Scuola dell’infanzia “FORNASE” Periodo: Aprile maggio Anno ... · La bici, la forza nelle...

38
Scuola dell’infanzia “FORNASE” Periodo: Aprile maggio 16 bambini di anni 5 Anno scolastico 2008/09 Ins: Gennari Manuela

Transcript of Scuola dell’infanzia “FORNASE” Periodo: Aprile maggio Anno ... · La bici, la forza nelle...

Scuola dell’infanzia “FORNASE”

Periodo: Aprile maggio

16 bambini di anni 5

Anno scolastico 2008/09

Ins: Gennari Manuela

- per indagare fenomeni non oggettivabili mettendo in gioco corpo e percezione

- per essere consapevoli del proprio corpo in azione

- per raccontare l’esperienza

- per individuare differenze e somiglianze tra i fatti

- per sviluppare la capacità di formulare previsioni e strategie

- per esprimere, condividere e confrontare esperienze

- per osservare e analizzare fenomeni, per cercare risposte e spiegazioni

Forza è…

Mio papà che spacca il muro con i muscoli e nel viso ha il sudore…

Io sono in bici, il vento mi sta spingendo davanti e io faccio fatica e allora devo spingere forte…

È una signora che porta le valigie pesanti

È il mio papà quando deve togliere le ruote per mettere quelle da neve, ci mette tanta forza

Io che spingo la macchina che non funziona…

Quando faccio ginnastica e la pancia diventa dura e i muscoli vengono su

Quando io alzo un peso

vuol dire tirare su robe pesanti o far vedere i muscolicome che tiri su le palle pesanti col bastone messo così (orizzontale)fare braccio di ferrofaremo vedere i muscoli tirando su qualcosa di pesante, se hai i muscoli forti puoi sollevare cose pesanti, e mangio gli spinacialzare qualcosa con i muscolifacciamo vedere i muscoli più gonfi

sollevaretirare suanche spingere una macchina fermaarrampicarmi, perché la forza mi serve nei muscoli e poi quando c’è tanto vento non riesco a tenere l’ombrello perché il vento ha la forza e me lo tira e io lo frenoin tutto il nostro corpo ci sono degli spaghi rossi che ci danno la forzala forza dell’uomo ragnomi devo allenare e dopo faccio tanta forzaLa bici, la forza nelle gambe e nei pedalicorro in salitametto forza per spingere qualcosa di pesantela gru ha tanta forza per sollevarequando vado in bici e c’è una salita devo spingere tantola forza degli animali

sentivo tuta la mia forza sul braccio, sulla pancia sentivo che facevo tanta forza e mi mancava il respiroil viso me lo sentivo tutto rosso, avevo caldo e il braccio era duro e anche la spallasentivo il duro sul braccio, il mio gomito si alzava per spingere giùcon la mano stringevo forte e spingevo l’altra, la mano mi è diventata rossa. Le spalle tutte e due dureho sentito tutti i muscoli del braccio e della mano durissimi, con l’altra mano mi tenevo duro sul tavoloho sentito che il gomito mi faceva uscire la forza per spingere perché è lui che muove il braccio, stringevo i denti tutti attaccati e le labbraho sentito che i miei muscoli del braccio diventavano duri e grossi e anche la manonel braccio sentivo i muscoli più duri e anche nel petto e nella pancia, come mi venivano fuori i muscoliho anche sudato, sulla schiena e sul braccio c’erano tanti muscolila forza l’ho messa su tutto il braccio, era duro perché ha spinto fortemi veniva da alzarmi dalla sedia, la forza mi veniva fuori dal muscolo

Dovevo spingere per far cadere la mano dell’avversario…i miei muscoli diventavano più grossi…se uno ha più forza vince…uno spingeva da una parte uno dall’altra…quello a dx doveva spingere a sx quello a sx doveva spingere a dx, io ho vinto perché l’ho spinto di più…ci voleva tanta forza perché l’altro faceva anche forza…

Questa vuol dire che i muscoli del braccio sono duri

Questa dice che la pancia ha i muscoli duri

dovevo tirare, con i piedi frenavo perché così avevo un punto, tiravo con le braccia e cercavo di sbarbaretiravo Vittorio sulle braccia, anche sulle gambe sentivo i muscoli durisentivo sul petto i muscoli e sulle mani, i piedi mi facevano frenareio tiravo con le mie mani e loro tiravano metutto il mio corpo era duro, avevo la schiena piegata le braccia avanti e 1 piede davanti all’altrole mie mani erano attaccate al bambino, i piedi uniti, la schiena piegata e il sedere indietroi piedi frenavano contro il pavimento, avevo 1 piede davanti all’altro e tiravo con le bracciaero messo piegato, le gambe piegate, i piedi andavano verso all’indietroero tutto buttato indietro, le gambe piegate

Quello che tirava doveva tirare dalla sua parte, tutti gli altri si tenevano forte e anche loro tiravano… io tiravo fino a che le mani dietro del bambino della matilde mollavano e io la “sbarbavo”…era difficile tirarlo fuori perché loro erano tanti..

Provate a fare forza spingendo una mano contro l’altra: cosa sentite? Quale mano fa più forza? Perché? Fai forza solo con le mani? Cosa succede ad altre parti del corpo?

sentivo la forza sulle mani, anche sulle bracci e sul collosentivo le dita che spingevano e le mani che facevano forzasentivo la mia pancia dura, il viso che mi tremavala mia testa tremava e le mie braccia erano dureil mio petto era duro e sentivo i gomiti e i polsi che spingevano

i polsi era duri, mi tremavano le braccia e le mani e mi diventavano rossee ho sentito la mia faccia rossai muscoli diventavano rossi, erano duri e grossimi facevano male i piedi perché mi tenevo dura, quando schiacciavo chiudevo anche gli

occhiSentivo la “durità” dei muscoli di tutto il corpo.

Ora provate a tirare le mani per staccarle

sento i muscolisento duri le mani e i bracciho sentito duri i muscoli della panciaquando tiravo, sentivo le mani dure, sentivo anche caldo e la pancia durasentivo che le mani scivolavano via e si allungavanotutto il corpo si indurivasotto le spalle sentivo duro e anche sul collo dietro

mi viene da stringere i denti , gli occhi e la panciaè come che si staccano le dita

E adesso proviamo a spingere il muro e ci soffermiamo ad “ascoltare” le diverse parti del corpo e a descriverle…

Cosa fa il muro?

Cosa fa il pavimento?

Cosa fanno le mani?

Cosa fanno i piedi?

Cosa fanno i piedi?avevo uno dritto e uno piegato e li puntavoli ho messi 1 avanti e 1 indietro perché così spingevo meglio1 avanti e 1 indietro perché così facevo più forzaquello dietro spingevo di più, avanti era piegato quello dietro era tanto piegatosentivo che spingevano tutti e 2 e erano sulle puntescivolavano, erano 1 avanti e 1 indietro 1 piede era storto e 1 dritto, quello dietro era di punta

Cosa fanno le mani?le mani spingevano aperte e vicineerano tutte e 2 dritteerano vicine e spingevanole sentivo duresentivo le mani che spingevano

Cosa fa il muro? spingeva anche luici spingeva dall’altro latolui ci mandava contro di noi, ci spingeva dall’altra e noi dall’altraci spingeva contro di noiera molto forte, lui era fermo e aveva tanta forzalui non si poteva togliere e mi faceva andare indietroera troppo attaccato a terranon si spostava

Cosa fa il pavimento?mi faceva scivolareanche lui ci spingevastava fermo e mi aiutava a spingeremi permetteva di spingere, lì io facevo forzanon era scivoloso e io riuscivo a spingere su di luise c’era acqua, fango scivolavo, io col pavimento puntavo e spingevo

Oltre e descrivere le loro percezioni, provano a osservare e disegnare le posizioni di forza dei compagni…

Questo è marco, aveva il piede dietro a punta e davanti dritto, una gamba un po’ curvata l’altra dritta, era rosso e sudava, le braccia erano dritte.

Questa è la matilde era messa con le gambe vicine e si allargavano, i piedi allargati come le gambe e sono a punta…

sentivo che facevo fatica sulle gambe e sulle braccia

la prendevo per i pantaloni, sentivo il fiatone e il cuore mi batteva forte

sentivo il suo peso nelle mani perché era tanto pesante, mi mettevo storto per avere più forza

ho il fiatone perché sono stanco, io poi mi sono girato per davanti e facevo meno fatica

CHI TIRA…

Mi sembrava che i muscoli mi uscivano…io tiravo e dalla bocca respiravo veloce perché non ce la facevo più…

mi sentivo leggero, non facevo fatica, non facevo niente…sentivo muovermi ma era lei che mi tirava io no…lui faceva fatica io no, perché io non l’aiutavo e frenavo…

sentivo che lui mi tirava

sentivo un po’ di sudore perché facevo anche io un po’ di fatica

CHI VIENE TIRATO…

non vale perché lì ce ne sono di piùin questa fila ci sono più maschi che femmine e loro hanno più forzalì ci sono Marco e Raffaele che sono forti e tirano più forteio per tirare dalla mia parte mi metto così (mostra come punta i piedi per terra)noi siamo stati i più forti e abbiamo vintomaschi contro femmine hanno vinto i maschi, sono più fortiper vincere servono tanti bambini mescolatiio ho perso perché loro non tiravanovoglio rifare il gioco, voglio andare con Raffaele e Marco

Il gioco viene proposto in diversi modi, ed emergono queste osservazioni:

Cosa succedeva alla corda?prima era molla poi dritta drittaresistente e duraquando tiravo era durava un po’ su e giù

La freccia vuol dire che raffaele veniva dalla nostra parte

Io puntavo per andare indietro

Qui lui

scivolava

Mettiamo la nostra forza sui materiali:

bastoni, corde ed elastici

allunghiamolo

accorciamolo

no, perché è di legnodentro ha tutte le cose durecon le cose dentro dure non si allungano invece con le cose morbide si può allungare e accorciare

il mio no, era duro, perché era come fermo anche se ho messo tutta la mia forzaduro vuol dire che resta fermono, perché era duro non si riesce a farlo diventare più lungo o corto

Io cercavo di stare dura e dritta…mi sono messo con le gambe attaccate e braccia lo stesso… e non mi muovevo come il bastone

se lo tengo mollo vedo che ci sono delle lineette bianche con puntini piccoli, se lo allungo i buchi diventano più grandi e se lo tiri ancora diventano sempre più grandii buchi sono piccoli, sono fatti a triangolo e hanno delle righe, se lo tiro le righe diventano a forma di frecce e hanno 2 buchi ugualiha le strisce e un po’ di quadratini piccoli, se lo allungo tutto diventa più lungo e grande sia i quadrati che le strisceè bianco, ci sono dei buchi che sono messi a quadrati, se tu lo tiri cambiano formaè fatto con delle strisce piccole e fini, se lo tiri tanto i buchi diventano molto più grandiè a righe, non riesco a contarle perché sono troppe, se lo tiri i pallini diventano lunghiha dei puntini piccoli e tante righe, se lo allunghi sono più grandi e non sono più ugualici sono righe dritte e puntini a pallini piccoli, se io lo tiro i quadrati

diventano grossi e tutti in riga uno dietro all’altroè fatto di fili, tanto fini e piccoli, poi diventano grandissimi

SPOSTIAMO OGGETTI PESANTI DEL SALONE LEGANDO UNA CORDA…

abbiamo tirato lo scivolo, ho legato la corda dietrola corda quando tiri diventa dura, l’ho legata al cuboè più facile con la corda che con le mani perché è

lei che tira con la mia forzanoi abbiamo tirato la panchina, la corda diventava drittaio ho tirato lo scivolo e la panchina, è più facile con la corda che con le maniho trascinato il baule, era tanto pesante, la corda mi aiutava a tirareè più difficile tirare con le mani che con la corda,

con la corda si va meglio

E POI PROVIAMO CON L’ELASTICO…

l’elastico mi faceva sudare, era più difficile, poi non si poteva più allungare e il nodo sul cubo si faceva sempre più strettocon l’elastico è stato difficile perché lui è mollo e ci serve anche

la forza per allungarloè più difficile con l’elastico, non è duro duro come la corda,

quando tu tiri lui prima si allungaprimo ho fatto 2 nodi molli poi quando io tiravo i nodi sono

diventati più stretti e duri e l’elastico è diventato lungoè stato più difficile perché con l’elastico ho messo più forza

ho fatto più fatica con l’elastico, era mollo e dovevo tirare più forte e lui prima si allungava invece di stare dritto e fermocon l’elastico si faceva più fatica perché è fatto di molle e allora

lui si allungaho fatto più fatica perché prima doveva allungarsi e io tiravo

tanto

COM’E’ COME SI MODIFICA COME RITORNA

LA CORDA Molla Dritta dritta Molla

IL BASTONE Duro e resistente Non si muove, rimane fermo È sempre duro

L’ELASTICOÈ mollo, più corto e ha i quadratini piccoli e vicini

quando tu tiri lui prima si allunga e i quadratini

diventano più grandi

Quando lo molli diventacome all’inizio

Al centro ci sono diversi oggetti dal più leggero al più pesante, ogni volta prendiamo in esame un oggetto facciamo la previsione di quanti bambini lo potranno sollevare e verifichiamo.

Per la SEDIA occorre un bambino

Per la PANCHINA due bambini

Per lo SCIVOLO DI LEGNO tre

bambini

Andando avanti con il gioco le previsioni si fanno via via più precise e diminuisce la motivazione a provare di persona. I bambini davanti all’oggetto provano ad alzarlo, chiedono aiuto ad un altro, si danno consigli su come sollevarlo e alla fine ce la fanno.

Per il MATERASSONE

quattro bambini

Per il CUBO cinque bambini

Ormai tutti si sentono molto forti e decidono di alzare perfino il gioco grande del salone: le previsioni sono ottimistiche, tutti pensano che occorreranno tanti bambini, ma che ci riusciranno.

… e tutti insieme ce l’hanno fatta!

Cosa abbiamo scoperto oggi?

si riesce se si è insieme, si fa più forzase si è in tanti si è più forti

c’è tanta forza insiemeunendo tutte le nostre forze con gli altri si possono sollevare le

cose pesantinoi insieme ci aiutiamo

c’è più forza in tanti, tutti usano la loroperché ci uniamo le nostre forze e ce la facciamoperché in 1 lo senti pesantissimo in tanti di meno

La forza la facciamo o la sentiamo, ma non la vediamo

C’è più forza in tanti, tutti usano la loro

La mia forza sul bastone non faceva succedere niente, sull’elastico lo allungava tantissimo ma dopo se lo mollavo ritornava come prima

Anche il muro spingeva anche lui, ci spingeva dall’altro lato, lui ci mandava contro di noi, ci spingeva dall’altra e noi dall’altra