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7 dossier segni amo - aprile/maggio 2015 Il piacere di viaggiare… Tutti, a volte, sentono il bisogno di evadere dalla quotidianità. A questo scopo i viaggi sono la cosa ideale, poiché permettono di vivere un sentimento di libertà e di sconfina- tezza. Tuttavia, non si è mai immuni da brutte sorprese. Grazie a una buona organizza- zione prima della partenza, però, è possibile evitare la maggior parte degli inconvenienti . testo: Catia De Ronzis; foto: Véronique Murk; traduzione: Emilia Pennella P AESE CHE VAI, USANZA CHE TROVI La cosa più importante da considerare in vista di un viaggio sono le diferenze cul- turali, che possono variare in modo con- siderevole da un Paese all’altro. In questo senso, Véronique Murk della Federazione Svizzera dei Sordi SGB-FSS ha vissuto una brutta esperienza. In occasione di un viaggio alle Maldive ha dovuto fare scalo a Doha, dove si è scontrata con una realtà molto spiacevole: durante il cambio di aereo Véronique è stata fermata, poiché in questo Paese arabo le persone disabili hanno il diritto di salire a bordo solo per ultime. Con altre persone, cosiddette me- nomate, è stata quindi messa in un angolo ad aspettare. Non le era pertanto con- cesso salire a bordo con tutti gli altri! Una gran brutta sorpresa per lei! Anche a proposito delle compagnie aeree si sente spesso parlare. I sordi sono conti- nuamente respinti con la scusante che, in caso di emergenza, essi non sarebbero in grado di capire le istruzioni. Le persone sorde vengono viste come un pericolo per le compagnie aeree. Per salire a bordo, i sordi devono spesso viaggiare in compa- gnia di almeno un udente, il quale deve essere in grado di comunicare perfetta- mente con loro. Una netta discrimina- zione in fatto di libertà di movimento! Per fortuna ci sono sempre più spesso sen- tenze di tribunale che richiamano le com- pagnie aeree al loro dovere, obbligandole a risarcire i danni causati! NON TUTTO È NEGATIVO I sordi, però, non rinunciano ai viaggi e sono entusiasti delle conquiste tecnologi- che che gli permettono di viaggiare in maniera autonoma, dando loro l’opportunità di preno- tare via Internet e di at- tingere a informazioni in modo indipendente. In altri casi si rivolgono a un’agenzia specializ- zata in viaggi per clienti sordi. Questo tipo di agenzia è molto difuso in Germania e anche in Francia, mentre in Italia queste agenzie sono ancora piuttosto rare. Se si efettua una ricerca su Internet, immettendo nel mo- tore google le parole «agenzia di viaggio per sordi», com- paiono molti risultati e la scelta risulta dav- vero immensa. Fino a poco tempo fa anche in Svizzera esisteva un’a- genzia di questo genere, che purtroppo, però, ha dovuto chiudere i battenti (cfr. intervista a Karin Christen). Ciononostante, anche in Svizzera le cose si stanno lentamente muovendo. Infatti, in collaborazione con il settore turistico, è nato un progetto denomi- nato «Turismo per tutti». Un progetto con il quale l’azienda hmconcret GmbH (Healthmanagement & Consulting GmbH) desidera approfondire la cono- scenza delle esigenze dei sordi in fatto di voli, vacanze o tempo libero. Ainché il settore turistico possa proporre delle of- ferte adeguate (in un primo momento, il progetto è limitato al territorio nazio- nale), si rivela necessario analizzare le esigenze dei viaggiatori con limitazioni particolari. A questo scopo, la hmconcret GmbH vuole lanciare un sondaggio nel corso della prossima primavera. Sarebbe ideale se un numero importante di sordi partecipasse all’inchiesta. Solo così si potranno prendere in con- siderazione i vari aspetti della sordità. A tempo debito, la SGB-FSS pubblicherà il relativo sondaggio sui suoi canali infor- mativi. Tenete quindi d’occhio il nostro sito web e leggete con attenzione anche la newsletter. Ne vale la pena!

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Il piacere di viaggiare…

Tutti, a volte, sentono il bisogno di evadere dalla quotidianità. A questo scopo i viaggi sono la cosa ideale, poiché permettono di vivere un sentimento di libertà e di sconfina-tezza. Tuttavia, non si è mai immuni da brutte sorprese. Grazie a una buona organizza-zione prima della partenza, però, è possibile evitare la maggior parte degli inconvenienti. testo: Catia De Ronzis; foto: Véronique Murk; traduzione: Emilia Pennella

PAESE CHE VAI, USANZA CHE TROVI

La cosa più importante da considerare in vista di un viaggio sono le diferenze cul-turali, che possono variare in modo con-siderevole da un Paese all’altro. In questo senso, Véronique Murk della Federazione Svizzera dei Sordi SGB-FSS ha vissuto una brutta esperienza. In occasione di un viaggio alle Maldive ha dovuto fare scalo a Doha, dove si è scontrata con una realtà molto spiacevole: durante il cambio di aereo Véronique è stata fermata, poiché in questo Paese arabo le persone disabili hanno il diritto di salire a bordo solo per ultime. Con altre persone, cosiddette me-nomate, è stata quindi messa in un angolo ad aspettare. Non le era pertanto con-cesso salire a bordo con tutti gli altri! Una gran brutta sorpresa per lei!

Anche a proposito delle compagnie aeree si sente spesso parlare. I sordi sono conti-nuamente respinti con la scusante che, in caso di emergenza, essi non sarebbero in grado di capire le istruzioni. Le persone sorde vengono viste come un pericolo per le compagnie aeree. Per salire a bordo, i sordi devono spesso viaggiare in compa-gnia di almeno un udente, il quale deve essere in grado di comunicare perfetta-mente con loro. Una netta discrimina-zione in fatto di libertà di movimento! Per fortuna ci sono sempre più spesso sen-tenze di tribunale che richiamano le com-pagnie aeree al loro dovere, obbligandole a risarcire i danni causati!

NON TUTTO È NEGATIVO

I sordi, però, non rinunciano ai viaggi e sono entusiasti delle conquiste tecnologi-

che che gli permettono di viaggiare in maniera autonoma, dando loro l’opportunità di preno-tare via Internet e di at-tingere a informazioni in modo indipendente. In altri casi si rivolgono a un’agenzia specializ-zata in viaggi per clienti sordi. Questo tipo di agenzia è molto difuso in Germania e anche in Francia, mentre in Italia queste agenzie sono ancora piuttosto rare. Se si efettua una ricerca su Internet, immettendo nel mo-tore google le parole «agenzia di viaggio per sordi», com- paiono molti risultati e la scelta risulta dav-vero immensa. Fino a poco tempo fa anche in Svizzera esisteva un’a-genzia di questo genere, che purtroppo, però, ha dovuto chiudere i battenti (cfr. intervista a Karin Christen).

Ciononostante, anche in Svizzera le cose si stanno lentamente muovendo. Infatti, in collaborazione con il settore turistico, è nato un progetto denomi-nato «Turismo per tutti». Un progetto con il quale l’azienda hmconcret GmbH (Healthmanagement & Consulting GmbH) desidera approfondire la cono-scenza delle esigenze dei sordi in fatto di voli, vacanze o tempo libero. Ainché il settore turistico possa proporre delle of-ferte adeguate (in un primo momento,

il progetto è limitato al territorio nazio-nale), si rivela necessario analizzare le esigenze dei viaggiatori con limitazioni particolari. A questo scopo, la hmconcret GmbH vuole lanciare un sondaggio nel corso della prossima primavera. Sarebbe ideale se un numero importante di sordi partecipasse all’inchiesta.

Solo così si potranno prendere in con-siderazione i vari aspetti della sordità. A tempo debito, la SGB-FSS pubblicherà il relativo sondaggio sui suoi canali infor-mativi. Tenete quindi d’occhio il nostro sito web e leggete con attenzione anche la newsletter. Ne vale la pena!

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L‘esperienza di un’ex agente di viaggio per sordi

Karin Christen-Mezger (una donna affetta da una severa debolezza d’udito) in passato si è occupata di un’agenzia svizzera specializzata in viaggi per clienti sordi e audiolesi, svol-gendo questo lavoro in maniera parzialmente indipendente. Ha anche gestito il relativo sito internet dell’agenzia intitolato «mobil-reisen.ch». Segni amo le ha posto alcune domande sul suo precedente lavoro come agente di viaggio. intervista: Catia De Ronzis; foto per gentile concessione; traduzione: Emilia Pennella

Signora Christen, secondo la sua esperienza, i sordi viaggiano più vo-lentieri in gruppo?Sì, secondo la mia esperienza, posso afer-mare che la maggior parte dei sordi e au-diolesi viaggia volentieri in gruppo, prefe-ribilmente in compagnia di un interprete di lingua dei segni.

Questi gruppi si compongono princi-palmente da persone sorde?Direi sia da sordi sia da deboli d’udito, in egual misura. La comunicazione è la cosa più impor-tante: si comunica principalmente in lin-gua dei segni, in modo che tutti possano capire. Anche i clienti udenti possono partecipare senza problemi, poiché di solito la guida locale è a sua volta udente. Inoltre, grazie all’interprete di lingua dei segni, si crea un’opportunità di scambio tra i due diversi mondi.

Perché si prediligono i viaggi di gruppo?Il vantaggio risiede nello scambio e nel fatto che molte persone fanno riferi-

mento allo stesso interprete di lingua dei segni. In questo modo, durante il viaggio, i clienti sordi hanno accesso alle informazioni sulla nazione visitata e sulla relativa cultura alla stessa stregua degli udenti, il che è giusto, visto che i sordi pagano la stessa cifra per il viaggio. Tuttavia, i costi sono comunque un tema a parte, poiché l’intervento dell’in-

terprete aumenta leggermente le spese di viaggio. Infatti, per l’interprete biso-gna prevedere un compenso per il lavoro svolto, oltre che un rimborso per le spese e l’alloggio.

I sordi s’informano del livello di ac-cessibilità nei diversi Paesi? O si met-tono in viaggio senza pensarci?I sordi e i deboli d’udito sono piuttosto spensierati a questo riguardo, poiché in realtà devono superare barriere legate «soltanto» alla comunicazione. Hanno accesso ovunque e quindi non devono studiare a memoria la cartina della città per potersi muovere liberamente. Se pro-prio incontrano dei problemi, riescono a superare la barriera comunicativa grazie alla scrittura. Carta e penna fanno dun-que parte del bagaglio, soprattutto in caso di un viaggio individuale. Tuttavia, le cose si complicano se non si ha una buona conoscenza dell’inglese o se si viag-gia in Paesi dove si parla poco inglese (o italiano). In questo caso, ci si può aiutare solo attraverso gesti comuni o tramite di-segni schematici.

Ci sono altre particolarità da osser-vare?Per la propria sicurezza è fortemente con-sigliabile avvertire la compagnia aerea e l’hotel a proposito della propria sordità. Anche in caso di un viaggio breve bi-sognerebbe avvertire l’agenzia di viaggi della propria condizione.

Grazie a Internet, però, si può riservare tutto direttamente. Oggi come oggi è relativamente facile informarsi autono-mamente su determinate oferte, per esempio, sulle visite guidate per sordi e audiolesi nei musei o nelle città.

I sordi viaggiano più volentieri nei Paesi dove la sordità è maggior-mente conosciuta, per esempio. negli USA (Gallaudet University ecc.)?Il Paese stesso non è così decisivo. I sordi viaggiano spesso nei luoghi, dove si svolgono eventi speciici rivolti a loro (Deafcongress, Deafdays, Dealympics ecc.) oppure nei posti in cui vivono e lavo-rano i loro amici.

Perché non lavora più in questo set-tore?La concorrenza della Germania è sempli-cemente troppo forte. Là ci sono molte agenzie di viaggi per sordi e i prezzi sono meno cari. Una cosa impossibile da con-trastare per me, ma forse, prima o poi, ci riproverò!

Signora Christen, grazie mille per averci concesso questa intervista!

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Pierrot Auger-Micou, un patito dei viaggi

Appassionato di viaggi, Pierrot Auger-Micou pensa costantemente a nuove destinazioni e organizza escursioni più o meno lontane, sia in privato per i suoi amici sia nell’ambito professionale per i membri sordi della Federazione Svizzera dei Sordi. A colloquio con un uomo che vive tra cartine e atlanti!intervista di Sandrine Burger; foto: Pierrot Auger-Micou; traduzione: Emilia Pennella

Buongiorno, potresti cominciare pre-sentandoti brevemente?Mi chiamo Pierrot Auger-Micou, ho 50 anni e sono sordo. Abito a Mathod, nel Canton Vaud, sono sposato e ho due igli maschi (di 21 e 19 anni) udenti. Da 20 anni lavoro per la SGB-FSS e dal 2002 sono animatore per il settore Generazioni.

Da quando hai sviluppato la pas-sione per i viaggi?Sono appassionato di viaggi sin da quando ero piccolo! I miei genitori ave-vano un camper. Viaggiavamo moltis-simo, andando spesso al mare, cosa che amavo molto. Una volta diventato adulto, mi sono messo a organizzare i miei viaggi personali. All’epoca mi spostavo soprat-tutto in moto. Così ho scoperto numerosi Paesi come la Grecia, la Spagna, l’Italia o il Portogallo, spesso viaggiando su strade secondarie. Per inire, sono diventato un intenditore! Per fortuna, quando ho in-contrato mia moglie, anche lei coltivava la stessa passione per i viaggi e insieme abbiamo continuato a scoprire il mondo,

andando sempre più lontano e per periodi sempre più prolungati.

In Svizzera romanda sei conosciuto per essere un grande organizzatore di viaggi. Per chi lo fai?In efetti, organizzo viaggi sia per la SGB-FSS sia a titolo privato, per gli amici. Nel 2006 ho cominciato a organizzare viaggi per i membri più anziani della Federazione, poi, poco a poco, l’oferta si è allargata. E siccome sono un issato, mi occupo anche dei viaggi per i miei amici. Per esempio, l’anno scorso, c’è stato il sog-giorno a sorpresa in Sicilia con un gruppo di 20 sordi, che festeggiavano i loro 50 anni come me.

Da dove nascono le tue idee per i viaggi?La sera a casa non mi piace guardare la TV, sennò mi addormento. Allora, ri-letto e penso a nuove destinazioni, con-sultando libri e atlanti o navigando su diversi siti Internet legati alla geograia e ai viaggi.

Qual è lo scopo dei viaggi che orga-nizzi per la SGB-FSS?Nell’ambito del mio lavoro, sono incari-cato di organizzare viaggi per il settore Generazioni allo scopo di proporre ai sordi nuove quanto arricchenti espe-rienze. L’idea non è di partire tanto per partire, ma d’imparare veramente cose nuove, di arricchirsi culturalmente.

Questi viaggi colmano una lacuna del settore turistico?Sì, hanno anche quest’obiettivo. In ef-

fetti, spesso è diicile trovare guide in lingua dei segni per pianiicare una vi-sita. Inoltre, in Svizzera, contrariamente a quanto succede in altri posti del mondo (cfr. ultimo articolo di questo dossier!), non ci sono agenzie specializzate nell’or-ganizzazione di viaggi adatti ai sordi.

Secondo te i viaggiatori sordi hanno desideri particolari?Per ciò che riguarda le destinazioni, ogni sordo ha le sue preferenze e i suoi desideri. Per contro, ciò che li accomuna è la voglia di trovare in loco guide in lingua dei segni!

Perché, secondo te, i sordi amano tanto viaggiare in gruppo?Alcuni sordi si sentono capaci di viag-giare soli, mentre altri preferiscono viag-giare in gruppo, poiché questo li rassicura di fronte all’ignoto e ai potenziali pro-blemi di comunicazione che potrebbero incontrare all’estero, soprattutto se non sono capaci di esprimersi nella lingua del posto o in inglese.

Quali sono le particolari difficoltà che riscontri nell’organizzazione di questi viaggi?Dall’avvento d’Internet e della posta elet-tronica, devo ammettere che l’organizza-zione dei viaggi è diventata nettamente più semplice per un sordo come me! Navigando sui siti degli uici del turismo, dei ristoranti e degli alberghi, trovo tutte le informazioni di cui ho bisogno e posso fare le prenotazioni per e-mail. Tuttavia, devo ammettere che spesso nei miei scambi di posta elettronica non informo che sono sordo, per paura che questo

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possa provocare un sentimento di riiuto. Le persone lo scoprono quando arrivo sul posto! In efetti, la vera diicoltà che sussiste nell’organizzare viaggi per sordi è trovare delle guide in lingua dei segni.

Come consideri i contatti con l’estero?Anche in questo caso Internet mi è molto d’aiuto! Quando prevedo un viaggio all’e-stero, cerco su google le associazioni dei sordi del Paese in questione, al ine di al-lacciare contatti che potrebbero tornarmi utili a livello organizzativo. Per questo tipo di organizzazione è quindi molto im-portante saper mantenere una buona rete di contatti. Per esempio, per il mio viag-gio organizzato in America latina ho po-tuto rivolgermi a una vecchia conoscenza, che si è trasferita in Bolivia 15 anni fa, dove ha aperto una scuola bilingue.

Esiste una rete di contatti per il turi-smo sordo a livello internazionale?No. Su Facebook esistono alcune pagine

collegate ai viaggi, ma niente di serio o di veramente professionale.

Si trovano guide sorde?La situazione varia molto a seconda dei Paesi. Apprezzo molto la Francia, dove ci sono vere guide professioniste formate in questo settore. Più in generale, direi che la messa a disposizione di guide sorde di-pende dal livello di educazione dei sordi.

In Europa e in America del Nord se ne trovano (anche se non è sempre facile), ma la cosa diventa sempre più diicile nel re-sto del mondo. Tuttavia, a volte si trovano eccezioni come, per esempio, a Bali, dove apparentemente c’è una guida eccezio-nale che attira tanti turisti sordi.

E come fai, quando non ne trovi?Bisogna arrangiarsi con una guida orale, come in Bolivia in occasione di una gior-nata in 4x4 o, sennò, sono io che m’im-provviso, informandomi al meglio prima

della partenza sulle cose da vedere, sui siti storici ecc.

Come avviene la comunicazione con il personale degli alberghi/dei risto-ranti durante i viaggi?Di norma tutto funziona molto bene, le persone sono simpatiche e disponibili. Tuttavia, bisogna ammetterlo, riusciamo a capirci meglio con la gente del sud, gra-zie alla loro grande gestualità! Sono molto ben organizzato e, quando pianiico un viaggio, porto con me tutte le mail di scambio che stampo prima della partenza, onde evitare ogni sorta di malinteso.

Ti è già capitato di essere rifiutato a causa della sordità?Tranne un parco di tree climbing (arram-picata su albero) che ci ha riiutati con la scusa della sicurezza (in Francia, invece, in parchi come questi i sordi sono i ben-venuti), non ho mai vissuto nessun’altra esperienza del genere.

Handitourisme, una guida specializzata

Nell’universo del turismo e della disabilità (tra cui la sordità), una guida ha attirato la nostra attenzione: Handitourisme, della collezione Petit Futé. Que-sta pubblicazione passa in rassegna tutte le regioni della Francia, definendo l’accessibilità dei vari luoghi per le persone con disabilità motoria, uditiva, visiva e mentale. Un piccolo gioiello!testo: Sandrine Burger; foto: Petit Futé; traduzione: Emilia Pennella

Pubblicata per la prima volta nel 2010 e aggiornata con ca-denza annuale, la guida Handitourisme si rivolge ai viag-giatori toccati da varie forme di disabilità. Molto semplice

all’utilizzo, la guida assegna a ogni tipo di disabilità un simbolo speciico. Ciò permette, per esempio, d’individuare a colpo si-curo i luoghi adatti all’accoglienza dei sordi e, in seguito, di leg-gere più in dettaglio l’oferta proposta.

Nella prima parte, la guida dà informazioni e consigli di ordine generale (indirizzi delle associazioni e degli operatori turistici coinvolti, nozioni di diritto, assicurazioni ecc.), mentre nella seconda parte fa una recensione, declinata per ogni regione, di

tutti gli indirizzi che sono stati insigniti del marchio «Tourisme et Handicaps». Inine, l’insieme dei siti presentati è stato rigo-rosamente veriicato, incrociando sistematicamente le informa-zioni con l’aiuto degli operatori turistici locali e le associazioni e le istituzioni coinvolte.

Da rilevare che, dal 2012, Petit Futé pubblica anche Handi Voyageurs, che elenca le destinazioni accessibili alle persone dis- abili in tutto il mondo. Tuttavia, come aferma lo stesso editore, quest’opera ha riscontrato meno successo, mentre il primo libro, Handitourisme, riceve tantissimi commenti positivi da parte degli utenti.

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Di quale trattamento godono i sordi presso le agenzie di viaggio?Una breve inchiesta presso le maggiori agenzie di viaggio svizzere dimostra che la sordità non è tematizzata. I sordi sono passeggeri come tanti altri. Un’agenzia di viaggio istruisce il proprio personale sul miglior trattamento da riservare agli ospiti sordi. redazione: Martina Raschle; immagini per gentile concessione; traduzione: Catia De Ronzis

«Il nostro equipaggio impara come ap-procciarsi ai sordi. Nel caso di grandi gruppi, viene avvisato anche il servizio medico, al ine di valutare le speciiche esigenze. Per questo è importante che i sordi ci comunichino i loro limiti d’u-dito.» (Swiss)

«Da noi tutti possono riservare online ventiquattr’ore su ventiquattro, non fac-ciamo distinzioni tra clienti sordi e clienti udenti. Le persone sorde possono però scrivere un breve commento che viene inoltrato ad altri prestatori di servizi.(albergo, volo, noleggio auto, ecc.)» (ebookers.ch)

Avete offerte specifiche per le persone sorde?

No, nessun'offerta in particolare (ebookers.ch, Globus Viaggi, Hotelplan, Kuoni, Vacanze Migros, Travelhouse)

Sì, il nostro equipaggio è formato sulla comunica-zione da adottare coi sordi e inoltre offriamo filmati sottotitolati (Swiss)

I sordi dovrebbero segnalare la propria

sordità?

No (ebookers.ch)

Sì (Globus Viaggi, Hotelplan, Kuoni,Vacanze Migros, Travel-house, Swiss)

«Noi serviamo tutti i nostri clienti allo stesso modo e, a seconda dei desideri, ofriamo pacchetti viaggio individuali. È pertanto importante che al momento della prenotazione sia menzionata la sordità di modo da poter avvisare i vari partner, come ad esempio gli alberghi o le compagnie aeree.» (Globus Viaggi, Hotelplan, VacanzeMigros,Travelhouse)

«Le esigenze dei sordi si riferiscono so-prattutto alle informazioni legate alla sicurezza e alla salute, così come all’infra-struttura e ai servizi di alberghi, compa-gnie aeree e aziende di trasporto. Per noi è necessario conoscere questi bisogni speci-ici per poterli tenere in conto.» (Kuoni)

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Sordi giramondoIn chiusura del nostro dossier, lanciamo uno sguardo oltre confine: che tipi di viaggi sono offerti ai sordi nei paesi vicini e negli altri continenti? La panoramica mostra che i gira-mondo sordi hanno bisogno innanzitutto di una cosa: un’ampia offerta, che sia tanto va-riata quanto il profilo degli stessi viaggiatori. testo: Martina Raschle; foto: Véronique Murk; traduzione: Emilia Pennella

In Svizzera le agenzie gestite da e per i sordi sono ancora una cosa rara. In altri Paesi, invece, i sordi ofrono

viaggi individuali e di gruppo che hanno un buon successo e che permettono ai turisti sordi e alle loro famiglie di sco-prire culture e nazioni diverse attraverso la lingua dei segni. Alcune oferte sono particolarmente originali: oltre alla mera traduzione dell’oferta rivolta ai viaggia-tori udenti, in programma ci sono anche viaggi tagliati su misura per i sordi.

GUIDE TURISTICHE SORDE Le guide turistiche sorde, che comuni-cano direttamente con i viaggiatori in lingua dei segni, trasmettono un’impres-sione particolarmente buona del Paese vi-sitato e della gente locale. Contrariamente alle guide udenti, queste conoscono i bisogni dei loro clienti e danno infor-mazioni anche sulla cultura sorda del posto, oppure organizzano incontri con altri sordi del luogo. Un servizio che of-fre, per esempio, Wahyu, la guida sorda di Bali («Bali Deaf Guide»). Si tratta di un uomo sordo che lavora sull’isola di Bali per i turisti sordi e udenti. Oltre alle tra-dizionali visite e alle attrazioni turistiche di Bali, Wahyu ofre visite guidate nella scuola per sordi e nel villaggio dei sordi, ma anche attività come «Deaf Dance» oppure «Deaf Surf». Guide turistiche di questo genere si trovano anche in Brasile e in America.

ESPERIENZA DI GRUPPO La maggior parte delle oferte rivolte ai sordi sono viaggi di gruppo. Il motivo ri-siede nel fatto che le visite guidate e le at-tività in lingua dei segni o con traduzione

in lingua dei segni richiedono un mag-giore impegno organizzativo. È quindi meglio se ne usufruiscono più persone sorde alla volta. Molte agenzie di viaggi per sordi ofrono un programma annuale che prevede diversi viaggi organizzati. In quest’ambito, la Germania (in DGS) ha una vasta oferta. Anche in Francia (in LSF), le agenzie Actis Voyages e Surdivac ofrono viaggi per tutti i gusti. In Italia (dunque in LIS), dal 2006 i sordi possono rivolgersi, invece, all’agenzia Pellegrini e viaggiatori.

LA RICERCA INDIVIDUALE

L’agenzia americana Hands on Travel ofre viaggi di gruppo per individualisti. È un’agenzia legata all’ambiente della Gallaudet University e ofre viaggi in lingua dei segni – al di fuori degli itine-rari del turismo di massa, dei negozi di souvenir e degli afollati ristoranti per turisti. Qui i viaggiatori possono toc-care con mano la cultura (sorda) locale. Un’oferta di questo tipo, speciica per i sordi, è ancora rara a livello interna-zionale. Tuttavia, Internet permette ai sordi di viaggiare con sempre maggiore

Panoramica dell’offerta online

Germania:Deaftravel (www.deaftravel.de)Deafzone (www.deafzone.de/urlaub)Peter Scheifele Reisen (www.peter-scheifele-reisen.de)Taubenschlag (www.taubenschlag.de/Reise)XXL Travel für Deaf (www.xxl-travelfordeaf.de)

Francia:Actis Voyages (www.actis-voyages.com)Surdivac (www.surdivac.com/asso-ciation)Waliceo (http://sourds.waliceo.fr)

Italia:Pellegrini e Viaggiatori (www.pellegrinieviaggiatori.it)

Internazionale:Bali Deaf Guide (www.balideafguide.com)Deaftravel (www.deaftravel.co.uk)Hands on Travel (www.handsontvl.com)Passages Deaf Travel (www.passagesdeaftravel.com)

facilità: essi possono cercare informazioni in modo autonomo attraverso le piatta-forme online, pianiicando il loro perso-nalissimo viaggio dei sogni. Alberghi do-tati di sistemi lampeggianti, visite guidate in lingua dei segni, associazioni, eventi – per chi vuole organizzare un viaggio in modo individuale, con la ricerca online le probabilità di trovare oferte adatte ai sordi aumenta costantemente.