Lucca - Santa Croce 2011

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Avvenimenti, curiosità e tradizioni nel mese più atteso dell’anno SETTEMBRE 2011

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Avvenimenti, fatti e personaggi del mese più atteso dell'anno in onore del Volto Santo

Transcript of Lucca - Santa Croce 2011

Avvenimenti, curiosità e tradizioni nel mese più atteso dell’anno

SETTEMBRE 2011

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DIREZIONE GENERALE:V.le Milanofiori Strada, 3

Palazzo B10 20094 Assago (MI)

Agenzia di Lucca:Piazza del Giglio, 5Tel. 0583/469069

Supplemento al numero odiernode LA NAZIONE a cura della SPE

Direttore responsabile:Mauro Tedeschini

Vicedirettori:Mauro Avellini

Marcello Mancini

Coordinamento:Remo Santini

A cura di:Paolo Bottari

Direzione redazionee amministrazione:

50100 Firenze - Via Paolieri, 3V.le Giovine Italia, 17

La Santa Croce nella storia

Oltre un milione e mezzo di lucchesi nel mondo

Il saluto del vescovo

Banca del Monte di Lucca: investire sul territorio,presto nuovi sportelli

Le regole della processione

Riapre la casa natale del Maestro Puccini

Il calendario del settembre lucchese

Miracoli e curiosità del Volto Santo

Confartigianato: Più risorse e investimenti

Il saluto del presidente della Provincia

Il sindaco Favilla: riportiamo la luminaraagli splendori di un tempo

Ascom Confcommercio: il turismo e Casa Pucciniper rilanciare il commercio

CIA: valorizzare la filiera corta

Confesercenti: associazioni e imprese insieme per superare la crisi

CNA: il futuro deve ancora delinearsi

Lucca Comics & Games 2011

Basket: ArcaAnthea” a caccia di un “posto al sole”

Calcio: il primo ruggito del F.C. Lucca

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Si perde nella notte dei tempi, anche se la storiografia, in un misto tra storia e leggenda, credo popolare e verità religiose, indi-ca nell’anno 782 l’inizio della leggenda del Volto Santo, l’icona della cristianità lucchese e a cui tutta la città è devota. Quel crocifisso che, scolpito da un discepolo di Gesù e il cui volto, si racconta, fos-se terminato dagli angeli per assicurarne la somiglianza a quello del Cristo, era sfuggito alla distruzione dei persecutori dei cristiani, venendo affidato al destino e abbandonato su una imbarcazione di fortuna senza equipaggio a bordo. Così, navigando da solo in mez-zo ad un mare tempestoso e guidato solo dalla mano del destino, quel Cristo nero era giunto da lontano, per approdare al largo di Luni, senza farsi avvicinare da nessuno, prima che il vescovo di Lucca, Giovanni, a cui era stato anticipato in sogno la sua presenza, riuscisse a riportarlo sulla terra ferma, già davanti a migliaia di fedeli, che da allora cominciarono ad essergli devoti.

Quella Santa Croce divenne dei lucchesi dopo averla vinta alla sorte agli abitanti di Luni che ne contendevano la paternità, grazie a due buoi a cui era stata affidata l’incombenza di scegliere

tRAdIzIONe

LA SANtA CROCe NeLLA StORIA

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a chi affidare quel carico così prezioso. E quei buoi scelsero la via per Lucca ma per quel crocifisso ancora non era finito l’avventu-roso pellegrinaggio. Giunto su un carro nella cittadina lucchese, fu collocato inizialmente nella chiesa di S.Frediano, finchè un giorno, improvvisamente, scomparve per riapparire negli “orti” di piazza S. Martino. Allora. proprio in quel punto, di fronte alla Banca del Mon-te, fu eretto il santuario intitolato a “Domini et Salvatoris”, che lo ospitò per qualche tempo prima che divenisse subito troppo piccolo per la crescente popolarità riscossa tra i fedeli che giungevano in massa da ogni parte per venire a pregare ai suoi piedi. E finalmente, per il Volto Santo arrivò il momento del suo ingresso trionfale nella cattedrale lucchese per la sua collocazione definitiva, arricchita nel XV° secolo dal tempietto ottagonale del Civitali che lo ospita e che ne esalta la bellezza insieme ai tantissimi ex-voto lasciati dai fedeli che da lui hanno ricevuto una grazia. E da allora, Lucca divenne una tappa fondamentale nel pellegrinaggio lungo la via Francigena pri-ma di raggiungere Roma.

un percorSo irto di difficoltà ma affascinante, in cui sono rac-chiusi elementi di grande devozione e anche di credenze popolari ma che da quel tempo si tramandano in un’unica sentita celebra-zione della Santa Croce, che fu adottata anche come rito civile e a cui venne affidato il compito di stabilire con solennità l’apparte-nenza e la dipendenza di tutte le comunità del territorio dalla casa madre, il potente Comune di Lucca. E allora ecco perfino lo statuto comunale occuparsi diffusamente di regolamentare in ogni minimo dettaglio questa processione, stabilendo ordine di sfilata e quindi di importanza di cariche civili, politiche e religiose e imponendo ad ogni comunità l’obolo di un cero, grande quanto in proporzio-ne era la popolazione. E nessuno dei maggiorenni poteva mancare alla processione, pena pesanti ammende e addirittura la prigione. Ma non per tutti, quella processione in passato rappresentava una festa come per l’intera Garfagnana che sopportava malvolentieri la dominazione lucchese e che non mancò di “dimenticare” l’appunta-mento. E quando un certo Scucchino di Castiglione di Garfagnana volle rappresentare la sua comunità, senza essere autorizzato, fu colpito dall’immediata vendetta dei suoi paesani che gli tagliarono una mano.

e oggi, quel percorso dalle due basiliche lucchesi di S. Frediano a S. Martino compiuto dal Volto Santo, rappresenta il punto di parten-za e di arrivo della processione di Santa Croce.

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ASSOCIAzIONe LuCCheSI NeL MONdO

OLtRe uN MILIONe e MezzOdI LuCCheSI NeL MONdO

Sono oltre un milione mezzo i lucchesi nel mondo, di cui la maggior parte, circa trecentomila residenti a San Francisco negli Stati Uniti e a S. Paolo in Brasile, secondo i dati dell’Associazione presieduta da ormai cinque anni da Ales-sandro Pesi ma il numero è in continuo aggiornamento, come ci spiega: “Ogni anno, infatti, scopriamo nuovi oriundi lucchesi, di terza e quarta generazione rispetto ai primi emigranti di famiglia, che provengono dai posti più disparati del mondo e che sono ansiosi di cono-scere i posti dove sono nati i loro avi. Per questo, da anni abbiamo istituito un prezioso archivio, con le generalità e i re-capiti di tutti i “lucchesi del mondo” di cui abbiamo notizia, al fine di avere sempre una traccia dei nostri conterranei, anche per il futuro, e con cui ci teniamo sem-pre in contatto anche tramite il nostro

notiziario trimestrale. E certamente le celebrazioni della festa della Santa Croce sono un’attrazione speciale per chi abita all’estero. Per questo ritengo che valoriz-zare il recupero delle radici dei figli dei nostri emigranti, oggi sia importante per la città e costituisca un’altra importante occasione per riaffermare i prodotti locali nel mondo e alimentare il turismo”.

Ma intanto l’associazione conti-nua a crescere; “Negli ultimi due anni - spiega - siamo riusciti ad istituire altre tre associazioni, a Belo Horizzonte e in Paranà in Brasile e a Boston negli USA e altre potremmo aprirne. Oggi, però, il fenomeno migratorio è cambiato. Non si va più via per necessità o per spirito di avventura. Oggi chi emigra sono soprat-tutto laureati in cerca di migliori oppor-tunità professionali ed economiche”.

e per rendere onore agli emigranti lucchesi, in collaborazione con la Camera di Commercio, l’Associazione promuove ogni anno la premiazione di quelli che si sono particolarmente distinti nel mon-do. Anche quest’anno saranno quindici i premiati con un riconoscimento specia-le intitolato a “Giovanni Martinelli” che verrà assegnato ad un sacerdote che sta dedicando la vita in favore degli altri, svolgendo la sua missione tra i poveri delle favelas brasiliane. E per la prima volta saranno premiati anche tre giovani, di origini lucchese che si sono già affer-mati nei relativi paesi di appartenenza: Australia, Canada e Argentina.

Alessandro Pesi, presidentedell’Associazione Lucchesi nel Mondo

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la FeSta della Santa Croce è la gran-de Festa per antonomasia dei Lucchesi ma per la Chiesa di Lucca, per la nostra gente, è la celebrazione liturgica della ‘Esaltazione della S. Croce’, ed è sempre stato, un corale “rendimento di grazie a Dio”, non solo in quanto comunità ec-clesiale ma anche civile, per il dono del “Volto Santo”. Quell’immagine del Volto di Gesù Cristo, Figlio di Dio, che ha ispi-rato la fede di generazioni e generazioni di lucchesi sino a noi, e che, ogni volta che io stesso la contemplo in preghiera, mi fa riverberare nel cuore l’invocazio-ne struggente del Salmista: “Il tuo volto, Signore, io cerco” (Sal. 27, 8s).

coMe riSpoSta a questo bisogno in-nato di Dio, iscritto nel cuore dell’uomo, di ciascuno di noi, invito la nostra comunità lucchese, e in essa ogni singola persona, a non desistere nel cercare il ‘Volto del Si-gnore’, che vuole essere sempre cercato perché nello sguardo del Cristo Crocifisso

IL SALutO deLL’ARCIVeSCOVO

ASCOLtIAMO IL PROSSIMO

per le famiglie in difficoltà economicaL’opera sociale Santa Croce 2011 intende sostenere famiglie in difficoltà econo-mica attraverso il progetto della Caritas Diocesana “Cammini di Giustizia“. Il progetto oltre all’erogazione di contributi economici si propone di svolgere la sua azione, tramite l’affiancamento di un gruppo di volontari, attraverso un per-corso di educazione e tutoraggio nell’ambito dei consumi alimentari, elettrici, tele-fonici e di stili di vita per aiutare la famiglia a riacquistare una propria autonomia.

e Risorto potremo scorgere tutto l’amore di Dio e tutto il dramma dell’umanità. Il segreto del Cristo, che è uomo e Dio, e vive dell’ascolto obbediente della parola del Padre e delle parole dell’umanità, è anche il segreto della Chiesa.

deSidero condividere con voi, ca-rissimi lettori, il fatto che da questa considerazione prende avvio il cammi-no della nostra Chiesa che quest’anno è centrato sull’ascolto, atteggiamento che permette di farsi dimora delle pa-role dell’umanità e delle parole di Dio per generare relazioni nuove e signifi-cative. Italo Castellani, Arcivescovo

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creScita controllata, investimenti in tecnologia e il percorso lungo strade ori-ginali. Il Piano Industriale approvato dal Consiglio di Amministrazione 2011-2014 disegna un percorso credibile, in grado di fare realmente l’interesse di tutti, soci, dipendenti e soprattutto clienti che deb-bono contare su servizi efficienti, su costi controllati e su una qualità della relazio-ne di ottimo livello. Il Piano industriale si caratterizza per un prudente disegno di sviluppo, una tensione rendere efficien-te l’esistente e al contempo a innovare prevedendo consistenti investimenti e una ribellione dichiarata ad accettare gli stereotipi: le Filiali, considerate da tanti costose e poco utili nel momento in cui il cliente sceglie il web per la sua operativi-tà, devono essere invece valorizzate, così come il personale che ci lavora, perchè è il canale di relazione con la clientela. In-

BANCA deL MONte dI LuCCA

INVeStIRe SuL teRRItORIOPReStO NuOVI SPORteLLI

vece di ridurne il peso, bisogna farne cre-scere la qualità. L’ossigeno necessario al tessuto economico può arrivare solo da chi ne ha una conoscenza profonda e sa valutare rischi e opportunità. Per questo l’attenzione al territorio, alle famiglie e alle imprese, è oggi un asset forse ancora più importante che in passato.

negli ultiMi dieci anni la Banca è cresciuta focalizzando l’attenzione ver-so la clientela tradizionale, famiglie e PMI ed estendendo la propria presenza anche alle province di Pistoia, Pisa e Li-vorno; nel piano industriale 2011-2014 si cerca sempre più una integrazione con il territorio di riferimento con l’apertura di due Filiali di cui una a Viareggio, la quar-ta nell’area e una a Marlia che va a com-pletare la presenza nell’area produttiva della piana. Quest’ultima, in particolare,

sarà la prima del nuovo piano aprendo i battenti a fine ottobre.

l’obiettivo della Banca del Monte nei prossimi anni sarà quello di conti-nuare a fare il proprio mestiere di banca della comunità locale, punto di riferi-mento per famiglie, imprese e istituzio-ni, nel solco di un modello di banca del territorio che molti oggi tentano di ri-scoprire e che la BML segue da sempre.

Fabrizio CerbioniBanca del Monte di Lucca

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ben preSto quella che era una spontanea manifestazione di fede verso uno dei massimi simboli religiosi, acquisì un significato politico, divenendo un atto di sudditanza e vassallaggio alla potenza del Comune di Lucca che nella processio-ne si compiaceva di veder sfilare tutte le comunità soggette al suo controllo, anche quelle lontane dai suoi naturali confini, obbligandole a presentarsi, pena pesanti ritorsioni così come tutti i cittadini dai 14 ai 70 anni di età,. Già nello statuto del 1308 era rigidamente previsto tutto il protocollo della sfilata che nella prima parte eviden-ziava tutta la gerarchia religiosa. Dopo lo stendardo del Volto Santo che apriva il corteo, sfilavano per prime le parrocchie della diocesi più lontane, ognuna con un cero, per arrivare a quelle più vicine a Luc-ca, seguite dalle Confraternite. Poi toccava alle parrocchie della città e alle relative

StORIA deLLA LuMINARA

Le ReGOLedeLLA PROCeSSIONe

Confraternite, seguite dagli ordini religiosi e per ultimo il vescovo.

la Seconda parte della sfilata era riservata, invece, alla parte politica, il co-siddetto potere “temporale”. Ecco allora sfilare la massima autorità del comune di Lucca, il potestà con la sua corte, seguito dal Capitano del popolo, dal Maggior Sin-daco e dai suoi Notai, e poi i Consoli, gli Anziani, i Priori, i Dottori e gli Ufficiali del-la Corte dei Mercanti. Successivamente, toccava ai sudditi della città, a partire dal terziere di S. Paolino, seguito da quello di S. Salvatore e poi da quello di S. Martino. Dopo era la volta delle comunità delle Sei Miglia, seguite dai Comuni Suburbani, dai paesi della Jura vescovile e di quella del Capitolo di S. Martino, infine le contrade e i Sobborghi di Lucca mentre chiudevano la processione i circa duecento Comuni

delle Vicarie e i Comuni straordinari che sfilavano con ceri di varia grandezza in proporzione al numero degli abitanti, che andavano dalle 25 libbre di Monteca-tini ai trenta di Coreglia e Castiglione, ai quaranta di Barga e Villa Basilica, fino alle 50 libbre di Fiattone. Un fiume di cera che veniva poi deposta ai piedi del Crocifisso e che si calcola potesse arrivare fino a tremila libbre, oltre una tonnellata di cera, che con i suoi fumi ha finito, nel cor-so dei secoli, per scurire il volto del Cri-sto, per un rituale che ancora oggi, pur in presenza dell’energia elettrica, riaccende e riscalda i cuori dei lucchesi.

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FinalMente, il 13 settembre pros-simo, alle ore 12, riaprirà le porte ai vi-sitatori di tutto il mondo, la Casa natale di Giacomo Puccini a Lucca in corte San Lorenzo. In quell’appartamento, al secon-do piano di un antico fabbricato nel cuore della città, il compositore nacque il 22 di-cembre 1858 e visse gli anni dell’infanzia, della prima giovinezza e della formazione musicale, prima di trasferirsi a Milano. A questa casa, Giacomo Puccini rimase sempre molto legato, tanto che ne volle mantenere la proprietà, nonostante aves-se fissato altrove le sue residenze.

la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, dopo un lungo periodo di chiu-sura, ha acquistato l’immobile con la sua collezione, e ha affidato alla Fondazione Giacomo Puccini la gestione del museo Casa natale.

un iMportante lavoro di restauro ha consentito il ripristino degli ambienti originali per creare un museo completa-mente rinnovato, che parla della vita e delle opere del Maestro. Tra le tante me-raviglie che la Casa natale offrirà al visita-tore: il pianoforte Steinway acquistato da Puccini nel 1901, legato in modo specifico alla composizione di Turandot. Michele Campanella suonerà questo straordinario pianoforte, oggetto simbolo della musica, nel concerto inaugurale del 10 settembre al Teatro del Giglio.

dal 13 SetteMbre la Casa natale di Giacomo Puccini si apre ai percorsi museali, ai concerti, agli incontri, per far risuonare le sue musiche e le sue parole. Dal 13 settembre la Casa natale si propone come punto di partenza di un percorso di conoscenza che tocca altri luoghi cittadi-

ni, e poi Celle dei Puccini, Torre del Lago Puccini, Chiatri Puccini, Viareggio, e in-contra gli altri musei pucciniani, le altre residenze del compositore, le rappre-sentazioni delle sue opere, le esecuzioni delle sue musiche, le iniziative di studio. Per rendere tangibile questo intento, la Fondazione Giacomo Puccini ha creato Puccini Museum, un marchio che identi-fica tutto il territorio.

eVeNtI

RIAPRe LA CASA NAtALe deL MAeStRO PuCCINI

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IL CALeNdARIO

I PRINCIPALIeVeNtI IN CIttà

promozione sociale “Archimede”Real Collegio21- 24 settembre

“i Mercoledi’ letterari” ciclo di conFerenze orga21 settembre “L’ostinazione laica “ presentazione del libro di Alberto Marchi28 settembre “La via dell’Art-counseling” presentazione del libro di Barbara Bedini12 ottobre “Letture sparse tra vecchi e nuovo – vol. II” presenta-zione del libro di Bartolomeo Di Monaco19 ottobre “Brunilde Zareschi ri-corda Elena Zareschi” conduce Marco Vignolo GarginiCasermetta S. Maria – Mura urbane

“uScire dalla trappola” Abbuffarsi, vomitare, torturarsi: la terapia in tempi brevi. Conferenza organizzata dall’Asso-ciazione Nardone-Watzlawick tenu-ta dal Prof. Giorgio Nardone.Fondazione Banca del Monte28 settembre

MoStre

“Solide Fragilita’” Aron Demetz espone 25 sculture che interpretano la solida fragili-tà della nostra società Ingresso liberoVilla Bottini, Ex Cavallerizza, Lucca Museumfino al 25 settembre

tra Fede

luMinara di Santa croceProcessione del Volto Santoper le vie del centro storico. 13 settembre ore 20

Solenne pontiFicaleEsaltazione della Santa Croce14 settembre ore 10.30Cattedrale di San Martino.

Solenne pontiFicaleFesta di San Michele29 settembre ore 18Chiesa di San Michele in Foro

tradizione

Spettacolo pirotecnicodella Santa croce13 settembre ore 23.30Mura Urbane

Mercati

Mercatino dell’antiQuariato17, 18 settembrePiazze S. Giusto e S. Giovanni

pane e…25 settembrePiazza Napoleone

in Fiera16-25 settembrePolo Fieristico Sorbano

Fiera degli uccelli14 settembreForo Boario

Mercati in piazza S. Michele14-21-29 settembre

conFerenze

“artS therapieS and the intelligence oF Feeling” Convegno Internazionale di Arte – terapia a cura dell’Associazione di

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“carte rivelatrici. i teSori naScoSti della collezione peggY guggenheiM”Lu.c.c.a., Via della Frattafino al 15 gennaio

“la pubblica paSSeggiata di lucca. le Mura nelle cartoline poStali dai priMi del ‘900 agli anni ‘60” Mostra curata da Bonuccelli AD PowerSotterraneo e Casermetta S. Paolinofino al 9 ottobre

“le Monete dei Savoia” Mostra dedicata al 150° anniversario della RepubblicaCasermetta S. Donato, Mura Urbanefino a 30 settembre

MuSica

“Suoni di lucca” Musica a Palazzo Pfanner organiz-zata dall’Orchestra da Camera L. Boccherini:16 settembre “”Enoch Arden” … naufrago per amore… Luciano Ber-toli voce recitante e Matteo Falloni pianoforte 30 settembre “Quartetto Modus” J. Haydn : I Quartetti con flauto7 ottobre “I quintetti con due vio-le” W.A. Mozart – I Solisti dell’Orche-stra da Camera L. BoccheriniPalazzo Pfanner

“Fonopoli in Scena” L’Asso-ciazione culturale Fonopoli creata da Renato Zero propone al pubblico un’esperienza unitaria di musica, recitazione, poesia. L’evento, orga-nizzato dal Rotary Club di Lucca in collaborazione con il Comune di Lucca, è offerto dai giovani talenti che hanno incrociato Fonopoli nel loro cammino. Ingresso liberoAuditorium BoccheriniPiazza del Suffragio17 settembre

“nel cliMa della belle epoQue” Spettacolo musicale organizzato dall’Associazione Musi-cale Belle EpoqueComplesso di S. Micheletto18 settembre

“concerto per S. Michele” VII edizione organizzato dalla Poli-fonica Lucchese Orchestra diretta dal M° Egisto MatteucciChiesa di S. Michele in Foro24 settembre

“viaggio MuSicale nel teMpo” organizzato da Insieme Vocale Nova HarmoniaPalazzo Ducale29 settembre

Spettacoli

“Madre dolciSSiMa” Recital musicale realizzato dalla Compagnia Teatrale Le FormicheChiesa S. Tommaso in Pelleria15 settembre

“i teatri del Sacro” II edizione Spettacoli organizzati dalla Federazione Gruppi Attività TeatraliAuditorium Teatro S. Girolamo, Orto Botanicofino al 25 settembre

“raSSegna aMateatro” organizzata dall’Associazione Teatrale Nando Guarnieri30 settembre “Vitangelo, Mo-scarda, Gengè, ecc.” Compagnia Retroscena Progetto G – ore 21.151 ottobre “Le due Partite” Com-pagnia Il Canovaccio – ore 21.152 ottobre “Da Napoli a Broadway” Laboratorio Brunier – ore 17.006 ottobre “Caro bugiardo” Compagnia Novo Teatro – ore 21.157 ottobre “Plaza Suite” Compa-gnia Giardini dell’Arte – ore 21.158 ottobre “Don Chisciotte” G.A.D. 9 ottobre “Alt la Primavera del 78” Laboratorio TeatroenonsoloAuditorium Teatro S. Girolamo

beneFicenza

“tradizionale cenadi beneFicenza” Real Collegio17 ottobre

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legati al volto Santo e alla pro-cessione ci sono tante curiosità e leg-gende che continuano ad alimentarne la fama in tutto il mondo come gli avveni-menti straordinari che ruotano attorno alla sua figura.

Fece Scalpore, anche tra i religiosi lucchesi, la storia della pantofola d’oro scivolata dal piede destro del Volto Santo tra le mani di un giullare, che nella sua povertà, impossibilitato a fare offerte al simulacro, aveva deciso di dedicargli musiche e canzoni. Si racconta, così, che colpito dalla purezza dei suoi sentimenti, il Volto Santo volle ricompensarlo do-nandogli una delle due pantofole d’oro che quel poveretto provò a restituire senza che nessuno fosse più in grado di rimetterla al suo posto. Ogni volta, infat-

StORIA

MIRACOLI e CuRIOSItà deL VOLtO SANtO

ti la pantofola scivolava via, fu così che da allora, viene sostenuta da un calice a ricordo di questo miracolo. Ma un altro miracolo di cui la storia parla è di quel pellegrino che in viaggio verso Lucca per venire ad omaggiare il Volto Santo, raccolse per strada un lucchese morente, cercando inutilmente di curarlo e venen-do poi accusato di esserne stato l’omici-da. Per questo fu condannato a morte ma proprio prima che la mannaia compisse il suo macabro rituale, questa si piegò per tre volte, per le raccomandazioni che quel pellegrino innocente aveva rivolto al Volto Santo e immediatamente fu rimes-so in libertà, nell’incredulità generale. Ma sono tanti anche le grazie concesse, tanto che la sua fama varcò velocemente i confini nazionali, attirando in cattedrale, migliaia di pellegrini e anche imperatori

e papi. Ci fu anche chi, come il re inglese Guglielmo II, per dare più ufficialità ai suoi atti più importanti, giurava in nome del Volto Santo, a cavallo del dodicesimo secolo. Una celebrità ricordata anche da Dante nella Divina Commedia quando parlando nel XXI canto dell’inferno, nella quinta bolgia, dove parlando dei cor-rotti costretti ad immergersi nella pece bollente, a proposito di un magistrato lucchese lo sbeffeggia dicendo che “qui non ha luogo il Santo Volto” e che è inu-tile pregare il Volto Santo perché quella condanna era eterna.

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“anche quest’anno, per l’ennesima volta, ci trovia-mo a commentare un’altra annata negativa per l’Ar-tigianato”, questo l’amaro commento del direttore della Confartigianato luc-chese, Roberto Favilla, che prosegue:

“Se diamo uno sguardo al fatturato provinciale del comparto notiamo come nel 2010 la perdita media sia stata pari al -9%, do-vuta soprattutto alle com-ponenti edili (per le quali è

determinante sciogliere il nodo del fotovoltaico e anche facilitare l’accesso a quei segmenti di mercato, appalti pubblici in primis, tipi-camente poco presidiati dalle piccole imprese edili), meccanica, of-ficine, nautica e dei servizi. Sul fronte dell’occupazione nella nostra provincia le flessioni di manifatturiero (-106 imprese) e edilizia (-118 unità) portano il numero complessivo di imprese artigiane a contrar-si dell’1,5% (-221 unità). Notizie più confortanti provengono invece dal versante degli investimenti, tornati ai livelli del 2006 e questo è indubbiamente un forte segnale di ottimismo per il futuro”.

Cosa fare, allora per risalire la china?“Innanzitutto è necessario abbattere la pressione fiscale, ormai a livelli improponibili per le imprese. Siamo, infatti, ben oltre il 50% e mentre negli ultimi 10 anni il tasso di inflazione è salito del 23,9%, le tariffe relative ad acqua, rifiuti e trasporti su gomma hanno fatto registrare un boom del 54,2%, rincaro ben superiore a quello dell’UE dove il costo medio degli stessi servizi è aumentato del 30,9%”.

“Servono risorse e una politica per attrarre gli investimenti pubblici e privati, per l’innovazione e lo sviluppo. E’ necessario un impegno da parte di tutti, un patto tra banche e mondo economico. Sappiamo bene che un grande aiuto all’economia locale verrebbe dal rilancio delle infrastrutture a partire dalle opere immediatamente cantierabili, come la velocizzazione della tratta ferroviaria Monteca-tini-Lucca e la realizzazione dell’asse nord-sud da Ponte a Moriano ai caselli del Frizzone e Lucca est. Attualmente, però, la nostra provin-cia rimane, nonostante i ripetuti annunci, scollegata dalle principali direttrici che vanno verso Firenze e verso il nord Europa e questo resta un grave handicap per le nostre imprese. Inoltre, non dimen-tichiamoci dell’aiuto fondamentale che deve arrivare dalle banche dato che mai come in questo periodo le imprese hanno bisogno del sostegno creditizio.

CONFARtIGIANAtO

PIu’ RISORSee INVeStIMeNtI

Roberto Favilla, Direttore Confartigianato Lucca

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IL PReSIdeNte deLLA PROVINCIA

uNA FeStA Che FA RISCOPRIRe VALORI e tRAdIzIONI

la FeSta della Santa Croce rap-presenta sicuramente il momento più importante della vita cittadina, lo sottolinea anche il presidente della Provincia, Stefano Baccelli. “Ormai è una grande festa sia religiosa che ci-vile, e che riesce a coinvolgere tutta la provincia. Ma la sua forza va anche oltre. Ritornano in questa occasione, a Lucca, moltissime persone che sono andate a vivere all’estero e che non dimenticano le proprie radici.

“nel FeSteggiare il Volto San-to e il rientro sempre emozionante e partecipato di così tanti lucchesi, quest’anno celebriamo un altro im-portante evento: proprio nel giorno della Luminara riapre finalmente al pubblico la Casa-museo di uno dei lucchesi più illustri, Giacomo Puccini.

la Fondazione Giacomo Puccini, grazie al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, in col-laborazione con le Amministrazioni

pubbliche locali, e gli istituti culturali più prestigiosi, promuove un ciclo di appuntamenti all’insegna della musi-ca che si integrano nel già ricco calen-dario del Settembre Lucchese.

È in QueSto mese che si manife-stano appieno la bellezza della città, il senso di una storia secolare, lo spirito della lucchesità di ieri e di oggi.

“nel corSo del tempo, infatti, intor-no alla solenne festa della Santa Croce e alla Luminara si è venuto tessendo un arazzo preziosissimo che ogni anno si arricchisce di dettagli offrendo mani-festazioni religiose, artistiche, culturali, fiere e i mercati in cui tradizione, fede e folklore si intrecciano.

“il Mio auSpicio è che cittadini, associazioni, istituzioni riescano a ritrovarsi nei valori e nelle tradizioni di cui la città storicamente si riveste durante il mese che più di tutti la rap-presenta e la esprime”.Stefano Baccelli, presidente Provincia di Lucca

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“per tutti noi Settembre segna l’atteso momento della massima fe-sta, quando la città vive uno dei suoi momenti più significativi. Un mese in cui si celebra il Volto Santo, simbolo religioso caro a tutti, che vede il rien-tro in città dei tanti emigrati da ogni parte del mondo a riabbracciare amici e parenti e che assiste allo svolgersi di eventi, mercati e manifestazioni”.

IL SINdACO dI LuCCA

RIPORtIAMO LA LuMINARA AGLI SPLeNdORI dI uN teMPO

“Se l’inSieMe delle tradizioni cul-turali e storiche rappresentano il ca-rattere di una città, allora possiamo ben dire che la Santa Croce è l’anima di Lucca: in questo giorno, credenti e non, religiosi e laici, si rendono parte-cipi di quella cerimonia che è in grado di riunire tutta la comunità. I lucchesi di ogni tempo hanno fatto riferimento al Volto Santo in molte e diverse occa-sioni, ben al di là della fede: sotto la sua immagine si sono sì ritrovati per pregare, ma hanno anche dato vita a progetti e avviato commerci”.

“QueSto SetteMbre segna per la città un momento importante: Lucca si presenta ai tantissimi visitatori bel-

la come non mai, con strade e piazze riqualificate e vivace di eventi cultu-rali, il cui culmine sarà segnato pro-prio il giorno 13 dalla riapertura della Casa Natale di Giacomo Puccini, che viene a chiusura di un’estate che ha visto ripagare l’impegno del Comune nella promozione del territorio, con punte record, + 11,5%, di presenze tu-ristiche ed una ricaduta positiva sul sistema economico locale e di tutto il territorio della Piana”.

“anche per questo, in piena col-laborazione con la Chiesa Lucchese, l’amministrazione comunale prosegue nel lavoro portato avanti con partico-lare impegno per il rilancio della Pro-cessione e della Luminara, perché la nostra festa possa tornare agli splen-dori di un tempo: è necessaria però la collaborazione dei cittadini. Chiedo, quindi, a chi ama Lucca di tornare a dimostrarlo coi fatti: illuminando le facciate dei palazzi con i tradizionali “lumini”, spegnendo le luci artificiali e tutti i diffusori di musica, durante tutto lo sfilamento della processione, e di tornare ad esporre i drappi rossi alle finestre per accrescere la suggestione dell’evento che simboleggia l’anima della nostra città”.

Mauro Favilla, sindaco di Lucca

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“Quello che StiaMo per vivere, è il quarto Settembre Lucchese che trascorrerò nelle vesti di presidente provinciale di Ascom Confcommer-cio- afferma Ademaro Cordoni. E’ per me dunque un grande privilegio po-ter rivolgere dalle colonne di questo inserto un saluto a tutti i lucchesi, in quello che rappresenta senza ombra di dubbio il momento più bello, inten-so ed emozionante dell’anno, per chi conosce, respira e apprezza l’atmosfe-ra della nostra città.

“QueSto 2011, poi, è contraddistin-to da un evento storico: la riapertura di Casa Puccini, atteso da tanti anni da tutti i lucchesi e che, è una certezza, richiamerà migliaia e migliaia di perso-ne da ogni parte del mondo, donando ulteriore lustro alla nostra città che può, finalmente, tornare a omaggiare nel migliore dei modi uno dei suoi figli più illustri e prediletti. A tale proposito, colgo l’occasione tutti i soggetti, pub-blici e privati, che si sono adoperati affinché questo complesso progetto andasse in porto. Per quanto riguarda il settore del commercio, ci troviamo

costretti a ripetere un ritornello, pur-troppo, sempre attuale: la crisi non se ne va. Le ultime settimane, poi, ci stanno consegnando una manovra economica del Governo, derivante dal crollo delle Borse, che chiama diretta-mente in causa il nostro mondo. Degno di nota è il provvedimento relativo alla soppressione delle festività di primave-ra infrasettimanali (25 aprile, 1 maggio, 2 giugno), al quale ci opponiamo con forza, come abbiamo già avuto modo di dire anche attraverso la stampa, per le pesanti ricadute per il settore turistico, sia della Valle del Serchio, che della Lucchesia e della Versilia, per i quali i cosiddetti “ponti” in questione rappresentano una sorta di prova ge-nerale, capace di richiamare migliaia e migliaia di visitatori, in vista dell’alta stagione. Già, il turismo. Un motivo per ritrovare un sorriso e sperare. I dati relativi alla città di Lucca (al contrario proprio della Versilia), negli ultimi mesi, sono stati molto positivi. Il lavoro di anni, basato sulla promozione e l’acco-glienza, ha dato i suoi frutti: Lucca re-gistra un incremento di presenze senza precedenti”.

ASCOM CONFCOMMeRCIO

IL tuRISMO e CASA PuCCINIPeR RILANCIARe IL COMMeRCIO

“lo Sguardo della nostra Asso-ciazione, però, non è rivolto soltanto alla città capoluogo, ma anche alle realtà periferiche: la nostra sezione di Castelnuovo Garfagnana, ad esempio, è appena uscita dal grande successo della edizione 2011 della Settimana del Commercio, appuntamento ormai irrinunciabile dell’estate garfagnina, giunto quasi alla soglia dei 30 anni di vita. Nella Piana, il territorio di Capan-noni ha registrato a luglio l’apertura del nuovo Centro commerciale natu-rale di Segromigno in Monte, l’ultima “creatura” della sempre più numerosa “famiglia” dei Ccn nati sotto l’egida di Ascom Confcommercio.

“e ancora, ad Altopascio un gran-de lavoro è stato svolto dall’Associazio-ne e dal Ccn stesso del luogo in vista della Notte Bianca, tanto per rimanere all’attività più recente. Discorso a parte merita la Versilia, zona che ci vede im-pegnati da tempo a fianco dei balneari, nella loro battaglia per il “no” alla di-rettiva Bolkestein che prevede la mes-sa all’asta delle concessioni degli sta-bilimenti balneari a partire dal 2015”.

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anche l’agricoltura sta risentendo di questa difficile congiuntura economica. Come conferma il presidente provinciale della CIA, Giampiero Tartagni “Da ormai 4 anni, c’è una costante diminuzione delle vendite in quasi tutti i settori e della red-ditività delle produzioni che, insieme ad un aumento dei costi di gestione e alla difficoltà di accesso al credito, portano le aziende a chiudere. Secondo il censi-mento, nel periodo 2000-2010 la Toscana dell’agricoltura ha perso 10.000 aziende”.

“In una crisi di tali dimensioni non è facile indicare delle soluzioni. Per quanto riguarda il mercato interno, vorrei citare come fattore di crisi le strategie di ac-quisto della GDO (grande distribuzione organizzata), che applica politiche di prezzo assolutamente insostenibili per i nostri produttori. Davanti a questa situa-

zione, il mondo agricolo ha sicuramente bisogno di “auto-riformarsi” : le aziende sono troppo piccole, l’età media dei pro-duttori supera ormai i 60 anni. Ritengo necessario potenziare le organizzazioni di prodotto e i processi di filiera, così come ritengo indispensabile che le orga-nizzazioni che rappresentano il mondo agricolo si presentino ai tavoli dove si discute del presente (e quindi del futuro) dell’agricoltura in maniera unitaria”.

“Una situazione migliore attraversa-no i settori del grano e dei cereali, con-trattati sui mercati internazionali come “commodoties” il cui prezzo è legato all’andamento del prezzo del petrolio. Ma i veri segnali positivi vengono dalle pro-duzioni biologiche, ormai divenute una vera e propria abitudine di spesa”.

“Per aiutare l’uscita dalla crisi, la no-

CIA

VALORIzzAReLA FILIeRA CORtA

stra organizzazione è impegnata su tutti i fronti produttivi: se in dieci anni sono diminuiti dell’80% gli allevamenti nella sola Toscana, di questo passo, tutti – e dico tutti - i tradizionali salumi toscani verranno prodotti con carni di origine tedesca o olandese, per non parlare di uova, latte, formaggi, conigli, eccetera. Per questo Cia-Toscana ha sottoscritto con Lega Ambiente a AIAB (Associazione per l’ Agricoltura Biologica) una serie di protocolli per la semplificazione delle normative e degli adempimenti assoluta-mente soffocanti a cui i piccoli allevatori toscani sono sottoposti, per la valoriz-zazione del “prodotto toscano”, per la promozione della “filiera corta” in tutte le sue forme”.

Giampiero Tartagni , presidente CIA

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la criSi econoMica internazionale sta mettendo a serio rischio l’economia mondiale, non solo italiana. E Lucca? Ne parliamo con il presidente della Con-fesercenti lucchese Giuliano Cesaretti: «Dispiace notare come sia a livello loca-le, che nazionale il sistema istituzionale faccia fatica a cogliere l’importanza di questo momento. Come associazione vedo con fiducia il percorso di collabo-razione di Rete Impresa Italia tra noi, Confcommercio, Cna e Confartigianato. Un percorso che unisce per dare più voce alle imprese e che credo darà buoni frutti se tutti ci investiremo veramente. Invece, come sistema locale siamo soddisfatti per la risposta data alla riforma che ha soppresso le APT. Abbiamo presentato insieme a Camera di Commercio e Provin-cia 5 progetti quadro di promozione per il 2012 mentre sono confortanti i numeri del turismo. E la sfida “Casa Puccini” è un’al-tra grande opportunità. Vanno però risol-te le tre problematiche principali, legate

CONFeSeRCeNtI

INSIeMe, PeR SuPeRARe LA CRISIall’andamento del commercio che da troppi anni resta negativo, legato al calo dei consumi. Se non si muove il mercato interno dubito che si potrà mai parlare di ripresa. E infine, c’è il problema fiscale, che finisce per gravare sulle tasche di cittadini e imprese, tra tasse di scopo, tasse di soggiorno, federalismo fiscale e il rischio di nuovi oneri è dietro l’angolo. E le piccole imprese non possono davvero sopportarlo.

«la noStra Associazione è comun-que preparata, quest’anno compiamo 40 anni. Siamo in crescita costante da 10 anni. Stiamo trasformando le nostre società di servizi anticipando il futuro, creando un’unica realtà di area vasta. Ab-biamo già unito nei servizi Lucca e Pisa. Ora stiamo parlando con Massa. Stiamo allargando lo screening dei servizi alle imprese. Siamo fortemente competitivi sul tema credito, formazione professio-nale, Haccp, sicurezza, servizi per la nuo-

Giuliano Cesaretti, presidente Confesercenti Lucca

va impresa che sono andati ad affiancare i tradizionali servizi di contabilità e ge-stione paghe. Ho lavorato in questi anni per fare della Confesercenti una associa-zione aperta a tutti coloro che hanno vo-glia di collaborare. L’anno 2011/2012 sarà dedicato ad allargare il gruppo dirigente. Il primo passo l’ha fatto la Giunta, oggi con 2 vice e 9 membri. Ho chiesto que-sto a tutte le nostre categorie e a tutte le zone. In ognuna non voglio un presidente ma un gruppo dirigente ampio, per rap-presentare al meglio la nostra base».

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2010 da dimenticare per l’artigiano e le piccole imprese lucchesi. A trascinare verso il baratro l’artigianato la pessi-ma performance dell’edilizia (-10,4%) che non riesce ancora, nonostante il perdurare della crisi, a risollevare la testa com-plice anche la crisi del settore immobiliare. Score pesanti an-che per il manifatturiero (-6,9%) e dei trasporti (-6,8%) mentre i primi e robusti segnali di ripre-sa iniziano ad intravedersi nel distretto cartario di Capannori (+4,3%), nel sistema moda e nel-la cantieristica navale (+1,5%).

Sono alcuni dei principali dati forniti dall’indagine campionaria condot-ta dall’Osservatorio Regionale Toscano sull’Artigianato analizzati dalla Cna Provinciale (info su www.cnalucca.it) che mettono in evidenza il perdurare di una sofferenza sempre più marcata e diffusa per l’arti-gianato locale. “I dati riflettono quanto abbiamo più volte sostenuto – spiega Ugo Da Prato, Presidente Provinciale Cna e nuovo portavoce di Rete Impresa Italia – la forza della crisi si sta indebolendo ma abbia-mo ancora davanti un 2011 di difficoltà. Le imprese hanno continuato a perdere fatturato nel 2010 ma in misura molto minore, intorno al 50%, rispetto al 2009. L’apice della crisi è superato ma non la sofferenza”.

percentuali, quelle dell’Osservatorio che hanno ripercussioni sull’occupazione, sulla comunità e sui consumi. Le ripercussioni sono state negative a livello provinciale, ciò nonostante è andata meglio ri-spetto al contesto regionale (-0,9% contro -0,3%-) fermando in parte l’emorragia del 2009 (-1,2%). “La crisi spinge l’occupazione verso mo-delli di precarietà per effetto della migrazione da un posto di lavoro ad un altro – conferma Da Prato – ma il modello artigianale ha confermato un’importante tenuta in questa voce”.

l’altro coMparto in forte crisi è quello del mattone. “I lavori sono sempre meno e mal pagati – analizza il Presidente Cna Costru-zioni Provinciale, Antonella Gabbriellini – il pubblico, complice i tagli, ha diminuito le opere mentre il mercato privato è completamente fermo. Se poi aggiungiamo le difficoltà a riscuotere i crediti il quadro è de-vastante”. L’altro dato che stupisce è quello legato alla cantieristica navale. Un dato che Andrea Giannecchini, Presidente Provinciale Cna Nautica – invita a leggere con cautela. “Troppo poco per un settore che ha perso, nel 2009, il 30% del fatturato. Significa che c’è una ripresa, pur lenta che sia ma le performance del 2008 sono un miraggio”.

CNA

IL FutuRO deVeANCORA deLINeARSI

Ugo Da Prato, presidente Cna Lucca

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“l’avventura la posso trovare anche in una cosa piccolissima. Anche in un atomo, come Brick Bradford nel suo Viaggio in una moneta”. Così dichiarava Hugo Pratt, uno dei grandi ed indiscus-si Maestri d’Avventura. E proprio l’Avventura sarà protagonista tra le mura di Lucca, che per cinque giorni si trasformerà nella capitale italiana del Fumetto del Gio-co e del Videogioco.

Fulcro dell’edizione di quest’anno, infatti, sarà un doveroso omaggio al più

grande scrittore italiano di romanzi avventurosi, e cioè Emilio Salgari, di cui ricorre quest’anno il centenario della morte e l’anno venturo il centocinquantenario della nascita. Ma un’altra gradita novità dell’edizione di quest’anno del Festival interna-zionale del Fumetto, del Gioco e dell’Illustrazione sarà la durata che quest’anno salirà a 5 giorni, dal 28 ottobre al 1 novembre 2011 e si pensa che arriveranno in città oltre 150mila persone. Riscoprire Salgari vuol dire tornare a parlare di Sandokan, del Corsaro Nero e di tanti altri in-dimenticabili personaggi che rivivranno attraverso una grande mostra dedicata alle trasposizioni a fumetti dei suoi libri ed alle illustrazioni che hanno corredato i volumi originali e corredano le nuove uscite, per un interesse verso le opere dello scrittore veronese, destinato a perdurare.

tutto il FeStival sarà pervaso da eventi, incontri e concorsi ispirati sia all’opera del “Capitano” rivisitato nei suoi aspetti più av-venturosi presenti in ciascun settore, dai Giochi di Ruolo ai Videogiochi di Lucca Games, dal Concorso per Illustratori di Lucca Junior fino agli spettacoli teatrali e alle performances sul palco di Music & Comics, tut-ti collegati tra loro da un fil rouge denominato “Sotto il Segno dell’Av-ventura”, che vedrà la partecipazione di grandi esperti, oltre che dei principali esponenti del Fumetto e del Gioco.

lucca coMicS & gaMeS, comunque, afferma la sua vocazione internazionale potendo contare, tra i tanti ospiti compresi nel ricco programma di quest’anno, sulla presenza di Herbie Brennan, una delle firme più importanti del Fantasy mondiale, punta di diamante del cata-logo Mondadori, e un indiscusso maestro del fumetto mondiale come Jiro Taniguchi, che con la sua mostra e la sua presenza illuminerà lo scenario culturale dell’edizione 2011.

LuCCA COMICS & GAMeS 2011

SOttO IL SeGNO deLL’AVVeNtuRA

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BASKet

ARCAANtheA A CACCIA dI uN “POStO AL SOLe”

con la Fortitudo Bologna, Mon-tecatini, Legnano e Castelfiorentino, quest’anno ci sarà pure l’ArcaAnthea Pal-lacanestro Lucca a lottare per il vertice della Divisione Nazionale B. È l’impegno che si è preso la dirigenza che con l’arri-vo ai vertici societari di Alfredo Susanna e Camillo Auricchio, patron rispettiva-mente dell’Arca Impresa e dell’Anthea, hanno puntato su un allenatore di livello come Roberto Russo per creare un pro-getto vincente. Così assieme al nuovo coach sono arrivati a Lucca giocatori di categoria superiore per creare un squa-dra che abbia una mentalità vincente. È il caso del play Davide Parente, del lungo Diego Zivic, dell’ala Scrocco e del giovane centro Crotta, proveniente da Siena e da tempo nel giro delle Nazionali giovanili. Accanto a loro c’è il ritorno in biancoros-so dei lucchesi Andrea Barsanti e Giorgio Nieri oltre all’innesto di due talenti come

Matteo Russo da Firenze, e del 18enne Gianmarco Sorrentino, proveniente da Campobasso e un prospetto di livello assoluto con un bel percorso con le Nazionali giovanili. Unici superstiti del gruppo dello scorso anno sono Jonny Tozzini, Fabio Bandini e Gian Paolo Dro-cker, che continuerà a fare il capitano e sarà sesto uomo di lusso. E la società si è affidata a questo gruppo per affronta-re un campionato ostico come la DNB di quest’anno, che grazie alla riforma dei campionati si presenta al via con un livello tecnico notevolmente superiore rispetto alle stagioni precedenti.

e le priMe amichevoli hanno già dato risultati confortanti, a partire dai due successi a stelle e strisce contro Belmont University e Wright State, due squadre che partecipano alla Ncaa, il campionato che raccoglie il meglio del

basket universitario americano. Positi-vo anche il responso della prima ami-chevole contro Montecatini, un derby suggestivo e ricco di bei ricordi per il basket lucchese, che è finito in parità sul punteggio di 76-76. “Non ci sottra-iamo alle nostre responsabilità – dice l’allenatore – abbiamo messo insieme un gruppo capace, che dovrà migliorare e crescere giorno per giorno, ma che senza dubbio ha le possibilità di entrare fra le prime quattro della classifica”. Quanto alla fisionomia del gruppo e alle priorità della preparazione riprende a spiegare le sue idee: “Abbiamo costrui-to la squadra che volevamo, scegliendo le persone ancor prima dei giocatori - spiega -. Voglio una squadra presun-tuosa dentro, ma di grande umiltà e spirito di sacrificio. Esperta, aggressiva al punto giusto, che sappia correre e di-fendere con la giusta intensità”.

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La squadra del F.C. Lucca in una delle prime uscite (Foto Alcide)

il calcio a Lucca è sempre vivo. Gra-zie alla FC Lucca che ha raccolto l’eredità della Lucchese Calcio, oggi si può tornare di un futuro calcistico per la città. Grazie a quattro giovani imprenditori lucchesi - Giannecchini, De Luca, Micheloni e Gonzadi - e con il consenso di molti, è stata creata una struttura organizzativa complessa quanto una società professionistica che ha riportato il calcio nella città di Lucca, un calcio che così configurato è metà di-lettantistico e metà professionistico.Prima l’iscrizione al campionato avvenuta al foto-finish, poi una sede, un organico da prima-to, uno staff di professionisti e un organi-gramma strutturato talmente bene da far invidia a molte società professionistiche.

tante battaglie già vinte sul cam-po, trascinati dall’entusiasmo ritrovato tra i tifosi che l’hanno subito adottata come prima squadra della città, a partire dal primo cittadino, il sindaco Favilla. Giannec-chini, De Luca, Micheloni e Gonzadi hanno già vinto il loro campionato, permettendo la rinascita della nuova squadra di calcio

cittadina che si sostituisse alla tanto bi-strattata e amata Lucchese Libertas, di cui rimangono solo molti debiti e rancori. E attorno ai quattro giovani protagonisti della rinascita rossonera, ci sono perso-ne competenti e affidabili, a partire dalla “ruspa rossonera” e diesse Bruno Russo e da un altro purosangue lucchese, ex cal-ciatore ed ora Direttore Generale, Michele Tambellini, dall’addetta al marketing Anna Martorana e al responsabile della segre-teria Gianluca Campani con cui ha avuto inizio il secondo campionato... quello calci-stico, anche se non più su e giù per l’Italia

CALCIO

IL PRIMO RuGGItO deL F.C. LuCCA

ma bensì nei campi della provincia e poco oltre, come a Ghivizzano, Lammari e Pe-scia. Ma la sciarpetta rossonera e la fede per questi colori è la stessa come hanno dimostrato i tanti fedelissimi tifosi.

adeSSo ci vuole adesso il coraggio di andare avanti con questo progetto giovane e senza interessi commerciali e politici, che si chiama FC Lucca allo scopo di riportare alla ribalta il calcio che questa città in parte ha sempre snobbato e serve il coraggio di altri imprenditori e associati per riporta-re la città di Lucca nel calcio che conta.

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