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Scuole senza zaino ORGANIZZATORI GRAFICI per una conoscenza più profonda CHE COSA SONO GLI ORGANIZZATORI GRAFICI? Per organizzatori grafici intendiamo tutti quegli strumenti “disegnati”, il cui scopo è raccogliere informazioni, organizzare conoscenze, mostrare relazioni tra cose, eventi o concetti. Questi stru- menti, nelle forme più varie (come mappe, tabelle, diagrammi, reti), sono usati all’interno di un com- pito di apprendimento per favorire la compren- sione, la riflessione e lo studio attraverso l’orga- nizzazione visiva delle conoscenze. Nelle scuole Senza Zaino insistiamo sul loro im- piego in quanto strumenti didattici iconici, da af- fiancare a quelli tattili e digitali. Gli insegnanti fanno già comunemente uso di al- cuni organizzatori grafici. Lo sono, per esempio: la linea che tracciamo alla lavagna per distin- Insegnante e formatrice Scuole Senza Zaino Carla Maltinti Quando posso vedere e organizzare le informazioni, la mia capacità di apprenderle e comprenderle aumenta in modo rilevante. (studentessa con Dsa) guere il singolare e il plurale, i numeri pari e di- spari, il prima e il dopo; lo schema che costruiamo per sintetizzare un ar- gomento studiato; il grafico che ci consente di classificare gli animali. Ne troviamo, inoltre, vari esempi nei libri di testo, nelle schede operative utilizzate dagli insegnanti, nei sussidi digitali. Gli organizzatori grafici (Graphic Organizers, abbre- viato in GOs) nascono negli anni Settanta sotto l’impulso del cognitivismo. Ad oggi, la letteratura internazionale che si occupa dei GOs ha accumu- lato una serie di evidenze circa la loro efficacia per: migliorare la comprensione dei contenuti; favorire una visione più articolata degli argo- menti di studio; facilitare il trasferimento delle conoscenze. 14 anno 125 • © Editrice La Scuola Scuola Italiana Moderna n. 8 • Aprile 2018

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Scuole senza zaino

ORGANIZZATORI GRAFICIper una conoscenza più profonda

CHE COSA SONO GLI ORGANIZZATORI GRAFICI?Per organizzatori grafici intendiamo tutti quegli strumenti “disegnati”, il cui scopo è raccogliere informazioni, organizzare conoscenze, mostrare relazioni tra cose, eventi o concetti. Questi stru-menti, nelle forme più varie (come mappe, tabelle, diagrammi, reti), sono usati all’interno di un com-pito di apprendimento per favorire la compren-sione, la riflessione e lo studio attraverso l’orga-nizzazione visiva delle conoscenze. Nelle scuole Senza Zaino insistiamo sul loro im-piego in quanto strumenti didattici iconici, da af-fiancare a quelli tattili e digitali.Gli insegnanti fanno già comunemente uso di al-cuni organizzatori grafici. Lo sono, per esempio:• la linea che tracciamo alla lavagna per distin-

Insegnante e formatrice Scuole Senza Zaino

Carla Maltinti

Quando posso vedere e organizzare

le informazioni, la mia capacità di apprenderle

e comprenderle aumenta in modo rilevante.

(studentessa con Dsa)

guere il singolare e il plurale, i numeri pari e di-spari, il prima e il dopo;

• lo schema che costruiamo per sintetizzare un ar-gomento studiato;

• il grafico che ci consente di classificare gli animali.Ne troviamo, inoltre, vari esempi nei libri di testo, nelle schede operative utilizzate dagli insegnanti, nei sussidi digitali. Gli organizzatori grafici (Graphic Organizers, abbre-viato in GOs) nascono negli anni Settanta sotto l’impulso del cognitivismo. Ad oggi, la letteratura internazionale che si occupa dei GOs ha accumu-lato una serie di evidenze circa la loro efficacia per:• migliorare la comprensione dei contenuti; • favorire una visione più articolata degli argo-

menti di studio;• facilitare il trasferimento delle conoscenze.

14 anno 125 • © Editrice La ScuolaScuola Italiana Moderna n. 8 • Aprile 2018

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I GOs sono stati, negli ultimi vent’anni, definiti in vari modi:• strutture visive utili per rappresentare e orga-

nizzare informazioni che aiutano le capacità e i processi di pensiero (K. Bromley, L. Irwin-De Vitis, M. Modlo, Graphic Organizers: Visual Strategies for Active Learning, 1995);

• rappresentazioni visive e grafiche che mostrano relazioni tra fatti, termini e concetti all’interno di un compito di apprendimento (N. Stragman, T. Hall, A. Meyer, Graphic organizers and implica-tions for Universal Design for Learning: curriculum enhancement report, 2003);

• informazioni schematiche volte a promuovere l’apprendimento (R.C. Clark, C. Lyon, Graphics for Learning: Proven Guidelines for Planning, Designing, and Evaluating Visuals in Training Materials, 2010).

L’aspetto che accomuna tutte le definizioni è rap-presentato dalla capacità dei GOs di porre in con-nessione le informazioni e di fornire una strut-tura alle conoscenze.

COME USARLI E PERCHÉ L’idea di sostenere i processi cognitivi con rappre-sentazioni esplicite è coerente con una serie di teorizzazioni elaborate attorno all’idea di schema quale supporto alla memorizzazione e alla com-prensione profonda.Per descrivere un fenomeno in forma quantita-tiva, per esempio, faremo uso di istogrammi, dia-grammi a linea, a torta ecc.; per rappresentare l’organizzazione casuale, gerarchica o seman-tica di dati utilizzeremo insiemi, tabelle, mappe; per visualizzare sequenze o variazioni di stato si farà uso della linea del tempo, del diagramma di Gantt, del diagramma di flusso. In fase di avvio di un progetto sarà utile l’impiego della mappa mentale (mind map) concepita dallo psicologo britannico Tony Buzan per stimolare il processo associativo e quindi la generazione di nuove idee. Per attività di sintesi e comprensione approfondita su un argomento, sarà opportuno l’uso della mappa concettuale (concept map) sviluppata da Joseph Novak e Bob Gowin quale strumento per “rappresentare il modo in cui il no-stro pensiero organizza la conoscenza”. La strut-turazione dei percorsi di apprendimento fondati sulle mappe concettuali ha il vantaggio di essere centrata sulla comprensione di un dominio di co-noscenza e non sulla memorizzazione di grandi quantità di dati, spesso slegati tra loro.

Nella Tabella 1 sono riassunti alcuni strumenti grafici, correlati alle attività per le quali sono più congeniali.

Tabella 1

Attività Strumento grafico

Prendere appunti • tabella a due colonne con parole chiave e contenuto

Riassumere • mappa concettuale • schema

Organizzare lo studio a casa

• diagramma di flusso • check list

Mostrare relazioni • insiemi • tabelle a doppia entrata

Presentare dati • grafici statistici (istogramma, diagramma ecc.)

Visualizzare sequenze • linea del tempo • diagramma di flusso, di transizione... • organizzatori di storie

Organizzare un percorso di apprendimento

• diagramma di Gantt

Valutare il proprio apprendimento (autovalutazione)

• scheda a più colonne (conoscenza sicura, da approfondire, strategie per migliorare)

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NON SONO UTILI SE… Gli organizzatori grafici perdono la loro funzione di supporto all’apprendimento se:• l’insegnante non usa lui stesso varie tipologie di

figure statiche o dinamiche per raccogliere, orga-nizzare e trasformare conoscenze;

• si usano poster, immagini realistiche e tavole vi-sive con elementi ridondanti;

• manca una buona sintesi testuale; • non sono state selezionate informazioni davvero

rilevanti.

STRUMENTI PER UNA DIDATTICA INCLUSIVAL’impiego dei supporti visivi si è indubbiamente diffuso in Italia grazie alla legge 170/2010 e alle relative Linee guida per il diritto allo studio degli alunni con DSA (2011) in cui si raccomanda l’uso di mappe e di schemi al fine di agevolare il bambino nello studio. Essi sono, infatti, un grande aiuto agli alunni con DSA poiché presentano i contenuti attraverso modalità visive e spaziali e aiutano, quindi, gli studenti a:• ricordare le informazioni;• interiorizzare e assimilare ciò che stanno impa-

rando;• rendere visibili connessioni e relazioni tra fatti,

informazioni e termini;• sviluppare il ragionamento e il pensiero critico.Numerosi studi hanno dimostrato che gli organiz-zatori grafici sono efficaci sia per i bambini ad alto potenziale cognitivo, sia per gli studenti con

Bibliografia• A. Calvani (a cura di), Principi di comunicazione

visiva e multimediale. Fare didattica con le imma-gini, Carocci

• C.R. Clark, C. Lyons, Graphics for Learning: Proven Guidelines for Planning, Designing, and Evaluating Visuals in Training Materials, Pfeiffer

• J.D. Novak, D.B. Gowin, Learning how to learn, Cambridge University Press

• M. Orsi, A scuola Senza Zaino, Erickson• D.H. Rose, A. Meyer, Teaching every student in the

digital age: Universal design for learning, ASCD

bisogni speciali. Sono stati pertanto riconosciuti come strumenti per insegnare e apprendere, atti a fornire mezzi per il supporto, il mantenimento e lo stimolo verso la conoscenza profonda. Inoltre, la costruzione di tali strumenti assieme agli alunni può svolgere anche un’utile funzione metaco-gnitiva per imparare come si apprende basandosi sulla consapevolezza del bambino. Nella didattica delle scuole Senza Zaino, che vuole essere ricca e attenta alle esigenze di un insegna-mento differenziato, gli organizzatori grafici sono dunque dispositivi da considerare con la massima attenzione. Oggi nulla è più essenziale di un’istru-zione basata su strategie che funzionano, su tecni-che di insegnamento e relative pratiche che con-sentano di conseguire il successo formativo.

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