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Pag. 1 COMUNE DI EMPOLI (PROVINCIA DI FIRENZE) CONSIGLIO COMUNALE DEL 29 OTTOBRE 2012 ore 20,00 INIZIO ORE 20,30 Sindaco Luciana Cappelli presente Consiglieri: 1. Brenda Barnini presente 2. Alderighi Maurizio presente 3. Pampaloni Alessandro presente 4. Torrini Valentina presente 5. Cavallini Virgilio presente 6. Piccini Sandro presente 7. Mostardini Lucia presente 8. Cappelli Beatrice presente 9. Bartalucci Piero presente 10. Bagnoli Roberto presente 11. Bacchi Francesco presente 12. Tempestini Silvana presente 13. Arzilli Alessio assente 14. Lenzi Diana assente 15. Scardigli Massimiliano assente 16. Galli Letizia presente 17. Biuzzi Fabrizio presente 18. Dimoulas Aaron assente 19. Gracci Francesco presente 20. Gori Antonio assente 21. Baroncelli Paolo presente 22. Borgherini Alessandro assente 23. Bianchi Fabio assente 24. Fruet Roberto assente 25. Cioni Emilio assente 26. Gaccione Paolo assente 27. Morini Riccardo assente 28. Petrillo Sandro assente 29. Bini Gabriele assente 30. Sani Gabriele presente 31. Neaoui Hassan assente E’ ASSENTE il Consigliere Aggiunto Sig. Hassan Neaoui. E’ PRESENTE il Sindaco Luciana Cappelli. Presiede il Sig. Sandro Piccini Segretario Verbalizzante: Dott. ssa Rita Ciardelli – Segretario Generale Scrutatori: Torrini, Pampaloni, Cioni (nominati alle 22,15).

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COMUNE DI EMPOLI

(PROVINCIA DI FIRENZE)

CONSIGLIO COMUNALE DEL 29 OTTOBRE 2012 ore 20,00

INIZIO ORE 20,30 Sindaco Luciana Cappelli presente Consiglieri: 1. Brenda Barnini presente 2. Alderighi Maurizio presente 3. Pampaloni Alessandro presente 4. Torrini Valentina presente 5. Cavallini Virgilio presente 6. Piccini Sandro presente 7. Mostardini Lucia presente 8. Cappelli Beatrice presente 9. Bartalucci Piero presente 10. Bagnoli Roberto presente 11. Bacchi Francesco presente 12. Tempestini Silvana presente 13. Arzilli Alessio assente 14. Lenzi Diana assente 15. Scardigli Massimiliano assente 16. Galli Letizia presente 17. Biuzzi Fabrizio presente 18. Dimoulas Aaron assente 19. Gracci Francesco presente 20. Gori Antonio assente 21. Baroncelli Paolo presente 22. Borgherini Alessandro assente 23. Bianchi Fabio assente 24. Fruet Roberto assente 25. Cioni Emilio assente 26. Gaccione Paolo assente 27. Morini Riccardo assente 28. Petrillo Sandro assente 29. Bini Gabriele assente 30. Sani Gabriele presente 31. Neaoui Hassan assente E’ ASSENTE il Consigliere Aggiunto Sig. Hassan Neaoui. E’ PRESENTE il Sindaco Luciana Cappelli. Presiede il Sig. Sandro Piccini Segretario Verbalizzante: Dott. ssa Rita Ciardelli – Segretario Generale Scrutatori: Torrini, Pampaloni, Cioni (nominati alle 22,15).

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Parla il Presidente Piccini: Bene, ci siamo, possiamo iniziare. PUNTO N. 1 – COMUNICAZIONI DEL SINDACO E DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO. Parla il Presidente Piccini: Allora io ho due questioni prima di partire con l’ordine del giorno. Una domanda d’attualità, che è stata ritirata, perché ho parlato con il Cons. Gaccione, che l’ha ritirata, perché era praticamente simile, è stata parlamentata, non è simile, è chiaro che è simile ***, ma è stata trasformata in ordine del giorno, il problema è che l’ordine del giorno non essendoci il presentatore presente, per cui direi che non… il testo non prevede la non presenza, perché al di là dell’invio entro 12 ore uno la deve illustrare, deve chiedere la parola e chiede l’illustrazione, per cui non essendoci iniziamo con.. Dove eravamo rimasti …(intervento fuori microfono)… eh, io ragazzi… allora.. Intervento Sani: Presidente ma passa alla prossima volta o viene discusse successivamente? Parla il Presidente Piccini: Allora… no, il problema è.. Il regolamento… no, al momento non si discute, per cui il prossimo Consiglio Comunale la può ripresentare, perché il problema è che il regolamento prevede che uno si alzi e ponga la questione, non essendoci chi si alza e la pone è chiaro che… il presentatore non c’è, la firma …(intervento fuori microfono)… no, che scaletta, è una cosa d’urgenza per cui prevede che uno ci sia! È uguale anche l’emendamento, cioè diventa complicato, per cui si fa senza illustrazione. È un po’ una cosa anomala, perché uno che presenta gli emendamenti ci dovrebbe essere, per cui si dà per acquisito che uno non c’è, io direi comunque come Presidente del consiglio ritengo di non annullarli, perché sarebbe scorretto, direi che restano, si apre la discussione e si va avanti, però prassi sarebbe di annullarli, tanto per essere chiari, visto che si parla di imparzialità, mi garberebbe anche che ci si fosse quando si ragiona in questi termini, però io direi anche per garanzia delle minoranze che si lasciano come se ci fossero e si va avanti. * Entra Cioni – 19 * Ore 20.35 entra Arzilli – 20 PUNTO N. 2 - REGOLAMENTO DI POLIZIA URBANA. APPROVAZIONE. * Ore 20.45 entra Bini – 21 * Ore 20.55 entra Gori – 22 * Ore 21.00 entra Dimoulas – 23 * Ore 21.15 entra Gaccione – 24 Parla il Presidente Piccini: Emendamento numero 10. Chiaramente li avete tutti, si apre la discussione e si.. prego. Intervento Baroncelli: Scusi Presidente, non ci sono ma hanno dato spiegazione perché non ci sono? Parla il Presidente Piccini: No, io ho la spiegazione di Gaccione, che era in ritardo… Intervento Baroncelli: E allora perché si devono discutere gli emendamenti quando non ci sono le persone? Parla il Presidente Piccini: Io direi di mantenerli e discuterli, non c’è chi li presenta, io li leggo, perché mi sembra corretto leggerli, dopodiché… Intervento Baroncelli: La presidenza fa suoi gli emendamenti? Qualcuno li deve fare suoi! Parla il Presidente Piccini: No, diciamo che io ho sentito il segretario, presentati sono presentati, e che si fa?! Intervento Baroncelli: Sì, ma qualcuno li deve fare suoi, la presidenza li fa puoi e li presenta!

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Non vedo come si possano presentare emendamenti… Parla il Presidente Piccini: Paolo, però sono già presentati, per cui sono già in mano al Presidente del consiglio e già.. non vengono illustrati, non essendoci li leggo io. Lo so, devo dire che mi è venuta in mente anche a me questa e potrebbe essere plausibile, però visto che si ragiona in termini di imparzialità, lasciamolo agli atti, così la prossima volta si sa che vuole dire essere imparziali o meno. Per cui li leggo… Allora emendamento numero 10. Il Presidente dà lettura dell’emendamento numero 10. Iniziamo la… discussione. Prego consiglieri. Ci sono interventi? Sennò chiudiamo consiglieri… Eh, lo so ragazzi, ma che vi devo dire?! Ci sono interventi? …(intervento fuori microfono)… Eh, che devo fare?! Ce lo ricorderemo la prossima discussione! Che si deve fare?! Intervento Sani: Me lo leggo mentre si fa l’intervento, così per lo meno.. perché siccome più o meno il mio gruppo li condivide un po’ tutti questi emendamenti… così, sennò… non si preoccupi Bartalucci. Allora questo qui ci dice che è vietato bivaccare sul suolo pubblico, su giardini e monumenti e nei luoghi destinati al culto o alla memoria dei defunti, sulle panchine, sulla soglia degli edifici prospicienti aree pubbliche o di uso pubblico. Beh, la presentazione che avrebbe fatto il buon Bini, se ci fossero stati, probabilmente sarebbe che il concetto è sempre il solito, cioè il concetto è sempre che si rimanda agli organi di polizia la, come dire, la… ambiguità di dovere decidere che cosa è un bivacco e che cosa non lo è, e mi sembra un po’ assurdo, perché già il codice penale ci stabilisce se uno ci mette le radici insomma e qui non può essere, non si può rimandare a un organo di polizia la decisione di ciò che è quasi penale! O una cosa è penale o non lo è! Quindi niente, non mi voglio arrogare il diritto di fare una presentazione di un emendamento che non è mio, però solo per dire che il mio gruppo lo condivide e voterà a favore. Parla il Consigliere Cioni: Io sinceramente su questo emendamento, con questo emendamento non sono molto d’accordo, perché abbiamo visto come vengono contati per esempio i gradini della chiesa o la piazza, il piazza Farinata e il monumento, la fontana, quindi credo che un minimo di… ordine ci voglia da questo punto di vista, oltretutto in Piazza Farinata noi ci troviamo molto speso le bottiglie che hanno fatto sui gradini della chiesa e sinceramente ci dà un po’ noia, come ci dà noia anche, e abbiamo visto che a Firenze è stato fatto lo stesso per i gradini in Piazza del Duomo, etc., quindi io credo che questo qui sia un minimo e un ribadire anche se ci sono delle norme che prescrivono di non andare in questo senso, per fare rispettare almeno un minimo della decenza che ci vuole in una città. Grazie. Parla il Consigliere Baroncelli: Mah, io credo che siamo già in uno stato di polizia, credo che così ci si arrivi veramente… cioè che non si possa più stare a sedere sui gradini di qualche cosa, perché qui si dice bivaccare, ma poi il termine bivacco che cosa vuole dire? Che uno ci sta più di 5 minuti? 10? 15? Che ci si ferma e ci mangia? Ma vuole dire tutte queste cose bivaccare?! Ma chi lo stabilisce, ha ragione il Sani quando dice voi per ognuno che è lì e ha un panino in mano perché si è fermato e si mette a sedere viene preso, multato, mandato via, quando poi si è visto c’è il tossicodipendente con i cani che sono stati in piazzi lì, sono venti anni che sono lì e nessuna riusciva a mandarli via e voglio vedere chi riuscirà a mandarli via domani! Cioè a me sembra che tutte queste regole, poi, alla fine, presuppongano il fatto che non si possa fare più nulla nella vita, perché un conto è stabilire che uno deve stare in decoro anche davanti alle chiese e ai monumenti, e un conto è iniziare a mettere tutte postille in questo modo qui, che poi alla fine passa un vigile che… o uno della forza dell’ordine che è più sensibile e ti prende e ti allontana, ne passa un altro che non si vuole magari preoccupare più di tanto e lascia stare. Cioè troppa discrezionalità in questo modo qui, anche perché è difficile stabilire che cosa sia un bivacco sui gradini! Noi si è visto a Firenze, cioè ci sono i vigili fissi davanti al duomo a mandare via la gente perché non deve mettersi a sedere davanti ai gradini, secondo me, passatemi il termine la cosa che mi dà più noia è pagare l’ingresso per entrare nel duomo, più che le persone che stanno a sedere sui gradini. Parla il Consigliere Gracci: Sì, no, per sostenere quanto diceva il mio collega, non per spirito di partito, ma perché credo che queste norme abbiano un senso perché c’è una legge, sì, ma sta facendo leggere che cosa vuole dire bivaccare dal Devoto Oli: trascorrere la notte in un bivacco, pernottare all’aperto, anche in ripari di fortuna, sistemarsi alla meglio in un luogo. Questo è un po’ il sunto della parola, ma anche lì in piazza della Vittoria, al monumento, anche io passando tante volte ho visto… giovani a mangiare e bere e poi lasciano lì le lattine, quindi serve a rafforzare nella polizia urbana, quindi in questa comunica, quello che la legge già prevede, quindi dare la possibilità ai vigili urbani e anche, credo, la

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discrezionalità, ai vigili urbani, di poter intervenire, perché un conto è il ragazzo che si mette a sedere e fuma la sigaretta in compagnia, e un conto è quello giustamente come diceva Baroncelli, quello che ci sosta, il drogato che ci si va a fare le pere, questo sono d’accordo con te, io medo che questa norma abbia questo significato e quindi credo che vada lasciata, perché mi sembra che non è questione del *** della chiesa, è una questione di decoro per la città e se si toglie credo che venga meno poi anche la possibilità di da parte dei.. vigili di poter intervenire e anche sanzionare, non dico materialmente con la multa, ma anche verbalmente facendo spostare le persone che approfittano di questa situazione. Per cui ribadisco anche io, come Cioni, che voteremo no a questo emendamento. Parla il Presidente Piccini: Ci sono altri? Bini è arrivato.. se non ci sono altri… prego. Intervento Bini: Che tu porti fortuna visto il risultato della Sicilia… ha preso più voti di tutti, per cui.. poi mi sposto nella mia sedia. Intanto mi scuso… no, va beh, poi intervengo di là. Intanto mi scusa con la presidenza e i consiglieri, perché purtroppo io per consuetudine pensavo che il consiglio si tenesse alle venti e trenta, non avevo letto che era alle venti, tra l’altro mi sembrava si fosse detto nella ultima seduta consiliare che il consiglio era rinviato a oggi alle venti e trenta, l’altra volta verbalmente, comunque questo è senz’altro un mio errore. No, questo emendamento lo abbiamo presentato semplicemente sulla falsariga di quelli già discussi, su questa parola bivaccare, che in qualche modo allude a una sorta sempre di interpretabilità da parte dell’operatore, così come abbiamo trovato in altri passaggi del regolamento di polizia urbana. Vedremo anche altri emendamenti che riguardano appunto quelli che sono interpretabili e soggetti a appunto essere valutati nelle singole situazioni di specie e noi riteniamo che appunto su questo la amministrazione si debba esprimere in qualche modo, si dovesse esprimere, tanto è che abbiamo chiesto in commissione competente che fosse specificato in qualche modo il termine bivaccare con una serie di comportamenti che venivano ritenuti come impropri e non opportuni, in particolare modo per esempio potrebbe essere ritenuto lo stare straiati, apparecchiare per mangiare su un monumento, piuttosto dall’altro versante Bivaccare potrebbe essere lo stare seduti semplicemente di fronte a un monumento. Noi riteniamo che questo seconda accezione, chiaramente, sia non accettabile, per questo chiaramente abbiamo presentato l’emendamento, perché non avendo ricevuto in commissione nessun chiarimento sul termine appunto bivaccare, evidentemente noi abbiamo ritenuto di dovere cassare questo articolo del regolamento di polizia urbana. Mi scuso, sono arrivato di corsa, sono anche.. Grazie Presidente. Parla il Presidente Piccini: Grazie consigliere. Ci sono altri? Bene, chiusa la discussione, diamo un attimo a Gabriele per… e poi partiamo con l’11. Quando sei pronto me lo dici Gabriele, e così si parte con l’11, prenditi il tuo… Parla il Consigliere Bini: Questo molto semplicemente Presidente chiede di cassare la lettera i nel primo periodo, dove appunto si vietano operazione di lavaggio di qualsiasi tipo di veicolo, nonché di animale, etc., anche questo può sembrare curioso e estemporaneo come emendamento, ma in realtà ha uno scopo molto semplice, che è quello di limitare, anzi di impedire che venga limitato il diritto dei nostri concittadini di poter chiaramente nel rispetto delle ordinanze emesse dal sindaco in caso di siccità, questo è evidente, di poter pulire i propri autoveicoli sulla sede stradale, perché è evidente che questo comporti la quasi obbligatorietà dei nostri concittadini di rivolgersi presso centri che svolgono questo a titolo professionale e è evidente che anche questo potrebbe sembrare di primo acchito un intervento anche di riduzione del consumo della risorsa idrica, in realtà è semplicemente come dire un intervento che sposta verso una utenza di tipo professionale, verso coloro che svolgono professionalmente il lavaggio veicoli e non riteniamo che ci siano motivi fondati affinché sul suolo pubblico, sulla pubblica via, evidentemente senza arrecare intralcio o danno alla circolazione, si impedisca che vi sia appunto il lavaggio del proprio veicolo, chiaramente in modo non professionale, ma semplicemente per tenerlo appunto in condizioni di decenza. Siccome appunto il regolamento di polizia urbana ha come primo elemento la decenza, non capiamo la ratio di questa norma, visto che l’unica che io ci vedo è quella di obbligare appunto i possessori di automezzi a recarsi presso appunto luoghi autorizzati per il lavaggio degli stessi. Questo sinceramente non comprendiamo anche questa norma, questo ennesimo divieto, per cui chiediamo che sia cassato. Grazie Presidente. Parla il Consigliere Cioni: Anche questo qui sinceramente io che sotto lo studio ho una fontanina e ogni tanto mi vengono a lavare la macchina sotto allo studio sinceramente questo lo dico personalmente, perché mi capita spesso, io questo qui lo riterrei bene valido il discorso che va.. o lo lava in casa sua o in campagna, dove è possibile farlo, o sennò si rivolge a qualcuno che lo fa professionalmente.

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Io non ho mai visto un parrucchiere tagliare i capelli in mezzo a una piazza, perché sicuramente darebbe noia, o un altro a tagliare i capelli in mezzo alla piazza, quindi cerchiamo in qualche modo di rendere anche qui decente la città. Sicuramente quando vedere bagnato e vedere tutti gli schizzi e l’acqua, quando anche è asciutto, sinceramente a me vi dico sinceramente mi dà noia. Grazie. Parla il Consigliere Bini: No, semplicemente per chiarire, perché Cioni probabilmente non ha capito lo spirito dell’emendamento, perché l’emendamento non si riferisce al fatto che si utilizzi l’acqua pubblica delle fontane, su cui evidentemente anche noi siamo contrari, tanto è che non si chiede di eliminare la seconda parte dell’articolo, si chiede di eliminare la prima parte, in cui si vieta al cittadino semplicemente di utilizzar anche l’acqua di casa propria, cioè io davanti a casa mia, con il rubinetto di casa mia, non posso neanche prendere un secchio e pulire la mia autovettura. Questo lo riteniamo insensato, per cui quello che dicevi te è un congruente rispetto alla modifica che noi chiediamo di apportare al regolamento con il nostro emendamento. Pertanto chiederei di verificare quello che c’è scritto, noi chiediamo di elidere la prima parte della lettera in questione e quindi non tutto l’articolato e che quindi vieta appunto di utilizzare l’acqua delle fontane, questo evidentemente noi siamo d’accordo con la amministrazione nel vietare questo utilizzo, che è evidentemente improprio. Grazie. Parla il Consigliere Gracci: Sì anche io volevo intervenire continuando quello che diceva Cioni, capisco lo spirito di Bini, perché lui ha fatto una affermazione dicendo che così si obbliga a andare da un privato per fare il lavaggio, ma mettetevi un po’ nei panni di tutti i cittadini, se tutti prendono il secchio dell’acqua e vanno sotto strada, con il sapone a lavare le macchine mi sembra che non sia decoroso per la città. Io penso questo, un conto, credo, anche qui si ritorna alla razionalità e buonsenso, un conto è se un vigile vede il cittadino che lava il vetro perché c’è tutti i moscini e deve andare via e gli dà una sciacquata del vetro e un conto è quello che prende con la sistola da casa, la fa scendere giù, con il secchio, come faceva il mio povero suocero, che prendeva con la spugna, si lavava tutto, nel suo spazio privato, ma prima era ammesso farlo anche per le strade, prendeva tutto il secchio con tutto il shampoo per le macchine e io credo che se tutti i cittadini un giorno si svegliano e iniziano a lavare le macchine per le strade non mi sembra il caso! Io credo che anche qui dovrà intervenire il buonsenso da parte dell’operatore, perché un conto è sciacquare, ripeto, il vetro di una macchina prima di partire per la sicurezza e un conto è lavarlo con shampi e sciacquarla e così via ecco, io… credo che il Cioni volesse interpretare in questo senso la cosa, non perché uno con un pochino d’acqua bagna una automobile. Per cui ci sembra che questa norma debba restare in questo regolamento. Grazie. Parla il Presidente Piccini: Grazie. Altri? Chiudiamo il dibattito. Gabriele emendamento numero 12. Parla il Consigliere Bini: Sì, grazie Presidente. Emendamento numero 12, si riferisce alla lettera J, che parla appunto delle questue. Questue, offerte di servizi, intervisti, sondaggi, sottoscrizioni, raccolte firme. Anche qui la norma cerca di ancorarsi rispetto al dettame di altre norme e per quanto riguarda noi troviamo ridondante rispetto a quanto già contemplato dal codice penale, con riferimento appunto alle parole disturbo e molestia, perché si tenta in qualche modo di restringere il campo della questua, e su questo, come dire, come abbiamo già detto nella discussione generale l’altra volta si potrebbe aprire una discussione molto lunga che esula anche dalla discussione di questi emendamenti. Ma al di là della discussione sulla questua in se, che possa essere più o meno, come dire, recepita dai nostri i concittadini come un elemento di disturbo, e su questo si potrebbe discutere a lungo, così come è formulato questo articolo, in qualche modo intendo limitare la questua legandola a elementi che sono già contemplati dal codice penale, perché là dove uno crea molestia o disturba un’altra persona è sanzionato dal codice penale, non c’è bisogno di sanzionarlo perché effettua la questua, cioè sono due fenomeni distinti, nel momento in cui una persona mi crea una molestia, mi disturba, evidentemente è perseguibile perché mi molesta e quindi è perseguibile ai sensi del codice penale, non c’è bisogno di legare una sanzione amministrativa che di nuovo in qualche modo riprende la sanzione penale e la lega rispetto alla questione specifica della questua. Lo riteniamo un aspetto ridondante, per cui se si vuole dire che la questua è vietata lo si dica in modo esplicito, si dica la questua è vietata, tra l’altro questo credo che non sia neanche legittimo, per cui non si può tentare di surrogare a questo divieto, che non può essere imposto, cercando di collegare la questua a tutta una serie di fattispecie che o si verificano e

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allora sono penali, c’è quella persona che fa la questua, mi effettua una molestia, che però deve essere comprovata e allora lo stabilirà un giudice e lo si denuncia, perché effettua una molestia, o evidentemente non si sanziona, perché non possono essere… non può essere una molestia di serie B, legata al fatto che si effettua appunto una questua piuttosto che una raccolta firme, che poi si lega anche a quello. Perché a quel punto diventa nuovamente… l’operatore sarà caricato della riceva piuttosto che il giudice, perché appunto dove si avvia un procedimento penale sarà il giudice che deciderà se c’è una molestia o meno, là dove invece si fa una sanzione amministrativa si carica l’operatore che si trova su strada a dovere rispondere al cittadino della urgenza di dovere rispondere a quel cittadino che gli pone una istanza e di dovergli dire se quella questua è molesta, chiaramente sulla ricostruzione del cittadino, per cui è evidente che diventa un contraddittorio i cui è difficile venire a capo di chi ha ragione e torto e soprattutto è difficile venirne a capo in tempi in cui appunto l’accertamento della violazione amministrativa consente, cioè contestualmente alla violazione stessa. Altra cosa è se c’è una molestia, ma questo prescinde dalla sottoscrizione di firme, dalla questua, si prende una persona, chiaramente a querela di parte, viene denunciata e si va davanti al giudice, che poi stabilirà se c’era la molestia o meno. Per cui non capisco la necessità di questo elemento, se si vuole viceversa evitare la questua lo si dica in modo esplicito. Parla il Consigliere Baroncelli: Mah, al di là di che l’ha detto il Bini io mi sento veramente curioso nel vedere un articolo di questo tipo qui quando poi scegliete voi il nome, se Rom, zingari, etc., dite voi, Empoli è piena di gente che a sedere per terra chiede l’elemosina con cuccioli di animali. Noi abbiamo un regolamento a tutela degli animali che vieta l’accattonaggio con animali a seguito e questo viene fatto regolarmente su Empoli, tanto è che ho lo fotografie a casa e devo fare anche una interrogazione, prendo l’occasione per dirlo che farò una interrogazione per sapere chi mi risponderà e come mai tutta gente è a chiedere soldi con i cani e dentro le strade nel giro di Empoli. Allora se già questi non potevano fare queste cose qui, qui addirittura si ripete, si ridonda su una cosa che già si sa che non si può fare e qui si dice allora non si può fare un’altra volta, ma allora se non si può fare sarà bene fare smettere questa gente di fare accattonaggio con gli animali e altro, cioè io quando non si vuole fare rispettare le regole eviterei di mettere delle regole. Allora se lo abbiamo già messo nel regolamento a tutela degli animali e qui un’altra volta si mette non si può fare accattonaggio, quando poi dopo si vede la gente che vende gli ombrelli per la strada e ce ne sono a decine e decine, quando si va in Piazza Gramsci e ci sono 7 o 9 personaggi e personaggi femmine che vendono e quanto altro, allora se noi si mette le regole io vorrei sapere se sono solo per gli i italiani o in generale per le persone che non sono di Empoli, perché noi queste regole non ne abbiamo bisogno, perché comunque non si accattona per la strada, quando si fa una raccolta delle firme si chiede i permessi, quando si mettono i tavolini si mettono dove il comune vuole o vige… no, questo noi si fa di normale, però vorrei sapere allora tutta questa gente che va a accattonare per la strada con i cani, va a vendere abusivamente materiali per la strada, occupa il suolo pubblico nelle piazze e nelle strade, come mai questa gente è lì a fare queste cose, nonostante che non si possa fare, e poi mi dovete spiegare come mai in tutti i regolamenti si mette che queste cose non si possono fare e allora mettiamoci anche che per voi cittadini di Empoli queste cose non sono consentite! Parla il Consigliere Gracci: Sì, è un po’ strano questo articolo qui, perché dice tutto e il contrario di tutto, perché effettivamente ci sono alcune cose che già sono tutelate dalla legge ordinaria, per cui non si capisce… anche io sedendosi per terra, c’è qui all’angolo, qui davanti a Via Giuseppe del *** e in Via ***, una sta in ginocchio e allora quella ci può stare? O quello che è davanti alla pasticceria Gaggiolo e Vezzosi sta a sedere su una cosina di plastica, cioè voglio dire, io credo che anche queste cose qui dovrebbero rientrare nella legge ordinaria, perché che cosa si intende poi per effettuare interviste, sondaggi e sottoscrizioni o raccolta firme, allora anche i banchini che raccolgono le firme dei cosi, quando ci sono i gazebi dei partiti anche questi sono proibiti o quelli attraverso la autorizzazione possono farlo? Ecco, io credo che anche questa.. tutto questo articolo qui dovrebbe essere rivisto e non limitarlo esclusivamente a fare un discorso diciamo così non voglio dire razzistico, perché non si tratta di questo, ma di una… un organo di polizia che va a ledere solo personaggi più deboli, ecco. Per cui questo articolo io lo casserei tutto, Bini, questo articolo… Parla il Presidente Piccini: Grazie, ci sono altri? Andiamo oltre allora. Prego, basta chiedere. Intervento Bini: Sì, grazie Presidente, no, perché a conferma di quello che dicevo, ora mi scuso, perché sempre la celerità con cui sono arrivato e intervenuto non mi aveva consentito di tirare fuori tutta la documentazione di cui ero in possesso, ma leggendo semplicemente, basta cercare su internet, vi sono state varie sentenze della corte costituzionale che hanno dichiarato illegittima quelle norme che vietavano l’accattonaggio del nostro paese, perché incongruente rispetto appunto al dettame

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della carta costituzionale. Vi sono viceversa, previste dal codice penale tutta una serie di fattispecie a cui credo alludesse anche Baroncelli, oltre al regolamento a tutela degli animali, che sono appunto lo sfruttamento degli animali malnutriti, lo sfruttamento dei minori per l’accattonaggio e la stessa appunto insistenza e che noi chiamiamo nel nostro regolamento in approvazione disturbo e molestia, che rientra appunto nel reato di cui all’articolo 610 del codice penale, che è appunto la violenza privata, che appunto consiste nel trattenere o bloccare per strada le persone che hanno risposto di no alle richieste di appunto questua. Per cui è evidente che questa norma, quindi per ribadire quello che si diceva prima, è, come dire incongruente rispetto alla finalità che si dichiara, perché o c’è molestia, e allora c’è una sanzione penale, o semplicemente si vuole colpire l’accattonaggio, che però non è colpibile in termini giuridici, perché appunto la stessa corte costituzionale ha ritenuto non legittima una norma dello stato, quindi non già un regolamento comunale, che appunto vietava l’accattonaggio. Per cui si dica espressamente quello che si vuole fare con questa norma, io temo che facendola rientrare nell’alveo della molestia purtroppo si tenti di tacciare come illegittima qualunque forma, che ripeto, si può dare qualsiasi tipo di giudizio sulla Questua, non siamo qui a discutere di questo, ma a discutere del fatto che sia perseguibile o meno, soprattutto perseguibile in quanto tale piuttosto che appunto in quanto molesta. Grazie Presidente. Parla il Presidente Piccini: Grazie, ci sono altri? Chiudiamo il dibattito, Bini il 13, prego. Parla il Consigliere Bini: Anche con riferimento all’emendamento numero 13 si parla sempre di questua, in particolare modo sempre articolo 13 lettera k. Qui si parla della questua e anche delle forme di prestazione di servizi come appunto la pulizia e lavaggio dei vetri, che avvengono sulle strade pubbliche o a uso pubblico. In questo caso noi chiediamo di cassare l’intero dispositivo, perché anche in questo caso è ridondante, perché appunto non essendo vietato il fatto di chiedere la questua non lo può essere in una particolare fattispecie, può essere diversa la circostanza in cui una persona si aggiri senza motivo all’interno della pubblica via, creando intralcio, disturbo o comunque disagio alla circolazione, ma in quel caso è comunque sanzionabile ai sensi dell’articolo 190 del codice della strada, perché non si può come dire stazionare o attraversare senza perizia o comunque fuori dall’attraversamento pedonale, che spesso è presente sulle intersezioni, e quindi è evidentemente una norma già prevista dal nostro ordinamento e dal codice della strada, per cui se una persona si trova in mezzo a una strada, può essere sanzionata benissimo in quanto attraversa fuori dalle strisce, non c’è bisogno di inserire, anche in questo caso, un dispositivo specifico per colui che si trova in centro carreggiata per effettuare la questua o pulire i vetri, perché è già previsto dalla norma dello stato. È questo tentativo di legare una serie di fattispecie, l’attraversare la strada, lo stare in mezzo alla strada, prima la molestia, che sono di per se sanzionabili rispetto a altre norme dello stato di carattere amministrativo o penale, rispetto alla questua, che è altra cosa e che non può essere vietata di per se. Per cui noi siamo d’accordo che ci sia un elemento di pericolo se una persona sta in centro carreggiata a pulire i vetri, ma semplicemente per tutela anche di quella persona che pulisce i vetri e non è in sicurezza, e allora ben venga il fatto che la pulizia municipale lo allontani nella tutela anche di quella persona, ma altra cosa è sanzionarla in quanto sta effettuando una questua, che nuovamente non è sanzionabile per i dispositivi della corte costituzionale che prima citavo. Grazie. Parla il Consigliere Gracci: Sì, mi fido ciecamente della conoscenza perfetta di tutte le norme di Bini e quindi sono d’accordo anche per questa norma di cassare la lettera k. Grazie. Parla il Presidente Piccini: Grazie, ci sono altri? Bene, grazie. Emendamento numero 14. Parla il Consigliere Bini: Sì, grazie Presidente. Allora usciamo dall’articolo 13 con l’emendamento numero 14 e per l’appunto entriamo nell’articolo 14, somma due lettera c del regolamento in adozione, in particolare modo noi si chiede di abrogare là dove si impone un obbligo rispetto ai possessori di cani, senza fare distinzioni rispetto al decreto ministeriale che obbliga appunto i possessori di determinate categorie di cani a avere con se le museruole per i medesimi. Qui appunto nel regolamento, senza specificarlo, si parla della lettera c di portare con se la museruola, rigida o morbida, da applicare al comune tout court, in senso generico, senza specificare la tipologia del cane.

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Anche in questo caso noi riteniamo che sicuramente sia un elemento, un presidio di sicurezza, avere la museruola per l’animale che uno ha con se, però sicuramente lo è per le razze… ora io invito a riflettere sul fatto che un chiuahua debba avere la museruola a misura, a parte il fatto che al di là della battuta la trovo anche difficile tecnicamente, non so se esistono le museruole così piccole, però ora al di fuori della battuta è evidente in quel caso che è più pericoloso il mio gatto che non il cane. Per cui io imporre con il regolamento l’obbligo per il possessore di portare con se una museruola cout court, senza prevedere come fa il decreto ministeriale una differenziazione degli animali lo trovo eccessivo. Grazie Presidente. Parla il Consigliere Baroncelli: Io credo che questo regolamento sia veramente l’opposto di tutto il lavoro che a livello culturale si è fatto sugli animali! C’era anche pria un altro passaggio di non fare bere gli animali alle fontane pubbliche, ora si nega addirittura un passaggio fondamentale, che è quello del regolamento della tutela animali, in cui si diceva che il proprietario ha la piena responsabilità dell’animale che conduce con se. Qui si fa veramente ancora una volta una cattiveria culturale, e si dimostra ancora una volta che chi ha stilato questo regolamento sicuramente è dalla parte opposta di chi vuole bene agli animali. Avere una museruola a seguito che cosa significa? Assolutamente niente! Perché un animale deve esser… deve essere nella responsabilità del proprietario. La responsabilità del proprietario è sapere se un animale ha la necessità di avere il guinzaglio, la museruola, se è un cane che morde, se è un patto che graffia, è il proprietario che ne risponde in solito rispetto al comportamento animali, invece qui si continua a mettere lacci e lacciuoli, l’ho fatto vedere per il discorso dei giardini che abbiamo messo un ulteriore divieto sugli animali, mettiamo un divieto come se poi un cane quando beve a una fontana ci mettesse la bocca mai visto un cane che appoggia la bocca per bere a una fontana! Io non lo so chi è che ha fatto quell’articolo lì che sogno si è fatto durante la notte! Cioè questo ha gli incubi! Come quello che dice che bisogna portare al guinzaglio, ma vi rendete conto che le ferrovie dello stato e chi ha stilato questo forse dovrebbe anche leggere e vedere il telegiornale a volte? Le ferrovie dello stato fanno obbligo a chi conduce un animale sul treno di avere la museruola, mentre sale e mentre scende, non mentre è sul treno, ma mentre sale o scende, deve avere questo obbligo, qui noi si fa un passo indietro, si vede che chi ha stilato questo regolamento non ha partecipato neanche ai dibattiti di costruzione dei regolamenti dentro questo comune. È una cosa grave culturalmente, chi ha scritto questo dovrebbe non solo fare un passo indietro su quello che ha scritto, ma farsi un esame di coscienza e capire se le cose che ha scritto sono cose che pensa, perché se sono cose che pensa, se ci fosse un Tribunale degli animali sicuramente verrebbe messo a giudizio. Parla il Consigliere Sani: Allora la cosa divertente è che cercando museruola chiuahua su internet il primo risultato è qualcuno che si chiede se esistono museruole per loro su internet! E probabilmente da un piccolo approfondimento di ricerca pare anche di no, quindi probabilmente si va anche a scrivere qualche cosa che poi nella realtà non è neanche applicabile! E il che è bellissimo, perché oltre… e è palese, perché noi abbiamo, io ne parlavo con altri consiglieri del Movimento 5 Stelle molto di recente, abbiamo un regolamento sugli animali, che è culturalmente molto più avanzato rispetto a quello di tantissime altre città anche più grandi… non ho difficoltà a farvi gli esempi, su Carrara ne stanno parlando e lo stiamo leggendo insieme, su Figline ne stanno parlando e lo stiamo leggendo insieme, però è palese che una norma di questo tipo è un passo indietro, quindi perché una volta si fa un passo avanti e poi si deve fare un passo indietro e peraltro senza neanche giustificare il perché, è questo che proprio poi nelle… Insomma, in democrazia per lo meno ci si confronta sulle idee, neanche questo! Cioè consentiteci almeno di dire che state sbagliando, ma semplicemente, è palese, è chiaro da un.. Ricercando due nomi su un motore di ricerca che c’è un errore su un articolo di questo tipo e lo stiamo commettendo. Grazie. Parla il Presidente Piccini: Grazie consigliere, altri? Bene, chiudiamo il dibattito. Parla il Consigliere Bini: Grazie Presidente, emendamento numero 15, che si riferisce all’articolo 15 comma 7, che è quello che stabilisce appunto le sanzioni previste nel caso vi sia una limitazione all’accesso degli animali e chiaramente rispettivi proprietari all’interno dei pubblici esercizi, noi riteniamo proprio, mi trovo in questo caso d’accordo con la riflessione di Baroncelli, noi abbiamo adottato il regolamento sugli animali che è abbastanza avanzato rispetto anche a altre aree anche a noi limitrofe, e poi chiaramente ci ritroviamo a sanzionare con questo regolamento situazioni in cui il mendicante, per ritornare a una cosa di cui si stava discutendo poco fa, viene sanzionato con una norma di 75 Euro di minima, quindi con 150 Euro per il pagamento in misura ridotta e poi troviamo una norma che invece prevede un minimo di 25 Euro nel caso in cui ci sia un proprietario di un esercizio commerciale, che pure non avendolo comunicato alla amministrazione né messo nessun tipo di cartello sul proprio esercizio, limita la libertà delle persone di entrare con il proprio animale da compagnia dentro l’esercizio pubblico. Troviamo che ci sia una discrepanza nella sanzione, perché riteniamo che questo sia molto più grave, perché limita la lavora delle persone di servirsi di un esercizio che fino a prova contraria è un esercizio pubblico e fino a che appunto

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questo non lo si rende esplicito con la adeguata segnaletica apposta all’ingresso dell’esercizio commerciale previa la comunicazione al sindaco, noi riteniamo che quella sanzione, per quel commerciante, che implica, che intima e poi vieta al cittadino di entrare con il proprio animale, regolarmente tenuto, chiaramente, al guinzaglio se ha la necessità di tenere la museruola con la museruola, riteniamo che sia una limitazione alla libertà personale e non ha senso e luogo appunto anche in considerazione del rispetto per gli animali che questa città ha spesso dimostrato e appunto anche messo nero su bianco in determinati atti che prima citavo. Grazie. Parla il Consigliere Baroncelli: Anche qui si va a dire esattamente l’opposto di quello che si è fatto, si è stabilito, nel regolamento a tutela animali, abbiamo due regolamenti completamente in confitto, uno fatto dal sindaco con ordinanza sindacale e con il sindaco di Empoli e uno fatto non si sa bene chi lo farà questo qui, in cui si dice esattamente l’opposto di quello che si dice nel regolamento a tutela degli animali. In questo ultimo si dice che gli animali devono avere libero accesso, escluso ragioni motivate da parte di tenutario del negozio. Qui invece si fa un’altra volta il salto opposto, è come se noi si fosse, a questo punto chiedo, e lo farò anche formalmente, di abolire il regolamento a tutela degli animali, perché è vanificato dal regolamento che noi andiamo a fare. Noi si diceva che un negoziante non può impedire l’accesso degli animali, sempre che non ne abbia un motivo… motivo che deve rendere palese al sindaco del comune di appartenenza. Qui si rovescia il problema, qui si dice io come negoziante posso fare quello che voglio e impedire agli altri di accedere con gli animali. E non solo lo dico, ma lo giustifico! E se io penso che si è passato mesi a discutere di queste cose qui fino a un punto in cui trovare la quadra e la soluzione e che oggi si nega tutto il lavoro che è stato fatto in seno alle commissioni e al Consiglio Comunale, ancora una volta io voglio dire allora e mi sento oltraggiato da chi ha stipulato questo regolamento, perché allora lo ripeto, il regolamento che noi abbiamo fatto a tutela animali esce fuori da persone che amano gli animali, ma da persone che amano le istituzioni e che civilmente si sono confrontate prima di fare un regolamento. Questo è un regolamento fatto da tecnici, che hanno invaso e stanno invadendo la sfera della sensibilità delle persone. Questi sono tecnici che non sono all’altezza di stipulare un regolamento che vada bene per tutti i cittadini dell’empolese. Questo è un regolamento che dovrebbe portare a giudizio chi sta stilando un regolamento di questo tipo! Che non è neanche a conoscenza dei regolamenti già vigenti in questo comune! Noi abbiamo già dei regolamenti e non possiamo fare degli ennesimi regolamenti che negano i regolamenti fatti da noi stessi, votati in questo Consiglio Comunale e ratificati dal nostro sindaco! Questo regolamento è un regolamento che non deve essere fatto! Qui non si tratta solo di fare emendamenti, qui si tratta di prendere e rendere carta straccia un regolamento di questo genere, è vergognarsi se la gente venisse a sapere che noi si vota un regolamento che vanifica tutto il regolamento a tutela degli animali, sarà mio carico farlo sapere e possibilmente spero che anche gli altri gruppi lo facciano sapere, a tutti gli ambienti che vogliono bene agli animali, agli ambientalisti, agli animalisti, che si sta vanificando tutto il regolamento a tutela degli animali! Un regolamento condiviso, votato all’unanimità! Che ha visto, ha visto per partorirlo riunioni su riunioni! Che ce lo abbiamo portato come vanto! Nonostante tutto bastano delle persone che si mettono a sedere e che non hanno nessuna sensibilità nei confronti del mondo animale per vanificare mesi e mesi di lavoro e anche se volete delle scelte coraggiose che ha fatto questo Consiglio Comunale! Intervento Sani: Presidente mozione d’ordine, chiedo la conta del numero legale. APPELLO ORE 21.20 Sono presenti n. 17 Consiglieri : Sindaco, Barnini, Alderighi, Pampaloni, Torrini, Cavallini, Piccini, Mostardini, Cappelli B., Bartalucci, Bagnoli, Bacchi, Tempestini, Arzilli, Galli, Biuzzi, Cioni. Sono assenti n. 14 Consiglieri: Lenzi, Scardigli, Dimoulas, Gracci, Gori, Baroncelli, Borgherini, Bianchi, Fruet, Gaccione, Morini, Petrillo, Bini, Sani. E’ ASSENTE il Consigliere Aggiunto Sig. Hassan Neaoui. E’ PRESENTE il Sindaco Luciana Cappelli. * Rientrano Bini, Gaccione, Sani, Gracci, Baroncelli, Dimoulas – 23 * Entrano Morini e Petrillo – 25 * Entra Gori – 26 * Escono Dimoulas e Gori – 24

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* Rientra Dimoulas – 25 * Entra Bianchi – 26 Parla il Presidente Piccini: Bene, continuiamo. Ci sono altri interventi? Bene, grazie. Emendamento numero 16, prego Bini. Parla il Consigliere Bini: Grazie Presidente. Questo emendamento si riferisce all’articolo 21 comma due lettera A, in particolare modo questo articolo si riferisce alla fattispecie di depositare sul suolo pubblico articoli e merci, anche se contenuti in borse, etc., che per numero e quantità non si configurino come un acquisto personale e il cui possesso non sia corredato, etc. Vale a dire con questa fattispecie noi si intende sanzionare e quindi anche poi successivamente sequestrare merce che presumibilmente e sottolineo questo avverbio, verrà destinata una vendita su suolo pubblico. Ora il problema è che questo, come dire, avviene anche in altri comuni che hanno già adottato il regolamento di polizia urbana, il problema è che spesso viene applicato nei confronti di persone che non hanno né conoscenza spesso della lingua italiana né tanto meno conoscenza dell’ordinamento giuridico italiano, perché se fosse altrimenti è chiaro che sarebbero tutti, come dire, *** e soprattutto io credo che si configurerebbe anche un reato di appropriazione indebita o comunque di furto da parte di colui che effettua un sequestro di questo tipo, perché qualunque Avvocato avrebbe gioco facile nel difendere una persona che appunto argomenta semplicemente che era in possesso di 10 ombrelli all’interno di una propria sacca e voglio vedere che giudice darà torto a quella persona dicendo che erano appunto viceversa 10 ombrelli destinati alla vendita. Altra cosa anche qui è la vendita su area pubblica, per cui se una persona effettua una vendita e questo chiaramente necessita di uno scambio con un acquirente e un corrispettivo economico rispetto alla vendita dell’oggetto, in quel caso c’è la legge regionale, che peraltro lo ricordo la legge 28 del 2005 è una legge molto severa nei confronti della vendita abusiva su area pubblica che prevede una sanzione, vado a memoria, ma che se non erro è nell’ordine dei 5 mila Euro. Anche in questo caso sappiamo che spesso i venditori non sono… sono spesso e purtroppo cittadini nulla tenenti e che quindi anche in questo caso, sia nella applicazione della legge nazionale sia non a applicazione di qualsiasi altra norma sicuramente il metodo per combattere questo problema, ammesso che sia appunto un problema prioritario per le nostre città, anche qui, come sui mendicanti non ne voglio fare una discussione di merito, ma ne faccio semplicemente una discussione di opportunità rispetto allo strumento, non è questo lo strumento che serve a combattere quel fenomeno lì, se questo è quello che la amministrazione si prefigge e ancora in questo caso, e lo ribadisco, si ripercorre all’altra norma già prevista dall’ordinamento, che appunto è una legge regionale, la 28, e prevede già la sanzione per la vendita su area pubblica, in questo caso si parla già invece di sanzionare e sequestrare dei beni che sono ipotizzabili come destinabili alla vendita, quindi è semplicemente una ipotesi, una ricostruzione che avviene appunto a opera dell’agente accertatore. Concludo Presidente ribadendo come anche in questo caso si carica di una riceva di discernimento e di discrezionalità l’operatore su strada che secondo me sarebbe opportuno non gravargli, perché in questo caso appunto lo si sostituisce a una opera di veggente, per cui lui deve prevedere se quello sarà merce destinabile alla vendita o meno. Se la prende, secondo me, molto spesso queste sono persone che non conoscono né l’italiano né l’ordinamento giuridico italiano, perché sennò con un buon Avvocato quello sarebbe, io credo, furto! Grazie Presidente. Parla il Presidente Piccini: Interventi? Non ci sono interventi? Bene, grazie, allora il prossimo emendamento, il 17. Grazie. Parla il Consigliere Bini: Sì, il 17 si riferisce all’articolo 21 comma due lettera B e ripercorre in qualche modo un emendamento che abbiamo già visto in riferimento al lavaggio veicoli. Nella fattispecie l’articolo 21 comma due lettera B, parla di svolgere ogni tipo di mestiere o attività come la riparazione veicoli o mobili o infissi senza preventiva autorizzazione, anche in questo caso noi avevamo chiesto in commissione delle delucidazioni, perché su strada pubblica, anche se io avessi un problema con la batteria, se la matteria del mio veicolo mi lasci in panne, io ho la facoltà di sostituirla, come dire,in economia, da sono o devo necessariamente, con questa comunica, da domani ricorrere a un meccanico autorizzato? Perché la norma, se noi la si applica per come è scritta si dice appunto svolgere ogni tipo, quindi non prevede un discernimento su che attività sono consentite e quali no, che abbia a che fare con la riparazione dei veicoli, etc. Ora è evidente che siamo d’accordo che nessuno si debba mettere a fare il falegname sulla pubblica via, ma se io ho un problema appunto con la vettura, che può essere la sostituzione della ruota piuttosto che della batteria piuttosto delle spazzole tergicristallo io lo posso fare o no? Perché stando all’interpretazione stringente della norma non lo potrei fare,

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siccome avevamo delucidazioni e questo appunto non è avvenuta, avevamo chiesto di essere più precisi nella spiegazione dell’articolo 21, comma due lettera B questo non è avvenuto …(interruzione di registrazione)… chiediamo di cassare l’intero dispositivo. Grazie. Parla il Presidente Piccini: Grazie consigliere, interventi? Cioni, prego. Parla il Consigliere Cioni: Ho delle perplessità, perché ogni tanto capita di vedere il lavoro di qualcuno che vernicia la porta, specialmente quelle molte grosse, pesanti, che è quasi impossibile portarle via e che poi sinceramente danno anche dei notevoli problemi, perché la porta uno bisogna che la porti in qualche posto lontano, deve mettere una porta di riserva e poi di conseguenza riportarla sul luogo, io credo che la verniciatura per esempio di alcuni infissi possa essere fatta senza dovere sottostare a queste clausole qui. Quindi credo che specialmente su questo punto noi manterremo il nostro sì e diremo che non è sanzionabile uno che poi in definitiva diventa anche più veloce e semplice verniciare un infisso e una porta, specialmente esterna, sul posto dove si trova. Grazie. Intervento Baroncelli: Io mi domando anche senza preventiva autorizzazione, ma autorizzazione di chi? Dei vigili? Il sindaco? L’ufficio ambiente? Cioè io per fare un lavaggio delle finestre, un qualche cosa di casa mia devo chiedere la autorizzazione? A chi? Ma siamo sicuri che anche qui abbiamo bene chiaro quello che si sta dicendo?! Senza preventiva autorizzazione io non posso svolgere ogni tipo di mestiere o attività come la riparazione veicoli o di mobili o infissi. A casa mia?! In proprietà privata io non posso riparare gli infissi di casa mia?! In proprietà privata! No, ma *** no, la finestra di casa mia se io non sto sul marciapiede la posso riparare o no?! Sì? Io dico ragazzi, ma si sta veramente superando penso qualsiasi limite di… cioè te qui prima di uscire di casa, e io per fortuna mi si è laureata la nipote, bisogna che tu vada con l’Avvocato! Prima di uscire di casa ti ci vuole l’Avvocato! Non sei neanche più sicuro se puoi suonare il campanello di casa tua, stando sul marciapiede! Forse conviene telefonare, perché non è previsto che non si possa non telefonare. Allora io prima di suonare il campanello di casa mia bisogna che chieda la autorizzazione alla fine con questo regolamento qui! Sindaco io mi appello a lei, come Presidente del circondario, prima di andare via ci sono ancora due anni, sempre che non si riesca a sfiduciarla, dico faccia qualche cosa, perché non credo che come diceva mio babbo senza gnegnero ti tocca andare a lavorare, io penso che qualcuno forse qui bisogna mandarlo a lavorare, perché sta pensando troppo qui! Parla il Consigliere Sani: No, niente, per dire che io… insomma, oggi siamo arrivati primi e oggi parlo io. Dicevo che anche io personalmente sono assolutamente contrario, come diceva il Cons. Cioni al fatto che sulla pubblica via si riparino finestre e infissi di qualunque tipo, ma infatti peraltro l’emendamento sottolinea dei veicoli, cioè lascia intatta l’impossibilità previa autorizzazione, e mi auguro anche che queste autorizzazioni, che peraltro non si capisce chi le debba rilasciare, siano anche assolutamente poche, però probabilmente non lo so, magari leggiamoli prima, perché l’emendamento ci dice un’altra cosa, non esclude la possibilità, cioè non esclude il divieto di riparare gli infissi, lavarli, etc., ma la possibilità della riparazione veicoli, che è ovviamente assurdo, perché se io apro il cofano perché la batteria mi si è scaricata con i classici cavi, è una cosa vietata da questo regolamento! Forse la gomma non ci rientra, ma sicuramente il fatto di aprire… o comunque anche la gomma, non lo so, ma comunque sia è sbagliato, perché se io apro il cofano effettuo una riparazione, ma anche proprio da un punto di vista di termini, cioè non andava e va, quindi ho aggiunto e ho riparato un qualche cosa, quindi perché si deve rimandare ancora una volta all’agente di polizia questa cosa? Mi pare assurdo! Comunque io personalmente i rinnovo, siccome la discussione potrebbe anche essere interessante con… Avendo un feedback, che non c’è, quindi è una discussione abbastanza fine a se stessa, ce la facciamo, quelli che siamo d’accordo magari non importa neanche intervenire, però ecco, magari leggiamoli gli emendamenti, perché concordo perfettamente con il Cons. Cioni, ma l’emendamento ci dice un’altra cosa. Parla Consigliere Gaccione: Sì, il nostro emendamento voleva avere anche un intento costruttivo, infatti io considero e l’ho sempre considerato abbastanza moderato, perché dall’altra parte si dice che bisogna liberare la strada, il marciapiede, rendere possibile la pubblica viabilità, se nevica, e dall’altra sul marciapiede non ci si può più neanche fermare a fumare una sigaretta, va beh che il fumo fa male, ma pure… non ci si può neanche fermare a fare due parole tra un pochino! Ma… però io voglio andare oltre, io voglio essere meno moderato, ma qui si dice divieti di utilizzo del suolo pubblico, d’accordo, divieto di utilizzo di questo, ma quante piccole e piccolissime attività hanno momentaneamente bisogno di suolo pubblico, qui non

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si fa altro che dire che le piccole attività sono quelle che mandano avanti la nostra economia e un gommista che ha il posto per due macchine per lavorare contemporaneamente, ne ha una terza, che deve fare? Mandare via e dire no, ora no perché bisogna chiedere il permesso alla polizia municipale? Oppure un’altra qualsiasi piccola e piccolissima attività! Quindi come abbiamo ribadito nella presentazione di tutti gli emendamenti, tra l’altro, si va a caricare la polizia municipale di tutta una serie di incombenze che rischiano intanto di bloccarla e poi ulteriormente di fare sentire sempre l’istituzione e segnatamente il comune, più lontano dai cittadini, anzi nemico dei cittadini! Ragazzi, ma le elezioni siciliane lo avete visto come sono andate oggi? C’è qualcuno, sentendo i commenti alla radio mentre venivo qui, che ha detto semplicemente le stesse parole che ho detto io in Consiglio Comunale altre volte, questo scusatemi la autocitazione, cioè a dire l’antipolitica sono i partiti! L’antipolitica vera non è Beppe Grillo, anche se non nutro particolari simpatie né per lui né per il movimento dei grillini, così si arrabbia a chiamarlo grillino, però dell’antipolitica si diventa noi, i partiti e le istituzioni, e questo è un pericolo per la democrazia del nostro paese. Io sinceramente capisco, nel senso, so come funziona, quindi capisco perché state tutti zitti e vi ringrazio un’altra volta per il vostro contributo a questa discussione, un contributo veramente è generoso e illuminante, e capisco come funziona, lo so, si è votata al circondario, questa è una come dire passaggio proprio antidemocratico, come ho detto negli altri interventi, cioè prima faccio il circondario e poi tutti i comuni, uno a uno, e per ultimo il comune d’Empoli proprio, il comune capofila che non fa altro che prendere atto delle decisioni prese al circondario e poi dagli altri comuni. Perché scusi Presidente, tre secondi, anche sull’emendamento di prima, quell’emendamento alla lettera a dell’articolo 21, cioè l’articolo, non l’emendamento, ma l’articolo 21, lo sapete come si può chiamare questo? Regolamento anti vu comprà, anti immigrati che vengono a vendere due ciondoli, accendini e ombrelli. Io mi ricordo un tempo dove qualcuno che ora siede in questi banchi che andava a avvisarli quando arrivavano i Vigili Urbani al mercato d’Empoli, io me lo ricordo, non tutto tempo fa succedeva questo, e ora siamo in queste condizioni! Io penso che voi dovreste iniziare a preoccuparvi davvero! Parla il Presidente Piccini: Grazie consigliere, ci sono altri? Bene, chiudiamo il dibattito, emendamento 18, prego. Parla il Consigliere Bini: Grazie Presidente. L’emendamento numero 18 intende introdurre un ulteriore articolo, in questo caso non si tratta di un emendamento soppressivo, ma aggiuntivo, intende in particolare modo aggiungere l’articolo 23 bis, che viene denominato e i consiglieri hanno il materiale veicoli speciali destinati a pubblicità itinerante. Noi abbiamo visto come questo regolamento vieta molte cose, tra le cose che vieta vieta anche di apporre stendardi, bandiere e quanto altro alle proprie finestre e balconi, salvo appunto ipotesi che vengono autorizzate dalla amministrazione. All’articolo 23 poi si parla anche della collocazione di tende, luci, insegne, vetrine e targhe, che poi chiaramente anche in questo caso si suppongono autorizzate dalla amministrazione, cioè si suppone che ci sia la necessità e la necessarietà di una autorizzazione da parte della amministrazione. Noi ci stupiamo, e questa è una cosa di cui abbiamo più volte cercato di parlare in questo Consiglio Comunale e di porre alla attenzione amministrazione, di come in questa città non siano viceversa regolamentate le vele pubblicitarie, che sono quei camion che hanno appunto sopra quegli spazi pubblicitari di notevole metratura che non vengono sottoposti, assoggettati a controllo e disciplina, come avviene in altri comuni, perché vi farei presente che mentre da un lato noi si vieta al tifoso dell’Empoli di mettere la bandiera della propria squadra piuttosto che a quello, come si diceva l’altro giorno, come diceva Gaccione, che vuole fare la campagna di Lega Ambiente di mettere il lenzuolo bianco alla finestra, dall’altra parte si consente che senza nessuna disciplina circolino sul territorio comunale queste vele pubblicitarie su cui rendo noto ai consiglieri girano diverse migliaia di Euro, perché sono pubblicità che costano, trovate, chiunque di voi lo può fare, a verificare quanto costa accedere a un tipo di pubblicità di questo tipo e si renderà conto che sono molto onerose. Su quel tipo di pubblicità lì, che sicuramente è una attività di tipo economico, non prava nessuna autorizzazione, nessun controllo e soprattutto nessuna appunto regolamentazione rispetto a come debba essere disciplinata. Noi con questo emendamento aggiuntivo, l’articolo 23 bis, abbiamo semplicemente ricalcato quello che è il regolamento degli impianti pubblicitari del comune di Firenze, con un semplice copia incolla abbiamo preso quanto dice e disciplina rispetto alla questione appunto della pubblicità sui veicoli speciali destinati alla pubblicità itinerante il regolamento degli impianti pubblicitari del comune di Firenze, quindi niente di straordinario, il regolamento semplicemente vieta ai possessori di questi veicoli di installarsi in modo fisso di fronte, sulla pubblica via, anche su strada privata, dove sia visibile dalla pubblica via, per impedire appunto che questo sia un elemento che a nostro avviso è sicuramente più lesivo del decoro e della come dire dignità del Quieto vivere di quanto non sia mettere la bandiera dell’Empoli o di qualunque altra attività di tipo sociale, ludico, sportivo, politico o civico, alla propria finestra. Per cui se si vieta una non vediamo perché dall’altro versante non ci si ponga l’obiettivo di regolamentare anche una volta che viceversa è commerciale e che sinceramente se me la mettono davanti alla finestra di casa per diversi giorni probabilmente crea più nocumento al cittadino e più danno alla immagine alla città che non appunto la bandiera del tifoso alla finestra.

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Grazie. Parla il Consigliere Sani: No, allora non è male l’emendamento, il regolamento Renzi è fatto forse un po’ meglio del nostro, questo magari essere c’era il mio predecessore ve lo spiegava meglio, secondo me si potrebbe aggiungere tranquillamente, se ci fosse un po’ di… volontà, ne basterebbe un minimo, il mio predecessore lo spiegherebbe meglio, perché tutta la parte delle vele, ovviamente Giacomelli fa l’assicuratore, tutta la parte di queste vele pubblicitarie trovano molta difficoltà a essere assicurate se non in grosso blocco, perché creano molti danni a cose, la anche a persone, perché praticamente essendo dei cassoni molto leggeri, ma appunto con una grossa estensione, la vela insomma, si ribaltano e spesso sono anche pericolose per cose, ma anche per persone, quindi diciamo, è un articolo aggiuntivo e Bin Laden non inficia tutta questo bellissimo regolamento che abbiamo discusso con tanti emendamenti, quindi probabilmente secondo me si potrebbe tranquillamente aggiungere, il mio gruppo voterà favorevole. Parla il Consigliere Cioni: No, a me è sembrato strano che non si possono mettere le bandiere al finestre! Sinceramente se io ci metto la bandiera italiana non capisco perché non la posso mettere alla finestra, la bandiera europea, sono cose che… mi colpiscono. Io non lo so, anche il comune allora in questo punto è sanzionabile, come qualsiasi scuola o qualsiasi istituto pubblico, perché a parte che alcuni hanno l’obbligo di mettere la bandiera fuori, ma se io domani ho voglia di salutare o ho la festa del 4 novembre tra qualche giorno e voglio mettere la bandiera alla finestra non ce la posso mettere?! Cioè a me sembrano cose assurde, che non riesco a capire, scusatemi! Se non soltanto con una forma di burocrazia e proibizionismo che in questo caso non ha dell’uguale. Per quanto riguarda poi i mezzi pubblicitari non so come vengano tassati dal comune, ma agli effetti del periodo che stanno fermi in un posto o viaggiano anche per il comune, io credo che debbano essere tassati come i manifesti, perché poi in fondo hanno la metratura che è abbastanza grande, e nello stesso tempo sono della pubblicità che viene fatta. Altra cosa può essere anche da vedere il discorso se danno noia al traffico, perché sappiamo benissimo che in alcuni punti determinati tipi di pubblicità non si possono mettere, perché distraggono colui che guida. Per cui guardiamo per bene anche come si mette il… questo qui naturalmente lo vedranno coloro che devono sanzionare, ma comunque facciamo presente che anche questa cosa può succedere. Grazie. Intervento Gaccione: Prima di intervenire per bisognerebbe chiarire una cosa Presidente, se fosse possibile, ma questo tipo di problema dà un introito o no ai comuni? Che non si sappia mi pare sorprendente insomma! Ma qualcuno… va beh, nessuno? Il segretario, ci aiuti lei! Non lo sa nessuno?! …(intervento fuori microfono)… …(interruzione di registrazione)… Parla il Presidente Piccini: Mi informo e te lo faccio sapere, ora non c’è nessuno in grado di dirlo. Volevi intervenire? Gaccione. Intervento di Faleburle Daniele della P.M.: Si, la precisazione è che comunque la pubblicità è sempre sottoposta alla tassa, ma nello specifico essendo ditte mobili, è pagata nel comune dove ha sede la ditta, quindi se è una ditta di Torino la pubblicità la paga a monte a Torino, se è di Empoli la paga a Empoli, quindi comunque c’è un provento pubblicitario. Parla il Consigliere Gaccione: Ringrazio, perché mi sembrava non lo so, che si vagasse un po’ e si rischia anche di dire delle sciocchezze, uno si poteva anche essere informato prima, ma io credevo che ci fosse stato un chiarimento in commissione e mi scuso per la mia ignoranza, però detto questo vedete, io nel peregrinare professionale ho fatto di mestiere anche un po’ di pubblicità, e segnatamente la pubblicità esterna, stendardi, striscioni, insegne luminose e non è una cosa… al di là di dove si paga e di quanto si paga per l’esposizione del messaggio pubblicitario, è una cosa che richiede un impegno, diciamo così, dal punto di vista burocratico, non indifferente, per mettere gli stendardi, i cartelloni stradali, devi prendere il permesso alla autorità stradale competente, la provincia, l’Anas, il comune, devi fare tutta una serie di passaggi che in questo modo vengono evitati. Il problema dice va beh, se questo è previsto si può fare, quello non è proibito, è lecito e consentito, però il problema è un minimo di regolamentazione, lo avete mai visto il semaforo per andare allo stadio, ce ne sono 5, 6 per volta, che poi sinceramente io non sono un liberista e neanche un tifoso del capitalismo, però in questo senso c’è anche un sistema non mi… pare tanto regolare dal punto di vista anche nella esposizione e della pubblicizzazione degli esercizi del nostro territorio, perché a parte la qualità delle immagini che molte volte si vede in giro, però mi pare a me che sia una parte di

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una decadenza che è anche culturale, ma anche di governo, che c’è nei territori in senso generale, ma noi siamo qui a Empoli e si parla di Empoli, perché c’è stata tutta la grande battaglia contro le sale da gioco, e ci sono sale gioco che Las Vegas impallidisce in confronto! Ce non ci sia il modo, su tutte queste questioni di avere un minimo di possibilità di intervento da parte della amministrazione io non credo che sia come dire per possibile, perché cioè a volte per mettere una finestra di un colore rispetto a un altro bisogna passare dall’ufficio tecnico, e qui viene fatta e messo delle cose in giro che hanno dell’orrido proprio, da un punto di vista proprio del comune gusto, io non parlo di comune senso del pudore, ma di comune gusto, sono delle cose vergognose, e questi mi pare che siano un aspetto di questa questione e problema. Io mi immagino e spero che ci possa essere, tanto ormai si è visto, questo è blindato, cioè voglio dire, noi si sono fatti questi emendamenti e ci è piaciuto aprire e approfondire la discussione in qualche modo, però è chiaro, lo sapevamo in partenza, di che cosa… di quale fosse la procedura che si seguiva. Però io spero e mi immagino che si possa su alcune questioni, e questa è una di queste, si possa rimetterci mano e che le amministrazioni di questo territorio se non a questa legislatura alla prossima, vediamo che ci sarà, spero che ci sia un impegno in questo senso. Parla il Consigliere Gracci: Al di là dell’emendamento l’intervento di Gaccione è stato di più ampio respiro e quindi ha parlato della politica della città e quindi ha parlato anche dell’interesse dei nostri concittadini, io mi sento di condividere quanto ha detto lui, perché mi sembra che ci sia un abbassamento da parte dei nostri politici tale che è davvero ci fa anche raccapricciare e mi dispiace anche le ultima parole che ha pronunciato, dice questo è un regolamento blindato, ma allora che senso ha noi stare qui a dire che cosa? A perdere il fiato per che cosa? A me dispiacente che quando si parla di politica, di cose che riguardano la città, ecco, non ci sia da parte della minoranza questa parola ascolto che viene dai banchi dell’opposizione, perché qui non si tratta di fare contrapposizione politica, qui si tratta di trovare una cosa, un regolamento, di trovare una convergenza su quello che è un regolamento che riguarda tutti i nostri concittadini e credo che i suggerimenti che vengono da parte dell’opposizione e di questo va dato atto a Bini e Gaccione, che hanno presentato questi emendamenti e si sono impegnati, credo che abbiano un senso logico! Non tanto di contrapposizione, e dispiace, giustamente, ribadire anche quello che prima aveva ripetuto di nuovo sempre Gaccione, che da parte della maggioranza ci sia stato questo contributo al silenzio, e questa è una cosa che fa dispiacere e che ci lascia molto perplessi per quanto riguarda l’andamento della politica nella nostra città. Grazie. Parla il Consigliere Baroncelli: Questo iter che segue questo regolamento dimostra proprio l’inutilità dei Consigli Comunali, perché si va a fare un regolamento che nega i regolamenti comunali, perché questo è un regolamento sovra comunale, non prende atto di cose che se le ha viste il gruppo di Gaccione le poteva vedere anche chi ha stilato il regolamenti che certe cose non andavano, anche perché si presuppone che chi ha fatto queste cose dovrebbero essere degli apparati all’interno del pubblico la parte più efficiente, a quanto pare invece abbiamo messo a stilare dei regolamenti delle persone che non conoscono i regolamenti comunali, ne hanno fatto uno proprio facendo copia e incolla non sa si bene da che cosa e dove e che oggi ci porta a fare votare un regolamento che sicuramente non è né all’altezza né è *** né capace di dare soluzioni ai problemi dell’empolese – valdelsa. Credo che sia una cosa abominevole che il Consiglio Comunale d’Empoli, sia il comune dove si discuta di più e dove si discuta per ultimi e che poi alla fine ci tocca alzare la mano compatti l’opposizione a dire no, la maggioranza a dire sì, e avere perso tutti inutilmente del tempo, perché anche le note, i suggerimenti e le cose che sono state discusse qui sono vanificate dal fatto che questi sono pacchetti pre confezionati a cui noi non si può apporre neanche una modifica. Credo che sia… per fare un difetto proprio all’intelligenza degli italiani che ci votano, portarci a votare regolamenti in questo Consiglio Comunale di questa portata qui. Questo è forse tra gli ultimi regolamenti che non serve a nulla, io voglio ricordare che abbiamo fatto il consigliere comunale aggiunto degli extracomunitari, che è la dalla seconda legislatura che io non vedo più, non si sa bene dove sia, allora però anche quello per ora non si leva, poi si leverà anche quello, una delle cose inutili fatte, abbiamo fatto un regolamento a tutela degli animali, inutile perché *** da regolamenti così, facciamo un regolamento di questa siffatta, che io voglia veramente nostro signore che ci spazzino tutti via dalla politica, perché queste sono quelle cose che non è possibile vedere e per fortuna la gente non le sa, io mi immagino quando uno si renderà conto dei danni che si stanno facendo che cosa ne faranno dei nostri partiti e politica, noi bisogna seriamente vergognarsi di quello che stiamo facendo ai cittadini in questo momento! Parla il Presidente Piccini: Grazie, ci sono altri? Chiudiamo allora. Parla il Consigliere Bini: Grazie Presidente. Allora emendamento numero 19 si riferisce all’articolo 25 comma uno, l’articolo 25 in particolare modo è costituito da un solo comma, quindi e anche relativamente semplice, è quello contro il meretricio e prostituzione, in particolare modo noi

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siamo soddisfatti per l’ultima stesura del regolamento, in questo caso, perché il regolamento è stato cambiato rispetto a una prima stesura, prima stesura che era riconducibile anche a altri regolamenti approvati nella nostra regione. Regolamento che erano tesi a sanzionare quelle ragazze, poi è curioso che si parlasse solo di ragazze e quindi con un anche riferimento sessuale bene specifico, anche su questo sarebbe curioso aprire una discussione, che in modo diciamo agghindate e vestite in modo particolarmente provocante, fossero al bordo delle strade vicino ai centri abitati, anche in questo caso sottoponendo tutta la rilevazione della infrazione, se fosse rimasto la norma per come era stata presentata a tutta una serie di osservazioni, perché è evidente che una persona che si trova in abiti succinti vicino a un centro abitato può benissimo essere lì a aspettare il fidanzato, non necessariamente esser a prostituirsi e attendere un cliente, per cui è evidente anche in questo caso la norma poteva avere una efficacia solo là dove mirava a essere rivolta a persone che sono appunto in grado non solo di non comprendere il nostro sistema giuridico, ma anche spesso la nostra stessa lingua. In questa ultima formulazione l’articolo è molto più calzante, noi in questo caso lo sosteniamo, perché è rivolto, ci pare di capire, e per questo l’emendamento tende a sottolineare questo aspetto, a sanzionare piuttosto che la prostituta la quale cosa evidentemente anche qui non concorrere a risolvere il problema, ammesso anche in questo caso che quello sia un problema socialmente rilevante del nostro territorio, perché si sanziona anche in qui una persona che non ha spesso come dire nessun bene e che quindi non pagherà mai il verbale e non si risolve il problema. In questo caso la sanzione invece ricade giustamente, ci pare di capire, e va in questo senso l’emendamento, sul cliente, però siccome non era sufficientemente chiara a nostro avviso il dispositivo dell’articolo, abbiamo aggiunto semplicemente là dove si parla di sanzione e appunto di sanzioni amministrative previste, per le ***, etc., è previsto il pagamento e noi abbiamo messo dopo è previsto il pagamento a carico del conducente del veicolo che si ferma appunto per beneficiare di questi servizi, tra virgolette. Per cui nella nostra… ma qui la sanzione è rivolta solo a questo tipo di utenti, tra virgolette, per cui per quanto riguarda noi è fondamentale che si specifichi questo aspetto. Se l’interpretazione autentica da parte dei proponenti, cioè della giunta, è che il regolamento sanziona comunque solo e esclusivamente il cliente, sempre tra molte virgolette, noi siamo anche disponibili in questo caso a ritirare l’emendamento, però è un emendamento che specifica il dispositivo dell’articolo, se però l’interpretazione autentica va nella direzione che dicevo siamo disponibili anche a ritirarlo, però abbiamo bisogno di una conferma in questo senso. Grazie. Parla il Presidente Piccini: Se fosse possibile avere una interpretazione, a me sembra abbastanza logica l’interpretazione che dà Bini, però se si vuole mettere a verbale con la dichiarazione… Prego. Intervento Faleburle P.M.: Io direi che mi sembra una parola ridondante rispetto a quello che si intende, cioè al codice della strada, ovviamente sono gli utenti della strada previsti dal codice, quindi rimarcare la parola conducente mi pareva sottointeso. Parla il Presidente Piccini: Va bene, provo a metterla io a verbale, per chiarezza, per non.. Cioè si intende chiaramente il conducente e proprietario dell’autoveicolo nel caso in cui sia… quindi è il conducente che risponde di questo articolato, è sufficiente? Interpretazione da uomo della strada e non da tecnico, non so se è sufficiente? Va bene? Lo consideriamo Gabriele? Parla il Consigliere Bini: Sì sì. Parla il Presidente Piccini: Ok. Emendamento numero venti, prego Bini. Parla il Consigliere Bini: L’emendamento numero venti si riferisce all’articolo 27 comma uno, si parla di divieto di schiamazzi. Anche qui, salvo specifiche autorizzazioni, etc., si vietano gli schiamazzi. Anche in questo caso, come abbiamo già discusso con riferimento a altri articoli, mi viene in mente appunto le bandiere piuttosto che il fatto di incatenarsi ai parapetti dei monumenti... grazie Presidente, vedo che c’è una accesa discussione nei banchi della maggioranza Presidente! Intervento Sani: Presidente mozione d’ordine, conta del numero legale. * Esce tutta la minoranza.

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APPELLO ORE 22,00 Sono presenti n. 16 Consiglieri : Sindaco, Barnini, Alderighi, Pampaloni, Torrini, Cavallini, Piccini, Mostardini, Cappelli B., Bartalucci, Bagnoli, Bacchi, Tempestini, Arzilli, Galli, Biuzzi. Sono assenti n. 15 Consiglieri: Lenzi, Scardigli, Dimoulas, Gracci, Gori, Baroncelli, Borgherini, Bianchi, Fruet, Cioni, Gaccione, Morini, Petrillo, Bini, Sani. E’ ASSENTE il Consigliere Aggiunto Sig. Hassan Neaoui. E’ PRESENTE il Sindaco Luciana Cappelli. Parla il Presidente Piccini: Bene, chi vuole intervenire? Vai, prego, che vuoi che sia, dai, vai. * Rientrano: Baroncelli, Bini, Gaccione, Sani, Gracci, Cioni, Dimoulas – 23 Parla il Consigliere Bini: Grazie Presidente. Dicevo che l’articolo 27 si riferisce al divieto di schiamazzi, come abbiamo già discusso in questo consiglio, con riferimento a altri passaggi, per esempio le bandiere, per esempio il fatto di legarsi ai parapetti dei monumenti e via discorrendo, noi riteniamo che si debba fare anche in questo caso una distinzione, perché nel caso si parli evidentemente di persone che si ritrovano e che disturbano in qualche modo il quieto vivere delle persone, anche in questo caso, come dire, fatto salvo quanto già disposto dal codice penale, che è appunto il disturbo alla quiete pubblica, anche nel caso in cui il disturbo avvenga nei confronti non di una pluralità di individui, la nei confronti di una sola persona, siamo come dire concordi con la amministrazione che questo possa essere sanzionabile, non lo siamo sul fatto che qualunque fattispecie crea schiamazzi o come dire rumori chiaramente a opera di persone in area pubblica o soggetta a uso per cento. Noi chiediamo di aggiungere le parole, in particolare modo, salvo i casi di manifestazioni civiche, politiche o sindacali, perché in questi casi è evidente che ci sia una autorizzazione da parte della amministrazione per la manifestazione in se e per se, noi vorremmo che ci fosse anche una deroga in questo senso, perché riteniamo Presidente che sarebbe opportuno distinguere il fatto che ci siano avventori di un locale che disturbano il quieto vivere di una persona alle tre di notte piuttosto che come dire la domenica del primo maggio, il corteo del primo maggio, crea disturbo a una persona che è particolarmente insensibile alle tematiche del lavoro e che al primo fischietto che gli suona sotto la finestra intende che si proceda a sanzione. Siccome quella è una manifestazione autorizzata, ma nessuno come dire autorizza a una deroga rispetto a questo divieto che viene imposto in modo tassativo dal regolamento, chiediamo che vengano aggiunte le parole appunto con riferimento a manifestazione civiche, politiche o sindacali, perché noi riteniamo che in questi casi, chiaramente nel rispetto degli orari della quiete pubblica, ci possano essere deroghe, sennò qualunque *** di persone che non avvenga appunto per fini meramente ricreativi, ma anche per fini di carattere che ho poco sopra menzionato, non si… non viene autorizzato e non rientra tra quelli autorizzabili o soprattutto tra quelli che rispettano soprattutto questo divieto che appunto ripeto rispetto invece agli schiamazzi tout court genericamente intesi condividiamo, perché chiaramente va a tutela della quiete e della libertà delle persone. Grazie Presidente. Parla il Presidente Piccini: Grazie, interventi? Ci sono interventi? Gaccione. Parla il Consigliere Gaccione: Grazie Presidente. Questo articolo rafforza diciamo così, l’impianto di questo regolamento rispetto appunto a questioni altri articoli che citava Bini mentre lo presentava, nello specifico quello del divieto di incatenarsi o cose così. Ora è evidente che manifestazioni autorizzate, manifestazioni pubbliche, manifestazioni nelle feste alle manifestazioni di politica, quelle sindacali, è evidente che queste rientrano nella diciamo così fattispecie delle cose che si possono fare, ma qui come dire si impianta una normativa che esclude la possibilità, la esclude il modo totale, di manifestazioni improvvisate, di manifestazione che si sono viste e ribadisco alcuni esponenti della maggioranza in passato ne hanno fatto largo uso, addirittura scrivendo per le strade la notte, cose… o manifestazioni non autorizzate, a tutte le ore del giorno e notte, penso alle manifestazioni che possono fare gli studenti, o delle aziende in crisi, quando dopo una assemblea in una fabbrica si esce fuori la proposta da parte dei lavoratori di fare una manifestazione subito davanti alla fabbrica, anche i picchetti non potranno più essere fatti, non potrà più essere fatto niente, se non c’è una preventiva autorizzazione! E io

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penso che, e mi auguro, che il sindaco o chi per lui vada su tutte i momenti di crisi per autorizzare immediatamente la possibile manifestazione, sennò ci sarà tutta una serie di cittadini che dovranno essere sanzionati, perché è un utile fare i regolamenti se poi non si applicano le sanzioni, perché sono regolamenti o sono buffonate? Perché se non è una buffonata tutte le volte che c’è una crisi davanti a una fabbrica o uno sciopero o una assemblea di studenti e si decide di fare un presidio, di uscire tutti i insieme e occupare la strada, di andare a fare una manifestazione improvvisata, che si fa? Si arrestano tutti?! Che si fa? Si chiedono i documenti a tutti? Si chiamano i celerini? I Carabinieri? L’esercito? Ma ci si rende conto di che cosa vuole dire questo articolo?! Guardate che questo in confronto all’articolo degli incatenamenti, su cui Domenici è stato il più grande esponente nazionale politico che l’ha esercitato, ma questa è una cosa vergognosa, bisogna rendersene conto! Qui si impedirà ai lavoratori che hanno da legittimamente manifestare, di non poter manifestare! Voglio dire, quando hanno fatto l’occupazione delle strade a Certaldo siete andati anche voi del PD a dargli la solidarietà! Ma che discorsi sono?! Quelli della ***, che sono andati e hanno bloccato la 429 o quelli… ma dove si va a finire in questa maniera! I sindaci danno la solidarietà! Sono tutti vostri eh! I segretari del PD, sono tutti vostri! Vanno a dare la solidarietà! Ragazzi, ma queste sono cose gravi! Parla il Consigliere Baroncelli: Condivido, *** c’è anche la aggravante di portare le bandiere e gli striscioni, di fare volantinaggio per la strada, quindi dico oltre a quello che hai detto te Gaccione… discinta magari, no, credo che di reati, perché poi alla fine sono reati, reati amministrativi, che chi va a fare una manifestazione d’ora in poi bisogna dirgli che i fischietti devono essere senza pallina e manifesti devono essere in bianco e il volantinaggio deve essere fatto a voce senza disturbare la quiete pubblica.. ragazzi, si sta scherzando vero? Parla il Consigliere Gracci: Forse sarò presuntuoso, ma mi piacerebbe sentire l’opinione di qualche collega di maggioranza su queste nostre osservazioni, perché mi sembra strano che nessuno di voi possa intervenire su quanto viene detto dai colleghi vostri della minoranza, non mi sembra che vi stiamo proponendo argomenti assurdi o astrusi! Che pensate voi? È difficile poterlo sapere? Io ve lo chiedo per favore, perché ci fareste un piacere, ci potreste liberare da tante nostre preoccupazioni! Non mi sembra questo un modo corretto di gestire la politica! Io non ci trovo niente da ridere, comunque ognuno si prenderà le sue responsabilità, a me spiace per il sindaco, perché sarà poi l’oggetto di tutta la questione, di tutte queste cose, quando gli verranno fatte denuncie, osservazioni, poi dopo bisognerà continuare a votare si dà mandato al sindaco di resistere in giudizio, e si dovrà ripagare, come è successo tantissime volte. Ora se qui si tratta di dovere cambiare un regolamento tout court, perché a quello che ripeto, ho detto prima, se qui si cambia qualche virgola deve ritornare tutto in ballo pace, vuole dire che si può anche ricambiare, ma approvare un regolamento così guardate che vi prendete una grossa responsabilità. Io non so che cosa ci sia da ridere, a ogni modo contenti voi contenti tutti! Parla il Consigliere Sani: Allora io intervengo innanzitutto anche per rilevare che l’opposizione sta garantendo il numero legale su un emendamento e questo per dire che… no, l’emendamento… no, il regolamento nel suo complesso è molto bello, sì, ci si conta e si va in bagno, certo, non è mica… insomma, allora praticamente… no no, io l’ho fatto solo rilevare. Praticamente riepilogando, perché poi tanto come diceva Gaccione benissimo, si scrive su carta, ma poi non è applicabile questo regolamento, perché cioè le bandiere fuori dalle finestre non si possono mettere, i rifiuti sul balcone non si possono mettere, se uno va con un canino senza museruola a una manifestazione non autorizzata, etc., è doppio, è bellissimo questo perché non è assolutamente applicabile! No, sì, tanto meno male ora hanno alzato la soglia di ***, perché a parte che siamo… 25 è sotto, quindi probabilmente non si riprendono neanche con Equitalia le eventuali cose, ma siamo a fare una discussione fine a se stessa, perché tanto non è niente applicabile e viene tutto difeso a spada tratta, io mi ricordo che era bellissimo, è stata bellissima la discussione sulla prima versione dell’articolo 25 sulla prostituzione, difese da tutti a spada tratta, non è cambiato una virgola della normativa nazionale che con la corte costituzionale stroncava di netto tutto quello che c’era scritto e poi si è cambiato e si difende la versione cambiata. Io non so che cosa pensare, cioè pensate veramente che se c’è un picchetto possono essere multati con ammenda fino a 25 Euro? Cioè da 50 Euro? Ma è assurdo! Parla il Presidente Piccini: Consiglieri altri? Bene, grazie. Parla il Consigliere Bini: Grazie Presidente. L’emendamento 21, con riferimento all’articolo 28 comma uno è speculare al precedente. Perché l’articolo 28 disciplina le emissioni sonore prodotte da veicoli a motore. Anche in questo caso è una pratica desueta quella di utilizzare mezzi di diffusione sonora funzionali appunto alla propaganda elettorale, anche se desueta noi riteniamo che non ci sia motivo per vietarla nel rispetto appunto della restante normativa attualmente vigente.

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Per quanto riguarda quindi questo articolo noi chiediamo che anche in questo caso sia introdotta le seguenti parole: salvo il caso di manifestazioni civili, politiche o sindacali e anche in questo caso chiedo che cosa succede se ci sia una manifestazione e ci sia appunto un veicolo come avviene in tutte le manifestazioni che ha un impianto a diffusione sonora o di un oratore e di musica? In questo caso questi soggetti sono sanzionabili o non lo sono? Noi riteniamo che dalla applicazione pedissequo di questo articolo il risultato è che sono sanzionabili, chiediamo quindi che sia aggiunta la frase che dicevo prima per vietare che manifestazioni civili, etc., siano equiparate a attività di tipo economico o semplicemente di disturbo che provengono, per intendersi, dal cittadino che tiene la radio dell’autoveicolo eccessivamente a volume alto e disturba di notte quelli che dormono sopra a dove si è fermato con la macchina. Quello è un conto, altra cosa è la manifestazione dove c’è appunto un impianto di diffusione sonora. Anche qui non vediamo il motivo di introdurre ulteriori divieti rispetto a quelli del piano degli impianti acustici, che se non sbaglio noi abbiamo come amministrazione e che disciplina la materia a prescindere appunto dall’articolo 28 regolamento di polizia urbana. Grazie Presidente. Parla il Consigliere Gracci: Io volevo chiedere al collega Bini se si può mettere anche una ulteriore parola, sportiva anche, perché ogni tanto si vince il mondiale, non sempre, ma ogni 8 anni si potrebbe mettere anche sportiva, oppure l’Empoli quando ha vinto il campionato e è andato in serie A, io metterei anche alcune manifestazioni sportive. Parla il Consigliere Bini: Non si possono emendare gli emendamenti…? Perché non caso in cui fosse possibile è accolto. Parla il Presidente Piccini: Lo accetti? Non era stato registrato. Parla il Consigliere Bini: Sì Presidente. Parla il Presidente Piccini: Bene, lo aggiungiamo allora. Ok? Bene, chiudiamo la discussione. Ventuno, prego Bini… * Entrano Gori e Petrillo – 25 * Entra Bianchi – 26 * Entra Morini – 27 Parla il Consigliere Bini: Grazie Presidente. L’emendamento numero 22 si riferisce all’articolo 32, disciplina degli *** della città. In questo caso anche qui abbiamo registrato come in altri articoli una parziale modificazione rispetto al testo originario, se nella parte sul meretricio abbiamo accolto favorevolmente le modifiche, nel disciplinare appunto degli orari della città, nell’articolo 32, registriamo invece una come dire un passo indietro rispetto al testo originario. Perché nel testo originario si chiedeva che là dove la amministrazione ai sensi del comma due sottoscriva accordi ai sensi dell’articolo 11 della legge, etc., con titolare della attività di cui ai commi uno, tali accordi *** assunzione di precisi impegni da parte chiaramente della controparte privata come per esempio, e sono elencati tutti una serie di impegni che la parte privata si può assumere, anzi si deve assumere sulla base di quel disciplinare, e citi qui adottare misure idonee a evitare lo stazionamento degli avventori davanti ai locali, non pubblicizzare offerte speciali sull’alcool, etc., anche tutte cose meritevoli. Ci dispiace che nella stesura originale dell’articolo fossero presenti anche altre due voci, e ripeto, queste voci erano già presenti nel testo che ci fu presentato all’inizio di questo anno in commissione e erano nella fattispecie che noi proponiamo di aggiungere come lettere di bis e di ter, assicurare la formazione del personale per il mantenimento del regolare svolgimento della attività dell’impresa, che era appunto presente a gennaio e è scomparsa nel testo formulato attualmente, e di Ter, che io reputo ancora più importante, fornire a richiesta l’elenco dei dipendenti, dei collaboratori, del nominativo del soggetto che detiene la documentazione relativa ai rapporti di lavoro, nonché a detenere nell’esercizio copia della documentazione di assunzione presso il centro per l’impiego di ogni dipendente. Noi riteniamo che questo sia un elemento di civiltà per cui se si stipula un accordo, una convenzione, tra la amministrazione e le assessori di categoria e alcune attività commerciali di tipo privato, ma che si prestano a un dialogo con la amministrazione, noi riteniamo che sia lecito e legittimo da parte della amministrazione chiedere che non si pubblicizzano alcolici, chiedere che magari si adoperino queste attività private perché non ci sia disturbo alla quiete pubblica, pubblica, etc., ma sia anche altrettanto lecito chiedere come avevate chiesto nella prima stesura del regolamento

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e non capiamo perché oggi sia scomparso dal regolamento stesso, il fatto che siano tenuti sul posto di lavoro i documenti relativi all’assunzione del personale, perché non so se tutti lo sanno, ma a seguito di sta riforma operata dal penultimo governo, cioè non d quello in carica e quindi *** a chi mi sto riferendo, fu tolta l’obbligatorietà del libro matricola sul posto di lavoro, fu unificato il libro matricola con il libro unico del dipendente e in quel caso non c’è più l’obbligatorietà di tenerlo contestuale rispetto appunto alla attività di impresa e non c’è più l’obbligo, soprattutto, di tenerlo aggiornato, ma può essere aggiornato anche entro il mese successivo, quindi l’unico strumento che si ha per verificale che ci sia una legittimità del lavoratore che sta svolgendo una mansione sul luogo di lavoro è che ci sia una lettera di assunzione che viene inviata appunto al centro per l’impiego e credo all’Inail in duplice copia. Per cui noi con questi semplici emendamenti chiediamo che ha un lato ci sia la formazione del personale, che è una cosa quasi ovvia però c’era scritta e noi la ribadiamo, ci piacerebbe che fosse ancora scritta, e che siano tenuti questi registri o comunque la documentazione attestante la regolarità dei lavoratori sul luogo di lavoro, rispetto a questi esercizi. Grazie Presidente. Parla il Consigliere Gaccione: Evidentemente la cassazione di questi due commi appunto fa parte dell’accordo tra le categorie degli esercenti e le amministrazioni, è già l’accordo in atto, cioè a dire di avere maggiore mano libera nei confronti dei dritti dei lavoratori, già questo è un accordo, è una precondizione per poter addivenire a altri accordi che sono poi elencati di seguito, non è altro che questo il motivo per cui è stato cassato, mi pare abbastanza evidente. Mi dispiace soltanto che ancora una volta questa maggioranza non soltanto a livello locale, della città di Empoli, ma di tutto il circondario, e il Partito Democratico in specifico, si sia e si presti a una riduzione dei diritti dei lavoratori. Parla il Consigliere Sani: Intervengo solo per dire che mi sembra una semplicissima norma di buonsenso, anche perché diciamo spesso la polizia municipale, è un articolo abbastanza chiaro, riferito probabilmente in larga parte, diciamo così, a quelli che possono essere i cantieri, soprattutto di tipo edilizio e cantieri… L’edilizia è la seconda causa di morti sul lavoro, il lavoro nero si aggiunge a questa prima causa e le assunzioni il primo giorno casuali sono.. si aggiungono ancora alla casistica, per capirsi, quindi diciamo che una semplicissima norma di questo tipo potrebbe evitare anche qualche cosa di molto più grave, un semplice registro dove tenere la lista degli addetti sul cantiere, quindi penso che sia una semplicissima norma di civiltà che potrebbe evitare qualche cosa di peggiore e di più grave. Parla il Presidente Piccini: Grazie, altri? Bene, chiudiamo il dibattito.. ah, prego. Intervento Bini: Visto il fervente dibattito volevo solo aggiungere con riferimento a questo argomento che siamo stati così solerti e solleciti nell’inserire tutta una serie di norme che vanno a sanzionare il mendicante, la prostituta, il venditore abusivo su suolo pubblico, in questo caso invece una norma che era rivolta al fatto che ci si garantisse nei luoghi di lavoro la tenuta dei registri relativi appunto al fatto alla regolare assunzione dei lavoratori viene stralciata, vorrei fare presente a questo Consiglio Comunale come vi sia una certa incongruenza tra da un lato l’accanimento quasi terapeutico nei confronti di determinate categorie della società e ripeto a prescindere dal giudizio che se ne dà, e dall’altro versante invece una.. un certo lassismo, mi suggerisce Dimoulas, e condivido la asserzione, rispetto a questi esercizi commerciali nei confronti di cui non gli si imponeva un obbligo, ma era un disciplinare in cui le parti si impegnavano a, quindi era una cosa condivisa, in cui per buona e civile convivenza, visto che è un regolamento appunto che dovrebbe disciplinarmente la civile convivenza si chiede da un lato tutta una serie di impegni nei confronti della città, sull’alcol, pubblicità, etc., e dall’altro versante la amministrazione poteva chiedere a questi esercizi commerciali di tenere dei documenti comprovanti la regolarità dei lavoratori sul posto di lavoro, è questa una cosa sconvolgente? Mentre si sanziona uno che presumibilmente detiene della merce che potrebbe essere posta in vendita? Io credo che sarebbe più grave e meno congruente con il decoro e la dignità delle persone soprattutto di questa città, non sanzionare e rilevare che ci sono persone che lavorano al nero, piuttosto che una persona che appunto cerca di arrangiarsi e su questo si potrebbe aprire un capitolo di discussione molto più lunga rispetto al regolamento di polizia urbana. Grazie Presidente. Parla il Presidente Piccini: Grazie, ci sono altri? Numero 23 allora, prego Bini. Parla il Consigliere Bini: Questo emendamento si riferisce all’articolo 33 comma due lettera A, in particolare modo la lettera A si riferisce a sensibilizzare gli avventori affinché all’uscita dei locali appunto e nelle pertinenze degli stessi non ci siano rumori o appunto disturbi alla quiete pubblica, su questo siamo d’accordo con la norma di principio, nel senso che è evidente, di fronte a un locale ci fossa essere l’impegno da parte, per esempio, dotandosi di personale appositamente formato e preposto, da parte del locale, di vietare che ci siano schiamazzi e disturbi alla quiete pubblica, però nel caso in cui appunto al secondo comma lettera A poi si prevede al comma tre una sanzione, anche per l’esercizio commerciale, stiamo

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attenti noi con questo nostro emendamento, perché si è già pronunciata la corte di cassazione su questo argomento, accogliendo il ricorso presentato da alcuni esercizi commerciali e non so se anche dalla associazione di categoria con riferimento al regolamento di polizia urbana di Firenze, per cui è stato accolto il ricorso presentato da questi esercenti che appunto dichiaravano impossibilitati nel fare osservare la norma, là dove venivano sanzionati da parte della pubblica amministrazione, per cui stiamo attenti a introdurre in questo caso una disposizione normativa che poi è già stata dichiarata non efficace dalla corte di cassazione, poi è evidente che ogni sentenza non fa legge in questo paese, perché vice un sistema di civil low e non di common low, però per quanto appunto la sentenza non faccia legge, sappiamo che una sentenza di una corte di cassazione ha un peso e chiaramente noi riteniamo che debba essere ascoltato. Grazie Presidente. Intervento Baroncelli: Su questo mi viene da pensare che quando si parla di schiamazzi o quanto altro si parla di notte essenzialmente e non tanto di giorno, quando noi ci si ha, praticamente, come unità operative per la strada ne abbiamo una macchina dei vigili a esagerare, e qualcuno dei Carabinieri, cioè come si fa a fare rispettare cose di questo genere quando noi non abbiamo neanche l’organico, poi, se ci fosse la necessità di interventi… perché… Non credo che ve lo siete posto come problema, però se noi mettiamo delle regole, come erano quelle di ***, l’ho già detto l’altro giorno, che poi alla fine tutte le volte telefoni e ti senti dire dagli uffici che bisogna rivolgersi all’Arpat per determinare se il rumore è consistente o meno, la stessa cosa per tutta una serie di casistiche vale anche per i nostri vigili, perché i nostri vigili se c’è una chiarezza di intervento intervengono, ma se non c’è chiarezza di intervento non è che possono venire lì e iniziare… al massimo vengono lì a dissuadere, a chiedere che si abbassi il rumore, ma l’intervento secco, sanzionatorio, bisogna che sia certo. Allora abbiamo il rumore dei macchinari, delle aziende, c’è la classificazione tra zone agricole, di sensibilità, degli ospedali, allora quando si interviene sul rumore si va veramente a intervenire… io mi ricordo la storia di Via Masini se non mi sbaglio, che alla fine è successa una guerra per anni e anni, in un locale che era in quella zona lì, poi alla fine era anche effettive dare la responsabilità ai tenutari del locale della confusione che facevano chi frequentava il locale a fine e alla chiusura del locale stesso, perché noi ci si ritrova a queste cose qui, che un locale chiude a mezzanotte e la gente resta fuori dal locale fino alle tre ti notte a parlare e a fare rumore, dico, ma abbiamo anche la possibilità poi con la nostra polizia locale di intervenire su tutto il territorio circondario? Perché poi alla fine chi ha la forza maggiore di intervento è il nostro comune e il nostro comando della polizia locale, le altre sono veramente ridotte al lumicino, quindi noi ci si dovrà fare carico non solo degli interventi sul nostro territorio, ma ci si dovrà sovraccaricare i nostri organi di polizia locale anche se tutti gli altri territori del circondario. Parla il Consigliere Gaccione: Io penso che forse.. vi volevo fare un esempio, li avete due secondi? Vi volevo raccontare una storiella. C’è una… cosa che arriva al paradosso, poi se vedo questi regolamenti mi viene da ridere. Conosco benissimo una ragazza che lavorava al nero in un bar, non è una canzone, e a mezzanotte gli arriva un cittadino già un po’ alticcio e pretende di essere servito, di avere ancora da bere. Lei impaurita, perché c’era da avere paura, chiama i Carabinieri, è successo che nessuno ha accertato a che titolo era presente in quell’esercizio, nessuno ha sanzionato l’avventore e lei si è beccata una multa di 1500 Euro perché gli hanno detto sei stata te a dargli da bare. Questa è la situazione dei Nostri… no, questa è la legge nazionale, e poi mi viene applicato da alcuni esponenti che devono tenere l’ordine e in qualche maniera il foglio lo devono riempire e hanno pensato bene di riempirlo così, lei che è una ragazza piuttosto timida non da denunciato i proprietari perché lavorava lì al nero, si è beccata la multa, l’ha pagata, anzi da dovuto chiedere anche un po’ di soldi in banca, perché così va la vita, perché poi i cittadini sono questi, sono indifesi davanti a queste situazioni, poi direte voi è una sciocca, è una stupida, si può dire quello che vogliamo, però questa è la realtà e poi a parte l’emendamento che abbiamo proposto, cioè mi viene… cioè ti viene ancora più ***, cioè l’assurdità di un regolamento è proprio assurdo un regolamento così! Perché io vedo e so di esercizi che sono dati in gestione anche direttamente dalle amministrazioni comunali, perché ci sono degli esercizi che sono anche di proprietà e sono legati alla Amministrazione comunale, o perché c’è una attività della amministrazione vicina, tipo un teatro o cose così, e qui si dice togliere o rendere non utilizzabili gli arredi annessi alla attività fuori dagli orari di esercizio, allora vi invito a andare a vedere, ora è freddo, quindi non lo vedrete più, ma tutta l’estate il bar accanto al teatro del popolo, che è su concessione *** di *** amministrazione che ha già approvato questo regolamento, tutte le sere c’erano tranquillamente tavolini e sedie fuori e gli ombrelloni aperti, tutta la notte, saranno stati sanzionati questi, ma proprio… sono proprio assurdi questi regolamenti, non servono a nulla, perché non verranno mai applicati, perché non sarà possibile e io voglio vedere i nostri vigili urbani e tutti i vigili del circondario, il comandante qui è presente e lo salute, finisco subito, *** o dovranno stare in giro continuamente per cercare di risolvere queste piccolezze. E un punto solo Presidente, perché a volte ho sentito criticare chi ha esteso questi regolamenti, la responsabilità non è di loro, ma delle scelte e indicazioni politiche che sono state date! Parla il Presidente Piccini: Grazie, altri? Emendamento 24, prego Bini. Parla il Consigliere Bini:

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Grazie Presidente. Penultimo emendamento, articolo 34 comma 4. Si parla di vendita di bevande in contenitori di vetro o lattina e di bevande alcoliche, in particolare modo noi chiediamo anche in questo caso, perché poi in questo regolamento si trovano anche dei minimi dettagli e sanzioni che sono incongruenti le une con le altre, noi chiediamo in questo caso di alzare il minimo *** per quanto riguarda le violazioni di quelli esercizi commerciali e di quelle occupazioni, di quelle vendite su area pubblica, somministrazione su area pubblica, là dove non abbiano, non si siano adoperati affinché nelle proprie pertinenze vi siano dei contenitori destinabili o destinati alla raccolta differenziata. Perché noi abbiamo impedito, e lo ricordo, impediremo quando sarà votato, noi non lo voteremo, ma questo consiglio impedirà se il regolamento passerà senza i nostri emendamenti, ai cittadini di tenere i rifiuti anche non organici, anche in piccola quantità, anche nel rispetto di tutte le norme sanitarie, sul proprio balcone della propria terrazza, ma dall’altra parte prevediamo la stessa sanzione di 25 Euro, come minima ***, per quelli esercizi commerciali e per quello fattispecie di somministrazione su area pubblica, mi riferisco a chi vende la porchetta per la strada, che non ha i bidoncini per la raccolta differenziata. Ora non vi sembra un po’ discorsivo di questione che sono le reali violazione in campo? Perché è evidente che quale nocumento al decoro e prestigio della città può avere uno che viene il multi materiale piuttosto che la carta su un contenitore chiuso sul terrazzino di una abitazione di trenta metri quadrati? E viceversa che nocumento può avere per la collettività un esercizio che non ha i contenitori per la raccolta a uscita dell’esercizio o nell’occupazione che lui detiene regolarmente in base a una autorizzazione? Per cui gli avventori che chiaramente consumano i prodotti e li gettano sulla pubblica via piuttosto che nel prato accanto? È evidente che le violazioni sono di diversa entità e in questo caso la violazione di colui che non ha organizzato la raccolta, in questo caso non ha organizzato nessuna raccolta, ma in particolare modo non ha organizzato la raccolta differenziata in modo congruente con quello che è la scelta che questa città ha fatto giustamente della raccolta porta a porta, debba essere sanzionato con un minimo di 75 Euro e non di 25, ovvero quanto lo stesso regolamento prevede ripeto per chi tiene i rifiuti multi materiali in un… nel bidoncino di Publiambiente sul terrazzo e riteniamo che questo sia incongruente. Grazie Presidente. Parla il Consigliere Baroncelli: Io capisco emendare, però prima di tutto vorrei capire che dice questo articolo 34, perché dice tutto e il contrario di tutto, dice che in casi particolari, in occasione di, salvo specifiche e motivate autorizzazioni, interdire totalmente o parzialmente, cioè un articolo che non dice nulla, ma questo è un regolamento che dovrebbe stabilire quello che si fa o quello che non si può fare e qui dice tutto e il contrario di tutto! Cioè mi fa felice perché quando uno qui è sicuro, quando uno ti trova una lattina in mano e decide che hai fatto qualche cosa che non dovevi fare qui è possibile, perché… io lo ripeto, cioè ora Gaccione mi ha ripreso e io volentieri accetto la critica, però chi scrive anche se lo fa sotto dettatura dovrebbe sapere chi ha dettato quello che gli ha fatto scrivere! Qui si dice tutto e il contrario di tutto, mi dovete dire in caso di vendita di bevande in queste condizioni qui se una cosa si può fare o meno! E si può fare in parte o si può fare totalmente, se non si può fare, ma io… no mori di sete ma anche di disperazione! Sottoporre a specifiche condizioni la vendita di ogni tipo di bevande da parte… ma ragazzi io ve lo dico, cioè uno che si deve ritrovare in una manifestazione pubblica e si dovesse trovare a vendere alimenti o quanto altro, con un regolamento in questo modo qui gli viene il male di testa, perché prima di dare qualche cosa a uno gli conviene prendere e dargli non la confezione, ma darglielo in un bicchiere di carta, perché come stanno così le cose in qualsiasi caso lui sbaglia, perché l’unico che può decidere che lui ha fatto bene o male è chi va li con il verbale e glielo contesta o meno, perché in questo modo qui è impossibile anche sapere le cose che si devono fare, si sta continuando a scherzare?! Parla il Presidente Piccini: Grazie. Altri? Non ci sono altri? Bini. Parla il Consigliere Bini: Ultimo emendamento, per la gioia dei consiglieri. Emendamento numero 25, si riferisce all’articolo 43, prima della discussione di questa sera e dell’ultimo consiglio scorso ritenevo che l’articolo 43 se il più grave di tutti, perché non prevede sanzioni specifiche, ma una norma aperta in cui si attribuisce al sindaco, con ordinanza, la facoltà di istituire ulteriori divieti rispetto a tutti quelli che già numerosi abbiamo elencato all’interno di questo regolamento. Dicevo prima della discussione di questa sera, perché chiaramente se tanto non ci deve essere discussione e quindi il testo non può essere emendato, tanto vale che lo approvi il sindaco con ordinanza e è inutile venire qui a discuterlo il Consiglio Comunale, lo può approvare il sindaco con ordinanza, si legge sul giornale, poi si fa un comunicato stampa in cui si dice che non siamo d’accordo e questo è l’esercizio della democrazia, per cui va bene anche così, ciò premesso credo che questo articolo sia davvero grave, perché il sindaco ha ovviamente la potestà di adottare ordinanze di tipo con tingibile e urgente in materia sanitaria e in caso di tumulto, ordine pubblico, etc., è evidente che ci deve essere un elemento di incontingibilità, cioè ti inderogabilità, e di urgenza rispetto a queste decisioni, in quel caso ricordo ai consiglieri che il sindaco può andare addirittura contra legem, cioè derogare alla legge dello stato, è l’unico caso in cui si sovverte la

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gerarchia delle fonti, unico caso perché è evidente che ci deve essere una comprovava necessità e il sindaco in quanto rappresentante dello stato sul territorio, massima autorità per i compiti che dicevo poco fa, ha la autorevolezza di andare addirittura contro la legge e quindi questa facoltà gli resta fatta salva dalla legge, se non addirittura, mi corregga segretario dalla costituzione, non mi ricordo. Quindi questa facoltà resta ferma, non c’è bisogno di scrivere, allora nella misura in cui si scrive così come è scritta nell’articolo 43, non ci si riferisce a casi di contingibilità e di urgenza, ma ci si riferisce a casi ordinari, in cui così domani il sindaco riterrà che ci sono ulteriori argomenti che si possono limitare e ulteriori divieti che si possono mettere e senza neanche fare una discussione all’interno del regolamento, del Consiglio Comunale e delle proposte in commissioni, dice l’articolo 43 il sindaco può disciplinare fattispecie non previste nei precedenti articoli e introdurre sanzioni amministrative in materia di polizia urbana con ordinanza sindacale nel rispetto dei limiti *** previsti dalla legge. Cioè praticamente non si passa più neanche, ho chiuso Presidente, tanto la discussione è finita, dalla discussione del Consiglio Comunale. A me questo sembra molto grave. Grazie Presidente. Parla il Consigliere Barnini: Sì, lo stupore fanciullesco con cui per 25 volte ci siamo sentiti dire perché non provate a discutere gli emendamenti, appartiene in maniera fisiologica al gioco delle parti, perché l’opposizione presenta emendamenti, consapevole che naturalmente la maggioranza anche là dove condividesse alcuni dei contenuti non li avrebbe approvati, per cui io intervengo alla fine, d’accordo con il mio capogruppo, perché questa cosa resti agli atti e anche per dire che abbiamo, credo, ascoltato, chi con più interesse, chi con meno, anche questo direi appartiene legittimamente alla democrazia, non si può imporre a nessuno, né opposizione né maggioranza, probabilmente tante delle questioni sollevate nel momento in cui il regolamento entrerà in vigore torneranno anche utili, perché tutte le volte che si approva un regolamento, di qualunque natura, e credo che qui ci sia chi lo può spiegare meglio di me, quando lo si mette in pratica ne emergono anche alcuni vizi e difetti e solitamente si fanno anche opere di manutenzione, nel momento in cui ci rendiamo conto che una cosa forse scritta nel massimo della buona fede nel metterla in pratica genera anche delle distorsioni, quindi io chiederei alla presidenza di questo consiglio, se i 25 emendamenti, a prescindere dall’esito della votazione, potessero essere tenuti agli atti, trasmessi anche e soprattutto al circondario, nonché a quella che sarà l’unione dei comuni, visto che la polizia municipale diventerà funzione associata a livello di unione e che nel momento in cui alcune delle cose sono state segnalate dovessero effettivamente verificarsi come giuste credo che nessuno avrà problemi a intervenirvi. Il tempo è finito, avrei voluto dire altro ma mi fermo qui. Parla il Consigliere Gracci: Sì, grazie Presidente. Relativamente all’intervento di Brenda mi ha fatto piacere che abbia asserito qui pubblicamente che anche se ci fosse stato da parte di consiglieri della maggioranza condivisione su questi emendamenti hanno preferito tacere tanto dovevano votare per forza… e questo ti fa onore e fa onore alla maggioranza, però ricordatevi che non so quante persone da queste telecamere ci staranno guardando, quanti cittadini, ma anche se ce ne fosse uno per rispetto di questo fare sapere un po’ l’opinione della maggioranza rispetto a caterva così di emendamenti forse avrebbe anche dato un senso della democrazia e di quello che stiamo a fare in questa stanza. Detto questo chiediamo appunto, Bini o Presidente, non so a chi mi devo rivolgere, di poter votare punto per punto ogni emendamento, perché noi siamo favorevoli in alcuni, in molti, però ci ne sono alcuni in cui… va bene, ringrazio. Parla il Consigliere Sani: Allora io l’ho capita così la cosa, uno presenta una cosa, sapendo che già sicuramente viene bocciata, però poi si dice comunque sia si allegano in fondo, si mette in cartellina, io proprio secondo me si va oltre il senso della logica! Se una cosa si ritiene giusta se ne discute, se ne parla, si approva, sennò non si ritiene giusta, si cerca di capire il perché e poi non si approva! Che cosa è questa via di mezzo del dire non si discute perché già sappiamo che è bocciata, però poi si mette in fondo e magari norme attuative e gli emendamenti di opposizione, cioè mi pare una cosa proprio fuori da ogni logica anche di democrazia, cioè c’è un regolamento, si discute, si approva o si boccia, per carità, poi avete la maggioranza c’è stato e ci sono state delle elezione democratiche, sono state vinte, poi quello si discute anche come, c’è stata una maggioranza, che siede qui di fronte a noi, avete la responsabilità di approvare un regolamento e lo approvate, non ci sono problemi, per carità, ma che ci si venga a raccontare che è meglio non presentare nulla, perché tanto si perde tempo, più o meno, e che poi si mette in fondo gli emendamenti, così magari c’è anche il dirigente qui e gli dà una lettura per l’interpretazione, a me pare fuori dalla logica di quello che siamo a fare qui questa sera, poi… mi sembra fuori dalla logica di quello che siamo a fare qui questa sera, perché io credevo, mi sbagliavo magari, ma di essere a fare un’altra cosa, siamo a fare una discussione sugli emendamenti per capire se potevano migliorare o meno un regolamento, se poteva essere approvato un regolamento migliore di quello che era il testo base e poi basta, quello che è approvato è approvato, quello che non lo è non lo è, il regolamento ci dice un’altra cosa, non ci dice tutti gli emendamenti… il regolamento ci dice che fuori dal balcone non ci può stare il cassonetto dell’immondizia e questo non ci sta fuori tal balcone, poi la polizia municipale dovrà fare le pulci se puzza o meno, che ne so, però se qui c’è scritta una cosa non si può dire mettiamocelo il fondo, così magari si annusa un po’ meglio! Mi pare fuori da ogni logica!

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Parla il Consigliere Baroncelli: La cosa incredibile è che dopo una discussione di tre ore la maggioranza porta a compiti a casa, cioè prende gli emendamenti e li dia… guardate trenta emendamenti, gli si danno a chi ha fatto la stesura politica del testo, giusto Gaccione? Politica, dicendo guarda, su questi trenta punti bisogna che tu rifletta tutto dall’inizio, trenta punti che riguardano praticamente l’interno regolamento che è stato fatto, perché qui gli emendamenti hanno toccato tutti gli articoli. Allora questo può fare piacere che ci sia qualcuno che poi rimettere mano a questo regolamento, la cosa che dispiace è che non lo possa fare i Consiglieri comunali! Questo è il nodo. Perché tutti possono decidere come si regolamenta la vita sociale, politica, delle persone escluso i Consiglieri comunali, i Consiglieri comunali non hanno la facoltà di stabilire se una cosa si può cambiare o meno, questo sta accadendo, succedeva con il circondario, ora siamo alla nuova fase dell’unione dei comuni, però si perde il pelo ma il vizio resta il solito! Sono duro? Io è da quando sono bambino che mi piace battere il capo, è la stessa cosa. Allora ancora in questo caso qui il Consiglio Comunale serve a alzare la mano sa delle cose che decidono gli altri e che secondo noi non sono all’altezza di decidere, nonostante tutto che non siano all’altezza noi si alzerà la mano, saremo impotenti rispetto alle cose scritte, ci dovremo assoggettare a un regolamento che non è all’altezza culturale, politica, sociale, di Empoli e non potremo cambiare una virgola! Io ho visto ora su *** che c’è i Circoli Arci che si lamentano, dicono sono a rischio chiusura perché la nettezza costa troppo, quando si diceva noi che costava troppo non era vero, ora lo dicono loro e speriamo che qualcuno li ascolti di più! Parla il Consigliere Gaccione: Io volevo informare i colleghi della destra che il circondario è vivo e lotta insieme a noi! Il circondario è anche peggio, perché per esempio per quanto riguarda questo consiglio ci sarà quasi la metà della rappresentanza all’unione dei comuni, cosiddetta, che poi è unione dei comuni del circondario, quindi mettetevi l’animo in pace, e voi avete votato il circondario un’altra volta, bisogna che ve ne convinciate, lo so e che è dura, ma è così. Poi fanciullescamente io devo rinotare, cioè è una condizione quella del Partito Democratico della nostra città, è quasi aristocratica, di come dire, di… come se si fosse una trasmissione di potere da una generazione a un’altra, cioè a dire la Cons. Barnini, giustamente e legittimamente, perché questa è la cultura, dice guardate, noi siamo quelli che siamo sempre stati e sempre saremo legittimati a governare, perché siamo i più bravi, voi… Accettano i vostri consigli, ogni tanto, però si vedrà, è questa la condizione in cui vivete, Brenda, è questa, te l’ho dette in tante occasioni! È questa la condizione culturale che vivete, noi siamo i predestinati, gli eletti, voi… sì, poi c’era uno bravissimo che era l’ex sindaco Bugli che quando gli andavi a dire una cosa interessante e anche un pochino intelligente ti diceva ma vai e dopo un mese la faceva lui. Funzionava così! È questa la realtà, ma va bene, voi siete più bravi, del resto bene o male… ancora per ora i voti li avete presi, la Sicilia nonostante il mio ex compagno Crocetta non è che abbia fatto un grandissimo risultato, perché i grillini sono in cima, non ve lo scortate ragazzi! Poi per quanto riguarda, e finisco subito Presidente, per quanto riguarda la sopravvivenza di questi emendamenti, che poi se ne poteva fare anche 58 o anche 220, ma era lo stesso, io come dire, volevo tranquillizzare la Cons. Barnini e tutto il gruppo del PD, che noi continueremo su questo, ma più che noi continueranno i cittadini, perché se resta sulla carta va bene, è vero che qui si contraddice anche i latini, verba… se resta sulla carta, come ho dimostrato prima, non viene applicato, nel caso del bar del teatro del popolo, che è affittato al comune da un cittadino e questo lascia i tavolini tutta la notte, ombrelloni, quello che gli pare, cioè tutto lì, nonostante ci sia una parte precisa che dice che non si può fare, ho fatto per fare un minimo esempio, però se poi invece viene applicato e si andrà a *** quello che mette la bandiera, e da quello che… non faranno altre le forze dell’ordine del nostro territorio, potranno, poi, continuare gli altri a sfondare le porte a addormentare la gente con l’anestetico per rubargli in casa, tanto i Carabinieri devono andare a guardare le sedie. Questo è l’ultimo emendamento, ma veloce veloce, dato che il sindaco ha un potere con questo, l’articolo 43, io chiedo al sindaco di occuparsi di… sì, lo so, ma io parlavo dell’articolo 43, cioè quello dell’ordinanza sindacale, è l’ultimo Presidente… sì, va beh… siamo al 25… chiedo al sindaco di fare una ordinanza, siccome me lo ha richiesto per l’ennesima volta un cittadino della frazione del ***, miserabile, dove io abito, se si riesce a fare pulire il pezzo che dal passaggio a livello va alla stazione e a farci un marcia piedino, come o ordinanza del sindaco, potrebbe essere un buon inizio per questo regolamento. Parla il Presidente Piccini: Grazie. Scusate la distrazione. Chi interviene? Dimoulas, prego. Parla il Consigliere Dimoulas: Allora il ruolo di Consigliere comunale io avevo capito che era un pochino diverso che venire qui a dire sono d’accordo su una cosa ma voto contrario perché mi arriva l’input di arrivare contrario, io avevo capito che bisognava fare un’altra cosa quando si veniva qui, perché sennò mi sembra che sia abbastanza preferibile forse restare a letto a casa che venire qui a stare a dire sono finanziarie ma bisogna che voti contrario obbligatoriamente tutto quello che sento.

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Una cosa più antidemocratica di questa forse la devo ancora sentire dire e cioè, capisco che bisogna anche apprezzare l’onestà, ma fate l’opposto di ciò che penso io, io vengo qui per dire quello che penso e per cercare di migliorare le cose, se devo venire qui a fare solo quello che avete chiamato il gioco delle parti è veramente il teatrino della politica, quello proprio a livello basso in cui si viene qui, non si sa neanche di che si parla e si deve votare solo in funzione di ciò che arriva dal circondario, perché ora il circondario, che è un organo di secondo grado deve decidere per noi che siamo eletti dai cittadini?! Cioè c’è questo cortocircuito che viene a crearsi qui in questa aula oggi, e non è la prima volta, mi sembra paradossale che noi si debba venire qui, stare una serata, sapendo benissimo che voi condividete gli emendamento presentati, anche perché è difficile non condividerli, alcuni sono veramente.. cioè proprio… penso che non sia possibile essere favorevole alla museruola ai chiuahua penso che non ci sia persona sulla faccia della terra! Però voi ci venite qui a dire che voi comunque dovete votare per forza contro, ma a me sembrano argomentazioni abbastanza antidemocratiche! Intervento Alderighi: Io davvero però a volte riesco a capire male tutto quello… cioè davvero mi sembra incredibile che ancora non si sia capito o si faccia finta di non capire come funziona questo Consiglio Comunale, in questo caso, mi sembra che quando c’era la approvazione durante il circondario io credo che tutti voi, tutti voi e noi, potevamo fare osservazioni, sono state fatte e sono state accolte, respinte, etc., ma con la condivisione, di tutto il gruppo, ma di tutti i gruppi parlamentari del circondario, io credo che, non lo so chi è che di voi non abbia partecipato a questa votazione, è chiaro che c’è poi… può darsi che ci sia una incongruenza, perché venire qui noi non possiamo, come in tutti gli i comuni del circondario questo regolamento è stato votato all’unanimità, quindi cioè a volte io capisco che ci sia la volontà di discutere su delle cose, che può darsi che come ha detto anche Barnini possano anche essere corrette, ma quando c’è stata una presa di posizione generale nelle commissioni, non mi sembra che ci sia stata questa vivacità nelle commissioni del Consiglio Comunale, questa vivacità di poter… come? No, io ci sono stato a volte, ci sono state delle spinte o qualcuna mi ammissibilità anche accolta, ora non vorrei sbagliare. Comunque la sostanza è questa, se si vuole perdere del tempo facciamolo, se si vuole discutere facciamolo, ma io non vedo… Ecco, questa sorpresa su una consuetudine e una procedura che va avanti da sempre. Abbiamo votato l’unione dei comuni proprio perché ci sia una univocità delle nostre decisioni, quindi… Intervento Biuzzi: Grazie Presidente. Allora due brevi appunti, che mi sento di fare all’interno di questa discussione, più di metodo che di merito. Io credo che insomma, io non è tanto che faccio politica, però insomma all’interno dei meccanismi che si hanno in un Consiglio Comunale per lo meno noi, lo prendo come un complimento Gaccione! Io credo che noi a livello di meccanismi siamo stati in grado di elaborare questo regolamento, già da prima, con la discussione, come avviene in ogni partito, in ogni gruppo di maggioranza, nel senso si preparano le cose tutti insieme, si discutono le cose che ci sembra vadano bene, quelle che non vanno bene magari si batte un po’ i pugni sul tavolo e poi si arriva a una posizione condivisa, questo come discorso di maggioranza e forse è per questo che si arriva, insomma, in Consiglio Comunale, si può dare l’impressione di subire passivamente una cosa, in realtà si è discussa e siamo arrivati a una mediazione già da prima, il ruolo dell’opposizione è chiaro che è quello di fare emendamenti e di fare… e di proporre eccezioni, di controllare quello che viene fatto, noi lo prendiamo come deve essere preso, giustamente, e non abbiamo nulla da dire, però insomma nel senso neanche voi veniteci a dire roba sul modo di gestire la cosa. Un appunto a Sani, che intanto gli faccio anche i complimenti esser risultato buono della Sicilia, secondo me è un *** dei grillini che deve fare riflettere un po’ tutti i partiti, io credo che… cioè voglio sperare, non so, glielo domando, che quando lui dice che il Partito Democratico ha vinto le elezioni e poi bisognerà discutere come, voglia discutere in termini di quantità, magari sul discorso di quanto abbiamo vinto etc., spero non voglia parlare di discorsi inerenti la legittimità dei voti che prendiamo, perché ogni Consigliere comunale sia del PD che delle opposizioni, ha preso delle preferenze, il partito ha preso dei voti in modo legittimo, di gente che ci crede e ci sostiene. Noi come partito democratico non ci permetteremmo mai di venire a dire che i grillini hanno preso dei voti in maniera discutibile o… di cui si discute le modalità. Cioè c’è una scelta da parte dei cittadini e a Empoli hanno scelto il partito Democratico, che cioè li ha presi legittimamente come voi o insomma come l’IDV , il PDL e tutti gli altri partiti che siedono qui. Sicché io ti invito a, cioè o a specificare meglio o a smettere di dire in Consiglio Comunale che praticamente i nostri voti sono… da discutere nelle modalità in cui sono presi. Grazie. Parla il Consigliere Sani: Presidente mozione d’ordine. Allora prima di tutto una domanda, prima di tutto intervengo per fatto personale un momento, allora credo che Biuzzi non si debba permettere di dire a un altro consigliere che cosa quell’altro consigliere dovrebbe dire, punto primo! Detto questo io faccio parte… io chiedo cortesemente, insomma, di avere un rispetto istituzionale per il gruppo che rappresento, che io non mi rivolgo mai al gruppo del Partito Democratico con nomi differenti da questo, io rappresento in questa aula un movimento politico, che si chiama Movimento 5 Stelle e che niente ha a che fare con la parola Grillini! Tanto per chiarire la situazione!

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Mi sono anche scordato una parte, perché poi vengo anche interrotto nelle cose per fatto personale, che ancora sarebbe anche da analizzare questa parte. Sui voti io credo che i cittadini di Empoli abbiano votato un’altra maggioranza rispetto a quella che adesso sostiene questo regolamento di polizia urbana. Magari mi sbaglio, però è una lettura politica che io faccio in piena autonomia, perché mi è stato consentito grazie ai voti di essere qui in questo consiglio. Detto questo mi risiedo, faccio una mozione d’ordine e voglio capire una cosa, se la presidenza ci può fornire un dato, fornito dal Cons. Alderighi che ci ha detto che il regolamento di polizia urbana è stato votato all’unanimità in tutti i consigli, questa cosa mi potrebbe servire a me anche per la mia… è stato votato all’unanimità da tutti i comuni, sì, quindi… volevo capire questa cosa, insomma, se ci può… se la presidenza ci può spiegare questo passaggio. Parla il Presidente Piccini: Intendeva dire che è stato votato da tutti i comuni, non all’unanimità nei comuni. …(intervento fuori microfono)… Intervento Morini: Sì, grazie Presidente, allora io non vorrei parlare di metodo ma di merito. Allora io non so effettivamente chi aveva il compito in questo comune, da parte della giunta, sindaco, vicesindaco, assessori, chi aveva la delega per supervisionare questo regolamento, non lo so, Torrigiani è diversi mesi, ma io credo che questa sera si parli di questo regolamento. Noi siamo molto felici che questa sera questo regolamento sia approvato esclusivamente dal PD, perché un domani verrà detto che questo mostro di regolamento, perché io lo definirei mostro, questo regolamento che a dire quasi poliziesco è un eufemismo, perché la cosa più evidente sono le multe, quindi piene di vincoli, io credo che la nostra lista sia contenta, che sia votata esclusivamente dal PD, perché poi ricadrà su di voi la riceva ciascuna individuale, perché un domani verrà detto ma te *** c’era a votare, o un altro, Arzilli, scusami… no… io credo che questo regolamento sia veramente da cestinare e da rifare, è destino di questi regolamento che voi approvate, che noi dobbiamo subire per la parte che rappresentiamo, però sarà molto distinta la nostra responsabilità dalla vostra, non dalla loro, ma dalla vostra, cioè i 16 o 17, non lo so questi sera in quanti siete, consiglieri del PD che votano a favore, e ci mettete la firma voi sotto questo regolamento, quindi il tempo sarà galantuomo e sarete costretti, chi verrà dopo di voi, a riguardare questo regolamento, perché è proprio l’architettura sbagliata, il concetto di questo regolamento, io non so chi è stato a partorire, il primo, cioè quello che ha segnato la ***, quello che ha fatto l’architettura. Sì grazie Presidente, ho finito, visto che mi hai interrotto l’altra volta quando volevo rammentare te, ora fammi finire, avevo un credito. Comunque lo abbiamo scritto quello che si pensava. Credo che questo resti e debba restare come un atto completamente sbagliato e errato e che saremo costretti a riguardare, correggere e rimediare, questo resterà agli atti, oggi 29 ottobre andate a approvare un regolamento che è completamente pieno di errori e concetti sbagliati. Grazie Presidente del secondo che ha lasciato in più. Parla il Consigliere Bini: Grazie Presidente, volevo sapere dove trovo negli atti l’ordine del giorno che ha presentato Biuzzi, perché si è presentato 25 emendamenti di merito, che possono essere condivisibili o meno, Biuzzi interviene alla fine e ha parlato per tre quarti del suo intervento della Sicilia, vorrei capire il nesso! Tra l’altro ricordo ai consiglieri che non siamo in dichiarazione di voto sull’intera delibera, ma siamo in discussione dell’emendamento numero 25 e articolo 43! Quindi vorrei capire se Biuzzi ha presentato un ordine del giorno sulla questione della Sicilia o… cioè il nesso tra la discussione che abbiamo fatto fino a ora, perché io come dire sono due consigli che presento emendamenti e oltre il danno la beffa, cioè non solo mi sento dire dalla minoranza che è legittimo non discutere in Consiglio Comunale perché tanto loro hanno già deciso, ma poi si interviene una fine su una cosa che non c’entra niente per dare contro a Sani che giustamente si è già difeso e non ho bisogno di difendere io. Cioè io non capisco il nesso tra le tue cose, ma c’è una cosa ancora più grave, perché più grave come dire e si percepisce nel filo conduttore di tutti gli interventi della maggioranza, del PD, cioè da un lato ci hanno detto che gli emendamenti non si possono discutere in Consiglio Comunale perché tanto è blindato, e è già stato deciso tutto, ma dove è già stato deciso? Nella sede del PD, perché la discussione *** abbiamo fatta, nella sede del PD! Ho capito anche io mi sono confrontato quando ho presentato gli emendamenti con Gaccione, ma non è che per questo do per scontato che siano già discussi dal Consiglio Comunale! Poi li presento in Consiglio Comunale, prima si discute nel gruppo, poi in coalizione, se c’è, poi si discuterà anche in Consiglio Comunale, perché è qui che si rappresenta i cittadini Presidente! Io trovo grave questa argomentazione che ha adoperato il Cons. Biuzzi! Cioè il fatto che si possa scambiare la sede di un partito o al comitato elettorale, magari per le primarie, con il Consiglio Comunale, cioè è una stortura grossa delle istituzioni in cui noi si rappresenta i nostri concittadini. Uno scivolone.

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Per cui io mi sentirei di consigliare ai consiglieri, scusatemi il gioco di parole, di stare molto attenti a quello che si dice in questa sede e anche Alderighi sulla questione del circondario, perché non ci si può nascondere sempre… cioè al senato e alla camera dei deputati c’è una cosa che si chiama navetta, se una cosa è approvato in uno dei due rami del Parlamento, va nell’altro ramo del Parlamento, dove se viene modificato ritorna nel primo! Ora a me pare strano che questa cosa funzioni a livello nazionale e non funzioni qui, nel comune capofila rispetto a Gambassi. Siccome l’ha approvato Gambassi un anno e mezzo fa,allora il comune di Empoli, che è 10 volte, venti volte il comune di Gambassi e che sicuramente avrà da un punto di vista di polizia urbana problemi sicuramente più rilevanti da Gambassi, non me ne vogliano i loro cittadini, allora si dà per approvato, cioè è immodificabile, perché l’ha approvato Gambassi e potrei usare un altro… no, il circondario non lo approva, perché il regolamento non rientra nelle potestà del circondario, l’ha discusso, ma non rileva, perché il circondario non discute i regolamenti, non ha potentissima regolamentare e non rientra nelle facoltà del circondario, è argomento dei Consigli Comunali. Quindi a me che l’abbia approvato un altro Consiglio Comunale, ripeto, se questo vale per le leggi, e anche le più importanti, per cui c’è urgenza e si discutono alla fine anche di notte, e c’è la navetta tra camera e senato, poi si discuterà se il bicameralismo perfetto è una cosa bella o meno, ma questo non attiene a questa discussione, allora se però questo si può fare per le leggi non si può fare per un regolamento che attiene alla vita dei cittadini?! Ripeto, perché è già statu approvato da Gambassi! Mi sembra eccessivo Presidente! Parla il Presidente Piccini: Grazie, altri? No, te hai già parlato. Sì! Ci sono altri? Bene, chiudiamo la discussione. Allora gli emendamenti si votano in maniera diversa rispetto alla presentazione, allora prima si votano i soppressivi, poi i modificativi e poi gli aggiuntivi. Quindi state attenti ai numeri che vi dirò, ok? Allora scrutatori: Torrini, Pampaloni e Gracci… Cioni a gentile richiesta allora. Torrini, Pampaloni e Cioni. Allora vi ricordo che non sono in ordine di presentazione, per cui vi darò il numero, per cui seguite per evitare di fare confusione, sono già numerati da Bini, quindi basa seguire l’ordine. Va bene? Allora si vota. * VOTAZIONE EMENDAMENTI * EMENDAMENTO N. 1 * Presenti 27 * Favorevoli 11 * Contrari 16 NON ACCOLTO * EMENDAMENTO N. 2 * Presenti 27 * Favorevoli 9 * Contrari 18 (16+2UDC) NON ACCOLTO * EMENDAMENTO N. 3 * Presenti 27 * Favorevoli 9 * Contrari 18 (16+2UDC) NON ACCOLTO * EMENDAMENTO N. 5 * Presenti 27 * Favorevoli 11 * Contrari 16 NON ACCOLTO

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* EMENDAMENTO N. 6 * Presenti 27 * Favorevoli 11 * Contrari 16 NON ACCOLTO * EMENDAMENTO N. 7 * Presenti 27 * Favorevoli 11 * Contrari 16 NON ACCOLTO * EMENDAMENTO N. 8 * Presenti 27 * Favorevoli 11 * Contrari 16 NON ACCOLTO * EMENDAMENTO N. 9 * Presenti 27 * Favorevoli 9 * Contrari 17 (16Magg.+Cioni UDC) * Astenuti 1 (Sani) NON ACCOLTO * EMENDAMENTO N. 10 * Presenti 27 * Favorevoli 9 * Contrari 18 (16+2UDC) NON ACCOLTO * EMENDAMENTO N. 12 * Presenti 27 * Favorevoli 11 * Contrari 16 NON ACCOLTO * EMENDAMENTO N. 13 * Presenti 27 * Favorevoli 11 * Contrari 16 NON ACCOLTO * EMENDAMENTO N. 14 * Presenti 27 * Favorevoli 9 * Contrari 16 * Astenuti 2 (Gracci e Cioni) NON ACCOLTO * EMENDAMENTO N. 16 * Presenti 27 * Favorevoli 11 * Contrari 16 NON ACCOLTO * EMENDAMENTO N. 17 * Presenti 27 * Favorevoli 11 * Contrari 16 NON ACCOLTO

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* EMENDAMENTO N. 23 * Presenti 27 * Favorevoli 11 * Contrari 16 NON ACCOLTO * EMENDAMENTO N. 25 * Presenti 27 * Favorevoli 11 * Contrari 16 NON ACCOLTO * EMENDAMENTO N. 11 * Presenti 27 * Favorevoli 9 * Contrari 18 (16magg. + Gracci e Cioni UDC) NON ACCOLTO * EMENDAMENTO N. 15 * Presenti 27 * Favorevoli 11 * Contrari 16 NON ACCOLTO * EMENDAMENTO N. 24 * Presenti 27 * Favorevoli 11 * Contrari 16 NON ACCOLTO * EMENDAMENTO N. 4 * Presenti 27 * Favorevoli 11 * Contrari 16 NON ACCOLTO * EMENDAMENTO N. 18 * Presenti 27 * Favorevoli 11 * Contrari 16 NON ACCOLTO * EMENDAMENTO N. 20 * Presenti 27 * Favorevoli 11 * Contrari 16 NON ACCOLTO * EMENDAMENTO N. 21 * Presenti 27 * Favorevoli 11 * Contrari 16 NON ACCOLTO * EMENDAMENTO N. 22 * Presenti 27 * Favorevoli 11 * Contrari 16 NON ACCOLTO Parla il Presidente Piccini: Dichiarazioni di voto sulla delibera, prego consiglieri.

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Parla il Consigliere Cioni: Io credo che questa sera non abbiamo capito quale sia la parte più complessa, difficile, critica che si possa fare alla giunta, specialmente la giunta quando è presieduta dal Presidente del circondario. Io mi domando e dico come Presidente del circondario si possa approvare un regolamento che ancora non è approvato dagli altri comuni, sapendo che se Dio ne guardi un comune qualsiasi non lo approva decadeva tutto! Anche quello del circondario. Ecco dove trovo la parte diciamo della politica e anche da parte del PD, l’errore madornale di essere tranquilla o tranquillo di poter approvarla nel comune di Empoli, questa si chiama arroganza del potere e sicurezza nelle nostre forze, perché sennò il regolamento non passava altrimenti. Ecco, io vi dico che sicuramente non approveremo con questi metodi il regolamento che è stato per ora semplicemente emendato e a cui ci siamo… siamo stati dietro a vari emendamenti che potevano …(interruzione di registrazione)… essere giusti, li abbiamo regolarmente votati, quelli che ci sembravano non giusti li abbiamo rimessi e bocciati, però la cosa più grave per me di tutta la votazione e di tutto il complesso con cui è stato portato questo regolamento nel Consiglio Comunale del nostro comune è passare sopra a qualsiasi fosse, ma anche alla maggioranza, qui lo sto dicendo anche alla maggioranza, che sottostanno a qualche cosa, è come alla richiesta di fiducia alla Camera o Senato, fatta prima ancora di portare il regolamento in discussione. Sinceramente io ci sono rimasto molto ma molto male! E credo che la democrazia portata in questo modo sia più… essendo successo anche quello che è successo, cioè a dire dove la maggioranza ha perso un pezzo, io credo che sia una forzatura e quello che ho detto prima, cioè l’arroganza del potere. Grazie. Parla il Consigliere Baroncelli: Allora premesso che voteremo contro a questo regolamento, però voglio fare ancora una semplice nota, il circondario non è un ente elettivo, l’unione dei comuni non lo è, e noi ci ritroviamo a che questo regolamento prima viene votato al circondario, dove non c’è nessuno eletto dal popolo, dopodiché in forma blindata 11 Consigli Comunali composti da consiglieri eletti dal popolo non sono in grado di modificare una cosa che è stata votata in un consesso non elettivo! Il discorso che faceva il Bini, che non gli si può che battere le mani su quello, perché fare il riferimento sulle Camere che una è dipendente dall’altra, fa vedere in maniera compiuta come invece anche l’unione dei comuni che andiamo a formare non dipende dai Consigli Comunali e questo è grave, perché se noi continuiamo a svuotare di contenuti i Consigli Comunali svuotiamo di contenuti i comuni, che sono l’unica forma democratica di questo paese! Non esiste altra forma democratica, che noi lo abbiamo visto con i governi centrali, che alla fine siamo governati da dei tecnici e non più è stato rimandato al popolo la possibilità di decidere e così stiamo facendo noi in questo momento qui, abbiamo un governo di tecnici che è il circondario che detta le condizioni ai Consigli Comunali su come devono operare. Noi non siamo più in grado di decidere niente dentro i Consigli Comunali, né le tariffe, lo abbiamo visto anche in questi giorni, non siete stati in grado, come empolese valdelsa neanche di aderire alla formazione di una società di smaltimento rifiuti e quindi se non farete le corse ora toccherà anche a andare a gara europea per lo smaltimento rifiuti e la gestione del loro smaltimento. Dico non siamo in grado di gestire più nulla! Se oggi noi vediamo la politica possiamo dire che i risultati della politica e delle elezioni che sono in Sicilia come avete detto uno ha vinto e uno ha perso, sicuramente chi ha perso è la democrazia, perché quando in un paese va a votare il 47% delle persone perde la democrazia e così noi siamo in 11 comuni dove non siamo più in grado di decidere la politica dei cittadini che ci hanno eletto. Noi votiamo no a questo regolamento, ma essenziale direi che noi votiamo no al vostro modo di fare politica, che deve essere una cosa partecipativa e in questo momento qui la partecipazione la fate da soli nelle stanze dei vostri partiti e sicuramente non con la discussione all’interno dei Consigli Comunali. Parla il Consigliere Cioni: Sì, mi sono dimenticato, nella foga della mia… del mio discorso di dire che per quello che ho detto non partecipiamo al voto. Parla il Consigliere Bini: Sì, grazie Presidente. Noi durante questa lunga discussione abbiamo attraversato tutta una serie di problematiche che riguardano i nostri concittadini e la nostra città, noi siamo consapevoli che questo regolamento parte da una esigenza sia politica che amministrativa di dare una risposta politica ai cittadini che fanno delle richieste e avanzano delle richieste, amministrativa agli operatori che si trovano su strada e poi in mezzo a quelle richieste. Questo è spesso frutto della disintegrazione del nostro tessuto sociale, per cui i cittadini pensano che sia la risoluzione dei loro problemi e di conflitti gli uni verso gli altri spesso il coinvolgimento della amministrazione e questo lo vediamo in tanti aspetti di questa norma, in cui si chiama in causa la amministrazione a fare da arbitro tra problemi che sono poco più che liti condominiali. Noi crediamo che sia sbagliato questo approccio rispetto a questo regolamento, poiché come dire è l’esatto contrario di quello che si dovrebbe fare, non perché la amministrazione non si debba assumere le proprie responsabilità rispetto a dare

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risposte su temi che sono importanti, come abbiamo visto nell’arco trattazione di tutti i vari emendamenti che riguardavano un po’ tutti gli articoli del testo, ma perché evidentemente se noi si presuppone che la amministrazione debba con il singolo operatore che si trova poi su strada, a discrezione e dovrà decidere in trenta secondi se applicare una sanzione a Tizio e Caio, noi si faceva l’esempio per esempio dei bambini che litigano al parco giochi e i genitori chiamano la polizia municipale perché c’è un uso difforme delle pertinenze dell’arredo urbano, allora in quel caso l’operatore sarà costretto a decidere quali dei due bambini utilizzava il modo corretto il gioco, ma sembrano sciocchezze, ma questo è quello di cui si è discusso e con questi presupposti l’operatore si troverà a tare un giudizio. Così come quando ci sarà quello che fa… che pranza sulla terrazza, c’è il vicino che semplicemente ha fastidio, perché questo si dice, si usa la parola fastidio del regolamento, quello che sta sotto ha fastidio che quello che sta sopra pranzi sulla terrazza chiamerà la polizia municipale, pretenderà che ci sia la sanzione, perché a lui dà fastidio, c’è scritto, c’è sul regolamento, non si possono fare in terrazza attività che danno fastidio. Per cui chi si troverà lì per strada, ma la stessa amministrazione che ha fatto il regolamento, dovrà rispondere c’è un fastidio o meno? Allora queste sono cose che si risolvono in primo luogo ricostruendo il tessuto sociale, con le sanzioni, perché a chiunque, che si faccia o meno la sanzione, è evidente che una delle due parti è scontenta, cioè non si può pretendere e pensare di risolvere in via autoritativa al problema che è di rapporto e di convivenza civile tra i cittadini! E questo è il nodo vero di questa discussione. Dall’altro versante ci sono tutta una serie di norme, proprio perché opinabili e come dire espongono anche lo stesso operatore alla discrezionalità, al dovere applicare una discrezionalità che non gli è propria, perché è chiaro che la norma spesso si interpretata, ma in questo caso non solo si interpreta, ma di fatto la si costruisce nel momento in cui la si applica, è chiaro che ci esporrà di fronte a tutta una serie di ricorsi che secondo noi saranno appunto molti, con riferimento a determinate norme, viceversa ci saranno tutta una serie di altre norme che saranno applicate nei confronti di soggetti più deboli, che come ho cercato di dire neanche conoscono la lingua italiana e che sono ai limiti anche del rispetto delle norme dello stato centrale e che però si applicheranno, che non avranno nessun ricorso semplicemente perché il cittadino non capirà di che cosa si parli, perché altrimenti avrebbe sicuramente ragione. Non solo, noi opereremo con delle sanzioni nei confronti dei cittadini sapendo che queste saranno inefficaci e quindi improduttive rispetto al fine che ci siamo posti, e mi riferisco ai mendicanti e a tante altre fattispecie. Perché noi si pensa di sanzionare una persona nulla tenente e con la sanzione a una persona nulla tenente, che quindi non la pagherà, di allontanare quel nulla tenente dal fare la questua, è semplicemente incongruente, è una contraddizione in termini, non risolverà mai il problema, perché si presuppone di, come dire, richiedere una somma a uno che se ce la avesse non sarebbe a fare l’elemosina, poi si può parlare sul fatto che abbia patrimoni più o meno occultati, ma questa è un’altra cosa, non rientra nell’accertamento appunto dei patrimoni che risultano in capo a quella persona. Per cui noi contestiamo il fatto che ci siano norme che vanno a disciplinare rapporti tra cittadini, norme che vietano tutta una serie di rapporti tra cittadini, anche là dove riguardano la libera espressione di se, come appunto noi abbiamo citato il dissenso incatenandosi ai monumenti, l’esposizione delle bandiere, etc., e infine appunto ci siano norme che individuano in qualche modo dei capri espiatori che sono l’elemento cardine del malumore, malessere e disintegrazione sociale, cioè questa gente che come dire sta ai semafori e sono il problema di grave di questa città, fatto salvo che poi quando si dice che si possono sottoscrivere disciplinari per andare a vedere se uno lavora al nero la amministrazione si scopre che ha tolto quell’aspetto, è disinteressata al fatto che ci siano registri per verificare dentro gli esercizi commerciali se ci sono dei lavoratori che lavorano in termini regolari o al nero, perché come ripeto bisogna trovare un capro espiatorio e sicuramente è più facile sanzionare il mendicante che non l’esercizio commerciale. Grazie Presidente. Per questi motivi voteremo contro. Parla il Consigliere Morini: Grazie. Noi voteremo chiaramente contro a questo regolamento, molto chiaramente, perché è un regolamento irricevibile, cioè è proprio fatto male, cioè lo vorrei dire in un modo chiaro, è fatto male questo regolamento! Passerà come un regolamento sanzionatorio e basta! Ci ricorderemo le sanzioni di 25 Euro, 50 Euro, 75 Euro, 100 Euro e 500 Euro! Questo è cosa passerà come regolamento sbagliato, è fatto male? Ma quale è l’effetto perché è fatto male? Perché non c’è stata una discussione vera, è stato partorito ripeto vorrei immaginare chi ha avuto l’autorizzazione a farlo partorire questo mostro, perché questo è un mostro di architettura di regolamento, la colpa però sarà tutta vostra del PD, che si è appiattito a un regolamento tecnico che non ci avete dato punti contributi! Questa sera e l’altra sera non avete dato niente di contributo, perché sicuramente vi fermeranno le persone e vi diranno ma chi l’ha firmato questo?! I 16, questa sera siete in 16 consiglieri del PD mono colore, che votano veramente un mostro di regolamento. E questo vi resterà, non è la giunta, siete voi consiglieri che questa sera approvate questo regolamento, passerà alla storia che questo regolamento di polizia urbana lo avete voluto voi e questo non verrà cancellato, né da cose migliorative né dalle un integrazioni grappettate a questo regolamento, non so dove andrà, questo è l’atto fondamentale che avete fatto voi questa sera, approvate un regolamento che non serve alla città, anzi metterà in discussione la città! Perché quando una mamma avrà un bambino su uno scivolo che ha paura di scendere e non può salire perché non può salire perché il regolamento sono 50 Euro di multa, e qui qualche mamma c’è qui dentro non ci può andare su e il bambino piangerà e allora si dirà il regolamento è così! Punto e basta! E qui mi fermo, ho preso un esempio a caso, perché lo abbiamo letto, in

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nostro gruppo, velocemente, siamo rimasti basiti, sconcertati, si è richiuso e si è detto e allora che si fa? È l’effetto di un PD che non riesce più a rispondere ai problemi di questa città. Grazie Presidente. Parla il Consigliere Dimoulas: Io volevo dire, sostanzialmente quando sono entrato in consiglio, dopo averne discusso anche con Signorini, che è il consigliere nostro a Certaldo, noi volevamo votare a favore, questo lo dico per fare capire un po’ come secondo me dovrebbe comportarsi il Consiglio Comunale e come dovrebbe comportarsi un consigliere, poi ognuno fa secondo coscienza, non è che voglio insegnare, però questo è quello che ritengo doveroso dire questo è quello che dico. Cioè noi siamo qui fondamentalmente non come consiglieri di partito, cioè anche, ma dovremmo essere qui a fare il bene dei nostri cittadini, se durante la discussione in questo consiglio, che dovrebbe servire a questo, vengono fuori dei problemi o vengono fuori dei possibili miglioramenti riconosciuti anche da voi che sono miglioramenti, perché sennò tutta questa discussione era inutile e avete detto semplicemente che per il gioco delle parti voi dovete votare contro e noi si deve votare a favore degli emendamenti, questo è quello che avete detto, ma se si ritiene che alcuni emendamenti vanno nell’ordine delle cose di migliorare il regolamento che poi deve essere attuato nella nostra città quale è il motivo che ci spinge a non votarlo? Perché io non entro neanche nel merito, perché penso che condividiate anche voi il 90% di quello che c’è scritto negli emendamenti, perché sono cose di buonsenso, sono cose.. non c’entra la politica, qui centra proprio norme elementari e di buonsenso e chiunque le approverebbe. Per non dovere ritornare indietro, rimandare indietro il regolamento, noi dobbiamo approvare cose che non si condividono, ma allora proprio il nostro potere è completamente esautorato. Cioè pensiamo prima ai cittadini e poi al partito! Pensiamo a poterlo migliorare questo regolamento, se si crede… miglioriamolo, facciamo questi emendamenti, approviamoli e si riapproverà tra un mese e mezzo quando tornerà in consiglio con le modifiche fatte, anche per tutti gli altri comuni, perché si deve per forza approvarlo ora, che urgenza c’è? Io questo non riesco a capire, perché dobbiamo toglierci determinati poteri che noi veniamo qui e siamo stati eletti per questo, non è che siamo stati eletti per fare altre cose, ma fondamentalmente per risolvere i problemi dei cittadini, quelli che sono risolvibili in questo consesso e noi dobbiamo privarci di determinati poteri e prerogative forse di doveri anche, perché è già stato approvato al circondario in altri comuni, quando può benissimo modificato e tornare a essere approvato dopo, se è migliorativo per la cittadinanza. Quindi noi si voterà contrario, a differenza di quello che abbiamo fatto al circondario perché, e ringraziamo il Cons. Bini, in questo caso, per questo, non è che è un merito nostro, non ci prendiamo il merito, ma è merito di un consigliere che ha portato alla attenzione di noi tutti degli emendamenti migliorativi che sono tutti d’accordo su questo e non si possono approvare, credo che sia una grossa limitazione e credo che sia una grossa limitazione e anche un disincentivo al lavoro dei consiglieri, perché una persona che fa 25 emendamenti, è comunque un lavoro oneroso, e poi si vede che vengono respinti non perché non vengono… non sono.. non trovano l’appoggio dei consiglieri, ma perché bisogna fare così per direttive del circondario, secondo me è una grossa limitazione e un disincentivo al buon operato di questo consiglio! Parla il Presidente Piccini: Bene, grazie. Prego Sani. Parla il Consigliere Sani: Allora velocemente per dire che voteremo contrario a questo regolamento, si è già parlato anche troppo, questo è un regolamento cattivo e cattivista per certi versi, cioè si va a normare tutte quelle cose che non dovrebbero neanche essere scritte in un regolamento di polizia urbana e l’esempio classico è lo spazzamento delle strade deve, che si va a creare un cortocircuito anche tra il rapporto tra cittadini e amministrazione, rapporto cittadino cittadino, e poi si rinuncia anche a tutte quelle cose che si potrebbero inserire qui dentro e che veramente si potrebbe fare un po’ il bene della città, come per esempio il registro delle presenze dei cantieri. Ma come ho detto nell’apertura, nell’intervento, questa è, questo regolamento sancisce la fine della politica, perché tutte queste cose, tantissime di queste norme che ci sono qui dentro e sono inserite qui dentro, non dovrebbero neanche essere normate, perché tanto poi non sono applicabili da un punto di vista degli operatori, perché messe tutte insieme si raggiunge un livello di come dire, assurdità anche nel complesso, cioè tra il picchettamento vietato, l’incatenamento vietato, il canino con la museruola, la ragazza che con la minigonna deve stare attenta a dove cammina, cioè nel complesso poi è una barzelletta, mentre si potevano inserire cose interessanti, come l’emendamento aggiuntivo che proponeva una cosa molto interessante sulle vele e si poteva dare agli operatori uno strumento veramente valido, rinunciando a scrivere delle cose che non verranno mai applicate e ridando alla politica quello che è il suo ruolo, io ho fatto all’inizio e lo rifaccio ancora, è inutile scrivere in un regolamento che uno deve spazzare di fronte a casa la neve salvo impedimenti, perché l’impedimento e si trova! La politica bisognerebbe fare una cultura del pensare al fatto che ognuno deve pensare di fronte a casa sua, e ci si rinuncia, si dovrebbero fornire al cittadino gli strumenti, e ci si rinuncia, gli strumenti sono semplici, sono il sale, sono i mezzi per poter spazzare, gli si dovrebbe dare la possibilità di essere aiutati in questo, se ci si fa da un punto di vista economico, ma scriverlo non serve a nulla, anche perché se poi ci si mette anche la clausola del salvo imprevisti è ovvio che l’ imprevisto ovviamente che cosa è? L’imprevisto, cioè l’impossibile, cioè c’è dentro tutto e c’è dentro nulla, ma ancora in lungo questa linea c’è il fatto che praticamente si sta parlando, così,

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allegramente, fregandosene di quello che si dice, ci siamo fatti una bellissima discussione di qua, perché alcune cose a me quando si riesce su cose pratiche a mettere insieme quelli che dovrebbero essere gli opposti anche in un Consiglio Comunale a me viene da pensare e questo pensiero che viene a me dovrebbe venire a voi, che invece state parlando! Dovrebbe venire a voi pensiero che se si unisce la destra con la sinistra e con Grillo qualche cosa che non torna forse, e c’è, è a voi che dovrebbe venire questo dubbio, non a me, a me non frega nulla, anzi più di queste contraddizioni si va avanti e i risultati si vedono! Ringrazio il Cons. Biuzzi, che senza presentare un ordine del giorno ha tessuto le lodi del movimento 5 Stelle il Sicilia, perché i risultati sono questi! Sono questi! Perché non ci si riesce a mettere d’accordo su semplici cose di buonsenso e si va avanti! Si va avanti! Noi con i risultati elettorali e i cittadini a schifarsi della politica e questo è un risultato pessimo per tutti. Io ribadisco semplicemente il voto contrario, ma soprattutto è stata la discussione che è stata snervante, umiliante da un punto di vista politico, la discussione è stata umiliante da un punto di vista politico e questo è triste, indipendentemente che poi sul regolamento si sia d’accordo o meno! Grazie. Parla il Consigliere Barnini: Grazie Presidente. Proviamo a parlare in italiano, ma evidentemente non ne sarò capace, visto l’esito del precedente intervento. Dove è andato il consigliere del Movimento 5 Stelle? Ah… Eh, riparto dalle cose che dicevo prima, io non ho condiviso i contenuti di tutti gli emendamenti fatti, ritengo che ci sia stato un gruppo politico all’interno di questo Consiglio Comunale che comunque ha lavorato con impegno, cercando anche di spulciare, diciamo così tutti i contenuti, so benissimo che noi approveremo il regolamento così come è entrato in consiglio, se volete vi rispiego da capo perché, però mi pare che ci si venga a noia, quindi… avrei voluto dire al consigliere del Movimento 5 Stelle che 15 giorni fa aveva preso a esempio l’iter che era stato fatto su questo regolamento per spiegarci come avremmo dovuto comportarci sullo statuto dell’unione dei comuni, perché questo regolamento ricordo a tutti che è stato elaborato più di un anno fa, che è stato per un tot di mesi in consultazione, che sono state fatte delle osservazioni su Via Facebook, che c’è stato un lavoro che ha riguardato le commissioni al circondario e nei Consigli Comunali, quindi il tempo per guardarlo, osservarlo, cambiarlo, non è che non ci sia stato, tanto che persino il consigliere del movimento 5 Stelle 15 giorni fa ebbe a dire che quello era il metodo che bisognava prendere a esempio anche per lo statuto l’unione dei comuni, se mi sbaglio qualcuno mi smentirà. Giustamente quando si arriva in consiglio i consiglieri hanno tutto il dritto di osservare ulteriori cose, il compito della maggioranza è quello di fare anche e soprattutto un atto di fiducia, nei confronti della giunta, dei sindaci che a livello di circondario chi hanno lavorato e anche di tutti i tecnici, perché io scusate se faccio questa dichiarazione di grande umiltà e ignoranza, ma trattandosi di regolamento non a caso poi questi emendamenti li ha preparati un Consigliere comunale che forse ha anche competenze in materia per prepararli, perché io non mi sento in grado di dire al dirigente della polizia municipale che su determinate cose sono più autorizzata di altri a spiegargli come vanno interpretate. La cosa che avevo detto prima e che poi è stata bistrattata in tutte le salse era molto banale, guardate, se volete, questo regolamento, come tutti, quando entra in vigore mostrerà anche le sue pecche, perché da che mondo è mondo io non ho mai visto un regolamento che anche se l’hai studiato per anni entra in vigore e non fa una piega, mi fa piacere che il Consiglio Comunale di Empoli, grazie, lo ribadisco e sottolineo, al lavoro di un gruppo politico e di un Consigliere comunale di quel gruppo politico, abbia messo in evidenza una serie di questioni che forse tra tre mesi torneranno utili alla giunta, ai sindaci del circondario per correggere il tiro. Io non credo che questa cosa sia particolarmente offensiva, mi pare anche parecchio lineare nella sua esposizione. Chiusa la parte di merito, ce l’ho un minuto? Mi avanza? Allora proviamo anche a capirci, perché noi su questi banchi, ognuno rispettivamente del proprio ruolo credo che ci dobbiamo ancora stare un pochino e se ci dobbiamo stare secondo me conviene anche evitare gli eccessi, perché se io la prossima volta che sentirò ridire in questo Consiglio Comunale che questo gruppo si chiama PD meno L, caro Cons. Sani, della Lista Movimento a 5 Stelle, tutte le volte chiederò di intervenire per fatto personale! Va bene?! No, ma lo dico per chiarezza! Allora scontriamoci fino alle 5 di mattina, io ci sto volentieri in Consiglio Comunale a scontrarmi fino alle 5 di mattina, ma sulle questioni di merito e ognuno porterà il proprio contributo, evitiamo, per favore, perché ribadisco, poi ci dobbiamo stare tutti e starci il meglio possibile, di andare a fare puntualizzazioni che generano soltanto antipatie fini a se stesse, visto che poi te stesso nel tuo intervento hai avuto un lapsus e hai detto il consigliere di Grillo, allora sarebbe come se qui si dicesse… va bene Gabriele, via, no, ma voglio dire, mi pare un modo di arrovellarsi su questioni di forma, che non credo volesse essere offensivo da parte di nessuno, però lo metto agli atti! Perché tutte le volte che riterrò, che è una opinione personale quella dell’intervento per fatto personale, che siano stati fatti interventi o nei confronti del mio gruppo o anche della mia persona, come tante volte succede, nella dialettica, che è anche accesa in questo consiglio, che vanno oltre il rispetto che fanno l’interpretazione di quello che uno ha voluto dire, vorrà dire che si discuterà sempre di fatti personali e meno di delibere, mozioni e ordini del giorno! Parla il Consigliere Sani: Presidente io devo intervenire per fatto personale su questo argomento qui! No, io intervengo per fatto personale, per una semplice cosa, io non ho mai chiamato questo gruppo PD meno L, cerchiamo i verbali, non ci sono problemi, mai fatto! Peraltro è anche una delle definizioni che a me piace meno di quello che voi ritenete un mondo a se, quindi non l’ho

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chiamato ora, c’è… il mio… che c’entra, che cosa c’entra?! Ma che cosa c’entra?! Io sono qui in consiglio… no, allora Presidente mi scusi, io rispondo di quello che dico io! Punto! Io non mi sono mi rivolto al gruppo in quel modo! Punto! È agli atti. Secondo di poi, io mi rivolgo a me stesso come meglio ritengo, se mi voglio chiamare consigliere di Grillo mi ci chiamo, perché mi rivolgo a me stesso, chiedo agli altri consiglieri di rivolgersi a questo gruppo consiliare con il suo nome e ho portato a esempio quello che era stato fatto qui, ma non come la migliore cosa di questo monto, ma come un minimo di merito rispetto… Parla il Presidente Piccini: Però scusa, questo non è fatto personale, è politica! È corretta, ma è una cosa che va oltre! Parla il Consigliere Sani: Giusto Presidente, mi scusi. Era un minimo i metodo che non c’era stato sullo statuto dei comuni, ma mica ho detto che era la cosa migliore che si era fatta! Ho detto come minimo si doveva fare come lì, ma non è che mi sia piaciuto più di tanto neanche questo, si poteva fare di meglio anche qui! Grazie. Parla il Presidente Piccini: Grazie. Intervento Barnini: Comunque Presidente se dopo le dichiarazioni di voto si fanno sempre fatti personali stabiliamolo! Io ho risposto a un fatto personale di prima, non.. Parla il Consigliere Sani: Il Cons. Barnini ha detto io mi sono rivolto a quel gruppo consiliare con un nome, che io non ho mai usato! Punto! Parla il Presidente Piccini: Sei stato chiaro, va bene! Allora è finita la discussione. * Escono Bianchi e Gracci – 25 * Esce Sani – 24 * Rientra Sani – 25 * Rientra Bianchi – 26 * Esce Cioni – 25 * VOTAZIONE DELIBERA * Presenti 25 * Favorevoli 16 * Contrari 9 (Dimoulas, Gori, Baroncelli, Bianchi, Gaccione, Morini, Petrillo, Bini, Sani) PUNTO N. 3 - REGOLAMENTO DI POLIZIA RURALE. APPROVAZIONE. * Rientra Cioni – 26 Parla il Presidente Piccini: Chi la illustra? Si dà per illustrata dall’altra volta? Si disse a oltranza, ma… Intervento Bini: Presidente scusi, ma oltranza che vuole dire? Si esaurisce l’ordine del giorno? Parla il Presidente Piccini: No, le due delibere, si decise l’altra volta su proposta di Sani, dai, su! La proposta fu questa, si fu tutti d’accordo… la proposta fu questa, si rimanda a 5 a mezzanotte per probabilmente contingenti su cui siamo stati tutti d’accordo e si disse la prima volta si fanno le delibere e poi si mette. Questo fu detto, sennò…

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Intervento Bini : Non è che voglio fare l’interpretazione di quello che si è deciso l’altra volta, anche perché non si è fatta la Conferenza dei Capigruppo, però l’altra volta si decise che si esauriva oggi l’ordine del giorno e non veniva esaurito l’altra volta a causa del fatto che si decise di esaurire il consiglio prima di mezzanotte, no no, poi a me se il gruppo… se manca il numero legale se ne trarrà le conseguenze… no, era solo per capire l’accordo dell’altra volta… a me non risultava questo accordo, mi sembrava una presa di posizione sua Presidente! Parla il Presidente Piccini: Regolamento, chi interviene? Prego. Parla il Vicesindaco Pasquinucci: Sì, brevemente Presidente per dire che questo è il regolamento di polizia rurale e riguarda la disciplina dei territori rurali, niente di più c’è da dire in linea generale, quindi io inizierei con le domande, se ci sono, qui abbiamo diciamo colui che ci è stato dietro per il nostro comune e che ha seguito tutto l’iter progettuale di questo regolamento e può rispondere a qualunque domanda che gli venga rivolta chiarificatrice. * Rientra Gracci – 27 * Escono Gori, Morini, Petrillo – 24 * Rientra Petrillo – 25 Parla il Presidente Piccini: Grazie. Ci sono domande? Se non ci sono allora iniziamo la discussione… ah, prego… Intervento Cioni: *** sapete rispondere o meno, i piccioni sono un volatile, un animale selvatico o no? Perché se è selvatico vanno con il regolamento rurale, se è un animale non selvatico andava messo qualche cosa nel regolamento di polizia urbana. …(intervento fuori microfono)… Intervento Cioni: Io non lo so se non è cacciabile o sì, dipende che tipo di animale è! Allora… comunque siccome creano problemi alla cittadinanza notevoli, e nessuno prende qualche provvedimento di quelli che restringono in un modo notevole la popolazione, ci imbrattano tutte le strade, ecco che siccome c’è una certa decenza che bisogna mantenere in città, per quello che dicevo di metterlo anche nel… nel regolamento urbano. Parla il Presidente Piccini: Dopo si va in galera, non si può fare, ci sono diversi sindaci che sono andati in difficoltà su questa storia, solo per motivazioni sanitarie si può cacciare. Ci sono domande? Bene.. Iniziamo la discussione, prego consiglieri, interventi? Non ci sono interventi? Stiamo stanchi, però penso… prego Bini. Parla il Consigliere Bini: Grazie Presidente. Allora su questo regolamento oltre a avere minore competenze tecniche e quindi anche più difficoltà a entrarci nel merito, riteniamo che ci siano tutta una serie di norme che sono davvero di buonsenso, perché attengono al corretto utilizzo anche delle risorse naturali delle aree periurbane del nostro territorio e riteniamo che ci siano tutta una serie di buone pratiche che invece a differenza di tutta la serie di divieti contenuti nel regolamento di polizia urbana, concorrono a dare un quadro di regolamentazione delle attività che si svolgono nell’ambito rurale e perturbano nella fattispecie. Noi quindi con riferimento a questa delibera abbiamo presentato due emendamento, che sono veramente molto più esigui rispetto al numero che abbiamo presentato sul regolamento di polizia urbana e che attengono all’articolo 31 e al 36, che di fatto è speculare all’articolo 43 del regolamento di polizia urbana, sulle potestà di ordinanza del sindaco. Quindi presento gli emendamenti e poi mi riservo di illustrarli successivamente. …(intervento fuori microfono)… Parla il Presidente Piccini: Ci sono altri? Non nella attesa, finiamo la discussione generale, dopo si guardano gli emendamenti… è una specie non cacciabile, solo per motivazioni sanitarie da parte del sindaco, ma non è cacciabile. Tutto è proprietà dello stato, fuori che le galline, etc. , ma non è… è esclusivamente per motivazioni sanitarie, sennò c’è il penale.

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Assolutamente… c’è una sanzione penale su questo. Hai fatto bene… Allora ci sono interventi? Consiglieri? Bene, chiudiamo la discussione, aspettiamo i due emendamenti, come è giusto, se li hai e li puoi illustrare, Gabriele, li puoi illustrare? Sei in grado? Aspettiamo la fotocopia allora… se li puoi illustrare, almeno il primo. Parla il Consigliere Bini: Intanto posso illustrare il secondo, perché è speculare rispetto alla… È il più semplice. Attiene appunto all’articolo 36, e è soppressivo dell’articolo 36, e come dicevo è la stessa cosa dell’articolo 43 del regolamento di polizia urbana, perché troviamo appunto errato che si possa riservare a ordinanza sindacale la possibilità di inserire ulteriori limitazioni, ulteriori divieti e sanzioni, perché fatta salva, come dicevamo nel regolamento di polizia urbana la facoltà di mettere ordinanze con tingibili e urgenti da parte del sindaco, per quanto riguarda la disciplina normale, fisiologica, di un determinato settore, in questo caso del regolamento di polizia urbana, riteniamo che debba essere il consiglio, anche se questa sera non abbiamo dato prova del meglio di noi stessi, probabilmente, a disciplinare e normare determinate materie e del resto lo riserva anche il Tuel, la potestà regolamentare sta in capo ai consigli appunto elettivi. Per quanto riguarda quindi l’articolo 36 noi chiediamo di cassarlo, perché lo riteniamo non opportuno rispetto alle cose che dicevo. L’emendamento numero uno invece si riferisce all’articolo 31 e in particolare modo all’uso e utilizzo dei mezzi fuori strada sulle aree appunto fuori dalla sede stradale, perché altrimenti si applicherebbe il codice della strada. In questo caso noi chiediamo che, in attuazione anche di quanto stanno facendo alcuni comuni che sono all’avanguardia in questo senso, di consentire il transito su percorsi fuori strada a tutti i mezzi che sono motorizzati con motore non termico, ma elettrico, siccome si sta diffondendo sempre di più l’utilizzo anche nel fuori strada di mezzi a carattere ecologico, noi chiediamo che sia reso possibile chiaramente dove non si violano proprietà private, non ci sono problemi di questo tipo, la fruizione delle strade bianche, le cosiddette strade bianche dei sentieri, che non sono appunto classificabili come strade, da parte di tutti i mezzi motorizzati con motore non termico, nella fattispecie con motore elettrico. Per quanto riguarda invece gli altri mezzi, sappiamo che la pratica anche del fuori strada e dell’enduro, per quanto possa essere secondo alcuni fastidiosa, è una pratica che è molto diffusa anche nel nostro territorio e che crediamo debba essere normata piuttosto che vietata tout court, come sembra fare l’articolo 31, perché se noi poniamo un divieto a 360 gradi è chiaro che è inverosimile che da domani nel nostro territorio non si pratichi più l’enduro o il fuori strada, o che si pratichi solo nelle piste da cross del nostro comune, che tra l’altro non mi risulta che ci siano, quindi siccome è inverosimile cerchiamo di normare e di disciplinare la questione, piuttosto che non di vietarlo tout court. Quindi noi diciamo semplicemente non di approvare il transito di questi veicoli su tutto il territorio, ma viceversa di fare sì che le limitazioni che sono già previste dalla legge regionale 48 del 94, che sono molto stringenti e disciplinano tutta una serie di luoghi dove non si può fare fuori strada, lasciando solo una piccola parte dei percorsi praticabili, il luogo dove si può fare fuori strada e viceversa noi chiediamo che le ulteriori limitazioni previste dalla normativa regionale e che si intende aggiungere con l’articolo 31, vengano predisposte solo dopo, quando la amministrazione avrà anche predisposto degli itinerari percorribili da questi veicoli, cioè lasciamo anche uno spazio perché chi pratica questo sport possa nel rispetto degli altri e della natura e anche dei limiti di rumore, possa appunto praticare questo sport in sicurezza secondo itinerari che sono prestabiliti, quindi noi diciamo solo applichiamo i limiti regionali che già oggi vengono applicati, facciamo rispettare quelli, fino a che la Amministrazione comunale non prevedrà itinerari percorribili e a quel punto si potrà dire su tutti i restanti itinerari vige un ulteriore divieto aggiuntivo rispetto a quello previsto dalla legge regionale 48 del 94 e già come dicevo, appunto è molto restrittiva. Grazie Presidente. Parla il Presidente Piccini: Allora si parte con la discussione dell’emendamento numero due, che è quello che vi viene ora illustrato e che semplice è cassare l’intero articolo numero 36, è quello che vi ha spiegato bene Bini. Sì, cassare l’intero articolo 36, ora comunque vi viene… è il numero due. Giusto? Se ci sono interventi prego consiglieri… sul numero due. No, sul numero due. È quello di cassare l’intero articolo 36. La discussione è divisa, prego Cioni. Parla il Consigliere Cioni: Io credo che sia per quello che si è già detto nella precedente votazione dell’articolo 43 di polizia urbana, non c’è differenza, quindi credo che la possibilità di una ordinanza del sindaco sia sempre possibile in caso di calamità, pericolosità, etc., ma non per l’ordinaria, per le ordinarie faccende che riguardano sia l’ambiente aperto rurale sia l’ambiente chiuso della città. Grazie.

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Parla il Presidente Piccini: Grazie consigliere, altri? Chiudiamo la discussione sul numero due. Chiusa. Allora numero uno, prego… Ci sono interventi? Ci sono interventi sul numero uno? È quello dei mezzi elettrici… Chiudiamo? Posso chiudere? …(intervento fuori microfono)… Intervento Bini: La legge 48 del 94 prescrive tutta una serie di limitazioni, che volendo posso anche ricercare, non ho con me il testo della legge, ma in modo puntuale prescrive tutta una serie di aree non stradali, chiaramente, perché sennò sarebbe in vigore il codice della strada, in cui è vietato l’utilizzo di qualunque veicolo, salvo i mezzi di soccorso, di emergenza, etc., per cui lì noi diciamo che è una legge regionale, non si può andare contro a questa o derogare da questa, si dice che le limitazioni ulteriori che la legge regionale consente alla amministrazione e che si intende mettere con l’articolo 31, non valgono per i veicoli con motore elettrico, mentre per gli altri veicoli valgono, ma contemporaneamente si indica anche dei percorsi che sono invece appunto praticabili. Parla i Consigliere Bianchi: Sì, effettivamente in questa città c’è una forte limitazione alle attività motoristiche, da sempre, storicamente, tutto quello che è motore è sempre stato cassato, e anche qui c’è una riprova che se uno ha un mezzo enduro e vuole andare a fare un po’ di fuori strada, con questo comma articolo uno del 31 veramente a parte le aree, che nel nostro comune non ci sono, per fare motocross o come quanto è… Insomma, non c’è niente per poter fare questo e pertanto se si limita anche questo chi ha una enduro non può fare niente, è troppo restrittivo, che dal momento che non c’è niente, non ci sono strutture, non limitiamo anche quel poco di attività che può fare uno con un mezzo fuori strada. Grazie. Parla il Presidente Piccini: Grazie consigliere, ci sono altri? Allora chiudiamo la discussione e votiamo. * VOTO EMENDAMENTO N. 1 * Presenti 25 * Favorevoli 6 (Petrillo, Bini, Gaccione, Gracci, Baroncelli, Bianchi) * Contrari 16 (Tutto il PD) * Astenuti 3 (Sani, Dimoulas, Cioni) NON ACCOLTO * VOTO EMENDAMENTO N. 2 * Presenti 25 * Favorevoli 9 (Petrillo, Bini, Gaccione, Gracci, Baroncelli, Bianchi, Sani, Dimoulas, Cioni) * Contrari 16 (Tutto il PD) NON ACCOLTO Parla il Presidente Piccini: Allora dichiarazioni di voto sulla delibera. Prego consiglieri. * Esce Cavallini – 24 * Escono Petrillo, Bini, Gaccione – 21 * Rientrano Bini, Gaccione, Cavallini – 24 Parla il Consigliere Cioni: Leggendo il regolamento rurale sinceramente ho trovato qualche cosa che non era molto chiaro nel regolamento e è quello relativo al campeggio, molto probabilmente è stato fatto senza pensare che c’è una legge regionale che non dice che bisogna mettere il campeggio nel… nel regolamento urbanistico, ma può essere chiesta una concessione per pochi posti, mi sembra al massimo siano, per campeggiare all’interno di qualsiasi podere che c’è, che uno vuole fare tipo agriturismo, si chiama agricampeggio, e ci sono norme precise che permettono anche di fare dei servizi a posta perché questi

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campeggiatori e qui sembra che non… Che ci possono stare poi quanto gli pare, perché se il proprietario, anzi il proprietario è tutto contento se ci stanno di più, perché guadagna di più, siccome deve anche mandare in comune i prezzi che farà, ecco, qui non si capisce bene dal regolamento se questa cosa si può fare o meno. Anche perché a un certo punto di punto in bianco dice che il fermo delle roulotte o del camper non deve superare la durata di un giorno, mentre invece si sa che in questi elementi che non sono sul piano regolatore, ma semplicemente sono concessioni dei permessi a costruire richiesti dal comune, mi sembra che sia la legge trenta, ora non ricordo, della regione, hanno la possibilità di stazionare anche di più, fino a tot… roulotte e camper o roba così. Quindi io credo che questo qui bisogna in qualche modo correggerlo come… No, quello che volevo dire prima e che ha detto un po’ anche Barnini, il fatto che questi regolamenti siano stati approvati dal circondario, ecco, guardiamo se ora il circondario in qualche modo li può riprendere in… tutela, esame, e naturalmente apporta alcune… variazioni, io credo che dentro, all’interno di ogni Consiglio Comunale ci siano state delle piccole variazioni, o richieste di variazioni, ecco, sarebbe bene che il circondario a questo punto, e qui parlo anche visto e considerato che abbiamo la Presidente del circondario, il circondario faccia un esame di quelle che sono state le critiche al regolamento nei vari Consigli Comunali e vengano riportate nel circondario per vedere se queste erano giuste o meno. Io credo che sarebbe un fatto di democrazia e di buon governo. Poi se non viene fatto, per me allora il circondario non ha nessun motivo di esistere, perché naturalmente questa cosa non sarebbe fatta molto bene. Spero la faccia l’unione dei comuni, visto e considerato che sta arrivando l’unione dei comuni. E credo che su questi punti abbia più poteri, perché se non ha potere di fare o di approvare i regolamenti il circondario signori miei allora che si è fatto a fare? Grazie. Parla il Consigliere Baroncelli: No, solo per dire che come abbiamo fatto prima votiamo contro anche a questo regolamento, i passaggi dovevano essere diversi, fatti prima in Consiglio Comunale, avere opportunità di tipo diverso che non ci sono. Parla il Consigliere Sani: Allora il mio gruppo Si asterrà da questo regolamento, per un semplice motivo, benché l’articolo 36 è un può dura da mandare giù, perché è inutile fare un regolamento se poi si rimanda un sindaco la possibilità di dire, di decidere un po’ quello che vuole, così, proprio specificandolo e quindi andando anche in deroga a quelle che sono poi le funzioni a diciamo specifiche. Il voto di astensione deriva dal fatto che senza ecco, sono state accolte quelle che sono alcuni emendamenti proposti da questo gruppo, ma per il semplice motivo e l’errore era a monte, insomma, il regolamento che era stato scritto, proposto e che veniva anche abbastanza difeso, andava contro quello che era il codice civile, fortunatamente io avevo l’articolo vecchio, l’articolo venti e …(interruzione di registrazione)… osservazioni sull’articolo 19 e l’articolo venti, erano molto lunghi, tre commi, lettere, etc., praticamente ci siamo ridotti a due piccoli pezzetti, ma anche questi piccoli, in questi piccoli articoli, ci sono delle cose da dire, in un regolamento si poteva forte provare un pochino a incentivare, qui sì che si poteva fare, l’uso, la funzione degli alberi, nei torrenti e lungo i cigli della strada, cioè di rinforzo dei cicli della strada e torrenti, però poi si va a mettere un limite minimo di distanza dal greto del fiume e dal ciglio della strada di 5 metri e questo vanifica un po’ la funzione . Mi chiedono poi che cosa succede se nei filari che storicamente sono entro i due metri muore un albero e si deve piantare a 5, mah, vedremo, comunque. Comunque… detto questo il regolamento è molto migliore rispetto all’altro, molto migliore, e quindi non vedo motivi per votare contro, mi astengo e niente. Grazie. Parla il Presidente Piccini: Grazie, ci sono altri? Se non ci sono altri. Dimoulas. Parla il Consigliere Dimoulas: Anche su questo regolamento l’intenzione prima di entrare in consiglio era di votare a favore, e questa volta però nell’arco della discussione in Consiglio Comunale non sono emersi delle obiezioni tanti da farci cambiare idea, quindi noi qui votiamo a favore, come pensavamo prima e come avevamo già discusso all’interno del nostro partito. Ribadiamo il fatto che il metodo non ci convince, il fatto che noi pensiamo che i Consiglieri comunali seduti in questa aula siamo prima di tutto consiglieri di Empoli e dopo consiglieri di partito e non viceversa. Parla il Presidente Piccini: Ci sono altri? Chiudiamo la discussione allora. Votiamo. * VOTAZIONE DELIBERA * Presenti 24

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* Favorevoli 17 (16magg.+1Dimoulas I.D.V.) * Contrari 4 (Gracci, Cioni, Baroncelli, Bianchi) * Astenuti 3 (Bini, Gaccione, Sani) Parla il Presidente Piccini: Ora c’è questa imposta municipale propria, ma che roba è? Ma va fatta? Parla il Presidente Piccini: Siamo in grado di farla? Allora punto numero 4. Questo è… Intervento Gaccione: Presidente mi scusi l’ignoranza, ma non è prevista l’immediata eseguibilità per queste delibere? Parla il Presidente Piccini: Mi dicono di no. Allora l’imposta municipale propria, questa in realtà è una delibera un po’ spuria, perché è un impegno che è stato preso verso il Consiglio Comunale, per cui non è una cosa prevista per legge, ma io credo che sia opportuno discuterla, perché l’impegno era quella di discuterla, entro il 31 ottobre però era stato detto… per cui… no, la delibera non è una cosa che va per legge, ma siccome l’impegno era di presentarla entro il 31 ottobre, allora noi possiamo oggi di discuterla e siamo nei termini o rimandarla, perché non essendo una cosa di legge, però decidete voi, per me non è un… Gabriele… cioè non è una cosa di legge che va fatta per forza, è un impegno. Parla il Consigliere Sani: Io non ho capito una cosa, lei ha detto prima si arriva al punto 10… perché i tale caso si può discutere questo. Parla il Presidente Piccini: No, l’ho preso, perché poi il Bini è venuto a spiegarsi, non c’era… No, non era una polemica, era una cosa tra me e il Bini che però abbiamo chiarito, l’impegno erano le delibere, però questa in realtà non è una delibera, ma è un impegno che la giunta aveva preso con il Consiglio Comunale di riportare questa delibera entro il 31, per cui se noi decidiamo di doverla mantenere, come l’impegno è corretto si fa e quindi… non obbligo nessuno, ma… ecco, l’importante è che sappiate che l’obbligo era stato rispettato per cui dipende da voi, non… io sono per, se mi dite di andare avanti si fa entro il 31, perché l’obbligo era questo, se mi dite… no, io non penso niente, per me va bene, io sono qui e se c’è da fare un’altra ora ci sto, dipende… è una materia politica, non regolamentare, prego Bini. Parla il Consigliere Bini: Io anche per spiegare prima, non è che pretendevo che si andasse avanti, era semplicemente, così resta a verbale, che non ero a conoscenza dell’accordo intercorso tra la presidenza e i gruppi consiliari, se quello era l’accordo di sospendere dopo le due delibere per noi va bene, per questo gruppo. Chiaramente però ci deve essere l’impegno a tenere a breve una Conferenza dei Capigruppo e nell’arco di 15 giorni il prossimo consiglio per discutere di queste delibere. Parla il Presidente Piccini: Lunedì si fa la Conferenza dei Capigruppo, alle e mezzo. Va bene, d’accordo, buona notte a tutti. Intervento Gaccione: Presidente, posso dire una cosa sola? No, un attimo solo chiederei una cosa, siccome io ho presentato una mozione che naturalmente deve… come dire, percorrere il proprio iter, però siccome è quella sulla fusione dei comuni, però siccome ci sono dei tempi piuttosto ampi, giustamente di attuazione e discussione di un provvedimento del genere, ancorché non venisse come penso.. va beh, la discussione… io però non do mai nulla per scontato. Chiaramente io chiedo la cortesia che venga messa all’ordine del giorno della Conferenza dei Capigruppo per una discussione celere, se è possibile anticipare con una inversione dell’ordine del giorno della prossima seduta, dopo le delibere poterla discutere. No, la mozione! La mozione consiliare relativa alla fusione comuni dell’unione… Mah, io la chiedo in quanto firmatario… esatto. …(intervento fuori microfono)… LA SEDUTA È TOLTA ALLE ORE 00,24.