Se mi guardo allo specchio
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Transcript of Se mi guardo allo specchio
Se mi guardo allo specchio uno specchio al contrario
poesie di
Massimo Borgatti
Se mi guardo allo specchio
2
INTRODUZIONE
Non appartengo a questo mondo.. non più a questa visione. Ne ho scelte di
nuove, più sofisticate.. solitarie.
Così mi illudo di essere diverso.. così ricamo il merletto della solitudine tutto
intorno ai margini della mia vita.
Non è successo oggi e neppure ieri.. sono figlio di una sequenza ininterrotta di
scelte di pensieri e pensieri non scelti. Ho subito una sorta di evoluzione
darwiniana al contrario che passo passo mi ha privato di tutti gli attributi e le
caratteristiche utili a vivere efficacemente in questo mondo.
Spinta autodistruttiva o visione prospettica e profetica di un mondo diverso,
complementare a questo?
Se esistesse un mondo così, nel quale le ombre fossero luce e le luci fossero
ombre.. in questo mondo io sarei a mio agio. In esso mi muoverei come voi vi
muovete in questo.
Se mi guardo allo specchio
3
PROLOGO
1 - L'errore
Non ho mai scritto le mie poesie
per disprezzo dei poeti
Non ho mai scritto i miei pensieri
per l’inutilità dei filosofi
Buttare se stessi
su entrambi i piatti della bilancia
mi sembrava sputare sulla vita
Un equilibrio più eroico
meno labile
inattaccabile.
Questo cercavo.
2 - Il Disegno
E progettai il viaggio:
scalare il mondo
e troneggiare su di esso.
Mille volte mi vidi lì seduto
ad ammirare
ciò che avevo conquistato,
a ridisegnarlo all’infinito
a mia immagine e somiglianza
e lo avrei fatto, allora sì,
con lo sguardo
del mio filosofo
e la penna
del mio poeta.
Legittimato in questo dalla mia conquista.
Se mi guardo allo specchio
4
3 - Il Viaggio
Così, studiai da alpinista
e volli sfidare la gelida montagna
Alpinista improvvisato!
Non raggiunsi mai la vetta.
Ma conobbi il freddo, quello sì
e gli stenti del cammino.
Alpinista improvvisato
intrapresi il viaggio
senza viveri e senza vestiti.
Lungo il cammino cacciai bestie fantastiche
e mi nutrii
della loro carne
E con le pelli
tentai di proteggermi
dal freddo
Ma la fame mi logorava da dentro
e il gelo mi graffiava da fuori.
Compagni pochi
compagni nessuno.
E mai sosta,
mai riposo,
mai qualche ora di tregua.
Fatica, solo fatica
Luoghi già visti
ostacoli già superati
si riproponevano all’infinito
Giravo in tondo
in tondo
Scalavo sempre nuove montagne
per ritrovarmi ogni volta
nella stessa insulsa e odiata valle
Confondere me stesso con il gelo che attraversavo
identificare me stesso con la fame che mi divorava
Se mi guardo allo specchio
5
e non potermi fermare mai.
Neppure dinanzi all’amore
mai.
4 - Aiutatemi
Oggi ho bisogno di aiuto.
Aiutatemi…
non a portare il mio carico
non a sorpassare nuovi ostacoli
non a proteggermi dal freddo
non a saziare questa fame logorante
no, perché non mi muoverò
più di qui
non farò più un passo
non scalerò più neppure una collina
Ma aiutatemi comunque.
Aiutatemi a stare fermo
Aiutatemi a rinunciare
Aiutatemi a vivere
anche senza quel delirante sogno di trono.
Si può
so che si può.
Aiutatemi a farlo
con la dignità dei poeti
e la pace dei filosofi.
Aiutatemi
ascoltandomi.
Se mi guardo allo specchio
6
PARTE PRIM A – buio
Ora sono qui
Ora sono qui
con la speranza di avere ancora
te che leggi al mio fianco
Con il terrore di essere già stato abbandonato
come un perdente
come un problema
o come un fastidio
Perché la voce spaventata dei miei sei anni
urla dentro me
“no, non così, non così!!
…senza quel trono
resterai solo”
“Nessuno ti vorrà se non sarai…
SPECIALE!”
E ora sono qui
solo
in una stanza
con la gola raschiata
e il respiro imbrattato da qualche
sigaretta di troppo
E la mia SPECIALITA’
è talmente lontana che io stesso
non so dove cercarmi
se non in queste parole
Poco per volta ho abbandonato
gli sforzi del viaggio
ho rinunciato alla meta, alla favola
Poco per volta, nessuno ricorda più
che mi credevo SPECIALE
per strada nessuno mi vede più
il mio telefono è muto
e non ho la forza di chiamare un amico
Se mi guardo allo specchio
7
Vorrei fuggire da tutto questo
progettando un nuovo viaggio
un nuovo delirante sogno
che mi porti via
via
via.
Per questo ho bisogno del tuo ascolto.
La tua testimonianza
come zavorra alla codarda mongolfiera
che sono
Io Nemico
Oggi è un’onda,
sale dal fiume
viene dal bosco
mi avvolge ovunque io mi nasconda
Ma al posto di soffice schiuma
quest’onda ha lame di coltello
quanto tempo che non sentivo tutto questo
mesi, forse anni
anni di trincee e di proiezioni spettacolari
ma ora eccoci al punto
Lei non ci sarà per sette notti
e io sono in bilico tra tre dimore inesistenti
non ho un tetto non ho un letto
tutto vorrei ma nulla posso stringere nella mano dicendo:
“Questo è mio”
Questo sole scenderà
e ho paura delle ombre che affileranno le lame dei coltelli
Notte, non venire, non oggi, non adesso
non sono grande abbastanza per affrontarti,
solo, nudo come sono ora
La mia mente inseguita bussa a tutte le porte di chi potrebbe
accompagnarmi attraverso questo buio incombente
cerca affannosamente qualcosa da indossare per non patire il gelo della notte
Ma tutto le è proibito dalla mia decisione
di vedere cosa c’è in questo buio, in questo freddo.
Se mi guardo allo specchio
8
Starò in piedi,
magari con le ginocchia tremanti
e le lacrime agli occhi,
ma starò in piedi solo, nudo
di fronte a quel terrificante mostro che io stesso sono diventato
e lo affronterò
Per la prima volta lo affronterò
senza la speranza di sconfiggerlo con una decisione
o di eluderlo con una soluzione
lo affronterò sapendo che nessuno vincerà
che semplicemente ci incontreremo
che ne usciremo
coperto di lividi io,
un po’ meno terrificante lui…
Ho imbrattato il mio me stesso
con pensieri e sostanze corrosive
lo ho tirato, graffiato e stropicciato
ora è brutto da fare paura…
E solo io non me ne rendo conto,
anzi mi aspetto che reciti poesie o produca intuizioni geniali.
Eccolo che arriva
è sempre più vicino,
fino a toccarmi.
Mi tocca
il peggio è questo attimo quando dall’esterno passa all’interno
e non ci sono più un “io” e un “lui”,
ma solo un io nel quale non mi riconosco
perché vacilla e mi fa schifo
un io piccolo
con la bocca incrostata di menzogne
un io codardo
che barcolla e non può più scrivere
Se mi guardo allo specchio
9
Scrivere la Vita o scrivere la Morte?
Oggi sono un foglio strappato
malamente strappato dal mio libro della Vita.
Oggi non scrivo un solo rigo
oggi mi avvinghio talmente stretto a una pagina
da strapparla da accartocciarmi in essa
da rimanervi sopra e dentro
da imbrattarla di sudicia paura
Così oggi ho rubato un’altra pagina
al romanzo incompiuto della mia Vita
rubata, stropicciata, imbrattata
poi messa insieme alle altre
nel mio libro della Morte
il libro che racconta ogni giorno un po’
come alla fine sono morto
Grottesco contendersi di pagine tra due libri
che non potranno essere compiuti entrambi
o l’uno, o l’altro
e rimandare la scelta è errore più grande
di qualunque scelta sbagliata
Se mi guardo allo specchio
10
Voglia di me
Ho voglia di me
perché mi sto perdendo
ho voglia di me
perché la mia strada è un’altra
ho voglia di me
perché esserci qui è un pozzo senza fondo
ho voglia di chi
con uno sguardo mi desidera
ho voglia di chi
trema al tocco della mia mano
ho voglia di chi
ha
uno sguardo
un tocco
un abbraccio
un bacio
un amore
così sono solo nell’avere
e non nel dare
solo abbastanza da soffrire la fame
ma non abbastanza da gustarmi un buon pasto
Se mi guardo allo specchio
11
Autunno
Ogni foglia che cade
è un frammento di addio
Addio.
Sì con la speranza di ritorno
ma anche addio con la paura
del freddo che verrà
del buio
del vento
degli spifferi ovunque
della fatica di trovare il sorriso nel giardino vuoto e spoglio
E questo sole che scende
con o senza di te
con o senza di me
e colora tutto e comunque
del colore che sceglie
sera dopo sera
senza chiedere a me
o senza chiedere a te
questo sole
mi strizza come un calzino
e mi rovescia
lasciandomi l’anima nuda.
Nuda nel giardino vuoto e spoglio.
Dove va la mia anima nuda questa sera?
troppo grande questo giardino
troppo giallo questo sole
troppo tagliente questa pioggia di foglie
Vorrei un riparo
una buca profonda
una pelle nuova
o una tunica blu
per la mia anima nuda, in questo giardino vuoto e spoglio.
Ma tu
non leggere disperazione in queste parole.
Non c’è.
Leggi la nostalgia,
Se mi guardo allo specchio
12
lo struggimento,
anche il dolore
e la paura…
Ma vedi anche la vita.
Chi non muore un po’ in autunno?
Chi è uscito dalla vita,
convinto di essere di più e di meglio
di un albero
Io sono nella Vita.
E come un albero
mi spoglio e muoio un po’
E come un animale
tremo e ho un po’ paura
Ma io sono nella Vita
e sono un uomo
E la gioia di questo non so scriverla
Io sono nella Vita e sono un uomo e sono nella gioia
E ho te.
La mia anima è nuda in questo giardino vuoto e spoglio
Ma io sono un uomo e sono nella Vita al tuo fianco.
E se vuoi c’è gioia anche per te.
Se mi guardo allo specchio
13
Io nuotatore
Quante volte sono stato qui…
quante volte ho pensato:
“Adesso tocca a me, adesso ci sono solo io,
il silenzio, uno specchio, un cuore, un sogno, un destino, una Vita. La mia Vita!”
Quante volte il tutto è scivolato lungo la scia di qualcun altro.
Quante volte ho respirato con questo ritmo di speranza e di ricerca,
per poi ritornare al cupo affanno delle
cosechedevopropriofareadessoechesenonlefaccioiochilefa?
Perché?
Sto meglio in questo luogo, sono più vivo con questo respiro… eppure?
Dura un attimo e poi, poi io scompaio, nel nulla…
Emergo in superficie, faccio due bracciate verso il largo
in perfetto stile olimpionico,
gioisco fiero di me e della mia abilità di nuotatore,
poi qualcuno dalla riva mi chiama.
Una voce mi chiama… oppure così mi pare…
e immediatamente perdo il ritmo, annaspo, mi dimeno senza uno scopo.
Nel giro di un attimo, mi ritrovo a lottare per non andare a fondo.
Una voce prima, ero un esperto e felice nuotatore,
una voce dopo sono un bambino
gettato in un mare freddo e burrascoso.
Mi salvo, si, mi salvo… non affogo questo no!
Ma dimentico che stavo nuotando verso il largo,
dimentico perfino che esista un “largo” verso il quale nuotare.
Se mi guardo allo specchio
14
Scelgo di illudermi
Ancora una volta
scelgo di illudermi
che il mio soffice letto
sia una macchina miracolosa
e che il sonno che verrà
sia una sorta di rito
di purificazione
scelgo anche per oggi
di illudermi.
di illudermi che domani
mi sveglierò migliore
non più alto o più bello
ma più sano dentro
più leggero
e con un po’ meno di contraddizioni
e scelgo di illudermi
che tutto accadrà
senza fatica
senza dolore
nel corso di un sonno sereno e profondo
(magari, perché no, fra sogni fantastici)
scelgo così
perché l’alternativa
sarebbe svegliarmi domani
con l’assoluta determinazione
a cambiare
ma non può essere domani quel giorno
perché oggi sono troppo stanco
ancora per oggi
scelgo di illudermi
Se mi guardo allo specchio
15
Uomo
Guarda quest’albero.
E’ albero in ogni stagione
perché sta con gli occhi aperti
e le braccia spalancate
è albero nonostante tutto
perché respira lento
e cresce un po’ in alto e un po’ in basso
resterà sempre albero
perché è in pace con un questa terra,
questa acqua e questo sole
Poi guarda quest’uomo
gli occhi stretti e le mani in tasca
saprà affrontare l’autunno?
guarda quest’uomo
affannato e barcollante
saprà rimanere uomo?
guarda quest’uomo
che insegue ciò che non ha e non sa cosa possiede
saprà mai di essere uomo?
Guarda me
accarezza il mio capo
stringi la mia mano
ché mi sono perso
e ho paura di non essere uomo
Se mi guardo allo specchio
16
Scommetti di essere vivo?
Anche oggi
si spalanca la mattina
ed ecco il primo pesante raggio
dell’eterna scommessa
mai persa e mai vinta
ma sempre rimandata
al giorno della verità
Sarà oggi quel giorno?
No.. oggi è troppo uguale agli altri
Quel giorno sarà diverso
lo riconoscerò
e allora sì, lotterò e vincerò la scommessa.
Ma oggi non è quel giorno.
E mi alzo nell’inedia della scommessa rimandata.
Neutro cerco vita nel fumo di una sigaretta.
Poi vedremo.
Se mi guardo allo specchio
17
Se avessi le parole
Parole
Vorrei catturare le parole
quelle poche piccole parole
in grado di trascinare fuori
quello che oggi ho dentro
perché dentro è il mare
e muta ogni attimo
e non so fissarlo abbastanza a lungo
per leggerlo
per decifrarlo
per mostrarlo a un amico
per chiedere un aiuto
se solo avessi
quelle parole
porterei fuori il mare
e lo modellerei come argilla
e lo poserei dinanzi a chi amo
e lo mostrerei a chi mi ama
e chiederei loro:
“cosa vedi?
cosa è mai questo mare
che si agita dentro di me
oggi e sempre?”
ma senza le parole
il mare non può uscire
non può diventare argilla
così anche oggi
sono io a dover tuffarmi nel mare
muto, senza bocca e senza orecchi
mi tuffo
come un pugno di argilla
che nel mare si scioglie
e dimentica il sogno di parole magiche
e rinuncia alla speranza di non essere
solo in fondo al suo mare.
Se mi guardo allo specchio
18
La vita che mi manca
Tutta la vita che mi manca
è in questo grido
che non so scrivere
Tutta la vita che mi manca
è in quel silenzio
che non so vivere
Verità
Parole false da sembrare insulti
maschere di ferro fissate sul mio volto
fughe meschine e imprevedibili
accuse al mondo e a chi mi ama
tutto questo per cancellare
la più semplice delle verità:
soffro perché non ho il coraggio
di essere ciò che sono
Se mi guardo allo specchio
19
PARTE SECONDA - lotta
In questo regno manca un Re
Era un principe, poco più che bambino,
biondo, minuto, sempre allegro e scanzonato.
Correva a piedi nudi, si rotolava a terra quando rideva
parlava ad alberi ed animali, sentiva le voci della natura
era capace di vedere ciò che gli altri non vedono
e cantava, cantava,
cantava di gioia.
A volte poi scalava la vetta più alta
e da lassù ammirava il suo regno
e da lassù chiedeva a Dio
di insegnargli a regnare.
Non fu certo Dio a chiedergli di essere perfetto
ne mai glielo lo chiese chi viveva al suo fianco.
Eppure ora il regno è senza un re
e il principe è prigioniero
della propria imperfezione.
Agita le catene
batte la testa contro le pareti
e grida con tutte le sue forze.
Se passi di qui non puoi non sentirlo
ma non andare oltre indifferente
queste non sono poesie, sono il grido del principe
prigioniero della propria imperfezione.
Se mi guardo allo specchio
20
La vita si azzera
Ogni tanto succede…
i mezzi si confondono con il fine
e la vita diventa sterile affanno
la mente soffoca il cuore
e il sogno trema dinanzi alla paura
lo sguardo si vela di ombra
e nello specchio appare un estraneo
la maschera è più importante della presenza
e l’amore trascurato piange troppo forte
andare avanti diventa una fatica impossibile
e una sigaretta è più desiderata di un sorriso
ogni tanto succede
e allora puntualmente
la vita si azzera
la strada impazzisce
l’auto si guasta
il treno si blocca
il corpo si ammala
allora e solo allora mi fermo
“perché baratto la vita con l’affanno?”
“perché nutro la paura lasciando agonizzare il sogno?”
“perché lo specchio mi rivela estraneo a me stesso?”
“perché nego l’intimità al mio amore?”
“perché zoppico la vita?”
Ogni volta comprendo
e ogni volta dimentico
per questo, paziente la vita
ogni tanto si azzera…
per aiutarmi a ricordare
Se mi guardo allo specchio
21
La cura
Ci sono giorni
in cui il vento
si alza
soffia
scompiglia
strappa
spezza
In quei giorni
guardo con incredulo ottuso stupore
Solo domani
se esco presto
nella mattina del giorno dopo
Solo domani
se cammino con il ricordo
nel cuore
Solo allora comprendo
che quel vento
era disperatamente necessario
per tutto ciò che è stato
scompigliato, strappato, spezzato
per tutto ciò che resta
e per me che osservo
il prima e il dopo
con quel vento ancora nel cuore
Se mi guardo allo specchio
22
Carta e penna
Dammi carta e penna, in ogni momento
nel freddo del vento
nel mistero della nebbia
nella spuma della tempesta
nella pioggia e nel gelo
dammi carta e penna, in ogni momento
nella solitudine di un rapporto
nella delusione di un piccolo uomo
nella paura di un passo
nella malinconia di un attimo passato
ma dammi ti prego carta e penna
anche nelle giornate di sole
anche dinanzi al suo sorriso
perché non solo i graffi
meritano di lasciare segni
sulla mia pelle.
Se mi guardo allo specchio
23
Notte
Quanto più grande di me
è questa notte.
Passa, mi attraversa,
mi accoglie senza interrogativi
esitazioni o domande.
Non si chiede
se mi sta accarezzando o trafiggendo
Semplicemente mi avvolge
con il mantello del suo spietato amorevole essere notte
E lascia a me e alla mia solitudine
la scelta del gioco.
Se mi guardo allo specchio
24
Guardandoli vivere
Per loro sembra essere più facile
sanno proclamare la propria esistenza
con gesti, passioni o semplici apparenze
e in questo trovano
ciò che io ancora cerco
se solo sapessi farlo anche io:
“io vivo perché faccio…
“io vivo perché indosso…
“io vivo perché possiedo…”
oppure anche:
“io vivo perché credo…
“io vivo perché lotto…
“io vivo perché appartengo…”
Ma non è così, per me non funziona.
Io vivo solo quando sono.
E l’essere è il concetto
più sfuggente e mutevole
Forse per questo io vivo
solamente a tratti
Forse per questo io vivo
tra le contraddizioni
Forse per questo a tratti
mi accorgo di non vivere
Ma ho scelto
di vivere solamente quando sono
per rispetto della vita
per amore di me stesso
e per essere immortale
Se mi guardo allo specchio
25
L'amaca magica
Ho vissuto sospeso tra due alberi per alcuni lunghi momenti…
come una foglia contesa.
Saldamente allacciata tra i tronchi dell’albero del passato
e di quello del futuro,
la mia amaca fluttuava in un presente sospeso
Era credo il momento degli opposti
e, così come il passato e il futuro contendendomi
mi donavano il presente, pur sospeso e incerto,
così gli unici suoni che sentivo,
cozzando l’uno con l’altro mi donavano il silenzio.
Due ronzii.
Uno intenso e lontano, di corsa, motori e cemento…
teso, umano, arcigno.
L’alto sussurrato a due passi da me, di ali di insetti, di vento e di fiori…
ovattato, dolce e suadente.
Ed ecco, il silenzio.
“Dio, Signore di tutto questo,
senti la mia inquietudine?
io non so dove andare:
Ho bisogno di entrambi i tronchi e di entrambi i ronzii.
Se scendo da questa amaca,
cosa ne sarà di me?
La mia natura chiede tutto e tutto pretende.
Vorrei andare e restare
Correre e riposare
Rischiare e attendere
Gridare e tacere
Vorrei la vetta e la valle
La grandezza e la pace
Tutto vorrei per me e per chi amo
E sempre, ogni giorno questa mia natura
Macchia un po' ogni pensiero
Appesantisce ogni sussulto.”
Era solo un’emozione, non una vera preghiera.
Eppure il Signore mille volte muto alle mie più strazianti preghiere,
scese da cielo
Se mi guardo allo specchio
26
sotto forma di folletto
e seduto sull’erba
si mise a parlare con me.
“Osserva la Vita
e non cartoline di vita passata o futura,
di vita tua o di altri.
Osserva la Vita.
E’ tutto:
è partenza, sosta e ritorno
è corsa e riposo
è rischio e attesa
è grida e silenzio, risate e pianto
è la vetta più alta e la valle più buia
è la grandezza e la pace…
Solo una cosa la Vita non è:
non è la paura di perdere ciò che essa è.
La Vita non può perdere la Vita.
Accetta che ciò che cerchi e incontri fuori di te
è parte di te.
Stringiti a te, non ti perderai mai.
Con questa certezza,
vai e stai
corri e riposa
rischia e attendi
grida e taci
scala la montagna e attraversa la valle
senti la pace della tua grandezza.”
Se mi guardo allo specchio
27
Lo specchio
Ho percorso decine di chilometri
ho attraversato città e campagne
per lavoro
ho concluso anche qualche buon affare
Così alla sera
quando arrivo davanti allo specchio
sono completamente esausto
Lui mi guarda con nostalgia
e mi chiede “dove sei stato?
non ti si vede più in casa…”
quasi non riconosco quell’uomo leggero
Gli rispondo pesante di fatica e di rabbia
“Ho lavorato tutto il giorno,
ho percorso chilometri,
ho attraversato città e campagne
ho anche concluso qualche buon affare!”
lui mi guarda leggero come un sogno
e mi chiede “c’erano fiori?
ne hai raccolto qualcuno per me?”
“no, non c’era neppure un fiore
e se ci fosse stato non lo avrei visto
perché stavo lavorando
e se anche lo avessi visto
non lo avrei raccolto,
perché non avevo tempo da perdere”
“Sei stato fuori tutto il giorno
e non hai visto neppure un fiore…
che strade tristi devi avere percorso!
Dai, esci con me, facciamo due passi
ti mostro i fiori del nostro giardino”
Se mi guardo allo specchio
28
Preghiera
Mi vogliono di piombo
immutabile monolite di piombo
in un mondo di piombo
immortale.. fino alla morte.
Ma Dio,
io voglio essere altro
deve esserci una seconda via
Lasciami essere fragile creta
malleabile materiale da costruzione
sarò ferito?
che importa
morirò mille volte?
che importa
Sorridimi in quei momenti
perché io non indurisca nel dolore o nella paura
perché io resti fluido abbastanza
da vivere sottile negli spazi
che un mondo di piombo
inevitabilmente lascia vuoti.
Se mi guardo allo specchio
29
Le notti di Ulisse
Oggi l’oceano
gli è parso immobile,
scolpito
identico a quello di ieri
oggi nessun brivido
nessun emozione
genera in lui
quello spicchio di oceano
cucito stretto attorno
al piccolo porto
E quel porto,
con le sue banchine
e quelle quattro case del villaggio
e il campanile della chiesa…
oggi conosce a uno a uno i viottoli,
le case, i muri, le singole pietre
…come il carcerato conosce la sua cella
Insonne
pensa alle braccia distese del faro
che lo avevano condotto
verso il calore di casa
a chi porge ora
le sue braccia quel faro?
E’ giusto
vagheggiare l’oceano da terra?
o la terra
che va agognata dal mare?
Quante notti insonni ancora?
Quante volte ancora
dovrà scegliere
tra un porto
e una rotta?
Se mi guardo allo specchio
30
La tregua nel carnefice
Mi sorprendo ancora
intento a giocare
con energie dense e pesanti
allora accade
che io mi travesta
da vittima
perché la vittima ha finalmente tregua
trova un rifugio,
abita una casa
perché la vittima ha una misurata agonia,
che conosce da sempre,
e da sempre sa controllare.
Vestito da vittima,
ti eleggo
mia carnefice
e baratto così
con una statica manciata di rabbia e agonia
il terrore e la meraviglia del vivere la Vita
Vacillo un po’
Poi arrivano come artigli
questi squarci di cupa lucidità
E mi è chiaro che sono il solo,
a sognare questo mio sogno
l'unico
a costruire questa mia utopia
E maledico questa ineluttabile solitudine
questo spasmo di vuoto che mi inghiotte
Vacillo. Davvero.
Non sai quanto vacillo.
Se mi guardo allo specchio
31
La sfida del Dubbio
La sua voce
mi ha chiamato,
la sua mano
mi ha condotto fin qui
Il dubbio,
meravigliosa e terrificante creatura,
mi sfida di nuovo,
nel buio di questa notte
ma prima
mi chiede
di deporre
ogni armatura.
E' buio
il silenzio è totale
e io sono solo
ma non posso sottrarmi.
Accetto la sfida
Tremante
mi sfilo uno dopo l'altro
ogni pezzo dell'armatura:
il mio progetto di vita
il mio rapporto di coppia
la mia famiglia
la mia reputazione professionale
Nudo, accetto la sfida
anche se è buio
anche se ho paura
anche se speravo
di non doverlo fare mai più.
Ancora una volta
Accetto la sfida.
Mi tuffo
nel dubbio.
Se mi guardo allo specchio
32
Passerà
Il mio grido notturno
ha mandato in frantumi
il cielo
ora piovono
frammenti taglienti
di vuoto
le schegge
trafiggono
la mia anima nuda
“non sarei dovuto venire
da solo
fin qui”
“non avrei dovuto
urlare
contro il cielo”
“dovrei imparare
a coprirmi
un po’ di più”
Ma io sono io
e non ho scampo
da me stesso
sorrido,
mi accovaccio
sotto alla luna
anche questa pioggia di vuoto,
come tutte le altre,
passerà.
Se mi guardo allo specchio
33
Una lapide vigliacca
Oggi vedo il mondo offuscato
attraverso lacrime mai piante
oggi parlo e non mi sento
tra urla e grida mai lasciate trapelare
oggi mi muovo a stento
tra gesti e azioni compiuti solo col pensiero
oggi davvero
non vorrei morire
rimarrebbe di me
solo una lapide vigliacca
Ridicolo
Ridicolo nel mio vittimismo
Ridicolo nella mia piccolezza
Ridicolo nel mio procrastinare
Ridicolo nel mio fuggire
Ridicolo, ancora ridicolo
in questo mio tentativo
di cavarmela con un po’ di colpa
e quattro righe di ridicolo
Voglio smettere
Quando mai la smetterò
di voler smettere?
Quando mai inizierò
a voler davvero iniziare?
Se mi guardo allo specchio
34
Autunno in Primavera
Quando smetterò di scrivere
per convincere te o forse me
di essere degno di attenzione?
quando accetterò il mio sconvolgente
totale devastante
essere normale?
quando accetterò
questa straziante
solitudine?
non ho niente da dirti oggi
non so neppure come riempire
il dono di questa giornata
oggi sono solo
oggi sono vuoto e secco
lo è la mia mente
lo è la mia anima
lo è, disperatamente, il mio corpo.
Se mi guardo allo specchio
35
Sto fermo qui Fili, mille fili
di stelle
di genti
di giorni passati e futuri
Fili di sostegno
di guida,
di amore
o di memoria
E io sto fermo qui
perché forbici non ne ho
e perché oggi non ho la forza
di trascinare con me
le stelle, le genti e i giorni
passati e futuri
Sto fermo qui,
ancora per un po’.
Ma tu non me ne volere:
la forza viene e va
e io so dove andarla a cercare domani.
Se mi guardo allo specchio
36
Fammi scendere
Ora basta!
Fammi scendere!
Fammi scendere ho detto!
Non ho scelto io questa nave!
Mi hai dato sogni troppo grandi
e una volontà così fragile
Mi hai mostrato orizzonti immensi
e ora mi lasci vedere solo una luce così fioca
Cosa altro vuoi?
Vuoi dimostrare
che non sono all’altezza?
Hai vinto,
non sono all’altezza.
Perdonami.
Ma ora fammi scendere.
Sono stanco.
Se mi guardo allo specchio
37
PARTE TERZA – fuori
Uomo nel vento Tira un vento fortissimo
e io bandiera, in esso mi perdo
Oggi però raccolgo i miei sogni
e li pianto a terra come picchetti
di quella bandiera farò una tenda
che mi protegga dal vento
riposerò un po’
poi forse domani disferò la tenda
e costruirò una vela
Finalmente inizierà il viaggio.
Spiriti danzanti
Al mio passaggio la nebbia sembra sorgere dall’erba
e i fanali danno vita a spiriti danzanti
piroettano, mi si fanno incontro
abbracciano la jeep per un breve istante
infine svaniscono nella scia oscura
e poi muri di buio
e muri di nuova nebbia
e ancora spiriti danzanti
il mio cuore cresce e trema
via via che mi allontano dalla civiltà.
Ancora qualche chilometro
e sarò davvero solo
finalmente solo.
Se mi guardo allo specchio
38
Selvaticità
Ho voglia di selvaticità
di umido terreno
di fruscio del vento
Voglio uscire e andare.
Semplicemente andare - selvatico
Anche solo per poco...
forse solo per un ora
accarezzerò ancora una volta
la mia anima animale
Anima vecchia e scaltra
vero e forse unico motore
del mio vivere
nonostante tutto.
Animale
Volgo di scatto la testa
se sento un rumore improvviso
Colgo al volo in un panorama
ogni traccia di movimento
Mi prende la vertigine
se mi affaccio su uno strapiombo
Perdo la lucidità
quando ho sete, fame o sonno
Mi muovo in silenzio
se cammino nel buio
In fondo è rassicurante osservare
che sono ancora un animale.
Se mi guardo allo specchio
39
Il mio fuoco
Nonostante tutto, ci sono ancora spifferi
E spesso piove ancora dentro
…A volte poi ho in mano
un solo fiammifero.
Così ho imparato
a scegliere un luogo isolato e protetto
e a creare una piccola parete di pietre
per frenare la corsa del vento.
E ho capito che sono i minuscoli sterpi,
i frammenti di foglie, i fili d’erba secchi
a innescare il più splendido dei fuochi.
Bruciano in un attimo
e se non ne ho raccolti a sufficienza,
una volta acceso il fuoco,
non avrò il tempo di cercarne altri.
I rami e i legni più grossi
vengono solo dopo,
quando il piccolo fuoco già arde.
Ho imparato che posso raccoglierli senza fretta.
E ho compreso che il vero miracolo
non è il grande falò, ma quel piccolo fuoco
acceso quasi dal nulla
in mezzo alla terra bagnata e al vento battente.
Se mi guardo allo specchio
40
Di notte
Non so se è la tiepida nenia della notte,
se sono i fili tesi delle stelle
o se è solo il gocciare secco del mio pozzo
Non lo so,
ma ancora un volta
sono qui
figlio coccolato della notte
burattino danzante delle stelle
esploratore intimorito in fondo al mio pozzo
Solitudine, cercata e amata
Silenzio, di TV spenta e gente andata
Sto in ascolto, di qualcosa
che cresce senza sosta
e forse anche senza un senso
La mia montagna
Vorrei tornare lassù
adesso,
con il peso che ho addosso
e sdraiarmi su quella terra
e sentire di non essere diverso da lei
sentirmi castagna nel riccio
acqua indistinta nell'umido terreno
foglia che vola
e vento che soffia
animale nascosto che trattiene il fiato
rapace che dall'alto cerca la preda
vorrei perdere così la pesantezza
di questo sentirmi eroe trascurato
raccogliere a piene mani l'umiltà dalla natura
e i colori dell'autunno
e poi sedere sotto l'albero secolare
farmi cullare da lui con la canzone sorridente
di tutti i me stesso che sono già stato
Se mi guardo allo specchio
41
Sono Sono della notte,
dell’erba e del vento
Sono dei grandi alberi
e dell’acqua che scorre
Sono della terra
e della roccia
Sono del silenzio
e del canto della civetta
Sono di tutto quello
che già era prima di me
Sono di tutto quello
che resterà immutato
Se mi guardo allo specchio
42
Notte Quante volte mi ha accolto come madre
tra le sue soffici braccia di buio.
Oggi invece mi graffia
con la ferocia di un animale offeso.
Forse la notte è solo la quotidiana resa dei conti
con la giornata di vita appena trascorsa...
Impronte
Quando poi esco dal bosco
ho l'anima segnata
da immagini, sensazioni,
suoni e odori
alcune tracce
si dissolveranno poco per volta
altre, più profonde
resteranno più a lungo
Quando poi esco dal bosco
mi sforzo affinché
non resti alcun segno
del mio passaggio
né sulla terra,
né tra le piante.
Nessuna traccia,
nessuna impronta
Perché è la madre
che deve segnare il figlio
il figlio invece
non deve lasciare tracce sulla madre.
Se mi guardo allo specchio
43
La traccia ubriaca
Notte,
neve, bianco.
Cammino
inconsapevole dell’impronta
lasciata da ogni mio passo
Mi fermo, mi volto,
sulla neve, dietro di me,
una traccia ubriaca
di passi incerti e irregolari
“Non sono io quello”
mi dico
e riprendo la marcia
senza più girarmi
inseguito fino a casa
dalla mia traccia ubriaca
Nevicherà ancora
e la traccia ubriaca
sarà cancellata
steso sul divano sorrido:
potrò ancora fingermi sobrio.
Se mi guardo allo specchio
44
La mia storia… sulla neve
Più ancora che con una lettera,
ti parlerei di me
con queste mie impronte
lasciate sulla neve
Silenziose, solitarie
intrecciate a quelle di un capriolo
e di un’istrice.
Impronte selvatiche
estranee al mondo
nel quale cammini tu.
Ti scriverei
con le mie impronte sulla neve
una lettera pronta a dissolversi
ai primi raggi di primavera.
Ti parlerei di me attraverso
i segni del mio cammino
Ti chiederei di ascoltarmi
seguendo nel freddo le mie tracce
attraverso il bosco e la valle
e poi su, su quella cima che io amo.
Se saprai seguire
il mio racconto sulla neve,
ai primi raggi di primavera
mi troverai là
e allora, la mia storia,
quella che ti ho raccontato,
potrà finalmente dissolversi sotto il sole
perché tu sarai con me,
su quella cima che io amo.
Se mi guardo allo specchio
45
Prigioniero della notte
Ci sono notti
che mi si cuciono
strette addosso
e il loro buio
si confonde con il mio
e le loro stelle
si rincorrono con le mie
in queste notti surreali
ti vorrei al mio fianco
se solo anche tu
almeno per un attimo
ti sentissi
prigioniera della notte.
Il burattinaio delle stelle
Destino burattino
appeso alle dita delle mie mani
Mani burattine
appese al battito del mio cuore
Cuore burattino
appeso al palpitare delle stelle
Stelle burattine
chi muove i vostri fili?
Questa notte
...mi avvito stretto alla vita
...o è la vita che si avvita a me?
Se mi guardo allo specchio
46
Questa Sera
Sono inseguito da un qualcosa in grado di dare un senso a questa mia vita...
Ma fuggo troppo veloce.
A volte temo
che questo qualcosa non mi raggiunga mai...
Molto più spesso sono terrorizzato
dall'ipotesi contraria.
Se mi guardo allo specchio
47
Le buie notti dell'anima
Nelle buie notti dell’anima
tutto è terribilmente luminoso,
luce sui giochi a lungo nascosti,
luce sulle illusioni e le false promesse,
luce che brucia come energia
che corre incontrando ancora troppa resistenza.
Nelle buie notti dell’anima,
l’energia impiegata per controllare
e per creare mondi irreali,
fa ritorno a casa finalmente libera.
Illumina gli angoli bui,
brucia difese e protezioni,
travolge i piani e le strategie,
smaschera ogni autoinganno
e mi lascia qui, ancora una volta,
solo con la mia anima.
Questo sono le mie
buie notti dell’anima,
momenti di luce tanto forte
da farmi male.
Se mi guardo allo specchio
48
PARTE QUARTA - io
Colleziono Farfalle
Tanto belle o tanto brutte
da togliere il fiato
così imprevedibili
da non sapere neppure dove cercarle
eppure così preziose
da agonizzare senza di loro
Sono gli attimi in cui la Vita
si posa leggera nel mio cuore
la sento,
la riconosco,
vorrei fermarla
catturarla,
tenerla con me…
ma con un fruscio d’ali
è già lontana,
la perdo nel sole.
Non tornerà mai più
quella stessa farfalla
ma non mi abbandonerà mai più
quel suo tocco nel cuore
Così, per fissare
questi incontri magici
colleziono farfalle
che chiamo...
poesie.
Se mi guardo allo specchio
49
La mia favola
Oggi ho ricordato da lontano
che la mia vita è la favola
che io racconto a me stesso…
Potessi farlo ogni giorno…
ma per ricordare occorre sottile forza,
incrollabile ascolto e percezioni spalancate
occorre essere pronti a tacere,
a fermarsi, ad ascoltare
perché a volte è una castagna,
è la traiettoria di una curva
o è il soffio improvviso del vento
altre volte è un silenzio inaspettato
è la parola di una canzone
o è il colore di una nuvola
ma può essere un profumo dal passato,
un sì o un no detti con amore
un’idea che mi balena in cuore
Oggi sono stato capace di ricordare:
la mia vita è la favola
che io racconto a me stesso
E questa sera nel mio letto
prima di addormentarmi, mi racconterò
la favola della vita che voglio
dell’amore che cerco
del sogno che sogno
dell’uomo che vorrei essere.
E crederò in quella favola
Se mi guardo allo specchio
50
Essere Uomo
Quanta forza occorre
in queste braccia
per abbracciare ogni giornata
Quanta fatica
in questi occhi
per continuare a fissare il sole
Quanta paura
in questo stomaco
per sentirsi uomo tutti i giorni
Quanti dubbi
in questa testa
per scegliere incrollabilmente la propria verità
Quanto freddo...
Ma quanta vita qui giù…
quanta avventura
quanta strada
costantemente in bilico
tra il terrore e la meraviglia
di essere uomo
Se mi guardo allo specchio
51
Se sarai mio figlio
Voglio raccontarti di questa serata
di come sia diventata improvvisamente grande la stanza
di come il tempo si sia fermato senza alcun preavviso
di come il silenzio sia stato insopportabile
e del freddo atroce che c’era là fuori
voglio che tu sappia
quanto mi sono sentito solo
quanta paura ho avuto
quanto avrei voluto piangere
e come ho tentato di fuggire
Vorrei che tu sapessi tutto ciò
perché se un giorno sarai mio figlio
voglio che tu sappia
che avrai un padre bambino
ma vorrei anche
che tu vedessi le rughe del mio sorriso
che tu sentissi questa mia canzone
che tu stringessi le mie calde mani
e che tu ascoltassi la pace del mio cuore
perché se un giorno sarai mio figlio
voglio che tu sappia
che ti accompagnerò verso il mondo dei grandi
come solo un bambino sa fare
Se mi guardo allo specchio
52
Nina
Se già ci sei, se già mi hai scelto
non guardarmi, non adesso,
legato stretto a terra
da mille minuscole funi.
Ho smesso
di tentare di strapparle,
sono stanco
di dibattermi inutilmente.
Ancora non ho imparato
l’arte di sciogliere ad uno ad uno
quei minuscoli nodi
che mi impediscono di alzarmi.
Sono stanco e a volte penso
“Chissà, forse ci vorrebbero
una paio di minuscole mani,
magari le sue”
Finché mi sentirai parlare così
non scendere, Nina
non guardarmi nemmeno.
Non sono ancora il padre che meriti.
Se mi guardo allo specchio
53
In nome dell'amore Dinanzi al fremito di un albero
all’incanto di un arcobaleno
o al mistero di un sogno
Nina, io mi fermo
e mi spoglio
tremante
in nome dell’amore
mi fermo
in nome dell’amore
mi spoglio
in nome dell’amore
ascolto
in nome dell’amore
resto in piedi, immobile.
Nina, in nome dell’amore
oggi consacro questo piccolo spazio
nel mio cuore
qui potrai ballare
protetta
qui potrai tornare
dopo ogni avventura
Se mi guardo allo specchio
54
Parole d’Autunno
Notte di tuoni e di pioggia
di foglie sconnesse,
alla deriva nel vento d’autunno.
Notte di intimo fermento
e di echi lontani
di poche effimere parole
Parole secche
come queste foglie
che rubano ancora
il tempo di una caduta
questa notte
riporrei la mia stessa vita
in un pugno di parole
se solo sapessi afferrarle
e cucirle insieme.
Ma è autunno
e le parole
cadono senza un senso
alla deriva nel vento
Non pretendo che tu capisca
…solo che ascolti
Se mi guardo allo specchio
55
Io generale
C’è una voce che lamenta
fatica e stanchezza.
Un’altra che vuole fermarsi
ha paura ad andare avanti.
Un’altra ancora che si logora
per i più assurdi sensi di colpa.
…E ce ne è una che si sente vittima
della vita e degli eventi
e un’altra adirata contro
il mondo e la sua follia
e un’altra ancora che semplicemente
vorrebbe fuggire lontano.
E a volerle ascoltare tutte
ne udirei altre mille…
quella vogliosa di sesso
quella a caccia di danaro
quella assetata di potere
e quella che proclama la mia superiorità
sopra agli altri e sul mondo intero.
E dunque… chi sono io?
Non sono io quelli che parlano!
Non sono io quelle voci!
Io, semmai, sono colui che le ascolta.
Io sono colui che, sorridendo, scrive di loro.
Io sono il dispensatore della mia volontà,
io sono il generale di questo esercito ubriaco.
Io sono l’artefice di ogni mia vittoria
così come la causa di ogni mia sconfitta.
Se mi guardo allo specchio
56
La lama del coltello
Forse, il mio unico, vero nemico
è prorio questo mio sentirmi
sempre e comunque… speciale
Solo io sento
quello che sento
Solo io ho sofferto
quello che ho sofferto
Solo io provo i turbamenti
che provo
Solo io ho gli atroci difetti
che ho
L’essere speciale è la lama
del coltello che squarcia il mio essere normale
tra la volontà di cambiare
e l’assoluta impossibilità di farlo.
Se mi guardo allo specchio
57
Impeccabile
Ho parlato, scritto, disegnato
sogni, progetti, dialoghi, idee
ora tutto è raccolto su questa scrivania
racchiuso in questa pila di fogli stropicciati
Ed eccoci soli:
il blocco monolitico di pietra
e io, sognatore tremante
Nella sinistra lo scalpello, nella destra il martello
Respiro la pietra, stringo gli attrezzi
il mio essere freme
Posizione – inclinazione – potenza
ogni colpo sarà definitivo
ogni gesto chiede la perfezione
ogni attimo fa la differenza
Posizione – inclinazione – potenza
ogni colpo un rischio
ogni colpo una distruzione
ogni colpo una creazione
Posizione – inclinazione – potenza
ogni colpo una scelta
ogni colpo...
scolpisco il mio destino.
Se mi guardo allo specchio
58
Abitudine
L'abitudine trasforma
il mistero inesplorato di un bosco
nella sicurezza di un sentiero
l'articolata natura di una città
in un percorso quotidiano di sole quattro strade
L'abitudine trasforma
la sfida del lavoro
nella noia spenta di una routine
il profondo universo di un'anima
in un ritratto statico e privo di vita
Vorrei non abituarmi mai
alla natura
alla mia città
al mio lavoro
alla mia donna
Vorrei non abituarmi mai
a me stesso
Tra me e me
La sera poi
sorprendo me stesso
contorto
tra struggenti malinconie
al ricordo di un me stesso
di altri tempi
un me stesso
che tanto ho amato
ma che a ben vedere
forse non è mai esistito
Se mi guardo allo specchio
59
La stanza dei bottoni
C’è una vita che scorre qua fuori
che danza libera, senza cozzare
con lo schermo di un computer
una vita che alimenta, stimola e fa crescere
anche chi, come un gatto,
sa crogiolarsi nel far niente sotto al sole
una vita che ha un senso ben preciso
come quello del mare, del vento,
o di un bosco di montagna
questa è la vita che vorrei
ma è così fine ed impalpabile
da sfuggire dalle grossolane maglie
della mia attenzione
e anche oggi sono a mani vuote
con emozioni sussurrate
desideri smisurati
e inquietudine negli occhi
accarezza la mia testa
dolce vita che non so,
tendimi la mano e portami con te
lontano da questa asettica sala dei bottoni
Se mi guardo allo specchio
60
Demoni sul ponte
Non potete passare
Questo è il mio regno
A nulla vi serviranno
Le vostre vecchie fiamme
vittimismo, passato, colpa
mancanza, paura, vecchiaia
morte
Perché io sono il dio del mio essere
E sono un dio di gioia
di coraggio
e di avventura
Non potete passare
Non più.
Se mi guardo allo specchio
61
Trentaquattresima primavera
A primavera
la natura inspira la vita
la tratterrà a pieni polmoni
per il breve attimo dell’estate
poi di nuovo la espirerà
fino all’ultimo sospiro in autunno
e saremo ancora sospesi e vuoti
in un altro freddo inverno.
Ho visto la natura
respirare solo trentaquattro volte
Assaporerò ancora qualche suo respiro
Non mi è dato di sapere quanti
Quando me ne andrò lei continuerà a respirare
indifferente
E tutto sarà uguale,
con o senza di me.
Vecchiaia
Poi anche io sarò
l’anziano tremante sulle strisce
Avrò il passo lento e incerto
di chi ha corso, saltato e sognato
ma ora sa solo arrancare
Sentirò la paura e la vergogna
di chi vive in un corpo
che si sta inesorabilmente spegnendo.
Se mi guardo allo specchio
62
Il mondo dei giochi da inventare
La folle sete di un bambino
è l’abisso che divide
il mondo dei giochi già giocati
da quello sconfinato dei giochi ancora da inventare.
E bere a quella fontana
è un balzo dissetante che unisce i due mondi.
Ricordo la sete, ricordo i giochi
ricordo anche quella fontana
Eppure ho perso la semplicità di quel balzo.
Come se tutti i miei giochi
fossero già stati inventati e giocati.
Se...
Ho bruciato i giorni della passione
con la sfrontata foga di chi li crede inesauribili
Ora stringo i pugni per trattenerne
le leggere ceneri e i dolcissimi ricordi
Quel fuoco è un mistero
che non so dominare
Se avessi un’altra opportunità,
se un fulmine dal cielo riaccendesse quella fiamma,
la alimenterei giorno e notte
con saggezza e rispetto
Tornerei uomo primitivo
attonito, intimorito e deferente
dinnanzi al mistero del fuoco piovuto dal cielo
...il più prezioso dei doni della Vita
Se mi guardo allo specchio
63
Oggi sono Dio
Oggi sono la poesia
e il muro contro il quale si scaglia
oggi sono il bambino
e il genitore che lo abbandona
oggi sono la strada
e la sbarra che ne chiude l’accesso
oggi sono il silenzio
e il più inutile schiamazzo
oggi sono il carnefice
e la vittima tremante
oggi sono il creatore
e il distruttore
posso uccidere me stesso
o farmi vivere per sempre
Vivo così
Afflitto dall'incoerenza
Malato di poesia
Accompagnato dalle contraddizioni
Illuminato da un sogno
...vivo così
Io… o questa neve
Minuscola goccia d’acqua
talmente sola e infreddolita
da farsi splendido cristallo
pur di essere ammirata
da vicino
pur di essere sfiorata
dal calore di una mano
Se mi guardo allo specchio
64
Essere nessuno
sul rogo l’ingegnere
sul rogo il fidanzato
sul rogo l’esploratore
sul rogo il formatore
sul rogo il fratello e il figlio
sul rogo il sognatore
sul rogo il bambino
sul rogo il ragazzo
sul rogo l’adulto
sul rogo tutti insieme
tenetevi per mano
tutti voi che sono stato
sul rogo state fermi
io soffierò sul fuoco
e vi brucerò con il mio amore
voi sarete solo cenere
io tornerò finalmente
ad essere nessuno!
Se mi guardo allo specchio
65
Quando passi, se ti va…
Butta un occhio
anche qui dentro
Perchè io vivo
pure quaggiù
Nel buio
nel silenzio
nel non detto
Troverai vividi
brandelli
di potere
e di paura
Butta un occhio
anche qui dentro
Se davvero cerchi
me.
Il Dentro
Il dentro risuona ancora di vecchie tempeste,
racconta di alberi e prati spettinati da antiche folate di vita.
Il dentro è ancora lì, lampeggia ma non si spegne,
quasi fosse il faro testardo del mio ultimo porto.
Il dentro, sgargiante raggio di sogno, squarcia l’oscurità assoluta
per rimettere ordine tra il cielo ed il mare mischiati nel buio.
Il dentro, caldo di antiche promesse è la voce di un genitore
ormai anziano e privo di attese, che mi dice soltanto
“io sono qui”
Se mi guardo allo specchio
66
Crepuscolo d’aula
Poi, ad uno ad uno
tutti mi salutano
e restano soltanto
bicchieri vuoti
sedie disordinate
lavagne
e fogli scarabocchiati
...e resto solo io
a barcollare goffamente
in quel crepuscolo d’aula.
Non si sciolgono quelle storie,
restano vivi gli echi di percorsi
di dubbi e di avventure,
non si spengono
nei miei occhi,
quegli occhi di persone.
Pian piano
anche stasera trovo la forza
per districare le loro matasse
dalla mia
Solo uno è il rimpianto:
davvero non avrei voluto lasciarli andare
senza abbracciarli uno per uno.
Se mi guardo allo specchio
67
Roma non è il mare
Dal balcone
della mia stanza
di hotel
ho visto un gabbiano
volare prigioniero
tra gli alti palazzi di Roma
ho visto nei suoi occhi
la sete di ampi orizzonti
e di correnti di vento
ho visto le sue grandi ali
annaspare nel groviglio
di strade e di vicoli
“cosa ci fa qui?
Forse si è perso…”
ho pensato
“cosa ci faccio qui?
Forse mi sono perso…”
ho pensato.
Se mi guardo allo specchio
68
Torno a vivere
Oggi sono pronto a gridare “Vivere”
a squarcia gola
e a strapparmi di dosso
questa inutile e secca corteccia.
Sono pronto a oscillare nel vento
come un giovane ramo di salice
e a balenare nell’oscurità della notte
come una solitaria luce nella campagna.
Vivere forse non è altro che fremere
e ogni fremito non dura più di un attimo
Li sto raccogliendo uno ad uno questi attimi,
e li sto legando tutti insieme questi fremiti
Me la cucirò stretta addosso
questa dannata voglia di vivere
Morirò vivendo
lo giuro a me stesso!
Anima nomade
Le tende del mio accampamento
sono scosse da forze invisibili
Forse sono raffiche di vita battente
forse soltanto il fremito della mia anima nomade
Credo sia giunto il momento
di spostare di nuovo l’accampamento.
Se mi guardo allo specchio
69
Resisto alla tentazione Ma io non mi fermo
io no
ho visto ad uno ad uno fermarsi
gli amici, i conoscenti
ciascuno ha trovato il proprio posto
nessuno ha resistito.
Anche per questo
sono solo
ma io no,
io non mi fermerò
dovessi camminare per sempre
con questo nodo in gola
dovessi salutare ancora mille volti
dovessi non arrivare da nessuna parte
dovessi accorgermi all'ultimo passo
di essermi perso
non voglio fermarmi
non questa volta.
Se mi guardo allo specchio
70
PARTE quinta - mondo
Madre
Di qui madre dovevo proprio passare
non potevi restare su questa porta per sempre
dovevo attraversare la tua immagine
camminare su di te
per uscire definitivamente dal tuo grembo
dovevo camminare su tutto ciò che mi hai dato
e su ciò che involontariamente hai lasciato mi mancasse
dovevo attraversare i tuoi limiti e le tue piccolezze
il tuo affetto e il tuo amore
i tuoi rancori e le tue frustrazioni
la tua forza e la tua arrendevolezza
perdonami,
dovevo ucciderti un po’, mamma
o saresti restata per sempre solo la mamma
e io per sempre solo il tuo bambino
perdonami,
dovevo ucciderti un po’, mamma
per restituirti la tua vita
per intraprendere la mia vita
solo con il coltello sporco di sangue
posso dirti
e ti dico
donna, io ti amo
ora ecco,
ti porgo il coltello e ti prego,
uccidi lo stupido bambino
che continui a vedere
dentro c’è l’uomo
pronto ad abbracciarti
e a dirti
donna, io ti amo
Se mi guardo allo specchio
71
Padre
Buffi scherzi gioca il tempo
o forse l’età
eri un orco assente e cattivo
altro il bambino non sapeva vedere
ora il bambino è uomo
certo, non l’uomo che avresti voluto,
ma uomo
e per merito tuo
e tu da orco che eri
sei diventato un raro equilibrio
di forza e dolcezza
di rigidità e accettazione
la dignità
papà
l’ho imparata da te
Ho sognato...
Ho sognato una piccola valle
e grandi tavole imbandite a festa
Ho sognato il cibo della terra
in abbondanza per tutti
Ho sognato sguardi, parole, sorrisi,
abbracci, discussioni e risate
Ho sognato un piccolo mondo
vero e giusto
Vuoi sognare con me?
Se mi guardo allo specchio
72
Dio è solo un alibi
Ho fatto un viaggio.
Sono stato in quel signore in cravatta rinchiuso in auto col volto tirato,
e in quella collega sempre trafelata, terrorizzata dal capo o forse dalla vita
poi nell’accattone che si finge storpio al semaforo qui sotto…
Sono stato nella loro testa e nel loro cuore
E ho proseguito entrando in un soldato di diciotto anni in servizio in Iraq,
e in una mamma nella guerra seduta sulle macerie di casa sua
e ancora in un bambino con lo stomaco dilatato pur non mangiando da giorni
Sono stato nella loro testa e nel loro cuore
poi ho visitato una ragazza rumena, sola in Italia, illusa e delusa
e un bambino ricco, pieno di tutto e vuoto di carezze
e sono entrato in una anziana signora che stringeva nel pugno gli ultimi brandelli
di dignità
Sono stato nella loro testa e nel loro cuore
poi sono entrato in un manager rampante in corsa per il successo,
in un operaio frustrato che vorrebbe correre… ma non sa dove,
e in un agricoltore di sessanta anni con mani grandi e robuste… ma sempre più
vuote.
Sono stato nella loro testa e nel loro cuore
Infine ho esplorato un professore terrorizzato dinanzi a venti ragazzi
e sono entrato in uno di questi, spavaldo e violento nella sua folle caduta libera
poi ho visitato un premier politico con il coltello tra i denti in lotta per il potere
Sono stato nella loro testa e nel loro cuore
…e ad ogni testa ho chiesto: “cosa pensi?”
…e ad ogni cuore ho chiesto: “cosa senti?”
E ho capito.
Dio non c’entra.
Questo mondo assurdo
lo creiamo noi
ogni giorno un po’
Se mi guardo allo specchio
73
Il momento della verità
Passeranno gli anni
e arriverà quel momento.
Saremo seduti attorno al fuoco
in una notte di primavera
un prato, il torrente,
e poi lucciole, alberi e migliaia di stelle
Mio nipote, sulle mie ginocchia
dopo un pensoso silenzio, mi chiederà:
“Nonno, è vero che quando eri ragazzo tu
stavate per distruggere tutto questo?”
Allora voglio poterlo guardare
fiero negli occhi
e sussurrargli con dolcezza:
“Sì, c’è mancato davvero poco.
Ma poi abbiamo pensato a te,
a quanto lo avresti amato
e ci siamo rimboccati le maniche,
tutti insieme!”
Se mi guardo allo specchio
74
Amico
Ti chiedo utopia
l’utopia di chi seduto nel silenzio
ode i passi dei diversi domani che potranno arrivare
e sa osservare il passato
e percepire il presente
e fa spazio dentro di se all’unico domani
il cui passo è armonioso e sicuro
Ti chiedo coraggio
il coraggio di chi posa una pietra, la prima
là dove ha sognato la propria dimora
il coraggio di chi a sera con sincerità
conta i passi fatti verso il suo sogno
Ti chiedo infine fede
la fede di chi, sa sedersi
e aspettare
la fede di chi crede incrollabilmente
in due saggi alleati
il ciclico incedere della Natura
il guizzante genio della Vita
Se mi guardo allo specchio
75
Tu hai ragione… io ho torto
Se la tua vita scorre lineare
sulle rotaie della logica e della razionalità..
Se i tuoi sogni suscitano consenso
e i tuoi progetti riscuotono approvazione..
Se hai amici, familiari e parenti che danzano con te
sulle stesse note della tua canzone..
Allora non perdere tempo con me!
Tu abbracci la luce del giorno
io esploro a tentoni la notte
Tu hai catturato la realtà
io sono prigioniero dell’utopia
Tu hai trovato le risposte
io sono inseguito da sempre nuove domande
Tu hai la solida terra sotto ai piedi
io due inutili ali di piombo cucite sulle spalle
Tu hai ragione e io ho torto.
Sì, io ho torto.
E ora tu smetterai di leggermi pensando:
“è un pazzo, ha torto”
E’ proprio così che sono rimasto solo
un po’ alla volta.
Tu hai ragione… io ho torto.
Se mi guardo allo specchio
76
Gentile anziana signora
Gentile anziana signora
che tremi dinanzi all’uscio
e osservi la foga del mondo
strappare dignità alla lentezza dei tuoi anni
Gentile anziana signora
che percepisci questo sfavillante progresso
come un piccone
agitato troppo vicino alle tue fragili ossa
Gentile anziana signora
che hai perso le certezze maturate in una vita
e che mai avresti pensato di restare tanto sola
Gentile anziana signora
che oggi non ti aspetti davvero più nulla
tranne un ultimo leggero soffio di pace sul quale fuggire
sono io quel figlio
sono io quel nipote
perdonami.
Se mi guardo allo specchio
77
Funerali in corso
Lo sguardo degli anziani
davanti ai lavori in corso
davanti alle gru e agli scavatori
Paralizzato
Sgranato
Assorto
Lo sguardo di chi usava
piccone, pala e carriola
Lo sguardo di chi ricorda in quel punto
un campo di grano o un albero maestoso
Lo sguardo di chi si accorge
che sta perdendo un altro frammento del proprio passato
Paralizzato
Sgranato
Assorto
mischiato alla terra smossa
affossato nelle voragini scavate
vedo quello sguardo soccombere
e abbasso il mio
con rispetto
come si fa ad un funerale
Se mi guardo allo specchio
78
Bambini
Vi condurrò nella foresta
vi farò entrare nel silenzio
resteremo lì anche dopo il tramonto
quando i rumori si faranno terrificanti
e le ombre minacciose
aspetteremo insieme il mattino
E poi ancora e ancora
finché nessuno di voi avrà più paura
E allora sarete diventati
più grandi dei grandi
perché saprete restare fermi
anche quando tutto sembra
troppo minaccioso
perché avrete compreso
che nessuna paura vive fuori di voi.
Se mi guardo allo specchio
79
Donne – QuattroQuattroQuattroQuattro
Povere piccole donne QuattroQuattroQuattroQuattro
forme gonfiate
protese verso l’esterno
spasmi di parole
rantoli di pensieri
striscianti e inutili
create universi
vuoti di vita
e in essi vi perdete
lustrate e adornate il vostro tempio
per poi svenderlo
all’uomo che vi offre di meno
insozzate l’anima vostra
e dimenticate il suo spessore
soltanto perché non è merce di scambio
Cosa rimane di voi
dopo un incontro?
E dopo una vita?
Se mi guardo allo specchio
80
Meravigliose creature
Siamo solo uomini
sognatori in manette
viviamo nel riflesso della passione
che non sappiamo ancora vivere
Siamo solo uomini,
una tribù senza falò,
ci struggiamo al ricordo del cerchio serale
nel quale raccontandoci bruciavamo paure, dubbi e insuccessi
Siamo solo uomini
eleganti, raffinati e seriosi
ma annodati a cravatte che continuano inequivocabilmente
ad indicare i nostri genitali
Siamo solo uomini
drogati di solitudine
assetati di noi stessi
Siamo solo uomini
esploratori da asfalto e cemento
perdiamo la strada
alla prima distrazione
Camminiamo soli,
bendati
sospesi
tra sogno e disperazione.
Se mi guardo allo specchio
81
PARTE sesta - Lei
Tu, come pretesto
Sono solo.
Come in ogni attimo.
Ma questo attimo mi parla della mia solitudine.
Sono solo e ti dipingo.
Così come quando tu sei qui.
Continuo.
Ti dipingo.
Ti dipingo e ridipingo.
Seguo il tuo profilo.
Disegno il tuo profilo.
Con amore e assoluto trasporto.
Rapito dal sogno di salvarmi,
di trovare sollievo in una tua immagine,
mi affretto, non rispetto i tempi
e neppure so scegliere il pennello giusto
Questo è troppo largo
per i tuoi lineamenti
e sbava.
Sbava all’interno…
e confondo la tua presenza con la tua assenza
e sbava all’esterno
e confondo la tua assenza con la tua presenza
Così vedo te
come il bambino africano
vede il pane che non ha
o come il figlio del nostro mondo
non vede neppure
il pane che ha in bocca
Ma questo sono io
Se mi guardo allo specchio
82
Così sono io
e non è responsabilità del pane.
Così sono io
e non è il tuo profilo ad essere sfuggente
Così sono io
maldestro nel mio fuggire cercando te
goffo pittore di scorciatoie
buffo scrittore di frasi sagge
falso piccolo uomo
incapace di sorpassare
il tremore della meschinità.
Ma questo davvero… sono io.
Non è tanto, ma sono io.
Un castello di carte protetto da una diga di sabbia.
Quante volte ho tirato il sospiro di sollievo del vincente
…altrettante ho abbassato lo sguardo
e trattenuto il fiato
sentendomi caduto
ancora nel putrido fango del passato
ancora tra quella massa di idioti
dalla quale sgomitando mi credevo affrancato.
Se giro per il mondo
non ho dubbi sulla mia superiorità.
Per poi chiudermi in una stanza
a contare le meschinità
con le quali patteggiare la prossima menzogna.
Se mi guardo allo specchio
83
Alba
Sta sorgendo il cielo
dalla terra, dagli alberi e dal mare
sorge il cielo per abbracciarmi di nuovo
Io bambino, accovacciato e tremante
sono atterrito di fronte a questo spettacolo
Io adulto, sereno ricambio l’abbraccio
Cielo dentro e cielo fuori
Tutto è incerto tranne quello che so per certo:
tradirò il mondo e le sue aspettative
ma non tradirò il mio sogno
Tu,
incredula creatura,
sei al centro
di questo
mio sogno
Se mi guardo allo specchio
84
La magia di uno sguardo
Siediti e guarda.
Non ha importanza cosa… fallo!
Guarda come non hai mai guardato.
Se necessario spalanca un po’ di più gli occhi e guarda.
Siediti e guarda con attenzione, con presenza.
Certo, sei stanca, ma puoi guardare.
Guarda la tua casa e la tua vita… fallo con calma.
Rubati un po’ di tempo per guardare.
E’ quello che ho fatto io oggi, vorrei che lo facessi anche tu
perché a me ha fatto un effetto particolare.
Mi sono sentito a posto, nei miei panni, in ordine, in pace.
Mi sono sentito uomo
forse proprio perché alcune cose sfuggono al mio controllo
come foglie che cadono.
Ma è a posto così, siamo uomini…
Prova ti prego a guardare
e dimmi se anche a te è parso
di ritrovare il tuo cuore.
Se mi guardo allo specchio
85
Insegnami
Chi sei tu che mi dici
“prima di toccarmi amami”
Chi sei tu che mi chiedi
“riesci a vedere il mio corpo
come il tempio della mia anima?”
Cosa hai di diverso da me
che so toccare a prescindere dall’amore
che in un corpo vedo solo un corpo?
Cosa è questo struggimento di tentativi falliti
questo bisogno impotente di imparare
questa lacerazione di sentirmi imbrattato?
grattami
puliscimi
cancellami
dipingimi
insegnami
poi però prendimi con te nel tuo mondo
ti prego, non lasciarmi un giorno di più
fuori dalla tua porta
come un cane al guinzaglio
Senza di te
Sogno
Sbatto
Corro
Arranco..
Mi spengo e mi accendo
Poi sorrido.
..vivo. Sì, vivo.
Ma tu torna, ti prego torna
perché mi manca
quel tuo chiedermi di essere
contemporaneamente roccia e carezza.
Se mi guardo allo specchio
86
Il viaggiatore di ritorno
Io seduto sulla sabbia
tu sdraiata sotto il sole
io in cerca della vita
tu beata sotto il sole
ti ho lasciata sotto il sole
e sono stato il vento per un attimo
giusto il tempo di essere portato in mezzo al mare
e sono stato il mare per un attimo
giusto il tempo di essere sbattuto sulla sabbia
e sono stato sabbia per un attimo
giusto il tempo di ritrovare me stesso
seduto sulla sabbia
con te al mio fianco
sdraiata sotto il sole
beata sotto il sole
se guardi il mio sorriso
da viaggiatore di ritorno
non lo capirai
se mi chiederai a cosa io stia pensando
ti guarderò senza risponderti
se mi porgerai la mano
la stringerò delicatamente al cuore
sperando che tu senta il suo battito
da viaggiatore di ritorno
e penserò
ti amo
perché essere è viaggiare
e viaggiare non è nulla senza tornare
da te
beata sotto il sole
Se mi guardo allo specchio
87
Poesia senza parole
Oggi mi mancano le parole,
ma non la poesia
e tu non saprai mai
il sapore di questa serata di pioggia
così unica da sembrarmi la prima
e non saprai di questi attimi ispirati,
di questi squarci di lucidità
e di queste struggenti palpitazioni
non potrò donarti nulla di tutto questo
perché oggi mi mancano le parole
Ma non mi manca la poesia
è qui
canta dentro di me
e se me lo permetterai
te la donerò senza una parola
se solo ti lascerai amare
nel silenzio
Se mi guardo allo specchio
88
Ancora un ballo
Ancora un ballo,
ancora una volta
passano gli anni
ma questa musica
non smette ancora
Ancora un ballo,
splendida creatura
passano gli anni
e poco per volta
imparo a conoscere
ogni singolo passo
Balla con me,
nel mio corpo
venduto e svenduto
Balla con me,
sulla maschera dell’eroe
che ti avevo promesso
Balla con me
ancora una volta
forse sarà un ballo diverso
forse stavolta un solo danzatore
si muoverà leggero dinanzi allo specchio
Se mi guardo allo specchio
89
Non scendere
Non scendere
continua con me questo viaggio
non chiudere gli occhi
non stancarti di questa avventura
non smettere di sognare
e di lottare per il tuo sogno
Io sono
il viaggiatore instancabile
ma tu sei il viaggio, l’avventura
e il sogno.
Guerre e pace
Ci sono guerre che non vincerò mai
l’esercito nemico, ogni volta si rialza, serra i ranghi, mi circonda
Ci sono demoni che non potrò mai distruggere
la forza di un grido o di un gesto non è sufficiente ad annientarli
E mi ritrovo qui
accerchiato dall’esercito che credevo sconfitto
minacciato da quei demoni mostruosi che speravo ormai lontani
Oggi non mi va di combattere
vorrei negare di essere un’anima minacciata
vorrei distendermi nel tuo letto
come il più ingenuo dei guerrieri
e cercare nella tua anima
tutta la pace che mi manca
Se mi guardo allo specchio
90
Vortice notturno
Vieni con me questa notte
voglio mostrarti
cosa ho scoperto
dopo tanto cercare
Vieni con me questa notte
voglio mostrarti
cosa ho costruito
dopo tanto lavorare
Vieni con me questa notte
voglio mostrarti
cosa ho compreso
dopo tanto soffrire
...O forse mi sbaglio,
forse non ho proprio nulla
da mostrarti…
forse è proprio per questo
che ti vorrei con me,
nel vortice mai sazio
di questa notte.
Se mi guardo allo specchio
91
Avere un figlio
Lo sai, ieri ho desiderato
avere un figlio
perché nella mia vita ho piantato alberi
e sto creando un paradiso
perché ho studiato l’uomo e le stelle
e ho imparato cose che lo farebbero sorridere
perché conosco gli animali e mille storie
e so fare giochi e facce buffe.
Lo sai, ieri per un attimo,
mi sono sentito pronto
umile abbastanza
per accettare la sua saggezza
che viene da un mondo
per me oramai dimenticato
forte abbastanza
per sopportare di essere pugnalato
da quelle piccole mani
non appena saranno un po’ cresciute
Ma, più di tutto, sai…
ieri ho desiderato di avere un figlio
da te.
Perché saresti la migliore
delle madri.
Se mi guardo allo specchio
92
Il mago inutile
Io sono il mago del vento e delle nubi
con un dito so bucare una nuvola,
con una mano farla lentamente evaporare
so parlare con il vento e con un fischio
so chiamarlo, schernirlo o quietarlo.
Io sono il mago della forza e della debolezza
ho un mantello che mi copre di amore
e uno che mi protegge dalla paura
e so indossare entrambi con ugual disinvoltura
e sotto a entrambi c’è posto anche per te.
Io sono un mago
...un mago del tutto inutile
se non ci sei
tu stesa sotto al sole
tu che cammini nel vento
...un mago del tutto inutile
se non ci sei
tu stretta assieme a me
sotto al mantello.
Se mi guardo allo specchio
93
Anche questo mi hai insegnato
Volevo infine disegnarti
volevo infine fissare la tua solare presenza
sulla tela, al centro della tela
del mio sogno
Io ero l’artista
scopritore della meraviglia
creatore del paesaggio
io ero il pittore
E ammiravo la tela
perfezionavo i toni e i colori
tutto era compiuto
tutto pronto per il tuo ingresso
Dovevo solo disegnarti
dovevo solo fissare la tua solare presenza
sulla tela, al centro della tela
del mio sogno
Ne ero certo: avresti posato,
immobile, felice
di essere fissata sulla tela
del mio sogno
invece no
tu non posi
tu ora hai il pennello in mano
e una tela bianca
davanti a te
la tua.
Se mi guardo allo specchio
94
Ciò che sempre resterà
Ti ascolterò
quando sceglierai di non parlare
Ti guarderò
quando ti sentirai invisibile
Ti spingerò ad agire
quando crederai di non averne la forza
Ci sarò
quando sarai certa di essere rimasta sola
Ti amerò
quando penserai di non meritarlo
Sparirò
ogni volta che aprirai le ali
E poi ancora
e poi ancora
ci sarò
Se mi guardo allo specchio
95
Solo io
Senza di te
rimangono comunque i miei occhi
con i quali fare i conti
ogni sera e ogni mattina.
Tu non mi hai visto,
ma loro sì
e su quella pellicola
misuro la leggerezza
della mia impeccabilità
ogni sera e ogni mattina.
E ora che non ci sei
ne tu ne altri,
e ora che sono solo
con i miei occhi
capisco finalmente
che sono io e solo io
su entrambi i piatti della bilancia.
Tutto il resto è una assurda
messa in scena
per sedurti
per compiacerti
per averti.
Perdonami.
Sono io e solo io
la misura di me stesso.
Perdonami.
Non poserò più
dinnanzi a te.
Perdonami,
sono solo Massimo.
Se mi guardo allo specchio
96
INTRODUZIONE ........................................................................................................ 2
PROLOGO ...................................................................................................................... 3
1 - L'errore ........................................................................................................................ 3
2 - Il Disegno .................................................................................................................... 3
3 - Il Viaggio ..................................................................................................................... 4
4 - Aiutatemi .................................................................................................................... 5
PARTE PRIMA – buio .................................................................................................... 6
Ora sono qui .................................................................................................................... 6
Io Nemico ........................................................................................................................ 7
Scrivere la Vita o scrivere la Morte? ............................................................................ 9
Voglia di me .................................................................................................................. 10
Autunno ......................................................................................................................... 11
Io nuotatore .................................................................................................................. 13
Scelgo di illudermi ........................................................................................................ 14
Uomo .............................................................................................................................. 15
Scommetti di essere vivo? .......................................................................................... 16
Se avessi le parole ........................................................................................................ 17
La vita che mi manca ................................................................................................. 18
Verità .............................................................................................................................. 18
PARTE SECONDA - lotta............................................................................................ 19
In questo regno manca un Re ................................................................................... 19
La vita si azzera ............................................................................................................. 20
La cura ........................................................................................................................... 21
Carta e penna .............................................................................................................. 22
Notte .............................................................................................................................. 23
Guardandoli vivere ...................................................................................................... 24
L'amaca magica ......................................................................................................... 25
Lo specchio ................................................................................................................... 27
Preghiera ....................................................................................................................... 28
Le notti di Ulisse ............................................................................................................. 29
La tregua nel carnefice .............................................................................................. 30
Vacillo un po’ ................................................................................................................ 30
La sfida del Dubbio ...................................................................................................... 31
Passerà ........................................................................................................................... 32
Una lapide vigliacca ................................................................................................... 33
Ridicolo .......................................................................................................................... 33
Voglio smettere ............................................................................................................ 33
Autunno in Primavera .................................................................................................. 34
Sto fermo qui ................................................................................................................. 35
Fammi scendere ........................................................................................................... 36
PARTE TERZA – fuori .................................................................................................. 37
Uomo nel vento ............................................................................................................ 37
Spiriti danzanti ............................................................................................................... 37
Selvaticità ...................................................................................................................... 38
Animale .......................................................................................................................... 38
Se mi guardo allo specchio
97
Il mio fuoco .................................................................................................................... 39
Di notte .......................................................................................................................... 40
La mia montagna ........................................................................................................ 40
Impronte ........................................................................................................................ 42
La traccia ubriaca ....................................................................................................... 43
La mia storia… sulla neve ........................................................................................... 44
Prigioniero della notte ................................................................................................. 45
Il burattinaio delle stelle .............................................................................................. 45
Questa notte ................................................................................................................. 45
Questa Sera................................................................................................................... 46
Le buie notti dell'anima ............................................................................................... 47
PARTE QUARTA - io ................................................................................................. 48
Colleziono Farfalle ........................................................................................................ 48
La mia favola ................................................................................................................ 49
Essere Uomo .................................................................................................................. 50
Se sarai mio figlio .......................................................................................................... 51
Nina ................................................................................................................................ 52
Parole d’Autunno ......................................................................................................... 54
Io generale .................................................................................................................... 55
La lama del coltello ..................................................................................................... 56
Impeccabile .................................................................................................................. 57
Abitudine ....................................................................................................................... 58
Tra me e me .................................................................................................................. 58
La stanza dei bottoni ................................................................................................... 59
Demoni sul ponte ......................................................................................................... 60
Trentaquattresima primavera .................................................................................... 61
Vecchiaia ...................................................................................................................... 61
Il mondo dei giochi da inventare .............................................................................. 62
Se... ................................................................................................................................. 62
Oggi sono Dio ............................................................................................................... 63
Vivo così ......................................................................................................................... 63
Io… o questa neve ....................................................................................................... 63
Essere nessuno .............................................................................................................. 64
Quando passi, se ti va… ............................................................................................. 65
Il Dentro .......................................................................................................................... 65
Crepuscolo d’aula ....................................................................................................... 66
Roma non è il mare ..................................................................................................... 67
Torno a vivere ............................................................................................................... 68
Anima nomade ............................................................................................................ 68
PARTE quinta - mondo ............................................................................................. 70
Madre ............................................................................................................................. 70
Padre .............................................................................................................................. 71
Ho sognato... ................................................................................................................. 71
Dio è solo un alibi ......................................................................................................... 72
Il momento della verità ............................................................................................... 73
Amico ............................................................................................................................. 74
Se mi guardo allo specchio
98
Tu hai ragione… io ho torto ........................................................................................ 75
Gentile anziana signora .............................................................................................. 76
Funerali in corso ............................................................................................................ 77
Bambini .......................................................................................................................... 78
Donne – QuattroQuattroQuattroQuattro ................................................................ 79
Meravigliose creature .................................................................................................. 80
PARTE sesta - Lei ................................................................................................... 81
Tu, come pretesto ........................................................................................................ 81
Alba ................................................................................................................................ 83
La magia di uno sguardo ........................................................................................... 84
Insegnami ...................................................................................................................... 85
Senza di te ..................................................................................................................... 85
Il viaggiatore di ritorno................................................................................................. 86
Poesia senza parole ..................................................................................................... 87
Ancora un ballo ............................................................................................................ 88
Non scendere ............................................................................................................... 89
Guerre e pace .............................................................................................................. 89
Vortice notturno ........................................................................................................... 90
Avere un figlio ............................................................................................................... 91
Il mago inutile ................................................................................................................ 92
Anche questo mi hai insegnato ................................................................................. 93
Ciò che sempre resterà ............................................................................................... 94
Solo io ............................................................................................................................. 95