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STAR TRASH: LA SAGA HA AVUTO FINE MANICOMICS, IREN, LE TERZE IPSIA E IL PROGETTO “RIFIUTANDO“Non è poi così semplice mettersi nei panni di un attore!”. Cosi esordiscono Simone Riggio ed Artem Asauliak al termine del laboratorio di teatro che, nelle mattine di Mercoledì 28 e Giovedì 29 gennaio, ha visto impegnate le classi terze del nostro istituto. Poi aggiungono: “Anche se il pubblico erano i nostri compagni di scuola, l’imbarazzo di essere protagonisti ha reso difficile muoversi in modo adeguato e ricordare le battute, senza perdere il filo del discorso”. Già, nell’aula multimediale del Leonardo, si è improvvisato un palcoscenico, grazie al progetto portato avanti da Iren con la collaborazione di Manicomics Teatro. Proprio sotto la guida dei Manicomics, i ragazzi delle terza A e terza B si sono calati nella dimensione di attori e l’aula è diventata il teatro per una rivisitazione della famosa Saga di Star Wars. Il titolo non poteva che riprendere quello originale ed aggiungere quel tocco particolare, giusto per legarsi al tema trattato: rifiuti e riciclo. Così Star Trash ha avuto inizio e l’aula è diventata teatro e campo per sfide, incontri e mediazioni intergalattiche. Il laboratorio teatrale ha chiamato i protagonisti ad interpretare, in una serie di battute improvvisate, anche se guidate da una accurata regia, i vari personaggi con travestimenti, che hanno reso ancor più coinvolgente il gioco, il cui principale desiderio è stato quello di emozionare, facendo riflettere sulle tematiche ecoambientali e sul potere che ha l’uomo di agire in prima persona sul destino dell’ambiente che lo circonda. Le storie, cosi come le musiche, hanno ricalcato quelle più celebri di George Lucas. Una minaccia viene dallo spazio: Dark Trashed vuole distruggere l’eco sistema della Terra, per impadronirsi del pianeta. Si serve di EcoPirati Spaziali che vogliono depredare la terra di tutte le sostanze riciclabili per loschi commerci intergalattici. Solo gli Jedi possono fermare Dark Trashed e salvare la Terra, perché conoscono la vera forza che c’è in tutte le cose create e non create dall’uomo. È il bene a trionfare e a riportare ordine, i mantelli candidi degli Jedi annullano quelli neri di Dark Trashed e dei sui collaboratori. Questo è stato il finale nella finzione teatrale, che ha coinvolto tutti noi e ci ha fatto riflettere, ma il problema vero è che dovrebbe essere così anche nella realtà, ma come sensibilizzare tutti gli abitanti del nostro pianeta? A questa domanda, al momento, non sappiamo rispondere, possiamo solo dire che noi, nel nostro piccolo, cercheremo di dare il giusto contributo. 3A / 3B Il Giorno della Memoria e il ricordo di Cristian Gardella La partecipazione all’incontro tenutosi lo scorso 27 gennaio presso l’Aula Magna dellISII Marconi, nella ricorrenza annuale del GIORNO DELLA MEMORIA, alla presenza delle classi quinte degli Istituti superiori piacentini, è stata l’occasione per ricordare anche Cristian Gardella, l’alunno della quinta elettrici dell’IPSIA che, nella notte tra il 23 ed il 24 febbraio 2000, è morto improvvisamente, in occasione di una gita scolastica a Monaco di Baviera, in Germania, nella quale era prevista la visita anche all’ex campo di concentramento di Dachau. La diagnosi del decesso è stata morte bianca. Nei mesi successivi si è poi scoperto che questo ragazzo, nato a Pescia (Pistoia), il 16 agosto del 1981, ancor piccolo si era trasferito con la famiglia a Caorso (Piacenza) e, pur frequentando una scuola professionale, era allievo anche del Conservatorio di Musica, dove studiava trombone, e faceva parte di alcuni gruppi bandistici della Bassa Padana. Era appassionato inoltre di diverse espressioni artistiche, fra cui la poesia, e manifestava un animo ricco di sensibilità che lo aveva spinto ad interessarsi ai luoghi della sua terra in cui avevano vissuto gli ebrei. Aveva, per questo motivo, raccolto una serie di scritti e di poesie a loro dedicate, partendo proprio dalla scoperta dei cimiteri ebraici della zona. Questa sensibilità, unita alla coincidenza della sua scomparsa, avvenuta nelle vicinanze di un luogo di sofferenza e di un così grande dramma, quale è stato il campo di Dachau, gli è valso, da parte della comunità ebraica italiana, il riconoscimento della messa a dimora di un ulivo nel giardino dei giusti a Gerusalemme. Anche a Piacenza è stato donato un ulivo dal Fondo Nazionale Ebraico, a ricordo del giusto Cristian Gardella, piantato, con una targa ricordo, nel giardino dell’Istituto Tecnico “G. Marconi” nella parte di via Negri, che si affaccia sull’IPSIA “Leonardo da Vinci”. M.S. Attori della terza B in azione sotto la guida dei Manicomics Giornale dell’IPSIA Leonardo Da Vinci di Piacenza – Esente da Autorizzazione (C.M.P. 242 del 291988) http://www.isii.it/Professionale/GiornalinoScolastico/ A. S. 2014/2015 NUMERO 3

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STAR  TRASH:  LA  SAGA  HA  AVUTO  FINE MANICOMICS,  IREN,  LE  TERZE  IPSIA  E  IL  PROGETTO  “RIFIUTANDO”    

 “Non   è   poi   così   semplice  mettersi  nei   panni   di   un   attore!”.   Cosi  esordiscono   Simone   Riggio   ed  Artem   Asauliak   al   termine   del  laboratorio   di   teatro   che,   nelle  mattine   di  Mercoledì   28   e  Giovedì  29   gennaio,   ha   visto   impegnate   le  classi   terze   del   nostro   istituto.   Poi  aggiungono:   “Anche   se   il  pubblico  erano   i   nostri   compagni   di   scuola,  l’imbarazzo   di   essere   protagonisti  ha   reso  difficile  muoversi   in  modo  adeguato   e   ricordare   le   battute,  senza   perdere   il   filo   del   discorso”.  Già,   nell’aula   multimediale   del  Leonardo,   si   è   improvvisato   un  palcoscenico,   grazie   al   progetto  portato   avanti   da   Iren   con   la  collaborazione   di   Manicomics  Teatro.   Proprio   sotto   la   guida   dei  Manicomics,   i   ragazzi   delle  terza   A   e   terza   B   si   sono  calati   nella   dimensione   di  attori    e  l’aula  è  diventata  il  teatro   per   una   rivisitazione  della   famosa   Saga   di   Star  Wars.   Il   titolo   non   poteva  che   riprendere   quello  originale   ed   aggiungere  quel   tocco   particolare,  giusto   per   legarsi   al   tema  trattato:  rifiuti  e  riciclo.  Così  Star  Trash  ha  avuto  inizio  e  l’aula   è   diventata   teatro   e   campo  per   sfide,   incontri   e   mediazioni  intergalattiche.   Il   laboratorio  

teatrale   ha   chiamato   i   protagonisti  ad   interpretare,   in   una   serie   di  battute   improvvisate,     anche   se  guidate   da   una   accurata   regia,   i  vari   personaggi   con   travestimenti,  che   hanno   reso   ancor   più  coinvolgente   il   gioco,   il   cui  principale   desiderio   è   stato   quello  di   emozionare,   facendo   riflettere  sulle  tematiche  eco-­‐‑ambientali  e  sul  potere  che  ha  l’uomo  di  agire  in  prima   persona   sul   destino  dell’ambiente   che   lo   circonda.  Le  storie,  cosi  come  le  musiche,  hanno   ricalcato   quelle   più  celebri   di   George   Lucas.   Una  minaccia   viene   dallo   spazio:  Dark   Trashed   vuole  distruggere   l’eco   sistema   della  Terra,  per  impadronirsi  

del   pianeta.   Si   serve   di   Eco-­‐‑Pirati-­‐‑Spaziali   che  vogliono  depredare   la  terra   di   tutte   le   sostanze   riciclabili  

per   loschi   commerci   intergalattici.  Solo  gli  Jedi  possono  fermare  Dark  Trashed   e   salvare   la   Terra,   perché  conoscono   la   vera   forza   che   c’è   in  tutte   le   cose   create   e   non   create  dall’uomo.  È  il  bene  a  trionfare  e  a  riportare  ordine,   i  mantelli   candidi  degli   Jedi   annullano   quelli   neri   di  Dark   Trashed   e   dei   sui  collaboratori.   Questo   è   stato   il  

finale  nella  finzione  teatrale,  che  ha  coinvolto   tutti   noi   e   ci   ha   fatto  riflettere,  ma  il  problema  vero  è  che    

 dovrebbe   essere   così   anche   nella  realtà,  ma  come  sensibilizzare   tutti  gli   abitanti   del   nostro   pianeta?   A  questa  domanda,  al  momento,  non  sappiamo   rispondere,   possiamo  solo   dire   che   noi,   nel   nostro  piccolo,   cercheremo   di   dare   il  giusto  contributo.    3A  /  3B  

 

Il  Giorno  della  Memoria  e  il  ricordo  di  Cristian  Gardella  La   partecipazione   all’incontro  tenutosi  lo  scorso  27  gennaio  presso  l’Aula   Magna   dell'ʹISII   "ʺMarconi"ʺ,  nella   ricorrenza   annuale   del  GIORNO   DELLA   MEMORIA,   alla  presenza   delle   classi   quinte   degli  Istituti   superiori   piacentini,   è   stata  l’occasione   per   ricordare   anche  Cristian   Gardella,   l’alunno   della  quinta  elettrici  dell’IPSIA  che,  nella  notte  tra  il  23  ed  il  24  febbraio  2000,  è   morto   improvvisamente,   in  occasione   di   una   gita   scolastica   a  Monaco   di   Baviera,   in   Germania,  nella   quale   era   prevista   la   visita  

anche   all’ex   campo   di  concentramento   di   Dachau.   La  diagnosi  del  decesso  è   stata   "ʺmorte  bianca"ʺ.  Nei  mesi  successivi  si  è  poi  scoperto  che  questo  ragazzo,  nato  a  Pescia   (Pistoia),   il   16   agosto   del  1981,   ancor   piccolo   si   era   trasferito  con   la   famiglia  a  Caorso   (Piacenza)  e,   pur   frequentando   una   scuola  professionale,   era   allievo   anche  del  Conservatorio   di   Musica,   dove  studiava   trombone,   e   faceva   parte  di   alcuni   gruppi   bandistici   della  Bassa   Padana.   Era   appassionato  inoltre   di   diverse   espressioni  

artistiche,   fra   cui   la   poesia,   e  manifestava   un   animo   ricco   di  sensibilità  che  lo  aveva  spinto   ad   interessarsi  ai   luoghi   della   sua  terra   in   cui   avevano  vissuto   gli   ebrei.  Aveva,   per   questo  motivo,   raccolto  una   serie   di   scritti  e   di   poesie   a   loro   dedicate,  partendo  proprio  dalla  scoperta  dei  cimiteri   ebraici   della   zona.   Questa  sensibilità,   unita   alla   coincidenza  della  sua  scomparsa,  avvenuta  nelle  vicinanze  di  un  luogo  di  sofferenza  

e  di  un  così  grande  dramma,  quale  è   stato   il   campo   di   Dachau,   gli   è  valso,   da   parte   della   comunità  ebraica   italiana,   il   riconoscimento  della   messa   a   dimora   di   un   ulivo  nel   "ʺgiardino   dei   giusti"ʺ   a  Gerusalemme.   Anche   a   Piacenza   è  stato   donato   un   ulivo   dal   Fondo  Nazionale   Ebraico,   a   ricordo   del  "ʺgiusto"ʺ  Cristian  Gardella,  piantato,  con  una   targa   ricordo,  nel  giardino  dell’Istituto   Tecnico   “G.   Marconi”  nella   parte   di   via   Negri,   che   si  affaccia   sull’IPSIA   “Leonardo   da  Vinci”.       M.S.  

Attori   della   terza   B   in   azione   sotto  la  guida  dei  Manicomics    

Giornale  dell’IPSIA  Leonardo  Da  Vinci  di  Piacenza  –  Esente  da  Autorizzazione  (C.M.P.  242  del  2-­‐9-­‐1988)  http://www.isii.it/Professionale/GiornalinoScolastico/

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A.  S.  2014/2015  -­‐  NUMERO  3      

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Cercare  il  lavoro  al  termine  degli  studi  Il  curriculum  come  strumento  di  autopromozione   Le   quinte   del   Leonardo   hanno  avuto,   nel   mese   di   febbraio   2015,  due   incontri   coi   Maestri   del  Lavoro:   Roberto   Girasoli,   Roberto  Mori   e   Walter   Rattotti   hanno  trasformato   l'ʹaula   Magna   del  nostro   istituto   in   una   base  operativa  per  la  simulazione  di  una  selezione   di   personale.   Il   primo  step   è   stato   quello   di   analizzare  l'ʹimportanza   del   titolo   di   studio,  della   motivazione   in   ogni   attività,  del   rapporto   datore   di   lavoro   e  

lavoratore.   Poi   si   è   passati  all'ʹanalisi   del   primo   biglietto   da  visita   alle   aziende:   il   curriculum.  Proprio   la   creazione   di   questo  documento   ha   captato   la   nostra  attenzione   in   modo   particolare.  Allora,   quali   informazioni   usare  per   presentarci   al   meglio   senza  strafare?   Sicuramente,   per   prima  cosa,   ci   vorranno   i   dati   personali  che   ci   identificano,   poi   il   titolo   di  studio   e   l'ʹanno   in   cui   è   stato  conseguito,  la  scuola  frequentata,  le  

esperienze   professionali,   come  stage   e   lavoretti   estivi,   le   lingue  studiate   e,   espresse   con   cura,   le  conoscenze  informatiche.    Le   indicazioni   dovranno   anche  contenere   le   capacità   personali,  varie   disponibilità   ed   eventuali  hobby,   tutto   questo   per   dare  un'ʹidea   di   chi   noi   siamo.   Preso   in  considerazione   il   curriculum,  probabilmente  saremo  poi  chiamati  per   un   colloquio.   A   questo   punto,  Andrea   ha   simulato   questa  situazione   particolare   per   tutti   i  presenti.  La  scena  l’ha  visto  entrare  dalla   porta,   un   po'ʹ   agitato,  presentarsi   al   Dirigente   Piacentino  Walter  Rattotti   e,   seduto  davanti   a  lui,  rispondere  ad  alcune  domande.  Abbiamo   osservato   con   attenzione  il  suo  atteggiamento,  lo  sguardo,  la  postura,   i   tempi   di   risposta   ed   il  tono  della  voce.  Il  tutto  è  sembrato  molto   reale:   Andrea   si   è  destreggiato   in  modo  adeguato   tra  le   richieste   e   le   proposte   del  selezionatore,   ha   spiegato   che   la  scelta  del  Leonardo  è  venuta,  dopo  un   inizio   all'ʹAgraria,   per   replicare  il  percorso  professionale    del    padre    

   e  che  questa  scuola  gli  ha  lasciato  la  passione  per  le  materie  tecniche,  la  voglia   di   mettersi   in   gioco  sporcandosi   le   mani,   non   tanto   di  studiare   sui   libri.   Ha   descritto   poi  le   sue   aspettative   per   il   futuro:   un  lavoro   dove   avere   possibilità   di  fare   carriera   ed   eventualmente  anche  lavorare  in  proprio.  Infine  la  domanda   insidiosa   sul   collega  "ʺdisinvolto"ʺ   che   non   porta   a  termine  i  lavori  assegnati.  Di  fronte  alla   poca   correttezza,   Andrea   ha  risposto   in   modo   coerente   con   la  sua  nota  sincerità,  prospettando  un  comportamento  giusto.    La   simulazione   si   è   chiusa   con   un  cordiale   saluto.   È   stato   il   primo  colloquio   (anche   se   di   prova),   la  prossima  volta  sarà  forse  più  facile.  Per   ora   dobbiamo   pensare   a  superare   l'ʹesame   di   Stato,   ma  facciamo  tesoro  di  quanto  i  Maestri  del   Lavoro   ci   hanno   voluto  trasmettere,   perché   ci   servirà,   a  breve,   per   iniziare   la   nostra   vita  lavorativa.  

                       5  A  /  5  B  

AL  LEONARDO  VINCE  LO  SPORT    I  tornei  di  tiro  alla  fune  e  di  calcetto  

               

 

A  sinistra,  parla  Roberto  Mori    In  alto  a  destra  e  sotto,  gli  interventi  di  Roberto  Girasoli.    

     

A  sinistra,  il  colloquio  tra  il  selezionatore  Walter  Rattotti  e  lo  studente  Andrea  Losi.  

Martedi   17   Febbraio   2015,   si   è   svolto,   presso   l'ʹimpianto   Polisportivo   di  Piacenza,   il   primo   TROFEO   DI   CARNEVALE.   Alla   manifestazione   hanno  partecipato   gli   alunni   dell'ʹistituto   Professionale   Leonardo   Da   Vinci.   Gli  incontri  si  sono  disputati  ad  eliminazione  diretta.  Nella  prima  fase,  la  prima  A  ha   sconfitto   la   prima   B,   mentre   la   seconda   B   e   la   quarta   B   hanno   avuto   la  meglio,  rispettivamente,  sulla  seconda  A  e  sulla  quarta  A.  Il  secondo  girone  ha  visto  prevalere   la  seconda  A  sulla  prima  A  e   la  quarta  B  sulle  due  quinte.  La  finale   si   è   conclusa,   ai   calci   di   rigore,   con   la   vittoria   della   seconda   A   sulla  quarta   B,   con   il   punteggio   di   5   a   4.   La   prima   classificata   ha   vinto   un   trofeo  raffigurante  una  scarpa  da  calcetto  appoggiata  su  un  pallone,  le  altre  squadre,  come   ricordo  della  manifestazione,   hanno   ricevuto  un   simpatico   portachiavi.  Gli  alunni  che  si  sono  distinti  durante  il  torneo  sono  stati:  Zoumbare  Yacouba,  Franchi   Matteo,   Chiesa   Simone,   Lecini   Issa,   Rossi   Lorenzo,   Albasi   Matteo,  Lusardi  Ermanno,  Xeka  Ndricim,  Zulueta  Jerlon,  Ibrahimi  Enea,  Lister  Giorgio.  Un   elogio   ed   un   ringraziamento   particolare   vanno   all'ʹalunno   Hodzic   Velid,  arbitro  Federale,  che  ha  diretto   tutte   le  partite  del   torneo   in  modo  esemplare.  La  quarta  A,  che  si  riteneva  la  favorita  del  torneo,  rimasta  sconfitta  nella  prima  eliminazione  diretta,  ha   rivendicato,   fin  dal   termine  dell'ʹevento,   la   rivincita   e  ha  lanciato  il  guanto  per  una  nuova  sfida  alla  seconda  A:  sarà  accettata?            J.C.  

Durane   la   settimana,   che  ha  preceduto   le  vacanze  natalizie,  si  è  svolto,  presso   la  palestra  del  Leonardo,   il   torneo  di   tiro  alla   fune,   al  quale  hanno  partecipato   tutte   le   classi   con  una  selezione  di  studenti.  Le  sfide  hanno  visto  prevalere  la  classe  quarta   B,   che   ha   sbaragliato   ogni   avversario   senza   grandi  difficoltà.   Notevole   il   contributo   che   Canderle   Filippo   ha  portato  al  team  vittorioso:  la  sua  forza  e  determinazione,  nel  guidare   i   compagni,   sono   stati   importanti   in   diverse  situazioni   ed   hanno   sicuramente   favorito   il   risultato   finale.  Grande   la   soddisfazione   del   gruppo   vincente,  ma   anche   di  tutte   le   altre   squadre   che   si   sono   impegnate   con   spirito  sportivo,  correttezza  e  la  giusta  dose  di  agonismo.