Scuola 2000 n. 78 - Lucca

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Scuola 2000 Autorizzazione . Tribunale Lucca n. 590 18.07.92. Spedizione in abb. postale art. 2 c. 20 l. 662/96, fil. Lucca. Lettera aperta al personale della scuola di Alfredo Pierotti* Cari Amici e Colleghi, Sono oltre 40 anni, ahimè, che vivo nel mondo della scuo- la con ruoli e competenze diverse. Non ho alcuna difficoltà ad affermare che questo, per la scuola pubblica, è il peg- gior periodo negli ultimi decenni. Eppure… anche all’inter- no della scuola stessa c’è chi in qualche modo sembra goderne e, nella maggior parte dei casi, non si ha la per- cezione della gravità del momento. Appena due anni fa (2007 governo Prodi) le immissioni in ruolo erano 50.000 + 10.000 Ata e ci si lamentava dell’insufficienza, quest’an- no sono appena 8.000 + 8.000 Ata in un silenzio sospetto e carico di complicità. E che dire dei tagli agli organici dei docenti e degli stessi Ata, dell’organizzazione modulare bastonata, della scuola media peggiorata, dei soldi per le supplenze che non ci sono, delle fasce da reclusi? (ora tolte ma restano le trattenute per malattia). Che dire so- prattutto dell’idea, alimentata in ogni modo, che il mondo della scuola pubblica sarebbe un luogo di sprechi dove molti fannulloni deprofessionalizzati lucrano su stipendi da favola? E le reazioni ufficiali? Se la premessa appena esposta fosse condivisibile e condivisa, ci sarebbe da attendersi una fortissima reazio- ne da parte delle organizzazioni sindacali e dell’associa- zionismo scolastico. Invece… sì, un po’ di lamentele ci sono ma restano confinate in un gioco dei ruoli che le pri- va di credibilità. La Cgil scuola è in prima fila nel guidare gli scontenti ma si sa e si dice: “quando mai la Cgil non è pregiudizialmente contro un governo di destra?” Cisl e Uil scuola vanno avanti e indietro come in una coreografia studiata a tavolino, lo Snals è tanto cattivo in periferia quanto sostenitore delle strategie gelminiane a Roma. Le associazioni la buttano, giustamente, sui contenuti, atten- te però che il dibattito rimanga rigidamente sul culturale e non si sposti su quello politico e della lotta. Dunque? Viene da pensare che vi sia una sorta di doppio tavolo: quello ufficiale dove qualche volta si alza anche la voce, quello ufficioso, ma di fatto più importante, nel quale si sostiene la politica governativa magari in cambio di… Infatti nel gran rigore dei tagli, gli unici a non essere taglia- ti sono gli esoneri sindacali o i distacchi presso enti e as- sociazioni (guarda caso…). E le reazioni nella categoria? Questo è il vero motivo che mi ha spinto a scrivere questa lettera aperta: ho cercato di indagare in questo periodo le reazioni della nostra categoria e credo di aver capito per- ché la scuola e il suo personale continuino ad essere tan- to bistrattati, malpagati e bacchettati. Dove è finito lo spirito di categoria? Sono arrivato alla amara conclusione che manca un vero spirito di categoria o, se preferite, una coscienza catego- riale. Uno dei motivi è sicuramente legato all’individuali- smo, al “particulare” per cui il mio problema è, di volta in volta o di persona in persona, il ruolo, la pensione, la classe, il modulo, il numero di alunni, l’area di insegna- mento, il trasferimento, la nomina del supplente, la norma- tiva sulle assenze, le ferie ecc. ecc. Ciascuno vede solo il proprio pezzetto di mondo ed allora si finisce con il perce- pire l’albero senza vedere il bosco. C’è di più: in questo particolare momento sembra che per la salvezza del si- stema diventi necessario prendersela con qualcuno che magari c’entra poco ma è subito individuabile (anche in politica generale, badate!). Ed allora gli Ata ce l’hanno con i docenti e viceversa, i precari con quelli di ruolo e vice- versa, le insegnanti dell’infanzia con quelle delle elemen- tari, le medie con le superiori e così via fino alle distinzioni tra i docenti delle diverse discipline che si attribuiscono reciprocamente le colpe di ciò che non va. “Divide et im- pera” dicevano i latini e i nostri governanti hanno capito così bene il massaggio che fanno di tutto per alimentare questa guerra tra poveri alla stregua dei polli di Renzo di manzoniana memoria. Basta un fischio e la nostra catego- ria si divide e si azzanna al proprio interno: i risultati si stanno purtroppo vedendo. segue a pag. 2 In questo Scuola 2000 Tutto va bene, Madama... Corsi: Matematica e Statistica Notizie utili Immissioni in ruolo La consulenza, le sedi I libri CENTRO STUDI E SERVIZI “SCUOLA 2000” N. 78 - SETTEMBRE 2009 Scuola 2000 pagina 1

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Magazine del Centro Studi e Ricerche Scuola 2000 di Lucca - in questo numero, una lettera aperta al personale della scuola

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Scuola 2000Autorizzazione . Tribunale Lucca n. 590 18.07.92. Spedizione in abb. postale art. 2 c. 20 l. 662/96, fil. Lucca.

Lettera aperta al personale della scuoladi Alfredo Pierotti*

Cari Amici e Colleghi,Sono oltre 40 anni, ahimè, che vivo nel mondo della scuo-la con ruoli e competenze diverse. Non ho alcuna difficoltà ad affermare che questo, per la scuola pubblica, è il peg-gior periodo negli ultimi decenni. Eppure… anche all’inter-no della scuola stessa c’è chi in qualche modo sembra goderne e, nella maggior parte dei casi, non si ha la per-cezione della gravità del momento. Appena due anni fa (2007 governo Prodi) le immissioni in ruolo erano 50.000 + 10.000 Ata e ci si lamentava dell’insufficienza, quest’an-no sono appena 8.000 + 8.000 Ata in un silenzio sospetto e carico di complicità. E che dire dei tagli agli organici dei docenti e degli stessi Ata, dell’organizzazione modulare bastonata, della scuola media peggiorata, dei soldi per le supplenze che non ci sono, delle fasce da reclusi? (ora tolte ma restano le trattenute per malattia). Che dire so-prattutto dell’idea, alimentata in ogni modo, che il mondo della scuola pubblica sarebbe un luogo di sprechi dove molti fannulloni deprofessionalizzati lucrano su stipendi da favola?

E le reazioni ufficiali?

Se la premessa appena esposta fosse condivisibile e condivisa, ci sarebbe da attendersi una fortissima reazio-ne da parte delle organizzazioni sindacali e dell’associa-zionismo scolastico. Invece… sì, un po’ di lamentele ci sono ma restano confinate in un gioco dei ruoli che le pri-va di credibilità. La Cgil scuola è in prima fila nel guidare gli scontenti ma si sa e si dice: “quando mai la Cgil non è pregiudizialmente contro un governo di destra?” Cisl e Uil scuola vanno avanti e indietro come in una coreografia studiata a tavolino, lo Snals è tanto cattivo in periferia quanto sostenitore delle strategie gelminiane a Roma. Le associazioni la buttano, giustamente, sui contenuti, atten-te però che il dibattito rimanga rigidamente sul culturale e non si sposti su quello politico e della lotta.Dunque? Viene da pensare che vi sia una sorta di doppio tavolo: quello ufficiale dove qualche volta si alza anche la voce, quello ufficioso, ma di fatto più importante, nel quale si sostiene la politica governativa magari in cambio di… Infatti nel gran rigore dei tagli, gli unici a non essere taglia-ti sono gli esoneri sindacali o i distacchi presso enti e as-sociazioni (guarda caso…).

E le reazioni nella categoria?Questo è il vero motivo che mi ha spinto a scrivere questa lettera aperta: ho cercato di indagare in questo periodo le reazioni della nostra categoria e credo di aver capito per-ché la scuola e il suo personale continuino ad essere tan-to bistrattati, malpagati e bacchettati.

Dove è finito lo spirito di categoria?Sono arrivato alla amara conclusione che manca un vero spirito di categoria o, se preferite, una coscienza catego-riale. Uno dei motivi è sicuramente legato all’individuali-smo, al “particulare” per cui il mio problema è, di volta in volta o di persona in persona, il ruolo, la pensione, la classe, il modulo, il numero di alunni, l’area di insegna-mento, il trasferimento, la nomina del supplente, la norma-tiva sulle assenze, le ferie ecc. ecc. Ciascuno vede solo il proprio pezzetto di mondo ed allora si finisce con il perce-pire l’albero senza vedere il bosco. C’è di più: in questo particolare momento sembra che per la salvezza del si-stema diventi necessario prendersela con qualcuno che magari c’entra poco ma è subito individuabile (anche in politica generale, badate!). Ed allora gli Ata ce l’hanno con i docenti e viceversa, i precari con quelli di ruolo e vice-versa, le insegnanti dell’infanzia con quelle delle elemen-tari, le medie con le superiori e così via fino alle distinzioni tra i docenti delle diverse discipline che si attribuiscono reciprocamente le colpe di ciò che non va. “Divide et im-pera” dicevano i latini e i nostri governanti hanno capito così bene il massaggio che fanno di tutto per alimentare questa guerra tra poveri alla stregua dei polli di Renzo di manzoniana memoria. Basta un fischio e la nostra catego-ria si divide e si azzanna al proprio interno: i risultati si stanno purtroppo vedendo.

segue a pag. 2 In questo

Scuola 2000Tutto va bene, Madama...

Corsi: Matematica e StatisticaNotizie utili

Immissioni in ruoloLa consulenza, le sedi

I libri

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continuazione

Una medaglietta non si nega a nessuno…

Sta però avvenendo un’operazione ancora più sottile che stuzzica nell’intimo la professionalità (vera o presunta) di molti docenti: si chiama serietà della scuola e merito-crazia. Su quest’ultimo concetto al di là di roboanti dichia-razioni si vede ben poco e un dibattito serio che esca da-gli slogan dei regionalismi o dei dialetti non si intravede proprio. Ed allora ci si riempie la bocca con il ritrovato concetto di SERIETA’. Sta passando l’idea che la scuola seria è quella che dà i voti, che usa la condotta come ar-ma letale, che punta sulle sospensioni e sulla bocciatura come rimedio per tutti i mali. Queste sarebbero le “nuove” armi in mano ai docenti per recuperare il loro ruolo. Il guaio è che in molti, dentro e fuori la scuola, ci stanno cascando. Su tali questioni si potrebbe disquisire a lungo, provo ad accennare alcune riflessioni in modo del tutto sommario.

Il voto: non sono pregiudizialmente contrario ad usare anche il voto nel sistema di valutazione, ma perché, ad esempio, non usare una scala di valutazione in centesimi anziché in decimi? Sarebbe molto più sensibile, potrebbe essere usata in modo tecnicamente più preciso e offrireb-be una gamma di possibilità (si pensi da 50 ad 80 senza tralasciare le punte in alto e in basso) molto maggiore.

La sospensione e la bocciatura: teoricamente sono ineccepibili a determinate condizioni ma sono strumenti sanzionatori di tipo negativo, ammissibili solo se e quando si è tentato di risolvere i problemi di comportamento e di rendimento anche in chiave positiva. La domanda è que-sta: che si è fatto per integrare ciascun alunno-studente, per favorire comportamenti e relazioni adeguate, per atti-vare le motivazioni ad apprendere, per favorire gli ap-prendimenti, per recuperare le lacune culturali e discipli-nari? Quando sento che in una classe di 14 studenti di scuola media inferiore, 7 sono i bocciati, mi domando: in questo ed in altri casi i docenti non finiscono per bocciare se stessi?

La condotta: è vero, la nostra società e la scuola hanno bisogno quanto mai di regole condivise e rispettate da parte di tutti (a cominciare dagli adulti). Lo strumento adat-to è il voto in condotta? Nutro seri dubbi soprattutto se tale voto viene usato per premiare le “mummie”, il pensiero convergente e i formalismi, se viene usato per scoraggia-re il pensiero divergente e lo spirito critico, o, addirittura, per “mettere a posto” qualche famiglia “vivace”; se non interessano i valori e la coerenza e si privilegia l’adegua-mento acritico e ruffiano al volere del più forte (il docente di turno). Che cittadini prepariamo in questo modo? Il ri-schio è che si privilegi la facciata, l’apparenza, la falsità a scapito della sostanza e della profondità dell’essere.

La vera serietàSembra l’uovo di Colombo ma la serietà parte dal rispetto degli orari e del calendario scolastico. Quante giornate, quante ore, quanto tempo si perde per semplice inettitudi-

ne organizzativa, per consuetudine o per mancato rispetto di regole e norme (vedi nomina dei supplenti e sostituzio-ni) che pure dovrebbero essere applicate proprio dalla scuola stessa e dai docenti? Provate a fare i conti, soprat-tutto nelle scuole medie e superiori, e resterete negativa-mente a bocca aperta.

Altra questione non meno importante riguarda la serietà degli insegnamenti sia a livello di contenuti che di metodo-logie: c’è la volontà di aggiornarsi, di sperimentare di offri-re e pretendere il meglio? Di offrire una didattica stimolan-te, graduata e graduale, interessante dove ciascuno sia in grado di esprimere le proprie attitudini e le proprie intelli-genze?

La serietà della scuola si misura poi nella capacità di prendersi cura di tutti e di ciascuno: lo slogan “non uno di meno” non è una mia invenzione, è stato solennemente proclamato addirittura dall’ex presidente americano Bush e segnala il bisogno sociale di una scuola che non abban-dona nessuno, che trova per tutti percorsi e input adeguati. La scuola pubblica italiana va in questa direzio-ne o si sta incamminando nella direzione opposta finendo così per favorire pruderie classiste che preconizzano il “si salvi chi può” e additano, come rimedio, la scuola priva-ta?

Una scuola seria investe nella preparazione professionale del personale e, se necessario, sa emarginare i vagabon-di e gli incompetenti, partendo dalla formazione iniziale e in servizio e ripristinando idonee procedure concorsuali che permettano l’immissione in ruolo di docenti giovani e motivati. Non mi pare che si stia marciando in questa di-rezione. Anzi…

Concludendo…

Il personale scolastico dovrebbe ripartire proprio da una profonda riflessione sul ruolo della scuola pubblica senza tabù pregiudiziali ma senza offrire il fianco (e qualcos’al-tro…) alle pesanti decisioni ministeriali che mortificano la scuola e il suo personale. All’interno di tale riflessione do-vrebbe trovare spazio anche una seria riconsiderazione dell’insegnamento della religione cattolica e delle modalità di assunzione del relativo personale senza inquinamenti ideologici di alcun tipo.

Sono convinto che “la scuola meriti di più” a condizione che il proprio personale non si lasci impigliare nella deriva mediatica che ipotizza e prepara il declino della scuola pubblica e sappia reagire senza demagogia ma con pro-fonda consapevolezza della propria fondamentale funzio-ne. Se non ricominciamo a credere al nostro ruolo di pro-tagonisti e ad essere conseguenti nei comportamenti, i prossimi anni saranno ancora più duri per la scuola pub-blica.

*Presidente del Centro Studi e Servizi Scuola 2000(sono gradite risposte e commenti)

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CORSI DI FORMAZIONEAUTOSTIMA E MATEMATICA,

PERCORSI GUIDATIPRIMO INCONTRO:- CONCETTI FONDAMENTALI SULL'AUTOSTIMA CON PARTI-COLARE RELAZIONE ALLA EFFICACIA PERCEPITA IN MA-TEMATICA.- CONCETTI BASILARI SUGLI INSIEMI NUMERICI, SECONDO INCONTRO:- COME FAR “VINCERE” L'ALUNNO, I CONCETTI DI FIDUCIA E PAZIENZA.- COSA SIGNIFICA “IMPARARE”; CENNI SULL'INTELLIGENZA E LA MEMORIA.- IL CONCETTO DI OPERAZIONE, LE OPERAZIONI BASILARI. TERZO INCONTRO:- I PERCORSI GUIDATI E LE LORO IMPLICA-ZIONI DIDATTICHE.- CENNI ESSENZIALI SULL'APPRENDIMENTO UMANO. (PARTE PRI-MA)- IL “PROVA ED ERRO-RE” E LA SUA IMPOR-TANZA NELLA PRASSI QUOTIDIANA,- I NUMERI RELATIVI, I NUMERI RAZIONALI, QUARTO INCONTRO:- CENNI ESSENZIALI SULL'APPRENDIMENTO UMANO, (PARTE SE-CONDA)L'ALGORITMO E L'EURISMA.- I NUMERI IRRAZIONALI, I NUMERI COMPLESSI. QUINTO INCONTRO:- UN PERCORSO DIDATTICO PER CRESCERE, ESEMPI CONCRETI.- MATEMATICA “INGENUA” E PRECONCETTI.- IL CONCETTO DI INFINITO IN MATEMATICA: CENNI ES-SENZIALI. SESTO INCONTRO:- UN PERCORSO DIDATTICO PER CRESCERE, ESEMPI CONCRETI.

- I NUMERI BASILARI; 0, 1, e, PI, i

LA “TERRIBILE” STATISTICAPERCORSI GUIDATI

PRIMO INCONTRO:- CONCETTI FONDAMENTALI SULL'AUTOSTIMA CON PARTI-COLARE RELAZIONE ALLA EFFICACIA PERCEPITA IN MA-TEMATICA.- CONCETTI BASILARI DI CALCOLO DELLE PROBABILITA' SECONDO INCONTRO:- COME FAR “VINCERE” L'ALUNNO, I CONCETTI DI FIDUCIA E PAZIENZA.- COSA SIGNIFICA “IMPARARE”; CENNI SULL'INTELLIGENZA E LA MEMORIA.

- CONCETTI BASILARI DI CALCOLO DELLE PROBABILITA' TERZO INCONTRO:- I PERCORSI GUIDATI E LE LORO IMPLICAZIONI DIDATTICHE.- CENNI ESSENZIALI SULL'AP-PRENDIMENTO UMANO. (PARTE PRIMA)- IL “PROVA ED ERRORE” E LA SUA IMPORTANZA NELLA PRASSI QUO-TIDIANA,- CONCETTI BASILARI DI STATI-STICA DESCRITTIVA, (concetti di universo, popolazione, campione, dati. Sistemazione dei dati, classi aperte e chiuse, scale numerali e sca-le nominali). QUARTO INCONTRO:- CENNI ESSENZIALI SULL'AP-

PRENDIMENTO UMANO, (PARTE SECONDA)- L'ALGORITMO E L'EURISMA.- CONCETTI BASILARI DI STATISTICA DESCRITTIVA, (i para-metri base di una popolazione; media, moda e mediana, l'uso non corretto dei dati statistici). QUINTO INCONTRO:- UN PERCORSO DIDATTICO PER CRESCERE, ESEMPI CONCRETI.- PROBABILITA' “INGENUA” E PRECONCETTI.- CONCETTI BASILARI DI STATISTICA, (concetto di variabilità in una distribuzione, lo scarto quadratico medio ed il suo signifi-cato in generale.) SESTO INCONTRO:- UN PERCORSO DIDATTICO PER CRESCERE, ESEMPI CONCRETI.

- CENNI DI DI STATISTICA INDUTTIVA, (La curva gaus-siana ed il suo significato pratico, media ,moda, mediana e scarto quadratico medio normalizzati e loro significato, calcolo base previsionale)

CORSI DI FORMAZIONE N. 78 - SETTEMBRE 2009

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CARATTERISTICHE COMUNI:RELATORE: Prof . Maurizio Tartarini Dir. Scol. SeravezzaSEDE: Scuola media E. Pea – Marzocchino (nel caso di iscritti di altre zone è possibile prevedere sedi diverse nella Piana o in Garfagnana)COSTO: Euro 50,00 (40,00 per gli iscritti a Scuola 2000)NUMERO: Il corso si svolgerà solo in presenza di almeno 15 iscrittiCERTIFICAZIONE: Il corso sarà certificato da Scuola 2000 in qualità di ente accreditato presso il MIUR per la forma-zione del personale scolastico PROGRAMMA DI MASSIMA DEI CORSI: 18 ORE IN 6 IN-CONTRI DI 3 ORE

N.B. Ci si può iscrivere inviando la scheda sotto-stante o direttamente in sede per via telefonica 0583 513702 3398658576

SCHEDA DI ADESIONE CORSO_________________

Cognome_______________Nome________________

Indirizzo_________________________Tel._________

Ordine di scuola______________________________

SCUOLA 2000 E’ DALLA PARTE DEI TUOI DIRITTI

Malattia: ritornano le vecchie fasce  ma restano le trattenuteIl trattamento da … carcerati con l’unica ora d’aria dalle 13 alle 14 è finito! Sono state ripristinate le vecchie fasce di reperibilità per gli assenti per malattia cioè dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19. Rimane invece la trattenuta sulla parte accessoria dello stipendio per i primi dieci giorni di assenza per malattia. Visite fiscali a carico delle AslE’ stato finalmente chiarito che le visite fiscali non debbo-no essere pagate dalle scuole ma siano a carico delle Asl come normali attività di istituto. In taluni casi resta aperto il contenzioso sul pregresso ma riteniamo che il chiari-mento dovrebbe finalmente porre la parola fine sulla an-nosa questione. Graduatorie supplenze via web: ok, ma quante complicazioniI supplenti hanno sperimentato quest’anno le domande ai circoli e agli istituti esclusivamente via web. E’ difficile essere contro le innovazioni informatiche che caratteriz-zeranno sempre di più la nostra vita, tuttavia ci permet-tiamo di segnalare almeno tre incongruenze:a) la macchinosità della procedura (registrazione, ricono-scimento, password in due parti ecc. ecc.)b) il fatto che la linea non era sempre disponibile e molte volte se il sistema ti invitava a riprovare più tardi, occor-reva iniziare da capo la procedura;c) è singolare anche il fatto che ciascuno debba avere un telefono fisso e un cellulare o un indirizzo mail (almeno due su tre pena l’esclusione).Per concludere: la sensazione è che i cittadini siano trat-tati un po’ da parco buoi: la fregatura più grande sarebbe poi se, dopo tante alchimie, si scoprisse che non ci sono i soldi per nominare i supplenti. Vi meravigliereste? Graduatorie ad esaurimentoSe le immissioni in ruolo procedono a passo di formica come quest’anno, l’esaurimento rischia di venire ai do-centi iscritti. La questione che ci sembra giusto segnalare è quella dell’inserimento dei docenti provenienti da altra provincia. Sono stati inseriti in coda e questa modalità ci sembra giusta. Pende però un ricorso presso il Tar del Lazio per richiedere il cosiddetto inserimento a pettine. Sarebbe un duro colpo alle legittime attese di persone che da anni sperano nello scorrimento della graduatoria per conseguire l’immissione in ruolo. Ventiquattromesisti Ata e immissioni in ruoloGli organici del personale Ata sono stati falcidiati non meno di quelli dei docenti ma almeno le immissioni in ruolo sono in linea con l’anno precedente anche in consi-derazione del fatto che le vacanze organiche sono note-volissime. Le nomine vengono effettuate attingendo dalle graduatorie dei cosiddetti ventiquattromesisti pubblicate in via definitiva nello scorso mese di agosto e consultabili sul sito dell’Usp.Qualche numero:degli 8.000 neo immessi in ruolo, 485 costituiscono il con-tingente della Toscana, 55 quello di Lucca. A Lucca en-

trano in ruolo 16 Assistenti Amministrativi, 3 Assistenti Tecnici, 36 Collaboratori Scolastici. Immissioni in ruolo docentiAppena 8.000 docenti hanno conseguito l’immissione in ruolo: una vera miseria rispetto ai 50.000 di due anni fa e ai 25.000 dello scorso anno. I tagli operati negli organici hanno prodotto questa drastica riduzione oltre ad uno sconquassamento organizzativo soprattutto nella scuola primaria e secondaria di I grado. L’unico ordine di scuola parzialmente risparmiato dai pesanti tagli è la scuola del-l’infanzia come risulta anche dai numeri che seguono:

Immissioni ruolo Dirigenti scolasticiSono 647 le immissioni in ruolo dei dirigenti scolastici di cui appena 16 in Toscana. Dati pensionamentiSono 207 i pensiona-menti in provincia di Luc-ca così ripartiti:Ata – Assistenti ammini-strativi: 16, Collaboratori scolastici: 27, DSGA: 3. TOTALE: 46 Un po’ di raffronti: se ne vanno in 206 tra Ata e docenti e vengono assunti in 103 pari al 50% esatto. Ciò significa che la scuola lucchese perde 103 unità di ruolo. Mentre per gli Ata gli assunti superano i pensionati di 8 unità, tra i docenti il saldo è negativo di 112 unità e i rimpiazzi co-prono appena il 30% di coloro che hanno scelto la pen-sione. Se il buon giorno si vede dal mattino… Ricordiamo infatti che questo è il primo anno del triennio horribilis che il Governo e la Gelmini ci hanno preparato. Meno supplenze annualiI tagli agli organici hanno avuto un riflesso diretto anche sulle supplenze annuali che quest’anno sono state infe-riori per numero e qualità soprattutto nella scuola prima-ria. Assegnazione alle classi e ai plessiL’assegnazione ai plessi e alle classi è regolata dall’art.4 del CCNI sottoscritto in data 26 giugno 2009. La normati-va, in sostanza, afferma che nella scuola dell’infanzia e primaria, le modalità di assegnazione ai plessi e alle classi debbono essere regolate dal Contratto di Istituto in tempo utile per l’avvio dell’anno scolastico (da qui l’impor

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tanza di questo strumento troppo spesso segreto e miste-rioso). L’assegnazione a domanda alle scuole e ai plessi del personale già titolare precede quella del personale neo trasferito e la continuità didattica “non costituisce elemento ostativo” (se c’è il posto è un diritto). Se il Con-tratto di Istituto non fosse definito ci si rifa alla normativa prevista dall’art.25 del CCND del 18.1.2001 che rimanda ai criteri generali del consiglio di Istituto e al piano delle attività del collegio dei Docenti e attribuisce comunque priorità ai docenti già titolari. E’ una materia delicata che i collegi e le Rsu dovrebbero affrontare per tempo senza finire sugli “scogli” dell’emergenza e degli inevitabili per-sonalismi. Pensioni e personale femminile del P.I.L’aumento graduale dell’età massima per il personale femminile del Pubblico Impiego, riguarda anche la scuola. Nel 2010 l’età richiesta dovrebbe salire a 61 anni. Ve-dremo con quali modalità: si attendono chiarimenti e cir-colari applicative.

Contratto dirigenti: si traccheggia…L’unica categoria del personale scolastico che non ha rinnovato il contratto di lavoro scaduto (udite, udite!!!) il 31. 12. 2005 è quella dei Dirigenti Scolastici. Ben gli sta! mi verrebbe da dire visto l’alto grado di… “assuefazione” verso l’autorità costituita e la mentalità refrattaria ad ogni iniziativa di lotta e protesta. Da alcuni mesi si svolge, con estenuante lentezza, la trattativa e siamo quasi al vente-simo incontro senza che si intravveda la conclusione. La montagna partorirà il topolino? Già… “ma noi siamo diri-genti…” mi pare di sentir dire da qualche beneamato o beneamata ex collega.

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Tutto va bene, madama la marchesa… L’ordine è arrivato fin quaggiù. In una apposita riunione dei diavoli caporali, il Gran Capo è stato fin troppo peren-torio: “Guai a voi se provate ad enfatizzare la crisi; anzi, la crisi non esiste proprio e men che meno nella scuola; è tutto un fatto psicologico”. In effetti il Gran Capo ha ragione e per tirarci su di morale ha perfino distribuito nei vari reparti un po’ di escort appena arrivate. Si sa che le escort finiscono sempre all’inferno anche se il buon Fa-brizio De Andre’ le ha cantate come portatrici di paradi-so.Ringalluzzito dalle nuove presenze, ho deciso di parlare chiaro ai poveri diavoli alle mie dipendenze. Li ho proprio arringati a dovere! I tagli? Non esistono, si tratta di ne-cessaria razionalizzazione. I pochi immessi in ruolo? Quanto basta. La mancata nomina dei supplenti? Le supplenze non servono. Gli stipendi bassi? Più che ade-guati per chi non conosce neppure i dialetti. L’aumento del numero di alunni per classe? Ma via, uno più uno meno, non stiamo tanto a sottilizzare e a fare i pignoli. Le prospettive? Perché dubitare di chi ci governa e vuole solo e unicamente il nostro bene.Li ho guardati dritto negli occhi e ho convinto quasi tutti tranne i soliti diavolacci sessantottini. Alcuni di questi se ne sono andati borbottando: “Basta, è proprio un inferno, non c’è più religione!” Sono davvero degli ignoranti e degli stolti, la religione c’è eccome e farà anche media nella valutazione. Quaggiù, dunque, tutto sta andando a meraviglia, punizioni aggiuntive a chi si lamenta ed ora, con qualche escort a disposizione, anche lo scavalco diventa più accettabile come pure le supplenze ad ore e le ammucchiate…di alunni.Così non appena mi è arrivata la consueta telefonata da viale Trastevere per sondaggiare (si dice?) la situazione, ho risposto, senza timore e con fierezza, nell’unico modo possibile e veritiero: “Tutto va bene, madama la marche-sa…” (belzebù)

Buon anno scolastico…

se potete!

Le consuete rubriche didattico – pedagogiche riprenderanno nel prossimo numero.

Neoimmessi in ruolo: adempimenti e consigli

Nominati a tempo indeterminato si dovrebbe dire, ma il termine “ruolo” ha un suo fascino, una sua storia, un si-gnificato storico profondo. Ai nominati, oltre ai compli-menti, diamo alcune indicazioni utili e garantiamo la no-stra consulenza in caso di necessità. Di seguito le princi-pali indicazioni: 1) Presentazione dei documenti di rito. Vengono richiesti dall’amministrazione e per la maggior parte si tratta di autocertificazioni. (Adempimento obbligatorio)2) Dichiarazione dei servizi. E’ un adempimento da cura-re con il massimo scrupolo inserendo tutte le pregresse esperienze di lavoro, studio lavoro, studio, stage ecc. ecc.3) Periodo di prova generalmente si supera nel primo anno di servizio. a) Servono almeno180 giorni di servizio feste comprese;b) occorre frequentare il corso on line del Ministero ac-quisendo il numero richiesto di crediti formativi;c) occorre predisporre una relazione da concordare con il dirigente scolastico, tale relazione sarà discussa con il comitato di valutazione al termine dell’anno scolastico.

Chi non dovesse superare il periodo di prova per gravi-danza, salute o altro giustificato motivo, potrà farlo l’anno successivo. 4) Sistemazione posizione previdenziale (eventualmente anche di fine rapporto, fondo Espero ecc.)Le singole posizioni sono diverse da caso a caso ed è difficile poter riassumere qui le principali casistiche. E’ importante che le singole posizioni vengano sistemate quanto prima (spesso è sufficiente una semplice doman-da in altri casi ne servono molte) e che l’eventuale ade-sione ad Espero sia chiara nelle motivazioni, nelle aspet-tative e nelle condizioni economiche. 5) Sistemazione posizione stipendiale. E’ un adempi-mento importante per chi ha anni pregressi con almeno 180 giorni di servizio. Significa “ricostruire la carriera” cioè passare alle classi superiori di stipendio subito o in anticipo. Questa domanda va presentata solo dopo il su-peramento del periodo di prova. 6) Acquisizione sede definitiva Le domande di trasferi-mento per l’acquisizione della sede definitiva vanno pre-sentate a gennaio. Le eventuali domande di assegnazio-ne provvisoria o di utilizzo intorno alla metà di giugno del prossimo anno.

il libro di Cecilia

Gek Tessaro, Cin Ciao C'è, Fanucci.“L'imperatore Cin Ciao C'è non sapeva di essere un re. Com'è possibile poveretto? Nessuno glielo aveva mai detto... Così intanto gli anni sono passati e di avvisarlo si sono tutti dimenticati...E' il padrone dell' impero e pensa di valere meno di zero...In un angolino se ne resta, sospi-ra forte: Che mal di testa!...Suo cognato che si credeva saggio disse: Perchè non lo mandiamo a fare un viag-gio?”

E così Cin Ciao C'è partì ma i suoi occhi erano “serrati” e non riuscì a vedere le straordinarie bellezze che incontra-va: l'elefante del maragià, il drago celeste, il vulcano, i mostri marini....fino a quando, rientrando a casa, incontrò mille briganti che gli svelarono la verità.Consigliato a chiunque.

Cecilia Fabbri

CENTRO STUDI E SERVIZI “SCUOLA 2000” N. 78 - SETTEMBRE 2009

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“Rivolgiti con fiducia a

Scuola 2000Via Pisana 1181/D  S. Anna  Lucca  Tel. 0583 513702  e 3398658576 - email:[email protected] sito:http://scuola2000.altervista.org

Ti seguiremo nel percorso che prevede l’assegnazione della sede definitiva e il superamento del periodo di prova. Sia-mo reperibili 24 ore su 24.

La consulenza è gratuita per gli iscritti. 

Tutto su ESSEDIFORMAZIONEI bambini della scuola primaria di Mon-tecarlo“Una fiaba matematica”Ed.2007 pagg. 52 € 8,00I bambini delle classi quarte della scuola primaria di Montecarlo, con l’aiuto dell’insegnante Manuela Ulivieri, hanno costruito una fiaba ricca di enigmi e di quesiti matematici. Riuscirà il protagonista a sposare la bella prin-cipessa? Per avvicinare gli alunni al libro facendoli sentire protagonisti e scrittori.

Alfredo Pierotti“Imperfetti e sereni” - La rispo-sta a 100 (e tre) domande dei genitoriEd. 2007 pagg.176 € 15,00Essere madri e padri è certamente difficile: non esistono genitori perfetti ma è possibile trovare una bussola per vivere questo ruolo con serenità. Pro-viamoci! “Imperfetti e sereni” è rivolto ai genitori di bambini da 0 a 15 anni. 57 schede che affrontano, offrendo idee e suggerimenti concreti, le princi-pali domande a cui genitori, insegnanti ed educatori sono chiamati quotidia-namente a dare risposta.

NARRATIVAAlfredo PierottiL’ultima Luna, Essedi, 2009Un avvincente thriller ai confini con l’attualità italiana.Frealdo Erittopi“Reparto D” (illustrazioni di Mi-chele Lovi),ed. 2000, pagg. 62 € 6,20Una satira dolceamara sul mondo della scuola ai tempi dell’autonomia scolastica.

Alfredo Pierotti“Volavano lievi gli an-ni ‘60”ed. 2003, pagg. 160 € 12,00Ritmi, abitudini, miti di quegli anniattraverso gli occhi di-sincantati, manon troppo, di quattro protagonisti.Per capire e per sorridere…

Fiorella Defons“Fra terra e mare”ed. 2005, pagg. 80 € 8,50La fanciullezza, l’età dei giochi, la ric-chezza dei ricordi… il tempo delle me-le che rivive nelle parole e nella poe-sia.

TERZO MILLENNIOAlfredo Pierotti“Se Comunicando…” Manualedi comunicazione efficace per insegnanti e genitoried. 1999, pagg. 135 € 11,00E’ il libro che ha introdotto nellascuola le teorie e le tecniche della scuola americana di Palo Alto. Come affrontare i casi difficili, come gestire la classe, come attivare la positività, co-me gestire al meglio le relazioni.“Palo Alto nella didattica”ed. 2006, pagg. 116 € 11,00 - a cura di Elena Falaschi e Alfredo Pierotti.Undici esperienze concrete effettuate nelle Scuole dell’Infanzia e Primarie.Una didattica realizzata secondo i principi di Palo Alto. Riproponibili...

NARRATIVA BAMBINIFatima Chini“Le storie della signora ac-qua”ed. 2003, pagg. 32 (a colori) € 9,00

NOVITA’Amo la vita di Luca Dachille, Ed. Essedi, € 12,00 “Sono sola in casa…Mi è stata conse-gnata una busta, anzi un plico sigilla-to, con sopra scritto PER MARIA CARLA. Sottolineato per me! Perché proprio a me e solo a me? Ho pensato. Papà non ha lasciato un rigo scritto a nessuno? A nessuno ha lasciato un messaggio… …Pensavo che finalmen-te sarei stao amato e sarei stato felice. Oggi dico, ad un prezzo molto alto: la libertà di essere.”Presentazione il 19 settembre ore 21 a Porcari (Lu)

VARIAAlfredo Pierotti“Luciano Donatelli, Uomo e maestro”ed. 2000, pagg. 24 Omaggio

Giovanni Amato Pierotti“Com’era buona quella polen-ta anche senza lavarsi le ma-ni”ed. 2005, pagg.48 Omaggio

Distribuito da EssediB. D’Amore, S. Sbaragli“Il grande gioco della matema-tica ed. 2004, pagg. 110 € 5,00

LIBRI LIBRI LIBRI N. 78 - SETTEMBRE 2009

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Scuola 2000Iscrizioni 2010

Rimangono invariate anche per il 2010 le quote di iscrizione a Scuola 2000:Euro 30,00 : personale di ruolo, supplenti annuali e pensionatiEuro 12,00 : personale supplente temporaneoEuro 10,00: Assicurazione Respon-sabilità Civile Docenti (facoltativa, da aggiungere a l la quota d i iscrizione).Chi intende iscriversi o rinnovare l’iscrizione può farlo fin d’ora o direttamente in sede o trami-te bollettino di Conto Corrente Po-stale N° 12386553 intestato a Cen-tro Studi Scuola 2000 Via Pisana 1181/d 55100 Lucca.

Scuola 2000 assiste i propri iscritti svolgendo consulenza giuridica e pedagogica sia per i supplenti, che per il personale neo immesso in ruolo che per i pensionandi e pen-sionati. Nel 2009 abbiamo battuto il record di iscritti con un incremento del 5,7% nel 2010 contiamo di fare ancora meglio Come iscriversi

L’iscrizione si può sottoscrivere in sede o tramite bollettino di

Conto Corrente Postale n° 12386553 intestato a Centro Studi Scuola 2000 - Via Pisana 1181/d Lucca. La nostra sede si trova in Via Pisana 1181/d S.Anna – Lucca (assai vicina all’uscita della Bretella)

Recapiti telefonici: 0583 513702 - 3398658576 con il trasferimento di chiamata s iamo sempre reperibili.Sito:

http://scuola2000.altervista.org

Aperture - Lunedì pomeriggio ore 16 – 18 (negli altri giorni per ap-puntamento). Siamo costante-mente reperibili per telefono in caso di problemi urgenti.

A Castelnuovo Garfagnana:

secondo mercoledì del mese c/o sede Misericordia Via Pascoli 10-12 (piano primo) ore 15,30-17,30.

La consulenza è una cosa seria...

La consulenza è una cosa seria: siamo stati noi a segnalare ad esempio che nelle assegnazioni provvisorie era possibile richiedere indifferentemente il ricongiungimen-to al marito, ai genitori o ai figli. Questo anche per le coniugate. Siamo stati noi a segnalare nume-rosi errori presenti nelle graduatorie ad esaurimento. Fare consulenza in modo serio non significa dare ragio-ne a tutti e neppure dire che tutto va bene! Gli errori son sempre possibili e nessuno è infallibile. Come Scuola 2000 cerchiamo però di garantire scrupolo e serietà. Meglio impiegare un minuto in più o far ritornare una persona piuttosto che sparare ri-sposte ad ogni costo. La maggior parte degli errori sono ininfluenti ma quando diventano gravi o irrimedia-bili, le conseguenze si vedono nelle graduatorie, nelle nomine e nei tra-sferimenti. Meglio pensarci prima…

SERVIZI SCUOLA 2000

Settore giuridicoConsulenza Trasferimenti, Asse-gnazioni, Utilizzi ecc.Consulenza Supplenze (nomine, diritti e Nuovo Regolamento)Consulenza pratiche e adempi-menti per i neo immessi in ruoloConsulenza Pensioni, Buonusci-ta, Fondi EsperoConsulenza giuridica generale (lavoratrici madri, part-time, con-gedi e assenze ecc.)Settore pedagogico e forma-zioneCorsi di formazione in proprioCorsi di formazione commissio-nati dalle scuoleConvenzioni con Enti e Istituti scolasticiConsulenza pedagogicaConsulenza periodo di prova, relazioni universitarie ecc.Promozione incontri e convegniSettore Editoriale – Edizioni EssediPubblicazione Libri e Opuscoli*(i servizi sono gratuiti per gli iscritti).

Prisma Broker prime adesioni con notevoli

risparmi

CONSULENZE E SERVIZI ASSICU-RATIVI Viale Carlo Del Prete, 347/F L u c c a Te l . 0 5 8 3 4 9 5 1 1 0 e 3471262698

Scuola 2000 ha stipulato una con-venzione con la Prisma Insurance Broker di Lucca per le polizze Rc Autovetture e altri servizi assicurati-vi. Le persone che hanno aderito hanno potuto apprezzare i risparmi e la sicurezza del servizio.Chi fosse interessato a ricevere informazioni può rivolgersi direttamente alla Pri-sma Broker allo 0583 495110 o per e m a i l a l l ’ i n d i r i z z o [email protected] . Chi preferi-sce può richiedere informazioni tra-mite Scuola 2000, provvederemo noi a stabilire i necessari contatti.”

VITA ASSOCIATIVA N. 78 - SETTEMBRE 2009

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Scuola 2000mensile del Centro Studi

e Servizi Scuola 2000.

Direzione e Redazione:Via Pisana 1181/d – 55100 S.Anna Lucca.

Direttore responsabile: Laura Sartini Direzione: Alfredo Pierotti, Romo-lo Pranzetti Hanno collaborato: Cecilia Fab-bri, Nadia Lucchesi, Maurizio Tar-tarini.