Presidente toglie la sedutaannunciando la data e lora della seduta successiva con lo stesso ordinedel giorno della seduta che e stata tolta.

Senato della Repubblica Camera dei deputati XXIX

XIII LEGISLATURA DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI

Art. 12.

Deliberazioni della Commissione

1. Le deliberazioni della Commissione sono adottate a maggioranzadei presenti, comprendendosi, in essi, anche gli astenuti. In caso di paritadi voti, la deliberazione si intende non approvata.

2. La Commissione vota normalmente per alzata di mano, a menoche tre Commissari chiedano la votazione nominale o un quinto dei com-ponenti lo scrutinio segreto.

3. La richiesta, anche verbale, deve essere presentata dopo la chiusuradella discussione e prima che il Presidente abbia invitato la Commissionea votare per alzata di mano. Se il numero dei richiedenti la votazione no-minale o lo scrutinio segreto presenti in Commissione e inferiore a quelloprevisto dal comma precedente, la domanda si intende ritirata.

4. Quando si verifichino irregolarita, il Presidente, apprezzate le cir-costanze, puo annullare la votazione e disporre che sia immediatamenteripetuta.

Art. 13.

Pubblicita dei lavori

1. Tutte le volte che lo ritenga opportuno per le esigenze degli attiprevisti dallarticolo 6 della legge n. 172 del 17 maggio 1988, richiamatodallarticolo 1 della legge 23 dicembre 1992, n. 499, la Commissione puodecidere di riunirsi in seduta segreta su richiesta del Presidente o di undecimo dei componenti.

2. Il processo verbale di ogni seduta, redatto in forma piu ampia diquella prevista dallarticolo 60, comma 1, del Regolamento del Senato,e letto e approvato allinizio della seduta successiva.

3. Di ogni seduta della Commissione si redige e si pubblica nel Bol-lettino delle Commissioni del Senato della Repubblica e della Camera deideputati un resoconto sommario. Quando la Commissione ascolta le per-sone in libera audizione o in sede di testimonianza formale ovvero si riu-nisce in seduta segreta si redige e si pubblica un riassunto dei lavori.

4 (*). I resoconti stenografici delle sedute della Commissione sonopubblicati, senza ritardo, in edizione provvisoria. Ledizione definitiva epubblicata negli atti parlamentari dopo la sottoscrizione del resoconto ste-nografico ai sensi dellarticolo 18, comma 4, del presente Regolamento.

(*) Comma sostituito dalla Commissione nella seduta del 21 gennaio 1998.

Senato della Repubblica Camera dei deputati XXX

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Art. 14.

Norme applicabili

1. Nello svolgimento dei lavori della Commissione si osservano, per icasi non espressamente disciplinati dal presente regolamento, ed in quantoapplicabili, le disposizioni contenute nel Regolamento del Senato dellaRepubblica.

Art. 15.

Svolgimento dellinchiesta. Poteri e limitazioni

1. I poteri di cui al comma 1 dellarticolo 2 della legge 17 maggio1988, n. 172, richiamato dallarticolo 1 della legge 23 dicembre 1992,n. 499, devono essere esercitati direttamente dalla Commissione.

2. Lattivita istruttoria e svolta dalla Commissione. Compiti partico-lari su oggetti e per tempi determinati, non comportanti comunque leser-cizio dei poteri di cui al comma precedente, possono essere delegati dallaCommissione a gruppi di lavoro.

Art. 16.

Audizioni

1. La Commissione puo procedere a libere audizioni.

2. I parlamentari, i membri del Governo, i magistrati sono sempreascoltati con la procedura della libera audizione.

3. Le persone che la Commissione intende ascoltare in libera audi-zione sono convocate dal Presidente di norma mediante lettera raccoman-data con avviso di ricevimento.

Art. 17.

Testimonianze

1. La Commissione puo procedere alla assunzione di testimonianzeformali.

2. Le persone da ascoltare in sede di testimonianza formale sono con-vocate dalla Commissione con le modalita previste dallarticolo prece-dente o mediante notifica a mezzo della polizia giudiziaria.

3. La Commissione puo disporre laccompagnamento coattivo amezzo della forza pubblica nel caso di rifiuto di comparire o di mancatapresentazione senza giustificato motivo della persona convocata.

Senato della Repubblica Camera dei deputati XXXI

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4. Le persone ascoltate in sede di testimonianza formale sono ammo-nite dal Presidente in ordine alle responsabilita che si assumono nel de-porre davanti alla Commissione.

5. Le persone ascoltate ai sensi del presente articolo sono dispensatedal prestare giuramento e non possono essere assistite da un avvocato an-che qualora siano indiziate o imputate in procedimenti penali.

Art. 18.

Norme procedurali relative alle audizioni e alle testimonianze

1. La Commissione decide caso per caso se procedere mediante libereaudizioni o mediante testimonianze formali. La Commissione puo deci-dere di passare, valutate le circostanze, dalla libera audizione alla testimo-nianza formale.

2. Le domande sono rivolte per il tramite del Presidente, sulla base dicapitolati predisposti. Esaurite le domande del Presidente ogni Commissa-rio ha diritto di rivolgere direttamente altre domande ai testi.

3. Il Presidente decide sullammissibilita delle domande.

4. Alle persone ascoltate sara sottoposto, appena possibile, il reso-conto stenografico dellaudizione o della deposizione perche lo sottoscri-vano. Delle eventuali richieste di rettifica il Presidente informa la Com-missione che delibera in merito.

Art. 19.

Denuncia di reati

1. Se il testimone commette alcuno dei fatti di cui allarticolo 372 delcodice penale, il Presidente della Commissione, premessa, se crede, unanuova ammonizione circa la responsabilita penale conseguente a questifatti, ne fa compilare processo verbale che la Commissione trasmette al-lautorita giudiziaria competente.

Art. 20.

Segreto funzionale

1. I documenti formati a seguito di accertamenti direttamente effet-tuati o comunque disposti dalla Commissione sono coperti dal segretofunzionale.

2. Di fronte ad eventuali richieste da parte dellautorita giudiziaria odi pubbliche autorita di documenti coperti dal segreto funzionale, la Com-missione valutera lopportunita della loro trasmissione in deroga a quantodisposto nel comma 1 del presente articolo.

Senato della Repubblica Camera dei deputati XXXII

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3. In ogni caso il Presidente indichera le fonti delle notizie contenutenei documenti richiesti in modo da consentire alle autorita richiedenti lef-fettuazione di propri autonomi accertamenti in merito.

Art. 21.

Archivio della Commissione

1. Gli atti, le delibere e la documentazione completa raccolta dallaCommissione sono depositati in apposito archivio riservato. Il Presidentesovrintende allarchivio, ne cura la funzionalita e adotta le misure di sicu-rezza che ritenga opportune, dintesa con i Presidenti delle Camere.

2. Gli atti depositati in archivio sono liberamente consultabili daiCommissari e dai collaboratori della Commissione.

3. Non e consentito estrarre copia di atti e documenti segreti ai sensidel comma 3 dellarticolo 5 della legge 17 maggio 1988, n. 172, richia-mato dallarticolo 1 della legge 23 dicembre 1992, n. 499. Tale limitesi applica anche nel caso di scritti anonimi.

Art. 22.

Pubblicazione di atti e documenti

1. Salvo quanto disposto dal comma 3 dellarticolo 5 della legge 17maggio 1988, n. 172, richiamato dallarticolo 1 della legge 23 dicembre1992, n. 499, la Commissione delibera se e quali atti e documenti possonoessere pubblicati nel corso dei suoi lavori.

2. Contestualmente alla presentazione della relazione conclusiva, laCommissione decide quali atti e documenti formati o acquisiti nel corsodellinchiesta debbono essere pubblicati. In nessun caso e consentita lapubblicazione di scritti anonimi.

3. Tutti gli atti comunque inerenti allo svolgimento dellinchiestavengono versati nellArchivio storico del ramo del Parlamento cui appar-tiene il Presidente della Commissione.

Art. 23.

Sede, segreteria e dotazione finanziaria della Commissione

1. Per lespletamento delle sue funzioni la Commissione dispone diuna sede e di un adeguato personale assegnati dai Presidenti delle Camere,di intesa fra di loro.

2. Le spese per il funzionamento della Commissione sono poste permeta a carico del bilancio del Senato della Repubblica e per meta a caricodel bilancio della Camera dei deputati.

Senato della Repubblica Camera dei deputati XXXIII

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3. La Commissione dispone di un apposito fondo per le spese di or-dinaria amministrazione, alla cui gestione sovrintende il Presidente. Le de-cisioni di spesa della Commissione sono comunicate allamministrazionedi competenza che procede a ripartire i relativi oneri tra i due rami delParlamento.

Art. 24.

Collaborazioni

1. La Commissione puo avvalersi di collaborazioni specializzate perlespletamento di attivita che richiedano particolari competenze.

2. A tal fine il Presidente, presi gli opportuni contatti con gli interes-sati, sottopone allUfficio di Presidenza allargato ai rappresentanti deiGruppi le relative delibere. I nominativi dei collaboratori sono comunicatialla Commissione.

3. I collaboratori prestano giuramento circa losservanza del vincolodel segreto ai sensi dellarticolo 6 della legge 17 maggio 1988, n. 172, ri-chiamato dallarticolo 1 della legge 23 dicembre 1992, n. 499, e svolgonogli incarichi loro affidati conformandosi alle istruzioni del Presidente. Ri-feriscono alla Commissione ogni qualvolta sia loro richiesto.

4. Ai collaboratori spetta, qualora cio sia consentito dalle leggi in vi-gore, un compenso adeguato alle funzioni cui sono preposti, il cui ammon-tare e fissato dallUfficio di Presidenza. Si applicano i commi 2 e 3 del-larticolo precedente.

Senato della Repubblica Camera dei deputati XXXIV

XIII LEGISLATURA DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI

Senato della Repubblica Camera dei deputati XXXV

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COMMISSIONE PARLAMENTARE DINCHIESTA SUL TERRORISMO IN ITALIA E SULLE

CAUSE DELLA MANCATA INDIVIDUAZIONE DEI RESPONSABILI DELLE STRAGI

XIII LEGISLATURA

Presidente: sen. Giovanni PELLEGRINO

SENATORI

Sen. BARBIERI Silvia (Dem. di Sin.-LUlivo)1 sen. STANISCIA Angelo2

Sen. BONFIETTI Daria (Dem. di Sin.-LUlivo)3 Sen. MIGNONE Valerio4

Sen. CALVI Guido (Dem. di Sin.-LUlivo)5 sen. FORCIERI Giovanni Lorenzo6

sen. UCCHIELLI Palmiro7

sen. NIEDDU Gianni8

Sen. CARUSO Luigi (Misto-Fiamma Tricolore)Sen. CASTELLANI Pierluigi (PPI)9 sen. POLIDORO Giovanni10

sen. GIORGIANNI Angelo11

Sen. CASTELLI Roberto (Lega Forza Nord Padania)12 sen. DOLAZZA Massimo13

Sen. CIONI Graziano (Dem. di Sin.-LUlivo)Sen. DE LUCA Athos (Verdi-LUlivo)Sen. DENTAMARO Ida (Misto)Sen. DONISE Eugenio Mario (Dem. di Sin.-LUlivo)14 sen. PARDINI Alessandro15

Sen. FOLLIERI Luigi (PPI)Sen. GUALTIERI Libero (Dem. di Sin.-LUlivo)16 sen. BERTONI Raffaele17

Sen. LOIERO Agazio (CCD)18 sen. CIRAMI Melchiorre19

sen. DE SANTIS Carmine20

sen. PIREDDA Matteo21

Sen. MANCA Vincenzo Ruggero (Forza Italia)Sen. MANTICA Alfredo (A.N.)Sen. PALOMBO Mario (A.N.)Sen. PELLICINI Piero (A.N.)22 sen. PACE Lodovico23

Sen. RUSSO SPENA Giovanni (Rif. Comunista)24 sen. CO Fausto25

Sen. TONIOLLI Marco (Forza Italia)Sen. VENTUCCI Cosimo (Forza Italia)

1 Cessa di far parte della Commissione il 23 ottobre 1996.2 Entra a far parte della Commissione il 23 ottobre 1996.3 Cessa di far parte della Commissione l11 ottobre 1999 per dimissioni.4 Entra a far parte della Commissione l11 ottobre 1999.5 Cessa di far parte della Commissione il 16 settembre 1997.6 Entra a far parte della Commissione il 16 settembre 1997 e cessa di farne parte il 28 aprile 1998.7 Entra a far parte della Commissione il 28 aprile 1998 in sostituzione del sen. FORCIERI e cessa di farne parte l11 febbraio 2000.8 Entra a far parte della Commissione l11 febbraio 2000 in sostituzione del sen. UCCHIELLI.9 Cessa di far parte della Commissione il 14 gennaio 1997.

10 Entra a far parte della Commissione il 14 gennaio 1997 e cessa di farne parte il 24 gennaio 2000.11 Entra a far parte della Commissione il 24 gennaio 2000.12 Cessa di far parte della Commissione il 6 ottobre 1998.13 Entra a far parte della Commissione il 6 ottobre 1998.14 Cessa di far parte della Commissione il 9 febbraio 1999.15 Entra a far parte della Commissione il 9 febbraio 1999.16 Deceduto il 15 marzo 1999.17 Entra a far parte della Commissione il 14 aprile 1999 in sostituzione del sen. Gualtieri, deceduto.18 Cessa di far parte della Commissione il 15 aprile 1997.19 Entra a far parte della Commissione il 15 aprile 1997 e cessa di farne parte il 4 dicembre 1997.20 Entra a far parte della Commissione il 4 dicembre 1997 in sostituzione del sen. CIRAMI. Deceduto il 29 luglio 2000.21 Entra a far parte della Commissione il 26 ottobre 2000, in sostituzione del senatore De Santis, deceduto.22 Cessa di far parte della Commissione il 18 marzo 1997.23 Entra a far parte della Commissione il 18 marzo 1997.24 Cessa di far parte della Commissione il 23 gennaio 1997.25 Entra a far parte della Commissione il 23 gennaio 1997.

Senato della Repubblica Camera dei deputati XXXVI

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COMMISSIONE PARLAMENTARE DINCHIESTA SUL TERRORISMO IN ITALIA E SULLE

CAUSE DELLA MANCATA INDIVIDUAZIONE DEI RESPONSABILI DELLE STRAGI

XIII LEGISLATURA

Presidente: sen. Giovanni PELLEGRINO

DEPUTATI

On. BIANCHI CLERICI (Lega Forza Nord Padania)1 on. DOZZO Gianpaolo2

On. CAPPELLA Michele (Dem. di Sin.-LUlivo)On. CAROTTI Pietro Fausto (Pop. Dem.-LUlivo)On. COLA Sergio (A.N.)On. CORSINI Paolo (Dem. di Sin.-LUlivo)3 on. BIELLI Valter4

On. DELBONO Emilio (Pop. Dem.-LUlivo)On. FRAGALA Vincenzo (A.N.)On. GAGLIARDI Alberto (Forza Italia)5 on. TARADASH Marco6

On. GNAGA Simone (A.N.)On. GRIMALDI Tullio (Comunista)On. LEONE Antonio (Forza Italia)On. MAROTTA Raffaele (Forza Italia)On. MAZZOCCHIN Gianantonio (Rinnovam. Ital.)7 on. LI CALZI Marianna8

on. LAMACCHIA Bonaventura9

On. MIRAGLIA DEL GIUDICE Nicola (UDEUR)On. NAN Enrico Paolo (Forza Italia)On. RUZZANTE Piero (Dem. di Sin.-LUlivo)On. SARACENI Luigi Pietro (Misto)On. TASSONE Mario (Misto)On. ZANI Mauro (Dem. di Sin.-LUlivo)10 on. ATTILI Antonio11

On. ZELLER Karl (Misto)12 on. DETOMAS Giuseppe13

1 Cessa di far parte della Commissione il 6 giugno 2000.2 Entra a far parte della Commissione il 6 giugno 2000.3 Cessa di far parte della Commissione il 14 aprile 1999 perche decaduto dal mandato parlamentare.4 Entra a far parte della Commissione il 10 maggio 1999.5 Cessa di far parte della Commissione il 25 marzo 1998.6 Entra a far parte della Commissione il 25 marzo 1998.7 Cessa di far parte della Commissione il 21 settembre 1998.8 Entra a far parte della Commissione il 21 settembre 1998 e cessa di farne parte il 20 novembre 1998.9 Entra a far parte della Commissione il 20 novembre 1998 in sostituzione dellon. LI CALZI.

10 Cessa di far parte della Commissione l8 maggio 2000.11 Entra a far parte della Commissione l8 maggio 2000.12 Cessa di far parte della Commissione l8 aprile 1997.13 Entra a far parte della Commissione l8 aprile 1997.

Senato della Repubblica Camera dei deputati XXXVII

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Senato della Repubblica Camera dei deputati XXXVIII

XIII LEGISLATURA DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI

Senato della Repubblica Camera dei deputati XXXIX

XIII LEGISLATURA DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI

Senato della Repubblica Camera dei deputati XL

XIII LEGISLATURA DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI

Senato della Repubblica Camera dei deputati XLI

XIII LEGISLATURA DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI

Senato della Repubblica Camera dei deputati XLII

XIII LEGISLATURA DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI

Senato della Repubblica Camera dei deputati XLIII

XIII LEGISLATURA DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI

Senato della Repubblica Camera dei deputati XLIV

XIII LEGISLATURA DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI

Senato della Repubblica Camera dei deputati XLV

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ELENCO DELLE SEDUTE

1 Seduta (9 ottobre 1996)

Votazioni per lelezione dei Vice Presidenti e dei Segretari

2 Seduta (23 ottobre 1996)

Dibattito sullo stato delle inchieste, con riferimento allipotesi di relazioneconclusiva

3 Seduta (19 novembre 1996)

Seguito del dibattito sullo stato delle inchieste e aggiornamento sugli svi-luppi del caso Gladio

4 Seduta (29 novembre 1996)

Audizione del Ministro dellinterno e del Capo della polizia

5 Seduta (18 dicembre 1996)

Audizione del prefetto Carlo Ferrigno, Direttore centrale della Polizia diprevenzione del Dipartimento della pubblica sicurezza: aggiornamento sul-lazione di prevenzione e contrasto del terrorismo interno ed internazio-nale

6 Seduta (16 gennaio 1997)

Inchiesta su stragi e depistaggi:

audizione dei magistrati Gerardo DAmbrosio e Maria Grazia Pra-della

7 Seduta (22 gennaio 1997)

Inchiesta sulle vicende connesse al disastro aereo di Ustica:

audizione del dottor Rosario Priore

8 Seduta (5 febbraio 1997)

Inchiesta sulle vicende connesse al disastro aereo di Ustica:

seguito dellaudizione del dottor Rosario Priore

9 Seduta (12 febbraio 1997)

Inchiesta su stragi e depistaggi:

audizione del magistrato dottor Guido Salvini

Senato della Repubblica Camera dei deputati XLVI

XIII LEGISLATURA DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI

10 Seduta (27 febbraio 1997)

Inchiesta su stragi e depistaggi:

audizione dei magistrati Italo Ormanni, Franco Ionta, Giovanni Salvie Pietro Paolo Saviotti

11 Seduta (13 marzo 1997)

Informativa del Presidente sugli esiti della missione a Johannesburg per lalibera audizione del generale Gian Adelio Maletti (in allegato resocontostenografico dellaudizione del generale Gian Adelio Maletti svoltasi a Jo-hannesburg il 3 marzo 1997)

12 Seduta (20 marzo 1997)

Inchiesta su stragi e depistaggi:

seguito dellaudizione del magistrato dottor Guido Salvini

13 Seduta (11 aprile 1997)

Inchiesta su stragi e depistaggi:

audizione del senatore Giulio Andreotti

14 Seduta (17 aprile 1997)

Inchiesta su stragi e depistaggi:

seguito dellaudizione del senatore Giulio Andreotti

15 Seduta (18 aprile 1997)

Inchiesta su stragi e depistaggi:

audizione dellonorevole Arnaldo Forlani

16 Seduta (29 aprile 1997)

Inchiesta su stragi e depistaggi:

audizione dellonorevole Luigi Gui

17 Seduta (8 maggio 1997)

Inchiesta su stragi e depistaggi:

seguito dellaudizione del senatore Giulio Andreotti

18 Seduta (15 maggio 1997)

Inchiesta su stragi e depistaggi:

seguito dellaudizione dellonorevole Arnaldo Forlani

19 Seduta (22 maggio 1997)

Discussione sullo stato dei lavori della Commissione: decisioni sulle ini-ziative da assumere al riguardo

Senato della Repubblica Camera dei deputati XLVII

XIII LEGISLATURA DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI

20 Seduta (27 maggio 1997)

Seguito della discussione sullo stato dei lavori della Commissione: deci-sioni sulle iniziative da assumere al riguardo

21 Seduta (4 giugno 1997)

Inchiesta su stragi e depistaggi:

audizione del dottor Giovanni Arcai

22 Seduta (18 giugno 1997)

Inchiesta sugli sviluppi del caso Moro:

audizione del signor Valerio Morucci

23 Seduta (25 giugno 1997)

Inchiesta su stragi e depistaggi:

audizione del generale Francesco Delfino

24 Seduta (1 luglio 1997)

Inchiesta su stragi e depistaggi:

audizione del senatore Paolo Emilio Taviani

25 Seduta (16 luglio 1997)

Inchiesta su stragi e depistaggi:

audizione del signor Stefano Delle Chiaie

26 Seduta (22 luglio 1997)

Inchiesta su stragi e depistaggi:

seguito dellaudizione del signor Stefano Delle Chiaie

27 Seduta (6 novembre 1997)

Inchiesta su stragi e depistaggi:

audizione del senatore Francesco Cossiga

28 Seduta (21 gennaio 1998)

I. Proposta di modifica del Regolamento interno della Commissione

II. Inchiesta su stragi e depistaggi e sul caso Moro:

audizione del generale dellArma dei Carabinieri Nicolo Bozzo

29 Seduta (28 gennaio 1998)

Inchiesta su stragi e depistaggi:

audizione dellonorevole Marco Pannella

30 Seduta (10 febbraio 1998)

Inchiesta sulle vicende connesse al disastro aereo di Ustica:

incontro di lavoro e illustrazione animata di tracciati radar

Senato della Repubblica Camera dei deputati XLVIII

XIII LEGISLATURA DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI

31 Seduta (11 febbraio 1998)

Inchiesta sugli sviluppi del caso Moro:

audizione della signora Adriana Faranda

32 Seduta (18 febbraio 1998)

Inchiesta su stragi e depistaggi:

seguito dellaudizione dellonorevole Marco Pannella

33 Seduta (11 marzo 1998)

Audizione del Ministro dellinterno

34 Seduta (3 giugno 1998)

Inchiesta sugli sviluppi del caso Moro:

audizione del professor Stefano Silvestri

35 Seduta (17 giugno 1998)

Inchiesta sugli sviluppi del caso Moro:

audizione del professor Mario Baldassarri

36 Seduta (23 giugno 1998)

Inchiesta sugli sviluppi del caso Moro:

audizione del professor Alberto Clo

37 Seduta (8 luglio 1998)

Inchiesta sugli sviluppi del caso Moro:

audizione dellavvocato Giuseppe De Gori

38 Seduta (15 luglio 1998)

Inchiesta sugli sviluppi del caso Moro:

audizione dellonorevole Umberto Giovine

audizione del dottor Antonio Frattasio

39 Seduta (22 luglio 1998)

Inchiesta sugli sviluppi del caso Moro:

audizione dellonorevole Giovanni Galloni

audizione dellonorevole Virginio Rognoni

40 Seduta (22 settembre 1998)

Inchiesta sulle vicende connesse al disastro aereo di Ustica:

audizione dei dottori Settembrino Nebbioso, Vincenzo Roselli e Gio-vanni Salvi, sostituti procuratori della Repubblica presso il Tribunaledi Roma

Senato della Repubblica Camera dei deputati XLIX

XIII LEGISLATURA DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI

41 Seduta (29 settembre 1998)

Inchiesta sulle vicende connesse al disastro aereo di Ustica:

seguito dellaudizione dei dottori Settembrino Nebbioso, VincenzoRoselli e Giovanni Salvi, sostituti procuratori della Repubblica pressoil Tribunale di Roma

42 Seduta (20 ottobre 1998)

Inchiesta sulle vicende connesse al disastro aereo di Ustica:

seguito dellaudizione dei dottori Settembrino Nebbioso, VincenzoRoselli e Giovanni Salvi, sostituti procuratori della Repubblica pressoil Tribunale di Roma

43 Seduta (4 novembre 1998)

Inchiesta sulle vicende connesse al disastro aereo di Ustica:

audizione del direttore del SISMI, ammiraglio Gianfranco Battelli

44 Seduta (13 novembre 1998)

Inchiesta sulle vicende connesse al disastro aereo di Ustica:

audizione del generale Mario Arpino, Capo di Stato MaggioredellAeronautica

45 Seduta (25 novembre 1998)

Inchiesta sulle vicende connesse al disastro aereo di Ustica:

audizione del direttore del SISDE, prefetto Vittorio Stelo

46 Seduta (10 febbraio 1999)

Inchiesta sugli sviluppi del caso Moro:

audizione del dottor Tullio Ancora

47 Seduta (17 febbraio 1999)

I. Commemorazione del senatore Gualtieri

II. Inchiesta sugli sviluppi del caso Moro:

audizione del senatore Luciano Barca

48 Seduta (9 marzo 1999)

Inchiesta sugli sviluppi del caso Moro:

audizione del dottor Giovanni Moro

49 Seduta (16 marzo 1999)

Inchiesta sugli sviluppi del caso Moro:

audizione dellavvocato Giannino Guiso

Senato della Repubblica Camera dei deputati L

XIII LEGISLATURA DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI

50 Seduta (17 marzo 1999)

Inchiesta sugli sviluppi del caso Moro:

audizione del signor Alberto Franceschini

51 Seduta (20 aprile 1999)

Inchiesta sugli sviluppi del caso Moro:

audizione dellonorevole Claudio Signorile

52 Seduta (29 maggio 1999)

Audizione del Sottosegretario di Stato per linterno, onorevole GiannicolaSinisi, sui recenti gravi fatti di terrorismo e sulle misure di prevenzione

53 Seduta (27 luglio 1999)

Inchiesta sullomicidio del prof. DAntona, sulle nuove emergenze del fe-nomeno terrorista e sulle misure di prevenzione e di contrasto:

discussione, con eventuale votazione, di un documento predispostodal Presidente della Commissione

54 Seduta (6 ottobre 1999)

Audizione dellammiraglio Fulvio Martini, gia direttore del Sismi, su re-centi notizie concernenti attivita spionistiche collegate a fenomeni eversivie sul caso Moro

55 Seduta (27 ottobre 1999)

Audizione dellonorevole Sergio Mattarella, vice presidente del Consigliodei ministri

56 Seduta (10 novembre 1999)

Audizione del dottor Rosario Priore sugli sviluppi del caso Moro e su re-centi notizie concernenti attivita spionistiche collegate a fenomeni eversivi

57 Seduta (11 novembre 1999)

Seguito dellaudizione del dottor Rosario Priore sugli sviluppi del casoMoro e su recenti notizie concernenti attivita spionistiche collegate a fe-nomeni eversivi

58 Seduta (24 novembre 1999)

Inchiesta sugli sviluppi del caso Moro:

audizione del senatore Ferdinando Imposimato

59 Seduta (1 dicembre 1999)

Audizione del prefetto Ansoino Andreassi, direttore centrale della Poliziadi prevenzione del Dipartimento della pubblica sicurezza sui recenti epi-sodi di terrorismo e sulle relative misure di prevenzione e contrasto

Senato della Repubblica Camera dei deputati LI

XIII LEGISLATURA DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI

60 Seduta (21 gennaio 2000)

Inchiesta sugli sviluppi del caso Moro:

audizione del signor Germano Maccari

61 Seduta (8 febbraio 2000)

Audizione dellonorevole Enzo Bianco, ministro dellinterno, su fatti re-centi collegati al fenomeno terrorista e sulle misure di prevenzione e dicontrasto

62 Seduta (10 febbraio 2000)

Inchiesta sugli sviluppi del caso Moro:

audizione del signor Silvano Girotto

63 Seduta (23 febbraio 2000)

Inchiesta sugli sviluppi del caso Moro:

audizione del professor Vincenzo Cappelletti, vice presidente e diret-tore scientifico dellIstituto dellEnciclopedia italiana

64 Seduta (1 marzo 2000)

Inchiesta sugli sviluppi del caso Moro:

audizione dei dottori Armando Spataro e Ferdinando Pomarici

65 Seduta (14 marzo 2000)

Inchiesta sugli sviluppi del caso Moro:

audizione del dottor Mario Scialoja

66 Seduta (21 marzo 2000)

Inchiesta sugli sviluppi del caso Moro:

audizione del dottor Tindari Baglione

audizione della dottoressa Maria Antonietta Calabro

67 Seduta (3 maggio 2000)

Inchiesta sugli sviluppi del caso Moro:

audizione del dottor Lanfranco Pace

68 Seduta (18 maggio 2000)

Inchiesta sugli sviluppi del caso Moro:

audizione del professor Franco Piperno

69 Seduta (23 maggio 2000)

Inchiesta sugli sviluppi del caso Moro e sullo stato dellinchiesta sullomi-cidio del professor DAntona:

audizione del colonnello Umberto Bonaventura

audizione del giudice Otello Lupacchini

Senato della Repubblica Camera dei deputati LII

XIII LEGISLATURA DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI

70 Seduta (24 maggio 2000)

Audizione del prefetto Ansoino Andreassi, direttore centrale della Poliziadi prevenzione del Dipartimento della pubblica sicurezza, sullo stato del-linchiesta sullomicidio del professor DAntona

71 Seduta (7 giugno 2000)

Inchiesta sugli sviluppi del caso Moro:

audizione del dottor Gabriele Chelazzi, sostituto procuratore nazio-nale antimafia

72 Seduta (4 luglio 2000)

Inchiesta su fenomeni di eversione e terrorismo:

audizione del dottor Ennio Remondino

73 Seduta (5 luglio 2000)

Inchiesta su fenomeni di eversione e terrorismo:

audizione del dottor Antonino Allegra

74 Seduta (18 ottobre 2000)

Inchiesta su fenomeni di eversione e terrorismo:

audizione dellavvocato Arrigo Molinari

75 Seduta (12 dicembre 2000)

Valutazioni sulla attuale fase processuale del caso Ustica e sulle recentiacquisizioni di documentazione relativa ad attivita eversive negli anni 70

76 Seduta (9 gennaio 2001)

Discussione sulle nuove emergenze del terrorismo e determinazioni

77 Seduta (17 gennaio 2001)

Audizione del prefetto Ansoino Andreassi, direttore centrale della Poliziadi prevenzione del Dipartimento della pubblica sicurezza

78 Seduta (22 marzo 2001)

I. Conclusione dei lavori della Commissione

II. Decisione sulla pubblicazione degli atti e dei documenti formati o ac-quisiti dalla Commissione

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30 SEDUTA

Marted 10 Febbraio 1998

Presidenza del Presidente PELLEGRINO

La seduta ha inizio alle ore 20,15.

COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE

PRESIDENTE. Onorevoli colleghi, comunico che dopo lultima se-duta sono pervenuti alcuni documenti, il cui elenco e in distribuzione,che la Commissione acquisisce formalmente agli atti dellinchiesta. In par-ticolare, questa mattina abbiamo acquisito lordinanza-sentenza del giu-dice Salvini, che segnalo ai colleghi.

INCHIESTA SULLE VICENDE CONNESSE AL DISASTRO AEREO DI USTICA: INCON-

TRO DI LAVORO E ILLUSTRAZIONE ANIMATA DI TRACCIATI RADAR (*)

Lordine del giorno reca lincontro di lavoro e lillustrazione animatadei tracciati radar relativi allinchiesta sul disastro di Ustica. Sono oggipresenti, oltre al dottor Rosario Priore e al dottor Letterio Grasso, i peritidufficio, professor Enzo Dalle Mese, professor Roberto Tiberio, colon-nello Franco Donali e lingegnere Antonio Binetti, ausiliario tecnico delcollegio radaristico.

Ringrazio tutti per aver consentito lo svolgimento di questa riunioneche avra carattere di approfondimento tecnico.

Ricordo che quella odierna e una seduta che si svolgera in segreto perrispettare il desiderio del giudice istruttore, dottor Priore, e per ovvie ra-gioni di opportunita, in quanto benche il termine per il compimento degliatti di istruzione sia scaduto il 31 dicembre scorso, il magistrato non haancora formalizzato le sue determinazioni in un documento processualeconclusivo.

(*) Lautorizzazione alla pubblicazione del resconto stenografico dellincontro di la-voro, originariamente svoltosi integralmente in seduta segreta, e stata comunicata dagli au-diti con lettere n. prot. 055/US, 059/US, 060/US, 067/US, 094/US.

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Desidero raccomandare ai presenti, oltre allovvio rispetto della riser-vatezza, di rivolgere ai periti domande che attengano esclusivamente aiprofili tecnici della loro esposizione. Vi prego quindi di astenervi dal ri-volgere quesiti che attengano invece a valutazioni che solo il magistrato,a tempo debito, avra titolo per compiere. Tanto meno potro considerareammissibili quesiti implicanti valutazioni o ragionamenti di tipo politico.Rivolgo ai presenti un pressante invito a formulare i quesiti in modo con-ciso, cos da rendere piu agevole e proficuo lo svolgimento dellincontrodi lavoro e consentire a tutti di prendere la parola.

Pregherei infine il collega Grimaldi di prendere posto nelle vicinanzedato il suo ruolo di Presidente dello speciale comitato che ha seguito laquestione.

Do ora la parola al dottor Priore per un breve intervento di cornicealla nostra riunione.

PRIORE. Grazie, signor Presidente. Lei ha gia precisato quali sono ilimiti e i termini di questo incontro e pertanto non tornero sullargomento.Volevo presentare le persone che sono qui con me, ma anche a cio haprovveduto lei, signor Presidente, e con estrema precisione. Iniziero per-tanto con il sottolineare che questa seduta sara dedicata alla presentazioneanimata dei dati radaristici di diversi siti radar, e precisamente quelli diCiampino, Marsala, Potenza Picena e Poggio Ballone.

Per non perdere tempo darei immediatamente la parola al professorDalle Mese che illustrera i profili tecnici della presentazione animatadei tracciati radar.

DALLE MESE. Signor Presidente, intervengo brevemente per spie-gare ai presenti quanto stiamo per mostrarvi. Cercheremo di rappresentare,in maniera visuale e dinamica nel tempo, quello che allepoca il personaleaddetto al controllo radar vide precisamente sui suoi schermi.

Lanalisi di questi dati ci e stata molto utile per cercare di trarre leconclusioni evidenziate nella perizia tecnica da noi depositata. Abbiamoritenuto di effettuare questa presentazione illustrata partendo dai dati pro-venienti dai radar di Fiumicino, ritenuti i piu significativi in quanto sonoquelli che hanno registrato maggiori informazioni al momento del volo delDC9 e della sciagura. Per dare unidea del lavoro svolto i dati provenientidai radar di Fiumicino verranno presentati in un primo quadro in cui ilvolo del DC9 comparira insieme a tutti gli altri voli presenti nel cieloin quel momento. In un secondo quadro mostreremo la traccia piu allar-gata del DC9, pezzo per pezzo, in maniera tale da mettere in evidenzagli aspetti da noi ritenuti significativi e pertanto evidenziati nel corso dellaperizia.

Inizieremo con lillustrazione del tratto iniziale della traiettoria delDC9, quindi passeremo ai tratti centrale e finale. Come ultima cosa vi mo-streremo gli elementi maggiormente rilevanti ricavabili dai dati radaristicimilitari. Per la verita questi dati sono meno significativi di quelli di Fiu-micino come potrete constatare voi stessi ma, ad ogni modo, li ab-

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XIII LEGISLATURA DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI

biamo ritenuti importanti, in relazione alla parte iniziale della traiettoria,come rilevata dai radar di Poggio Ballone e di Potenza Picena e in rela-zione alla parte finale, come rilevata dal radar di Marsala.

Il programma e molto complesso e consente diverse opzioni. Per ri-durre il tempo della presentazione vi mostreremo levoluzione dei plot ra-dar non in tempo reale (in base ai tempi di registrazione sarebbero neces-sarie due o tre ore), ma secondo un tempo accelerato. Abbiamo cercato diindividuare dei valori di accelerazione che consentissero comunque diavere una sensazione abbastanza chiara dellevoluzione temporale. Sitratta tuttavia di un dato modificabile, per cui se qualcuno volesse accele-rare o rallentare ulteriormente i tempi della rappresentazione puo farne ri-chiesta. Possiamo scegliere i dati allinterno dei database e decidere dirappresentare le tracce di un aereo piuttosto che di un altro. E una sceltache abbiamo fatto sulla base dellesperienza maturata, tuttavia se vi sonodomande specifiche possiamo tentare di fornire delle risposte.

I parametri disponibili per lanalisi dei dati sono molti, pertanto sarapossibile anche interrompere la rappresentazione dellevoluzione dei plotsullo schermo per poterne discutere, per poi riprenderla dal punto in cuici si era interrotti.

La presentazione viene fatta a colori (sebbene questi non fossero pre-senti sugli schermi radar dellepoca) soprattutto per distinguere due di-versi tipi di plot: i primari e i secondari. I primi sono quelli che vengonoregistrati da aerei non cooperanti, ovvero aerei che non danno risposte adinterrogazioni del radar. Si tratta di aerei od oggetti presenti nel cielo chesono registrati dal radar, anche se non ce cooperazione tra questi bersaglie il centro radar. I plot secondari sono quelli dovuti a risposte specifichedi aerei, ovvero quei plot riferibili a bersagli cooperanti.

Tutti gli aerei civili dovevano essere dotati di queste apparecchiaturedi risposta (trasponder), e tutti quindi dovevano essere cooperanti, a menoche non avessero lapparecchiatura guasta. Quanto agli aerei militari, ge-neralmente anchessi sono cooperanti ed hanno i trasponder accesi, tal-volta pero questo non avviene con la conseguenza di dar luogo a rispostedi tipo non cooperante. Questi due tipi di plot appaiono sul quadro concolori diversi per poterli distinguere chiaramente.

Abbiamo utilizzato una tecnica volta a rappresentare con colori di-versi aerei che hanno risposte codificate di tipo diverso, cos da distin-guerli chiaramente anche quando sono abbastanza vicini luno allaltro.Tale colorazione, lo ripeto, non era presente sugli schermi radar di alloraanche se esistevano altri modi per distinguere le tracce e consentire allo-peratore di comprendere chiaramente le associazioni.

Se non vi sono domande preliminari darei inizio alla rappresentazioneanimata.

RUZZANTE. Non ho compreso bene la questione relativa alla colo-razione dei plot.

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DALLE MESE. I plot sono di colori diversi, quelli non cooperanti liabbiamo generalmente indicati con il verde. Tuttavia poiche la scelta delcolore viene effettuata dal calcolatore ed e una scelta random, ovvero ca-suale, non sempre il colore di un plot e lo stesso nellambito di piu quadri.Solo allinterno di uno stesso quadro il colore dei plot e fisso.

In questa immagine potete vedere il quadro generale. La velocita uti-lizzata e molto alta, ma questo e solo un quadro di riferimento; successi-vamente vedremo i particolari.

Quelli che sto indicando sono i plot primari di cui ho parlato in pre-cedenza, mentre i punti colorati (che in questo caso sono di colore vio-letto) rappresentano le risposte secondarie, cioe degli aerei collaboranti.Si vedono subito dei plot primari che sono dovuti ad interferenze. Sinota linterferenza del sole, che a quellora stava tramontando, e linterfe-renza di una stazione televisiva, peraltro gia evidenziata in tutte le perizieche si sono succedute.

In alto, sul bordo dello schermo, si possono vedere lora, mano amano che scorre il tempo, i dati relativi al data base che stiamo analiz-zando, la qualita della traccia, il codice di risposta della traccia in que-stione, la quota, le coordinate e cos via. Insomma, ci sono vari indici;e una linea di utilita delloperatore per cercare di capire esattamente acosa ci stiamo riferendo.

Ora, come potete vedere, comincia ad apparire il DC9. Si puo notareanche la traccia dellaereo Bergamo-Ciampino (in contemporanea alDC9), che atterrera a Ciampino. Si puo vedere unaltra traccia che esa-mineremo in dettaglio successivamente che invece rappresenta una cop-pia di aerei militari che atterreranno alla base di Grosseto. Quello che stoindicando ovviamente e laeroporto di Fiumicino.

Adesso la coppia di aerei militari sta virando per atterrare a Grosseto,mentre continuano a procedere appaiati il DC9 e laereo Bergamo-Ciampino.

A questo punto laereo Bergamo-Ciampino sta virando per andare al-laeroporto, mentre il DC9 prosegue nella sua traiettoria.

Ovviamente la differenza tra quello che si vede ora e quello che ve-devano gli operatori sta nel fatto che le vecchie tracce venivano automa-ticamente cancellate, mentre qui rimangono sullo schermo. Questo ovvia-mente per motivi di analisi. E chiaro che lo scherrno non era cos confuso.

In questa immagine si possono vedere dei punti verdi, delle tracce diprimario che poi vedremo piu in dettaglio, che abbiamo analizzato inperizia.

I due aerei che sto indicando ormai sono atterrati. Potete vedere ilDC9 che prosegue e delle tracce di primario (i punti verdi che analizze-remo in seguito). Laereo passera a fianco allisola di Ponza.

Si osservano sullo schermo le linee delle tracce aeree allo scorrere

del tempo.

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(Segue DALLE MESE). Sullo scherrno si possono vedere vari puntiverdi che rappresentano quasi sempre falsi allarmi, cioe plot non dovutiad un bersaglio reale, ma al fatto che il radar qualche volta sbaglia.Pero come potete vedere sono plot isolati.

Ora siamo vicini al momento dellincidente, sono le 18h 57. Il DC9si trova nel punto che sto indicando.

Si osserva la linea del DC9 allo scorrere dei secondi.

(Segue DALLE MESE). Questo e il momento in cui e successo lin-cidente. Potete vedere lo sciame di plot primari colorati in verde che de-notano il momento in cui laereo non ha piu risposto alle interrogazioni,quindi ha avuto luogo lincidente. Siamo intorno alle ore 19.

A questo punto si puo fermare questa proiezione e passare alla se-conda rappresentazione in cui prenderemo il DC9 dallinizio; faremo ve-dere la parte iniziale zoomata, in maniera tale da rappresentare piu da vi-cino il momento in cui il DC9 entra nella visibilita del radar.

Va tenuto presente che il DC9 era decollato da Bologna, quindi era insalita. Gli aerei a bassa quota non vengono visti dal radar; devono arri-vare ad una quota dipendente dalla distanza. Infatti, come potrete notare,il DC9 si comincia a vedere dopo laereo Bergamo-Ciampino, che inveceera un volo gia in quota e quindi ben visibile dal radar.

Ha inizio la seconda rappresentazione.

(Segue DALLE MESE). Qui vengono dati solo alcuni codici in ma-niera tale da non confondere troppo lo schermo e da evidenziare soltantole tracce intorno al DC9, che sono state ritenute di un certo interesse.

E stato dato un punto 2, quindi stiamo andando cinque volte piu ve-loci del tempo reale.

Come potete notare, la mappa ora e piu grande. Si vedono lisoladElba e Grosseto. Sono le 18h 2145". In alto si scorge laereo Ber-gamo-Ciampino che sta scendendo. Qui compaiono dei plot che invecesono relativi a quella coppia di aerei militari che sta scendendo, i qualiintersecheranno la rotta del volo Bergamo-Ciampino e quella del DC9,che nel frattempo sta salendo. Quello che sto segnalando e ancora ilvolo militare, mentre il punto verde rappresenta il DC9 che comincia acomparire. Questi aerei si trovano nella stessa area geografica in tempisimili.

Si vedono dei colori diversi perche sono codici diversi e quindi ven-gono rappresentati in maniera differente per distinguerli.

Si osserva il movimento delle tracce aeree.

(Segue DALLE MESE). Come potete vedere, sono praticamente tretracce che procedono abbastanza appaiate, anche se ora i velivoli militari

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si sono distanziati dai due aerei civili. Ci troviamo allaltezza di Siena, nelcentro della Toscana. Pero gli aerei sono ancora abbastanza vicini e tra iplot centrali si creano delle interferenze.

Sul quadro si susseguono i punti radar dei tracciati aerei.

(Segue DALLE MESE). Possiamo osservare che gli aerei militari inquesto momento hanno cambiato colore perche hanno modificato i propricodici; si stanno avvicinando allaeroporto ed il radar di avvicinamentodellaeroporto di Grosseto chiede ai piloti di inserire un codice di identi-ficazione diverso dal precedente relativo allarea di Grosseto, in modo taleda guidarli nella fase di atterraggio. Comunque, sono ben distinguibili eseparati. Anche in questa zona, il DC9 e laereo Bergamo-Ciampinosono ancora molto vicini e abbastanza distinti; i due aerei sono vicini alradar e in quel punto il radar operava bene.

Passiamo ora alla terza rappresentazione, in cui si puo esaminare laparte centrale del volo del DC9 ad Est di Fiumicino; in questa rappresen-tazione si manifestano alcuni plot primari che hanno fatto molto discutere.

Compare il quadro della terza rappresentazione.

BINETTI. Il cerchio indica laeroporto di Fiumicino. Nel quadro com-paiono solamente il DC9 ed i plot primari.

DALLE MESE. Sono le ore 18h 37.

Sul quadro si vede sopraggiungere il DC9, mentre piu a Sud com-paiono i plot primari. I plot primari sono appaiati (accanto alla rottadel DC9). Lo stesso accade piu a Sud.

Sullo schermo si continua a vedere tracciata la rotta del DC9.

(Segue DALLE MESE). Ricordo che stiamo analizzando i tracciati delradar Marconi. Compare ancora una serie di plot primari, anche essi as-sociati ad un velivolo militare che stava sopraggiungendo e atterrando pre-sumibilmente a Ciampino o a Pratica di Mare. Successivamente potremoosservare meglio il prosieguo della traiettoria.

Sono circa le 18h 56; il DC9 e passato sopra Ponza e si sta diri-gendo verso Palermo.

Passiamo ora al quadro successivo in cui potremo assistere ad un in-grandimento di alcune di queste tracce che abbiamo appena visto.

Si prepara il quadro successivo.

PALOMBO. Dottor Dalle Mese, potrebbe spiegare nuovamente il si-gnificato di plot primario e secondario?

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DALLE MESE. I plot primari sono prodotti da bersagli non coope-ranti ma, per il fatto che ci sono, danno luogo ad una eco elettromagneticache viene registrata dal radar. I plot secondari sono dovuti ad una rispostadel bersaglio ad una specifica interrogazione del radar.

PALOMBO. Cosa significa non cooperanti? Che tipo di bersagliopossono essere?

DALLE MESE. Possono essere aerei che non hanno un transponder.

PALOMBO. Cioe non hanno una strumentazione idonea come iltransponder per rispondere al radar che li intercetta?

DALLE MESE. Sono bersagli che o non hanno la strumentazione perrispondere ad una interrogazione, ma questo e molto difficile perche tuttigli aerei lavevano, oppure non lhanno attiva, e spenta.

PALOMBO. E come per gli aerei militari che volano in una certazona e che hanno dei codici di bordo per essere individuati da chi li in-terroga da terra per verificare se sono aerei amici o nemici? E lo stessosistema?

DALLE MESE. S esattamente.

BINETTI. Forse e opportuno aggiungere un chiarimento: possono es-serci ritorni radar che non provengono dagli aerei ma da rumori, da navi,comunque altri elementi.

DALLE MESE. S, anche da fenomeni atmosferici come la pioggia.Le navi sono troppo basse e quindi non e che non si vedono nel radarma i radar dellaeroporto di Fiumicino non erano idonei ad operare questotipo di rilevazione.

VENTUCCI. Si trattava dei radar di Fiumicino o di Ciampino?

DALLE MESE. I radar erano installati fisicamente allaeroporto diFiumicino, ma il centro di elaborazione si trovava a Ciampino. A voltesi parla dellaeroporto di Fiumicino o di quello di Ciampino, ma ci si ri-ferisce esattamente alla stessa cosa; infatti, i dati dei radar installati allae-roporto di Fiumicino venivano trasmessi tramite ponte radio a Ciampinodove si trovava il sistema di controllo e dove veniva effettuato il controlloaeroportuale.

DE LUCA Athos. Non si ha alcuna traccia dellaereo di cui parlaGheddafi?

PRESIDENTE. La domanda non e ammessa.

Compare un nuovo quadro.

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DALLE MESE. Possiamo ora osservare lingrandimento della parteche abbiamo gia esaminato.

BINETTI. Ce una traccia in piu che puo essere significativa, la trac-cia 0444. Piu in alto, in verde, si puo notare il DC9 che sta scendendo. Latraccia e significativa nel senso che e presente in quel momento.

DALLE MESE. E un aereo civile di linea; ha il suo codice di rispostaed infatti risponde regolarmente.

BINETTI. Si possono osservare delle tracce primarie. Si tratta dellin-grandimento della scena precedente.

DALLE MESE. Purtroppo in questo caso la scelta dei colori non emolto felice; il computer opera la scelta casuale e i colori dei due aereisembrano quasi uguali ma in realta non lo sono. Facciamo riferimentoalle tre tracce colorate al di fuori della traiettoria.

Ecco, come quelli che ora qui si vedono bene.

Questi plot li ho definiti prima, semplificando un po, secondari; inrealta, oltre alla risposta dellapparecchiatura di bordo allinterrogazione,ce anche il plot primario, solo che il sistema li fonde insieme e li presentacome uno solo, perche laereo in ogni caso produce uneco che viene vistadal radar; cioe, quelli che prima abbiamo chiamato plot primari sono soloprimari, senza un secondario associato e possono apparire anche quandonon ce risposta dellapparecchiatura allinterrogazione.

Ecco, per essere piu precisi, e questa la situazione.

RUZZANTE. Come mai i segnali degli apparecchi primari appaionoe scompaiono oppure appaiono improvvisamente in modo che la tracciasembra una traccia non continua? Adesso ce ne una piu chiara, ma primace nerano alcune che sembravano delle tracce non continue.

DALLE MESE. Il radar e un apparecchio che funziona in manierastatistica, quindi non e detto che ogni volta che ce un bersaglio sicura-mente ci sara uneco registrata: sicuramente ci sara uneco, ma non e dettoche il radar riesca a registrarla, sarebbe troppo bello se fosse cos; quindipuo accadere che in certe battute radar leco di ritorno non venga vista,non venga rilevata dal radar e quindi possono apparire dei buchi nellatraiettoria dovuti al fatto che in quel momento il radar non ha visto,non ha registrato uneco, non si e accorto che cera uneco, diciamo.

Per i plot secondari il problema e piu semplice, perche sono moltopiu intensi e quindi tipicamente si vedono, diciamo, con maggiore regola-rita: questo e il motivo per cui e stato introdotto tale concetto.

Naturalmente puo aversi anche il caso in cui questi plot primari nonsiano relativi ad un aereo reale ma siano falsi plot e allora, in tal caso, sivedono dei plot che appaiono casualmente nello schermo: nel nostro casopero non scompaiono, perche quelli che vengono segnati poi restano visi-

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bili, in quanto il nostro modo di procedere e stato questo, quindi quelloche si vede poi l ci resta, non si cancella.

RUZZANTE. Questi plot sono riferiti ad unaltezza omogenea o rien-trano in un range di sensibilita verticale?

DALLE MESE. Il radar ha un volume di copertura tale che gli con-sente di vedere plot riferiti ad unaltezza massima che, direi, copre tutte lealtezze massime che comunemente gli aerei possono tenere; ce inveceuna quota minima che dipende dalla distanza a cui si trova laereo, perchece la curvatura terrestre, fondamentalmente, e il diagramma di radiazionedellantenna. Per i bersagli molto vicini, poi, ci possono essere problemianche dovuti a riflessioni sul mare che possono creare problemi di visibi-lita al radar stesso. Se vi ricordate la prima figura, quando siamo moltovicini, come qui a Fiumicino, si vedono proprio gli aerei che atterranofin quasi sulla pista, quindi a quote molto basse; pero, per esempio, ilDC9 allinizio labbiamo visto dopo il Bergamo-Ciampino, perche stavasalendo e quindi e entrato in visibilita radar ad una certa quota.

Comunque, per i plot secondari e disponibile anche la quota, perchela risposta che laereo da contiene sia il codice identificativo dellaereo siala quota a cui esso sta volando misurata dagli strumenti di bordo, mentreper i plot primari questa quota non e disponibile.

BONFIETTI. Rispetto a quei plot primari di cui lei parlava prima,che sono allaltezza di Roma, inizialmente, quelli successivi, due o trecentimetri piu sotto, si riferiscono alla stessa traccia che continua?

DALLE MESE. Le correlazioni fra queste tracce da un punto di vistatecnico non si possono fare, perche sono troppo lontane; noi non lo ab-biamo fatto in perizia, perche, per poter correlare fra di loro delle tracce,bisogna che ci siano degli intervalli temporali ragionevoli, altrimenti po-trebbe essere qualunque cosa.

BONFIETTI. Quindi e ragionevole pensare che gli altri plot che ve-diamo successivamente sempre piu sotto siano riferiti ad altri aerei?

DALLE MESE. Noi abbiamo interpretato questi plot come tracce, an-che se poi ci sono state differenti interpretazioni.

BONFIETTI. Questi plot sono successivi luno allaltro e tali da darelidea di una traccia.

DALLE MESE. S, questo e cio che abbiamo pensato anche noi.

BONFIETTI. E possibile ricavare dai plot primari laltezza?

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DALLE MESE. No, per i primari la quota non e disponibile, nei radarcivili non ce.

BONFIETTI. E la distanza, in questo caso, fra il DC9 e la traccia erappresentata?

DALLE MESE. Qui ce una scala che e espressa in miglia, ogni qua-drato in questo caso corrisponde a 10 miglia, quindi, grosso modo, es-sendo in questo caso ad una distanza un po inferiore, mi pare, siamo in-torno alle 7-8 miglia di separazione.

BONFIETTI. Dunque circa 10 kilometri.

DALLE MESE. S, un miglio e pari a circa 1.800 metri, quindi 7 mi-glia sono pari a 12,6 kilometri, grosso modo.

Andiamo avanti e passiamo ad unaltra raffigurazione. Vedremo lin-grandimento (nella rappresentazione precedente non era compreso) dellealtre tracce, sempre di plot primari, viste allaltezza di Ponza.

Si passa ad unaltra raffigurazione grafica.

BINETTI. Qui si vede solo il DC9 e i primari in una zona diversa piua sud della precedente.

DALLE MESE. Ecco, questa e lisola di Ponza.

BINETTI. Ecco, il DC9 sta scendendo.

DALLE MESE. Qui vedete che nascono queste tracce di primario.Qui continua ancora unaltra traccia: siamo alle 18h 46, quasi alle 18h47. Qui ora si vede meglio la differenza di colori rispetto a prima:come vedete anche la rappresentazione e fatta in maniera diversa, perchequesti plot sono rappresentati con un quadrato e questi altri invece sonorappresentati con una crocetta, proprio per distinguerli visivamente nonsolo mediante colori gli uni dagli altri.

A questo punto il DC9 esce dalla zona di rappresentazione: ci pos-siamo fermare.

Passiamo ad unaltra raffigurazione.

BINETTI. Passiamo alla raffigurazione dellaereo militare sul Tirreno.

DALLE MESE. Passiamo alla traccia di soli primari che e sul mare evola parallela alla costa e che e stata interpretata come la traccia di unaereo militare.

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BINETTI. Il data base e la somma dei 4 estrattori, quindi e unasomma di dati e noi vedremo una somma di plot dovuti a piu database. In particolare, vedremo gli estrattori tre e quattro.

DALLE MESE. Abbiamo scelto questo metodo di rappresentazioneperche in questo caso i radar Selenia e Marconi rilevano, in tempi diversi,quello che presumibilmente e lo stesso oggetto. Pertanto, per fornire unavisione piu completa della traccia abbiamo preferito mettere insieme i duedatabase corrispondenti al radar Selenia e al radar Marconi: cio per indi-care che i due radar erano diversi e quindi non avevano comportamentiomogenei sullo stesso oggetto.

Quello che vedete sul quadro e stato riconosciuto come un aereo mi-litare in tutte le perizie.

BINETTI. Ora sara visibile una traccia, 1.1.3.2, che non e il DC9 mache servira come riferimento della presenza di un aereo nelle vicinanze diFiumicino.

DALLE MESE. Qui potete osservare il punto di inizio della traccia,costituita sempre da soli plot primari.

Piu in alto a destra, invece, vi e una traccia di riferimento, inseritasolo per dare un colore alla mappa, perche e contemporanea allaltra.

BINETTI. In questo quadro si possono osservare un plot piu chiaro eun plot sullo sfondo nero, poco evidente, che ha un colore diverso rispettoa quelli piu brillanti presenti al centro.

DALLE MESE. I due database hanno una colorazione diversa.

BINETTI. I plot piu in alto sono azzurri, quelli in basso sono bianchie appartengono ai due radar. Possiamo sostenere pertanto che questa trac-cia si completa sommando i plot primari provenienti dai due radar. Nellaparte inferiore del quadro si osserva chiaramente la presenza di un gruppodi plot, due bianchi e due azzurri, che si correlano tra di loro strutturandouna traccia piu completa.

In questo momento sono le 18h 55, il DC9 e gia passato e non e piuvisibile in questo quadro.

DALLE MESE. Questa che vedete e unaltra traccia che nella periziaMisiti e stata associata a questa discendente, ovvero ad un oggetto aereoche stava virando. Tuttavia non e possibile capire se era in fase di atter-raggio verso uno degli aeroporti presenti nelle vicinanze, come, ad esem-pio, quelli di Pratica di Mare o di Ciampino.

PRESIDENTE. E certo che laereo atterri perche sparisce dal quadro?

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DALLE MESE. Se vogliamo attenerci a quanto emerge dal quadrodobbiamo sostenere che e semplicemente sparito; la traccia, infatti, finiscesulla costa.

BONFIETTI. Quali possono essere le ipotesi per spiegare talescomparsa?

DALLE MESE. E chiaro che essendo presenti in quella zona tre ae-roporti, lipotesi piu ragionevole e che esso stia atterrando e quindi sisia abbassato al punto tale che il radar non lo rileva piu.

BINETTI. Quella che vedete rappresentata in questo quadro e la situa-zione al momento dellincidente a Ustica.

Si passa alla proiezione del quadro successivo

DALLE MESE. In questo quadro vi mostriamo la fase terminale delvolo del DC9. Alla fine del volo compariranno una serie di plot primaridi colore diverso, che possono essere variamente interpretati, e di fattolo sono stati nel corso degli ultimi quindici anni.

Procederemo ora piu lentamente, ma sempre con una velocita trevolte superiore rispetto ai tempi reali di rilevazione dei radar.

BINETTI. La linea di costa in questo quadro non e piu visibile. E unazona in cui ce solo mare e come potete osservare i plot sono piugrandi poiche con lo zoom e stata inquadrata una zona abbastanza ristretta.

DALLE MESE. In questo momento sono le 18h 58 26" e in questopunto e visibile il DC9 che sta scendendo. In questo quadro sono presentidue plot primari che hanno suscitato innumerevoli discussioni. (I due plotsi configurano come due punti). Questo e il momento in cui avviene lin-cidente ed e possibile osservare uno sciame di plot primari, anchessi va-riamente interpretati nel corso degli anni.

BONFIETTI. In questa immagine, la divaricazione di plot che si evi-denzia e riferibile sempre al DC9, oppure sono due tracce separate lunadallaltra e quindi riferibili a due aerei?

DALLE MESE. No, e sempre lo stesso aereo, cioe il DC9, perche iplot rispondono con lo stesso codice. Anche qui si tratta di errori di po-sizionamento. La diversa dislocazione di questi plot corrisponde alla pre-senza di errori in angolo compiuti dal radar nel posizionamento dei plotstessi. Anche questi errori sono stati oggetto di diverse interpretazioni nelcorso degli anni.

BONFIETTI. Quali sono queste interpretazioni?

Senato della Repubblica Camera dei deputati 13

XIII LEGISLATURA DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI

DALLE MESE. In alcuni casi e stato dichiarato che tali errori eranodovuti alla presenza di un altro aereo che avrebbe provocato errori rile-vanti nellazimut. In altri casi sono stati interpretati come normali devia-zioni, anche se ai limiti delle to