Segnavie 2012 - Appunti per un nuovo inizio

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Segnavie è un progetto promosso e organizzato da Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo www.segnavie.it [email protected] Segreteria organizzativa: Pr Consulting - Tel. 049 660405 Segnavie è anche su: Facebook www.facebook.com/segnavie Twitter www.twitter.com/fondcariparo You Tube www.youtube.com/segnavie Ingresso libero con prenotazione obbligatoria su www.segnavie.it w w w . s e g n a v i e . i t

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Segnavie è un progetto promosso e organizzato daFondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo

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Da più parti l’anno in corso è considerato una sorta di spartiacque che separa il sistema-mondo come lo conosciamo, evidentemente in crisi, da nuovi paradigmi – vale a dire nuovi modi di pensare e agire – che stanno gemmando.

L’eminente teorico dei sistemi Ervin Laszlo sostiene che il mondo è vicino al cosiddetto punto del caos, superato il quale l’umanità si troverà di fronte a un bivio: collassare o cambiare. E aggiunge che “non possiamo risolvere i problemi significativi che ci troviamo di fronte con lo stesso livello di pensiero che avevamo quando li abbiamo creati”.

Abbiamo dunque bisogno di nuove rotte da percorrere e di segnavia che ci aiutino a tracciarle. È questo lo spirito con cui nel 2010 la nostra Fondazione ha dato vita a Segnavie, che quest’anno giunge alla terza edizione. L’intento era – ed è – quello di sensibilizzare il territorio delle province di Padova e Rovigo su alcuni temi cruciali che plasmeranno il prossimo futuro, al fine di promuovere un dibattito foriero di nuove consapevolezze.

L’edizione 2012 di Segnavie coincide, inoltre, con il compimento del 20° anno di attività della nostra Fondazione. L’anno in corso è dunque il momento ideale per guardare criticamente al passato e, soprattutto, per volgere lo sguardo al futuro.

Ed è proprio il futuro il tema scelto per la terza edizione di Segnavie. Se, com’è evidente, siamo vicini alla fine di un mondo, l’edizione 2012 di Segnavie intende offrire degli appunti per un nuovo inizio in sei ambiti cruciali: economia e finanza, terzo settore, famiglia, ambiente, innovazione e tecnologia, giovani.

Buona esplorazione.

Antonio Finotti Presidente Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo

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P R O G R A M M A

4 maggio 2012 - ore 17.45 MICHAEL SPENCEEconomia e finanza: istruzioni per il futuroSala A Centro Congressi Papa Luciani - Via Forcellini 170 A, Padova

Data e sede in via di definizioneIl ruolo delle Fondazioni di origine bancaria ieri, oggi e domaniTavola rotonda

27 settembre 2012 - ore 17.45 DANIELA DEL BOCAWomenomics: perché valorizzare le donne convieneSala A Centro Congressi Papa Luciani - Via Forcellini 170 A, Padova

26 ottobre 2012 - ore 17.45IGNACIO RODRÍGUEZ-ITURBEIl valore dell’acqua: riflessioni sulla sorgente della vitaSala A Centro Congressi Papa Luciani - Via Forcellini 170 A, Padova

29 novembre 2012 - ore 17.45MASSIMO MARCHIORIE se Steve Jobs fosse nato in Italia? Come liberare l’innovazione made in ItalySala Bisaglia Centro Congressi Cen.Ser. - Viale Porta Adige 45, Rovigo

25 gennaio 2013 - ore 17.45GUSTAVO PIETROPOLLI CHARMETNon ho l’età: il futuro visto da chi lo faràSala A Centro Congressi Papa Luciani - Via Forcellini 170 A, PadovaConferenza riservata alle scuole superiori - ore 10.30Rovigo, sede in via di definizione

Presenta Francesca Trevisi

INGRESSO LIBERO con prenotazione obbligatoria su www.segnavie.it

Tutti gli incontri saranno trasmessi in streaming su www.segnavie.it

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4 MAGGIO 2012 - ore 17.45MICHAEL SPENCE

Economia e finanza: istruzioni per il futuro

Sala A Centro Congressi Papa LucianiVia Forcellini 170 A, Padova

Michael Spence è uno dei massimi esperti mondiali in materia di crescita nelle economie emergenti. Nel 2001 ha ricevuto il premio Nobel per l’economia per il suo contributo all’analisi dei mercati in presenza di informazioni asimmetriche.

Laureato in filosofia – summa cum laude – a Princeton e in matematica ad Oxford, dopo il dottorato di ricerca in economia ad Harvard, ha insegnato a Stanford come Associate Professor di Economia dal 1973 al 1975. Dal 1975 al 1990 è stato Professore di Economia e Business Administration ad Harvard, mantenendo una cattedra congiunta alla Business School e alla Faculty of Arts and Sciences. Nel 1983 è stato nominato Preside del Dipartimento di Economia e George Gund Professor di Economia e Business Administration.

Ha ricevuto il John Kenneth Galbraith Prize per l’eccellenza nell’insegnamento e la medaglia John Bates Clark – conferita a economisti di età inferiore ai 40 anni – per “il significativo contributo al pensiero economico e alla conoscenza”. Dal 1984 al

1990 è stato Preside della Faculty of Arts and Sciences ad Harvard, occupandosi dell’Harvard College, della Graduate School of Arts and Sciences e della Division of Continuing Education. È stato Preside della Stanford Business School dal 1990 al 1999.

Insegna Economia alla Stern School of Business dell’Università di New York ed è Professore Emeritus di Management alla Graduate School of Business della Stanford University e alla Hoover Institution a Stanford.

Spence lavora per i board di Genpact, Mercadolibre e di numerose società private. È membro del board della Stanford Management Company e dell’International Chamber of Commerce Research Foundation. È Senior Advisor di Oak Hill Investment Management e consulente per PIMCO. Dal 2006 al 2010 è stato Presidente dell’Independent Commission on Growth and Development, che si occupa di crescita nelle economie emergenti.

È il 3 gennaio 1992, un venerdì, quando alle quattro del pomeriggio si tiene la prima riunione del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo. Da allora sono trascorsi 20 anni, durante i quali la Fondazione ha realizzato migliaia di interventi a beneficio del territorio di Padova e Rovigo, dove ha investito – dalle sue origini ad oggi – circa 700 milioni di euro.

Un impegno che si ricollega alla natura stessa della Fondazione, nata – come tutte le Fondazioni di origine bancaria – in seguito alla riforma del sistema bancario italiano, introdotta dalla legge Amato-Carli alla fine del 1991.

Il provvedimento, riguardante Banche del Monte e Casse di Risparmio, ha separato l’attività creditizia da quella filantropica: la prima è stata attribuita alle banche stesse, trasformate in società per azioni di natura commerciale e privata; la seconda è passata invece alle neonate Fondazioni, che si sono configurate come

istituzioni private non-profit chiamate a operare a sostegno dello sviluppo civile, sociale, culturale ed economico dei territori in cui sono inserite.

C’è chi le ha dipinte come un Frankenstein poi trasformatosi in Principe Azzurro. E chi le considera una panacea. In ogni caso, quella delle Fondazioni italiane è una realtà di forte impatto, che oscilla tra giudizi estremi e una confusione diffusa su quale sia il loro ruolo. Scopo della tavola rotonda è fare il punto – in occasione del compimento del 20° anno di attività della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo – su un universo ancora poco conosciuto che può dare un contributo prezioso alla crescita del nostro Paese.

Data e sede in via di definizione

Il ruolo delle Fondazioni di origine bancaria ieri, oggi e domani

Tavola rotondaEvento speciale in occasione dei 20 anni della Fondazione

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27 SETTEMBRE 2012 - ore 17.45DANIELA DEL BOCA

Womenomics: perché valorizzare le donne conviene

Sala A Centro Congressi Papa LucianiVia Forcellini 170 A, Padova

Il primo Rapporto OCSE (2011) sul benessere familiare evidenzia i pesanti ritardi del nostro Paese in tre ambiti cruciali: occupazione femminile, povertà infantile e tasso di fertilità. Nel corso della sua carriera di studiosa, Daniela Del Boca ha ricercato le cause di questo ritardo e, dati alla mano, ha dimostrato che mettere le donne nella condizione di poter conciliare famiglia e lavoro farebbe bene all’economia prima che alla coscienza.

Dottore di ricerca all’Università di Wisconsin-Madison, Del Boca è Professore di Economia Politica all’Università di Torino, membro del Collegio Carlo Alberto e Direttore del Centro di Economia della Famiglia (CHILD). È anche Ricercatore Associato presso la New York University, dove ogni anno trascorre periodi di studio e ricerca. Si occupa di economia del lavoro e della famiglia con attenzione al ruolo delle istituzioni. Nel 2007 il Presidente Napolitano le ha conferito l’Ordine del Merito della Repubblica per i suoi contributi alle politiche per la famiglia.

Ha pubblicato molti saggi in riviste internazionali e volumi, sia in Italia che all’estero. Tra le ultime pubblicazioni ricordiamo: Valorizzare le donne conviene

(Il Mulino, 2012), Famiglie Sole (Il Mulino, 2009) e Social Policies, Labour, Markets and Motherhood (Cambridge University Press, 2008).

In Valorizzare le donne conviene l’economista dimostra che, se messe in condizione di parità, le donne potrebbero contribuire alla sostenibilità del sistema pensionistico, il loro lavoro farebbe crescere il reddito delle famiglie, aumenterebbe la domanda di servizi, producendo nuovi posti di lavoro e una nuova ricchezza diffusa, con il conseguente incremento della domanda di consumi. Un vero e proprio circolo virtuoso che porterebbe a una crescita del prodotto interno lordo stimata intorno al 9%.

Famiglie Sole, invece, analizza in modo critico il modello di welfare italiano e fornisce interessanti spunti di riflessione sul futuro delle famiglie, sempre meno sorrette dalle istituzioni pubbliche, e sulla necessità di nuove politiche attive a favore della famiglia.

26 OTTOBRE 2012 - ore 17.45IGNACIO RODRÍGUEZ-ITURBE

Il valore dell’acqua: riflessioni sulla sorgente della vita

Sala A Centro Congressi Papa LucianiVia Forcellini 170 A, Padova

Riconosciuto come uno dei massimi esperti di idrologia a livello mondiale, Ignacio Rodríguez-Iturbe ha vinto nel 2002 lo Stockholm Water Prize – il cosiddetto “Nobel dell’acqua” – contribuendo a trasformare la scienza dell’idrologia in un potente strumento per la comprensione e la previsione degli eventi climatici globali. Attualmente insegna alla Princeton University.

Rodríguez-Iturbe ha inaugurato un nuovo modo di guardare ad uno degli elementi più preziosi e sempre più rari del nostro pianeta – l’acqua – studiando la complessa interazione tra clima, struttura del terreno e della vegetazione, alluvioni e siccità.

La carriera di Rodríguez-Iturbe è iniziata negli anni Settanta insieme alla presa di coscienza che le risorse idriche mondiali non sono illimitate e necessitano di una gestione attenta, basata su una maggiore comprensione dei comportamenti dell’acqua nel territorio fisico nel quale scorre. Negli ultimi trent’anni il professore ha svolto un ruolo decisivo nella ridefinizione di questa scienza, allargando lo sguardo e ponendosi l’obiettivo di creare una nuova necessaria consapevolezza per l’uso sostenibile di una risorsa scarsa e indispensabile per l’umanità.Rodríguez-Iturbe ha conseguito il dottorato

alla Colorado University nel 1967 e negli anni Sessanta e Settanta ha lavorato allo sviluppo di numerosi modelli matematici per la comprensione di eventi meteorologici e idrologici, come le condizioni estreme di alluvione e siccità. A metà degli anni Settanta ha introdotto alcuni strumenti matematici per migliorare i modelli di flusso dei fiumi e predire la probabilità di eventi idrologici estremi.

Questa metodologia è stata adottata da numerose scienze della terra per combinare diversi modelli meteorologici o climatici e integrare modelli ed opinioni per la valutazione dei rischi ambientali.Recentemente ha introdotto il concetto di eco-idrologia per spiegare l’intera-zione idrologica tra atmosfera, pian-te e terreno in un sistema naturale. Secondo il comitato dello Stockholm Water Prize, questi studi approfonditi rappresentano una nuova frontiera dell’ecologia e dell’idrologia e i risultati delle sue ricerche saranno importanti per comprendere le fluttuazioni climatiche e i cicli globali del carbonio.

Dal 2004 al 2010 Rodríguez-Iturbe è stato membro dell’IIASA (International Institute for Applied Systems Analysis) e dal 2010 è membro della National Academy of Sciences.

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29 NOVEMBRE 2012 - ore 17.45MASSIMO MARCHIORI

E se Steve Jobs fosse nato in Italia? Come liberare l’innovazione made in Italy

Sala Bisaglia Centro Congressi Cen.Ser. Viale Porta Adige 45, Rovigo

Laureato in Matematica all’Università degli Studi di Padova, Marchiori ha perfezionato i suoi studi con una tesi di dottorato in Informatica che ha vinto il prestigioso premio “Best Ph.D. thesis award of the year” dell’EATCS (European Association for Theoretical Computer Science).

Ha lavorato come ricercatore al MIT (Massachusetts Institute of Technology) nel Laboratorio di Informatica e Intelligenza Artificiale ed è membro dello staff del consorzio W3C – fondato nel 1994 dal padre del web Tim Berners-Lee – che stabilisce i protocolli condivisi a livello mondiale per garantire la massima compatibilità tra i prodotti web.

Marchiori è l’inventore di uno degli algoritmi che hanno dato vita a Google. Nel 1996, poco più che venticinquenne, partecipò ad una conferenza internazionale negli Stati Uniti, durante la quale presentò un nuovo motore di ricerca: Hypersearch, che si basava su un innovativo algoritmo che utilizzava il numero dei link nelle pagine web per valutarne la posizione (il ranking) nei risultati dei motori di ricerca. Tra il pubblico c’era uno dei giovani fondatori di Google che, in un articolo accademico

del 1998, citò esplicitamente l’algoritmo di Marchiori come base dello sviluppo del motore di ricerca più usato al mondo.

Nel 2004 il professore padovano ha vinto il premio TR100 della Technology Review, che incorona i 100 giovani ricercatori più innovativi al mondo. Rientrato in Italia spinto dal desiderio di contribuire allo sviluppo del proprio Paese, dal 2006 è professore associato all’Università degli Studi di Padova.

Gli interessi di ricerca del professore sono numerosi ed esplorano le avanguardie del web: l’evoluzione futura dei motori di ricerca grazie a “ricerche intelligenti” basate sul web semantico, il nuovo linguaggio di programmazione XML, la questione della privacy nel mondo digitale.

Lo scorso febbraio Marchiori ha presentato al mondo, dall’Università di Padova, un progetto realizzato – sotto la sua guida – da una start up interamente italiana: Volunia, un motore di ricerca basato su una logica innovativa che unisce facilità di reperimento delle informazioni e dinamiche social.

25 GENNAIO 2013 - ore 17.45GUSTAVO PIETROPOLLI CHARMET

Non ho l’età: il futuro visto da chi lo farà

Sala A Centro Congressi Papa LucianiVia Forcellini 170 A, PadovaConferenza riservata alle scuole superiori - ore 10.30Rovigo, sede in via di definizione

Gustavo Pietropolli Charmet, specializza-to in psichiatria, è uno psicoterapeuta di formazione psicoanalitica.È stato primario di servizi psichiatrici, direttore della Scuola di Specializzazione in psicologia del Ciclo di Vita e docente di Psicologia dinamica all’Università degli Studi di Milano Bicocca. È presidente dell’Istituto Minotauro – cooperativa sociale che opera nell’ambito della prevenzione e del trattamento del disagio psicologico, sociale ed evolutivo – e direttore della scuola A.R.P.Ad-Minotauro di Psicoterapia Psicoanalitica dell’Adolescente e del Crisis Center di Milano.

È inoltre Presidente del CAF onlus – Centro di aiuto al bambino maltrattato e alla famiglia in crisi, prima struttura in Italia dedicata all’accoglienza e alla cura di minori vittime di maltrattamenti e abusi.

Nei suoi libri Pietropolli Charmet ha esplorato a fondo una generazione complessa e sfuggente agli occhi degli adulti. In Cosa farò da grande. Il futuro come lo vedono i nostri figli (Laterza, 2012) lo psicoterapeuta espone una convinzione maturata durante la sua lunga esperienza

sul campo: i giovani sono vittime di un “intrigo” perpetrato da adulti e anziani per sottrarre loro il futuro, convincendoli che sarà catastrofico e inabitabile. Pietropolli Charmet invita invece i più giovani – tramite i loro genitori – a resistere al “lutto del futuro”, che li costringe alla reclusione volontaria in paradisi virtuali o a sentirsi “sfigati” e “bamboccioni” destinati al fallimento, e a rilanciare la lotta per conquistarlo.

Pietropolli Charmet è autore di numerosi libri, tra i quali: Uccidersi (con Antonio Piotti, Raffaello Cortina, 2009), Fragile e spavaldo. Ritratto dell’adolescente di oggi (Laterza, 2008), Non è colpa delle mamme (Mondadori, 2006), Manuale di psicologia dell’adolescenza: compiti e conflitti (con Alfio Maggiolini, Angeli, 2004), Crisis center (Angeli, 2003), Ragazzi sregolati (Angeli, 2001).