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Classe 4 C Scuola Primaria Mezzolombardo
Scuola Primaria di Mezzolombardo
Classe IVC
Classe 4 C Scuola Primaria Mezzolombardo
Mezzolombardo, 20 aprile 2010
Ieri mattina è venuto nella nostra classe il
papà di Matteo che è il vice direttore della
Cassa Rurale di Mezzolombardo e ci ha
introdotto l’argomento “euro”.
L’intervento è durato quasi tre ore, ma noi
non ci siamo stancati di ascoltarlo.
La sua spiegazione alla lavagna interattiva è
stata interessantissima; ha affrontato molti aspetti riferiti all’euro e all’Unione Europea. Oggi
ne abbiamo parlato in classe e, divisi a coppie, abbiamo fissato tutte le informazioni che ci
rammentavamo. Raccolti e letti i nostri testi, siamo rimasti meravigliati di quante cose ci
ricordavamo.
Abbiamo quindi deciso di recarci per alcuni lunedì in
aula computer per scrivere i nostri testi integrandoli
con informazioni ricavate da testi messi a
disposizione dalla maestra e altri pubblicati sul web e
perfezionali anche nella veste grafica .
Abbiamo quindi formato le coppie (un lettore e uno scrittore, con cambio di ruolo dopo
mezz’ora), ogni coppia approfondiva un aspetto, e pianificato tempi e lavoro.
Ecco il risultato della nostra attività cooperativa.
L’Unione Europea
Per prima cosa il signor Luca ci ha
chiesto se conosciamo il proverbio
“L’unione fa la forza”.
E’ stata proprio l’idea di unione la prima
scintilla che ha favorito la nascita
dell’Unione Europea. I Paesi dell’Europa
hanno messo in comune idee e beni per
assicurare benessere e pace ai loro
abitanti. Insieme le nazioni sono
diventate più grandi e più forti, in grado
di far sentire la loro voce. Lavorare
assieme significa aiutare anche i più deboli.
L’idea di “unione europea” è stata formalizzata il 9 maggio del 1950 quando Robert Schuman
ministro francese degli Affari Esteri, ha cercato di mettere in comune le risorse più
importanti (carbone e acciaio) tra la Francia, la Germania e qualche altro paese che lo
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desiderava. In ricordo di tale iniziativa il 9 maggio viene attualmente celebrato come Festa
dell'Europa.
Il signor Luca ci ha detto che al momento l’UE è composta da ventisette Stati. Altri Paesi si
sono candidati.
Ci ha spiegato poi che per entrare nell’Unione Europea tutti devono essere d’accordo, sia gli
abitanti del Paese che fanno domanda per entrare, sia i paesi che ne fanno già parte. Gli stati
richiedenti si impegnano a rispettare delle regole, e devono “studiare” per raggiungere il
traguardo. L’Unione chiede delle verifiche in determinate “materie”, sul lavoro svolto e
predispone una “scheda di valutazione”. Se la valutazione è positiva, possono entrare,
altrimenti devono impegnarsi a lavorare di più.
Le tappe dell’euro
La moneta comune europea è l’euro. E’ stato scelto questo nome perché è la radice di Europa
ed è presente in tutte le lingue.
Prima dell’euro ogni nazione aveva la propria valuta:
l’Italia la Lira, la Germania il Marco, l’Austria lo
Scellino, la Francia il Franco francese … Se si
viaggiava e si voleva comprare qualcosa in un Paese
straniero bisognava pagare in valuta straniera e anche
la tassa sulle merci.
Fratello dell’euro può essere considerato l’ECU, una
moneta comune, virtuale, che non è mai stata
stampata: esisteva solo nei calcoli e nei computer, non
si poteva utilizzare negli scambi reali. Il suo valore
derivava dalla media del valore delle singole monete degli stati. Rappresentava l’idea
dell’Unione monetaria.
Il papà di Matteo ci ha parlato poi del Trattato di Maastricht
(1992) che ha fissato come termine ultimo il 1999 per l’introduzione
della moneta unica europea e ha definito le regole che uno stato
deve rispettare per entrare nell’unione monetaria.
L’euro nasce il 1°gennaio 1999, anche se come
moneta non esiste ancora. Per un periodo è una
moneta non tangibile, che non si può toccare,
utilizzata solo dalle banche e dalle istituzioni
europee. Tutti i cambi tra le monete e gli scambi
in borsa sono effettuati in euro. Ha inizio un
periodo transitorio durante il quale euro e
monete dei singoli paesi convivono. Qualsiasi
documento in cui sono indicate le valute in lire
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viene tradotto anche in euro. A un euro corrispondevano 1.936,27 lire. Per noi in Italia è una
novità operare con le cifre decimali poiché eravamo abituati ad operare con numeri interi.
Il 1° gennaio 2002 le banconote e le monete in euro entrano in circolazione: si vede e si usa
realmente la nuova valuta. Le lire, come tutte le altre valute europee spariscono e sono
ritirate gradualmente dal mercato. Questo è stato un momento difficile per le banche. Ad
esempio il caveau della Cassa Rurale di Mezzolombardo non riusciva a contenere tutte le
vecchie lire.
Il 1°gennaio 2012 è il limite massimo per farsi cambiare gratuitamente dalla Banca d'Italia in
euro le lire ancora possedute.
Con il 1°marzo 2002 spariscono completamente le vecchie valute e l’euro diventa l’unica
moneta di dodici stati diversi, membri dell’Unione europea.
Non tutti i paesi dell'Unione europea utilizzano l'euro: alcuni usano ancora le proprie valute
nazionali.
Il simbolo dell'euro
Il simbolo dell'euro è chiamato "glifo". Il simbolo s’ispira alla
"epsilon" dell'alfabeto greco, con riferimento alla prima
lettera di Europa, con due barrette orizzontali che
richiamano il simbolo monetario e rappresentano la stabilità
economica. Il colore giallo ne indica il valore, richiamando il
colore dell'oro.
Chi stampa le nuove banconote e conia le monete?
Sono le banche centrali dei singoli stati membri attraverso la
zecca e il poligrafico dello stato.
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Alla scoperta di banconote e monete
Il momento più entusiasmante è stato la consegna
ad ognuno di noi di una teca contenente le
banconote VERE di diverso valore. Le abbiamo
potute toccare e osservare. Molti di noi non avevano
mai visto e toccato la banconota da 500 euro. Non
la pensavamo così grande! Nella teca di ciascuno
c’erano ben 850 euro … Abbiamo fatto il conto: in
tutto nella classe avevamo 22.125 euro veri.
Quanti sogni !!
Le banconote
Le banconote sono sette ( 5 euro,
10 euro, 20 euro, 50 euro, 100 euro,
200 euro, 500 euro) e sono identiche
per tutti gli Stati membri
partecipanti. Le banconote
differiscono per dimensioni e colori
(sfumature di verde, giallo, blu,
porpora e arancio).
I disegni rappresentano sette
diversi stili architettonici legati a periodi storici e culturali europei.
Sulla parte frontale delle banconote sono raffigurati finestre e portali. Il papà di Matteo ci
ha spiegato che questi simboli significano apertura e cooperazione tra i Paesi europei. Altre
caratteristiche principali delle banconote in euro sono: nome della valuta scritto in caratteri
sia latini che greci ,la presenza dell’acronimo della Banca Centrale Europea in cinque varianti
linguistiche (BCE, ECB, EZB, EKT e EKP ),ilsimbolo © indicante la tutela del diritto d’autore, la
firma del Presidente della Banca Centrale Europea e la bandiera dell’Unione Europea. Ci ha
detto che le 12 stelle dell’Unione europea simboleggiano la vitalità e l’armonia dell’Europa
contemporanea.
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Il retro delle banconote raffigura ponti
di epoche diverse. Il ponte significa
comunicazione tra i cittadini europei e tra
l’Europa e il resto del mondo.
Il disegno delle banconote è stato scelto
tramite un concorso tra disegnatori di
banconote professionisti.
Il disegno vincente è opera di Robert
Kalina della Banca centrale austriaca.
Caratteristiche di sicurezza
Il signor Luca ci ha chiesto perché, secondo noi, per le banconote
occorrono delle caratteristiche di sicurezza. Dopo aver espresso
le nostre ipotesi, egli ci ha confermato che queste sono
necessarie per impedire la contraffazione. Aiutano i cittadini a
riconoscere i biglietti autentici senza difficoltà, e servono per
consentire l’identificazione delle banconote da parte dei
dispositivi automatici.
Più alto è il valore delle banconote, maggiori sono le caratteristiche di sicurezza e difficile è
contraffarle. Ci ha invitato quindi a esaminarle per individuare facilmente le banconote
autentiche da quelle false. Che bello ci sentivamo dei detective!
Le azioni principali che dobbiamo compiere per riconoscere una banconota euro originale sono
quelle di toccare, guardare, muovere e controllare.
1.Sentire al tatto la consistenza particolare. Esse sono fabbricate con carta di puro cotone,
che conferisce loro una compattezza particolare.
Il signor Luca ci ha fatto scoprire le parti stampate in rilievo: l’acronimo della BCE, il valore
nominale e il portale o finestra. Questo permette il
riconoscimento con il solo tatto.
2. Guardando i biglietti in controluce o
muovendoli, abbiamo potuto osservare
altri elementi di sicurezza. Abbiamo
notato una linea scura che attraversa in
senso verticale: il Filo di sicurezza.
3.Muovendo la banconota abbiamo
osservato sulla Striscia olografica il
simbolo dell’euro e il valore nominale.
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4. Siamo andati poi alla finestra per osservare le banconote in controluce e abbiamo visto il
motivo architettonico e il relativo valore della banconota. Il papà di Matteo ci ha spiegato che
questa è la Filigrana.
Abbiamo poi inclinato la banconota sotto una fonte di luce e
abbiamo notato una striscia brillante, la Striscia
Iridescente.
Le banconote di valore elevato (50, 100, 200 e 500 euro)
presentano alcune caratteristiche di sicurezza diverse da
quelle dei biglietti di taglio basso.
Muovendo la banconota, se vista da una specifica
angolazione, le cifre indicanti il valore cambiano
colore, passando dal viola al verde oliva o al marrone:
questo è l’Inchiostro otticamente variabile.
Inclinando la banconota, è possibile osservare sulla
placchetta olografica un’immagine e il valore.
Il papà di Matteo ci ha pure portato una lente
d’ingrandimento per ciascuno per
scoprire i Micro caratteri, delle sottili iscrizioni, che si trovano sul fronte e sul
retro delle banconote di tutti i tagli. Sembravamo tutti degli scienziati …
Il signor Luca ci ha illustrato pure quali azioni intraprende l’impiegato della Banca quando
sospetta che un cliente gli abbia presentato una banconota falsa.
Le monete
A differenza delle banconote di valore alto, tutti noi
conosciamo e utilizziamo le monete.
Le monete sono otto: 1, 2, 5, 10, 20, 50 centesimi e 1, 2
euro. Ciascuna moneta si differenzia dall'altra per
dimensioni, peso, materiale, colore, spessore e bordo, per
facilitarne il riconoscimento. Le monete da €1 e €2 sono
bicolori e sono prodotte mediante una tecnica molto
avanzata. Anche le monete hanno caratteristiche di
sicurezza per impedirne la contraffazione: una particolare composizione di leghe metalliche.
Sono dotate, pure, di speciali proprietà magnetiche che rendono il loro utilizzo nei distributori
automatici più sicuro per i consumatori e per gli operatori.
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Le monete metalliche hanno una faccia comune a tutti i Paesi aderenti all'euro e una specifica
per ciascun Paese. La faccia comune è stata scelta dalla Commissione
europea e raffigura la carta geografica dell’Europa in tre diverse
varianti. La carta geografica riprodotta sulle monete da 1, 2 e 5
centesimi raffigura l’Europa sullo sfondo del globo terrestre.
La carta geografica riprodotta sulle monete da 10, 20 e 50 centesimi rappresenta
l’Unione europea come un insieme di singole nazioni. Per accentuare il concetto di unità, i 15
Stati membri sono raffigurati come un territorio senza confini sulle monete da €1 e €2.
Le facce specifiche sono decise da ciascun Paese, e recano un simbolo
collegato all’identità nazionale con il solo vincolo
rappresentato dalla presenza delle 12 stelle dell'Unione
europea. Abbiamo deciso, quindi, che il prossimo anno
andremo alla scoperta di alcuni personaggi qui
raffigurati.
L'euro è il simbolo dell'essenza stessa dell'Europa: unità nella diversità. Unità perché si
trova in tutta l'area dell'euro e ha ovunque lo stesso valore. Diversità perché i vari disegni dei
lati nazionali delle monete riflettono le specificità dell'Europa, la sua storia, le sue regioni e le
sue culture.
Monete e banconote vecchie
Le monete e le banconote non durano per sempre. Possono danneggiarsi, logorarsi o andare
perdute. È pertanto necessario identificare e sostituire le
banconote e le monete danneggiate o logore.
Le banconote si usurano più rapidamente delle monete perché sono
fatte di un materiale meno resistente del metallo. Normalmente, una
banconota dura al massimo da un anno e mezzo a due anni.
Le banconote danneggiate e logore sono restituite alle banche centrali nazionali dei vari paesi
dell'UE. Le quantità e i tagli di queste banconote vengono comunicati alla Banca centrale
europea che ne predispone la sostituzione.
Le monete, invece, durano molto più a lungo, di solito decine di anni.
Le monete danneggiate reperite sono restituite alla banca centrale nazionale o alle zecche
nazionali, che le lavorano in macchinari speciali dove sono marchiate in modo che non possano
più essere utilizzate. Dopo di che, vengono vendute come rottami metallici. Previa
approvazione della Banca centrale europea, le banche nazionali emettono nuove monete in
sostituzione, se necessario.
E’ stata una visita piacevolissima e molto interessante, peccato che alla fine il papà di
Matteo abbia ritirato tutti i soldi!
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Alcuni esempi di attività.
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Operiamo con l’euro.
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Simboli dell’Europa
La bandiera europea
La bandiera europea rappresenta non solo il
simbolo dell'Unione europea ma anche quello
dell'unità e dell'identità dell'Europa in
generale. La corona di stelle dorate
rappresenta la solidarietà e l'armonia tra i
popoli d'Europa.
Il numero delle stelle non dipende dal
numero degli Stati membri. Le stelle sono
dodici poiché il numero dodici è
tradizionalmente simbolo di perfezione,
completezza ed unità. La bandiera rimarrà
pertanto invariata a prescindere dai futuri
ampliamenti dell'Unione europea.
Nel 1985 la bandiera fu adottata da tutti i capi
di Stato e di governo dell'UE come emblema
ufficiale dell'Unione Europea, denominata
all'epoca Comunità Europea. Tutte le istituzioni
europee utilizzano la bandiera dall'inizio del
1986.
La bandiera sventola accanto a quella italiana
anche sopra il portone della nostra scuola.
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9 maggio
Festa dell'Europa
Abbiamo festeggiato il sessantesimo compleanno dell’unità europea conoscendo e cantando
l’Inno alla gioia.
Perché il 9 maggio?
Il 9 maggio 1950, Robert Schuman,uno dei padri fondatori dell’unità europea, presentava la
proposta di creare un'Europa organizzata, indispensabile al mantenimento di relazioni
pacifiche fra gli Stati che la componevano. La proposta, nota come "Dichiarazione Schuman", è
considerata l'atto di nascita dell'Unione Europea.
Questa giornata (Giornata dell'Europa) del 9 maggio è diventata un simbolo europeo che,
insieme alla bandiera, all'inno, al motto e alla moneta unica, identifica l'entità politica
dell'Unione Europea.
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L'inno europeo
Wir singen…
Freude, schöner Götterfunken,
Tochter aus Elysium,
Wir betreten feuertrunken,
Himmlischer, Dein Heiligtum !
Deine Zauber binden wieder,
Was die Mode streng geteilt ;
Alle Menschen werden Brüder,
Wo Dein sanfter Flügel weilt.
L'inno europeo (Inno alla gioia) è l'adattamento dell'ultimo movimento della Nona Sinfonia di
Beethoven; è stato adottato dal Consiglio d'Europa nel 1972 e viene utilizzato dall'Unione
Europea dal 1986. Herbert von Karajan, uno dei più grandi direttori d'orchestra del
Novecento, ha realizzato, su richiesta del Consiglio d'Europa, tre versioni strumentali per
piano solo, fiati e orchestra sinfonica. L'Inno alla gioia, su testo del poeta Friedrich von
Schiller, è un grandissimo messaggio di pace e di fratellanza. Proprio per questa esortazione
alla fraterna amicizia la melodia su cui viene intonato l’Inno alla gioia è stata adottata come
"Inno europeo" e oggi rappresenta anche la speranza di una pacifica integrazione tra i popoli
d´Europa.