SEGMENTAZIONE DEI NUMERI INDICE FOI : RILIEVI ED OSSERVAZIONI Giovanni Portoso & Antonio Lucadamo...

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  • SEGMENTAZIONE DEI NUMERI INDICE FOI : RILIEVI ED OSSERVAZIONI Giovanni Portoso & Antonio Lucadamo [email protected]@eco.unipmn.it ; [email protected]@unina.it XLVII Riunione Scientifica della S.I.E.D.S. Milano Bicocca, 27-28 e 29 maggio 2010
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  • MOTIVAZIONI DEL LAVORO I Numeri Indice Foi, come tutti gli altri N. I., risultano - come noto - da un processo piramidale di calcolo di medie : Medie dei prezzi di Mercato; Medie Territoriali; Medie di Capitoli di spesa; che nascondono la variabilit sottostante e contribuiscono a stendere un velo di uniformit su sottostanti e variegate realt, affibbiando ad unipotetica popolazione comportamenti di spesa omogenei sul territorio nazionale. Anche se il loro uso pu tornar utile per realizzare politiche di adeguamento dei prezzi o rivalutazione di beni e servizi, tuttavia essi risultano chiusi e ciechi rispetto alle popolazioni nellinteresse delle quali producono i loro effetti, trattandole tutte allo stesso modo. Ma ci siamo chiesti proprio impossibile generare N.I. diversi rispetto a diversi comportamenti di spesa perlomeno di macro subpopolazioni?
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  • LINEE DI SVILUPPO DISAGGREGAZIONE DEI NUMERI INDICI FOI PER : a) CATEGORIE PROFESSIONALI; b) TIPOLOGIE FAMILIARI; QUANTIFICAZIONE DELLE PROSSIMITA E DISTANZE attraverso luso degli indici di tipo city block; ANALISI DI AUTOCORRELAZIONE TRA 9 GRANDI CENTRI URBANI per singoli capitoli di spesa al fine di rilevarne dinamiche concordanti o discordanti.
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  • DATI ISTAT UTILIZZATI LINDAGINE DELLISTAT SUI CONSUMI DI FAMIGLIA RILEVATI NEL 2007. NUMERI INDICI FOI RILEVATI A MARZO 2010 PER SINGOLI CAPITOLI DI SPESA. SISTEMA DI PONDERAZIONE DEI CAPITOLI DI SPESA USATI DALLISTAT NEL 2007 NUMERI INDICI FOI RILEVATI A MARZO 2010 PER SINGOLI CAPITOLI DI SPESA NEI GRANDI CENTRI URBANI.
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  • METODOLOGIA USATA Modulazione del sistema di ponderazione per subpopolazioni sulla base dei paradigmi classificatori, usati dall Istat nellindagine sui consumi delle famiglie italiane del 2007 ed opportunamente modificati alluopo. Risultato : Si sono pertanto ottenuti vettori di pesi diversi per capitoli di spesa per le varie subpopolazioni. Riproporzionando il sistema di ponderazione usato dallIstat per singoli capitoli di spesa con i vettori suddetti, si sono ricalcolati i numeri indice per le subpopolazioni. Si sono quindi calcolate le matrici di distanza tra le varie subpopolazioni, assumendo gli indici del tipo city block e come base di calcolo i suddetti vettori di pesi. 12 I r-t = i c ir - c it in cui c ir e c it indicano i pesi percentuali degli i-esimi capitoli di spesa della r-esima e t-esima subpopolazione
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  • RILIEVI ED OSSERVAZIONI La metodologia suaccennata non esente da critiche e rilievi identificabili : a) Lindagine Istat sui consumi di famiglia non finalizzata alla rilevazione dei paradigmi classificatori usati per i 12 capitoli di spesa, assunti per derivare i numeri indice Foi o altri. E ci viene sottolineato dallIstat. b) non si vuole affatto, con lipotesi di lavoro assunta, cooptare lIstat nella disaggregazione dei numeri indice, ma si vuole solo evidenziare le possibili distanze ed il diverso carico inflattivo, presumibilmente, ricadente sulle diverse subpopolazioni. c) una conoscenza - sia pure non affinata - pur sempre preferibile alla non conoscenza. d) limportanza di pervenire ad una disaggregazione dei numeri indice per subpopolazioni fuor di dubbio per i riflessi sulle politiche economico-sociali; pertanto sarebbe pi che auspicabile che lIstat, sulla scia di quanto gi fanno, a tal proposito, paesi come Canad, Australia e Singapore, operasse in tal senso.
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  • NUMERI INDICE FOI a marzo 2010, base 2007, disaggregati per categorie professionali 105,27 105,19 105,10
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  • Matrice di distanza tra categorie professionali : Indici city block Categorie Profes. Impr.Lib. Prof. Lavor. Auto. Dirig. Imp. Operai e Assim. Ritirati Lav. Auton. 9,9 Dirig.Impieg. 7,27,7 Operai e Assim. 15,79,113,9 Ritirati lavoro 31,925,728,220,2 In altra cond. 31,124,627,519,26,1
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  • Radar delle Distanze city block tra categorie professionali Impr.Lib.Prof. Dirig.Impieg. Operai e Assim. Ritirati Lavoro
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  • Radar delle Distanze city block tra categorie professionali Ritirati Lavoro In altra cond. Lav. Auton.
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  • NUMERI INDICE FOI a marzo 2010, base 2007, disaggregati per tipologie familiari 105,26 105,19 105,14
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  • Radar delle Distanze city block tra tipologie familiari Sola>65 anni Sola
  • Radar delle Distanze city block tra tipologie familiari Coppia 35-64 anni Coppia >65 anni Coppia e 1 figlio Coppia e 2 figli
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  • Radar delle Distanze city block tra tipologie familiari Coppia con + di 2 figli Monogenitore Altro
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  • Considerato che i N.I. coprono con un velo di uniformit i comportamenti di spesa di diverse subpopolazioni e quindi anche quelle gravitanti sui grandi centri urbani, ci si chiesto : La dinamica di sviluppo dei N.I. Foi in detti centri simile, poco o molto diversa? Quali distanze, sulla base dei N.I. afferenti ai singoli capitoli di spesa, separano i centri a due a due considerati? I N.I. dei singoli capitoli, pesati con dette distanze, risultano autocorrelati in modo positivo o negativo? Per rispondere alla prima domanda, sufficiente considerare i livelli dei N.I.; per la seconda, si calcolata la matrice di distanza tra i centri sulla base dei N.I. dei capitoli di spesa; per la terza, si fatto ricorso allindice di autocorrelazione di Moran. Perch unanalisi sui grandi centri urbani?
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  • NUMERI INDICE FOI a marzo 2010, base 1995, tra alcuni grandi centri urbani 144,9 137,4 132,7
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  • Radar delle Distanze city block tra i grandi centri urbani del Nord Torino MilanoVenezia
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  • Radar delle Distanze city block tra le grandi citt del Centro Roma BolognaFirenze
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  • Radar delle Distanze city block tra i grandi centri urbani del Sud Napoli Bari Palermo
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  • Indice di autocorrelazione di Moran (1950) I = n i h ih x i - x h - i h ih i x i - in cui : n il numero dei grandi centri, cio 9 : X la variabile che descrive il fenomeno oggetto di studio nel centro i-esimo contrapposto a quello h-esimo, cio i N.I. relativi ai singoli capitoli di spesa; rappresenta la media aritmetica dei suddetti N.I.; ih sono i pesi coincidenti con gli indici assoluti city block ed utilizzati in modo inversamente proporzionale alla distanza assoluta, basata su tutti i capitoli di spesa, tra il centro i-esimo e quello h-esimo. Lindice di Moran, avendo una struttura similare al coefficiente di correlazione lineare di Bravais, varia come noto tra -1 e +1 e la parte centrale della formula sinterpreta come covarianza pesata tra centri contrapposti.
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  • Indici di Moran per capitoli di spesa, calcolati per alcuni grandi centri urbani Comunicazioni Bevande alcool. e Tabacchi
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  • CONSIDERAZIONI FINALI Il carico inflattivo maggiore, come era da aspettarsi, risulta essere sopportato dalle categorie pi disagiate. Anche le prossimit e le distanze tra le diverse categorie professionali in quanto a capitoli di spesa, non sono state lontane dalle attese. Vicine, tra di loro, le categorie professionali pi disagiate ed altrettanto vicine tra di loro, quelle pi agiate. Con riguardo alle tipologie familiari, Il carico inflattivo maggiore colpisce soprattutto le famiglie pi anziane e quelle sole, con la sola eccezione delle famiglie pi numerose. Risultano invece con un minore fardello inflattivo quelle con o senza figli, ma con et inferiore ai 65 anni. Quanto ai distacchi, determinati dal diverso peso dei capitoli di spesa, risultano emarginate e distanti da tutte le altre soprattutto le famiglie pi anziane. Lanalisi sui grandi centri urbani ha evidenziato dinamiche di crescita dei prezzi alquanto pi sostenute per Napoli e Torino e molto pi basse per 2 citt meridionali come Palermo e Bari ed una centrale come Firenze.
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  • CONSIDERAZIONI FINALI E SVILUPPI FUTURI Gli indici di Moran hanno mostrato una debolissima autocorrelazione negativa dei N.I. relativi ai singoli capitoli di spesa dei centri urbani considerati. Con leccezione di quello relativo alle Bevande alcoliche + Tabacchi, che si presenta con una accentuata autocorrelazione negativa nel senso che sussiste una notevole disomogeneit territoriale tra i livelli dei N.I. Foi delle diverse citt. Del tutto opposto invece il comportamento dei N.I. relativi alle Comunicazioni, che manifestano una forte omogeneit spaziale. Possibilit di Analisi Multivariate, se i dati relativi ai consumi fossero ancorati a pi variabili. Possibilit didentificare capitoli di spesa a pi elevato peso relativo per alcuni gruppi in modo da poter valutare lincidenza dei prezzi dei beni ricadenti in detti capitoli e diversificare in modo pi corretto le politiche di sostegno. Ed infine un auspicio : Una maggiore sensibilit da parte dellIstat al problema della disaggregazione dei N.I. Foi.
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  • FINE DELLA COMUNICAZIONE GRAZIE PER LATTENZIONE