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Il problema di partenza Spesso la Storia rimane una narrazione di avvenimenti, pur ricercando in seno ad essi condizioni di causa-effetto e successioni temporali . Si ritiene opportuno: attivare un processo di costruzione di conoscenze tramite strategie di apprendimento basati sulla operatività e su un apprendimento consapevole; promuovere l' acquisizione della consapevolezza che il processo di trasformazione della realtà ha radici e dimensioni che travalicano il presente e l’esperienza personale. Il contesto La scuola si trova in un territorio dalla forte valenza storica, che offre numerosi spunti di indagine e di riflessione. Culla della Magna Grecia, è stato abitato sin dalla preistoria. Scoprire le radici della realtà locale e comprendere i nessi tra ambiente, risorse e attività umane mediante attività laboratoriali può, senza dubbio, costituire un momento di ricerca storica che supera i confini dell'insegnamento trasmissivo e valorizza le risorse formative della disciplina. Il problema di partenza Il contesto Le risorse I fondamenti teorici Metodi e strategie adottati I passi più interessanti del processo Metodologie di monitoraggio Risultati misurabili SCUOLA PRIMARIA “L. MILANI” 1° CIRCOLO POLICORO (MT) LABORATORIO DI ARCHEOLOGIA SPERIMENTALE Classi 3 e . A.S. 2005/06

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Il problema di partenza Spesso la Storia rimane una narrazione di avvenimenti, pur ricercando in seno ad essi condizioni di causa-effetto e successioni temporali . Si ritiene opportuno:

attivare un processo di costruzione di conoscenze tramite strategie di apprendimento basati sulla operatività e su un apprendimento consapevole;

promuovere l' acquisizione della consapevolezza che il processo di trasformazione della realtà ha radici e dimensioni che travalicano il presente e l’esperienza personale.

Il contesto La scuola si trova in un territorio dalla forte valenza storica, che offre numerosi spunti di indagine e di riflessione. Culla della Magna Grecia, è stato abitato sin dalla preistoria. Scoprire le radici della realtà locale e comprendere i nessi tra ambiente, risorse e attività umane mediante attività laboratoriali può, senza dubbio, costituire un momento di ricerca storica che supera i confini dell'insegnamento trasmissivo e valorizza le risorse formative della disciplina.

Il problema di partenza Il contestoLe risorse I fondamenti teorici Metodi e strategie adottati I passi più interessanti del processo Metodologie di monitoraggio Risultati misurabili

SCUOLA PRIMARIA “L. MILANI” 1° CIRCOLO

POLICORO (MT)

LABORATORIO DI ARCHEOLOGIA SPERIMENTALE

Classi 3 e.

A.S. 2005/06

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Le risorse Le insegnanti delle classi interessate sono state affiancate da un esperto esterno, un archeologo, la cui partecipazione è stata N.Baiesi, Ripensando al laboratorio di storia Baiesi e altri, 1994deliberata dal Collegio dei Docenti. La scuola è dotata delle attrezzature tecnologiche di supporto al laboratorio di Archeologia sperimentale ed ha usufruito delle competenze tecniche di una insegnante del team che ha realizzato l'esperienza, esperta nelle TIC . I fondamenti teorici Bibliografia N.Baiesi - G.Di Caro - M.Gusso, Il laboratorio didattico della storia, a c. di C.Dattilo, Società Editrice"Il Ponte Vecchio", Cesena (FO), 1994 D. Ausubel, Educazione e processi cognitivi. Milano, F. Angeli, 1987 Metodi e strategie adottati Le attività sono state essenzialmente di tipo laboratoriale, privilegiando la manualità. Il "fare" è diventato gradualmente una ricerca storica, una esigenza di "categorizzare". Gli alunni hanno lavorato prevalentemente per gruppi di classe, di compito e a classi aperte. Sono stati previsti momenti di scambio e socializzazione delle conoscenze. Nella realizzazione del prodotto finale si è creato un intreccio con la multimedialità e sono stati formati gruppi elettivi. I passi più interessanti del processo L’itinerario didattico è stato strutturato in quattro fasi di lavoro:

o riscopriamo il passato o lavoriamo come l’archeologo o guardiamoci intorno o raccontiamo la preistoria con i disegni La prima fase è iniziata come un gioco con la raccolta di oggetti personali utili alla ricostruzione

del proprio passato, che ciascun alunno ha custodito in una scatola definita “scatola della memoria” e, successivamente, ha raggruppato e classificato secondo il tipo di fonte che essi costituivano. Attente analisi, confronti e riflessioni hanno consentito di cogliere la differenza tra fatto e fatto storico, convenendo che non tutte le storie costituiscono la Storia. Nella seconda fase, gli alunni hanno incontrato l’archeologo, un esperto esterno, che ha illustrato il lavoro da svolgere con una presentazione Power Point. Hanno osservato gli attrezzi dell’archeologo e sono iniziate le attività manipolative come la costruzione in cartapesta di zanne di elefante antico e la scheggiatura della pietra. Si è passato, poi, ad attività di simulazione di scavi.

Gli alunni hanno sperimentato sul campo come un archeologo scheda e conserva i reperti: quadrettatura del sito da esplorare, quadrettatura sul foglio di documentazione, conservazione dei reperti nei sacchetti, annotazioni sui sacchetti, compilazione dell’archeoscheda. schedatura mediante diagramma di Harris *

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Nelle visite guidate al Museo Nazionale della Siritide di Policoro e al Museo Ridola

di Matera, al villaggio neolitico ed ai Sassi di Matera, hanno potuto cogliere l’effettiva presenza dell’uomo nelle nostre terre fin dalle epoche più remote. Anche durante le visite sono state compilate delle archeoschede.

L’ultima fase è stata quella della ricostruzione storica attraverso i disegni. In questa fase sono state effettuate comparazioni tra i due grandi periodi della preistoria: il paleolitico e il neolitico. Gli alunni hanno rilevato il processo evolutivo dell’uomo e acquisito la consapevolezza che il nostro benessere è frutto di tante piccole-grandi scoperte. Per ultimo è stato allestito il paleosuolo, come momento di sintesi e verifica delle conoscenze apprese.

Non ultimo il contributo del laboratorio di Informatica, dove gruppi elettivi hanno realizzato il prodotto finale: una presentazione multimediale sul

cammino dell’uomo preistorico, contenente espliciti riferimenti anche al proprio territorio, realizzata con il software Power Point dal titolo “Le radici del passato”. Sperimentando le tappe del lavoro dell’archeologo, gli alunni hanno capito il notevole contributo che esso fornisce al lavoro dello storico. Hanno frequentato gioiosamente e con viva partecipazione una scuola sul campo, senza libri e fuori dai banchi, lavorando in gruppi di compito a classi aperte. Il sapere è stato costruito giorno dopo giorno semplicemente “facendo”. È stato privilegiato un apprendimento per scoperta intendendo la Storia come “conoscenza” e non come “narrazione.

Metodologie di monitoraggio Il monitoraggio ha previsto due momenti interdipendenti fra loro: la verifica e la valutazione. -Verifica: In itinere, attraverso l’attenta e costante osservazione degli alunni, del loro coinvolgimento emotivo, del grado di interesse e di partecipazione alle attività laboratoriali. Bimestralmente e finale attraverso dialoghi, rappresentazioni iconiche e somministrazione di questionari e schede, predisposte sulla base delle effettive esperienze svolte. -Valutazione: 1. del grado di autonomia raggiunto dagli alunni nella ricostruzione di un passato lontanissimo 2. della conoscenza della realtà locale 3. del grado di maturazione della capacità di riflettere e ragionare su di sé, sugli altri e sui diversi

modi di vivere, nel passato e nel presente.

Risultati misurabili In ciascuna delle cinque classi che hanno realizzato il progetto, la maggior parte degli alunni , l'85% circa, ha dimostrato di aver acquisito ottime conoscenze sulla storia degli uomini primitivi e sulla realtà locale e competenze comunicative adeguate e molto soddisfacenti. L'esito delle prove è stato, comunque, positivo per tutti. con notevole miglioramento dellla capacità di riflessione critica.

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DESTINATARI Alunni delle classi terze

TIPOLOGIA DEL PERCORSO Percorso formativo di educazione dell’Affettività e alla Cittadinanza attraverso la costruzione della propria identità culturale

FINALITA’ - L’ acquisizione della consapevolezza

che il processo di trasformazione della realtà ha radici e dimensioni che travalicano il presente e l’esperienza personale

- La conquista dell’autonomia.

OBIETTIVI - Scoprire analogie e differenze tra

presente e passato. - Comprendere i nessi tra ambiente,

risorse e attività umane. - Ordinare e classificare - Scoprire le radici della realtà locale - Esprimere le conoscenze acquisite e

le proprie emozioni attraverso linguaggi verbali e non

AZIONI - Raccolta di informazioni, relativa classificazione delle fonti e ricostruzione

del passato personale. - Raffronti fra storie più o meno interessante per la collettività e scoperta del

concetto di Storia - Visione di presentazioni in Power Point - Laboratorio di archeologia sperimentale:

a) Produzione di zanne di elefante antico con la tecnica della cartapesta b) Scheggiatura della pietra

- Simulazione di scavi archeologici - Conoscenza tattile dei materiali in uso nell’antichità - Visite guidate:

a. Museo Nazionale della Siritide di Policoro b. Museo Ridola di Matera c. Villaggio Neolitico (Matera) d. Sassi di Matera

- Allestimento del Paleosuolo - Ricostruzione storica attraverso produzioni iconiche - Creazione di una presentazione dei lavori in Power Point

DURATA Intero anno scolastico: 2h sett.li (ore curriculari di storia)

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v. allegata documentazione fotografica

AREE DI INTERVENTI Antropologica Espressiva Scientifico-tecnologica.

SCELTE METODOLOGICHE Approccio ludico Imparare “facendo” Apprendimento cooperativo e collaborativo

SOGGETTI COINVOLTI Insegnanti – alunni –genitori – Esperto esterno (archeologo)

MATERIALI E MEZZI Gli attrezzi dell’archeologo, postazione multimediale(computer, scanner, stampante, ….), videoproiettore, macchina fotografica, giornali vecchi, colla vinilica, colori acrilici, argilla, terriccio, materiale per simulazione (scheletro, vasi di terracotta, ecc…), materiale di facile consumo.

VERIFICA In itinere attraverso l’attenta osservazione degli alunni, del loro coinvolgimento emotivo, del grado di interesse e di partecipazione alle attività laboratoriali. Bimestralmente e finale attraverso dialoghi, rappresentazioni iconiche e somministrazione di schede predisposte sulla base delle effettive esperienze svolte.

VALUTAZIONE Rilevamento 1. del grado di autonomia raggiunto dagli alunni nella ricostruzione di un passato

lontanissimo 2. della conoscenza della realtà locale 3. del grado di maturazione della capacità di riflettere e ragionare su di sé, sugli

altri e sui diversi modi di vivere, nel passato e nel presente.

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Documentazione fotografica

LABORATORIO DEL TEMPO

La ricostruzione storica

Preistoria e protostoria, Museo della Sirtide

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Forme vascolari del VII secolo

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Pianta dell’antica città di Eraclea, Museo della Sirtide

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Corredi funerari enotri dell’età del ferro, museo della Sirtide

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Carta geografica con l’indicazione della località di provenienza dei coloni fondatori di Siris-Polieion, museo della Sirtide

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Il paleosuolo