SENATO ACCADEMICO Verbale n. 08 Adunanza del giorno 10 ... · Sig. Gianluca TORRISI BERTELLI...

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1 SENATO ACCADEMICO Verbale n. 08 Adunanza del giorno 10 Dicembre 2007 Presso la sede del Rettorato in Via Duomo 6 in Vercelli, nell’adunanza del giorno 10 Dicembre 2007, si è riunito il Senato Accademico dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro, con l’intervento dei componenti di seguito indicati: Il Rettore-Presidente Prof. Paolo GARBARINO Presente I Presidi: Prof. Giovanni FRATTINI, Facoltà di Economia Prof. Salvatore RIZZELLO, Facoltà di Giurisprudenza Prof. Giovanni VACCA, Facoltà di Medicina e Chirurgia Prof. Corrado MALANDRINO Facoltà di Scienze Politiche Prof. Aldo MARTELLI, Facoltà di Farmacia Prof. Giacomo FERRARI, Facoltà di Lettere e Filosofia Prof. Aldo VIARENGO, Facoltà di Scienze MM.FF.NN Presente Presente Presente Presente Presente Presente Partecipa il delegato, Prof. Marco CUCCO I Rappresentanti dei Dipartimenti: Prof. Emanuele ALBANO Prof. Francesco MONACO Prof. Pier Luigi FOGLIO BONDA Prof. Pier Luigi CANONICO Prof. Giovanni FRAQUELLI Prof. Ugo PERONE Prof. Andrea BALDISSERA Prof. Pier Luigi STANGHELLINI Prof. Domenico OSELLA Prof. Alberto CASSONE Prof. Giuseppe CLERICO Prof. Andrea BOBBIO Prof.ssa Maria Luisa BIANCO Presente Assente giustificato Presente Presente Presente Presente Presente Presente Presente Presente Presente Presente Presente Via Duomo, 6 – 13100 Vercelli Tel. 0161/261557 Fax 0161/214214

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SENATO ACCADEMICO Verbale n. 08

Adunanza del giorno 10 Dicembre 2007

Presso la sede del Rettorato in Via Duomo 6 in Vercelli, nell’adunanza del giorno 10 Dicembre 2007, si è riunito il Senato Accademico dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro, con l’intervento dei componenti di seguito indicati:

Il Rettore-Presidente Prof. Paolo GARBARINO Presente I Presidi: Prof. Giovanni FRATTINI, Facoltà di Economia Prof. Salvatore RIZZELLO, Facoltà di Giurisprudenza Prof. Giovanni VACCA, Facoltà di Medicina e Chirurgia Prof. Corrado MALANDRINO Facoltà di Scienze Politiche Prof. Aldo MARTELLI, Facoltà di Farmacia Prof. Giacomo FERRARI, Facoltà di Lettere e Filosofia Prof. Aldo VIARENGO, Facoltà di Scienze MM.FF.NN

Presente

Presente

Presente

Presente Presente

Presente

Partecipa il delegato, Prof. Marco CUCCO

I Rappresentanti dei Dipartimenti: Prof. Emanuele ALBANO Prof. Francesco MONACO Prof. Pier Luigi FOGLIO BONDA Prof. Pier Luigi CANONICO Prof. Giovanni FRAQUELLI Prof. Ugo PERONE Prof. Andrea BALDISSERA Prof. Pier Luigi STANGHELLINI Prof. Domenico OSELLA Prof. Alberto CASSONE Prof. Giuseppe CLERICO Prof. Andrea BOBBIO Prof.ssa Maria Luisa BIANCO

Presente

Assente giustificato Presente

Presente

Presente

Presente Presente

Presente

Presente

Presente Presente Presente Presente

Via Duomo, 6 – 13100 Vercelli

Tel. 0161/261557 Fax 0161/214214

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I rappresentanti del Personale tecnico-amministrativo Dott.ssa Marisa ARCISTO Dott. Francesco Mario CELLERINO Dott. Alberto CUTTICA

Presente Presente Presente

I Rappresentanti degli Studenti Sig. Giorgio BOVO Sig. Gianluca TORRISI BERTELLI Dott.ssa Ilaria ELLENA

Assente Assente Assente giustificata

Partecipa alla seduta il Pro-Rettore, Prof. Cesare EMANUEL.

Partecipa alla seduta con voto consultivo e con funzioni di Segretario verbalizzante il

Direttore Amministrativo, Dott. Pasquale MASTRODOMENICO.

Assiste alla riunione la Dott.ssa Chiara Viviani, dipendente dell’Ateneo, al fine di aiutare il

Direttore Amministrativo a raccogliere i dati per la stesura del verbale.

Constatata la presenza del numero legale alle ore 09.30 il Presidente dichiara aperta la

seduta.

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INDICE

1. Comunicazioni del Rettore-Presidente pag. 5 2. Approvazione del verbale della seduta precedente pag. 8 8.6 Convenzione tra la Regione Piemonte, l’Università degli Studi di Torino, e l’Università degli Studi del Piemonte Orientale “A. Avogadro” per la definizione dei rapporti inerenti il Corso di Laurea in Educazione Professionale – a.a. 2007/2008 pag. 8 3. Ratifica Decreti Rettorali d’Urgenza 3.1 D.R.U. n. 49 del 05.11.2007 pag.17 3.2 D.R.U. n. 51 del 06.11.2007 pag. 18 3.3 D.R.U. n. 53 del 28.11.2007 pag. 19 3.4 D.R.U. n. 54 del 29.11.2007 pag. 21 3.5 D.R.U. n. 56 del 04.12.2007 pag. 29 3.6 D.R.U. n. 57 del 05.12.2007 pag. 34 3.7 D.R.U. n. 58 del 07.12.2007 pag. 38 4. Aggiornamento sui requisiti necessari dei corsi di studio pag. 43 5. Analisi degli indicatori per la programmazione triennale dell’Ateneo ex D.M. 18 ottobre 2007 prot. n. 506/2007 pag. 43 6. Accordi, Convenzioni, Centri 6.1 Approvazione della proroga per la scadenza Consorzio per la Ricerca e l’Educazione Permanente – COREP pag. 44 6.2 Approvazione del Regolamento istitutivo del Centro di ricerca interdisciplinare per le metodologie innovative nelle biotecnologie pag. 45 6.3 Approvazione dell’accordo tra l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, l’Università degli Studi di torino, l’Università degli Studi del Piemonte Orientale e il Politecnico di Torino per la realizzazione di attività di ricerca nel campo del fotovoltaico organico pag. 50 6.4 Modifica dello Statuto dell’Associazione per lo sviluppo dell’Università nel territorio novarese pag. 57 7. Questioni relative al personale 7.1 Prof. Piercarlo GRIMALDI - Rilascio Nulla-Osta ai sensi dell’art. 1, comma 6, della Legge 210/98 così come modificato dall’art. 6, comma 1, della Legge 370/99 pag. 69

7.2 Prof.ssa Francesca PERSICHETTI - chiamata diretta su un posto di II fascia per il S.S.D. BIO/18 GENETICA pag. 70

7.3 Convenzione-Quadro tra l’Università degli Studi del Piemonte Orientale “A. Avogadro” e la Regione Piemonte per la realizzazione di attività formative per gli operatori del Servizio Sanitario Regionale, con particolare attenzione alla formazione manageriale in materia di sanità pubblica e di organizzazione e gestione sanitaria pag. 72

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8. Questioni relative agli studenti 8.1 Riconoscimento titolo estero – Abbreviazione di corso di: Ianganaeva Elena Robertovna, Stephankovska Nataliya Adolfivna, Muntean Ludmilla, Friptu Veronica, Stratyeva Anzhela, Lungu Vitalie Victor, Leahu Vitalie, Talpalaru Stefan pag. 79 8.2 Approvazione del Protocollo d’Intesa Università-Regione per le Scuole di Specializzazione Anni Accademici 2006/07, 2007/08 e 2008/09 pag. 81 8.3 Istituzione della II edizione del corso di master universitario di I livello in Data manager coordinatori di sperimentazioni cliniche" presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia, per l'a.a. 2007/08 pag. 90 8.4 Modifica al D.R. n. 521/2007 prot. 26075 del 21/11/2007 di istituzione e attivazione della I edizione del Corso di Master universitario di I livello in "Medicina d'urgenza e di area critica per infermieri" relativa alla variazione del piano didattico del corso pag. 94 8.5 Rinnovo convenzioni per studenti disabili - anno 2008 pag. 95 9. Patrocini 9.1 Richiesta di patrocinio per la III edizione della “Scuola di sicurezza alimentare” – Prof. Marco Arlorio pag. 95 10. Varie ed eventuali pag.97

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1. Comunicazioni del Rettore-Presidente

Il Presidente rivolge il saluto ai Senatori e apre la seduta dando il benvenuto ai nuovi

Presidi, Proff. Giovanni Frattini, Salvatore Rizzello, Aldo Viarengo e al Prof. Domenico Osella, nuovo rappresentante del DISAV eletto in sostituzione del Prof. Viarengo. Il Presidente augura buon lavoro ai nuovi componenti del consesso.

Il Presidente cede la parola alla Prof.ssa Sandra Brunelleschi e alla Dott.ssa Anna Rapa, che illustreranno al Senato i risultati dell’indagine conoscitiva svolta dal Comitato per le Pari Opportunità tra il personale docente e tecnico amministrativo dell’Ateneo. La Dott.ssa Anna RAPA presenta i risultati del questionario, condotto dal Comitato per le Pari Opportunità con lo scopo di avere un quadro generale della condizione lavorativa del personale dell’Ateneo e pianificare interventi e attività a sostegno delle situazioni più critiche e problematiche. La dottoressa ricorda che il questionario ha affrontato aspetti di natura generale, volti a conoscere il personale dal punto di vista del titolo di studio e della coerenza dello stesso con le mansioni svolte, nonché dal punto di vista delle opportunità di carriera e da quello non meno importante della conciliazione delle esigenze lavorative e di quelle familiari. Il questionario ha inoltre analizzato aspetti più delicati, legati alla questione delle discriminazioni e delle molestie sessuali. In particolare uno dei questionari ha evidenziato un caso di molestia sessuale personale (si tratta di un dato su cui occorre riflettere con attenzione). La dottoressa Rapa conclude sottolineando gli aspetti nel complesso positivi rilevati dal questionario, che mostrano, con qualche criticità, generale soddisfazione per le condizioni di lavoro all’Università del Piemonte Orientale. Il Presidente ringrazia la dottoressa Rapa e la professoressa Brunelleschi per la presenza e la puntuale illustrazione, che ha messo in luce quelle che sono le dinamiche interne dell’Ateneo e che ha dato spunti di intervento e di riflessione. Il Presidente conclude invitando i Senatori a intervenire e informandoli che i risultati oggi illustrati saranno pubblicati nei prossimi giorni sul sito web dell’Ateneo. La Prof.ssa Maria Luisa BIANCO interviene per suggerire al Comitato per le Pari Opportunità di approfondire la questione del caso di molestie sessuali emerso dal questionario. Il Presidente precisa che è stata istituita in proposito la figura del Consigliere di Fiducia, al quale possono rivolgersi le persone che hanno subito questo tipo di molestie all’interno dell’Ateneo. La Dott.ssa Marisa ARCISTO interviene segnalando come alcune parti del questionario non garantissero totalmente l’anonimato, dal momento che la richiesta di informazioni anagrafiche e sulla posizione lavorativa era talmente ampia da rendere facile l’identificazione del compilante. Sarebbe opportuno, per le iniziative future, poter separare la consegna dei dati anagrafici dal resto dell’analisi, soprattutto a tutela delle persone che denunciano molestie. Il Presidente ringrazia la professoressa Brunelleschi e la dottoressa Rapa, che lasciano la seduta alle ore 10.10. Il Presidente prosegue con le comunicazioni illustrando i seguenti documenti:

1. Calendario riunioni Senato Accademico e Consiglio di Amministrazione 2008. Il Presidente invita i Senatori a prendere visione del calendario per le riunioni del 2008, che prevede una riunione aggiuntiva di Senato e di Consiglio per permettere il migliore insediamento degli Organi di governo nella nuova composizione a seguito delle elezioni del prossimo anno.

2. Regolamento recante modalità di svolgimento dei concorsi per ricercatore universitario, ai sensi dell’art. 1, comma 647, della Legge 27 dicembre 2006, n. 296. Il Presidente invita i Senatori a prendere visione del documento, pubblicato venerdì 7 dicembre sul sito del Ministero. Il Regolamento contiene le nuove modalità di svolgimento dei concorsi per ricercatore, che riguarda tutti i concorsi per ricercatore banditi successivamente alla data di emanazione del regolamento e non di pubblicazione, come dovrebbe normalmente avvenire. Il Presidente sintetizza il contenuto del provvedimento sottolineando la revisione notevole delle modalità di espletamento dell’intera procedura. Ad esempio il titolo di dottore di ricerca non sarà un requisito essenziale per l’accesso, ma soltanto preferenziale. Il Prof. Alberto CASSONE

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esprime alcune perplessità su quanto contenuto al comma 1 dell’articolo 6 a proposito dei voti interi o semi interi. Il Prof. Giovanni FRATTINI interviene per domandare se i concorsi che verranno banditi dall’Ateneo nei prossimi giorni dovranno seguire questo sistema. Il Presidente ritiene che verosimilmente la risposta sia affermativa, anche se vi possono essere dei seri dubbi giuridici sulla legittimità dell’entrata in vigore del regolamento dalla data di emanazione, anziché da quella di pubblicazione. Il Presidente inoltre dà lettura di quanto contenuto all’articolo 2 comma 3 a proposito dei termini previsti per emanare i bandi di concorso e sottolineando nel contempo la necessità di dotarsi di un nuovo Regolamento di Ateneo che contenga quanto previsto dalle nuove modalità concorsuali. Il Prof. Aldo MARTELLI domanda notizie sui macro settori. Il Prof. Marco CUCCO, componente del CUN, presente alla riunione del Senato come delegato del Prof. Viarengo, interviene per rispondere ai chiarimenti richiesti dal Prof. Martelli, precisando che le aggregazioni di settori approntate dal CUN su richiesta del Ministro sono valide soltanto ai fini concorsuali. Per quanto riguarda la didattica il CUN lavorerà invece sui settori nei prossimi mesi.

3. Mozione CRUI del 22 novembre sulla Legge Finanziaria. 4. Nota Crui del 22 novembre: accordi per le biblioteche. 5. Schema di regolamento sui dottorati di ricerca. 6. Documenti CUN sui nuovi ordinamenti didattici. 7. Nota della Presidenza del Consiglio dei Ministri: direttiva sulle misure per attuare parità e

pari opportunità tra uomini e donne nelle amministrazioni pubbliche. Il Presidente ricorda che tutti i documenti prima elencati sono stati inviati tramite posta elettronica alcuni giorni prima della riunione.

8. Camera dei Deputati: proposta di legge n. 2446. Il Presidente informa il Senato che si tratta di una proposta che riguarda lo stato giuridico dei docenti. Il documento non è stato distribuito, ma è a disposizione.

9. Nota MIUR – programmazione e valutazione delle Università per il triennio 2007-2009. Il Presidente informa i Senatori che il regolamento relativo agli indicatori è stato registrato alla Corte dei Conti in data 22 novembre. Da questa data decorrono per gli Atenei i 90 giorni di tempo per approvare i piani triennali.

10. Piano Strategico del Politecnico di Torino. Il Presidente informa il Senato che il Piano, pervenuto soltanto in formato cartaceo non è stato distribuito, ma è a disposizione per chi voglia eventualmente esaminarlo.

11. Nota MIUR del 3 dicembre 2007: D.M. 565/2007- Ripartizione stanziamento destinato a garantire una più ampia assunzione di ricercatori. Il Presidente informa il Senato che lo stanziamento a favore dell’Ateneo ammonta a 135 mila e 36 euro. A questo stanziamento corrisponde l’ipotesi formulata nello scorso Senato Accademico e poi formalizzata in delibera, per l’avvio di procedure concorsuali per ricercatori che permettano l’assunzione di un ricercatore per Facoltà in regime di cofinanziamento. (Il Prof. Emanuele ALBANO entra a far parte del Senato alle ore 10.25) Il Prof. Giovanni FRATTINI domanda a questo proposito se rimane l’ipotesi di poter bandire due posti da ricercatore per Facoltà anziché uno. Il Presidente ricorda che il Senato aveva stabilito che il bando per il secondo posto fosse considerato in regime di cofinanziamento sulle risorse 2008. Il Prof. Alberto CASSONE domanda alcuni chiarimenti sulla questione dei ricercatori a tempo determinato, dal momento che alcuni Atenei stanno per bandire di nuovo concorsi per ricercatori a tempo determinato, che hanno un peso anche rispetto alla questione dei requisiti minimi. Il Presidente spiega che il problema dei ricercatori a tempo determinato è legato anche al fatto che tale figura è stata prevista dalla riforma Moratti a partire dal 2011, quando il ruolo da ricercatore sarà soltanto a tempo determinato. La stessa riforma Moratti aveva inoltre previsto il rinvio a una specifica regolamentazione, in particolare sulla questione della determinazione dello stipendio. Dal momento che il Decreto ministeriale che ha previsto i 20 milioni di euro prevede all’articolo 1 lettera b, che le risorse assegnate, cioè i 20 milioni di euro, vengano distribuite per l’80% sulla

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base del numero totale degli iscritti ai corsi di dottorato di ricerca, ai titolari di assegni di ricerca, e al numero dei ricercatori di ruolo e a tempo determinato assunti presso l’Ateneo nel periodo 1 gennaio 2004 – 30 settembre 2007, è facile intuire, a giudizio del Presidente, come alcuni Atenei possano aver assunto ricercatori a tempo determinato proprio nel corso del 2007. Il Prof. Pier Luigi CANONICO si associa alle osservazioni del Prof. Cassone sottolineando la necessità di adozione di un Regolamento di Ateneo in merito. Il Presidente conclude la riflessione proponendo una rapida verifica di quanto avvenuto negli altri Atenei per valutare la possibilità di dotarsi di un regolamento apposito, da portare in approvazione in un prossimo Senato Accademico. Il Senato concorda.

12. Il Presidente informa il Senato che il Consiglio di Amministrazione, nel corso della seduta del 16 novembre, ha approvato l’accordo per l’inquadramento giuridico e il trattamento economico dei collaboratori ed esperti linguistici (CEL). Si tratta dell’esito finale di un’operazione di adeguamento a una serie di sentenze della Corte di Giustizia Europea, che aveva condannato l’Italia in relazione al trattamento dei cosiddetti esperti linguistici. Dopo una serie di azioni di protesta da parte dei CEL e a seguito di una serie di incontri con le RSU dell’Ateneo, tenuto conto anche del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del personale tecnico amministrativo (all’interno del quale sono compresi anche i CEL), si è giunti all’accordo finale. In sostanza l’inquadramento è quello del personale tecnico amministrativo, ma il trattamento stipendiale è pari a quello dei ricercatori confermati a tempo definito.

13. Per quanto riguarda l’accordo con la Regione e gli Atenei piemontesi sulle azioni per il potenziamento del sistema della ricerca e dell'alta formazione il Presidente rende noto che il finanziamento destinato al Piemonte Orientale sarà destinato alla copertura di 45 assegni biennali relativi alla linea a), 10 assegni biennali relativi alla linea b), 12 assegni biennali relativi alla linea c) e 5 posizioni semestrali per visiting professor.

14. Il Presidente informa il Senato di aver ricevuto copia del verbale dell’ultima riunione della Commissione didattica paritetica, che ha affrontato in particolar modo alcuni aspetti legati alla questione della contribuzione studentesca.

15. Il Presidente informa il Senato che prosegue a livello regionale il percorso dei cosiddetti piani territoriali integrati, che vede coinvolto anche l’Ateneo - con la particolare partecipazione del pro-Rettore, Prof. Emanuel - nelle tre realtà territoriali di Alessandria, Novara e Vercelli. Per quanto riguarda le realtà universitarie si tratta nello specifico di iniziative legate al sostegno della ricerca applicata e al trasferimento tecnologico. I piani, giunti ora agli studi di fattibilità, sono in via di definizione più concreta. Sarà perciò possibile una rimodulazione di detti piani, anche per tenere conto di nuove o più specifiche esigenze di Facoltà o Dipartimenti. Per quanto riguarda l’area alessandrina il Presidente informa il Senato che il 21 dicembre incontrerà l’Assessore comunale Zaccone e poi riferirà ai Presidi delle tre Facoltà.

16. Il Presidente cede la parola al Dott. Pasquini, presente alla riunione del Senato per dare alcune informazioni sul Bilancio di Previsione 2008, che verrà approvato dal Consiglio di Amministrazione il 21 dicembre prossimo. Il Presidente anticipa che si tratterà di un bilancio di tipo tecnico, nel quale sarà purtroppo sempre evidente il problema della condizione di sottofinanziamento dell’Ateneo, anche alla luce di un FFO che non aumenta in relazione all’aumento delle spese per il personale. Il Dott. Paolo PASQUINI illustra alcune importanti voci che compongono il bilancio di previsione, richiamandosi a quanto già evidenziato nella riunione precedente a proposito dell’effetto dell’incremento negativo annuale delle spese di personale sul FFO e mostrando alcune nuove tabelle contenenti la quantificazione degli incrementi annuali 2006 e 2007 con il loro risvolto finanziario, nonché una proiezione delle spese per il personale per l’anno 2008 e una sui concorsi in itinere. Il Dott. Pasquini conclude illustrando alcune tabelle relative all’andamento dei costi di tipo generale, come quelli legati ai consumi energetici, al canone per le pulizie e all’incremento delle spese per i buoni pasto. In linea generale, nonostante le difficoltà finora enunciate, l’Ateneo è in crescita costante. Il Presidente ringrazia il Dott. Pasquini per la puntuale illustrazione, che mostra lo scenario

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preoccupante nel quale l’Ateneo si troverà a operare il prossimo anno a finanziamento invariato. Il Presidente auspica che vengano stanziate dal Governo eventuali risorse aggiuntive da destinare agli Atenei sottofinanziati. Il Presidente conclude la parte relativa alle comunicazioni invitando i Senatori a intervenire. Il Prof. Pier Luigi CANONICO sottolinea l’importanza della maggiore sensibilizzazione degli Enti territoriali a sostegno dell’Università, dalla cui presenza trae beneficio anche il territorio nella quale l’Ateneo colloca. Il Prof. Cesare EMANUEL osserva come le dinamiche di bilancio appena illustrate abbiano un riflesso molto importante sull’offerta formativa che l’Ateneo mette in campo.

****************** 2. Approvazione del verbale della seduta precedente: 8/2007/2

OMISSIS

******************

A seguito della richiesta del Prof. Alberto Cassone, che ha impegni accademici in giornata e che non può essere presente alla seduta completa del Senato Accademico, il Presidente propone di anticipare l’esame e la discussione del punto 8.6.

Il Senato concorda.

******************

(Il Prof. Andrea TUROLLA entra a far parte del Senato alle ore 11.05) 8.6 Convenzione tra la Regione Piemonte, l’Università degli Studi di Torino, e l’Università degli Studi del Piemonte Orientale “A. Avogadro” per la definizione dei rapporti inerenti il Corso di Laurea in Educazione Professionale – a.a. 2007/2008 8/2007/8.6 Ufficio Ordinamenti Didattici

AL PRESIDENTE DEL SENATO ACCADEMICO

Si chiede a Codesto Spettabile Senato Accademico di approvare il testo dell’allegata proposta inerente la stipula della Convenzione tra la Regione Piemonte, l’Università degli Studi di Torino, e l’Università degli Studi del Piemonte Orientale “A. Avogadro” per la definizione dei rapporti inerenti il Corso di Laurea in Educazione Professionale.

Si precisa che, dalla sottoscrizione del predetto Accordo non derivano oneri finanziari a carico dell’Ateneo.

OMISSIS

IL SENATO ACCADEMICO VISTA la Legge 7 agosto 1990 n. 241 – “Nuove norme in materia di procedimento

amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”, ed in particolare l’art. 15;

VISTA la Legge 19 novembre 1990 n. 341 – “Riforma degli ordinamenti didattici universitari” – ed in particolare, l’art. 8 in base al quale le Università possono avvalersi della collaborazione di soggetti pubblici e privati per la realizzazione di

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corsi di studio, attraverso la costituzione di consorzi e la stipula di apposite convenzioni;

VISTO il D.M. 22 ottobre 2004, n. 270 - “Modifiche al regolamento recante norme concernenti l’autonomia didattica degli Atenei”;

ESAMINATO lo Statuto dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “A. Avogadro”, emanato con D.R. n. 67 del 24 febbraio 2003 ed in particolare l’art. 5, comma 1, ai sensi del quale “l’Ateneo, per il raggiungimento delle proprie finalità istituzionali, stipula accordi e convenzioni con altre istituzioni di istruzione e con altri soggetti pubblici e privati (nazionali, dell’Unione Europea, internazionali)”;

ESAMINATO il Regolamento Didattico di Ateneo, emanato con D.R. n. 325 del 20 settembre 2001 e successive modifiche ed integrazioni;

VISTA la comunicazione – prot. n. 27194 del 5 dicembre 2007 – con la quale il Preside della Facoltà di Scienze Politiche trasmette l’aggiornamento della bozza di Convenzione tra la Regione Piemonte, l’Università degli Studi di Torino e l’Università degli Studi del Piemonte Orientale “A. Avogadro”;

CONSIDERATO il fatto che l’Ateneo ha già da anni intrapreso proficui rapporti di collaborazione con la Regione Piemonte e l’Università degli Studi di Torino per lo svolgimento del Corso di Laurea in Educazione Professionale;

PRESO ATTO della disattivazione, presso l’Università degli Studi del Piemonte Orientale “A. Avogadro”, del Corso di Laurea in Educazione Professionale;

VALUTATA la necessità di garantire, per l’a.a. 2007/2008, la continuità dell’assistenza didattica ed amministrativa agli studenti che devono ancora concludere il loro percorso di studi;

VALUTATO ogni opportuno elemento con voto espresso nella forma di legge, all’unanimità

DELIBERA

1. di approvare il sotto riportato testo della Convenzione tra la Regione Piemonte, l’Università degli Studi di Torino, e l’Università degli Studi del Piemonte Orientale “A. Avogadro” per la definizione dei rapporti inerenti il Corso di Laurea in Educazione Professionale.

Convenzione tra la Regione Piemonte, l’Università degli Studi di Torino e l’Università degli Studi del Piemonte Orientale “A. Avogadro” – stipulata ai senti dell’art. 15 della L. 7 agosto 1990, n. 241, “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi” – per la definizione dei rapporti inerenti il Corso di Laurea in Educazione Professionale

TRA

la Regione Piemonte – C.F. 80087670016 – rappresentata dalla Presidente pro-tempore Prof.ssa Mercedes Bresso, nata a Sanremo (IM) il 12/07/1944 e per la carica domiciliata a Torino in P.zza Castello n. 165;

E

l’Università degli Studi di Torino – C.F. 80088230018 – rappresentata dal Rettore pro-tempore Prof. Ezio Pelizzetti, nato a Santhià (VC) il 16/02/1944 e per la carica domiciliato a Torino in Via

Verdi n. 8;

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E

l'Università degli Studi del Piemonte Orientale “A. Avogadro” – C.F. 94021400026 – rappresentata dal Rettore pro-tempore Prof. Paolo Garbarino, nato a Canelli (AT) il 27/02/1954 e per la carica domiciliato a Vercelli in Via Duomo n. 6 si conviene e si stipula quanto segue ART. 1 OGGETTO ART. 2 PROGRAMMAZIONE ART. 3 ADEMPIMENTI OPERATIVI ART. 4 AMMISSIONE, corsi di base e tirocinio ART. 5 ATTIVITA’ DIDATTICA ART. 6 ONERI ART. 7 CRITERI E MODALITA’ DI EROGAZIONE DEI CONTRIBUTI REGIONALI ART. 8 DURATA ART. 9 MODIFICHE ED INTEGRAZIONI

ART. 1 – OGGETTO

Qualora non sia diversamente indicato, il termine Università indica nella presente

convenzione i due Atenei piemontesi. La presente convenzione disciplina i rapporti tra la Regione e l’Università derivanti dalla

realizzazione di un Corso di Laurea triennale relativo all’educatore professionale previsto dall’articolo 3 del D.M. 08/10/1998 n. 520 e sulla base dei successivi articoli della presente convenzione.

Nella Regione Piemonte il Corso di Laurea triennale si svolge, per quanto riguarda

l’Università degli Studi di Torino, presso l’Interfacoltà tra le Facoltà di Scienze della Formazione, Medicina e Chirurgia e Psicologia, mentre per l’Università degli Studi del Piemonte Orientale “A. Avogadro” dall’Interfacoltà tra le Facoltà di Medicina e Chirurgia, Lettere e Filosofia e Scienze Politiche.

ART. 2 – PROGRAMMAZIONE

Premesso che l’Educatore Professionale ai sensi del D.M. 520/1998 è individuato come figura

professionale sociale e sanitaria alla cui formazione concorrono le strutture sanitarie come pure quelle di assistenza socio-sanitaria nell’ambito di accordi tra l’Amministrazione Regionale e l’Università, la programmazione dei fabbisogni avviene tra la Regione Piemonte e l’Università con il coinvolgimento di Enti Gestori delle attività socio-assistenziali ed AA.SS.RR.

Il Corso di Laurea avrà luogo presso l’Università degli Studi di Torino per le sedi di Torino e

di Savigliano. Per quanto riguarda l’Università degli Studi del Piemonte Orientale “A. Avogadro” si da atto

che si è concluso il 3° anno del Corso di Laurea, mentre sarà attiva ancora per l’anno accademico 2007-08 la segreteria didattica per consentire agli studenti iscritti di concludere il loro percorso di studi.

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ART. 3 – ADEMPIMENTI OPERATIVI

La Regione Piemonte e le Università, in conformità alle finalità, ai principi ed ai criteri

stabiliti nel presente atto, provvedono, tramite intese, a stabilire le modalità della reciproca collaborazione e le programmazioni delle risorse umane, strutturali e finanziarie di cui al punto 6) “ONERI”, con Enti Gestori delle attività socio-assistenziali, Agenzie Formative del settore ed AA.SS.RR. piemontesi, in particolare con strutture che hanno avuto esperienze nella formazione di base per educatori professionali, secondo il dettato della normativa previgente alla riforma universitaria.

Nel quadro della programmazione di cui sopra e nella convinzione della necessità di una

stretta integrazione tra Università, la Regione Piemonte e gli altri Enti coinvolti, gli enti citati concordano le modalità di utilizzo delle risorse formative per la realizzazione del Corso di Laurea triennale.

E’ previsto un servizio di tutorato professionale al fine di orientare ed assistere gli studenti

durante il corso di studi e renderli partecipi del processo formativo. L’utilizzo del personale non universitario con funzioni di coordinamento, di tutorato, nonché

di segreteria didattica, cui è affidato il monitoraggio del Corso di Laurea, è concordato tra l’Università e gli Enti di cui sopra.

Al fine del reclutamento previsto nei Bandi annuali si dovrà tenere conto in particolare modo

dell’esperienza professionale acquisita dai docenti delle scuole regionali operanti nella formazione degli Educatori Professionali.

Presso ogni sede di studi è previsto un coordinatore con compiti di interfaccia con

l’Università e la Regione Piemonte – Assessorato alla Tutela della Salute e Sanità – Direzione Sanità – di affiancamento degli studenti e di collaborazione nell’organizzazione dei corsi (sub. art. 6, co. 5, punto 2).

L’impegno orario relativo alle funzioni di docenza, di tutorato professionale è regolato da

appositi contratti siglati dall’Università per il personale a contratto; per eventuali partecipazioni di personale in ruolo in organico presso altri Enti, l’impegno è regolato nell’ambito di quanto previsto dai vigenti Contratti Nazionali di Lavoro.

ART. 4 – AMMISSIONE, CORSI DI BASE E TIROCINIO Il requisito di ammissione al Corso di Laurea è costituito dal possesso del diploma di scuola

media superiore o di altro titolo idoneo conseguito all’estero, previo esame di ammissione. Per quanto riguarda l’Università degli Studi di Torino, il Corso di Laurea triennale presso

l’Interfacoltà si articolerà in lezioni, didattica per piccoli gruppi e tirocini, così come definiti per legge, ed avverrà presso le sedi individuate dall’Università (Facoltà di Scienze della Formazione, di Medicina e Chirurgia e di Psicologia).

Per quanto attiene l’Università degli Studi di Torino, nella sede decentrata di Savigliano, le

lezioni e la didattica per piccoli gruppi avverranno presso la sede distaccata dell’Università nella città di Savigliano (Facoltà di Scienze della Formazione) e presso le sedi delle AA.SS.RR. della

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Provincia di Cuneo, previa convenzione, per gli insegnamenti di area sanitaria; la segreteria amministrativa ha sede presso la sede universitaria di Savigliano.

Il percorso formativo deve prevedere le seguenti componenti: 1) insegnamenti costitutivi del Corso di Laurea; 2) attività integrative svolte nell’ambito delle materie costitutive, specificatamente

finalizzate a massimizzare la crescita della specifica professionalità dell’educatore in formazione;

3) supporti specifici per i tirocini, che sono sostenuti da specifiche figure dedicate ed utilizzate come esperienza, che diviene materiale di riflessione e studio.

Nelle sedi di tirocinio, debbono essere previsti operatori dei servizi che si affianchino allo

studente tirocinante come “tutori aziendali”, in seguito ad intese tra l’Università e gli Enti Gestori dei servizi, sedi di tirocinio.

Debbono essere ugualmente previsti “tutori professionali”, attivi nel Corso di Laurea con

compiti di supporto e di rielaborazione dell’esperienza del tirocinio e di raccordo con i docenti dedicati alle materie più professionalizzanti.

Per svolgere le funzioni sopra descritte l’Università, in coerenza con quanto indicato al punto

3) “ADEMPIMENTI OPERATIVI”, utilizza in via preferenziale le competenze già maturate dalle strutture formative che hanno operato nel settore della formazione degli educatori, tramite intese convenzionali, ed eventualmente tramite l’utilizzo del F.S.E. (Fondo Sociale Europeo) e la costituzione di A.T.S. (Associazione Temporanea di Scopo) finalizzate.

Le attività integrative sono dettagliate nel Piano di Studi annuale del Corso di Laurea

predisposto dall’Università. Tale Piano, nella fase di predisposizione, è altresì oggetto specifico di esame nel Comitato di Indirizzo previsto dal Decreto MURST 509/1999.

Le Università si impegnano ad attivare con cadenza periodica il Comitato di Indirizzo, il quale

è composto da rappresentanti delle Università, di istituzioni ed enti che hanno ruoli di programmazione e gestione dei servizi, o che impiegano educatori professionali. Il Comitato svolge compiti di indirizzo, monitoraggio e valutazione del processo formativo della figura dell’Educatore Professionale; nonché raccoglie ogni utile informazione sui relativi fabbisogni formativi.

Per l’accesso al Corso da parte degli studenti, si terrà conto dell’esito delle prove di

ammissione. L’ammissione all’attività didattica di tirocinio, in quanto i discenti sono equiparati ai lavoratori ai sensi dell’art. 2 co. A del D.Lgs. 626/1994, è subordinata agli accertamenti intesi a constatare l’assenza di controindicazioni al lavoro cui i lavoratori sono destinati ai fini della valutazione della loro idoneità alla mansione specifica (art.16 comma 2 lettera A del citato D. Lgs.). L’accertamento sarà a carico delle AA.SS.RR. sedi di Corso di Laurea.

ART. 5 – ATTIVITA’ DIDATTICA

Sono organi del Corso di Laurea quelli previsti dai Regolamenti delle Università. Per quanto riguarda l’attività didattica, essa viene assicurata dai Consigli Interfacoltà

mediante il proprio personale docente ed il personale tecnico ed amministrativo sulla base dell’ordinamento didattico specifico.

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Per quanto riguarda le materie attinenti l’area sanitaria, si fa riferimento al modello di Convenzione già operativo tra Regione Piemonte – Assessorato alla Tutela della Salute e Sanità – Direzione Sanità – ed Università sia per quanto attiene le docenze che per i tirocini.

Ai tutori professionali viene affidata la specifica cura della preparazione degli studenti, di

norma non in numero superiore a 15, al fine di garantire un’ora di assistenza alla settimana per studente.

L’Università assicura l’attività di Segreteria amministrativa del Corso di Laurea. L’attività dei tirocini previsti nel Piano di Studi annuale del Corso di Laurea predisposto

dall’Università viene effettuata nel corso del triennio. I corsi di riqualificazione per gli operatori occupati, ai sensi dell’art. 32, co. 7, della L.R. n.

1/2004, continueranno ad essere attivati dagli enti accreditati secondo la normativa vigente, previa autorizzazione provinciale sulla base di specifici fondi regionali.

ART. 6 – ONERI Per quanto riguarda l’Università degli Studi di Torino, gli oneri conseguenti all’attivazione

del Corso di Laurea per Educatori Professionali derivano da specifici impegni assunti nella presente convenzione.

Gli oneri sono richiamati in piani finanziari relativi all’intero ciclo formativo e sono

predisposti per annualità di Corso tenendo conto di: - numero di studenti iscritti; - utilizzo di strutture didattiche (aule, laboratori, attrezzature, arredi e materiali didattici); - servizi amministrativi; - servizi per l’assistenza a studenti e tutoraggio; - attività didattiche e tecnico-pratiche (ad es. tirocini, segreteria didattica, laboratori); - coordinamento dei corsi.

Gli oneri che fanno carico alla Regione Piemonte e all’Università degli Studi di Torino sono

definiti d’intesa e si indicano nel modo seguente: Università degli Studi di Torino - retribuzione del personale docente, tecnico e tecnico-amministrativo dipendente, addetto

alle attività didattiche e di supporto relative ai Corsi di Laurea;

- assicurazione obbligatoria degli studenti contro gli infortuni ai sensi della vigente legislazione nonché Responsabilità Civile contro terzi;

- fornitura delle strutture, arredi, attrezzature e materiale didattico, compresa la gestione e la manutenzione delle strutture.

Regione Piemonte Erogazione di contributi a carico dell’Assessorato al Welfare e Lavoro – Direzione Politiche

Sociali e Politiche per la Famiglia – con riferimento alle seguenti voci di spesa:

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1. per competenze dovute al personale docente non universitario, assunto a contratto,

specificatamente addetto alle attività formative con valenza professionalizzante, con esclusione delle attività formative a carico dell’Assessorato alla Tutela della Salute e Sanità (sub. art. 6, co. 5, punto 1) destinati a gruppi di studenti (didattica integrativa e tirocini);

2. per competenze dovute a professionisti ed esperti per interventi nell’ambito dei seminari;

3. per spese inerenti la formazione linguistica (lingua inglese) sulla base del progetto

presentato dal CLIFU; 4. per spese inerenti attività di mobilità internazionale per studenti, attuate in collaborazione

con altre agenzie formative; 5. per spese relative al personale amministrativo a tempo determinato (ex art. 19 del

C.C.N.L.) da destinare alla segreteria didattica; (da verificare se è necessario menzionare - ex art. 19 del C.C.N.L.)

Erogazione di contributi a carico dell’Assessorato alla Tutela della Salute e Sanità – Direzione

Sanità DA20.15 (per il tramite delle Aziende Sanitarie): 1. per le spese relative alla retribuzione del personale del Servizio Sanitario Regionale,

specificatamente addetto alle attività formative, secondo le tariffe vigenti previste dal C.C.N.L. per i dipendenti del Servizio sanitario nazionale;

2. per le spese relative alle attività di coordinamento gestite dalle AA.SS.RR., sedi di Corso.

Per quanto riguarda l’Università degli Studi del Piemonte Orientale “A. Avogadro” sono a

carico della Regione Piemonte – Assessorato al Welfare e Lavoro – Direzione Politiche Sociali e Politiche per la Famiglia – le spese relative al personale amministrativo da destinare alla segreteria didattica.

ART. 7 – CRITERI E MODALITA’ DI EROGAZIONE DEI CONTRIBUTI REGIONALI Con riferimento agli oneri a carico della Regione Piemonte – Assessorato al Welfare e Lavoro

– Direzione Politiche Sociali e Politiche per la Famiglia – indicati all’art. 6 della presente Convenzione, si specifica quanto segue.

A) Criteri per la determinazione dei contributi regionali Per l’Università degli Studi di Torino I contributi regionali, finalizzati a sostenere le spese per il personale docente, esterno e non

universitario, specificatamente addetto alle attività con valenza professionalizzante (didattica integrativa) e a quelle del tirocinio, destinati a gruppi di studenti, sono determinati facendo riferimento ai seguenti parametri.

Parametro “A”: rappresenta l’importo predeterminato in sede di analisi dei costi, con

riferimento alle spese per la didattica integrativa e per il tirocinio, per ciascun allievo iscritto al Corso, per l’anno accademico 2007-08;

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Parametro “B”: corrisponde al numero massimo degli allievi effettivamente iscritti nell’anno accademico 2007-08, per il 1°, 2° e 3° anno del Corso di Laurea Interfacoltà in Educazione Professionale.

I parametri “A” e “B” sono stati costruiti definendo un preventivo di spesa per lo svolgimento

delle attività didattiche professionalizzanti e di tirocinio per il triennio del Corso di Laurea, tenendo conto di:

1. ammontare delle ore e delle competenze orarie dei docenti, esterni e non universitari, assunti a contratto, per la realizzazione delle attività didattiche professionalizzanti;

2. ammontare delle ore e delle competenze orarie degli addetti alle attività di tirocinio, assunti a contratto;

3. numero massimo degli allievi iscritti al 1°, 2° e 3° anno accademico 2007-08 del Corso di Laurea in oggetto;

La definizione del preventivo di spesa ha consentito di calcolare il costo medio annuale per

allievo per le attività di didattica integrativa e di tirocinio, così ripartito: 1° anno (a.a. 2007-08) € 727,00 2° anno (a.a. 2007-08) € 883,82 3° anno (a.a. 2007-08) € 883,82 Il tetto massimo del contributo concesso per l’anno accademico 2007-08, con riferimento alle

spese per le attività didattiche integrative e di tirocinio, di cui all’art. 6, viene calcolato per l’Università degli Studi di Torino nel modo seguente:

UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI

TORINO

Anno del percorso di laurea

Parametro “A” Costo medio

annuo per allievo per didattica integrativa e tutoraggio

Parametro “B” Numero

massimo degli allievi iscritti

Contributo regionale

(parametro “A” x parametro “B”)

1° anno € 727,00 115 € 83.674,00

2° anno € 883,82 110 € 97.220,00 Sedi didattiche di Torino e Savigliano

3° anno € 883,82 110 € 97.220,00 Qualora il numero degli allievi iscritti sia superiore al numero massimo sopraindicato, il

contributo regionale erogato non potrà essere superiore al massimale consentito. Nel caso in cui, invece, il numero degli allievi sia inferiore al numero massimo previsto, il

contributo regionale sarà rapportato al numero degli allievi effettivamente iscritti. Sono previsti ulteriori contributi, con un massimale consentito per l’anno accademico 2007-

08, per le voci di spesa di cui all’art. 6 e di seguito precisate: 1) per competenze dovute a professionisti ed esperti per interventi nell’ambito dei seminari:

max € 5.000,00; 2) per spese inerenti la formazione linguistica (lingua inglese) sulla base del progetto

presentato dal CLIFU: max € 17.000,00; 3) per spese inerenti attività di mobilità internazionale per studenti, attuate in collaborazione

con altre agenzie formative: max € 2.000,00;

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4) per spese relative al personale amministrativo da destinare alla segreteria didattica: max € 37.450,00.

Per l’Università degli Studi del Piemonte Orientale “A. Avogadro” E’ previsto un contributo per le spese relative al personale amministrativo da destinare alla

segreteria didattica: max € 21.644,90.

B) Modalità di erogazione dei contributi regionali

Le istanze di finanziamento da parte delle Università degli Studi di Torino e del Piemonte Orientale “A. Avogadro” dovranno essere presentate alla Regione Piemonte – Direzione Politiche Sociali e Politiche per la Famiglia – entro il mese di ottobre di ciascun anno accademico avviato, corredate dalla documentazione di seguito elencata:

• comunicazione di avvio del Corso di Laurea Interfacoltà in Educazione Professionale, con

l’indicazione del numero degli allievi iscritti al Corso, ripartiti per ciascuna sede universitaria;

• piano di previsione della spesa, con il dettaglio dei costi ammissibili, secondo quanto

previsto all’art. 6 della presente convenzione. Per le spese relative ad attività di mobilità internazionale si richiede la presentazione di un’ipotesi progettuale.

La Regione, conclusa l’istruttoria sulle istanze di finanziamento, provvederà ad assegnare un

acconto, nella misura del 70% della spesa ammessa al finanziamento, alle Università.

A metà dell’anno accademico, le Università saranno tenute ad effettuare la verifica delle spese sostenute e a presentare alla Regione Piemonte – Direzione Politiche Sociali e Politiche per la Famiglia – una previsione delle spese per la parte residuale; contestualmente sarà comunicata la programmazione delle attività seminariali.

A conclusione dell’anno accademico, le Università avranno l’onere di presentare un

rendiconto analitico delle spese sostenute. Dall’istruttoria svolta sulla rendicontazione delle spese presentata dalle Università, la Regione Piemonte – Direzione Politiche Sociali e Politiche per la Famiglia – provvederà ad erogare, se dovuto, il relativo saldo. Qualora siano presenti residui attivi a favore della Regione, tali somme costituiranno un anticipo per l’avvio dell’anno accademico successivo.

Per quanto concerne la documentazione giustificativa delle spese sostenute (parcelle etc.),

sarà cura delle Università conservare gli originali della suddetta documentazione. La Regione Piemonte – Direzione Politiche Sociali e Politiche per la Famiglia – si riserva, comunque, la facoltà di fare eventuali controlli e verifiche su tale documentazione, depositata presso le sedi universitarie.

Con riferimento agli oneri a carico della Regione Piemonte – Assessorato alla Tutela della

Salute e Sanità – Direzione Sanità (per il tramite delle Aziende Sanitarie) si specifica che i relativi contributi saranno erogati con le modalità già previste nell’ambito dei protocolli di Intesa Università-Regione, attivati per le altre figure professionali sanitarie.

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ART. 8 – DURATA La presente convenzione ha durata annuale e può essere rinnovata con espresso

provvedimento degli enti sottoscrittori.

ART. 9 – MODIFICHE ED INTEGRAZIONI E’ fatta salva la possibilità di apportare, su proposta dei soggetti contraenti, eventuali

integrazioni e modifiche alla presente convenzione.

Letto, confermato e sottoscritto. Luogo, data

Regione Piemonte Il Presidente Prof.ssa Mercedes Bresso L’Università degli Studi di Torino Il Rettore Prof. Ezio Pelizzetti L’Università degli Studi del Piemonte Orientale “A. Avogadro” Il Rettore Prof. Paolo Garbarino

2. di autorizzare il Rettore alla stipula della predetta Convenzione.

****************** (Il Dott. Paolo PASQUINI lascia la seduta alle ore 11.10) 3. Ratifica Decreti Rettorali d’Urgenza 8/2007/3.1

Il Presidente illustra il sottoriportato decreto d’urgenza. Decreto Rettorale d’urgenza Repertorio n. 49/2007 Prot. n. 24607 del 5/11/2007 Tit. V Cl. 2.42

OGGETTO: Ammissione alla frequenza delle lezioni del Corso di Laurea Specialistica in Medicina e Chirurgia – a.a. 2007/2008

IL RETTORE

ESAMINATO il ricorso presentato dalla Sig.ra Taddia Pamela al T.A.R. del Lazio in data 26

settembre 2007 e notificato all’Università degli Studi del Piemonte Orientale “A. Avogadro” in data 25 ottobre 2007 (prot. n. 24547 del 5 novembre 2007);

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CONSIDERATO che la ricorrente ha presentato istanza cautelare di sospensione; CONSIDERATO che il Tar del Lazio non ha ancora fissato la Camera di Consiglio per la disamina

della suddetta istanza di sospensiva; PRESO ATTO dell’istanza presentata dall’interessata al Magnifico Rettore (prot. n. 24546 del 5

novembre 2007), volta ad ottenere l’autorizzazione alla frequenza delle lezioni del Corso di Laurea Specialistica in Medicina e Chirurgia, per l’a.a. 2007/2008;

RITENUTO di poter accogliere tale istanza, al fine di garantire “in questa fase del procedimento giurisdizionale il diritto agli studi universitari”;

VALUTATO ogni ulteriore elemento

DECRETA

1. La Signora Taddia Pamela – nata a Novara il 12 luglio1984, residente a Novara – è ammessa, in qualità di uditore, alla frequenza delle lezioni del Corso di Laurea Specialistica in Medicina e Chirurgia tenute presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia di Novara, a condizione che vi sia la ricettività delle strutture (aule e laboratori).

2. Il presente provvedimento è suscettibile di revoca qualora il T.A.R. del Lazio respinga

l’istanza cautelare di sospensione.

IL RETTORE (Prof. Paolo GARBARINO)

Il Senato Accademico all’unanimità ratifica il suddetto decreto.

******************

8/2007/3.2

Il Presidente illustra il sottoriportato decreto d’urgenza.

Decreto Rettorale di Urgenza Repertorio nr. 51/2007 Prot. n. 24679 del 06.11.2007 Tit. III cl. 12 Oggetto: approvazione accordo di cooperazione internazionale tra l’Ateneo e Cardiff University

IL RETTORE PREMESSO che, su iniziativa del Prof. Domenico Osella, afferente al Dipartimento di

Scienze dell’Ambiente e della Vita, è stata proposta la sottoscrizione di un protocollo di collaborazione scientifica e culturale tra l’Ateneo e la Cardiff University;

CONSIDERATO che la convenzione ha lo scopo di promuovere lo sviluppo di ricerche e di altre

attività accademiche e culturali mediante lo scambio di docenti e ricercatori, l’implementazione di progetti comuni di ricerca, lo scambio di informazioni e

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materiali di interesse comune, la realizzazione di conferenze ed eventi di rilevanza scientifica e culturale, lo scambio di studenti;

CONSIDERATO che il Consiglio del Dipartimento di Scienze dell’Ambiente e della Vita non ha

ancora deliberato in merito all’accordo data l’urgenza con cui sono state attivate le pratiche;

CONSIDERATA l’urgenza di sottoscrivere il protocollo al fine di formalizzare gli accordi tra le

parti che stanno già cooperando per la realizzazione di progetti di ricerca; VISTA la legge n. 168 del 9/5/89; VISTO lo Statuto dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo

Avogadro” come modificato con D.R. n. 67 del 24/2/2003;

DECRETA

1) di approvare il protocollo di cooperazione scientifica e culturale tra l'Ateneo e la Cardiff University

2) di autorizzare il Rettore alla sottoscrizione dell’accordo; 3) il presente Decreto sarà sottoposto a ratifica nella prossima seduta del Senato Accademico e

del Consiglio di Amministrazione

Il Rettore Prof. Paolo Garbarino

Visto: il Responsabile dell’Ufficio

Visto: il Direttore Amministrativo Il Senato Accademico all’unanimità ratifica il suddetto decreto.

****************** 8/2007/3.3

Il Presidente illustra il sottoriportato decreto d’urgenza.

Decreto Rettorale d’Urgenza Repertorio n. 53/2007 Prot. n. 26591 del 28.11.2007 Tit. III cl. 5

Oggetto: Modifica del Decreto Rettorale n. 296/2007 prot. n. 18543 del 24/7/2007 relativo al

Corso di Master Universitario di I livello, di durata annuale, in “Management Infermieristico per le funzioni di coordinamento”

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IL RETTORE VISTI gli artt. 3, comma 9, e 7, comma 4, del D.M. 22 ottobre 2003, n. 270, di

modifica al Regolamento recante norme concernenti l’autonomia didattica degli Atenei adottato con D.M. n. 509 del 1999;

VISTO il Regolamento Didattico di Ateneo ed in particolare il suo Titolo V; VISTO l’art. 30 dello Statuto dell’Università; VISTO il Regolamento di Ateneo per la realizzazione dei Corsi di Master di I e II

livello emanato con Decreto Rettorale n. 198 del 06/04/2006; VISTO il Decreto Rettorale n. 296/2007 prot. n. 18543 del 24/7/2007, di istituzione

ed attivazione, presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia per l’a.a. 2007/2008, della III edizione del Corso di Master Universitario di I livello, di durata annuale, in “Management Infermieristico per le funzioni di coordinamento”, in particolare l’art. 7 relativo al “numero massimo di studenti e modalità di selezione dei partecipanti”;

CONSIDERATO la nota prot. 2225 del 13/11/2007 assunta a prot. n. 25600 del 19 Novembre 2007 con cui il Consiglio di Facoltà di Medicina e Chirurgia nella seduta del 23 Ottobre 2007 ha apportato integrazioni all’art. 7 del D.R. di istituizione e attivazione del master in oggetto;

VALUTATA l’opportunità di integrare il sopracitato art. 7 in base a quanto proposto dal Consiglio di Facoltà di Medicina e Chirurgia

CONSIDERATO che la prossima seduta del Senato Accademico è prevista per il 10 dicembre prossimo in tempo non più utile per l’avvio dell’attività didattica del Corso di master prevista per il 3 dicembre prossimo;

VALUTATA perciò l’urgenza e la necessità di procedere con l’integrazione del suddetto articolo prima dell’inizio delle attività didattiche per consentire il perfezionamento delle pratiche relative all’iscrizione dei partecipanti come indicato nell’art. 7

DECRETA

1. Le disposizioni relative all’accesso, alla selezione e alla partecipazione al Corso di Master di I

livello in “Management infermieristico per le fuzioni di coordinamento”, sono così modificate:

Art. 7 Numero massimo di studenti e modalità di selezione dei partecipanti

Il numero massimo di studenti che potrà prendere iscrizione al corso è fissato in 30 unità. Gli aspiranti studenti saranno selezionati sulla base dell’esame e della discussione del curriculum vitae e sul colloquio professionale che valuterà le attitudini e le motivazioni. L’ammissione al master è determinata da una graduatoria derivante da:

diplomi di laurea attinenti alla disciplina 1 punti; titoli DAI - IID – DDSI 2 punti; ruolo di coordinamento certificato dalla Direzione generale 1 punto ogni anno; anzianità di servizio 1 punto ogni 5 anni

(max. 4 punti); docenze universitarie (DUSI, DUI, CdLI) 0,5 punto ogni anno di

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docenza; attività di complemento alla didattica 0,2 punti ogni anno; pubblicazioni su riviste infermieristiche accreditate 0,4 punti cadauna; pubblicazioni di testi di specifico infermieristico 0,6 punti cadauna; un colloquio / test professionale max. 10 punti.

A parità di punteggio si terrà conto dell’anzianità di servizio. La Commissione selezionatrice è costituita dal Prof. Panella Massimiliano, Direttore del Master, da due docenti della Facoltà di Medicina e Chirurgia (Prof. Carriero Alessandro e Dott. Palin Lucio Antonio), dal Coordinatore del Master (Dott.ssa Scapparone Paola) e da un coordinatore del Corso di Laurea in Infermieristica (Dott.ssa Vendramin Tosca). E’ ammessa l’iscrizione in sovrannumero, rispetto alle 30 unità, di un numero massimo di 4 studenti provenienti dal corso di master universitario di I livello in “Organizzazione e coordinamento dell’assistenza” dell’Università degli Studi di Torino. Tali studenti dovranno aver già frequentato e acquisito almeno il 60 % dei CFU del percorso didattico del Corso di master sopramenzionato. Il percorso didattico svolto sarà valutato in coerenza con gli obiettivi perseguiti dal Corso di Master in “Management infermieristico per le funzioni di coordinamento”. L’iscrizione è permessa solo con il pagamento dell’intera quota di iscrizione (comprensiva di mora) al master universitario di I livello in “Management infermieristico per le funzioni di coordinamento”. I 4 studenti sono tenuti a raggiungere i complessivi 60 CFU al fine di conseguire il titolo finale che sarà rilasciato ai sensi del successivo art. 20. 2. E’ di conseguenza modificato, nei termini sopra riportati, l’articoli 7 del Decreto n. 296/2007

prot. n. 18543 del 24/7/2007,, relativo a: “Numero massimo di studenti e modalità di selezione dei partecipanti”;

3. Il presente Decreto sarà sottoposto per la ratifica al Senato Accademico nell’adunanza del 10

Dicembre 2007 .

IL RETTORE Prof. Paolo GARBARINO

Il Senato Accademico all’unanimità ratifica il suddetto decreto.

******************

8/2007/3.4 Il Presidente illustra il sottoriportato decreto d’urgenza.

Decreti Rettorali d’Urgenza Repertorio n. 54/2007 Prot. n. 26681 del 29/11/2007 Tit. III Cl. 11

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Oggetto: accordo di collaborazione per lo svolgimento di attività di ricerca e sviluppo nel campo delle infrastrutture e dei servizi di Grid tramite una Joint Research Unit (JRU) comune denominata IGI (Italian Grid Infrastructure)

IL RETTORE PREMESSO che è in fase di ultimazione la contrattazione presso la Commissione Europea del

progetto EGEE III “Enabling Grids fo E-sciencE-III”, presentato nell’ambito del VII Programma Quadro, coordinato dall’European Organization for Nuclear Research – CERN, a cui l’Università partecipa tramite il Dipartimento di Informatica;

CONSIDERATO che il suddetto progetto prevede l’adesione dell’Università ad una Joint Research

Unit (JRU) denominata IGI (Italian Grid Infrastructure), a cui attualmente partecipano 12 enti italiani impegnati in attività di ricerca e sviluppo nel campo dei servizi e delle infrastrutture di Grid;

CONSIDERATO che l’art. 3.5 dell’accordo costitutivo della Joint Research Unit IGI prevede

l’adesione di altri enti previa accettazione di tutte le parti dell’accordo e con il parere favorevole ed unanime delle Parti;

VALUTATA l'urgenza che caratterizza le procedure, in base alle quali la sottoscrizione

dell’accordo è necessaria per la conclusione della contrattazione, prevista entro il 6 dicembre 2007;

CONSIDERATO pertanto che non è possibile sottoporre l’accordo all’approvazione degli Organi

accademici; VISTA la legge n. 168 del 9/5/89; VISTO lo Statuto dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo

Avogadro” come modificato con D.R. n. 67 del 24/2/2003

DECRETA

1. di approvare e accettare, in tutte le sue parti, il sottoriportato accordo di collaborazione per lo svolgimento di attività di ricerca e sviluppo nel campo delle infrastrutture e dei servizi di Grid;

2. di presentare domanda di adesione alla Joint Research Unit denominata IGI (Italian Grid Infrastructure), regolata dal suddetto accordo.

Il presente Decreto sarà sottoposto a ratifica nella prossima seduta dei competenti Organi accademici.

Il Rettore Prof. Paolo Garbarino

Visto: il Direttore Amministrativo

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ACCORDO DI COLLABORAZIONE PER LO SVOLGIMENTO DI ATTIVITA’ DI RICERCA E SVILUPPO NEL CAMPO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI SERVIZI DI GRID TRAMITE UNA JOINT RESEARCH UNIT (JRU) COMUNE DENOMINATA IGI (Italian Grid Infrastructure)

Con il presente atto fra le sottoelencate Parti:

Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), in persona del suo Presidente e legale

Rappresentante, Prof. Roberto Petronzio,

Ente per le Nuove tecnologie, l’Energia e l’Ambiente (ENEA), in persona dell’Ing. Sandro

Taglienti, Direttore del Dipartimento Tecnologie Fisiche e Nuovi Materiali,

Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) in persona del suo Presidente e legale

rappresentante, Prof. Fabio Pistella,

Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF), in persona del suo Commissario Straordinario e legale

rappresentante, Prof. Sergio de Julio,

Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), in persona del suo Presidente e legale

rappresentante, Prof. Enzo Boschi,

Università degli Studi di Napoli Federico II, in persona del suo Rettore e legale rappresentante,

Prof. Guido Trombetti,

Università della Calabria, in persona del suo Rettore e legale rappresentante, Prof. Giovanni

Latorre,

Sincrotrone Trieste S.C.p.A. (ELETTRA), in persona del suo Amministratore Delegato e legale

Rappresentante, Prof. Alfonso Franciosi,

Consorzio COMETA, in persona del suo Presidente e legale rappresentante, Prof. Salvatore Lo

Nigro,

Consorzio COSMOLAB, in persona del suo Presidente e legale rappresentante, Prof. Giuseppe

Mazzarella,

Consorzio SPACI, in persona del suo Presidente e legale rappresentante, Prof. Giovanni

Aloisio,

L’Associazione “Consortium GARR”, in persona del suo Presidente e legale Rappresentante,

Prof. Marco Pacetti

PREMESSO CHE

• le Parti, in quanto istituzioni pubbliche della ricerca o consorzi a prevalenza pubblica, sono da tempo impegnati, anche in collaborazione tra loro, alla realizzazione di infrastrutture di calcolo distribuito secondo il paradigma di Grid per offrire ai propri ricercatori e/o a quelli dei propri soci, indipendentemente dalla loro sede di lavoro, tutte le risorse computazionali necessarie per

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lo svolgimento delle attività di ricerca istituzionali, e per garantire loro l’accesso ai dati generati presso i più importanti centri di ricerca nazionali ed internazionali;

• l’infrastruttura ed i servizi di Grid si stanno sempre più affermando quale strumento in grado di rendere accessibili alla comunità scientifica tutte le risorse di calcolo e i dati disponibili sul territorio, indipendentemente dalla loro localizzazione geografica, di favorire così nuovi sviluppi nel campo della ricerca scientifica fornendo soluzioni efficaci alle sue sempre più complesse esigenze e favorendo una maggiore e più efficace collaborazione tra i ricercatori;

• il Ministero dell’Università e della Ricerca ha inserito la Grid tra le piattaforme abilitanti da sviluppare con priorità e, nell’ambito del Programma Operativo Nazionale (PON) 2000 – 2006, ha già finanziato interventi mirati alla realizzazione di infrastrutture/piattaforme cooperative abilitanti complesse a livello hardware/software, orientate alle esigenze e applicazioni anche più avanzate e challenging sia di diverse aree di ricerca che del learning e della higher education, anche tenendo conto del paradigma emergente della Grid;

• l’Unione Europea intende proseguire nel VII Programma Quadro l’attività di sviluppo dell’infrastruttura europea di Grid al servizio dell’Area della Ricerca Europea (ERA) già avviata nel VI Programma Quadro attraverso il finanziamento del progetto EGEE e più recentemente EGEE-II e di progetti più specializzati come DEISA, DEISA II e GridCC ;

• è inoltre interesse delle Parti rafforzare la collaborazione per partecipare in maniera coordinata allo sviluppo della infrastruttura di grid europea per assicurasi l’accesso alle ingenti risorse computazionali e di dati presenti nell’infrastruttura, perseguire un più efficace sfruttamento delle risorse di calcolo di ciascuna delle Parti attraverso la loro condivisione secondo il paradigma di grid, ottimizzare attraverso una più efficace azione di coordinamento le attività e gli sforzi richiesti a ciascuna delle Parti per la gestione della infrastruttura di Grid e perseguire lo sviluppo e il miglioramento dei servizi di Grid assicurando la loro aderenza agli standard internazionali anche attraverso la partecipazione a progetti di ricerca e sviluppo nel campo delle Grid computazionali;

• l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare ha ben coordinato e rappresentato la comunità italiana nello svolgimento della prima fase del Progetto EGEE sia all’interno del Management Board costituito a livello europeo per il Progetto EGEE e più recentemente nel Progetto EGEE II;

• è necessario disciplinare i rapporti e le responsabilità reciproche delle Parti nello svolgimento delle attività previste dai singoli progetti che si intende svolgere congiuntamente tramite la Joint Research Unit IGI, al fine di assicurare una loro esatta esecuzione;

• e’ fatto salvo il diritto di ogni Partner a partecipare individualmente a ogni nuova proposta o specifico Progetto con le proprie risorse finanziarie, umane e strumentali che non s’intenda svolgere congiuntamente tramite la Joint Research Unit IGI

Tutto ciò premesso si conviene e si stipula quanto segue:

Art. 1 - Premesse 1.1 - Le premesse costituiscono parte integrante e sostanziale nonché presupposto essenziale ed inscindibile del presente atto.

Art. 2 - Oggetto

2.1 – Con il presente atto le Parti instaurano una collaborazione per lo svolgimento in comune, come Joint Research Unit IGI, di attività di ricerca e sviluppo nel campo dei servizi e delle infrastrutture di Grid finalizzate al potenziamento e alla maggior funzionalità delle infrastrutture e dei servizi esistenti nonchè alla partecipazione, attraverso l’integrazione delle proprie risorse computazionali e di dati, al consolidamento ed all’espansione dell’infrastruttura europea di Grid, al servizio dell’Area della Ricerca Europea (ERA) e, per il tramite di questa, stabilire i collegamenti con altre Grid a livello internazionale.

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2.2 - A tal fine potranno essere svolte attività miranti a: - consolidare, rafforzare ed espandere, partecipando ai bandi del VII P.Q., l’infrastruttura di Grid

europea già realizzata attraverso i progetti del VI P.Q.; - perseguire un più efficace sfruttamento delle risorse di calcolo di ciascuna delle Parti attraverso

la loro condivisione secondo il paradigma di grid; - ottimizzare attraverso una più efficace azione di coordinamento le attività e gli sforzi richiesti a

ciascuna delle Parti per la gestione della infrastruttura di Grid; - migliorare e completare i servizi di Grid e gli strumenti di gestione e monitoring

dell’infrastruttura di grid, assicurandone l’aderenza agli standard internazionali e partecipando alla loro definizione;

- perseguire l’interoperabilità con le altre Grid a livello internazionale; - sviluppare applicazioni che si avvantaggino dall’uso delle tecnologie di Grid in modo

particolare nel campo della ricerca e della formazione, anche in campo industriale e dei servizi; - condividere, diffondere e pubblicizzare le conoscenze e le tecnologie nel campo delle Grid

computazionali; - promuovere il trasferimento tecnologico e svolgere attività di formazione nel campo delle Grid

computazionali.

Art. 3 – Progetti e obblighi delle Parti 3.1 – Le attività di cui al presente Accordo costituiranno oggetto di specifici Progetti che dovranno essere approvati dalle Parti secondo i rispettivi ordinamenti interni e nei quali saranno definite le attività svolte globalmente dalla Joint Research Unit IGI, la quota parte a carico di ciascuna delle Parti, nonché le risorse finanziarie, umane e strumentali messe a disposizione da queste. 3.2 - Le Parti si obbligano a svolgere le attività di rispettiva competenza indicate nei Progetti suddetti tramite la Joint Research Unit mettendo a disposizione le risorse umane, strumentali e finanziarie all’uopo necessarie nonché con la quota parte del cofinanziamento che eventualmente verrà richiesto ed erogato. 3.3 – Ciascuna Parte è esclusiva responsabile dei danni eventualmente causati a terzi nello svolgimento delle attività previste a suo carico dai Progetti di cui al presente articolo e pertanto si impegna a sollevare le altre Parti da ogni responsabilità al riguardo. 3.4 – Le Parti hanno il diritto di recedere dal presente accordo per importanti ragioni. Ragioni importanti possono essere la non adesione agli specifici progetti previsti dal primo comma del presente articolo, l’infrazione delle obbligazioni previste dal presente accordo a carico delle Parti, la difficoltà di collaborare con le altre Parti. 3.5 – Altre istituzioni pubbliche della ricerca o consorzi a prevalenza pubblica, attivi nel campo della ricerca e sviluppo nell’ambito delle griglie computazionali e/o fornitori o utilizzatori di risorse computazionali per fini scientifici e di ricerca pubblica, possono aderire alla Joint Research Unit, IGI, prevista dal presente accordo di collaborazione previa accettazione di tutte le parti del presente Accordo e con il parere favorevole ed unanime delle Parti.

Art. 4 - Gestione delle attività

4.1 - Per la realizzazione delle finalità di cui al precedente articolo 2 da parte della Joint Research Unit le Parti convengono di avvalersi dell’operato dei seguenti uffici: - Il Comitato di coordinamento; - Il Joint Research Unit Manager; - Il Coordinatore dell’attività Amministrativa e Contabile.

Art. 5 – Comitato di coordinamento 5.1 - Il coordinamento delle attività di cui al presente Accordo è assicurato da un Comitato composto da un membro nominato da ciascuna parte, anche se intervenute successivamente

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secondo quanto previsto al precedente art. 3.5, dal Joint Research Unit Manager e dal Coordinatore dell’attività Amministrativa e Contabile nominati dall’INFN, in accordo al successivo art. 6. Il Comitato ha il compito di individuare e definire i Progetti di cui al precedente articolo 3 e di garantirne un corretto e coordinato svolgimento risolvendo ogni problema che dovesse presentarsi e sovraintendendo a tutti gli aspetti tecnici e operativi. Il Comitato è presieduto dal JRU Manager e delibera validamente a maggioranza dei suoi componenti. In caso di parità prevale il voto del JRU Manager.

Art. 6 - Il Joint Research Unit Manager e il Coordinatore dell’attività Amministrativa e

Contabile 6.1 - L’INFN nomina, di concerto con le parti, il Joint Resarch Unit Manager che dovrà essere persona provvista di specifica professionalità ed esperienza gestionale nel campo della “Grid”. Il JRU Manager sviluppa in forma operativa ogni Progetto e cura il coordinamento e l’esecuzione delle varie fasi in cui questo si articola secondo le direttive impartite dal Comitato di coordinamento. 6.2 - L’INFN nomina altresì il Coordinatore dell’attività Amministrativa e Contabile che dovrà essere persona con esperienza nella gestione amministrativa e nella rendicontazione di progetti di ricerca, e che si occuperà del coordinamento delle attività amministrative e di rendicontazione dei Progetti di cui all’articolo 3. Per lo svolgimento delle proprie mansioni, esso si avvale della collaborazione di almeno una unità di personale amministrativo per ciascuna Parte nominata secondo quanto previsto dal successivo art 12.3.

Art. 7 – Domande di finanziamento

7.1 – Per i Progetti di cui al presente Accordo le Parti congiuntamente potranno presentare apposite domande di finanziamento a valere su Bandi nazionali e comunitari. I rapporti tra le Parti, comunque relativi alla eventuale richiesta di contributo, sono disciplinati secondo quanto previsto dagli articoli seguenti.

Art. 8 – Soggetto capofila 8.1 – Per i Progetti per i quali si intende proporre domanda di cofinanziamento, ove non diversamente ed espressamente previsto di volta in volta, le Parti concordemente designano quale Soggetto capofila l’INFN al quale, e per esso al suo legale rappresentante o a un suo delegato, a tal fine viene sin da ora contestualmente conferito il relativo mandato collettivo speciale gratuito e irrevocabile con rappresentanza, affinché, in nome e per conto di tutte le Parti, avanzi domande di cofinanziamento e stipuli con la Commissione Europea o con altri Enti cofinanziatori il contratto di affidamento del Progetto, nonché predisponga e sottoscriva tutti gli atti ulteriori presupposti, necessari e conseguenti, ponga in essere tutti gli adempimenti necessari per il riconoscimento della collaborazione, ove necessario, quale Joint Research Unit da parte della Commissione Europea, rediga e presenti tutta la documentazione necessaria, renda dichiarazioni, rilasci quietanza e comunque rappresenti le Parti nei confronti della Commissione o degli altri enti finanziatori, nonché all’interno degli organismi direttivi, ove previsti, per tutte le operazioni e gli atti di qualsiasi natura conseguenti al suddetto incarico, fino allo scioglimento di ogni rapporto e con promessa di rato e valido fin da ora. 8.2 – Resta comunque salva la possibilità per le Parti di indicare, di volta in volta e per singoli Progetti, un differente soggetto capofila. Il contenuto dell’incarico assegnato al Soggetto capofila verrà definito nel relativo atto di affidamento.

Art. 9 – Obblighi del Soggetto Capofila 9.1 – Il Soggetto capofila si impegna a svolgere a favore della collaborazione ogni adempimento amministrativo contabile necessario all’erogazione dei finanziamenti, nonché a svolgere in favore delle Parti qualsiasi attività atta a garantire un’efficiente gestione del Progetto cofinanziato.

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9.2 - In particolare provvederà a: • presentare domanda di ammissione a cofinanziamento secondo quanto previsto nei Progetti di

cui all’art. 3 e sottoscrivere il relativo contratto di affidamento, nonché compiere gli ulteriori connessi presupposti e consequenziali atti, assumendo, anche in nome e per conto delle altre Parti, tutte le relative obbligazioni;

• versare alle altre Parti la quota di loro competenza del cofinanziamento erogato entro trenta giorni dal ricevimento, ovvero secondo le modalità previste nell’atto di affidamento, e fermo restando il regolare svolgimento da parte delle Parti delle attività di loro competenza;

• coordinare la rendicontazione scientifica e finanziaria delle attività cofinanziate svolte, fino alla data di scadenza dei singoli Progetti, conformemente alle norme stabilite dalla Commissione Europea o dagli altri enti cofinanziatori.

9.3 – Il Soggetto capofila è obbligato ad eseguire diligentemente i compiti ad esso assegnati nonché ad attenersi a quanto le Parti hanno previsto nel Progetto.

Art. 10 – Responsabilità verso l’Ente finanziatore 10.1 – Indipendentemente dal regime di responsabilità del Soggetto capofila nei confronti dell’Ente cofinanziatore, la parte che, fermo restando quanto previsto dall’art. 3.3, si renda responsabile di eventuali ritardi e/o inadempimenti e/o sia inottemperante alla normativa applicabile, sarà esclusiva responsabile nei confronti dell’Ente cofinanziatore e tenuta altresì al risarcimento dei danni eventualmente patiti o patiendi dal Soggetto capofila e dalle altri Parti .

Art. 11 - Gestione dei Fondi

11.1 - L’importo del contributo erogato dall’Ente cofinanziatore per ciascuna Parte è indicato nell’Atto di affidamento sottoscritto dal Soggetto capofila secondo quanto previsto al precedente articolo 8 e sarà, di regola, erogato al Capofila che provvederà ad assegnarlo alle altre Parti solo successivamente ed in conseguenza della avvenuta erogazione e, salvo che per il caso di anticipazioni, dell’accertamento del regolare adempimento a cura di ciascuna Parte delle attività e delle obbligazioni di sua spettanza. 11.2 - Nel caso di contributi ad un progetto effettivamente erogati in misura diversa da quella richiesta le Parti s’impegnano a concordare una corrispondente rimodulazione del Progetto 11.3 - Ciascuna Parte provvederà ad incassare e a gestire autonomamente il contributo trasferito dal Capofila secondo le proprie norme contabili e amministrative interne.

Art. 12 - Rendicontazione

12.1 - Ciascuna Parte è tenuta al rispetto delle norme e delle procedure stabilite dall’Ente cofinanziatore per quanto riguarda l’effettuazione, il controllo e la rendicontazione delle spese sostenute nell’ambito del Progetto. 12.2 - In particolare, ciascuna Parte è tenuta alla elaborazione del rendiconto scientifico, finanziario e contabile relativo alle attività di sua competenza nel rispetto delle norme e delle procedure suddette, nonché alla predisposizione, relativamente alle proprie attività, del monitoraggio e della documentazione necessaria allo svolgimento di ogni singolo Progetto, compresa la relazione finale, assumendo nei riguardi del Soggetto capofila i medesimi obblighi in materia di rendicontazione scientifica, finanziaria e contabile, che questi ha nei confronti dell’ente cofinanziatore. Il Soggetto capofila assicura il coordinamento delle attività di rendicontazione fornendo alle altre Parti, di volta in volta, le opportune indicazioni. 12.3 - In relazione a quanto previsto nei precedenti commi ciascuna Parte è tenuta a nominare un proprio responsabile amministrativo e a comunicarne il nominativo al mandatario.

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Art.13 - Conoscenze, apparecchiature e diritti di utilizzazione economica

13.1 - Ciascuna Parte resta proprietaria delle conoscenze pregresse che vengono messe a disposizione delle altre per lo svolgimento delle attività. Le conoscenze sviluppate congiuntamente costituiscono proprietà comune delle Parti che potranno utilizzarle per i rispettivi scopi istituzionali. 13.2 - Ciascuna Parte è proprietaria dei beni dalla stessa acquistati con i contributi erogati che vengono comunque messi a disposizione del Progetto e per i suoi futuri eventuali sviluppi. 13.3 - Ciascuna Parte è altresì proprietaria degli eventuali diritti di utilizzazione economica, ivi incluso quello a brevettare, conseguenti ad attività svolte autonomamente; nel caso di attività svolte all’interno della collaborazione per lo svolgimento in comune, come Joint Research Unit IGI, di attività di ricerca e sviluppo nel campo dei servizi e delle infrastrutture di Grid , gli eventuali diritti di utilizzazione economica, ivi incluso quello a brevettare, spetteranno congiuntamente alle Parti interessate. 13.4 - Per il middleware e i software realizzati le Parti convengono di utilizzare il modello di licenza di tipo BSD.

Art. 14 – Miscellanea 14.1 - La collaborazione, il conferimento dell’incarico al Soggetto capofila, la costituzione di una Joint Research Unit e quant’altro svolto dalle Parti o dal Soggetto capofila non determinano la costituzione di alcun rapporto associativo, societario, consortile o simile tra le Parti, ciascuna delle quali conserva la propria autonomia giuridica ed economica ai fini della gestione, degli adempimenti fiscali, degli oneri sociali. 14.2 - Le Parti si riservano inoltre di specificare in ulteriori accordi la disciplina prevista nel presente Accordo. Ogni eventuale variazione o integrazione del presente Accordo non avrà efficacia se non stipulata per iscritto e con il consenso unanime di tutte le Parti.

Art. 15 - Foro Competente

15.1 - Per qualunque controversia relativa all’interpretazione, applicazione ed esecuzione del presente atto le parti stabiliscono la competenza esclusiva del Foro di Roma.

Art.16 - Validità del presente atto 16.1 - II presente atto entra in vigore alla data della sua firma e cesserà ogni effetto decorsi quattro anni dalla stipula. 16.2 - Resterà comunque valido fino alla completa realizzazione delle attività previste dai Progetti di cui all’art. 3 non ancora conclusi alla data di scadenza del presente atto Sarà altresì valido ed avrà effetto sino alla completa verifica amministrativa contabile effettuata dagli Enti cofinanziatori sin tanto che sussistano pendenze tra le Parti e/o tra di esse e l’Ente cofinanziatore tali da rendere applicabile il presente atto. 16.3 - Le Parti si impegnano a garantire comunque la realizzazione dei Progetti attivati.

Il Senato Accademico all’unanimità ratifica il suddetto decreto.

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8/2007/3.5 Il Presidente illustra il sottoriportato decreto d’urgenza.

Decreto Rettorale d’Urgenza Repertorio n. 56 -2007 Prot. n. 27127 del 04.12.2007 Tit. III cl. 6 Oggetto: Approvazione della relazione del Nucleo di Valutazione di Ateneo relativa alle richieste di finanziamento di borse di studio, di cui al D.M. 198/2003 e successive modifiche, per il XXIV ciclo dei corsi di dottorato di ricerca – a.a. 2008/09

IL RETTORE VISTO il “Regolamento in materia di dottorato di ricerca” di cui al D.M. 30.04.1999, n. 224; VISTO il D.M 23 ottobre 2003, n. 198, recante “Fondo per il sostegno dei giovani e per favorire la

mobilità degli studenti; VISTO il D.M. 9 agosto 2004, n. 263 di modifica dell’art. 3 del D.M. 23 ottobre 2003, n. 198; VISTO il D.M. 3 novembre 2005, n. 492 di modifica del D.M. 23 ottobre 2003, n. 198, che ha

sostituito gli ambiti di indagine prioritari contemplati dalle linee guida per la politica scientifica e tecnologica approvata dal CIPE con i seguenti grandi programmi strategici (art. 1 D.M. 18 luglio 2005): Salute dell’Uomo (studio e trattamento dei tumori e delle malattie degenerative con nuovi approcci derivati dalla conoscenza del genoma umano); Rilancio dell’industria farmaceutica anche attraverso la chimica fine dei composti naturali per nuove applicazioni diagnostiche e nuovi principi attivi; Nuove applicazioni dell’industria biomedicale; Sistemi avanzati di manifattura con impatto non solo nell’industria delle macchine utensili, ma su comparti manifatturieri del <<made in italy>> quali tessile, abbigliamento, meccanica strumentale; Potenziamento e sviluppo dell’industria motoristica incluse le due ruote con motori a basso consumo e a basso impatto ambientale; Cantieristica, aeronautica, elicotteristica con elevata capacità di penetrazione nei mercati esteri; Materiali avanzati (in particolare ceramici) per applicazioni strutturali; Sistemi di telecomunicazione innovativi a larga banda anche con impiego di satelliti per utenze differenziate in materia di sicurezza, prevenzione e intervento in caso di catastrofi naturali; Valorizzazione dei prodotti tipici dell’agroalimentare e sicurezza alimentare attraverso nuovi sistemi di caratterizzazione e garanzia di qualità; Trasporti e logistica avanzata, infomobilità di persone e merci; ICT e componentistica elettronica; Risparmio energetico e microgenerazione distribuita;

VISTO il Regolamento di Ateneo in materia di dottorato di ricerca, ed in particolare gli artt. 2 e 4 relativi al procedimento di istituzione alla valutazione dei requisiti di idoneità dei Corsi;

PRESO ATTO della nota Mi.U.R. n. 2631 del 06.11.2007 (assunta al prot. al n. 25296 del 13.11.2007) sulle modalità e termini di presentazione delle proposte per l’anno in corso;

CONSIDERATO che sono state presentate dai Dipartimenti richieste di finanziamento di borse di studio per i seguenti corsi di dottorato per il XXIV ciclo:

BIOTECNOLOGIE FARMACEUTICHE E ALIMENTARI

BIOTECNOLOGIE PER L’UOMO MEDICINA CLINICA E SPERIMENTALE

MEDICINA MOLECOLARE SCIENZA DELLE SOSTANZE BIOATTIVE (DRUG DESIGN AND

DEVELOPMENT)

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SCIENZE AMBIENTALI (ACQUE INTERNE E AGROECOSISTEMI); SCIENZE CHIMICHE CONSIDERATO che, trattandosi di richieste concernenti il prossimo ciclo dei corsi di dottorato

(XXIV ciclo - anno accademico 2008/09), è stato necessario sottoporre le proposte all’attenzione del Nucleo di Valutazione ai sensi del Regolamento di Ateneo sopra citato;

VISTA la relazione del Nucleo di Valutazione di Ateneo in ordine alle richieste di borse di studio per i corsi di dottorato suddetti;

VISTO lo Statuto di Ateneo di cui al D.R. n. 67 del 24.02.2003 ed in particolare l’art. 12 che conferisce al Rettore, nelle ipotesi di indifferibile urgenza, il potere di sostituirsi temporaneamente agli organi accademici collegiali presieduti;

RILEVATO che le prossime sedute del Senato Accademico e del Consiglio di Amministrazione sono previste, rispettivamente, il 10.12.2007 e il 21.12.2007 e che, pertanto, non consentono l’inserimento dei dati nelle schede telematiche predisposte dal Ministero entro il termine perentorio del 10 dicembre 2007;

RITENUTA perciò l’urgenza e la necessità di procedere all’approvazione delle richieste presentate; RILEVATO, infine, che le richieste suddette devono essere intese esclusivamente ai fini

dell’assegnazione delle borse di studio Mi.U.R. relative al “Fondo per il sostegno dei giovani e per favorire la mobilità degli studenti” e che, pertanto, l’approvazione della relazione del Nucleo di Valutazione sulle medesime non sostituisce la valutazione in merito al procedimento di istituzione e attivazione del XXIV ciclo dei corsi di dottorato

DECRETA

1. Di approvare la relazione del Nucleo di Valutazione di Ateneo relativa alle richieste di

finanziamento di borse di studio per i corsi di dottorato del XXIV ciclo sottoelencati, ai fini della distribuzione e dell’attribuzione dei fondi Mi.U.R. di cui al D.M. 23 ottobre 2003, n. 198, recante “Fondo per il sostegno dei giovani e per favorire la mobilità degli studenti” e successive modifiche:

BIOTECNOLOGIE FARMACEUTICHE E ALIMENTARI

BIOTECNOLOGIE PER L’UOMO MEDICINA CLINICA E SPERIMENTALE

MEDICINA MOLECOLARE SCIENZA DELLE SOSTANZE BIOATTIVE (DRUG DESIGN AND

DEVELOPMENT) SCIENZE AMBIENTALI (ACQUE INTERNE E AGROECOSISTEMI); SCIENZE CHIMICHE

2. L’approvazione della relazione suddetta è finalizzata esclusivamente alla presentazione delle

richieste di assegnazione dei fondi Mi.U.R. in esame e non anticipa alcuna valutazione in merito all’assegnazione di borse di studio da parte dell’Ateneo ai citati corsi di dottorato di ricerca in vista dell’istituzione e dell’attivazione del nuovo ciclo dei corsi di dottorato.

3. Il presente Decreto sarà sottoposto alla ratifica del Senato Accademico e del Consiglio di Amministrazione nelle prossime sedute.

IL RETTORE Prof. Paolo GARBARINO

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(Per il Rettore F.to Cesare Emanuel)

ALLEGATO Torino, 4 dicembre 2007

Al Presidente del Senato Accademico

Oggetto: Valutazione dei requisiti di idoneità dei corsi di dottorato di ricerca presentati nell’ambito

del D.M. 23 ottobre 2003, n. 198, e successive modificazioni e integrazioni.

Il Nucleo di Valutazione ha esaminato le sette proposte presentate nell’ambito dei finanziamenti del Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica per il potenziamento di corsi di dottorato di ricerca, ed esprime parere positivo per i tutti i corsi valutati.

Si riportano di seguito le schede relative alla valutazione espressa in merito alla rispondenza delle sedi di dottorato proposte ai criteri di idoneità previsti dal D.M. 30 Aprile 1999, n. 224.

Il Presidente del Nucleo di Valutazione (Prof. Terenzio Cozzi)

f.to Prof. Terenzio Cozzi

Dottorato di ricerca in MEDICINA MOLECOLARE

Valutazione di idoneità espressa dal Nucleo di Valutazione

Positiva

Sul requisito relativo alla composizione del collegio dei docenti

Il Nucleo valuta positivamente la qualità e la composizione del Collegio, formato da venti unità appartenenti a numerosi settori scientifico-disciplinari delle aree di scienze biologiche e di scienze mediche.

Sul requisito relativo alla adeguatezza delle risorse e strutture

Il Nucleo ritiene che le risorse e le strutture a disposizione degli studenti siano ampiamente adeguate.

Sul requisito relativo alla collaborazione per svolgimento esperienza in contesto di attività lavorative

Il Nucleo valuta positivamente la presenza di collaborazioni con ospedali e privati che consentono lo svolgimento di esperienze lavorative.

Sul requisito relativo ai percorsi formativi

Il Nucleo ritiene che i percorsi formativi esplicitati nella scheda siano adeguati e coerenti con gli obiettivi del corso.

Sul sistema di valutazione Il Nucleo ritiene che il sistema di valutazione dei dottorandi sia adeguato agli obiettivi formativi del corso. Il Nucleo valuta inoltre positivamente il sistema di autovalutazione dei cicli precedenti, con la presenza di un monitoraggio completo sugli sbocchi lavorativi dei dottori.

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Dottorato di ricerca in MEDICINA CLINICA E SPERIMENTALE

Valutazione di idoneità espressa dal Nucleo di Valutazione

Positiva

Sul requisito relativo alla composizione del collegio dei docenti

Il Nucleo valuta positivamente la qualità e la composizione del Collegio dei docenti, composto da diciotto unità dell’Ateneo e da una unità non accademica, afferenti a numerosi settori scientifico-disciplinari delle aree di scienze mediche e di scienze biologiche.

Sul requisito relativo alla adeguatezza delle risorse e strutture

Il Nucleo ritiene ampiamente adeguata la disponibilità di risorse e strutture.

Sul requisito relativo alla collaborazione per svolgimento esperienza in contesto di attività lavorative

Il Nucleo valuta positivamente le numerose collaborazioni in essere.

Sul requisito relativo ai percorsi formativi

Il Nucleo valuta positivamente l’approccio multidisciplinare dei percorsi formativi, basati sulla medicina di base e sulla medicina applicata.

Sul sistema di valutazione Il Nucleo valuta positivamente il sistema di valutazione adottato.

Dottorato di ricerca in BIOTECNOLOGIE PER L’UOMO

Valutazione di idoneità espressa dal Nucleo di Valutazione

Positiva

Sul requisito relativo alla composizione del collegio dei docenti

Il Nucleo ritiene adeguata la composizione del Collegio dei docenti, formato da tredici docenti interni, da un docente di atro ateneo italiano, da un docente non di ruolo e da tre componenti non accademici.

Sul requisito relativo alla adeguatezza delle risorse e strutture

Il Nucleo ritiene che le risorse e le strutture a disposizione del corso siano adeguate all’attività dei dottorandi.

Sul requisito relativo alla collaborazione per svolgimento esperienza in contesto di attività lavorative

Il Nucleo valuta positivamente la presenza di stage in Italia e all’estero.

Sul requisito relativo ai percorsi formativi

Il Nucleo ritiene che i percorsi formativi esplicitati siano coerenti con gli obiettivi formativi del corso.

Sul sistema di valutazione Il Nucleo ritiene che il sistema di valutazione adottato sia adeguato alla struttura del corso.

Dottorato di ricerca in BIOTECNOLOGIE FARMACEUTICHE E ALIMENTARI

Valutazione di idoneità espressa dal Nucleo di Valutazione

Positiva

Sul requisito relativo alla composizione del collegio dei docenti

Il Nucleo, vista la composizione del Collegio (diciotto membri interni e tre non accademici), valuta positivamente la copertura di un ampio spettro di settori scientifico-disciplinari nelle aree di scienze biologiche e di scienze chimiche.

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Sul requisito relativo alla adeguatezza delle risorse e strutture

Il Nucleo ritiene che le risorse e le strutture a disposizione dei dottorandi siano ampiamente adeguate.

Sul requisito relativo alla collaborazione per svolgimento esperienza in contesto di attività lavorative

Il Nucleo valuta positivamente la presenza di dieci convenzioni con soggetti pubblici e privati, tra le quali due con strutture straniere. Il Nucleo rileva anche la presenza di stage in Italia e all’estero, nonché di finanziatori esterni.

Sul requisito relativo ai percorsi formativi

Il Nucleo ritiene che i percorsi formativi descritti siano coerenti con gli obiettivi esplicitati nella scheda.

Sul sistema di valutazione Il Nucleo ritiene che il sistema di valutazione adottato sia coerente con la struttura del corso.

Dottorato di ricerca in SCIENZE AMBIENTALI (ACQUE INTERNE E AGROECOSISTEMI)

Valutazione di idoneità espressa dal Nucleo di Valutazione

Positiva

Sul requisito relativo alla composizione del collegio dei docenti

L’ampio spettro di competenze presenti nel Collegio dei docenti appare adeguato alla multidisciplinarietà del dottorato. Anche la qualità dei membri del Collegio appare adeguata.

Sul requisito relativo alla adeguatezza delle risorse e strutture

Le risorse economiche appaiono ampiamente adeguate, così come le strutture. Le numerose collaborazioni con enti e industrie ampliano le risorse strutturali e di documentazione a disposizione dei dottorandi.

Sul requisito relativo alla collaborazione per svolgimento esperienza in contesto di attività lavorative

Il Dottorato ha una notevole potenzialità di cooperazioni con enti esterni che permettono agli studenti esperienze in contesto lavorativo. Sono presenti numerose convenzioni con enti italiani e stranieri.

Sul requisito relativo ai percorsi formativi

I percorsi formativi appaiono adeguati e coerenti con gli obiettivi formativi del corso.

Sul sistema di valutazione Il sistema di valutazione appare adeguato alla struttura del corso.

Dottorato di ricerca in SCIENZA DELLE SOSTANZE BIOATTIVE (DRUG DESIGN AND DEVELOPMENT)

Valutazione di idoneità espressa dal Nucleo di Valutazione

Positiva

Sul requisito relativo alla composizione del collegio dei docenti

Il Nucleo valuta positivamente la composizione del Collegio dei docenti, formato da ventuno unità, di cui una non accademica afferenti a tre aree scientifico-disciplinari.

Sul requisito relativo alla adeguatezza delle risorse e strutture

Il Nucleo ritiene che le risorse e le strutture a disposizione del corso di dottorato siano ampiamente sufficienti per lo svolgimento dell’attività prevista.

Sul requisito relativo alla collaborazione per svolgimento esperienza in contesto

Il Nucleo valuta positivamente la presenza di convenzioni e di stage in Italia e all’estero.

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di attività lavorative Sul requisito relativo ai percorsi formativi

Il Nucleo ritiene i percorsi formativi coerenti con gli obiettivi del corso.

Sul sistema di valutazione Il Nucleo ritiene che il sistema di valutazione sia adeguato alla struttura del corso.

Dottorato di ricerca in SCIENZE CHIMICHE

Valutazione di idoneità espressa dal Nucleo di Valutazione

Positiva

Sul requisito relativo alla composizione del collegio dei docenti

La composizione del Collegio dei docenti è adeguata sia numericamente che per qualificazione. Le tematiche sono ampie, in quanto intendono coprire sia ricerca di base che applicata, non vincolate a specifici argomenti.

Sul requisito relativo alla adeguatezza delle risorse e strutture

Le risorse economiche appaiono ampiamente adeguate, come anche le strutture. Le numerose collaborazioni con enti e industrie ampliano le risorse strutturati e di documentazione a disposizione dei dottorandi.

Sul requisito relativo alla collaborazione per svolgimento esperienza in contesto di attività lavorative

Il Nucleo ritiene positiva la presenza di dieci strutture (tre italiane e sette straniere) presso cui gli studenti svolgono stage.

Sul requisito relativo ai percorsi formativi

I percorsi formativi sono adeguati agli obiettivi del corso.

Sul sistema di valutazione Il Nucleo ritiene positiva la presenza di meccanismi di valutazione, coerenti con la struttura del corso.

Il Senato Accademico all’unanimità ratifica il suddetto decreto.

****************** 8/2007/3.6

Il Presidente illustra il sottoriportato decreto d’urgenza.

Decreto Rettorale d’Urgenza Repertorio n. 57/2007 Prot. n. 27251 del 05.12.2007 Tit. III cl. 5 Oggetto: Modifica del D.R. n. 521/2007 Prot. n. 26075 del 21/11/2007 relativo al Corso di

Master Universitario di I Livello in “Medicina d’Urgenza e di Area Critica per Infermieri”, presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia per l’anno Accademico 2007/2008.

Proroga dei termini

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35

IL RETTORE VISTO l’art. 1, comma 15 della L. 14 gennaio 1999, n. 4; VISTI gli artt. 3, comma 9, e 7, comma 4, del D.M. 22 ottobre 2003, n. 270, di

modifica al Regolamento recante norme concernenti l’autonomia didattica degli Atenei adottato con D.M. n. 509 del 1999;

VISTO il Regolamento Didattico di Ateneo ed in particolare il suo Titolo V; VISTO l’art. 30 dello Statuto dell’Università; VISTO il Regolamento di Ateneo per la realizzazione dei Corsi di Master di I e II

livello; VISTO il Decreto Rettorale n. 521/2007, Prot. n. 26075, del 21/11/2007 con cui è

stato istituito ed attivato del Corso di Master di I livello in “Medicina d’Urgenza e di Area Critica per Infermieri”, presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia, di durata annuale, per l’a.a. 2007/2008;

VISTI in particolare gli articoli 6, 7, 8, 10, 13, 14 e 15 del Decreto sopraccitato relativi rispettivamente ai seguenti punti: “Modalità di attestazione della Frequenza”, “Numero massino di studenti e modalità di selezione dei partecipanti”, “Periodo e sede di svolgimento del corso”, “Ammontare della quota di iscrizionee termini del versamento”, “Domanda di ammissione alla selezione”, “Data di pubblicazione della graduatoria”, “Domanda di iscrizione al Master”;

CONSIDERATO il mancato raggiungimento del numero minimo di iscritti entro il termine previsto dall’art. 9 del suddetto decreto;

VISTA la nota prot. 2449 del 5/12/2007, assunta al Prot. n. 27231 del 5/12/2007, con cui si propone il differimento dei termini di scadenza per la partecipazione al corso, sì da consentire una attività pubblicitaria più capillare;

RILEVATO che le prossime sedute del Senato Accademico e del Consiglio di Amministrazione, previste rispettivamente per il 10 dicembre 2007 e per il 21 dicembre 2007, si svolgeranno in tempo non più utile per consentirne la proroga dei termini per l’ ammissione al corso di master;

VALUTATA l’opportunità di prorogare la data di scadenza al fine di favorire la presentazione di ulteriori domande di ammissione e di consentire la realizzazione del Corso di Master

VISTO l’art. 12 dello Statuto di Ateneo che conferisce al Rettore, nelle ipotesi di

indifferibile urgenza, il potere di sostituirsi temporaneamente agli organi accademici collegiali presieduti;

RITENUTA pertanto l’urgenza e la necessità di procedere quanto prima all’approvazione del piano amministrativo finanziario del corso in oggetto

DECRETA

1. Le disposizioni relative all’accesso, alla selezione e all’iscrizione al Corso di Master

di I livello in “Medicina d’Urgenza e di Area Critica per Infermieri” sono così modificate:

Art. 6

Modalità di attestazione della frequenza La frequenza alle lezioni è organizzata con modello a cadenza mensile da Febbraio 2008 a Gennaio 2009.

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La frequenza alle lezioni teoriche deve essere di almeno il 75% delle ore di cui si compone il modulo. La frequenza del tirocinio deve essere del 80% delle ore di cui si compone il tirocinio professionalizzante relativo al modulo stesso.

Art. 7 Numero massimo di studenti e modalità di selezione dei partecipanti

Il numero massimo di studenti che potrà prendere iscrizione al corso è fissato in 30 unità. Gli aspiranti studenti saranno selezionati sulla base dell’esame e della discussione del curriculum vitae e sul colloquio professionale che valuterà le attitudini e le motivazioni. La selezione si terrà il giorno 24 gennaio 2008 ore 9.00 presso l’Aula Magna della Facoltà di Medicina e Chirurgia, via Solaroli 17. La selezione si effettuerà solo se il numero delle domande presentate supera il numero massimo di studenti e verrà data comunicazione tramite pubblicazione sul sito “ http://www4.med.unipmn.it/edu/corsi/master/ “ dall’11 Gennaio 2008. L’ammissione al master è determinata da una graduatoria derivante da:

diplomi di laurea attinenti alla disciplina 1 punti;

titoli DAI - IID – DDSI 2 punti;

anzianità di servizio 1 punto ogni 5 anni (max. 4 punti);

docenze universitarie (DUSI, DUI, CdLI) 0,5 punto ogni anno di docenza;

attività di complemento alla didattica 0,2 punti ogni anno;

pubblicazioni su riviste infermieristiche accreditate 0,4 punti cadauna;

pubblicazioni di testi di specifico infermieristico 0,6 punti cadauna;

un colloquio / test professionale max. 10 punti.

A parità di punteggio si terrà conto dell’anzianità di servizio. La Commissione selezionatrice è costituita dal Direttore del Master, da tre docenti della Facoltà di Medicina e Chirurgia, dai Coordinatori Didattici del Master .

Art. 8

Periodo e sede di svolgimento del corso Il Corso di Master in “Medicina d’Urgenza e di Area Critica per Infermieri” si svolgerà nel corso dell’anno accademico 2007/2008. Le lezioni avranno inizio a partire dal mese di febbraio 2008, si concluderanno entro gennaio 2009 e saranno tenute presso le aule della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale – sede di Novara e Alessandria. La segreteria amministrativa avrà sede presso la Segreteria studenti della Facoltà di Medicina e Chirurgia con sede a Novara. La segreteria organizzativa avrà sede presso l’Ufficio di Presidenza della Facoltà di Medicina e Chirurgia con sede a Novara.

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Art. 10

Ammontare della quota di iscrizione e termini del versamento Il costo complessivo del corso di Master per ogni studente è di € 2.500, da versare in due rate su appositi bollettini postali predisposti dalla segreteria studenti:

€ 1.500 al momento della formalizzazione dell’iscrizione al Master (termine ultimo il 15 febbraio 2008)

€ 1.000 entro il 30 maggio 2008

Art. 13

Domanda di ammissione alla selezione La domanda di ammissione alla selezione al Master deve essere stilata sui modelli disponibili presso la sezione modulistica master del sito dell’Ateneo http://www.rettorato.unipmn.it/studenti/iscriversi/segreterie/mod.htm#quattro e dovrà essere presentata all’Università degli Studi del Piemonte Orientale - Segreteria Studenti della Facoltà di Medicina e Chirurgia– Via Perrone, 18, 28100 Novara, dalla data di emanazione del bando al 4 gennaio 2008 ore 12.00. Alla domanda, in carta libera, dovranno essere allegati i seguenti documenti:

- dichiarazione sostitutiva di certificazione, ai sensi dell’art. 46 punto m) del D.P.R. 28/12/2000, n. 445, attestante il conseguimento del diploma di laurea, con indicazione di data, luogo di conseguimento e votazione di laurea riportata ovvero certificato di laurea;

- per gli Infermieri, possessori di titoli equiparati/equipollenti, dichiarazione sostitutiva di certificazione, ai sensi dell’art. 46 punto m) del D.P.R. 28/12/2000, n. 445, attestante il conseguimento dei titoli equiparati ed equipollenti, ai sensi della vigente normativa, e dichiarazione sostitutiva di certificazione, ai sensi dell’art. 46 punto m) del D.P.R. 28/12/2000, n. 445 attestante l’avvenuto conseguimento del diploma di Scuola Media Superiore;

- per tutti, curriculum vitae et studiorum, datato e firmato, e che verrà valutato in sede di prova di ammissione;

- ulteriori titoli che si desidera sottoporre alla valutazione della prova di ammissione, corredato da un elenco dei titoli dei quali si richiede la valutazione.

E’ ammessa la spedizione postale e farà fede il timbro postale.

Art. 14 Data di pubblicazione della graduatoria

La graduatoria sarà visibile dal 28 gennaio 2008 sul sito della Facoltà “ http://www4.med.unipmn.it/edu/corsi/master/ “ e presso la Segreteria Studenti della Facoltà di Medicina e Chirurgia della Facoltà (via Perrone 18 – Novara).

Art. 15

Domanda di iscrizione al Master L’iscrizione dovrà effettuarsi dal 29 gennaio 2008 ed entro il giorno 15 febbraio 2008, presso la Segreteria Studenti della Facoltà di Medicina e Chirurgia (via Perrone 18 – Novara), presentando i seguenti documenti:

domanda di immatricolazione indirizzata al Magnifico Rettore dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale su carta resa legale da € 14,62, scaricabile dal sito http://www.rettorato.unipmn.it/studenti/iscriversi/segreterie/mod.htm#quattro, e in distribuzione presso la Segreteria studenti (via Perrone, 18 – Novara);

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dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà in cui l’ammesso dichiari di non essere iscritto ad altri Corsi di studio presso questo o altro Ateneo o altra Scuola;

n. 2 fotografie formato tessera, utili al rilascio del libretto-tessera di riconoscimento e di iscrizione.

Qualora il candidato non effettui l’iscrizione nei tempi su indicati perderà la posizione in graduatoria e sarà iscrivibile il primo escluso.

• Sono di conseguenza modificati, nei termini sopra riportati, gli articoli 6, 7, 8, 10, 13, 14 e 15 del D.R. 521/2007 del 21/11/2007, riportanti in rubrica rispettivamente: “Modalità di attestazione della Frequenza”, “Numero massino di studenti e modalità di selezione dei partecipanti”, “Periodo e sede di svolgimento del corso”, “Ammontare della quota di iscrizione e termini del versamento”, “Domanda di ammissione alla selezione”, “Data di pubblicazione della graduatoria”, “Domanda di iscrizione al Master”;

IL RETTORE

Prof. Paolo GARBARINO F.to Paolo GARBARINO

Il Senato Accademico all’unanimità ratifica il suddetto decreto.

****************** 8/2007/3.7

Il Presidente illustra il sottoriportato decreto d’urgenza.

Decreto Rettorale d’Urgenza Repertorio n. 58/2007 Prot. n. 27468 del 07/12/2007 Tit. III Cl. 7 Oggetto: istituzione ed attivazione, presso la Facoltà di Scienze MFN, per l’a.a. 2007/2009,

della I edizione del Corso di Perfezionamento in “Monitoraggio e Valutazione del Rischio Ambientale”

IL RETTORE VISTO l’art. 30 dello Statuto dell’Università; VISTO l’art. 31 del Regolamento Didattico di Ateneo; VISTO l’art. 35 del Regolamento Didattico di Ateneo; VISTA la delibera n. 11/2002/2 del 26 novembre 2002 con cui il Senato

Accademico ha previsto che le attività didattiche post-lauream e di formazione ricorrente siano organizzate con la copertura totale delle spese per lo svolgimento dei corsi;

CONSIDERATA la nota prot. 1341 del 9/11/2007, il Consiglio della Facoltà di Scienze M.F.N. ha presentato richiesta di istituzione della I edizione del corso di Perfezionamento in “Monitoraggio e Valutazione del Rischio Ambientale”, per l’anno accademico 2007/2008;

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CONSIDERATO l’elevato interesse didattico dell’iniziativa, che vede il coinvolgimento di esperti internazionali della materia;

CONSIDERATA la nota prot. 14/07 del 5/12/2007 in cui l’Associazione ATF Ambiente Territorio e Formazione si rende disponibile a coprire eventuali costi relativi al percorso in oggetto sino a un massimo di € 20.000 e a farsi carico di 2 iscrizioni segnalati dalla dirigenza del Dipartimento Ambiente e Territorio della Provincia di Alessandria;

ACCERTATO che l’attivazione del corso di Perfezionamento in esame non comporta alcun onere a carico del bilancio di Ateneo;

CONSIDERATO l’indifferibile urgenza legata all’inizio delle attività che comporta il passaggio in tempo non più utile per le prossime sedute del Senato Accademico e del Consiglio di Amministrazione, previste rispettivamente per il 10 dicembre 2007 e per il 21 dicembre 2007;

VISTO l’art. 12 dello Statuto di Ateneo che conferisce al Rettore, nelle ipotesi di indifferibile urgenza, il potere di sostituirsi temporaneamente agli organi accademici collegiali presieduti;

RITENUTA pertanto l’urgenza e la necessità di procedere quanto prima all’approvazione dell’ordinamento didattico e del piano amministrativo finanziario del corso in oggetto;

DECRETA

1. E’ istituito ed attivato, presso la Facoltà di Scienze MFN, per l’anno accademico

2007/2008, la I edizione del Corso di Perfezionamento in “Monitoraggio e Valutazione del Rischio Ambientale”, secondo l’ordinamento didattico e le disposizioni amministrative di seguito riportate:

CORSO DI PERFEZIONAMENTO

in “MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL RISCHIO AMBIENTALE”

(a.a. 2007/2008) (I ed.)

Art. 1 Tipologia, durata e denominazione del Corso Il corso è denominato “Monitoraggio e Valutazione del Rischio Ambientale”, ed è un corso di perfezionamento con durata biennale, organizzato dalla Facoltà di Scienze MFN, avente sede ad Alessandria, nel periodo dicembre 2007- settembre 2009. Il corso di perfezionamento è composto da 6 moduli integrati. E’prevista inoltre la possibilità che si possa frequentare anche uno solo dei corsi integrati come Corso di Aggiornamento sulla specifica tematica, tale corso di aggiornamento prenderà il nome dal titolo del corso integrato e sarà della durata di una settimana circa, sempre realizzato dalla Facoltà Scienze MFN di Alessandria.

Art. 2 Titolo di studio per l’accesso al corso Per il corso di perfezionamento possono presentare domanda coloro che abbiano acquisito la laurea triennale o magistrale. Per i corsi di aggiornamento è richiesto il previo conseguimento del diploma di maturità o titolo equipollente (titolo necessario per l’iscrizione a corsi universitari). Per entrambi i corsi è consigliato possedere un livello medio nella conoscenza della lingua inglese

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Art. 3 Obiettivi formativi e potenziali sbocchi professionali Il corso di perfezionamento si propone di raggiungere l’obiettivo di trasferire nella didattica a livello universitario quelle esperienze della ricerca (sia dei Dipartimenti dell’Università deglie Studi del Piemonte Orientale sia delle più avanzate esperienze internazionali) che maggiormente permettano agli operatori del settore ambientale (sia degli enti pubblici che delle società private) un approfondimento aggiornatissimo nei settori più importanti della propria attività. I settori di approfondimento considerati in questo percorso formativo riguardano i temi del monitoraggio biologico-chimico dell’analisi di rischio sanitario e ambientale. In tema di sbocchi professionali, la possibilità di mettere a disposizione dell’utenza le esperienze della ricerca ambientale più avanzata permetterà ai discenti già inseriti nel mondo del lavoro quella crescita culturale che consentirà loro di svolgere al meglio le proprie attività. I giovani ancora in cerca di un’occupazione avranno l’opportunità di offrire ad enti pubblici e privati un curriculum più adeguato per affrontare i problemi teorico pratici, quali ad esempio, quelli relativi ai programmi di monitoraggio e certificazione ambientale; tali conseguenze risultano infatti fondamentali per affrontare adeguatamente percorsi di pratiche VIA, di certificazione ambientale, ect…. La domanda potenziale dovrebbe risultare differente per i vari corsi proposti nel percorso formativo. Dai 16-20 iscritti nei corsi nei quali è rilevante l’attività didattico-sperimentale di laboratorio (quali ad es. sistemici biomonitoraggio e analisi del rischio ecologico) ai 40-60 iscritti ai corsi teorico-pratici di più ampia applicazione e più strettamente aderenti alle richieste di approfondimento della normativa ambientale vigente (DL 156/2006), quali ad es. la valutazione del rischio sanitario. I corsi saranno tenuti in lingua inglese con traduzione in italiano per renderli disponibili anche a livello internazionale e agevolare pertanto il processo di internazionalizzazione della Facoltà di Scienze MFN e dell’Ateneo. Art. 4 Piano didattico Il Corso di perfezionamento sarà articolato in 6 moduli sotto elencati: modulo integrato SSD moduli singoli CFU Ore

Utilizzo molluschi in gabbia su 2 livelli per il monitoraggio delle acque Approccio su due livelli per MED POL Biomarker citochimici Biomarker biochimici

Sistemi di biomonitoraggio mediante organismi sentinella

BIO 07

Utilizzo del Sistema Esperto sviluppato dal DISAV

5 40

Basi teoriche Principali tecnologie ecotossicologiche per la valutazione del rischio Principali tecnologie ecologiche per la valutazione del rischio

Analisi del rischio ecologico e della vulnerabilità della biodiversità (I)

BIO 07

Valutazione del rischio ecologico dei suoli, acque e sedimenti fluviali

5 50

Principali riferimenti normativi e principi generali

Analisi del rischio sanitario BIO 07

Sviluppo del modello concettuale e valutazione del rischio

5 50

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Utilizzo dei più diffusi sistemi di supporto decisionali quali ROM, REBECCA, GIUDITTA Test ecotossicologici Test ecologici valutazione Suoli, acque e sedimenti fluviali

Analisi del rischio ecologico e della vulnerabilità della biodiversità (II)

BIO 07

Sistema esperto di supporto decisionale

5 40

Inquinanti inorganici Valutazione della biodisponibilità degli inquinanti

CHIM 03 Inquinanti organici

5 40

Basi teoriche Utilizzo dei più diffusi sistemi di supporto decisionale ROM Utilizzo di microarray

Genomica ambientale BIO 07

Utilizzo della RT-PCR quantitativa

5 50

PROVA FINALE corso perfezionamento

5

Gli incontri saranno distribuiti nell’arco dell’anno accademico, da dicembre 2007 a giugno settembre 2009. Art. 5 Modalità di svolgimento delle attività didattiche Le ore saranno suddivise in lezioni teoriche ed esercitazioni utilizzando i laboratori di Facoltà e i laboratori di ricerca del Dipartimento di Scienze dell’Ambiente e della Vita Art. 6 Modalità di attestazione della frequenza E’ lasciata ai docenti dei singoli moduli la verifica della frequenza degli studenti. Art. 7 Numero massimo dei partecipanti Il numero massimo di partecipanti per il corso di perfezionamento è 16. Il numero massimo di partecipanti per ciascun corso di aggiornamento sarà funzione della capienza delle strutture utilizzate per la didattica. Art. 8 Modalità di ammissione e di iscrizione

L’ammissione al corso di perfezionamento e ai singoli corsi di aggiornamento avverrà in base all’ordine cronologico di presentazione della domanda. Le domande di iscrizione per il corso di perfezionamento e per i corsi di aggiornamento dovranno essere presentate alla segreteria studenti della Facoltà di Scienze MFN Via Lanza 11 entro il 14 dicembre 2007. Per il corso di perfezionamento si dovrà allegare

1) domanda di immatricolazione in bollo da € 14,62 indirizzata al Rettore su apposito modulo in distribuzione presso l’Ufficio di Segreteria o reperibile al sito http://www.rettorato.unipmn.it/studenti/iscriversi/segreterie/mod.php#quattro (si utilizzi il modulo previsto per i master)

2) quietanza di versamento del contributo di iscrizione al corso; 3) dichiarazione sostitutiva di certificazione, ai sensi dell’art. 46 punto m) del D.P.R.

28/12/2000, n. 445, attestante il conseguimento del diploma di laurea;

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Per i corsi di aggiornamento dovrà essere presentato la domanda di iscrizione al singolo modulo corredata da

1) dichiarazione sostitutiva di certificazione, ai sensi dell’art. 46 punto m) del D.P.R. 28/12/2000, n. 445, attestante il conseguimento del diploma di istruzione maturità;

2) quietanza di versamento del contributo di partecipazione al corso Art. 9 Ammontare quota di iscrizione, modalità e termini del versamento Il contributo per la partecipazione al Corso di Perfezionamento ammonta ad € 3.000,00. Coloro che otterranno il diritto all’iscrizione dovranno versare l’importo dovuto all’atto del perfezionamento della pratica di iscrizione. Il contributo per la partecipazione al singolo corso di aggiornamento ammonta a € 750,00 da versare al momento dell’iscrizione. Art. 10 Titolo di studio rilasciato Alla conclusione del Corso di Perfezionamento e successivamente alla prova finale, agli iscritti che a giudizio del Consiglio di Corso abbiano svolto le attività e adempiuto agli obblighi prescritti, è rilasciato dal Direttore del Corso un attestato finale di frequenza. Per gli iscritti ai soli corsi di aggiornamento, alla conclusione del corso stesso sarà rilasciato un attestato di frequenza a firma del Direttore del Corso. Art. 11 Numero minimo di studenti Per il corso di perfezionamento, il numero minimo di partecipanti è pari a 2 studenti. Per i corsi di aggiornamento, il numero minimo è fissato in 3 studenti, fermo restando che il Direttore del corso può decidere di attivare i singoli moduli purchè si autofinanzino. Inoltre il Direttore si riserva la possibilità di far partecipare personale dipendenti di enti, aziende senza costo alcuno, fermo restando il criterio dell’autofinanziamento. Art.12 Finanziamenti esterni La Fondazione ATF dichiara la propria disponibilità a coprire i costi del corso sino ad un massimo di € 20.000,00 come da lettera allegata, al fine di garantire l’alta qualità dei corsi.

Art. 13 Strutture didattiche e strumentazioni a disposizione Le strutture didattiche e le strumentazioni sono messe a disposizione dalla Facoltà di Scienze MFN e dai laboratori del Dipartimento di Scienze dell’Ambiente e della Vita.

Art. 14 Composizione del Consiglio del Corso di Studio Il Consiglio del Corso di Perfezionamento risulta composta dal Direttore del Corso e da due membri del Consiglio del Corso, designati dal Direttore. Si individua il Direttore nel Prof. Aldo VIARENGO.

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Art. 15 Struttura di afferenza amministrativo-contabile Si richiede l’afferenza amministrativo – contabile del Corso di Perfezionamento e dei corsi di aggiornamento al Centro di Gestione Autonoma del Dipartimento di Scienze Ambientali e della Vita. Budget del Corso di perfezionamento Costi Ricavi Docenza * 20.700,00 Finanziamenti da ATF 23.000,00 Quota Ateneo (10%) 2.000,00 Totale 23.000,00 Totale 23.000,00 * Il pagamento dell’attività di docenza (interna ed esterna) verrà definito dal Direttore del corso sulla base delle entrate.

IL RETTORE

Prof. Paolo GARBARINO F.toPaolo Garbarino

Il Senato Accademico all’unanimità ratifica il suddetto decreto.

****************** 4. Aggiornamento sui requisiti necessari dei corsi di studio 8/2007/4

OMISSIS

(Il Prof. Aldo MARTELLI lascia la seduta alle ore 11.30)

OMISSIS

(Il Prof. Andrea TUROLLA lascia la seduta alle ore 11.55)

****************** 5. Analisi degli indicatori per la programmazione triennale dell’Ateneo ex D.M. 18 ottobre 2007 prot. n. 506/2007 8/2007/5

OMISSIS

****************** (Il Prof. Alberto CASSONE lascia la seduta alle ore 12.00)

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6. Accordi, Convenzioni, Centri 6.1 Approvazione della proroga per la scadenza Consorzio per la Ricerca e l’Educazione Permanente – COREP 8/2007/6.1 Ufficio Ricerca scientifica e Relazioni Internazionali

Al Presidente del Senato Accademico

Su proposta del Consorzio per la Ricerca e l’Educazione Permanente - COREP, si sottopone a codesto spettabile Senato Accademico la proposta di approvazione della proroga della durata del Consorzio stesso.

L’Università degli Studi del Piemonte Orientale ha aderito al Consorzio in qualità di socio ordinario con deliberazione del Consiglio di Amministrazione n. 2/2000/10.5 del 15/05/2000, approvata dal Consiglio di Amministrazione del Consorzio in data 13/06/2000.

L’art. 3 dello Statuto del Consorzio fissa la durata dello stesso in 10 anni, prorogabile per un periodo analogo, con il consenso di almeno due terzi dei consorziati.

In vista della scadenza naturale del Consorzio, è stata richiesta ai Soci l’approvazione della suddetta proroga, che verrà approvata dall’Assemblea straordinaria del 12 dicembre 2007.

La proroga del Consorzio si rende necessaria per affrontare, nel decennio successivo, un percorso di modifica del ruolo e delle funzioni del Consorzio, al fine di agevolare l’interazione tra consorziati pubblici e privati per la realizzazione di politiche in materia di formazione e gestione dell’innovazione.

Si chiede a codesto spettabile Senato Accademico di esprimere il proprio parere in merito.

OMISSIS

IL SENATO ACCADEMICO PREMESSO che l’Università degli Studi del Piemonte Orientale ha aderito al Consorzio per la

Ricerca e l’Educazione Permanente - COREP in qualità di socio ordinario con deliberazione del Consiglio di Amministrazione n. 2/2000/10.5 del 15/05/2000, approvata dal Consiglio di Amministrazione del Consorzio in data 13/06/2000 ;

CONSIDERATO che l’art. 3 dello Statuto del Consorzio fissa la durata dello stesso in 10 anni,

prorogabile per un periodo analogo, con il consenso di almeno due terzi dei consorziati;

CONSIDERATO che in vista della scadenza naturale del Consorzio, è stata richiesta ai Soci

l’approvazione della suddetta proroga, che verrà approvata dall’Assemblea straordinaria del 12 dicembre 2007 ;

CONSIDERATO che la proroga del Consorzio si rende necessaria anche per affrontare, nel

decennio successivo, un percorso di modifica del ruolo e delle funzioni del Consorzio, al fine di agevolare l’interazione tra consorziati pubblici e privati per la realizzazione di politiche in materia di formazione e gestione dell’innovazione;

VISTA la legge n. 168 del 9/5/89; VISTO lo Statuto dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo

Avogadro” come modificato con D.R. n. 67 del 24/2/2003;

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con voto espresso nella forma di legge, all’unanimità

DELIBERA

1) di approvare la proroga della scadenza del Consorzio per la Ricerca e l’Educazione Permanente – COREP e l’adesione ad esso dell’Ateneo, ai sensi del vigente Statuto consortile.

****************** 6.2 Approvazione del Regolamento istitutivo del Centro di ricerca interdisciplinare per le metodologie innovative nelle biotecnologie 8/2007/6.2 Ufficio Ricerca scientifica e Relazioni Internazionali

Al Presidente del Senato Accademico

Su iniziativa del Dipartimento di Scienze dell’Ambiente e della Vita si sottopone a codesto spettabile Senato Accademico la proposta di costituzione del Centro Interdisciplinare per le Metodologie Innovative nelle Biotecnologie (CIMIB).

Il Centro ha come scopo la promozione e il coordinamento di studi e ricerche che consentano di sviluppare nuove metodologie o linee di pensiero nel settore delle biotecnologie utilizzando gli strumenti ed i metodi propri della proteomica, della metabolomica, e della “chemical biology”, nonché quello di attivare rapporti di collaborazione con . centri di ricerca nazionali ed internazionali operanti nel campo delle biotecnologie al fine di favorire un interscambio scientifico e culturale.

Il Centro, privo di autonomia finanziaria o contabile, ha sede, ai fini organizzativi ed amministrativi, presso il Dipartimento di Scienze dell’Ambiente e della Vita (DISAV).

Sono organi del Centro l'Assemblea dei componenti, il Coordinatore e il Comitato Tecnico Scientifico.

La costituzione del Centro non comporta oneri a carico del bilancio dell'Ateneo. Si chiede a codesto spettabile Senato Accademico di esprimere il proprio parere in merito.

OMISSIS

IL SENATO ACCADEMICO

PREMESSO che il Dipartimento di Scienze dell’Ambiente e della Vita di questo Ateneo ha

avanzato la proposta di costituzione del Centro Interdisciplinare per le Metodologie Innovative nelle Biotecnologie (CIMIB);

CONSIDERATO che il Centro ha come scopo la promozione e il coordinamento di studi e ricerche

che consentano di sviluppare nuove metodologie o linee di pensiero nel settore delle biotecnologie utilizzando gli strumenti ed i metodi propri della proteomica, della metabolomica, e della “chemical biology”, nonché quello di attivare rapporti di collaborazione con . centri di ricerca nazionali ed internazionali operanti nel campo delle biotecnologie al fine di favorire un interscambio scientifico e culturale;

CONSIDERATO che il Centro, privo di autonomia finanziaria o contabile, ha sede, ai fini

organizzativi ed amministrativi, presso il Dipartimento di Scienze dell’Ambiente e della Vita (DISAV);

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CONSIDERATO che sono organi del Centro l'Assemblea dei componenti, il Coordinatore e il Comitato Tecnico Scientifico;

VISTA la legge n. 168 del 9/5/89; VISTO lo Statuto dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo

Avogadro” come modificato con D.R. n. 67 del 24/2/2003; VISTO il Regolamento di Ateneo per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità

emanato con D.R. n. 475 del 30/12/2003; VISTO il Regolamento di Ateneo per l’istituzione di Centri Interdisciplinari emanato con

D.R. 342 del 26/8/2002; VISTA il provvedimento di approvazione del Dipartimento di Scienze dell’Ambiente e

della Vita; con voto espresso nella forma di legge, all’unanimità

DELIBERA

1) di esprimere parere favorevole all’istituzione del Centro Interdisciplinare per le Metodologie Innovative nelle Biotecnologie (CIMIB) secondo il sottoriportato Regolamento istitutivo;

2) il Coordinatore del Centro sarà nominato con Decreto Rettorale successivamente

all’elezione da parte del Comitato Tecnico Scientifico del Centro.

CENTRO INTERDISCIPLINARE PER LE METODOLOGIE INNOVATIVE NELLE BIOTECNOLOGIE (CIMIB)

REGOLAMENTO

Art. 1

Il Centro Interdisciplinare per le Metodologie Innovative nelle Biotecnologie (CIMIB) è costituito con Decreto Rettorale, previa deliberazione del Consiglio d'Amministrazione e parere del Senato Accademico. Art. 2

Il Centro ha come scopo la promozione e lo sviluppo della ricerca scientifica inerente il settore di pertinenza.

Compito precipuo del Centro è quello di promuovere l’approccio interdisciplinare alla ricerca e l’esercizio di attività gestionali e di servizio proprie di più strutture didattiche e scientifiche.

Sono in particolare obiettivi del Centro: • promuovere e coordinare studi e ricerche che consentano di sviluppare nuove metodologie o

linee di pensiero nel settore delle biotecnologie utilizzando gli strumenti ed i metodi propri della proteomica, della metabolomica, e della “chemical biology”.

• acquisire nuove apparecchiature che saranno messe a disposizione di tutti i ricercatori afferenti;

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• sviluppare le relazioni con istituzioni pubbliche e private e con il tessuto produttivo, in particolare provinciale e regionale, al fine di favorire il trasferimento delle conoscenze e l’innovazione tecnologica, tenendo anche conto della specificità del sistema produttivo territoriale;

• attivare rapporti di collaborazione con importanti centri di ricerca nazionali ed internazionali operanti nel campo delle biotecnologie al fine di favorire un interscambio scientifico e culturale;

• svolgere attività di alta formazione tecnico-scientifica nell’area delle biotecnologie. Art. 3

L’attività del Centro può essere coordinata con strutture già convenzionate con l’Università del Piemonte Orientale. Art. 4

Il Centro ha sede, ai fini organizzativi ed amministrativi, presso il Dipartimento di Scienze dell’Ambiente e della Vita (DiSAV) e dispone dei laboratori utilizzati dai gruppi di ricerca in campo chimico e biologico afferenti al CIMIB, situati in via Bellini 25/G, Alessandria.

Per la conduzione di attività specifiche, che saranno articolate in base ai piani ed ai programmi elaborati ed approvati dal C.T.S. (di cui all’ Art. 6), i Ricercatori afferenti al Centro, ma appartenenti ad enti esterni, potranno mettere a disposizione dei colleghi del Centro locali, attrezzature e risorse di cui sono responsabili nel proprio ente di appartenenza, fermo restante le idonee coperture assicurative.

Art. 5

Sono organi del Centro l'Assemblea dei componenti (di seguito denominata Assemblea), il Coordinatore e il Comitato Tecnico Scientifico (di seguito denominato CTS.). L'Assemblea è costituita da tutti i componenti del Centro ed è presieduta dal Coordinatore. L’Assemblea è convocata dal Coordinatore in via ordinaria almeno una volta all'anno e, in via straordinaria, su richiesta di almeno un terzo dei suoi membri. L'Assemblea elegge i componenti del CTS in una riunione appositamente convocata. L'Assemblea discute le linee guida della ricerca e della gestione del Centro, ed approva la relazione annuale sull’attività di ricerca presentata dal Coordinatore. Art. 6

L’attività del Centro è posta sotto la supervisione del CTS, eletto tra i membri dell’Assemblea in numero pari a cinque. Può fare parte del CTS personale esterno di alta qualificazione in numero non superiore a due, in qualità di membri aggiunti. I membri aggiunti hanno funzione consultiva, e non possono esprimere voto deliberativo. Il CTS si riunisce su convocazione del Coordinatore con una cadenza di almeno due volte l’anno, e comunque ogni volta che la convocazione sia richiesta da almeno due membri del CTS. La convocazione deve essere fatta, salvo casi di urgenza, con un anticipo di almeno sette giorni.

I membri del CTS durano in carica tre anni e sono rieleggibili. Al CTS sono riconosciute competenze in merito alla definizione delle linee guida delle

attività del Centro, alla supervisione dell’attuazione di dette attività, ed alla realizzazione concreta dell’interscambio di cui all’ Art. 2, e precisamente:

• definire i criteri, le metodologie e gli obiettivi delle attività del Centro; • programmare e coordinare l’attività di ricerca o di servizio; • verificare che l’attività si svolga in conformità a quanto prescritto dal presente atto e dalle

proprie deliberazioni; • provvedere ad informare in merito all’attività svolta dal Centro gli Organi competenti; • determinare i criteri di utilizzazione delle attrezzature per lo svolgimento delle attività;

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• approvare l’adesione di studiosi che ne abbiano fatta richiesta; • proporre la stipula di contratti e convenzioni la cui gestione amministrativa è affidata al

DiSAV, che potrà anche avvalersi del supporto di Enti opportunamente individuati dal CTS e la cui attività sarà regolata da una convenzione approvata con delibera del Consiglio di Dipartimento;

• deliberare sull'accettazione di donazioni e contributi la cui gestione amministrativa sarà soggetta alle stesse regole del punto precedente;

• deliberare su ogni altra attività attinente la gestione del Centro. • eleggere il Coordinatore del Centro;

Art. 7 Il Coordinatore del Centro è eletto tra i componenti del CTS, a maggioranza assoluta degli

aventi diritto al voto deliberativo, ed è nominato con Decreto Rettorale; dura in carica tre anni ed è rieleggibile.

Il Coordinatore ha le seguenti funzioni: • rappresenta il Centro; • sovrintende all’attività del Centro nello svolgimento materiale e quotidiano delle proprie

funzioni, e all’attuazione dei programmi prefissati; • è responsabile della conservazione delle attrezzature e/o beni assegnati al Centro; • convoca e presiede l'Assemblea secondo la cadenza prevista nell’ Art. 5; • convoca e presiede il CTS secondo la cadenza prevista nell’ Art. 6; • sottopone al CTS e all'Assemblea il programma di attività e la relazione annuale sulle

attività svolte; Il Coordinatore nomina un Vice che lo coadiuva nell’espletamento delle sue funzioni e lo

sostituisce in caso di sua assenza o impedimento. Art. 8

Le decisioni inerenti all’attività del Centro sono adottate a maggioranza assoluta dei componenti del CTS aventi diritto al voto deliberativo; in caso di parità prevale il voto del Coordinatore.

Le adunanze del CTS sono valide se partecipa la maggioranza assoluta dei componenti aventi diritto al voto deliberativo.

Si applicano le norme relative al funzionamento degli Organi collegiali universitari.

Art. 9 Il Centro non ha autonomia finanziaria o contabile. Il Centro può ricevere contributi da Enti o da privati. Gli eventuali finanziamenti assegnati al Centro saranno amministrati dal DiSAV, con

vincolo di destinazione al Centro stesso, che potrà provvedere a stipulare con altre Università ed Istituti di ricerca contratti e convenzioni relative all’attività del Centro.

I finanziamenti disposti per attività che devono essere svolte esclusivamente o prevalentemente presso un altro Ateneo, possono essere a questo trasferiti con il relativo vincolo di destinazione su richiesta del Coordinatore.

I beni mobili, acquistati con fondi assegnati al Centro, sono inventariati presso la struttura nella quale sono dislocati.

All’eventuale scioglimento del Centro i beni rimangono di proprietà dell’Ateneo.

Art. 10 L'adesione al Centro è individuale e può essere effettuata da esperti e cultori della materia

provenienti da istituzioni pubbliche e private mediante domanda scritta rivolta al Coordinatore del

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Centro e corredata da un progetto di ricerca in linea con le finalità del Centro. La domanda di adesione sarà accolta con la maggioranza assoluta del CTS e disposta con delibera del CTS medesimo.

Ciascun componente può rinunciare all'appartenenza al Centro mediante comunicazione scritta da inviare, almeno 3 mesi prima della data di rinuncia, al Coordinatore del Centro. Art. 11

Modifiche al presente Regolamento possono essere proposte dal CTS, previa approvazione dell'Assemblea, e rivolte agli Organi competenti.

Per quanto non espressamente previsto dal presente Regolamento si rinvia al Regolamento per l'Amministrazione, la Finanza e la Contabilità.

NORME TRANSITORIE

Al momento dell'approvazione del presente regolamento costituiscono il Comitato Promotore e sono membri di diritto dell’Assemblea:

Prof. Domenico Osella (DiSAV, UNIPMN) Prof. Aldo Viarengo (DiSAV, UNIPMN) Prof. ssa Graziella Berta (DiSAV, UNIPMN Prof. Mauro Botta (DiSAV, UNIPMN) Prof. Roberto Barbato (DiSAV, UNIPMN) Prof. Stefano Biffo (DiSAV, UNIPMN) Prof. Bruno Burlando (DiSAV, UNIPMN) Prof. Mauro Patrone (DiSAV, UNIPMN) Prof. Maria Cavaletto (DiSAV, UNIPMN) Prof. Mauro Ravera (DiSAV, UNIPMN) Dr. Lorenzo Tei (DiSAV, UNIPMN) Dr. Giuseppe Digilio (DiSAV, UNIPMN) Dr. Francesco Marsano (DiSAV, UNIPMN) Dr. Claudio Cassino (DiSAV, UNIPMN) Dr. Fabio Gosetti (DiSAV, UNIPMN)

Il Presidente di tale Comitato è il Prof. Domenico Osella. Entro e non oltre un mese dall'approvazione del presente Regolamento il Presidente del

Comitato Promotore convoca i partecipanti che hanno sottoscritto l’adesione al Centro al fine di costituire ufficialmente l'Assemblea ed eleggere i componenti del CTS.

Entro e non oltre un mese dalla sua costituzione il CTS si riunisce per procedere all'elezione del Coordinatore.

******************

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6.3 Approvazione dell’accordo tra l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, l’Università degli Studi di Torino, l’Università degli Studi del Piemonte Orientale e il Politecnico di Torino per la realizzazione di attività di ricerca nel campo del fotovoltaico organico 8/2007/6.3 Ufficio Ricerca Scientifica e Relazioni internazionali

Al Presidente del Senato Accademico

Su iniziativa del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Avanzate si sottopone a codesto spettabile Senato Accademico la proposta di sottoscrizione dell’accordo tra l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, l’Università degli Studi di Torino, l’Università degli Studi del Piemonte Orientale e il Politecnico di Torino per la realizzazione di attività di ricerca nel campo del fotovoltaico organico.

Il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Avanzate, e i Centri Interdisciplinari Nano-SiSTeMI e CIRCE che operano all’interno del Dipartimento, hanno da tempo sviluppato specifiche competenze scientifiche nel campo del fotovoltaico organico ed intendono promuovere programmi di attività di ricerca nel settore delle celle fotovoltaiche organiche.

In particolare, la collaborazione avrà ad oggetto lo sviluppo e la caratterizzazione di materiali per celle fotovoltaiche organiche, nonché le tecniche di realizzazione delle celle stesse.

L'Università del Piemonte Orientale mette a disposizione le competenze e le professionalità necessarie, nonché le risorse umane e strumentali del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Avanzate e dei Centri Interdisciplinari Nano-SiSTeMI e CIRCE da utilizzare per lo svolgimento delle attività di comune interesse.

La convenzione ha validità di tre anni. Per la realizzazione dell’accordo non sono previsti oneri a carico dell’Ateneo. Si chiede a codesto spettabile Senato Accademico di esprimere il proprio parere in merito.

OMISSIS

IL SENATO ACCADEMICO

PREMESSO che il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Avanzate ha proposto la

sottoscrizione di un accordo triennale tra l’Ateneo, l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, l’Università degli Studi di Torino e il Politecnico di Torino per la realizzazione di attività di ricerca nel campo del fotovoltaico organico;

CONSIDERATO che il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Avanzate, e i Centri

Interdisciplinari Nano-SiSTeMI e CIRCE che operano all’interno del Dipartimento, hanno sviluppato specifiche competenze scientifiche nel campo del fotovoltaico organico e intendono promuovere programmi di attività di ricerca nel settore delle celle fotovoltaiche organiche;

CONSIDERATO che per la realizzazione dell’accordo non sono previsti oneri a carico

dell’Ateneo; VISTA la legge n. 168 del 9/5/89; VISTO lo Statuto dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo

Avogadro” come modificato con D.R. n. 67 del 24/2/2003;

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VISTA la deliberazione del Consiglio del Dipartimento di Scienze e Tecnologie

Avanzate del 20 novembre 2007 con voto espresso nella forma di legge, all’unanimità

DELIBERA

1. di approvare la sottoscrizione dell’allegato accordo tra l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, l’Università degli Studi di Torino, l’Università degli Studi del Piemonte Orientale e il Politecnico di Torino per la realizzazione di attività di ricerca nel campo del fotovoltaico organico;

Convenzione

TRA

l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, Dipartimento di Ingegneria Elettronica, in

prosieguo denominata “Università Tor Vergata”, con sede legale in Roma (00173), Via Orazio

Raimondo n.18, c.f. n. 80213750583, in persona del Rettore e legale rappresentante pro tempore,

Prof. Alessandro Finazzi Agrò, nato a Roma il 30 maggio 1941, per la sua carica ed agli effetti del

presente atto domiciliato presso la sede dell’Università, a quanto segue autorizzato con delibera del

Consiglio di Amministrazione in data …………..

E

1) Il CNR Istituto di Struttura della Materia, con sede legale in Roma, via del Fosso del Cavaliere

100, Codice Fiscale 80054330586, qui di seguito denominato “Istituto”, rappresentato, in qualità di

Direttore, dal dott. Paolo Perfetti nato a Terni il 20.04.1942, per la carica ed agli effetti del presente

atto domiciliato presso la sede dell'Istituto, a quanto segue autorizzato con delega del Direttore del

Dipartimento Materiali e Dispositivi, prot. n. 56127 del 13.7.2007;

2) L’Università degli Studi di Torino, Dipartimento di Chimica Generale ed Organica Applicata,

Centro Interdipartimentale NIS, con sede legale in via Verdi 8, 10124 Torino, Codice Fiscale

80088230018, Partita Iva 02099550010 qui di seguito denominata “Università di Torino”, in

persona del Rettore e legale rappresentante pro tempore, Prof. Ezio Pelizzetti, nato a Santhià (VC) il

16 febbraio 1944 per la carica ed agli effetti del presente atto domiciliato in corso Casale 311/c,

Torino 10132, a quanto segue autorizzato con delibera del Consiglio di Amministrazione in data

………

3) Il Politecnico di Torino, con sede legale in C.so Duca degli Abruzzi 24, 10121 Torino, Codice

Fiscale 00518460019, qui di seguito denominato “Politecnico di Torino”, in persona del Rettore e

legale rappresentante pro tempore, Prof. Francesco Profumo, nato a Savona (SV) il 3.5.1953,

domiciliato per il presente atto in Torino, C.so Duca degli Abruzzi n. 24, a quanto segue autorizzato

con delibera della Commissione Enti Esterni in data ………….;

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4) L’Università del Piemonte Orientale "Amedeo Avogadro", Dipartimento di Scienze e Tecnologie

Avanzate, Centri Interdisciplinari Nano-SiSTeMI e CIRCE, con sede legale in via Duomo 6, 13100

Vercelli, Codice Fiscale 94021400026, Partita I.V.A. 01943490027 qui di seguito denominata

"Università del Piemonte Orientale" in persona del Rettore e legale rappresentante pro tempore,

Prof. Paolo Garbarino, nato a Canelli (AT) il 27.02.1954 per la carica ed agli effetti del presente

atto domiciliato in via Duomo 6, 13100 Vercelli, a quanto segue autorizzato con delibera del Senato

Accademico in data 10 Dicembre 2007.

PREMESSA

CONSIDERATO che le Università ed i Centri di Ricerca sono un centro primario della ricerca

scientifica nazionale e che è loro compito elaborare e trasmettere criticamente le conoscenze

scientifiche, anche promuovendo forme di collaborazione con Istituti extra-universitari pubblici o

privati;

VISTA la legge n. 341 del 19.11.1990;

VISTO lo Statuto dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, adottato con D.R. del

10.3.1998;

CONSIDERATO che l’Università Tor Vergata è sede del Polo Solare Organico- Regione Lazio

(CHOSE);

CONSIDERATO che il Dipartimento di Ingegneria Elettronica dell’Università degli Studi di

Roma “Tor Vergata” ha un particolare interesse all’approfondimento delle tematiche relative al

fotovoltaico organico;

CONSIDERATO che il CNR Istituto di Struttura della Materia di Roma ha come scopo

istituzionale quello di incrementare la ricerca nel campo della sintesi e caratterizzazione di materiali

innovativi con particolare riguardo alla loro funzionalità ed al loro possibile impiego nel campo

della dispositivistica avanzata e che intende promuovere programmi di attività di ricerca nel settore

del fotovoltaico organico;

CONSIDERATO che il Dipartimento di Chimica Generale ed Organica Applicata ed il Centro

Interdipartimentale NIS dell’Università degli Studi di Torino, interessati all’approfondimento delle

tematiche relative alle fonti energetiche alternative, hanno da tempo sviluppato specifiche

competenze scientifiche nel campo del fotovoltaico organico ed intendono promuovere programmi

di attività di ricerca nel settore delle celle fotovoltaiche organiche;

CONSIDERATO che il Politecnico di Torino ha un particolare interesse all’approfondimento delle

tematiche relative al fotovoltaico organico ed ha l’intenzione di promuovere programmi di ricerca

nel settore delle celle fotovoltaiche organiche;

CONSIDERATO che il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Avanzate, ed i Centri

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Interdisciplinari Nano-SiSTeMI e CIRCE dell’Università del Piemonte Orientale, interessati

all’approfondimento delle tematiche relative alle fonti energetiche alternative, hanno da tempo

sviluppato specifiche competenze scientifiche nel campo del fotovoltaico organico ed intendono

promuovere programmi di attività di ricerca nel settore delle celle fotovoltaiche organiche;

CONSIDERATO che le Parti hanno un reciproco interesse ad addivenire ad una collaborazione,

finalizzata al raggiungimento di obiettivi comuni ed alla promozione delle proprie attività nei

rispettivi campi di azione;

TUTTO CIO’ PREMESSO

SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE

ART. 1

Le premesse costituiscono parte integrante e sostanziale della presente intesa.

ART. 2

Con la presente convenzione le Parti si impegnano a collaborare per la realizzazione di attività di

ricerca nel campo del fotovoltaico organico

In particolare, la collaborazione avrà ad oggetto:

a) Sviluppo di materiali per celle fotovoltaiche organiche;

b) Caratterizzazione di materiali per celle fotovoltaiche organiche;

c) Tecniche di realizzazione di celle fotovoltaiche organiche;

ART. 3

L’Università Tor Vergata mette a disposizione le competenze e le professionalità necessarie,

nonché le risorse umane e strumentali del Dipartimento di Ingegneria Elettronica da utilizzare per lo

svolgimento delle attività di comune interesse.

Il CNR, Istituto di Struttura della Materia si impegna a mettere a disposizione le competenze e le

professionalità necessarie, nonché le risorse umane e strumentali.

L’Università di Torino mette a disposizione le competenze e le professionalità necessarie, nonché le

risorse umane e strumentali del Dipartimento di Chimica Generale ed Organica Applicata e del

Centro Interdipartimentale NIS da utilizzare per lo svolgimento delle attività di comune interesse.

Il Politecnico di Torino mette a disposizione le competenze e le professionalità necessarie, nonché

le risorse umane e strumentali da utilizzare per lo svolgimento delle attività di comune interesse.

L'Università del Piemonte Orientale mette a disposizione le competenze e le professionalità

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necessarie, nonché le risorse umane e strumentali del Dipartimento di Scienze e Tecnologie

Avanzate e dei Centri Interdisciplinari Nano-SiSTeMI e CIRCE da utilizzare per lo svolgimento

delle attività di comune interesse.

Ulteriormente, al fine di espletare le attività di ricerca, ciascuna delle Parti dietro richiesta di una

parte interessata potrà trasferire per un tempo determinato, definito attraverso un accordo scritto,

strumentazione presso la parte richiedente. Le eventuali spese di trasporto e assicurazione della

strumentazione sono a carico della parte richiedente.

ART. 4

Ogni attività prevista nella presente convenzione si esplicherà nel rispetto della normativa che

disciplina il funzionamento di ciascuna delle Parti.

Ove si intendano realizzare concordemente attività che, pur rientrando nella previsione del presente

accordo, per loro natura necessitino di una specifica regolamentazione, quali, tra le altre, iniziative

di tirocinio e stage, le Parti dovranno addivenire alla sottoscrizione di appositi atti, che, nel rispetto

di quanto sancito dalla normativa vigente nelle relative materie, ivi inclusa, per quanto riguarda le

attività interessate, quella inerente il riconoscimento di crediti formativi, dovranno essere conformi

a quanto pattuito nella presente convenzione.

ART. 5

I responsabili designati dalle Parti per la gestione delle attività oggetto del presente accordo sono:

a) per l’Università Tor Vergata il Prof. Aldo Di Carlo;

b) per il CNR Istituto di Struttura della Materia, la Dott.ssa Gentilina Rossi

c) per l’Università di Torino il Prof. Guido Viscardi;

d) per il Politecnico di Torino la Prof.ssa Elena Maria Tresso;

e) per l’Università del Piemonte Orientale il Prof. Leonardo Marchese

Ciascuna Parte si riserva il diritto di sostituire lo stesso con altro responsabile, dandone tempestiva

comunicazione alla controparte, qualora, nel corso dello svolgimento delle attività oggetto

dell’accordo, uno o più dei responsabili indicati si trovi impossibilitato a svolgere l’attività

richiesta.

ART. 6

Ciascuna Parte è esonerata da ogni responsabilità derivante dai rapporti di lavoro che venissero

instaurati dall’altra nell’ambito delle attività di cui alla presente convenzione.

Ciascuno dei contraenti garantisce:

a) una copertura assicurativa per la Responsabilità Civile per i danni che il proprio personale potrà

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causare nell’espletamento delle attività presso terzi;

b) una copertura assicurativa INAIL per infortuni sul lavoro e per malattie professionali a favore del

proprio personale.

Il personale di entrambe le Parti è tenuto ad uniformarsi ai regolamenti disciplinari e di sicurezza in

vigore nelle sedi di esecuzione delle attività attinenti alla presente convenzione, nel rispetto della

normativa per la sicurezza dei lavoratori di cui al decreto legislativo n. 626 del 1994 e successive

modificazioni e integrazioni.

ART. 7

Le Parti si danno atto dell’esigenza di tutelare e promuovere l’immagine dell’iniziativa comune e

quella di ciascuna di essa.

In particolare, il logo dell’Università Tor Vergata, quello del CNR Istituto di Struttura della

Materia, quello dell’Università di Torino, quello del Politecnico di Torino e quello dell’Università

del Piemonte Orientale potranno essere utilizzati nell’ambito delle attività comuni oggetto della

presente convenzione.

L’utilizzazione del logo dell’Università Tor Vergata, quello del CNR Istituto di Struttura della

Materia, quello dell’Università di Torino, quello dell’Università del Piemonte Orientale e quello del

Politecnico di Torino, straordinaria o estranea all’azione istituzionale corrispondente all’oggetto di

cui all’art.2 del presente atto, richiederà il consenso della Parte interessata.

ART. 8

I risultati della ricerca e degli studi svolti in collaborazione secondo lo spirito della presente intesa

avranno carattere riservato e potranno essere divulgati ed utilizzati da ciascuna Parte, in tutto o in

parte, con precisa menzione della collaborazione oggetto della presente intesa e previo assenso

dell’altra Parte. Qualora le Parti intendano pubblicare su riviste nazionali ed internazionali i risultati

delle ricerche in oggetto o esporli o farne uso in occasione di congressi, convegni, seminari o simili,

concorderanno i termini ed i modi delle pubblicazioni e, comunque, saranno tenute a citare l’intesa

nell’ambito della quale è stato svolto il lavoro di ricerca.

E’ CONSENTITO A CIASCUNA DELLE PARTI DI UTILIZZARE, ESCLUSIVAMENTE PER

USO INTERNO, DOCUMENTI, COGNIZIONI E QUANT’ALTRO SCATURISCA DALLE

ATTIVITÀ OGGETTO DEL PRESENTE ACCORDO.

ART. 9

I diritti patrimoniali sulle cognizioni, le invenzioni, i prototipi, il software, le metodiche, le

procedure, i data base e ogni altro prodotto d’ingegno risultanti dal lavoro di ricerca comune

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appartengono alle Parti in rapporto al contributo inventivo-creativo apportato dalle stesse, salvi i

diritti morali di coloro i quali hanno svolto l’attività di ricerca. Per quanto riguarda la destinazione

dei risultati corrispondenti alla quota di partecipazione dell’Università, quest’ultima sarà

regolamentata tenendo anche conto della disciplina prevista dagli artt. 64 e 65 del decreto

legislativo del 10 febbraio 2005, n. 30.

L’eventuale brevettazione dei risultati conseguiti in comune sarà oggetto di separato accordo tra le

Parti, previamente sottoposto all’approvazione dei rispettivi Organi competenti; in tal caso, le

eventuali pubblicazioni saranno subordinate all’espletamento di tutte le procedure atte alla

protezione brevettuale dei risultati.

ART. 10

La presente convenzione, che entra in vigore a decorrere dalla data di sottoscrizione, ha la durata di

3 anni e potrà essere rinnovata con atto aggiuntivo che richiami gli stessi contenuti e termini

riportati nel presente atto, previa delibera dei rispettivi Organi competenti.

ART. 11

Per tutte le controversie che dovessero insorgere tra le Parti dall’interpretazione e/o dall’esecuzione

del presente atto sarà competente in via esclusiva il Foro di Roma.

ART. 12

Il presente atto, redatto in cinque copie, è soggetto a registrazione in caso d’uso ai sensi degli artt. 5,

6 e 39 del D.P.R. n. 131 del 26.4.86 ed è esente da imposta di bollo ai sensi dell’art.16, all. b del

D.P.R. 642/72. Le spese per l’eventuale registrazione sono a carico della Parte richiedente.

Letto, approvato e sottoscritto.

Roma lì……………….

PER L’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI ROMA “TOR VERGATA”

IL RETTORE (Prof. Alessandro FINAZZI AGRO’)

PER IL CNR Istituto di Struttura della Materia

IL LEGALE RAPPRESENTANTE (Dott. Paolo PERFETTI)

PER L’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI TORINO

IL RETTORE (Prof. Ezio PELIZZETTI)

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PER IL POLITECNICO DI TORINO

IL RETTORE (Prof. Francesco PROFUMO)

PER L’UNIVERSITA’ DEL PIEMONTE ORIENTALE

IL RETTORE (Prof. Paolo GARBARINO)

****************** 6.4 Modifica dello Statuto dell’Associazione per lo sviluppo dell’Università nel territorio novarese 8/2007/6.4 DIVISIONE ATTIVITA’ ISTITUZIONALI E DEL PERSONALE

Al Presidente del Senato Accademico

Lo Statuto dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale prevede che l’Ateneo possa

stipulare accordi e convenzioni con altre istituzioni e con altri soggetti pubblici e privati per il raggiungimento delle proprie finalità istituzionali, per lo svolgimento di attività scientifiche di ricerca e per l’istituzione di strutture formative, anche al fine di consentire la nomina dei rappresentanti della Provincia e del Comune di Novara in seno al Consiglio di Amministrazione, ai sensi dell’art. 14, comma 2, lett. f) dello Statuto.

Il Senato Accademico ed il Consiglio di Amministrazione di questo Ateneo hanno approvato,

nel corso del 2006, sia l’Accordo di Programma tra questa Università, la Provincia e il Comune di Novara per la valorizzazione della presenza universitaria, sia il testo dello Statuto dell’Associazione per lo sviluppo dell’Università nel territorio novarese.

Dopo questo primo anno di attività è nata l’esigenza di apportare delle modifiche all’impianto

originario del suddetto statuto, sia per rendere più funzionali e efficienti i rapporti di governance interni ai vari organi statutari, in particolari i compiti del Consiglio di Amministrazione, sia per recepire all’interno dello Statuto, usufruendo dei relativi benefici fiscali, la normativa riguardante le organizzazioni non lucrative di utilità sociale (O.N.L.U.S.) prevista dal D.Lgs 460/1997 . Alla luce di quanto sopra esposto si chiede a codesto spettabile Senato Accademico di voler prendere in considerazione la proposta di modificazione del sopracitato Statuto

OMISSIS

IL SENATO ACCADEMICO

VISTO lo Statuto dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale“A. Avogadro” emanato con D.R. n. 539 del 12.12.2001, come modificato dal D.R. n. 67 del 24.02.03; VISTO il Regolamento di Ateneo per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità, emanato con D.R. n. 475 del 30.12.2003;

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VISTO il testo dello Statuto dell’Associazione per lo sviluppo dell’Università nel territorio novarese;

CONSIDERATA l’opportunità di rivedere il testo dello statuto in oggetto come da relazione

esplicativa ; VALUTATO ogni opportuno elemento con voto espresso nella forma di legge, all’unanimità

DELIBERA

1. Di approvare lo Statuto dell’Associazione per lo sviluppo dell’Università nel territorio novarese, con le opportune integrazioni e modifiche nel testo sotto riportato, evidenziate alla colonna b.

Testo A Testo B

Allegato “A” all’atto racc.30071 Associazione per lo sviluppo dell’Università

nel territorio novarese

STATUTO ART. 1

SOCI/ASSOCIATI Su iniziativa della Provincia di Novara, del Comune di Novara e dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “A. Avogadro” è stata costituita, ai sensi degli artt. 14* e ss. del Codice Civile, l’Associazione denominata : Associazione per lo sviluppo dell’Università nel territorio novarese.

ART. 2 SEDE

L’Associazione ha sede a Novara, in via Perrone 18 presso la Caserma Perrone. Potranno essere istituite sedi secondarie, succursali e rappresentanze anche altrove, se funzionali al perseguimento degli obiettivi di cui al successivo art. 3. La decisione sull'istituzione di sedi secondarie è

Allegato “A” all’atto racc.30071 Associazione per lo sviluppo dell’Università

nel territorio novarese- ONLUS

STATUTO ART. 1

SOCI/ASSOCIATI Su iniziativa della Provincia di Novara, del Comune di Novara e dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “A. Avogadro” è stata costituita, ai sensi degli artt. 14* e ss. del Codice Civile, l’Associazione denominata : Associazione per lo sviluppo dell’Università nel territorio novarese – O.N.L.U.S..

ART. 2 SEDE

L’Associazione ha sede a Novara, in via Perrone 18 presso la Caserma Perrone. Potranno essere istituite sedi secondarie, succursali e rappresentanze anche altrove, se funzionali al perseguimento degli obiettivi di cui al successivo art. 3. La decisione sull'istituzione di sedi secondarie è

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di competenza di soci fondatori

ART. 3 OBIETTIVI L’Associazione non ha scopo di lucro. Essa persegue finalità connesse al sostegno dell’istituzione universitaria nel territorio, al suo avanzamento scientifico-culturale e allo sviluppo delle interdipendenze che la legano con il sistema produttivo, con quello socio-sanitario, con i servizi sociali e della pubblica amministrazione. A questo scopo essa sarà in particolare destinata a sviluppare, con mezzi organizzativi e finanziari: - le iniziative destinate al completamento o al

rafforzamento dell’offerta formativa di livello universitario e delle relative infrastrutture e servizi di supporto;

- il sostegno della ricerca, della sperimentazione, del trasferimento tecnologico e dell’applicazione delle innovazioni che scaturiscono da studi ed esperienze di carattere universitario;

- le iniziative che prospettano l’apertura e l’integrazione nel contesto nazionale e internazionale delle istituzioni universitarie locali;

- la creazione di centri studi e/o di laboratori di eccellenza in ambiti disciplinari ed operativi di comprovato interesse;

- l’attivazione del coordinamento interistituzionale nell’ambito di progetti di formazione, di ricerca, di sperimentazione e di interscambio di conoscenza e di tecnologie;

- il sostegno di iniziative universitarie destinate alla valorizzazione delle competenze e delle professionalità acquisite da giovani neolaureati, alla creazione di nuove imprese, alla formazione di giovani ricercatori da inserire nelle attività locali,

di competenza di soci fondatori

ART. 3 OBIETTIVI L’Associazione non ha scopo di lucro, persegue esclusivamente finalità di solidarietà sociale ex art. 10 comma 1 lettera a) del Dlgs. 4.12.1997 n. 460. Essa persegue finalità connesse al sostegno dell’istituzione universitaria nel territorio, al suo avanzamento scientifico-culturale e allo sviluppo delle interdipendenze che la legano con il sistema produttivo, con quello socio-sanitario, con i servizi sociali e della pubblica amministrazione. A questo scopo, in particolare nei settori dell’istruzione, della formazione e della ricerca scientifica ex art. 10 comma 1 lettera b)punto 4; 5; 11;del Dlgs. 4.12.1997 n. 460., essa sarà destinata a sviluppare, con mezzi organizzativi e finanziari: - le iniziative destinate al completamento o al

rafforzamento dell’offerta formativa di livello universitario e delle relative infrastrutture e servizi di supporto;

- il sostegno della ricerca, della sperimentazione, del trasferimento tecnologico e dell’applicazione delle innovazioni che scaturiscono da studi ed esperienze di carattere universitario;

- le iniziative che prospettano l’apertura e l’integrazione nel contesto nazionale e internazionale delle istituzioni universitarie locali;

- la creazione di centri studi e/o di laboratori di eccellenza in ambiti disciplinari ed operativi di comprovato interesse;

- l’attivazione del coordinamento interistituzionale nell’ambito di progetti di formazione, di ricerca, di sperimentazione e di interscambio di conoscenza e di tecnologie;

- il sostegno di iniziative universitarie destinate alla valorizzazione delle competenze e delle professionalità acquisite da giovani neolaureati, alla creazione di nuove imprese, alla formazione di giovani ricercatori da inserire nelle attività locali, all’aggiornamento professionale di tecnici,

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all’aggiornamento professionale di tecnici, di ricercatori e di professionisti operanti nei settori pubblici e privati ed alla formazione post-laurea, in particolare attraverso il supporto alle scuole di dottorato di ricerca e/o scuole di alta formazione professionale e manageriale;

- l’istituzione di borse, di premi di studio e di stages per gli studenti universitari presso le imprese e gli Enti pubblici;

ART. 4 TIPOLOGIA DEGLI ASSOCIATI Gli associati si dividono nelle seguenti categorie: ASSOCIATI FONDATORI: sono i soggetti, pubblici o privati, che partecipano alla costituzione dell’Associazione sottoscrivendone l’atto costitutivo. ASSOCIATI ORDINARI: sono i soggetti pubblici o privati ammessi a far parte dell’Associazione dopo la sua costituzione, in conformità alle norme di cui al successivo art. 7. La qualità di associato non è trasmissibile a qualsiasi titolo e per qualsiasi causa.

ART. 5 AMMISSIONE DI NUOVI ASSOCIATI

Con delibera dell’Assemblea degli Associati, su proposta unanime dei Soci Fondatori, potranno essere ammessi altri associati, Fondatori o Ordinari, pubblici o privati, che siano interessati alle finalità dell’Associazione. All’atto dell’ammissione i nuovi associati devono impegnarsi a contribuire con una quota iniziale al fondo dell’Associazione e con una quota annuale di adesione nelle misure stabilite tempo per tempo dal Consiglio di Amministrazione.

di ricercatori e di professionisti operanti nei settori pubblici e privati ed alla formazione post-laurea, in particolare attraverso il supporto alle scuole di dottorato di ricerca e/o scuole di alta formazione professionale e manageriale;

- l’istituzione di borse, di premi di studio e di stages per gli studenti universitari presso le imprese e gli Enti pubblici;

L’Associazione si impegna a non svolgere attività diverse da quelle menzionate ad eccezione di quelle ad esse direttamente connesse ex art. 10 comma 1 lettera c)del Dlgs. 4.12.1997 n. 460.

ART. 4

TIPOLOGIA DEGLI ASSOCIATI Gli associati si dividono nelle seguenti categorie: ASSOCIATI FONDATORI: sono i soggetti, pubblici o privati, che partecipano alla costituzione dell’Associazione sottoscrivendone l’atto costitutivo. ASSOCIATI ORDINARI: sono i soggetti pubblici o privati ammessi a far parte dell’Associazione dopo la sua costituzione, in conformità alle norme di cui al successivo art. 7. La qualità di associato non è trasmissibile a qualsiasi titolo e per qualsiasi causa.

ART. 5 AMMISSIONE DI NUOVI ASSOCIATI

Con delibera dell’Assemblea degli Associati, su proposta unanime dei Soci Fondatori, potranno essere ammessi altri associati, Fondatori o Ordinari, pubblici o privati, che siano interessati alle finalità dell’Associazione. All’atto dell’ammissione i nuovi associati devono impegnarsi a contribuire con una quota iniziale al fondo dell’Associazione e con una quota annuale di adesione nelle misure stabilite tempo per tempo dal Consiglio di Amministrazione.

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ART. 6

PERDITA DELLA QUALITA’ DI ASSOCIATO

La qualità di associato si perde: - per recesso volontario, notificato con

almeno tre mesi di preavviso al Consiglio di Amministrazione tramite raccomandata A/R.; il recesso non dà diritto alla restituzione dei contributi versati a qualsiasi titolo. La facoltà di recesso non può essere esercitata dagli associati fondatori nei primi 3 anni di vita dell’Associazione, e per almeno 2 anni dagli associati ordinari. Il recesso ha effetto con lo scadere dell’anno in corso.

- per esclusione, deliberata a maggioranza dall’Assemblea degli Associati, qualora l’associato venga meno agli impegni assunti, danneggi gli interessi dell’Associazione mediante atti che ne compromettano o ne pregiudichino l’attività, non rispetti le disposizioni del presente Statuto o le determinazioni assunte nelle forme di rito dagli Organi dell’Associazione. All’associato escluso non compete alcun rimborso delle quote conferite o dei contributi da lui versati, né alcuna spettanza sul patrimonio sociale.

L’associato che receda ovvero l’associato escluso rimane in ogni caso obbligato nei confronti dell’Associazione per le somme dovute per il periodo antecedente il recesso o l’esclusione.

ART. 7 PATRIMONIO e FONDO DI GESTIONE

Ciascun associato, ad eccezione dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “A. Avogadro” che partecipa con esclusivo apporto scientifico e culturale, è tenuto al versamento di una quota sociale iniziale di € 5.000 E' inoltre previsto per gli associati, ad eccezione

ART. 6

PERDITA DELLA QUALITA’ DI ASSOCIATO

La qualità di associato si perde: - per recesso volontario, notificato con

almeno tre mesi di preavviso al Consiglio di Amministrazione tramite raccomandata A/R.; il recesso non dà diritto alla restituzione dei contributi versati a qualsiasi titolo. La facoltà di recesso non può essere esercitata dagli associati fondatori nei primi 3 anni di vita dell’Associazione, e per almeno 2 anni dagli associati ordinari Il recesso ha effetto con lo scadere dell’anno in corso.

- per esclusione, deliberata a maggioranza dall’Assemblea degli Associati, qualora l’associato venga meno agli impegni assunti, danneggi gli interessi dell’Associazione mediante atti che ne compromettano o ne pregiudichino l’attività, non rispetti le disposizioni del presente Statuto o le determinazioni assunte nelle forme di rito dagli Organi dell’Associazione. All’associato escluso non compete alcun rimborso delle quote conferite o dei contributi da lui versati, né alcuna spettanza sul patrimonio sociale.

L’associato che receda ovvero l’associato escluso rimane in ogni caso obbligato nei confronti dell’Associazione per le somme dovute per il periodo antecedente il recesso o l’esclusione.

ART. 7 PATRIMONIO e FONDO DI GESTIONE

Ciascun associato, ad eccezione dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “A. Avogadro” che partecipa con esclusivo apporto scientifico e culturale di pari valore, è tenuto al versamento di una quota sociale iniziale di € 5.000 E' inoltre previsto per gli associati, ad eccezione

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dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “A. Avogadro”, il versamento di una quota annua di € 5.000, il cui importo può essere variato dal Consiglio di Amministrazione. Il patrimonio sociale iniziale è costituito pertanto da € 10.000, che saranno versati entro 30 giorni dalla sottoscrizione dell'atto costitutivo da parte di: - Provincia di NOVARA - Comune di NOVARA Esso varierà a seguito dell’ingresso di nuovi associati. Il patrimonio sociale è inoltre costituito da ogni altro contributo, lascito, donazione, liberalità e rendita anche patrimoniale, che perviene all’Associazione per il raggiungimento dei propri scopi, da soggetti pubblici e privati, nazionali ed internazionali.

ART. 8

ESERCIZIO SOCIALE E CONTRIBUTI DEGLI ENTI ASSOCIATI

L’esercizio sociale e finanziario ha inizio con il 1° gennaio e termina con il 31 dicembre di ogni anno. Alla chiusura dell'esercizio finanziario il Consiglio di Amministrazione redige il bilancio e lo sottopone all'approvazione dell'Assemblea degli Associati. L’attività dell’Associazione viene organizzata sulla base di programmi annuali approvati dall’Assemblea degli Associati. Ciascuno degli associati, ad eccezione dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale, contribuisce periodicamente (sia inizialmente che nel prosieguo della vita sociale) in misura paritaria al sostentamento economico dell’Associazione, secondo quanto deliberato dal Consiglio di Amministrazione. I contributi determinati sono obbligatori per tutti gli associati, sempre esclusa l’Università degli Studi del Piemonte Orientale, ancorché assenti, astenuti o dissenzienti. Non è ammessa la distribuzione di utili.

dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “A. Avogadro” che partecipa con esclusivo apporto scientifico e culturale di pari valore, il versamento di una quota annua di € 5.000, il cui importo può essere variato dal Consiglio di Amministrazione. Il patrimonio sociale iniziale è costituito pertanto da € 10.000, che saranno versati entro 30 giorni dalla sottoscrizione dell'atto costitutivo da parte di: - Provincia di NOVARA - Comune di NOVARA Esso varierà a seguito dell’ingresso di nuovi associati. Il patrimonio sociale è inoltre costituito da ogni altro contributo, lascito, donazione, liberalità e rendita anche patrimoniale, che perviene all’Associazione per il raggiungimento dei propri scopi, da soggetti pubblici e privati, nazionali ed internazionali.

ART. 8

ESERCIZIO SOCIALE E CONTRIBUTI DEGLI ENTI ASSOCIATI

L’esercizio sociale e finanziario ha inizio con il 1° gennaio e termina con il 31 dicembre di ogni anno. Alla chiusura dell'esercizio finanziario il Consiglio di Amministrazione redige il bilancio e lo sottopone all'approvazione dell'Assemblea degli Associati. ex art. 10 comma 1 lettera g)del Dlgs. 4.12.1997 n. 460. L’attività dell’Associazione viene organizzata sulla base di programmi annuali approvati dall’Assemblea degli Associati. Ciascuno degli associati, ad eccezione dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale che partecipa con esclusivo apporto scientifico e culturale di pari valore, contribuisce periodicamente (sia inizialmente che nel prosieguo della vita sociale) in misura paritaria al sostentamento economico dell’Associazione, secondo quanto deliberato dal Consiglio di Amministrazione. I contributi determinati sono obbligatori per tutti

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ART. 9 STRUTTURA OPERATIVA

L’Associazione può avvalersi di una struttura operativa per il proprio funzionamento. Gli oneri per la costituzione ed il funzionamento della struttura operativa sono a carico dell’Associazione.

ART. 10

ORGANI DELL’ASSOCIAZIONE Gli Organi dell’Associazione sono: - l’Assemblea degli Associati; - il Presidente dell’Associazione; - il Comitato Tecnico – Scientifico; - il Consiglio di Amministrazione; - il Collegio dei Sindaci

ART. 11 ASSEMBLEA DEGLI ASSOCIATI

L’Assemblea degli Associati è formata dai rappresentanti degli Enti associati. Ogni Ente associato deve indicare il proprio rappresentante. L’indicazione del rappresentante è valida fino a nuova comunicazione; ogni partecipante all'Assemblea degli Associati può rappresentare solo un associato. Ogni Ente associato dispone di un voto in Assemblea degli Associati.

gli associati, sempre esclusa l’Università degli Studi del Piemonte Orientale che partecipa con esclusivo apporto scientifico e culturale di pari valore, ancorché assenti, astenuti o dissenzienti. Non è ammessa la distribuzione, anche in modo indiretto, di utili e avanzi di gestione nonché fondi, riserve o capitale durante la vita dell'organizzazione, a meno che la destinazione o la distribuzione non siano imposte per legge o siano effettuate a favore di altre ONLUS che per legge, statuto o regolamento fanno parte della medesima ed unitaria struttura Gli utili e gli avanzi di gestione sono impiegati per la realizzazione delle attività istituzionali e di quelle ad esse direttamente connesse.

ART. 9

STRUTTURA OPERATIVA L’Associazione può avvalersi di una struttura operativa per il proprio funzionamento. Gli oneri per la costituzione ed il funzionamento della struttura operativa sono a carico dell’Associazione.

ART. 10

ORGANI DELL’ASSOCIAZIONE Gli Organi dell’Associazione sono: - l’Assemblea degli Associati; - il Presidente dell’Associazione; - il Comitato Tecnico – Scientifico; - il Consiglio di Amministrazione; - il Collegio dei Sindaci

ART. 11

ASSEMBLEA DEGLI ASSOCIATI L’Assemblea degli Associati è formata dai rappresentanti degli Enti associati. Ogni Ente associato deve indicare il proprio rappresentante. L’indicazione del rappresentante è valida fino a nuova comunicazione; ogni partecipante all'Assemblea degli Associati può rappresentare solo un associato. Ogni Ente associato dispone di un voto in

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L’Assemblea degli Associati è convocata a mezzo fax o tramite lettera raccomandata del Presidente dell’Associazione inviata almeno 10 giorni prima della data dell’adunanza, e si tiene nel luogo indicato nell'avviso di convocazione, che può essere anche al di fuori della sede dell’Associazione. Nel caso in cui l’Assemblea degli Associati debba deliberare in merito a modifiche statutarie, l’avviso contenente l’ordine del giorno dovrà essere inviato ai componenti almeno 30 giorni prima della prevista adunanza. L’Assemblea degli Associati è presieduta dal Presidente dell’Associazione e può essere convocata in via ordinaria e straordinaria. L’Assemblea degli Associati si riunisce in seduta ordinaria almeno due volte l’anno: - entro il 31 dicembre di ogni anno per

l’approvazione del programma di attività e del bilancio previsionale per l’esercizio successivo, con relativo riparto delle quote di partecipazione degli associati, predisposti dal Consiglio di Amministrazione;

- entro il 31 marzo di ogni anno per l’approvazione del Bilancio dell’esercizio chiuso al 31 dicembre dell’anno precedente e della relazione del Consiglio di Amministrazione sull’attività svolta.

L’Assemblea degli Associati è convocata in seduta straordinaria ogni volta che lo richieda il Presidente dell’Associazione, il Consiglio di Amministrazione o i rappresentanti di almeno 1/10 degli associati. All’Assemblea degli Associati sono attribuite le seguenti funzioni: - nomina il Presidente dell’Associazione, i

componenti del Consiglio di Amministrazione ed il Collegio dei Sindaci;

- approva il programma annuale di attività sulla base degli indirizzi forniti dal Comitato Tecnico-Scientifico;

- approva il bilancio di previsione proposto dal Consiglio di Amministrazione;

- approva il bilancio consuntivo e la relazione del Consiglio di

Assemblea degli Associati. L’Assemblea degli Associati è convocata a mezzo fax o tramite lettera raccomandata del Presidente dell’Associazione inviata almeno 10 giorni prima della data dell’adunanza, e si tiene nel luogo indicato nell'avviso di convocazione, che può essere anche al di fuori della sede dell’Associazione. Nel caso in cui l’Assemblea degli Associati debba deliberare in merito a modifiche statutarie, l’avviso contenente l’ordine del giorno dovrà essere inviato ai componenti almeno 30 giorni prima della prevista adunanza. L’Assemblea degli Associati è presieduta dal Presidente dell’Associazione e può essere convocata in via ordinaria e straordinaria. L’Assemblea degli Associati si riunisce in seduta ordinaria almeno due volte l’anno: - entro il 31 dicembre di ogni anno per

l’approvazione del programma di attività e del bilancio previsionale per l’esercizio successivo, con relativo riparto delle quote di partecipazione degli associati, predisposti dal Consiglio di Amministrazione;

- entro il 31 marzo di ogni anno per l’approvazione del Bilancio dell’esercizio chiuso al 31 dicembre dell’anno precedente e della relazione del Consiglio di Amministrazione sull’attività svolta.

L’Assemblea degli Associati è convocata in seduta straordinaria ogni volta che lo richieda il Presidente dell’Associazione, il Consiglio di Amministrazione o i rappresentanti di almeno 1/10 degli associati. All’Assemblea degli Associati sono attribuite le seguenti funzioni: - nomina il Presidente dell’Associazione, i

componenti del Consiglio di Amministrazione ed il Collegio dei Sindaci;

- approva il programma annuale di attività sulla base degli indirizzi forniti dal Comitato Tecnico-Scientifico;

- approva il bilancio di previsione proposto dal Consiglio di Amministrazione;

- approva il bilancio consuntivo e la

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Amministrazione sull’attività svolta; - delibera sulle richieste di nuove adesioni; - delibera sulle modifiche dello Statuto e

sullo scioglimento dell’Associazione; - delibera, nell’ipotesi di scioglimento

dell’Associazione, sulla nomina di un liquidatore e sulla definizione dei suoi poteri;

L’Assemblea degli Associati convocata in seduta ordinaria o straordinaria è regolarmente costituita con la presenza della maggioranza degli associati; essa delibera validamente con il voto favorevole della maggioranza dei presenti. In seconda convocazione la deliberazione è valida qualunque sia il numero degli intervenuti. Per deliberare lo scioglimento dell’Associazione e la devoluzione del patrimonio occorre il voto favorevole di almeno 3/4 degli associati.

ART. 12 PRESIDENTE DELL’ASSOCIAZIONE

Il Presidente dell’Associazione è nominato, dall'Assemblea degli Associati, tra una rosa di nomi individuati da ciascun Socio Fondatore e dura in carica per cinque anni. L’incarico è a titolo gratuito. Il Presidente dell’Associazione ha la rappresentanza legale. Al Presidente dell’Associazione sono attribuite le seguenti funzioni: - convoca e presiede l’Assemblea degli

Associati; - convoca e presiede il Consiglio di

Amministrazione e ne dirige i lavori; - vigila sui servizi amministrativi e contabili; - assume per conto dell’Associazione gli

impegni connessi con l’attività dell’Associazione e stipula i relativi contratti;

- svolge compiti di coordinamento ed esercita,

relazione del Consiglio di Amministrazione sull’attività svolta;

- delibera sulle richieste di nuove adesioni; - delibera sulle modifiche dello Statuto e

sullo scioglimento dell’Associazione; - delibera, nell’ipotesi di scioglimento

dell’Associazione, sulla nomina di un liquidatore e sulla definizione dei suoi poteri;

L’Assemblea degli Associati convocata in seduta ordinaria o straordinaria è regolarmente costituita con la presenza della maggioranza degli associati; essa delibera validamente con il voto favorevole della maggioranza dei presenti. In seconda convocazione la deliberazione è valida qualunque sia il numero degli intervenuti. Per deliberare lo scioglimento dell’Associazione e la devoluzione del patrimonio occorre il voto favorevole di almeno 3/4 degli associati.

ART. 12

PRESIDENTE DELL’ASSOCIAZIONE Il Presidente dell’Associazione è nominato, dall'Assemblea degli Associati, tra una rosa di nomi individuati da ciascun Socio Fondatore e dura in carica per cinque anni. L’incarico è a titolo gratuito. Il Presidente dell’Associazione ha la rappresentanza legale. Al Presidente dell’Associazione sono attribuite le seguenti funzioni: - convoca e presiede l’Assemblea degli

Associati; - convoca e presiede il Consiglio di

Amministrazione e ne dirige i lavori; - vigila sui servizi amministrativi e contabili; - assume per conto dell’Associazione gli

impegni connessi con l’attività dell’Associazione e stipula i relativi contratti;

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in generale, tutte le attività che gli sono affidate;

- nomina un Vice Presidente che lo sostituisce in caso di impedimento o di assenza.

ART. 13

IL COMITATO TECNICO-SCIENTIFICO Il Comitato Tecnico-Scientifico è composto dal Rettore o suo delegato, dai Presidi delle Facoltà e dai Direttori di Dipartimenti che abbiano sede in provincia di NOVARA. Esso costituisce l'organo di consulenza e di indirizzo tecnico dell’Associazione. Al Comitato Tecnico-Scientifico sono attribuite le seguenti funzioni: - raccoglie e valuta le proposte di attività formulate dagli attori locali in relazione agli obiettivi espressi all'art. 3; - fornisce all’Assemblea degli Associati gli indirizzi per la predisposizione del programma di attività annuale; - fornisce al Consiglio di Amministrazione gli indirizzi di attuazione del programma di attività; - propone all'Assemblea degli Associati iniziative specifiche di coordinamento nell’ambito scientifico; - esprime il proprio parere su tutti gli aspetti tecnico-scientifici connessi alle finalità dell’Associazione.

ART. 14

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Il Consiglio di Amministrazione è nominato dall’Assemblea degli Associati è costituito da un rappresentante per ogni Ente associato. I componenti del Consiglio di Amministrazione durano in carica secondo quanto previsto dall'Atto costitutivo e sono rieleggibili. L’incarico è a titolo gratuito. Il Consiglio di Amministrazione è presieduto dal Presidente dell’Associazione che ne dirige i lavori. Il Consiglio di Amministrazione si riunisce presso la sede dell’Associazione o altrove

- svolge compiti di coordinamento ed esercita, in generale, tutte le attività che gli sono affidate;

- nomina un Vice Presidente che lo sostituisce in caso di impedimento o di assenza.

ART. 13

IL COMITATO TECNICO-SCIENTIFICO Il Comitato Tecnico-Scientifico è composto dal Rettore o suo delegato, dai Presidi delle Facoltà e dai Direttori di Dipartimenti che abbiano sede in provincia di NOVARA. Esso costituisce l'organo di consulenza e di indirizzo tecnico dell’Associazione. Al Comitato Tecnico-Scientifico sono attribuite le seguenti funzioni: - raccoglie e valuta le proposte di attività formulate dagli attori locali in relazione agli obiettivi espressi all'art. 3; - propone all’Assemblea degli Associati gli indirizzi per la predisposizione del programma di attività annuale; - propone al Consiglio di Amministrazione gli indirizzi di attuazione del programma di attività; - propone all'Assemblea degli Associati iniziative specifiche di coordinamento nell’ambito scientifico; - esprime il proprio parere su tutti gli aspetti tecnico-scientifici connessi alle finalità dell’Associazione.

ART. 14

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Il Consiglio di Amministrazione è nominato dall’Assemblea degli Associati e si compone di un nr. minimo di 3 componenti ad un massimo di nr. 11 componenti . I componenti del Consiglio di Amministrazione durano in carica (secondo quanto previsto dall'Atto costitutivo) cinque anni e sono rieleggibili. L’incarico è a titolo gratuito. Il Consiglio di Amministrazione è presieduto dal Presidente dell’Associazione che ne dirige i lavori.

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ogniqualvolta il Presidente dell’Associazione lo ritiene opportuno, previa comunicazione scritta inviata tramite posta raccomandata o telegramma o telex o telefax o con altri strumenti che diano prova di ricevuta, con almeno 10 giorni di anticipo, ridotti a tre nei casi di urgenza. Per la validità delle riunioni del Consiglio di Amministrazione è richiesta la presenza della maggioranza dei componenti; le deliberazioni sono prese a maggioranza assoluta dei presenti. In caso di parità prevale il voto del Presidente. Il Consiglio di Amministrazione è investito di tutti i poteri per l’ordinaria e la straordinaria amministrazione dell’Associazione. Al Consiglio di Amministrazione sono attribuite le seguenti funzioni: - propone il bilancio preventivo e il bilancio

consuntivo dell’Associazione e la relazione annuale sull’attività svolta all'approvazione dell’Assemblea degli Associati per l’approvazione;

- presiede in generale all’ordinaria e alla

straordinaria amministrazione dell’Associazione;

- può proporre all’Assemblea degli Associati modifiche allo statuto, lo scioglimento dell’Associazione e l’istituzione di sedi secondarie;

- può predisporre regolamenti interni relativi alle proprie funzioni, nonché ogni altro regolamento specifico, sottoponendoli all’Assemblea degli Associati per l’approvazione;

- stabilisce la quota iniziale e quella annuale di adesione al fondo dell’Associazione;

- dà attuazione al programma di attività annuale approvato dall’Assemblea degli Associati;

- predispone ogni anno una relazione sull’attività svolta.

ART. 15

IL COLLEGIO DEI SINDACI Il Collegio dei Sindaci è composto da tre

Il Consiglio di Amministrazione si riunisce presso la sede dell’Associazione o altrove ogniqualvolta il Presidente dell’Associazione lo ritiene opportuno, previa comunicazione scritta inviata tramite posta raccomandata o telegramma o telex o telefax o con altri strumenti che diano prova di ricevuta, con almeno 10 giorni di anticipo, ridotti a tre nei casi di urgenza. Per la validità delle riunioni del Consiglio di Amministrazione è richiesta la presenza della maggioranza dei componenti; le deliberazioni sono prese a maggioranza assoluta dei presenti. In caso di parità prevale il voto del Presidente. Il Consiglio di Amministrazione è investito di tutti i poteri per l’ordinaria e la straordinaria amministrazione dell’Associazione. Al Consiglio di Amministrazione sono attribuite le seguenti funzioni: - propone il bilancio preventivo e il bilancio

consuntivo dell’Associazione e la relazione annuale sull’attività svolta all'approvazione dell’Assemblea degli Associati per l’approvazione;

- presiede in generale all’ordinaria e alla straordinaria amministrazione dell’Associazione;

- può proporre all’Assemblea degli Associati modifiche allo statuto, lo scioglimento dell’Associazione e l’istituzione di sedi secondarie;

- può predisporre regolamenti interni relativi alle proprie funzioni, nonché ogni altro regolamento specifico, sottoponendoli all’Assemblea degli Associati per l’approvazione;

- stabilisce la quota iniziale e quella annuale di adesione al fondo dell’Associazione;

- elabora, redige e dà attuazione al programma di attività annuale approvato dall’Assemblea degli Associati;

- predispone ogni anno una relazione sull’attività svolta.

ART. 15

IL COLLEGIO DEI SINDACI

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componenti effettivi e due supplenti nominati dall’Assemblea degli Associati e dura in carica secondo quanto previsto dall'Atto costitutivo. Esso individua al suo interno un Presidente. Il Collegio dei Sindaci controlla l’amministrazione dell’Associazione, vigila sull’osservanza della legge, dell’atto costitutivo, accerta la regolare tenuta delle scritture contabili e ne riferisce all’Assemblea degli Associati, particolarmente in sede di esame dei bilanci. Ai Sindaci può essere richiesto da Presidente dell’Associazione di partecipare alle sedute del Consiglio di Amministrazione e dell’Assemblea degli Associati.

ART. 16 SCIOGLIMENTO E LIQUIDAZIONE

Lo scioglimento dell’Associazione è deliberato dall’Assemblea degli Associati in seduta straordinaria secondo le modalità indicate dal presente Statuto. In caso di scioglimento l’Assemblea degli Associati provvederà, se necessario, alla nomina di un liquidatore, determinandone i poteri. Il patrimonio netto risultante dalla liquidazione sarà devoluto a favore delle strutture dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “A. Avogadro operanti sul territorio novarese.

ART. 17 NORME DI RINVIO

Per quanto non previsto nel presente Statuto si richiamano le norme del Codice Civile e le restanti disposizioni vigenti in materia.

Il Collegio dei Sindaci è composto da tre componenti effettivi e due supplenti nominati dall’Assemblea degli Associati e dura in carica secondo quanto previsto dall'Atto costitutivo. Esso individua al suo interno un Presidente. Il Collegio dei Sindaci controlla l’amministrazione dell’Associazione, vigila sull’osservanza della legge, dell’atto costitutivo, accerta la regolare tenuta delle scritture contabili e ne riferisce all’Assemblea degli Associati, particolarmente in sede di esame dei bilanci. Ai Sindaci può essere richiesto da Presidente dell’Associazione di partecipare alle sedute del Consiglio di Amministrazione e dell’Assemblea degli Associati.

ART. 16 SCIOGLIMENTO E LIQUIDAZIONE

Lo scioglimento dell’Associazione è deliberato dall’Assemblea degli Associati in seduta straordinaria secondo le modalità indicate dal presente Statuto. In caso di scioglimento l’Assemblea degli Associati provvederà, se necessario, alla nomina di un liquidatore, determinandone i poteri. Il patrimonio netto risultante dalla liquidazione sarà devoluto a favore delle strutture dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “A. Avogadro operanti sul territorio novarese L’Associazione si impegna a devolvere il patrimonio dell’organizzazione, in caso di suo scioglimento per qualunque causa, ad altre organizzazioni non lucrative di utilità sociale o a fini di pubblica utilità conformemente a quanto statuito dall’ art. 10 comma 1 lettera f)del Dlgs. 4.12.1997 n. 460.

ART. 17 NORME DI RINVIO

Per quanto non previsto nel presente Statuto si richiamano le norme del Codice Civile e le restanti disposizioni vigenti in materia.

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****************** 7. Questioni relative al personale 7.1 Prof. Piercarlo GRIMALDI - Rilascio Nulla-Osta ai sensi dell’art. 1, comma 6, della Legge 210/98 così come modificato dall’art. 6, comma 1, della Legge 370/99 8/2007/7.1 Ufficio Personale Docente

Al Presidente del SENATO ACCADEMICO

Si porta a conoscenza di codesto Onorevole Senato che con nota Prot. n. 87/2007 del 29.08.2007 l’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche ha trasmesso il D.R. 35/07 del 18.07.2007 relativo al trasferimento con decorrenza 07.01.2008, del Prof. Piercarlo GRIMALDI, Professore STRAORDINARIO presso questo Ateneo, risultato idoneo nella procedura di trasferimento indetta dalla suddetta Università, per 1 posto di Professore di I fascia, Settore Scientifico-Disciplinare M-DEA/01 Discipline Demoetnoantropologiche. Detto trasferimento è stato formalizzato sotto condizione del rilascio del nulla osta da parte di questo Ateneo. Si porta a conoscenza di codesto Onorevole Senato che il Consiglio della Facoltà di LETTERE E FILOSOFIA di questo Ateneo, nella seduta del 24.10.2007, assunta al protocollo d’Ateneo n. 24115 del 29.10.2007, ha espresso parere favorevole circa il rilascio del nulla-osta inerente il trasferimento del Prof Piercarlo GRIMALDI con decorrenza al 07.01.2008, secondo quanto disposto dall’art. 6 della Legge 370/99; Si chiede, pertanto, a codesto Onorevole Senato di esprimersi circa il trasferimento presso l’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche del Prof. Piercarlo GRIMALDI con decorrenza al 07.01.2008.

OMISSIS

IL SENATO ACCADEMICO

Visto il T.U. delle disposizioni di legge sull’istruzione superiore approvato con R.D. 31.08.1933, n. 1592 e successive integrazioni e modificazioni;

Visto il “Regolamento recante modalità di espletamento delle procedure per il reclutamento dei professori universitari di ruolo e dei ricercatori, a norma dell’art. 1 della Legge 3 luglio 1998, n. 210” adottato dall’Ateneo;

Vista la Legge 19.10.1999, n. 370; Visto lo Statuto dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “A. Avogadro”, come modificato

con D.R. n. 67 del 24.02.2003; Vista la nota Prot. n. 87/2007 del 29.08.2007 con la quale l’Università degli Studi di Scienze

Gastronomiche richiede il trasferimento con decorrenza dal 07.01.2008 del Prof. Piercarlo GRIMALDI Professore STRAORDINARIO Settore Scientifico Disciplinare M-DEA/01 DISCIPLINE DEMOETNOANTROPOLOGICHE;

Considerato che il trasferimento è stato formalizzato a condizione del rilascio del nulla osta da parte di questo Ateneo;

Considerato che il Consiglio della Facoltà di Lettere e Filosofia di questo Ateneo, nella seduta del 24.10.2007, ha espresso parere favorevole circa il trasferimento del Prof. Piercarlo GRIMALDI con decorrenza al 07.01.2008;

Vista la relazione dell’Ufficio Personale Docente Valutato ogni opportuno elemento

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con voto espresso nella forma di legge, all’unanimità

DELIBERA

di esprimere parere favorevole circa l’anticipo della decorrenza del trasferimento del Prof. Piercarlo GRIMALDI al 07.01.2008.

****************** 7.2 Prof.ssa Francesca PERSICHETTI - chiamata diretta su un posto di II fascia per il S.S.D. BIO/18 GENETICA

8/2007/7.2 Ufficio Personale Docente

Al Presidente del SENATO ACCADEMICO Si comunica a codesto Senato Accademico che è pervenuta la delibera del 14.11.2007 con la quale il Consiglio della Facoltà di Scienze M.F.N. propone di chiamare, su un posto di ruolo di II fascia per il Settore Scientifico Disciplinare BIO/18 GENETICA la Dott.ssa Francesca PERSICHETTI, mediante chiamata diretta, ai sensi della Legge 04.11.2005, n. 230 – art. 1, comma 9 - recante “Nuove disposizioni concernenti i professori e i ricercatori universitari e delega al Governo per il riordino del reclutamento dei professori universitari”. Nella suddetta delibera viene illustrata la figura dello studioso attraverso la lettura del curriculum scientifico didattico e le lettere di presentazione. La Dott.ssa Francesca PERSICHETTI inizia la propria attività di ricerca come studente di laurea e successivamente di dottorato nel campo della genetica umana partecipando a studi di tipo popolazionistico e di “Positional Cloning” per la localizzazione, mediante “analisi del linkare”, di geni coinvolti in malattie ereditarie. Nel 1993, in qualità di Post-dottorando, si trasferisce nel Dipartimento di Neurogenetica Molecolare diretto dal Prof. J. F. GUSELLA presso il Massachusetth General Hospital di Boston (USA). Inizia la sua attività di ricerca sotto la supervisione del Prof. M. E. MacDonald nel cui laboratorio era stato recentemente isolato il gene responsabile per la Corea di “Huntington”, una malattia neurodegenerativa. In questo periodo si dedica allo studio della proteina codificata dal gene della malattia e denominata “huntingtin” la cui funzione normale era completamente sconosciuta. La Dott.ssa Francesca PERSICHETTI mediante lo studio di modelli in vitro, cellulari e animali, contribuisce alla caratterizzazione biochimica e funzionale della proteina normale e della sua forma mutata. Dal 1997 al 2003, con l’incarico professionale di “Assistant in Genetics” del Massachusetth General Hospital di Boston e successivamente con quello accademico di “Instructor in Neurology” della Facoltà di Medicina della Harward Medical School di Boston, continua la propria attività di ricerca in modo indipendente presso il Dipartimento di Neurogenetica Molecolare del M.G.H. Gli interessi di ricerca della Dott.ssa Francesca PERSICHETTI continuano ad essere rivolti alla Corea di Huntington e in particolare allo studio dei meccanismi di tossicità della proteina mutata e alla formazione delle inclusioni citoplasmatiche e nucleari che caratterizzano la patologia. Studia inoltre il coinvolgimento dei processi apoptotici nella fase presintomatica della malattia utilizzando come modello animale i topi Hdh Knock-in. Mediante metodiche di biologia molecolare e con l’impiego della tecnologia dei microarray, identifica alcuni geni i cui livelli di espressione sono alterati nelle prime fasi della malattia. Dal 2003 svolge la propria attività di ricerca indipendente e di insegnamento presso il Dipartimento di Neurobiologia della SISSA di Trieste in qualità di Professore a Contratto del Programma MIUR “Rientro dei Cervelli”. I suoi interessi di ricerca, svolti in collaborazione con il RIKEN, Wako, Giappone, si avvalgono dell’impiego di metodiche di genomica e proteomica per l’identificazione e caratterizzazione di geni e proteine coinvolte nei processi neurodegenerativi.

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Detta attività di ricerca e insegnamento è degnamente rappresentata da numerose pubblicazioni su alcune tra le più prestigiose riviste scientifiche internazionali quali Science, Nature Genetics, Human Molecular Genetics e Journal of Neuroscience. La Dott.ssa Francesca PERSICHETTI è stata, inoltre, “Visiting Scientist”” e “Research Fellow” presso il Massachusetth General Hospital di Boston (USA) e dal 1993 incaricata dal Ministero degli Affari Esteri per l’insegnamento delle tecniche di manipolazione del DNA presso l’università egiziana di Mansoura. Si ricorda a codesto Senato Accademico che il D.M. 08.05.2007 , n. 246 di ripartizione del Fondo di Finanziamento Ordinario delle Università per il 2007 stabilisce, in caso di chiamate dirette di cui all’art. 1, comma 9 della Legge 230/2005, con esclusione di quelle per “chiara fama”, interventi di cofinanziamento da parte del Ministero fino alla concorrenza del 95% dei costi iniziali delle qualifiche corrispondenti. Nel caso in specie, il cofinanziamento ministeriale, per il ruolo di Professore Associato non confermato è pari a € 49.344 del costo iniziale (corrispondente a € 51.941) a fronte di un costo medio a budget per un posto di ruolo di II fascia pari a € 70.000 comprensivo degli oneri a carico Ente. La Facoltà di Scienze M.F.N., pertanto, deve avere a disposizione nel proprio budget la quota a differenza pari a € 20.656, comprensiva del 5% di differenza sulla percentuale di cofinanziamento ministeriale e degli oneri a carico Ente. Si chiede pertanto a codesto spettabile Senato Accademico di esprimersi in merito alla chiamata della Prof.ssa Francesca PERSICHETTI su un posto di II fascia per il S.S.D. BIO/18 GENETICA presso la Facoltà di Scienze M.F.N., fermo restando che detta proposta sarà subordinata alla approvazione nonché al cofinanziamento da parte del Ministero, previa acquisizione del parere favorevole del CUN.

OMISSIS

IL SENATO ACCADEMICO

Vista la Legge 04.11.2005, n. 230 recante “Nuove disposizioni concernenti i professori e i ricercatori universitari e delega al Governo per il riordino del reclutamento dei professori universitari” e in particolare l’art. 1, comma 9; Vista la delibera del 14.11.2007 con la quale il Consiglio di Facoltà di Scienze M.F.N. propone di chiamare su un posto di ruolo di II fascia per il Settore Scientifico Disciplinare BIO/18 GENETICA la Dott.ssa Francesca PERSICHETTI, mediante chiamata diretta ai sensi della sopracitata normativa; Visto il Decreto Ministeriale del 8 maggio 2007 di ripartizione del Fondo di finanziamento ordinario (FFO) delle Università per l’anno 2007 e in particolar modo l’art. 5 riguardante le chiamate dirette nei ruoli dei docenti di studiosi ed esperti stranieri o italiani impegnati all’estero; Considerato che a favore di dette chiamate, con esclusione di quelle per “chiara fama”, è previsto l’intervento di cofinanziamento da parte del Ministero fino alla concorrenza del 95% dei costi iniziali delle qualifiche corrispondenti; Considerato che, nel caso in specie, il cofinanziamento ministeriale, per il ruolo di Professore Associato non confermato è pari a € 49.344 del costo iniziale (corrispondente a € 51.941) a fronte di un costo medio a budget per un posto di ruolo di II fascia pari a € 70.000 comprensivo degli oneri a carico Ente; Rilevato che la Facoltà di Scienze M.F.N. deve avere a disposizione nel proprio budget la quota a differenza pari a € 20.656, comprensiva del 5% di differenza sulla percentuale di cofinanziamento ministeriale e degli oneri a carico Ente; Tenuto conto che la suddetta chiamata sarà subordinata alla approvazione e al cofinanziamento da parte del Ministero, previa acquisizione del parere favorevole del CUN

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con voto espresso nella forma di legge, all’unanimità

DELIBERA di esprimere parere favorevole alla chiamata diretta sul posto di II fascia della Prof.ssa Francesca PERSICHETTI, per il Settore Scientifico Disciplinare BIO/18 GENETICA, a condizione che detta proposta sia subordinata alla approvazione e al cofinanziamento da parte del Ministero, almeno nella percentuale del 95% dei costi iniziali, previa acquisizione del parere favorevole del CUN.

****************** 7.3 Convenzione-Quadro tra l’Università degli Studi del Piemonte Orientale “A. Avogadro” e la Regione Piemonte per la realizzazione di attività formative per gli operatori del Servizio Sanitario Regionale, con particolare attenzione alla formazione manageriale in materia di sanità pubblica e di organizzazione e gestione sanitaria" 8/2007/7.3 Settore Organizzazione e Sviluppo Risorse Umane

Al Presidente del Senato Accademico

Da tempo la modernizzazione e il miglioramento del sistema sanitario nazionale sono al centro del dibattito politico e scientifico nazionale ed internazionale. Nell’ambito di tale dibattito si è affermata l’idea che la formazione è il punto di partenza determinante per il raggiungimento di tale modernizzazione e di alti livelli di efficacia, sicurezza ed efficienza del sistema sanitario nazionale e dei sistemi sanitari regionali.

A tale proposito il D.Lgs. 229/1999 ha demandato alle Regioni il compito di provvedere all’organizzazione e all’attivazione di corsi di formazione in ambito sanitario anche in collaborazione con le Università ed in quest’ottica la Regione Piemonte ha deciso di avviare il processo di creazione di una scuola di alta formazione alla cui realizzazione parteciperà anche l’Università degli Studi del Piemonte Orientale curando una Scuola di Governo per manager della sanità.

In vista di tale obiettivo l’Università degli Studi del Piemonte Orientale “A. Avogadro” si è attivata costituendo il Centro di Eccellenza Interfacoltà di Servizi in Management Sanitario (CEIMS) quale strumento di collaborazione e confronto tra il mondo accademico e gli operatori del Servizio Sanitario.

Ora con l’avvio delle attività del CEIMS si rende necessario un documento che disciplini i termini del rapporto di collaborazione tra l’Università e la Regione per l’avvio di progetti formativi in ambito sanitario.

Si sottopone, pertanto, a codesto spettabile Senato Accademico la proposta di sottoscrizione della Convenzione Quadro tra l’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro” e la Regione Piemonte per la realizzazione di attività formative per gli operatori del Servizio Sanitario Regionale, con particolare attenzione alla formazione manageriale in materia di sanità pubblica e di organizzazione e gestione sanitaria, tenendo conto delle esigenze formative che emergeranno dai Piani Sanitari Regionali e dagli indirizzi in materia dell’Amministrazione regionale.

L’Università, tramite il CEIMS, potrà proporre alla Regione o alle Aziende Sanitarie del Servizio Sanitario Regionale, progetti e percorsi formativi per la realizzazione dei quali il CEIMS e le AA.SS.RR. si impegnano a definire di volta in volta tramite appositi specifici accordi attuativi le caratteristiche delle singole iniziative da avviare definendo i piani finanziari degli stessi e

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concordando l’utilizzo a vario titolo del personale del SSR coinvolto nelle attività organizzative e didattiche.

Gli aspetti economici relativi alla realizzazione degli eventi formativi verranno disciplinati direttamente fra le singole AA.SS.RR. e il CEIMS con il monitoraggio di Università e Regione.

La Convenzione ha una durata triennale con facoltà di rinnovo alla scadenza. Si chiede a codesto spettabile Senato Accademico di deliberare in merito.

OMISSIS

IL SENATO ACCADEMICO PREMESSO che, alla luce del D.Lgs. 299/1999, la formazione ha assunto un ruolo

determinante nel processo di modernizzazione del sistema sanitario e nel perseguimento dell’obiettivo di garantire efficacia, sicurezza ed efficienza sia del Sistema Sanitario Nazionale che del Sistema Sanitario Regionale;

PREMESSO che il Decreto sopraccitato demanda alle Regioni l’organizzazione e

l’attivazione dei corsi di formazione in collaborazione con l’Università o con altri soggetti pubblici e privati;

CONSIDERATO che è interesse dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo

Avogadro” collaborare con la Regione Piemonte alla realizzazione di iniziative formative a favore del Sistema Sanitario Regionale;

VISTO che, con D.R. n. 81 del 13.2.2007, l’Ateneo si è attivato costituendo il Centro

di Eccellenza Interfacoltà di Servizi in Management Sanitario quale strumento di collaborazione e confronto tra il mondo accademico e gli operatori del Servizio Sanitario;

CONSIDERATO che, con l’avvio delle attività del CEIMS, si è manifestata l’esigenza

condivisa da Università e Regione Piemonte di convenzionarsi al fine di disciplinare i termini del rapporto di collaborazione e di favorire la realizzazione di attività formative per gli operatori del Servizio Sanitario Regionale, con particolare attenzione alla formazione manageriale in materia di sanità pubblica e di organizzazione e gestione sanitaria;

RILEVATO che la convenzione impegna l’Università, tramite il CEIMS, e la Regione

Piemonte tramite le Aziende Sanitarie Regionali, a definire di volta in volta, tramite specifici accordi attuativi, le caratteristiche delle singole iniziative, i piani finanziari correlati e l’utilizzo del personale del Sistema Sanitario Regionale;

CONSIDERATO che le singole iniziative formative verranno avviate tenendo conto delle

esigenze formative che emergeranno dai Piani Sanitari Regionali e dagli indirizzi che verranno dall’Amministrazione Regionale;

CONSIDERATO che la Convenzione sopracitata ha durata di tre anni con facoltà di rinnovo

alla scadenza;

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CONSIDERATO che la regolazione dei rapporti economici per la realizzazione degli eventi formativi avverrà direttamente fra le singole AA.SS.RR. e il CEIMS con il monitoraggio dell’Università e della Regione;

VISTA la Legge n. 168 del 09.05.1989 di istituzione del Ministero dell’Università e

della ricerca scientifica e tecnologica; VISTO lo Statuto dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale“A. Avogadro”,

emanato con D.R. n. 539 del 12.12.2001 come modificato con D.R. n. 67 del 24.02.2003, in particolare l’art. 5 che prevede che l’Università, per il raggiungimento delle proprie finalità istituzionali, può stipulare accordi e convenzioni con altre istituzioni di istruzione e con altri soggetti pubblici e privati, nazionali, dell’Unione Europea ed internazionali;

VISTO il Regolamento di Ateneo per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità

emanato con D.R. n. 475 del 30.12.2003; VALUTATO ogni opportuno elemento con voto espresso nella forma di legge, all’unanimità

DELIBERA

1. Di approvare il testo della Convenzione-Quadro che disciplina i rapporti tra l’Università

degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro” e la Regione Piemonte – per la realizzazione di attività formative per gli operatori del Servizio Sanitario Regionale, con particolare attenzione alla formazione manageriale in materia di sanità pubblica e di organizzazione e gestione sanitaria (Allegato 1);

2. Di autorizzare il Rettore alla sottoscrizione dell’atto nel testo allegato (Allegato 1). ALLEGATO 1 CONVENZIONE-QUADRO TRA L’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DEL PIEMONTE ORIENTALE “A. AVOGADRO” E LA REGIONE PIEMONTE PER LA REALIZZAZIONE DI ATTIVITÀ FORMATIVE PER GLI OPERATORI DEL SERVIZIO SANITARIO REGIONALE, CON PARTICOLARE ATTENZIONE ALLA FORMAZIONE MANAGERIALE IN MATERIA DI SANITÀ PUBBLICA E DI ORGANIZZAZIONE E GESTIONE SANITARIA

TRA l’Università degli Studi del Piemonte Orientale “A. Avogadro” (di seguito denominata Università) – c.f. 94021400026. – rappresentata dal Rettore Prof. Paolo Garbarino, nato a Canelli – AT – il 27.02.1954 e per la carica domiciliato a Vercelli in Via Duomo, 6;

E la Regione Piemonte ( di seguito denominata Regione) – c.f. 80087670016 – rappresentata dalla Presidente Prof.ssa Mercedes Bresso, nata a Sanremo – IM – il 12.07.1944 e per la carica domiciliata a Torino in Piazza Castello, 165.

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PREMESSO CHE:

- l’analisi e l’ammodernamento dei sistemi sanitari sono da tempo argomenti al centro del dibattito politico e scientifico nazionale ed internazionale;

- il D.Lgs. 229/1999 attribuisce alla formazione un ruolo determinante nel processo di modernizzazione del sistema sanitario e nel perseguimento dell’obiettivo di garantire efficacia, sicurezza ed efficienza all’assistenza prestata dal SSN e dai sistemi sanitari regionali;

- lo stesso decreto demanda alla Regione l’organizzazione e l’attivazione dei corsi di formazione in collaborazione con l’Università o con altri soggetti pubblici e privati;

- che lo Statuto dell’Università prevede che l’Ateneo possa stipulare accordi e convenzioni con altre istituzioni e con altri soggetti pubblici e privati per il raggiungimento delle proprie finalità istituzionali, per lo svolgimento di attività scientifiche di ricerca e per l’istituzione di strutture formative;

- l’Università del Piemonte Orientale, con le proprie strutture didattiche e di ricerca, è in grado di contribuire ai progetti oggetto della presente convenzione;

- l’Università del Piemonte Orientale con le proprie strutture didattiche e attraverso i propri Centri di Eccellenza è in grado di contribuire ad eventuali progetti ed iniziative formative nel campo della formazione manageriale con particolare riferimento ai contenuti di gestione della sanità e di organizzazione sanitaria;

- L’università del Piemonte Orientale ha costituito il Centro di Eccellenza Interfacoltà di Servizi in Management Sanitario (CEIMS), per fornire il proprio contributo e favorire il confronto tra il mondo accademico e quello dei professionisti del Servizio Sanitario.

- tenuto conto che tra le competenze dell’Assessorato alla tutela delle salute e Sanità rientra l’analisi dei bisogni formativi nell’ambito della programmazione e controllo della formazione continua degli operatori sanitari

- dato atto inoltre che l’Università rientra tra i provider accreditati per la formazione ECM;

SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE

Art. 1 Le premesse costituiscono parte essenziale ed integrante del presente atto.

Art. 2

La presente Convenzione - Quadro disciplina i rapporti tra l’Università e la Regione per la realizzazione di eventuali progetti e percorsi formativi nell’ambito della formazione manageriale degli operatori sanitari tenuto conto e sulla base delle esigenze di formazione in sanità presenti nella Regione coerentemente con la programmazione regionale in materia di formazione manageriale e degli indirizzi della stessa in materia sanitaria.

Art. 3

L’Università per il tramite del CEIMS potrà proporre alla Regione, ovvero alle Aziende Sanitarie

del Servizio sanitario regionale, in conformità alle finalità, ai principi ed ai criteri stabiliti nel presente atto, progetti e percorsi formativi utili ai fini di cui all’articolo precedente.

Ai fini dell’attivazione delle specifiche attività formative, il CEIMS e le AA.SS.RR., provvedono a stipulare appositi accordi attuativi sulla base dello schema tipo allegato alla presente a farne

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parte integrante e sostanziale (all. 1), contenenti anche i piani finanziari illustrativi dei singoli cicli formativi, dove dovranno essere esplicitati in particolare:

• numero di partecipanti; • numero di ore di progettazione; • ore di docenza dedicata alla formazione in aula (affidamenti interni - affidamenti

esterni); • utilizzazione di strutture didattiche (aule, laboratori, attrezzature, arredi e materiali

didattici); • utilizzazione di personale e di strutture amministrative di supporto.

Nell’ambito dell’attività di programmazione dell’Assessorato alla Tutela della Salute e Sanità della

Regione ed ispirandosi al principio dell’integrazione delle risorse del S.S.N. e dell’Università, le sopraccitate AA.SS.RR. potranno concordare con il CEIMS le modalità di utilizzazione del personale del SSR coinvolto, a vario titolo, nelle attività organizzative e didattiche svolte nel corso dei suddetti cicli formativi.

Art. 4

La regolazione dei rapporti economici per la realizzazione degli eventi formativi di cui alla presente

convenzione avverrà direttamente fra le singole AA.SS.RR. ed il CEIMS, mentre l’Università e la Regione provvederanno a monitorare l’applicazione della presente convenzione sia relativamente agli investimenti economici e sia in merito al numero e alla tipologia di attività formative organizzate nelle diverse realtà territoriali.

Art. 5

La presente Convenzione – Quadro ha durata triennale e si intende tacitamente rinnovata, qualora

nessuna delle parti proponga esplicita richiesta di integrazione o modifica, secondo le modalità indicate al punto seguente.

Art. 6

E’ fatta salva la possibilità di apportare, su proposta dei soggetti contraenti, eventuali integrazioni e

modifiche alla presente Convenzione – Quadro.

Art. 7 La presente Convenzione è soggetta a registrazione solo in caso d’uso ai sensi degli artt. 5 e 39 del

D.P.R. 26 aprile 1986 n. 131.

Art. 8 Per qualsiasi controversia inerente la presente Convenzione è competente il Foro erariale. Letto, confermato e sottoscritto. Università degli Studi del Piemonte Orientale Prof. Paolo Garbarino Regione Piemonte Prof.ssa Mercedes Bresso

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ALLEGATO 1

SCHEMA DI CONTRATTO PER LA REALIZZAZIONE DI EVENTI FORMATIVI TRA L’AZIENDA SANITARIA E L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DEL PIEMONTE

ORIENTALE (CEIMS)

L’Azienda Sanitaria ………………………………., c.f. ………………………, di seguito denominata Azienda, rappresentata dal Direttore Generale ………………… nato a …………….. il ……………….. domiciliato ai fini della presente convenzione a ……………………….. in ……………………

e

l’Università degli Studi del Piemonte Orientale “A.Avogadro” c.f. …………………… di seguito indicata come CEIMS, nella persona del Direttore, prof. Renato Balduzzi, nato a …………… il …………., domiciliato ai fini della seguente convenzione a Vercelli – Plazzo del Rettorato, Via Duomo, 6 autorizzato dal…………………………………….

premesso che

con DGR n. ……………….. del …………………….. la Giunta Regionale ha approvato la Convenzione – Quadro fra Regione ed Università del Piemonte Orientale “A. Avogadro” per quanto attiene alla formazione in area sanitaria così come previsto dal D.L.vo 502/92 e successive modificazioni, si conviene e si stipula quanto segue:

Art. 1

Il CEIMS e l’Azienda Sanitaria ……………………………………… sulla base di quanto

stabilito nella Convenzione – Quadro Università – Regione di cui alla DGR succitata, convengono che nell’ambito del fabbisogno formativo del personale dell’Azienda …………………, attiveranno le seguenti iniziative formative: ………………………………………………. ………………………………………………. ………………………………………………..

Il CEIMS procederà con la richiesta di riconoscimento dei crediti ECM per i sopra descritti corsi formativi.

Art. 2

Il CEIMS e l’Azienda Sanitaria ……………………… definiscono le modalità di utilizzo del personale del SSR coinvolto a vario titolo nelle attività organizzative e didattiche svolte nel corso dei suddetti cicli formativi determinandone anche il costo complessivo. Gli oneri finanziari conseguenti all’attivazione di quanto previsto nel presente accordo vengono quantificati secondo il seguente schema:

• numero di partecipanti;

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• numero di ore di progettazione; • ore di docenza dedicata alla formazione in aula (affidamenti interni - affidamenti

esterni); • utilizzo di strutture didattiche (aule, laboratori, attrezzature, arredi e materiali didattici); • utilizzo di personale e di strutture amministrative di supporto.

Art. 3

Al fine di garantire il regolare svolgimento dei corsi, il CEIMS contribuisce con proprie strutture, arredi, attrezzature e materiale didattico. In tale caso l’Università cura la gestione e la manutenzione delle strutture messe a disposizione dei corsi.

Art. 4

La natura dei dati trattati e le finalità del progetto formativo non esulano da quanto prescritto dal D.Lgs 30 giugno 2003 n. 196 e nello specifico da quanto prescritto dall’art. 18 e seguenti. L’Azienda provvede all’accertamento medico nei confronti dei discenti al fine di valutarne l’idoneità psico-fisica alla partecipazione ai corsi.

Art. 5

L’Azienda e l’Università convengono che le verifiche e/o le controversie relative al presente accordo, vedranno quale organo competente la Commissione Paritetica di cui all’art. 5 della Convenzione – Quadro regionale.

Art. 6

Il presente accordo attuativo ha durata ……………….. ed è rinnovabile attraverso apposito atto formale delle parti contraenti.

Letto, firmato e sottoscritto.

Il Direttore del CEIMS (Prof. Renato Balduzzi) _________________________________________

Il Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria ……………………….. _______________________________________________________

******************

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8. Questioni relative agli studenti 8.1 Riconoscimento titolo estero – Abbreviazione di corso di: Ianganaeva Elena Robertovna, Stephankovska Nataliya Adolfivna, Muntean Ludmilla, Friptu Veronica, Stratyeva Anzhela, Lungu Vitalie Victor, Leahu Vitalie, Talpalaru Stefan 8/2007/8.1 Ufficio Ordinamenti Didattici

AL PRESIDENTE DEL SENATO ACCADEMICO In relazione alle domande di iscrizione con abbreviazione di corso di Ianganaeva Elena Robertovna, Stephankovska Nataliya Adolfivna, Muntean Ludmilla, Friptu Veronica, Stratyeva Anzhela, Lungu Vitalie Victor, Leahu Vitalie, Talpalaru Stefan, per l’anno accademico 2007/2008, al corso di Laurea specialistica a ciclo unico in Medicina e Chirurgia, Classe 46/S - già oggetto, in data 23 ottobre 2007 di deliberazione del Consiglio della Facoltà di Medicina e Chirurgia, si chiede a Codesto Spettabile Senato Accademico di prendere in considerazione l’approvazione dell’allegata proposta di delibera.

OMISSIS

IL SENATO ACCADEMICO

VISTO il Regolamento sugli Studenti, di cui al R.D. 1269 del 4 giugno 1938; VISTA la Legge 19 ottobre 1999 n. 370; VISTO l’art. 6, comma 6, del D.M. 509 del 3 novembre 1999, disciplinante i requisiti

di ammissione ai corsi di studio e successive modifiche ed integrazioni; VISTI i DD.MM. 4 agosto 2000, 28 novembre 2000 e 2 aprile 2001 concernenti le

lauree, le lauree specialistiche e le lauree sanitarie; VISTO lo Statuto dell’Università approvato con Decreto Rettorale n. 539 del 12

dicembre 2001; VISTO il Regolamento Didattico di Ateneo adottato con Decreto Rettorale n. 1 del 12

ottobre 1999 e successive modificazioni; VISTA la delibera del Consiglio di Facoltà di Medicina e Chirurgia del 23 ottobre

2007; VISTA la nota M.I.U.R. del 21 marzo 2005 n. 658 inerente le disposizioni relative alla

immatricolazione dei cittadini stranieri a corsi di studio universitari – Disposizioni valide per il triennio 2005-2007;

CONSIDERATO che Ianganaeva Elena Robertovna, Lungu Vitalie Victor, Leahu Vitalie, Talpalaru Stefan hanno diritto, valutati i titoli in loro possesso ed in base alla normativa vigente, all’iscrizione con abbreviazione del percorso formativo ad un Corso di Studi presso un Ateneo italiano;

RITENUTO che Stephankovska Nataliya Adolfivna, Muntean Ludmilla, Friptu Veronica, Stratyeva Anzhela non hanno diritto all’iscrizione con abbreviazione del percorso formativo ad un Corso di Studi presso l’Università del Piemonte Orientale come stabilito nel Consiglio di Facoltà di Medicina e Chirurgia del 23 ottobre 2007;

con voto espresso nella forma di legge, all’unanimità

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DELIBERA

1. La Sig.ra Ianganaeva Elena Robertovna, di nazionalità russa, in possesso di Titolo

Accademico ottenuto il 10/07/2001 presso l’Università Statale di Medicina di Kazan – Federazione Russa, é ammessa, al VI Anno fuori corso del Corso di Laurea Specialistica a Ciclo Unico in Medicina e Chirurgia (classe 46/S) per l’Anno Accademico 2007-2008, con obbligo di sostenere i seguenti esami di profitto: • Prova di lingua italiana • Clinica Medica, • Clinica Chirurgica, • Pediatria Generale e Specialistica, • Ostetricia e Ginecologia, • Emergenze Medico-Chirurgiche, • Sanità Pubblica - Medicina del Lavoro - EBM • Medicina Legale, • Tesi di laurea • Tirocini professionalizzanti

2. Il Sig. Lungu Vitalie, di nazionalità moldava, in possesso di Titolo Accademico ottenuto il 06/07/2001 presso l’Università di Stato N. Testemitanu-Rep. Moldova, è ammesso al VI Anno fuori corso del Corso di Laurea Specialistica a Ciclo Unico in Medicina e Chirurgia (classe 46/S) per l’Anno Accademico 2007-2008, con obbligo di sostenere i seguenti esami di profitto: • Prova di lingua italiana • Clinica Medica, • Clinica Chirurgica, • Pediatria Generale e Specialistica, • Ostetricia e Ginecologia, • Emergenze Medico-Chirurgiche, • Sanità Pubblica - Medicina del Lavoro - EBM • Medicina Legale, • Tesi di laurea • Tirocini professionalizzanti

3. Il Sig. Leahu Vitalie, di nazionalità moldava, in possesso di Titolo Accademico ottenuto il 17/06/2006 presso l’Università di Stato N. Testemitanu-Rep. Moldova è ammesso al VI Anno fuori corso del Corso di Laurea Specialistica a Ciclo Unico in Medicina e Chirurgia (classe 46/S) per l’Anno Accademico 2007-2008, con obbligo di sostenere i seguenti esami di profitto: • Prova di lingua italiana • Clinica Medica, • Clinica Chirurgica, • Pediatria Generale e Specialistica, • Ostetricia e Ginecologia, • Emergenze Medico-Chirurgiche, • Sanità Pubblica - Medicina del Lavoro - EBM • Medicina Legale, • Tesi di laurea

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• Tirocini professionalizzanti

4. Il Sig. Talpalaru Stefan, di nazionalità rumena, in possesso di Titolo Accademico ottenuto il 07/03/2006 presso l’Università Victor Babes Timisoara-Romania, è ammesso al VI Anno fuori corso del Corso di Laurea Specialistica a Ciclo Unico in Medicina e Chirurgia (classe 46/S) per l’Anno Accademico 2007-2008, con obbligo di sostenere i seguenti esami di profitto: • Prova di lingua italiana • Clinica Medica, • Clinica Chirurgica, • Pediatria Generale e Specialistica, • Ostetricia e Ginecologia, • Emergenze Medico-Chirurgiche, • Sanità Pubblica - Medicina del Lavoro - EBM • Medicina Legale, • Tesi di laurea • Tirocini professionalizzanti

5. Non viene accettata la domanda di iscrizione con abbreviazione di corso delle Signore Stephankovska Nataliya Adolfivna, Muntean Ludmilla, Friptu Veronica, Stratyeva Anzhela, per l’anno accademico 2007/2008, al Corso di Laurea Specialistica a Ciclo Unico in Medicina e Chirurgia (classe 46/S).

****************** 8.2 Approvazione del Protocollo d’Intesa Università-Regione per le Scuole di Specializzazione Anni Accademici 2006/07, 2007/08 e 2008/09 8/2007/8.2 Ufficio Scuole di Specializzazione ed Esami di Stato

AL PRESIDENTE DEL SENATO ACCADEMICO

Si sottopone all’esame del Senato Accademico l’allegata proposta di delibera concernente l’approvazione del Protocollo d’Intesa tra la Regione Piemonte e l’Università del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro” per le Scuole di Specializzazione di area medica e dell’allegato schema di Disciplinare Attuativo. La novità prevista dal Protocollo d’Intesa licenziato dalla Sezione II della Commissione Paritetica, nella seduta dell’8/10/2007, è la durata triennale dell’accordo a decorrere dall’a.a. 2006/07. Ciò permetterà di colmare a livello “locale” il vuoto normativo che si era posto a seguito dell’entrata in vigore dei contratti di formazione specialistica, dando la possibilità ai Direttori di ciascuna Scuola di “sanare” con il nuovo disciplinare attuativo gli impegni informali precedentemente presi con la rete delle strutture sanitarie pubbliche regionali coinvolte nella formazione specialistica relativamente all’a.a. 2006/07 nonché di formalizzare, fin dall'inizio del nuovo anno accademico 2007/08, i rapporti con le strutture sanitarie pubbliche regionali che reputassero necessario inserire nella rete formativa della propria scuola di specializzazione. Il Protocollo d’Intesa in argomento sarà approvato dalla Giunta Regionale nella prima seduta utile. Il Consiglio di Facoltà ha già espresso, nella seduta del 20/11/2007, parere favorevole al testo allegato alla presente proposta.

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OMISSIS

IL SENATO ACCADEMICO VISTO il D.Lgs. 502/1992 e successive modificazioni e integrazioni; VISTO il D.Lgs. 368/1999, relativo all'attuazione della direttiva 93/16/CEE del Consiglio del 5 aprile 1993 in materia di libera circolazione dei medici ed il reciproco riconoscimento di loro diplomi, certificati e altri titoli, come modificato dalla legge 23 dicembre 2005, n. 266; PRESO ATTO CHE la sezione II della Commissione Paritetica Regione-Università, nella seduta dell’8/10/2007, ha licenziato il testo definitivo del Protocollo di Intesa - di durata triennale - tra la Regione Piemonte e l’Università del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro” per le Scuole di Specializzazione di area medica, a partire dall’a.a. 2006/07; DATO ATTO che con deliberazione del 20/11/2007 il Consiglio di Facoltà di Medicina e Chirurgia ha approvato il Protocollo d’Intesa tra la Regione Piemonte e l’Università del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro” per le Scuole di Specializzazione per gli anni accademici 2006/07, 2007/08 e 2008/09 CONSIDERATO che l’approvazione del Protocollo d’Intesa si pone quale presupposto essenziale alla successiva stipulazione delle convenzioni e dei disciplinari attuativi del medesimo Protocollo relativi all’individuazione delle strutture sanitarie regionali idonee a fungere da sedi formative delle Scuole di Specializzazione e alla disciplina dello svolgimento del tirocinio degli specializzandi presso dette strutture sanitarie; VISTO lo Statuto di Ateneo emanato con D.R. n. 539 del 12/12/2001, come modificato dal D.R. n. 67 del 24/2/2003;

DELIBERA

di approvare, nel testo di seguito allegato, il Protocollo d’Intesa con la Regione Piemonte per le Scuole di Specializzazione di area medica per gli anni accademici 2006/07, 2007/08 e 2008/09 ed il relativo Disciplinare Attuativo

PROTOCOLLO D’INTESA TRA LA REGIONE PIEMONTE E L’UNIVERSITA’ DEL PIEMONTE ORIENTALE AMEDEO AVOGADRO PER LE SCUOLE DI

SPECIALIZZAZIONE IN MEDICINA E CHIRURGIA

ANNI ACCADEMICI 2006/2007-2007/2008-2008-2009

La Regione Piemonte codice fiscale 800876770016, rappresentata dal Presidente della Giunta Regionale Mercedes BRESSO, nato a …… il ……… e domiciliato ai fini del presente atto a Torino - P.zza Castello, 165, l’Università del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro” - cod. fisc. 94021400026, di seguito denominata Università nella persona del Rettore pro-tempore Paolo GARBARINO, nato a …… il ………, per la carica domiciliato a Vercelli, Via Duomo n. 6.

Premesso che:

La Regione e l’Università prendono atto che il diploma di specializzazione (ai sensi dell’art. 15 comma 3 D.Lgs. 502/92 e successive modificazioni) costituisce requisito per l’accesso alla dirigenza del ruolo sanitario e che quindi la preparazione degli specializzandi deve essere

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finalizzata in via prioritaria al conseguimento di una formazione adeguata alle necessità sanitarie della popolazione.

La Regione e l’Università stipulano il presente protocollo d’intesa per disciplinare le modalità della reciproca collaborazione ai sensi dell’art. 6 comma 2 del D. Lgs. 502/92 e successive modificazioni ed integrazioni e del Titolo VI del D.Lgs. 368/99 sulla base dei seguenti principi:

1. Il fabbisogno formativo e’ definito per ogni singola scuola di specializzazione con cadenza

triennale dalla Regione, d’intesa con l’ Università, sentiti gli ordini professionali e le organizzazioni sindacali interessate, tenuto conto delle esigenze di programmazione della Regione con riferimento alle attività del Servizio Sanitario Regionale.

2. Ai sensi degli artt. 2.3, 2.4 e 2.6 del capo I della Tabella XLV/2 del D.M. 11.5.1995, le strutture

utilizzate per la formazione, oltre a quelle universitarie sedi istituzionali della Scuola, e quelle degli IRCCS operanti in settori coerenti con quelli propri delle Scuole di Specialità e a quelle delle Aziende Ospedaliere in cui insiste la prevalenza del percorso formativo clinico della Facoltà di Medicina e Chirurgia, sono quelle sanitarie convenzionate dall’ Università con riferimento ai criteri di accreditamento previsti dalla normativa vigente.

3. Il Ministero dell’Università e della Ricerca scientifica e tecnologica, su proposta del Ministero

della Salute, può autorizzare, così come recita l’art. 35 comma 4 del D.Lgs. 368/99, per specifiche esigenze del Servizio Sanitario Nazionale l’ammissione alle scuole nel limite di un 10% in più del numero di posti programmato di personale medico in ruolo appartenente a specifiche categorie in servizio in strutture sanitarie diverse da quelle inserite nella rete formativa della scuola. Il percorso formativo degli specializzandi in attuazione del dispositivo ministeriale è definito dal Consiglio della Scuola.

4. La formazione dello specializzando implica la partecipazione guidata alla totalità delle attività mediche della Struttura complessa presso la quale è assegnato dal Consiglio della Scuola. In nessun caso l’attività del medico in formazione specialistica è sostitutiva di quella del personale di ruolo.

5. I rapporti del Medico in formazione con l’Università, e la Regione sono disciplinati dal Contratto

di Formazione Specialistica di cui all’art. 37 del D.Lgs. 368/99. Il contratto non dà in alcun modo diritto all’accesso ai ruoli del S.S.N. e dell’Università e non

determina l’instaurazione di alcun rapporto di lavoro con gli enti predetti

C A P I T O L O 1

ORGANIZZAZIONE DELLE SCUOLE

In attuazione di quanto stabilito dalla tabella XLV/I del D.M. 8.3.1994, dall’art. 12 della tabella XLV/4 del D.M. 6.5.1995, dall’art. 2 della tabella XLV/2 allegata al D.M. 11.5.1995:

1. L’ Università e la Regione verificano annualmente la rete delle strutture del S.S.N.

convenzionate per lo svolgimento delle attività didattiche. Tale rete, la cui estensione deve essere correlata all’effettivo numero degli specializzandi in formazione, oltre alle strutture universitarie sedi istituzionali delle Scuole e alle Aziende Ospedaliere in cui insiste il percorso formativo clinico della Facoltà di Medicina e Chirurgia, può comprendere Aziende Sanitarie Regionali, IRCCS di diritto pubblico o privato. L’ Università concorda con la Regione nell’ambito del

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Protocollo d’intesa ogni eventuale utilizzo di strutture sanitarie private, qualora non siano disponibili strutture nelle Aziende convenzionate o in altre strutture sanitarie pubbliche. In ogni caso dette strutture private devono essere preventivamente accreditate. Si verificherà in particolare che siano di norma evitate sovrapposizioni fra i rapporti convenzionali di diverse Università con la stessa struttura.

2. Con riferimento ai criteri di accreditamento delle strutture sanitarie, l’Università verifica le

capacità formative delle stesse tenuto conto della qualità e della quantità delle prestazioni assistenziali fornite e attiva convenzioni con la rete delle strutture del S.S.N.

3. Tra le strutture che rispondono ai criteri di accreditamento, i Consigli delle Scuole di

Specializzazione propongono annualmente alle Facoltà le strutture da convenzionare, al fine di garantire la completezza dell’iter formativo. Il convenzionamento può essere riferito anche a singole strutture complesse in base alle specifiche funzioni formative previste dall’ordinamento didattico nel rispetto degli standards di addestramento professionale specifico.

4. Ai sensi degli artt. 2.3 e 2.6 della tabella XLV/2 allegata al D.M. 11.5.1995, la formazione deve

avvenire nelle strutture Universitarie ed in quelle sanitarie convenzionate. Concorrono al funzionamento delle Scuole di Specializzazione le Facoltà e i Dipartimenti universitari, nonché le strutture sanitarie convenzionate.

La partecipazione del personale del S.S.N. alla didattica e’ regolamentata dal D. Lgs. 502/92 e successive modificazioni ed integrazioni. Ferma restando la disciplina di cui al D. Lgs. 368/99, sulla formazione specialistica, e successive modificazioni; nelle scuole di specializzazione attivate presso le predette strutture sanitarie in possesso dei requisiti di idoneità di cui sopra, la titolarità dei corsi di insegnamento previsti dall’ordinamento didattico universitario e’ affidato a Dirigenti delle strutture complesse presso le quali si svolge la formazione stessa.

Gli affidamenti dei corsi previsti dall’Ordinamento didattico saranno deliberati annualmente dalle Facoltà interessate, sulla base delle proposte dei Consigli delle Scuole di Specializzazione formulate tenendo conto degli specifici curricula didattici, scientifici ed assistenziali.

In ogni caso il rapporto convenzionale per le Scuole di Specializzazione coinvolge per quanto riguarda l’attività didattica l’intero organico delle Strutture interessate, fatte salve le funzioni di docenza di cui sopra. L’attività didattica svolta dal personale del S.S.N. e’ formalmente documentata dall’ Università ed e’ valutata ai fini concorsuali in base alla normativa vigente. L’attività tutoriale potrà essere svolta sia dal personale universitario sia dal personale del SSN e verrà certificata dal direttore della scuola di specializzazione.

C A P I T O L O 2

ORGANIZZAZIONE DELL’ATTIVITA’ FORMATIVA DEGLI SPECIALIZZANDI

1. I consigli delle Scuole di Specializzazione, di cui devono far parte rappresentanti degli

specializzandi, definiscono annualmente per ogni specializzando i tempi e le modalità della frequenza nelle diverse strutture della rete formativa, al fine di garantire una completa formazione professionale specifica secondo quanto previsto dagli standards di addestramento professionale indicati nelle varie tabelle di cui sopra.

I Direttori delle scuole di specializzazione, all’inizio di ogni anno accademico, considerate le preferenze espresse dagli specializzandi, propongono ai Direttori Generali delle Aziende interessate i nominativi degli specializzandi e la durata del periodo di formazione di questi nelle diverse strutture individuate per la formazione pratica. Il Direttore Generale può non accogliere la proposta sulla base di motivati ed oggettivi presupposti organizzativi e funzionali.

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2. La formazione degli specializzandi comprende attività didattica formale e seminariale ed attività di tirocinio sino al raggiungimento dell’orario annuale complessivo previsto dall’ordinamento didattico delle singole scuole. L’accertamento dell’impegno orario degli specializzandi, nonché dell’attività formativa nel suo complesso, e’ demandato ai Dirigenti Responsabili delle Strutture complesse di afferenza, che rispondono di tale controllo ai Direttori delle Scuole di Specializzazione, i quali ne certificano la congruità.

3. Al fine dell’accertamento dell’idoneità fisica a svolgere l’attività clinica, gli specializzandi sono

tenuti ad effettuare gli stessi esami clinici previsti dalle norme di legge per il personale dipendente del S.S.N.. Gli specializzandi sottoposti al rischio di esposizione a radiazioni ionizzanti e ad altri fattori di rischio dovranno essere dotati di tutte le protezioni e sottoposti a tutti i controlli previsti dalla legge per il personale dipendente esposto ai medesimi rischi. L’Azienda presso la quale inizia l’iter formativo dello specializzando si farà carico di tutti gli accertamenti previsti

4. L’assegnazione agli specializzandi di compiti assistenziali a valenza formativa deve rispettare

criteri di gradualità che tengano conto del livello di apprendimento raggiunto e che garantiscano la progressiva assunzione di autonomia professionale nell’esecuzione in prima persona degli atti specialistici previsti negli specifici standards formativi indicati nelle tabelle. Tali criteri di gradualità sono stabiliti dai Consigli delle Scuole di Specializzazione e devono comunque attenersi a quelli delle normative U.E.

Così come previsto dall’art. 38 comma 1 del D. Lgs. 368/99, ogni attività formativa e assistenziale del medico in formazione specialistica “…..si svolge sotto la guida di tutori, designati annualmente dal consiglio della scuola, sulla base di requisiti di elevata qualificazione scientifica, di adeguato curriculum professionale di documentata capacità didattico-formativa. Il numero dei medici in formazione specialistica per tutore non può essere superiore a 3 e varia secondo le caratteristiche delle diverse specializzazioni.”

Lo specializzando e’ tenuto a sottoscrivere tutti gli atti assistenziali eseguiti, assumendosene le responsabilità. La partecipazione dello specializzando alle attività sanitarie dovrà comunque risultare dalla documentazione ufficiale (registri operatori, cartelle cliniche, ecc...).

Come definito dal comma 4 art. 38 del D.Lgs. 368/99, le attività e gli interventi sono illustrati e certificati, controfirmati dal medico in formazione specialistica, su un apposito libretto personale di formazione, a cura del Dirigente responsabile dell’unità operativa presso la quale il medico in formazione specialistica volta per volta espleta le attività assistenziali previste dal programma formativo.

I Direttori delle scuole comunicheranno alle Direzioni Sanitarie delle aziende l’elenco di massima e la tipologia degli interventi pratici che gli specializzandi dovranno effettuare secondo quanto stabilito dai Consigli delle Scuole ai sensi dell’art. 11, comma 2 della Legge 19.11.1990, n, 341.

5. La valutazione dell’applicazione dei criteri di gradualità nell’assegnazione dei compiti

assistenziali al singolo specializzando, comunque finalizzata ad una funzione formativa, e’ demandata alla responsabilità del Dirigente Responsabile di Struttura complessa in cui lo specializzando svolge il tirocinio guidato, in accordo con gli eventuali docenti del corso in servizio presso la Struttura in osservanza a quanto previsto dall’art. 38 comma 4 del D.Lgs. 368/99. Il Dirigente Responsabile risponde al Consiglio della scuola della puntuale attuazione del programma formativo assistenziale previsto per lo specializzando ed e’ demandata alla sua responsabilità la verifica che tale attività assistenziale si svolga nel rispetto dei diritti degli assistiti. In ogni caso, l’attribuzione allo specializzando di compiti assistenziali che comportino lo svolgimento autonomo di singoli atti specialistici, avviene sotto la responsabilità del Dirigente Responsabile della Struttura complessa.

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6. Ai sensi dell’art. 41 comma 3 del D.Lgs. 368/99, gli oneri derivanti dalla copertura assicurativa per i rischi professionali, per la responsabilità civile contro terzi e gli infortuni connessi alla attività assistenziale svolta dal medico in formazione specialistica, sono a carico dell’Azienda Sanitaria presso la quale si svolge l’attività formativa, alle stesse condizioni del proprio personale.

7. Nell’ambito dei rapporti di collaborazione didattico-scientifica integrata tra Università italiane ed

Università di Paesi stranieri, la formazione specialistica può svolgersi anche in strutture sanitarie dei predetti Paesi, in conformità, al programma formativo personale del medico e su indicazione del Consiglio della Scuola, fermo restando quanto previsto dall’articolo 12 del Decreto del Presidente della Repubblica 10 marzo, 1982, n. 162 (Art. 40 comma 6 D.Lgs. 368 del 17.08.1999).

8. Agli specializzandi e’ consentito l’accesso alle mense delle strutture sanitarie cui afferiscono, alle

tariffe più vantaggiose possibili, ai servizi dell’Azienda (quali la fornitura dei camici, la lavanderia) e ove gli spazi lo consentano, l’uso dei parcheggi interni.

C A P I T O L O 3

OSSERVATORIO REGIONALE

L’Osservatorio regionale per la formazione medico specialistica di cui all’art. 44 del Decreto Legislativo 17 agosto 1999, n. 368, istituito con apposito atto deliberativo regionale n. 17-3135 del 04.06.2001 è articolato in tre sezioni di lavoro, una per ciascuna delle aree sottoindicate: − AREA MEDICA − AREA CHIRURGICA − AREA TERRITORIALE (MEDICINA DIAGNOSTICA E DEI SERVIZI – AREA DI SANITÀ

PUBBLICA) L’Osservatorio regionale, oltre a fornire elementi di valutazione all’Osservatorio nazionale, ha il compito di definire i criteri di rotazione degli specializzandi di cui al 2° comma dell’art. 38 del citato Decreto Legislativo e verificare lo standard di attività assistenziale dei medici in formazione nel rispetto dell’ordinamento didattico della scuola di specializzazione, del piano formativo individuale dello specializzando e dell’organizzazione delle aziende in strutture sanitarie. Ogni sezione di lavoro svolge funzioni attribuite all’Osservatorio relativamente ai percorsi formativi delle scuole di specializzazione afferenti l’area di propria competenza.

C A P I T O L O 4

NORME DI ATTUAZIONE

1. L’Università degli Studi del Piemonte Orientale Amedeo Avogadro e gli Enti di cui all’art. 1

Cap. 1 del presente Protocollo d’intesa, provvederanno a stipulare gli idonei atti amministrativi al fine di dare attuazione a quanto sopra previsto.

2. Il Disciplinare Attuativo di cui all’allegato 1 da stipularsi tra l’Università e le strutture di cui al Capitolo 1 Comma 1, resta in vigore sino alla scadenza del presente Protocollo.

3. Resta inteso che per le scuole di specializzazione in Farmacia Ospedaliera resta in vigore la normativa vigente.

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C A P I T O L O 5

NORME TRANSITORIE

1. Le disposizioni del presente Protocollo d’intesa si applicano a decorrere dall’anno accademico 2006/2007.

2. Il presente Protocollo d’intesa ha durata triennale e può essere rinnovato con appositi

provvedimenti degli Enti sottoscrittori.

Il presente Protocollo sarà immediatamente rivisto qualora intervengano variazioni alle normative nazionali.

ALLEGATO 1

DISCIPLINARE ATTUATIVO DEL PROTOCOLLO D’INTESA TRA LA REGIONE PIEMONTE E L’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI PIEMONTE ORIENTALE “AMEDEO AVOGADRO” DI NOVARA PER LE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE ANNO ACCADEMICO ………….

CONSIDERATO CHE

- il Protocollo d’Intesa Regione Piemonte/Università sottoscritto il ………………………….

ha disciplinato le modalità di reciproca collaborazione tra gli Enti in oggetto, ai sensi e per gli effetti dell’art. 6, comma 2, del D. Lgs. n. 502/92 e sue modifiche ed integrazioni;

- la Commissione Paritetica Regionale con verbale del…………………………. ha ritenuto accreditate tutte le strutture sanitarie delle A.S.O. ed A.S.L. piemontesi;

- l’Azienda ………………………… dichiara di mettere a disposizione per le esigenze didattico formative della Scuola di Specializzazione in ………………………….… le seguenti strutture:

(elenco delle strutture)

PRESO ATTO CHE - le strutture sanitarie sopramenzionate sono state giudicate idonee ai fini dell’utilizzazione a

scopo didattico e scientifico da parte della Scuola di Specializzazione in ………………..….……… con deliberazione del …………………..

TRA La Scuola di Specializzazione in ………………………………… con sede in ……………………….., via …………………………., in persona del Direttore pro-tempore, Prof. ………………………………………, nato a …..………………… Il ………………

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E L’A.S.R. …………………………………., in prosieguo d’atto denominata “Azienda”, con sede in ………………………………., via……………………………., in persona del Direttore Generale ………………..……, nato a ……………………. il …………………………

SI CONVIENE QUANTO SEGUE

ART. 1

L’Azienda si impegna ad ospitare, c/o le proprie strutture, gli allievi della Scuola di Specializzazione in ……………………………………………….., per periodi stabiliti dalla Direzione della Scuola, per svolgervi attività formativa e di tirocinio ai fini dell’acquisizione dell’esperienza pratico-applicativa. Nei periodi di permanenza degli allievi della Scuola, l’Azienda garantisce la possibilità di utilizzo di tutte le strutture e attrezzature medico-sanitarie, delle aule e degli ausili didattici ivi esistenti. L’Azienda garantisce inoltre la possibilità, per gli allievi Specializzandi di accedere al servizio mensa ivi esistente alle tariffe di pagamento più vantaggiose possibili e a tutti i servizi dell’Azienda quali fornitura camici, lavanderia e, ove gli spazi lo consentono, l’uso dei parcheggi interni. L’Azienda mette inoltre a disposizione della Scuola i dirigenti della struttura presso la quale si svolge la formazione stessa sia per l’eventuale svolgimento di corsi di insegnamento (secondo la procedura prevista dal Capitolo 1 comma 4 del Protocollo Regionale) sia per lo svolgimento di attività didattiche integrative, con particolare riguardo:

- allo svolgimento di tesi di specializzazione; - all’integrazione dello svolgimento di esercitazioni di laboratorio; - all’esecuzione di ricerche e studi a complemento delle attività didattiche; - all’organizzazione di stages, di visite di studenti e di gruppi di studenti.

ART. 2

Dal momento che la formazione degli Specializzandi comprende attività didattica formale e seminariale ed attività di tirocinio sino al raggiungimento dell’orario annuale complessivo previsto dall’ordinamento didattico della Scuola di Specializzazione in …………………………………………… resta inteso che l’accertamento dell’impegno orario degli specializzandi è demandato al Dirigente di struttura complessa che risponde di tale controllo al Direttore della Scuola di Specializzazione. Le attività e gli interventi svolti dal medico in formazione specialistica sono riportati dettagliatamente su un apposito “libretto personale di formazione”, certificati dal dirigente responsabile dell’Unità Operativa e controfirmati dal medico stesso secondo quanto previsto dal comma 4, dell’art. 38 del D.Lgs. 368/99.

ART. 3 Il Consiglio della Scuola di Specializzazione in ………………………….. definisce annualmente per ogni specializzando i tempi e le modalità della frequenza nelle diverse strutture della rete regionale. All’inizio di ogni anno accademico, il Direttore della Scuola di Specializzazione in ……………………………. propone al Direttore Generale dell’Azienda, i nominativi degli specializzandi (tenuto conto delle preferenze espresse dagli stessi) e la durata del periodo di formazione di questi nelle diverse strutture dell’Unità Operativa individuata per la formazione

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pratica. Il Direttore Generale può non accogliere la proposta sulla base di motivati ed oggettivi presupposti organizzativi e funzionali.

ART. 4 Ai medici in formazione specialistica è garantita da parte dell’Università la copertura assicurativa per i rischi professionali e gli infortuni connessi con l’’attività formativa specifica secondo quanto previsto dalla normativa vigente. L’azienda sanitaria presso la quale il medico in formazione specialistica svolge l’attività formativa provvede, con oneri a proprio carico alla copertura assicurativa per i rischi professionali, per la responsabilità civile contro terzi e gli infortuni connessi all'attività assistenziale svolta dal medico in formazione nelle proprie strutture, alle stesse condizioni del proprio personale secondo quanto previsto dal comma 3 dell’art. 41 del D.Lgs 368/99.

ART. 5 Resta inteso che l’attuazione del presente disciplinare non comporta oneri aggiunti per l’Ateneo torinese e per l’Azienda. Ogni attività sarà svolta nel rispetto della normativa vigente, di quanto stabilito dal Protocollo Regionale e dall’ordinamento didattico della Scuola di Specializzazione in …………………………………..

ART. 6

Il presente accordo ha validità per l’a.a. ………………… Letto, approvato e sottoscritto. Per la Scuola di Specializzazione in ………………………………… Il Direttore (Prof.______________________) Per l’Azienda Sanitaria Regionale Il Direttore Generale (__________________________)

******************

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8.3 Istituzione della II edizione del corso di master universitario di I livello in Data manager coordinatori di sperimentazioni cliniche" presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia, per l'a.a. 2007/08 8/2007/8.3 Ufficio Accreditamento e Qualità

AL PRESIDENTE DEL SENATO ACCADEMICO

Si chiede di sottoporre all’attenzione del Senato Accademico la proposta di istituzione per l’anno accademico 2007/2008 della II edizione del Corso di Master di I Livello, di durata annuale, in “Data Manager Coordinatori di Sperimentazioni Cliniche”.

La proposta di istituzione della II edizione del Corso di Master Universitario per Data Manager - Coordinatori di Sperimentazioni Cliniche nasce dall’esigenza, sempre più avvertita in ambito oncologico e, generalmente, clinico di poter disporre di personale qualificato, preparato e competente ai fini di prestare la propria opera nell’ambito della gestione delle sperimentazioni cliniche, facendo riferimento per ciò che riguarda le funzioni specifiche, a quanto stabilito dal Gruppo Italiano Data Manager.

OMISSIS

IL SENATO ACCADEMICO VISTO l’art. 1, comma 15, della L. 14 gennaio 1999 n. 4; VISTI gli artt. 3, comma 8, e 7, comma 4, del D.M. 22 ottobre 2004, n. 270,

Regolamento recante norme concernenti l’autonomia didattica degli Atenei; VISTO il Regolamento Didattico di Ateneo ed in particolare il suo Titolo V; VISTO l’art. 30 dello Statuto dell’Università; VISTA la delibera del Senato Accademico n. 11/2002/2 del 26/11/2002 che sancisce

il principio in forza del quale tutte le attività didattiche post-lauream devono essere organizzate con la copertura totale delle spese;

VISTO il Regolamento di Ateneo per la realizzazione dei Corsi di Master di I e II livello emanato con Decreto Rettorale n. 198 del 06/04/2006;

CONSIDERATA la delibera del Consiglio della Facoltà di Medicina e Chirurgia del 23 ottobre 2007, trasmessa con nota prot. n. 2433 del 4 dicembre 2007, concernente la proposta di istituzione della II edizione del Corso di Master di I livello, di durata annuale, in “Data Manager – Coordinatori di Sperimentazioni Cliniche”;

CONSIDERATO il successo avuto con la scorsa edizione del master in oggetto nell’a.a. 2004/2005;

RITENUTO di voler procedere all’istituzione del corso di Master proposto dalla struttura didattica competente;

ACCERTATO che la realizzazione del corso di Master non comporta alcun onere a carico del bilancio di Ateneo

con voto espresso nella forma di legge, all’unanimità

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DELIBERA

1. E’ istituito, per l’a.a. 2007/2008, la II edizione del corso di Master di I livello, di durata

annuale, mediante approvazione del seguente ordinamento didattico:

Corso di Master Universitario di I livello

in “Data Manager – Coordinatori di Sperimentazioni Cliniche”

(a.a. 2007/2008 – II edizione)

Tipologia, durata e denominazione del corso Si propone l’istituzione della seconda edizione del Master universitario di I livello in Data Manager - Coordinatori di Sperimentazioni Cliniche presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale, con durata annuale (anno accademico 2007/2008). Il Master è costituito da 3 moduli, suddivisi in 9 sottomoduli. Ciascun Modulo può essere anche concepito quale Corso di Aggiornamento inerente la specifica materia in esso trattata. Requisiti di ammissione al Master Possono presentare domanda di ammissione al Master coloro che abbiano conseguito la laurea (triennale o magistrale) o titolo equipollente per quanto riguarda il personale infermieristico. Costituirà requisito preferenziale di ammissione la conoscenza della lingua inglese e l’esperienza acquisita in ambito specifico. Non è ammessa la contemporanea iscrizione al Master e alle Scuole di Specializzazione o ad altri Corsi di studio universitari o di altra Scuola. E’ possibile richiedere l’ammissione ad uno/due modulo/i concepiti quali corsi di aggiornamento in conformità all’art. 35 del Regolamento Didattico di Ateneo (“I corsi di aggiornamento di cui all’art. 6, comma secondo, della Legge 341/1990 sono iniziative didattiche finalizzate all’aggiornamento in particolari settori culturali e professionale dopo il conseguimento di un titolo richiesto per l’iscrizione a corsi universitari. Essi richiedono il previo conseguimento del diploma di maturità o equivalente …”). Obiettivi formativi e potenziali sbocchi professionali Il Master si propone di creare la figura professionale del Data Manager - Coordinatore di Sperimentazioni Cliniche (Trial Coordinator), una figura professionale che coordina la sperimentazione clinica all’interno di una struttura assistenziale sia pubblica sia privata, facilitando il lavoro delle varie figure coinvolte nella sperimentazione (sperimentatore, amministrazione, comitato etico). Questa figura è sempre più richiesta sia da aziende sponsor di studi clinici con farmaci od altri interventi diagnostico-terapeutici (aziende farmaceutiche, etc) sia dalle aziende ospedaliere, universitarie , IRCCS, etc. Obiettivo qualificante del Master è quello di consentire l’acquisizione di strumenti conoscitivi ed operativi idonei a lavorare nell’ambito sopradetto.

Sbocchi occupazionali: Aziende ospedaliere, aziende Universitarie-Ospedaliere, Policlinici universitari, IRCCS, ASL territoriali, Strutture sanitarie private, aziende farmaceutiche.

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Piano didattico Il Master è costituito da 3 moduli, ognuno dei quali è a sua volta suddiviso in 3 sottomoduli. L’articolazione degli insegnamenti, caratterizzati per settore scientifico-disciplinare, per crediti attribuiti, per ore di impegno è la seguente:

Modulo Sotto modulo

SSD CFU STRUTTURA DEL CREDITO

Ore attività didattica

Ore studio individuale

1.1

Metodologia della ricerca

MED/06 MED/10 MED/11 BIO/14 MED/01

4 35 65

1.2

Aspetti etico-amministrativi legati ad una sperimentazione clinica

MED/43 BIO/14 Bioetica

3 35 40

1

1.3

Elementi di storia naturale e trattamento delle principali patologie

MED/06 MED/11 MED/10 MED/09 MED/16 MED/17 MED/38

3 35 40

2.1 Il disegno statistico e la dimensione del campione

MED/01 3 35 40

2.2

Il protocollo di ricerca MED/01 BIO/14 MED/04 Bioetica MED/06 MED/11

4 35 65

2

2.3

Farmacoeconomia, farmacovigilanza ed aspetti medico legali

MED/01 BIO/14 MED/43

3 35 40

3.1 Disegno e compilazione delle CRF INF/01 MED/01

4 35 65

3.2 Monitoraggio data cleaning e reportistica

INF/01 MED/01

3 35 40 3

3.3 Gestione elettronica dei dati di uno studio clinico

INF/01 MED/01

4 35 65

TOTALE 31 315 460

Come dalla tabella sopra riportata, ciascun sottomodulo è articolato in insegnamenti afferenti ai diversi settori scientifico-disciplinari elencati per il numero di crediti totale risultante dal piano stesso.

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CFU NUMERO DI ORE APPRENDIMENTO PRATICO (tirocini, stages …)

18

450

CFU NUMERO DI ORE PROVA FINALE 19 475

CFU NUMERO DI ORE TOTALE COMPLESSIVO

68 1700

Il numero di CFU (Crediti Formativi Universitari) complessivi del Master ammonta a 68, corrispondenti a 1700 ore di attività didattiche in toto:

475 ore preparazione e assistenza tesi, corrispondenti a 19 CFU

1225 ore di attività didattica formale, di studio individuale e di tirocinio, corrispondenti a 49

CFU

La strutturazione didattica del Master prevede la ripartizione delle ore di attività didattiche in 3 parti:

• 315 ore → insegnamento teorico

(105 ore per ciascun modulo – 35 per ciascun sottomodulo)

• 460 ore → studio individuale diversificate per ciascun modulo

• 450 ore → esperienze di tirocinio

(150 ore per ciascun modulo – 50 per ciascun sottomodulo)

Modalità di svolgimento delle attività didattiche L’impegno didattico complessivo comprende, oltre all’attività didattica formale, anche attività di

studio guidato, attività di tirocinio formativo e di orientamento al lavoro, supervisione e

preparazione alla tesi finale.

Il corso prevede la possibilità di attivare esperienze di tirocinio nelle aree di eccellenza (anche extraregionali). Modalità di attestazione della frequenza La frequenza sarà certificata mediante firma da parte del discente su apposito registro.

Numero massimo di studenti e modalità di selezione dei partecipanti Il numero minimo degli iscritti occorrente per attivare il Master è di 10; il numero massimo è fissato

in 35.

Per ogni singolo modulo sono ammessi partecipanti fino alla concorrenza di 35, siano essi iscritti all’intero master o al singolo corso di aggiornamento. L’ammissione al Master avviene previa valutazione dei curricula dei candidati.

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La Commissione selezionatrice è costituita dal Direttore del Master e da tre dei componenti il

Consiglio.

Verifiche intermedie del profitto Alla fine di ciascun modulo è previsto un esame teorico-pratico. Contenuti, caratteristiche e numero di crediti della prova finale Al termine del percorso formativo il candidato sarà sottoposto ad una prova finale consistente nell’elaborazione di una tesi inerente gli argomenti del Corso, presentata e discussa oralmente. Il numero di crediti previsto per la preparazione e la presentazione della tesi è di 19. Titolo di studio rilasciato Per conseguire il titolo di Master il discente deve frequentare l’intero Corso di Master e sostenere

un esame finale consistente nella produzione e discussione di una tesi, al superamento del quale

l’Università degli Studi del Piemonte Orientale rilascerà il titolo di “Master Universitario di I livello

per Data Manager – Coordinatori di Sperimentazioni Cliniche”.

Solo l’iscrizione e la frequenza a tutti e tre i moduli , nonché il sostenimento della Tesi Finale permetterà di conseguire il titolo di Master, mentre l’iscrizione ad uno o due soli moduli intesi come Corsi di Aggiornamento permetterà di conseguire un attestato di aggiornamento a firma del Direttore del Master. Il titolo non verrà rilasciato a coloro che abbiano superato il 25% delle assenze rispetto all’impegno

formativo complessivo

****************** 8.4 Modifica al D.R. n. 521/2007 prot. 26075 del 21/11/2007 di istituzione e attivazione della I edizione del Corso di Master universitario di I livello in "Medicina d'urgenza e di area critica per infermieri" relativa alla variazione del piano didattico del corso 8/2007/8.4 Ufficio Accreditamento e Qualità

AL PRESIDENTE DEL SENATO ACCADEMICO

Si chiede di sottoporre all’attenzione del Senato Accademico la proposta modifica del Decreto Rettorale n. 521/2007 prot. 26075 del 21/11/2007 relativo alla I edizione del Corso di Master di I Livello, di durata annuale, in “Medicina d’urgenza e di area critica per infermieri” per l’anno accademico 2007/2008. La modifica riguarda l’allegato al piano didattico inserito all’art. 4 del Decreto Rettorale ed è relativo all’inserimento di alcune nuove discipline all’interno degli insegnamenti.

OMISSIS

IL SENATO ACCADEMICO

VISTO l’art. 1, comma 15 della L. 14 gennaio 1999, n. 4; VISTI gli artt. 3, comma 9, e 7, comma 4, del D.M. 22 ottobre 2003, n. 270, di

modifica al Regolamento recante norme concernenti l’autonomia didattica degli Atenei adottato con D.M. n. 509 del 1999;

VISTO il Regolamento Didattico di Ateneo ed in particolare il suo Titolo V;

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VISTO l’art. 30 dello Statuto dell’Università; VISTO il Regolamento di Ateneo per la realizzazione dei Corsi di Master di I e II

livello; CONSIDERATA la delibera del Senato Accademico n. 7/2007/9.2 del 30 ottobre 2007, relativa

all’istituzione dell’ordinamento didattico della I edizione del corso di Master in oggetto;

CONSIDERATA la delibera n. 8/2007/8.2 del 16 novembre 2007 con la quale il Consiglio di Amministrazione ha attivato la I edizione del Corso di Master in esame;

CONSIDERATO il D.R. n. 521/2007 prot. 26075 del 21/11/2007 di istituzione e attivazione della I edizione del Corso di Master universitario di I livello in "Medicina d'urgenza e di area critica per infermieri"

CONSIDERATA la nota della Facoltà di Medicina e Chirurgia n. 2390 del 29/11/2007 assunta a protocollo con il n. 26732 del 30/11/2007 con cui il Consiglio di Facoltà modifica l’allegato al piano didattico specificato nell’art. 4, con l’inserimento di alcune nuove discipline all’interno dei singoli moduli;

RITENUTO che le modifiche all’allegato non comportano modifiche struttuali all’impianto didattico e non comportano oneri aggiuntivi;

RITENUTO di voler procedere alle modifiche proposte con voto espresso nella forma di legge, all’unanimità

DELIBERA

1.Le disposizioni relative al piano didattico sono modificate come specificato nel documento allegato (all. 1); 2. E’ di conseguenza modificato, nei termini sopra riportati, l’articoli 4 del D.R. n. 521/2007

prot. 26075 del 21/11/2007 relativo a: “Piano didattico”.

****************** 8.5 Rinnovo convenzioni per studenti disabili - anno 2008 8/2007/8.5 Ufficio Accreditamento e Qualità

Il Presidente informa il Senato che il presente argomento verrà discusso in una prossima riunione.

****************** 9. Patrocini 9.1 Richiesta di patrocinio per la III edizione della “Scuola di sicurezza alimentare” – Prof. Marco Arlorio 8/2007/9.1

Al Presidente del Senato Accademico

Si chiede di sottoporre all’attenzione di codesto spettabile Senato Accademico la richiesta di nulla osta per il patrocinio per la “III Edizione della Scuola di Sicurezza Alimentare” (Prof. Marco Arlorio).

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Allegati: scheda riassuntiva; richiesta.

OMISSIS

IL SENATO ACCADEMICO

• VISTO il D.M. 30.07.1998 di istituzione dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “A. Avogadro”;

• VISTO il T.U. delle disposizioni di legge sull’istruzione superiore approvato con R.D. 31.08.1933, n. 1592 e successive integrazioni e modificazioni;

• VISTA la legge 09.05.1989, n. 168; • VISTA la delibera n. 12/2005/8.1 del Senato Accademico del 12.12.2005 di approvazione

dell’integrazione al Regolamento per la concessione di patrocini a titolo gratuito e per l’erogazione di contributi per iniziative culturali;

• CONSIDERATO l’interesse culturale della manifestazione; • SENTITO il Direttore Amministrativo con voto espresso nella forma di legge, all’unanimità

DELIBERA

di esprimere parere favorevole al patrocinio per la “III Edizione della Scuola di Sicurezza Alimentare” (Prof. Marco Arlorio).

SCHEDA DI INIZIATIVA PER CUI È RICHIESTA LA PARTECIPAZIONE DELL’ATENEO

Tipologia dell’iniziativa

convegno congresso seminario laboratorio premio altro

Livello dell’iniziativa internazionale nazionale locale

Titolo dell’iniziativa

III Edizione della “Scuola di sicurezza alimentare”

Richiesta pervenuta 05.12.2007 Facoltà / Dipartimento proponente Facoltà di Farmacia Ente esterno proponente -

Referente Prof. Marco Arlorio

Docenti coinvolti nell’iniziativa Prof. Marco Arlorio

Richiesta

patrocinio contributo

compartecipazione

Quantificazione economica - Periodo di svolgimento dell’iniziativa 2008

Luogo di svolgimento dell’iniziativa Torino

Breve descrizione dell’iniziativa

L’iniziativa è nata nel 2006 a seguito della “nuova” politica agricola comunitaria volta a garantire la sicurezza igienica del prodotto in tutte le fasi della filiera nel quadro di un nuovo rapporto con l’Autorità Pubblica di controllo e ha come obiettivo fornire un’informazione

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mirata e efficace all’interno del comparto agroalimentare a partire da un’analisi attenta del nuovo quadro legislativo. I destinatari sono tecnici e laureati con qualifica di operatori del settore agroalimentare e agricolo. Altro obiettivo è quello di portare le iniziative della scuola al di fuori dell’ambito degli addetti ai lavori.

Pregressi - Proposta in S.A. 10 dicembre 2007

******************

10. Varie ed eventuali

OMISSIS

****************** Il Presidente, alle ore 12.30, esaurito l’esame degli argomenti all’ordine del giorno, dichiara

sciolta la seduta.

IL DIRETTORE AMMINISTRATIVO IL RETTORE-PRESIDENTE (Dott. Pasquale MASTRODOMENICO) (Prof. Paolo GARBARINO)