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UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE 29122 PIACENZA – Via Emilia Parmense, 84 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE Sede di Piacenza Piani di studio, programmi dei corsi e norme Anno Accademico 2010/2011

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UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE29122 PIACENZA – Via Emilia Parmense, 84

GUIDA DELLA FACOLTÀDI SCIENZE DELLA FORMAZIONE

Sede di Piacenza

Piani di studio, programmi dei corsi e norme

Anno Accademico 2010/2011

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INDICE

Saluto del Rettore..........................................................................pag. 9Finalità e struttura dell’Università Cattolica del Sacro Cuore ......pag. 10

Carattere e Finalità ........................................................................pag. 10Organi e Strutture accademiche ......................................................pag. 11Organi e Strutture amministrative ...................................................pag. 13

I percorsi di studio nell’ordinamento universitario attuale ...........pag. 14

PRESENTAZIONE DELLA FACOLTA’

La Facoltà e il suo sviluppo ..........................................................pag. 19Il corpo docente.............................................................................pag. 21

PIANI DI STUDIO

CORSI DI STUDIO DEL NUOvO ORDINAMENTO (D.M. 270/04)

Lauree triennali.............................................................................pag. 25Laurea in Scienze dell’educazione e della formazione..............pag. 25

L’offerta formativa dopo la laurea triennale ................................pag. 33Laurea Magistrale in Progettazione pedagogica nei servizi per minori ...............................................................pag. 33

CORSI DI STUDIO ANTECEDENTI IL NUOvO ORDINAMENTO (D.M. 509/99)

Lauree triennali.............................................................................pag. 36Laurea in Scienze dell’educazione e dei processi formativi ......pag. 36

Dottorati di ricerca ........................................................................pag. 43

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PROGRAMMI DEI CORSI NUOvO ORDINAMENTO (D.M. 270/04)

I) LAUREA TRIENNALE IN SCIENZE DELL’EDUCAZIONE E DELLA FORMAZIONE

1. Antropologia culturale ed etnologia: Prof. ANTONELLA

CAFORIO ................................................................................pag. 462. Estetica: Prof. RObERTO DIODATO .........................................pag. 463. Filosofia morale: Prof. SILVANO PETROSINO..........................pag. 474. Letteratura italiana contemporanea: Prof. ENRICA

MEZZETTA..............................................................................pag. 485. Letteratura italiana moderna: Prof. PIERANTONIO FRARE ......pag. 506. Metodologia della ricerca e della valutazione per

la formazione: Prof. PIERO CATTANEO...................................pag. 527. Metodologia della ricerca educativa: Prof. CRISTINA

LISIMbERTI .............................................................................pag. 538. Metodologia della sperimentazione educativa: Prof. PIERO

CATTANEO ..............................................................................pag. 549. Pedagogia degli adulti e del lavoro: Prof. ELENA ZANFRONI.pag. 5510. Pedagogia della famiglia: Prof. VANNA IORI .........................pag. 5611. Pedagogia delle relazioni educative: Prof. DANIELE

bRUZZONE..............................................................................pag. 5712. Pedagogia generale: Prof. VANNA IORI..................................pag. 5813. Pedagogia sociale: Prof. ELISAbETTA MUSI...........................pag. 5914. Psicologia dell’infanzia: modelli e applicazioni: Prof.

LETIZIA CARRUbbA ................................................................pag. 6015. Psicologia dell’interazione con i media: Prof. DANIELA

VILLANI .................................................................................pag. 6116. Psicologia delle interazioni educative: Prof. ELENA

RAMELLA ...............................................................................pag. 6217. Psicologia dello sviluppo: Prof. ANNALISA VALLE................pag. 6318. Psicologia sociale: Prof. SARA PELUCChI ..............................pag. 6419. Sociologia dei servizi alla persona: Prof. RObERTA bONINI ..pag. 6520. Sociologia dell’educazione e della formazione: Prof.

VITTORINO CADARIO ..............................................................pag. 6621. Sociologia della famiglia: Prof. ANNA MARIA TERESA

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SCISCI ....................................................................................pag. 6922. Sociologia generale e della comunicazione: Prof.

PIERMARCO AROLDI ...............................................................pag. 7123. Storia contemporanea: Prof. MARIA bOCCI...........................pag. 7224. Storia dei processi formativi: Prof. SIMONETTA POLENghI....pag. 7325. Storia dell’educazione: Prof. SIMONETTA POLENghI .............pag. 7326. Storia della lettura e della letteratura per l’età evolutiva:

Prof. RENATA LOLLO..............................................................pag. 7527. Storia della pedagogia: Prof. SIMONETTA POLENghI..............pag. 7528. Storia moderna: Prof. DANILO ZARDIN..................................pag. 7729. Temi e problemi di filosofia: Il nome del docente e il

programma del corso verranno affissi all’albo .....................pag. 7830. Teoria della persona e della comunità: Prof. ELISAbETTA

ZAMbRUNO.............................................................................pag. 79

II) LAUREA MAGISTRALE IN PROGETTAZIONE PEDAGOGICA NEI SERvIZI PER MINORI

1. Esperienza estetica nella formazione dei minori: Prof. RObERTO DIODATO ................................................................pag. 80

2. Media e culture dell’infanzia: Prof. PIERMARCO AROLDI .....pag. 803. Metodi e tecniche dell’intervento educativo con i minori:

Prof. PIERPAOLO TRIANI ........................................................pag. 814. Metodologia della progettazione educativa: Prof. CRISTINA

LISIMbERTI ............................................................................pag. 835. Minori e giustizia: Il nome del docente e il programma

del corso verranno affissi all’albo ........................................pag. 846. Pedagogia del sistema formativo nei servizi per i minori:

Prof. ELISAbETTA MUSI .........................................................pag. 857. Pedagogia dell’infanzia e dell’adolescenza: Prof. DANIELE

bRUZZONE .............................................................................pag. 868. Pedagogia dell’integrazione: Prof. MARIA TERESA CAIRO ...pag. 879. Psicologia dello sviluppo atipico: prevenzione e intervento:

Prof. ANNALISA VALLE .........................................................pag. 8810. Psicologia sociale della famiglia: Prof. CARLA MAZZOLENI pag. 8911. Sociologia delle relazioni familiari e comunitarie: Prof. LUCIA

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bOCCACIN .............................................................................pag. 9012. Storia dell’educazione giovanile: Proff. SIMONETTA POLENghI-

RENATA LOLLO.......................................................................pag. 9113. Storia della famiglia e dell’infanzia: Prof. ANTONIA ENRICA

MARZIA gIULIANI ..................................................................pag. 92

PROGRAMMI DEI CORSI ANTECEDENTI IL NUOvO ORDINA-MENTO (D.M. 509/99)

I) LAUREA TRIENNALE IN SCIENZE DELL’EDUCAZIONE E DEI PROCESSI FORMATIvI

1. Diritto pubblico con elementi di diritto del lavoro: Prof. PIETRO ANTONIO VARESI .......................................................pag. 96

2. Drammaturgia: Prof. RObERTO MUSSAPI ..............................pag. 973. Economia dei sistemi e dei processi formativi: Prof. PIETRO

LUCA AgOSTINI .....................................................................pag. 984. Elementi di diritto civile e penale della famiglia e dei

minori: Prof. CLAUDIA MAZZUCATO .....................................pag. 995. Igiene generale e applicata: Prof. MATTEO RICCO’ ...............pag. 1016. Letteratura per l’infanzia: Prof. RENATA LOLLO....................pag. 1037. Metodi di monitoraggio e valutazione della formazione:

Prof. PIERO CATTANEO ...........................................................pag. 1048. Metodi e tecniche del gioco e dell’animazione: Prof.

ALESSANDRA CARENZIO ........................................................pag. 1049. Metodologia dei processi formativi: Prof. PAOLA PLESSI .....pag. 10510. Metodologia del lavoro di gruppo: Prof. ALESSANDRA

CARENZIO .............................................................................pag. 10611. Metodologia del lavoro socio-educativo: Prof. PIERPAOLO

TRIANI ...................................................................................pag. 10612. Metodologia della ricerca educativa: Prof. CRISTINA

LISIMbERTI ............................................................................pag. 10813. Metodologia della ricerca nei processi formativi: Prof.

PIERO CATTANEO ...................................................................pag. 10814. Metodologia della sperimentazione educativa: Prof. PIERO

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CATTANEO .............................................................................pag. 10815. Neuropsichiatria infantile: Prof. gIUSEPPE AUgUSTO

ChIARENZA ...........................................................................pag. 10816. Psicologia clinica dello sviluppo: Prof. gIULIO COSTA ........pag. 10917. Psicologia della formazione: Prof. bARbARA bERTANI ........pag. 10918. Psicopatologia: Prof. gIULIO COSTA .....................................pag. 11019. Sociologia dei servizi alla persona: Prof. RObERTA bONINI .pag. 11220. Sociologia del disagio e della devianza: Prof. ILARIA

MARChETTI ...........................................................................pag. 11221. Sociologia dell’ambiente e del territorio: Prof.

RObERTA CUCCA ...................................................................pag. 11422. Sociologia economica: Prof. bARbARA bARAbASChI ...........pag. 11523. Storia del lavoro e delle professioni: Prof. MARIA

LUISA FROSIO ........................................................................pag. 11724. Storia della comunicazione educativa nella società di massa:

Prof. SIMONETTA POLENghI ..................................................pag. 11825. Teatro d’animazione: Prof. gAETANO OLIVA ........................pag. 11926. Tecnologie per l’integrazione formativa: Prof. MARIA

TERESA CAIRO .......................................................................pag. 120

Corsi di Teologia ...........................................................................pag. 123

Centro per l’Innovazione e lo Sviluppo delle Attività didattiche e tecnologiche d’Ateneo (ILAb) ..................................................pag. 131

Corso di laurea triennale in Scienze dell’educazione e della formazione1. ICT e società dell’informazione: Prof. RICCARDO RAMPINI ..pag. 132

Corso di laurea magistrale in Progettazione pedagogica nei servizi per minori

1. ICT e società dell’informazione: II Prof. RICCARDO

RAMPINI .................................................................................pag. 133

Servizio Linguistico d’Ateneo (SeLdA) .......................................pag. 135

Corso di lingua di primo livello1. Lingua inglese (corso base) ..................................................pag. 137

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Corso di lingua di livello avanzato1. Lingua inglese (corso avanzato): Prof. SIMONA ANSELMI .....pag. 139

Norme Amministrative..................................................................pag. 141Norme per l’immatricolazione .....................................................pag. 141Pratiche amministrative...............................................................pag. 145Norme per adempimenti di segreteria ...........................................pag. 154Tasse e contributi........................................................................pag. 156Norme di comportamento............................................................pag. 158Norme per mantenere la sicurezza in Università: sicurezza, salute, ambiente..........................................................................pag. 159Personale dell’Università.............................................................pag. 162Norme di garanzia del funzionamento dei servizi essenziali ...........pag. 163

Servizi dell’Università per gli studenti .........................................pag. 164

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gentile Studente,

gli anni universitari rappresentano uno dei momenti più belli e felici nella crescitaumana e professionale di ogni persona. Tanto più lo sono nella nostra Università, chesi distingue per l’offerta formativa articolata e pluridisciplinare, per la metodologiarigorosa degli studi e della ricerca scientifica, per lo stretto legame con il mondo dellavoro e delle professioni, per le molteplici opportunità, aperte agli studenti, di stageed esperienze internazionali.

L’Università Cattolica del Sacro Cuore è il più importante Ateneo cattolico d’Eu-ropa. È anche l’unica Università italiana che può vantare una dimensione veramentenazionale. Cinque sono le sue sedi: Milano, brescia, Piacenza-Cremona, Campobassoe Roma con il Policlinico universitario “Agostino gemelli”. A partire dalla fonda-zione milanese del nostro Ateneo, nel 1921, migliaia di persone si sono laureate inUniversità Cattolica e hanno poi raggiunto traguardi rilevanti e spesso eccellenti neidiversi ambiti professionali.

Come Università Cattolica - ossia come Università che ha inscritte nel propriocodice genetico la vocazione universale e la fedeltà al Vangelo - il nostro Ateneovuole essere il luogo speciale dove realizzare un dialogo fecondo con gli uomini ditutte le culture, alla luce dell’amicizia tra ragione e fede. Come comunità di vita e ri-cerca, l’Università chiede agli studenti di partecipare intensamente e costantementealla vita accademica, usando nel modo migliore le numerose occasioni di crescitache essa offre quotidianamente.

Con i suoi corsi di laurea, con i master di primo e secondo livello, con i dottoratidi ricerca e le Alte Scuole, l’Università Cattolica del Sacro Cuore dà la possibilità divivere in pienezza e con soddisfazione l’impegno dello studio e l’incontro con i do-centi, contribuendo in modo efficace all’arricchimento morale delle nuove genera-zioni.

Questa guida, che accompagnerà i Suoi studi nel nuovo anno accademico, forniscetutte le informazioni indispensabili sugli insegnamenti e sui piani di studio.

Consapevole del suo alto prestigio nazionale e internazionale, l’Università Cat-tolica si mantiene fedele al compito di fornire e accrescere quell’insieme di compe-tenze professionali, risorse culturali e caratteristiche umane, che sono l’elementoindispensabile affinché i giovani possano coltivare con passione le loro aspirazioni eguardare, con fiducia e realismo, a quel futuro la cui costruzione è già parte del nostropresente.

Il RettoreLorenzo Ornaghi

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FINALITÀ E STRUTTURA

DELL’UNIvERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE

CARATTERE E FINALITÀ

Il carattere e le finalità dell’Università Cattolica, giuridicamente riconosciuta conR.D. 2 ottobre 1924, n.1661, sono esposte nell’art. 1 dello Statuto, approvato conDecreto Rettorale il 24 ottobre 1996, il cui secondo comma recita: «L’Università Cat-tolica è una comunità accademica che contribuisce allo sviluppo degli studi, dellaricerca scientifica e alla preparazione dei giovani alla ricerca, all’insegnamento,agli uffici pubblici e privati e alle professioni libere. L’Università Cattolica adempiea tali compiti attraverso un’istruzione superiore adeguata e una educazione infor-mata ai principi del cristianesimo, nel rispetto dell’autonomia propria di ogni formadel sapere, e secondo una concezione della scienza posta al servizio della personaumana e della convivenza civile, conformemente ai principi della dottrina cattolicae in coerenza con la natura universale del cattolicesimo e con le sue alte e specificheesigenze di libertà»

La qualifica di “cattolica” e la fedeltà alla Chiesa rappresentano per l’Ateneo delSacro Cuore una condizione e una opportunità irrinunciabili per affrontare con rigorescientifico e apertura intellettuale sia la ricerca sia l’insegnamento in tutti i campi delsapere e in particolare rispetto alle grandi questioni del nostro tempo. La ricerca scientifica viene interpretata e vissuta nel suo nesso con l’antropologiae con l’etica, nell’orizzonte della fede cristiana; ciò ha consentito e consente all’Uni-versità Cattolica di consolidarsi come luogo naturale di dialogo sincero e di confrontoappassionato con tutte le altre culture.

A tutti coloro che desiderano e accettano liberamente di far parte della UniversitàCattolica si richiede consapevolezza delle finalità scientifiche e pedagogiche del-l’Ateneo, e l’impegno a rispettarle e valorizzarle. Si richiede e si auspica, inoltre, chetale consapevolezza si traduca anche nell’agire personale, in collaborazione leale edoperosa con tutte le componenti dell’Università, evitando atteggiamenti e comporta-menti non conformi ai valori e ai principi ispiratori dell’Ateneo.

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ORGANI E STRUTTURE ACCADEMIChE

RETTORE

È la più alta autorità accademica, rappresenta legalmente l’Università, convoca epresiede il Consiglio di amministrazione, il Comitato direttivo, il Senato accademicoe la Consulta di Ateneo. Promuove la convergenza dell’operato di tutte le componentila comunità universitaria per il conseguimento dei fini propri dell’Università Catto-lica. Può nominare uno o più Pro-Rettori di cui uno con funzioni vicarie. Ad essi puòdelegare l’esercizio di specifiche funzioni. Rimane in carica per quattro anni ed è riconfermabile per non più di due mandaticonsecutivi. Il Rettore in carica è il Prof. Lorenzo Ornaghi, ordinario di “Scienza politica”nella Facoltà di Scienze politiche.

PRO-RETTORI

I Pro-Rettori in carica sono il Prof. Luigi Campiglio ordinario di “Politica econo-mica” nella Facoltà di Economia (Pro-Rettore con funzioni vicarie), la Prof. ssa MariaLuisa De Natale ordinario di “Pedagogia generale” presso la Facoltà di Scienze dellaformazione e il Prof. Franco Anelli ordinario di “Diritto civile” presso la Facoltà digiurisprudenza.

SENATO ACCADEMICO

È composto dal Rettore che lo presiede, e dai Presidi di Facoltà. È un organo col-legiale che delibera su argomenti che investono questioni didattico-scientifiche di in-teresse generale per l’Ateneo. Spettano al Senato Accademico tutte le competenzerelative all’ordinamento, alla programmazione e al coordinamento delle attività di-dattiche e di ricerca.

PRESIDE DI FACOLTÀ

Il Preside viene eletto tra i professori di prima fascia ed è nominato dal Rettore.Il Preside è eletto dai professori di prima e seconda fascia. Dura in carica quattro anniaccademici ed è rieleggibile per non più di due mandati consecutivi. Il Preside della Facoltà di Scienze della Formazione è il Prof. Michele Lenoci.

CONSIGLIO DI FACOLTÀ

Il Consiglio di Facoltà è composto da tutti i professori di ruolo e fuori ruolo diprima e seconda fascia, dai rappresentanti dei ricercatori universitari, dei professoriincaricati dei corsi e dai rappresentanti degli studenti. Il Consiglio di Facoltà programma lo sviluppo dell’attività didattica, ne organizza

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e ne coordina il funzionamento, propone le modifiche da apportare all’ordinamentodidattico come previsto dallo statuto.

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ORGANI E STRUTTURE AMMINISTRATIvE

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Al Consiglio di amministrazione spettano i più ampi poteri, tanto di ordinariaquanto di straordinaria amministrazione, per il governo dell’Università Cattolica. Il Consiglio di amministrazione è composto da diciotto membri: dal Rettore chelo presiede; da dieci membri nominati dall’ente morale Istituto giuseppe Toniolo diStudi superiori; da un rappresentante della Santa Sede; da un rappresentante dellaConferenza Episcopale Italiana; da un rappresentante del governo; da un rappresen-tante dell’Azione Cattolica Italiana; da tre membri eletti dai professori di prima e se-conda fascia tra i professori di prima fascia delle sedi dell’Università.

DIRETTORE AMMINISTRATIvO

Il Direttore amministrativo è a capo degli uffici e dei servizi dell’Ateneo e ne di-rige e coordina l’attività. Esplica una generale attività di indirizzo, direzione e con-trollo nei confronti del personale amministrativo e tecnico. È responsabiledell’osservanza delle norme legislative e regolamentari di Ateneo, dà attuazione alledeliberazioni degli organi collegiali ai sensi dello Statuto. Il Direttore amministrativo è nominato dal Consiglio di amministrazione, su pro-posta del Rettore. Il Direttore amministrativo in carica è il Dott. Antonio Cicchetti.

DIRETTORE DI SEDE

Il Direttore di Sede è responsabile del funzionamento della gestione locale e delraggiungimento degli obiettivi assegnati nell’ambito delle linee di indirizzo e coor-dinamento generale di competenza del Direttore amministrativo e di quanto stabilitodal Consiglio di amministrazione.

Il Direttore di sede è nominato dal Rettore, previa delibera del Consiglio di am-ministrazione, su proposta del Direttore amministrativo. Il Direttore in carica per la sede di Piacenza è il Dott. Mauro balordi.

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I PERCORSI DI STUDIO NELL’ORDINAMENTO UNIvERSITARIO ATTUALE

LaureaI corsi di laurea di durata triennale sono istituiti all’interno di 43 classi ministerialiche li raggruppano in base a obiettivi formativi comuni. La laurea ha lo scopo di assicurare un’adeguata padronanza di metodi e contenu tiscientifici e l’acquisizione di specifiche conoscenze professionali. Si potrà spenderequesto titolo immediatamente, entrando nel mercato del lavoro, oppure si potrà con-tinuare il percorso universitario iscrivendosi ad una laurea magistrale. Per ottenere iltitolo occorre aver conseguito 180 crediti formativi universitari (CFU). A coloro checonseguono la laurea triennale compete la qualifica accademica di Dottore

Laurea magistraleI corsi di laurea magistrale, che sostituiranno i corsi di laurea specialistica, sono isti-tuiti all’interno di 95 classi ministeriali che li raggruppano in base a obiettivi formativicomuni. La laurea magistrale, di durata biennale, ha come obiettivo quello di fornire una for-

Scuolasuperiore

Laurea

Laureamagistrale

Dottorato diricerca

Master di I livello

Scuola di specializzazione

Master di II livello

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I PERCORSI DI STUDIO NELL’ORDINAMENTO UNIvERSITARIO ATTUALE

LaureaI corsi di laurea di durata triennale sono istituiti all’interno di 43 classi ministerialiche li raggruppano in base a obiettivi formativi comuni. La laurea ha lo scopo di assicurare un’adeguata padronanza di metodi e contenu tiscientifici e l’acquisizione di specifiche conoscenze professionali. Si potrà spenderequesto titolo immediatamente, entrando nel mercato del lavoro, oppure si potrà con-tinuare il percorso universitario iscrivendosi ad una laurea magistrale. Per ottenere iltitolo occorre aver conseguito 180 crediti formativi universitari (CFU). A coloro checonseguono la laurea triennale compete la qualifica accademica di Dottore.

Laurea magistraleI corsi di laurea magistrale, che sostituiranno i corsi di laurea specialistica, sono isti-tuiti all’interno di 95 classi ministeriali che li raggruppano in base a obiettivi formativicomuni. La laurea magistrale, di durata biennale, ha come obiettivo quello di fornire una for-

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mazione di livello avanzato per poter esercitare attività molto qualifica te in ambitispecifici. Per ottenere il titolo occorre aver conseguito 120 crediti formativi universitari. Sonopreviste anche lauree magistrali a ciclo unico articolate su 5/6 anni di cor so. In questocaso per ottenere il titolo occorre aver conseguito 300/360 crediti formativi univer-sitari. A coloro che conseguono una laurea magistrale compete la qualifica di Dottore Ma-gistrale.

MasterÈ un’ulteriore possibilità per approfondire la formazione dopo la laurea. (Master diprimo livello) o dopo la laurea magistrale (Master di secondo livello). Un Master hadurata annuale e prevede la partecipazione a uno o più tirocini presso enti o aziendeconvenzionate. Per ottenere il titolo occorre aver conseguito 60 crediti formativi uni-versitari.

Scuola di specializzazioneLa scuola di specializzazione ha l’obiettivo di fornire allo studente conoscenze e abi-lità per funzioni richieste nell’esercizio di particolari attività professionali e può essereistituita esclusivamente nell’applicazione di specifiche norme di legge o direttivedell’Unione Europea.

Dottorato di ricerca È un percorso destinato soprattutto a chi vorrà intraprendere la carriera accademica.Si può conseguire solo dopo la laurea magistrale e prevede 3 o 4 anni di studio. Acoloro che conseguono il dottorato di ricerca compete la qualifica di Dottore di ri-cerca.

Le classi disciplinariOgni laurea, comprese quelle magistrali, fa riferimento a una classe ministeriale chedetta le caratteristiche indispensabili dell’offerta formativa. Ogni università può rea-lizzare lo schema della classe caratterizzandola con alcune ulteriori pe culiarità. Oltrealla denominazione attribuita dall’Università Cattolica alle lau ree e alle lauree magi-strali è quindi importante fare attenzione alla classe a cui i vari corsi si riferiscono.

Il credito formativoIl credito è un’unità di misura che indica la quantità di impegno richiesta agli studentiper svolgere le attività di apprendimento sia in aula sia attraverso lo studio indivi-duale. Un credito formativo corrisponde a 25 ore di impegno complessivo. La quantità diimpegno, che uno studente deve svolgere mediamente in un anno, è fissata conven-

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zionalmente in 60 crediti formativi universitari. I crediti non sostituiscono il voto dell’esame. Il voto misura il profitto, il credito misura il raggiungimento del traguardo formati-vo.

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PRESENTAZIONE DELLA FACOLTÀ

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La Facoltà e il suo sviluppo

La Facoltà di Scienze della formazione eredita la tradizione della Facoltà di Magi-stero, fondata in Università Cattolica già nel 1936 e, allora, destinata ad accogliere,come iscritti, gli studenti provenienti dagli Istituti magistrali per prepararli all’inse-gnamento delle discipline letterarie e storico-filosofico-pedagogiche nelle scuole me-die inferiori e superiori. A partire dal 1996, ha luogo una radicale trasformazione einnovazione, con la creazione della Facoltà di Scienze della formazione, che conferivala laurea in Scienze dell’educazione e prevedeva un triplice curriculum: a fianco dellapreparazione per l’insegnamento delle scienze umane nelle scuole medie superiori,due indirizzi, particolarmente apprezzati, venivano a caratterizzare l’offerta formativa.L’uno si proponeva di preparare educatori professionali che avrebbero trovato op-portunità di lavoro nel campo extrascolastico, rivelatosi assai ampio, dei servizi allapersona in diversi ambiti applicativi e in varie situazioni e periodi della vita; l’altromirava a offrire competenze ai formatori, che, soprattutto nelle aziende, avrebberocurato la selezione, la preparazione e l’aggiornamento del personale. L’esperienzamaturata in questi anni ha messo in luce come l’ambito dei servizi alla persona e deibisogni cui fare fronte, aprendosi a competenze e attitudini impegnative ed elevate,si è andato allargando, sia nel settore pubblico, che in quello privato; così come lepossibilità offerte dai mezzi di comunicazione consentono modalità formative nuoveed efficaci. I corsi di laurea triennali e specialistici, che ora la legge prevede, confer-mano l’interesse che la Facoltà, fin dalle sue origini, ha sempre avuto per una forma-zione integrale e armonica della persona umana, sul piano individuale e sociale; aquesto fine educativo essenziale la Facoltà è rimasta sempre fedele, pur passando at-traverso numerosi cambiamenti, che hanno segnato positivi momenti di crescita quan-titativa e qualitativa.

Oggi la Facoltà di Scienze della formazione si presenta come una delle proposte piùoriginali e interessanti nel panorama delle innovazioni che, in questi ultimi anni, han-no caratterizzato l’Università italiana. La peculiare spinta al cambiamento nel campodella formazione scolastica, extrascolastica e nell’impresa ispira gli obiettivi che laFacoltà si propone di conseguire con i corsi di laurea già esistenti e con l’attivazionedei nuovi corsi di laurea triennali e delle lauree magistrali.

Nell’anno accademico 2010/2011 presso la sede di Piacenza sono attivati il I e il IIanno di corso dei seguenti corsi di studio afferenti alle classi di laurea individuate aisensi del D.M. 270/04.

LAUREE TRIENNALI

– Scienze dell’educazione e della formazione che afferisce alla classe L-19, Scien-ze dell’educazione e della formazione, articolato in tre curricula: a) Educatore

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nei servizi alla persona; b) Educatore per l’infanzia; c) Formatori.

LAUREE MAgISTRALI

– Progettazione pedagogica nei servizi per minori, afferente alla classe LM-50Programmazione e gestione dei servizi educativi.

Il Preside Michele Lenoci

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Il corpo docente (organico a maggio 2010)

Preside: Prof. Michele Lenoci

Professori ordinari

Albanese Alberto, Alzati Cesare, besozzi Elena, boccacin Lucia, bocci Maria, bottoEvandro, Caimi Luciano, Castelli Cristina, D’Alonzo Luigi, De Natale Maria Luisa,ghiringhelli Robertino, Iori Vanna, Lanzetti Clemente, Lenoci Michele, Lollo Renata,Malavasi Pierluigi, Marchetti Antonella, Mari giuseppe, Montanari Daniele, Pacca-gnini Ermanno, Paolinelli Marco, Pati Luigi, Pessina Adriano, Polenghi Simonetta,Regalia Camillo, Rivoltella Pier Cesare, Santerini Milena, Vico giuseppe, ViganòRenata Maria, Zardin Danilo.

Professori associati

Ardizzone Paolo Fioravanti, bramanti Donatella, Cairo Maria Teresa, Casolo Fran-cesco, Colombo giuseppe, Colombo Maddalena, Cortellazzi Silvia, Cremonini Cin-zia, De Carli Sciumè Cecilia, Diodato Roberto, Frare Pierantonio, ghizzoni CarlaFrancesca, gilli Maria gabriella, granato Alberto, Riva Elena, Sacchi Dario, Salvionigiovanna, Schiavi Alessandro, Tacchi Enrico Maria, Tamanza giancarlo, Triani Pier-paolo, Ulivi Urbani Lucia,Villa Angela Ida.

Ricercatori e assistenti di ruolo

Amadini Monica, Archetti gabriele, bardelli Michele, birbes Cristina, boerchi Die-go, boroni Carla, bruzzone Daniele, Cafiero Rosa, Caforio Antonella, Casella Pal-trinieri Anna, Castelli Ilaria, Ceriotti Luca, Colombetti Elena, Continisio Chiara,Corradi Mario, De Vecchi Pellati Nicoletta, Fava Sabrina Maria, Ferrari gianbosco,Ferrari Massimo, Fossati Lorenzo, Frosio Mandelli Maria Luisa, gamba Alessandro,gargiulo Labriola Alessandra, gorli Mara, gregorini giovanni, Landoni Elena, Man-zi Claudia, Marini Sergio, Massaro Davide, Mercatili Indelicato Elide, MillefioriniFederica, Molinari Paolo, Mondoni Maurizio, Montalbetti Katia, Musio Alessio, Pe-derzani Ivana, Ponti Paola, Raimondi Milena, Ranieri Sonia, Ruggerone Lucia, Sbat-tella Fabio, Valle Annalisa, Ventimiglia giovanni, Zaccone Maria grazia, ZambrunoElisabetta, Zanfroni Elena.

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PIANI DI STUDIO

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CORSI DI STUDIO DEL NUOvO ORDINAMENTO (D.M. 270/04)

Piani di studio per gli studenti che si iscrivono al I anno delle lauree triennali edelle lauree magistrali.

Con l’anno accademico 2009/2010, la Facoltà di Scienze della Formazione attivacorsi di laurea (triennali, di primo livello) e corsi di laurea magistrale (biennali, disecondo livello) ridefiniti secondo i requisiti previsti dalla riforma del sistema uni-versitario (Decreto Ministeriale 270/2004) che stabilisce, tra l’altro, l’adeguamentodei corsi di studio alle nuove classi di laurea (DD.MM. 16 marzo 2007).

LAUREE TRIENNALI

Scienze dell’educazione e della formazione

Il corso di laurea in Scienze dell’educazione e della formazione – che afferisce allaclasse 19 - fornisce conoscenze e competenze teoriche e pratiche relative agli ambitiprofessionali dell’educazione e della formazione della persona. Le discipline oggettodi studio sono quelle pedagogiche, psicologiche, filosofiche, sociologiche, storichee giuridiche.Nello specifico, lo studente ha l’opportunità di approfondire le sue conoscenze in di-versi ambiti, quali: l’educazione nei servizi alla persona, l’educazione per l’infanzia,la formazione dell’adulto.Il corso forma una figura professionale in grado di:– conoscere criticamente i fondamenti epistemologici delle scienze umane e peda-

gogiche, dei paradigmi filosofici e culturali che sono alla base delle teorie e dellepratiche educative;

– conoscere criticamente le dimensioni storiche e sociali dei modelli e delle istitu-zioni educative;

– possedere un quadro organico e interdisciplinare di conoscenze fondamentali re-lative alla natura dei processi di educazione e di formazione;

– conoscere e analizzare criticamente i bisogni educativi e formativi della personanelle diverse fasi della vita acquisendo la capacità di leggere la realtà del singolosoggetto, così come quella del gruppo in molteplici ambiti e settori;

– progettare percorsi educativi e formativi mirati a proporre soluzioni anche di na-tura operativa adeguate a situazioni complesse e/o problematiche sia per i minori,sia per gli adulti. In particolare la progettazione educativa si rivolgerà alla mol-teplicità di campi applicativi possibili nei servizi alla persona (animazione, fami-glia, intercultura, disagio, disabilità, marginalità e devianza), nei servizi perl’infanzia (nidi, micronidi, ludoteche, ospedali, agenzie educative sul territorio),nella formazione sia iniziale sia continua dell’adulto (aggiornamento, specializ-

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zazione, riqualificazione, rientri in formazione);– operare nei vari contesti di intervento sapendo leggere e gestire le dinamiche af-

fettivo-relazionali della persona e dei gruppi in formazione e individuare e im-piegare le metodologie e le tecniche di comunicazione didattica più innovativeed efficaci;

– valutare e adeguare gli interventi educativi e formativi in itinere e al termine dellaloro realizzazione in merito ai processi e ai risultati conseguiti.

Il piano di studi prevede un primo anno comune, finalizzato alla costruzione di unasolida cultura nel campo delle scienze umane e, a partire dal secondo anno, una dif-ferenziazione attraverso insegnamenti più specifici con una particolare attenzioneall’area pedagogica, psicologica e sociologica. In particolare, il corso di laurea si articola nei seguenti curricula:– Il primo curriculum - Educatore nei servizi alla persona - prepara esperti in gra-

do di progettare e di svolgere attività educative nei vari servizi alla persona in ri-ferimento a una molteplicità di campi applicativi possibili (animazione, famiglia,intercultura, disagio, handicap e disabilità, marginalità e devianza).

– Il secondo curriculum - Educatore per l’infanzia - prepara esperti che operanonelle strutture pubbliche e private (nidi, micronidi, ludoteche, ospedali) per l’edu-cazione della prima infanzia (0-3 anni).

– Il terzo curriculum – Formatori - prepara esperti capaci di operare, nelle strutturepubbliche e private, come progettisti della formazione in presenza e a distanza,consulenti delle organizzazioni per la formazione, formatori nelle imprese e neiservizi, coordinatori di reti formali e informali, tutor d’aula, coordinatori di retitelematiche per la didattica.

Oltre agli insegnamenti erogati secondo la didattica tradizionale, il percorso è ac-compagnato da attività formative laboratoriali inerenti le competenze linguistiche edinformatiche e da attività formative laboratoriali specificatamente dedicate alla pro-mozione di competenze progettuali e operative nel campo del lavoro educativo. Unaltro elemento portante dell’itinerario proposto è rappresentato dal tirocinio forma-tivo, considerato uno strumento privilegiato per coniugare conoscenza e azione e ve-rificarne le metodiche in stretto rapporto fra loro. Per il conseguimento della laurea di durata triennale sono necessari 180 crediti for-mativi universitari (CFU) che si acquisiscono nella misura di circa 60 ogni anno conprove di valutazione sia per gli insegnamenti sia per le altre forme didattiche inte-grative.Ad ogni esame viene attribuito un certo numero di crediti, uguale per tutti gli studenti,e un voto (espresso in trentesimi) che varia a seconda del livello di preparazione.Oltre agli esami previsti dal piano di studio, gli studenti devono superare tre seme-stralità (12 settimane di corso su 3 ore settimanali) di insegnamento di Teologia, dasvolgersi nei tre anni di corso, che sono peculiari della nostra Università.

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PIANI DI STUDIO

Nell’a.a. 2010/2011 sono attivati il primo e il secondo anno di corso

I anno di corso(comune a tutti i curricula)

CFU

- *71PC0 Introduzione alla Teologia e questioni di Teologia fondamentale

- FV0272 Pedagogia generale (M-PED/01) o 10FVb141 Pedagogia delle relazioni educative (M-PED/01)

- FV5253 Storia della pedagogia (M-PED/02) 10- FVb143 Sociologia generale e della comunicazione

(SPS/07 + SPS/08) 5+5- FVb144 Psicologia dello sviluppo (M-PSI/04) e

Psicologia sociale (M-PSI/05) (*) 5+5- FV0080 Filosofia morale (M-FIL/03) o 10

FV3901 Temi e problemi di filosofia (M-FIL/01)- FV0382 Storia moderna (M-STO/02) o 10

FV0342 Storia contemporanea (M-STO/04)- FV0185 Lingua inglese 5- FVb145 ICT e società dell’informazione I 5

(*) L’insegnamento si compone di due moduli semestrali con esame unico finale

Curriculum: Educatore nei servizi alla persona

II anno di corsoCFU

- *72PC0 Questioni di Teologia speculativa e dogmatica- FV0274 Pedagogia sociale (M-PED/01) o 10

FVC438 Pedagogia degli adulti e del lavoro (M-PED/01)- FV0253 Metodologia della ricerca educativa (M-PED/04) 5- FV0355 Storia dell’educazione (M-PED/02) o 5

FVC694 Teoria della persona e della comunità (M-FIL /03)- FVC440 Antropologia culturale ed etnologia (M-DEA/01) 5- FVC727 Psicologia delle interazioni educative (M-PSI/04) 5- FVC728 Sociologia dell’educazione e della formazione (SPS/08) 10

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- FVC444 Letteratura italiana moderna (L-FIL-LET/11) o 10FV0131 Letteratura italiana contemporanea (L-FIL-LET/11)

- FVC852 Laboratorio di Progettazione 1- Tirocinio (**) 5- Insegnamenti a libera scelta (°)

(**) Il tirocinio è distribuito sull’arco del secondo/terzo anno essendo però concepitocome percorso unitario, oggetto di un’unica convalida finale con il rilascio comples-sivo di 10 cfu; eventuali casi particolari saranno oggetto di attenzione degli ufficiamministrativi.

Insegnamenti a libera scelta (°) 15Si propone agli studenti di acquisire i 15 cfu ripartendoli, indifferentemente al se-condo/terzo anno, fra un insegnamento annuale e uno semestrale.

III anno di corso(non attivato)

CFU

- Questioni di Teologia morale e pratica- Pedagogia speciale (M-PED/03) 10- Metodologia del lavoro educativo (M-PED/03) o 5

Psicologia di comunità (M-PSI/05)- Psicopatologia (M-PSI/08) o 5

Neuropsichiatria infantile (MED/39)- Storia sociale (M-STO/04) o 5

Storia del pensiero e delle istituzioni politiche moderne e contemporanee (SPS/02) oTeatro d’animazione (L-ART/05 )

- Elementi di diritto civile e penale della famiglia e dei minori (IUS/01) 5- Laboratorio 1- Tirocinio (**) 5- Insegnamenti a libera scelta (°)- Prova finale 3

(**) Il tirocinio è distribuito sull’arco del secondo/terzo anno essendo però concepitocome percorso unitario, oggetto di un’unica convalida finale con il rilascio comples-sivo di 10 cfu; eventuali casi particolari saranno oggetto di attenzione degli ufficiamministrativi.

Insegnamenti a libera scelta (°) 15

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Si propone agli studenti di acquisire i 15 cfu ripartendoli, indifferentemente al se-condo/terzo anno, fra un insegnamento annuale e uno semestrale.

Curriculum: Educatore per l’infanzia

II anno di corso

CFU

- *72PC0 Questioni di Teologia speculativa e dogmatica- FV0270 Pedagogia della famiglia (M-PED/01) 10- FVC730 Storia della lettura e della letteratura per l’età

evolutiva (M-PED/02) 5- FV5282 Sociologia della famiglia e dei servizi alla persona (*)

(SPS/08 + SPS/07) 5+5- FV0293 Psicologia dell’infanzia: modelli e applicazioni

(M-PSI/04) 5- FV0255 Metodologia della sperimentazione educativa (M-PED/04) 5- FV0072 Estetica (M-FIL/04) 5- FVC444 Letteratura italiana moderna (L-FIL-LET/11) o 10

FV0131 Letteratura italiana contemporanea (L-FIL-LET/11)- FVC852 Laboratorio di Progettazione 1- Tirocinio (**) 5- Insegnamenti a libera scelta (°)

(*) L’insegnamento si compone di due moduli semestrali con esame unico finale.(**) Il tirocinio è distribuito sull’arco del secondo/terzo anno essendo però concepitocome percorso unitario, oggetto di un’unica convalida finale con il rilascio comples-sivo di 10 cfu.; eventuali casi particolari saranno oggetto di attenzione degli ufficiamministrativi.

Insegnamenti a libera scelta (°) 15Si propone agli studenti di acquisire i 15 cfu ripartendoli, indifferentemente al se-condo/terzo anno, fra un insegnamento annuale e uno semestrale.

III anno di corso(non attivato)

CFU

- Questioni di Teologia morale e pratica- Progettazione delle attività educative e speciali (M-PED/03) 5+5- Psicologia clinica dello sviluppo (M-PSI/08) 5

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- Pedagogia della prima infanzia (M-PED/01) o 5Storia sociale (M-STO/04) oStoria del pensiero e delle istituzioni politiche moderne e contemporanee (SPS/02)

- Neuropsichiatria infantile (MED/39) 5- Elementi di diritto civile e penale della

famiglia e dei minori (IUS/01) 5- Laboratorio 1- Tirocinio (**) 5- Insegnamenti a libera scelta (°)- Prova finale 3

(**) Il tirocinio è distribuito sull’arco del secondo/terzo anno essendo però concepitocome percorso unitario, oggetto di un’unica convalida finale con il rilascio comples-sivo di 10 cfu.; eventuali casi particolari saranno oggetto di attenzione degli ufficiamministrativi.

Insegnamenti a libera scelta (°) 15Si propone agli studenti di acquisire i 15 cfu ripartendoli, indifferentemente al se-condo/terzo anno, fra un insegnamento annuale e uno semestrale.Per l’a.a. 2010/11 la Facoltà segnala all’attenzione degli studenti:- FVC726 Psicologia dell’interazione con i media (M-PSI/01) 5- FV0355 Storia dell’educazione (M-PED/02) 5

Nel corso del II anno lo studente è tenuto a frequentare un laboratorio concernente laprogettazione; nel corso del III anno lo studente è tenuto a frequentare un laboratorioriguardante la gestione delle relazioni. La specificazione dei contenuti di tali attivitàlaboratoriali sarà successivamente definita dalla Facoltà.

Curriculum: Formatori

II anno di corso

CFU

- *720PC0 Questioni di Teologia speculativa e dogmatica- FVC438 Pedagogia degli adulti e del lavoro (M-PED/01) 10- FV0344 Storia dei processi formativi (M-PED/02) 5- FVC725 Metodologia della ricerca e della valutazione per

la formazione (M-PED/04) 10- FVC726 Psicologia dell’interazione con i media (M-PSI/01) 5

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- FVC729 Sociologia dell’educazione e della formazione (SPS/08) 5- FV0072 Estetica (M-FIL/04) 5- FVC444 Letteratura italiana moderna (L-FIL-LET/11) o 10

FV0131 Letteratura italiana contemporanea (L-FIL-LET/11)- FVC852 Laboratorio di Progettazione 1- Tirocinio (**) 5- Insegnamenti a libera scelta (°)

(**) Il tirocinio è distribuito sull’arco del secondo/terzo anno essendo però concepitocome percorso unitario, oggetto di un’unica convalida finale con il rilascio comples-sivo di 10 cfu.; eventuali casi particolari saranno oggetto di attenzione degli ufficiamministrativi.

Insegnamenti a libera scelta (°) 15Si propone agli studenti di acquisire i 15 cfu ripartendoli, indifferentemente al se-condo/terzo anno, fra un insegnamento annuale e uno semestrale.

III anno di corso(non attivato)

CFU

- Questioni di teologia morale e pratica- Pedagogia interculturale (M-PED/01) 5- Didattica generale e tecnologie dell’educazione (M-PED/03) (*) 10- Sociologia economica e del lavoro (SPS/09) 5- Psicologia della formazione (M-PSI/06) 5- Storia del pensiero e delle istituzioni politiche moderne e

contemporanee (SPS/02) 5- Laboratorio 1- Tirocinio (**) 5- Insegnamenti a libera scelta (°)- Prova finale 3

(*) L’insegnamento si compone di due moduli semestrali con esame unico finale.(**) Il tirocinio è distribuito sull’arco del secondo/terzo anno essendo però concepitocome percorso unitario, oggetto di un’unica convalida finale con il rilascio comples-sivo di 10 cfu.; eventuali casi particolari saranno oggetto di attenzione degli ufficiamministrativi.

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Insegnamenti a libera scelta (°) 15Si propone agli studenti di acquisire i 15 cfu ripartendoli, indifferentemente al se-condo/terzo anno, fra un insegnamento annuale e uno semestrale.Per l’a.a. 2010/11 la Facoltà segnala all’attenzione degli studenti:- FV0355 Storia dell’educazione (M-PED/02) 5

Nel corso del II anno lo studente è tenuto a frequentare un laboratorio concernente laprogettazione; nel corso del III anno lo studente è tenuto a frequentare un laboratorioriguardante la gestione delle relazioni. La specificazione dei contenuti di tali attivitàlaboratoriali sarà successivamente definita dalla Facoltà.

Dopo la laurea

Il corso di laurea intende formare le seguenti figure professionali:- educatore nei servizi socio-educativi;- consulente dei servizi educativi in ambito cooperativo;- educatore di comunità;- animatore di gruppi;- consulente pedagogico nei consultori e altre realtà territoriali;- educatore di micronido, asilo nido e di comunità per l’infanzia;- educatore per l’infanzia nei reparti pediatrici;- educatore e animatore di ludoteche;- tutor e assistente d’aula;- formatore junior nelle imprese, nei servizi, nella pubblica amministrazione;- valutatore di processi e di progetti di formazione.Le competenze dell’educatore e del formatore trovano applicazione in molteplici am-biti e settori di riferimento: istituzioni scolastiche, enti pubblici e privati, imprese eaziende, enti o istituzioni per l’educazione e la formazione di minori e adulti, centridi promozione culturale pubblici e privati, organizzazione del settore no-profit, as-sociazioni professionali, centri per l’impiego.

NotaIn merito al reclutamento del personale docente nelle scuole secondarie di primo edi secondo grado, si fa presente che al termine dell’anno accademico 2008/2009 sisono concluse le attività della Scuola di Specializzazione per l’Insegnamento Secon-dario (S.S.I.S.).Le nuove modalità per il reclutamento del personale docente nelle scuole secondariesaranno stabilite dall’Autorità Ministeriale competente.

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L’OFFERTA FORMATIvA DOPO LA LAUREA TRIENNALE

Laurea Magistrale in Progettazione pedagogica nei servizi per minori

Negli ultimi anni hanno assunto contorni più definiti le politiche socio-educative peri minori, soprattutto attraverso la spinta offerta dalla legge 285/97.La promozione e la prevenzione educativa, il sostegno all’infanzia, alla preadole-scenza e all’adolescenza rappresentano ormai un campo ben definito del lavoro edu-cativo, con servizi e metodologiche specifiche, con diversificazioni in rapporto allediverse legislazioni territoriali.I territori lombardo, piemontese ed emiliano da diversi anni investono nel potenzia-mento dell’offerta e della rete educativa a sostegno dei minori. Ne è un esempio moltochiaro la Legge regionale 14 del 28 luglio 2008 promulgata dalla Regione EmiliaRomagna con il titolo “Norme in materia di politiche per le giovani generazioni”.Difronte ad una società che organizza in modo sempre più forte una pluralità di servizieducativi per l’infanzia e l’adolescenza vi è bisogno di formare persone specializzatecapaci di progettare, gestire, innovare continuamente questi servizi.Per questo, dall’anno accademico 2009-2010 la Facoltà propone nella sede di Pia-cenza un corso di Laurea Magistrale in Progettazione Pedagogica nei Servizi per Mi-nori.Il percorso formativo della presente LM mira a formare figure professionali compe-tenti nella lettura dei bisogni, delle risorse e dei contesti di vita dei minori: operatoricapaci di lavorare in una logica “di sistema” o “di rete” per sviluppare un’efficaceintegrazione degli interventi in continuo dialogo con il territorio.Alla formazione di questo profilo concorrono principalmente competenze pedagogi-che, psicologiche, sociologiche giuridiche, storiche, filosofiche, che insieme delinea-no una figura professionale che abbia: alte competenze teoriche e pratiche nel campodelle scienze dell’educazione, segnatamente nel campo socio-educativo dei minori;ampie conoscenze relative all’infanzia e ai giovani, approfondite conoscenze dei bi-sogni dei minori e del loro sviluppo psicologico; avanzate conoscenze dei processidi cambiamento sociale (l’immigrazione e le nuove fragilità familiari) e della recentelegislazione nazionale e regionale; conoscenza dell’evoluzione della storia della fa-miglia e dell’infanzia e dei processi educativi; capacità critica di valutare i contestifamiliari, sociali e individuali e di approntare strategie d’intervento educativo; pa-dronanza delle più attuali tendenze della ricerca intorno ai temi del sistema formativointegrato, del coordinamento dei servizi socio-educativi, della metodologia della pro-gettazione educativa; sicura padronanza delle metodologie per interventi di educa-zione, formazione, prevenzione e tutela dei minori in situazioni di difficoltà(abbandono, ospedalizzazione, rischio di marginalità); competenze specialistiche nel-la conduzione e gestione di ludoteche, asili nido, luoghi di aggregazione e formazionegiovanile; abilità a mediare i conflitti e a operare in una logica di rete tra servizi so-

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cio-educativi per minori; competenze specialistiche per la progettazione pedagogicae il coordinamento di servizi socio-educativi per minori, anche in una logica di lavorodi team, con compiti di supervisione e programmazione; capacità di usare in formascritta e orale la lingua inglese; buona conoscenza dei principali strumenti informaticie della comunicazione telematica, con particolare riferimento all’ambito della ricercaeducativa. Oltre agli insegnamenti erogati secondo la didattica tradizionali frontale eon-line, il percorso è accompagnato da attività formative laboratori ali e di tirocinio.Sono richieste conoscenze nei seguenti ambiti: pedagogico, psicologico e sociologi-co.Il possesso di una laurea triennale della classe 19 (corrispondente alla ex classe 18Scienze dell’Educazione e della Formazione) è requisito preferenziale di ammissio-ne.

PIANO DI STUDI

I anno di corso

CFU

- *74PC0 Teologia (corso seminariale)- Rhb146 Pedagogia dell’infanzia e dell’adolescenza (M-PED/01) 10- Rhb147 Psicologia dello sviluppo atipico:

prevenzione e intervento (M-PSI/04) 10- Rhb148 Metodi e tecniche dell’intervento educativo con i

minori (M-PED/03) 10- Rhb149 Esperienza estetica nella formazione dei minori

(M-FIL/04) o 5Rh1716 Psicologia sociale della famiglia (M-PSI/05)

- Rhb150 Storia della famiglia e dell’infanzia (M-STO/04) 5- Rhb151 Minori e giustizia (IUS/01) 5- RhA098 ICT e società dell’informazione II 3- Rhb152 Lingua inglese (livello avanzato) 2- Rh1206 Tirocinio 3- Rhb153 Laboratorio (Diritto minorile) 1- Un corso a scelta dello studente (°) 5

II anno di corso

CFU

- RhC732 Sociologia delle relazioni familiari e

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comunitarie (SPS/08) 10- RhC733 Storia dell’educazione giovanile (M-PED/02) 10- RhC095 Pedagogia del sistema formativo nei servizi per i

minori (M-PED/01) 5- Rh1472 Metodologia della progettazione educativa (M-PED/04) 5- Un corso a scelta dello studente (°) 5- RhC731 Laboratorio (Sostegno educativo a minori e famiglie) 1- RhC373 Tirocinio 5- Prova finale 20

Avvertenze per gli insegnamenti a libera scelta (°)

In vista della scelta cui gli studenti sono chiamati per integrare il loro piano deglistudi, si segnala la possibilità di arricchimento dell’itinerario formativo rappresentatadagli insegnamenti già inseriti come opzionali nello schema didattico del corso dilaurea e non ancora scelti in precedenza dallo studente, senza che ciò precluda la li-bertà di attingere ai corsi a libera scelta proposti dalla Facoltà.Oltre che nell’ambito dei semestri già offerti in opzione, la Facoltà consiglia di sce-gliere a prescindere dall’anno di corso i due corsi liberi tra:

- Rh6073 Pedagogia dell’integrazione (M-PED/03) 5- Rhb154 Media e culture dell’infanzia (SPS/08) 5

Dopo la laurea

I laureati della classe 50 possono trovare occupazione nell’ambito delle seguenti pro-fessioni: consulente pedagogico per progetti di ricerca e interventi sui minori, coor-dinatore pedagogico di servizi educativi e formativi; pedagogista responsabile diservizi nel campo della prevenzione del disagio e della marginalità; progettista di in-terventi socio-educativi e formativi; dirigente nell’ambito di istituzioni, servizi e or-ganizzazioni educative e formative.

CORSI DI STUDIO ANTECEDENTI IL NUOvO ORDINAMENTO

(D.M. 509/99)

Le norme e i piani di studio che seguono riguardano gli studenti che si sono imma-tricolati nell’a.a. 2008/2009 e antecedenti e che prendono iscrizione nell’a.a.2010/2011 al corso di studio di laurea triennale facente riferimento all’ordinamentoprevigente (corsi di studio afferenti alle classi individuate ai sensi del Decreto Mini-steriale 509/99). Perciò viene riprodotto di seguito il piano di studio (con piccole va-riazioni) dell’a.a. 2008/2009.

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Per ogni altra eventuale informazione qui non contenuta si consultino le guide deglianni accademici precedenti.I primi due anni del corso della laurea triennale dall’a.a. 2010/2011 non sono più at-tivati.

LAUREE TRIENNALI

Laurea in Scienze dell’educazione e dei processi formativi

In continuità con la costante attenzione alle tematiche educative e formative, la Fa-coltà di Scienze della Formazione propone, presso le sedi di Piacenza e brescia, ilCorso di Laurea in Scienze dell’educazione e dei processi formativi, che afferiscealla classe 18 (Scienze dell’educazione e della formazione).Costituiscono obiettivi formativi qualificanti il corso di laurea in Scienze dell’edu-cazione e dei processi formativi, le seguenti competenze, conoscenze e abilità: - competenze nelle dimensioni fondamentali delle scienze dell’educazione e della

formazione (teoretica, didattica, storico-culturale, di ricerca, pratico-applicativa);- competenze nelle problematiche pedagogico-educative; - capacità di attuare e verificare progetti educativi;- competenze nelle problematiche pedagogico-educative relative all’infanzia;- capacità di impostare, in ambito profit e no-profit, le varie fasi del processo for-

mativo (analisi dei bisogni, planning della formazione, progettazione di percorsiformativi e valutazione degli esiti) con riferimento anche alle problematiche in-terculturali;

- capacità di progettare, gestire e migliorare i processi formativi attraverso e dentroi media.

Il piano degli studi prevede un primo anno comune – che si propone di fornire aglistudenti una preparazione nelle dimensioni fondamentali delle scienze dell’educa-zione (teoretica, didattica, storico-culturale, di ricerca, pratico-applicativa) tenendoconto anche di discipline, come per esempio la filosofia, la storia, la psicologia e lasociologia – e, a partire dal secondo anno, tre curricula di studio specifici:- il primo curriculum – Educatore professionale nei servizi alla persona – pre-

para esperti che siano in grado di progettare e di svolgere attività educative neivari servizi alla persona, in riferimento a una molteplicità di campi applicativipossibili (animazione, famiglia, intercultura, disagio, handicap e disabilità, mar-ginalità e devianza);

- il secondo curriculum – Educazione dell’infanzia – prepara esperti che operinonelle strutture pubbliche e private (nidi, micronidi, ludoteche, ospedali) per l’edu-cazione della prima infanzia (0-3 anni);

- il terzo curriculum – Scienze dei processi formativi – prepara esperti nella pro-gettazione e gestione dello sviluppo organizzativo e delle attività formative nel-

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l’impresa e nel terzo settore. Tutti e tre i curricula prevedono la presenza di laboratori che consentono di rendereoperative le competenze acquisite e tirocini nelle strutture e nei servizi che favori-scono la sperimentazione in contesto delle pratiche professionali.Per il conseguimento della laurea di durata triennale sono necessari 180 crediti for-mativi universitari (CFU) che si acquisiscono di norma nella misura di 60 ogni annocon prove di valutazione sia per gli insegnamenti sia per le altre forme didattiche in-tegrative.Ad ogni esame viene attribuito un certo numero di crediti, uguale per tutti gli studentie un voto (espresso in trentesimi) che varia a seconda del livello di preparazione.gli studenti immatricolati, oltre agli esami previsti dal piano di studio, devono supe-rare tre annualità (di 36 ore ciascuno) di insegnamento di Introduzione alla Teologia,da svolgersi nei tre anni di corso, che sono peculiari della nostra Università. gli studenti immatricolati negli anni accademici precedenti, oltre agli esami previstidal piano di studi, devono superare due annualità di insegnamento di Introduzionealla Teologia, previste al I e II anno di corso, che sono peculiari della nostra Univer-sità.Nell’ a.a. 2010/11 è attivato il terzo anno.

PIANI DI STUDIO

I anno di corsocomune a tutti i curricula

(non attivato)

CFU

- Introduzione alla Teologia I- FU8128 Pedagogia generale e della comunicazione (M-PED/01) o 8

FU8232 Pedagogia dei processi formativi (M-PED/01)- FU3826 Storia della pedagogia e dell’educazione (M-PED/02) 8- FU0129 Letteratura italiana (L-FIL-LET/10) o 8

FU0131 Letteratura italiana contemporanea (L-FIL-LET/11)- FU0382 Storia moderna (M-STO/02) o 8

FU0342 Storia contemporanea (M-STO/04)- FU0080 Filosofia morale (M-FIL/03) o 8

FU0083 Filosofia teoretica (M-FIL/01)- FU3825 Fondamenti e metodi della sociologia (SPS/07) (*) 4+4

I Modulo (Sociologia)II Modulo (Metodologia)

- FU0289 Psicologia del ciclo di vita (M-PSI/04) oFU0296 Psicologia delle interazioni sociali (M-PSI/05) 8

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- Prima lingua straniera (SELdA) 4FU0665 Lingua IngleseFU0664 Lingua FranceseFU0672 Lingua TedescaFU0671 Lingua Spagnola

(*) L’insegnamento si compone di due moduli semestrali con esame unico finale.

Curriculum per Educatore professionale nei servizi alla persona

II anno di corso(non attivato)

CFU

- Introduzione alla Teologia II- FU0274 Pedagogia sociale (M-PED/01) o 8

FU1403 Educazione degli adulti (M-PED/01)- FU3850 Pedagogia della marginalità e dell’integrazione

(M-PED/03) 8- FU2192 Storia del pensiero e delle istituzioni politiche moderne

e contemporanee (SPS/02) o 4FU0806 Storia del corpo e del comportamento (M-STO/04) oFU0814 Storia del lavoro e delle professioni (M-STO/04)

- FU0518 Estetica (M-FIL/04) 4- FU9546 Sociologia dell’educazione e della formazione (SPS/08) o 4

FU3879 Sociologia della comunicazione e dei processi associativi (SPS/08)

- FUA240 Antropologia culturale ed etnologia (M-DEA/01) 4- FU3851 Psicologia della relazione d’aiuto: aspetti clinici e contesti

(M-PSI/08) (*) 4+4I Modulo (Aspetti clinici)II Modulo (Contesti) o

FUA830 Psicologia della relazione d’aiuto: aspetti clinici + Psicologia della formazione (*)I Modulo (Aspetti clinici) (M-PSI/08) II Modulo (Psicologia della formazione) (M-PSI/06)

- FU1802 Elementi di diritto civile e penale della famiglia e dei minori (IUS/01) 4

- FUA099 ICT e società dell’informazione I 3- Attività formative a scelta dello studente 4

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- Seconda lingua straniera (SELdA) 3- Tirocinio 5- Laboratori 4

(*) L’insegnamento si compone di due moduli semestrali con esame unico finale.

III anno di corso

CFU

- *73PC0 Questioni di Teologia morale e pratica- FU3853 Metodologia del lavoro socio-educativo (M-PED/03) 4- FU1089 Metodologia della ricerca educativa (M-PED/04) 4- FU3854 Metodologia del lavoro di gruppo (M-PED/03) 4- FU3855 Sociologia dei servizi alla persona (SPS/09) o 4

FU3872 Sociologia dell’ambiente e del territorio (SPS/10)- FU8079 Sociologia del disagio e della devianza (SPS/12) 4- FU0711 Neuropsichiatria infantile (MED/39) 4- FU3857 Psicopatologia (M-PSI/08) o 4

FU1299 Psicologia della formazione (M-PSI/06) (**)- FU1245 Igiene generale e applicata (MED/42) 4- FU3858 Teatro d’animazione (L-ART/05) o 4

FU0471 Drammaturgia (L-ART/05)- Attività formative a scelta dello studente 4+2- FM1183 Tirocinio 6- Laboratori: 4

FM3658 Laboratorio di comunicazione non verbale e tecnichedi animazione espressiva

FM2203 Laboratorio di tecniche di osservazione della realtà educativaFM3660 Laboratorio di lavoro di reteFM9591 Laboratorio di integrazione sociale

- Prova finale 5

(**) Se non già scelto al secondo anno (modulo)

Curriculum per Educazione dell’infanzia

II anno di corso(non attivato)

CFU

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- Introduzione alla Teologia II- FU0270 Pedagogia della famiglia (M-PED/01) 8- FU0275 Pedagogia speciale (M-PED/03) o 4

FU8552 Pedagogia della differenza di genere (M-PED/01)- FU3860 Storia dell’educazione infantile (M-PED/02) o 4

FU4249 Storia della comunicazione educativa nella società di massa (M-PED/02)

- FU3861 Progettazione e organizzazione delle attività educative (M-PED/03) 4

- FU3862 Storia del pensiero politico e sociale (SPS/02) o 4FU0806 Storia del corpo e del comportamento (M-STO/04) oFU0814 Storia del lavoro e delle professioni (M-STO/04)

- FU0518 Estetica (M-FIL/04) 4- FU3864 Sociologia dell’infanzia e della famiglia (SPS/08) 8- FU0293 Psicologia dell’infanzia: modelli e applicazioni (M-PSI/04) 8- Attività formative a scelta dello studente 4- FUA099 ICT e società dell’informazione I 3- Seconda lingua straniera (SELdA) 3- Tirocinio 5- Laboratori 4

III anno di corso

CFU

- *73PC0 Questioni di Teologia morale e pratica- FU0643 Letteratura per l’infanzia (M-PED/02) 4- FU3865 Metodi e tecniche del gioco e dell’animazione (M-PED/03) 4- FU3866 Metodologia della sperimentazione educativa (M-PED/04) 4- FU8079 Sociologia del disagio e della devianza (SPS/12) 4- FU3855 Sociologia dei servizi alla persona (SPS/09) o 4

FU3872 Sociologia dell’ambiente e del territorio (SPS/10)- FU3868 Psicologia clinica dello sviluppo (M-PSI/08) 4- FU1802 Elementi di diritto civile e penale della famiglia e

dei minori (IUS/01) 4- FU3858 Teatro d’animazione (L-ART/05) o 4

FU0471 Drammaturgia (L-ART/05)- FU0711 Neuropsichiatria infantile (MED/39) 4- Attività formative a scelta dello studente 4+2- FM1183 Tirocinio 6- Laboratori: 4

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FM3658 Laboratorio di comunicazione non verbale e tecniche di animazione espressiva

FM2203 Laboratorio di tecniche di osservazione della realtà educativaFM3660 Laboratorio di lavoro di reteFM9591 Laboratorio di integrazione sociale

- Prova finale 5

Curriculum per Scienze dei processi formativi

II anno di corso(non attivato)

CFU

- Introduzione alla Teologia II- FU1403 Educazione degli adulti (M-PED/01) 8- FU8551 Didattica e tecnologie dell’istruzione (M-PED/03) 4- FU7584 Progettazione didattica (M-PED/03) 4- FU0806 Storia del corpo e del comportamento (M-STO/04) 4- FU0518 Estetica (M-FIL/04) 4- FU3878 Sociologia della formazione (SPS/08) 4- FU3879 Sociologia della comunicazione e dei processi

associativi (SPS/08) 4- FU8552 Pedagogia della differenza di genere (M-PED/01) 4- FU3872 Sociologia dell’ambiente e del territorio (SPS/10) 4- FU1299 Psicologia della formazione (M-PSI/06) 4- FU0762 Psicologia dell’interazione con i media (M-PSI/01) 4- FUA099 ICT e società dell’informazione I 3- Attività formative a scelta dello studente 4- Seconda lingua straniera (SELdA) 3- Tirocinio 4- Laboratorio 2

III anno di corso

CFU

- *73PC0 Questioni di Teologia morale e pratica- FU4249 Storia della comunicazione educativa nella

società di massa (M-PED/02) 4- FU3885 Metodologia della ricerca nei processi formativi

(M-PED/04) 4

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- FU8554 Tecnologie per l’integrazione formativa (M-PED/03) 4- FU8138 Metodi di monitoraggio e valutazione

della formazione (M-PED/04) 4- FU0797 Sociologia economica (SPS/09) 4- FU0814 Storia del lavoro e delle professioni (M-STO/04) 4- FU8139 Diritto pubblico con elementi di diritto del lavoro (IUS/09) 4- FU3887 Economia dei sistemi e dei processi formativi (SECS-P/06) 4- FU3858 Teatro d’animazione (L-ART/05) 4- FU8245 Metodologia dei processi formativi (M-PED/03) 4- Attività formative a scelta dello studente 4+1- FO2991 Tirocinio 4- Laboratori: 2

FM3658 Comunicazione non verbale e tecniche di animazioneespressiva

FM3660 Lavoro di rete- Prova finale 5

Dopo la laurea

I laureati nel curriculum Educatore professionale nei servizi alla persona potrannooperare come educatori nei servizi socio-sanitari; consulenti dei servizi educativi incontesto cooperativo; educatori di comunità; animatori di gruppi; consulente peda-gogico nei consultori e in altre realtà territoriali; consulente per gli enti territorialinei servizi di appoggio all’educazione; professionisti dei processi di integrazione cul-turale scolastica e territoriale; assistente educatore per l’integrazione dell’handicape del disagio; educatore scolastico per i servizi del post-scuola.I laureati nel curriculum Educazione dell’infanzia potranno operare come educatoredi asilo nido e di comunità per l’infanzia, gestore e coordinatore pedagogico di mi-cronido; educatore dell’infanzia nei reparti pediatrici; educatore e animatore di lu-doteca.I laureati nel curriculum in Scienze dei processi formativi potranno operare comeprogettista di formazione; consulente delle organizzazioni per la formazione e deglienti per la formazione professionale; formatore nell’impresa, nei servizi, nella pub-blica amministrazione; consulente dei servizi formativi in contesto cooperativo e nelno profit; coordinatore di reti formali e informali; tutor d’aula; responsabile/operatoredel reclutamento del personale; esperto nei processi di valutazione.gli studenti in debito di esami dei Corsi di Laurea non più attivi (Scienze dell’Edu-cazione, Scienze dei Processi Formativi, Itinerario per Adulti) dall’a.a. 2008-09, pos-sono sostenere gli esami previsti dai loro precedenti piani di studio con i docentiindicati negli U.C. Point o presso la Segreteria Studenti.

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Dottorati di ricerca

Il Dottorato di ricerca è un titolo di studio valutabile nell’ambito della ricercascientifica. Per essere ammessi al corso di dottorato bisogna essere in possesso diuna laurea e superare un concorso consistente in una prova scritta e in un colloquio.La durata dei corsi di dottorato è di almeno tre anni accademici. Il dottorato si con-clude con la discussione di una dissertazione scritta. La Facoltà di Scienze della formazione aderisce ai seguenti dottorati di ricerca,afferenti alla Scuola di dottorato in Scienze della formazione, relativi al XXVI ci-clo:

Pedagogia (Education)

Sede amministrativa: Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.

Persona, sviluppo, apprendimento. Prospettive epistemologiche, teoriche ed

applicative

Sede amministrativa: Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.

Storia e letteratura dell’età moderna e contemporanea

Sede amministrativa: Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.

Per ulteriori informazioni rivolgersi all’Ufficio Dottorati di ricerca. L’ufficio assiste i dottorandi nelle varie fasi di svolgimento del dottorato con in-formazioni di carattere normativo, e dà il necessario supporto organizzativo per losvolgimento dei concorsi di ammissione e per lo svolgimento degli esami finali.

Orario di apertura al pubblico: lunedì, martedì, giovedì, venerdì: 9,00 - 12,15; mer-coledì: 14,00 - 17,00. Tel. 02/7234.2992. E-mail: [email protected].

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PROGRAMMI DEI CORSI

NUOvO ORDINAMENTO (D.M. 270/04)

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I) LAUREA TRIENNALE IN SCIENZE DELL’EDUCAZIONE E DELLAFORMAZIONE

1.- Antropologia Culturale ed EtnologiaPROF. ANTONELLA CAFORIO

OBIETTIVO DEL CORSO

Introduzione ai concetti, al metodo e agli sviluppi del pensiero antropologico.

PROGRAMMA DEL CORSO

La riflessione antropologica e il mondo tradizionale e moderno. Alcuni esempi del-l’indagine antropologica: lettura ed analisi di testi classici e contemporanei dell’an-tropologia.

BIBLIOGRAFIA

M. hARRIS, Antropologia culturale, Zanichelli, bologna, 1990 (ecc. i capp. 2-3-4-5).M. SEgALEN, Riti e rituali contemporanei, Il Mulino, bologna, 2000.A. VAN gENNEP, I riti di passaggio, bollati boringhieri, Torino, 2000.

DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni in aula; eventuali interventi in aula di esperti.

METODO DI VALUTAZIONE

Esami orali.

Il Prof. Antonella Caforio riceve gli studenti come da avviso affisso all’albo presso la Fa-coltà di Scienze della Formazione.

2.- EsteticaPROF. RObERTO DIODATO

OBIETTIVO DEL CORSO

Presentare un profilo sintetico di storia dell’estetica tale da far emergere le cate-gorie fondamentali della disciplina (arte, bellezza, immaginazione, gusto). Introdurre al problema dell’educazione estetica attraverso la lettura di un classi-co.

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PROGRAMMA DEL CORSO

- Elementi di storia dell’estetica.- Educazione estetica e formazione dell’uomo in Schiller.

BIBLIOGRAFIA

g. bOFFI-E. DE CARO-R. DIODATO, Percorsi di estetica. Arte, bellezza, immaginazione, Morcel-liana, brescia, 2009.

F. SChILLER, L’educazione estetica, a cura di g. Pinna, Aesthetica Edizioni, Palermo, 2005.

DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni in aula, eventuali seminari.

METODO DI VALUTAZIONE

Esame orale.

Il Prof. Roberto Diodato riceve gli studenti come da avviso affisso all’albo presso la Facoltàdi Scienze della Formazione.

3.- Filosofia MoralePROF. SILVANO PETROSINO

OBIETTIVO DEL CORSO

Intento del corso è quello di introdurre alle problematiche proprie della filosofiamorale attraverso un’analisi di alcuni concetti fondamentali relativi alla condottaumana.

PROGRAMMA DEL CORSO

Il corso è suddiviso in due parti: la parte istituzionale si concentrerà in particolaresui rapporti tra essere ed interesse, tra ragione e desiderio, tra moralità ed etica.La parte monografica metterà a tema il concetto di “sacrificio” con particolare at-tenzione alla pratica dello scambio economico e all’esperienza del dono.

BIBLIOGRAFIA

Appunti del corso.S. PETROSINO, Capovolgimenti. La casa non è una tana, l’economia non è il business, Jaca book,

Milano, 2007.S. PETROSINO, Il sacrificio sospeso, Jaca book, Milano, 2000.

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DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni in aula.

METODO DI VALUTAZIONE

Esame orale.

Il Prof. Silvano Petrosino riceve gli studenti come da avviso affisso all’albo presso la Fa-coltà di Scienze della Formazione.

4.- Letteratura Italiana ContemporaneaPROF. ENRICA MEZZETTA

OBIETTIVO DEL CORSO

Il corso intende avvicinare gli studenti alla comprensione e all’interpretazionecritica dei testi letterari del Novecento italiano, con particolare attenzione per le strut-ture metriche, retoriche e narratologiche degli stessi, nonché per i codici culturali evaloriali di cui essi si fanno portavoce. Il corso si propone altresì di stimolare gli stu-denti a vivere la letteratura come dialogo critico con gli autori, e le opere come stru-mento di scoperta dell’altro e di ri-scoperta di se stessi.

PROGRAMMA DEL CORSO

Modulo 1: Il personaggio-uomo e la ricerca di un ‘autore’.Dopo un’introduzione, in cui verranno forniti gli strumenti-base per l’interpretazionedei testi letterari, si proporrà una riflessione sulla ‘tipologia’ di personaggi protago-nisti delle opere narrative del Novecento, sia in rapporto a quelli ottocenteschi, siacome paradigmi della contemporaneità. Si rifletterà sul rapporto persona-personaggio,in chiave artistica ed esistenziale, attraverso la disamina di un testo teatrale di Piran-dello.

Modulo 2: La coscienza della modernità: Svevo e Pirandello.Le metodologie di analisi critica di un testo narrativo verranno applicate a un romanzodi Svevo e a uno di Pirandello, i cui personaggi sono esemplificativi della condizioneesistenziale dell’uomo contemporaneo.

Modulo 3: Letture poetiche novecentesche.Le metodologie di analisi critica di un testo poetico verranno applicate ad alcune li-riche di autori novecenteschi, che hanno saputo interpretare la sensibilità e le urgenzedella modernità.

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BIBLIOGRAFIA

Modulo 1TESTI:L. PIRANDELLO, Sei personaggi in cerca d’autore (edizione a scelta).

SAggI:g. DEbENEDETTI, Il personaggio-uomo nell’arte moderna, in Idem, Personaggi e destino, Milano,

Il Saggiatore, 1977, pp. 197-210. S. bATTAgLIA, Il personaggio in cerca d’autore, in Idem, Mitografia del personaggio, Napoli,

Liguori, 1991, pp. 465-487.h. gROSSER, Analisi metrica, retorica, narratologica, cap. III di Idem, Questioni e strumenti,

Principato, Milano, 2000 (o edizioni successive). Si tratta di un’opera non obbligatoria,ma consigliata come supporto all’analisi testuale.

N.b. A corso iniziato, i saggi indicati verranno raccolti in una dispensa, disponibile presso ilservizio fotoriproduzioni dell’Università.Appunti delle lezioni.

Modulo 2TESTI:I. SVEVO, La Coscienza di Zeno (edizione a scelta).L. PIRANDELLO, Il fu Mattia Pascal (edizione a scelta).

SAggI:b. STASI, Svevo, bologna, Il Mulino, 2009 (collana «Itinerari», serie «Profili di storia lettera-

ria»).M. POLACCO, Pirandello, bologna, Il Mulino, 2010 (collana «Itinerari», serie «Profili di storia

letteraria»): reperibile da autunno 2010.Appunti delle lezioni.

Modulo 3TESTI:L’elenco delle poesie da preparare sarà indicato a lezione e poi riportato su blackboard. I testitrattati verranno forniti in fotocopia dalla docente o raccolti in dispensa.

SAggI:Sarà richiesta la conoscenza delle opere e degli autori trattati a lezione, per cui sarà sufficienteuna buona antologia della letteratura italiana contemporanea o su un buon manuale delle scuolesuperiori.Appunti delle lezioni.

bibliografia aggiuntiva per i non frequentanti:

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Per il Modulo 1:I. CALVINO, I livelli della realtà in letteratura, in Idem, Una pietra sopra. Discorsi di letteratura

e società, Torino, Einaudi, 1980, pp. 310-323. N.b. Il saggio in questione è consultabile presso la biblioteca dell’Università e comunqueverrà inserito nella dispensa relativa al modulo 1 del corso.

Per il Modulo 2:La coscienza di Zeno e Il fu Mattia Pascal, in Il novecento. L’età della crisi, vol. IV di Lette-ratura italiana. Le opere, diretta da A. Asor Rosa, Torino, Einaudi, 1992-1996.N.b. L’opera è consultabile presso la biblioteca dell’Università.

Per il Modulo 3:Su una buona antologia della letteratura italiana contemporanea (o su un buon manuale dellescuole superiori) andranno studiati Umberto Saba, giuseppe Ungaretti ed Eugenio Montale,relativamente a: vita, opere, profilo letterario e poetica degli autori; tutte le poesie antologizzate,corredate da completa analisi testuale.

DIDATTICA DEL CORSO

Lezione frontale con lavoro di analisi testuale; lezione partecipata.

METODO DI VALUTAZIONE

Esame orale. In sede di esame si valuterà la conoscenza degli autori e delle tematiche af-frontate, ma anche il grado di conoscenza dei testi, quanto a strutture metriche, retoriche e nar-ratologiche, parafrasi (per le poesie), commento, interpretazione.

AVVERTENZE

Si consiglia la frequenza alle lezioni. I non frequentanti sono invitati a contattare la docente,qualora necessitino di consigli sulla scelta dell’antologia relativa al modulo 3.

È obbligatorio presentarsi agli esami con tutti i testi e i saggi indicati in programma.

Il Prof. Enrica Mezzetta riceve gli studenti presso lo studio della Facoltà di Scienze dellaFormazione durante i periodi di lezione, prima e dopo le lezioni; in periodo di esami, nellesedi di esami; altri ricevimenti previo appuntamento ([email protected]).

5.- Letteratura Italiana ModernaPROF. PIERANTONIO FRARE

OBIETTIVO DEL CORSO

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Obiettivi formativi generali:- educare alla responsabilità educativa della parola;- riflettere sulle potenzialità formative insite nei testi letterari;- aiutare a riconoscere nel testo letterario il modello di vero dialogo con l’altro da

sé, basato sul rispetto ermeneutico e non sulla sopraffazione. Obiettivi disciplinari specifici:- fornire agli studenti le competenze tecniche necessarie alla comprensione e alla

interpretazione dei testi letterari italiani;- educare al riconoscimento della complessità di livelli e di significati messi in gio-

co dal testo letterario;- fornire le conoscenze e gli strumenti necessari per riflettere sul rapporto tra lette-

ratura e scienze umane.

PROGRAMMA DEL CORSO

MODULO 1. IL POTERE DELLA PAROLA

- La parola che fa muovere: Dante Alighieri, Inferno I e II.- La parola che impedisce: la storia di gertrude: Manzoni, I Promessi sposi, capp.

9 e 10.- La parola come modello interpretativo dell’assurdo: Primo Levi, Se questo è un

uomo, Einaudi, Torino, cap. Il canto di Ulisse.

MODULO 2. ALLA RICERCA DELLA FELICITÀ: I CASI DI LEOPARDI E DI MONTALE

- “Quella infinità felicità”: i Canti di Leopardi.- Tra male di vivere e felicità: gli Ossi di seppia di Montale.

BIBLIOGRAFIA

TESTI

D. ALIghIERI, Commedia: Inf. I, II, V (edizione consigliata: Divina Commedia a cura di A. M.Chiavacci Leonardi, Milano, Mondadori, 1991), con conoscenza approfondita della strut-tura dell’opera.

A. MANZONI, I promessi sposi, (edizione consigliata: I promessi sposi. Storia della colonna in-fame, a cura di S. Nigro e E. Paccagnini, Milano, Mondadori, 2002), con conoscenza ap-profondita della trama dell’opera.

P. LEVI, Se questo è un uomo, a cura di S. brenna, E. Morosini, Einaudi scuola, Torino, 2010(lettura integrale).

g. LEOPARDI, Canti, a cura di F. gavazzeni, Milano, Rizzoli (bUR), 1998.E. MONTALE, Ossi di seppia, a cura di P. Cataldi, F. D’Améry, Milano,Mondadori, 2003.(i testi di Leopardi e Montale da portare all’esame saranno quelli effettivamente trattati a le-zione; degli altri è richiesta solo la lettura). SAggI

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P. FRARE, Il potere della parola. Dante, Levi, Manzoni, Novara, Interlinea, 2011.g. LEDDA, Dante, Roma, Carocci, 2002, pp. 49-141. P. FRARE, Un ‘auto da fé’ di Eugenio Montale: «Mediterraneo», «Testo», 33, XVII (gen.-giu.

1997), pp. 76-102 (scaricabile dal sito www.pierantoniofrare.it).

DIDATTICA DEL CORSO

Lezione frontale e lezione partecipata; intervento di esperti esterni.

METODO DI VALUTAZIONE

Esami orali. In sede di esame si valuterà la conoscenza della bibliografia e, soprattutto, ilgrado di conoscenza dei testi: strutture metriche e retoriche, versione letterale, parafrasi, com-mento, interpretazione.

Il Prof. Pierantonio Frare riceve gli studenti, in periodo di lezione, prima e dopo le lezioni.In periodo di esami, nelle sedi d’esami e previo appuntamento tramite posta elettronica ([email protected]). Altre informazioni sono disponibili al sito www.pierantoniofrare.it.

6.- Metodologia della Ricerca e della valutazione per la FormazionePROF. PIERO CATTANEO

OBIETTIVO DEL CORSO

Il corso si pone gli obiettivi di promuovere e di sviluppare conoscenze ed abilitàmetodologiche nella progettazione e nella conduzione di attività di ricerca nel campodella formazione e di procedere a modalità di monitoraggio e di valutazione dei pro-cessi e dei risultati formativi. Il corso intende proporre l’analisi di rapporti di ricercarelative ad esperienze significative rispetto alla specificità del corso di laurea.

PROGRAMMA DEL CORSO

I presupposti teorici relativi a tre metodi di ricerca: ricerca sperimentale, ricerca azio-ne, ricerca valutativa; analogie e differenze tra i diversi tipi di ricerca; strumenti spe-cifici di valutazione e di monitoraggio di situazioni formative; esempi di applicazionedei vari tipi di ricerca.

BIBLIOGRAFIA

R. VIgANò, Pedagogia e Sperimentazione. Metodi e Strumenti per la ricerca educativa, Vita ePensiero, Milano, 2006.

A. bObbIO-C. SCURATI (a cura di), Ricerca pedagogica e innovazione educativa. Strutture linguaggiesperienze, Armando editore, Roma, 2008.

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DIDATTICA DEL CORSO

Lo svolgimento del corso si articolerà alternando lezioni in aula con attività seminariali digruppo.

METODO DI VALUTAZIONE

Si procederà mediante due prove scritte intermedie ed un esame orale finale e la presenta-zione di una riflessione elaborata dallo studente (da solo o in gruppo) su un’esperienza di ri-cerca proposta dal docente.

AVVERTENZE

L’esame si articolerà in due parti:a) Colloquio sulle tematiche affrontate durante il corso.b) Presentazione e discussione sulla riflessione relativa ad una esperienza.

Il Prof. Piero Cattaneo riceve gli studenti al termine delle lezioni o previo appuntamentoscrivendo all’indirizzo mail: [email protected].

7.- Metodologia della Ricerca EducativaPROF. CRISTINA LISIMbERTI

OBIETTIVO DEL CORSO

Conoscere i temi, i problemi e le caratteristiche principali della metodologia dellaprogettazione educativa. Acquisire e saper utilizzare correttamente i concetti fondamentali, il linguaggiospecifico, le competenze metodologiche e tecniche della ricerca educativa.

PROGRAMMA DEL CORSO

Il corso prende in esame la struttura fondamentale e gli aspetti metodologici e stru-mentali del percorso di ricerca, analizzando le fasi che compongono il processo diricerca anche in virtù della disanima di un’indagine esemplificativa.

BIBLIOGRAFIA

R. VIgANò, Pedagogia e sperimentazione, 2a ed., Vita e Pensiero, Milano, 2002.C. LISIMbERTI, L’identità professionale come progetto. Una ricerca su insegnanti e formazione,

Vita e Pensiero, Milano, 2006.Materiali messi a disposiizone nel corso delle lezioni.

DIDATTICA DEL CORSO

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Il corso prevede l’impiego, in maniera integrata, di metodi didattici complementari.Le lezioni in aula saranno integrate dall’impiego dell’aula virtuale e dall’apertura di un

corrispondente corso sulla piattaforma informatica blackboard, con il ricorso alle varie risorsedell’insegnamento a distanza. Il materiale didattico utilizzato nel corso delle lezioni sarà messoa disposizione degli studenti su tale piattaforma.

Alle lezioni frontali saranno complementari momenti esercitativi.

METODO DI VALUTAZIONE

Esame finale in forma scritta.

AVVERTENZE

gli studenti sono tenuti a consultare regolarmente gli strumenti informativi utilizzati peril corso (aula virtuale e piattaforma informatica blackboard), ove saranno di volta in volta co-municati avvisi ed aggiornamenti.

Il Prof. Cristina Lisimberti riceve gli studenti come da avviso affisso all’albo presso la Fa-coltà di Scienze della Formazione.

8.- Metodologia della Sperimentazione EducativaPROF. PIERO CATTANEO

OBIETTIVO DEL CORSO

Conoscere i temi, i problemi e le caratteristiche della metodologia della speri-mentazione educativa. Acquisire e saper utilizzare correttamente i concetti fondamentali, il linguaggiospecifico, le competenze metodologiche e tecniche della sperimentazione educativa,con particolare riferimento agli strumenti della ricerca.

PROGRAMMA DEL CORSO

Cambiamento, innovazione, sperimentazione nei sistemi scolastici e formativi.La ricerca sperimentale in campo educativo: aspetti teorici e indicazioni metodolo-giche.La ricerca-azione: specificità e differenze teoriche e metodologiche con altre modalitàdi ricerca.La ricerca valutativa in campo educativo: analogie e differenze con la ricerca speri-mentale e la ricerca-azione.

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BIBLIOGRAFIA

R. VIgANò, Pedagogia e Sperimentazione – Metodi e strumenti per la ricerca educativa, Ed.Vita e Pensiero, Milano, 2004.

D. SILVERMAN, Come fare ricerca qualitativa, Carocci Editore, Roma, 2002.

DIDATTICA DEL CORSO

Lo svolgimento del corso prevede l’integrazione delle lezioni con l’analisi di esempi e dicasi tratti da esperienze di ricerche sperimentali.

METODO DI VALUTAZIONE

Durante il corso verranno proposte delle esercitazioni scritte i cui esiti concorreranno allavalutazione finale.

Il Prof. Piero Cattaneo riceve gli studenti al termine delle lezioni o previo appuntamentoscrivendo all’indirizzo mail: [email protected].

9.- Pedagogia degli Adulti e del LavoroPROF. ELENA ZANFRONI

OBIETTIVO DEL CORSO

Il corso si propone di enucleare i nodi problematici dell’educazione degli adulti,nell’ambito delle scienze dell’educazione, con riferimento al contesto storico ed isti-tuzionale in cui la disciplina si è sviluppata, sia in ambito italiano, sia in ambito eu-ropeo e mondiale e ai suoi attuali campi di indagine: famiglia, territorio e lavoro.

PROGRAMMA DEL CORSO

Il programma affronta:- la problematicità del concetto di adulto e della sua educazione in relazione alle

principali teorie dello sviluppo umano e dell’apprendimento;- l’approccio metodologico dell’educazione degli adulti: il metodo biografico e del-

le storie di vita, il metodo dell’animazione socio-culturale, il metodo del bilanciodelle Competenze;

- particolare attenzione sarà rivolta al lavoro come campo di ricerca e di interventodell’educazione degli adulti e alle problematiche educative ad esso connesse.

BIBLIOGRAFIA

La bibliografia verrà comunicata all’inizio del corso.

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DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni in aula.

METODO DI VALUTAZIONE

Esami scritti e/o orali – eventuali progetti o lavori pratici per i frequentanti.

Il Prof. Elena Zanfroni riceve gli studenti, durante il periodo delle lezioni, presso la palaz-zina della Facoltà di Scienze della Formazione, studio 751. Verranno comunicati successiva-mente giorni e orari di ricevimento.

Per eventuali variazioni consultare anche la pagina web della docente nel sito www.uni-cattolica.it.

10.- Pedagogia della FamigliaPROF. VANNA IORI

OBIETTIVO DEL CORSO

Fornire i fondamenti scientifici della pedagogia familiare e indicare le principaliquestioni delle trasformazioni sociali ed educative in atto nella famiglia.

PROGRAMMA DEL CORSO

Dopo aver delineato i fondamenti della pedagogia della famiglia, si approfondirannole principali trasformazioni in atto e le nuove fragilità familiari. Attraverso l’analisidelle modalità di rappresentazione delle relazioni educative nella fiction televisiva enel cinema, si esamineranno le dinamiche genitori-figli, con particolare attenzionealla situazione dei figli nelle famiglie separate e ricostituite. Tutti i temi saranno svi-luppati mediante l’utilizzo di strumenti audiovisivi e di esercitazioni.

BIBLIOGRAFIA

V. IORI, Pedagogia della famiglia, (Dispensa introduttiva recuperabile in copisteria).V. IORI, Separazioni e nuove famiglie: l’educazione dei figli, Raffaello Cortina, Milano, 2006.V. IORI–M. RAMPAZI, Nuove fragilità e lavoro di cura, Unicopli, Milano, 2008.La rappresentazione della famiglia nella fiction e nel cinema di V. Iori e A. Augelli (prossimapubblicazione: sarà fornita l’indicazione bibliografica esatta).

DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni in aula ed esercitazioni, utilizzo di strumenti multimediali e della piattaformablackboard.

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METODO DI VALUTAZIONE

Esami orali.

Il Prof. Vanna Iori riceve gli studenti il mercoledì alle 11,30 presso la Facoltà di Scienzedella Formazione. Eventuali altri orari possono essere concordati previo appuntamento([email protected]).

11.- Pedagogia delle Relazioni EducativePROF. DANIELE bRUZZONE

OBIETTIVO DEL CORSO

Obiettivo del corso è l’acquisizione dei principi teorici e metodologici del lavoropedagogico, con particolare riferimento all’essenza e alle forme della relazione edu-cativa, secondo una prospettiva fenomenologico-esistenziale.

PROGRAMMA DEL CORSO

I PARTE

La pedagogia come sapere dell’educazione e della formazione.La cura educativa: il dispositivo pedagogico e la relazione interpersonale.È previsto un ciclo di lezioni su “Cinema e pedagogia” dedicato all’analisi di alcunifilm su temi educativi.

II PARTE

La relazione efficace nella promozione del cambiamento: l’approccio centrato sullapersona di Carl R. Rogers.Relazioni educative e progetto di sé: l’analisi esistenziale di Viktor E. Frankl.

BIBLIOGRAFIA

C. PALMIERI-g. PRADA, Non di sola relazione. Per una cura del processo educativo, Mimesis,Milano, 2008.

D. bRUZZONE, Carl Rogers: la relazione efficace nella psicoterapia e nel lavoro educativo, Ca-rocci, Roma, 2007.

D. bRUZZONE, Ricerca di senso e cura dell’esistenza, Erickson, Trento, 2007.gli studenti impossibilitati a frequentare le lezioni possono concordare con il docente un pro-gramma individualizzato.

DIDATTICA DEL CORSO

Lo svolgimento del corso si articolerà alternando lezioni in aula con attività seminariali di

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gruppo.

METODO DI VALUTAZIONE

Prova scritta intermedia (facoltativa) ed esame orale finale.

Il Prof. Daniele bruzzone riceve gli studenti il mercoledì alle ore 11,30 o su appuntamen-to.

12.- Pedagogia GeneralePROF. VANNA IORI

OBIETTIVO DEL CORSO

Fornire i fondamenti delle competenze pedagogiche con uno specifico approfon-dimento riguardante i vissuti e le tematiche della vita emotiva.

PROGRAMMA DEL CORSO

Dopo aver delineato i concetti basilari e le questioni di principale rilevanza pedago-gica nelle relazioni educative, verranno approfonditi gli aspetti relativi alla dimen-sione emotiva nei processi formativi e nei diversi contesti di lavoro, con particolareriferimento alle professioni della cura educativa. Tutti gli argomenti saranno trattati con l’ausilio di sequenze filmiche ed esercitazio-ni.

BIBLIOGRAFIA

V. IORI (a cura di), Il sapere dei sentimenti. Fenomenologia e formazione, Franco Angeli, Milano,2009.

b. ROSSI, Lavoro e vita emotiva, Franco Angeli, Milano, 2010 (in corso di stampa).D. gOLEMAN, La natura dell’intelligenza emotiva, bUR, Milano, 2009.Il corso si completa con una dispensa sui fondamenti della pedagogia reperibile in copisteriao in blackboard.

DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni in aula, esercitazioni pratiche di tipo laboratoriale, utilizzo di film e della piatta-forma blackboard.

METODO DI VALUTAZIONE

Esami orali.

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Il Prof. Vanna Iori riceve gli studenti il mercoledì alle 11,30 presso la Facoltà di Scienzedella Formazione. Eventuali altri orari possono essere concordati previo appuntamento([email protected]).

13.- Pedagogia SocialePROF. ELISAbETTA MUSI

OBIETTIVO DEL CORSO

Individuare priorità educative, competenze e strumenti professionali per orientarsinel lavoro pedagogico in tempo di crisi.

PROGRAMMA DEL CORSO

Il corso intende fornire alcune coordinate per comprendere la complessità contem-poranea:- senso e complessità del lavoro educativo nei contesti formali e informali: la scuo-

la, il gruppo dei pari, la realtà virtuale, il lavoro, la strada;- l’identi-kit (= “kit” identitario) del “buon” educatore;- il valore educativo della parola;- metodologie e strumenti per il lavoro sociale, a partire dal potere di cambiamento

esercitato dalla parola orale e dalla parola scritta;- competenze educative attorno alla parola: ascolto, narrazione, descrizione, con-

versazione.

BIBLIOGRAFIA

Un testo a scelta tra i seguentiS. TRAMMA, L’educatore imperfetto. Senso e complessità del lavoro educativo, Carocci, Roma,

2008. S. TRAMMA, Educazione e modernità, Carocci, Roma, 2005. Inoltre (obbligatoriamente)E. MUSI, Oralità e cura (in preparazione).E. MANCINO (a cura di), Il futuro della scrittura. Dialoghi, visioni, contesti, Unicopli, Milano,

2010. Per le esercitazioni in aula verrà utilizzato il volume di V. IORI (a cura di), Quaderno della vita emotiva. Strumenti per il lavoro di cura, Angeli, Milano,

2009.

DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni in aula, utilizzo di materiale multimediale ed esercitazioni. In particolare caratte-rizzeranno il percorso la visione e la discussione di alcuni frammenti filmici e l’utilizzo del

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diario di bordo con una raccolta di esercitazioni scritte che verrà consegnato all’inizio dell’an-no.

METODO DI VALUTAZIONE

Esami orali.

Il Prof. Elisabetta Musi riceve gli studenti dopo le lezioni presso la Facoltà di Scienze dellaFormazione nello studio n. 760 oppure su appuntamento: 349 3525869; [email protected].

14.- Psicologia dell’Infanzia: Modelli e ApplicazioniPROF. LETIZIA CARRUbbA

OBIETTIVO DEL CORSO

Il corso si propone di accostare gli studenti alla conoscenza e all’approfondimentodei principali modelli esplicativi dello sviluppo psichico infantile. Verranno presentati gli aspetti relazionali, contestuali e culturali implicati nellosviluppo delle abilità psicologiche nel corso dei primi anni di vita.

PROGRAMMA DEL CORSO

- Problematiche teoriche e metodologiche della psicologia dell’infanzia.- Concezioni dello sviluppo: Vygotskij, Piaget e bruner a confronto.- Lo sviluppo come partecipazione dinamica ad attività socioculturali. - Il nido d’infanzia quale contesto specifico preposto a favorire il processo educa-

tivo del bambino.

BIBLIOGRAFIA

Le indicazioni bibliografiche verranno fornite all’inizio delle lezioni e saranno reperibilisulla piattaforma blackboard.

DIDATTICA DEL CORSO

Si intende facilitare la comprensione dei contenuti del corso sia attraverso lezioni in aulafinalizzate all’esposizione dell’impianto teorico, sia attraverso momenti di tipo esercitativo fi-nalizzati al coinvolgimento attivo degli studenti mediante la partecipazione a gruppi di lavoroed esposizione in aula di materiale concordato.

METODO DI VALUTAZIONE

L’esame si svolgerà in forma orale.

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Il Prof. Letizia Carruba riceve gli studenti come da avviso affisso all’albo presso la Facoltàdi Scienze della Formazione.

15.- Psicologia dell’Interazione con i MediaPROF. DANIELA VILLANI

OBIETTIVO DEL CORSO

Il corso si propone di fornire elementi conoscitivi, teorici ed operativi, circa i fon-damentali processi psicologici implicati nell’interazione con le varie tecnologie dellacomunicazione. In particolare il corso intende:- fornire un quadro teorico entro cui concettualizzare i media e i processi di intera-

zione con i media;- descrivere le applicazioni delle nuove tecnologie della comunicazione all’interno

dei diversi ambiti, come scuola, università, formazione, lavoro, salute, benesseree tempo libero;

- sperimentare e progettare l’implementazione dei media all’interno dei processidi cambiamento e di gestione della conoscenza.

PROGRAMMA DEL CORSO

Si prenderà in esame il tema dell’impatto psicologico di differenti media, dalla scrit-tura alla Realtà Virtuale, evidenziando come la loro interazione con le abilità mentalidetermini l’affermarsi di modalità percettive e interpretative dominanti. In particolare,dopo un quadro introduttivo sui processi cognitivi di base, saranno approfonditi i se-guenti contenuti specifici:- l’interazione con i media: specificità e prospettive di analisi;- le differenze individuali nell’approccio ai media: gli stili di pensiero;- la connessione fra media e psiche: il concetto di brainframe;- l’apprendimento multimediale;- il rapporto tra “realtà” e “virtualità”: il concetto di “presenza”.

BIBLIOGRAFIA

La bibliografia del corso verrà comunicata dal docente a lezione.

DIDATTICA DEL CORSO

Il corso prevede l’articolazione in attività di aula in plenaria, applicazioni in piccolo gruppoe attività di approfondimento individuale.

METODO DI VALUTAZIONE

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L’esame finale consiste in un colloquio di valutazione orale.

Il Prof. Daniela Villani riceve gli studenti come indicato sul sito web dell’Università Cat-tolica.

Per eventuali comunicazioni, la docente può essere contattata al seguente indirizzo e-mail:[email protected].

16.- Psicologia delle Interazioni EducativePROF. ELENA RAMELLA

OBIETTIVO DEL CORSO

Il corso ha lo scopo di focalizzare l’attenzione sulla consulenza educativa conce-pita come modalità di sostegno alla persona e di favorire l’acquisizione di competenzevolte ad incrementare la consapevolezza sui compiti educativi da assolvere. Inoltreil corso ha la finalità di facilitare l’acquisizione di metodologie educative riguardantil’intervento nelle relazioni d’aiuto.

PROGRAMMA DEL CORSO

Il corso si propone di affrontare e sviluppare i seguenti argomenti:- Sviluppo del concetto di consulenza educativa.- Modalità relazionali per la consulenza educativa.- I vari approcci teorici al counseling.- L’interazione adulto bambino.- Strumenti: il colloquio.

BIBLIOGRAFIA

D. SIMEONE, La consulenza educativa. Dimensione pedagogica della relazione d’aiuto, Vita ePensiero, Milano, 2004.

V. CALVO, Il colloquio di counseling. Tecniche di intervento nella relazione d’aiuto, Il Mulino,bologna, 2007.

C. D’AMbROSIO, Psicologia delle punizioni fisiche. I danni delle relazioni educative aggressive,Erickson, Trento, 2004.

DIDATTICA DEL CORSO

Le modalità didattiche prevedono sia lezioni teoriche sia attività pratiche di tipo individualeo di gruppo che servono a esemplificare e far conoscere i principali metodi e strumenti utilizzatinella consulenza educativa e nelle relazioni d’aiuto. Un accento particolare verrà dato al col-loquio come strumento psico-sociale che permette all’individuo di attivare un processo di au-

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toconsapevolezza e autodeterminazione.

METODO DI VALUTAZIONE

La verifica finale è costituita da una prova scritta e da un colloquio orale.

Il Prof. Elena Ramella riceve gli studenti su appuntamento dopo le lezioni presso la Facoltàdi Scienze della Formazione.

17.- Psicologia dello Sviluppo PROF. ANNALISA VALLE

OBIETTIVO DEL CORSO

- Fornire i principali fondamenti teorici relativi allo sviluppo psicologico del bam-bino.

- Promuovere nello studente la capacità di analizzare e interpretare lo sviluppo delbambino in molteplici contesti e nelle diverse relazioni nelle quali è coinvolto.

- Esercitare lo studente ad alcune delle metodologie di ricerca utilizzate nell’ambitodella Psicologia dello Sviluppo.

PROGRAMMA DEL CORSO

Il corso intende analizzare le principali aree dello sviluppo psicologico del bambino,con particolare riferimento all’ambito cognitivo, sociale, linguistico ed emotivo. Perciascun argomento di interesse saranno presentate le principali prospettive teorichedi riferimento e le metodologie di analisi proprie dei relativi studi. Particolare atten-zione sarà dedicata all’approfondimento delle competenze mentalistiche e relazionalidel bambino e del loro sviluppo all’interno di specifici contesti e relazioni affettive.I temi trattati saranno oggetto di riflessioni critiche al fine di costruire un quadro diriferimento completo e unitario della Psicologia dello Sviluppo e dei suoi principaliorientamenti teorici.

BIBLIOGRAFIA

L. CAMAIONI-P. DI bLASIO, Psicologia dello Sviluppo, Il Mulino, bologna, 2007.O. LIVERTA SEMPIO-A. MARChETTI-I. CASTELLI-F. LECCISO-C. PEZZOTTA, Mentalizzazione e competenza

sociale. La comprensione della falsa credenza nello sviluppo normale e patologico, FrancoAngeli, Milano, 2005.

Più un testo a scelta traO. LIVERTA SEMPIO-g. CAVALLI-A. VALLE (a cura di), Comprensione sociale ed emozioni nel ciclo di

vita. Aspetti tipici e a rischio, Carocci, Roma, 2007.

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A. MARChETTI-A. VALLE (a cura di), Il bambino e le relazioni sociali. Strumenti per educatori einsegnanti, Franco Angeli, Milano, 2010.

DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni in aula, esercitazioni.

METODO DI VALUTAZIONE

L’esame è costituito da un’interrogazione orale che si potrà sostenere al termine del cor-so.

AVVERTENZE

Il Prof. Annalisa Valle aggiornerà costantemente la propria Pagina Docenti, nella quale sa-ranno pubblicati il programma del corso e la relativa bibliografia: gli studenti sono pertantoinvitati a consultarla per avere ulteriori delucidazioni.

Il Prof. Annalisa Valle riceve gli studenti su appuntamento, da prendersi via mail al se-guente indirizzo: [email protected], presso la Facoltà di Scienze della Formazione.

18.- Psicologia SocialePROF. SARA PELUCChI

OBIETTIVO DEL CORSO

L’obiettivo complessivo è di stimolare una capacità critica di osservazione e diriflessione dei processi psicosociali che si inseriscono nella vita quotidiana di un sog-getto a livello sia individuale che diadico che gruppale.

PROGRAMMA DEL CORSO

Il corso intende analizzare i principali processi sociali che sottendono ed influenzanoil modo in cui le persone e i gruppi sociali percepiscono se stessi e gli altri e su comeessi interagiscano tra di loro reciprocamente.In particolare verranno trattati i seguenti argomenti: le rappresentazioni sociali, i pro-cessi di etero ed autocategorizzazione, gli atteggiamenti, l’influenza sociale e il con-formismo, l’interazione nei gruppi, la prosocialità e la riconciliazione.

BIBLIOGRAFIA

La bibliografia verrà comunicata a lezione.Sarà distinta per i frequentanti e i non frequentanti.

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DIDATTICA DEL CORSO

La didattica prevede lezioni in aula di tipo frontale, esercitazioni e progetti di lavoro adopera degli studenti.

METODO DI VALUTAZIONE

L’esame finale è orale.

Il Prof. Sara Pelucchi riceve gli studenti, durante il periodo di lezione, al termine dellestesse, presso la Facoltà di Scienze della Formazione; nel periodo di sospensione delle lezionisu appuntamento tramite comunicazione via mail.

19.- Sociologia dei Servizi alla PersonaPROF. RObERTA bONINI

OBIETTIVO DEL CORSO

L’obiettivo del corso è quello di consentire allo studente di comprendere, a partireda una prospettiva sociologica, l’attuale configurazione del welfare, i suoi punti diforza e le sue debolezze. Inoltre sarà dato spazio all’analisi dei nuovi soggetti di careche hanno la responsabilità gestionale e organizzativa di produrre beni e servizi perla collettività. In particolare saranno attentamente analizzati i servizi alla persona, con particolareattenzione all’infanzia e alla famiglia in funzione del curriculum specifico degli stu-denti presenti. Il corso, pur mantenendo un impianto essenzialmente teorico, fornirà alcuni stru-menti utili alla programmazione e alla gestione dei servizi, con una specifica atten-zione all’organizzazione a rete.

PROGRAMMA DEL CORSO

Il corso sarà articolato in moduli tematici:1. I servizi alla persona in ambito socio-educativo. 2. Dalla 328/00 ai Piani di Zona: gli strumenti di progettazione e di governance in

ambito sociale.3. Il welfare plurale e le politiche sociali per la famiglia: elementi definitori.4. Le soggettività operanti: famiglia, terzo settore, mercato sociale.5. I servizi alla persona: studi di caso.

BIBLIOGRAFIA

Testi introduttivi

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S. bELARDINELLI (a cura di), Welfare community e sussidiarietà, EgEA, Milano, 2005 (Introdu-zione e capitolo 1, 3, 4, 5, 6, 8).

F. FOLghERAITER, La cura delle reti, Erikson, Trento, 2009 (capitoli 1, 2, 3, 6, 8, 9, 10, 11, 12,14, 15, 18).

L. PESENTI-U. DE AMbROgIO, I piani di zona in Lombardia, guerini, Milano, 2009 (parte I o inalternativa parte II).

Testi di approfondimento tematico (uno a scelta)P. DI NICOLA (a cura di), Prendersi cura delle famiglie, Carocci, Roma, 2002.R. OLDINI, (Tra) nido (e) famiglia, Vita e Pensiero, Milano, 2004.P. DONATI-R. PRANDINI, Buone pratiche e servizi innovativi per la famiglia: nuove sinergie tra

pubblico, privato e terzo settore, Angeli, Milano, 2006. D. bRAMANTI, Sociologia della mediazione, Angeli, Milano, 2005.D. bRAMANTI, Le comunità di famiglie, Angeli, Milano, 2009.

DIDATTICA DEL CORSO

Le lezioni saranno articolate in momenti di esposizione teorica che approfondiranno i testiproposti e da 10 ore di lezioni on line. Durante le lezioni saranno utilizzati schemi sintetici elucidi illustrativi, quali supporti didattici alla comprensione delle tematiche esaminate. Talemateriale sarà disponibile on line, all’interno della piattaforma blackboard, sul sito Internetdell’Università Cattolica.

METODO DI VALUTAZIONE

Esame orale. Il prodotto del lavoro on line potrà diventare materiale di discussione all’esa-me.

Il Prof. Roberta bonini riceve gli studenti dopo lezione e il venerdì dalle 15,00 alle 16,00presso la Facoltà di Scienze della Formazione, ufficio n. 755. Mail di contatto:[email protected].

20.- Sociologia dell’Educazione e della FormazionePROF. VITTORINO CADARIO

OBIETTIVO DEL CORSO

Il corso si divide in due parti. La prima (I sem.) affronterà l’analisi del rapportotra educazione, formazione e società. In particolare, verranno fornite le principali co-ordinate sociologiche per una lettura critica dei processi formativi ed educativi al-l’interno della società contemporanea. La seconda parte (II sem.) procederà in basead attività concordate di tipo seminariale su argomenti di importante rilevanza edu-cativa e formativa.

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PROGRAMMA DEL CORSO

PARTE PRIMA

La sociologia dell’educazione e della formazione come disciplina scientificaApprocci teorici classici: Durkheim, Marx, Weber, Simmel, Parsons.Approcci teorici contemporanei: orientamenti integrazionista, conflittualista, comu-nicativo-relazionale.

Socializzazione, educazione, formazione, percorsi dell’identitàEducazione e formazione: analisi sociologica dei due concetti.Il processo di socializzazione: definizione, paradigmi e modelli di socializzazionesocializzazione e comunicazione.Interazione simbolica, socializzazione e formazione del sé.Teorie dell’identità: approcci sociologici a confronto.

Analisi sociologica dei sistemi educativi e formativiAttori e agenzie nei processi di socializzazione: la famiglia e la scuola.La scuola: le trasformazioni della scolarità in Italia e la problematica dell’insuccessoscolastico.La questione dell’integrazione sociale e culturale in una società multietnica.La formazione e i contesti organizzativi.Comunicazione e formazione: significato e prospettive della media education.

PARTE SECONDA

Si affronteranno questioni riguardanti principalmente la socializzazione informale.Tra gli altri temi, concordati con i frequentanti e resi noti successivamente su black-board, saranno approfonditi il funzionamento del gruppo dei pari e il controversoruolo svolto dai media nei processi di socializzazione.

BIBLIOGRAFIA

Programma d’esame da 5 crediti E. bESOZZI, Società, cultura, educazione, Carocci, Roma, 2006 (escluso il cap. 6).V. CADARIO, Alla ricerca della forma: considerazioni sociologiche sul concetto di formazione,

in “Studi di Sociologia” n. 1, 2005, pp. 463-483.M. COLOMbO, Early school leavers. Dispersione scolastica e politiche per il successo formativo,

Erickson, Trento, 2010. La lettura di cui al punto 2. può essere sostituita con un volume di approfondimento per-sonale da scegliere tra i seguentiM. COLOMbO-g. gIOVANNINI-P. LANDRI (a cura di), Sociologia delle politiche e dei processi forma-

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tivi, guerini, Milano, 2006. M. COLOMbO (a cura di), E-learning e cambiamenti sociali. Dal competere al comprendere, Li-

guori, Napoli, 2008.E. bESOZZI-M. COLOMbO (a cura di), Tra formazione e lavoro. Giovani stranieri e buone pratiche

nel sistema di formazione professionale regionale, Osservatorio regionale per l’integra-zione e la multietnicità, Milano, 2009 (scaricabile da www.ismu.org).

E. bESOZZI-M. COLOMbO-M. SANTAgATI (a cura di), Giovani stranieri, nuovi cittadini. Le strategiedi una generazione ponte, Franco Angeli, Milano, 2009.

Programma d’esame da 10 creditiE. bESOZZI, Società, cultura, educazione, Carocci, Roma, 2006.V. CADARIO, Educare, comunicare, costruire legami: percorsi di ri-socializzazione in un Centro

diurno per preadolescenti, in “Studi di Sociologia” n. 4, 2003, pp. 465-480.M. COLOMbO, Early school leavers. Dispersione scolastica e politiche per il successo formativo,

Erickson, Trento, 2010. Un volume di approfondimento personale da scegliere tra i seguentiC. bARALDI (a cura di), Dialogare in classe. La relazione tra insegnanti e studenti, Donzelli Edi-

tore, Roma, 2007.M. COLOMbO (a cura di), Riflessività e creatività nelle professioni educative, Vita e Pensiero, Mi-

lano, 2005.M. COLOMbO (a cura di), E come educazione. Autori e parole-chiave della sociologia, Liguori,

2006.E. bESOZZI (a cura di), Tra sogni e realtà. Gli adolescenti e la transizione alla vita adulta, Carocci,

2009.A. MIgLIORE, Perché qualcuno sì e qualcuno no? I bambini e la riuscita scolastica, guerini,

Milano, 2006.E. PERONE, Una dispersione al plurale. Storie di vita di giovani che abbandonano la scuola

nella tarda modernità, F. Angeli, Milano, 2006.J. ChALOFF-L. QUEIROLO PALMAS (a cura di), Scuole e migrazioni in Europa, Carocci, 2006 (solo

l’Introduzione e il cap.10) unitamente a E. bESOZZI (a cura di), Immigrazione e contesti locali.Annuario CIRMiB, Vita e Pensiero, Milano, 2008 (solo l’Introduzione e la parte prima).

g. FELE-I. PAOLETTI, L’interazione in classe, Il Mulino, 2003.Durante il corso verranno indicati altri testi, che potranno quindi essere scelti per l’approfon-dimento personale. Inoltre, lo studente frequentante potrà presentare una sua proposta di ap-profondimento che dovrà essere approvata dal docente per poter costituire programma d’esame.La bibliografia vale sia per gli studenti frequentanti che per coloro che non frequentano le le-zioni. Le modalità di preparazione dell’esame, gli eventuali esoneri per coloro che partecipanoattivamente alle attività previste, ecc. saranno oggetto di comunicazione durante il corso.

DIDATTICA DEL CORSO

Lo svolgimento del corso si articolerà alternando lezioni frontali ad attività di gruppo con-

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cordate. Il prodotto di queste ultime verrà successivamente messo a disposizione di tutti glistudenti sulla piattaforma blackboard sotto forma di slide o di brevi relazioni.

METODO DI VALUTAZIONE

Esame orale.

AVVERTENZE

Coloro che non frequentano il corso sono invitati a leggere il seguente volume (anche senon costituisce parte integrante del programma d’esame).V. CADARIO, Sociologia e modernità, Educatt, Milano, 2009.

Il Prof. Vittorino Cadario riceve prima e dopo le lezioni. Il docente può essere contattatoal seguente indirizzo: [email protected].

21.- Sociologia della FamigliaPROF. ANNA MARIA TERESA SCISCI

OBIETTIVO DEL CORSO

Il corso di sociologia della famiglia, che si coordina con il corso di Sociologiadei servizi alla persona (due moduli - una annualità), si propone di offrire agli studentile categorie della riflessione sociologica utili a comprendere come pensare la famigliaoggi, come leggere le sue trasformazioni, quali sono le sfide maggiori che oggi deveaffrontare, qual è la relazione tra la famiglia e la società.

PROGRAMMA DEL CORSO

L’approccio teorico all’interno del quale si snoda la riflessione è quello della socio-logia relazionale, che legge la società, ed in particolare la famiglia come un intrecciodi relazioni significative. Un breve spazio introduttivo del corso sarà quindi dedicato alla presentazione deiconcetti chiave della prospettiva relazionale (la relazione sociale e le sue semantiche,lo schema AgIL), sia nella loro dimensione teorica, sia nelle loro implicazioni em-piriche (lavoro di rete).Dopo aver definito dal punto di vista teorico la realtà familiare e averne illustrato iprincipali cambiamenti cui è andata incontro negli ultimi decenni sotto il profilo cul-turale, si documenteranno tali cambiamenti attraverso una lettura trasversale dei prin-cipali dati statistici a carattere nazionale e con riferimento ai risultati di recentiindagini empiriche. gli argomenti su cui il corso si soffermerà poi specificatamentesaranno la genitorialità, la socializzazione, la cura familiare, la relazione tra famiglia,donna e mondo del lavoro, il rapporto tra famiglia e comunità, tra famiglia e reti so-

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ciali. In relazione a questi aspetti, la realtà della famiglia italiana verrà messa a con-fronto con quella della famiglia di alcuni stati europei. Una breve parte monografica del corso sarà dedicata all’analisi della condizione fem-minile nell’attuale realtà socio-culturale.In collaborazione con il corso di Sociologia dei servizi alla persona verranno appro-fondite, anche attraverso incontri e seminari, tematiche che verranno tempestivamenteindicate a lezione.

BIBLIOGRAFIA

Testi introduttivi (obbligatori)P. DONATI, Manuale di sociologia della famiglia, Laterza, bari, 2006.P. DI NICOLA, Famiglia: sostantivo al plurale, Franco Angeli, Milano, 2008.

Testi di approfondimento tematico (uno a scelta)D. bRAMANTI (a cura di), Passaggi di consegne, Vita e Pensiero, Milano, 2004.D. bRAMANTI, Le comunità e le famiglie. Cohousing e nuove forme di vita familiare, Angeli,

Milano, 2009.g. gALEOTTI-A. SCISCI, La conciliazione. Una questione “al femminile”?, Pubblicazioni dell’ISU,

Università Cattolica, Milano, 2006.N.b. E’ in preparazione un nuovo volume di sociologia della famiglia che, qualora risultasseedito per l’inizio dell’anno accademico, andrebbe a sostituire il testo di P. Donati sopra indi-cato.

DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni in aula, esercitazioni, seminari. Le lezioni saranno articolate in momenti di espo-sizione teorica che approfondiranno i testi proposti e momenti di tipo esercitativo in cui si daràspazio a una didattica attiva, anche attraverso l’utilizzo della piattaforma Blackboard.

Durante le lezioni saranno utilizzati schemi sintetici e lucidi illustrativi, quali supporti di-dattici alla comprensione delle tematiche esaminate. Tale materiale sarà disponibile on-line,all’interno della piattaforma Blackboard, sul sito Internet dell’Università Cattolica.

METODO DI VALUTAZIONE

Esame orale finale; durante il corso verranno svolte esercitazioni, la cui valutazione costi-tuirà parte integrante del voto finale; eventuali tesine ed elaborati facoltativi, da concordarecon la docente, svolte secondo gli interessi dello studente verranno anch’essi valutati, dive-nendo parte integrante della votazione finale.

AVVERTENZE

Ulteriori indicazioni bibliografiche verranno fornite a lezione. Si invitano gli studenti impossibilitati a frequentare le lezioni di contattare il docente in

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avvio del corso in modo da concordare insieme una forma il più possibile proficua di studio ela bibliografia d’esame.

Si consiglia di sostenere l’esame di Sociologia generale e della comunicazione prima del-l’esame di Sociologia della famiglia.

Il corso di Sociologia della famiglia si coordina con quello di Sociologia dei servizi allapersona (5+5 crediti); l’esame, diviso in due prove, una per ciascun corso, comporta l’attribu-zione di un unico voto.

Il Prof. Anna Maria Teresa Scisci riceve gli studenti come da avviso affisso all’albo pressola Facoltà di Scienze della Formazione, nel proprio studio. Per contattare la docente al di fuoridell’orario di ricevimento è possibile utilizzare l’indirizzo [email protected].

22.- Sociologia Generale e della ComunicazionePROF. PIERMARCO AROLDI

OBIETTIVO DEL CORSO

Il corso intende fornire gli strumenti per una conoscenza di base delle diverse tra-dizioni sociologiche, dei principali autori che le hanno animate, dei concetti teoricifondamentali per lo studio della società. Entro questo quadro disciplinare, il corsointende approfondire la conoscenza dei processi comunicativi in quanto dinamicheche sostengono le relazioni e le interazioni sociali e che alimentano su base quotidianala produzione e la riproduzione della cultura.

PROGRAMMA DEL CORSO

Il corso prevede:- una prima parte dedicata alla storia del pensiero sociologico, ricostruita attraverso

le sue scuole e i suoi autori principali. Particolare attenzione sarà dedicata al pen-siero dei classici (Durkheim, Marx, Simmel e Weber), alla Scuola di Chicago,alla Scuola di Francoforte, allo struttural-funzionalismo, alle teorie della vita quo-tidiana e agli sviluppi più recenti della riflessione sociologica in quanto riflessionesulla modernità e i suoi sviluppi;

- una seconda parte, strettamente connessa alla prima, dedicata alla sociologia dellacomunicazione. Saranno presentate sia le teorie che vedono nei media un elemen-to costitutivo della modernità, sia gli sviluppi più recenti che hanno affrontato lostudio della società dell’informazione e della comunicazione in rete (l’interazionemediata, la creazione di nuove forme di visibilità sociale, la trasformazione dellatradizione, la ridefinizione del processo di formazione individuale, i mutamentinello statuto della sfera pubblica, la network society).

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BIBLIOGRAFIA

P. JEDLOWSKI, Il mondo in questione. Introduzione al pensiero sociologico, Carocci, 2009. J.b. ThOMPSON, Mezzi di comunicazione e modernità. Una teoria sociale dei media, Il Mulino,

1998.L. MAZZOLI (a cura di), Network effect. Quando la rete diventa pop, Codice Edizioni, 2009.

DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni frontali; letture periodiche a cura degli studenti e relativa discussione comune.

METODO DI VALUTAZIONE

Esame orale conclusivo. Per i frequentanti sarà possibile sostenere una prova scritta inter-media.

AVVERTENZE

I materiali didattici utilizzati a lezione saranno messi a disposizione on line sulla paginadocente.

Il Prof. Piermarco Aroldi riceve gli studenti presso lo studio al primo piano della palazzinadella Facoltà di Scienze della Formazione. Il giorno e l’orario saranno segnalati all’inizio delcorso e pubblicati sulla pagina docente.

23.- Storia ContemporaneaPROF. MARIA bOCCI

OBIETTIVO DEL CORSO

Il corso intende approfondire le linee fondamentali della storia contemporanea,sottolineando alcuni nodi storiografici rilevanti. L’obiettivo è di favorire la forma-zione della sensibilità storica degli studenti e di affinarne le capacità critiche e cono-scitive, anche attraverso l’analisi della questione storica del fascismo e dei tanti puntidi vista da cui è possibile indagarla.

PROGRAMMA DEL CORSO

Il corso affronterà la storia otto-novecentesca soffermandosi sul fascismo e sul pesoche ha avuto nella storia italiana e nei dibattiti ideologici e politici. Durante il primosemestre si approfondiranno alcuni aspetti della storia italiana ed europea, che sonocollegabili all’emergere di un contesto politico e culturale disponibile alle «avventuretotalitarie». Nel secondo semestre si analizzerà la natura del fascismo come una delleespressioni della politica nell’epoca della modernizzazione e come fenomeno che ha

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messo in luce la vulnerabilità della democrazia liberale. Si metteranno a confrontodiverse ipotesi interpretative relative al totalitarismo e al fascismo, che saranno esa-minate alla luce dei cambiamenti riscontrabili nella storia del Novecento.

BIBLIOGRAFIA

R. DE FELICE, Intervista sul fascismo, a cura di M.A. Ledeen, Laterza, Roma-bari, 2008. E. gENTILE, Fascismo. Storia e interpretazione, Laterza, Roma-bari, 2009.

DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni in aula.

METODO DI VALUTAZIONE

Esami orali. È possibile suddividere l’esame con una prova intermedia. Durante le lezionisaranno dati ulteriori chiarimenti.

AVVERTENZE

Condizione necessaria a contestualizzare le tematiche affrontate durante il corso è la co-noscenza degli avvenimenti fondamentali della storia contemporanea. Alla messa a punto delquadro informativo di base può utilmente servire un manuale in uso nella scuola media secon-daria superiore. Si consiglia di far riferimento a g. SAbbATUCCI-V. VIDOTTO, Il mondo contempo-raneo. Dal 1848 a oggi, Laterza, Roma-bari, 2010 (capitoli 9, 11, 13-20, 22, 23, 25). Per leedizioni di questo volume pubblicate prima del 2010, occorre far riferimento al docente.

Il Prof. Maria bocci riceve gli studenti come da avviso affisso all’albo presso la Facoltàdi Scienze della Formazione. Il docente è contattabile al numero telefonico 0272342697 e al-l’indirizzo di posta elettronica [email protected].

24.- Storia dei Processi FormativiPROF. SIMONETTA POLENghI

Il programma è mutuato dall’insegnamento di Storia dell’educazione del curriculumEducatore nei servizi alla persona, al quale si rimanda per obiettivi, bibliografia, di-dattica del corso, metodo di valutazione e orari di ricevimento.

25.- Storia dell’EducazionePROF. SIMONETTA POLENghI

OBIETTIVO DEL CORSO

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Il corso centra l’attenzione sugli strumenti educativi e sui materiali didatticiusati/imposti nella scuola elementare nel Ventennio. Sulla scorta delle più recenti in-dicazioni della storiografia educativa, si illustrano le strategie pedagogiche, politicheed editoriali messe in atto dal regime per fascistizzare l’infanzia. Dopo aver ricordatoi tratti salienti della legislazione scolastica fascista e della strategia propagandisticadel regime, particolare attenzione sarà dedicata a fonti quali: i libri scolastici, i diaridi scuola, le pagelle e i quaderni. Mediante l’esame critico di queste fonti (copertine,immagini, temi, simboli, etc.) si evidenzieranno i caratteri di un progetto pedagogi-co-politico e le sue ricadute sui bambini.

PROGRAMMA DEL CORSO

Dentro la scuola fascista. Educazione e propaganda nella scuola elementare del ven-tennio.

BIBLIOGRAFIA

g. gAbRIELLI-D. MONTINO, La scuola fascista. Istituzioni, parole d’ordine e luoghi dell’immagi-nario, Ombre Corte, Verona, 2009 (le parti indicate a lezione).

J. MEDA, La politica quotidiana. L’utilizzo propagandistico del diario scolastico nella scuolafascista, “history of Education & Children’s Literature”, 2006, 1, pp. 287-313.

D. MONTINO, Libro, quaderno e moschetto. Pedagogia della guerra nelle letture e nelle scritturescolastiche durante il regime fascista, “history of Education & Children’s Literature”,2007, 2, pp.193-216 (questi due saggi si possono scaricare in versione elettronica da unapostazione della biblioteca dell’Università).

Ulteriori indicazioni e precisazioni, per frequentanti e non, verranno date a lezione e on line.

DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni in aula; il materiale del corso sarà anche disponibile on line sulla piattaformablackboard: http://blackboard.unicatt.it/.

METODO DI VALUTAZIONE

Esame orale.

AVVERTENZE

gli studenti sono vivamente invitati ad avvalersi del materiale e delle informazioni on line.

Il Prof. Simonetta Polenghi riceve gli studenti presso la Facoltà di Scienze della Forma-zione, nel proprio studio. Per l’orario, vedere la bacheca nella pagina docente del sito dell’Uni-versità.

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26.- Storia della Lettura e della Letteratura per l’Età EvolutivaPROF. RENATA LOLLO

OBIETTIVO DEL CORSO

Formare all’importanza del leggere e del conservare memoria storica della lette-ratura (in questo caso quella dell’infanzia e dell’età evolutiva) per confrontarsi conprofitto con la cultura e le proposte multimediali.

PROGRAMMA DEL CORSO

La lettura nel tempo; l’alfabetizzazione e la lettura nell’infanzia; il libro tra autore,lettore e altre molteplici relazioni. Leggere e vedere: i media. Lo spazio e il temponella multimedialità: quale memoria?

BIBLIOGRAFIA

M. WOLF, Proust e il calamaro. Storia e scienza del cervello che legge, Vita e Pensiero, Milano,2009.

P. E D. bOERO, La letteratura per l’infanzia in cento film, Le Mani, genova, 2008.A. NObILE, Lettura e formazione umana, La Scuola, brescia, 2004.R. LOLLO, Lo spazio del leggere come crocevia di relazioni, “Studium Educationis” n. 3, 2000.Due libri a scelta fra una lista di testi per l’età evolutiva presentata all’inizio del corso e riportatain blackboard.

DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni in aula, con utilizzo di blackboard.

METODO DI VALUTAZIONE

Esame orale.

AVVERTENZE

Saranno date precisazioni bibliografiche all’inizio e durante il corso, tenendo anche presentiinteressi più specifici degli studenti.

Il Prof. Renata Lollo riceve gli studenti presso la Facoltà di Scienze della Formazione, nelsuo studio, in uno dei giorni di lezione, con orario che sarà comunicato all’inizio del corso.

27.- Storia della PedagogiaPROF. SIMONETTA POLENghI

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OBIETTIVO DEL CORSO

Il corso si sofferma sulle principali teorie pedagogiche e figure di educatori, qualiFrancke, Locke, Rousseau, la pedagogia giacobina, Pestalozzi, Aporti, Froebel, donbosco, le sorelle Agazzi, il Positivismo, Montessori. La storia del pensiero pedago-gico è inserita nel contesto della prassi educativa dall’età dei Lumi all’inizio del No-vecento. Particolare attenzione è inoltre dedicata ai processi di scolarizzazione femminiledall’età napoleonica ai primi del Novecento, all’educazione delle donne, all’eman-cipazionismo e al lavoro femminile.

PROGRAMMA DEL CORSO

Modelli pedagogici, processi formativi, educazione delle donne dall’età dei Lumi alprimo Novecento.

BIBLIOGRAFIA

g. ChIOSSO (a cura di), L’educazione nell’Europa moderna, Mondadori Università, 2007.S. POLENghI, Fanciulli soldati. La militarizzazione dell’infanzia abbandonata in età moderna,

5a ed., Carocci, Roma, 2010.S. POLENghI-C. ghIZZONI (a cura di), L’altra metà della scuola. Educazione e lavoro delle donne

tra Otto e Novecento, 2a ed., SEI, Torino, 2010.E. MAZZELLA, Dall’abbecedario alle “scienze sublimi”. Scuola e istruzione nel novarese napo-

leonico (1800-1814), Macerata, EUM, 2010.Le precisazioni circa le parti da studiare o da leggere, differenziate per studenti frequentanti enon frequentanti, saranno fornite a lezione e on line.

DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni in aula; il materiale del corso sarà anche disponibile on line sulla piattaformablackboard: http://blackboard.unicatt.it/. gli studenti privi di password di accesso, per ragionid’iscrizione, sono pregati di inviare e-mail con nome, cognome, numero di matricola e indi-cazione del corso, non alla docente, bensì a [email protected]. Si prega altresìdi non fare riferimento alla docente per eventuali problemi informatici.

METODO DI VALUTAZIONE

Test scritto a risposte chiuse, preliminare all’esame orale, nelle date ufficiali d’appello.

AVVERTENZE

gli studenti sono vivamente invitati ad avvalersi del materiale e delle informazioni on li-ne.

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Il Prof. Simonetta Polenghi riceve gli studenti presso la Facoltà di Scienze della Forma-zione, nel proprio studio. Per l’orario, vedere la bacheca nella pagina docente del sito dell’Uni-versità.

28.- Storia ModernaPROF. DANILO ZARDIN

OBIETTIVO DEL CORSO

Il corso si propone di rendere percepibile la dimensione storica della costruzionedell’odierna civiltà del continente europeo: le strutture, le forme sociali e i quadri dimentalità che definiscono la realtà del presente sono il frutto di un processo di tra-sformazione passato attraverso sviluppi, deviazioni e rotture che hanno segnato ilpercorso della tradizione che ci costituisce geneticamente. Ritornare sul momento di avvio del processo che ha fatto emergere la nostra mo-dernità e indagarne i primi lineamenti essenziali consente di comprendere le basi chesono state poste a fondamento dell’edificio in cui è maturato l’assetto culturale e po-litico-sociale che oggi domina l’orizzonte del mondo in cui viviamo.

PROGRAMMA DEL CORSO

Introduzione generale alla storia moderna. Lineamenti e nodi fondamentali della co-struzione della civiltà europea (dal Rinascimento all’Antico Regime):- La continuità culturale della cristianità e i suoi sviluppi moderni (Rinascimento,

Riforma, Controriforma, barocco).- La struttura sociale del mondo premoderno. Società ‘policentrica’ e ruolo del po-

tere pubblico. L’emergere dello stato moderno.- La maturità del sistema dell’Antico Regime.- Le dialettiche interne e la crisi della coscienza europea.- La svolta settecentesca e la frattura rivoluzionaria (la nascita della politica mo-

derna e il ruolo dell’ideologia nel passaggio al ‘lungo Ottocento’).Approfondimento sui fattori genetici che hanno determinato la specificità dell’identitàeuropea, con particolare riferimento all’evoluzione dell’ordinamento istituzionaleche ha modellato la forma del vivere collettivo e incanalato l’esercizio delle funzionidi autorità e di governo politico.

BIBLIOGRAFIA

D. ZARDIN, Continuità e fratture nel passaggio al mondo moderno, in S. CARMO (a cura di), Lastoria nella scuola. Ricerca storica e esperienza didattica, Marietti, genova-Milano, 2002,pp. 85-114 (cui va unito il saggio ivi contenuto di S. PIZZETTI, Per una storia della storio-grafia del Novecento, ibidem, pp. 157-192).

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L. FEbVRE, L’Europa. Storia di una civiltà, Donzelli, Roma, 1999.P. gROSSI, L’Europa del diritto, Laterza, Roma-bari, 2007. Per i frequentanti un volume a scelta traP. bURKE, Il Rinascimento europeo. Centri e periferie, Laterza, Roma-bari, 1999. oppure V.L. TAPIé, Barocco e classicismo, Vita e Pensiero, Milano, 1998. oppure M. FUMAROLI, Le api e i ragni. La disputa degli Antichi e dei Moderni, Adelphi, Milano, 2005. oppure P. hAZARD, La crisi della coscienza europea, UTET, Torino, 2007. Per i non frequentanti (invece del volume monografico scelto all’interno della lista qui so-pra riportata): un manuale aggiornato di storia della prima età moderna (dal Rinascimento allafine dell’Antico Regime), secondo i criteri forniti nell’Avvertenze che seguono.

DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni in aula, con utilizzo di documentazione testuale e iconografica resa accessibile an-che tramite supporto informatico su blackboard.

METODO DI VALUTAZIONE

Esame orale.

AVVERTENZE

Una buona conoscenza delle nozioni e degli avvenimenti fondamentali della storia dellaprima età moderna (dal XV secolo al 1815 circa), con particolare riferimento al suo orizzonteeuropeo e alla dimensione politico-istituzionale, è da prevedere come condizione per l’adeguatacontestualizzazione della tematica svolta ai fini dell’esame. Alla messa a punto del quadro in-formativo di base può servire un manuale aggiornato di storia moderna, anche di scuola se-condaria. In alternativa, si può ricorrere a manuali universitari di recente ideazione, come adesempio M. ROSA-M. VERgA, La storia moderna. 1450-1870, bruno Mondadori, Milano, 2003;oppure R. AgO-V. VIDOTTO, Storia moderna, Laterza, bari, 2004; C. CAPRA, Storia moderna(1492-1848), Le Monnier, Firenze, 2004.

Il Prof. Danilo Zardin riceve gli studenti al termine delle lezioni presso la Facoltà di Scienzedella Formazione, nel proprio studio. Nei periodi di sospensione dell’attività didattica può es-sere raggiunto all’indirizzo [email protected].

29.- Temi e Problemi di Filosofia

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Il nome del docente e il programma del corso verranno affissi all’albo.

30.- Teoria della Persona e della ComunitàPROF. ELISAbETTA ZAMbRUNO

OBIETTIVO DEL CORSO

Riflessioni sulla persona.

PROGRAMMA DEL CORSO

Il corso intende affrontare la domanda sull’uomo e sul suo rapporto con il mondo. Itemi trattati sono: la conoscenza, la libertà, l’agire morale, la trascendenza. Il corsopropone anche la riflessione su diverse forme di vita, attraverso due piste di ricerca.Da un lato si offre la lettura di alcune pagine dell’opera di E. Stein, La donna. Dal-l’altro un approfondimento del rapporto dell’uomo con Dio nella vita contemplativae nella esperienza mistica attraverso la lettura di alcune pagine di Tomás de Jesús.

BIBLIOGRAFIA

E. CORETh, Antropologia filosofica, Morcelliana, brescia.E. STEIN, La donna, Città Nuova.E. ZAMbRUNO, Tra filosofia e mistica. Tommaso di Gesù, Libreria Editrice Vaticana.Le parti di questi testi da preparare per l’esame saranno indicate nel corso e nella pagina Web.

DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni in aula. gli studenti possono preparare brevi tesine, anche in Power Point, per ap-profondire argomenti del corso o ad esso inerenti e presentarle durante le lezioni. Questi lavoricostituiscono parte dell’esame.

METODO DI VALUTAZIONE

Esami orali.

AVVERTENZE

La bibliografia proposta è puramente indicativa. Il programma definitivo dell’esame saràcomunicato durante l’anno accademico.

Il Prof. Elisabetta Zambruno riceve gli studenti dopo le lezioni e su appuntamento pressola Facoltà di Scienze della Formazione.

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II) LAUREA MAGISTRALE IN PROGETTAZIONE PEDAGOGICA NEISERvIZI PER MINORI

1.- Esperienza Estetica nella Formazione dei MinoriPROF. RObERTO DIODATO

OBIETTIVO DEL CORSO

Elaborare il senso dell’esperienza estetica nel suo valore formativo, come alter-nativo alla anestetizzazione del sentimento prodotta dai processi di estetizzazione ti-pici della vita contemporanea.

PROGRAMMA DEL CORSO

- I processi di estetizzazione oggi.- L’esperienza estetica come progetto educativo.

BIBLIOGRAFIA

R. ARNhEIM, Pensieri sull’educazione artistica, Aesthetica Edizioni, Palermo, 2007.M. gENNARI, L’educazione estetica, bompiani, Milano, 1995.

DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni in aula, eventuali seminari.

METODO DI VALUTAZIONE

Esame orale.

Il Prof. Roberto Diodato riceve gli studenti come da avviso affisso all’albo presso la Facoltàdi Scienze della Formazione.

2.- Media e Culture dell’InfanziaPROF. PIERMARCO AROLDI

OBIETTIVO DEL CORSO

Il corso intende fornire gli strumenti teorici e analitici per affrontare i media comeambienti simbolici nei quali si realizza parte del processo di socializzazione e checonsentono la produzione e l’espressione di diverse culture dell’infanzia/culture gio-vanili.

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PROGRAMMA DEL CORSO

Il corso prevede:- una prima parte dedicata alle teorie sociologiche che riflettono sui processi di so-

cializzazione mediata e sulla formazione delle subculture giovanili; i mezzi di co-municazione saranno studiati come il luogo di una negoziazione tra modellieducativi sviluppati dalla società adulta, forme di rappresentazione della condi-zione infantile e giovanile e agency di bambini e ragazzi in grado di svilupparela propria cultura dei pari;

- una seconda parte, strettamente connessa alla prima, dedicata all’individuazionedi alcuni casi di studio particolarmente interessanti colti nell’ambito della produ-zione/consumo televisivo, dell’uso di Internet, del cross media storytelling.

BIBLIOGRAFIA

La bibliografia relativa alla prima parte del corso sarà costituita da saggi messi a disposizioneon line sulla pagina personale del docente; per la seconda parte è possibile scegliere uno tra iseguenti volumi:D. LEMISh, I bambini e la Tv, Cortina, 2008. S. LIVINgSTONE, ChildrenNet. Infanzia e adolescenza on line, Vita e Pensiero, 2010.

DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni frontali; letture periodiche a cura degli studenti e relativa discussione comune.

METODO DI VALUTAZIONE

Esame orale conclusivo. Produzione di un breve elaborato individuale (ulteriori indicazionisaranno fornite durante il corso e sulla pagina personale del docente).

AVVERTENZE

I materiali didattici utilizzati a lezione saranno messi a disposizione on line sulla paginadocente.

Il Prof. Piermarco Aroldi riceve gli studenti presso lo studio al primo piano della palazzinadella Facoltà di Scienze della Formazione. Il giorno e l’orario saranno segnalati all’inizio delcorso e pubblicati sulla pagina docente.

3.- Metodi e Tecniche dell’Intervento Educativo con i MinoriPROF. PIERPAOLO TRIANI

OBIETTIVO DEL CORSO

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Il corso, dopo aver presentato alcuni esempi del rapporto tra visione dell’infanziae metodi educativi, intende, in primo luogo, accrescere la conoscenza delle principalilogiche di azione educativa per i minori nell’attuale contesto socio-educativo italiano. In secondo luogo, in stretta connessione con queste logiche, intende svolgere un par-ticolare approfondimento della scuola, come dispositivo fondamentale per l’educa-zione delle nuove generazioni. Per promuovere l’integrazione tra il sistema scolasticoe le altre realtà educative occorre, infatti, comprendere i mutamenti in atto nella scuo-la, analizzare il modo con cui i bambini e i ragazzi vivono oggi il ruolo studente, ap-profondire le potenzialità e i vincoli delle nuove didattiche.

PROGRAMMA DEL CORSO

Introduzione: Teorie dell’infanzia e metodi educativi- Profili e dispositivi formativi.Primo modulo: L’azione educativa con i minori nell’attuale panorama del lavoro so-ciale- Promuovere l’infanzia e l’adolescenza in Italia: linee di tendenza e culture meto-

dologiche.- Il caso della legge regionale dell’Emilia Romagna 14/2008.Secondo modulo: Il ruolo del sistema scolastico nell’azione educativa con i minori- Le caratteristiche del sistema scolastico italiano.- Il cambiamento del ruolo della scuola nell’educazione delle nuove generazioni.- Il vissuto dei ragazzi a scuola e le nuove didattiche.

BIBLIOGRAFIA

Per il primo moduloS. POLENghI, Le principali teorie dell’infanzia, in Pedagogia e vita, 6/2005, pp. 7-21.Legge Regionale Emilia Romagna 28 luglio 2008, n.14 “Norme in materia di politiche per legiovani generazioni”.Presidenza del Consiglio dei ministri – Dipartimento per le politiche della famiglia; Ministerodel lavoro, della salute e delle politiche sociali; Osservatorio nazionale per l’infanzia e l’ado-lescenza; Centro di documentazione e analisi per l’infanzia e l’adolescenza, Relazione sulacondizione dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia 2008-2009, Istituto degli Innocenti, Fi-renze 2009 (scaricabile dal sito www.minori.it).

Per il secondo moduloP. TRIANI (a cura di), Leggere il disagio scolastico, Carocci, Roma, 2006.C. SCURATI (a cura di), Le nuove didattiche, La Scuola, brescia, 2008.Un terzo testo sul sistema scolastico sarà indicato all’inizio del corso.

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DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni in aula, lavori di gruppo, confronto con esperti, approfondimento di alcuni testi ealcuni casi.

METODO DI VALUTAZIONE

Confronto e dibattito in itinere; esame orale finale.

Il Prof. Pierpaolo Triani riceve gli studenti il lunedì dalle 13,30 alle 14,30 e il venerdì dalle9,00 alle 10,00 presso la Facoltà di Scienze della formazione, studio 762. Oppure su appunta-mento (0523599462; 3391008592; [email protected]). Altri giorni saranno indicatiin seguito.

Eventuali variazioni saranno comunicate tramite avviso presente anche sul sito dell’Uni-versità Cattolica.

4.- Metodologia della Progettazione EducativaPROF. CRISTINA LISIMbERTI

OBIETTIVO DEL CORSO

Conoscere i temi, i problemi e le caratteristiche principali della metodologia dellaprogettazione educativa. Acquisire e saper utilizzare correttamente i concetti fondamentali, il linguaggiospecifico, le competenze metodologiche e tecniche della progettazione in campo edu-cativo. Saper analizzare criticamente alcune esperienze e progetti in campo educativo eformativo con riferimento ai criteri della progettazione.

PROGRAMMA DEL CORSO

Aspetti generali della progettazione educativa: - Quadri e contesti di riferimento.- I soggetti.- Le finalità.- La definizione degli obiettivi.- La scelta delle strategie di intervento.- La struttura valutativa: gli scopi, gli strumenti, i tempi e i modi.- L’utilizzo dei risultati: variazioni in itinere del progetto e nuove progettazioni.Presentazione e analisi di alcune esperienze progettuali nel contesto educativo.

BIBLIOGRAFIA

Prerequisiti di conoscenza.

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1. Il corso presuppone la padronanza, da parte degli studenti, degli elementi fondamentalidella teoria e della metodologia della ricerca in campo educativo. Agli studenti che nonavessero maturato tali competenze si suggerisce la lettura dei seguenti testi (che non co-stituiscono quindi testi per l’esame)R. VIgANò, Pedagogia e sperimentazione, 2a ed., Vita e Pensiero, Milano, 2002.R. VIgANò, Metodi quantitativi nella ricerca educativa, Vita e Pensiero, Milano, 1999 (Cap.I-IV).

2. C. LISIMbERTI, Valutare per la formazione, ISU, Milano, in corso di pubblicazione.

3. Il corso prevede inoltre l’utilizzo di materiali didattici specifici che saranno messi a di-sposizione degli studenti nel corso dell’anno.

DIDATTICA DEL CORSO

Il corso prevede l’impiego, in maniera integrata, di metodi didattici complementari.Le lezioni in aula saranno integrate dall’impiego dell’aula virtuale e dall’apertura di un

corrispondente corso sulla piattaforma informatica blackboard, con il ricorso alle varie risorsedell’insegnamento a distanza. Il materiale didattico utilizzato nel corso delle lezioni sarà messoa disposizione degli studenti su tale piattaforma.

In aula si integreranno lezioni espositive, presentazioni di casi, attività di discussione e la-voro in gruppo.

METODO DI VALUTAZIONE

L’esame verterà su:- verifica della conoscenza del volume- elaborazione e discussione orale di un paper scritto.

Indicazioni specifiche su caratteristiche e criteri di elaborazione e valutazione del papersaranno fornite dal docente durante il corso e rese disponibili su blackboard.

AVVERTENZE

gli studenti sono tenuti a consultare regolarmente gli strumenti informativi utilizzati peril corso (aula virtuale e piattaforma informatica blackboard), ove saranno di volta in volta co-municati avvisi ed aggiornamenti.

Il Prof. Cristina Lisimberti riceve gli studenti come da avviso affisso all’albo presso la Fa-coltà di Scienze della Formazione.

5.- Minori e Giustizia

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Il nome del docente e il programma del corso verranno affissi all’albo.

6.- Pedagogia del Sistema Formativo nei Servizi per MinoriPROF. ELISAbETTA MUSI

OBIETTIVO DEL CORSO

Il corso intende offrire una panoramica dei servizi per minori con particolare at-tenzione a quelli dedicati alla prima infanzia. Le responsabilità e le competenze edu-cative degli operatori saranno analizzate nella prospettiva di un welfare di prossimità,municipale e comunitario.

PROGRAMMA DEL CORSO

La rete dei servizi per i minori: risorse e criticità.Pratiche e strumenti di integrazione tra servizi.L’emprowement come strategia relazionale.Servizi leggeri in un welfare societario.Capitale sociale e community care come intreccio di cure formali e informali.Il sostegno alle responsabilità genitoriali.Il lavoro di comunità e la manutenzione delle reti sociali per la protezione dei minori,la prevenzione del disagio e dell’esclusione sociale.

BIBLIOGRAFIA

E. MUSI, Invisibili sapienze. Pratiche di cura al nido (in preparazione).M. gUERRA-M. LUCIANO, La relazione con le famiglie nei servizi e nelle scuole per l’infanzia,

Ed. Junior, Azzano San Paolo (bg), 2009.Inoltre per introdurre la riflessione sul sistema dei servizi per minori, la docente indicherà, al-l’inizio del corso, alcuni articoli tratti da riviste specializzate.

DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni in aula. Esercitazioni. Visione e commento di sequenze filmiche.

METODO DI VALUTAZIONE

Esami orali.

Il Prof. Elisabetta Musi riceve gli studenti dopo le lezioni presso la Facoltà di Scienze dellaFormazione nello studio n. 760 oppure su appuntamento: 349 3525869; [email protected].

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7.- Pedagogia dell’Infanzia e dell’AdolescenzaPROF. DANIELE bRUZZONE

OBIETTIVO DEL CORSO

Il corso si pone l’obiettivo di esplorare le principali dinamiche psicologiche e for-mative dell’infanzia e dell’adolescenza e di identificare alcuni criteri pedagogici dellavoro educativo nei servizi per minori.

PROGRAMMA DEL CORSO

I PARTE

Costruzione dell’identità e ricerca di senso nell’infanzia e nell’adolescenza: compitievolutivi, trasformazioni sociali e processi di formazione.È previsto un Seminario su “Vissuti e cambiamenti nell’erranza preadolescenziale”a cura della dott.ssa A. Augelli.

II PARTE

La competenza pedagogica nei servizi educativi: dimensioni istituzionali, organiz-zative, professionali ed affettive. Vissuti emotivi e sapere dell’esperienza nel lavoro educativo e sociale.È previsto un Seminario sul tema “Dagli istituti per minori alle comunità educative”a cura della dott.ssa A. Tibollo.

BIBLIOGRAFIA

A. bObbIO, Il bambino tra teoria ed educazione, Vita e Pensiero, Milano, 2003.P. bARONE, Pedagogia dell’adolescenza, guerini, Milano, 2009.L. VILLA, Il lavoro pedagogico nei servizi educativi, Franco Angeli, Milano, 2008.V. IORI-A. AUgELLI-D. bRUZZONE-E. MUSI, Ripartire dall’esperienza. Direzioni di senso per il la-

voro sociale, Franco Angeli, Milano, 2010.Per coloro che frequentano le lezioni, i materiali relativi ai Seminari saranno indicati nel corsodelle lezioni e saranno sostitutivi di parte del programma d’esame.

DIDATTICA DEL CORSO

Lo svolgimento del corso si articolerà alternando lezioni in aula con attività seminariali digruppo.

METODO DI VALUTAZIONE

Esame orale finale.

Il Prof. Daniele bruzzone riceve gli studenti il mercoledì alle ore 11,30 o su appuntamento.

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8.- Pedagogia dell’IntegrazionePROF. MARIA TERESA CAIRO

OBIETTIVO DEL CORSO

Il corso intende approfondire l’evoluzione culturale e sociale degli approcci alladisabilità ed al disagio in età evolutiva, considerando in particolare le attuali meto-dologie di presa in carico.

PROGRAMMA DEL CORSO

- La qualità della vita della persona disabile.- La qualità dell’intervento abilitativo e riabilitativo: limiti, possibilità e complessità

di un costrutto.- Evoluzione sociale e culturale degli approcci alla pedagogia speciale in Italia e

comparazione con alcuni Paesi europei.

BIBLIOGRAFIA

Appunti delle lezioni o, in alternativaR.L. SChALOCK-A.M. VERDUgO ALONSO, Manuale di qualità della vita, Vannini, gussago (brescia),

2006. oppureM.T. CAIRO-V. MARIANI-R. ZONI CONFALONIERI, Disabilità ed età adulta fra qualità della vita e pro-

gettualità pedagogica, Vita e Pensiero, Milano, (in stampa). Un testo a scelta fraA. LEVRERO, La Qualità nei servizi per disabili. Modelli operativi, Vannini, gussago (bS), 2001. oppureR. MENEghINI, Dalla qualità dell’integrazione all’inclusione, Vannini, gussago (bS), 2006.Materiale su blackboard.

DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni in aula.

METODO DI VALUTAZIONE

Esame scritto.

Il Prof. Maria Teresa Cairo riceve gli studenti come da avviso affisso all’albo presso la Fa-coltà di Scienze della Formazione.

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9.- Psicologia dello Sviluppo Atipico: Prevenzione e InterventoPROF. ANNALISA VALLE

OBIETTIVO DEL CORSO

- Fornire i principali fondamenti teorici relativi allo sviluppo atipico; situazioni disviluppo atipico, sia in relazione al singolo sia rispetto al suo contesto evolutivo.

- Esercitare lo studente ad applicare le proprie competenze attraverso analisi di ca-so, al fine di individuare punti di forza e criticità dei vari aspetti esplicitati dalpunto di vista teorico.

PROGRAMMA DEL CORSO

Il corso intende trattare il tema dello sviluppo atipico in relazione ai principali contestinei quali il bambino cresce e alle relazioni nelle quali egli è inserito fin dalla nascita.Il corso affronterà il tema della atipicità, considerata all’interno del continuum “nor-malità – patologia”, con riferimenti a concetti propri della Psicologia dello Sviluppoe della Psicologia Clinica dello Sviluppo. Chiave di lettura privilegiata delle situazioniatipiche sarà il concetto di rischio e la sua diretta applicazione nei contesti di vita delbambino, con particolare richiamo ai fattori di rischio e di protezione coinvolti nelpercorso atipico.Per ciascun argomento si prenderà in considerazione il rapporto tra il bambino, la fa-miglia e le diverse realtà educative con le quali questi può entrare in contatto, conparticolare riferimento ai rapporti affettivi con i caregiver principali e tra gli adultiche si occupano del bambino stesso.

BIBLIOGRAFIA

F. TANI, Normalità e patologia nello sviluppo psichico, giunti, Firenze, 2007.g. FAVA VIZZIELLO, Psicopatologia dello sviluppo, Il Mulino, bologna, 2003. Da studiare solo

le parti: prima, seconda e terza.g. DONEDDU-R. FADDA, I disturbi pervasivi dello sviluppo, Armando Editore, Roma, 2007. Da

studiare solo alcuni capitoli, che saranno indicati in aula e pubblicati sul sito della docenteall’inizio delle lezioni.

Più un testo a scelta traO. LIVERTA SEMPIO-g. CAVALLI-A. VALLE (a cura di), Comprensione sociale ed emozioni nel ciclo di

vita. Aspetti tipici e a rischio, Carocci, Roma, 2007.O. LIVERTA SEMPIO-A. MARChETTI-F. LECCISO-S. PETROCChI, Competenza sociale e affetti nel bambino

sordo. Aspetti teorici e operativi, Carocci, Roma, 2006.A. MARChETTI-E. DI TERLIZZI-S. PETROCChI (a cura di), Fiducia e coping nelle relazioni interperso-

nali, Carocci, Roma, 2008.

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DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni in aula, esercitazioni e lavori pratici guidati.

METODO DI VALUTAZIONE

L’esame è costituito da un’interrogazione orale che si potrà sostenere al termine del cor-so.

AVVERTENZE

Il Prof. Annalisa Valle aggiornerà costantemente la propria Pagina Docenti, nella quale sa-ranno pubblicati il programma del corso e la relativa bibliografia: gli studenti sono pertantoinvitati a consultarla per avere ulteriori delucidazioni.

Il Prof. Annalisa Valle riceve gli studenti su appuntamento, da prendersi via mail al se-guente indirizzo: [email protected], presso la Facoltà di Scienze della Formazione.

10.- Psicologia Sociale della FamigliaPROF. CARLA MAZZOLENI

OBIETTIVO DEL CORSO

Il corso si propone di approfondire i più noti modelli teorici che operano una let-tura della famiglia, del suo cambiamento e delle sue dinamiche interne alla luce delleprincipali trasformazioni e problematiche che essa affronta lungo il suo ciclo di vita,sviluppando una riflessione inerente l’intervento psicosociale sui legami familiari, intermini di prevenzione e promozione.

PROGRAMMA DEL CORSO

A partire da un approfondimento del tema dell’identità della famiglia, verrà presentatoil modello relazionale-simbolico di Scabini e Cigoli con particolare riferimento alladimensione intergenerazionale e alla valenza etica ed affettiva dei legami. Verrannoquindi trattate le principali transizioni e gli eventi critici che interessano la famiglia,dalla formazione della coppia, la nascita dei figli, l’adolescenza dei figli, fino al-l’uscita di casa e al fronteggiamento dell’ultima transizione. Si farà un cenno ai fon-damenti della metodologia della ricerca psicosociale sulla famiglia e si approfondiràil tema dell’intervento psicosociale come intervento di promozione e sviluppo di ca-pacità di cura dei legami. Analizzando il funzionamento e i compiti evolutivi di alcuneforme peculiari di genitorialità, tra cui la genitorialità adottiva e separata, si illustreràil senso e le forme di lavoro integrato e di rete, a partire dall’analisi della domanda,sino alla definizione e realizzazione dell’intervento. Si presenteranno, infine, alcune

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forme di empowerment dei legami familiari, in relazione a specifiche fasi del ciclodi vita o a particolari eventi critici, mettendo in luce il ruolo dell’operatore psicoso-ciale nel promuovere risorse e competenze.

BIBLIOGRAFIA

E. SCAbINI-R. IAFRATE, Psicologia dei legami familiari, Il Mulino, bologna, 2003.C. MAZZOLENI, Empowerment familiare: il lavoro psicosociale integrato per promuovere be-

nessere e competenze, Ed. Erickson, Trento, 2004.

DIDATTICA DEL CORSO

L’apprendimento si realizzerà tramite lezioni in aula ed esercitazioni su casi.

METODO DI VALUTAZIONE

Un colloquio finale che potrà essere integrato da una prova scitta preliminare.

Il Prof. Carla Mazzoleni riceve gli studenti su appuntamento (contatto:[email protected]).

11.- Sociologia delle Relazioni Familiari e ComunitariePROF. LUCIA bOCCACIN

OBIETTIVO DEL CORSO

Il corso si propone di offrire agli studenti un quadro di riferimento entro cui con-testualizzare i processi relazionali che coinvolgono le famiglie e i soggetti delle co-munità: dare vita a comunità familiari, realizzare servizi per i minori insieme ad altrisoggetti sociali, sono modi diversi di avviare forme generative di fiducia, di coope-razione e di scambi reciproci, cioè di capitale sociale.

PROGRAMMA DEL CORSO

L’insegnamento sarà orientato alla acquisizione teorico-pratica di modelli operativinei quali la relazione possa essere identificata come risorsa strategica per la costru-zione di una professionalità adeguata alla facilitazione e al coordinamento di reti direlazioni e di partnership, con particolare attenzione ai contesti organizzativi nei qualisono erogati servizi e interventi rivolti ai minori. In particolare, durante il corso sa-ranno trattati i seguenti argomenti:- Famiglia e comunità: la relazione come risorsa per generare e rigenerare i legami

sociali. - Le Partnership sociali: concettualizzazione e tipologie.

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- Il capitale sociale primario e secondario.- Partnership, capitale sociale e buone pratiche: un modello emergente nei servizi

per i minori e per le famiglie.- Profilo professionale e competenza relazionale.

BIBLIOGRAFIA

E. SCAbINI-g. ROSSI (a cura di), Promuovere famiglia nella comunità, “Studi interdisciplinari sullafamiglia”, n. 22, Vita e Pensiero, Milano, 2007 (solo i contributi di E. Scabini-g.Rossi eL. boccacin).

E. SCAbINI-g. ROSSI, Rigenerare i legami: la mediazione nelle relazioni familiari e comunitarie,Vita e Pensiero, Milano, 2003 (solo i contributi di g. Rossi-L. boccacin, D. bramanti-M.Tomisich e Colozzi).

D. bRAMANTI, Le comunità di famiglie. Cohousing e nuove forme di vita familiare, Franco An-geli, Milano, 2009.

g. ROSSI-L. bOCCACIN (a cura di), Capitale sociale e partnership tra pubblico, privato e terzo set-tore. Casi di buone pratiche nei servizi alla famiglia, vol. I, Franco Angeli, Milano, 2007.

DIDATTICA DEL CORSO

Il corso si svolgerà sia attraverso lezioni in aula, sia attraverso momenti di tipo esercitativomediante l’utilizzo della piattaforma Blackboard.

I lucidi illustrativi presentati nel corso delle lezioni saranno disponibili, nell’ambito dellapiattaforma Blackboard, accessibile dal sito Internet dell’Università Cattolica.

METODO DI VALUTAZIONE

Esame orale.

Il Prof. Lucia boccacin riceve gli studenti il giovedì, dopo lezione o su appuntamento,presso la Facoltà di Scienze della Formazione.

12.- Storia dell’Educazione GiovanilePROFF. SIMONETTA POLENghI-RENATA LOLLO

I Modulo: PROF. SIMONETTA POLENghI

II Modulo: PROF. RENATA LOLLO

OBIETTIVO DEL CORSO

In primo luogo, si affronteranno le questioni metodologiche ed epistemologicherelative alla storia della adolescenza e della gioventù (età determinate non solo dacomponenti biologiche, ma anche da condizionamenti sociali e soggette a mutamenti

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storici). Dopo un cenno al Medioevo, si vedranno, quindi, le caratteristiche fonda-mentali dell’evoluzione del modo di vivere dei giovani in età moderna e contempo-ranea. Particolare attenzione sarà dedicata ad alcuni riti e momenti di passaggio; alrapporto con i genitori e con gli adulti, variamente modulato nei ceti sociali; alle mo-dalità di aggregazione tra pari; alle differenze di genere; al diverso modo di vivereed essere educati a seconda del ceto sociale e dei mutamenti economici: apprendistato,collegio, lavoro industriale e scolarizzazione di massa; alla formazione militare; airapporti con il mondo adulto e alla politica in momenti chiave (Rivoluzione francese,Quarantotto e Risorgimento, grande guerra e Fascismo); alla difficoltà degli adulti,anche nella legislazione, a riconoscere la specificità dell’adolescenza; a esperienzedi aggregazione ed educazione, dai Wandervoegel agli Scout, dallo sport all’orato-rio.

PROGRAMMA DEL CORSO

Adolescenti e giovani dall’età moderna al Novecento: mutamenti sociali, politicheculturali e modelli educativi.

BIBLIOGRAFIA

g. LEVI-J.C. SChMITT, Storia dei giovani, vol. II, L’età contemporanea, Roma-bari, Laterza,2000.

Ulteriori indicazioni e precisazioni, per frequentanti e non, verranno date a lezione e on line.

DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni in aula; il materiale del corso sarà anche disponibile on line sulla piattaformablackboard: http://blackboard.unicatt.it/.

METODO DI VALUTAZIONE

Esame orale.

AVVERTENZE

gli studenti sono vivamente invitati ad avvalersi del materiale e delle informazioni on line.

I Proff. Simonetta Polenghi e Renata Lollo ricevono gli studenti presso la Facoltà di Scien-ze della Formazione, nel proprio studio. Per l’orario, vedere la bacheca nella pagina docentedel sito dell’Università.

13.- Storia della Famiglia e dell’InfanziaPROF. MARZIA ANTONIA ENRICA gIULIANI

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OBIETTIVO DEL CORSO

Sulla base di una prospettiva di lunga durata, il corso si propone di verificarel’evoluzione storica dell’istituto famigliare dall’Antico Regime al mondo contempo-raneo con specifica attenzione alle relazioni intercorse fra i diversi attori sociali ingioco.

PROGRAMMA DEL CORSO

Sarà indagata l’evoluzione storica del matrimonio nell’Europa occidentale, e in par-ticolare in Italia, per verificare continuità e mutamenti all’interno dei rapporti fra ge-nitori e figli, focalizzando l’interesse sulle problematiche relative al progressivodefinirsi del concetto di infanzia nei sistemi culturali d’Antico Regime e della primaetà contemporanea.

BIBLIOGRAFIA

Storia dell’infanzia, a cura di E. bECChI-D. JULIA, I-II, Laterza, Roma-bari, 1996, una selezionedi saggi, che sarà indicata durante il corso.D. LOMbARDI, Storia del matrimonio. Dal Medioevo a oggi, Il Mulino, bologna, 2008.Ulteriore bibliografia sarà fornita durante il corso. Per i non frequentantiD. LOMbARDI, Storia del matrimonio. Dal Medioevo a oggi, Il Mulino, bologna, 2008.P. ARIÈS, Padri e figli nell’Europa medievale e moderna, Laterza, bari (introduzione e capp. 1,

3).

DIDATTICA DEL CORSO

La modalità didattica è quella della lezione in aula.

METODO DI VALUTAZIONE

La verifica coincide con l’esame orale alla fine del corso.

Il Prof. Marzia Antonia Enrica giuliani riceve gli studenti, durante il periodo del corso,alla fine delle lezioni presso la Facoltà di Scienze della Formazione, nel suo ufficio.

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PROGRAMMI DEI CORSI

ANTECEDENTI IL NUOvO ORDINAMENTO

(D.M. 509/99)

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I) LAUREA TRIENNALE IN SCIENZE DELL’EDUCAZIONE E DEI PRO-CESSI FORMATIvI

1.- Diritto Pubblico con Elementi di Diritto del Lavoro PROF. PIETRO ANTONIO VARESI

Il programma è mutuato dall’insegnamento di Diritto del lavoro della Facoltà di Eco-nomia, al quale si rimanda per obiettivi, bibliografia, didattica del corso, metodo divalutazione e orari di ricevimento.

OBIETTIVO DEL CORSO

Il corso si propone di fornire le conoscenze essenziali relative alla disciplina dellediverse forme di lavoro alla luce della più recente legislazione in materia, delle di-sposizioni della contrattazione collettiva e degli orientamenti giurisprudenziali.

RISULTATI DI APPRENDIMENTO

Al termine del corso lo studente dovrà:- Possedere i fondamenti della disciplina dei contratti di lavoro subordinato e pa-

rasubordinato.- Conoscere le norme riguardanti la gestione del rapporto di lavoro nelle sue di-

verse fasi (assunzione, assegnazione e variazione delle mansioni; sospensione delrapporto; irrogazione di sanzioni disciplinari, licenziamento individuale per giustacausa o per giustificato motivo).

- Conoscere le regole che consentono al datore di lavoro di procedere a riduzionicollettive di personale.

PROGRAMMA DEL CORSO

- Le fonti del diritto del lavoro.- Il lavoro subordinato ed i criteri per la sua identificazione.- L’assunzione del lavoratore.- La progressiva generalizzazione della libertà di scelta del lavoratore da assume-

re.- Le forme di lavoro non standard.- La determinazione della prestazione lavorativa: mansioni, qualifiche e categorie.- La disciplina della prestazione di lavoro subordinato.- Lavoro minorile, lavoro femminile e parità tra i sessi.- La retribuzione.- Sospensione del rapporto di lavoro e riduzione dell’orario di lavoro. - Il recesso dal contratto di lavoro e la disciplina del licenziamento individuale.

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- I licenziamenti collettivi.- Le garanzie dei diritti dei lavoratori.

BIBLIOGRAFIA

A. TURSI–P.A. VARESI, Lineamenti di diritto del lavoro, 4a ed., CEDAM, Padova, 2010, Capitoli1, 2, 3, da 13 a 26.

DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni in aula accompagnate da seminari di gruppo.

METODO DI VALUTAZIONE

Esame orale.

Il Prof. Pietro Antonio Varesi riceve gli studenti come da avvisso affisso all’albo presso laFacoltà di Economia.

2.- DrammaturgiaPROF. RObERTO MUSSAPI

OBIETTIVO DEL CORSO

Ci si prefigge di illuminare il senso del teatro come realtà rivelante, connessa allanostra possibilità di leggere il mondo attraverso le rappresentazioni. Dalla conoscenza profonda delle opere teatrali, e soprattutto di quelle in questio-ne, mi prefiggo di dilatare la percezione degli studenti, aiutandoli a comprendere, at-traverso la realtà magica dello spettacolo, la complessità del mondo. Inoltre continuo a combattere per la difesa di una concezione di “spettacolo” cheè l’esatto contrario della “civiltà dello spettacolo”, vale a dire la capacità di visionecontro l’ottundimento ipnotico dei mass media.

PROGRAMMA DEL CORSO

IL CORPO E L’IMMAgINE. ShAKESPEARE DAL TEATRO AL CINEMA.

La nascita del teatro, dalla tragedia al dramma elisabettiano ad alcuni momenti dellamodernità. Lettura e analisi di La tempesta e Amleto di Shakespeare, visione di filmsulle due opere e su altre shakespeariane, come Molto rumore per nulla, Sogno diuna notte di mezza estate, Romeo e Giulietta e altre.Escursioni nel cinema e nel radiodramma dove i temi della tragedia, del dramma,

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della commedia nell’accezione shakespeariana, si ripropongano con forza. Quindi ri-corso a proiezioni (necessità quindi televisore per whs e DVD).

BIBLIOGRAFIA

W. ShAKESPEARE, Amleto, Oscar Mondadori.W. ShAKESPEARE, La tempesta, Oscar Mondadori.R. MUSSAPI, Gli spalti e il bosco, Le Lettere, Firenze, 2004.R. MUSSAPI, Il testimone, Jaca book, 2008.

DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni tradizionali più proiezioni di film o filmati portati personalmente dal docente, eascolto di cd o nastrocassette, su riproduttore portato dal docente.

METODO DI VALUTAZIONE

Esami orali.

Il Prof. Roberto Mussapi riceve gli studenti al termine delle lezioni presso la Facoltà diScienze della Formazione.

3.- Economia dei Sistemi e dei Processi FormativiPROF. PIETRO LUCA AgOSTINI

OBIETTIVO DEL CORSO

L’erogazione e l’acquisizione di servizi nel settore della formazione può essereanalizzata da un punto di vista economico, anche allo scopo di diffondere “la culturae la prassi della valutazione della formazione, con particolare riguardo ai risultatiprodotti dai piani e dai programmi di formazione e al loro impatto sull’assetto orga-nizzativo e finanziario delle amministrazioni e sull’ambiente in generale” (Dip. dellaFunzione Pubblica). Il corso intende dotare lo studente di una struttura concettualedi riferimento e di una serie di strumenti di indagine, di natura economico-organiz-zativa, da utilizzare nell’analisi, nella progettazione e nella gestione dei sistemi e deiprocessi formativi. Specifica attenzione sarà rivolta alle problematiche della gestionedella formazione nella Pubblica Amministrazione, nonché all’organizzazione di si-stemi formativi evoluti (learning ecosystem).

PROGRAMMA DEL CORSO

- Elementi di economia aziendale e pubblica.- Sistemi profit e non profit.

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- Modelli di gestione della formazione.- L’impatto organizzativo, le tecnologie e le infrastrutture.- I sistemi informativi di supporto alla governance della formazione.- Programmazione e controllo del piano della formazione.- Valutazione delle azioni formative.- L’analisi costi-benefici ed il problema degli intangible asset.- Modelli di stima dei costi e strumenti tecnici di valutazione economico-finanzia-

ria.- Strategie di sourcing.- Il finanziamento dei progetti.- Cenni di marketing.

BIBLIOGRAFIA

Le indicazioni bibliografiche verranno fornite all’inizio delle lezioni.Appunti delle lezioni e materiale on line.

DIDATTICA DEL CORSO

Il corso è parte di un progetto della Facoltà volto alla sperimentazione di forme innovativee motivanti della didattica.

Le attività didattiche sono svolte parte in aula, secondo il formato della lezione (15 ore),parte in aula nella forma dell’esercitazione e dell’apprendimento seminariale (5 ore), parte online nelle forme del forum, del lavoro collaborativo e del virtual group (10 ore).

METODO DI VALUTAZIONE

L’esame consiste in un colloquio orale e, per i frequentanti, nella discussione di un propriolavoro su argomenti trattati duranti il corso.

AVVERTENZE

Presso la sede di erogazione del corso saranno resi disponibili allo studente punti di accessoa Internet funzionali a svolgere il lavoro on line.

gli appunti delle lezioni ed il lavoro on line sono parte integrante del programma del corso.A supporto degli studenti che non potessero frequentare le lezioni, verranno fornite ulterioriindicazioni bibliografiche.

Il Prof. Pietro Luca Agostini riceve gli studenti, durante lo svolgimento del corso, al terminedelle lezioni. Per ulteriori necessità, è sempre possibile contattare il docente all’[email protected].

4.- Elementi di Diritto Civile e Penale della Famiglia e dei MinoriPROF. CLAUDIA MAZZUCATO

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Il programma è mutuato dall’insegnamento di Legislazione minorile della Facoltà digiurisprudenza, al quale si rimanda per obiettivi, bibliografia, didattica del corso,metodo di valutazione e orari di ricevimento.

OBIETTIVO DEL CORSO

Il corso mira a fornire agli studenti una conoscenza generale delle vigenti norme(civili, penali, amministrative, internazionali) dedicate al minorenne. Le lezioni sipropongono di affrontare i temi da una prospettiva critica, attenta anche all’apportodelle discipline socio-pedagogiche. Il diritto minorile viene presentato come ‘model-lo’ di cultura giuridica democratica e come interessante ‘laboratorio’ di novità espor-tabili in altri settori dell’ordinamento. Il corso intende, infine, aprirsi alla realtà eall’esperienza sul campo attraverso appositi seminari e lo studio di casi.

PROGRAMMA DEL CORSO

- Il diritto minorile come modello di cultura giuridica: uno sguardo d’insieme.- Le fonti della legislazione minorile.- gli organi amministrativi e giudiziari, pubblici e privati a tutela dei minorenni.- Il concepito e la tutela della vita prenatale. - Lo statuto giuridico del minore. Alla ricerca di un delicato equilibrio tra incapacità

e autonomia della persona minorenne.- Il minore e la famiglia. Rapporti di filiazione. Potestà genitoriale. Decadenza e

limitazione. Effetti della separazione e del divorzio sui figli minorenni. Adozione.Affido del minore con difficoltà familiari.

- Il minore e il diritto alla salute.- La tutela dei minori stranieri.- La giustizia penale per i minorenni. La prevenzione dei reati minorili, tra derive

repressive e “punti fermi” educativi. La vigente disciplina del processo penale acarico di imputati minorenni. La responsabilità penale del minore. Il ruolo dellamagistratura minorile e dei servizi sociali. La difesa del minorenne. Le misure dirisposta al reato commesso dal minorenne. La mediazione penale e la giustiziariparativa.

- Il minore vittima di reato.

BIBLIOGRAFIA

La bibliografia, aggiornata alle più recenti novità normative, verrà indicata durante le lezionied esposta all’albo. La docente metterà a disposizione degli studenti appositi materiali on line(ivi compresa la bibliografia) attraverso la piattaforma Blackboard.Per gli studenti frequentanti la preparazione potrà incentrarsi sugli appunti del corso e suimateriali didattici disponibili in Blackboard. gli studenti non frequentanti sono invitati aprendere contatto con la docente prima di avviare la preparazione dell’esame.

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E’ indispensabile, per tutti, la conoscenza delle fonti normative: andranno perciò utilizzati icodici e le leggi complementari pertinenti ai temi indicati nel programma; nel corso delle le-zioni verrà suggerita l’edizione più aggiornata di un ‘codice dei minori e della famiglia’.

DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni frontali e partecipate in aula, studio di casi, attività simulate, eventuali seminari eincontri con esperti.

Frequenza. La diversificazione degli argomenti rende particolarmente importante la fre-quenza assidua delle lezioni.

METODO DI VALUTAZIONE

L’esame è orale. Nel colloquio verranno verificate l’acquisizione delle nozioni indispen-sabili e la comprensione critica dei problemi, anche con riferimento allo studio di eventualimateriali didattici integrativi (sentenze, letture, ecc.).

Il Prof. Claudia Mazzucato riceve gli studenti, preferibilmente su appuntamento (da con-cordare per e-mail), secondo il calendario e negli orari esposti all’albo e nell’apposita bachecaon line. gli studenti sono invitati a consultare sempre gli aggiornamenti degli avvisi on line.La posta elettronica viene letta con cadenza settimanale.

5.- Igiene Generale e ApplicataPROF. MATTEO RICCò

OBIETTIVO DEL CORSO

Lo studente dovrà acquisire ed essere in grado di comunicare in modo corretto:- elementari concetti di biologica, generale ed applicata all’essere umano;- elementi di epidemiologia e statistica necessari alla corretta interpretazione del

concetto di fattore di rischio;- i principali meccanismi di eziopatogenesi delle più importanti malattie infettive

e cronico degenerative;- le principali strategie di prevenzione generale ed applicata a specifiche tematiche

sanitarie;- elementi relativi all’igiene degli alimenti;- elementi relativi all’organizzazione dei servizi sanitari.

PROGRAMMA DEL CORSO

1. Igiene generale- Definizione di salute.- Medicina preventiva: definizioni ed applicazioni.

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- Epidemiologia generale e nozioni di statistica.- Fattori di rischio: definizione ed interpretazione.- Prevenzione primaria, secondaria, terziaria.- Igiene degli alimenti.- Sostanze stupefacenti.- Organizzazione del Servizio Sanitario Nazionale.

2. Malattie infettive (malattie “notificabili”)- Aspetti epidemiologici.- Eziologia delle malattie infettive.- Modalità di trasmissione e contagio.- Profilassi e terapia delle malattie infettive.- Malattie infettive di interesse storico e/o di particolare rilievo metodologico:

- colera, difterite, rabbia, poliomielite, sifilide, tetano.- Malattie infettive di specifico rilievo epidemiologico:

- malattie esantematiche- influenza- mononucleosi- meningite cerebrospinale epidemica- le malattie del complesso TORCh- tifo addominale- malattie da rickettsia- malattie a trasmissione parenterale (epatite virale da virus b, epatite virale da

virus C, hIV)- pediculosi, scabbia- le principali micosi- le “malattie dimenticate” (malaria, leishmaniosi e tripanosomiasi, lebbra, pa-

tologie da nematodi e trematodi).

3. Malattie cronico degenerative (malattie “non notificabili”)- Malattie cardiovascolari (cardiopatia ischemica, infarto miocardico, ictus, scom-

penso miocardico, ipertensione arteriosa).- Malattie dismetaboliche (diabete mellito, tiroidi, dislipidemie).- broncopneumopatie croniche.- Malattie neoplastiche.- Malattie osteoarticolari/muscolari.- Principali fattori di rischio per le malattie croniche degenerative:

- stili di vita: fumo di sigaretta / dislipidemie / obesità e soprappeso / scarsoesercizio fisico

- l’ambiente di vita e di lavoro come fattore di rischio per malattie cronico-de-generative.

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4. Medicina preventiva applicata a problematiche dell’età scolare- Vizi posturali.- Disturbi alimentari (obesità, anoressia, bulimia, carenze alimentari, rachitismo).- Varie dentarie, odontopatie in generale.- Disturbi visivi.

BIBLIOGRAFIA

C. SIgNORELLI ET AL., Igiene, Epidemiologia e Sanità Pubblica, Società editrice Universo, Roma,2009.

C. SIgNORELLI, Epidemiologia per discipline biomediche, Società editrice Universo, Roma, 2009.

DIDATTICA DEL CORSO

Lo svolgimento del corso di articolerà alternando lezioni in aula con attività seminariali digruppo.

METODO DI VALUTAZIONE

Relazione ed esame orale.

AVVERTENZE

Agli studenti sarà chiesto di sviluppare, nel corso del semestre, una relazione scritta in for-ma di tesi dattiloscritta relativa ad uno degli argomenti trattati nell’ambito del programma.Tale relazione dovrà essere consegnata prima della conclusione dell’attività didattica fronta-le.

Il giudizio relativo a tale relazione sarà preliminare all’ammissione agli esami finali, arti-colati in esame orale su tutti gli argomenti del corso.

Il Prof. Matteo Riccò riceve gli studenti, durante lo svolgimento delle lezioni, “nei giornidi lezione nell’ora precedente e nelle due ore successive” oppure al termine delle lezioni suappuntamento tramite preliminare contatto e-mail.

6.- Letteratura per l’InfanziaPROF. RENATA LOLLO

Il programma è mutuato dall’insegnamento di Storia della lettura e della letteraturaper l’età evolutiva curriculum Educatore per l’infanzia del Corso di laurea in Scienzedell’educazione e della formazione, al quale si rimanda per obiettivi, bibliografia, di-dattica del corso, metodo di valutazione e orari di ricevimento.

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7.- Metodi di Monitoraggio e valutazione della FormazionePROF. PIERO CATTANEO

Il programma è mutuato dall’insegnamento di Metodologia della ricerca e della va-lutazione per la formazione del curriculum Formatori del Corso di laurea in Scienzedell’educazione e della formazione, al quale si rimanda per obiettivi, bibliografia, di-dattica del corso, metodo di valutazione e orari di ricevimento.

8.- Metodi e Tecniche del Gioco e dell’AnimazionePROF. ALESSANDRA CARENZIO

OBIETTIVO DEL CORSO

Il corso intende toccare i temi del gioco e dell’animazione attraverso l’analisidelle componenti educative e pedagogiche dell’esperienza ludica nelle sue diverseforme, da quelle tradizionali alle categorie emergenti in relazione all’ambiente me-diale nel quale bambini e adolescenti crescono. Nello specifico il corso porterà l’at-tenzione dell’aula sul processo di creazione di favole e filastrocche e sull’attivazionedella fantasia in contesti di animazione.

PROGRAMMA DEL CORSO

Il gioco: aspetti evolutivi.Tipologie di giochi nell’infanzia e nell’adolescenza.giochi e giocattoli: dalla trottola ai videogioco.Il contributo dei gianni Rodari: favole e filastrocche per attivare la fantasia.Utilizzare le favole e le filastrocche in chiave animativa: un percorso di progettazio-ne.L’animazione: storia e significato nei contesti educativi.Metodi e tecniche di animazione.Il gioco e l’animazione in contesto: scuola ed extra-scuola.

BIBLIOGRAFIA

Testi obbligatoriP. MANUZZI, Pedagogia del gioco e dell’animazione, guerini, Milano, 2002.g. RODARI, I cinque libri. Storie fantastiche, favole, filastrocche, Einaudi, Milano, 1993.

Un testo a scelta tra i seguentiR. FARNÈ, Le case dei giochi. Ludoteca, ludobus e modelli formativi, guerini, Milano, 1999.P. RICCIARDI-A.M. VENERA, Giochi da maschi, giochi da femmine e…da tutti e due, Ed. Junior,

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bergamo, 2005.R. APOSTOLI (a cura di), Gioco, giocattoli, giocare. A che gioco giochiamo?, Ed. Junior, bergamo,

2000.

DIDATTICA DEL CORSO

Il corso prevede, oltre alle ore di lezione, uscite didattiche (visite a musei ed esposizionisul gioco), attività on line collaborative (ricerche in rete ed esercitazioni) e la creazione di unprodotto/progetto (filastrocca o progettazione di utilizzo di favole e filastrocche esistenti) cheverrà costruito in gruppo durante il corso e presentato in sede di esame.

METODO DI VALUTAZIONE

Il corso termina con un esame orale che verterà sui temi trattati durante le lezioni. Per ifrequentanti il voto complessivo comprende, oltre al colloquio orale, la valutazione data alprodotto creato in gruppo e la partecipazione al lavoro on line svolto nel corso dell’anno.

AVVERTENZE

gli studenti impossibilitati a frequentare il corso devono scegliere due testi tra quelli ascelta proposti in elenco.

Il Prof. Alessandra Carenzio riceve gli studenti dopo la lezione presso la Facoltà di Scienzedella Formazione.

9.- Metodologia dei Processi FormativiPROF. PAOLA PLESSI

OBIETTIVO DEL CORSO

Il corso intende promuovere nello studente la costruzione e l’acquisizione di unquadro unitario della formazione. Per raggiungere l’obiettivo saranno presi in esamele diverse dimensioni e gli elementi che compongono la teoria generale della forma-zione. Il corso analizzerà in modo più specifico e approfondito i metodi, le tecnichee gli strumenti utili alla realizzazione di percorsi formativi rivolti agli adulti e allafacilitazione dei processi di cambiamento, al fine di portare gli studenti a una padro-nanza delle modalità di gestione dei processi di formazione.

PROGRAMMA DEL CORSO

Il corso svilupperà i seguenti contenuti:1. la teoria generale della formazione2. la teoria degli obiettivi3. la teoria dell’apprendimento

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4. la teoria del metodo5. la teoria del formatore6. i principi dell’apprendimento degli adulti7. le dinamiche di processo nella formazione e la loro gestione8. metodi, tecniche e strumenti di formazione.

BIBLIOGRAFIA

g.P. QUAgLINO, Fare formazione, Cortina, Milano.Un secondo testo, focalizzato sul tema specifico delle metodologie e delle tecniche per la for-mazione, verrà indicato durante le prime settimane di lezione.

DIDATTICA DEL CORSO

Per lo sviluppo dei temi indicati si potrà far ricorso alla lezione frontale supportata da sin-tetiche slide, alla lettura e analisi di testi di vario genere, ma anche alle stesse metodologieformative oggetto e contenuto del corso, secondo una modalità più laboratoriale.

METODO DI VALUTAZIONE

La verifica finale avverrà in forma orale al termine del corso.L’esame sarà finalizzato ad accertare la comprensione, assimilazione e rielaborazione del

programma e della bibliografia e a valutare la capacità dello studente di applicare i principiappresi.

Il Prof. Paola Plessi riceve gli studenti dopo le lezioni presso la Facoltà di Scienze dellaFormazione nel proprio studio. E’ possibile fissare appuntamenti al di fuori dell’orario di ri-cevimento scrivendo a [email protected].

10.- Metodologia del Lavoro di GruppoPROF. ALESSANDRA CARENZIO

Il programma è mutuato dall’insegnamento di Metodi e tecniche del gioco e dell’ani-mazione del curriculum Educatore per l’infanzia, al quale si rimanda per obiettivi,bibliografia, didattica del corso, metodo di valutazione e orari di ricevimento.

11.- Metodologia del Lavoro Socio-educativoPROF. PIERPAOLO TRIANI

OBIETTIVO DEL CORSO

Il corso intende:

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- accrescere nello studente la conoscenza delle diverse forme che concorrono a co-stituire l’area del metodo nel lavoro socio educativo, con un’attenzione specificaalla figura dell’educatore dell’ambito sociale;

- promuovere la capacità di analizzare contesti e proposte formative dal punto divista metodologico.

Dopo aver presentato il profilo di alcuni autori significativi per il lavoro socio-educativo, saranno messe in luce le principali logiche d’intervento che attualmentecaratterizzano il lavoro sociale (progettazione, strada, rete, empowerment, animazio-ne) e le caratteristiche fondamentali della cultura metodologica dell’educatore. Unapprofondimento specifico sarà dedicato al rapporto tra il lavoro dell’educatore e ildisagio della prima adolescenza.

PROGRAMMA DEL CORSO

Intervento educativo e società: il contributo di Freire, Illich, Fromm, Mounier. La questione del metodo in campo educativo.Le forme del metodo dell’intervento educativo.Le principali logiche di azione.Disagio della prima adolescenza e interventi educativi.

BIBLIOGRAFIA

Testi per l’esameP. TRIANI, Sulle tracce del metodo. Educatore professionale e cultura metodologica, ISU Uni-

versità Cattolica del Sacro Cuore, Milano, 2002.C. SCURATI, Profili nell’educazione, Vita e Pensiero, Milano, 2006, solo i capitoli dedicati a

Freire e Illich, Fromm, Mounier.A. MAggIOLINI (a cura di), Preadolescenza e antisocialità, Franco Angeli, Milano, 2005.

DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni in aula, lavori di gruppo, confronto con esperti, approfondimento di alcuni testi ealcuni casi.

METODO DI VALUTAZIONE

Confronto e dibattito in itinere; esame orale finale.

Il Prof. Pierpaolo Triani riceve gli studenti il lunedì dalle 13,30 alle 14,30 e il venerdì dalle9,00 alle 10,00 presso la Facoltà di Scienze della formazione, studio 762. Oppure su appunta-mento (0523599462; 3391008592; [email protected]). Altri giorni saranno indicatiin seguito.

Eventuali variazioni saranno comunicate tramite avviso presente anche sul sito dell’Uni-versità Cattolica.

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12.- Metodologia della Ricerca EducativaPROF. CRISTINA LISIMbERTI

Il programma è mutuato dall’insegnamento di Metodologia della ricerca educativadel curriculum Educatore nei servizi alla persona del Corso di laurea in Scienze del-l’educazione e della formazione, al quale si rimanda per obiettivi, bibliografia, di-dattica del corso, metodo di valutazione e orari di ricevimento.

13.- Metodologia della Ricerca nei Processi FormativiPROF. PIERO CATTANEO

Il programma è mutuato dall’insegnamento di Metodologia della ricerca e della va-lutazione per la formazione del curriculum Formatori del Corso di laurea in Scienzedell’educazione e della formazione, al quale si rimanda per obiettivi, bibliografia, di-dattica del corso, metodo di valutazione e orari di ricevimento.

14.- Metodologia della Sperimentazione EducativaPROF. PIERO CATTANEO

Il programma è mutuato dall’insegnamento di Metodologia della sperimentazioneeducativa del curriculum Educatore per l’infanzia del Corso di laurea in Scienzedell’educazione e della formazione, al quale si rimanda per obiettivi, bibliografia, di-dattica del corso, metodo di valutazione e orari di ricevimento.

15.- Neuropsichiatria InfantilePROF. gIUSEPPE AUgUSTO ChIARENZA

OBIETTIVO DEL CORSO

Il corso si pone l’obiettivo di fornire le conoscenze generali delle principali si-tuazioni cliniche in neuropsichiatria infantile.

PROGRAMMA DEL CORSO

Fondamenti di anatomia funzionale del SNC: le aree cerebrali e loro funzioni.Il modello epigenetico dello sviluppo.I disturbi specifici di apprendimento.I disturbi del linguaggio.I disturbi di attenzione.

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Il disturbo oppositivo provocatorio.Il disturbo della condotta.I disturbi d’ansia.I disturbi dell’umore.I disturbi dell’alimentazione.I disturbi generalizzati dello sviluppo.Le paralisi cerebrali infantili.Il ritardo mentale.L’epilessia.L’osservazione e stesura del profilo educativo nei servizi di neuropsichiatria infanti-le.

BIBLIOGRAFIA

V. gUIDETTI, Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza, Il Mulino.

DIDATTICA DEL CORSO

Lo svolgimento del corso si articolerà in lezioni frontali in aula.

METODO DI VALUTAZIONE

Si procederà mediante una prova orale finale.

Il Prof. giuseppe Augusto Chiarenza riceve gli studenti il mercoledì alle ore 13.00 pressola Facoltà di Scienze della Formazione.

16.- Psicologia Clinica dello SviluppoPROF. gIULIO COSTA

Il programma è mutuato dall’insegnamento di Psicopatologia del curriculum Edu-catore professionale, al quale si rimanda per obiettivi, bibliografia, didattica del corso,metodo di valutazione e orari di ricevimento.

17.- Psicologia della FormazionePROF. bARbARA bERTANI

OBIETTIVO DEL CORSO

Il corso introduce alla conoscenza delle dinamiche del processo formativo, svol-gendo un percorso storico per soffermarsi su metodi e strumenti utilizzati nella for-

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mazione.

PROGRAMMA DEL CORSO

Il corso presenta i riferimenti teorici relativi alla formazione. Si farà riferimento allapsicosociologia quale approccio che approfondisce le ipotesi teoriche e affronta me-todi e strumenti relativi all’intervento psicologico nei contesti organizzativi. Si pro-pone una riflessione sull’analisi della domanda come intervento di consulenzaorganizzativa che promuove lo sviluppo dell’individuo, del gruppo e dell’organizza-zione.In particolare si darà ampio spazio ad approfondire i fattori emotivo/affettivi che pos-sono favorire e/o ostacolare l’apprendimento degli adulti e, al gruppo come strumentoprivilegiato di apprendimento, riflessione ed elaborazione di esperienze. Si utilizzal’esperienza delle blackboard, in particolare del Forum, per analizzare le differenzetra dinamiche grippali nella pratica e tramite gli strumenti mediali.Sono previste eventuali testimonianze di consulenti o dipendenti del settore privatoo pubblico.

BIBLIOGRAFIA

Testi obbligatorib. bERTANI-L. MANETTI (a cura di), Psicologia dei gruppi. Teorie, contesti e metodologie di inter-

vento, Angeli, Milano, 2007.R. CARLI-R.M. PANICCIA, Analisi della domanda. Teoria e tecnica dell’intervento in psicologia

clinica, Il Mulino, bologna, (primi due capitoli).

DIDATTICA DEL CORSO

Alle lezioni si alterneranno esercitazioni, lavori di gruppo, role playing al fine di favorirel’applicazione di concetti teorici appresi. Si prevede un utilizzo costante delle blackboardcome strumento di lavoro individuale e di gruppo.

METODO DI VALUTAZIONE

Esame orale con eventuale discussione, per i frequentanti, del materiale fornito a lezione.

Il Prof. barbara bertani riceve gli studenti dopo l’orario delle lezioni o su appuntamentopresso la Facoltà di Scienze della Formazione.

18.- PsicopatologiaPROF. gIULIO COSTA

OBIETTIVO DEL CORSO

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Il corso intende affrontare lo studio dei disturbi mentali di più comune osserva-zione e dei processi psicopatologici che possono insorgere nell’arco del ciclo di vita,introducendo lo studente alla comprensione del disagio psichico, alla diagnosi, e aipiù diffusi modelli di intervento clinico e socio-riabilitativo. In breve, l’obiettivo è quello di far acquisire allo studente competenze teorico-conoscitive e terapeutiche.

PROGRAMMA DEL CORSO

- Storia della psichiatria.- Funzionamento psichico e psicopatologia generale.- La diagnosi.- Processi psicopatologici nel ciclo di vita: infanzia e adolescenza.- Processi psicopatologici nel ciclo di vita: età adulta.- Presentazione di interventi clinici (siano essi individuali, di coppia o di gruppo)

di carattere preventivo, psicoeducativo, psicoterapeutico e di supporto.

BIBLIOGRAFIA

Testi di baseL. CANCRINI-C. LA ROSA, Il vaso di Pandora. Manuale di psichiatria e psicopatologia, Carocci,

Roma, 2008.A. SIMS, Introduzione alla psicopatologia descrittiva, Raffaello Cortina, Milano, 2008.

Testi opzionaliM. AMMANITI, Manuale di psicopatologia dell’infanzia, Raffaello Cortina, Milano, 2001.M. AMMANITI, Manuale di psicopatologia dell’adolescenza, Raffaello Cortina, Milano, 2002.M. MALAgOLI TOgLIATI-U. TELFENER, Dall’individuo al sistema. Manuale di psicopatologia rela-

zionale, bollati boringhieri, Torino, 2002.All’inizio del corso verranno indicati, per tutti i volumi, i capitoli da preparare per la provad’esame.

DIDATTICA DEL CORSO

Lo svolgimento del corso si articolerà integrando le lezioni in aula con la discussione gui-data di casi clinici, esercitazioni attraverso l’uso del role-playing. Verranno invitati esperti chepresenteranno il ruolo che svolge l’educatore all’interno di interventi clinici e psicosociali.

METODO DI VALUTAZIONE

La prova d’esame è orale. Costituiscono materiale d’esame i due testi di base integrati coni lucidi delle lezioni ed un testo a scelta tra quelli proposti.

Il Prof. giulio Costa riceve gli studenti al termine delle lezioni. Per colloqui più approfon-

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diti è possibile concordare un appuntamento ([email protected]).

19.- Sociologia dei Servizi alla PersonaPROF. RObERTA bONINI

Il corso è mutuato dall’insegnamento di Sociologia dei servizi alla persona del cur-riculum Educatore professionale nei servizi alla persona del Corso di laurea in Scien-ze dell’educazione e della formazione, al quale si rimanda per obiettivi, bibliografia,didattica del corso, metodo di valutazione e orari di ricevimento.

20.- Sociologia del Disagio e della DevianzaPROF. ILARIA MARChETTI

OBIETTIVO DEL CORSO

Il corso si propone di affrontare i temi della marginalità in modo trasversale aiprocessi di crescita, soffermandosi in modo particolare sull’infanzia e sull’adolescen-za. In questo senso verranno presentate alcune fra le numerose problematiche che in-fanzia e adolescenza incontrano nella società contemporanea quali, ad esempio, ilproblema della violenza e dell’abuso sotto il profilo sia di chi pone in essere com-portamenti trasgressivi, sia di chi li subisce. Inoltre, soprattutto per quanto concernela devianza, saranno presentati in modo critico i distinti approcci teorici che nel tempohanno contribuito alla costruzione di diverse definizioni di devianza e di azione tra-sgressiva delle regole e delle norme sociali con uno sguardo critico ai sistemi di con-trollo sociale posti in essere dalla società, al fine di prevenire condotte illecite etrasgressive. I temi verranno illustrati cercando di ampliare la conoscenza sociologica deglistudenti e, in particolare, cercando di ampliare le loro competenze in riferimento allelettura dei fenomeni sociali.

PROGRAMMA DEL CORSO

Il corso si suddivide in due parti: una prima parte comune agli indirizzi per i quali èerogato il corso e una seconda parte specifica.Nella prima parte verranno presentati i principali approcci teorici dal XVIII secoload oggi, con particolare riguardo ai recenti studi sul rapporto fra devianza e gestionedella reputazione, e le risposte alla trasgressione formulate dalla nostra società, se-condo gli approcci preventivi e di giustizia riparativa.Nella seconda parte, invece, il corso si specifica per l’indirizzo educatori dell’infan-zia, affrontando le tematiche legate alla marginalità dell’infanzia e ai problemi di

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abuso e sfruttamento dei minori e per l’indirizzo educatore professionale nei serviziper la persona, presentando la problematica legata alla devianza minorile, soprattuttoalla trasgressione delle regole, con riferimento al contesto scolastico, e agli ultimiandamenti sulla criminalità.

BIBLIOGRAFIA

Testo di riferimentob. bARbERO AVANZINI, Devianza e controllo sociale, F. Angeli, Milano, 2002. Un testo a scelta per i frequentanti e due per i non frequentati fra

b. bARbERO AVANZINI, Minori, giustizia penale e interventi nei servizi, F. Angeli, Milano, 1998.A. bORSANI, Istituzioni e devianza minorile, F. Angeli, Milano, 1997.E. CALVANESE, La reazione sociale alla devianza. Adolescenza tra droga e sessualità, immigra-

zione e giustizionalismo, F. Angeli, Milano, 2005.C. CIPOLLA-D. gALESI, Giovani e legalità, F. Angeli, Milano, 2004.R. CONTE (a cura di), La norma, Editori Riuniti, 1991.N. DE PICCOLI-A.R. FAVRETTO-F. ZALTRON, Norme e agire quotidiano negli adolescenti, Il Mulino,

bologna, 2001.N. EMLER-S. REIChER, Adolescenti e devianza, Il Mulino, bologna, 2000.A.R. FAVRETTO, Il delitto e il castigo. Trasgressione e pena nell’immaginario degli adolescenti,

Donzelli, Roma, 2006. I. MARChETTI-C. MAZZUCATO, La pena ‘in castigo’. Una riflessione critica su regole e sanzioni,

Vita e Pensiero, Milano, 2006 (solo la seconda parte).I. MARChETTI (a cura di), Volere o violare? La percezione della violenza di genere negli adole-

scenti: stereotipi e processi di legittimazione, Unicopli, Milano, 2008. E. MENESINI, Bullismo che fare? Prevenzione e strategie di intervento nella scuola, giunti, Fi-

renze, 2000. D. SCARSELLI-O. VIDONI gUIDONI, La devianza. Teorie e politiche di controllo, Carocci, Roma,

2008.

Altra bibliografia sarà indicata durante il corso.

DIDATTICA DEL CORSO

Il corso prevede l’alternanza di lezioni frontali (15 ore) condotte in forma interattiva (at-traverso domande-stimolo) e attraverso la presentazione dei contenuti su diapositive (powerpoint), un lavoro on line (10 ore) e alcune esercitazioni (5 ore), in parallelo alla costruzione dipercorsi personalizzati attraverso la scelta del testo di approfondimento.

Pertanto si avvertono gli studenti di controllare con attenzione il calendario delle lezioniche potrebbero non seguire una cadenza settimanale, ma potrebbero essere alternate fra lezionifrontali, esercitazioni e lavoro on line.

METODO DI VALUTAZIONE

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L’esame si avvarrà di una brevissima prova scritta - finalizzata a verificare le conoscenzedi base, con riferimento soprattutto alle diverse teorie sulla devianza - e di un colloquio in cuilo studente dovrà dimostrare l’acquisizione di una capacità critica nei confronti dei temi trattati.

La parte monografica e le esercitazioni saranno oggetto del solo colloquio orale.

AVVERTENZE

Sono considerati prerequisiti i concetti base della sociologia generale; in particolare la de-finizione dei diversi modelli di socializzazione (integrazionista, conflittualista e costruzionista)e il ruolo delle agenzie di socializzazione nei processi di crescita.

Il Prof. Ilaria Marchetti comunicherà a lezione e tramite piattaforma blackboard l’orariodi ricevimento degli studenti. gli studenti possono contattare la docente via mail (e-mail: [email protected]).

21.- Sociologia dell’Ambiente e del TerritorioPROF. RObERTA CUCCA

OBIETTIVO DEL CORSO

Fornire strumenti utili all’analisi delle principali problematicità e opportunità deicontesti locali. Tutto ciò con riferimento ai principali fattori e processi riguardanti lerelazioni sociali nello spazio: casa, città e luoghi pubblici, campagna e luoghi turistici,ambiente naturale e antropizzato. Una particolare attenzione sarà dedicata al concettoe alle politiche di sostenibilità.

PROGRAMMA DEL CORSO

1. Sociologia dell’ambiente:- la sociologia dell’ambiente: contenuti e filoni teorici;- che cos’è la crisi ambientale;- che cos’è lo sviluppo sostenibile;- come si può promuovere sul territorio lo sviluppo sostenibile (il ruolo della par-

tecipazione, dell’informazione e dell’educazione ambientale);- che cosa sono i conflitti ambientali;- questione ambientale e processo di globalizzazione;- le questioni: acqua, rifiuti e mobilità.2. Sociologia del territorio:- la sociologia urbana: storia e filoni teorici;- le trasformazioni dei territori e delle città contemporanee (mobilità, migrazioni,

le trasformazioni del lavoro, etc.);- spazi pubblici: tipologie e funzioni;- le comunità segregate e auto-segregate;

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- le aree fragili.

BIBLIOGRAFIA

A. MELA, Sociologia delle città, Carocci, Roma, 2008 (Capitoli 1, 3, 4, 5).L. PELLIZZONI-g. OSTI, Sociologia dell’ambiente, Il Mulino, bologna, 2008 (Capitoli 1, 2).

Un testo a scelta fraA. AgUSTONI-A. ALIETTI, Società urbane e convivenza interetnica, Franco Angeli, Milano, 2009.Z. bAUMAN, Dentro la globalizzazione. Le conseguenze sulle persone, La Terza, Roma-bari,

2001.R. CUCCA, Partecipare alla mobilità sostenibile. Politiche, strumenti e attori, Carocci, Roma,

2009.g. VIALE, Vita e morte dell’automobile. La mobilità che viene, bollati boringhieri, Torino, 2007.

DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni frontali e discussioni di gruppo. Sarà sollecitata la presentazione in forma semi-nariale di esperienze di ricerca guidate, attraverso comunicazioni individuali o di gruppo daparte dei frequentanti.

METODO DI VALUTAZIONE

Con gli studenti frequentanti sarà valutata la possibilità di concordare un processo in iti-nere, sulla base della partecipazione alle lezioni e sul contributo attivo nella presentazione diesperienze di ricerca inerenti ai vari moduli. La valutazione finale per studenti frequentanti enon frequentanti consisterà in un esame orale.

Il Prof. Roberto Cucca riceve gli studenti come da avviso all’albo presso la Facoltà diScienze della Formazione.

22.- Sociologia Economica PROF. bARbARA bARAbASChI

Il programma è mutuato dall’insegnamento di Sociologia Economica della Facoltàdi Economia, al quale si rimanda per obiettivi, bibliografia, didattica del corso, me-todo di valutazione e orari di ricevimento.

OBIETTIVO DEL CORSO

Il corso intende offrire alcuni strumenti essenziali per la lettura sociologica delleazioni e dei processi economici. Si propone, in particolare, di approfondire le basiteoriche dell’approccio della sociologia economica; tematiche cruciali quali la varietà

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dei modelli produttivi, lo sviluppo dell’economia informale, le peculiarità del mercatodel lavoro e dell’occupazione nel quadro dell’attuale tendenza alla flessibilità, i si-stemi di welfare in ottica comparativa e le recenti proposte di flexicurity. Nell’ultimaparte i processi di sviluppo locale vengono interpretati alla luce delle variabili socialie culturali, evidenziando il ruolo dell’attore pubblico.

RISULTATI DI APPRENDIMENTO

- Fornire agli studenti le basi teoriche del radicamento sociale dell’azione econo-mica.

- Fornire agli studenti gli strumenti conoscitivi per interpretare le dinamiche nelmercato del lavoro.

- Fornire agli studenti le principali chiavi interpretative per comprendere il ruolodell’attore pubblico nei processi di sviluppo locale.

- Al termine del corso gli studenti saranno in grado di: - Interpretare lo stretto legame tra mercato e società, tra scelte produttive e ri-

produttive. - Leggere in modo critico e comparato, i principali indicatori relativi al mercato

del lavoro, ai sistemi di welfare e rispettive politiche. - Comprendere le implicazioni socio-economiche delle scelte pubbliche com-

piute in ambito locale, sui temi della formazione, del lavoro e della partecipa-zione civica.

PROGRAMMA DEL CORSO

1. Le basi teoriche per definire l’azione economica come azione sociale.- I fattori sociali di strutturazione dell’economia.- Teoria dell’embeddedness e capitale sociale.

2. Alcune aree critiche della transizione contemporanea.- L’evoluzione dei modelli produttivi.- I meccanismi di welfare capitalism.- L’economia informale.

3. I processi di regolazione sociale del lavoro.- Il mercato del lavoro come istituzione sociale. - Occupazione, disoccupazione e inattività: confini, intrecci e sovrapposizioni.- Qualità del lavoro e flessibilità, la prospettiva della flexicurity.

4. Pubblica amministrazione e sviluppo delle società locali. - Il ruolo delle risorse umane. - Il ruolo del capitale sociale.

BIBLIOGRAFIA

A. ACCORNERO, Il mondo della produzione: sociologia del lavoro e dell’industria, Il Mulino,

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bologna, 2006.Indicazioni sui capitoli da preparare e su altre letture di approfondimento saranno date nelcorso delle lezioni.

DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni in aula, presentazione studi di caso.

METODO DI VALUTAZIONE

Prova scritta al termine del corso con possibilità di integrazione orale o tesina concordatecon il docente.

Il Prof. barbara barabaschi riceve gli studenti come da avviso affisso all’albo presso laFacoltà di Economia.

23.- Storia del Lavoro e delle ProfessioniPROF. MARIA LUISA FROSIO

OBIETTIVO DEL CORSO

Il corso si pone l’obiettivo di trattare alcuni temi legati alla storia del lavoro edelle libere professioni in Italia tra Ottocento e Novecento.

PROGRAMMA DEL CORSO

I PARTE

La prima parte del corso affronta, sullo sfondo delle vicende cruciali della storia na-zionale e dello sviluppo economico del Paese, il tema dell’organizzazione del lavoroe delle condizioni di vita delle classi lavoratrici. Verranno ripercorsi altresì i processidi affermazione delle professioni intellettuali più moderne e la ridefinizione nel nuovocontesto sociale di quelle più antiche.

II PARTE

La seconda parte del corso propone di analizzare la partecipazione femminile al mon-do del lavoro e delle professioni nelle vicende economiche che hanno caratterizzatola storia italiana. Verranno valutati la qualità, i modi e le variabili che qualificanoquesta presenza, allo scopo di misurarne la portata nei diversi contesti culturali e so-ciali del Paese, tenendo conto anche delle attività non destinate al mercato.

BIBLIOGRAFIA

Per la I Parte

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S. MUSSO, Storia del lavoro in Italia: dall’Unità a oggi, Marsilio, Venezia, 2002. Un volume a scelta traM. MALATESTA, Corpi e professioni tra passato e futuro, giuffrè, Milano, 2002 (oltre all’Intro-

duzione, 5 saggi da concordare con il docente tra quelli di P. Prodi, S. Zamagni, E. bram-billa, C. Penuti, C. gadea, g. gemelli).

M. MALATESTA, Professionisti e gentiluomini. Storia delle professioni nell’Europa contempo-ranea, Einaudi, Torino, 2006 (verranno indicate le parti da studiare).

M. SORESINA, Professioni e liberi professionisti in Italia dall’Unità alla Repubblica, Le Monnier,Firenze, 2003.

A. VARNI, Storia delle professioni in Italia tra Ottocento e Novecento, Il Mulino, bologna, 2002.g. VICARELLI (a cura di), Donne e professioni nell’Italia del Novecento, Il Mulino, bologna, 2007. Per la II ParteA. gROPPI (a cura di), Il lavoro delle donne, bari, Laterza, 1996 (Parte terza - L’età contemporanea

p. 297-469).

DIDATTICA DEL CORSO

Lo svolgimento del corso prevede lezioni frontali in aula con presentazioni in Power Pointe attività di tipo seminariale.

METODO DI VALUTAZIONE

In sede di colloquio finale sarà valutata oltre alla preparazione acquisita, anche il lavoroindividuale svolto dai candidati nel corso dell’anno.

AVVERTENZE

Nel corso delle lezioni verranno indicate letture e testi integrativi di varie parti del pro-gramma.

Ai frequentanti verranno fornite indicazioni più specifiche sulle modalità di verifica del-l’apprendimento loro riservate. gli studenti che non potessero frequentare sono invitati a pren-dere contatto con il docente per concordare il programma d’esame.

Il Prof. Maria Luisa Frosio riceve gli studenti prima e dopo le lezioni e come da avviso af-fisso all’albo presso la Facoltà di Scienze della Formazione e su appuntamento.

24.- Storia della Comunicazione Educativa nella Società di MassaPROF. SIMONETTA POLENghI

Il programma è mutuato dall’insegnamento di Storia dell’educazione del curriculumEducatore nei servizi alla persona, al quale si rimanda per obiettivi, bibliografia, di-dattica del corso, metodo di valutazione e orari di ricevimento.

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25.- Teatro d’AnimazionePROF. gAETANO OLIVA

OBIETTIVO DEL CORSO

Fare acquisire conoscenze riguardanti la storia del teatro di animazione; fornirecapacità di manipolazione dei materiali per la costruzione e l’utilizzo di marionette,burattini e pupazzi; fornire strumenti per l’utilizzo espressivo dei linguaggi dell’at-tore; far acquisire una metodologia pedagogica per l’utilizzo del teatro di animazionein ambito educativo.

PROGRAMMA DEL CORSO

L’Animazione Teatrale (parte teorica)Il corso prenderà in esame le ipotesi che hanno dato origine all’animazione teatrale,partendo dalla sua storia e seguendo la sua evoluzione evidenziando le varie tradizioniche si sono sviluppate nel nostro Paese. Particolare attenzione sarà rivolta alla nascitadel laboratorio teatrale e dei generi di spettacolo quali i burattini, le marionette, i pupiecc.. Parallelamente si studieranno le connessioni esistenti tra l’animazione teatralee gli ambiti socio educativi nei quali si è espressa. Laboratorio di Educazione alla Teatralità (parte pratica)Educare al teatro: mettere a punto una ricerca sul fenomeno “laboratorio teatrale”,finalizzata da un lato, a formare la nuova figura professionale dell’educatore teatralee, dall’altro, a sottolineare l’interesse per tale attività da parte del mondo pedagogi-co.gli argomenti centrali del laboratorio saranno:- i linguaggi teatrali: verbale e non verbale;- l’evoluzione dello spazio scenico;- l’Educazione alla Teatralità: i progetti.Ulteriori informazioni verranno fornite nel corso delle lezioni.

BIBLIOGRAFIA

Testi obbligatori per l’esamePer la preparazione all’esame gli studenti potranno scegliere un percorso tra quelli proposti: Percorso 1g. OLIVA, Il laboratorio teatrale, LED, Milano, 1999.g. OLIVA, Educazione alla Teatralità: il gioco drammatico, XY Editore, Arona, 2010. Percorso 2g. OLIVA, L’Educazione alla Teatralità e formazione, LED, Milano, 2005.g. OLIVA, La letteratura teatrale italiana e l’arte dell’attore, UTET, Torino, 2007. Percorso 3

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AA.VV., Educare al teatro, La Scuola, brescia, 1998.M. MIgLIONICO, Il progetto educativo del teatro di Jacques Copeau e l’Educazione alla Teatra-

lità, XY.IT Editore, Arona, 2009. Testo consigliatoPer una partecipazione più attenta al laboratorio gli studenti dovranno leggereg. OLIVA (a cura di), La Pedagogia Teatrale. La voce della tradizione e il teatro contemporaneo,

XY.IT Editore, Arona, 2009.

DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni in aula, lavoro in laboratorio, lavori pratici guidati.

METODO DI VALUTAZIONE

Esami orali, progetti o lavori pratici.

AVVERTENZE

Le lezioni saranno di carattere teorico-pratico. Pertanto è consigliata la frequenza. Per inon frequentanti è necessario un colloquio in orario ricevimento studenti. A integrazione dellelezioni sono previsti incontri con operatori professionali del settore.

Il Prof. gaetano Oliva riceve gli studenti il lunedì dalle ore 13,30 alle ore 14,30 presso laFacoltà di Scienze della Formazione, nel proprio ufficio.

26.- Tecnologie per l’Integrazione FormativaPROF. MARIA TERESA CAIRO

OBIETTIVO DEL CORSO

Il corso intende evidenziare il ruolo delle tecnologie nell’incremento della qualitàdella vita della persona disabile. Un’attenzione particolare verrà attribuita al contestoscolastico.

PROGRAMMA DEL CORSO

- La qualità della vita della persona disabile.- La multimedialità nei processi di apprendimento.

BIBLIOGRAFIA

Appunti delle lezioni. o, in alternativa, R.L. SChALOCK-A.M. VERDUgO ALONSO, Manuale di qualità della vita, Vannini, gussago (brescia),

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2006. oppureM.T. CAIRO-V. MARIANI-R. ZONI CONFALONIERI, Disabilità ed età adulta fra qualità della vita e pro-

gettualità pedagogica, Vita e Pensiero, Milano, (in stampa).Un testo indicato dalla docente ad inizio corso.

DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni in aula.

METODO DI VALUTAZIONE

Esame scritto.

Il Prof. Maria Teresa Cairo riceve gli studenti come da avviso affisso all’albo presso la Fa-coltà di Scienze della Formazione.

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CORSI DI TEOLOGIA

Natura e finalità

gli insegnamenti di Teologia sono una peculiarità dell’Università Cattolica; essi in-tendono offrire una conoscenza critica, organica e motivata dei contenuti della Rive-lazione e della vita cristiana, così da ottenere una più completa educazione deglistudenti all’intelligenza della fede cattolica.

Lauree triennali e Laurea quadriennale

Il piano di studio curricolare dei corsi di laurea triennale prevede per gli studentiiscritti all’Università Cattolica la frequenza a corsi di Teologia.

Programmi (*)

È proposto un unico programma da svolgersi nei tre anni di corso in forma semestrale(12 settimane di corso per anno su 3 ore settimanali). gli argomenti sono:

I anno: Introduzione alla Teologia e questioni di Teologia fondamentale;

II anno: Questioni di Teologia speculativa e dogmatica;

III anno:Questioni di Teologia morale e pratica.

Anche gli studenti iscritti al corso di laurea in Scienze della formazione primaria,corso il cui ordinamento risponde ancora ai criteri antecedenti la riforma universitaria,si adegueranno al riordino dei corsi di Teologia come sopra indicato.

gli studenti possono scegliere l’insegnamento di Teologia tramite UC-POINT, entroil 19 novembre 2010. Per gli studenti che non provvederanno entro tale termine al-l’iscrizione, l’Università procederà all’assegnazione d’ufficio del docente.

Lauree magistrali

Per il biennio di indirizzo delle lauree magistrali è proposto un corso semestrale, delladurata di 30 ore, in forma seminariale e/o monografica su tematica di area, con de-nominazione che ogni Facoltà concorderà con l’Assistente ecclesiastico generale, daconcludersi con la presentazione di una breve dissertazione scritta concordata con ildocente.

__________________________________________

(*) Con l’a.a. 2010/2011 i nuovi programmi e denominazioni dei corsi di Teologia entrano in vigore per tutti gli anni di

corso.

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PROGRAMMI

LAUREA TRIENNALE

PRIMO ANNO

1.- Introduzione alla Teologia e Questioni di Teologia FondamentalePROF. SAC. NICOLA ALbANESI

OBIETTIVO DEL CORSO

Introdurre gli studenti allo studio della teologia, presentando gli elementi basedella fede cristiana.

PROGRAMMA DEL CORSO

1. homo est capax Dei.2. Fides quaerens intellectum.3. La Rivelazione e le sacre Scritture.4. Vangelo, storiografia, storia.5. Fede e ragione.6. Fede e scienza.

Il corso sarà strutturato in 3 grandi sezioni:- Questioni introduttive – la “teologia” come “attività” e come “sapere” della fede

cristiana.- Questioni di teologia fondamentale – il “tema Dio” come oggetto della teologia.- Seminario di introduzione alla S. Scrittura.

BIBLIOGRAFIA

Dispense del corso disponibili presso la copisteria all’interno dell’Università. Testo di riferimentog. COLOMbO, Perché la teologia, Ed. La Scuola, brescia, 1994. In alternativa agli argomenti della dispensa, per l’esame, è possibile leggere un testo ascelta tra i seguenti indicatih.U. VON bALThASAR, Solo l’amore è credibile, borla, Roma, 1982.K. bARTh, Introduzione alla teologia evangelica, Paoline, Milano, 1990. D. bONhOEFFER, Sequela, Queriniana, brescia, 1994.J. RATZINgER (bENEDETTO XVI), Gesù di Nazareth, Rizzoli, Milano, 2007.

DIDATTICA DEL CORSO

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Lezioni in aula, seminari di gruppo.

METODO DI VALUTAZIONE

Esami orali.

Il Prof. Sac. Nicola Albanesi riceve gli studenti come da avviso affisso all’albo.

SECONDO ANNO

1.- Questioni di Teologia Speculativa e DogmaticaPROF. SAC. LUIgI bAVAgNOLI

OBIETTIVO DEL CORSO

Il corso si propone di offrire un’analisi dei contenuti fondamentali della fede cri-stiana, dalla dottrina Trinitaria alla realtà Chiesa sotto il profilo teologico, con parti-colare attenzione ai temi dell’annuncio-testimonianza e della liturgia-comunione.

PROGRAMMA DEL CORSO

1. Il Dio di gesù Cristo.2. Il Redentore dell’uomo.3. Antropologia teologica.4. La Chiesa.5. I sacramenti della fede.6. Religione e Religioni.

BIBLIOGRAFIA

Testi di riferimentoAA. VV., Un invito alla Teologia I, glossa, Milano, 1998.Catechismo della Chiesa Cattolica.Documenti conciliari: Sacrosanctum Concilium, Lumen Gentium, Gaudium et Spes.PAOLO VI, Evangelii Nunitiandi.S. DIANICh, La Chiesa mistero di comunione, Marietti, genova, 1990.E. CASTELLUCCI, La famiglia di Dio nel mondo, Cittadella, Assisi, 2008.

bibliografia complementareP.A. SEQUERI, Il Dio affidabile, bTC, brescia, 1996.A.N. TERRIN, Il rito. Antropologia e fenomenologia della ritualità, Morcelliana, brescia, 1999.CIARDELLA–M. gRONChI (edd.), Testimonianza e verità – un approccio interdisciplinare, Città

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Nuova, Roma, 2000.S. DIANICh, Ecclesiologia, Ed. Paoline, Cinisello balsamo, 1993.S. DIANICh, Chiesa in missione, Ed. Paoline, Cinisello balsamo, 1985.

DIDATTICA DEL CORSO

Il corso prevede una serie di lezioni frontali da parte del docente, il quale provvederà asollecitare la partecipazione degli alunni tramite letture e domande di stimolo. La preparazionedell’esame è facilitata dalla predisposizione di una dispensa che contiene, se pur sinteticamente,i temi trattati a lezione.

METODO DI VALUTAZIONE

L’esame si svolge oralmente e parte da un argomento che l’alunno ha approfondito tramiteletture specifiche, seguendo le indicazioni bibliografiche date nel programma o presenti nelledispense.

Il Prof. Sac. Luigi bavagnoli riceve prima delle lezioni nello studio dei docenti di teologiasituato di fronte alla fotocopisteria.

TERZO ANNO

1.- Questioni di Teologia Morale e PraticaPROF. SAC. MAURO bIANChI

OBIETTIVO DEL CORSO

Introdurre gli studenti ai concetti fondamentali della morale e alla consapevolezzadelle esigenze morali di una vita cristiana nel contesto attuale.

PROGRAMMA DEL CORSO

1. La vita cristiana.2. La legge dello Spirito di vita.3. Il Decalogo e il comandamento nuovo.4. bioetica e biotecnologie.5. Edificare la Chiesa: ministerialità, corresponsabilità e collaborazione.6. Evangelizzazione e missione nei contesti della multiculturalità.

BIBLIOGRAFIA

AA.VV., Radicalità cristiana, in Credere Oggi 165, 2008.AA.VV., Oltre la secolarizzazione, in Credere Oggi 176, 2010.

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M. ARAMINI, Introduzione alla bioetica, 3a ed., giuffré, Milano, 2009.J. RATZINgER, L’elogio della coscienza, Cantagalli, Siena, 2009.Altri testi saranno indicati durante il corso.

DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni in aula, lavori di gruppo.

METODO DI VALUTAZIONE

Esami orali.

Il Prof. Sac. Mauro bianchi riceve gli studenti dal lunedì al venerdì mattina nello studiodell’assistente pastorale.

LAUREA MAGISTRALE

CORSO SEMINARIALE

1.- Elementi di Dottrina Sociale della ChiesaPROF. SAC. MARIO bIANChI

OBIETTIVO DEL CORSO

L’intento è di offrire una panoramica della Dottrina sociale della Chiesa riferitaai vari ambiti della convivenza in società. Sarà approfondita la recente enciclica so-ciale Caritas in veritate.

PROGRAMMA DEL CORSO

Elementi di dottrina sociale della Chiesa.1. Introduzione.2. La “storia” della dottrina sociale nei contenuti e metodi.3. I principi della dottrina sociale: loro significato e unità.

3.1 Il bene comune.3.2 La destinazione universale dei beni.3.3 La sussidiarietà.3.4 La solidarietà.3.5 La giustizia.

4. Ambiti della dottrina sociale.4.1 Il lavoro.4.2 La vita economica.

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4.3 La comunità politica.4.4 La comunità internazionale.4.5 La salvaguardia dell’ambiente.4.6 La promozione della pace.4.7 L’impegno politico dei laici.

5. L’enciclica Caritas in veritate.5.1 L’orizzonte teologico.5.2 L’immagine di Dottrina sociale presente.5.3 gli ambiti socio-economici considerati: modello di sviluppo, mercato, im-

presa, finanza, lavoro, ambiente, fame nel mondo, cooperazione internazio-nale.

BIBLIOGRAFIA

Il testo fondamentale di riferimento èPONTIFICIO CONSIgLIO DELLA gIUSTIZIA E DELLA PACE, Compendio della Dottrina Sociale della Chiesa

Libreria, Editrice Vaticana, Città del Vaticano, 2004. (Si trova in biblioteca, ma si consiglial’acquisto per averlo a disposizione).

Altri testi utiliAA.VV., La dottrina sociale della Chiesa, glossa, Milano, 1989.AA.VV., La dottrina sociale: una sfida alla modernità, Il Cerchio Iniziative Culturali, San Ma-

rino, 2009.g. CREPALDI-S. FONTANA, La dimensione interdisciplinare della Dottrina sociale della Chiesa,

Cantagalli, Siena, 2006.Segnaliamo il site www.vanthuanobservatory.org, che presenta le pubblicazioni dell’Osserva-torio Card.Van Thuan sulla Dottrina Sociale della Chiesa. Per una visione generale della Caritas in veritate:g. AMbROSIO, La forza propulsiva della Caritas in veritate, in La Rivista del Clero italiano 12

(2009) 806-824.g. SALVINI, L’enciclica Caritas in veritate, in La Civiltà Cattolica III (2009) del 19 settembre,

q. 3822, 457-470.b. SORgE, Caritas in veritate: una bussola per il XXI secolo, in Aggiornamenti Sociali 9-10

(2009) 565-570.

DIDATTICA DEL CORSO

Saranno tenute lezioni per presentare le basi della Dottrina sociale della Chiesa. Le tema-tiche presentate saranno affidate a gruppi di studenti, che le approfondiranno e ne faranno unaesposizione in aula. Sarà presentata la Caritas in veritate nel suo orizzonte teologico, in baseal quale saranno considerati i vari ambiti sociali: mercato, impresa, finanza, lavoro, coopera-zione internazionale, ambiente. Alcune tematiche specifiche dell’enciclica saranno esposte dadocenti, secondo le loro competenze.

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METODO DI VALUTAZIONE

Per gli studenti che frequentano:- sarà valutato il contributo personale dato durante il seminario, tanto a livello di frequenza,

quanto nella partecipazione ai lavori di gruppo. Ad ogni lezione saranno raccolte le firmedi frequenza.

Per gli studenti che non frequentano:- dovranno presentare un elaborato scritto, su un tema di dottrina sociale, concordato con il

docente, che segnalerà anche la bibliografia. Tale elaborato dovrà essere consegnato al-meno un mese prima della data dell’appello e discusso con il docente. Dovrà avere unalunghezza minima di 10 pagine, con indicazione nel testo delle fonti utilizzate e una bi-bliografia finale.

Il Prof. Sac. Mauro bianchi è a disposizione degli studenti da lunedì a venerdì mattinanello studio del Centro pastorale (e-mail: [email protected]).

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CENTRO PER L’INNOvAZIONE E LO SvILUPPO DELLE ATTIvITÀ

DIDATTIChE E TECNOLOGIChE D’ATENEO (ILAB)

In coerenza con gli obiettivi formativi delle lauree triennali, l’ILAb organizzacorsi di informatica di base per il conseguimento delle abilità informatiche previstenei piani studi dei vari corsi di laurea.

Corsi di ICT e società dell’informazione

Il corso si struttura in due parti

• Parte teorica: ○ Tecnologie dell’informazione e della comunicazione e Sistemi Informativi ○ hardware, Software e Reti ○ L’organizzazione di dati e informazioni ○ La Convergenza Digitale: passato, presente e futuro della società dell’infor-

mazione ○ Le questioni etiche nella società dell’informazione

• Parte pratica: ○ Sistemi operativi e sistemi di elaborazione testi (Windows e Word) ○ Fogli elettronici e sistemi di elaborazione testi multimediali (Excel e Po-

werPoint)

Per la parte teorica, il testo adottato come riferimento è Carignani, Frigerio, Rajola,“ICT e Società dell’Informazione”, 2a ed., Mcgraw-hill, 2010. In blackboard (http://blackboard.unicatt.it/) è possibile scaricare parte del materialedi supporto (slide e letture di approfondimento) utilizzati dal docente nelle lezioni.Lo studio delle slide, tuttavia, non sostituisce il valore della frequenza e lo studio dellibro secondo le indicazioni in bibliografia.

Per la parte pratica, i materiali sono a disposizione su blackboard in modalità diauto-apprendimento. Per coloro che lo desiderassero, è disponibile presso la LibreriaVita e Pensiero il CD “Abilità informatiche di base”, Opera Multimedia, 2006.

Riferimenti utiliUfficio CIdA SeLdA WebVia E. Parmense, 84 – 29122 PiacenzaE-mail: [email protected] Internet: http://www.unicatt.it/cida

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Corso di laurea triennale in Scienze dell’educazione e della formazione

1.- ICT e Società dell’InformazionePROF. RICCARDO RAMPINI

STRUTTURA DEL CORSO

- Parte teorica: elementi di informatica e applicazione alle scienze sociali. Esistela possibilità di frequentare un corso di lezioni frontali tenuto dal docente titolare.

- Parte pratica: finalizzata all’acquisizione di abilità informatiche. Si svolge inmodalità di auto-apprendimento da parte dello studente mediante supporto elet-tronico e/o blackboard.

PROGRAMMI ANALITICI

CONTENUTI TEORICI RIFERIMENTI TestoIntroduzione all’informatica: concetti di base Cap. 1L’hardware Cap. 2Il software di base e applicativo Cap. 2Le reti di comunicazione, il Web e i motori di ricerca Cap. 2L’applicazione dell’informatica alle scienze sociali Cap. 4Lo sviluppo dei sistemi informativi Cap. 1La gestione dei dati Cap. 3La multimedialità Cap. 4Le questioni etiche Cap. 4Usabilità e accessibilità Cap. 4

CONTENUTI PRATICIWindows e elaboratori di testo Fogli di calcolo e presentazione dati

I materiali per la Parte pratica sono a disposizione su blackboard in modalità di au-to-apprendimento.

METODO DI VALUTAZIONE

La valutazione avviene tramite un esame a computer con domande a risposta multipla edesercitazioni pratiche da svolgere. L’esame si compone di 39 domande suddivise come se-gue:- 24 domande relative alla parte teorica;

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- 15 domande relative alla parte pratica. L’esame nel suo complesso dura 60 minuti e dà diritto ad un’idoneità. Non esistono salti di appello. L’iscrizione (obbligatoria) all’esame segue il calendario or-dinario degli avvenire tramite internet o UC-Point. La verbalizzazione avviene al termine del-l’esame.

SUPPORTI DIDATTICI

Per la Parte teorica, in blackboard è possibile scaricare parte del materiale di supporto(slide e letture di approfondimento) utilizzati dal docente durante le lezioni. Lo studio delleslide, tuttavia, non sostituisce il valore della frequenza e lo studio del libro secondo le indica-zioni in bibliografia.

BIBLIOGRAFIA

Il testo di riferimento per la parte teorica èCARIgNANI-FRIgERIO-RAJOLA, “ICT e Società dell’Informazione”, 2a ed., Mcgraw-hill, 2010.(Tutto il testo, ad esclusione del paragrafo 3.4 da capitolo 3 e relativi esercizi).

Il Prof. Riccardo Rampini riceve gli studenti su appuntamento scrivendo a [email protected].

Corso di laurea magistrale in Progettazione pedagogica nei servizi per minori

1.- ICT e Società dell’Informazione IIPROF. RICCARDO RAMPINI

STRUTTURA DEL CORSO

Il corso si divide in due parti:- Parte teorica: elementi di informatica e applicazione alle scienze sociali. Esiste

la possibilità di frequentare un corso di lezioni frontali tenuto dal docente titolare. - Parte pratica: finalizzata all’acquisizione di abilità informatiche. Si svolge in

modalità di auto-apprendimento da parte dello studente mediante supporto elet-tronico e/o blackboard.

PROGRAMMA ANALITICO

Il programma della parte teorica rispecchia i contenuti del testo adottato come da in-dicazione in bibliografia.

CONTENUTI TEORICI RIFERIMENTI

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TestoLo sviluppo dei sistemi informativi Cap. 1La gestione dei dati Cap. 3La multimedialità Cap. 4Le questioni etiche Cap. 4Usabilità e accessibilità Cap. 4

CONTENUTI PRATICIFogli di calcolo e presentazione dati

I materiali per la Parte pratica sono a disposizione su blackboard in modalità di au-to-apprendimento.

METODO DI VALUTAZIONE

La valutazione avviene tramite un esame a computer con domande a risposta multipla edesercitazioni pratiche da svolgere. L’esame si compone di 22 domande suddivise come se-gue:- 12 domande relative alla parte teorica;- 10 domande relative alla parte pratica. L’esame nel suo complesso dura 35 minuti e dà diritto ad un’idoneità. Non esistono salti di appello. L’iscrizione (obbligatoria) all’esame segue il calendario or-dinario degli avvenire tramite internet o UC-Point. La verbalizzazione avviene al termine del-l’esame.

SUPPORTI DIDATTICI

Per la Parte teorica, in blackboard è possibile scaricare parte del materiale di supporto(slide e letture di approfondimento) utilizzati dal docente durante le lezioni. Lo studio delleslide, tuttavia, non sostituisce il valore della frequenza e lo studio del libro secondo le indica-zioni in bibliografia.

BIBLIOGRAFIA

Il testo di riferimento per la parte teorica èCARIgNANI-FRIgERIO-RAJOLA, “ICT e Società dell’Informazione”, 2a ed., Mcgraw-hill, 2010.(Il programma prevede lo studio delle seguenti parti del testo: Capitolo 1 dal paragrafo 1.5 alparagrafo 1.8 compreso – Capitolo 2 propedeutico. Si consiglia uno studio approfondito a chinon ha dato l’esame di “ICT e Società dell’Informazione I” – Capitolo 3 dal paragrafo 3.2.5al paragrafo 3.5.1 compreso – Capitolo 4 tutto) .

Il Prof. Riccardo Rampini riceve gli studenti su appuntamento scrivendo a [email protected].

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SERvIZIO LINGUISTICO D’ATENEO (SELDA)

Il Servizio Linguistico di Ateneo (SeLdA) dell’Università Cattolica del SacroCuore è stato istituito nel 2000 con la finalità di promuovere l’apprendimento dellelingue straniere moderne per gli studenti iscritti alle lauree di I e II livello, ai Dottoratidi ricerca e ai Master di I e II livello, nonché per il personale docente, ricercatore etecnico-amministrativo.

Per la definizione delle linee strategiche e per tutti gli aspetti scientifico-didattici,il SeLdA si avvale della supervisione di un’équipe di professori della Facoltà di Scien-ze Linguistiche e Letterature Straniere. Dal 2002 il SeLdA è membro dell’Associa-zione Italiana dei Centri Linguistici Universitari.

Organizzazione didattica dei corsi di lingua di base

gli studenti che vorranno acquisire le abilità linguistiche tramite il Servizio Lin-guistico di Ateneo potranno sostenere la prova di idoneità linguistica nelle prime ses-sioni utili.

Per la preparazione della prova di idoneità, il Servizio Linguistico di Ateneo or-ganizza corsi semestrali ripartiti in esercitazioni d’aula e di laboratorio linguisticofino ad una durata massima di 100 ore, a seconda del livello di conoscenza della lin-gua dello studente accertato dal test di ingresso.

Non è previsto test di ingresso per i principianti assoluti, ossia studenti che nonhanno mai frequentato corsi per la lingua prescelta.

Obiettivo dei corsi è portare gli studenti al livello B1 Soglia definito dal “Quadrodi Riferimento Europeo delle Lingue” come “Uso indipendente della lingua”1.

Taluni certificati linguistici internazionalmente riconosciuti, attestanti un livellopari o superiore al b1, sono riconosciuti come sostitutivi della prova di idoneità SeL-dA, se conseguiti entro tre anni dalla data di presentazione agli uffici competenti.Presso la pagina web e le bacheche del SeLdA sono disponibili informazioni più det-tagliate sui certificati riconosciuti dal SeLdA e i livelli corrispondenti.

Calendario delle lezioni dei corsi di lingua di base

I corsi seguono i calendari delle Facoltà cui afferiscono; l’orario delle lezioni èesposto nelle bacheche delle relative Facoltà.

_____________________________________1 B1 «Il parlante è in grado di capire i punti essenziali di un discorso, a condizione che venga usata unalingua chiara e standard e che si tratti di argomenti familiari inerenti al lavoro, alla scuola, al tempolibero, ecc. È in grado di districarsi nella maggior parte delle situazioni linguistiche riscontrabili in viaggiall’estero. È in grado di esprimere la sua opinione, su argomenti familiari e inerenti alla sfera dei suoiinteressi, in modo semplice e coerente. È in grado di riferire un’esperienza o un avvenimento, di descrivereun sogno, una speranza o un obiettivo e di fornire ragioni e spiegazioni brevi relative a un’idea o a unprogetto».

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verifica di idoneità

Al termine dei corsi di base è prevista una verifica di accertamento del livello dicompetenza linguistica acquisito che consiste in una prima prova scritta che dà l’am-missione alla successiva parte orale. Tali prove hanno valore interno all’Università:a seconda delle delibere delle Facoltà, sostituiscono in genere il primo esame di linguaprevisto nei piani di studio, dando diritto all’acquisizione dei crediti corrispondenti.

Il superamento della prova scritta è requisito indispensabile per l’accesso alla pro-va orale. L’iscrizione alla verifica di conoscenza linguistica deve essere effettuata at-traverso le postazioni UC Point tramite la funzione “Segreteria online”, oppure dalsito Internet, tramite la pagina personale I-Catt (http://www.i-catt.it/).

Lo studente deve presentarsi alla prova scritta con il regolare statino. Tale statinodeve essere conservato fino al completamento della prova orale, se questa è sostenutaall’interno dello stesso appello. Nel caso la prova orale sia sostenuta in un appellodiverso rispetto a quello in cui si è superata la prova scritta, è necessario effettuareuna nuova iscrizione e stampare lo statino entro la data ufficiale dell’appello. Lo stu-dente ha la possibilità di sostenere l’orale dopo la parte scritta, che è valida fino al-l’ultimo appello della sessione successiva, anche nel caso in cui lo studente non superial primo appello la parte orale.

Organizzazione didattica dei corsi di lingua di livello avanzato

Il SeLdA organizza anche corsi di lingua di livello avanzato.

Tali corsi sono organizzati secondo gli ordinamenti dei corsi di laurea delle singoleFacoltà e prevedono un esame finale con valutazione in trentesimi.

Laboratorio multimediale

Il SeLdA dispone di un laboratorio multimediale attrezzato con le più modernetecnologie per l’apprendimento linguistico: personal computer connessi in rete e aInternet, ricezione satellitare di programmi in lingua originale, lettura di CD-ROM eDVD. La fruibilità del laboratorio è inserita all’interno dell’orario delle lezioni dilingua.

È previsto inoltre un calendario dedicato ad esercitazioni individuali (o di “Self-Access”) monitorate da un docente, accessibili a tutti gli studenti, indipendentementedalla frequenza ai corsi. Tale calendario viene pubblicizzato sulla bacheca SeLdA (difronte alla Fotocopisteria) e sul sito. Le attività svolte sono integrative della didatticad’aula e finalizzate al completamento della preparazione per la prova di idoneità.

Riferimenti utili Segreteria SeLdA:Via E. Parmense, 84 – 29122 PiacenzaTel. 0523 599327 / 184 - 382E-mail: [email protected] web: http://selda.unicatt.it/piacenza

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Corso di lingua di primo livello

1.- Lingua Inglese (Corso Base)

OBIETTIVO DEL CORSO

Il corso si prefigge come obiettivo di condurre gli studenti al livello b1 SOgLIAdefinito dal Consiglio d’Europa, che si riferisce ad un “uso indipendente della lingua”in un contesto lavorativo.

PROGRAMMA DEL CORSO

Il raggiungimento del livello b1 presuppone:a) l’acquisizione del vocabolario fondamentale per esprimersi nelle situazioni di vita

quotidiana e lavorativa;b) la conoscenza ed uso attivo delle principali strutture morfosintattiche della lingua

inglese:- ordine delle parole e struttura delle frasi;- verbi regolari ed irregolari: present simple, present continuous, present perfect

simple, past simple; futuro espresso con will, shall, be going to, present con-tinuous e present simple;

- forma passiva al presente e al passato;- forme verbali: affermativa, interrogativa (strutture interrogative con: what,

where, when, who, whose, which, how, why), negativa, imperativo, esclama-tivo; strutture seguite da gerundio o infinito; forme ellittiche;

- verbi modali: can, could, will, would, shall, should, may, might, must, haveto, need;

- frasi ipotetiche: tipo zero, tipo 1, tipo 2;- sostantivi: singolare, plurale, numerabili/non numerabili, nomi composti, ge-

nitivo;- pronomi: personali, possessivi, riflessivi, impersonali, dimostrativi, indefiniti

e quantifiers (some, any, much, many, a few, a lot of, all), relativi;- aggettivi possessivi; dimostrativi; colore, dimensione, forma, qualità, nazio-

nalità; predicativi e attributivi; forme comparative e superlative; regolari e ir-regolari;

- avverbi: di tempo, di modo, di luogo; posizione dell’avverbio nella frase;- articoli e partitivi;- preposizioni: di luogo, di tempo, di moto, di compagnia, d’agente; in colloca-

zioni dopo sostantivi, aggettivi e verbi;- numeri cardinali e ordinali;

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- alfabeto;- ortografia e punteggiatura.

BIBLIOGRAFIA

Testi adottati durante le lezioni del CORSO DI 100 ORE

D. gRANT-R. MCLARTY, Business Basics International Edition, Oxford University Press, 2006(Student’s book Pack con MROM ISbN 0194577809 + Workbook ISbN 0194577779).

Testi adottati durante le lezioni del CORSO DI 50 ORE W. FORSYTh, Clockwise Intermediate Classbook, EAN 9780194340786, Oxford University

Press, 2000.

Testi consigliati per TUTTI I CORSI

N. COE-A. AMENDOLAgINE, New Grammar Spectrum 3rd edition for Italian Students: StudentsPack, (Student’s book + Workbook con soluzioni + CD-ROM Oxford University Press/LaNuova Italia, 2005 - grammatica di riferimento); + bOOSTER 3000 (facoltativo – esercizisupplementari).

Vocabolari consigliati indicativamente (si consiglia allo studente di dotarsi di un vocabo-lario di recente pubblicazione):

livello principiante – intermedio (vocabolario bilingue)Dizionario Oxford Study per studenti di inglese, inglese - italiano, italiano – inglese, Dictionary+ Trainer + CD-ROM EAN 9780194306485 Oxford University Press, 2005 (quasi tascabile).Garzanti Hazon Il Grande Dizionario inglese – italiano, italiano – inglese con CD, ultimaedizione, garzanti Linguistica (molto completo).Il Ragazzini + CD ultima edizione inglese-italiano, italiano-inglese, Zanichelli.

livello principiante – intermedio (vocabolario monolingue)Cambridge Learner’s Dictionary (con/senza CD), Cambridge University Press.

livello intermedio - avanzato (vocabolario monolingue)Cambridge International Dictionary of English, Cambridge University Press.Longman Dictionary of Contemporary English, Longman.Macmillan English Dictionary for Advanced Learners, Macmillan.Oxford Advanced Learner’s Dictionary, Oxford University Press.

DIDATTICA DEL CORSO

Prima dell’inizio delle lezioni, a settembre, si svolge il precorso di lingua inglese, indiriz-zato ai principianti assoluti, o con una preparazione molto limitata, di tutte le Facoltà.

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Successivamente, durante la prima settimana di lezioni, gli studenti sostengono un testd’ingresso per verificare il loro livello di conoscenza della lingua inglese, in base al quale ven-gono suddivisi in tre categorie:- buona conoscenza della lingua inglese: ammesso a sostenere la prova di idoneità a gen-

naio- discreta conoscenza della lingua inglese: ammesso al corso accelerato di 50 ore- insufficiente conoscenza della lingua inglese: ammesso al corso completo di 100 ore.

Per acquisire o consolidare le competenze ricettive (ascoltare e leggere) e produttive (par-lare e scrivere) necessarie per raggiungere il livello b1 e quindi per superare la prova di ido-neità, si consiglia agli studenti sia una partecipazione attiva alle lezioni, che lo studioindividuale (compreso l’utilizzo del laboratorio informatico secondo l’orario di autoapprendi-mento esposto).

METODO DI VALUTAZIONE

L’esame si compone di tre parti: - Reading and Writing (55% del punteggio totale)- Listening (20% del punteggio totale)- Speaking (25% del punteggio totale; si può accedere alla parte di Speaking solo dopo aver

superato le altre prove).gli studenti frequentanti sono ammessi alle prove intermedie che sostituiscono la parte

scritta dell’esame (reading, writing e listening).

AVVERTENZE

Tutte le informazioni relative alle attività del SELdA sono esposte in bacheca, nonchè sulsito dell’Università http://selda.unicatt.it/piacenza.

Corso di lingua di livello avanzato

1.- Lingua Inglese (Corso Avanzato)PROF. SIMONA ANSELMI

OBIETTIVO DEL CORSO

Il corso si propone di consolidare e perfezionare la conoscenza della lingua inglesee di offrire agli studenti gli strumenti per interagire efficacemente in situazioni di co-municazione professionale in particolare nell’ambito della “Progettazione pedagogicanei servizi per i minori”. Per consolidare le competenze ricettive e produttive, si consiglia agli studenti siala partecipazione attiva alle lezioni che lo studio individuale.

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PROGRAMMA DEL CORSO

- Ampliamento delle conoscenze delle strutture sintattiche e lessicali del linguaggiospecialistico dell’educazione e della formazione.

- Sviluppo della capacità di comprensione di testi scritti e situazioni comunicativeorali relative all’ambito specialistico della progettazione pedagogica per i mino-ri.

- Potenziamento delle capacità linguistico-espressive.

BIBLIOGRAFIA

Testi e materiali forniti durante il corso.

Testi consigliatiJ. WADE, English for Education, Cafoscarina, Venezia, 2006.g. LUDbROOK, English for Welfare Services, Cafoscarina, Venezia, 1999.

DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni in aula ed esercitazioni pratiche guidate.

METODO DI VALUTAZIONE

L’esame è finalizzato alla verifica della comprensione di testi specialistici in lingua inglesee delle capacità linguistico-espressive. Esso si compone di due parti:- una prova scritta: reading comprehension (T/F, synonyms, gap-filling) vocabulary activities

(word formation) - una prova orale (cui si può accedere solo dopo avere suparato la prova scritta): discussione

sui testi analizzati a lezione o, per gli studenti non frequentanti, sui testi consigliati. L’esame ha valutazione espressa in trentesimi.

AVVERTENZE

Il Prof. Simona Anselmi riceve per appuntamento, fissato tramite posta elettronica: [email protected].

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NORME AMMINISTRATIvE

NORME PER L’IMMATRICOLAZIONE

1. TITOLI DI STUDIO RIChIESTI

A norma dell’art. 6 del D.M. n. 270/2004, possono immatricolarsi ai corsi di laureaistituiti presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore:– i diplomati di scuola secondaria superiore (quinquennale o quadriennale: diplomi

conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore). Per i diplomatiquadriennali, ad eccezione di coloro che provengono dai licei artistici, per i qualiresta confermata la validità dei corsi integrativi, l’Università provvede alla defi-nizione di un debito formativo corrispondente alle minori conoscenze conseguentialla mancata frequenza dell’anno integrativo, in passato disponibile per i diplomatiquadriennali, il cui assolvimento dovrà completarsi da parte dello studente di nor-ma entro il primo anno di corso;

– i possessori di titolo di studio conseguito all’estero, riconosciuto idoneo per l’am-missione alle università italiane secondo le disposizioni emanate per ogni annoaccademico dal Ministero dell’Università e della Ricerca di concerto con i Mini-steri degli Affari Esteri e dell’Interno. gli studenti possessori di titolo di studioestero interessati all’immatricolazione dovranno rivolgersi alla Segreteria dedicatain ciascuna Sede.

2. MODALITÀ E DOCUMENTI

gli studenti che intendono iscriversi per la prima volta all’Università Cattolica de-vono anzitutto prendere visione dell’apposito bando “Norme per l’ammissione al pri-mo anno dei corsi di laurea triennali” in distribuzione:– per Milano nella sede di Largo gemelli 1,– per brescia presso la sede di Via Trieste 17,– per Piacenza presso la sede di Via Emilia Parmense 84,– per Cremona presso la sede di Via Milano 24,a partire dal mese di giugno.In tale documento vengono precisati i corsi di studio per i quali è previsto una provadi ammissione e i corsi di studio per i quali è fissato un numero programmato senzaprova di ammissione, nonché i termini iniziali e finali per l’immatricolazione.

I moduli e i documenti da presentare per l’immatricolazione sono i seguenti: Doman-da di immatricolazione: (nella domanda lo studente deve tra l’altro autocertificare ilpossesso del titolo di studio valido per l’accesso all’Università, il voto e l’Istitutopresso il quale il titolo di studio è stato conseguito. Si consiglia lo studente di produrreun certificato dell’Istituto di provenienza onde evitare incertezze, imprecisioni od er-rori circa l’esatta denominazione dell’Istituto e del diploma conseguito. Qualora la

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segreteria di Facoltà verifichi la non rispondenza al vero di quanto autocertificatol’immatricolazione sarà considerata nulla). La domanda include:

1. ricevuta originale (in visione) dell’avvenuto versamento della prima rata delletasse universitarie.

2. Due fotografie recenti formato tessera (a colori, già ritagliate di cui una applicataal modulo di richiesta del badge-tesserino magnetico).

3. Fotocopia documento d’identità e codice fiscale.4. Certificato di battesimo.5. Dichiarazione relativa ai redditi dello studente e dei familiari.6. Stato di famiglia o autocertificazione .7. Immatricolati alla Facoltà di Scienze linguistiche e letterature straniere: questio-

nari riservati a coloro che intendono accedere agli insegnamenti di lingua inglese,spagnola e tedesca.

8. Sacerdoti e Religiosi: dichiarazione con la quale l’Ordinario o il loro Superiore liautorizza ad immatricolarsi all’Università (l’autorizzazione scritta verrà vistatadall’Assistente Ecclesiastico generale dell’Università Cattolica o da un suo de-legato).

9. Cittadini extracomunitari: permesso di soggiorno (ovvero ricevuta attestante l’av-venuta presentazione di richiesta del permesso di soggiorno) in visione.

Conclusa l’immatricolazione vengono rilasciati allo studente il Libretto di iscrizionee il tesserino magnetico con codice personale.Il libretto contiene i dati relativi alla carriera scolastica dello studente, per cui lo stu-dente è passibile di sanzioni disciplinari ove ne alteri o ne falsifichi le scritturazioni.È necessario, in caso di smarrimento, presentare denuncia all’autorità di Polizia giu-diziaria ovvero dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà.Lo studente che ha ottenuto l’iscrizione ad un anno di corso universitario non ha di-ritto alla restituzione delle tasse e contributi pagati.

3. VALUTAZIONE DELLA PREPARAZIONE INIZIALE

Per affrontare al meglio i corsi universitari scelti, a coloro che si immatricolano alprimo anno dei diversi corsi di laurea triennale e magistrale a ciclo unico sarà valutatoil livello della propria preparazione iniziale.Questa valutazione, che non costituisce un vincolo all’accesso o alla frequenza deicorsi bensì un’opportunità, verrà erogata, fatta eccezione per i corsi che prevedonouna prova di ammissione, in un momento successivo all’immatricolazione. Si trattadi una verifica su predefinite aree tematiche (a titolo esemplificativo le aree della lin-gua italiana e della cultura generale e delle conoscenze storiche), diversificate in basealla Facoltà prescelta, riguardo a conoscenze che si attendono qualunque sia il diplo-ma conseguito nella Scuola secondaria superiore di provenienza.

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4. NORME PARTICOLARI PER DETERMINATE CATEgORIE DI STUDENTI (*)

(*) L’ammissione di studenti con titolo di studio estero è regolata da specifica normativa mi-nisteriale, disponibile presso la Segreteria Studenti Stranieri.

STUDENTI CITTADINI ITALIANI E COMUNITARI IN POSSESSO DI UN TITOLO ESTERO CONSEgUITO FUORI

DAL TERRITORIO NAZIONALE

I cittadini italiani in possesso di titoli esteri conseguiti al di fuori del territorio nazio-nale e che consentano l’immatricolazione alle Università italiane devono presentarela domanda di iscrizione alla Segreteria studenti stranieri osservando scadenze e cri-teri di ammissione stabiliti per il corso di laurea di interesse, allegando i seguenti do-cumenti:1. In visione un valido documento di identità personale.2. Domanda di immatricolazione indirizzata al Rettore: essa dovrà contenere i dati

anagrafici e quelli relativi alla residenza e al recapito all’estero e in Italia, neces-sari, questi ultimi, per eventuali comunicazioni dell’Università.

3. Titolo finale di Scuola Secondaria Superiore debitamente perfezionato dalla Rap-presentanza diplomatica italiana all’estero competente per territorio. Il titolo dovràessere munito di:

– traduzione autenticata dalla Rappresentanza consolare o diplomatica italianacompetente per territorio;

– dichiarazione di valore “in loco”; trattasi di un’apposita Dichiarazione, rilasciatadalla Rappresentanza consolare o diplomatica italiana competente per territorionella quale dovrà essere indicato:* se il Titolo di Scuola Secondaria Superiore posseduto consenta – o non con-

senta –, nell’Ordinamento Scolastico dal quale è stato rilasciato, l’iscrizionealla Facoltà e Corso di Laurea richiesti dallo studente;

* a quali condizioni tale iscrizione sia consentita (esempio: con o senza esamedi ammissione; sulla base di un punteggio minimo di tale diploma; ecc.).

– legalizzazione (per i paesi per i quali, secondo le indicazioni della stessa Rappre-sentanza consolare o diplomatica, è prevista) o riferimento di Legge in base alquale il documento risulta essere esente da legalizzazione.Qualora lo studente al momento della presentazione della domanda non sia an-cora in possesso del diploma originale di maturità, dovrà essere presentata la re-lativa attestazione sostitutiva a tutti gli effetti di legge.

4. Certificazione Consolare attestante l’effettivo compimento degli studi in Istitu-zioni Scolastiche situate all’estero.

Il punto 5, interessa esclusivamente coloro che chiedono l’immatricolazione ad anno succes-sivo al primo o ammissione a laurea magistrale.5. Certificati (corredati degli eventuali titoli accademici intermedi e/o finali già con-

seguiti) comprovanti gli studi compiuti e contenenti: durata in anni, programmi

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dei corsi seguiti, durata annuale di tali corsi espressa in ore, indicazione dei votie dei crediti formativi universitari riportati negli esami di profitto e nell’esame dilaurea presso Università straniere, muniti di:– traduzione autenticata dalla Rappresentanza consolare o diplomatica italiana

competente per territorio;– dichiarazione di valore (trattasi di apposita Dichiarazione, rilasciata dalla Rap-

presentanza consolare o diplomatica italiana competente per territorio, nellaquale dovrà essere indicato se gli studi effettuati e gli eventuali titoli conseguitisiano o meno di livello universitario);

– legalizzazione (per i Paesi per i quali, secondo le indicazioni della stessa Rap-presentanza consolare o diplomatica, è prevista) o riferimento di Legge inbase al quale il documento risulta essere esente da legalizzazione.

Dovrà, anche, essere espressamente precisato se l’Università – o l’Istituto Superiore– presso la quale gli studi sono stati compiuti, sia legalmente riconosciuta.

STUDENTI CITTADINI STRANIERI (NON COMUNITARI)

Si invitano gli studenti Cittadini Stranieri interessati a richiedere alla Segreteria Stu-denti Stranieri di ciascuna Sede dell’Università Cattolica le relative informazioni.

STUDENTI gIÀ IN POSSESSO DI ALTRE LAUREE ITALIANE

gli studenti che si propongono di conseguire una seconda laurea di pari livello del-l’Ordinamento Italiano sono invitati a consultare gli avvisi esposti agli albi di Facoltàe sul sito internet dell’Ateneo per verificare le scadenze e le modalità di presentazionedelle domande alle Segreterie di competenza.

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PRATIChE AMMINISTRATIvE

ISCRIZIONE AD ANNI DI CORSO / RIPETENTI O FUORI CORSO SUCCESSIVI AL PRIMO

La modalità di iscrizione è automatica: ogni studente già immatricolato presso l’Uni-versità Cattolica e regolarmente iscritto riceve - entro il mese di agosto - presso lapropria residenza: 1) dalla banca il bollettino della prima rata proponente l’iscrizioneal nuovo anno accademico; 2) dall’Università la normativa tasse e contributi univer-sitari e la modulistica per la compilazione dei redditi del nucleo familiare. N.b.: Se,per eventuali disguidi, lo studente non è entrato in possesso entro la terza settimanadi settembre del bollettino tasse, lo stesso è tenuto a scaricarne una copia via webdalla pagina personale dello studente I-Catt, ovvero a richiederne tempestivamenteuno sostitutivo alla Segreteria di facoltà. Per ottenere l’iscrizione all’anno successivolo studente deve effettuare il versamento di tale prima rata: l’avvenuto versamentodella prima rata costituisce definitiva manifestazione di volontà di iscriversi al nuovoanno accademico, l’iscrizione è così immediatamente perfezionata alla data del ver-samento (vedere il successivo punto relativamente al rispetto delle scadenze). L’aggiornamento degli archivi informatici avviene non appena l’Università ricevenotizia dell’avvenuto pagamento tramite il circuito bancario. Pertanto possono esserenecessari alcuni giorni dopo il versamento prima di ottenere dai terminali self-servicela certificazione dell’avvenuta iscrizione all’anno accademico. Qualora lo studente,in via eccezionale, necessiti del certificato di iscrizione con un maggior anticipo devepresentarsi in Segreteria esibendo la ricevuta della prima rata.

N.B. considerato che l’avvenuto pagamento della prima rata produce immediata-mente gli effetti dell’iscrizione, non è in nessun caso rimborsabile (art. 4, comma 8,Titolo I “Norme generali” del Regolamento Didattico dell’Università Cattolica e art.27 del Regolamento Studenti, approvato con R.D. 4 giugno 1938, n. 1269).

Rimane un solo adempimento a carico degli studenti iscritti ai corsi di laurea soggettia tasse e contributi universitari il cui importo dipende dal reddito: devono consegnarealla Segreteria la busta contenente la modulistica relativa ai redditi del nucleo fami-liare, modulistica necessaria per determinare l’importo della seconda e terza rata delletasse e contributi universitari. La modulistica va depositata – debitamente sottoscritta- negli appositi raccoglitori situati presso l’atrio della propria Segreteria di Facoltà eaccessibili dalle ore 8.00 alle ore 19.00 da lunedì a venerdì e dalle ore 8.00 alle ore13.00 il sabato, di norma, entro la data di inizio delle lezioni prevista per ciascuncorso di laurea ovvero entro la scadenza indicata con avvisi agli albi. Oltre tale datasi incorre nella mora per ritardata consegna atti amministrativi. Se il ritardo è ecces-sivo, tale da impedire la spedizione per tempo al recapito dello studente delle ratesuccessive alla prima lo studente è tenuto a scaricarne una copia via web dalla paginapersonale dello studente I-Catt, ovvero a richiederne tempestivamente una sostitutivadella seconda e/o terza rata alla Segreteria di Facoltà al fine di non incorrere anche

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nella mora per ritardato pagamento delle rate stesse.

RISPETTO DELLE SCADENZE PER L’ISCRIZIONE AD ANNI SUCCESSIVI

Fatte salve le seguenti avvertenze, lo studente che intende iscriversi al nuovo annoaccademico è tenuto ad effettuare il versamento entro la scadenza indicata sul bol-lettino.Se il versamento è avvenuto entro i termini indicati sul bollettino lo studente verràcollocato automaticamente per il nuovo anno accademico all’anno di corso (o ripe-tente o fuori corso, come indicato sul bollettino) nella posizione di REGOLARE. Selo studente intende variare l’iscrizione proposta (ad esempio da fuori corso a ripetenteoppure chiedere il passaggio ad altro corso di laurea) deve necessariamente presen-tarsi in Segreteria.Se lo studente si iscrive ad anno di corso ed il versamento è avvenuto in ritardo manon oltre il 31 dicembre lo studente verrà collocato nella posizione di corso in debitodi indennità di mora (scaricabile via web dalla pagina personale dello studente I-Catt). In tal caso lo studente è tenuto a presentarsi in Segreteria per la procedura diregolarizzazione (e per consegnare direttamente allo sportello la busta contenente lamodulistica relativa al reddito del nucleo familiare se iscritto a corso di laurea cheprevede tasse e contributi variabili in base al reddito). N.b. Un eccessivo ritardo im-pedisce la presentazione del piano di studi con conseguente assegnazione di un pianodi studio d’ufficio non modificabile.Per ulteriori ritardi è consentita esclusivamente l’iscrizione fuori corso e lo studentedeve presentarsi in Segreteria.

STUDENTI RIPETENTI

gli studenti che abbiano seguito il corso di studi, cui sono iscritti, per l’intera sua du-rata, senza essersi iscritti a tutti gli insegnamenti previsti dal piano degli studi o senzaaver ottenuto le relative attestazioni di frequenza, qualora la frequenza sia espressa-mente richiesta, devono iscriversi come ripetenti per gli insegnamenti mancanti diiscrizione o di frequenza.

gli studenti che, pur avendo completato la durata normale del corso di studi, inten-dano modificare il piano di studio mediante inserimento di nuovi insegnamenti cuimai avevano preso iscrizione, devono iscriversi come ripetenti.

Il Consiglio della struttura didattica competente può stabilire casi in cui sia necessarioprendere iscrizione come ripetente anche a un anno di corso intermedio.

STUDENTI FUORI CORSO

Sono iscritti come fuori corso, salvo che sia diversamente disposto dai singoli ordi-namenti didattici:a. gli studenti che siano stati iscritti e abbiano frequentato tutti gli insegnamenti ri-

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chiesti per l’intero corso di studi finché non conseguano il titolo accademico;b. gli studenti che, essendo stati iscritti a un anno del proprio corso di studi e avendo

frequentato i relativi insegnamenti, non abbiano superato gli esami obbligatoria-mente richiesti per il passaggio all’anno di corso successivo, finchè non superinodetti esami ovvero non abbiano acquisito il numero minimo di crediti prescritto;

c. gli studenti che, essendo stati iscritti a un anno del proprio corso di studi ed es-sendo in possesso dei requisiti necessari per potersi iscrivere all’anno successivo,non abbiano chiesto entro i termini l’iscrizione in corso, od ottenuto tale iscrizio-ne.

Il Rettore può concedere l’iscrizione fuori corso ad anno intermedio su richiesta dellostudente motivata da gravi e fondati motivi.

PIANI DI STUDIO

Il termine ultimo (salvo i corsi di laurea per i quali gli avvisi agli Albi prevedono unascadenza anticipata ovvero eccezionali proroghe) per la presentazione da parte deglistudenti dei piani di studio individuali, è fissato al 31 ottobre. Per ritardi contenutientro sette giorni dalla scadenza potrà essere presentato il piano di studio, previo pa-gamento della prevista indennità di mora (per l’importo si veda “Diritti di Segreteria,indennità di mora e rimborsi di spese varie” della Normativa tasse). In caso di ritardosuperiore sarà assegnato un piano di studio d’ufficio non modificabile.

ESAMI DI PROFITTO

Norme generaliLo studente è tenuto a conoscere le norme relative al piano di studio del propriocorso di laurea ed è quindi responsabile dell’annullamento degli esami che siano so-stenuti in violazione delle norme stesse.Onde evitare l’annullamento di esami sostenuti, si ricorda agli studenti che non èpossibile l’iscrizione ad esami relativi ad insegnamenti sostituiti nel piano di studi eche l’ordine di propedeuticità tra le singole annualità di corsi pluriennali o tra l’esamepropedeutico rispetto al progredito o superiore fissato per soste nere gli esami è rigidoe tassativo.Qualsiasi infrazione alle disposizioni in materia di esami comporterà l’annullamentodella prova d’esame. L’esame annullato dovrà essere ripetuto.Il voto assegnato dalla Commissione esaminatrice non può essere successivamentemodificato: il voto è definitivo.Un esame verbalizzato con esito positivo non può essere ripetuto (ex art. 6 comma6, Titolo I “Norme generali” del Regolamento didattico di Ateneo).Lo studente è ammesso agli esami di profitto solo se in regola: a) con la presentazionedel piano studi; b) con il pagamento delle tasse e contributi; c) con l’iscrizione agliesami secondo le modalità di seguito indicate.

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Modalità di iscrizione agli esamiL’iscrizione avviene mediante video-terminali (UC Point) self-service il cui uso è in-tuitivo e guidato (ovvero attraverso l’equivalente funzione via web dalla pagina per-sonale dello studente I-Catt).L’iscrizione agli esami deve essere effettuata non oltre il sesto giorno di calendarioche precede l’appello.Non è ammessa l’iscrizione contemporanea a più appelli dello stesso esame.Anche l’annullamento dell’iscrizione, per ragioni di vario ordine deve, anch’esso,essere fatto entro il sesto giorno che precede la data di inizio dell’appello.Lo spostamento dell’iscrizione ad un esame, da un appello ad altro successivo, puòavvenire soltanto se si è prima provveduto ad annullare l’iscrizione all’appello chesi intende lasciare.Se è scaduto il termine per iscriversi ad un appello, non è più possibile annullarel’eventuale iscrizione effettuata e si deve attendere il giorno dopo l’appello scadutoper poter effettuare l’iscrizione al successivo.

N.b. Non potrà essere ammesso all’esame lo studente che:- non ha provveduto ad iscriversi all’appello entro i termini previsti;- pur essendosi iscritto all’appello non si presenti all’esame munito del rego-

lare statino.E’ facoltà della Commissione non ammettere all’esame lo studente che non èin possesso del libretto universitario e di un documento d’identità in corso divalidità.

ESAMI DI LAUREA

Esami di laurea relativi ai corsi di studio precedenti all’entrata in vigore del D.M. 3novembre 1999, n. 509. L’esame di laurea/diploma, per la quasi totalità dei corsi di laurea consiste nello svol-gimento e nella discussione di una dissertazione scritta svolta su un tema preceden-temente concordato col professore della materia.Per essere ammesso all’esame di laurea, lo studente deve provvedere, nell’ordine aiseguenti adempimenti:

a. presentare alla Segreteria, almeno sei mesi prima della discussione, entro i terminiindicati dagli appositi avvisi agli Albi e sul sito internet dell’U.C.:– modulo fornito dalla Segreteria per ottenere l’approvazione dell’argomento

prescelto per la dissertazione scritta. Lo studente deve:* far firmare il modulo dal professore sotto la cui direzione intende svolgere

il lavoro;* recarsi presso una stazione UC Point ovvero via web dalla pagina perso-

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nale dello studente I-Catt ed eseguire l’operazione “Presentazione del ti-tolo della tesi” (l’inserimento dei dati è guidato dall’apposito dialogo self-service);

* presentare il modulo in Segreteria.Ogni ritardo comporta il rinvio della tesi alla successiva sessione.Con la sola operazione self-service, non seguita dalla consegna in segreteria delmodulo, non verrà in alcun modo considerato adempiuto il previsto deposito deltitolo della tesi;

b. presentare alla Segreteria domanda di ammissione all’esame di laurea su moduloottenibile e da compilarsi operando presso una stazione UC Point ovvero attra-verso l’equivalente funzione presente nella pagina personale dello studente I-Catt.Tale domanda potrà essere presentata a condizione che il numero di esami a debitonon sia superiore a quello stabilito da ciascuna Facoltà.Sulla domanda è riportata la dichiarazione di avanzata elaborazione della disser-tazione che deve essere firmata dal professore, sotto la cui direzione la stessa èstata svolta.Qualora, per qualsiasi motivo, il titolo della tesi sia stato modificato, il professoredovrà formalmente confermare tale modifica sulla domanda di ammissione al-l’esame di laurea;

c. entro, e non oltre, le date previste dallo scadenzario il laureando dovrà:consegnare in Segreteria tre copie della dissertazione - una per il Relatore, unaper il Correlatore e una per la biblioteca - dattiloscritte e rilegate a libro.

Avvertenze1. Nessun laureando potrà essere ammesso all’esame di laurea se non avrà rispettato

le date di scadenza pubblicate sul Calendario Accademico, sulla guida ed esposteagli Albi di Facoltà.

2. I laureandi devono aver concluso tutti gli esami almeno una settimana primadell’inizio della sessione di laurea.

3. I laureandi hanno l’obbligo di avvertire tempestivamente il Professore relatoredella tesi e la Segreteria della Facoltà qualora, per qualsiasi motivo, si verificassel’impossibilità a laurearsi nella sessione per la quale hanno presentato domandae, in tal caso, dovranno ripresentare successivamente una nuova domanda di am-missione all’esame di laurea.

4. I laureandi sono tenuti a portare con sé il libretto di iscrizione che dovrà essereconsegnato al personale addetto al momento della discussione della tesi.

PROVA FINALE PER IL CONSEgUIMENTO DELLA LAUREA TRIENNALE.

L’ordinamento didattico di ciascun corso di laurea prevede diverse possibili modalitàdi svolgimento dell’esame di laurea. La struttura didattica competente definisce lamodalità da adottare per ciascun corso di studio (vedere in proposito avvisi agli Albi

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di facoltà e le indicazioni contenute nella pubblicazione piani di studio e programmidei corsi).La procedura prevista rimane attualmente simile a quella descritta per i corsi di laureatradizionali (dalla presentazione dell’argomento, alla domanda di laurea, alla conse-gna dell’elaborato) con le seguenti differenze:1. si tratta di un elaborato su un argomento concordato con un docente di riferimen-

to;2. l’impegno richiesto per tale relazione è inferiore a quello richiesto per una tradi-

zionale tesi di laurea (l’impegno è proporzionale al numero di crediti formativiuniversitari attribuito alla prova finale nell’ordinamento didattico del proprio cor-so di laurea). Di conseguenza l’elaborato avrà una limitata estensione;

3. il titolo dell’argomento deve essere ottenuto secondo le modalità stabilite dal Con-siglio di Facoltà (assegnazione diretta da parte del docente) in tempo utile per losvolgimento ed il completamento dell’elaborato entro la scadenza prevista per lapresentazione della domanda di laurea. Tale scadenza sarà pubblicata agli Albiper ciascuna sessione di riferimento;

4. la domanda di laurea deve essere presentata non meno di 45 giorni dall’iniziodella sessione prescelta. La citata domanda potrà essere presentata a condizioneche il numero di esami e/o il numero di CFU a debito non sia superiore a quellostabilito da ciascuna Facoltà;

5. sono necessarie tre copie cartacee da consegnare alla Segreteria (una per il do-cente di riferimento, una per il correlatore e una per la biblioteca).

PROVA FINALE PER IL CONSEgUIMENTO DELLA LAUREA SPECIALISTICA/MAgISTRALE

La procedura prevista è sostanzialmente analoga a quella descritta per gli esami dilaurea dei corsi quadriennali/quinquennali antecedenti il nuovo ordinamento salvodiverse indicazioni esposte agli Albi di Facoltà e/o pubblicate sulla guida piani distudio e programmi dei corsi. Anche per le lauree specialistiche/magistrali la doman-da di ammissione alla prova finale potrà essere presentata a condizione che il numerodi esami e/o il numero di CFU a debito non sia superiore a quello stabilito da ciascunaFacoltà.

AVVERTENZE PER I LAUREANDI NEgLI APPELLI DELLA SESSIONE STRAORDINARIA

Lo studente che conclude gli studi negli appelli di laurea della sessione straordinaria(dal 5 novembre al 30 aprile), è tenuto al pagamento di un contributo di funziona-mento proporzionale al ritardo accumulato rispetto alla conclusione dell’anno acca-demico al quale il medesimo risulta regolarmente iscritto. Il citato contributo non èdovuto per gli studenti che conseguendo la laurea triennale nella suddetta sessionestraordinaria prendono immediatamente iscrizione al biennio specialistico.

CESSAZIONE DELLA QUALITÀ DI STUDENTE

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gli studenti hanno facoltà di rinunciare agli studi intrapresi senza obbligo di pagarele tasse scolastiche e contributi arretrati di cui siano eventualmente in difetto. La ri-nuncia deve essere manifestata con atto scritto in modo chiaro ed esplicito senza l’ap-posizione sulla medesima di condizioni, termini e clausole che ne limitino l’efficacia.A coloro che hanno rinunciato agli studi potranno essere rilasciati certificati relati-vamente alla carriera scolastica precedentemente percorsa.Non possono prendere iscrizione a un nuovo anno accademico e, pertanto, cessanodalla qualità di studente gli studenti che non abbiano preso regolare iscrizione percinque anni accademici consecutivi o gli studenti che, trascorsa la durata normaledel corso di studi, non abbiano superato esami per cinque anni accademici consecu-tivi. La predetta disposizione non si applica agli studenti che debbano sostenere solol’esame di laurea ovvero che abbiano conseguito tutti i crediti a eccezione di quelliprevisti per la prova finale.

PASSAggIO AD ALTRO CORSO DI LAUREA

gli studenti che intendano passare ad altro corso di laurea della stessa o di altra Fa-coltà dell’Università Cattolica sono invitati a consultare gli avvisi esposti agli albi diFacoltà e sul sito internet dell’Ateneo per verificare le scadenze e le modalità di pre-sentazione delle domande alle Segreterie di competenza.

TRASFERIMENTI

Trasferimento ad altra UniversitàLo studente regolarmente iscritto può trasferirsi ad altra Università, previa consulta-zione dell’ordinamento degli studi della medesima, dal 15 luglio al 31 ottobre (salvoscadenza finale anteriore al 31 ottobre per disposizioni dell’università di destinazione)presentando alla Segreteria di Facoltà apposita domanda. Lo studente che richiede il trasferimento ad altro Ateneo oltre il termine fissato dallanormativa e comunque non oltre il 31 dicembre è tenuto al pagamento di un contri-buto di funzionamento direttamente proporzionale al ritardo di presentazione del-l’istanza. Il trasferimento non potrà comunque avvenire in assenza del nulla ostadell’Università di destinazione.Per ottenere il trasferimento lo studente deve previamente:– verificare presso una stazione UC Point, la propria carriera scolastica con la fun-

zione “visualizzazione carriera” e segnalare alla segreteria eventuali rettifiche ocompletamento di dati;

– ottenere dalla stazione UC-Point un certificato degli esami superati. Alla domanda, cui va applicata marca da bollo secondo valore vigente, devono essereallegati:* libretto di iscrizione;* badge magnetico;* il certificato degli esami superati ottenuto via UC Point;

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* dichiarazione su apposito modulo da ritirare in Segreteria, di:- non avere libri presi a prestito dalla biblioteca dell’Università e dal Servizio

Prestito libri di EDUCatt (Ente per il Diritto allo Studio Universitario del-l’Università Cattolica);

- non avere pendenze con l’Ufficio Assistenza di EDUCatt (Ente per il Dirittoallo Studio Universitario dell’Università Cattolica) es. pagamento retta Col-legio, restituzione rate assegno di studio universitario, restituzione prestitod’onore ecc.;

* quietanza dell’avvenuto versamento del diritto di segreteria previsto.A partire dalla data di presentazione della domanda di trasferimento non è più con-sentito sostenere alcun esame.gli studenti trasferiti ad altra Università, non possono far ritorno all’Università Cat-tolica prima che sia trascorso un anno dalla data del trasferimento. gli studenti cheottengono l’autorizzazione a ritornare all’Università Cattolica sono ammessi all’annoin cui danno diritto gli esami superati indipendentemente dall’iscrizione ottenuta pre-cedentemente. Saranno tenuti inoltre a superare quelle ulteriori prove integrative cheil Consiglio della Facoltà competente ritenesse necessarie per adeguare la loro pre-parazione a quella degli studenti dell’Università Cattolica.

Trasferimento da altra Universitàgli studenti già iscritti ad altra Università e che intendono immatricolarsi all’Uni-versità Cattolica devono preventivamente chiedere il trasferimento all’Università diprovenienza o presentare alla stessa domanda di rinuncia agli studi. gli stessi sonoinoltre invitati a consultare gli avvisi esposti agli albi di Facoltà e sul sito internetdell’Ateneo per verificare le scadenze e le modalità di presentazione delle domandealle Segreterie di competenza.

DEFINIZIONE DELLA REgOLARITÀ AMMINISTRATIVA AI FINI DELL’ACCOgLIMENTO DELLA DOMANDA

DI PASSAggIO INTERNO AD ALTRO CORSO DI LAUREA O DI TRASFERIMENTO AD ALTRO ATENEO

Lo studente soddisfa il requisito di regolarità amministrativa se si trova in una delleseguenti situazioni:– ha rinnovato l’iscrizione al nuovo anno accademico (condizione che si verifica

con l’avvenuto versamento della prima rata) essendo in regola per gli anni acca-demici precedenti (questi ultimi anche attraverso la tassa di ricognizione studiqualora si sia verificato un periodo di uno o più anni di interruzione degli studi –cfr. § Tasse e Contributi);

– pur non avendo ancora rinnovato l’iscrizione al nuovo anno accademico, è in re-gola rispetto all’anno accademico che volge al termine e presenta domanda dipassaggio o trasferimento entro il 31 ottobre.

Iscrizione a corsi singoli (art. 11 del Reg. Didattico d’Ateneo)Ai sensi dell’art. 11 del Regolamento didattico di Ateneo, possono ottenere, previa

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autorizzazione della struttura didattica competente, l’iscrizione ai corsi singoli e so-stenere gli esami relativi a tali corsi entro gli appelli dell’anno accademico di rispet-tiva frequenza:a. gli studenti iscritti ad altre università autorizzati dall’Ateneo di appartenenza e,

se cittadini stranieri nel rispetto della normativa e procedure vigenti;b. i laureati interessati a completare il curriculum formativo seguito;c. altri soggetti interessati.È dovuta una tassa di iscrizione più un contributo per ciascun corso (cfr. Normativagenerale tasse e contributi universitari).I soggetti di cui sopra possono iscriversi a corsi singoli corrispondenti a un numerodi crediti formativi universitari stabilito dal Consiglio della struttura didattica com-petente e, di norma, non superiore a 30 per anno accademico, per non più di due anniaccademici; eventuali deroghe sono deliberate, su istanza motivata, dal Consigliodella struttura didattica competente.La domanda di iscrizione va presentata una sola volta per anno accademico e con riferimentoa corsi appartenenti ad una stessa facoltà (o mutuati dalla medesima) presso la Segreteriacompetente entro la data di inizio delle lezioni.

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NORME PER ADEMPIMENTI DI SEGRETERIA

AVVERTENZE

A tutela dei dati personali, si ricorda allo studente che, salvo diverse disposizioni deiparagrafi successivi, per compiere le pratiche scolastiche deve recarsi personalmenteagli sportelli della Segreteria competente. Se per gravi motivi lo stesso ne fosse im-pedito può, con delega scritta, incaricare un’altra persona oppure fare la richiesta percorrispondenza, nel qual caso lo studente deve indicare la Facoltà di appartenenza, ilnumero di matricola, il recapito e allegare l’affrancatura per la raccomandata di ri-sposta.Si ricorda che alcune operazioni relative alle pratiche scolastiche sono previste inmodalità self-service presso le postazioni denominate UC Point o via web dalla pa-gina personale dello studente I-Catt.Lo studente, per espletare le pratiche, è invitato a non attendere i giorni vicini allescadenze relative ai diversi adempimenti.

ORARIO DI SEgRETERIA

gli uffici di Segreteria sono aperti al pubblico nei giorni feriali (sabato escluso) se-condo il seguente orario:- lunedì, martedì, giovedì e venerdì: dalle ore 9.00 alle ore 12.00- mercoledì: dalle ore 13.30 alle ore 16.30.

gli uffici di Segreteria restano chiusi il venerdì che precede la domenica di Pasqua,in occasione della festa del Sacro Cuore, il 24 e il 31 dicembre e la settimana di Fer-ragosto. Circa eventuali ulteriori giornate di chiusura verrà data idonea comunica-zione tramite avvisi esposti agli albi.

RECAPITO DELLO STUDENTE PER COMUNICAZIONI VARIE

È indispensabile che tanto la residenza come il recapito vengano, in caso di successivevariazioni, aggiornati tempestivamente: tale aggiornamento deve essere effettuato di-rettamente a cura dello studente con l’apposita funzione self-service presso le stazioniUC-POINT o via web tramite la pagina personale dello studente I-Catt.

CERTIFICATI

I certificati relativi alla carriera scolastica degli studenti sono rilasciati su istanza, aisensi della normativa vigente, dalla Segreteria di Facoltà ovvero, attraverso un ser-vizio self-service il cui accesso prevede che lo studente si identifichi con user namee password.

RILASCIO DEL DIPLOMA DI LAUREA E DI EVENTUALI DUPLICATI

Per ottenere il rilascio del diploma originale di laurea occorre attenersi alle indicazionicontenute nella lettera-invito alla discussione della tesi di laurea.

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In caso di smarrimento del diploma originale di laurea l’interessato può richiedere alRettore, con apposita domanda, soggetta a imposta di bollo, corredata dai documenticomprovanti lo smarrimento (denuncia alle autorità giudiziarie competenti), il dupli-cato del diploma previo versamento del contributo previsto per il rilascio del mede-simo.I diplomi originali possono essere ritirati personalmente dall’interessato o da un suoincaricato (che dovrà presentarsi con: delega scritta rilasciata dall’interessato; docu-mento di identità del delegato; un documento di identità del delegante, anche in fo-tocopia). Nel caso di mancato ritiro del diploma, questo viene recapitatoall’interessato presso l’indirizzo agli atti dell’amministrazione al momento della pre-sentazione della domanda di laurea.

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TASSE E CONTRIBUTI

Le informazioni sulle tasse e sui contributi universitari nonché su agevolazioni eco-nomiche sono consultabili attraverso il sito internet dell’Università Cattolica del SacroCuore rispettivamente ai seguenti indirizzi: http://tasse.unicatt.it http://agevolazio-ni.unicatt.it e dalla pagina personale dello studente I-Catt.

I prospetti delle tasse e contributi vari sono altresì contenuti in un apposito fascico-lo.Lo studente che non sia in regola con il pagamento delle tasse e dei contributi e coni documenti prescritti non può:– essere iscritto ad alcun anno di corso, ripetente o fuori corso;– essere ammesso agli esami;– ottenere il passaggio ad altro corso di laurea/diploma;– ottenere il trasferimento ad altra Università;– ottenere certificati di iscrizione.Lo studente che riprende gli studi dopo averli interrotti per uno o più anni accademiciè tenuto a pagare le tasse e i contributi dell’anno accademico nel quale riprende glistudi, mentre per gli anni relativi al periodo di interruzione deve soltanto una tassa diricognizione. Lo studente che, riprendendo gli studi all’inizio dell’anno accademico,chiede di poter accedere agli appelli di esame del periodo gennaio-aprile, calenda-rizzati per i frequentanti dell’a.a. precedente, è tenuto a versare, inoltre, un contributoaggiuntivo.Lo studente che ha ottenuto l’iscrizione ad un anno di corso universitario, non hadiritto alla restituzione delle tasse e dei contributi pagati (art. 4, comma 8, Titolo I“Norme generali” del Regolamento Didattico dell’Università Cattolica e art. 27 delRegolamento Studenti, approvato con R.D. 4 giugno 1938, n. 1269).

1. Di norma il pagamento di tutte le rate deve essere effettuato mediante i bollettinidi tipo MAV emessi dalla banca o attraverso i Bollettini Freccia resi disponiblinella pagina personale dello studente I-Catt quindici giorni prima della scadenzadella rata o, in via eccezionale, emessi dalla Segreteria.Solo per gli studenti che si immatricolano al I anno di corso o che si iscrivono aprove di ammissione a corsi di laurea, laddove richieste, esiste la possibilità dipagare gli importi della prima rata e il contributo della prova di ammissione online con carta di credito dal sito web dell’Università Cattolica (www.unicatt.it/im-matricolazioni).Non è ammesso alcun altro mezzo di pagamento.

2. Gli studenti che si immatricolano al I anno di corso o che si iscrivono a prove diammissione a corsi di laurea potranno ritirare i bollettini MAV della prima ratae per il contributo per la prova di ammissione presso la Segreteria oppure scari-carli on line dal sito web dell’Università Cattolica (www.unicatt.it/immatrico-

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lazioni).

A tutti gli altri studenti le rate verranno recapitate con congruo anticipo rispetto allascadenza a mezzo posta tramite bollettini di tipo MAV emessi dalla banca, altrimentisarà possibile ottenere i Bollettini Freccia resi disponibili nella pagina personale dellostudente I-Catt quindici giorni prima della scadenza della rata.

E’ dovuta mora per ritardato pagamento delle tasse scolastiche.Ai fini di un eventuale riscontro è opportuno che lo studente conservi, fino al terminedegli studi, tutte le quietanze del pagamento delle tasse scolastiche.

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NORME DI COMPORTAMENTO

Secondo quanto previsto dall’ordinamento universitario gli studenti sono tenuti al-l’osservanza di un comportamento non lesivo della dignità e dell’onore e non in con-trasto con lo spirito dell’Università Cattolica.In caso di inosservanza l’ordinamento universitario prevede la possibilità di sanzionidisciplinari di varia entità in relazione alla gravità delle infrazioni (cfr. art. 18 bis -Competenze disciplinari nei riguardi degli studenti, Titolo I “Norme generali” delregolamento didattico di Ateneo).L’eventuale irrogazione di sanzioni è disposta dagli organi accademici competentisulla base di procedimenti che assicurano il diritto di difesa degli interessati in ar-monia con i principi generali vigenti in materia.

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NORME PER MANTENERE LA SICUREZZA IN UNIvERSITÀ: SICUREZZA, SALUTE E AM-BIENTE

Per quanto riguarda la Sicurezza, la Salute e l’Ambiente l’Università Cattolica delSacro Cuore ha come obiettivo strategico la salvaguardia dei dipendenti, docenti enon docenti, ricercatori, dottorandi, tirocinanti, borsisti, studenti e visitatori, nonchéla tutela degli ambienti e dei beni utilizzati per lo svolgimento delle proprie attivitàistituzionali secondo quanto previsto dalla missione dell’Ente. Compito di tutti, docenti, studenti e personale amministrativo è di collaborare al per-seguimento dell’obiettivo sopra menzionato, verificando costantemente che siano ri-spettate le condizioni necessarie al mantenimento della salute e sicurezza nei luoghidi lavoro e che siano conosciute e costantemente applicate le procedure; in caso con-trario è compito di ognuno comunicare le situazioni di carenza di condizioni sicureo di formazione/informazione alle persone, collaborando con i servizi preposti allastesura e continuo miglioramento delle prassi e procedure di svolgimento delle attivitàistituzionali. Anche gli studenti possono contribuire al miglioramento della sicurezza (in osser-vanza a quanto stabilito dal D.Lgs. 81/08), con il seguente comportamento:a. osservare le disposizioni e le istruzioni impartite ai fini della protezione collettiva

e individuale;b. utilizzare correttamente i macchinari, le apparecchiature, gli utensili, le sostanze

e i dispositivi di sicurezza;c. utilizzare in modo appropriato i dispositivi di protezione messi a loro disposizio-

ne;d. segnalare immediatamente al personale preposto le deficienze dei mezzi e dispo-

sitivi, nonché le altre condizioni di pericolo di cui vengano a conoscenza, adope-randosi direttamente, in caso di emergenza, nell’ambito delle loro competenze epossibilità, per eliminare o ridurre tali deficienze o pericoli;

e. non rimuovere o modificare senza autorizzazione i dispositivi di sicurezza o disegnalazione o di controllo;

f. non compiere di propria iniziativa operazioni o manovre che non sono di compe-tenza ovvero che possono compromettere la sicurezza propria o di altre persone;

g. nei casi in cui è previsto, sottoporsi ai controlli sanitari previsti nei loro confron-ti;

h. contribuire all’adempimento di tutti gli obblighi imposti dall’autorità competenteo comunque necessari per tutelare la sicurezza e la salute in Università; evitarecomportamenti pericolosi per sé e per gli altri.

Alcuni esempi per concorrere a mantenere condizioni di sicurezza:

– nei corridoi, sulle scale e negli - non correre;atri: - non depositare oggetti che

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possano ingombrare il passaggio;- lascia libere le vie di passaggio e le

uscite di emergenza;

– negli istituti, nei laboratori e in - segui scrupolosamente le biblioteca indicazioni del personale preposto;

- prima di utilizzare qualsiasiapparecchio, attrezzatura o altroleggi le norme d’uso, le istruzioni e le indicazioni disicurezza;

- non utilizzare apparecchiatureproprie senza specificaautorizzazione del personale preposto;

- non svolgere attività diverseda quelle didattiche o autorizzate;

– nei luoghi segnalati - non fumare o accendere fiamme libere;

- non accedere ai luoghi ove èindicato il divieto di accesso;

– in caso di evacuazione - mantieni la calma;- segnala immediatamente

l’emergenza in corso al personalepresente e/o ai numeri di telefonoindicati;

- ascolta le indicazioni fornite dal personale preposto;

- non usare ascensori;- raggiungi luoghi aperti a cielo

libero seguendo la cartellonisticapredisposta;

- raggiungi rapidamente il punto di rac-colta più vicino (indicato nelle plani-metrie esposte nell’edificio);

- verifica che tutte le persone cheerano con te si siano potute mettere in situazione di sicurezza;

- segnala il caso di un’eventuale perso-na dispersa al personale della squadra di emergenza;

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- utilizza i dispositivi di protezioneantincendio per spegnere unfocolaio solo se ragionevolmentesicuro di riuscirvi (focolaio di dimensioni limitate) e assicurati di avere sempre una via di fugapraticabile e sicura.

In tutte le sedi dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, nei limiti e con le modalitàstabilite dalla normativa in materia, vige il divieto di fumo.

Numeri di emergenza

Sede di Piacenza

Riferimenti n° telefono interno n° telefono esternoSoccorso interno 9 0523.599111Servizio vigilanza 139 0523.599139Servizio sicurezza 133 0523.599133Servizio tecnico 142 0523.599142Direzione di Sede 122 0523.599122

Ulteriori informazioni sono contenute nella pagina Web: http://www.unicatt.it/pre-venzione.Indirizzo email Servizio Prevenzione e Protezione della sede di Piacenza:

[email protected]; [email protected].

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PERSONALE DELL’UNIvERSITÀ

Il personale dell’Università Cattolica è al servizio degli studenti e degli utenti del-l’Ateneo. Il personale si impegna a garantire le migliori condizioni affinché tutti gliutenti possano usufruire nel modo più proficuo dei servizi e delle strutture dell’Uni-versità.

Il personale delle Segreterie di Facoltà, della biblioteca e dell’Economato, nell’eser-cizio delle proprie funzioni nell’ambito dei locali dell’Università, è autorizzato a farrispettare le disposizioni di utilizzo degli spazi e delle strutture universitarie.Tutto il personale e in particolare gli addetti alla Vigilanza, alla bidelleria e alla Por-tineria, in base all’art. 47 R.D. 1269/1938, possono esercitare attività di prevenzionee inibizione di ogni turbamento dell’ordine interno dell’Ente universitario. Nell’eser-cizio di tale attività redigono un verbale che ha anche rilevanza esterna e può essereequiparato ai verbali redatti dagli ufficiali ed agenti della Forza Pubblica.Al personale dell’Università Cattolica non è consentito di provvedere in vece altruialla presentazione di documenti o, comunque, di compiere qualsiasi pratica scolasticapresso la Segreteria.

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NORME DI GARANZIA DEL FUNZIONAMENTO DEI SERvIZI ESSENZIALI

(Norme sull’esercizio del diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali e sulla salvaguardiadei diritti della persona costituzionalmente tutelata – leggi n. 146/1990, n. 83/2000 e succ.modifiche e integrazioni)

Nell’ambito dei servizi essenziali dell’istruzione universitaria, dovrà garantirsi lacontinuità delle seguenti prestazioni indispensabili per assicurare il rispetto dei valorie dei diritti costituzionalmente tutelati:- immatricolazione ed iscrizione ai corsi universitari;- prove finali, esami di laurea e di stato;- esami conclusivi dei cicli annuali e/o semestrali di istruzione;- certificazione per partecipazione a concorsi nei casi di documentata urgenza -per scadenza dei termini.

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SERvIZI DELL’UNIvERSITÀ PER GLI STUDENTI

Allo studente che si iscrive in Università Cattolica, oltre alla qualità e alla serietàdegli studi, l’Ateneo, in linea con la propria tradizione di attenzione alla persona,mette a disposizione un’ampia offerta di servizi e di iniziative culturali e ricreative,in fase di continuo sviluppo e miglioramento. Ciò al fine di agevolare lo studentenello svolgimento delle proprie attività e garantire adeguata assistenza, in particolare,nei momenti più impegnativi della sua carriera.

Tra i servizi innovativi offerti dall’Ateneo si segnala I-Catt, la nuova pagina per-sonale dello studente, accessibile da qualsiasi postazione pc dell’Università o da casa.Oltre al trasferimento sul web di tutte le funzionalità UC-Point, la pagina I-Catt rior-ganizza le informazioni relative alla didattica già presenti nel sito, in modo profilatosul percorso di studi del singolo studente: orari dei corsi, lezioni sospese, calendarioappelli d’esame, avvisi dei docenti. Da qui sono gestite in maniera innovativa le co-municazioni sia verso lo studente, sia da parte dello studente, che può porre quesitie chiedere spiegazioni al servizio coinvolto dal problema in questione e avere una ri-sposta tempestiva e puntuale.

Nel sito web dell’Università Cattolica (www.unicatt.it) tutti i servizi hanno ampiesezioni a loro dedicate utili per la consultazione.

Tra questi, in sintesi, ricordiamo:- Servizio Orientamento- Servizio Didattica- biblioteca- Servizio Stage, Placement e Relazioni Internazionali- Servizio Tutorato- Servizio di Orientamento alla Persona- EDUCatt - Ente per il diritto allo studio universitario dell’Università Cattolica

del Sacro Cuore - [borse di studio, collegi universitari, servizi di ristorazione, ser-vizio librario]

- Servizio integrazione studenti con disabilità- Centro per l’Innovazione e lo Sviluppo delle Attività didattiche e tecnologiche

d’Ateneo (ILAb)- Servizio Linguistico d’Ateneo (SeLdA)- Servizio Formazione Permanente- Ufficio Master- Comitato Università – Mondo del lavoro- Collaborazione a tempo parziale degli studenti- Centro pastorale- Ufficio Rapporti con il pubblico (URP)

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