Scuola dell’infanzia S. Pio X° Mejaniga di Cadoneghe via ... · AREA DIDATTICA Programmazione...

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Parrocchia di S. Antonino P. e M. Mejaniga – Cadoneghe (PD) Scuola dell’infanzia S. Pio X° Mejaniga di Cadoneghe via Gramsci 13 cap. 35010 tel. e fax. 049/702004 P. Iva 03939450288

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Parrocchia di S. Antonino P. e M.

Mejaniga – Cadoneghe (PD)

Scuola dell’infanzia S. Pio X°

Mejaniga di Cadoneghe

via Gramsci 13

cap. 35010 tel. e fax. 049/702004

P. Iva 03939450288

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I N D I C E

1. PREMESSA

2. CONDIZIONI AMBIENTALI DELLA SCUOLA

3. PRINCIPI FONDAMENTALI

4. PRINCIPI ISPIRATORI DELLA SCUOLA

5. AREA DIDATTICA

Programmazione didattica e di religione

Programmazione di Inglese

Programmazione di Psicomotricità

Programmazione attività ludico-ricreativa a cavallo

6. ORGANI COLLEGIALI

7. REGOLAMENTO D’ISTITUTO

8. REGOLAMENTO DELLA SCUOLA

9. ISCRIZIONI

10. SCANSIONE DELLA GIORNATA

11. SERVIZI AMMINISTRATIVI

12. PROCEDURE PER I RECLAMI

13. VALUTAZIONE DEL SERVIZIO

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I – PREMESSA

Il presente piano dell’offerta formativa costituisce il documento

fondamentale dell’identità culturale e progettuale della scuola dell’infanzia

San Pio X° in quanto esplicita la progettazione curriculare, extracurriculare,

educativa ed organizzativa che la scuola adotta nell’ambito della propria

autonomia.

Il piano è coerente con gli obiettivi generali ed educativi della scuola

dell’infanzia determinati a livello nazionale, ai sensi dell’art. 8 del D.P.R.

275/99 e riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico del

territorio di Cadoneghe, tenendo conto della programmazione territoriale

dell’offerta formativa. Esso comprende e riconosce diverse opzioni

metodologiche e valorizza le corrispondenti professionalità.

Il piano dell’offerta formativa tiene conto delle proposte formulate dai

genitori degli alunni nonché dall’Associazione genitori (Age) di Cadoneghe.

II - CONDIZIONI AMBIENTALI DELLA SCUOLA

La scuola per l’infanzia S. Pio X° si trova ubicata nel comune di

Cadoneghe, frazione di Mejaniga, che conta oltre 7 mila residenti, quasi la

metà del totale di abitanti del comune (ca. 15.000). Essa si articola in tre

sezioni, per un totale di 80 alunni.

Le peculiarità socio-economiche del comune di Cadoneghe sono

rappresentate da attività prevalentemente terziarie. Infatti, il 51 per cento

delle unità produttive sono operanti nel settore dei servizi, il restante in

quello secondario, con prevalenza in entrambi i casi di piccole imprese a base

familiare. Riveste carattere residuale l’attività agricola in cui è addetta una

parte non rilevante della popolazione.

L’elevato livello di occupazione e conseguentemente di reddito della

popolazione richiede, soprattutto nella popolosa frazione di Mejaniga, la

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necessità di qualificati servizi alle famiglie, in particolare nel settore

dell’educazione e istruzione, anche per quanto riguarda la scuola

dell’infanzia, com’è appunto la scuola San Pio X°.

Essa è ubicata al centro del territorio comunale, esattamente in Via

Gramsci, n. 13, a pochi passi dall’istituto statale comprensivo di scuola

elementare e media di Cadoneghe, oltre che dal Municipio e da altri servizi

pubblici e privati, come gli uffici postali, istituti di credito etc.

La scuola dell’infanzia San Pio X° è allocata in un moderno edificio

composto da un piano terra ed un primo piano. Al p. t. si trovano due aule

destinate alle attività ludico didattiche, oltre ad un’ampia sala mensa, ai

servizi igienici ed agli uffici di direzione dei due plessi scolastici.

L’edificio è quindi immerso nel verde attrezzato, anche per giochi

all’aperto degli alunni.

Ulteriori aule sono situate al primo piano ed adibiti al riposo degli

alunni, all’attività ludico-ricreativa e all’attività di sezione, provvisti nel

piano di servizi igienici e ampi spazi divisori.

L’offerta formativa per l’anno scol. 2006/07 è costituita dai programmi

nazionali per la scuola dell’infanzia, così come stabiliti dal Ministero della

P.I., tenendo conto nella loro attuazione delle risorse sociali, culturali ed

economiche del territorio di Cadoneghe .

Il Collegio docenti, inoltre, al fine di ampliare l’offerta formativa,

promuove attività di laboratorio, relativamente alla “cucina”, al teatro, al

gioco, con la partecipazione delle famiglie, anche nell’attuazione delle attività

sia curriculari ce extracurriculari.

Inoltre, il piano prevede la collaborazione di esperti (es. psicologo,

docente di lingua inglese, di psicomotricità etc.), anche per la formazione dei

genitori e l’aggiornamento dei docenti.

Ancora, i bambini medi e grandi parteciperanno ad attività ludico-

ricreative attraverso l’uso del cavallo presso il maneggio di Villa Vanna,

Salboro; attività proposta e gestita dal “La Stella” ONLUS.

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La scuola dell’infanzia San Pio X° nell’ambito dell’autonomia

organizzativa è aperta durante tutto l’arco della giornata, dal lunedì al

venerdì, a partire dalle ore 8.00 alle ore 16.00, andando altresì incontro ad

eventuali necessità familiari di flessibilità nell’erogazione del servizio

scolastico.

La scuola dell’infanzia San Pio X° offre importanti servizi, quali la mensa

scolastica ed un efficiente servizio di trasporto degli alunni, anche dalle

frazioni limitrofe del Comune di Cadoneghe.

Il calendario scolastico adottato dalla scuola dell’infanzia San Pio X°

prevede, fra l’altro, visite e viaggi di istruzione, attività curriculari ed

extracurriculari nonché alcuni periodi di sospensione delle attività didattiche

in occasione del Santo Natale e della Santa Pasqua nonché di interruzione

delle lezioni dal 30 giugno p.v.

Per quanto riguarda i criteri di composizione delle sezioni, essi

prevedono di considerare l’età degli alunni, i livelli di competenza di ingresso

e l’opportunità di iniziative individualizzate.

A partire dall’anno scolastico 2004/2005, per i tre anni successivi, si è

stipulato un comodato tra la nostra scuola e il comune di Cadoneghe per poter

andare in contro alla necessità del comune di liste d’attesa troppo lunghe.

La scuola è ubicata in via Rigotti 2/a tra la scuola elementare e la scuola

dell’ infanzia “Isola del Tesoro”. E’ composta da 2 sezioni molto grandi e

luminose, un dormitorio, e un’aula adibita a refettorio (entrambi molto

spaziosi); due bagni, e un’aula per i laboratori. Di fronte è presente un

giardino recintato per i giochi dei bambini.

Questa scuola ospita due sezioni da 22 e 19 bambini.

In una sezione sono stati inseriti 5 bambini dell’anticipo ai quali si sta

predisponendo uno specifico progetto che prevederà: a) le modalità di

inserimento; b) le risorse disponibili; c) e altre indicazioni a conferma della

nostra scelta. Naturalmente questo iniziativa sarà a carattere sperimentale.

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Nell’altra sezione è stato inserito un bambino certificato, il quale avrà

un’assistente per un totale di 20 ore settimanali.

Le insegnati di entrambe le scuole si riuniscono in un unico collegio

docenti, facendo riferimento allo stesso POF (inclusi laboratori, progetti,

uscite, attività); nonostante poi, ogni attività, venga modificata a seconda

delle potenzialità e delle necessità del bambino.

III - PRINCIPI FONDAMENTALI

La scuola dell’infanzia Pio X° si attiene nell’erogazione del servizio

scolastico ai seguenti principi fondamentali:

Uguaglianza

Nell’erogazione del servizio scolastico non può essere compiuta alcuna

discriminazione, soprattutto per motivi riguardanti sesso, razza, etnia,

lingua, religione, opinione politica, condizione psicofisiche e socioeconomiche,

perché il servizio scolastico della scuola dell’infanzia Pio X° è ispirata al

principio di uguaglianza dei diritti e delle opportunità educative e formative

degli utenti per cui le regole di accesso e fruizione sono uguali per tutti.

Imparzialità e regolarità

La scuola dell’infanzia Pio X° agisce secondo criteri di obiettività ed

equità, di giustizia ed imparzialità.

La scuola dell’infanzia Pio X°, attraverso le sue componenti e con

l’impegno delle istituzioni collegate, garantisce la regolarità e la continuità

del servizio e delle attività educative anche in situazioni di conflitto sindacale

nel rispetto dei principi e delle norme sancite dalla legge e in applicazione

delle disposizioni contrattuali in materia.

Accoglienza ed integrazione

Ogni genitori dei piccoli alunni che ne accetti liberamente lo Statuto, il

Progetto dell’offerta formativa e i Regolamenti, ha diritto di iscriversi alla

scuola dell’infanzia Pio X°, che si impegna altresì con opportuni ed adeguati

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atteggiamenti ed azioni di tutti gli operatori a favorire l’accoglienza degli

alunni, la loro integrazione, con particolare riguardo alla fase di ingresso alle

sezioni iniziali e con particolare attenzione agli stati di disagio ed alle

situazioni di rilevante necessità, anche di ordine socioeconomico.

Nello svolgimento della propria azione educativa ogni operatore ha pieno

rispetto dei diritti dell’infanzia.

Partecipazione, efficienza e trasparenza

E’ garantita la partecipazione dei genitori degli alunni alla valutazione

della prestazione del servizio scolastico, sia al fine di tutelare il diritto alla

corretta erogazione del servizio, sia allo scopo di favorire la collaborazione nei

confronti della stessa.

Istituzioni, personale, genitori, alunni, sono protagonisti insieme

nell’ambito degli Organi e delle procedure vigenti.

I loro comportamenti devono favorire la più ampia realizzazione degli

standard generali di un servizio efficiente, efficace e trasparente.

In base al diritto alla trasparenza, l’utente ha accesso alle informazioni

che lo riguardano in possesso della scuola, con le facoltà ed i limiti (privacy)

previsti dalla legge.

La scuola dell’infanzia Pio X° si impegna a promuovere le attività

extrascolastiche che realizzino la funzione della scuola come centro di

promozione educativa, culturale, sociale e civile, consentendo anche l’uso

dell’edificio scolastico e delle attrezzature al di fuori dell’orario curriculare,

secondo la programmazione annuale delle attività educativo-didattiche;

La scuola dell’infanzia Pio X° al fine di promuovere ogni forma di

partecipazione, garantisce la massima semplificazione delle procedure ed una

informazione completa e trasparente.

L’attività scolastica ed in particolare l’orario del servizio di tutte le

componenti si informa a criteri di efficienza, di efficacia, flessibilità

nell’organizzazione dei servizi amministrativi dell’attività didattica e

dell’offerta formativa integrata.

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Per realizzare le sue finalità, la scuola dell’infanzia Pio X° garantisce ed

organizza l’aggiornamento di tutto il personale in collaborazione con le

istituzioni (FISM) ed enti culturali del territorio. L’aggiornamento e la

formazione costituiscono un impegno per tutto il personale scolastico al fine di

assicurare agli alunni un servizio scolastico particolarmente efficace

Libertà di insegnamento

Il piano dell’offerta formativa (POF) assicura il rispetto della libertà

professionale dei docenti e garantisce la formazione dell’alunno, facilitandone

le potenzialità evolutive e contribuendo allo sviluppo armonico della sua

personalità, nel rispetto degli obiettivi educativi e formativi nazionali e

comunitari, generali e specifici, così come previsto nei programmi della scuola

dell’infanzia.

Formazione e aggiornamento personale docente.

Il personale docente partecipa ad alcuni corsi di aggiornamento

organizzati dalla FISM.

IV - PRINCIPI ISPIRATORI DELLA SCUOLA

Originalità e specificità della proposta culturale della scuola cattolica

L 'identità della scuola cattolica è legata al Progetto educativo al quale

essa si ispira e che fa esplicito riferimento ai valori cristiani. Ogni aspetto

dell'attività scolastica ( organizzazione interna, collegamento con il territorio-

comunità cristiana, stile educativo...) riceve una specifica ed originale

caratterizzazione da questo Progetto.

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In particolare, la proposta culturale della scuola cattolica (= ciò che di

fatto si insegna e come si insegna, ossia la cultura che viene elaborata e

trasmessa) presenta una sua originalità e specificità in forza del Progetto

educativo che l'ispira; secondo le indicazioni del magistero, la proposta

culturale della scuola cattolica deve, tra l'altro, avere alcune "attenzioni"

particolari, come ad esempio alla centralità della persona, al problema del

senso, alla formazione della coscienza, alI 'insegnamento della religione -

aspetto che qui ci interessa analizzare.

Significato di "educazione cristiana e di insegnamento della religione "

Sono due gli aspetti, tra loro intimamente connessi, ai quali la scuola

cattolica è chiamata a riservare una specifica attenzione: l' educazione

cristiana e l'insegnamento della religione.

L' educazione cristiana rappresenta la finalità generale che la scuola

cattolica -pur conservando assolutamente il suo carattere di scuola -deve

raggiungere, finalità che così viene riassunta in un documento della

Congregazione per l' educazione cattolica: "La Scuola Cattolica si differenzia

da ogni altra scuola che si limita a formare l'uomo, mentre essa si propone di

formare il cristiano e di far conoscere ai non battezzati attraverso il suo

insegnamento e la sua testimonianza, il mistero del Cristo che supera ogni

conoscenza". L 'educazione cristiana fa riferimento quindi ad una dimensione

generale della proposta educativa offerta dalla scuola cattolica, è una sua

caratterizzazione generale che si riferisce al modo con cui viene presentato

ogni contenuto educativo e al taglio particolare che si dà a ciò che si insegna e

a come si insegna

L 'insegnamento della religione rappresenta un aspetto e un mezzo

specifico che si colloca all'interno di una proposta educativa più ampia, che

deve avere una sua originalità e un suo taglio particolare proprio in vista

della finalità generale assegnata alla scuola cattolica.

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Significato della presenza dell'IRC nella scuola - e nella scuola cattolica

in particolare

Sono tre le motivazioni che giustificano la presenza dell'IRC all'interno

della proposta educativa offerta dalla scuola cattolica:

il valore che ha in se la cultura religiosa ("La Repubblica Italiana,

riconoscendo il valore della cultura religiosa...": L. 121/1985, art. 9);

il fatto che la religione cattolica è parte essenziale della cultura

del popolo italiano ("... e tenendo conto che i principi del cattolicesimo

fanno parte del patrimonio storico del popolo italiano": l.c.);

il particolare tipo di Progetto educativo che, in quanto si ispira al

Vangelo, esige intrinsecamente un insegnamento specifico della

religione che si rifà a Gesù Cristo.

Le prime due motivazioni, espressamente richiamate nell'Accordo di

Revisione del Concordato tra la S. Sede e lo Stato italiano, valgono per ogni

tipo di scuola; la terza vale in modo specifico per la scuola cattolica,

diventandone una 'dimensione particolarmente importante'.

Tale importanza, è in rapporto alla "missione specifica di questa scuola -

che è di trasmettere in modo sistematico e critico la cultura alla luce della

fede e di educare il dinamismo delle virtù cristiane: promovendo così la

duplice sintesi tra cultura e fede e tra fede e vita" (n. 49). Più avanti si

aggiunge che "tale insegnamento deve essere impartito nella scuola in

maniera esplicita e sistematica, perché nella mente degli allievi non si crei

uno squilibrio tra cultura generale e cultura religiosa. Tale insegnamento si

diversifica fondamentalmente dagli altri perché il suo fine non è la semplice

adesione dell'intelletto alle verità religiose, ma l'adesione di tutto l'essere alla

Persona di Cristo" (n. 49).

Il richiamo delle motivazioni che giustificano la presenza dell 'IRC nella

scuola cattolica porta a concludere che in tale scuola è ragionevole chiedere

che tutti coloro che la frequentano, "accettandone il progetto educativo" (L.

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62/2000, art. 1, c. 3) si avvalgano di questo insegnamento collocato, per la sua

valenza culturale, tra le attività didattiche/discipline previste per norma nel

quadro orario obbligatorio.

Pertanto, alla realizzazione di una proposta formativa che si fonda su un

Progetto educativo ispirato ai valori cristiani contribuiscono:

ogni attività educativa e didattica, quindi la vita scolastica nel

suo complesso, in quanto ogni suo aspetto è vissuto e proposto nella

prospettiva di una filosofia cristiana della vita, della persona e

dell'educazione; .

uno specifico e originale IRC, inteso come contenuto culturale che

si inserisce armonicamente nel quadro degli altri contenuti culturali ed

educativi della scuola;

specifici "momenti celebrativi e formativi-spirituali che la scuola

può proporre" alla stregua di altre possibili attività formative che

vengono collocate nell'area dell'orario opzionale previsto dalla scuola

stessa.

IRC e carattere multiculturale della scuola cattolica

Quanto appena affermato porta immediatamente a considerare un

aspetto relativamente nuovo della scuola, e anche della scuola cattolica, in

Italia: la crescente caratterizzazione in senso che va assumendo in questi

anni la popolazione scolastica che la frequenta. Lo ricordava già la nota della

CEI del 1991, quando sottolineava che ci troviamo di fronte a persone

provenienti da altri continenti "bisognose di accoglienza e solidarietà, ma

anche portatrici di valori culturali e spirituali che l'insegnamento della

religione non può trascurare, sia per l'universalità del fatto cristiano, sia per i

concreti problemi di convivenza che si pongono" .

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E' naturale allora interrogarsi come conciliare il rispetto delle

convinzioni religiose degli alunni appartenenti a religioni diverse da quella

cattolica e la fedeltà che una scuola di tendenza - come quella cattolica, deve

necessariamente garantire se vuole conservare la sua identità e non tradire le

aspettative di coloro che la scelgono proprio per il suo specifico orientamento

valoriale.

Come si è precisato nella sezione precedente (n. 3), deve essere chiaro

anzitutto che il problema non si pone soltanto nel momento in cui la scuola

propone l'IRC, ma anche, e soprattutto, per ogni momento dell'attività

educativa, in quanto è appunto questa proposta nella sua globalità che ha una

sua specificità e mIra a creare negli alunni atteggiamenti mentali ed

operativi orientati in senso cristiano. E' naturale, comunque, che il problema

si ponga in modo diverso a seconda dei diversi gradi scolastici.

Il documento della Congregazione per l'educazione cattolica del 1988 così

si esprime: "Le scuole cattoliche sono anche frequentate da alunni non

cattolici e non cristiani. Anzi, in certi paesi, essi sovente costituiscono una

larga maggioranza. Il concilio ne aveva preso atto. Sarà quindi rispettata la

libertà religiosa e di coscienza degli alunni e delle famiglie. E' libertà

fermamente tutelata dalla Chiesa. Da parte sua, la scuola cattolica non può

rinunciare alla libertà di proporre il messaggio evangelico e di esporre i

valori dell' educazione cristiana. E' suo diritto e dovere.

Dovrebbe essere chiaro a tutti che esporre o proporre non equivale ad

imporre."

L'imporre, infatti, contiene una violenza morale, che lo stesso messaggio

evangelico e la disciplina della Chiesa risolutamente escludono" .

Coerentemente con quanto appena richiamato anche la nostra scuola si

orienta in base alle seguenti indicazioni:

l'IRC è inscindibilmente legato al Progetto educativo, è doveroso e

legittimo quindi chiedere che tutti gli alunni, anche quelli appartenenti

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ad altre culture e religioni, se ne avvalgano e siano disponibili a

confrontarsi con una riflessione culturale sul dato religioso quale

appunto è, per sua natura, 1'IRC, salvo eccezioni legate a situazioni

particolari;

in organico collegamento con tale Progetto educativo, la nostra

scuola cattolica potrà attivare e proporre ai propri alunni ( Oltre che a

genitori e docenti) esperienze formative riguardanti specificamente

l'educazione religiosa e l'espressione vissuta della propria fede (ad

esempio momenti formativi-spirituali, esperienziali, liturgici ecc.).

Queste esperienze, scelte da ciascuno nel rispetto della propria libertà

di coscienza, sono proposte anche allo scopo di favorire un maggior

collegamento con la vita della Chiesa locale, o per rispondere a richieste

specifiche da parte delle famiglie, nel rispetto della loro appartenenza

culturale e religiosa; inoltre esse possono contribuire comunque a

personalizzare sempre più l'offerta formativa della nostra scuola.

V - AREA DIDATTICA

- La scuola dell’infanzia Pio X° individua ed elabora gli strumenti per

garantire la continuità educativa con la scuola elementare del territorio di

Cadoneghe, al fine di promuovere un armonioso sviluppo della personalità

degli alunni.

Tra insegnanti ci si incontra varie volte durante l’anno al fine di: a)

creare un progetto comune da presentare ai bambini dell’ultimo anno e i

bambini di prima elementare; b) presentare i futuri alunni alle insegnanti; c)

far conoscere al bambino l’ambiente dove andrà l’anno successivo; d)

confrontarsi tra insegnanti per cercare di risolvere assieme eventuali

problematiche sui “nostri” bambini di prima elementare.

- Nell’adozione del materiale e delle strumentazioni didattiche la scuola

dell’infanzia Pio X° assume come criteri di riferimento la validità culturale e

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la funzionalità educativa, con particolare riguardo agli obiettivi formativi e la

rispondenza alle esigenze degli alunni, nel rispetto delle opzioni

metodologiche degli insegnanti, anche minoritarie.

- Nel rispetto degli obiettivi formativi, previsti dagli ordinamenti scolatici

e dall’autonomia didattica, di sperimentazione, di ricerca e sviluppo, si deve

tendere ad assicurare agli alunni nelle ore extrascolastiche il tempo

necessario da dedicare al gioco, ad attività motorie e di animazione ed

espressione nell’ambito della famiglia e di altre comunità educanti.

- Nel rapporto con gli alunni, in particolare con quelli più piccoli, i

docenti si rapportano e dialogano in modo equilibrato e teso al convincimento.

Non devono ricorrere ad alcuna forma di costrizione.

- La scuola dell’infanzia Pio X° si impegna a garantire l’elaborazione,

l’adozione, la pubblicazione e la consegna ai genitori all’inizio dell’anno

scolastico della carta dei servizi, incluso il Piano dell’offerta formativa.

Programmazione didattica e di religione (in allegato)

Programmazione di Inglese (in allegato)

Programmazione di Psicomotricità

Lo sviluppo del bambino nella sua globalità parte dall’organizzazione e

strutturazione dell’io e del mondo a partire dalla scoperta di alcune nozioni

fondamentali che vengono esperite nel vissuto ed appaiono inizialmente come

opposizioni nette, “contrasti” come: presenza assenza, grande piccolo, davanti

dietro, contrazione rilassamento ed altri.

Lo scopo dell’attività psicomotoria è in gran parte quello di guidare il

bambino nella scoperta, a partire dal vissuto corporeo, di quelli che sono i

contrasti di base, imparando ad utilizzarli e gestirli esprimendo la razionalità

e l’affettività ad essi correlate.

L’attività sarà impostata in termini di scoperta e di gioco, poiché è così

che i bambini fin dalla più tenera età conoscono. Il modo più primitivo di

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conoscenza è quello che passa attraverso il senso motorio ed è da questo che

partiremo per passare ad ulteriori astrazioni percettive e mentali. Solo

partendo dall’esperienza vissuta con la partecipazione attiva della motricità

corporea si possono elaborare successivamente le strutture del pensiero

astratto che portano il bambino a discriminare in modo sempre più articolato.

L’attività motoria sarà impostata in gruppo, ma tarata individualmente.

Inizialmente per ogni bambino vi sarà una fase di conoscenza e di

valutazione dello sviluppo psicomotorio così da poter impostare in modo

mirato l’intervento in gruppo. Il programma generale verrà tarato su ogni

bambino cosicché ciascuno all’interno dell’attività proposta possa

sperimentare arrivando al grado di astrazione che gli è consono per lo

sviluppo raggiunto fino a quel momento.

Si tratta di attività guidate ma, con particolare attenzione al fatto che i

bambini abbiano, una volta indirizzati, modo di sperimentare in modo

creativo e personale.

Lavoreremo in modo da favorire lo sviluppo dello schema corporeo,

dell’immagine corporea accrescendo sia le abilità motorie, le capacità di

gestione delle stesse e la conoscenza fattiva delle varie parti del corpo.

Andremo ad esplorare i contrasti di base che sono classificabili in cinque

categorie.

1) Quelli legati a nozioni di intensità che sono legate alla

potenza degli stimoli percepiti dalle differenti vie sensoriali: la vista

(chiaro-scuro), l’udito (suono forte-debole), l’odorato ed il gusto (forte-

leggero, buono-cattivo), il tatto (duro-molle, liscio-rugoso), la cinestesi

(pesante-leggero).

2) Quelli legati a nozioni di grandezza, che sono legati alla

dimensione spaziale o temporale

3) Quelli connessi alla nozione di velocità che è la più

complessa perché associa spazio e tempo percepiti come un intensità.

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4) Nozioni di direzione legate all’orientamento nello spazio e

nel tempo

5) Nozioni relazionali che includono tutte le nozioni che

esprimono le relazioni umane con sé e con altri.

Lavoreremo inoltre sull’espressione da parte del bambino delle nozioni

esperite attraverso il maggior numero di mezzi: il gesto, la rappresentazione

grafica, il suono ed il linguaggio verbale.

L’attività verrà sempre svolta in gruppi che ci riserviamo di modificare

in funzione degli obiettivi del nostro intervento, in modo che l’essere con gli

altri sia un esperienza formativa e relazionale che permetta al bambino di

sperimentare nuovi modi di relazionarsi ed interagire con i suoi pari.

L’intervento avrà sempre tra i suoi obiettivi primari quello di favorire la

relazione e la socializzazione. Le attività proposte saranno sempre impostate

in modo da favorire la collaborazione con gli altri che va dal rispetto dei turni

di gioco, alla collaborazione più stretta per portare a termine compiti che sono

tarati per essere svolti insieme e che richiedono da parte dei bambini una

divisione dei compiti. Tutto ciò sui presupposti base della psicomotricità

relazionale.

Le attività saranno modulate in modo che si sviluppi l’autonomia e

l’indipendenza grazie alla sperimentazione ripetuta nel loro fare di chiari

nessi di causa-effetto.

L’esperienza sarà gestita in termini ludici, ma con finalità ed obiettivi

più strettamente psicopedagogici ed educativi. Le attività proposte saranno

coordinate con la programmazione didattica e verranno riproposte e riprese

all’interno delle classi.

In sintonia con questa attività verrà data, alle famiglie ed agli

insegnanti, disponibilità ad un confronto costante sui piani e progetti

educativi riguardanti ogni singolo bambino.

d. Presentazione attività-ludica a cavallo

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Il mondo equestre è complesso, ma allo stesso tempo caratterizzato

dall’immediatezza dell’esperienzalità data dal contatto e dalla stimolazione

che questo animale ci offre. Il cavallo è morbido e caldo al tatto, ci da forti

stimolazioni olfattive, il suo muoversi alle tre andature (passo, trotto,

galoppo) è caratterizzato essenzialmente dal ritmo, anche il solo starci sopra

ci offre stimolazioni cinestesiche ed il piacere di essere cullati e dondolati. Le

attività connesse al cavallo si svolgono essenzialmente all’aria aperta o

comunque in luoghi a contatto con la natura e come tutte le relazioni con

animali prevedono senso di responsabilità da parte di chi vi interagisce ed

impara a prendersene cura.

Il cavallo è un mezzo che ci permettere di sperimentare e favorire

l’integrazione del nostro schema motorio in una situazione di gravità uguale a

quella quotidiana dove sono richieste competenze di coordinazione fine e

grossomotoria uguali a quelle che si incontrano quando si cammina, si salta,

si corre, o si disegna e si scrive; ed in cui il nostro equilibrio è messo alla

prova.

Ecco perché in acqua possiamo sperimentare la sensazione di

galleggiare, o sulla neve quella di scivolare, uniche perché legate all’essere in

un ambiente diverso da un punto di vista di gravità e di situazione, questo

stesso aspetto però rende meno immediata la generalizzazione di quanto è

stato appreso alla vita quotidiana. A cavallo invece questa generalizzazione è

immediata ed è da ciò che deriva anche il suo utilizzo nella pratica pedagogica

ed educativa oltre che terapeutica.

Inoltre il cavallo è un essere vivente e quindi l’interazione con esso, e con

gli altri bambini che praticano l’attività, suscita emozioni ed affetti che

favoriscono il lavoro su di un piano relazionale di collaborazione favorendo

crescita e maturazione emotiva e psicologica. Come anche la crescita del senso

di responsabilità dovuta al doversi prendere cura di un animale.

Infine, utilizzare il cavallo nella pratica psicomotoria mette alla prova i

nostri sensi in un mondo nuovo e questo favorisce esperienze che ci

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permettono di imparare a gestire il nostro corpo in modo più articolato

consolidando il nostro schema corporeo.

Essere sopra il cavallo mentre questo va al passo implica l’adattamento

del nostro schema motorio a questa situazione speciale in cui riceviamo

sollecitazioni avanti-dietro, destra-sinistra, alto-basso che si combinano in

una spinta sinusoidale che favorisce il miglioramento delle capacità di

equilibrio raddrizzamento e coordinazione. Da questo punto di vista il cavallo

è un mezzo che ci permette la sperimentazione selettiva di aspetti specifici

dello schema psicomotorio.

La morfologia del cavallo implica che la sollecitazione motoria sia

differente per i due lati del corpo e questo facilita il processo di

lateralizzazione, favorendo lo stabilizzarsi del concetto di destra e sinistra

non solo da un punto di vista concettuale, perché qualcuno ce lo dice

verbalmente, ma anche da un punto di vista esperienziale (quando ad

esempio stiamo in cerchio) le sollecitazioni propriocettive del lato destro e

sinistro sono differenti e ciò aiuta distinguerle.

Il corpo del cavallo inoltre permette l’esperienza in termini molto più

forti di discriminazioni di base (fondamentali per un armonioso sviluppo

psicomotorio) quali alto-basso, davanti-dietro sopra-sotto, relative al proprio

corpo ed a quello dell’animale, è possibile favorire con l’applicazione di queste

discriminazioni la conoscenza fattiva delle varie parti del corpo e del modo in

cui si muovono le une rispetto alle altre

Lo stare a cavallo implica l’esperienza dello spazio non solo corporeo, ma

anche extracorporeo. Il rettangolo del maneggio in cui lo spazio è ben

delimitato e dotato di punti di riferimento (cartelli o lettere) permette di avere

il vissuto immediato di cosa sia stare al centro o lungo il lati (sulla pista),

proseguire in linea retta o fare una spezzata, o ancora, muoversi in cerchio.

Queste stesse variabili verranno poi applicate imparando a pianificare

sequenze di movimento via via più complesse facendo esperienza anche delle

variabili di tempo e velocità in termini molto intuitivi. (Ad esempio il lato

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lungo del maneggio implica più tempo per essere percorso, a meno che non si

vada più veloci)

Le finalità dei nostri incontri sono quindi quelle di utilizzare il cavallo

come un mezzo che ci permette di favorire un percorso di crescita degli aspetti

psicomotori, relazionali ed emotivi attraverso un’ esperienza che coinvolge

tutti i nostri sensi, ed è sicura, divertente e giocosa.

Gestione dell’intervento pedagocico

L’esperienza sarà gestita in termini ludici ma con finalità ed obiettivi più

strettamente psicopedagogici ed educativi. Le attività proposte saranno

coordinate con la programmazione didattica e verranno riproposte e riprese

all’interno delle classi.

L’avvicinarsi al mondo del cavallo implica la conoscenza di tutta una

serie di modalità di comportamento che vanno rispettate per poter gestire la

relazione con il cavallo in sicurezza, sia per le persone che vi stanno intorno e

soprattutto per il cavallo, che essendo un erbivoro agisce fondamentalmente

per paura ed evitamento di situazioni per lui potenzialmente pericolose. Non

come fa un cane, che in quanto “predatore” tende invece all’”aggressione”.

Le regole di comportamento necessarie per interagire con il cavallo

verranno illustrate ai bambini a partire dalle motivazioni che le richiedono,

che sono sempre collegate ad elementi di sicurezza per l’animale che

nonostante la mole imponente può farsi male molto facilmente e per le

persone. Il fascino che il cavallo tende ad esercitare sul bambino gli rende più

facile comprendere le regole per salirvi sopra vivendole come aspetti che

facilitano la relazione con l’animale e non come delle limitazioni fini a se

stesse come spesso accade. Questa esperienza faciliterà la generalizzazione

anche ad altri contesti del rispetto delle norme di comportamento, favorendo

la socializzazione secondaria.

Tutte queste esperienze seppur individuali vengono fatte all’interno di

un gruppo, favorendo così aspetti di socializzazione e relazione. Le attività

POF

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sono impostate in modo da richiedere e favorire la collaborazione con gli altri:

che va dal rispetto dei turni di gioco, alla collaborazione più stretta per

portare a termine compiti che sono tarati per essere svolti insieme e che

richiedono da parte dei bambini una divisione dei compiti.

Tutto questo accresce il senso di responsabilità e di appartenenza ad un

gruppo, insegna al bambino l’importanza e la piacevolezza dell’organizzazione

del proprio fare anche in relazione al fare degli altri.

L’essere a contatto con un animale così grande ed imponente, imparando

a conoscerlo rende più sicuri ed accresce la stima che il bambino ha di sé

soprattutto nel momento in cui riesce a gestire la relazione che ha con il

cavallo. Tutte le attività sono tarate in modo che i bambini stabilendo nel loro

fare chiari nessi di causa-effetto si sentano via via più capaci ed autonomi.

Luogo e personale che gestisce l’intervento

L’intervento è svolto all’interno del Nuovo Centro Ippico Villa Vanna,

una villa veneta con all’interno del parco un Centro ippico FISE (Federazione

Italiana Sport Equestri), con la collaborazione pedagogico-educativa di “La

Stella” ONLUS, un’associazione che si occupa di attività pedagogiche, sociali

e sanitarie.

Verrà quindi costituita un èquipe composta da istruttori federali fise e da

psicologi ed educatori.

Programma degli incontri

I bambini saranno suddivisi in tre gruppi di lavoro, che si alterneranno

in attività di gioco e conoscenza. Si prevedono momenti in cui si sta sopra il

cavallo, momenti in cui vi si interagisce stando a terra e momenti di gioco

propedeutico alle attività che verranno proposte successivamente.

Ci si occuperà delle necessità dell’animale in modo da stimolare il senso

di responsabilità legato al prendersi cura di qualcuno. In classe verrà favorita

un’elaborazione guidata di quanto avvenuto durante l’attività; cogliendo le

occasioni per ri-sottolineare ai bambini l’importanza della collaborazione con

gli altri e del rispetto delle regole per riuscire a stare insieme e divertirsi.

POF

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Si potranno inoltre approfondire le conoscenze legate all’alimentazione,

alla cura e conoscenza della morfologia del cavallo ed alla sua gestione,

mettendole in relazione e confronto con quelle del bambino.

VI – ORGANI COLLEGIALI

Il collegio dei docenti della scuola dell’infanzia Pio X° è composto dai

seguenti docenti:

Presidente : Don Odilio Longhin (Dirigente scolastico);

Coordinatrice: Dott.ssa Francato Valentina (insegnante);

Insegnanti: Dott.ssa Valentina Francato, (laica); Caputo Laura (laica);

Ometto Sara (laica); Michela Cesaro (laica) Pellizzari Maria Caterina (laica) e

Lisa Girotto (laica).

Insegnante di inglese: Dott. Ulysse Bonaventura;

Insegnante di psicomotricità: Dott.ssa Ornella Mario; Dott.ssa Ingrid

Incinella.

Assistente ed Insegnante: Bacco Roberta (laica).

Vengono svolte annualmente due o più assemblee generali dei genitori.

Alle assemblee partecipano, di solito, la coordinatrice della scuola, il

personale docente e non docente e il dirigente scolastico.

Di ogni riunione viene redatto apposito verbale.

Il consiglio di intersezione è composto dal personale docente e da due

genitori degli alunni per ogni sezione; di solito si riunisce ogni due mesi per

formulare proposte attinenti all’azione educativa e didattica ed iniziative

finalizzate all’ ampliamento dell’ POF.

L’ Assemblea di sezione dei genitori è presieduta da uno dei due genitori

designati a far parte del consiglio di intersezione e collabora con l’insegnante

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22

per il miglioramento dei problemi o delle questioni sorte nel periodo. Durante

la prima riunione, verranno eletti i rappresentanti di sezione.

Alla fine di ogni assemblea viene redatto un verbale.

Il comitato di gestione è stato costituito dal presidente della scuola ed è

formato da: Berton Pier Giorgio, Finco Pier Giorgio, Leonori Carlo, più due

rappresentanti dei genitori (Limena Silvia e Lami Andrea). Tale organo

possiede un regolamento interno.

Fin dai primi giorni di scuola sono svolti i colloqui individuali tra

l’insegnante di sezione, la coordinatrice e i genitori durante i quali sarà

compilata assieme una scheda amnestica del bambino, la quale sarà poi

inserita all’interno d’ogni singolo portfolio.

Componenti delle sezioni della scuola dell’infanzia S. Pio X°:

Sezione Volpi: ins. Pellizari Maria Caterina;

Sezione Delfini : ins. Ometto Sara;

Sezione Coccinelle: ins. Dott.ssa Caputo Laura.

Componenti delle due sezioni staccate in via Rigotti:

Sezione Orsetti: ins. Dott.ssa Lisa Girotto;

Sezione Farfalle: ins. Michela Cesaro.

VII - REGOLAMENTO D’ISTITUTO

La vigilanza sugli alunni è svolta dal personale docente dal momento

dell’ingresso dei bambini fino all’uscita dai locali della scuola.

Gli alunni si presentano a scuola indossando la divisa prescritta e

durante le ore di educazione motoria gli alunni indosseranno la tuta

prescritta ed obbligatoriamente le scarpette da ginnastica.

POF

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I bambini devono comportarsi correttamente. I ritardi sono ammessi se

giustificati dalle famiglie, così come le uscite anticipate a carico delle famiglie.

Le assenze devono essere giustificate ed in caso di malattia superiore a 5

giorni oppure per malattie infettive vanno certificate dal medico di fiducia.

L’uso degli spazi della scuola deve essere autorizzato da parte della

direzione scolastica ed il personale docente deve curare la sorveglianza dei

bambini.

La conservazione e la manutenzione delle strutture e delle dotazioni

della scuola sono a carico dell’istituzione scolastica. Alle famiglie va il compito

di educare in modo tale da evitare possibili eventuali danni.

La scuola è sempre disponibile a richiesta delle famiglie di incontrare i

genitori dei bambini per la soluzione di eventuali problemi.

Le modalità di convocazione e lo svolgimento dei lavori degli Organi

collegiali sono quelle stabilite dalla normativa in vigore.

Il calendario delle riunioni di massima è fissato dagli Organi collegiali

all’inizio dell’anno scolastico ed è affisso all’albo della scuola.

E’ instaurato tra la scuola e l’ASL di appartenenza, un rapporto di

collaborazione per eventuali casi di handicap o svantaggio socio – culturale e

in caso di interventi igienico – sanitari.

IX - REGOLAMENTO DELLA SCUOLA

L'orario scolastico del bambino è di 8 ore, con entrata dalle 8:00 alle9:00 e uscita dalle 11:30 alle 11:45 (prima di pranzo), dalle 12:45 alle13:15 (dopo pranzo) e dalle 15:30 alle 15:50. Si raccomanda per laqualità del servizio, di rispettare gli orari.

In caso di assenza (anche per un giorno) è necessario avvertiretelefonicamente dalle ore 8:00 alle ore 9:00 (via Gramsci 049/702004oppure via Rigotti 049/8870030).

Per poter frequentare la scuola si richiede che il bambino abbiaraggiunto il controllo sfinterico.

Una volta che il bambino sarà stato consegnato per motivi di sicurezzanon si potrà sostare negli spazi interni od esterni alla scuola. Dal

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momento della consegna la responsabilità sarà del genitore o a chi didiritto.

Dopo le 9:00, per motivi di organizzazione interna e di ordinazionemensa, non si accetteranno più bambini (a meno che il genitore, pergravi motivi, non avvisi telefonicamente).

Durante l’anno scolastico i bambini potranno partecipare alle varieuscite didattiche solo se avranno riportato compilato il foglio diassicurazione da noi consegnato; altrimenti rimarranno a scuolaqualora fosse garantito il servizio.

Quando le uscite didattiche interesseranno tutte le fasce d’età la scuolarimarrà chiusa.

Nei giorni previsti per le uscite didattiche la scuola rimarrà chiusa; incaso di assenza non verranno rimborsati i soldi, in quanto laprenotazione sarà già stata fatta.

Si prega di non disturbare durante l'attività didattica; solo percomunicazioni urgenti telefonare allo 049/702004 ( via Gramsci) oppureallo 049/8870030 (via Rigotti).

Il pranzo è servito da una mensa esterna, con menù settimanale espostoin bacheca. La variazione del menù sarà prevista solamentepresentando certificato medico.

Il nome del bambino deve essere scritto in modo chiaro e visibile inogni cosa!

Non si possono portare a scuola giocattoli. Solo per il periododell’inserimento ai bambini piccoli è consentito portare un oggettotransizionale.

Se il bambino dovesse tornare a casa con giochi, materiali o vestiti nonsuoi siete pregati di riportarli a scuola.

Non si consegnano bambini ad estranei o minori di 14 anni in assenzadi delega da parte dei genitori.

A norma dei decreti delegati della scuola si richiede ai genitori, dipartecipare agli incontri programmati nel corso dell'anno scolastico.

Secondo la Riforma Moratti si richiede una vostra collaborazione nelcompilare i questionari che vi verranno consegnati durante l’anno e diriconsegnarli in breve tempo.

Durante l’anno verranno svolte due riunioni di sezione, una ad ottobre euna a marzo.

E' obbligatorio il riposo per i bambini di 3 anni. Il bambino porteràlenzuolo munito di contrassegno e cuscino con nome.

Si raccomanda la pulizia personale del bambino. Il bambino dovrà indossare sempre e solo il grembiulino o la tuta

consegnata dalla scuola. Il grembiule è obbligatorio da lunedì 26 settembre al 12 Maggio 2006. La scuola adotta per ciascun bambino due libri di testo (didattico e di

religione): la spesa sarà a carico della famiglia.

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La quota di iscrizione è di 28 Euro da versare alla consegna deldocumento. La quota di iscrizione si richiede come contributo per leannuali spese di assicurazione e didattica da versare all’attodell’iscrizione e da rinnovare ogni anno.

Il contributo è determinato e aggiornato all'inizio di ogni annoscolastico. Esso va versato entro il 10 di ogni mese; è di 67 Eurocompreso di psicomotricità e inglese (anche in caso di assenze permalattia superiori ai 15 giorni effettivi di scuola).

Una volta iscritto il bambino, la famiglia è impegnata a corrisponderel’intera retta da Settembre a Giugno.

Quando i bambini restano assenti per malattia per 5 giorni consecutivi,o per malattie infettive (es. congiuntivite), saranno riammessi solo conpresentazione di certificato di guarigione rilasciato dal medico curante.

Non è consentito portare o mangiare chewing-gum.

VIII - ISCRIZIONI

Le iscrizioni sono un importante appuntamento per le famiglie e per gli

alunni che devono valutare e scegliere percorsi e opportunità educative e

formative che, probabilmente, incideranno sulle successive scelte di vita e

professionali.

Tutti i bambini di qualsiasi razza o religione hanno l’oppotunità di iscriversi

presso le nostre scuole. I minori con cittadinanza non italiana hanno diritto

all'istruzione nelle forme e nei modi previsti per i cittadini italiani,

indipendentemente dalla regolarità della loro posizione di soggiorno.

L'iscrizione dei cittadini stranieri può essere richiesta in qualsiasi momento

dell'anno scolastico.

Gli orari annuali di funzionamento previsti dal DLgs 59/2004 sono compresi

tra un minimo di 875 ore ed un massimo di 1.700 ore.

L'opzione che le famiglie possono esprimere riguarda essenzialmente la

frequenza per l'intera giornata o, in alternativa, per la sola attività

antimeridiana.

Gli anticipi di iscrizione

L'articolo 2 del decreto legislativo del 19 febbraio n. 59/2004 prevede che le

POF

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bambine e i bambini che compiono i tre anni di età entro il 30 aprile dell'anno

scolastico di riferimento possono essere iscritti al primo anno della scuola

dell'infanzia. Tale istituto, ai sensi dell'articolo 7, comma 4 della legge n.

53/2003, sta trovando nei diversi contesti attuazione graduale attraverso

interventi e soluzioni di carattere sperimentale, in relazione "alla

disponibilità dei posti ed alle risorse finanziarie dei Comuni secondo gli

obblighi conferiti dall'ordinamento e nel rispetto dei limiti posti alla finanza

comunale dal patto di stabilità."

Come è noto, per l'anno scolastico 2005-2006 è stato possibile dare attuazione

soltanto parziale all'istituto degli anticipi nella scuola dell'infanzia, a causa

della mancata realizzazione di alcune preliminari condizioni di fattibilità. In

dipendenza di tale situazione si è convenuto, in sede di Conferenza unificata

Stato-Regioni-Autonomie locali, di prorogare il termine di messa a regime

degli anticipi fissato dal citato art. 7 della legge n. 53/2003, mediante apposito

intervento legislativo, attualmente all'esame del Parlamento.

Conseguentemente, per l'anno scolastico prossimo deve intendersi prorogata

la fase sperimentale che caratterizza il periodo transitorio definito dall'art. 7,

comma 4 della legge n. 53/2003, fermo restando l'impegno di questa

Amministrazione di attivare tutte le iniziative (ivi comprese quelle di cui

all'art. 43 del CCNL) e gli interventi atti a rimuovere gli impedimenti che

ancora si frappongono alla regolare attuazione dell'istituto degli anticipi.

Pertanto, per l'anno scolastico prossimo i genitori delle bambine e dei bambini

che compiranno i tre anni di età entro il 28 febbraio 200. potranno avvalersi

della facoltà di presentare domanda di iscrizione anticipata, alle condizioni e

nei limiti esplicitati nelle circolari sulle iscrizioni n. 2/04 e n. 90/04, che, ad

ogni buon conto, si ripropongono all'attenzione delle SS.LL.:

esaurimento delle liste di attesa (costituite a livello di singola

istituzione scolastica o a livello comunale, secondo l'organizzazione

localmente adottata) delle bambine e dei bambini in possesso dei

requisiti di accesso previsti dalla previgente normativa;

POF

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disponibilità dei posti nella scuola interessata sia sul piano

logistico che su quello della dotazione organica dei docenti, secondo

le istruzioni che saranno successivamente fornite con lo specifico

provvedimento annuale sugli organici;

assenso del Comune nel quale è ubicata l'istituzione scolastica

interessata, qualora lo stesso sia tenuto a fornire, con riguardo

all'attuazione degli anticipi, servizi strumentali aggiuntivi:

trasporti, mense, attrezzature, ecc..

È appena il caso di far presente che, rispetto ai posti disponibili, avranno

diritto di precedenza nell'ammissione alla frequenza le bambine e i bambini

che compiranno i tre anni entro il 31 dicembre dell’anno in corso.

Le richieste di ammissione anticipata alle quali non potrà darsi esito positivo,

saranno inserite in liste di attesa, secondo i criteri fin qui adottati in ciascuna

realtà locale.

IX– SCANSIONE DELLA GIORNATA

POF

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X - SERVIZI AMMINISTRATIVI

La scuola dell’infanzia Pio X° individua pubblicandole e garantendone

altresì l’osservanza ed il rispetto, i seguenti fattori di qualità dei servizi

amministrativi:

- celerità delle procedure;

- trasparenza (legge n. 241/90);

TEMPI PRESENZE ATTIVITA’ SPAZI MATERIALI7:30/9:15

Entrata:AccoglienzaIndividuale e

sociale

Bambini edInsegnanti

• Di tipo affettivorelazionale: (gioco eattività libere)

•Ingresso•Angoli predisposti

nel salone

•Costruzioni•“Cucina”•Pista•Giochi in scatola

9:15/10:00

Routine e attivitàorganizzate in

sezione

• Gruppi sezione• Insegnante

• Conversazioniappello, conta,filastrocche• Attività del progettosezione• Attività di religione(preghiera)

• Sezioni• Bagni

• Materialistrutturati e no(pannello e simboliper la conta;cartellone delcalendario..)

10:00/11:00

attivitàformalizzate in

intersezione

• Gruppiomogenei peretà• 1-2insegnanti

• attività specifichedei progettimulticampo e dilaboratorio• attività di religione

• Sezioni• Laboratorio

• Materialistrutturati e no;• Vari tipi dimediatorididattici

11:00/12:30

grandi routine

• Gruppi sezione• Insegnati• Addetto all’

assistenza

• Pulizia personale• Pranzo• riordino

• sezioni• bagno• sala da pranzo

• materialispecifici per idiversi ambienti

12:30/13:30

gioco liberoo videocassetta

• gruppi sezioneo grande gruppo• insegnati

• gioco libero• videocassetta

• angoli dellesezioni

• salone• cortile

• giochi presentiin salone• materiale giocoin cortile

13:30/15:00

• riposo per ipiù piccoli• attività

organizzate peri più grandi

• Gruppi sezione• Insegnante

• Rilassamento eriposo• Attività collegate ailaboratori

• Sezioni• Laboratorio• dormitorio

• Materialistrutturati e no;• Vari tipi dimediatorididattici• Materialispecifici

15:00/15:15

merenda

• Gruppi sezione• Insegnante

• Riordino• Pulizia personale• merenda

• sezioni Materialispecifici

15:15/15:50

uscita

• grande gruppo• Insegnanti

• Giochi, canti esaluti

• Sezioni• ingresso

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- servizi di segreteria;

- flessibilità dei servizi di segreteria a contatto con il pubblico.

I servizi di segreteria osservano il seguente orario di apertura al pubblico

:

dalle ore 8.00 alle ore 12.00; in caso di particolari necessità, l’orario di

apertura è ampliato anche nelle ore pomeridiane fino alle ore 16.00.

La distribuzione dei moduli di iscrizione è effettuata “a vista” tutti i

giorni ed in orario di apertura della scuola.

La segreteria garantisce lo svolgimento delle procedure di iscrizione in

un massimo di 30 minuti dalla consegna delle domande.

Il rilascio dei certificati è effettuato nel normale orario di apertura della

segreteria al pubblico entro il tempo massimo di tre giorni lavorativi per

quelli di iscrizione e frequenza e di cinque giorni per quelli con votazioni e/o

giudizi.

Gli attestati e i documenti sostitutivi del diploma sono consegnati “a

vista”, a partire dallo stesso giorno di pubblicazione dei risultati finali;

I documenti di valutazione degli alunni sono consegnati a richiesta dei

genitori entro cinque giorni dal termine delle operazioni di scrutinio.

La scuola dell’infanzia S. Pio X° assicura all’utente la tempestività del

contatto telefonico, stabilendo al proprio interno modalità di risposta che

comprendano il nome della scuola materna, il nome e la qualifica di chi

risponde, la persona o l’ufficio in grado di fornire le informazioni richieste.

Per l’informazione vengono seguiti i seguenti criteri : la scuola dell’

Infanzia S. Pio X° assicura spazi ben visibili adibiti all’informazione, in

particolare sono predisposti:

- tabella dell’orario di lavoro dei dipendenti;

- organigramma degli uffici.

Sono inoltre resi disponibili spazi per :

bacheca dei genitori e dei loro figli.

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Presso l’ingresso è presente e riconoscibile un operatore scolastico laico,

in grado di fornire all’utenza le prime informazioni per la fruizione del

servizio.

Il regolamento della scuola ha adeguata pubblicità mediante affissione.

Servizio Contabile: la scuola, come associata FISM, usufruisce del

servizio contabile e buste paga.

XI - PROCEDURE PER I RECLAMI

Eventuali reclami possono essere formulati in qualsiasi forma, ma

comunque devono indicare le generalità dell’autore.

I reclami anonimi non sono presi in considerazione.

Il dirigente scolastico risponde entro 15 giorni, attivandosi

eventualmente per rimuovere le cause del reclamo.

Il dirigente scolastico relaziona al Consiglio sui reclami eventualmente

pervenuti e dei provvedimenti adottati. Tale relazione è inserita nella

relazione generale del Consiglio sull’anno scolastico.

XII - VALUTAZIONE DEL SERVIZIO

Allo scopo di raccogliere elementi utili alla valutazione del servizio, viene

effettuata una rilevazione mediante questionari anonimi rivolti ai genitori ed

al personale.

I questionari, che vertono sugli aspetti organizzativi, didattici ed

amministrativi del servizio, devono prevedere una graduazione delle

valutazioni e la possibilità di formulare proposte.

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Nella formulazione delle domande, possono essere utilizzati indicatori

forniti dagli organi dell’amministrazione scolastica e degli enti locali.

Alla fine di ciascun anno scolastico, il Collegio dei docenti redige una

relazione sull’attività formativa della scuola che viene sottoposta

all’attenzione degli Organi collegiali.