Scuola Superiore di Polizia 2-4 aprile 2008 Aggiornamento professionale in materia di Governo e...

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Scuola Superiore di Polizia Scuola Superiore di Polizia 2-4 aprile 2008 2-4 aprile 2008 Aggiornamento professionale Aggiornamento professionale in materia di in materia di Governo e gestione dell’ordine pubblico Governo e gestione dell’ordine pubblico in occasione di manifestazioni calcistiche in occasione di manifestazioni calcistiche di dimensione internazionale di dimensione internazionale

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Scuola Superiore di PoliziaScuola Superiore di Polizia2-4 aprile 20082-4 aprile 2008

Aggiornamento professionale Aggiornamento professionale

in materia di in materia di

Governo e gestione dell’ordine pubblico Governo e gestione dell’ordine pubblico

in occasione di manifestazioni calcistichein occasione di manifestazioni calcistiche

di dimensione internazionaledi dimensione internazionale

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Dipartimento per gli affari

interni e territoriali

Dipartimento per gli affari

interni e territoriali

Dipartimento della

pubblica sicurezza

Dipartimento della

pubblica sicurezza

Dipartimento per le libertà

civili e l’immigrazione

Dipartimento per le libertà

civili e l’immigrazione

Dipartimento dei vigili del fuoco, del soccorso

pubblico e della difesa

civile

Dipartimento dei vigili del fuoco, del soccorso

pubblico e della difesa

civile

Dipartimento per le

politiche del personale

dell’ammini-strazione

civile e per le risorse

strumentali

Dipartimento per le

politiche del personale

dell’ammini-strazione

civile e per le risorse

strumentali

Con il D.P.R. 398 del 7 settembre 2001, che ha  riorganizzato gli Uffici Centrali di livello dirigenziale generale del Ministero dell'Interno, sono stati istituiti i Dipartimenti, nuove

strutture centrali del Ministero dell'Interno che sostituiscono le vecchie direzioni generali, accorpandole tra loro secondo criteri di funzionalità e di omogeneità delle materie.

Organigramma del Ministero dell’Interno Organigramma del Ministero dell’Interno

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I Dipartimenti del Ministero dell’Interno: compitiI Dipartimenti del Ministero dell’Interno: compitiDipartimento per gli Affari Interni e Territoriali

Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione

Dipartimento per le politiche del personale dell‘Amministrazione Civile e per le risorse strumentali e finanziarie

Dipartimento della Pubblica SicurezzaDipartimento della Pubblica Sicurezza

Dipartimento dei Vigili del Fuoco del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile

• amministrazione generale e supporto dei compiti di rappresentanza generale e di governo sul territorio; • garanzia della regolare costituzione degli organi elettivi e del loro funzionamento e attività di collaborazione

con gli enti locali; • finanza locale; • servizi elettorali; • vigilanza sullo stato civile e sull’anagrafe. 

• attuazione della politica dell'Ordine e della Sicurezza Pubblica; • coordinamento tecnico-operativo delle Forze di Polizia; • direzione e amministrazione della Polizia di Stato; • direzione e gestione dei supporti tecnici, anche per le esigenze generali del Ministero dell'Interno.

• tutela dei diritti civili, ivi compresi quelli concernenti l'immigrazione, l'asilo, la cittadinanza, le confessioni religiose.

• Nell'ambito del Dipartimento operano l'Ufficio per le attività del Commissario per il Coordinamento delle Iniziative Antiracket ed Antiusura e l'Ufficio per le attività del Commissario per il Coordinamento delle Iniziative di Solidarietà per le vittime dei reati di tipo mafioso, posti alle dirette dipendenze dei rispettivi Commissari.

• soccorso pubblico;• prevenzione incendi e altre attività assegnate al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco dalle vigenti

normative;• difesa civile.

• politiche del personale dell'amministrazione civile • organizzazione delle strutture centrali e periferiche dell'amministrazione civile • sviluppo delle attività formative per il personale dell'amministrazione civile • attività di documentazione generale e statistica a sostegno dell'attività di amministrazione generale del

Ministero e delle Prefetture-Uffici territoriali del Governo.

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Il Dipartimento per gli Affari Interni e TerritorialiIl Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali

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Sezione per il riesame

Commissione Territoriale ex art. 12 del D.P.R. 16/9/2004,

n. 303

Vice Capo del Dip.nto VicarioDirigente in posizione di staffResponsabile del

supporto al Vicecapo Vicario

Dipartimento per le Libertà Civili e l’ImmigrazioneDipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione

Sezione speciale stralcio

Dirigente in posizione di staff

Responsabile A.I.R. e sindacato

ispettivo

Ufficio VIIIRapporto con il

Comitato di solidarietà per le

vittime dell’estorsione e

dell’usura

Ufficio IXRapporto con il

Comitato di solidarietà per le vittime dei reati di

tipo mafioso

Ufficio IGabinetto de

Capo Dipartimento

Ufficio IIAffari legislativi e

parlamentari

Ufficio IIIPianificazione e Progettazione

Ufficio IVControllo di

gestione

Ufficio VValutazione

Ufficio VISistema

Informatico del Dip.nto

Ufficio VIIAffari Economico e

Finanziari

Vice Capo del Dipartimento

Direttore Centrale per le Politiche

dell’immigrazione e dell’asilo

Direttore Centrale dei servizi civili per

l’immigrazione e l’asilo

Direttore Centrale per i di ritti civili, la

cittadinanza e le minoranze

Direttore Centrale degli affari dei culti

Direttore Centrale per

l’amministrazione del Fondi edifici di

culto

Direttore Centrale per gli affari

genenrali e per l agestione delle

risorse finanziarie e strumentali

Dirigente in posizione di staff

Responsabile degli affari generali e

comunicazione interna

CAPO DEL DIPARTIMENTO Commissione Nazionale per il diritto di asiloUfficio per le attività

del Commissario per il Coordinamento delle iniziative antiracket e

antiusura

Ufficio per le attività del Commissario per il Coordinamento delle

iniziative di solidarietà per le vittime dei reati

di tipo mafioso

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Dipartimento per le Politiche del Personale dell’Amministrazione Civile e per le Dipartimento per le Politiche del Personale dell’Amministrazione Civile e per le Risorse Strumentali e FinanziarieRisorse Strumentali e Finanziarie

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Dipartimento dei vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civileDipartimento dei vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile

CAPO DIPARTIMENTO

DIREZIONE CENTRALE PER LA

DIFESA CIVILE E LE POLITICHE DI

PROTEZIONE CIVILE

Vice Capo Dipartimento

DIREZIONE CENTRALE PER L’EMERGENZA

ED IL SOCCORSO PUBBLICO

DIREZIONE CENTRALE PER

LA FORMAZIONE

DIREZIONE CENTRALE PER

LA PREVENZIONE E LA SICUREZZA

TECNICA

DIREZIONE CENTRALE PER

LE RISORSE LOGISTICHE E STRUMENTALI

DIREZIONE CENTRALE PER LE RISORSE UMANE

DIREZIONE CENTRALE PER

GLI AFFARI GENERALI

DIREZIONE CENTRALE ISPETTIVO

Uffici di staff

Uffici di staff

CAPO DEL C.N.VV.F VICE CAPO

DIPARTIMENTO VICARIO

DIREZIONE CENTRALE PER LE

RISORSE FINANZIARIE

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Direzione Centrale della Polizia Criminale

Direzione Centrale della Polizia Criminale

Direzione Centrale Anticrimine

Direzione Centrale Anticrimine

Direzione Centrale Polizia di Prevenzione

Direzione Centrale Polizia di Prevenzione

Direzione Centrale Servizi Antidroga

Direzione Centrale Servizi Antidroga

Uff. Coord. e Pianificazione FF.PP

Uff. Coord. e Pianificazione FF.PP

Ufficio Centrale Ispettivo

Ufficio Centrale Ispettivo

Uff. C.le Interforze Sic. Personale

Uff. C.le Interforze Sic. Personale

Direzione Centrale per gli Affari Generali

Dir. C.le Stradale, Ferroviaria, Postale e R.S.

Direzione Centrale delle Risorse Umane

Direzione Centrale di Sanità

Direzione Centrale per gli Istituti di Istruzione

Dir. C.le SS. Tecnico-Logistici e Gest. P.le

Direzione Centrale per i Servizi di Ragioneria

Direzione investigativa Antimafia

Dir. C.le dell’Immigrazione e Polizia delle Frontiere

V. Direttore Generale – Direttore Centrale della

Polizia Criminale

V. Direttore Generale – Direttore Centrale della

Polizia Criminale

V. Direttore Generale preposto all’attività di

coordinamento e pianificazione FFPP

V. Direttore Generale preposto all’attività di

coordinamento e pianificazione FFPP

V. Direttore Generale con funzioni vicarie

V. Direttore Generale con funzioni vicarie

Capo della Polizia

Direttore Generale della Pubblica Sicurezza

Segreteria del Dipartimento

della P.S.

Segreteria del Dipartimento

della P.S.

Uff. per l’Amm. Generale del Dip.

della P.S.

Uff. per l’Amm. Generale del Dip.

della P.S.

Uff. Analisi Programmi e Documentazione

Ufficio Affari Generali

Area dei Servizi di Ordine e Sicurezza Pubblica

Area delle Relazioni Esterne

PON - Programma Operativo Nazionale per la Sicurezza e lo Sviluppo del

Mezzogiorno

Area di studio, ricerca e consulenza in materia PS

Area degli affari della Polizia Amm. e Sociale

Area delle relazioni con le OO.SS.

Area della Legislazione e degli Affari parlamentari

Il Dipartimento della Pubblica SicurezzaIl Dipartimento della Pubblica Sicurezza

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Compiti del Dipartimento della Pubblica SicurezzaCompiti del Dipartimento della Pubblica Sicurezza

attuazione della politica dell'Ordine e della Sicurezza Pubblica;

coordinamento tecnico-operativo delle Forze di Polizia;

direzione e amministrazione della Polizia di Stato;

direzione e gestione dei supporti tecnici, anche per le esigenze generali del Ministero dell'Interno.

Art. 4 della Legge n. 121/81

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MINISTRO DELL’INTERNOMINISTRO DELL’INTERNO

L. 1°.04.81, n. 121 “Nuovo ordinamento dell’Amministrazione della pubblica sicurezzaL. 1°.04.81, n. 121 “Nuovo ordinamento dell’Amministrazione della pubblica sicurezza

espleta i propri compiti in materia di tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica espleta i propri compiti in materia di tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica avvalendosi dell’Amministrazione della pubblica sicurezza.avvalendosi dell’Amministrazione della pubblica sicurezza.

art. 3 “Amministrazione della Pubblica Sicurezza” art. 3 “Amministrazione della Pubblica Sicurezza” (v. anche L. 31.03.2000, n. 78 art. 6 “Disp. per l’Amm.ne della P.S.)(v. anche L. 31.03.2000, n. 78 art. 6 “Disp. per l’Amm.ne della P.S.)

l’Amm.ne della P.S. è civile a ordinamento speciale. Le sue funzioni sono esercitate:

a)dal personale addetto agli uffici del Dipartimento della Pubblica Sicurezza ed agli altri Uffici, istituti e reparti in cui articola (uffici periferici delle specialità, Reparti Mobili, Istituti di istruzione, Gabinetti di polizia scientifica, Reparti Volo, reparti per l’inquadramento, operativi e di gestione e di assistenza anche sanitaria del personale, Centri di coordinamento operativo, Centri di raccolta di materiali e mezzi, Centri motorizzazione, Centri elettronici e meccanografici nazionali, interregionali e regionali e provinciali dipendenti dal Dip. della P.S.);

b)dalle autorità provinciali, dal personale da esse dipendenti nonché dalle autorità locali della P.S.;

c)dagli ufficiali ed agenti della p.s. sotto la direzione delle autorità centrali e provinciali di P.S. (delle Questure ed uffici provinciali, ispettorati ed uffici speciali di P.S., commissariati e posti di polizia distaccati dipendenti dalle Questure)

L’amministrazione della Pubblica SicurezzaL’amministrazione della Pubblica Sicurezza

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Autorità di P.S. e organi consultiviAutorità di P.S. e organi consultivi

MINISTRO DELL’INTERNOMINISTRO DELL’INTERNOAutorità Nazionale di P.S.Autorità Nazionale di P.S.

PREFETTOPREFETTOAutorità provinciale di P.S.

con compiti di coordinamento e di indirizzo politico

Livello provinciale

CAPO DELLA POLIZIACAPO DELLA POLIZIADirettore Gen.le della P.S.Direttore Gen.le della P.S.

QUESTOREQUESTOREAutorità provinciale di P.S.

con compiti di coordinamentotecnico-operativo

Segreteria del Dipartimento Segreteria del Dipartimento della P.S.della P.S.

Ufficio Ordine PubblicoUfficio Ordine Pubblico

• Riunioni di coordinamento con i rappresentanti delle Questure interessate (eventuale)

• Piano Nazionale per la sicurezza degli eventi calcistici

Livello nazionale C.N.O.S.P.C.N.O.S.P.

Riunioni di Riunioni di coordinamentocoordinamento

C.P.O.S.P.

Tavolo tecnico

G.O.S.Gruppo Operativo Sicurezza

OSSERVATORIOOSSERVATORIO

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Coordinamento dei compiti e delle

attività delle Forze di Polizia

attraverso l’emanazione di

direttive di indirizzo in materia

di ordine e sicurezza pubblica

Coordinamento dei compiti e delle

attività delle Forze di Polizia

attraverso l’emanazione di

direttive di indirizzo in materia

di ordine e sicurezza pubblica

Responsabilità e compiti della Autorità Nazionale di P.S. Responsabilità e compiti della Autorità Nazionale di P.S.

Corso per Vice Questori Aggiunti della Polizia di StatoCapitolo I - Il Governo delle manifestazioni

MINISTRO DELL’INTERNOMINISTRO DELL’INTERNOAutorità Nazionale di P.SAutorità Nazionale di P.S..

CAPO DELLA POLIZIACAPO DELLA POLIZIADirettore Gen.le della P.S.Direttore Gen.le della P.S.

Dipartimento della P.S.Dipartimento della P.S.

• attuazione della politica dell'Ordine e della Sicurezza Pubblica;

• coordinamento tecnico-operativo delle Forze di Polizia;

• direzione e amministrazione della Polizia di Stato;

• direzione e gestione dei supporti tecnici, anche per le esigenze generali del Ministero dell'Interno.

Livello nazionale

Riunioni di Riunioni di coordinamentocoordinamento

C.N.O.S.P.C.N.O.S.P.

Responsabilità politica

Responsabilità politica

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I provvedimenti del Ministro dell’InternoI provvedimenti del Ministro dell’Interno

Direttiva del Ministro dell’Interno n. 27-4/A2/UL del 12.02.2001 Direttiva del Ministro dell’Interno n. 27-4/A2/UL del 12.02.2001 per l’attuazione del coordinamento e della direzione unitaria delle Forze di Poliziaper l’attuazione del coordinamento e della direzione unitaria delle Forze di Polizia

I provvedimenti adottati dal Ministro dell’Interno, quale responsabile della sicurezza e dell’ordine pubblico, rappresentano il momento conclusivo e riassuntivo delle problematiche trattate dal Comitato Nazionale dell’ordine e della sicurezza pubblica che, grazie alla partecipazione avvenuta in quella sede, offre all’Autorità politica il suo qualificato supporto amministrativo e tecnico, come momento di estrinsecazione di una importante fase procedurale.

Il Ministro, infatti, opera la sintesi politica di quanto sottoposto all’esame del Comitato pervenendo ad una sua decisione espressa tramite l’adozione di direttive destinate al Dipartimento della Pubblica Sicurezza, ma, in considerazione delle sue caratteristiche strutturale, tale direttiva di indirizzo, quale atto discrezionale di alta amministrazione, è positivamente condizionata dal livello di partecipazione sviluppatosi in seno all’organo collegiale e trova in esso un significativo ancoraggio il carattere unilaterale dell’atto o provvedimento proveniente direttamente dall’Autorità Politica, che resta l’unica responsabile della scelta decisionale, esalta pertanto la fase collegiale prodromica che il legislatore ritiene modalità indispensabile per quanto risulti necessario all’esercizio del potere di coordinamento e di indirizzo di cui all’art. 6 della legge n. 121/81.

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L. 31.03.2000, n. 78, L. 31.03.2000, n. 78, ““Delega al Governo in materia di riordino dell’Arma dei Carabinieri, del Corpo Delega al Governo in materia di riordino dell’Arma dei Carabinieri, del Corpo Forestale dello Stato, del Corpo della Guardia di finanza e della Polizia di Stato”Forestale dello Stato, del Corpo della Guardia di finanza e della Polizia di Stato”

Capo II “Norme in materia di coordinamento delle Forze di Polizia” Capo II “Norme in materia di coordinamento delle Forze di Polizia”

Art. 10 “Funzioni di coordinamento e direzione del Ministro dell’Interno”:Art. 10 “Funzioni di coordinamento e direzione del Ministro dell’Interno”:

1. Il Ministro dell’Interno, quale autorità nazionale di pubblica sicurezza, esercitate funzioni di coordinamento e di direzione di cui all’ar. 1 della L. 01.04.81, n. 121, mediante il Dipartimento della P.S. secondo quanto previsto dell’art. 6, 1 comma, della medesima legge.

Il Coordinamento e la direzione unitaria delle Forze di PoliziaIl Coordinamento e la direzione unitaria delle Forze di Polizia

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Il Capo della PoliziaIl Capo della Polizia

traduce in termini operativi gli indirizzi e gli obiettivi politici contenuti nelle direttive del Ministro, attraverso l’emanazione di proprie direttive di pianificazione generale

traduce in termini operativi gli indirizzi e gli obiettivi politici contenuti nelle direttive del Ministro, attraverso l’emanazione di proprie direttive di pianificazione generale

Sovrintende alla classificazione, analisi e valutazione delle informazioni e dati forniti anche dalle Forze di Polizia in materia di tutela di ordine e sicurezza pubblica, nonché di prevenzione e repressione della criminalità;

Sovrintende alla classificazione, analisi e valutazione delle informazioni e dati forniti anche dalle Forze di Polizia in materia di tutela di ordine e sicurezza pubblica, nonché di prevenzione e repressione della criminalità;

dirama informazioni e dati agli organi operativi delle stesse Forze di Polizia

dirama informazioni e dati agli organi operativi delle stesse Forze di Polizia

individua le linee programmatiche lungo le quali le Forze di Polizia sono tenute a sviluppare, secondo parametri di efficienza ed economicità, la loro attività squisitamente operativa, nello svolgimento dei compiti istituzionali loro demandati nel rispetto degli ordinamenti e delle autonomie.

individua le linee programmatiche lungo le quali le Forze di Polizia sono tenute a sviluppare, secondo parametri di efficienza ed economicità, la loro attività squisitamente operativa, nello svolgimento dei compiti istituzionali loro demandati nel rispetto degli ordinamenti e delle autonomie.

Assume una specifica posizione di sovraordinazione funzionale tra i Vertici equiordinati delle Forze di Polizia

Assume una specifica posizione di sovraordinazione funzionale tra i Vertici equiordinati delle Forze di Polizia

Direttore generale della pubblica sicurezzaDirettore generale della pubblica sicurezzapreposto alla direzione del Dipartimento della Pubblica Sicurezzapreposto alla direzione del Dipartimento della Pubblica Sicurezza

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Il Coordinamento e la direzione unitaria delle Forze di PoliziaIl Coordinamento e la direzione unitaria delle Forze di Polizia

Art. 6 Legge 121/81Art. 6 Legge 121/81

Il Dipartimento della Pubblica Sicurezza, ai fini dell’attuazione delle direttive impartite dal Ministro dell’Interno nelle sue attribuzioni di coordinamento e direzione unitaria in materia di ordine e sicurezza pubblica, espleta compiti di:

a) classificazione, analisi e valutazione delle informazioni e dei dati che devono essere forniti anche dalle Forze di Polizia in materia di tutela dell’ordine, della sicurezza pubblica e di prevenzione e repressione della criminalità e la loro diramazione agli organi operativi delle suddette Forze di Polizia;

b) ricerca scientifica e tecnologica, documentazione, studio e statistica;

c) pianificazione generale dei servizi di ordine e sicurezza pubblica;

d) pianificazione generale e coordinamento delle pianificazioni operative dei servizi logistici ed amministrativi di carattere comune alle Forze di Polizia;

e) pianificazione generale e coordinamento delle pianificazioni operative della dislocazione delle Forze di Polizia e dei relativi servizi tecnici;

f) pianificazione generale e coordinamento delle pianificazioni finanziarie relative alle singole forze di polizia;

g) mantenimento e sviluppo delle relazioni comunitarie ed internazionali *

* ** Testo aggiornato ai sensi dell’art. 6, 2° comma, della legge 11.12.84, n. 83 e dell’art. 6, comma 3 della L. 31 marzo 2000, n. 78 nonché del D.L. 15.12.79, n. 626, conv. in L. 14.02.80, n. 23 “Norme per l’attuazione del coordinamento delle forze di polizia”, art. 3 “Coordinamento e direzione unitaria delle forze di polizia”

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Direttiva del Ministro dell’Interno n. 27-4/A2/UL del 12.02.2001 per l’attuazione del coordinamento e della direzione unitaria delle Forze di

Polizia

Veicolare verso il Ministro dell’Interno le esigenze che, a livello operativo, emergono nel contrasto alla criminalità e nella individuazione di efficaci strumenti sia di prevenzione che di risposta allorché debbano tradursi in apposite direttive in materia di:a) provvedimenti di carattere generale concernenti le Forze di Polizia; b) attribuzione delle competenze funzionali e territoriali alle Forze di polizia; c) pianificazione finanziaria relativa alle Forze di polizia; d) pianificazione dei servizi tecnico logistici e amministrativi di carattere comune alle Forze di Polizia; e) pianificazione della dislocazione e del coordinamento delle forze di polizia e dei loro servizi tecnici; f) linee generali per l’istruzione, l’addestramento, la formazione e la specializzazione del personale delle forze di polizia

Elaborare ed arricchire dei necessari contenuti di progettualità attuativa, le direttive impartite dal Ministro dell’Interno in modo da individuare le linee programmatiche lungo e quali le Forze di Polizia sono tenute a sviluppare, secondo parametri di efficienza ed economicità, la loro attività squisitamente operativa, nello svolgimento dei compiti istituzionali a loro demandati, nel rispetto degli ordinamenti e delle autonomie nonché delle vocazioni e professionalità acquisite nel tempo da ciascuna di esse

Al Dipartimento della Pubblica Sicurezza è, in particolare, attribuita una posizione di raccordo e di snodo tra l’Autorità politica e le Forze di Polizia trovandosi a dover operare in una

duplice direzione: duplice direzione:

Al Dipartimento della Pubblica Sicurezza è, in particolare, attribuita una posizione di raccordo e di snodo tra l’Autorità politica e le Forze di Polizia trovandosi a dover operare in una

duplice direzione: duplice direzione:

Alla luce della L. 31 marzo 2000, n. 78•ribadisce il ruolo del Dip. di P.S. e le modalità di esercizio delle funzioni di attuazione delle politica dell’ordine pubblico e della sicurezza

•ribadisce le modalità di coordinamento tecnico operativo delle Forze di polizia, alle quali spetta in concreto di assicurare la compiuta realizzazione della preminente finalità pubblica della tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica sull’intero territorio nazionale.

Alla luce della L. 31 marzo 2000, n. 78•ribadisce il ruolo del Dip. di P.S. e le modalità di esercizio delle funzioni di attuazione delle politica dell’ordine pubblico e della sicurezza

•ribadisce le modalità di coordinamento tecnico operativo delle Forze di polizia, alle quali spetta in concreto di assicurare la compiuta realizzazione della preminente finalità pubblica della tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica sull’intero territorio nazionale.

Il Coordinamento e la direzione unitaria delle Forze di PoliziaIl Coordinamento e la direzione unitaria delle Forze di Polizia

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Da essa dipende il corretto vivere civile

Da essa dipende il corretto vivere civile

La possibilità, per ogni

cittadino di esercitare i diritti e di

godere delle libertà

fondamentali riconosciute dal

nostro ordinamento costituzionale

La possibilità, per ogni

cittadino di esercitare i diritti e di

godere delle libertà

fondamentali riconosciute dal

nostro ordinamento costituzionale

L’ordinato svolgimento della vita democratic

a

L’ordinato svolgimento della vita democratic

a

L’ordine e la sicurezza pubblicaL’ordine e la sicurezza pubblica

Protezione personale

Protezione personale

Personalità a rischio

Personalità a rischio

Personalità estere in visita

Personalità estere in visita

ORDINE PUBBLICOORDINE PUBBLICO SICUREZZA PUBBLICASICUREZZA PUBBLICA

Protezione obiettivi sensibili

Protezione obiettivi sensibili

Per determinate

e temporanee circostanze di tempo e

di luogo

Per determinate

e temporanee circostanze di tempo e

di luogo

Istituzionali, di

governo, politici e sindacali

Istituzionali, di

governo, politici e sindacali

obiettivi prioritari sul obiettivi prioritari sul quale occorrequale occorre

mantenere un elevato mantenere un elevato livello di attenzionelivello di attenzione

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Ufficio

Ordine Pubblico

Ufficio per i Servizi Tecnico – Gestionali

• Cura l’aggiornamento dello stato matricolare nonché la gestione amm.va e contabile del pers.le della Polizia di Stato in servizio presso gli Uffici Cen.li del Dip.nto di P.S., gli Ispettorati e gli Uffici Speciali di P.S. nonché presso la Banda Musicale;

• Gestisce i fondi per le spese di manutenzione degli Uffici sopra richiamati;

• Cura l’assistenza sanitaria per il pers.le della Polizia di Stato in servizio presso i suddetti  Uffici;

• Cura la pianificazione logistica e l’assegnazione dei locali per le esigenze degli Uffici Dip.li;

• Cura la gestione dell’armamento e dell’equipaggiamento del pers.le della Polizia di Stato in servizio presso i richiamati Uffici;

• Cura il monitoraggio delle esigenze di assegnazione, installazione e manutenzione delle dotazioni informatiche e degli apparati di telecomunicazione per le esigenze degli Uffici Cent.li del Dip.nto di P.S..;

• Cura il monitoraggio delle esigenze di assegnazione di autovetture agli Uffici di tutti i Dip.nti di questo Dicastero nonché gli adempimenti amm.vi relativi all’infortunistica stradale.

Ufficio Affari Generalie Personale

• Cura la programmazione e la predisposizione dei provv.nti di assegnazione del personale in servizio presso il  Dip.nto di P.S. nonché l’attribuzione al medesimo degli incarichi ovvero delle funzioni dirigenziali; 

• Svolge attività di consulenza in materia di gestione del personale dell’Amm.ne Civile in servizio presso gli Uffici cen.li e perif.ci; 

• Cura i rapporti con le OO.SS del personale dell’Amm.ne Civile nonchè l’attività di contrattazione con le stesse  e le R.S.U. per gli Uffici Dip.li e per le materie individuate dal Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro;

• Cura l’istruttoria delle pratiche per il conferimento delle onorificenze al personale della Polizia di Stato.

Segreteria Tecnica Programma Operativo per la sicurezza e lo sviluppo del

Mezzogiorno• Cura la gestione dei fondi messi a disposizione dalla

Comunità europea per gli anni 2007/2013 allo scopo di creare migliori condizioni di sicurezza nel sud Italia.

Segreteria del DipartimentoSegreteria del Dipartimento

Le articolazioni della Segreteria del DipartimentoLe articolazioni della Segreteria del Dipartimento

Ufficio Relazioni Esterne e Cerimoniale

• Cura ed organizza in materia di cerimoniale la presenza alle manifestazioni ufficiali del Capo della Polizia – Direttore Gen.le della P.S., dei V. Capi della Polizia di Stato e del Capo della Segreteria del Dip.nto

• Coordina l’organizzazione di manifestazioni a rilevanza nazionale e locale di tutte le Questure e Uffici per.ci

• Valuta la partecipazione di singoli dipendenti, di unità speciali, di rappresentanze e di mezzi della Polizia di Stato alle cerimonie e ai vari eventi

• Gestisce i rapporti con la stampa per la diffusione delle attività ist.li della Polizia di Stato a livello cent.le e per.co. Collabora alla realizzazione di film, sceneggiati, fiction e documentari sulla Polizia di Stato

• Cura l’informazione online della Polizia di Stato attraverso i siti web www.poliziadistato.it e www.poliziadistato.mobi

• Realizza “Poliziamoderna” la rivista ufficiale della Polizia di Stato

Ufficio Analisi, Programmi e Documentazione

• Cura la elaborazione delle direttive min.li in ordine a tematiche di carattere generale concernenti l’Amm.ne di P.S.;

• Cura la predisposizione  degli atti e dei documenti per il CNOSP;

• omogeneizza, verifica e promuove i provvedimenti degli Uffici Cen.li del Dip.nto;

• Svolge attività di analisi, di consulenza e di raccordo informativo per gli Uffici Cen.li e Perif.ci della P.S. anche ai fini della realizzazione dei programmi e degli obiettivi e della determinazione delle risorse finanziarie occorrenti ;

• Nell’ambito dell'Ufficio operano la “Commissione Centrale per lo Scarto degli Atti di Archivio del Dipartimento della Pubblica Sicurezza e Sovrintendenza sul finanziamento degli Archivi delle Questure”, la Segreteria di Sicurezza del Dipartimento, il Centro Situazioni che cura il monitoraggio degli eventi di particolare interesse per l’ordine e la sicurezza pubblica.

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L’Ufficio Ordine PubblicoL’Ufficio Ordine Pubblico

Cura il raccordo con le strutture periferiche per la gestione dei  servizi di ordine pubblico in occasione di rilevanti manifestazioni di carattere  politico ovvero sindacale;

Stabilisce le unità non territoriali delle Forze di Polizia da inviare per i servizi di ordine pubblico e per  gli interventi di soccorso in caso di pubbliche calamità;

Cura l’esame dei fenomeni di turbativa dell’ordine pubblico;

Cura la vigilanza degli obiettivi di interesse pubblico e delle sedi diplomatiche;

Cura il servizio di sicurezza per personalità italiane e straniere.

I compitiI compiti

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Sezione 1^ Sezione 2^ Sezione 3^

• Direttive alle Autorità provinciale di P.S. sui servizi di O.P.

• Attività e manifestazioni di politico sindacali

• Vertenze e conflitti di lavoro

• Notiziario giornaliero delle principali manifestazioni

• Relazioni ed analisi riguardanti l’O.P.

• Interrogazioni parlamentari

• Pianificazione dell’assegnazione dei rinforzi per servizi di Ordine e Sicurezza pubblica

• Rapporti con i Comandi Gen.li dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza per il concorso nei servizi di O.P.

• Rilevazioni statistiche • Concorso delle

FF.AA. nei servizi di O.P.

• Impiego operativo di cinofili, artificieri e tiratori scelti

• Problematiche relative all’impiego dei Reparti Mobili

• Affari Generali• Segreteria

dell’Ufficio• Amministrazione

del personale• Economato• Pianificazione

dei servizi di polizia per consultazioni elettorali

• Gestione del capitolo di bilancio

• Sovrintendenza all’archivio dell’ufficio

Sezione 1^Centro Nazionale di Informazione sulle

Manifestazioni Sportive

Sezione 2^ Sezione 3^

• Fenomeni di violenza in occasione di manifestazioni sportive – direttive alle Autorità provinciali di P.S.

• Punto di contatto nazionale sui problemi di O.P.

• Supporto all’attività dell’Osservatorio Nazionale sulle manifestazioni sportive

• Rilevazioni statistiche e monitoraggio del fenomeno della violenza nello sport

• Direttive generali alle Autorità provinciali di P.S. sui servizi di polizia per meeting e convegni con la partecipazione di personalità

• Direttive generali in occasione della presenza in Italia di Autorità estere

• Direttive generali alle Autorità provinciali di P.S. per misure di vigilanza e sicurezza ad obiettivi sensibili;

• Segreteria di Sicurezza - Punto di controllo Nato UEO

• Predisposizione ed aggiornamento “pianificazioni”

• Problematiche generali di sicurezza

I° SETTORE II° SETTORE

DIRETTOREDIRETTORE

L’Ufficio Ordine Pubblico: organigramma internoL’Ufficio Ordine Pubblico: organigramma interno

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Acquisizione della notizia:

• Dalle Autorità Provinciali che comunicano i dati relativi ai motivi ed al programma degli eventi di rilievo che si svolgono nella loro provincia, i luoghi interessati, le misure di sicurezza ritenute opportune e le risorse ritenute necessarie.

• Dalle altre articolazioni del Dipartimento, centrali e territoriali, che comunicano le informazioni di intelligence e quelle relative all’eventuale spostamento dei partecipanti ad eventi in altre province (consistenza numerica, mezzi di trasporto, eventuali criticità alla partenza e lungo le vie di transito).

Elaborazione delle informazioni:provenienti da:• Servizi di Informazione di Sicurezza (SISMI – SISDE)• Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione• Questure per quanto riguarda eventuali manifestazioni di dissenso• Uffici o soggetti esterni alla P.A. (c.d.: fonti aperte)• Organi di stampa

Direttiva alle Autorità Provinciali di P.S.

• dispone il livello di attenzione, sensibilità, rafforzamento delle misure da disporre, a livello nazionale, a tutela degli obiettivi ritenuti sensibili

• indica eventuali ulteriori misure da adottare nella provincia interessata all’evento o da quelle interessati alla partenza o al transito dei partecipanti

• Assegna le risorse di rinforzo

ATTIVITÀ DEL DIP. P.S. - UFFICIO ORDINE PUBBLICOATTIVITÀ DEL DIP. P.S. - UFFICIO ORDINE PUBBLICOATTIVITÀ DEL DIP. P.S. - UFFICIO ORDINE PUBBLICOATTIVITÀ DEL DIP. P.S. - UFFICIO ORDINE PUBBLICO

Il rapporto con le Autorità Provinciali di Pubblica SicurezzaIl rapporto con le Autorità Provinciali di Pubblica Sicurezza

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Riunioni ministeriali

Riunioni ministeriali

Riceve la richiesta di

rinforzi da parte dei Prefetti

Riceve la richiesta di

rinforzi da parte dei Prefetti

Assegnazione dei rinforzi necessari per la gestione

degli eventi

Assegnazione dei rinforzi necessari per la gestione

degli eventiCoordinamentoCoordinamento

Valuta le risorse disponibili e procede alla

relativa assegnazione

Valuta le risorse disponibili e procede alla

relativa assegnazione

Convoca riunioni straordinarie con

rappresentanti delle Questure nonché

delle società ed Enti interessati ai “grandi

eventi”

Convoca riunioni straordinarie con

rappresentanti delle Questure nonché

delle società ed Enti interessati ai “grandi

eventi”

DirettiveDirettive

Di pianificazione generale in tema di

protezione di obiettivi e gestione dell’ordine

pubblico

Di pianificazione generale in tema di

protezione di obiettivi e gestione dell’ordine

pubblico

Mantiene collegamenti e contatti telefonici in fase

operativa

Mantiene collegamenti e contatti telefonici in fase

operativa

• Questori;• Vicari dei Questori;• Capi Gabinetto;• Dir. Servizi di specialità;

• Questori;• Vicari dei Questori;• Capi Gabinetto;• Dir. Servizi di specialità;

Ufficio Ordine Pubblico della Segreteria Del DipartimentoUfficio Ordine Pubblico della Segreteria Del Dipartimento

Sinergie operative con le Autorità Provinciali di Pubblica SicurezzaSinergie operative con le Autorità Provinciali di Pubblica Sicurezza

Corso per Vice Questori Aggiunti della Polizia di StatoCapitolo I - Il Governo delle manifestazioni

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Le Forze di PoliziaLe Forze di Polizia

Art.16 della Legge 121/89

Ai fini della tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica, oltre alla polizia di Stato sono forze di polizia, fermi restando i rispettivi ordinamenti e dipendenze:

a) l'Arma dei carabinieri, quale forza armata in servizio permanente di pubblica sicurezza;

b) il Corpo della guardia di finanza, per il concorso al mantenimento dell'ordine e della sicurezza pubblica.

Fatte salve le rispettive attribuzioni e le normative dei vigenti ordinamenti, sono altresì forze di polizia e possono essere chiamati a concorrere nell'espletamento di servizi di ordine e sicurezza pubblica il Corpo degli agenti di custodia e il Corpo forestale dello Stato.

Le forze di polizia possono essere utilizzate anche per il servizio di pubblico soccorso.

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Le Forze di Polizia a competenza generaleLe Forze di Polizia a competenza generale

POLIZIA DI STATO ARMA CARABINIERI

Alle dipendenze del Ministro dell‘Interno – Dipartimento della Pubblica Sicurezza

Ad ordinamento speciale di “Corpo civile militarmente organizzato”, ha competenza generale in materia di ordine e sicurezza pubblica e funzioni di polizia Giudiziaria, Amministrativa e di Prevenzione al servizio delle istituzioni democratiche e dei cittadini sollecitandone la collaborazione.

Assicura:

• La tutela dell'esercizio delle libertà e dei diritti dei cittadini;

• vigila sull'osservanza delle leggi, dei regolamenti e dei provvedimenti della pubblica autorità;

• tutela l'ordine e la sicurezza pubblica;

• provvede alla prevenzione e alla repressione dei reati;

• presta soccorso in caso di calamità ed infortuni.

Alle dipendenze del Ministro della Difesa

Organismo militare ad ordinamento speciale, Forza Armata in servizio permanente di pubblica sicurezza, assicura:

• Il concorso alla difesa della Patria e alla salvaguardia delle libere istituzioni e del bene della collettività nazionale nei casi di pubbliche calamità;

• La partecipazione alle operazioni militari in Italia ed all'estero sulla base della pianificazione d'impiego delle Forze Armate stabilita dal Capo di Stato Maggiore della Difesa, nonché, sulla base di accordi e mandati internazionali, il concorso alla ricostituzione dei corpi di polizia locali nelle aree di presenza delle Forze Armate in missioni di supporto alla pace;

• L’esercizio esclusivo delle funzioni di polizia militare e sicurezza per le Forze Armate e quello delle funzioni di polizia giudiziaria militare alle dipendenze degli organi della giustizia militare;

• La sicurezza delle rappresentanze diplomatiche e consolari italiane, ivi compresa quella degli uffici degli addetti militari all'estero;

• L’assistenza ai comandi ed alle unità militari impegnati in attività istituzionali nel territorio nazionale;

• L’esercizio delle funzioni di polizia giudiziaria e di sicurezza pubblica;

• quale struttura operativa nazionale di protezione civile, la continuità del servizio d'istituto nelle aree colpite dalle pubbliche calamità, concorrendo a prestare soccorso alle popolazioni interessate agli eventi calamitosi.

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Le Forze di Polizia a competenza particolareLe Forze di Polizia a competenza particolare

POLIZIA PENITENZIARIA CORPO FORESTALE

Alle dipendenze del Ministero della Giustizia, Dip.to dell'Amministrazione Penitenziaria.

Ad ordinamento civile, assicura:

• l'esecuzione dei provvedimenti restrittivi della libertà personale;

• garantisce l'ordine all'interno degli Istituti di prevenzione e pena e ne tutela la sicurezza;

• partecipa anche nell'ambito di gruppi di lavoro, alle attività di osservazione e di trattamento rieducativo dei detenuti e degli internati;

• espleta il servizio di traduzione (trasferimento) e piantonamento (sorveglianza dei ricoverati in luoghi di cura) dei detenuti ed internati.

Alle dipendenze del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali.

Ad ordinamento civile, assicura:

• la tutela del patrimonio naturale e paesaggistico

• la prevenzione e repressione dei reati ambientali e agroalimentari;

• il concorso al mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica con particolare riferimento alle aree rurali e montane.

Il Corpo è preposto a:

• la sorveglianza dei Parchi, delle Aree naturali Protette e delle Riserve Naturali dello Stato;

• compiti di polizia venatoria per reprimere il bracconaggio, di controllo sulla pesca nelle acque interne e di contrasto all’illecito smaltimento di rifiuti.

• controllo sul commercio internazionale delle specie di fauna e di flora minacciate di estinzione, (Convenzione di Washington - CITES)

Alle dipendenze del Ministro dell'Economia e delle Finanze

Ad ordinamento militare a competenza generale su tutta la materia economica e finanziaria, assicura:

• la prevenzione, la ricerca e la denunzia delle evasioni e delle violazioni finanziarie,

• la vigilanza sull'osservanza delle disposizioni di interesse politico-economico

• la sorveglianza in mare per fini di polizia finanziaria.

• Il concorso al mantenimento dell'ordine e della sicurezza pubblica e la difesa politico-militare delle frontiere. 

• La promozione e lo sviluppo di iniziative di cooperazione internazionale con gli organi collaterali esteri ai fini del contrasto degli illeciti economici e finanziari

GUARDIA DI FINANZA

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ROMAROMAROMAROMA

PALERMOPALERMOPALERMOPALERMOCATANIACATANIACATANIACATANIA

R. CALABRIAR. CALABRIAR. CALABRIAR. CALABRIA

CAGLIARICAGLIARICAGLIARICAGLIARI

NAPOLINAPOLINAPOLINAPOLI

FIRENZEFIRENZEFIRENZEFIRENZE

GENOVAGENOVAGENOVAGENOVA

BOLOGNABOLOGNABOLOGNABOLOGNA

PADOVAPADOVAPADOVAPADOVA

MILANOMILANOMILANOMILANO

TORINOTORINOTORINOTORINO

BARIBARI TARANTOTARANTO

BARIBARI TARANTOTARANTO

Forze mobili di Polizia - pronto intervento e antisommossaForze mobili di Polizia - pronto intervento e antisommossa

POLIZIA DI STATO

ARMA CARABINIERI

GUARDIA DI FINANZA

14 Reparti Mobili della Polizia di Stato

11 Battaglioni Mobili dell’Arma dei Carabinieri

Militari ATPI della Guardia di Finanza

I reparti mobili sono istituiti per la tutela dell'ordine pubblico e per esigenze di pubblico soccorso. I predetti reparti o unità organiche degli stessi possono essere chiamati a concorrere ad altre operazioni di pubblica sicurezza e ai servizi di istituto svolti dagli organi territoriali di polizia, previa autorizzazione del capo della polizia-direttore generale della pubblica sicurezza. I reparti mobili dispongono di attrezzature atte a prestare soccorso in caso di calamità ed il personale che vi presta servizio è preparato allo speciale impiego.

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Personale di 103 Questure

Carabinieri dei 102 Comandi

Provinciali dell’Arma dei

Carabinieri

Militari ATPI della

Guardia di Finanza

ARMA CARABINIERI

GUARDIA DI FINANZA

POLIZIA DI STATO

Roma

Milano

Genova

Torino

Parma

Bergamo

Verona

Napoli

Bari

Lecce

Palermo

Catania

Siracusa

Enna

Messina

Catanzaro

Cosenza

Taranto

BrindisiPotenzaSalerno

Avellino

Benevento

FoggiaManfredonia

BarlettaCampobassoFrosinone

PescaraL’AquilaChieti

TerniTeramo

Rieti

Pescara

Ancona

AscoliS.Bened.Tronto

Grosseto Giulianova

Firenze

Rimini

RavennaBologna

Forli’-Cesena

Modena

La Spezia

FerraraPiacenza

Venezia

Trieste

Cagliari

Sassari

Nuoro

Agrigento

Trapani

Crotone

Vibo Valenzia

Gallipoli

Caserta

ArezzoPisa

Livorno

Padova

Treviso

MantovaCremona

Brescia

Alessandria

Novara

Varese

Trento Udine

Empoli

Pistoia

Savona

Imperia

Vercelli Pavia

MonzaComo

Rovigo

MacerataAncona

R.Calabria

Forze di Polizia territorialiForze di Polizia territoriali

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La pianificazione dei servizi deve tendere alle

seguenti finalità che influenzano l’impiego e quindi

la consistenza della forza pubblica:

• l’incontro di calcio è un evento complesso e

dinamico, in continua trasformazione, che

ha inizio con la partenza dei tifosi ospiti dai

luoghi di origine e si conclude con il loro

rientro in sede;

Il governo delle manifestazioni in impianti sportiviIl governo delle manifestazioni in impianti sportivi

PrefettoPrefetto QuestoreQuestore

Mediazione Mediazione e dialogoe dialogo

Dialogo e Dialogo e organizzazioneorganizzazione

Definizione Definizione delldell’’approccio alla approccio alla

manifestazionemanifestazione

Gestione della manifestazione

Ufficiali ed Agenti di P.S.

Gestione della Gestione della manifestazionemanifestazione

Ufficiali ed Agenti di P.S.Ufficiali ed Agenti di P.S.

Appro

ccio

iniz

iale

del

le F

F.P.

Cooperazione

Dialogo

Comprensione

Conflittualità

Scontro

Evoluzione nel tempo della manifestazione

Prescrizione o divieto

La normalizzazione delle attività operative che

devono coniugarsi con la considerazione che

l’evento sportivo, anche se presenta particolari

connotazioni, è un mero spettacolo e, quindi,

occorre prediligere moduli operativi ordinari;

l’eccezionalità non deve costituire la regola

d’impiego della Forza Pubblica

La sintesi di tutta l’attività di pianificazione

trova, come è noto, il suo momento conclusivo

nell’ordinanza di servizio emessa dal questore ai

sensi dell’art. 37 del dpr 28 ottobre 1985, n. 782

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Il Governo delle manifestazioni in impianti sportiviIl Governo delle manifestazioni in impianti sportivi

Imprescindibile elemento per la pianificazione del dispositivo, è rappresentato dalle determinazioni dell’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive, frutto di valutazioni correlate ad una serie di elementi da cui discende l’attribuzione dell’indice di rischio:

• ubicazione dell’impianto in area urbana a destinazione specifica (es. fuori dal centro abitato);

• presenza di adeguati parcheggi (separatori per locali e ospiti);

• accessibilità all’impianto anche in termini di mobilità cittadina;

• disponibilità completa dello stadio da parte della società sportiva almeno 24 ore prima della gara;

• sistema di video-sorveglianza anche per partite in orari serali e notturne con possibilità di registrazione;

• presenza di sala GOS con visibilità diretta all’interno dell’impianti

• professionalità degli steward certificata;• informazione ai tifosi (attraverso idonea cartellonistica);• disponibilità di un sistema di vendita on line dei biglietti;• pianificazione documentata della sicurezza dell’evento

(piano generale–piano di mantenimento);• presenza di servizi accessori;• presenza di altre attività non sportive o immobili all’interno

dell’area riservata (es. polifunzionalità dell’impianto);• possesso della certificazione UEFA

• I precedenti storici sia in casa che fuori, con particolare riferimento agli ultimi 2 anni ;

• comportamento dei tifosi (rispetto delle regole, criticità lungo le vie di trasporto) ecc. ;

• La conflittualità tra le due tifoserie; • La mobilitazione di un numero di tifosi

maggiore rispetto alla capacità del settore loro riservato

• il valore sportivo del risultato;• l’eventuale predisposizioni di maxi schermi

o altro;• l’orario di svolgimento della gara (diurno o

serale);• la concomitanza con altri eventi (sportivi e

non);• ogni altra informazione proveniente dalle

Amministrazioni ed Enti in esso rappresentate

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Il Governo delle manifestazioni in impianti sportiviIl Governo delle manifestazioni in impianti sportivi

Tutti gli incontri sono ritenuti a rischio 1 per la intrinseca conflittualità determinata dalla consistente aggregazione di persone in contrapposizione sportiva. Tale rischio richiede però l’adozione delle normali misure organizzative e di sicurezza previste dall’attuale quadro normativo e regolamentare.

Se in fase istruttoria per la valutazione del livello di rischio emerge la concomitanza di più elementi tali da far ritenere che l’evento sportivo possa determinare riflessi negativi sulla vivibilità cittadina o che le misure organizzative o le condizioni strutturali dell’impianto non possano garantire in toto l’incolumità e la sicurezza degli spettatori, ovvero che la conflittualità tra le opposte tifoserie possa evolvere verso azioni di intolleranza, violenza o scontro, l’attribuzione del rischio si eleva determinando di conseguenza ed automaticamente delle concrete risposte da parte dei soggetti destinati a gestire l’evento a livello territoriale:

Rischio 2 Rischio 3 Rischio 4• comporta la sensibilizzazione delle misure organizzative previste con specifiche circolari dell’Ufficio Ordine Pubblico per le Autorità provinciali di Pubblica Sicurezza e delle Leghe per i Club.

• impone l’esigenza di rafforzare le misure organizzative e di sicurezza, prevedendo anche specifiche riunioni che potranno tenersi a cura dell’Ufficio Ordine Pubblico del Dipartimento della Pubblica Sicurezza e delle Leghe competenti con le rispettive diramazioni territoriali, anche congiuntamente.

• comporta la disputa dell’incontro in orario diurno e

• richiede l’invio da parte della F.I. G.C. di almeno 2 rappresentanti dell’Ufficio Indagini e da parte della Lega competente di idoneo numero di Commissari di Campo.

• comporta, oltre alla disputa della gara in orario diurno, l’esigenza di assumere particolari iniziative idonee a diminuire il livello di rischio della gara, tra cui:

• la disputa della gara “senza spettatori”

• il differimento dell’incontro in altra data

• la disputa della gara per i soli abbonati

• il divieto di vendita dei biglietti ai tifosi ospiti con prescrizione che la stessa avvenga solo nella provincia ospitante;

• la chiusura totale o parziale un settore dello stadio ritenuto a rischio;

• la sospensione della vendita dei tagliandi il giorno precedente la gara;

• la prescrizione di consentire l’acquisto di un solo tagliando per ciascun tifoso.

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La normativa di settore La normativa di settore

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D.L. n. 377 del

20.08.2001,

Convertito, con modificazioni,

in legge19.10.2001, nr. 377

Disposizioni urgenti per

contrastare i fenomeni di violenza in

occasione di competizioni

sportive

LEGGE 13.12.1989

nr. 401

Interventi nel settore del

giuoco e delle scommesse

clandestine e tutela della correttezza

nello svolgimento di manifestazioni

sportive

D.L. n. 28 del

24.02.2003,

Convertito, con modificazioni, in legge 24.04.03, nr. 88

Disposizioni urgenti per contrastare i fenomeni di violenza in occasione di competizioni sportive

Sintesi delle norme vigentiSintesi delle norme vigenti

DD.MM. 6.6.2005Pubbl. sulla G.U. 30.6.05

D.L. nr. 162del

17.8.2005,

Convertito, con modificazioni, in legge

17.10.2005, n. 210

Disposizioni urgenti per contrastare i

fenomeni di violenza in occasione di

competizioni sportive

Nuova disciplina della vendita e cessione dei biglietti

I sistemi di video-sorveglianza interna ed esterna dell’impianto sportivo

Modifica ed integrazione del DM 18 marzo 1996 in materia di sicurezza

strutturale degli impianti

D.M. 1.12.2005

Linee operative, attività strumentali

all'espletamento dei compiti, nonchè

organizzazione, modalità di funzionamento e

composizione dell'Osservatorio nazionale sulle

manifestazioni sportive

D.L. nr. 8 del

08.02.2007,

Convertito, con modificazioni, in legge 4

aprile 2007, N. 41

Misure urgenti per la prevenzione e la

repressione di fenomeni di

violenza connessi a competizioni

calcistiche, nonché norme a sostegno

della diffusione dello sport e della

partecipazione gratuita dei minori alle manifestazioni

sportive

D.M. 8.8.2007

Organizzazione e servizio degli steward negli impianti sportivi

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Legge 24 aprile 2003, nr. 88 come modificata dalla L. n. 41/07Legge 24 aprile 2003, nr. 88 come modificata dalla L. n. 41/07

Le norme previste dall’art. 1-quater della Legge 24 aprile 2003, nr. 88 - dall’inizio della stagione

calcistica 2007/2008 - sono estese agli impianti sportivi di capienza superiore alle 7.500 unità in

occasione di competizioni riguardanti il gioco del calcio.

Pertanto

• I titoli di accesso sono numerati;

• l'ingresso a deve avvenire attraverso varchi dotati di metal detector, finalizzati all'individuazione di

strumenti di delfesa e presidiati da personale appositamente incaricato, ed è subordinato alla

verifica elettronica della regolarità del titolo di accesso mediante l'utilizzo di apposite

apparecchiature.

• detti impianti devono essere dotati di strumenti che consentano la registrazione televisiva delle aree

riservate al pubblico sia all'interno dell'impianto che nelle sue immediate vicinanze .

• detti impianti devono essere dotati di mezzi di separazione che impediscano che i sostenitori delle

due squadre vengano in contatto tra loro o possano invadere il campo.

Tali disposizioni di cui ai commi sono attuate dalle società utilizzatrici degli impianti in accordo con i

proprietari degli stessi.

All'adeguamento degli impianti possono provvedere, senza nuovi o maggiori oneri a carico della

finanza pubblica, le società utilizzatrici degli impianti medesimi. In tale caso, qualora ai fini

dell'adeguamento dell'impianto alle prescrizioni occorrano particolari titoli abilitativi,

l'amministrazione competente al rilascio del titolo provvede entro quarantotto ore dalla proposizione

della relativa istanza, convoca entro lo stesso termine, ove necessario, una conferenza di servizi ai

sensi e per gli effetti dell'articolo 14 della legge 7 agosto 1990, n. 241, e successive modificazioni. La

conferenza si pronuncia entro le successive ventiquattro ore. In difetto di provvedimento espresso,

l'istanza di rilascio del titolo abilitativo si intende ad ogni effetto accolta

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Per urgenti e gravi necessità pubbliche connesse allo

svolgimento di manifestazioni sportive, il Prefetto, al fine di

tutelare l’ordine pubblico e la sicurezza pubblica, può

disporre, sentito il comitato provinciale per l’ordine e la

sicurezza pubblica integrato per la circostanza da

rappresentanti del Ministero per i beni e le attività culturali e

del CONI, il differimento dello svolgimento di

manifestazioni sportive ad altra data ritenuta idonea,

ovvero, in situazioni connotate dalla permanenza del periodo

di grave turbativa, il divieto dello svolgimento di

manifestazioni sportive per periodi ciascuno di durata

non superiore ai 30 giorni.

Art. 7 – bis della legge 401/89Art. 7 – bis della legge 401/89

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Fino all'attuazione degli interventi strutturali ed organizzativi richiesti per dare

esecuzione all'articolo 1-quater del decreto-legge 24 febbraio 2003, n. 28, convertito,

con modificazioni, dalla legge 24 aprile 2003, n. 88, e dei decreti ivi previsti, le

competizioni riguardanti il gioco del calcio, negli stadi non a norma, sono svolte «in

assenza di pubblico».

Le determinazioni in proposito sono assunte dal Prefetto competente per territorio,

in conformità alle indicazioni definite dall'Osservatorio nazionale sulle

manifestazioni sportive di cui all'articolo 1-octies del medesimo decreto-legge n. 28 del

2003.

Nuove disposizioni introdotte dalla Legge 4 aprile 2007, n. 41Nuove disposizioni introdotte dalla Legge 4 aprile 2007, n. 41

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L’Osservatorio Nazionale L’Osservatorio Nazionale

sulle Manifestazioni Sportive sulle Manifestazioni Sportive

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Opera nell’ambito del Dip.to della P.S. – Ufficio Ordine Pubblico, a seguito di accordo informale tra le

Amministrazioni interessate, e con il bene placet del Capo della Polizia a seguito dell’incendio di un treno

speciale di tifosi salernitani, il 23 maggio 1999;

La L. 17 ottobre 2005, n. 210 - che converte, con mod., il DL 17 agosto 2005, n.162 - introduce nel DL 24

febbraio 2003, n. 28 - conv., con mod., in L. 24 aprile 2003, n. 88 - l’art. 8-octies con cui si dispone l’istituzione

formale, presso il Ministero dell'interno, dell’Osservatorio al fine di favorire la migliore attuazione delle

disposizioni e delle misure in materia di prevenzione e contrasto della violenza in occasione di

manifestazioni sportive

CompitiCompiti effettuare il monitoraggio dei fenomeni di violenza e intolleranza commessi in occasione di manifestazioni

sportive e dello stato di sicurezza degli impianti sportivi;

esaminare le problematiche connesse alle manifestazioni in programma ed attribuire i livelli di rischio delle

manifestazioni medesime;

approvare le linee guida del regolamento d'uso per la sicurezza degli impianti sportivi;

promuovere iniziative coordinate per la prevenzione dei fenomeni di violenza e intolleranza in ambito

sportivo, anche in collaborazione con associazioni, rappresentanze di tifosi organizzati e club di sostenitori, enti

locali, enti statali e non statali;

definire le misure che possono essere adottate dalle società sportive per garantire il regolare svolgimento

delle manifestazioni sportive e la pubblica incolumità;

pubblicare un rapporto annuale sull'andamento dei fenomeni di violenza ed intolleranza in occasione di

manifestazioni sportive.

Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni SportiveOsservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive

GenesiGenesi

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Linee operative, le attività strumentali all’espletamento dei compiti, nonché Linee operative, le attività strumentali all’espletamento dei compiti, nonché l’organizzazione, le modalità di funzionamento e la composizione l’organizzazione, le modalità di funzionamento e la composizione dell’Osservatorio Nazionale sulle manifestazioni sportivedell’Osservatorio Nazionale sulle manifestazioni sportive (Decreto del Ministro dell’Interno di concerto con il Ministro dei Beni e delle Attività Culturali del 1 dicembre 2005) :

opera nell'ambito del Dipartimento della pubblica sicurezza, avvalendosi del Centro nazionale di

informazione sulle manifestazioni sportive

svolge i compiti indicati dall'art. 1-octies del citato DL 24/2/03, n. 28 conv., con mod., dalla L 24/04/03,

n. 88, come int. dall'art. 1 del DL 17/8/05, n. 162, conv., con mod., dalla L. 17/10/05, n. 210 quale

organo di consulenza tecnico amministrativa del Ministro dell'interno,

può essere chiamato a pronunciarsi, a richiesta dello stesso Ministro o del Capo della Polizia

Direttore generale della pubblica sicurezza, su ogni altra questione attinente alla prevenzione della

violenza in occasione di manifestazioni sportive

può essere altresì chiamato a pronunciarsi su richiesta delle altre amministrazioni , enti o

istituzioni rappresentati nell'Osservatorio stesso, quando si tratta di materie diverse da quelle

rientranti nelle competenze del Ministero dell'interno

Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni SportiveOsservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive

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PresidenteMinistero per le politiche giovanili e le attività sportiveCONI

FIGC

Lega Nazionale Prdelessionisti

Lega Nazionale Serie C

Lega Nazionale Dilettanti

Servizio Polizia Stradale

Servizio Polizia Ferroviaria

Direzione C.le Polizia Prevenzione

Ferrovie dello Stato S.p.A.

SIAE

Agenzia delle entrate

ANCI

Comando Generale Arma Carabinieri

Soggetti pubblici e privati interessati

Vigili del Fuoco

Ufficio Ordine Pubblico

Organo di coord.nto naz.le delle tifoserie organizzate dei club

prdelessionisti

ComposizioneComposizione.

Il presidente e i componenti dell'Osservatorio sono nominati con decreto del Ministro dell'interno , su

designazione delle Amministrazioni o altri organismi interessati, durano in carica quattro anni e possono essere

riconfermati. Per ciascun componente effettivo è nominato un supplente

Comando Generale Guardia di Finanza

Segretario (CNIMS)

Componenti con diritto di voto

Componenti integrativi

Possono essere invitati

Leggenda

Servizio Reparti Speciali

Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni SportiveOsservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive

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Compiti del PresidenteCompiti del Presidente (art. 3 del DM 1.12.05):

a) formare il calendario delle riunioni ed a determinare l’ordine del giorno;

b) convocare le riunioni dell’Osservatorio e dirigerne i lavori;

c) designare il vice-presidente tra i componenti dell’Osservatorio, delegato a sostituirlo in caso di assenza o

impedimento;

d) richiedere alle Amministrazioni o ad altri soggetti competenti, compresi quelli rappresentati

nell’Osservatorio, specifici accertamenti, anche attraverso sopralluoghi o perizie tecniche, presso

Enti o Società, senza oneri aggiuntivi a carico del bilancio dello Stato, al fine di acquisire elementi di

valutazione su specifiche problematiche;

e) costituire appositi gruppi di lavoro per l’apprdelondimento di specifiche tematiche anche indirettamente

connesse ai fenomeni di intolleranza, devianza e violenza in ambito sportivo.

E’ in facoltà del presidente sospendere il calendario delle sedute ordinarie o rinviarle in particolari periodi

dell’anno, ovvero in assenza di eventi sportivi di rilievo.

Le sedute dell’Osservatorio sono valide quando intervengano almeno i due terzi dei suoi componenti e le

deliberazioni sono adottate a maggioranza dei presenti.

Le determinazioni dell’Osservatorio di cui all’art. 1-octies, lettere c) ed e)*, del decreto legge 24 febbraio 2003,

n. 28, convertito con modificazioni dalla legge 24 aprile 2003, n. 88, come integrato dall’art. 1 del decreto legge

17 agosto 2005, n. 162, convertito con modificazioni dalla legge 17 ottobre 2005, n. 210, sono adottate a

maggioranza assoluta.

* c) Approva le linee guida del regolamento d’uso per la sicurezza degli impianti sportivi;

e) Definisce le misure che possono essere adottate dalle società sportive per garantire il regolare svolgimento delle manifestazioni sportive e la

pubblica incolumità;

Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni SportiveOsservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive

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Compiti del CNIMSCompiti del CNIMS (art. 3 del DM 1.12.05) :

a) cura l’istruttoria di tutte le questioni da sottoporre all’esame dell’Osservatorio;

b) redige e mette a disposizione dei componenti dell’Osservatorio prospetti informativi analitici

contenenti i dati necessari per le valutazioni da assumere;

c) fornisce assistenza nel corso delle riunioni dell’Osservatorio con proprio personale e la

strumentazione tecnico-logistica;

d) effettua studi e ricerche in specifici settori, anche in ambito internazionale, al fine di supportare

a livello informativo lo sviluppo, da parte dell’Osservatorio, delle iniziative, anche di natura

organizzativa, strumentali alla prevenzione dei fenomeni di violenza, intolleranza e devianza nelle

manifestazioni sportive;

e) predispone le bozze dei documenti in discussione ed i verbali delle riunioni e provvede a

documentare tutte le attività dell’Osservatorio;

f) raccoglie i dati statistici necessari per la redazione del rapporto annuale anche da parte delle

amministrazioni, enti, istituzioni ed aziende rappresentate in seno all’Osservatorio;

g) fornisce il supporto necessario per il costante aggiornamento del sito web dedicato alle attività

dell’Osservatorio.

per lo svolgimento delle attività di cui sopra ed in attuazione dell’art. 5), su disposizioni interne, il CNIMS provvede

alla diretta acquisizione dei dati dalle Autorità Provinciali di pubblica sicurezza e dagli Uffici centrali e

periferici del Dipartimento della pubblica sicurezza, nonché all’acquisizione dei dati e delle informazioni

elaborati dalle altre Amministrazioni dello Stato, Enti ed Istituzioni rappresentate in seno all’Osservatorio .

Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni SportiveOsservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive

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Ai sensi della lett. e) dell’art. 1, comma 3, del DM 6.6.05 sulla Videosorveglianza - l’Osservatorio Nazionale sulle

Manifestazioni Sportive definisce i protocolli di trasmissione delle immagini delle apparecchiature di ripresa

alla Sala Regia presso il Centro per la gestione della sicurezza delle manifestazioni sportive e da lì alle Sale

Operative della Questura e del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco

Ai sensi dell’art. 1 “Misure per la sicurezza degli impianti sportivi” del DL 8 febbraio 2007, n. 8 come conv., con mod,

dalla L. 4/4/07, n. 41 - Le determinazioni in proposito alla disputa degli incontri “in assenza di pubblico” negli

impianti “non a norma” sono assunte dal prefetto competente per territorio, in conformità alle indicazioni definite

dall'Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive.

In base al “Progetto Manganelli 2007”, L’Osservatorio è responsabile della:

- Area Messa in sicurezza degli stadi (uffici concorrenti: Ufficio Ordine Pubblico, CONI, FIGC, Lega

Prdelessionisti)

- Area Steward (uffici concorrenti: Ufficio per l’Amm.ne Gen.le del Dip.to PS, Ufficio Ordine Pubblico

- Area Comunicazione (uffici concorrenti: Ministero Sport, FIGC, Leghe Calcio, Ufficio Relazioni Esterne)

- Raccordo delle aree di intervento (uffici concorrenti: Ufficio Ordine Pubblico per l’Area Impiego FF.P., per il

Piano nazionale per la sicurezza degli eventi calcistici, per le relazioni internazionali e per il Sito web

dell’Osservatorio congiuntamente all’Uff. Relazioni Esterne; DCPP e la DAC per l’Area Tifoserie violente)

Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni SportiveOsservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive

Altri compitiAltri compiti

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determinazione nr. 2del 25 Gennaio 2007

• attribuzione dell’indice di rischio 3 all’incontro “Catania – Palermo”

•Invito alla Lega per far disputare la gara in altra

data

• invito al Prefetto di valutare la possibilità di

differire o vietare la disputa dell’incontro

determinazione nr. 2del 25 Gennaio 2007

• attribuzione dell’indice di rischio 3 all’incontro “Catania – Palermo”

•Invito alla Lega per far disputare la gara in altra

data

• invito al Prefetto di valutare la possibilità di

differire o vietare la disputa dell’incontro

determinazione nr. 3del 8 Febbraio 2007a seguito dei fatti di

“Catania”

•inizio gare ore 15.00

• classificazione degli stadi (a norma / non a

norma) per la conseguente

determinazione dei Prefetti a far disputare gli

incontri in stadi non a norma in “assenza di

pubblico”

determinazione nr. 3del 8 Febbraio 2007a seguito dei fatti di

“Catania”

•inizio gare ore 15.00

• classificazione degli stadi (a norma / non a

norma) per la conseguente

determinazione dei Prefetti a far disputare gli

incontri in stadi non a norma in “assenza di

pubblico”

determinazione nr. 6del 14 Febbraio 2007

• inizio gare valide per la Champions League e Coppa Uefa in orario

serale;

• rigetto delle richieste di riduzione della capienza degli stadi al di sotto dei

10.000 spettatori

Impiego rilevatori di metalli portatili

determinazione nr. 6del 14 Febbraio 2007

• inizio gare valide per la Champions League e Coppa Uefa in orario

serale;

• rigetto delle richieste di riduzione della capienza degli stadi al di sotto dei

10.000 spettatori

Impiego rilevatori di metalli portatili

determinazione nr. 7del 15 Febbraio 2007

• possibilità per Le Leghe competenti di

programmare in orario serale di un incontro scelto tra quelli non

ritenuti a rischio dall’Osservatorio

determinazione nr. 7del 15 Febbraio 2007

• possibilità per Le Leghe competenti di

programmare in orario serale di un incontro scelto tra quelli non

ritenuti a rischio dall’Osservatorio

determinazione nr. 12Dell’1 Marzo 2007

• costituzione gruppo di lavoro “striscioni”

• disposizione per l’acquisto dei biglietti

determinazione nr. 12Dell’1 Marzo 2007

• costituzione gruppo di lavoro “striscioni”

• disposizione per l’acquisto dei biglietti

determinazione nr. 14Dell’8 Marzo 2007

• divieto di introduzione in tutti gli impianti sportivi striscioni e

qualsiasi altro materiale ad essi assimilabile ”

determinazione nr. 14Dell’8 Marzo 2007

• divieto di introduzione in tutti gli impianti sportivi striscioni e

qualsiasi altro materiale ad essi assimilabile ”

determinazione nr. 15Dell’8 Marzo 2007

• costituzione gruppi di lavoro per:

- Parametri di rischio

- responsabilità oggettiva delle società

- vendita biglietti

determinazione nr. 15Dell’8 Marzo 2007

• costituzione gruppi di lavoro per:

- Parametri di rischio

- responsabilità oggettiva delle società

- vendita biglietti

determinazione nr. 17del 29 Marzo 2007

• vendita dei biglietti alle tifoserie ospiti

determinazione nr. 17del 29 Marzo 2007

• vendita dei biglietti alle tifoserie ospiti

Determinazioni di particolare rilievoDeterminazioni di particolare rilievo

determinazione nr. 32

del 14 Giugno 2007(reserved to police

operator)

• Nuovi parametri per l’attribuzione degli

indici di rischio

•Nuove misure da adottare in caso di

attribuzione di ciascun indice di rischio

determinazione nr. 32

del 14 Giugno 2007(reserved to police

operator)

• Nuovi parametri per l’attribuzione degli

indici di rischio

•Nuove misure da adottare in caso di

attribuzione di ciascun indice di rischio

determinazione nr. 37del 13 September 2007

•Definizione del cronoprogramma per la

selezione e la formazione degli steward e del personale

delle Forze dell’ordine

•Linee guida per la qualificazione degli istituti di selezione e formazione degli

steward

determinazione nr. 37del 13 September 2007

•Definizione del cronoprogramma per la

selezione e la formazione degli steward e del personale

delle Forze dell’ordine

•Linee guida per la qualificazione degli istituti di selezione e formazione degli

steward

Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni SportiveOsservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive

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Determinazione n. 14/2007 dell’8 marzo 2007: striscioniDeterminazione n. 14/2007 dell’8 marzo 2007: striscioni

È fatto divieto introdurre in tutti gli impianti sportivi striscioni e qualsiasi altro materiale ad essi assimilabile, compreso quello per le coreografie, se non

espressamente autorizzato. Sono altresì vietati i tamburi ed altri mezzi di diffusione sonora (es. megafono).

Procedura di presentazione della richiesta di autorizzazione:inoltro almeno 7 giorni prima dello svolgimento della gara, di apposita istanza.

Ruolo delle Società:La società valutati gli spazi disponibili a monte e a valle degli spalti (balaustre), con esclusione quindi di quelli tra gli spettatori, informerà, senza ritardo, della istanza pervenuta il Dirigente del G.O.S. ovvero, per gli stadi con capienza inferiore a 10.000 posti (dalla prossima stagione scesa a 7.500) l’Ufficio di Gabinetto del Questore.

Ruolo dei responsabili della sicurezza: il Dirigente del G.O.S. o l’Ufficio di Gabinetto del questore, acquisito anche per le vie brevi il parere delle Amministrazioni interessate (Vigili del Fuoco e, ove presente, Capo degli Steward), provvederanno, non oltre i 5 giorni prima dello svolgimento dell’incontro, a concedere il proprio “nulla osta”.

È fatto divieto introdurre in tutti gli impianti sportivi striscioni e qualsiasi altro materiale ad essi assimilabile, compreso quello per le coreografie, se non

espressamente autorizzato. Sono altresì vietati i tamburi ed altri mezzi di diffusione sonora (es. megafono).

Procedura di presentazione della richiesta di autorizzazione:inoltro almeno 7 giorni prima dello svolgimento della gara, di apposita istanza.

Ruolo delle Società:La società valutati gli spazi disponibili a monte e a valle degli spalti (balaustre), con esclusione quindi di quelli tra gli spettatori, informerà, senza ritardo, della istanza pervenuta il Dirigente del G.O.S. ovvero, per gli stadi con capienza inferiore a 10.000 posti (dalla prossima stagione scesa a 7.500) l’Ufficio di Gabinetto del Questore.

Ruolo dei responsabili della sicurezza: il Dirigente del G.O.S. o l’Ufficio di Gabinetto del questore, acquisito anche per le vie brevi il parere delle Amministrazioni interessate (Vigili del Fuoco e, ove presente, Capo degli Steward), provvederanno, non oltre i 5 giorni prima dello svolgimento dell’incontro, a concedere il proprio “nulla osta”.

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1. la società che ospita l’evento sportivo è responsabile dell’emissione, distribuzione, vendita e cessione dei titoli di accesso agli impianti ove tali gare si disputano;

2. in tutti gli stadi interessati ad incontri di calcio validi per i campionati nazionali di serie “A”, “B” e “C”, a prescindere dalla capienza, è vietata la vendita o cessione di titoli del settore ospiti sin dalle ore 19,00 del giorno antecedente la gara medesima;

3. la società che organizza l’evento sportivo deve garantire la prevendita dei tagliandi di accesso per i tifosi ospiti almeno 5 giorni prima dello svolgimento della gara, avendo cura di adottare tutti gli accorgimenti volti a rendere agevole l’acquisto dei biglietti da parte dei supporter (es. vendita on-line ovvero punti vendita nella città che origina la trasferta). La mancata predisposizione di misure finalizzate a dare attuazione alle precedenti “indicazioni”, sarà considerata alla stregua di una “carenza organizzativa” della società ai fini dell’attribuzione di un livello di rischio all’incontro.

4. Ricorrendone i presupposti, le Autorità Provinciali di Pubblica Sicurezza saranno invitate a valutare la sussistenza delle condizioni per l’adozione di provvedimenti restrittivi, non escluso il divieto/differimento della gara, ovvero il non inizio/sospensione della medesima;

1. la società che ospita l’evento sportivo è responsabile dell’emissione, distribuzione, vendita e cessione dei titoli di accesso agli impianti ove tali gare si disputano;

2. in tutti gli stadi interessati ad incontri di calcio validi per i campionati nazionali di serie “A”, “B” e “C”, a prescindere dalla capienza, è vietata la vendita o cessione di titoli del settore ospiti sin dalle ore 19,00 del giorno antecedente la gara medesima;

3. la società che organizza l’evento sportivo deve garantire la prevendita dei tagliandi di accesso per i tifosi ospiti almeno 5 giorni prima dello svolgimento della gara, avendo cura di adottare tutti gli accorgimenti volti a rendere agevole l’acquisto dei biglietti da parte dei supporter (es. vendita on-line ovvero punti vendita nella città che origina la trasferta). La mancata predisposizione di misure finalizzate a dare attuazione alle precedenti “indicazioni”, sarà considerata alla stregua di una “carenza organizzativa” della società ai fini dell’attribuzione di un livello di rischio all’incontro.

4. Ricorrendone i presupposti, le Autorità Provinciali di Pubblica Sicurezza saranno invitate a valutare la sussistenza delle condizioni per l’adozione di provvedimenti restrittivi, non escluso il divieto/differimento della gara, ovvero il non inizio/sospensione della medesima;

ESITO DEL GRUPPO DI LAVORO SULLA VENDITA DEI BIGLIETTI

Determinazione n. 17/2007 del 29 marzo 2007: bigliettiDeterminazione n. 17/2007 del 29 marzo 2007: biglietti

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Ticketing Ticketing

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Ticketing: L. nr. 88 del 24 aprile 2003Ticketing: L. nr. 88 del 24 aprile 2003

Obbligo da parte delle società utilizzatrici di impianti sportivi con capienza superiore alle 7.500 unità che ospitino

competizioni riguardanti il gioco del calcio, in accordo con i proprietari degli stessi, di assicurare:

- la numerazione dei titoli di accesso;

-  la verifica elettronica della regolarità del titolo di accesso mediante l'utilizzo di apposite apparecchiature..

Nuove disposizioni introdotte dalla Legge 4 aprile 2007, n. 41Nuove disposizioni introdotte dalla Legge 4 aprile 2007, n. 41

Legge 24 aprile 2003, nr. 88 come modificata dalla L. n. 41/07 Legge 24 aprile 2003, nr. 88 come modificata dalla L. n. 41/07

La richiesta di acquisto dei titoli di accesso agli impianti sportivi con capienza superiore a 7.500 posti è corredata dalla

presentazione di un valido documento di identità per ogni intestatario di ciascun titolo .

Il personale addetto agli impianti sportivi accerta la conformità dell'intestazione del titolo di accesso alla persona

fisica che lo esibisce, richiedendo la esibizione di un valido documento di identità, e negando l'ingresso in caso

di difformità, nonché a coloro che sono sprovvisti del documento.

È fatto divieto alle società sportive o concessionarie del servizio di vendita e controllo dei titoli di accesso di adibire a

tale servizio personale nei cui confronti il prefetto abbia irrogato la sanzione amministrativa di cui sopra.

è fatto divieto alle società organizzatrici di competizioni nazionali riguardanti il gioco del calcio di porre in vendita o

cedere, a qualsiasi titolo, direttamente od indirettamente, alla società sportiva cui appartiene la squadra ospitata, titoli

di accesso agli impianti sportivi ove tali competizioni si disputano, riservati ai sostenitori della stessa. è, altresì, fatto

divieto di porre in vendita o cedere, a qualsiasi titolo, alla stessa persona fisica o giuridica titoli di accesso in

numero superiore a quattro.

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E’ vietato alle società sportive corrispondere in qualsiasi forma, diretta o indiretta, a soggetti destinatari di

provvedimenti DASPO, prescrizioni ovvero a misure di prevenzione personali e patrimoniali ovvero a soggetti che

siano stati, comunque, condannati, anche con sentenza non definitiva, per reati commessi in occasione o a causa

di manifestazioni sportive, sovvenzioni, contributi e facilitazioni di qualsiasi natura, ivi inclusa l'erogazione a

prezzo agevolato o gratuito di biglietti e abbonamenti o titoli di viaggio. è parimenti vietato alle società

sportive corrispondere contributi, sovvenzioni, facilitazioni di qualsiasi genere ad associazioni di tifosi

comunque denominate, salvo quanto previsto nell’ambito della “iniziative per promuovere i valori dello sport”.

E’ fatto divieto alle società organizzatrici di competizioni riguardanti il gioco del calcio, responsabili della

emissione, distribuzione, vendita e cessione dei titoli di accesso, di emettere, vendere o distribuire titoli di

accesso a soggetti che siano stati destinatari di provvedimenti di DASPO ovvero a soggetti che siano stati,

comunque, condannati, anche con sentenza non definitiva, per reati commessi in occasione o a causa di

manifestazioni sportive.

Vendita e cessione dei titoli di accessoVendita e cessione dei titoli di accesso

Nuove disposizioni introdotte dalla Legge 4 aprile 2007, n. 41Nuove disposizioni introdotte dalla Legge 4 aprile 2007, n. 41

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Le società organizzatrici delle manifestazioni sportive sono tenute a rilasciare, anche in deroga al limite numerico di

cui all’articolo 1-quater, comma 7-bis, del decreto-legge 24 febbraio 2003, n. 28, convertito, con modificazioni, dalla

legge 24 aprile 2003, n. 88, introdotto dall’art. 1, comma 2, del presente decreto, biglietti gratuiti nominativi per

minori di anni quattordici accompagnati da un genitore o da un parente fino al quarto grado, nella misura massima

di un minore per ciascun adulto, per un numero di manifestazioni sportive non inferiore al 50 percento di quelle

organizzate nell’anno.

Le società sportive possono stipulare con associazioni legalmente riconosciute, aventi tra le finalità statutarie

la promozione e la divulgazione dei valori e dei princìpi della cultura sportiva, della non violenza e della

pacifica convivenza, come sanciti dalla Carta olimpica, contratti e convenzioni in forma scritta aventi ad

oggetto progetti di interesse comune per la realizzazione delle predette finalità, nonché per il sostegno di gemellaggi

con associazioni legalmente riconosciute dei sostenitori di altre società sportive aventi i medesimi fini statutari.

I contratti e le convenzioni stipulati con associazioni legalmente riconosciute che abbiano tra i propri

associati persone a cui è stato notificato il DASPO sono sospesi per la durata di tale divieto, salvo che

intervengano l’espulsione delle persone destinatarie del divieto e la pubblica dissociazione dell’associazione

dai comportamenti che lo hanno determinato

Vendita e cessione dei titoli di accessoVendita e cessione dei titoli di accesso

Nuove disposizioni introdotte dalla Legge 4 aprile 2007, n. 41Nuove disposizioni introdotte dalla Legge 4 aprile 2007, n. 41

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Le società organizzatrici di competizioni riguardanti il gioco del calcio devono assicurare che nei luoghi in cui sono

distribuiti o posti in vendita i titoli di accesso siano affisse apposite avvertenze per gli acquirenti, recanti, in modo leggibile,

il regolamento di utilizzo dell’impianto e che, con l’atto d’acquisto, il titolare si è impegnato a prendere visione ed a

rispettare tutti i punti dello stesso. Dovrà essere comunque evidenziato:

• che l’utilizzazione del titolo di acquisto comporta l’accettazione delle norme del regolamento;

• che il rispetto di tali norme è condizione indispensabile per l’accesso e la permanenza degli spettatori nell’impianto

sportivo;

• che l’accesso agli impianti sportivi può comportare la sottoposizione dell’interessato a controlli di

prevenzione e sicurezza sulla persona e nelle eventuali borse e contenitori al seguito, finalizzati

esclusivamente ad impedire l'introduzione nello stadio di oggetti o sostanze illecite, proibite o suscettibili

di indurre o provocare atti di violenza;

• che il trattamento dei dati personali è effettuato secondo le disposizioni del codice in materia di protezione dei dati

personali e del presente decreto, indicando il responsabile del trattamento.

Il numero dei titoli di accesso emessi e distribuiti non può essere superiore alla capienza di ciascun settore riservato al

pubblico, determinata dalla Commissione provinciale o locale di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo.

Fermi restando tali limiti di capienza, in occasione di competizioni ad alto rischio o quando si prevede un notevole

afflusso di tifosi, la capienza di ciascun settore e, di conseguenza, il numero di tagliandi di accesso emettibili per

ciascuno di essi, sono sottoposti alle decisioni, rispettivamente, delle competenti Autorità Provinciali di pubblica

sicurezza o dalle competenti Leghe Nazionali Professionisti o Dilettanti.

Emissione e distribuzione dei titoli di accessoEmissione e distribuzione dei titoli di accesso

Ticketing: Decreto Interministeriale del 6 giugno 2005Ticketing: Decreto Interministeriale del 6 giugno 2005

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L’emissione e la distribuzione dei titoli di accesso sono soggette alle seguenti condizioni e modalità:

• i titoli di accesso devono essere numerati e devono recare le generalità dell’utilizzatore, l’indicazione del posto

assegnato;

• negli impianti sportivi con capienza superiore alle 7.500 persone i titoli di accesso destinati al pubblico saranno

distinti da quelli rilasciati a titolo di omaggio o di accredito per il personale di servizio e per quello di supporto agli

spettatori;

• al fine di agevolare le operazioni di accoglienza, indirizzamento e controllo degli spettatori in fase di afflusso, i titoli

di accesso destinati al pubblico dovranno essere di colore diverso per ciascun settore dello stadio. Di colore

diverso dovranno essere, in ogni caso, quelli destinati ai sostenitori della squadra ospite;

• fatte salve le eventuali determinazioni del Questore, per motivi di ordine e sicurezza pubblica, le variazioni

di settore potranno essere effettuate solo da personale incaricato dalla società organizzatrice dell’evento,

il quale apporterà le necessarie modificazioni o integrazioni del titolo di accesso, anche mediante

timbratura appositamente vidimata, nel rispetto, comunque, della capienza del settore. Di tali variazioni

sarà compilata formale documentazione;

• i titoli di accesso per i sostenitori della squadra ospite dovranno essere di numero pari alla capienza del settore

ospiti e saranno emessi e distribuiti almeno cinque giorni prima della competizione cui si riferiscono, in maniera

tale da evitare qualsiasi promiscuità tra sostenitori delle due compagini che disputano l’incontro.

Emissione e distribuzione dei titoli di accessoEmissione e distribuzione dei titoli di accesso

Ticketing: Decreto Interministeriale del 6 giugno 2005Ticketing: Decreto Interministeriale del 6 giugno 2005

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Le società organizzatrici devono dotarsi di moderni sistemi di emissione, distribuzione e vendita dei titoli di

accesso in grado di:

• emettere, per ciascun settore, un numero di titoli di accesso non superiore al numero di posti a sedere

realmente disponibile in esso;

• registrare il numero di titoli di accesso emessi divisi per abbonamenti, giornalieri e “accrediti”;

• rendere disponibile, in tempo reale, tale dato alle autorità di pubblica sicurezza;

• avere disponibilità, in tempo reale, del numero totale, per settore e per tipologia

(abbonamenti/giornalieri/accrediti), dei titoli di accesso distribuiti e venduti o ceduti a titolo

gratuito da fornire, a richiesta, alle autorità di pubblica sicurezza;

• associare a ciascun biglietto emesso le generalità o ragione sociale del rivenditore o cedente;

• associare a ciascun biglietto venduto o ceduto le generalità dell’acquirente o cessionario memorizzando i

dati in modo sicuro e protetto.

Per tali attività e, particolarmente, per quelle relative all’associazione a ciascun titolo di accesso delle generalità

dell’acquirente o utente, le società organizzatrici o loro delegati per la specifica attività, sono tenuti:

• ad individuare il titolare o responsabile del trattamento dei dati personali, i cui dati devono essere riportati

in modo leggibile sul titolo di accesso;

• ad osservare le disposizioni del codice in materia di protezione dei dati personali e di quelle ivi richiamate;

• ad assicurare l’immediata disponibilità dei dati da parte dell’autorità giudiziaria o di pubblica

sicurezza ed ufficiali di pubblica sicurezza o di polizia giudiziaria espressamente designati.

Obblighi delle società organizzatrici dell’eventoObblighi delle società organizzatrici dell’evento

Ticketing: Decreto Interministeriale del 6 giugno 2005Ticketing: Decreto Interministeriale del 6 giugno 2005

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Ciascun titolo di accesso dovrà chiaramente indicare:

• la società organizzatrice responsabile della emissione e

della distribuzione;

• il nome e l’ubicazione dell’impianto sportivo a cui si

autorizza l’ingresso;

• la competizione e la partita o le partite di calcio per cui è

valido, ovvero il periodo di validità (stagione calcistica -

singolo incontro);

• il numero progressivo di rilascio;

• la lettera o il numero del varco di accesso all’impianto

sportivo attraverso il quale il titolare dovrà fare ingresso per

raggiungere gli spalti;

• il settore ed il numero della fila e del posto a sedere che il

possessore del titolo di accesso sarà tenuto ad occupare

sugli spalti.

Ciascun titolo di accesso dovrà riportare stampato, con tecniche

anticontraffazione, un codice realizzato con caratteri riconoscibili

otticamente ed un codice bi-dimensionale, o altro sistema

leggibile tramite lettori di prossimità, ove siano registrati, oltre alle

informazioni di cui sopra, anche, in maniera sicura e protetta,

ovvero firmate digitalmente e cifrate, l’identità del titolare (nome,

cognome, data e luogo di nascita, residenza), nonché gli estremi

del ricevitore o cedente (denominazione, ragione sociale, sede

legale); tali dati, relativi ai soli titoli di accesso effettivamente

venduti o ceduti, dovranno essere trasferibili automaticamente ad

una banca dati accessibile al sistema di controllo degli accessi.

Caratteristiche del titolo e tecniche Caratteristiche del titolo e tecniche anticontraffazioneanticontraffazione

Per lo svolgimento di trattazione dei dati sensibili, tali

attività, i dati sono raccolti e trattati dalla società

organizzatrice o da altro organismo delegato alle

specifiche attività, i cui dati devono essere riportati in

modo leggibile, anche a distanza, su appositi cartelli

applicati in prossimità dei varchi controllati. I titolari ed i

responsabili del trattamento sono tenuti a:• osservare le disposizioni del codice in materia di

protezione dei dati personali e di quelle ivi

richiamate;• ad assicurare l’immediata disponibilità dei dati

da parte dell’autorità giudiziaria o di pubblica

sicurezza ed ufficiali di pubblica sicurezza o di

polizia giudiziaria espressamente designati.

Essi sono altresì tenuti alla immediata

comunicazione agli organi di cui sopra, delle

eventuali variazioni di settore o titolarità del biglietto

autorizzate.

Le società organizzatrici o loro delegati per la specifica

attività non possono effettuare connessioni dei dati

personali oltre a quelle espressamente previste dal

presente decreto.

Fatti salvi i trattamenti per finalità di pubblica

sicurezza o giudiziaria, i dati personali raccolti sono

cancellati trascorsi sette giorni dalla data dell’evento

calcistico cui si riferiscono.

Trattazione dei dati personaliTrattazione dei dati personali

Ticketing: Decreto Interministeriale del 6 giugno 2005Ticketing: Decreto Interministeriale del 6 giugno 2005

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I titoli di accesso recanti la dicitura “V.I.P.”, rilasciati in

numero non superiore alla capienza del settore

comunemente denominato “Tribuna V.I.P.” daranno

accesso al solo settore “Tribuna V.I.P.’” con ingresso da un

unico varco riservato e distinto. Ai titolari di tessere speciali

per l’ingresso allo stadio emesse a vario titolo, all’inizio di

ciascuna stagione, da enti competenti (CONI, Federazioni

Sportive) dovrà essere rilasciato obbligatoriamente un

biglietto o un accredito che indichi il posto da occupare,

sempre nel rispetto della capienza dell’impianto e del

settore. I possessori di tali titoli di accesso sono comunque

soggetti allo stesso regolamento d’uso e d’esercizio

dell’impianto destinato al resto degli spettatori.

Al personale di servizio all’interno dell’impianto, indicato

nelle apposite liste, compilate dalla società organizzatrice

almeno un giorno prima dell’evento, deve essere rilasciato

uno specifico titolo di accesso contenente il nominativo del

titolare, le mansioni svolte, le aree dell’impianto cui dà

accesso e la validità temporale. I titoli rilasciati per più gare

dovranno contenere anche la fotografia del titolare.

Titoli per VIP, steward ed altro personale Titoli per VIP, steward ed altro personale in servizio all’interno dell’impiantoin servizio all’interno dell’impianto

Divieto di vendita dei bigliettiDivieto di vendita dei biglietti

Dalle ore 19,00 del giorno precedente lo svolgimento degli

incontri è vietata la vendita o cessione dei titoli di accesso

al settore ospiti e, in ogni caso, nel giorno di svolgimento di

qualsiasi competizione calcistica è vietata la vendita diretta

dei biglietti nell’aera di servizio esterna dell’impianto

sportivo.

Le società organizzatrici, in relazione allo spazio

disponibile, dovranno posizionare all’esterno dell’intero

perimetro dell’impianto sportivo una recinzione, anche

temporanea, lungo la quale predisporre adeguati servizi per

una prima verifica del possesso, da parte del pubblico, di

regolare titolo di accesso allo stadio, nonché per indirizzare

lo spettatore al varco di accesso al settore assegnato.

Il possesso del titolo di ingresso valido, con l’indicazione

corretta dei dati personali, costituirà requisito indispensabile

per l’accesso degli spettatori all’area di servizio esterna,

definita dal decreto del Ministro dell’interno 18 marzo 1996

e successive modificazioni ed integrazioni, nonché per la

permanenza nella zona spettatori e nello spazio riservato

agli spettatori indicato nel titolo stesso.

Ticketing: Decreto Interministeriale del 6 giugno 2005Ticketing: Decreto Interministeriale del 6 giugno 2005

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Video-sorveglianza Video-sorveglianza

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Legge n. 88 del 24 aprile 2005Legge n. 88 del 24 aprile 2005

Gli impianti sportivi ove si disputano incontri di calcio aventi capienza superiore a 7.500 posti, devono essere dotati di

strumenti che consentano la registrazione televisiva dell'area riservata al pubblico sia all'interno che nelle sue

immediate vicinanze (art. 1-quater, comma 3).

Tali disposizioni sono attuate dalle società utilizzatrici di detti impianti in accordo con i proprietari degli stessi.

Art.18 - Dispositivi di controllo degli spettatoriArt.18 - Dispositivi di controllo degli spettatori

Negli impianti con capienza superiore a 7.500 spettatori all’aperto e 4.000 al chiuso, in occasione di manifestazioni

sportive, deve essere previsto un impianto televisivo a circuito chiuso che consenta, da un locale appositamente

predisposto e presidiato, l’osservazione della zona spettatori e dell’area di servizio annessa all’impianto e dei relativi

accessi, con registrazione delle relative immagini. Detto locale deve essere posizionato in una zona dell’impianto

sportivo da cui sia possibile avere una visione complessiva, totale e diretta della zona di attività sportiva e della zona

spettatori.

Il Prefetto ha la facoltà di imporre l'adozione dei dispositivi di cui sopra in tutti gli impianti in cui ne ravvisi la

necessità, sentito il parere della Commissione Provinciale di Vigilanza sui locali di pubblico spettacolo.

L’impianto di videosorveglianza deve essere conforme alle disposizioni del decreto del Ministro dell’Interno, di concerto

con i Ministri per i Beni e le Attività Culturali e dell’Innovazione e Tecnologie, adottato in data 6 giugno 2005 in

attuazione dell’articolo 1-quater, comma 6, del decreto legge 24 febbraio 2003, n. 28, convertito dalla legge 24 aprile

2003, n. 88.

Videosorveglianza: Decreto Ministeriale del 18.03.96 Videosorveglianza: Decreto Ministeriale del 18.03.96 come mod. dal D.M. 6 giugno 2005come mod. dal D.M. 6 giugno 2005

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Gli impianti nei quali si svolgono competizioni riguardanti il gioco del calcio, aventi una capienza superiore a

7.500 spettatori, devono essere muniti di sistemi di ripresa e registrazione televisiva a circuito chiuso delle

aree riservate al pubblico, sia all’interno dell’impianto che nelle sue immediate vicinanze . Essi dovranno

prevedere la dotazione di:

• sistemi di alimentazione sussidiaria di tutti i dispositivi installati, per il caso di interruzione della corrente

di rete;

• un apparato di regia delle riprese collocato nell’ambito di una sala di controllo appositamente

predisposta e presidiata, ubicata e realizzata in modo tale da garantire la visuale completa dell’interno

dell’impianto sportivo al fine di assicurare la verifica costante delle condizioni generali di sicurezza e di

utilizzo dell’impianto stesso e, in caso di necessità, l’ottimale gestione delle emergenze. La sala dovrà

avere capienza adeguata per ospitare oltre all’apparato di regia ed al personale tecnico adibito, i

componenti del “Centro per la gestione della sicurezza delle manifestazioni sportive”;

• apparecchi di ripresa (telecamere ottiche, ovvero digitali) per la video-sorveglianza del pubblico nelle fasi

di afflusso, permanenza e deflusso dell’impianto, protetti dai rischi di danneggiamento o manomissione,

in numero tale da riprendere agevolmente tutti i varchi di accesso e deflusso, tutti i settori riservati al

pubblico, esclusi i locali igienici, nonché le aree interne comunque accessibili al pubblico e quelle

esterne destinate alle operazioni di prefiltraggio; tali apparecchi dovranno essere integrati con sistemi

fotografici digitali;

• impianto di illuminazione in grado di assicurare, oltre alla piena ed efficace visibilità dell’area di gioco,

l’illuminazione adeguata della zona spettatori e delle aree, anche esterne, interessate al transito o

stazionamento del pubblico.

Dotazioni minime del sistema di video-sorveglianzaDotazioni minime del sistema di video-sorveglianza

Videosorveglianza: Decreto Interministeriale del 6 giugno 2005Videosorveglianza: Decreto Interministeriale del 6 giugno 2005

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• tre videoregistratori Super VHS, ovvero tre masterizzatori/riproduttori DVCAM, uno per la

registrazione/riproduzione delle immagini riprese all’esterno dello stadio, uno per quelle riprese al suo interno ed

uno di riserva;• un numero di monitor sufficiente a visualizzare contemporaneamente le riprese di tutte le telecamere in funzione,

più un monitor per ogni operatore del Centro;• sistemi di controllo e di manovra delle telecamere e degli apparati di registrazione/riproduzione;• postazioni di lavoro complete di personal computer per i componenti del Centro;• due stampanti termiche;• apparecchiature per la trasmissione delle immagini alle Sale Operative della Questura e del Comando

Provinciale dei Vigili del Fuoco;• canali radio, linee telefoniche e personal computer connessi ad internet in numero sufficiente a soddisfare le

esigenze di comunicazione, anche contemporanea, di tutte le Amministrazioni, Enti, Aziende ed altri soggetti

rappresentati nel Gruppo Operativo di Sicurezza di cui all’art. 19-ter del decreto del Ministro dell’interno 18 marzo

1996.

Dotazioni minime delle apparecchiature di ripresaDotazioni minime delle apparecchiature di ripresa• consentire il movimento orizzontale e verticale e la variazione dell’angolo di ripresa, con sistema di comando della

sala regia;• assicurare una risoluzione delle immagini, all’ingrandimento massimo, equivalente ad almeno 1024 x 768 pixel per i

dispositivi di cattura fotografica e di 768 x 576 pixel o, se in formato digitale, a 720 x 756 pixel per i dispositivi di

ripresa televisiva;• avere un CCD non inferiore a ½” e ottiche di focale non inferiori a 75 mm, con possibilità di ingrandimento ottico di

almeno 5 x ;• avere luminosità sufficiente ad assicurare la riconoscibilità dei tratti somatici di ogni singolo spettatore, anche in

orario notturno ed anche a fotogramma singolo,• avere protocolli di trasmissione delle immagini conformi a quelli definiti dall’Osservatorio Nazionale sulle

Manifestazioni Sportive.

Videosorveglianza: Decreto Interministeriale del 6 giugno 2005Videosorveglianza: Decreto Interministeriale del 6 giugno 2005

Dotazioni minime dell’apparato di regiaDotazioni minime dell’apparato di regia

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Le realizzazioni dell’illuminazione dell’impianto, dell’adozione di sistemi di alimentazione elettrica

sussidiaria e della disponibilità di una sala controllo, costituiscono elementi essenziali per il rilascio della

licenza di agibilità (ex art. 68 TULPS).

Le ulteriori realizzazioni costituiscono prescrizioni ai fini della utilizzazione dell’impianto, di capienza superiore a

7.500 spettatori, per lo svolgimento di competizioni agonistiche riguardanti il gioco del calcio e possono costituire,

anche in parte, prescrizioni ai fini dell’utilizzazione del medesimo impianto per altri spettacoli o trattenimenti.

Nell’ambito delle attribuzioni della Commissione provinciale di vigilanza di cui all’articolo 142 del

“Regolamento per l’esecuzione del TILPS”, il Questore o il suo delegato si esprime specificamente sulla

adeguatezza e funzionalità delle realizzazioni inerenti al sistema di video-ripresa e registrazione

Fasce orarie delle registrazioni Fasce orarie delle registrazioni La registrazione delle immagini e dell’audio complessivo dell’evento calcistico è obbligatoria dall’apertura fino

alla chiusura dell’impianto sportivo ed in occasione dell’eventuale accesso di persone per la preparazione

di coreografie.

Tempi di custodia delle registrazioniTempi di custodia delle registrazioniLe società organizzatrici dell’evento calcistico assicurano la conservazione dei dati e dei supporti di registrazione

fino a sette giorni, adottando le misure di sicurezza prescritte.

Le stesse sono tenute a porre i supporti e i relativi dati a disposizione delle Autorità Giudiziaria e di

pubblica sicurezza, ovvero degli ufficiali di pubblica sicurezza o di polizia giudiziaria espressamente

designati.

I dati non utilizzati a norma del comma precedente sono cancellati trascorsi i sette giorni.

Videosorvegliaza: Decreto Interministeriale del 6 giugno 2005Videosorvegliaza: Decreto Interministeriale del 6 giugno 2005

Approvazione ed uso dei sistemi di ripresaApprovazione ed uso dei sistemi di ripresa

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Accessibilità alle immagini: limitiAccessibilità alle immagini: limitiIl delegato delle Leghe Nazionali Prdelessionisti o Dilettanti può accedere alle immagini registrate dal sistema di

video-vigilanza esclusivamente per scopi di giustizia sportiva e può chiederne copia, per estratto, nel rispetto

del codice in materia di protezione dei dati personali.

InformazioneInformazioneNei luoghi oggetto di vigilanza è obbligatoria l’affissione, in punti e con modalità ben visibili, di un avviso

conforme al modello allegato al provvedimento del Garante per la protezione dei dati personali del 29 aprile 2004,

sulla videosorveglianza, formulato, se possibile, anche in lingua straniera.

Disposizioni di coordinamentoDisposizioni di coordinamentoPer gli impianti sportivi diversi da quelli nei quali si svolgono competizioni riguardanti il gioco del calcio, aventi una

capienza superiore a 7.500 spettatori si applicano le disposizioni dell’articolo 18 del decreto del Ministro

dell’Interno 18 marzo 1996.

Il Prefetto potrà valutare, in sede di comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, la possibilità

di utilizzare, ovvero implementare, anche i sistemi di video - sorveglianza cittadina per il controllo degli

spettatori di competizioni calcistiche in occasione del loro arrivo presso le stazioni ferroviarie e durante il

loro transito in ambito urbano.

Videosorveglianza: Decreto Interministeriale del 6 giugno 2005Videosorveglianza: Decreto Interministeriale del 6 giugno 2005

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Sala OP Segreteria Dipartimento P.S.

Monitor presso la Sala Operativa

Questura

Ufficio Capo Gabinetto

Ufficio del Questore

Collegamento in fibra

o Ponte radio ottico

VPN/IPRete LAN interna

Telecamere interno stadio

Telecamere stadio Monitor pressoCentro per la gestione della sicurezza delle

manifestazioni sportive

Telecamere esterno stadio

Sistema di videosorveglianzaSistema di videosorveglianza

Protocolli di trasmissione delle immagini delle apparecchiature di ripresa Protocolli di trasmissione delle immagini delle apparecchiature di ripresa stabiliti dall’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive stabiliti dall’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive

ai sensi della lett. e) dell’art. 1, comma 3, del DM 6.6.05 - Videosorveglianza -ai sensi della lett. e) dell’art. 1, comma 3, del DM 6.6.05 - Videosorveglianza -

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Sicurezza Impianti Sicurezza Impianti

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Campo di applicazioneCampo di applicazione

Sono soggetti alle presenti disposizioni i complessi e gli impianti sportivi

di nuova costruzione e quelli esistenti, già adibiti a tale uso anche se

inseriti in complessi non sportivi, nei quali si intendono realizzare

variazioni distributive e/o funzionali, eccetto gli interventi di

manutenzione ordinaria (…)

I suddetti complessi o impianti sportivi, nel seguito denominati

impianti sportivi, devono essere conformi oltre che alle presenti

disposizioni anche ai regolamenti del C.O.N.I. e delle Federazioni

Sportive Nazionali e Internazionali (…)

Sicurezza Impianti: Decreto Ministeriale del 18.03.96 Sicurezza Impianti: Decreto Ministeriale del 18.03.96 come mod. dal D.M. 6 giugno 2005come mod. dal D.M. 6 giugno 2005

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DefinizioniDefinizioniImpianto sportivo: insieme di uno o più spazi di attività sportiva dello stesso tipo o di tipo diverso, che hanno in

comune i relativi spazi e servizi accessori, preposto allo svolgimento di manifestazioni sportive. L'impianto sportivo

comprende: a) lo spazio o gli spazi di attività sportiva; b) la zona spettatori; c) eventuali spazi e servizi accessori; d)

eventuali spazi e servizi di supporto.

Complesso sportivo multifunzionale: complesso sportivo comprendente spazi destinati ad altre attività, diverse da

quella sportiva, caratterizzato da organicità funzionale, strutturale ed impiantistica;

Spazio di attività sportiva: spazio conformato in modo da consentire la pratica di una o più attività sportive; nel

primo caso lo spazio è definito monovalente, nel secondo polivalente; più spazi di attività sportiva contigui

costituiscono uno spazio sportivo polifunzionale.

Zona spettatori: zona riservata al pubblico che comprende lo spazio riservato agli spettatori, i servizi di supporto ad

essi dedicati, gli eventuali spazi e servizi accessori con i relativi percorsi.

Spazio riservato agli spettatori: spazio riservato al pubblico per assistere alla manifestazione sportiva;.

Spazi e servizi accessori: spazi e servizi, non strettamente funzionali, accessibili al pubblico o dallo stesso fruibili.

Spazi e servizi di supporto: spazi e servizi direttamente funzionali all'attività sportiva o alla presenza di pubblico.

Spazi e servizi accessori: spazi e servizi, non strettamente funzionali, accessibili al pubblico o dallo stesso fruibili.

Area di servizio annessa: area di pertinenza dell'impianto o complesso sportivo recintata per controllarne gli

accessi;

Area di servizio esterna: area pubblica o aperta al pubblico, che può essere annessa, anche temporaneamente,

all’impianto o complesso sportivo mediante recinzione fissa o mobile.

Zona esterna: area pubblica circostante o prossima all'impianto o complesso sportivo che consente l'avvicinamento

allo stesso, e lo stazionamento di servizi pubblici o privati;

Spazi di soccorso: spazi raggiungibili dai mezzi di soccorso e riservati alla loro sosta e manovra.

Via d'uscita: percorso senza ostacoli al deflusso che conduce dall'uscita dello spazio riservato agli spettatori e dallo

spazio di attività sportiva, all'area di servizio annessa o all'area di servizio esterna. (…)

Percorso di smistamento: percorso che permette la mobilità degli spettatori all'internodello spazio loro riservato

Capienza: massimo affollamento ipotizzabile.

Sicurezza Impianti: Decreto Ministeriale del 18.03.96 Sicurezza Impianti: Decreto Ministeriale del 18.03.96 come mod. dal D.M. 6 giugno 2005come mod. dal D.M. 6 giugno 2005

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Norme di procedura per la costruzione o modificazione di impianti sportiviNorme di procedura per la costruzione o modificazione di impianti sportivi Chi intende

costruire un impianto destinato ad attività sportiva con presenza di spettatori in numero superiore a 100, ovvero in

tutti i casi di variazione delle caratteristiche distruttive e funzionali dell'impianto o quando si verifichino sinistri

che interessino le strutture e/o gli impianti, deve presentare domanda di autorizzazione al Comune (…).

Per ottenere l’agibilità dell’impianto, il Comune sottopone il progetto alla Commissione Provinciale di Vigilanza,

la quale redige apposito verbale con motivato parere circa la conformità dell'impianto alle norme vigenti. Il verbale di

cui innanzi deve essere allegato ai documenti che a lavori ultimati il richiedente è tenuto a presentare al Comune per

la domanda di visita di constatazione, unitamente alla certificazione di idoneità statica ed impiantistica, nonché agli

adempimenti ai fini della prevenzione incendi.

La Commissione Provinciale di Vigilanza esegue la visita di constatazione e redige apposito verbale

esprimendo il proprio parere che viene trasmesso al Sindaco ai fini del rilascio della licenza di agibilità.

Alla Commissione di Vigilanza deve essere aggregato, a titolo consultivo, un rappresentante del C.O.N.I. dal

medesimo designato.

UbicazioneUbicazioneL'ubicazione dell'impianto o del complesso sportivo deve essere tale da consentire l'avvicinamento e la manovra dei

mezzi di soccorso e la possibilità di sfollamento verso aree adiacenti. L'area per la realizzazione di un impianto, deve

essere scelta in modo che la zona esterna garantisca, ai fini della sicurezza, il rapido sfollamento. A tal fine eventuali

parcheggi e le zone di concentrazione dei mezzi pubblici devono essere situati in posizione tale da non costituire

ostacolo al deflusso.

Sicurezza Impianti: Decreto Ministeriale del 18.03.96 Sicurezza Impianti: Decreto Ministeriale del 18.03.96 come mod. dal D.M. 6 giugno 2005come mod. dal D.M. 6 giugno 2005

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Area di servizio annessa all'impiantoArea di servizio annessa all'impianto Tutti gli impianti di capienza superiore a 2.000 spettatori devono avere un'area di servizio annessa all'impianto costituita

da spazi scoperti delimitati in modo da risultare liberi da ostacoli al deflusso, di superficie tale da poter garantire una

densità di affollamento di 2 persone a metro quadrato.

La delimitazione dell’area di servizio deve essere distanziata almeno 6,00 metri dal perimetro dell’impianto e tale

da consentire agevolmente il deflusso in sicurezza, nonché avere varchi di larghezza equivalente a quella delle uscite

dall’impianto tenuto conto delle diverse capacità di deflusso tra le uscite sulla delimitazione esterna e quelle dallo stesso

impianto; per le caratteristiche tecniche di tale delimitazione, si rimanda alla norma UNI 10121 EN o equivalenti; tutti i

varchi devono essere mantenuti sgombri da ostacoli al regolare deflusso del pubblico. La disponibilità di tale area

durante l'uso per le manifestazioni dovrà risultare da apposito atto legalmente valido.

Spazi riservati agli spettatori ed all’attività sportivaSpazi riservati agli spettatori ed all’attività sportivaLa capienza dello spazio riservato agli spettatori è data dalla somma dei posti a sedere; il numero dei posti a sedere è

dato dal numero totale degli elementi di seduta con soluzione di continuità, così come definito dalla norma UNI 9931,

oppure dallo sviluppo lineare in metri dei gradoni o delle panche diviso 0,48. Tutti i posti a sedere devono essere

chiaramente individuati e numerati e devono rispondere alle norme UNI 9931 e 9939.

Per le determinazioni della capienza non si deve tener conto degli spazi destinati ai percorsi di smistamento degli

spettatori, che dovranno essere mantenuti liberi durante le manifestazioni.

Deve essere sempre garantita per ogni spettatore la visibilità dell'area destinata all'attività sportiva

Lo spazio di attività sportiva deve essere collegato agli spogliatoi ed all'esterno dell'area di servizio dell'impianto con

percorsi separati da quelli degli spettatori.

Lo spazio riservato agli spettatori deve essere delimitato rispetto a quello dell'attività sportiva in conformità ai

regolamenti del C.O.N.I. e delle Federazioni Sportive Nazionali e conforme alla norma UNI 10121; queste delimitazioni

devono avere almeno due varchi di larghezza minima di 2,40 m, per ogni settore muniti di serramenti che in caso di

necessità possano essere aperti su disposizione dell'autorità' di pubblica sicurezza verso la zona attività sportiva.

Sicurezza Impianti: Decreto Ministeriale del 18.03.96 Sicurezza Impianti: Decreto Ministeriale del 18.03.96 come mod. dal D.M. 6 giugno 2005come mod. dal D.M. 6 giugno 2005

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Sistemi di separazione tra zona spettatori e zona attività sportivaSistemi di separazione tra zona spettatori e zona attività sportiva La separazione tra la zona spettatori e la zona attività sportiva è realizzata dalle società utilizzatrici dell’impianto, in

accordo con i proprietari dello stesso, attraverso almeno uno dei seguenti elementi di separazione :

• parapetto di altezza pari a metri 1,10, misurata dal piano di imposta,

• fossato, con pareti e fondo a superficie piana, di prdelondità non minore di 2,50 metri rispetto al piano di calpestio del

pubblico e larghezza non minore di 2,50 metri. Il fossato deve essere protetto verso la zona spettatori e verso lo

spazio di attività sportiva da idonei parapetti aventi altezza non minore di 1,10 metri misurata dal piano di

calpestio;

• dislivello di altezza pari ad 1 metro, tra il piano di calpestio degli spettatori e lo spazio di attività sportiva. La parte

superiore del dislivello deve essere protetta da un parapetto di altezza pari a 1,10 metri, misurata dal piano di

riferimento e di caratteristiche conformi alla norma UNI 10121 – 2 o equivalenti.

I parapetti devono essere realizzato in materiale incombustibile e di caratteristiche conformi alla norma UNI 10121–2 o

equivalenti. Possono essere muniti di separatori realizzati in materiale incombustibile, idoneo a consentire la visione della

zona di attività sportiva, in grado di elevare, mediante guide o altri accorgimenti costruttivi, la separazione fino ad

un’altezza complessiva pari a metri 2,20, misurata dal piano di imposta.

L’elevazione dei separatori è stabilita di volta in volta dal Questore, nell’ambito della valutazione dei rischi

connessi allo svolgimento della manifestazione sportiva, sentito il Gruppo Operativo Sicurezza - GOS .

In relazione a specifiche esigenze, nell’ambito della valutazione dei rischi connessi allo svolgimento delle

manifestazioni sportive, rilevato dal Questore della provincia, può essere disposta la realizzazione di tutti gli

elementi di separazione, ovvero di ulteriori misure di sicurezza.

In aggiunta a quanto già previsto può essere disposta la perimetrazione della zona di attività sportiva mediante

steward, in ragione di venti unità ogni diecimila spettatori e comunque non meno di trenta unità. Detto personale

deve tenere sotto costante osservazione la zona riservata agli spettatori.

Sicurezza Impianti: Decreto Ministeriale del 18.03.96 Sicurezza Impianti: Decreto Ministeriale del 18.03.96 come mod. dal D.M. 6 giugno 2005come mod. dal D.M. 6 giugno 2005

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SettoriAl fine di realizzare la separazione tra i sostenitori delle due squadre, gli impianti devono avere lo spazio

riservato agli spettatori suddiviso in settori, di cui uno appositamente dedicato agli ospiti, con

ingressi, vie di uscita ed aree di parcheggio indipendenti e separate. La capienza di ciascun settore

non può essere superiore a 10.000 spettatori.

Per ciascun settore devono essere permanentemente realizzati sistemi di separazione idonei a:

• impedire che i sostenitori delle due compagini in gara vengano in contatto tra loro e che gli

spettatori si spostino da un settore all’altro, mediante l’istallazione permanente di elementi di

separazione in materiale incombustibile e di caratteristiche conformi alla norma UNI 10121 – 2 o

equivalenti

• permettere, ove necessario, la realizzazione di una divisione all’interno di uno stesso settore , tra

gruppi di spettatori, fermo restando il rispetto delle disposizioni relative al sistema delle vie d’uscita,

mediante sistemi di separazione modulabili in funzione delle caratteristiche degli spettatori presenti nei

settori ed individuabili in una delle misure di seguito riportate o in una loro combinazione:

• istallazione di elementi di separazione in materiale incombustibile aventi altezza e caratteristiche

conformi alla norma UNI 10121- 2 o equivalenti;

• creazione di zone temporaneamente sottoposte a divieto di stazionamento e movimento,

occupate esclusivamente da steward.

La suddivisione in settori deve essere conforme ai regolamenti del C.O.N.I. e delle Federazioni Sportive

Nazionali. Ogni settore deve avere almeno due uscite, servizi e sistemi di vie di uscita indipendenti

chiaramente identificabili con segnaletica di sicurezza.

Sicurezza Impianti: Decreto Ministeriale del 18.03.96 Sicurezza Impianti: Decreto Ministeriale del 18.03.96 come mod. dal D.M. 6 giugno 2005come mod. dal D.M. 6 giugno 2005

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Aree di sicurezza. Le aree di sicurezza in cui devono essere ammessi solo i titolari di regolare titolo di accesso all’impianto,

devono essere realizzate, a cura della società utilizzatrice dell’impianto, in accordo con il proprietario dello

stesso, ed essere cosi strutturate:

• “Area di massima sicurezza”, comprende l’impianto sportivo e l’area di servizio annessa, ove sono

collocati i varchi di accesso all’impianto. Tale area deve essere delimitata a mezzo di elementi di

separazione, in materiale incombustibile e conforme alla norma UNI 10121 –2 o equivalenti;

• “Area riservata”, realizzata nell’ambito dell’area di servizio esterna, opportunamente recintata,

all’interno della quale è consentito l’accesso esclusivamente agli aventi diritto. Tale area dovrà essere

delimitata attraverso elementi di separazione fissi in materiale incombustibile e conformi alla norma UNI

10121-2 o equivalenti; è ammessa la separazione mediante elementi mobili in materiale incombustibile.

Per consentire la separazione delle tifoserie all’interno dell’area riservata, la stessa deve essere divisa in

settori, dei quali almeno uno riservato ai sostenitori della squadra ospite , di capienza non inferiore a

quella minima stabilita dall’organizzazione sportiva per il settore corrispondente, delimitati a mezzo di

elementi di separazione in materiale incombustibile e conforme alla norma UNI 10121 – 2 o equivalenti.

Sicurezza Impianti: Decreto Ministeriale del 18.03.96 Sicurezza Impianti: Decreto Ministeriale del 18.03.96 come mod. dal D.M. 6 giugno 2005come mod. dal D.M. 6 giugno 2005

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Varchi Il numero dei varchi di ingresso presenti lungo la delimitazione dell’area di massima sicurezza, separati e

indipendenti dal sistema di vie d’uscita, deve essere proporzionato alla capienza del settore a cui danno

accesso e comunque in ragione di almeno un varco ogni 750 spettatori, in modo da consentire il

completamento delle operazioni di afflusso degli spettatori in un arco temporale non superiore ad

un’ora e mezza prima dell’inizio della manifestazione sportiva, compresi i tempi necessari

all’effettuazione dei controlli di sicurezza e di verifica della regolarità del titolo di accesso . Tali varchi

di ingresso devono essere contrassegnati con lettere o numeri progressivi ben visibili dall’esterno ed

analoghi a quelli che saranno riportati sul titolo di accesso all’impianto.

I varchi di ingresso all’area di massima sicurezza devono essere dotati di preselettori di incanalamento tali da

evitare pressioni nella fase di obliterazione del titolo di accesso con corsia di ritorno per gli spettatori non

abilitati all’ingresso, nonché di tornelli “a tutta altezza” che permettono l’accesso ad una sola persona

per volta, tramite lo sblocco del meccanismo di rotazione da attivarsi successivamente all’avvenuta

verifica della regolarità del titolo di accesso.

I tornelli devono essere realizzati secondo regole di buona tecnica, devono essere invalicabili se bloccati alla

rotazione, in modo da non rendere possibili fenomeni di violenza, anche organizzata, da parte di soggetti che

non siano in possesso di un titolo valido.

Il sistema di afflusso degli spettatori è comunque sottoposto alla preventiva approvazione del

Questore della Provincia.

Sicurezza Impianti: Decreto Ministeriale del 18.03.96 Sicurezza Impianti: Decreto Ministeriale del 18.03.96 come mod. dal D.M. 6 giugno 2005come mod. dal D.M. 6 giugno 2005

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Posto di Pronto Soccorso Al fine di creare condizioni ambientali ottimali per il regolare svolgimento dell’evento e la tutela dell’ordine e

della sicurezza pubblica, in ciascun impianto di capienza superiore ai 7.500 posti ove si disputino incontri di

calcio, a cura della società utilizzatrice dell’impianto, in accordo con il titolare dello stesso, devono essere

previsti ambienti per attivare, in occasione degli eventi sportivi, un Posto di polizia con annessi locali

idonei a consentire gli adempimenti di polizia giudiziaria relativi ad eventuali persone fermate o

arrestate.

Posto di Pronto Soccorso Negli impianti sportivi con capienza superiore a 7.500 spettatori deve essere previsto un posto di pronto

soccorso ogni 10.000 spettatori; nel caso in cui l'impianto sia suddiviso in settori di capienza inferiore a

10.000 spettatori, per ogni settore deve essere garantito l'accesso al posto di pronto soccorso.

I posti di pronto soccorso devono essere ubicati in agevole comunicazione con la zona spettatori e devono

essere serviti dalla viabilità esterna all'impianto.

Negli impianti sportivi con capienza superiore a 7.500 spettatori è necessario, in occasione delle

manifestazioni, prevedere almeno un presidio medico e l'ambulanza in corrispondenza di un pronto

soccorso.

Il pronto soccorso deve essere segnalato nella zona spettatori, lungo il sistema di vie d'uscita e nell'area di

pertinenza dell'impianto.

Le disposizioni di cui al presente articolo possono essere integrate nell'ambito di un piano generale

dei servizi medici e sanitari, prescritti dalle autorità preposte in base alle caratteristiche dell'impianto

ed in relazione alle singole manifestazioni alle quali l'impianto stesso è destinato .

Sicurezza Impianti: Decreto Ministeriale del 18.03.96 Sicurezza Impianti: Decreto Ministeriale del 18.03.96 come mod. dal D.M. 6 giugno 2005come mod. dal D.M. 6 giugno 2005

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Sicurezza Impianti: Decreto Ministeriale del 18.03.96 Sicurezza Impianti: Decreto Ministeriale del 18.03.96 come mod. dal D.M. 6 giugno 2005come mod. dal D.M. 6 giugno 2005

Art.18 - Dispositivi di controllo degli spettatoriArt.18 - Dispositivi di controllo degli spettatori

Negli impianti con capienza superiore a 7.500 spettatori all’aperto e 4.000 al chiuso, in occasione di

manifestazioni sportive, deve essere previsto un impianto televisivo a circuito chiuso che consenta, da un

locale appositamente predisposto e presidiato, l’osservazione della zona spettatori e dell’area di servizio

annessa all’impianto e dei relativi accessi, con registrazione delle relative immagini. Detto locale deve

essere posizionato in una zona dell’impianto sportivo da cui sia possibile avere una visione complessiva,

totale e diretta della zona di attività sportiva e della zona spettatori.

Il Prefetto ha la facoltà di imporre l'adozione dei dispositivi di cui sopra in tutti gli impianti in cui ne

ravvisi la necessità, sentito il parere della Commissione Provinciale di Vigilanza sui locali di

pubblico spettacolo.

L’impianto di videosorveglianza deve essere conforme alle disposizioni del decreto del Ministro

dell’Interno, di concerto con i Ministri per i Beni e le Attività Culturali e dell’Innovazione e Tecnologie,

adottato in data 6 giugno 2005 in attuazione dell’articolo 1-quater, comma 6, del decreto legge 24 febbraio

2003, n. 28, convertito dalla legge 24 aprile 2003, n. 88.

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Gestione della sicurezza: il piano per il mantenimento delle condizioni di sicurezza Gestione della sicurezza: il piano per il mantenimento delle condizioni di sicurezza Il titolare dell’impianto o complesso sportivo, ovvero, la società utilizzatrice, per gli impianti di capienza

superiore ai 7.500 posti ove si disputino incontri di calcio, sono rispettivamente responsabili del

mantenimento delle condizioni di sicurezza. Il titolare o il legale rappresentante possono avvalersi di una

persona appositamente incaricata, che deve essere presente durante l’esercizio dell’attività sportiva e nelle

fasi di afflusso e di deflusso degli spettatori.

Detti soggetti, per la corretta gestione della sicurezza, devono curare la predisposizione di un piano finalizzato al

mantenimento delle condizioni di sicurezza, al rispetto dei divieti, delle limitazioni e delle condizioni di

esercizio ed a garantire la sicurezza delle persone in caso di emergenza che tenga conto delle specifiche

prescrizioni imposte dalla Commissione di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo e deve:

• disciplinare le attività di controllo per prevenire gli incendi;

• prevedere l’istruzione e la formazione del personale addetto alla struttura, comprese le esercitazioni

sull’uso dei mezzi antincendio e sulle procedure di evacuazione in caso di emergenza;

• contemplare le informazioni agli spettatori ed agli atleti sulle procedure da seguire in caso di incendio o altra

emergenza;

• garantire il funzionamento, durante le manifestazioni, dei dispositivi di controllo degli spettatori ;

• garantire la perfetta fruibilità e funzionalità delle vie di esodo;

• garantire la manutenzione e l’efficienza dei mezzi e degli impianti antincendio;

• garantire la manutenzione e l’efficienza o la stabilità delle strutture fisse o mobili della zona di attività

sportiva e della zona spettatori;

• garantire la manutenzione e l’efficienza degli impianti;

• contenere l’indicazione delle modalità per fornire assistenza e collaborazione ai Vigili del fuoco ed al

personale adibito al soccorso in caso di emergenza;

• prevedere l’istituzione di un registro dei controlli periodici. In tale registro devono essere annotati anche i dati

relativi alla formazione del personale addetto alla struttura. Il registro deve essere mantenuto

costantemente aggiornato ed esibito ad ogni richiesta degli organi di vigilanza.

Sicurezza Impianti: Decreto Ministeriale del 18.03.96 Sicurezza Impianti: Decreto Ministeriale del 18.03.96 come mod. dal D.M. 6 giugno 2005come mod. dal D.M. 6 giugno 2005

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Gestione della sicurezza: il piano d’emergenzaGestione della sicurezza: il piano d’emergenza

Oltre alle misure specifiche finalizzate al mantenimento delle prescritte condizioni di sicurezza,deve essere

predisposto e tenuto aggiornato un piano di emergenza, che deve indicare, tra l’altro:

• l’organigramma del servizio di sicurezza preposto alla gestione dell’emergenza, con indicazione dei

nominativi e delle relative funzioni;

• le modalità delle comunicazioni radio e/o telefoniche tra il personale addetto alla gestione dell’emergenza,

nonché quelle previste per il responsabile interno della sicurezza ed i rappresentanti delle Forze dell’Ordine, dei

vigili del fuoco e degli enti di soccorso sanitario;

• le azioni che il personale addetto deve mettere in atto in caso di emergenza ;

• le procedure per l’esodo del pubblico.

Per il necessario coordinamento delle operazioni da effettuare in situazioni di emergenza, deve essere predisposto un

apposito centro di gestione delle emergenze, avere visibilità sullo spazio riservato agli spettatori e sullo

spazio di attività sportiva, in modo che sia possibile coordinare gli interventi per la sicurezza delle

manifestazioni, coincidente con quello che ospita il Centro per la gestione della sicurezza delle manifestazioni

calcistiche, coordinato dall’Ufficiale di P.S. designato con ordinanza di servizio del Questore, d’intesa con il

rappresentante dei Vigili del fuoco per l’emergenza antincendio e composto dai rappresentanti di tutte le

componenti del G.O.S. Detto locale, durante l’esercizio delle manifestazioni sportive, deve essere presidiato e

l’accesso consentito solo ad un ristretto numero di personale titolato.

Sicurezza Impianti: Decreto Ministeriale del 18.03.96 Sicurezza Impianti: Decreto Ministeriale del 18.03.96 come mod. dal D.M. 6 giugno 2005come mod. dal D.M. 6 giugno 2005

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Gestione della sicurezza: segnaletica della sicurezzaGestione della sicurezza: segnaletica della sicurezza

A ciascun piano deve essere esposta una planimetria d’orientamento, in prossimità delle vie di esodo. In prossimità

dell’uscita dallo spazio riservato agli spettatori, precise istruzioni, esposte bene in vista, devono indicare il

comportamento da tenere in caso di incendio e devono essere accompagnate da una planimetria semplificata del

piano, che indichi schematicamente la posizione in cui sono esposte le istruzioni rispetto alle vie di esodo. Le

istruzioni devono attirare l’attenzione sul divieto di usare gli ascensori in caso di incendio.

La segnaletica di sicurezza deve consentire, in particolare, la individuazione delle vie di uscita, dei servizi di

supporto, dei posti di pronto soccorso, nonché dei mezzi e impianti antincendio. Appositi cartelli devono indicare le

prime misure di pronto soccorso. All’ingresso dell’impianto o complesso sportivo devono essere esposte, bene in

vista, precise istruzioni relative al comportamento del personale e del pubblico in caso di sinistro ed una

planimetria generale per le squadre di soccorso che indichi la posizione:

• delle scale e delle vie di esodo;

• dei mezzi e degli impianti di estinzione disponibili;

• dei dispositivi di arresto degli impianti di distribuzione del gas e dell’elettricità;

• del dispositivo di arresto del sistema di ventilazione;

• del quadro generale del sistema di rilevazione e di allarme;

• degli impianti e dei locali che presentano un rischio speciale;

• degli spazi calmi.

Devono essere inoltre previsti spazi idonei per l’informazione agli spettatori (cartellonistica - schermi ecc.) al fine

di garantire la conoscenza del “regolamento d’uso” dell’impianto che dovrà riguardare le modalità di utilizzo dello

stadio, con particolare riferimento alla disciplina degli accessi ai servizi interni destinati al pubblico, nonché gli

obblighi ed i divieti che devono essere osservati dagli spettatori, con l’avvertenza che la loro inosservanza

comporterà l’immediata risoluzione del contratto di prestazione e la conseguente espulsione del

contravventore l’applicazione delle previste sanzioni.

Sicurezza Impianti: Decreto Ministeriale del 18.03.96 Sicurezza Impianti: Decreto Ministeriale del 18.03.96 come mod. dal D.M. 6 giugno 2005come mod. dal D.M. 6 giugno 2005

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il Gruppo Operativo Sicurezza Per ciascun impianto di capienza superiore ai 7.500 posti ove si

disputino incontri di calcio, è istituito il Gruppo Operativo

Sicurezza - G.O.S., coordinato da un funzionario di Polizia

designato dal Questore e composto:

• da un rappresentante dei Vigili del fuoco;

• dal responsabile del mantenimento delle condizioni

di sicurezza dell’impianto della società sportiva;

• da un rappresentante del Servizio sanitario;

• da un rappresentante dei Vigili urbani;

• dal responsabile del pronto intervento strutturale ed

impiantistico all’interno dello stadio;

• da un rappresentante della squadra ospite (eventuale);

• da eventuali altri rappresentanti, la cui presenza è

ritenuta necessaria.

Il G.O.S., che si riunirà periodicamente per gli aspetti di

carattere generale e, in ogni caso, alla vigilia degli incontri

Sicurezza Impianti: Decreto Ministeriale del 18.03.96 Sicurezza Impianti: Decreto Ministeriale del 18.03.96 come mod. dal D.M. 6 giugno 2005come mod. dal D.M. 6 giugno 2005

• Designazione responsabile

• Designazione componenti

Questore

Amministrazioni di appartenenza su richiesta del Prefetto

• Provvedimento istitutivo Prefetto

Gestione dell’ordine e della sicurezza pubblica:

Vigili del Fuoco

Delegato alla

sicurezza

Responsabile del pronto intervento

strutturale ed impiantistico

all’interno dello stadio

Funzionario responsabile del GOS

Prono Intervento Sanitario

Polizia Municipale

Delegato alla sicurezza della squadra ospite

Others

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Il G.O.S.: i compiti

• verifica la predisposizione di tutte le misure organizzative dell’evento, anche in relazione ad eventuali

prescrizioni imposte, in base alla Check List delle attività da espletare, in occasione dello svolgimento di incontri di

calcio• vigila sulla corretta attuazione del piano finalizzato al mantenimento delle condizioni di sicurezza• adotta le iniziative necessarie a superare contingenti situazioni di criticità ed emergenziali , fatte salve le

direttive in materia di ordine e sicurezza pubblica emanate dal Questore della provincia

Il G.O.S.: le attività

• Partecipa ai sopralluoghi della CPV, con propri componenti• Elabora le relazioni tecniche sugli impianti per le valutazione di sicurezza• Approva il piano finalizzato al mantenimento delle condizioni di sicurezza, redatto dalla società utilizzatrice;• dispone gli elenchi nominativi delle persone, diverse dagli spettatori, autorizzate all’accesso all’impianto sportivo

e delle mansioni svolte.• Esprimere, a richiesta del Questore, parere su esigenza elevazione separatori o presenza combinazioni

parapetti e altre misure di sicurezza aggiuntive e perimetrazione con steward;

• verifica i requisiti soggettivi dei soggetti incaricati, escludendo dall’ “organigramma” e dalle conseguenti attività i

soggetti privi dei requisiti medesimi e quelli che “non diano garanzia di non abusare” dello specifico servizio cui sono

preposti. • Valuta tempi di apertura dei cancelli in maniera adeguata all’esecuzione dei servizi di prefiltraggio e filtraggio• Prescrive le modalità di utilizzo dei metal detector • Valuta le richieste di introduzione/esposizione di striscioni ed altre manifestezioni esteriori pervenute alle

società sportive e verifica le procedure autorizzatorie• Dall’apertura dei cancelli assume anche la funzione di Centro per la gestione della sicurezza della

manifestazione e Centro di gestione delle emergenze

Gestione dell’ordine e della sicurezza pubblica:

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Centro per laCentro per la gestione della sicurezza della manifestazionegestione della sicurezza della manifestazione

Il centro deve essere dotato di strumenti idonei per ricevere e trasmettere comunicazioni agli addetti al servizio

antincendio su tutte le aree dell’impianto ed all’esterno, nonché di impianto di diffusione sonora mediante

altoparlanti in modo da consentire la possibilità di diffondere comunicati per il pubblico e apparati ricetrasmittenti

in numero congruo per le dotazioni dei rappresentanti delle forze dell’ordine, dei Vigili del fuoco e degli enti di

soccorso sanitario. All’interno del centro di gestione delle emergenze devono essere custodite le planimetrie

dell’intera struttura riportanti l’ubicazione delle vie di uscita, dei mezzi e degli impianti di estinzione e dei locali a

rischio specifico, gli schemi funzionali degli impianti tecnici con l’indicazione dei dispositivi di arresto, il piano di

emergenza, l’elenco completo del personale, i numeri telefonici necessari in caso di emergenza, ed ogni

altra indicazione necessaria.

Sicurezza Impianti: Decreto Ministeriale del 18.03.96 Sicurezza Impianti: Decreto Ministeriale del 18.03.96 come mod. dal D.M. 6 giugno 2005come mod. dal D.M. 6 giugno 2005

E’ un locale con visibilità sullo spazio riservato agli spettatori e sullo spazio di attività sportiva che dovrà

ospitare il GOS, individuato al fine di:

• creare le condizioni ambientali ottimali per il regolare svolgimento dell’evento e la tutela dell’ordine e

la sicurezza pubblica (Art. 19 ter lett. a DM 18.3.96)

• Coordinare le operazioni da effettuare in situazioni di emergenza (Centro di gestione delle emergenze

di cui all’art. 19 DM 18.3.96)

• Ospitare la Sala controllo monitor del sistema di video sorveglianza interna ed esterna all’impianto

che deve avere una capienza adeguata ad ospitare l’apparato di regia ed il personale tecnico adibito alla

sua gestione (Art. 1 DM 6.6.05 sulla videosorveglianza)

Gestione dell’ordine e della sicurezza pubblica:Gestione dell’ordine e della sicurezza pubblica:

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Gestione della sicurezza: il Regolamento d’uso degli impianti

L'accesso e la permanenza delle persone e delle cose negli impianti dove si svolgono le competizioni riguardanti il gioco del calcio sono disciplinati, per quanto non previsto da disposizioni di Legge o di regolamento, dal regolamento d'uso degli impianti medesimi, predisposto sulla base delle linee guida approvate dall'Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive.

Le società organizzatrici di competizioni sportive riguardanti il gioco del calcio sono tenute ad affiggere in tutti i

settori degli stadi copie del regolamento d’uso dell’impianto. Le medesime società hanno cura altresì di prevedere che

sul retro dei biglietti sia espressamente indicato che l’acquisto del biglietto stesso comporta l’obbligo del rispetto del

regolamento d’uso dell’impianto quale condizione indispensabile per l’accesso e la permanenza all’interno dello

stadio.

Legge 24 aprile 2003, nr. 88 come modificata dalla L. n. 41/07Legge 24 aprile 2003, nr. 88 come modificata dalla L. n. 41/07

Al fine di garantire il rispetto della disciplina di utilizzo dell’impianto, degli obblighi e dei divieti previsti , le società

utilizzatrici degli impianti, avranno cura di:

• predisporre l’organigramma dei soggetti incaricati dell’accoglienza e dell’instradamento degli spettatori e

dell’eventuale attivazione delle procedure inerenti alla pubblica incolumità, nonché dei soggetti addetti ai

servizi connessi e provvedere al loro reclutamento;

• predisporre un piano per l’informazione, la formazione e l’addestramento di tutti gli addetti alla pubblica

incolumità prevedendo sia figure di coordinamento che operatori, specificandone i compiti anche in base alle

caratteristiche dell’impianto.

Il numero minimo degli addetti alla pubblica incolumità impiegati in occasione dello svolgimento di ciascuna

manifestazione sportiva non potrà essere inferiore comunque ad 1 ogni 250 spettatori e quello dei coordinatori non

inferiore a 1 ogni 20 addetti.

Le attività di tali addetti dovranno svolgersi in stretto raccordo con il personale delle Forze dell’ordine che

dovranno essere tempestivamente informate di ogni problematica che può avere riflessi sull’ordine e la sicurezza

pubblica.

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Lo stewardingLo stewarding

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Impiego degli steward

Con decreto del Ministro dell'interno, sono stabiliti i requisiti, le modalità di selezione e la

formazione del personale incaricato dei servizi di controllo dei titoli di accesso agli impianti

sportivi, nonché di instradamento degli spettatori e di verifica del rispetto del regolamento

d'uso degli impianti medesimi. Il medesimo decreto stabilisce le modalità di collaborazione con le

Forze dell'ordine.

Le società sportive e incaricate dei servizi comunicano i nominativi del personale da impiegare

nei predetti servizi al prefetto della provincia che, se constata la mancanza dei requisiti previsti

dall'articolo 11 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, di cui al regio decreto 18 giugno 1931,

n. 773, per taluni soggetti, ne dispone il divieto di impiego comunicandolo alla società.

Nei confronti delle società sportive che abbiano incaricato dei compiti di cui sopra persone

prive dei requisiti previsti, è irrogata, dal Prefetto della provincia in cui le medesime società hanno la

sede legale o operativa, la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 20.000 a

100.000 euro

Steward: nuove disposizioni introdotte dalla Legge 4 aprile 2007, n. 41Steward: nuove disposizioni introdotte dalla Legge 4 aprile 2007, n. 41

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Sono soggetti alle disposizioni del decreto i complessi e gli impianti sportivi con capienza

superiore a 7.500 posti, nei quali si svolgono partite ufficiali delle squadre di calcio

professionistiche.

Responsabilità delle società organizzatrici Responsabilità delle società organizzatrici Le società organizzatrici di competizioni riguardanti il gioco del calcio, sono responsabili

dei servizi finalizzati al controllo dei titoli di accesso, instradamento degli spettatori e

verifica del rispetto del regolamento d’uso dell’impianto, attraverso propri addetti di

seguito denominati “steward”.

I servizi sono assicurati dalle società organizzatrici direttamente ovvero avvalendosi di istituti

di sicurezza privata autorizzati a norma dell’articolo 134 del Testo unico delle leggi di pubblica

sicurezza, approvato con Regio decreto 18 giugno 1931, n. 773.

N.B.: Essendo i soggetti della norma i complessi e gli impianti sportivi, le società che organizzino, a qualsiasi titolo, incontri di calcio in essi dovranno assicurare l’attuazione di tutte le misure organizzative tra cui l’impiego degli steward.

Steward: Decreto del Ministro dell’Interno dell’8 agosto 2007 Steward: Decreto del Ministro dell’Interno dell’8 agosto 2007

Campo di applicazione Campo di applicazione

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Gruppo Operativo Sicurezza

Centro per la sicurezza della manifestazione

sportiva

Responsabile di funzione

Responsabile di funzione

omissisomissis

CoordinatoreCoordinatore CoordinatoreCoordinatore

Capo unità e

unità operativa

Capo unità e

unità operativa

Capo unità e

unità operativa

Capo unità e

unità operativa

top level di formazione

1° livello di formazione

livello base di formazione

Capo stewardCapo stewardDelegato alla

sicurezza

Delegato alla sicurezza

Responsabile per il mantenimento delle condizioni di sicurezzaDelegato alla sicurezza

Responsabile per il mantenimento delle condizioni di sicurezzaDelegato alla sicurezza

Steward: Decreto del Ministro dell’Interno dell’8 agosto 2007 Steward: Decreto del Ministro dell’Interno dell’8 agosto 2007

Obblighi delle società sportive Obblighi delle società sportive

organizzatrici di competizioni organizzatrici di competizioni

calcistiche calcistiche

Le società organizzatrici assicurano la direzione

ed il controllo degli steward da parte del

responsabile per il mantenimento della sicurezza

degli impianti sportivi, a norma degli articoli 19 e

seguenti del decreto del Ministro dell’interno del 18

marzo 1996, come successivamente modificato ed

integrato, di seguito denominato “delegato per la

sicurezza”.

I servizi degli steward sono svolti sotto la vigilanza

del responsabile del Gruppo Operativo Sicurezza

– GOS, nonché degli ufficiali di pubblica

sicurezza designati dal Questore con propria

“ordinanza”, i quali assicurano gli interventi che

richiedono l’esercizio di pubbliche potestà o l’impiego

di appartenenti alle Forze di polizia.

Page 85: Scuola Superiore di Polizia 2-4 aprile 2008 Aggiornamento professionale in materia di Governo e gestione dellordine pubblico in occasione di manifestazioni.

Steward: Decreto del Ministro dell’Interno dell’8 agosto 2007 Steward: Decreto del Ministro dell’Interno dell’8 agosto 2007

La società sportiva responsabile dei servizi accerta che il personale impiegato nelle attività di steward sia

in possesso dei requisiti personali fisici, culturali e psicoattitudinali di seguito descritti, sottoponendo i

candidati alle previsti prove preliminari e test attitudinali.

La stessa società trasmette l’elenco nominativo dei candidati che si intende avviare alla formazione per

l’espletamento dell’attività di steward al Prefetto della provincia ove ha sede l’impianto sportivo, corredato

dalla documentazione necessaria per l’accertamento della sussistenza dei requisiti soggettivi giuridici.

Requisiti fisici.• per delegato per la sicurezza,

“Responsabile di funzione” e “Coordinatore”:

• età compresa tra i 21 ed i 55 anni con precedenti esperienze di almeno 5 anni in analoghi settori

• per “Capo unità” e “Steward”; età ricompressa tra i 18 ed i 55 anni:

• Per tutti, attestati da certificazione medica delle autorità sanitarie pubbliche :

• buona salute fisica e mentale;• assenza di daltonismo;• assenza di uso e di alcool e

stupefacenti;• capacità di espressione visiva, di

udito e di olfatto;• assenza di elementi

psicopatologici, anche pregressi; • prestanza fisica adeguata alle

mansioni da svolgere.

Requisiti culturali minimi.• per delegato per la sicurezza,

“Responsabile di funzione” e “Coordinatore”:

• diploma di scuola media superiore e conoscenza di almeno una lingua straniera, preferibilmente l’inglese,

• per “Capo unità” e “Steward”:

• diploma di scuola media, la conoscenza di almeno una lingua straniera - obbligatoria nel caso di competizioni internazionali per almeno il 15% dei casi - è considerata titolo preferenziale.

Requisiti psicoattitudinali mediante test :

• capacità di concentrazione, di autocontrollo e di contatto con il pubblico da accertarsi;

• attitudine ad esercitare i compiti previsti ed in particolare ad individuare possibili pericoli per la sicurezza anche nel comportamento delle persone presenti nell'area dell’impianto sportivo.

Selezione del personale: compiti della società responsabile dei serviziSelezione del personale: compiti della società responsabile dei servizi

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Modalità di selezioneModalità di selezione

I candidati che rispondono ai requisiti di cui sopra dovranno essere sottoposti ad

una prova preliminare e a test attitudinali ai fini dell'accertamento del livello

di conoscenza generale; capacità di espressione verbale; grado di

conoscenza della lingua inglese; capacità di concentrazione, di

autocontrollo e di stabilire contatti con il pubblico; attitudine ad esercitare

le funzioni di sicurezza da svolgere.

Steward: Decreto del Ministro dell’Interno dell’8 agosto 2007 Steward: Decreto del Ministro dell’Interno dell’8 agosto 2007

Page 87: Scuola Superiore di Polizia 2-4 aprile 2008 Aggiornamento professionale in materia di Governo e gestione dellordine pubblico in occasione di manifestazioni.

Steward: Decreto del Ministro dell’Interno dell’8 agosto 2007 Steward: Decreto del Ministro dell’Interno dell’8 agosto 2007

Selezione del personale: compiti del PrefettoSelezione del personale: compiti del Prefetto

Il Prefetto dispone l’accertamento del possesso dei requisiti giuridici e il divieto di impiego negli impianti

del personale che ne risulti privo, dandone comunicazione alla società sportiva.

Requisiti giuridici.

• sussistenza dei requisiti di cui all’articolo 11 del Testo unico di pubblica sicurezza approvato con

Regio Decreto 18 giugno 1931, n. 773, e relativo regolamento di attuazione:

• non aver riportato una condanna a pena restrittiva della libertà personale superiore a tre anni

per delitto non colposo e non ha ottenuto la riabilitazione;

• Non essere sottoposto all'ammonizione o a misura di sicurezza personale o è stato dichiarato

delinquente abituale, professionale o per tendenza;

• Non aver riportato riportato condanna per delitti contro la personalità dello Stato o contro

l'ordine pubblico, ovvero per delitti contro le persone commessi con violenza, o per furto,

rapina, estorsione, sequestro di persona a scopo di rapina o di estorsione, o per violenza o

resistenza all'autorità, e a chi non può provare la sua buona condotta.

• non essere sottoposti, o essere stati sottoposti, a provvedimento del divieto di accesso ai luoghi ove

si svolgono competizioni sportive di cui all’articolo 6 della legge 23 dicembre 1996, n. 401, e

successive modifiche;

• non essere sottoposti a misure di prevenzione di cui all’articolo 7-ter della legge 13 dicembre 1989, n.

401 e successive modifiche;

• non essere, negli ultimi 5 anni, denunciati o condannati, anche con sentenza non definitiva per reati

per i quali è prevista l’applicazione del DASPO.

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2424

Steward: Decreto del Ministro dell’Interno dell’8 agosto 2007 Steward: Decreto del Ministro dell’Interno dell’8 agosto 2007

Formazione del personale: compiti della società responsabile dei serviziFormazione del personale: compiti della società responsabile dei servizi

Il personale selezionato è avviato alla frequenza di corsi di formazione e di addestramento finalizzati

all’acquisizione delle seguenti capacità professionali.

L’organizzazione dei corsi di formazione è affidata a strutture formative, anche delle stesse società

calcistiche,

Capacità professionali

• assumere le responsabilità che sono loro affidate;

• conoscere le tecniche per individuare persone sospette dall'atteggiamento e dai modi di

comportamento all'accettazione e ai controlli di sicurezza;

• conoscere le tecniche di lettura del sistemi di controllo di sicurezza (metal detector, lettura ottica

del titolo di accesso, tornelli);

• conoscere le tecniche di verifica dei titoli di accesso all’impianto mediante sistemi di lettura ottica o

obliterazione;

• conoscere le tecniche di sommario controllo delle persone e dei contenitori al seguito;

• conoscere le tecniche di verifica delle apparecchiature elettriche, elettroniche e funzionanti a pile;

• conoscere le tecniche di intervista ai portatori del titolo di accesso all’impianto.

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2424

Formazione del personale: requisiti minimi della formazioneFormazione del personale: requisiti minimi della formazione

Steward: Decreto del Ministro dell’Interno dell’8 agosto 2007 Steward: Decreto del Ministro dell’Interno dell’8 agosto 2007

Area giuridica Profili giuridici e compiti degli steward;

Normativa per la prevenzione ed il contrasto della violenza negli stadi;

Organizzazione degli steward.

Area ordine pubblico

Area sicurezza La prevenzione degli incendi e l’attività antincendio;

La gestione dell’impianto sportivo;

Cenni sul pronto intervento sanitario;

Cenni sulle tecniche di gestione delle masse;

Area psicologico-sociale

Le Autorità di Pubblica Sicurezza;

Le problematiche connesse al governo ed alla gestione dell’ordine pubblico;

Il ruolo ed i compiti del Gruppo Operativo Sicurezza – GOS;

Il regolamento d’uso dell’impianto;

Il Piani per il mantenimento delle condizioni di sicurezza dell’impianto

Elementi base della lingua inglese finalizzati alla gestione degli afflussi degli spettatori in occasione delle competizioni internazionali

consapevolezza di sé e del proprio ruolo professionale; conoscenza del mondo dei tifosi;psicologia sociale;

accettazione delle diversità, gestione dei conflitti;orientamento al servizio ed alla comunicazione;nozioni di base ai fini dell’assistenza a persone diversamente abili.

Area tecnica peculiare per ogni singolo impianto

La conoscenza dell’impianto;

Le modalità di attuazione del piano per il mantenimento delle condizioni di sicurezza e dell’organizzazione dell’area adiacente allo stadio.

Assicurare lo svolgimento dI 5 aree

di intervento

L’Osservatorio nazionale sulle

manifestazioni sportive può predisporre

per alcuni dei contenuti adeguato

materiale didattico e dispense che le

società possono adottare come base

comune, pur potendolo autonomamente

integrare.

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Top level di formazione

Operatore

Ore di formazione per area di intervento

GiuridicaOrdine

PubblicoAntincendio Sanitaria

Gestione delle folle

Tecnico sportiva

Aggiornamento ed esercitazioni

Delegato per la sicurezza

10 10 8 6 4 6 42

1° livello di formazione

Operatore

Ore di formazione per area di intervento

GiuridicaOrdine

PubblicoAntincendio Sanitaria

Gestione delle folle

Tecnico sportiva

Aggiornamento ed esercitazioni

Responsabile di funzione

8 6 4 4 2 2 26

Coordinatore 6 6 3 3 2 2 14

Livello base di formazione

Operatore

Ore di formazione per area di intervento

GiuridicaOrdine

PubblicoAntincendio Sanitaria

Gestione delle folle

Tecnico sportiva

Aggiornamento ed esercitazioni

Capo unitàSteward

4 4 4 4 2 2 22

* le tabelle riportano il numero minimo di ore di formazione previsto per ogni livello professionale. L’aggiornamento è successivo al corso di formazione generale iniziale e quindi deve essere considerato aggiuntivo rispetto al monte ore obbligatori

Sviluppare dette aree, tenendo conto dei seguenti profili professionali di impiego, per le ore

minime accanto riportate

Formazione del personale: requisiti minimi della formazioneFormazione del personale: requisiti minimi della formazione

Steward: Decreto del Ministro dell’Interno dell’8 agosto 2007 Steward: Decreto del Ministro dell’Interno dell’8 agosto 2007

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Steward: Decreto del Ministro dell’Interno dell’8 agosto 2007 Steward: Decreto del Ministro dell’Interno dell’8 agosto 2007

La formazione generale può essere erogata con l’utilizzo di metodologie diverse:• lezione frontale;

Per le lezioni frontali le aule non possono superare le 25 unità;

• dinamiche non formali: prevedono un’impostazione pratico-applicativa delle lezioni e l’utilizzo di modalità

attive di gestione dell’aula, quali esercitazioni pratiche, simulazioni, casi analogici e reali volte a stimolare un

reale coinvolgimento dei partecipanti e quindi ad innescare un efficace e significativo processo di

apprendimento;

per i moduli tenuti con dinamiche non formali, il programma deve indicare un numero massimo di partecipanti tale

da garantire, in relazione alla materia trattata, una partecipazione ed un coinvolgimento adeguati.

I programmi per la formazione generale non potranno prevedere il ricorso a dinamiche non formali per oltre il 50%

del monte ore complessivo.

Al fine di garantire il conseguimento degli obiettivi di sicurezza e di ordine pubblico, oltre che di recupero e

valorizzazione della dimensione sociale e culturale degli eventi sportivi, e per assicurare correttezza e

omogeneità dei comportamenti degli steward, si prevede che i percorsi formativi siano certificati:

• ex ante, attraverso la definizione di un sistema di requisiti specifici relativi a strutture (per esempio le aule di

formazione), risorse e professionisti che intervengono nel processo.

I requisiti e le caratteristiche minime dei soggetti abilitati ad erogare la formazione generale sono accertati

dall’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive;

Formazione del personale: requisiti minimi della formazione Formazione del personale: requisiti minimi della formazione

La MetodologiaLa Metodologia

Formazione del personale: certificazione degli istituti di formazioneFormazione del personale: certificazione degli istituti di formazione

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Steward: Decreto del Ministro dell’Interno dell’8 agosto 2007 Steward: Decreto del Ministro dell’Interno dell’8 agosto 2007

Al fine di garantire il conseguimento degli obiettivi di sicurezza e di ordine pubblico, oltre che di recupero e

valorizzazione della dimensione sociale e culturale degli eventi sportivi, e per assicurare correttezza e

omogeneità dei comportamenti degli steward, si prevede che i percorsi formativi siano certificati:

• ex post, con riferimento alle attività formative e al raggiungimento degli obiettivi didattici per ciascuna area di

formazione proposta (le cinque macro aree individuate); la valutazione è realizzata al termine del percorso

formativo attraverso la somministrazione di test a scelta multipla e/o esame attraverso colloquio finale. La

valutazione finale è affidata alla commissione di esperti nominata dall’organismo formativo.

Formazione del personale: certificazioneFormazione del personale: certificazione

Terminati con esito positivo i cicli formativi, attestati da una dettagliata relazione a cura dell’organismo formativo, recante la durata dei corsi, gli argomenti trattati, i docenti, il profitto dei frequentatori, l’elenco delle persone che hanno superato il corso, è trasmesso alla società sportiva interessata all’impiego ed al Questore.L’elenco delle persone formate è tenuto costantemente aggiornato dalla Questura della provincia ove ha sede l’impianto sportivo, anche al fine di verificare periodicamente, e comunque prima dell’inizio di ogni stagione calcistica, la permanenza dei requisiti richiesti per l’impiego presso gli impianti sportivi.

Motivi di decadenza dall’incaricoMotivi di decadenza dall’incaricoIl Prefetto della provincia, su segnalazione del Questore, dispone il divieto di impiego negli stadi nei

seguenti casi:

•perdita di almeno uno dei requisiti;

•violazione o omissione delle disposizioni impartite dall'Autorità di pubblica sicurezza o

dall’Amministrazione, Ente o Società affidataria;

•tenuta di condotte incompatibili con i doveri degli incaricati di pubblico servizio;

•ogni altro abuso del titolo.

Nel caso di perdita temporanea dei requisiti, il divieto è disposto per il corrispondente periodo di inabilità.

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Gruppo Operativo Sicurezza

Centro per la sicurezza della manifestazione

sportiva

Responsabile di funzione

Responsabile di funzione

omissisomissis

CoordinatoreCoordinatore CoordinatoreCoordinatore

Capo unità e

unità operativa

Capo unità e

unità operativa

Capo unità e

unità operativa

Capo unità e

unità operativa

top level di formazione

1° livello di formazione

livello base di formazione

Capo stewardCapo stewardDelegato alla

sicurezza

Delegato alla sicurezza

Responsabile per il mantenimento delle condizioni di sicurezzaDelegato alla sicurezza

Responsabile per il mantenimento delle condizioni di sicurezzaDelegato alla sicurezza

Steward: Decreto del Ministro dell’Interno dell’8 agosto 2007 Steward: Decreto del Ministro dell’Interno dell’8 agosto 2007

Obblighi delle società sportive Obblighi delle società sportive

organizzatrici di competizioni organizzatrici di competizioni

calcistiche calcistiche

Le società organizzatrici assicurano la direzione

ed il controllo degli steward da parte del

responsabile per il mantenimento della sicurezza

degli impianti sportivi, a norma degli articoli 19 e

seguenti del decreto del Ministro dell’interno del 18

marzo 1996, come successivamente modificato ed

integrato, di seguito denominato “delegato per la

sicurezza”.

I servizi degli steward sono svolti sotto la vigilanza

del responsabile del Gruppo Operativo Sicurezza

– GOS, nonché degli ufficiali di pubblica

sicurezza designati dal Questore con propria

“ordinanza”, i quali assicurano gli interventi che

richiedono l’esercizio di pubbliche potestà o l’impiego

di appartenenti alle Forze di polizia.

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Delegato per la sicurezza – componente del GOSDelegato per la sicurezza – componente del GOS

Steward: Decreto del Ministro dell’Interno dell’8 agosto 2007 Steward: Decreto del Ministro dell’Interno dell’8 agosto 2007

Nell’espletamento dei compiti di direzione e controllo, il delegato per la sicurezza:

• predisporre l’organigramma dei soggetti incaricati dell’accoglienza e dell’instradamento degli

spettatori e dell’eventuale attivazione delle procedure inerenti alla pubblica incolumità, nonché dei

soggetti addetti ai servizi connessi e

• pianifica l’impiego degli steward sulla base dell’organigramma

il piano deve essere approvato dal G.O.S almeno 3 giorni prima della gara.

• Predispone, altresì, l’elenco del personale impiegato avendo cura di associare ciascun

nominativo ad un numero progressivo, specificando l’area o settore di impiego e le mansioni

assegnate a ciascuna unità operativa, ed al documento attestante la copertura assicurativa .

L’elenco e la documentazione è trasmesso al Questore.

• Predispone la modulistica per documentare l’attività svolta dagli steward in materia di custodia degli oggetti e dei materiali lasciati in consegna all’atto dell’ingresso da parte degli utenti dell’impianto; l’indirizzamento e l’assistenza a persone diverse dagli spettatori nelle aree e locali loro riservati; In caso di violazione del regolamento d’uso dell’impianto

Tale documentazione è trasmessa al responsabile del G.O.S. per l’attività di competenza.

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Personale adeguatamente selezionato

e formato con compiti di :

Controllo accessi e biglietti,

Accoglienza ed instradamento

degli spettatori,

Far rispettare il regolamento

d’uso dell’impianto

Il personale incaricato di detti servizi

non può portare armi o altri oggetti

atti ad offendere, né esercitare

pubbliche funzioni, riservate agli

organi di polizia di Stato;

Le attività degli steward sono svolte

sotto la direzione ed il controllo del

Delegato alla sicurezza, a norma

degli articoli 19 e seguenti del

decreto del Ministro dell’interno del

18 marzo 1996, come

successivamente modificato ed

integrato, e comunque sotto la

vigilanza di personale di polizia

dovrà essere tempestivanmente

informato diqualsiasi problema che

potrebbe avere conseguenze

sull’ordine e la sicurezza pubblica.

Steward: Decreto del Ministro dell’Interno dell’8 agosto 2007 Steward: Decreto del Ministro dell’Interno dell’8 agosto 2007

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Il numero minimo degli addetti alla pubblica

incolumità impiegati in occasione dello

svolgimento di ciascuna manifestazione sportiva

non potrà essere inferiore comunque ad 1 ogni

250 spettatori e quello dei coordinatori non

inferiore a 1 ogni 20 addetti.

Gli steward, durante lo svolgimento delle loro

mansioni, indossano una casacca, con le

caratteristiche di cui all’allegato D al presente decreto,

di colore giallo fluorescente, ovvero arancione

fluorescente, in relazione alle circostanze di impiego,

contenente la scritta “Steward” ed un numero

progressivo associato al nominativo dell’operatore. E’

consentito applicare sulla tasca per supporto radio

della casacca uno o più asterischi, in colore

contrastante, che individuano i compiti di “capo unità”,

di “coordinatore” e di “responsabile di funzione”.

Il conferimento dei compiti di “responsabile di

funzione” e di “coordinatore” è subordinato al

preventivo assenso del Questore;

Steward: Decreto del Ministro dell’Interno dell’8 agosto 2007 Steward: Decreto del Ministro dell’Interno dell’8 agosto 2007

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Aree e strutture degli impianti a normaAree e strutture degli impianti a norma

Varchi di accesso all’area

riservata al settore interessat

o

area riservata

area di massima sicurezza

Tornelli di accesso a tutta altezza

(1 ogni 750 spettatori)

ZZ

Z

Preselettori di incanalamento

Prima dell’apertura al pubblico dell’impianto gli steward

provvederanno, con le modalità approvate dal G.O.S.,

all’ispezione preventiva dell’intero impianto sportivo

finalizzata a:

verificare la stabilità e l’ancoraggio delle strutture mobili;

garantire la rimozione di eventuali oggetti illeciti o proibiti, nonché materiale che possa essere impropriamente utilizzato mettendo così a rischio l’incolumità delle cose o delle persone.

adottare ogni iniziativa utile ad evitare che sia creato ostacolo od intralcio all’accessibilità delle vie di fuga;

verificare la perfetta funzionalità degli impianti antincendio, delle uscite di sicurezza e del sistema di videosorveglianza e presidiare in materia continuativa l’impianto, al termine delle operazioni di bonifica.

Attività di bonifica dell’impiantoAttività di bonifica dell’impianto

Steward: Decreto del Ministro dell’Interno dell’8 agosto 2007 Steward: Decreto del Ministro dell’Interno dell’8 agosto 2007

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Attività di prefiltraggioAttività di prefiltraggioAll’atto dell’accesso presso i varchi situati lungo il

perimetro dell’area riservata dell’impianto (area di

prefiltraggio) gli steward provvederanno a:

presidiare i varchi di accesso all’area riservata

dell’impianto;

verificare il possesso di regolare titolo di accesso

da parte degli spettatori;

accertare la conformità dell’intestazione del titolo di

accesso allo stadio alla persona fisica che lo

possiede, richiedendo l’esibizione di un valido

documento di identità e negando l’ingresso in caso

di difformità ovvero nell’ipotesi in cui la medesima

persona sia sprovvista del suddetto documento

d’identità;

verificare, nelle ipotesi di rilascio di biglietti

gratuiti a minori di anni quattordici,

l’accompagnamento da parte di un genitore o di

un parente fino al quarto grado.

Varchi di accesso all’area

riservata al

settore

area riservata

Steward: Decreto del Ministro dell’Interno dell’8 agosto 2007 Steward: Decreto del Ministro dell’Interno dell’8 agosto 2007

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Attività di prefiltraggioAttività di prefiltraggio

All’atto dell’accesso presso i varchi situati lungo il

perimetro dell’area riservata dell’impianto gli steward

provvederanno a:

controllare il rispetto del “Regolamento d’uso”

dell’impianto attraverso:

la limitazione di oggetti, strumenti e materiali

illeciti, proibiti, atti ad delfendere o comunque

pericolosi per la pubblica incolumità che il

titolare del titolo di accesso volesse portare

evidentemente al seguito;

la verifica, presso l’apposito varco

dedicato, delle bandiere, degli striscioni e

di qualsiasi altro materiale coreografico

negandone l’introduzione se illecite o

comunque non consentiti;

l’accoglienza e l’indirizzamento degli spettatori

verso il varco di ingresso attrezzato all’area di

massima sicurezza da cui il titolare del biglietto

deve accedere allo stadio.

Varchi di accesso all’area

riservata al

settore

area riservata

Steward: Decreto del Ministro dell’Interno dell’8 agosto 2007 Steward: Decreto del Ministro dell’Interno dell’8 agosto 2007

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controllare il rispetto del “Regolamento d’uso”

finalizzato ad evitare l’introduzione di oggetti o

sostanze illecite, proibite o comunque pericolosi

per la pubblica incolumità:

effettuando il sommario controllo visivo delle

persone o delle borse od oggetti portati,

procedendo al controllo degli stessi con

metal detector portatili per una aliquota di

spettatori non inferiore al 40% dei biglietti

venduti;

regolamentare i flussi e provvedere

all’instradamento degli spettatori verso i tornelli di

accesso da cui il titolare del biglietto deve

accedere allo stadio, ovvero degli spettatori

diversamente abili verso gli appositi varchi.

All’atto dell’accesso ai preselettori di incanalamento

antistanti i varchi attrezzati situati lungo il perimetro

dell’area di massima sicurezza gli steward

provvederanno a:

area riservata

area di massima sicurezza

Tornelli di accesso a tutta altezza

1 ogni 750 spettatori

Preselettori di incanalamento

ZZ

Z

Attività di filtraggioAttività di filtraggio

Steward: Decreto del Ministro dell’Interno dell’8 agosto 2007 Steward: Decreto del Ministro dell’Interno dell’8 agosto 2007

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area riservata

area di massima sicurezza

Tornelli di accesso a tutta altezza

1 ogni 750 spettatori

Preselettori di incanalamento

ZZ

Z

All’atto dell’accesso ai tornelli elettronici e dei varchi

per gli spettatori diversamente abili situati lungo il

perimetro dell’area di massima sicurezza, gli steward

assicureranno:

il presidio dei varchi di accesso all’area di

massima sicurezza dell’impianto;

l’eventuale assistenza alla verifica elettronica

del titolo di accesso;

l’instradamento al settore dello stadio presso il

quale è ubicato il posto a sedere assegnato al

titolare del biglietto.

Attività di filtraggioAttività di filtraggio

Steward: Decreto del Ministro dell’Interno dell’8 agosto 2007 Steward: Decreto del Ministro dell’Interno dell’8 agosto 2007

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Attività all’interno dell’impianto sportivoAttività all’interno dell’impianto sportivo

In prossimità dell’accesso agli spalti, gli steward provvederanno ad instradare il titolare del titolo di accesso

verso il posto a sedere a lui assegnato.

Durante tutta la durata di permanenza del pubblico all’interno dell’impianto sportivo, gli steward assicureranno:

il controllo del rispetto del “Regolamento d’uso” dell’impianto, attraverso:

la vigilanza dei luoghi e lungo il perimetro delle aree di sicurezza dell’impianto sportivo finalizzata ad

evitare indebiti accessi nell’impianto medesimo attraverso scavalcamento delle recinzioni e dei

separatori;

i servizi di osservazione e vigilanza degli spettatori in tutte le aree ed i servizi interessate dalla loro

presenza finalizzati anche a prevenire e rilevare comportamenti illeciti o comunque pericolosi per la

pubblica incolumità ed individuare situazioni che potrebbero creare turbative all’ordine ed alla

sicurezza pubblica per l’immediata segnalazione alle Forze dell’ordine;

la vigilanza ed il controllo degli accessi, delle aree e delle zone interdette al pubblico;

la custodia degli oggetti e/o di materiali lasciati, ove previsto, in consegna all’atto dell’ingresso da

parte degli utenti dell’impianto sportivo;

la eventuale perimetrazione del terreno di gioco;

l’eventuale separazione, all’interno di un settore, di gruppi di spettatori, attraverso la creazione di

zone temporanee sottoposte a divieto di stazionamento e movimento;

Steward: Decreto del Ministro dell’Interno dell’8 agosto 2007 Steward: Decreto del Ministro dell’Interno dell’8 agosto 2007

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Durante tutta la durata di permanenza del pubblico all’interno dell’impianto sportivo, gli steward assicureranno:

il controllo del rispetto del “Regolamento d’uso” dell’impianto, attraverso:

la vigilanza ed il controllo degli accessi, dei percorsi, delle aree e dei locali riservati a persone diverse

dagli spettatori della competizione sportiva;

l’indirizzamento e l’assistenza a persone diverse dagli spettatori della competizione sportiva nelle aree

e nei locali loro riservati;

concorso attivo nelle procedure inerenti alla pubblica incolumità ed alle emergenze , nonché i servizi

connessi;

ogni altro controllo o attività disposti dalle autorità di pubblica sicurezza per il cui espletamento non è

richiesto l'esercizio di pubbliche potestà o l'impiego operativo di appartenenti alle Forze di polizia;

concorso attivo negli altri servizi previsti dal “Piano finalizzato al mantenimento delle condizioni di

sicurezza, al rispetto dei divieti, delle limitazioni e delle condizioni di esercizio ed a garantire la sicurezza

delle persone in caso di emergenza”;

assistenza alle persone diversamente abili

La vigilanza ai parcheggi è assicurata mediante personale in possesso della prescritta autorizzazione

Attività all’interno dell’impianto sportivoAttività all’interno dell’impianto sportivo

Steward: Decreto del Ministro dell’Interno dell’8 agosto 2007 Steward: Decreto del Ministro dell’Interno dell’8 agosto 2007

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Attività in caso di violazione del regolamento d’usoAttività in caso di violazione del regolamento d’uso

In caso di trasgressione alle norme di accesso e di permanenza all’interno dell’impianto sportivo

o al regolamento d’uso dello stesso, gli steward,

richiamato il trasgressore all’osservanza dell’obbligo o del divieto, negano l’accesso ovvero

invitano il contravventore a lasciare l’impianto.

In caso di inottemperanza al legittimo diniego di accesso o all’allontanamento ovvero in caso

di altre violazioni della normativa vigente o del regolamento d’uso che prevedano

l’applicazione della sola sanzione amministrativa pecuniaria, lo “steward”, richiamato il

trasgressore all’osservanza dell’obbligo o del divieto accerta l’identità del trasgressore

attraverso la richiesta di esibizione del titolo d’accesso e di un valido documento

d’identità

Curano la successiva segnalazione delle infrazioni ai pubblici ufficiali ed agenti

competenti a norma dell’art. 13 della legge 24 novembre 1981, nr. 689, comma 1 e 2.

Segnalano al personale delle Forze di Polizia in servizio presso l’impianto sportivo,

per i maggiori accertamenti, coloro che, maggiori degli anni 15, a richiesta del

personale incaricato si dichiarassero sprovvisti di un valido documento d’identità

Steward: Decreto del Ministro dell’Interno dell’8 agosto 2007 Steward: Decreto del Ministro dell’Interno dell’8 agosto 2007

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Il sistema sanzionatorio Il sistema sanzionatorio

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Rif. Normativo

Autorità competente

Sanzione

Mancata numerazione dei posti a sedere e delle disposizioni in materia di emissione, cessione, vendita, dei titoli di accesso allo stadio

Art. 1-quinquies, comma 1, della L. 24/6/2003, nr. 88

Prefetto Sanzione amministrativa pecuniaria da 2.582 a 10.329 euro e revoca delle concessioni di utilizzo dell’impianto per ospitare incontri di calcio organizzati dalla F.I.G.C.

Mancanza dei varchi dotati di metal detector, finalizzati all'individuazione di strumenti di difesa e presidiati da personale appositamente incaricatoMancanza della verifica elettronica della regolarità del titolo di accesso mediante l'utilizzo di apposite apparecchiature

Art. 1-quinquies, comma 2, della L. 24/6/2003, nr. 88

Prefetto Sanzione amministrativa pecuniaria da 10.329 a 51.645 euro e revoca delle concessioni di utilizzo dell’impianto per ospitare incontri di calcio organizzati dalla F.I.G.C.

Mancata dotazione degli strumenti che consentono la registrazione televisiva delle aree riservate al pubblico sia all'interno dell'impianto che nelle sue immediate vicinanze. Mancanza dei mezzi di separazione che impediscono che i sostenitori delle due squadre entrino in contatto tra loro o possano invadere il campo.

Art. 1-quinquies, comma 3, della L. 24/6/2003, nr. 88

Prefetto Sanzione amministrativa pecuniaria da 10.329 a 51.645 euro e revoca delle concessioni di utilizzo dell’impianto per ospitare incontri di calcio organizzati dalla F.I.G.C.

Affidamento dei servizi di stewarding a persone prive dei requisiti giuridici previsti dalla normativa vigente o nei cui confronti il prefetto abbia irrogato l’ammenda per omissione degli accertamenti sulla conformità del titolo di accesso

Art. 6 – quater, comma 2 della L. 13/12/89, n. 401

Prefetto Sanzione amministrativa pecuniaria da 20.000 a 100.000 euro.

Contravvenzioni proprie delle Società organizzatrici di competizioni Contravvenzioni proprie delle Società organizzatrici di competizioni nazionali riguardanti il gioco del calcio in impianti con capienza nazionali riguardanti il gioco del calcio in impianti con capienza

superiore a 7.500 postisuperiore a 7.500 posti

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Contravvenzioni proprie delle Società organizzatrici di competizioni nazionali Contravvenzioni proprie delle Società organizzatrici di competizioni nazionali riguardanti il gioco del calcio riguardanti il gioco del calcio in impianti con capienza superiore a 7.500 postiin impianti con capienza superiore a 7.500 posti

e delle concessionarie del servizio di vendita e controllo dei titoli di accessoe delle concessionarie del servizio di vendita e controllo dei titoli di accesso

Rif. Normativo

Autorità competente

Sanzione

Contravvenzione al divieto di porre in vendita o cedere, a qualsiasi titolo, direttamente od indirettamente, titoli di accesso alla società sportiva cui appartiene la squadra ospitata.

Contravvenzione al divieto di porre in vendita o cedere, a qualsiasi titolo, alla stessa persona fisica o giuridica titoli di accesso in numero superiore a quattro.

Emissione di titoli di accesso in numero superiore a quello stabilito per l’impianto o per un settore dello stesso ovvero consenso all’accesso di un numero di spettatori superiore al numero di posti di cui dispone l’impianto o il settore

Contravvenzione al divieto di emettere, vendere o distribuire titoli di accesso a soggetti che siano stati destinatari di provvedimenti di DASPO ovvero a soggetti che siano stati, comunque, condannati, anche con sentenza non definitiva, per reati commessi in occasione o a causa di manifestazioni sportive.

Art. 1-quater, comma 7-bis della L. nr. 88 del 24/4/2003

Art. 1-quater, comma 7-bis della L. nr. 88 del 24/4/2003

Art. 1 quinquies comma 5 della L. n. 88. 41

Del 24/4/2003

Art. 9, comma 1, della L. nr. 41 del 4/4/2007

Prefetto della

provincia in cui le

società hanno la

sede legale o operativa

sanzione amministrativa pecuniaria da 10.000 euro a 150.000 euro.

sanzione amministrativa pecuniaria da 10.000 euro a 150.000 euro.

sanzione amministrativa pecuniaria da 10.000 euro a 150.000 euro.

sanzione amministrativa pecuniaria da 40.000 a 200.000 euro.

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Contravvenzioni proprie di tutte le Società sportiveContravvenzioni proprie di tutte le Società sportive

Rif. Normativo

Autorità competente

Note

Contravvenzione al divieto di corrispondere in qualsiasi forma, diretta o indiretta, a soggetti destinatari di provvedimenti DASPO, prescrizioni ovvero a misure di prevenzione personali e patrimoniali ovvero a soggetti che siano stati, comunque, condannati, anche con sentenza non definitiva, per reati commessi in occasione o a causa di manifestazioni sportive, sovvenzioni, contributi e facilitazioni di qualsiasi natura, ivi inclusa l'erogazione a prezzo agevolato o gratuito di biglietti e abbonamenti o titoli di viaggio.

Contravvenzione al divieto di corrispondere contributi, sovvenzioni, facilitazioni di qualsiasi genere ad associazioni di tifosi comunque denominate, salvo quanto previsto nell’ambito della “iniziative per promuovere i valori dello sport”.

Art. 8, comma 1, della L. n. 41 del 4/4/07,

Art. 8, comma 1, della L. n. 41 del 4/4/07,

Prefetto della

provincia in cui le

società hanno la

sede legale o operativa

sanzione amministrativa pecuniaria da 50.000 a 200.000 euro.

sanzione amministrativa pecuniaria da 50.000 euro a 200.000 euro.

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Contravvenzioni proprie degli steward Contravvenzioni proprie degli steward e delle agenzie addette alla e delle agenzie addette alla cessione e alla vendita dei titoli di accessocessione e alla vendita dei titoli di accesso

Rif. Normativo

Autorità competente

Sanzione

Omissione dell’accertamento della conformità del titolo di accesso alla persona fisica che lo esibisce, richiedendo la esibizione di un valido documento di identità, e negando l'ingresso in caso di difformità, nonché a coloro che sono sprovvisti del documento

art. 1, comma

3-quater della L. n. 41 del4.04.07

Prefetto della provincia in

cui avviene la contravvenzio

ne

sanzione amministrativa pecuniaria da 5.000 a 20.000 euro e revoca dell’incarico

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Rif. Normativo

Comp.za Sanzione

Indebito rifiuto a compiere un atto dell'ufficio che, per ragioni di giustizia o di sicurezza pubblica, o di ordine pubblico o di igiene e sanità, deve essere compiuto senza ritardo.

Appropriazione di denaro o di altra cosa mobile altrui posseduta o avutane comunque la disponibilità per ragione del suo ufficio o servizio

Art. 328 CP (Rifiuto o omissione di atti di ufficio)

Art. 314 CP (Peculato).

Agenti ed

Ufficiali di P.G. a querela di parte

Agenti ed

Ufficiali di P.G.

d’ufficio

reclusione da 6 mesi a 2 anniFuori da detto caso, il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio, che entro trenta giorni dalla richiesta di chi vi abbia interesse non compie l'atto del suo ufficio e non risponde per esporre le ragioni del ritardo, e' punito con la reclusione fino ad un anno o con la multa fino a lire due milioni. Tale richiesta deve essere redatta in forma scritta ed il termine di trenta giorni decorre dalla ricezione della richiesta stessa

reclusione da 3 a 10 anni.+ interdizione perpetua dai pubblici uffici. Nondimeno, se per circostanze attenuanti viene inflitta la reclusione per un tempo inferiore a tre anni, la condanna importa l'interdizione temporanea

Reclusione da 6 mesi a 3 anni quando il colpevole ha agito al solo scopo di fare uso momentaneo della cosa, e questa, dopo l'uso momentaneo, è stata immediatamente restituita (a querela di parte)

Reati propri degli steward quali incaricati di pubblico servizioReati propri degli steward quali incaricati di pubblico servizioArt. 358 C.P.: agli effetti della legge penale, sono incaricati di un pubblico servizio coloro i quali, a qualunque titolo, prestano un pubblico servizio.Art. 358 C.P.: agli effetti della legge penale, sono incaricati di un pubblico servizio coloro i quali, a qualunque titolo, prestano un pubblico servizio.

Per pubblico servizio deve intendersi un'attività disciplinata nelle stesse forme della pubblica funzione, ma caratterizzata dalla mancanza dei poteri Per pubblico servizio deve intendersi un'attività disciplinata nelle stesse forme della pubblica funzione, ma caratterizzata dalla mancanza dei poteri tipici di questa ultima, e con esclusione dello svolgimento di semplici mansioni di ordine e della prestazione di opera meramente materialetipici di questa ultima, e con esclusione dello svolgimento di semplici mansioni di ordine e della prestazione di opera meramente materiale

Se, nell'esercizio delle funzioni o del servizio, giovandosi dell'errore altrui, riceve o ritiene indebitamente, per sè o per un terzo, denaro od altra utilità.

abuso della qualità o dei poteri, costringendo o inducendo taluno a dare o a promettere indebitamente, a lui o ad un terzo, denaro od altra utilità.

Art. 316 CP (Peculato mediante profitto dell'errore altrui)

Art. 317 CP (Concussione).

Agenti ed

Ufficiali di P.G. a querela di parte

Agenti ed Uff.li di P.G.

d’ufficio

reclusione da 6 mesi a 3 anni

reclusione da 4 a 12 anni + interdizione perpetua dai pubblici ufficiNondimeno, se per circostanze attenuanti viene inflitta la reclusione per un tempo inferiore a tre anni, la condanna importa l'interdizione temporanea

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Rif. Normativo

Autorità competente

Sanzione

Abuso del proprio ufficio al fine di procurare a se o ad altri un ingiusto vantaggio non patrimoniale o per arrecare ad altri un danno ingiusto se il fatto non costituisce più grave reato,

Rivelazione, agevolazione della conoscenza ed utilizzazione in violazione dei doveri inerenti alle funzioni o al servizio, o comunque abusando della propria qualità, di notizie di ufficio, le quali debbano rimanere segrete rivela,.

Illegittima utilizzazione, per procurare a se o ad altri un indebito profitto patrimoniale, di notizie di ufficio, le quali debbano rimanere segrete,

Art. 323 CP (Abuso d’ufficio)

Art. 326 CP. c. 1 (Rivelazione ed utilizzazione di segreti di

ufficio).

Art. 326 CP. c. 2 (utilizzazione di segreti di ufficio).

Agenti ed Ufficiali di P.G.

d’ufficio

reclusione fino a 2 anniSe il fatto è commesso per procurare a sè o ad altri un ingiusto vantaggio patrimoniale, la pena è della reclusione da 2 a 5 anni

reclusione da 6 mesi a 3 anni.Se l'agevolazione è soltanto colposa, si applica la reclusione fino a 1 anno

reclusione da 2 a 5 anni Se il fatto è commesso al fine di procurare a sè o ad altri un ingiusto profitto non patrimoniale o di cagionare ad altri un danno ingiusto, si applica la pena della reclusione fino a 2 anni

Reati propri degli steward quali incaricati di pubblico servizioReati propri degli steward quali incaricati di pubblico servizioAgli effetti della legge penale, sono incaricati di un pubblico servizio coloro i quali, a qualunque titolo, prestano un pubblico servizio.Agli effetti della legge penale, sono incaricati di un pubblico servizio coloro i quali, a qualunque titolo, prestano un pubblico servizio.

Per pubblico servizio deve intendersi un'attività disciplinata nelle stesse forme della pubblica funzione, ma caratterizzata dalla mancanza dei poteri Per pubblico servizio deve intendersi un'attività disciplinata nelle stesse forme della pubblica funzione, ma caratterizzata dalla mancanza dei poteri tipici di questa ultima, e con esclusione dello svolgimento di semplici mansioni di ordine e della prestazione di opera meramente materialetipici di questa ultima, e con esclusione dello svolgimento di semplici mansioni di ordine e della prestazione di opera meramente materiale

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La normativa per il La normativa per il contrasto della violenza contrasto della violenza

negli stadinegli stadi

- Reati tipici da stadio -- Reati tipici da stadio -

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Art. 2 1. Chiunque, in pubbliche riunioni, compia manifestazioni esteriori od ostenti emblemi o simboli propri o usuali delle

organizzazioni, associazioni, movimenti o gruppi di cui all'articolo 3 della legge 13 ottobre 1975, n. 654 [1], è punito con la pena della reclusione fino a tre anni e con la multa da lire duecentomila a lire cinquecentomila.

2. E’ vietato l'accesso ai luoghi dove si svolgono competizioni agonistiche alle persone che vi si recano con emblemi

o simboli di cui al comma 1. Il contravventore è punito con l'arresto da 3 mesi ad 1 anno e sanzione amministrativa

pecuniaria da 1.000 a 5.000 euro[1] .

3. Nel caso di persone denunciate o condannate per uno dei reati previsti dall'articolo 3 della legge 13 ottobre 1975, n. 654 [2],

per uno dei reati previsti dalla legge 9 ottobre 1967, n. 962 [3], o per un reato aggravato ai sensi dell'articolo 3 [4] del presente

decreto, nonché di persone sottoposte a misure di prevenzione perché ritenute dedite alla commissione di reati che

offendono o mettono in pericolo la sicurezza o la tranquillità pubblica, ovvero per i motivi di cui all'articolo 18, primo comma,

n. 2-bis), della legge 22 maggio 1975, n. 152 [5], si applica la disposizione di cui all'articolo 6 della legge 13 dicembre

1989, n. 401, e il divieto di accesso conserva efficacia per un periodo di cinque anni, salvo che venga emesso

provvedimento di archiviazione, sentenza di non luogo a procedere o di proscioglimento o provvedimento di revoca della

misura di prevenzione, ovvero se è concessa la riabilitazione ai sensi dell'articolo 178 del codice penale o dell'articolo 15

della legge 3 agosto 1988, n. 327.

[1] Oltre, a seguito di sentenza di condanna, alla pena accessoria a svolgere attività non retribuita a favore della collettività (manutenzione beni immobili,

danneggiate da scritte, emblemi o simboli propri delle organizzazioni, associazioni, movimenti o gruppi aventi tra i propri scopi l’incitamento alla

discriminazione o alla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi (ex art. 6 della legge 13 dicembre 1989, n. 401, comma 7 come sostituito

dalla Legge n. 41/07

[2] diffusione, in qualsiasi modo, di idee fondate sulla superiorità o sull'odio razziale o etnico, ovvero incitamento a commettere o commissione di atti di

discriminazione per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi, ovvero incitamento a commettere o commissione di violenza o atti di provocazione alla

violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi, ovvero partecipazione, promozione o direzione di organizzazione, associazione, movimento o

gruppo avente tra i propri scopi l'incitamento alla discriminazione o alla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi.

[3] recante “Prevenzione e repressione del delitto di genocidio”

[4] reati punibili con pena diversa da quella dell'ergastolo commessi per finalità di discriminazione o di odio etnico, nazionale, razziale o religioso, ovvero

al fine di agevolare l'attività di organizzazioni, associazioni, movimenti o gruppi che hanno tra i loro scopi le medesime finalità.

[5] il quale recita: “Le disposizioni della legge 31 maggio 1965,n.575 , si applicano anche a coloro che: (…) Compiano atti obiettivamente rilevanti in

ragione dei quali debba ritenersi che facciano parte delle organizzazioni, associazioni, movimenti o gruppi di cui al comma 3 dell'articolo 3 della legge

13 ottobre 1975, n. 654, ovvero, in pubbliche riunioni, compiano manifestazioni esteriori od ostentino emblemi o simboli propri o usuali delle medesime

organizzazioni, associazioni, movimenti o gruppi;”

Normativa antiviolenza negli stadiNormativa antiviolenza negli stadiLegge Legge 25 giugno 1993, n. 205 25 giugno 1993, n. 205 (c.d. “Legge Mancino”) (c.d. “Legge Mancino”) recante “Misure urgenti in materia di discriminazione recante “Misure urgenti in materia di discriminazione

razziale, etnica e religiosa”razziale, etnica e religiosa”

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Rif. Normativo

Autorità comp.te

alla contesta-

zione

Sanzione

contravvenzione al DASPO ed alle prescrizioni

Lancio ed utilizzo di materiale pericoloso (razzi, bengala, fuochi artificiali, petardi, strumenti per l'emissione di fumo o di gas visibile bastoni, mazze, materiale imbrattante o inquinante, oggetti contundenti, o, comunque, atti ad offendere) se commessi nei luoghi in cui si svolgono manifestazioni sportive ovvero in quelli interessati alla sosta, al transito, o al trasporto di coloro che partecipano o assistono alle manifestazioni medesime o, comunque, nelle immediate adiacenze di essi anche se nelle ventiquattro ore precedenti o successive allo svolgimento della manifestazione sportiva, e a condizione che i fatti avvengano in relazione alla manifestazione sportiva stessa

(art. 6, comma 6 e 7)

art. 6 bis, comma 1

Agenti ed

Ufficiali di P.G.

d’ufficio

Reclusione da 1 a 3 anni e multa da 10.000 a 40.000 lire + DASPO e prescrizioni da 2 a 8 anni + pena accessoria di svolgere attività non retribuita a favore della collettività(manutenzione beni immobili, danneggiati da scritte, emblemi o simboli propri di delle organizzazioni, associazioni, movimenti o gruppi che aventi tra i propri scopi l'incitamento alla discriminazione o alla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi)

Reclusione da 1 a 4 anni + DASPO e prescrizioni da 1 a 5 anni ed, in caso di condanna, da 2 a 8 anni, aumentata La pena è aumentata se dai fatti deriva il mancato inizio, la sospensione, l’interruzione o la cancellazione dell’incontro. E’ altresì aumentata fino alla metà se dai fatti deriva un danno alle persone.

Normativa antiviolenzaNormativa antiviolenza negli stadinegli stadiLegge n. 401 del 13.12.1989 Legge n. 401 del 13.12.1989 recante recante “Interventi nel settore del giuoco e delle scommesse “Interventi nel settore del giuoco e delle scommesse

clandestini e tutela della correttezza nello svolgimento di competizioni agonistiche”clandestini e tutela della correttezza nello svolgimento di competizioni agonistiche”

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Rif. Normativo

Autorità comp.te

alla contesta-

zione

Sanzione

Possesso di artifizi pirotecnici, oggetti atti ad offendere e materiale imbrattante (razzi, bengala, fuochi artificiali, petardi, strumenti per l'emissione di fumo o di gas visibile bastoni, mazze, materiale imbrattante o inquinante, oggetti contundenti, o, comunque, atti ad offendere) se commessi nei luoghi in cui si svolgono manifestazioni sportive ovvero in quelli interessati alla sosta, al transito, o al trasporto di coloro che partecipano o assistono alle manifestazioni medesime o, comunque, nelle immediate adiacenze di essi anche se nelle ventiquattro ore precedenti o successive allo svolgimento della manifestazione sportiva, e a condizione che i fatti avvengano in relazione alla manifestazione sportiva stessa

Violenza, resistenza o minaccia a P. U. e a Steward anche se commesse mediante il lancio o l’utilizzo di corpi contundenti o altri oggetti atti ad offendere, compresi gli artifizi pirotecnici in modo da creare pericolo alle persone.

art. 6 ter

art. 6 quater, comma 1

Agenti ed

Ufficiali di P.G.

d’ufficio

Reclusione da 6 mesi a 3 anni e multa da 1.000 a 5.000 euro

Reclusione fino a 3 anni, se commesse per costringerlo ad omettere un’azione del proprio ufficio o servizio o per costringerlo a non portarla a termine

reclusione da 6 mesi a 5 anni, se commesse per costringerlo a compiere una azione contraria ai suoi doveri

Normativa antiviolenza negli stadiNormativa antiviolenza negli stadi Legge n. 401 del 13.12.1989 Legge n. 401 del 13.12.1989 recante recante “Interventi nel settore del giuoco e delle scommesse “Interventi nel settore del giuoco e delle scommesse

clandestini e tutela della correttezza nello svolgimento di competizioni agonistiche”clandestini e tutela della correttezza nello svolgimento di competizioni agonistiche”

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Rif. Norm.vo

Autorità comp.te

alla contesta-

zione

Sanzione

Scavalcamento di recinzioni o separatori e invasione del terreno di gioco

Turbativa di manifestazioni sportive

art. 6 bis comma 2

art. 7

Agenti ed

Ufficiali di P.G.

d’ufficio

Reclusione di 1 anno e la multa da 1000 a 5000 € + DASPO e prescrizioni da 1 a 5 anni ed, in caso di condanna, da 2 a 8 anni.Reclusione da 6 mesi a 4 anni se dai fatti deriva il mancato inizio, la sospensione, l’interruzione o la cancellazione dell’incontro

sanzione amministrativa pecuniaria da 50.000 a 300.000 €

Legge 24 aprile 2003, n. 88 Legge 24 aprile 2003, n. 88 recante "Conversione in legge, con mod., del decreto-legge 24 febbraio 2003, recante "Conversione in legge, con mod., del decreto-legge 24 febbraio 2003, n. 28, recante disposizioni urgenti per contrastare i fenomeni di violenza in occasione di competizioni sportive”n. 28, recante disposizioni urgenti per contrastare i fenomeni di violenza in occasione di competizioni sportive”

Normativa antiviolenza negli stadiNormativa antiviolenza negli stadi Legge n. 401 del 13.12.1989 Legge n. 401 del 13.12.1989 recante recante “Interventi nel settore del giuoco e delle scommesse “Interventi nel settore del giuoco e delle scommesse

clandestini e tutela della correttezza nello svolgimento di competizioni agonistiche”clandestini e tutela della correttezza nello svolgimento di competizioni agonistiche”

Rif. Norm.vo

Autorità comp.te

Sanzione

Accesso indebito, senza titolo di accesso

Occupazione indebita di percorsi di smistamento o altre aree di impianti sportivi non accessibili al pubblico

Vendita di titoli da parte di persone non appartenente alle società appositamente incaricate

Art. 1-quinquies comma 7

art. 1 quater,comma 6

art. 1 sexies

Steward ed

Agenti ed

Ufficiali di P.G.

d’ufficio

sanzione amm.va pecuniaria da 103 a 516 €

sanzione amm.va pecuniaria da 103 a 516 €

sanzione amministrativa pecuniaria da 2.500 a 10.000 € + DASPO e prescrizioni, aumentata fino alla metà del massimo per il contravventore che ceda o metta in vendita i titoli di accesso a prezzo maggiorato rispetto a quello praticato dalla società appositamente incaricata per la commercializzazione dei tagliandi

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Normativa antiviolenzaNormativa antiviolenza negli stadinegli stadiLegge 24 aprile 2003, n. 88 Legge 24 aprile 2003, n. 88 recante "Conversione in legge, con mod., del decreto-legge 24 febbraio 2003, n. recante "Conversione in legge, con mod., del decreto-legge 24 febbraio 2003, n.

28, recante disposizioni urgenti per contrastare i fenomeni di violenza in occasione di competizioni sportive”28, recante disposizioni urgenti per contrastare i fenomeni di violenza in occasione di competizioni sportive”

Rif. Norm.vo

Autorità comp.te

Sanzione

Accesso o presenza negli impianti in violazione del rispettivo regolamento d'uso, quando la violazione dello stesso regolamento comporta l'allontanamento dall'impianto ed é accertata anche sulla base di documentazione videofotografica o di altri elementi oggettivi

1-septies, comma 2,

Steward, Agenti

ed Ufficiali di P.G.

d’ufficio

sanzione amministrativa pecuniaria da 100 a 500 euro + DASPO e prescrizioni per una durata non inferiore a 2 mesi e non superiore a 2 anni.

Rif. Normativo

Autorità comp.te

Sanzione

Contravvenzione al divieto di introdurre o esporre negli impianti sportivi, striscioni e cartelli che, comunque, incitino alla violenza o che contengano ingiurie o minacce.

Art. 2-bis Agenti ed Ufficiali di

P.G. d’ufficio

arresto da tre mesi ad un anno.

L. 4 aprile 2007, n. 41 L. 4 aprile 2007, n. 41 recante "Conversione in legge, con mod., del decreto-legge 8 febbraio 2007, n. 8, recante recante "Conversione in legge, con mod., del decreto-legge 8 febbraio 2007, n. 8, recante misure urgenti per la prevenzione e la repressione di fenomeni di violenza connessi a competizioni calcistiche”misure urgenti per la prevenzione e la repressione di fenomeni di violenza connessi a competizioni calcistiche”

Codice Penale, Codice Penale, come int. e mod. dalla L. 4 aprile 2007, n. 41 recante "Conversione in legge, con mod., del d.l. 8/2/07, come int. e mod. dalla L. 4 aprile 2007, n. 41 recante "Conversione in legge, con mod., del d.l. 8/2/07, n. 8, recante misure urgenti per la prevenzione e la repressione di fenomeni di violenza connessi a competizioni calcistichen. 8, recante misure urgenti per la prevenzione e la repressione di fenomeni di violenza connessi a competizioni calcistiche

Rif. Normativo

Autorità comp.te

Sanzione

Aggravante specifica del reato di danneggiamento se commesso sopra attrezzature e impianti sportivi al fine di impedire o interrompere lo svolgimento di manifestazioni sportive

Lesioni gravi e gravissime a pubblico ufficiale di cui all’art. 583-quater C.P.

art. 635 C.P., comma 2, n. 5-bis

Art. 583-quater.

Agenti ed

Ufficiali di P.G.

d’ufficio

Aggravamento della pena della reclusione da sei mesi a tre anni, prevista per il solo danneggiamento

Reclusione da 4 a 10 anni (per le lesioni gravi)Reclusione da 8 a 16 anni (per quelle gravissime)

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Normativa antiviolenza negli stadiNormativa antiviolenza negli stadi Codice Penale, Codice Penale, come int. e mod. dalla L. 4 aprile 2007, n. 41 recante "Conversione in legge, con mod., del d.l. 8/2/07, come int. e mod. dalla L. 4 aprile 2007, n. 41 recante "Conversione in legge, con mod., del d.l. 8/2/07, n. 8, recante misure urgenti per la prevenzione e la repressione di fenomeni di violenza connessi a competizioni calcistichen. 8, recante misure urgenti per la prevenzione e la repressione di fenomeni di violenza connessi a competizioni calcistiche

Rif. Normativo

Autorità comp.te

Sanzione

Aggravante specifica del reato di danneggiamento se commesso sopra attrezzature e impianti sportivi al fine di impedire o interrompere lo svolgimento di manifestazioni sportive

Lesioni gravi e gravissime a pubblico ufficiale di cui all’art. 583-quater C.P.

art. 635 C.P., comma 2, n. 5-bis

Art. 583-quater.

Agenti ed

Ufficiali di P.G.

d’ufficio

Aggravamento della pena della reclusione da sei mesi a tre anni, prevista per il solo danneggiamento

Reclusione da 4 a 10 anni (per le lesioni gravi)Reclusione da 8 a 16 anni (per quelle gravissime)

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Arresto facoltativo e fermo di P.G.

Anche se non è già previsto l’arresto obbligatorio o facoltativo, l’arresto (art. 381 c.p.p.) e il

fermo (art. 384 c.p.p.) possono comunque essere eseguiti :

a. nel caso di reati commessi con violenza alle persone o alle cose in occasione o a

causa di manifestazioni sportive;

b. nel caso di lancio o utilizzo di materiale pericoloso nei luoghi in cui si svolgono

manifestazioni sportive ovvero in quelli interessati alla sosta, al transito, o al

trasporto di coloro che partecipano o assistono alle manifestazioni medesime o,

comunque, nelle immediate adiacenze di essi, anche nelle ventiquattro ore

precedenti o successive allo svolgimento della manifestazione sportiva;

c. Nel caso di possesso di artifizi pirotecnici o altro materiale pericoloso nei

luoghi in cui si svolgono manifestazioni sportive, ovvero in quelli interessati alla

sosta, al transito, o al trasporto di coloro che partecipano o assistono alle

manifestazioni medesime o, comunque, nelle immediate adiacenze di essi,

nelle ventiquattro ore precedenti o successive allo svolgimento della

manifestazione sportiva, e a condizione che i fatti avvengano in relazione

alla manifestazione sportiva stessa

d. contravventori al DASPO disposto dal Questore anche se non soggetti a

prescrizione.

e.Contravventori al DASPO disposto dall’A.G.

L’arresto in flagranza differita

può essere eseguito per i reati di cui sopra solo sulla base di documentazione video

fotografica ENTRO 48 ORE DAL FATTO (fino al 30 giugno 2010)

Misure di repressione nei confronti degli autori dei “reati da stadio”Misure di repressione nei confronti degli autori dei “reati da stadio”Legge 13 dicembre 1989, nr. 401 come mod. dalla L. 41/07Legge 13 dicembre 1989, nr. 401 come mod. dalla L. 41/07

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Applicazione delle misure coercitive anche al di fuori dei limiti di pena

è disposta anche quando l'arresto è stato eseguito per uno dei reati indicati in precedenza e nel caso di violazione del divieto di accedere ai luoghi dove si svolgono manifestazioni sportive disposto dall’A.G., previsti dagli articoli 274, comma 1, lettera c), e 280 del codice di procedura penale

Si procede sempre per giudizio direttissimo nei casi di:

• contravvenzione al DASPO e prescrizione.• nel caso di lancio o utilizzo di materiale pericoloso nei luoghi in cui si

svolgono manifestazioni sportive ovvero in quelli interessati alla sosta, al transito, o al trasporto di coloro che partecipano o assistono alle manifestazioni medesime o, comunque, nelle immediate adiacenze di essi, anche nelle ventiquattro ore precedenti o successive allo svolgimento della manifestazione sportiva;

• Indebito superamento di recinzione o separatore dell’impianto

• Invasione del terreno di gioco

• Nel caso di possesso di artifizi pirotecnici o altro materiale pericoloso nei luoghi in cui si svolgono manifestazioni sportive, ovvero in quelli interessati alla sosta, al transito, o al trasporto di coloro che partecipano o assistono alle manifestazioni medesime o, comunque, nelle immediate adiacenze di essi, nelle ventiquattro ore precedenti o successive allo svolgimento della manifestazione sportiva, e a condizione che i fatti avvengano in relazione alla manifestazione sportiva stessa

• Contravventori al DASPO disposto dall’A.G.

Misure di repressione nei confronti degli autori dei “reati da stadio”Misure di repressione nei confronti degli autori dei “reati da stadio”Legge 13 dicembre 1989, nr. 401 come mod. dalla L. 41/07Legge 13 dicembre 1989, nr. 401 come mod. dalla L. 41/07

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Responsabilità degli steward, protagonisti della cosiddetta “polizia sussidiaria” Responsabilità degli steward, protagonisti della cosiddetta “polizia sussidiaria”

Sia le mansioni connesse al mantenimento della sicurezza dell’impianto (incolumità pubblica – safety) sia quelle

connesse alla gestione dell’impianto sportivo ed all’organizzazione dell’evento (controllo accessi e rispetto del

regolamento d’uso – security) sono sovrapponibili alla pubblica funzione assolta in occasione dell’evento sportivo

dagli organi istituzionali responsabili delle attività di soccorso pubblico e di ordine e sicurezza pubblica, che le

esplicano attraverso soggetti, pubblici ufficiali, titolari delle correlate potestà pubbliche.

Il livello delle responsabilità è conseguenza del ruolo e delle mansioni a ciascuno attribuite , secondo la

definizione degli organigrammi e la successiva approvazione in seno al G.O.S quale organo di supporto del

Questore, Autorità Tecnica di Pubblica Sicurezza.

Profilo giuridico degli stewardProfilo giuridico degli steward

Responsabilità giuridica del soggetto che utilizza l’impianto e vi organizza Responsabilità giuridica del soggetto che utilizza l’impianto e vi organizza l’evento sportivo in ordine a:l’evento sportivo in ordine a:

• la conformità strutturale dell’impianto alle regole tecniche dettate sia per gli aspetti di incolumità pubblica sia

per quelli afferenti all’ordine ed alla sicurezza pubblica

• il mantenimento delle condizioni di sicurezza dell’impianto sportivo ed alla gestione dell’impianto medesimo

in fase di esercizio, sia per i profili di “safety”, sia per i profili di “security”.

Tutela giuridica dello steward ex art. 6-quater della legge n. 401/89:Tutela giuridica dello steward ex art. 6-quater della legge n. 401/89:

Chiunque commette uno dei fatti previsti dagli articoli 336 e 337 del codice penale (recanti “Resistenza,

violenza o minaccia a un pubblico ufficiale o ad un incaricato di un pubblico servizio”) nei confronti dei

soggetti incaricati del controllo dei titoli di accesso e dell'instradamento degli spettatori e di quelli incaricati

di assicurare il rispetto del regolamento d'uso dell'impianto dove si svolgono manifestazioni sportive,

purchè riconoscibili e in relazione alle mansioni svolte, è punito con le stesse pene previste dai medesimi

articoli

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La normativa internazionale La normativa internazionale

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Riferimenti internazionaliRiferimenti internazionali

Decisione del Consiglio Decisione del Consiglio dell’Unione Europea dell’Unione Europea

(2002/348/GAI) 25/4/2002(2002/348/GAI) 25/4/2002

Concernente la sicurezza degli incontri di calcio

internazionale

Convenzione EuropeaConvenzione Europea19/8/198519/8/1985

Convenzione europea sulla violenza degli spettatori

durante gli eventi sportivi ed in particolare durante gli incontri

di calcio

Risoluzione del Consiglio Risoluzione del Consiglio dell’Unione Europea dell’Unione Europea

6/12/20016/12/2001

Manuale di cooperazione internazionale di polizia,

contenente misure per prevenire e combattere gli episodi di violenza ed intemperanza in occasione di

partite di calcio a livello internazionale di cui almeno una squadra sia di un Paese membro

(2002/C 22/01)

Raccomandazione del Raccomandazione del Consiglio dell’Unione Consiglio dell’Unione Europea (Enfopol 14)Europea (Enfopol 14)

13/02/200413/02/2004

Concernente un Manuale di cooperazione tra gli Stati membri

per evitare attacchi terroristici durante i Giochi Olimpici ed altri

eventi sportivi similari

Risoluzione del Consiglio Risoluzione del Consiglio dell’Unione Europeadell’Unione Europea 4 dicembre 2006 4 dicembre 2006

Manuale aggiornato di raccomandazioni per la cooperazione internazionale tra forze di polizia e misure per prevenire e

combattere la violenza e i disordini in occasione delle partite di calcio di dimensione internazionale alle quali è interessato

almeno uno Stato membro

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Elenco delle Elenco delle Raccomandazioni e RisoluzioniRaccomandazioni e Risoluzioni precedentemente adottati precedentemente adottati dal Consigliodal Consiglio dell'Unione europea per prevenire il fenomeno della violenza negli stadi dell'Unione europea per prevenire il fenomeno della violenza negli stadi

richiamati nel richiamati nel Manuale aggiornato di raccomandazioni per la cooperazione internazionale tra forze di polizia e misure per prevenire e combattere la violenza Manuale aggiornato di raccomandazioni per la cooperazione internazionale tra forze di polizia e misure per prevenire e combattere la violenza e i disordini in occasione delle partite di calcio di dimensione internazionale alle quali è interessato almeno uno Stato membroe i disordini in occasione delle partite di calcio di dimensione internazionale alle quali è interessato almeno uno Stato membro” del 4/12/2006” del 4/12/2006

• Raccomandazione del Consiglio, del 30 novembre 1993, sulla responsabilità degli organizzatori di manifestazioni sportive.

• Raccomandazione del Consiglio, del 10 dicembre 1994, sullo scambio informale di informazioni diretto con i PECO nel settore delle manifestazioni sportive internazionali (rete di corrispondenti).

• Raccomandazione del Consiglio, del 10 dicembre 1994, sullo scambio di informazioni in caso di grandi manifestazioni e raduni (rete di corrispondenti).

• Raccomandazione del Consiglio, del 22 aprile 1996, sugli orientamenti per prevenire e limitare i disordini in occasione delle partite di calcio, contenente nell'allegato il formulario unico per lo scambio di informazioni delle forze di polizia sul teppismo negli stadi (GU C 131 del 3.5.1996, pag. 1).

• Azione comune, del 26 maggio 1997, in materia di cooperazione nel settore dell'ordine pubblico e della pubblica sicurezza (GU L 147 del 5.6.1997, pag. 1).

• Risoluzione del Consiglio, del 9 giugno 1997, sulla prevenzione e repressione di atti di teppismo in occasione delle partite di calcio, mediante lo scambio di esperienze, il divieto di accedere agli stadi e una politica in materia di mezzi di comunicazione di massa (GU C 193 del 24.6.1997, pag. 1).

• Risoluzione del Consiglio, del 21 giugno 1999, concernente un manuale per la cooperazione tra forze di polizia a livello internazionale e misure per prevenire e combattere la violenza e i disordini in occasione delle partite internazionali di calcio (GU C 196 del 13.7.1999, pag. 1).

• Risoluzione del Consiglio, del 6 dicembre 2001, concernente un manuale di raccomandazioni per la cooperazione internazionale tra forze di polizia e misure per prevenire e combattere la violenza e i disordini in occasione delle partite di calcio di dimensione internazionale alle quali è interessato almeno uno Stato membro (GU C 22 del 24.1.2002, pag. 1).

• Decisione del Consiglio, del 25 aprile 2002, concernente la sicurezza in occasione di partite di calcio internazionali (GU L 121 dell'8.5.2002, pag. 1).

• Risoluzione del Consiglio, del 17 novembre 2003, per l'adozione negli Stati membri del divieto di accesso agli impianti dove si svolgono partite di calcio di rilevanza internazionale (GU C 281 del 22.11.2003, pag. 1).

• Tabella relativa ai corrispondenti nazionali "Teppismo in occasione delle partite di calcio".

Riferimenti internazionaliRiferimenti internazionali

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I criteri che deve essere tenuto a soddisfare l'organizzatore delle partite di calcio nazionali e internazionali sono:

• l'adozione di tutte le misure necessarie e sufficienti a preservare la civile convivenza.

• una gestione efficace delle partite attuata con un approccio globale da parte di tutti gli attori interessati

agli eventi calcistici. Al riguardo è fortemente raccomandata una buona cooperazione tra organizzatore,

attori privati interessati, autorità e servizi di polizia.

Nell'interesse dell'ordine pubblico e della pubblica sicurezza, le autorità e i servizi di polizia interessati

dovrebbero stabilire previamente requisiti a cui gli organizzatori devono adempiere per poter organizzare

partite nazionali o internazionali. Tali requisiti contribuiscono a che l'organizzazione e gli altri servizi interessati si

assumano le responsabilità che incombono loro, e sono intesi a consentire ai servizi di polizia di concentrarsi

sulle loro missioni principali di mantenimento dell'ordine pubblico.

L'organizzatore adotta ogni misura precauzionale necessaria al fine di evitare danni a persone e cose , ivi

compresa ogni misura pratica volta a prevenire eventuali intemperanze degli spettatori.

Raccomandazioni supplementari sotto forma di elenco di controllo degli eventuali requisiti da imporre

all'organizzatore:

• l'organizzatore dovrebbe fare tutto il possibile per garantire l'ordine e la sicurezza all'interno dello stadio

e nei dintorni dello stesso prima, durante e dopo la partita, al fine di ridurre allo stretto necessario

l'intervento della polizia.

A tal fine si può utilizzare a titolo indicativo l'elenco di controllo riportato in appendice al documento in parola relativo

all'imposizione, da parte delle autorità e dei servizi di polizia, di eventuali requisiti all'organizzatore di una partita di

calcio. Si raccomanda che tali disposizioni siano corroborate dalle disposizioni nazionali di legge.

Risoluzione del Consiglio dell’Unione Europea del 4 dicembre 2006 Risoluzione del Consiglio dell’Unione Europea del 4 dicembre 2006 ““Manuale aggiornato di raccomandazioni per la cooperazione internazionale tra forze di polizia e Manuale aggiornato di raccomandazioni per la cooperazione internazionale tra forze di polizia e

misure per prevenire e combattere la violenza e i disordini in occasione delle partite di calcio di misure per prevenire e combattere la violenza e i disordini in occasione delle partite di calcio di dimensione internazionale alle quali è interessato almeno uno Stato membro”dimensione internazionale alle quali è interessato almeno uno Stato membro”

Ruolo dell'organizzatoreRuolo dell'organizzatore

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Ticketing: RTicketing: Risoluzione isoluzione del Parlamento europeo del Parlamento europeo sul problema sul problema dell'hooliganismo e della libera circolazione dei tifosi di calciodell'hooliganismo e della libera circolazione dei tifosi di calcio e Risoluzione e Risoluzione

del Consiglio d’Europa 1/2002del Consiglio d’Europa 1/2002

La distribuzione dei biglietti agli spettatori:

• costituisce il primo fondamentale atto di governo di una manifestazione sportiva

• risulta determinante ai fini della acquisizione delle informazioni necessarie alla predisposizione dei

servizi

• è fondamentale per la verifica della capienza dei settori dello stadio e quindi per la sicurezza degli

spettatori

• è risolutiva nel realizzare una separazione tra opposte tifoserie.

le autorità pubbliche, le organizzazioni sportive e i club ad attuare le misure previste dalla Convenzione europea

del 19 agosto 1985 sulla violenza e gli eccessi degli spettatori nelle manifestazioni sportive, segnatamente nelle partite

di calcio prevedendo in particolare:

• il controllo della vendita dei biglietti;

• azioni contro i club calcistici che praticano il sistema di vincolare la vendita dei biglietti ai viaggi tutto

compreso.

Premesso chePremesso che

InvitaInvita

• Mettere a disposizione dei tifosi un opuscolo informativo in cui si precisa quali comportamenti siano

accettabili e quali siano condannati, nel paese ospitante, e quali azioni siano considerate una violazione

della legge, per la quale sono previste sanzioni.

• Fornire anche altre informazioni, collaterali, affinché i tifosi si sentano benaccetti.

• Distribuire gli opuscoli al momento della vendita dei biglietti.

Raccomanda diRaccomanda di

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La politica in materia di assegnazione dei biglietti mira in particolare a separare le tifoserie rivali, prevenire il

sovraffollamento e tenere sotto controllo i flussi di visitatori, nonché a far eseguire i divieti di accedere agli stadi

imposti da una lega calcio o da altro organo competente.

Principi fondamentali:Principi fondamentali:• la ripartizione dei biglietti è effettuata in modo da ottenere una separazione dei tifosi delle squadre in campo

attraverso una compartimentazione;

• la politica di distribuzione dei biglietti, il cosiddetto contingentamento dei biglietti tra i paesi partecipanti, tiene

conto dell'interesse mostrato dai tifosi per ottenere i biglietti;

• la politica di vendita è tale da prevenire il bagarinaggio e la falsificazione dei biglietti

• occorre impedire che i tifosi possano acquistare i biglietti per un settore dello stadio che non è loro riservato;

• i biglietti devono fornire informazioni circa il possessore del biglietto e la provenienza del biglietto stesso,

l'indicazione della partita e il posto assegnato, in breve la storia del biglietto.

Ticketing: Risoluzione del Consiglio dell’Unione Europea del 4 dicembre 2006 Ticketing: Risoluzione del Consiglio dell’Unione Europea del 4 dicembre 2006 “Manuale aggiornato di raccomandazioni per la cooperazione internazionale tra forze di polizia e misure per “Manuale aggiornato di raccomandazioni per la cooperazione internazionale tra forze di polizia e misure per

prevenire e combattere la violenza e i disordini in occasione delle partite di calcio di dimensione internazionale alle prevenire e combattere la violenza e i disordini in occasione delle partite di calcio di dimensione internazionale alle quali è interessato almeno uno Stato membro”quali è interessato almeno uno Stato membro”

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Gestione dei biglietti:Gestione dei biglietti:• Il punto di partenza consiste nel fissare la capacità dello stadio in base all'analisi del rischio, senza riempirlo

fino alla massima capacità. Un margine di posti liberi è necessario per far prendere posto ai tifosi in

possesso di un biglietto valido per il settore sbagliato, che si determina in base alla squadra in campo di cui

il tifoso è un sostenitore e/o alla cittadinanza del tifoso.

• I flussi di spettatori dentro lo stadio e nei dintorni sono controllati grazie ad una segmentazione sufficiente e

riconoscibile dello stadio e alle indicazioni che ne risultano.

• la separazione dei tifosi è conseguita con una rigorosa assegnazione dei posti (a sedere) attraverso i

biglietti delferti alle tifoserie rivali da separare, in base alla quale per i posti allo stadio è determinante la

squadra in campo di cui lo spettatore è sostenitore e/o la cittadinanza del tifoso;

• la politica di assegnazione dei biglietti è strutturata in modo tale da non vanificare l'assegnazione dei posti

alle tifoserie rivali, e quindi la separazione delle stesse, attraverso la cessione del biglietto, in qualsiasi modo

essa avvenga;

• il sovraffollamento è evitato lasciando che sia l'infrastruttura stessa dello stadio a determinare il contingente

di biglietti da mettere in vendita sul mercato. Per prevenire il sovraffollamento è anche necessario lottare

contro l'emissione di biglietti falsi o falsificati;

• qualora in determinate circostanze non sia possibile assicurare la separazione delle tifoserie rivali, si

prevedono, nelle rispettive tribune, misure di sicurezza alternative, quali una videosorveglianza intensificata,

la mobilitazione di sorveglianti di rinforzo, accessi separati, ecc.;

• L'applicazione del divieto di accedere allo stadio è ottenuta con l'istituzione del sistema di richiesta e

distribuzione di biglietti e con misure contro la cessione, in qualsiasi forma, dei biglietti distribuiti.

Ticketing: Risoluzione del Consiglio dell’Unione Europea del 4 dicembre 2006 Ticketing: Risoluzione del Consiglio dell’Unione Europea del 4 dicembre 2006 “Manuale aggiornato di raccomandazioni per la cooperazione internazionale tra forze di polizia e misure per prevenire “Manuale aggiornato di raccomandazioni per la cooperazione internazionale tra forze di polizia e misure per prevenire

e combattere la violenza e i disordini in occasione delle partite di calcio di dimensione internazionale alle quali è e combattere la violenza e i disordini in occasione delle partite di calcio di dimensione internazionale alle quali è interessato almeno uno Stato membro”interessato almeno uno Stato membro”

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La gestione dei biglietti a cura dell'organizzatore costituisce una fonte importante di informazioni per quest'ultimo, per

l'amministrazione e per la polizia.

La gestione dei biglietti, orientata verso la procedura di accesso allo stadio, riguarda:• la distribuzione dei titoli accesso,• il controllo dell'accesso.

Per l’attuazione, il titolo di accesso deve soddisfare i seguenti rigorosi requisiti di qualità. • Sono riportate informazioni sulla partita e sullo stadio. • Sono indicate le regole di comportamento per il tifoso. • Sono specificate, nella lingua del tifoso, le condizioni per l'accesso e la permanenza. • Sono indicati il nome del possessore e quello del venditore/distributore. • In linea di principio l'acquirente del biglietto ne è anche l'utilizzatore finale. • Il biglietto è a prova di frode. • Il biglietto è corredato delle cosiddette "istruzioni", in cui l'organizzatore precisa:

• quali oggetti è vietato introdurre nello stadio,• che è vietato il possesso di bevande alcoliche e/o di droghe all'entrata dello stadio o durante la permanenza

nello stadio, • che saranno presi provvedimenti contro il lancio di prodotti pirotecnici o di altri oggetti nello stadio,• che saranno presi provvedimenti contro qualsiasi forma di comportamento delfensivo o razzista,• che il fatto di occupare un posto che non corrisponde a quello indicato sul biglietto può dar luogo

all'espulsione dallo stadio, • che gli spettatori della partita devono sottostare ad una perquisizione all'entrata dello stadio e che, al

momento della presentazione del titolo di accesso, sono tenuti, su richiesta, a fornire una prova della propria

identità.

Requisiti da imporre all'organizzatore: assicurare la politica in materia di Requisiti da imporre all'organizzatore: assicurare la politica in materia di assegnazione dei biglietti e la sua gestioneassegnazione dei biglietti e la sua gestione

Ticketing: Risoluzione del Consiglio dell’Unione Europea del 4 dicembre 2006 Ticketing: Risoluzione del Consiglio dell’Unione Europea del 4 dicembre 2006 “Manuale aggiornato di raccomandazioni per la cooperazione internazionale tra forze di polizia e misure per prevenire “Manuale aggiornato di raccomandazioni per la cooperazione internazionale tra forze di polizia e misure per prevenire

e combattere la violenza e i disordini in occasione delle partite di calcio di dimensione internazionale alle quali è e combattere la violenza e i disordini in occasione delle partite di calcio di dimensione internazionale alle quali è interessato almeno uno Stato membro”interessato almeno uno Stato membro”

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Per la distribuzione dei biglietti sono fissati i seguenti requisiti:• L'organizzatore fa conoscere, tramite campagne di informazione, i punti di vendita ufficiali e le modalità di vendita e

annuncia al pubblico in modo inequivocabile che non è possibile acquistare biglietti al di fuori di detti punti di vendita e che il sistema di distribuzione non lascia spazio per il cosiddetto bagarinaggio.

• L'organizzatore sa in permanenza, per ogni paese e per ogni distributore, dove si trovano i biglietti. • La ripartizione dei biglietti disponibili tra i gruppi della stessa tifoseria avviene per quanto possibile in modo che il

pubblico in generale e i tifosi delle squadre partecipanti in particolare possano ragionevolmente, e nella misura consentita delle regole comunitarie di concorrenza, disporre di biglietti in numero sufficiente.

• L'organizzatore rende obbligatoria per le leghe nazionali una disposizione di ritiro dei biglietti per i paesi in cui la vendita risulti insufficiente.

• L'organizzatore impone al distributore ufficiale un obbligo di restituzione dei biglietti d'ingresso invenduti.• L'organizzatore tiene conto del fatto che la distribuzione e la vendita di titoli di accesso per quote aumenta la

gestibilità del processo di vendita; l'organizzatore fissa per i distributori dei requisiti di affidabilità.• In caso di irregolarità l'organizzatore può intervenire in qualsiasi fase del processo di distribuzione. • Il distributore comunica all'organizzatore come si è svolta le vendita dei biglietti, se possibile unitamente al

programma di viaggio e ai luoghi di soggiorno dei tifosi. • Se la richiesta di un biglietto non è presentata esclusivamente alla lega nazionale o al circolo di appartenenza dello

spettatore/del tifoso, il richiedente dichiara di quale squadra è sostenitore. Al momento dell'assegnazione definitiva del biglietto è possibile tenerne conto per motivi di ordine pubblico e di pubblica sicurezza.

• I titoli di accesso non sono trasferibili. • | Il titolo di accesso è negato a coloro cui è stato imposto un divieto di accedere agli stadi. • Il giorno della partita non vengono venduti biglietti. • Agli acquirenti non vengono messi a disposizione più di due biglietti. I biglietti rilasciati sono nominativi.• La consegna definitiva dei biglietti ha luogo il più tardi possibile (coupon da scambiare/voucher). • L'organizzatore deve assicurare che la persona al cui nome è stato emesso un biglietto, ossia il titolare del biglietto,

riceva al momento debito il proprio biglietto.

Ticketing: Risoluzione del Consiglio dell’Unione Europea del 4 dicembre 2006 Ticketing: Risoluzione del Consiglio dell’Unione Europea del 4 dicembre 2006 “Manuale aggiornato di raccomandazioni per la cooperazione internazionale tra forze di polizia e “Manuale aggiornato di raccomandazioni per la cooperazione internazionale tra forze di polizia e misure per prevenire e combattere la violenza e i disordini in occasione delle partite di calcio di misure per prevenire e combattere la violenza e i disordini in occasione delle partite di calcio di

dimensione internazionale alle quali è interessato almeno uno Stato membro”dimensione internazionale alle quali è interessato almeno uno Stato membro”

Requisiti da imporre all'organizzatore: Assicurare la politica in materia di Requisiti da imporre all'organizzatore: Assicurare la politica in materia di assegnazione dei biglietti e la sua gestioneassegnazione dei biglietti e la sua gestione

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Per una politica e un controllo adeguati in materia di accesso sono fissati i seguenti requisiti:• L'organizzatore comunica in anticipo agli spettatori i percorsi di accesso allo stadio e le strade non accessibili. • Non sono ammessi in nessun caso coloro cui è stato imposto un divieto di accedere allo stadio. • Non sono ammessi gli spettatori in evidente stato di ubriachezza.• Non sono ammessi gli spettatori in possesso di oggetti che possono costituire un pericolo per la sicurezza e/o

l'ordine nello stadio. • Non sono ammessi gli spettatori in possesso di oggetti che, in qualsiasi modo, si possano qualificare come attinenti

alla lotta politica, alla discriminazione, al razzismo o alla diffamazione. • Il controllo dell'accesso è qualitativamente soddisfacente, incluse le perquisizioni e l'applicazione del divieto di

accesso agli stadi. • Un controllo agevole dell'accesso impedisce che si formino lunghe code.• Il controllo dell'accesso consente di verificare che non vi sia sovraffollamento dei settori.• Se si utilizzano sistemi di accesso automatizzati, questi soddisfano requisiti elevati di affidabilità e di continuità.

Accreditamento

Accanto alla politica in materia di assegnazione dei biglietti, la strategia in materia di accreditamento costituisce uno degli

strumenti chiave per garantire la sicurezza nello stadio. Il sistema di accreditamento deve prevenire il sovraffollamento e

consentire di gestire e controllare il flusso dei visitatori.

• Il titolo di accreditamento è concesso soltanto a coloro che sono chiamati a svolgere un ruolo funzionale in una

determinata zona dello stadio, ed è valido soltanto per quella determinata zona.

• Il titolo di accreditamento non dà di per sé diritto ad un posto a sedere nello stadio.

• I titoli di accreditamento non sono trasferibili.

• I titoli di accreditamento devono essere a prova di frode.

Ticketing: Risoluzione del Consiglio dell’Unione Europea del 4 dicembre 2006 Ticketing: Risoluzione del Consiglio dell’Unione Europea del 4 dicembre 2006 “Manuale aggiornato di raccomandazioni per la cooperazione internazionale tra forze di polizia e “Manuale aggiornato di raccomandazioni per la cooperazione internazionale tra forze di polizia e misure per prevenire e combattere la violenza e i disordini in occasione delle partite di calcio di misure per prevenire e combattere la violenza e i disordini in occasione delle partite di calcio di

dimensione internazionale alle quali è interessato almeno uno Stato membro”dimensione internazionale alle quali è interessato almeno uno Stato membro”

Requisiti da imporre all'organizzatore: Requisiti da imporre all'organizzatore:

Assicurare la politica in materia di assegnazione dei biglietti e la sua gestioneAssicurare la politica in materia di assegnazione dei biglietti e la sua gestione

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Tiketing: Manuale per l’ottenimento della Licenza UEFA Tiketing: Manuale per l’ottenimento della Licenza UEFA Recepito in data 31 luglio 2003 dalla FIGCRecepito in data 31 luglio 2003 dalla FIGC

Definire una nuova disciplina dell’emissione dei titoli di accesso agli impianti:

• Nominativi

• di colore diverso per ciascun settore

• Antifalsificazione

• contenenti clausole espresse di accettazione del regolamento dello stadio

• divieto di emissione in numero superiore ai posti a sedere di ciascun settore

• Possibilità di limitare le capienze dei settori e la conseguente emissione di tagliandi in occasione di incontri

giudicati a rischio per l’ordine e la sicurezza pubblica

Definire gli obblighi delle Società sportive:

• Obbligo di porre a disposizione dei tifosi ospiti almeno il 5% dei posti disponibili nello stadio

• disciplinare i sistemi di vendita/cessione dei titoli in maniera tale da non determinare promiscuità tra le

opposte tifoserie

• divieto di vendita dei titoli di accesso per il settore ospiti nel giorno di disputa della gara e comunque

all’interno dell’area di servizio annessa all’impianto per tutti gli spettatori

• divieto di vendita o cessione di titoli di accesso a persone sottoposte a divieto di accesso agli impianti sportivi

Raccomanda diRaccomanda di

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Ministero dell’Interno - Dipartimento della P.S.

Per la durata della partita, deve essere operativa una sala in grado di accogliere i rappresentanti dei servizi di soccorso

e d'ordine e dell'organizzatore funge da punto di coordinamento ed è attrezzata con le apparecchiature tecniche

necessarie alla videosorveglianza e alla trasmissione di messaggi al pubblico. Le telecamere consentono di individuare

qualsiasi incidente nonché di identificare i responsabili di disordini,

Videosorveglianza: Risoluzione del Consiglio dell’Unione Europea del Videosorveglianza: Risoluzione del Consiglio dell’Unione Europea del 4 dicembre 2006 4 dicembre 2006 “Manuale aggiornato di raccomandazioni per la cooperazione internazionale tra forze di “Manuale aggiornato di raccomandazioni per la cooperazione internazionale tra forze di

polizia e misure per prevenire e combattere la violenza e i disordini in occasione delle partite di calcio di polizia e misure per prevenire e combattere la violenza e i disordini in occasione delle partite di calcio di dimensione internazionale alle quali è interessato almeno uno Stato membro”dimensione internazionale alle quali è interessato almeno uno Stato membro”

Requisiti da imporre all'organizzatoreRequisiti da imporre all'organizzatore

Legge n. 88 del 24 aprile 2005Legge n. 88 del 24 aprile 2005

Gli impianti sportivi ove si disputano incontri di calcio aventi capienza superiore a 7.500 posti, devono essere dotati di

strumenti che consentano la registrazione televisiva dell'area riservata al pubblico sia all'interno che nelle sue

immediate vicinanze (art. 1-quater, comma 3).

Tali disposizioni sono attuate dalle società utilizzatrici di detti impianti in accordo con i proprietari degli stessi.

Mancata dotazione degli strumenti che consentono la registrazione televisiva delle aree riservate al pubblico sia all'interno dell'impianto che nelle sue immediate vicinanze.

sanzione amministrativa pecuniaria da 10.329 a 51.645 euro e revoca delle concessioni per

l'utilizzo degli impianti sportivi, che comunque non possono essere utilizzati per ospitare

incontri di calcio organizzati dalla Federazione italiana Giuoco Calcio (art. 1 quinquies, comma

2)

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Art.18 - Dispositivi di controllo degli spettatoriArt.18 - Dispositivi di controllo degli spettatori

Negli impianti con capienza superiore a 7.500 spettatori all’aperto e 4.000 al chiuso, in occasione di

manifestazioni sportive, deve essere previsto un impianto televisivo a circuito chiuso che consenta, da un

locale appositamente predisposto e presidiato, l’osservazione della zona spettatori e dell’area di servizio

annessa all’impianto e dei relativi accessi, con registrazione delle relative immagini. Detto locale deve

essere posizionato in una zona dell’impianto sportivo da cui sia possibile avere una visione complessiva,

totale e diretta della zona di attività sportiva e della zona spettatori.

Il Prefetto ha la facoltà di imporre l'adozione dei dispositivi di cui sopra in tutti gli impianti in cui ne

ravvisi la necessità, sentito il parere della Commissione Provinciale di Vigilanza sui locali di

pubblico spettacolo.

L’impianto di videosorveglianza deve essere conforme alle disposizioni del decreto del Ministro

dell’Interno, di concerto con i Ministri per i Beni e le Attività Culturali e dell’Innovazione e Tecnologie,

adottato in data 6 giugno 2005 in attuazione dell’articolo 1-quater, comma 6, del decreto legge 24 febbraio

2003, n. 28, convertito dalla legge 24 aprile 2003, n. 88.

Ministero dell’Interno - Dipartimento della P.S.Videosorveglianza: Decreto Ministeriale del 18.03.96 Videosorveglianza: Decreto Ministeriale del 18.03.96 come mod. dal D.M. 6 giugno 2005come mod. dal D.M. 6 giugno 2005

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Norme di sicurezza applicabili all'infrastrutturaNorme di sicurezza applicabili all'infrastrutturaL'infrastruttura dello stadio deve consentire un'efficace separazione delle tifoserie rivali, tanto agli ingressi quanto all'interno dello stadio stesso.

Possono essere utilizzati esclusivamente uno stadio o parti di uno stadio che soddisfino le norme di sicurezza stabilite a livello nazionale e/o internazionale.

Norme minime di sicurezza: Norme minime di sicurezza: • i confini esterni dello stadio sono delimitati da una recinzione concepita per impedire la penetrazione incontrollata di

persone, oggetti o materiali, • vi è un numero sufficiente di uscite (di emergenza) che non possono fungere allo stesso tempo da ingressi, e offrono

una garanzia di sicurezza sufficiente nell'eventualità di un'evacuazione, tanto all'esterno dello stadio, quanto verso il campo da calcio,

• lo stadio soddisfa in tutte le sue parti i requisiti necessari in materia di sicurezza antincendio, resistenza e stabilità strutturale,

• per la durata della partita, una sala operativa in grado di accogliere i rappresentanti dei servizi di soccorso e d'ordine e dell'organizzatore funge da punto di coordinamento ed è attrezzata con le apparecchiature tecniche necessarie alla videosorveglianza e alla trasmissione di messaggi al pubblico. Le telecamere consentono di individuare qualsiasi incidente nonché di identificare i responsabili di disordini,

• lo stadio è dotato di posti di pronto soccorso nonché di installazioni sanitarie sufficienti adeguate alla sua capacità, • le tifoserie rivali sono separate in maniera adeguata, • all'interno dello stadio sono apposti le indicazioni e i pittogrammi necessari per dirigere gli spettatori verso le uscite

d'emergenza e/o le singole tribune alle quali dà accesso il biglietto di ingresso, • in funzione della capienza massima di sicurezza dello stadio, per ciascuna tribuna viene determinata una capienza

massima, • lo stadio è oggetto di regolari manutenzioni, in occasione delle quali viene riparato qualsiasi elemento staccato o

danneggiato e viene rimosso qualsiasi detrito o oggetto atto ad essere utilizzato quale proiettile, • gli impianti tecnici, elettrici e a gas sono installati e mantenuti in efficienza in conformità delle norme generali vigenti.

Sicurezza impianti: Risoluzione del Consiglio dell’Unione Europea del Sicurezza impianti: Risoluzione del Consiglio dell’Unione Europea del 4 dicembre 2006 4 dicembre 2006 “Manuale aggiornato di raccomandazioni per la cooperazione internazionale tra forze di “Manuale aggiornato di raccomandazioni per la cooperazione internazionale tra forze di

polizia e misure per prevenire e combattere la violenza e i disordini in occasione delle partite di calcio di polizia e misure per prevenire e combattere la violenza e i disordini in occasione delle partite di calcio di dimensione internazionale alle quali è interessato almeno uno Stato membro”dimensione internazionale alle quali è interessato almeno uno Stato membro”

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L'organizzatore di una partita nazionale o internazionale di calcio stipula con le autorità, i servizi di polizia e i

servizi di soccorso interessati un accordo, che permette di fissare contrattualmente e rendere esecutivi gli

obblighi che incombono all'organizzatore.

Detto accordo è concluso entro un termine ragionevole anteriormente alla partita, al torneo o alla competizione

e stabilisce gli obblighi e le responsabilità dell'organizzatore.

Detto accordo contiene per lo meno le disposizioni seguenti:

• il numero massimo di spettatori che possono essere ammessi nello stadio,

• le disposizioni relative alle norme di sicurezza dello stadio,

• il piano d'emergenza e il piano d'evacuazione applicabili,

• la piantina dello stadio,

• gli accordi conclusi vertenti sugli obblighi e sulle responsabilità dell'organizzatore, tra l'altro per quanto

concerne la politica in materia di assegnazione dei biglietti e la politica di accreditamento, l'intervento dei

sorveglianti, le intese in materia di videosorveglianza, la politica in materia di consumo di alcolici, le

intese in materia di oggetti vietati, le intese relative allo scambio di informazioni con l'organizzatore (in

particolare qualsiasi informazione, destinata ai servizi di polizia, concernente il calendario delle partite in

ambito internazionale (di campionato o amichevoli), il che implica una consultazione prima che sia fissata

la data della partita), ecc.

Sicurezza impianti: Risoluzione del Consiglio dell’Unione Europea del Sicurezza impianti: Risoluzione del Consiglio dell’Unione Europea del 4 dicembre 2006 4 dicembre 2006 “Manuale aggiornato di raccomandazioni per la cooperazione internazionale tra forze di “Manuale aggiornato di raccomandazioni per la cooperazione internazionale tra forze di

polizia e misure per prevenire e combattere la violenza e i disordini in occasione delle partite di calcio di polizia e misure per prevenire e combattere la violenza e i disordini in occasione delle partite di calcio di dimensione internazionale alle quali è interessato almeno uno Stato membro”dimensione internazionale alle quali è interessato almeno uno Stato membro”

Requisiti da imporre all'organizzatoreRequisiti da imporre all'organizzatore

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Caratteristiche essenziali degli stadi:Caratteristiche essenziali degli stadi:• Le capienze devono essere al netto dei posti riservati ai rappresentanti dei media e dei posti persi per le

telecamere e le postazioni per le radio/telecronache, nonché dei posti la cui visuale è ostruita, per esempio, a

seguito di istallazioni intorno al campo, o interdetta per motivi di sicurezza • I parcheggi devono essere interni allo stadio per gli spettatori designati dalla UEFA (da 135 a 225 per i

pullman e da 1050 a 1750 per le autovetture ), e nelle immediate adiacenze dello stadio per gli spettatori

(da 270 a 450 per i pullman e da 3900 a 6500 per le autovetture).• Le Aree espositive definite “aree per i tifosi” devono essere interne all’impianto sportivo, di almeno

1000 m2 , ovvero in strade chiuse al traffico durante i giorni della competizione. In tali aree i patners

commerciali dovranno poter esporre i propri articoli e intrattenere il pubblico con iniziative interattive .

Le spese ed i costi relativi alle strutture, alla locazione dei siti e alla sicurezza saranno da considerarsi a

carico delle città in cui verranno creati tali spazi dedicati al pubblico;• I posti a sedere, oltre ad essere numerati, dovranno avere uno schienale di 30 cm. e la prima fila di posti

dovrà essere sopraelevata di almeno 1 m. dal livello del terreno di gioco.• Non ci devono essere separatori tra spalti e terreno di gioco. Peraltro la distanza tra la linea del campo e

gli spalti deve essere di almeno 6 metri (7,50 m. dietro le porte) ed in tale spazio, oltre alle panchine per le

riserve ed i tecnici sportivi, potranno essere posizionati i cartelloni pubblicitari alti 90 cm. e vi potranno

accedere anche fotografi, micrdeloni e telecamere . • La tribuna d’onore e quella stampa deve essere separata dagli altri settori. In particolare, la tribuna stampa

deve essere dotata di separatori in plexiglas o simili dispositivi• L’accesso in campo dei tesserati deve avvenire attraverso un tunnel telescopico e le panchina per le

riserve ed i tecnici sportivi deve essere coperta.• Gli stadi devono essere dotate di sale business, Skybox e locali amministrativi• Gli spettatori disabili devono avere posti riservati che garantiscano la loro sicurezza e la sicurezza degli altri

spettatori in caso di evacuazione d’emergenza (pag. 32)• Le postazioni di ripresa limiteranno la capienza degli impianti in quanto prevedono l’istallazione di

piattaforme rialzate (pag. 34 e 37).

Sicurezza impianti: Manuale per l’ottenimento della Licenza UEFA Sicurezza impianti: Manuale per l’ottenimento della Licenza UEFA Recepito in data 31 luglio 2003 dalla FIGCRecepito in data 31 luglio 2003 dalla FIGC

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Ai fini dell'accoglienza e dell'inquadramento degli spettatori un numero sufficiente di sorveglianti,

debitamente reclutati e formati, devono svolgere i seguenti compiti.• accogliere e inquadrare gli spettatori,

• ispezionare le attrezzature dello stadio prima e dopo la partita,

• comunicare agli spettatori ogni informazione utile concernente l'organizzazione, l'infrastruttura e i servizi

di soccorso,

• svolgere controlli limitati dell'abbigliamento e del bagaglio, ove ve ne siano giustificati motivi e per

quanto possibile ai sensi della normativa nazionale applicabile,

• controllare l'osservanza del regolamento d'ordine interno,

• badare che il pubblico non acceda alle zone alle quali gli è vietato l'accesso,

• contribuire ad un'agevole circolazione degli spettatori all'ingresso nello stadio e all'uscita dallo stesso,

• trasmettere ai servizi di soccorso e di polizia tutte le informazioni concernenti gli spettatori che

potrebbero perturbare l'ordine pubblico,

• prendere tutte le opportune misure in attesa dell'intervento dei servizi di soccorso e di sicurezza,

• intervenire preventivamente in qualunque situazione che possa minacciare l'ordine pubblico.

• All'atto del reclutamento dei sorveglianti occorre accertarsi che questi possiedano le attitudini fisiche e il

profilo psicologico richiesti per svolgere le loro mansioni.

Steward: Risoluzione del Consiglio dell’Unione Europea del 4 dicembre 2006 Steward: Risoluzione del Consiglio dell’Unione Europea del 4 dicembre 2006 “Manuale aggiornato di raccomandazioni per la cooperazione internazionale tra forze di polizia e “Manuale aggiornato di raccomandazioni per la cooperazione internazionale tra forze di polizia e misure per prevenire e combattere la violenza e i disordini in occasione delle partite di calcio di misure per prevenire e combattere la violenza e i disordini in occasione delle partite di calcio di

dimensione internazionale alle quali è interessato almeno uno Stato membro”dimensione internazionale alle quali è interessato almeno uno Stato membro”

Requisiti da imporre all'organizzatoreRequisiti da imporre all'organizzatore

Cooperazione tra forze di polizia e sorvegliantiCooperazione tra forze di polizia e sorvegliantiI servizi di polizia e l'organizzazione degli steward dovrebbero cooperare su base complementare, fatti salvi

la responsabilità e i compiti specifici delle singole parti.

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La formazione degli steward verte sulle seguenti materie teoriche e pratiche:

• organizzazione e procedure di sicurezza in occasione delle partite di calcio,

• legislazione e normativa di base applicabili, compreso il regolamento d'ordine interno,

• tecniche di comunicazione,

• tecniche di osservazione e di identificazione,

• tecniche di controllo degli accessi,

• gestione dei conflitti,

• pronto soccorso e misure da adottare in caso di incendio,

• procedure di evacuazione dello stadio,

• cooperazione con i servizi di soccorso e di polizia,

• un tirocinio di un certo numero di partite.

Con periodicità regolare, agli steward sono impartiti corsi di aggiornamento in relazione con gli sviluppi e con

eventuali mutamenti intervenuti nelle materie summenzionate.

Prima di ciascuna partita, gli steward partecipano a riunioni di informazione, finalizzate alla comunicazione di ogni

informazione utile alla luce delle peculiarità di ciascuna partita.

Nell'esercizio delle loro funzioni i sorveglianti indossano abiti fluorescenti con la menzione “steward", in modo da

poterli distinguere esteriormente dai comuni spettatori.

L'organizzatore o l'autorità competente può fare appello agli steward della squadra ospite . Questo sostegno è

utile esclusivamente qualora detti sorveglianti possano apportare un valore aggiunto, da valutarsi in base a una serie di

criteri quali esperienza necessaria nell'esercizio delle proprie funzioni e la conoscenza dei propri tifosi.

Steward: Risoluzione del Consiglio dell’Unione Europea del 4 dicembre 2006 Steward: Risoluzione del Consiglio dell’Unione Europea del 4 dicembre 2006 “Manuale aggiornato di raccomandazioni per la cooperazione internazionale tra forze di polizia e “Manuale aggiornato di raccomandazioni per la cooperazione internazionale tra forze di polizia e misure per prevenire e combattere la violenza e i disordini in occasione delle partite di calcio di misure per prevenire e combattere la violenza e i disordini in occasione delle partite di calcio di

dimensione internazionale alle quali è interessato almeno uno Stato membro”dimensione internazionale alle quali è interessato almeno uno Stato membro”

Requisiti da imporre all'organizzatoreRequisiti da imporre all'organizzatore

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PROGETTO STEWARD: FONTI DI COGNIZIONE Impiego degli steward

La società sportiva deve:

curare il reclutamento e l’addestramento del personale delegato al servizio d’ordine,

stabilendone, in accordo con la LNP, le necessarie qualifiche, il numero minimo (in generale: un

addetto per ogni 250 spettatori) in relazione alle caratteristiche dello stadio ed i compiti

specifici.

Steward: Manuale per l’ottenimento della licenza uefaSteward: Manuale per l’ottenimento della licenza uefa recepito in data 31 luglio 2003 dalla FIGCrecepito in data 31 luglio 2003 dalla FIGC

Il/la Responsabile della sicurezza, nominato/a dalla società, deve:

• Predisporre l’organigramma dei soggetti delegati all’organizzazione e all’attivazione delle

procedure inerenti la sicurezza;

• provvedere al loro reclutamento

• Predisporre un piano per l’informazione, la formazione e l’addestramento di tutti gli

addetti alla sicurezza.

• provvedere a fornire a tali addetti un manuale contenente tutti gli aspetti relativi ai

compiti loro assegnati, nonché tutte le informazioni riguardanti lo stadio e le specifiche

mansioni: planimetrie, piani di emergenza ed evacuazione, organigramma con i numeri

telefonici e le mansioni specifiche assegnate ad ogni soggetto incaricato della gestione

della sicurezza.

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Gli addetti saranno in particolare tenuti ad assicurare le seguenti

procedure:

• Sorveglianza permanente di ciascuna porta e portone di uscita dello stadio, compresi

tutti quelli che conducono dalle tribune verso l’area di gioco, per evitare gli abusi

(passaggi non autorizzati e/o abusivi) e per consentirne l’immediata apertura in caso di

evacuazione di emergenza (essi non devono in alcun caso essere chiusi a chiave quando

gli spettatori si trovano all’interno dello stadio)

• accoglienza ed assistenza di tutti i soggetti che accedono allo stadio suddivisi in

categorie (delegati UEFA, atleti ed accompagnatori, arbitri, rappresentanti delle società di

calcio, tesserati addetti alla gara, VIP, sponsor e partner commerciali, giornalisti, operatori

radio-tv, fotografi, sostenitori della squadra ospite, spettatori, addetti alla ristorazione,

addetti alle attività commerciali varie, addetti alla manutenzione ed il pronto intervento

sull’impianto, ecc.).

• controllo della bigliettazione, degli accrediti e della procedura di ingresso di tutti i

soggetti che accedono alo stadio

• controllo che, durante lo svolgimento della manifestazione, nessun oggetto o

ingombro, anche temporaneo, ostacoli il libero deflusso degli spettatori lungo le vie

d’esodo, in corrispondenza di passaggi, corridoi, scale, porte, varchi e portoni,

nonché negli spazi sicuri

Steward: Manuale per l’ottenimento della licenza uefaSteward: Manuale per l’ottenimento della licenza uefa recepito in data 31 luglio 2003 dalla FIGCrecepito in data 31 luglio 2003 dalla FIGC

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Le modalità di impiego Le modalità di impiego

delle Forze dell’Ordine delle Forze dell’Ordine

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Pianificazione dei servizi per livelli concentrici progressiviPianificazione dei servizi per livelli concentrici progressivi

è costituito dalle attività di natura preventiva che si sostanziano nelle vigilanze, ispezioni e bonifiche che devono

essere eseguite, con largo anticipo rispetto all’inizio dell’evento, presso tutti i luoghi interessati, i quali acquistano varia

sensibilità in base alle informazioni fornite dalle Questure dei luoghi di partenza e dalle attività svolte dalle Squadre

tifoserie delle Digos delle Autorità Provinciali di P.S. interessate.

Primo livello

Il governo delle manifestazioniIl governo delle manifestazioni

LE AUTORITA’ PROVINCIALI DI P.S.

• pianificano gli itinerari stradali, ferroviari e cittadini interessati alla presenza di tifosi ed i relativi servizi di

osservazione, vigilanza, controllo e tutela dell’ordine e la sicurezza pubblica, tenendo presente che, ove possibile,

essi dovranno essere modulati per evitare momenti di criticità con altre tifoserie in transito o stanziali.

IL DELEGATO ALLA SICUREZZA IN SENO AL GOS

• testa e valuta periodicamente, anche con apposite esercitazioni, il “sistema di organizzazione della sicurezza”

adottato.

• instaura e mantiene rapporti con i propri omologhi presso le altre società calcistiche, scambiando con gli stessi

notizie riguardanti la movimentazione dei sostenitori della squadra;

• Verifica il numero dei biglietti messi in vendita per la tifoseria ospite;

• Verifica i sistemi di emissione e distribuzione degli stessi sul territorio nazionale;

• verifica la reale consistenza numerica dei biglietti venduti sia per i tifosi locali e per gli ospiti e della disponibilità di

biglietti da acquistare il giorno dell’incontro per settori diversi da quello riservato agli ospiti;

• Verifica le condizioni di sicurezza dell’impianto e di efficienza ed efficacia dei sistemi e degli apparati.

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Il Gruppo Operativo Sicurezza

Il Gruppo Operativo di Sicurezza

costituisce la sede primaria ove

devono essere elaborati tutti gli

elementi informativi prodromici

alla gestione dell’evento e, in tale

consesso, anche a seguito di

sopralluoghi e verifiche, occorre

pianificare, in sinergia con tutti

gli altri Enti, a vario titolo

compartecipi alla gestione, le

attività finalizzate a fornire un

momento di supporto all’Autorità

Provinciale.

Vigili del Fuoco

Delegato alla sicurezza

Responsabile del pronto intervento

strutturale ed impiantistico

all’interno dello stadio

Funzionario responsabile del GOS

Prono Intervento Sanitario

Polizia Municipale

Delegato alla sicurezza della squadra ospite

Altri

Il governo delle manifestazioni in impianti sportivi: organo consultivo del QuestoreIl governo delle manifestazioni in impianti sportivi: organo consultivo del Questore

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Sicurezza Impianti: Decreto Ministeriale del 18.03.96 Sicurezza Impianti: Decreto Ministeriale del 18.03.96 come mod. dal D.M. 6 giugno 2005come mod. dal D.M. 6 giugno 2005

Il G.O.S.: i compiti

• verifica la predisposizione di tutte le misure organizzative dell’evento, anche in relazione ad eventuali

prescrizioni imposte, in base alla Check List delle attività da espletare, in occasione dello svolgimento di incontri di

calcio• vigila sulla corretta attuazione del piano finalizzato al mantenimento delle condizioni di sicurezza• adotta le iniziative necessarie a superare contingenti situazioni di criticità ed emergenziali , fatte salve le

direttive in materia di ordine e sicurezza pubblica emanate dal Questore della provincia

Il G.O.S.: le attività

• Partecipa ai sopralluoghi della CPV, con propri componenti• Elabora le relazioni tecniche sugli impianti per le valutazione di sicurezza• Approva il piano finalizzato al mantenimento delle condizioni di sicurezza, redatto dalla società utilizzatrice;• dispone gli elenchi nominativi delle persone, diverse dagli spettatori, autorizzate all’accesso all’impianto sportivo

e delle mansioni svolte.• Esprimere, a richiesta del Questore, parere su esigenza elevazione separatori o presenza combinazioni

parapetti e altre misure di sicurezza aggiuntive e perimetrazione con steward;

• verifica i requisiti soggettivi dei soggetti incaricati, escludendo dall’ “organigramma” e dalle conseguenti attività i

soggetti privi dei requisiti medesimi e quelli che “non diano garanzia di non abusare” dello specifico servizio cui sono

preposti. • Valuta tempi di apertura dei cancelli in maniera adeguata all’esecuzione dei servizi di prefiltraggio e filtraggio• Prescrive le modalità di utilizzo dei metal detector • Valuta le richieste di introduzione/esposizione di striscioni ed altre manifestezioni esteriori pervenute alle

società sportive e verifica le procedure autorizzatorie• Dall’apertura dei cancelli assume anche la funzione di Centro per la gestione della sicurezza della

manifestazione e Centro di gestione delle emergenze

Gestione dell’ordine e della sicurezza pubblica:

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• avere disponibilità, in tempo reale, del numero totale, per settore e per tipologia

(abbonamenti/giornalieri/accrediti), dei titoli di accesso distribuiti e venduti o ceduti a titolo gratuito da

fornire, a richiesta, alle autorità di pubblica sicurezza;

• associare a ciascun biglietto venduto o ceduto le generalità dell’acquirente o cessionario memorizzando i dati in

modo sicuro e protetto.

• assicurare l’immediata disponibilità dei dati relativi all’associazione a ciascun titolo di accesso delle generalità

dell’acquirente o utente da parte dell’autorità giudiziaria o di pubblica sicurezza ed ufficiali di pubblica

sicurezza o di polizia giudiziaria espressamente designati.

• assicurare che nei luoghi in cui sono distribuiti o posti in vendita i titoli di accesso siano affisse apposite

avvertenze per gli acquirenti, recanti, in modo leggibile, il regolamento di utilizzo dell’impianto e che, con

l’atto d’acquisto, il titolare si è impegnato a prendere visione ed a rispettare tutti i punti dello stesso. Dovrà

essere comunque evidenziato:

• Il possesso del titolo di ingresso valido, con l’indicazione corretta dei dati personali, costituirà requisito

indispensabile per l’accesso degli spettatori all’area di servizio esterna , nonché per la permanenza nella

zona spettatori e nello spazio riservato agli spettatori indicato nel titolo stesso.

• che l’utilizzazione del titolo di acquisto comporta l’accettazione delle norme del regolamento;

• che il rispetto di tali norme è condizione indispensabile per l’accesso e la permanenza degli spettatori

nell’impianto sportivo;

• che l’accesso agli impianti sportivi può comportare la sottoposizione dell’interessato a controlli di

prevenzione e sicurezza sulla persona e nelle eventuali borse e contenitori al seguito, finalizzati

esclusivamente ad impedire l'introduzione nello stadio di oggetti o sostanze illecite, proibite o

suscettibili di indurre o provocare atti di violenza;

Obblighi delle società organizzatrici dell’eventoObblighi delle società organizzatrici dell’evento

Decreto Interministeriale del 6 giugno 2005 in materia di ticketingDecreto Interministeriale del 6 giugno 2005 in materia di ticketing

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• variazione di settore dei tagliandi di ingresso per motivi di ordine e sicurezza pubblica, documentando la determinazione (artt. 2 e 3 DM 6 giugno 2005 sui biglietti)

RICHIESTA PARERE DIRIGENTE DEI SERVIZI DI ORDINE E SICUREZZA

PUBBLICA

• La determinazione della capienza dei settori per incontri a rischio (art. 2, co. 2 del DM 6 giugno 2005 sui biglietti)

RICHIESTA PARERE GOS

• Elevazione dei separatori fino a 2,20 m.• Realizzazione di tutti e tre gli elementi di

separazione ovvero ulteriori misure di sicurezza• Perimetrazione della zona di attività sportiva con

steward (art. 19 ter del DM 18 marzo 1996 come modificato dal DM 6 giugno 2005)

RICHIESTA PARERE GOS PER LA TRATTAZIONE NELL’AMBITO DEL

C.P.O.S.P.

• L’approvazione del sistema di afflusso degli spettatori dai varchi di ingresso dell’area di servizio esterna e dai tornelli

• Acquisizione del progetto• Istruttoria• Approvazione con eventuali

prescrizioni• Trasmissione al C.P.O.S.P.

Il governo delle manifestazioni in impianti sportiviIl governo delle manifestazioni in impianti sportivi

Il Questore provvede a:Il Questore provvede a:

• La cura dello scambio informativo, costante e continuo, sia con la Questura che origina la trasferta che quelle interessate agli itinerari percorsi per raggiungere lo stadio; nonché con le specialità polstrada e polfer le quali, a loro volta, assicurano continui contatti operativi con le strutture delle società Autogrill e con l’Ente Ferrovie.

• Richiesta informazioni alle Questure interessate

• Informazione al C.P.O.S.P.• Ordinanza e note preventive• Ordinanza di servizio

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Per urgenti e gravi necessità pubbliche connesse allo

svolgimento di manifestazioni sportive, il Prefetto, al fine di

tutelare l’ordine pubblico e la sicurezza pubblica, può

disporre, sentito il comitato provinciale per l’ordine e la

sicurezza pubblica integrato per la circostanza da

rappresentanti del Ministero per i beni e le attività culturali e

del CONI, il differimento dello svolgimento di

manifestazioni sportive ad altra data ritenuta idonea,

ovvero, in situazioni connotate dalla permanenza del periodo

di grave turbativa, il divieto dello svolgimento di

manifestazioni sportive per periodi ciascuno di durata

non superiore ai 30 giorni.

Art. 7 – bis della legge 401/89Art. 7 – bis della legge 401/89

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Pianificazione dei servizi per livelli concentrici progressiviPianificazione dei servizi per livelli concentrici progressivi

è costituito dai lineamenti operativi da assicurare per l’accoglienza e l’instradamento delle tifoserie ove occorre,

in linea di massima, per il principio della normalizzazione della gestione, prediligere dispositivi che consentano l’arrivo

allo stadio in via quanto più possibile autonoma, utilizzando la viabilità ordinaria.

Occorre operare una selezione in base alle informazioni provenienti dalle Questure di partenza e/o dei servizi di scorta

in atto delle frange esagitate, o notoriamente turbolente che devono essere dirottate in aree collettore, per un loro

giungere allo stadio in sicurezza, mediante l’utilizzo di mirati dispositivi e l’impegno di percorsi differenziati.

Secondo livello

Il governo delle manifestazioni in impianti sportiviIl governo delle manifestazioni in impianti sportivi

IL DELEGATO ALLA SICUREZZA IN SENO AL GOS

• Individuazione di idonee e sufficienti aree di parcheggio separate per le opposte tifoserie e per le varie tipologie di

mezzi utilizzati dai tifosi per raggiungere lo stadio;

• Eventuale predisposizione di brochure informative o diffusione di comunicati stampa per avvisi alla cittadinanza

e/o ai tifosi;

LE AUTORITA’ PROVINCIALI DI P.S.

• Individuazione e allestimento con idonea cartellonistica o provvedimenti di variazione della viabilità ordinaria, di

itinerari riservati e separati per le opposte tifoserie;

• Valutazione dell’eventuale attivazione dei sistemi di videosorveglianza in ambito cittadino nelle zone interessate

alla presenza, al transito ed al trasporto dei tifosi;

• per movimentazioni non organizzate, la predisposizione di nuclei di osservazione, anche attraverso gli equipaggi

preposti al controllo del territorio, ai seguenti punti sensibili:

- arterie cittadine costituenti nodi nevralgici per la viabilità urbana in concorso con comandi di Polizia

Municipale;

- caselli autostradali e stazioni ferroviarie, d’intesa con le specialità stradale e polfer.

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Il piano per il mantenimento delle condizioni di sicurezza Il piano per il mantenimento delle condizioni di sicurezza Il titolare dell’impianto o complesso sportivo, ovvero, la società utilizzatrice, per gli impianti di capienza

superiore ai 7.500 posti ove si disputino incontri di calcio, sono rispettivamente responsabili del

mantenimento delle condizioni di sicurezza. (…)

Detti soggetti, per la corretta gestione della sicurezza, devono curare la predisposizione di un piano finalizzato al

mantenimento delle condizioni di sicurezza, al rispetto dei divieti, delle limitazioni e delle condizioni di

esercizio ed a garantire la sicurezza delle persone in caso di emergenza che tenga conto delle specifiche

prescrizioni imposte dalla Commissione di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo e deve:

• disciplinare le attività di controllo per prevenire gli incendi;

• prevedere l’istruzione e la formazione del personale addetto alla struttura, comprese le esercitazioni

sull’uso dei mezzi antincendio e sulle procedure di evacuazione in caso di emergenza;

• contemplare le informazioni agli spettatori ed agli atleti sulle procedure da seguire in caso di incendio o altra

emergenza;

• garantire il funzionamento, durante le manifestazioni, dei dispositivi di controllo degli spettatori ;

• garantire la perfetta fruibilità e funzionalità delle vie di esodo;

• garantire la manutenzione e l’efficienza dei mezzi e degli impianti antincendio;

• garantire la manutenzione e l’efficienza o la stabilità delle strutture fisse o mobili della zona di attività

sportiva e della zona spettatori;

• garantire la manutenzione e l’efficienza degli impianti;

• contenere l’indicazione delle modalità per fornire assistenza e collaborazione ai Vigili del fuoco ed al

personale adibito al soccorso in caso di emergenza;

• prevedere l’istituzione di un registro dei controlli periodici. In tale registro devono essere annotati anche i dati

relativi alla formazione del personale addetto alla struttura. Il registro deve essere mantenuto

costantemente aggiornato ed esibito ad ogni richiesta degli organi di vigilanza.

Sicurezza Impianti: Decreto Ministeriale del 18.03.96 Sicurezza Impianti: Decreto Ministeriale del 18.03.96 come mod. dal D.M. 6 giugno 2005come mod. dal D.M. 6 giugno 2005

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Comporta la pianificazione di un “dispositivo standard” di sicurezza e di salvaguardia della pubblica incolumità, da attivare in occasione di ciascun incontro disputato presso l’impianto attraverso l’impiego di contingenti prestabiliti di Forze di Polizia territoriali e di pronto intervento antisommossa, da un adeguato numero di steward ed altre professionalità tecniche, che permetta di garantire il mantenimento delle condizioni di funzionalità dell’impianto sia per gli aspetti di “safety” che di “security”.

Terzo livello

Pianificazione dei servizi per livelli concentrici progressiviPianificazione dei servizi per livelli concentrici progressivi

Il governo delle manifestazioni in impianti sportiviIl governo delle manifestazioni in impianti sportivi

Ministero Ministero dell’Internodell’Interno

FEDERAZIONE ITALIANA GIUOCO CALCIOFEDERAZIONE ITALIANA GIUOCO CALCIO

Dipartimento della P.S. Prefetto e

Questore

Polizia di Stato

Arma dei CarabinieriGuardia di

Finanza

C.P.V

Ministero per Ministero per le politiche le politiche

giovanili e le giovanili e le attività attività sportivesportive

CONI

Ufficio sicurezza ambientale

Ministero Ministero delle delle

InfrastrutturInfrastrutture e dei e e dei

TrasportiTrasporti

Ferrovie dello Stato

Autostrade

ComuniComuni

Polizia Municipale

Proprietario degli impianti

Lega Nazionale Prdelessionisti A e

B

Lega Nazionale Dilettanti

Lega Professionisti Serie C

Giudice Sportivo

Ufficio Indagini

Giudice Sportivo

Ufficio Indagini

Giudice Sportivo

Ufficio Indagini

Organi centrali Organi periferici

Osservatorio

GOS

CNIMS

Sala Unificata Polfer e Polstrada

Aziende di trasporto

locale

Strutture che assicurano l’efficienza e l’efficacia del dispositivoStrutture che assicurano l’efficienza e l’efficacia del dispositivo

Page 152: Scuola Superiore di Polizia 2-4 aprile 2008 Aggiornamento professionale in materia di Governo e gestione dellordine pubblico in occasione di manifestazioni.

Centro per laCentro per la gestione della sicurezza della manifestazionegestione della sicurezza della manifestazione

Il centro deve essere dotato di strumenti idonei per ricevere e trasmettere comunicazioni agli addetti al servizio

antincendio su tutte le aree dell’impianto ed all’esterno, nonché di impianto di diffusione sonora mediante

altoparlanti in modo da consentire la possibilità di diffondere comunicati per il pubblico e apparati ricetrasmittenti

in numero congruo per le dotazioni dei rappresentanti delle forze dell’ordine, dei Vigili del fuoco e degli enti di

soccorso sanitario. All’interno del centro di gestione delle emergenze devono essere custodite le planimetrie

dell’intera struttura riportanti l’ubicazione delle vie di uscita, dei mezzi e degli impianti di estinzione e dei locali a

rischio specifico, gli schemi funzionali degli impianti tecnici con l’indicazione dei dispositivi di arresto, il piano di

emergenza, l’elenco completo del personale, i numeri telefonici necessari in caso di emergenza, ed ogni

altra indicazione necessaria.

Sicurezza Impianti: Decreto Ministeriale del 18.03.96 Sicurezza Impianti: Decreto Ministeriale del 18.03.96 come mod. dal D.M. 6 giugno 2005come mod. dal D.M. 6 giugno 2005

E’ un locale con visibilità sullo spazio riservato agli spettatori e sullo spazio di attività sportiva che dovrà

ospitare il GOS, individuato al fine di:

• creare le condizioni ambientali ottimali per il regolare svolgimento dell’evento e la tutela dell’ordine e

la sicurezza pubblica (Art. 19 ter lett. a DM 18.3.96)

• Coordinare le operazioni da effettuare in situazioni di emergenza (Centro di gestione delle emergenze

di cui all’art. 19 DM 18.3.96)

• Ospitare la Sala controllo monitor del sistema di video sorveglianza interna ed esterna all’impianto

che deve avere una capienza adeguata ad ospitare l’apparato di regia ed il personale tecnico adibito alla

sua gestione (Art. 1 DM 6.6.05 sulla videosorveglianza)

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Gruppo Operativo SicurezzaI servizi degli steward sono svolti la

direzione ed il controllo del Delegato alla

sicurezza e sotto la vigilanza del

responsabile del Gruppo Operativo

Sicurezza, di seguito denominato

“G.O.S.”, nominato ai sensi dell’articolo

19-ter del decreto del Ministro dell’interno

del 18 marzo 1996, concernente “Norme di

sicurezza per la costruzione e l’esercizio

di impianti sportivi”, come

successivamente modificato ed integrato,

nonché degli ufficiali di pubblica sicurezza

designati dal Questore con propria

“ordinanza”, i quali assicurano gli

interventi che richiedono l’esercizio di

pubbliche potestà o l’impiego di

appartenenti alle Forze di polizia

Organigramma di impiego del personaleOrganigramma di impiego del personale

Gruppo Operativo Sicurezza

Centro per la Sicurezza dell’evento

Personale delle Forze di Polizia

Capo Unità e steward

Personale delle Forze di Polizia

Capo Unità e steward

Funzionario responsabile del GOS Direttore del servizio OP Delegato alla Sicurezza

Capo degli Steward

Funzionari designati con ordinanza del Questore

Responsabili di Funzione

Funzionari designati dal Dirigente del servizio OP

Coordinatore

idemidem

Training top level

Basic Training

Level

First Training Level

La gestione delle manifestazioni in impianti sportiviLa gestione delle manifestazioni in impianti sportivi

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Prima della gara

Gestione delle manifestazioni in impianti sportiviGestione delle manifestazioni in impianti sportivi

Presso lo stadio, verrà attivato il Centro per la gestione della sicurezza della manifestazione sportiva dove siederanno il GOS e il Dirigente del Servizio di OP, oltre al personale che opera utilizzando le tecnologie di controllo dell’impianto. Questi attori, per tutta la durata di apertura al pubblico dell’impianto, lasceranno solo eccezionalmente, e comunque temporaneamente, il Centro per raggiungere altri settori dello stadio.

Il Funzionario responsabile del GOS, ovvero lo stesso Dirigente del servizio qualora rivesta anche tale incarico, riunirà tutti i componenti di tale organismo per analizzare collegialmente le problematiche legate all’evento sportivo, le esigenze o fatti di rilievo, le conseguenti determinazioni adottate e delle relative incombenze cui dare attuazione. In tale circostanza saranno definiti operativamente, tra l’altro, i compiti specifici da affidare agli steward (es.: uso dei metaldetector, perimetrazione del campo, divisione interna dei settori, ecc.)

Tali informazioni, determinazioni e relative incombenze sono comunicate dai componenti il Centro per la gestione della sicurezza della manifestazione sportiva per via gerarchica, ciascuno al proprio personale.

Il Responsabile del GOS ed il Dirigente del servizio, sulla base delle direttive impartite dal questore con l’ordinanza, attuerà il piano operativo dei servizi di O.P., e, da questo momento, dirigeranno, coordineranno e controlleranno i servizi delle Forze di Polizia all’interno ed all’esterno stadio avvalendosi direttamente dei Funzionari, Ufficiali ed agenti posti a sua disposizione, vigilando sull’attuazione dei Piani di impiego degli steward.

Analogamente, il Delegato alla sicurezza, sulla base dei Piani di impiego precedentemente approvati dal GOS, da questo momento dirigerà, coordinerà e controllerà i servizi degli steward avvalendosi direttamente dei Responsabili di Funzione e del personale che, attraverso essi, opera alle sue dipendenze (Coordinatori, Capo Unità, Steward).

In Questura, tutti i dirigenti ed i funzionari impiegati nei servizi, compresi quelli dei reparti mobili ed i rappresentanti delle altre forze di polizia inviate di rinforzo, nonché gli specialisti di cui si intenderà avvalersi (unità cinofile, elicotteristi ecc.), parteciperanno al “tavolo tecnico” del questore, finalizzato tra l’altro a conseguire il coinvolgimento e la consapevolezza operativa di tutto il personale. Nella circostanza, dovrà essere illustrata ai reparti non territoriali la toponomastica della città, con particolare riferimento agli itinerari seguiti dai tifosi per l’afflusso allo stadio ed il deflusso dalla città.

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Prima della gara

Gestione delle manifestazioni in impianti sportiviGestione delle manifestazioni in impianti sportivi

Presso lo stadio, tutti i funzionari, Ufficiali ed Agenti delle Forze di Polizia nonché i Responsabili di Funzione, Coordinatori, Capi Unità e steward, gli specialisti e i tecnici parteciperanno a briefings operativi di settore nel corso dei quali verranno condivise informazioni, determinazioni e relative incombenze disposte dal Centro per la gestione della sicurezza della manifestazione sportiva.

Tutto il personale, darà attuazione ai rispettivi piani di impiego raggiungendo le località, aree e settori di servizio presso cui svolgerà le attività preventive di ispezione, bonifica e verifica, segnalando e risolvendo qualsiasi anomalia, richiedendo, se del caso, l’intervento dei soggetti competenti.

Al termine di tali attività, ciascuno raggiungerà le postazioni di servizio loro assegnate dandone comunicazione, per via gerarchica, al Centro.

Il Delegato alla Sicurezza, accertato che tutti gli steward, presa visione dei compiti e delle procedure di competenza, verifica l’elenco nominativo, corredato di sigle radio ed utenze telefoniche, dei Responsabili di funzione e dei coordinatori.

Analogamente procederà il Responsabile del GOS ed il Dirigente dei servizi O.P. in riferimento ai Funzionari e Capi squadra delle Forze di Polizia posti a loro disposizione per i servizio all’interno ed all’esterno dell’impianto.

Solo quando tali operazioni si saranno positivamente concluse, saranno attivati i dispositivi ed i sistemi di accesso, nonché le relative attività di sicurezza e controllo e l’impianto sarà aperto al pubblico.

In ambito cittadino, tutti i funzionari ed il personale impiegato, compresi quelli dei reparti mobili ed i rappresentanti delle altre forze di polizia inviate di rinforzo, nonché gli specialisti daranno attuazione alle misure ed i servizi preventivi disposti dal Questore con propria ordinanza, mantenendo stretti e tempestivi contatti con il Dirigente del Servizio O.P., che siede presso il Centro per la gestione della sicurezza della manifestazione sportiva dello stadio, per la segnalazione di ogni rilievo.

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Gestione delle manifestazioni in impianti sportiviGestione delle manifestazioni in impianti sportivi

Il Centro per la gestione della sicurezza della manifestazione sportiva assicura la circolazione interna delle notizie ed informazioni provenienti dai canali a ciascun componente riservati, nonché la celere e univoca diramazione ai soggetti dipendenti addetti alla sicurezza, delle informazioni e/o disposizioni necessarie per il buon svolgimento dell’evento sportivo, in relazione alle indicazioni ricevute dal Responsabile del GOS. Quest’ultimo in caso di indicazioni su diverse modalità di svolgimento dei servizi, avrà cura di specificare eventuali variazioni gerarchiche ed i collegamenti operativi che richiedono collaborazione e/o operatività congiunta, al fine delle opportune integrazioni con i servizi di ordine e sicurezza pubblica,.

I responsabili di Funzione – assicurando il raccordo e l’esatta attivazione delle procedure proprie dello loro specifiche funzioni per le attività di sicurezza pubblica (controllo varchi area riservata ed area di massima sicurezza, controllo aree parcheggio, separazione tra settori, osservazione e controllo interno settori e dal perimetro del terreno di giuoco, ecc.) e per gli aspetti di incolumità pubblica (antincendio, soccorso pubblico e sanitario, procedure emergenziali ed evacuazione impianto, ecc.) - riferiscono e prendono disposizioni direttamente dal Delegato alla Sicurezza dandone comunicazione ai Coordinatori dei settori interessati. Si relazionano e collaborano costantemente con i Funzionari di P.S. designati dal Questore con propria ordinanza di servizio.

I coordinatori – assicurando, nei settori dell’impianto a cui sono addetti, l’attivazione e la supervisione delle procedure connesse agli specifici aspetti di sicurezza e incolumità pubblica e l’assolvimento dei connessi compiti da parte degli steward attraverso il coordinamento dell’attività di più Capi squadra, addetti allo stesso settore dell’impianto pur se a diverse funzioni - riferiscono e prendono disposizioni direttamente dai competenti Responsabili di Funzione dandone comunicazione ai Capi Unità dei settori interessati. Si relazionano e collaborano costantemente con i Funzionari di P.S. designati dal Dirigente del servizio O.P..

I Capi unità - individuati dal Delegato alla Sicurezza su parere conforme del G.O.S. – nel garantire una capillare funzione di direzione e controllo degli addetti alla sicurezza, sovrintendono le attività di più Steward (massimo 20), addetti, nello stesso settore dell’impianto, a identiche funzioni, fungendo da diretti referenti dei “Coordinatori” di riferimento (ad un unico capo squadra possono fare riferimento più postazioni nel caso che le stesse siano poste ad una distanza tale da consentire un’agevole comunicazione orale) . Si relazionano e collaborano costantemente con gli Ufficiali di P.S. e P.G. designati allo specifico settore di attività. Riferiscono e prendono disposizioni dai Coordinatori dandone comunicazione alle loro unità.

Per tutta la durata di apertura al pubblico dell’impianto:

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Durante lo svolgimento dell’evento ed in corso di attuazione del dispositivo di sicurezza si possono verificare criticità,

non prevedibili ed ipotizzabili, che devono essere da chiunque le rilevi tempestivamente e puntualmente

riferite, soprattutto se richiedono valutazioni di ordine superiore o di altri soggetti/enti/organismi o

l’assolvimento di pubbliche funzioni.

Se tali criticità, da un punto di vista operativo non possono essere soddisfatte con il modello flessibile di intervento

delineato, si può far ricorso ai riferimenti normativi ed ordinamentali che prevedono la possibilità di valutare la

temporanea o definitiva sospensione dell’avvio o della disputa della gara:

• qualora gravi incidenti si verifichino, sia pure all’esterno o lontano dall’impianto sportivo, valutato che,

il reiterarsi degli stessi all’interno della struttura può esporre a rischio gli spettatori, gli atleti, gli addetti

allo svolgimento della gara e gli appartenenti alle forze di polizia;

• nel caso di perdurante esposizione di striscioni, cartelli, emblemi o simboli non consentiti;

• a seguito dell’accensione o lancio di fumoni e/o petardi;

• per il verificarsi di incidenti all’interno dell’impianto.

In tali evenienze, risulterà fondamentale:

• che l’ordine sia impartito dal Dirigente del servizio di O.P., secondo le procedure indicate dalla FIGC,

agli organi sportivi (ovvero all’arbitro, anche per il tramite del quarto ufficiale di gara o dell’assistente

dell’arbitro) di non iniziare o sospendere la gara.

• che le procedure siano puntualmente partecipate agli spettatori attraverso i sistemi di diffusione

sonora dell’impianto, tramite l’intervento diretto degli steward e degli altri operatori dislocati nell’area,

avendo cura di non creare nei confronti della folla in movimento ulteriori situazioni di panico.

• Che venga data puntale attuazione del piano di emergenza per il deflusso degli spettatori, da

realizzarsi in ogni stadio, a cui sono preposti gli addetti alla sicurezza dell’impianto nonché tutte le

amministrazioni presenti nell’ambito del centro per la gestione della sicurezza.

Anche in caso di disordini, giova ricordare che gli interventi dissuasivi e l’uso dei mezzi di coazione devono

rappresentare un rimedio estremo per fronteggiare situazioni non altrimenti gestibili.

Insorgenza di criticitàInsorgenza di criticità

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Gestione delle manifestazioni in impianti sportiviGestione delle manifestazioni in impianti sportivi

I Capi Unità rilevano, annotano e segnalano ai Coordinatori, le eventuali variazioni avvenute sull’assetto di sicurezza consegnando loro la documentazione, debitamente compilata, relativa alle attività svolte in materia di custodia degli oggetti e materiali lasciati in consegna, l’indirizzamento e l’assistenza alle persone diverse dagli spettatori, violazioni al regolamento d’uso dell’impianto.

I Coordinatori raccolgono la documentazione, le annotazioni e le segnalazioni dei Capi Unità che da loro dipendono e la consegnano ai competenti Responsabili di Funzione relazionando sulle attività svolte, sui rilievi e le eventuali variazioni avvenute sull’assetto di sicurezza

I Responsabili di Funzione raccolgono la documentazione, le annotazioni e le segnalazioni dei coordinatori annotando i rilievi di verifica con esito negativo nell’apposito registro, con indicazione della data di ogni verifica, dei riscontri specifici e delle segnalazioni d’intervento e relazionano al Delegato alla sicurezza e rilevano, sull’attività svolta, le eventuali variazioni avvenute sull’assetto di sicurezza ed i conseguenti provvedimenti presi e da prendere. Allo stesso consegnano peraltro la documentazione, debitamente compilata, relativa alle contravvenzioni al regolamento d’uso dell’impianto.

Analoga attività verrà svolta, per via gerarchica, dalle Forze dell’Ordine, del Servizio sanitario, dei Vigili del Fuoco e della Polizia Municipale rappresentate nel GOS.

Presso il Centro per la gestione della sicurezza della manifestazione sportiva il Responsabile del GOS:

• raccoglierà tutta la documentazione relativa ai rilievi di ordine, sicurezza ed incolumità pubblica registrate all’interno ed all’esterno dell’impianto in occasione della manifestazione sportiva nonché quella relativa alle contravvenzioni al regolamento d’uso dell’impianto registrate dagli steward per il successivo inoltro alla Prefettura;

• Presiederà un de – briefing del GOS per fare un punto di situazione dell’attività svolta e da svolgere, a seguito dell’ultima gara ed in previsione della successiva;

• Prenderà contatti unitamente al Delegato alla Sicurezza con il delegato dell’ufficio indagini della Federcalcio per confrontarsi sui fatti accaduti all’interno ed all’esterno dello stadio.

Dopo l’incontro