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Scuola “Due Agosto” classe IV a Anno Scolastico 2006-2007 Tutte le pagine nelle quali è presente questo talloncino e *, hanno immagini e/o parti di testo estrapolate dal libro “Pronti… Via!”Ed. Tredieci, autori: Benendo, Casagrande, De Marchi, Gheller, Grosso, Lorenzon; coordinament o Tosatto; Progetto Taffarel.

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Scuola “Due Agosto” classe IV a

Anno Scolastico 2006-2007

Tutte le pagine nelle quali è presente questo talloncino e *, hanno immagini e/o parti di testo estrapolate dal libro “Pronti…Via!”Ed. Tredieci, autori: Benendo, Casagrande, De Marchi, Gheller, Grosso, Lorenzon; coordinamento Tosatto; Progetto Taffarel.

Tutte le pagine nelle quali è presente questo talloncino e *, hanno immagini e/o parti di testo estrapolate dal libro “Pronti…Via!”Ed. Tredieci, autori: Benendo, Casagrande, De Marchi, Gheller, Grosso, Lorenzon; coordinamento Tosatto; Progetto Taffarel.

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I numeri dell’Acqua nel Mondo

Circa un terzo della popolazione mondiale vive in Paesi ad emergenza idrica, il consumodi acqua supera del 10% il totale dell'offerta.

Il volume totale d'acqua sulla terra è di 1.4 miliardi di Km cubi; essa è inprevalenza salata ed è raccolta per il 97,2 per cento negli oceani.

Il rimanente, meno del 3 per cento, è dolce; di questa, 24 milioni di Km cubi o il68,9%, la parte più consistente è sotto forma di ghiaccio e di neve permanente inregioni di montagna, nelle regioni dell'Antartico e dell'Artico, quindi è bloccatanelle calotte polari e nei ghiacciai;

Le acque dolci sono all'interno del ciclo che, alimentato dall'energia solare, in unflusso continuo, intrecciandosi alla circolazione dell'aria, si sposta dalle superficidegli oceani alla terra ferma e ancora agli oceani in un movimento senza fine.

8 milioni di Km cubi o il 30% è sottoterra; ciò costituisce il 97% di tutta l'acquadolce che può essere utilizzata dagli uomini;

L'acqua dolce contenuta nei fiumi e nei laghi è di 105.000 Km cubi o lo 0,3% deltotale dell'acqua dolce mondiale;

Il totale dell'acqua dolce disponibile per gli ecosistemi e per gli uomini è di200.000 Km cubi d'acqua, che è l'1% di tutte le risorse d'acqua dolce e solo lo0,01% di tutta l'acqua della terra.

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Risorse d’Acqua dolce: quantità e distribuzione nelle regioni. Bacini fluviali nel Mondo.

GHIACCIAI E CALOTTE POLARI ricoprono circa il 10% del suolo mondiale. Questisono concentrati in Groenlandia ed in Antartico e contengono il 70% dell'acqua dolcemondiale. Sfortunatamente la maggior parte di queste risorse sono collocate lontanodagli insediamenti umani e non sono facilmente accessibili all'uso.

Il 96% dell'acqua dolce ghiacciata é al polo Sud e Polo Nord con il restante 4%distribuito su oltre 550.000 Km2 di ghiacciai;

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ACQUA SOTTERRANEA è la più abbondante e facilmente disponibile risorsa diacqua dolce, seguita dai laghi, serbatoi artificiali, terre umide (wetlands) e fiumi:1.è più del 90% del totale dell'acqua dolce utilizzabile. Un miliardo e mezzo dipersone dipendono dall'acqua sotterranea per l'acqua potabile;2. il totale delle acque sotterranee prelevate annualmente è circa di 600-700 Kmcubi, circa il 20% del totale dell'acqua prelevata.

I LAGHI: la maggior parte dei laghi d'acqua dolce sono situati ad alte latitudini, conquasi il 50% dei laghi mondiali solo in Canada. Molti laghi, specialmente quelli nelleregioni aride, diventano salati a causa dell'evaporazione.I SERBATOI ARTIFICIALI sono laghi artificiali ottenuti costruendo barriere lungo ilcorso dei fiumi.WETLANDS includono le paludi, sabbie mobili, lagune e fanghi. Le più grande aree diwetlands sono in: Siberia dell'est, Rio delle Amazzoni, Baia di Hudson.

I fiumi formano un mosaico, con 263 bacini idrici internazionali che percorrono il 45,3%del territorio mondiale. Il volume totale dell'acqua dei fiumi è di 2.115 km cubi.

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LA DESERTIFICAZIONE

Desertificazione: espansione dei deserti esistenti per effetto dell'avanzamento della sabbia su ecosistemi fragili, degradati, pre-desertici (savane); degradazione delle terre in zone aride, sub-aride e sub-umide secche dovuta a variazioni climatiche, attività umane.

Alcuni scienziati sostengono che è un fenomeno ciclico naturale, altri la considerano un'emergenza reale.

CAUSE DELLA DESERTIFICAZIONE

Le cause antropogeniche:

- il sovra-pascolamento, che comporta una riduzione della copertura vegetale, così come i disboscamenti;

- l’agricoltura intensiva;

- l’eccessivo utilizzo di fertilizzanti, pesticidi;

- gli incendi;

- l’inquinamento dell’aria e del suolo;

- le discariche e le attività estrattive;

- l’aumento e l’uso irrazionale delle risorse idriche;

- lo sviluppo disorganizzato del turismo.

Le cause naturali: - i cambiamenti climatici dovuti ad attività antropogeniche;

- le eruzioni vulcaniche.

Desertificazione, cambiamenti del clima e vegetazione.

La desertificazione è destinata ad aggravarsi per effetto dei cambiamenti climatici in corso come l'aumento medio della temperatura globale dell'atmosfera che avrà effetti anche sugli ecosistemi vegetali.

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Alcuni numeri sulla desertificazione

Alcuni numeri danno un'idea della sua entità:- 1/4 delle terre emerse è a rischio desertificazione;- 3/4 delle terre aride, nel nord America, in Canada e in Africa, sono ad alto rischio;- 900 milioni di persone in Africa sono minacciate dalla desertificazione;- 3,3 miliardi di ettari di suoli agricoli in zone aride risultano degradati; - il 20% dei suoli agricoli irrigui si stanno salinizzando, poi si desertificheranno;- 10 milioni di ettari di foreste sono distrutti ogni anno da incendi o uso errato del suolo.

Il fenomeno interessa anche il bacino del Mediterraneo e la nostra penisola.- il 6 % della superficie dell'Europa è costituito da terre aride; - il 2 % è la percentuale delle terre già desertificate nel continente europeo;- 30.000 ettari di suoli ad alta fertilità sono sottoposti, ogni anno in Italia, a cambio d'uso da agricolo a urbanistico;- 3,7 milioni di ettari di suolo nell'Italia del sud risultano degradati; - 50.000 ettari di bosco sono, in media, percorsi da incendi nel nostro Paese.

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La Desertificazione nel MondoL'Africa Subsahariana, la regione più arida e vasta del Terzo mondo, è la zona con maggiori problemi legatiall’acqua. Dei 36 paesi più poveri nel mondo 29 sono in questa fascia, i 2/3 della popolazione sopravvive in assolutapovertà.Nel centro dell'Asia più del 60% delle terre sono toccate dalla desertificazione, 50% per l'Asia del Sud, 30% perl'Asia del Nord-est.Le regioni degradate dove i deserti sono in espansione sono la Cina, l'India, la Mongolia ed il Pakistan, le dune disabbia in Siria, i versati montagnosi erosi in Nepal.Anche il 65% delle aree agricole aride, semi-aride e subumide dell’Europa sono già colpite.Le aree degradate sono cresciute in Europa, tra il 1900 e il 1970 del 40%, soprattutto a causa di uno sfruttamentoirrazionale delle aree a clima sub-arido; le pratiche agricole irrazionali, il sovrapascolamento, la deforestazione, gliincendi e l’ urbanizzazione ne hanno peggiorato gli effetti.

Mappa dei fiumi africani.

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La Desertificazione e l’ Italia

Il 30% del territorio italiano è a rischio desertificazione, soprattutto il meridione. Negli ultimi 20 anni è triplicato l'inaridimento del suolo a causa del clima, del suolo, della vegetazione, e delle attività umane.

Degrado del territorio: impoverimento delle qualità del territorio.

Un'area desertificata perde irreversibilmente la produzione agricola e forestale.

Siccità e desertificazione dipendono dal clima, dallo sfruttamento intensivo dei terreni e delle risorse idriche e dall'uso non sostenibile delle risorse naturali da parte dell'uomo. Si stima che circa 135 milioni di persone rischiano di dover abbandonare la propria terra a causa dell'avanzata del deserto.

Il problema è molto grande anche nelle zone temperate, nel Mediterraneo le aree desertificate sono intervallate da quelle a rischio desertificazione.

In Italia: qualità del clima, del suolo e della vegetazione sono i 3 indici a cui gli scienziati hanno fatto riferimento.

L’Italia è un territorio fortemente antropizzato.

Anche se siccità e desertificazione in Italia non sono fenomeni drammatici come nel continente africano o in alcune zone di Asia e America Latina, non sono da trascurare.

Le regioni a rischio

Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna sono in avanzato stato di desertificazione. Anche le regioni del centro nord, in particolare Toscana, la Pianura del Po e l’Emilia Romagna, stanno peggiorando anche a causa delle scarse precipitazioni. Il deserto avanza velocemente sulle zone costiere e collinari del Sud.

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Le regioni a rischio

Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna sono in avanzato stato di desertificazione. Anche le regioni del centro nord, in particolare Toscana, la pianura del Po e l’Emilia Romagna, stanno peggiorando anche a causa delle scarse precipitazioni.

Il deserto avanza velocemente sulle zone costiere e collinari del Sud.

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Mari, Fiumi, Laghi

MARI: a nord-ovest LIGURE; a ovest TIRRENO; a sud-est IONIO; a est ADRIATICO; a ovest DI SARDEGNA. Ovvero, da est a ovest: Adriatico, Ionio, Mediterraneo, Tirreno, Ligure.

LAGHI: da nord-ovest a nord-est: Lago Maggiore (Piemonte e Lombardia), Lago di Como, Lago d’Iseo, Lago di Garda (Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto) è il più vasto (sono tutti nati da ghiacciai, sono tutti in Lombardia).

Al centro: Lago Trasimeno (Umbria-nato da un avvallamento); Lago di Bolsena, Lago di Bracciano (sono vulcanici e si trovano nel Lazio).

Al centro Sud: Lago di Lesina (costiero), Lago di Varano (entrambi sono in Puglia).

FIUMI: a nord, nord-est: Adige, Isarco, Brenta, Piave, Isonzo, Tanaro, Po, Reno; a nord-ovest:Dora Baltea e Riparia, Ticino, Adda, Oglio, Mincio.

Al centro: Arno, Tevere, Casentino, Tronto, Sangro. Al sud: Volturno, Gravina.

Fiumi in Emilia-Romagna: Po, Trebbia, Taro, Enza, Secchia, Panaro, Reno, Santerno, Montone, Savio.

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Le caratteristiche dell’AcquaL’acqua è un solvente universale, perché diluisce quasi tutto. Quando arriva a noi in bottiglia o esce dal rubinetto, è ricca di

sostanze chimiche e sali minerali sciolti nella terra, nelle rocce attraverso le quali è passata, che modificano le proprietà dell’acqua.I sali dell’acqua del mare se sono concentrati, fanno congelare con più difficoltà gli oceani.

L’acqua può essere leggera o dura. E’ dura se contiene calcio, magnesio o altri metalli disciolti, residui biancastri che restano nella pentola quando cuoci la pasta. Se l’acqua è troppo dura altera il sapore dei cibi, incrosta le tubature, diminuisce l’azione dei saponi.

LA SOLUBILITÀ Molte sostanze si trovano in soluzione, infatti l'acqua è uno dei componenti principali degli organismi viventi. Il corpo umano

è composto per il 75% da acqua.

In natura vi sono sostanze che si mescolano all’acqua perché formate da molecole “idrofile”, che amano l’acqua (zucchero, sale); altre non si mescolano all’acqua perché formate da molecole “idrofobe”, che temono l’acqua e che messe in acqua si ammassano tra loro (olio).

Le soluzioni sono miscugli formati da un solvente (acqua) e un soluto (sostanza che viene sciolta in acqua).

Il soluto può essere solubile, parzialmente solubile o insolubile. La soluzione diventa satura quando raggiunge la quantità massima di soluto disciolto nel solvente.

Gli stati dell’acquaL'acqua è l'unica sostanza che si trova in natura, a temperatura ambiente, contemporaneamente nei tre stati di aggregazione:

solido, liquido e gassoso.• L'acqua allo stato solido: ghiaccio, neve, grandine, brina. Le particelle sono molto vicine le une alle altre, non sono libere

di muoversi e di spostarsi.• L'acqua allo stato liquido: pioggia e rugiada, fiumi, mari e oceani, che ricoprono il 70% della superficie terrestre. Le

particelle possono spostarsi, ma entro certi limiti: se una particella si sposta il suo posto viene subito preso da un'altra.• L'acqua allo stato gassoso: nebbia, vapore acqueo, nuvole. Le particelle possono muoversi liberamente, perchè non ci

sono legami chimici tra loro.

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EVAPORAZIONE

CONDENSAZIONE

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SOLIDIFICAZIONE

FUSIONE

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Evaporazione, Condensazione, Solidificazione, Fusione

I passaggi di stato avvengono grazie al CALORE: più la temperatura è alta e maggiormente gli atomi si allontanano quindi dallo stato solido si passa allo stato liquido e a quello gassoso o aeriforme; più la temperatura diminuisce e più gli atomi si riavvicinano quindi dallo stato aeriforme si passa a quello liquido e si torna allo stato solido.

EVAPORAZIONE: passaggio di una sostanza da liquido a vapore. L’acqua allo stato liquido, grazie al calore, si trasforma in piccolissime gocce leggere di vapore e si diffonde nell’aria sotto forma di VAPORE ACQUEO.

CONDENSAZIONE: passaggio di una sostanza da vapore a liquido.L’acqua allo stato liquido scaldata e portata ad ebollizione si trasforma in vapore acqueo che condensa e torna acqua quando trova una temperatura più fredda (ad esempio il vapore acqueo a contatto col coperchio della pentola).

SOLIDIFICAZIONE: il passaggio di una sostanza da liquida a solida. L’acqua allo stato liquido posta in un luogo a temperatura molto bassa (congelatore) diventa ghiaccio, cioè solidifica.

FUSIONE: il passaggio di una sostanza da solida a liquida. L’acqua allo stato solido posta vicino ad una fonte di forte calore torna allo stato liquido.

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IL CICLO DELL’ACQUA

Il ciclo dell’acqua: serie di processi attraverso i quali parte dell’acqua passa dal mare all’atmosfera, raggiunge i continenti sotto forma di precipitazioni e ritorna nuovamente al mare.

Questo complesso sistema è alimentato dall’energia del Sole.

L’acqua evapora dalla superficie degli oceani e forma le nubi; le nubi si spostano verso i continenti e danno luogo alle precipitazioni (pioggia, neve); circa il 64% delle acque cadute sulle terre emerse viene temporaneamente trattenuto dalla vegetazione e dal suolo finchè torna in atmosfera grazie all’evaporazione e traspirazione.

Il 25% scorre sulla superficie del suolo, alimenta corsi d’acqua e arriva velocemente al mare.

L’11% si infiltra nelle rocce del sottosuolo e alimenta le falde acquifere. Quest’acqua si muove lentamente e una parte affiora nelle sorgenti e alimenta i corsi d’acqua.

Una parte dell’acqua che cade evapora o si disperde nel suolo, una parte si raccoglie nelle falde idriche sotterranee e una parte alimenta i fiumi.

Ognuno di noi deve occuparsi e preoccuparsi della quantità di acqua che consuma ogni giorno.L'acqua potabile non è più un bene garantito. Dopo l'utilizzo, l'acqua non è definitivamente perduta, può essere riciclata un numero infinito di volte in alcuni casi nel giro di una settimana in altri casi dopo anni: dipende da come, e quanto è inquinata. L'acqua viene recuperata attraverso purificazioni.

Per mantenere l'acqua sicura e salubre, è indispensabile la purificazione e la sua protezione.

Inoltre l'acqua calda assorbe più metalli che l'acqua fredda, quindi è meglio utilizzare sempre l'acqua fredda quando si cucina; l'acqua che ristagna nei tubi assorbe più piombo, per questo è opportuno far scorrere l'acqua fino a che sia fresca, in modo da evitare l'utilizzo di quella più inquinata.

Oggi abbiamo a disposizione strumenti sofisticati che ci permettono di conoscere la composizione dell'acqua

meglio che in passato.

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Alcune persone usano filtri per migliorare il gusto, l'odore o il colore dell'acqua potabile ma ciò non sempre rende l'acqua più sana o sicura da bere.

L'acqua in bottiglia non è sempre più sana di quella del rubinetto perché l'acqua che finisce in bottiglia non è controllata dallo Stato.

L'acqua di fonte e' migliore dell'acqua del rubinetto?Sull'intero pianeta è pochissima l'acqua che può essere definita nuova. La maggior parte dell'acqua è già stata utilizzata in un'attività degli uomini o degli animali. Perfino nelle zone ancora selvagge ed inesplorate sono state trovate tracce di inquinanti che rendono

l'acqua contaminata. È sempre opportuno bere acqua che sia stata trattata. Prima di bere l'acqua da un ruscello se siete a livello del mare è meglio bollirla per almeno un minuto, tre minuti se siete a valle di un centro abitato. Questo trattamento ucciderà completamente i batteri, i virus e i germi ma non eliminerà i metalli pesanti e i pesticidi. Le fonti anche se appaiono pure possono essere inquinate da metalli e pesticidi sparsi anche a distanza di parecchi chilometri.

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L’ACQUA E LE FALDE ACQUIFERE

Una parte dell’acqua che penetra nel terreno viene assorbita dalle radici delle piante e un’altra parte, invece, si infiltra finchè trova uno strato di terreno impermeabile che non la fa più passare. Qui si formano dei grandi serbatoi sotterranei detti FALDE ACQUIFERE. In alcune zone l’acqua delle falde serve per rifornire le cisterne degli acquedotti.

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L’ACQUEDOTTOIn alcune zone l’acqua che esce dai rubinetti proviene direttamente dalle falde acquifere ma nelle città, è l’acquedotto che la

distribuisce.

L’acqua viene raccolta da un torrente, un lago o una falda, in un grande serbatoio costruito molto in alto. La pressione della grande quantità spinge l’acqua nelle case. Qualche volta per far arrivare l’acqua in alto nei grattacieli o in certe zone di montagna, viene spinta da apposite pompe.

L’acqua che esce dai rubinetti proviene da un fiume (1), un lago (2), una falda (3). Viene prelevata, depurata e incanalata nei tubi dell’acquedotto (4) della città e arriva alle case (5).

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IL RISCALDAMENTO DELLE CASE

Nei freddi mesi invernali ci si riscalda nelle case tramite il riscaldamento.

Il cuore dell’impianto di riscaldamento è la CALDAIA, grande recipiente

dove l’acqua viene riscaldata. Accanto ad essa c’è un meccanismo detto

BRUCIATORE, che per scaldare l’acqua brucia gas metano, gasolio o

carbone.

Dalla caldaia partono delle tubazioni che raggiungono gli appartamenti.

L’acqua calda, spinta dalle pompe, attraverso le tubazioni viene fatta

circolare nei RADIATORI, contenitori dove l’acqua calda si raccoglie

per diffondere il calore in tutta la stanza. L’acqua poco a poco si raffredda,

ma allora ridiscende nella caldaia per essere riscaldata di nuovo e

continua il suo viaggio.

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L’acqua con le ORECCHIE: è

- rumorosa - ticchettante - scrosciante - saltellante - fragorosa - insistente - battente.

L’acqua con gli OCCHI: è

- verde acqua - azzurra - agitata - ferma - piatta - chiara - trasparente - limpida.

L’acqua con le MANI: è

- fresca - calda - fredda - ghiacciata - sgocciola.

L’acqua con il NASO: è

- profumata - puzzolente - inodore - aromatica - salmastra.

L’acqua con la BOCCA: è

- salata - dolce - frizzante - naturale - calda - tiepida - fredda.

Le azioni dell’acqua: cosa fa?

- ondeggia - scorre - pulisce - brilla - bagna - lava - cade - scivola - scende - saltella - evapora - pesa - sciacqua - ride - gorgoglia.

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RIPARIAMO I RUBINETTI: ricordiamoci che un rubinetto che perde 30 gocce al minuto spreca circa 200 litri d'acqua al mese e 24.000 all'anno; uno sciacquone che perde acqua nel water, anche in modo impercettibile, scarica oltre 2.000 litri di acqua in un giorno.

Ogni volta che è possibile, al posto del bagno scegliamo di FARE LA DOCCIA, con una sola doccia risparmiamo tra i 120 e i 150 litri.

LAVIAMO FRUTTA E VERDURA IN APPOSITI CONTENITORI, senza usare l'acqua corrente;

RICICLIAMO l'acqua del contenitore PER INNAFFIARE LE NOSTRE PIANTE.

USIAMO LA LAVATRICE E LA LAVASTOVIGLIE SOLO A PIENO CARICO.

RIUTILIZZIAMO PER LAVARE I PIATTI L'ACQUA CALDA CON CUI SI CUOCE LA PASTA. È un'acqua molto sgrassante, per cui non solo evitiamo gli sprechi ma, potendo utilizzare meno detersivo, otteniamo un lavaggio più efficace ed ecologico.

Cerchiamo di RISPARMIARE CON LO SCARICO DEL WATER: si può usare un sistema a rubinetto al posto dello sciacquone, risparmiando così circa 26.000 litri di acqua all'anno. Possiamo installare le cassette del WC con lo scarico differenziato, o ridurre il livello d'acqua nelle cassette regolando il galleggiante.

Cerchiamo di UTILIZZARE CORRETTAMENTE LO SCARICO DEL BAGNO: ogni volta che si usa consumiamo fino a 20 litri d'acqua, per cui evitiamo di utilizzarlo come cestino della spazzatura per gettare fazzoletti di carta, cotone e simili.

LAVIAMO L'AUTOMOBILE SENZA UTILIZZARE ACQUA CORRENTE: utilizzare un secchio permette di risparmiare 130 litri ogni lavaggio. Possiamo anche rivolgerci ad autolavaggi che riciclano l'acqua.

VERIFICHIAMO PERIODICAMENTE L'IMPIANTO IDRICO: se il contatore del consumo di acqua continua a girare anche con tutti i rubinetti chiusi, bisogna intervenire per eliminare perdite nelle condutture o riparare eventuali guasti all'impianto.

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INSTALLIAMO IMPIANTI IDRICI DUALI: cerchiamo di dotare la casa di impianti idrici a due tubi, così da poter distinguere l'acqua potabile da quella non potabile. Avviene già in molti paesi europei, non richiede grosse spese e permette di tagliare i consumi idrici. Inoltre, è opportuno ISOLARE TERMICAMENTE LE CONDUTTURE, così da ottenere in minor tempo la temperatura desiderata di acqua calda e ridurre gli sprechi.

INSTALLIAMO semplici riduttori/REGOLATORI DI FLUSSO, ciò permette un risparmio del 50% sul consumo.

SPAZZIAMO VIALETTI E MARCIAPIEDI anziché pulirli con l'acqua dell'annaffiatoio.

CERCHIAMO DI ESSERE CITTADINI ATTIVI: quando vediamo una fontanella sempre aperta, ci accorgiamo di una tubatura che perde, chiediamo all'azienda competente o al comune, d'intervenire.

CHIEDIAMO LA COPIA DELLA CARTA DEI SERVIZI all'azienda che gestisce il servizio idrico, per conoscere e poter verificare il rispetto degli standard di qualità del servizio.

FACCIAMO VALERE I NOSTRI DIRITTI DI UTENTI dei servizi idrici: informiamoci ed informiamo gli altri su quali sono e su come possiamo tutelarli.

PROMUOVIAMO INIZIATIVE D'INFORMAZIONE E DI SENSIBILIZZAZIONE ALL'USO RAZIONALE E RESPONSABILE DELL'ACQUA.

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Promulgata il 6 maggio 1968 a Strasburgo dal Consiglio d’Europa è ancora scarsamente conosciuta e osservata anche dai maggiori responsabili delle condizioni e dei pericoli che vi sono accennati ma anche dai consumatori che usano e trattano l’acqua sconsideratamente.

1) Non c'è vita senza acqua. L'acqua è un bene prezioso, indispensabile a tutte le attività umane.

2) Le disponibilità di acqua dolce non sono inesauribili. E' indispensabile preservarle, controllarle, e, se possibile, accrescerle.

3) Alterare la qualità dell'acqua significa nuocere alla vita dell'uomo e degli altri esseri viventi che da essa dipendono.

4) La qualità dell'acqua deve essere mantenuta in modo da poter soddisfare le esigenze delle utilizzazioni previste, specialmente per i bisogni della salute pubblica.

5) Quando l'acqua, dopo essere stata utilizzata, viene restituita all'ambiente naturale, deve essere in condizione da non compromettere i possibili usi dell'ambiente, sia pubblici che privati.

6) La conservazione di una copertura vegetale appropriata, di preferenza forestale, è essenziale per la conservazione delle risorse idriche.

7) Le risorse idriche devono essere accuratamente inventariate.

8) La buona gestione dell'acqua deve essere materia di pianificazione delle autorità competenti.

9) La salvaguardia dell'acqua implica uno sforzo importante di ricerca scientifica, di formazione di specialisti e di informazione pubblica. L'acqua è un patrimonio il cui valore deve essere riconosciuto da tutti. Ciascuno ha il dovere di economizzarla e di utilizzarla con cura.

10) La gestione delle risorse idriche dovrebbe essere inquadrata nel bacino naturale, piuttosto che entro frontiere amministrative e politiche.

11) L'acqua non ha frontiere. Essa è una risorsa comune la cui tutela richiede la cooperazione internazionale.