Scuola 2000 n. 70 /2008

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Scuola2000 Autorizzazione . Tribunale Lucca n. 590 18.07.92. Spedizione in abb. postale art. 2 c. 20 l. 662/96, fil. Lucca. Trasferimenti: scadenza 5 febbraio Firmato il contratto annuale sulla mobilità: ora la solita trafila di domande e scadenze sia per i trasferimenti che per i passaggi.. Le sca- denze per la presentazione delle domande sono a pagina 2. Il testo del contratto e dell’O.M. che lo trasmette, non presenta grandi novità anche se viene ampliata la possibilità di accantonare posti per i trasferimenti interprovinciali. Le domande vanno presentate sugli apposi- ti moduli con la relativa documentazione prevista nella tabella di valutazione. E’ un adempimento delicato soprattutto per i neoimmessi in ruolo che attraverso questa procedura otterranno la sede di titolarità. Ciò che serve, al di là delle chiacchiere su questo o quel posto libe- ro, è una precisa strategia da cui far discendere l’ordine e la quantità di sedi da richiedere. Presso la nostra sede funziona il consueto servizio di consulenza (gratuito per gli iscritti) il lunedì durante l’orario di apertura e negli altri giorni per appuntamento. Domanda e do- cumentazione ben fatte significano essere già alla metà dell’opera. Ad aprile – maggio si raccoglieranno i frutti. Chi è abituato a ricevere i miei augu- ri, sa che ogni anno provo a caratte- rizzarli con una serie di riflessioni. Chi si dovesse scoraggiare fin dalle prime righe, è “assolto”: gli auguri sono comunque per tutti e di cuore!!! Dunque, il 2007 è stato per me un buon anno, a differenza dell’ultima parte del 2006 che, per una serie di motivi, mi aveva messo a dura prova. Un anno, il 2007, vissuto a ritmi in- tensi ma meno frenetici, più riflessivo, che mi ha permesso di conoscere gente nuova, al di fuori della solita cerchia. E in questo risiede il bicchie- re mezzo pieno. Un slow time per riflettere che mi ha fatto analizzare meglio la realtà (ma- gari è solo una presunzione, ma si vive anche di questo…) e mi ha fatto sentire, toccare, percepire, respirare un livello di qualità umana sempre più bassa e un imbarbarimento dei principi e dei valori su cui la nostra società si fonda o dovrebbe fondarsi. Volete un elenco: violenza, pressap- pochismo, ignoranza, scorciatoie pe- ricolose, illegalità, prepotenza, furbi- zia, individualismo, consumismo sfrenato, razzismo, inciviltà. “Chi ha una visione positiva della realtà non può scrivere certe cose…” potrebbe ribattere qualcuno. “Le scri- vo – rispondo- proprio perché non sono fatalisticamente rassegnato al pessimismo e mi lascio contagiare dalla speranza del Natale. E vorrei che amicizia, fratellanza, rispetto dell’altro, amore per la verità, sobrietà, riflessione pacata, onestà, senso civico, tornassero ad essere capisaldi della nostra società, dei nostri rapporti e della nostra esisten- za quotidiana. Qualità umana non è onnipotenza, non è farsi giustizia da soli, non è armarsi di più o aumentare i sistemi di allarme, non è inondare l’aria di belle parole salvo poi CALPESTARE LA COERENZA, comportandosi in modo diverso. Forse i giovani si aspettano qualche esempio migliore da noi. Meno ipocrisia e più coraggio si aspettano, forse. Ed io provo a squarciare l’ipocrisia e ad usare coraggio parlando di un tra- scuratissimo fatto di cronaca: la ru- mena condannata per omicidio pre- terintenzionale a 16 anni di carcere per aver ucciso uno nostra connazio- nale in metropolitana con un ombrel- lo, usato a mo’ di spada, durante un litigio. Delitto esecrabile senza se e senza ma… sia chiaro. Un processo per rito abbreviato che consente lo sconto di un terzo di pe- na (come, cioè, se fosse stata con- dannata a 24 anni di cui 8 condonati). Sentenza giusta? esemplare? Non voglio rispondere. La mia domanda natalizia (che strano, fa rima con giustizia…) è questa: a quanto sarà condannato il carabiniere che sparando con la pi- stola ad altezza d’uomo ha ucciso un giovane dall’altra parte dell’autostra- da? La risposta ce la darà il tempo e quel giorno, per capire che paese siamo, che persone e che società stiamo diventando, ricordiamoci della rumena che ha ucciso con l’ombrel- lo… Nell’anno della mia delusione sulla qualità umana, voglio cogliere come segno di speranza, la risoluzione del- l’ONU sulla moratoria della pena di morte…eppure ad una cena di poche settimane fa tra una decina di pre- senti ero uno dei pochi a dichiararmi contro la pena di morte… Scarsa qualità umana, imbarbarimen- to dei costumi e della società…qual- che volta serve toccare il fondo per iniziare a risalire. E’ il mio augurio … diffuso. A ciascuno di voi grazie di esserci! Un abbraccio a tutti Alfredo CENTRO STUDI E SERVIZI “SCUOLA 2000” N. 70 - GENNAIO 2008 Scuola 2000 pagina 1 Per un 2008 significativo e felice di Alfredo Pierotti NELL’INTERNO : TRASFERIMENTI SAGGI ED ESPERIENZE RISULTATI INDAGINE PROFESSIONALITA’ DIARIO DI BELZEBU’

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Periodico del Centro Studi e Serivizi Scuola 2000 Lucca

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Scuola2000Autorizzazione . Tribunale Lucca n. 590 18.07.92. Spedizione in abb. postale art. 2 c. 20 l. 662/96, fil. Lucca.

Trasferimenti: scadenza 5 febbraioFirmato il contratto annuale sulla mobilità: ora la solita trafila di domande e scadenze sia per i trasferimenti che per i passaggi.. Le sca-denze per la presentazione delle domande sono a pagina 2. Il testo del contratto e dell’O.M. che lo trasmette, non presenta grandi novità

anche se viene ampliata la possibilità di accantonare posti per i trasferimenti interprovinciali. Le domande vanno presentate sugli apposi-ti moduli con la relativa documentazione prevista nella tabella di valutazione. E’ un adempimento delicato soprattutto per i neoimmessi in ruolo che attraverso questa procedura otterranno la sede di titolarità. Ciò che serve, al di là delle chiacchiere su questo o quel posto libe-

ro, è una precisa strategia da cui far discendere l’ordine e la quantità di sedi da richiedere. Presso la nostra sede funziona il consueto servizio di consulenza (gratuito per gli iscritti) il lunedì durante l’orario di apertura e negli altri giorni per appuntamento. Domanda e do-

cumentazione ben fatte significano essere già alla metà dell’opera. Ad aprile – maggio si raccoglieranno i frutti.

Chi è abituato a ricevere i miei augu-ri, sa che ogni anno provo a caratte-rizzarli con una serie di riflessioni. Chi si dovesse scoraggiare fin dalle prime righe, è “assolto”: gli auguri sono comunque per tutti e di cuore!!!Dunque, il 2007 è stato per me un buon anno, a differenza dell’ultima parte del 2006 che, per una serie di motivi, mi aveva messo a dura prova. Un anno, il 2007, vissuto a ritmi in-tensi ma meno frenetici, più riflessivo, che mi ha permesso di conoscere gente nuova, al di fuori della solita cerchia. E in questo risiede il bicchie-re mezzo pieno.Un slow time per riflettere che mi ha fatto analizzare meglio la realtà (ma-gari è solo una presunzione, ma si vive anche di questo…) e mi ha fatto sentire, toccare, percepire, respirare un livello di qualità umana sempre più bassa e un imbarbarimento dei principi e dei valori su cui la nostra società si fonda o dovrebbe fondarsi. Volete un elenco: violenza, pressap-pochismo, ignoranza, scorciatoie pe-ricolose, illegalità, prepotenza, furbi-zia, individualismo, consumismo sfrenato, razzismo, inciviltà. “Chi ha una visione positiva della realtà non può scrivere certe cose…”

potrebbe ribattere qualcuno. “Le scri-vo – rispondo- proprio perché non sono fatalisticamente rassegnato al pessimismo e mi lascio contagiare dalla speranza del Natale.E vorrei che amicizia, fratellanza, rispetto dell’altro, amore per la verità, sobrietà, riflessione pacata, onestà, senso civico, tornassero ad essere capisaldi della nostra società, dei nostri rapporti e della nostra esisten-za quotidiana.Qualità umana non è onnipotenza, non è farsi giustizia da soli, non è armarsi di più o aumentare i sistemi di allarme, non è inondare l’aria di belle parole salvo poi CALPESTARE LA COERENZA, comportandosi in modo diverso.Forse i giovani si aspettano qualche esempio migliore da noi.Meno ipocrisia e più coraggio si aspettano, forse.Ed io provo a squarciare l’ipocrisia e ad usare coraggio parlando di un tra-scuratissimo fatto di cronaca: la ru-mena condannata per omicidio pre-terintenzionale a 16 anni di carcere per aver ucciso uno nostra connazio-nale in metropolitana con un ombrel-lo, usato a mo’ di spada, durante un litigio. Delitto esecrabile senza se e senza ma… sia chiaro. Un processo per rito abbreviato che consente lo sconto di un terzo di pe-na (come, cioè, se fosse stata con-dannata a 24 anni di cui 8 condonati). Sentenza giusta? esemplare? Non voglio rispondere.

La mia domanda natalizia (che strano, fa rima con giustizia…) è questa: a quanto sarà condannato il carabiniere che sparando con la pi-stola ad altezza d’uomo ha ucciso un giovane dall’altra parte dell’autostra-da? La risposta ce la darà il tempo e quel giorno, per capire che paese siamo, che persone e che società stiamo diventando, ricordiamoci della rumena che ha ucciso con l’ombrel-lo…Nell’anno della mia delusione sulla qualità umana, voglio cogliere come segno di speranza, la risoluzione del-l’ONU sulla moratoria della pena di morte…eppure ad una cena di poche settimane fa tra una decina di pre-senti ero uno dei pochi a dichiararmi contro la pena di morte…Scarsa qualità umana, imbarbarimen-to dei costumi e della società…qual-che volta serve toccare il fondo per iniziare a risalire. E’ il mio augurio …diffuso. A ciascuno di voi grazie di esserci! Un abbraccio a tutti

Alfredo

CENTRO STUDI E SERVIZI “SCUOLA 2000” N. 70 - GENNAIO 2008

Scuola 2000 pagina 1

Per un 2008significativo e felice

di Alfredo Pierotti

NELL’INTERNO: TRASFERIMENTI

SAGGI ED ESPERIENZERISULTATI INDAGINE PROFESSIONALITA’

DIARIO DI BELZEBU’

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Ultimora

DATE MOVIMENTIPrimaria 9 aprile Infanzia 24 aprile 2° grado 19 maggio 1° grado 16 giugno

Pers. Educativo 12 maggio Ata 19 giugno

Arretrati e aumenti da gennaioL’iter contrattuale è stato comple-tato in tempo utile: a gennaio gli insegnanti e il personale Ata do-vrebbero trovare in busta paga aumenti contrattuali ed arretrati. Un buon auspicio per iniziare il 2008. Attenzione però, dopo di-cembre e gennaio vissuti alla grande, da febbraio tornerà il tem-po della parsimonia.

Tempo di iscrizioniE’ stata emanata la circolare sulle iscrizioni per l’anno scolastico 2007-08. Il termine è fissato al 30 gennaio 2008. Si possono iscrivere alla scuo-la dell’infanzia i bambini nati nel 2005 e, quelli nati nel gennaio 2006. I più piccoli possono sperare di trovare posto nelle cosiddette sezioni prima-vera. Nella scuola primaria possono essere iscritti tutti i bambini che com-piono sei anni nel 2008 (nati cioè nel 2002). Per quelli nati entro il 30 aprile del 2003 è facoltà delle famiglie procedere o meno all’iscrizione alla primaria o optare per un ulteriore an-no nella scuola dell’infanzia..Per la lettura integrale della circolare vedi su:

Finalmente le defini-tive di II e III fasciaQuasi sei mesi per pubblicare le gra-duatorie definitive di II e III fascia. Tempi incredibili che la dicono lunga

sull’efficienza degli uffici sco-lastici e su quel-la rassegnazio-ne al peggio che è forse una della cause del “declino” del nostro paese. Finalmente da gennaio si at-tinge alle nuove graduatorie ma intanto è prose-guito il groviglio tra aventi titolo, nomine provvi-sorie e attese. Si parla tanto di sem-plificazione delle procedure e poi se andiamo a leggere contratti, ordinan-ze e direttive varie ci accorgiamo che, purtroppo, continua ad essere vero il contrario.

Ma quanto costaMillescuole?(il nostro comunicato stampa)Il Centro Studi Scuola 2000 di fronte alla riproposizione della rassegna Millescuole che quest’anno ha trova-to spazio all’interno di Educatio-nal&Job, intende porre alcune do-mande e svolgere alcune considera-zioni riferite al mondo della scuola e non solo:

• Quanto costa Millescuole tra spese dirette e indirette? Vorremmo co-noscere le cifre complete e siamo certi che quei molti soldi potrebbero essere assai meglio spesi in mate-riali e attrezzature per alunni e stu-denti, in sicurezza per le scuole, nel finanziamento dei Piani dell’Of-ferta Formativa;

• A chi serve Millescuole? Se si esclude il tema dell’orientamento, si ha la percezione di un’operazio-ne di immagine che serve soprat-tutto alle scuole private e a qual-che esperienza fortemente “racco-mandata”; lo testimonia anche il forte calo di partecipazione delle scuole statali dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado.

• Le scuole di Lucca sono state clas-sificate al 98° posto su 101 provin-ce: al di là della discutibile scientificità dell’indagine nazionale, resta il fatto che ci sarebbe biso-

gno, anche e soprattutto da parte degli enti locali, di un’autentica ri-flessione, di una svolta, di un colpo d’ala nelle politiche scolastiche. Si insiste invece, in una sorta di acca-nimento terapeutico, su una mani-festazione che ha fatto il suo tempo e che rischia di non portare niente alla scuola lucchese, sottraendo importanti risorse economiche alle comunità scolastiche.

• Scuola 2000 auspica che il Comu-ne di Lucca e la Provincia si fac-ciano parte attiva nella convoca-zione di una conferenza sulla scuo-la lucchese, aperta alle famiglie e alle realtà culturali del territorio, che individui bisogni e strategie per da-re autentico slancio alle nostre scuole a partire da quelle dell’in-fanzia e dell’obbligo.

Domande dipensioneL’approvazione sul filo di lana della legge che recepisce l’accordo sul welfare ha abrogato il cosiddetto sca-lone Maroni che prevedeva dal primo gennaio 2008 l’innalzamento dell’età minima pensionabile a 60 anni. Per il 2008 il personale della scuola potrà pensionarsi con 58 anni di età e 35 di servizio. A partire dal 2009 entreran-no in vigore le quote (somma di età più servizio) sulle quali torneremo fin dal prossimo numero. Ricordiamo che l’amministrazione ha l’obbligo di informare il personale che ha presen-tato domanda di dimissioni, qualora non abbia il diritto alla pensione. Ciò deve avvenire entro il 3 marzo e l’interessato ha cinque giorni di tem-po per revocare la domanda.

NOTIZIE UTILI 70 - GENNAIO 2008

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CASI DIFFICILI IN AUMENTO?seconda parte)di Cinzia Bertolucci*

Ho parlato dei bambini con disturbi di comportamento che non possiedono alcuna forma di controllo. Per loro il nostro contenimento affettivo non sembra essere sufficiente. Questi bambini con i loro sintomi manifesta-no un disagio che risiede altrove, so-no il sintomo di qualcosa che è più grande di loro. Come riuscire a nutri-re il bisogno di apprendimento e a insegnare in una situazione così offu-scata? Una possibilità è usare il sin-tomo come “chiave”, “porta d’acces-so” al problema. Nel precedente nu-mero abbiamo descritto, infatti, cosa il sintomo possa rappresentare. Di fatto è utile un approccio al sintomo che, partendo da esso, conduca al disagio e quindi all’emozione che vi abita.

Il nucleo centrale della relazione d’aiuto è capacità di instaurare una “relazione autentica Io-Tu in cui en-trambe le persone (l’alunno e l’inse-gnante) rispettano apertamente l’es-senziale umanità dell’altro”All’interno della relazione d’aiuto, per la gestalt è importante che chi la ge-stisce in questo caso l’insegnante, ricerchi e mantenga il contatto con la persona affinché possa lavorare den-tro il contatto della relazione Io-Tu. Lo si fa con il contatto fisico, rassicu-rando e toccando il bambino, ascol-tandolo in modo empatico*, attuando un contenimento affettivo che, modu-lando rimproveri e gratificazioni, per-metta il rispetto delle regole condivi-se. Quell’atteggiamento che molti psicologi chiamano di “dolce fermez-za”.L’insegnante in questo modo può sentire il disagio del bambino e con-temporaneamente dimostrare al bambino che è accettato così come è, nonostante le difficoltà che co-munque rimangono e non vanno ne-gate nè al bambino né alla famiglia.Poiché il collegamento tra i sintomi e lo squilibrio emozionale e mentale che lo accompagna, non è sempre così immediato, all’interno della rela-zione di aiuto è bene prestare atten-zione ad ogni minimo gesto, parola, o intonazione, perché possono essere

tutti segnali importanti per la defini-zione del blocco energetico e delle emozioni coinvolte.

Una volta riconosciuta l’emozione, si può invitare il bambino a trasformare l’energia scaturita dall’emozione, a plasmarla e a “cavalcarla” per la-sciarsi liberamente condurre da essa. Lo si può fare attraverso varie tecni-che; la prima è la respirazione: guida-re il bambino a respirare dentro l’emozione, rimanere in contatto con

essa e respirare.

Utile è il rilassamento guidato in cui si chiede al bambino di ascoltarsi e sta-re in contatto con la sensazione di malessere e con l’emozione emersa. Altre tecniche sono: il massaggio energetico; la visualizzazione dei co-lori; esercizi fisici tradizionali come fare una corsa stancante; esperienze più specialistiche come la dramma-tizzazione teatrale o la programma-zione neurolinguistica. L’importante è “parlare energicamente” e in profon-dità, con il giusto calore e la giusta tensione, rimando sempre in contatto con ciò che si sente e che si vuole. Solo così è possibile lentamente condurre il bambino a sentire ciò che sente e ciò che realmente vuole fare.Permettere al bambino di scaricare quest’energia disperdendola nell’am-biente aula non è produttivo, perché crea dei punti di vuoto nella persona e soprattutto riempie l’ambiente, (il nostro spazio vitale quotidiano) di energia negativa.In questo modo la classe diventa un ambiente sereno di apprendimento.

Il percorso di miglioramento è stret-tamente individualizzato; è scelto dall’insegnante che di esso diventa responsabile. I sentimenti e le emo-zioni emersi possono essere imme-diatamente e consapevolmente ac-cettati, o visti con perplessità e matu-rati gradualmente, o anche comple-tamente negati e rifiutati. Negli ultimi due casi molto è questione di tempo e di pazienza. All’insegnante è richie-sto il rispetto delle fasi di maturazione della persona, umiltà, sospensione del giudizio e delle aspettative, forza nel tollerare e sopportare le resi-stenze. Una vera crescita si ha quando il bambino riesce a sentire, più o meno consapevolmente, cosa vuole e, in risposta ai suoi bisogni, riesce a compiere scelte che siano positive per sé e per gli altri, che, proprio perché diverse da quelle sempre attuate, migliorano di molto la qualità della sua vita.Un bambino che si sente realmente aiutato è un bambino che ha voglia di imparare e, seppure nelle difficoltà è capace di migliorarsi costantemente.Quale migliore successo scolastico!!!

L’empatia può essere definita in modi diversi come partecipazione, riconoscimento, identificazione nel-l’altro… è come una “danza”, che ci permette di sentire prima, quello che sente l’altro; e poi, subito dopo, ci permette di distaccarci per rimanere in contatto con ciò che proviamo, cioè con le emozioni che l’altro ha suscitato in noi. Grazie all’empatia possiamo essere realmente d’aiuto ad un bambino perché possiamo ri-mandargli ciò che prova e questo può confortarlo e sostenerlo. è il soggetto anche se bambino, che deve realiz-zarlo a volte anche con l’aiuto di spe-cialisti, l’insegnante però, può gui-darlo, sostenerlo e condurlo dentro l’emozione cercando di sostenere ciò che viene fuori, e, all’interno di una relazione di aiuto, nutrire l’aspetto della personalità del soggetto più in difficoltà.

* insegnante di scuola primaria presso il circolo di Lucca 4°

PROBLEMI IN CLASSE N. 70 - GENNAIO 2008

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TORNA IL CURRICOLOdi Gioia Giuliani *

Sin dalla scelta di definire il nuovo documento ministeriale ”Indicazioni per il curricolo”, si può cogliere la vo-lontà di recuperare un concetto pre-sente nel panorama pedagogico da quasi un secolo: quello di curricolo.

Dopo la scuola, basata sul tradizio-nale centralismo dei programmi (1985), che si affidava essenzialmen-te all’organizzazione specialistica delle discipline, si è passati, (alla fine degli anni novanta), per rispondere alle richieste emergenti del regola-mento sull’autonomia scolastica, al loro superamento, in favore di quadri culturali più sintetici: “i curricoli di scuola”. Questi, elaborati, sempre in linea con le indicazioni nazionali, rappresentavano l’identità progettua-le e culturale di ogni istituto. Il passo successivo, ha visto la scuola impe-gnata ad elaborare percorsi di ap-prendimento, talmente a misura “di bambino” da promuovere spesso, con i Piani di Studio Personalizzati, esiti fin troppo diversi, all’interno del-le stesse classi…

Tutto questo, per ritornare oggi, a parlare ancora di curricolo…. Per quale ragione? Sicuramente, non è da sottovalutare, l’intenzione di riportare al centro del discorso educativo, il progetto che la scuola deve predisporre per favorire l’incontro tra il bambino, portatore di una sua cultura personale, e le cono-scenze ed i saperi propri della cultura sociale in cui vive. In tal senso, il cur-ricolo può essere visto proprio come la sintesi delle scelte contenutistiche, metodologiche ed esperenziali, in grado di promuovere l’interazione tra le caratteristiche del bambino, il suo modo di pensare, di apprendere e di affrontare la realtà e l’acquisizione di strumenti culturali significativi. Que-sto, in estrema sintesi, per quel che riguarda il cosiddetto curricolo espli-cito!…Ma esiste anche una dimensione ”implicita” del curricolo, non meno importante, per la verità! Vale a dire quella caratterizzata da tutti gli aspet-

ti organizzativi dell’ambiente scolasti-co che possono facilitare od ostaco-lare le esperienze di apprendimento dei bambini. Basti pensare, per esempio, alle diverse articolazioni del tempo scuola, alla gestione degli ora-ri settimanali, all’organizzazione degli spazi, nonché alle stesse modalità con cui vengono raggruppati gli alun-ni durante le varie attività (a classi, a gruppi di livello, a gruppi interclas-se..).Il richiamo a tutti questi aspetti del curricolo, che contribuiscono a de-terminare la qualità dell’ambiente di apprendimento, è forte anche nelle stesse Indicazioni, là dove si legge che occorre:“Favorire l’esplorazione e la scoperta , al fine di promuovere la passione per la ricerca di nuove conoscenze” e “promuovere la consapevolezza sul proprio modo d’apprendere, al fine di imparare ad apprendere”.Ma come riportare tutto questo, nella pratica didattica?Sicuramente riuscire a superare, o quanto meno, a ridimensionare, l’im-postazione trasmissiva dell’insegna-mento, potrebbe rappresentare un primo e significativo passo verso la promozione di percorsi di insegna-mento-apprendimento in forma di laboratorio, adatti a favorire la ricer-ca, il pensiero riflessivo, il confronto, la discussione.

Tutto ciò comporterebbe un vero pro-cesso di rinnovamento del fare scuo-la, da realizzare sicuramente con gradualità, ma soprattutto attraverso lo studio e la condivisione degli in-tenti di fondo, per una autentica pro-gettazione curricolare in grado di “far stare bene” i ragazzi a scuola. E ap-punto per questo, pensata ed elabo-rata della “comunità“ docente, tutta.

Se queste sono le prospettive, è evi-dente che diventano necessarie ini-ziative di aggiornamento e di suppor-to alla ricerca-azione di quelle scuole che vogliono cogliere l’ occasione per crescere e rinnovarsi. L’augurio è che ce ne siano tante!

* insegnante di scuola primaria nell’I.C. di Porcari

il libro di Cecilia

TARO GOMI, Scarabocchi, Corraini

Il termine “scarabocchio”, non certo con accezione dispregiativa, è usato per definire una delle “fasi” del dise-gno infantile. Questo libro è pensato per i bambini in crescita e in esplorazione di un linguaggio affascinante come quello grafico, nell’esperienza motivante di lasciare traccia.In ogni pagina il piccolo lettore è chiamato a intervenire, a disegnare, colorare, accorrendo così in aiuto alla risoluzione di eventi problematici. Un libro che chiede, lasciando spa-zio alle idee, alla creatività. Non si pongono domande che prevedono un’unica risposta. La fantasia è in azione e da molte pagine potrebbe nascere fantastiche storie.Scarabocchi potrebbe sostituire molti libri cosiddetti operativi per la scuola dell’infanzia.

Consigliato a partire da 3 anni.Cecilia Fabbri

PROGETTARE NELLA SCUOLA PRIMARIA N. 70 - GENNAIO 2008

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I percorsi e le competenzedi Manuela Bulleri*

Lo scorso anno scolastico ho tenuto un laboratorio di lingua italiana come L2. Era la prima esperienza. Dispo-nevo di tempo, potevo utilizzare il mio orario di servizio utilizzando la “com-presenza”, ma il poter lavorare su questo progetto per quattro ore la settimana era l’unica certezza che avevo, non sapevo quello che avrei fatto. Il gruppo di lavoro era composto da 12 ragazzi tra i 7 e i 14 anni, con livelli di competenza molto diversi, provenivano da Albania, Polonia, Romania, Marocco.

Un’ armata Brancaleone! Non volevo che questo laboratorio somigliasse ai molti che ci sono per il recupero delle competenze disciplinari né che fosse soltanto un luogo di accoglienza, vo-

levo che chi lo frequentava sentisse che stava imparando, un poco, la lin-gua italiana. Per non perdermi mi so-no concentrata solo sulla lingua orale e ho cercato di affrontare i problemi uno per volta. Mi preoccupava il fatto che fossero di provenienza diversa, perché credevo che l’apprendimento di una nuova lingua fosse fortemente influenzato dalla lingua madre, non é così. Ci sono diversi studi in proposito, ma quello che ha costituito per me l’ an-cora che mi ha permesso di non es-sere travolta dalla mia armata Bran-caleone é, lo cito per intero per debito di riconoscenza, “Verso l’Italiano – percorsi e strategie di acquisizione” – a cura di Anna Giacalone Ramat, ed. Carocci .

Qui si riporta uno studio svolto nel-l’Università di Pavia su un gruppo di soggetti con lingue materne diverse,

mentre acquisiscono gradualmente la lingua italiana. Risulta che l’acquisi-zione di una nuova lingua percorre sempre le stesse tappe, che sono studiate e descritte secondo una tas-sonomia precisa: un apprendente che comincia ad utilizzare i verbi parte sempre dalla terza persona dell’indi-cativo singolare, poi passerà alla pri-ma singolare e l’ infinito, a dispetto di tutte le barzellette e le storielle, indica già una conoscenza avanzata e un tentativo di librarsi verso il tempo fu-turo o di esprimere le potenzialità del congiuntivo. Se come insegnante so-no in grado di “fotografare” il punto in cui ti trovi nella competenza e so qual è esattamente il tuo possibile passo successivo qualcosa posso fare. Che cosa e come alla prossima volta.

*insegnante di scuola primariadell’I.C. di Montecarlo (Lu)

LIBRERIA DORONI FAVILLAVia Delle Ville, 895Loc. Acquacalda Marco - LuccaTel. 0583 496024 Fax 0583 443828

“STRANIERI IN CLASSE” N. 70 - GENNAIO 2008

Scuola 2000 pagina 5

Dimensione Web 2.0Il web è una risorsa non solo per le informazioni che offre ma anche una possibilità espressiva: blog, video, chat, gallerie fotografiche. Scuola 2220 utilizza la piattaforma Moodle per fornire corsi di formazione all’insegna del web 2.0. • Il podcast per la formazione• Il blog strumento didattico• Fare video a scuola• Risorse per la formazioneClicca sul sito:http://scuola2000.altervista.org

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Professionalità docente nella dimensione europea

I numerosi questionari di indagine pervenuti al Centro Studi e Servizi Scuola2000 permettono di conoscere il pensiero di alcuni insegnanti della Toscana, in partico-lare di Lucca e provincia, in merito alla professionalità docente. L’operazione di “riflessività”, intesa come azione riflessiva consapevole, compiuta dagli inse-gnanti che hanno compilato i questionari (che ringra-ziamo sentitamente!) rimanda alla domanda: QUALE INSEGNANTE? In questo contesto ci limiteremo ad osservare i risulta-ti per ogni voce presa in considerazione, visualizzando le medie attraverso i grafici. Per l’approfondimento e l’interpretazione dei dati rimandiamo ad una successi-va iniziativa che l’Associazione intende organizzare

1 - In merito alle Conoscenze Disciplinari emerge forte il bisogno di formazione in servizio.Approfondimenti e riflessioni: - L’aggiornamento, diritto ma non dovere.

- La “complessità” (richiamata anche dalle Indicazioni per il curricolo) senza la formazione in servizio, quale futuro per la scuola?

2 - Le Competenze Didattiche degli insegnanti sono buo-ne, con punteggi anche sopra la media. Crolla la “condi-visione metodologica con i colleghi”. Approfondimenti e riflessioni:

- Il principio di “unitarietà dell’apprendimento” richiama la necessità di una metodologia condivisa: quali con-crete strategie si possono adottare?

3. Gli insegnanti lucchesi si muovono bene a livello rela-zionale, con gli allievi, con i colleghi e con i genitori.Approfondimenti e riflessioni:

- Scuola2000 e la Provincia di Lucca sono molto sen-sibili a questa tematica e i risultati si vedono, è utile continuare con percorsi di azione e di riflessione?

DIMENSIONE PROFESSIONALE 70 - GENNAIO 2008

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i risultati dei questionaria cura di Elena Falaschi*

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4. Le Competenze Deontologiche mostrano l’esigenza di innovazione ed una scarsa conoscenza degli aspetti legati all’interculturalità.Approfondimenti e riflessioni: - L’esigenza di innovazione è un dato da leggersi “incrocia-to” con la richiesta di formazione in servizio.- Per gli aspetti interculturali si rimanda alla lettura della rubrica curata da M.Bulleri in altra pagina.

5. Gli Aspetti Organizzativi purtroppo non offrono un’immagine positiva della scuola e tutti gli aspetti sono “da rivedere”.Approfondimenti e riflessioni:

- Quali “risorse interne” attivare laddove le “risorse esterne” sono carenti?

- Quali richieste fare (ai Sindacati, al Ministro) per incentivare i compiti connessi all’insegnamento

6. Gli Aspetti Finanziari denotano la delusione degli insegnanti in merito alla retribuzione attuale e la non e s i g e n z a d i a u m e n t a r e l ’ o r a r i o d i s e r v i z i o proporzionalmente allo stipendio.Approfondimenti e riflessioni:

- Quest’ultima richiesta lanciata agli insegnanti era una specie di “sasso in piccionaia”; offre numerosi spunti di riflessione e di discussione, chi è interessato…..

* Supervisore di tirocinio Università di Firenze

DIMENSIONE PROFESSIONALE N. 70 - GENNAIO 2008

Scuola 2000 pagina 7

Scuola 2000 ha in agenda un convegno per analizzare, discutere e diffondere i risultati di questa indagine

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La matematica comincia da quidi Anna Angeli*

Dalle nuove indicazioni:

“Partendo da situazioni di vita quotidiana, dal gioco, dalle do-mande e dai problemi che nasco-no dall’esperienza concreta il bambino comincia a costruire competenze trasversali quali: os-servare, manipolare, interpretare i simboli per rappresentare signifi-cati; chiedere spiegazioni, riflette-re, ipotizzare e discutere soluzio-ni; cogliere il punto di vista degli altri in relazione al proprio, nelle azioni e nelle comunicazioni; pre-vedere, anticipare, osservare, or-ganizzare, ordinare gli oggetti e le esperienze; interagire con lo spa-zio in modo consapevole e com-piere i primi tentativi per rappre-sentarlo; avvicinarsi al numero come segno e strumento per in-terpretare la realtà e interagire con essa; …”

Nella scuola dell'infanzia, la matematica c'è: è la matemati-ca dei bambini.

Quando si pensa alla matematica si rievoca spesso l'immagine di un pro-dotto finito, scritto in modo complica-to, pieno di termini specialistici e di simboli di difficile decodificazione. Se la matematica fosse solo questo, non avrebbe certo senso parlare di didat-tica della matematica nella scuola dell'infanzia e forse, in parte, anche nella scuola elementare. La realtà è ben diversa, occorre dirlo per capire che si può “fare” matematica anche nella scuola dell'infanzia.

Il bambino “competente”

All'età di tre anni, ciascun bambino giunge alla scuola dell'infanzia con un proprio patrimonio d’abilità e cono-scenze apprese a casa, per la strada, dalla televisione, giocando, guardan-do, riflettendo.

Il bambino gioca a carte prima di sa-per fare calcoli, ma pur di giocare e di vincere, con qualche stratagemma personale, i calcoli li fa! Il bambino realizza progetti incollando figure su un foglio, rispettando relazioni geo-metriche senza che nessuno gliele abbia mai insegnate e prima di cono-scere la terminologia propria della geometria.

Raggruppare, ordinare, contare, mi-surare, localizzare, descrivere, porre in relazione, operare riflessioni "su", progettare, inventare, rappresentare: questi verbi suggeriscono molti giochi che alludono alla matematica, molte attività che mettono i bambini in con-dizione di sperimentare strategie che, se pur ingenue, non sono per questo banali e meno profonde.Dietro le favole, la costruzione di og-getti, dietro i giochi con i dadi passa un contenuto matematico di prim'or-dine perché è organizzativo, raziona-le, strutturante. Certamente i bambini della scuola dell'infanzia non identificano la ma-tematica con gli incastri, con il tan-gram, con le mappe, con la caccia al tesoro: loro a scuola non fanno ma-tematica, ma creano, sviluppano cu-riosità, “sperimentano” e fanno ricer-ca.

Quale didattica?

Scegliamo una didattica legata ad esperienze ludiche, perché il gioco è

l’attività principale dei bambini, è gra-zie ad esso che sviluppano molteplici competenze: imparano a risolvere problemi, a superare ostacoli che via, via si presentano, ad orientarsi nello spazio, a mettere in relazione oggetti ed elementi, a fare ipotesi e congettu-re. Teniamo conto delle teorie dei bam-bini e valorizziamo le loro intuizioni, senza metterle in conflitto con la for-malizzazione, non dimentichiamo di osservare tutte le strategie utilizzate per risolvere i problemi posti dai gio-chi.

Cosa serve?

Per lavorare, in questo modo, è ne-cessaria una grande disponibilità ad accogliere ogni proposta dei bambini, a mettersi in gioco, e ad accettare positivamente l’erroreNon spieghiamo tutto, ma facciamo in modo che siano i bambini a descrive-re un gioco ai compagni, definendone le regole, lasciamo che interagiscono, si confrontino e si aiutino all’interno del gruppo. Nell’esperienza ludica l’intenzionalità del comunicare è mol-to forte, per questo c’è uno sforzo notevole, da parte dei bambini, per rendere comprensibile il messaggio che devono trasmettere. Cercare di spiegare ad un altro, una propria idea, è un’occasione importantissima per mettere ordine, a dar voce alle proprie conoscenze, e ad esprimere un proprio pensiero.

Un esempio?

L’esempio più convincente di mate-matica d’uso, sul quale tutti lavoria-mo, è quello delleroutines quotidiane. Queste consue-tudini possono diventare il terreno nel quale s’introducono procedimenti ma-tematici sofisticati utili, divertenti e motivanti?Non perdete il prossimo numero e lo scoprirete.

* insegnante di scuola dell’infan-zia dell’I.C. di Montecarlo

PROGETTARE NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA 70 - GENNAIO 2008

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Provoco…ergo sumLeggo sul sito della Cgil Scuola del 14 novembre che la scadenza per la presentazione del Programma An-nuale da parte delle scuole dovrebbe essere prorogata in quanto di dati economici non sono certi. Nei mesi scorsi sui vari siti sindacali è stato tutto un fiorire di richieste di proroghe per la emanazione della graduatoria dei supplenti di terza fascia delegata alle scuole. La scadenza per la pre-sentazione delle domanda risaliva al 23 luglio e la pubblicazione era previ-sta, in un primo momento, per il 10 settembre. Nella mia provincia è stata pubblicata solo il 14 novembre e, naturalmente, in via provvisoria. La definitiva produrrà i suoi effetti gen-naioPer una volta vorrei non entrare nel merito e neppure andare alla ricerca di responsabilità: mi limito a porre alcune domande. Che senso ha fissa-re una data e poi, tutti gli anni, rinviar-la? La burocratizzazione delle proce-dure non dipende anche dalla costan-te ricerca di pelo nell’uovo? Le segre-terie delle scuole lavorano davvero con ritmi e procedure degne del terzo millennio? Non è proprio l’idea che ci sarà una proroga a ritardare il lavoro? E se i finanziamenti fossero legati al rispetto dei tempi?

Scuole aperte:entro il 20 gennaio selezione progetti

In data 28 novembre è stata emanata la nota ministeriale n°5906 contenen-te le note operative per lo sviluppo del programma “Scuole aperte”. La somma stanziata, pari a 34 milioni di euro, è stata distribuita agli Uffici Sco-lastici Regionali e verrà successiva-mente attribuita alle scuole sulla base di progetti che dovranno essere pre-sentati entro il 21 dicembre e che sa-ranno selezionati da un Nucleo di Valutazione entro il prossimo 20 gen-naio. Se son rose….

Direttiva sull’uso dei telefoniniIl ministro Fioroni ha emanato in data 30 novembre una Direttiva che rego-lamenta l’uso dei telefonini nella scuola prevedendo pesanti sanzioni soprattutto nel caso di diffusione di immagini e filmati in violazione della privacy. Chi vuol leggere il testo inte-grale può approfondirlo sul sito:http://www.pubblica.istruzione.it/normativa/2007/allegati/dir104_07.pdf . L’aspetto singolare della vicenda non è tanto quello della regolamentazione ma il risultato emerso dall’indagine "Minori e Telefonia Mobile" a cura del Centro Studi Minori e Media. I dati della ricerca, condotta nelle scuole elementari, medie e superiori di 20 città documentano la diffusione del telefonino tra l’80% dei bambini della scuola primaria e, addirittura l’intro-duzione del cellulare a partire dai quattro anni. Evidentemente, ancora una volta, ci troviamo di fronte a di-scutibili scelte da parte di molti geni-tori. Non ho timori di giocare il ruolo del retrogrado ma il telefonino ad una certa età mi sembra inutile, superfluo e diseducativo da tutti i punti di vista. O tempora….

Come l’uomo che morde il cane…Tre squadre di una scuola calcio em-polese non scendono in campo per protestare contro i genitori troppo “scalmanati”. A fermarsi sono i pulcini del ’97 del ’98 e del ’99 della scuola calcio dell’U.S. Ponte a Elsa. Paro-lacce, litigi, offese agli arbitri, polemi-che, intolleranza: episodi sgradevoli che hanno indotto i dirigenti della so-cietà a gettare un sasso nello stagno promuovendo questa singolare prote-sta subito avallata dal locale presi-dente della Figc nei giorni 15 e 16 dicembre. L’episodio non ha diretta attinenza con la scuola ma deve farci profondamente riflettere sul degrado culturale di molte famiglie (che sono

le stesse con cui gli insegnanti si confrontano e si relazionano). Augu-riamoci che il forte segnale lanciato dai bambini contro la ineducazione dei genitori, lasci il segno e faccia davvero riflettere.

Scuole private italiane: le

peggiori in Europa.Mal comune mezzo gaudio?Pensavate che gli studenti italiani fossero dei somari? Quelli delle scuo-le private lo sono molto di più. I dati del rapporto Ocse-Pisa sui quindi-cenni ha fotografato un quadro impie-toso… La differenza emersa in ma-tematica è pari a 11 punti dei parame-tri internazionali utilizzati: quota 462 per gli adolescenti delle scuole statali, 451 per i compagni iscritti nelle classi delle scuole private. Distanza che diventa ancora più profonda quando si vanno a considerare le materie scientifiche: 476 contro 462. In Italia, dunque, l’eccellenza non risiede nel-la scuola privata come qualcuno vor-rebbe far credere: alla prova dei fatti la scuola pubblica dimostra di tenere anche sulle conoscenze.Potrebbe essere motivo di soddisfa-zione se gli studenti quindicenni della scuola pubblica non si fossero classi-ficati al 38° posto su 43 nazioni prese in considerazione.Gli alunni italiani di quarta elementa-re, invece, sono risultati sesti su qua-ranta nelle competenze in lettura.Dall’indagine condotta in 40 Paesi (cinque anni fa erano 26 i Paesi par-tecipanti), l’Italia è risultata sesta, preceduta in Europa solamente dal Lussemburgo. Per l’Italia il campione ha riguardato quasi 4 mila alunni di quarta elementare dell’età media di circa nove anni e mezzo.Buone performance anche al sud e nelle isole. Ciò è motivo di orgoglio ma rappresenta anche una sfida a non mollare e ad insistere sulla colle-gialità, sulla formazione del personale e sulle diverse procedure organizzati-ve. Perché nessuno riflette, ad esem-pio, sul fatto che la primaria è l’unico ordine di scuola ad avere due ore specifiche dedicate alla programma-zione settimanale?

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“Amico Libro”: pro-tocollo d’intesa per rilanciare la letturaIl Ministero dalla P.I., l’Unione delle Province d’Italia, l’Associazione Na-zionale Comuni Italiani l’Associa-zione Italiana Editori hanno sotto-scritto nel dicembre scorso un pro-tocollo d’intesa per l’attuazione, in tutte le scuole italiane di ogni ordine e grado, del progetto "Amico libro", che partirà già da questo anno sco-lastico. Il Ministero ha stanziato per "Amico libro" dodici milioni di euro da distribuire alle singole Istituzioni scolastiche per l’acquisto di libri di lettura e per l’attivazione di progetti che aiutino la promozione della let-tura. Tali fondi potranno essere in-tegrati da Comuni e Province con un ulteriore contributo di mille euro a scuola. L’Associazione Editori si è impegnata a promuovere sconti per l’acquisto di libri da parte delle isti-tuzioni scolastiche. Iniziativa importante, fondi preziosi: auspichiamo che ogni scuola ci met-ta del suo per favorire e valorizzare il rapporto bambino-libro e per “rin-frescare” in modo significativo la propria biblioteca scolastica.

Finanziaria e scuolaDicembre, il mese della Legge Fi-nanziaria: è prassi e tradizione che venga definitivamente approvata nella seconda metà del mese, di solito a ridosso delle feste natalizie. Finanziaria di tregua, l’ha definita qualcuno, finanziaria delle 100 buo-ne notizie hanno sentenziato altri. Per quanto riguarda la scuola elen-chiamo in sintesi le principali misu-re: 1) maggiori fondi per la messa in sicurezza degli edifici scolastici (ma siamo ancora all’emergenza); 2) sono confermati i fondi per corsi di recupero, apertura pomeridiana, sezioni primavera, ecc.; 3) detrazio-ni fiscali per spese di aggiornamen-to fino a 500 euro; 4) aumentano da 48.000 a 65.000 i posti in organico di diritto degli insegnanti di soste-gno; 5) rimane irrisolto il problema

degli insegnanti utilizzati in altri compiti per inidoneità fisica in quan-to l’art. 94 prevede una procedura di mobilità affidata ad un successivo decreto del Ministro. 6) i tagli agli organici sono attenuati; 7) 10.000 Ata in più nper le immissioni in ruo-lo.Non si tratta certo di una finanziaria di svolta, ma la scuola sembra pas-sare indenne dalle forche caudine dei temuti tagli.

Un Istituto Scolasti-co vuole svolgere un corso di forma-zione? Può rivolgersi a noi e ricevere un preventivo gratuito e senza impegno comprensivo di un programma di massima. Oltre alle tematiche sulle quali abbiamo corsi già strutturati, siamo in grado di offrire formatori su diversi temi e discipline. Le scuole sono esenti da Iva per le attività di formazione e tramite Scuola 2000 possono organizzare una iniziativa con due sole mosse:Lettera di incarico (o convenzione) dopo aver esaminato e scelto un nostro preventivo.Liquidazione della fattura (senza Iva) che emetteremo al temine del-l’iniziativaProgettazione, eventuali dispense, verifiche e certificazione sono com-prese nel prezzo.

Un singolo o un gruppo di insegnan-ti intendono partecipare ad un corso di formazione? Possono rivolgersi a Scuola 2000 che farà il possibile per organizzarlo. E’ sufficiente un nume-ro minimo di 10-15 insegnanti per dar seguito all’iniziativa. Il costo si aggira intorno ai 30 Euro tutto com-preso.

Di seguito alcuni degli argomenti sui quali abbiamo pronti o possiamo predisporre pacchetti formativi:Dinamiche relazionali (tra adulti, tra bambini, tra adulti e bambini);Sistemi ruoli e gruppi;Gestione della classe;

Aspetti disciplinari con produzione di percorsi didattici:competenze linguistichecompetenze informatichecompetenze matematichecompetenze scientifichecompetenze artistico espressive

Detrazione spese per aggiornamento e formazione(articolo 1, comma 207 Legge Finanziaria).

Per il 2008 ai docenti delle scuole di ogni ordine e grado, anche non di ruolo con incarico annuale, spetta una detrazione del 19% delle spese documentate sostenute ed effetti-vamente rimaste a carico per l'ag-giornamento e la formazione. L'im-porto massimo di spesa detraibile è di 500 euro, conseguentemente la detrazione massima è di 95 euro. Esempio: Fatture per acquisto libri, partecipazione a corsi di aggiorna-mento, abbonamento riviste ecc.

“Imperfetti e sereni”: incontri nelle scuole per genito-ri e insegnanti. Siamo disponibili ad effettua-re un incontro gratuito sulle principali emergenze che ri-guardano genitori e famiglie presentando e promuovendo il libro “Imperfetti e sereni” di Alfredo Pierotti che fornisce una serie di indicazioni sui rapporti scuola – famiglia e tenta di rispondere ad oltre cento quesiti concreti dei ge-nitori.Contattateci!

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Tutto su ESSEDINOVITA’I bambini della scuola primaria di Montecarlo“Una fiaba matematica”Ed.2007 pagg. 52 € 8,00I bambini delle classi quarte della scuola primaria di Montecarlo, con l’aiuto dell’insegnante Manuela Uli-vieri, hanno costruito una fiaba ricca di enigmi e di quesiti matematici. Riuscirà il protagonista a sposare la bella principessa? Per avvicinare gli alunni al libro facendoli sentire pro-tagonisti e scrittori.

Alfredo Pierotti“Imperfetti e sereni” - La ri-sposta a 100 (e tre) domande dei genitoriEd. 2007 pagg.176 € 15,00Essere madri e padri è certamente difficile: non esistono genitori perfet-ti ma è possibile trovare una busso-la per vivere questo ruolo con sere-nità. Proviamoci! “Imperfetti e sere-ni” è rivolto ai genitori di bambini da 0 a 15 anni. 57 schede che affron-tano, offrendo idee e suggerimenti concreti, le principali domande a cui genitori, insegnanti ed educatori sono chiamati quotidianamente a dare risposta.

NARRATIVAFrealdo Erittopi“Reparto D” (illustrazioni di Michele Lovi),

ed. 2000, pagg. 62 € 6,20Una satira dolceamara sul mondo-della scuola ai tempi dell’autonomia scolastica.

Alfredo Pierotti“Volavano lievi gli anni ‘60”ed. 2003, pagg. 160 € 12,00Ritmi, abitudini, miti di quegli anniat-traverso gli occhi disincantati, ma-non troppo, di quattro protagonisti.Per capire e per sorridere…

Fiorella Defons“Fra terra e mare”ed. 2005, pagg. 80 € 8,50La fanciullezza, l’età dei giochi, la ricchezza dei ricordi… il tempo delle mele che rivive nelle parole e nella poesia.

TERZO MILLENNIO

Alfredo Pierotti“Se Comunicando…” Manualedi comunicazione efficace per insegnanti e genitoried. 1999, pagg. 135 € 11,00E’ il libro che ha introdotto nellascuola le teorie e le tecniche della scuola americana di Palo Alto. Co-me affrontare i casi difficili, come gestire la classe, come attivare la positività, come gestire al meglio le relazioni.

“Palo Alto nella didattica”ed. 2006, pagg. 116 € 11,00 - a cura di Elena Falaschi e Al-fredo Pierotti.Undici esperienze concrete effettua-te nelle Scuole dell’Infanzia e Pri-marie.Una didattica realizzata secondo i principi di Palo Alto. Riproponibili...

NARRATIVA BAMBINIFatima Chini“Le storie della signora ac-qua”ed. 2003, pagg. 32 (a colori) € 9,00

VARIAAlfredo Pierotti“Luciano Donatelli, Uomo e maestro”ed. 2000, pagg. 24 Omaggio

Giovanni Amato Pierotti“Com’era buona quella po-lenta anche senza lavarsi le mani”ed. 2005, pagg.48 Omaggio

Distribuito da ESSEDIB. D’Amore, S. Sbaragli“Il grande gioco della ma-tematica (2)”ed. 2004, pagg. 110 € 5,00

CEDOLA DI COMMISSIONE LIBRARIA (tagliare e spedire)Intendo ricevere all’indirizzo indicato i seguenti libri:

1.) ...............................................................................................................................2.) ...............................................................................................................................3.) ...............................................................................................................................

□ Pagherò con bollettino di CCPInviare l’ordine per posta o via fax. Si possono ordinare i libri anche per telefono o tramite e-mail: [email protected] Per i libri a pagamento non sono previste spese postali aggiuntive.Cognome e Nome / Rag. Sociale ................................................................................Indirizzo completo .........................................................Tel. .............................□ Desidero ricevere fatturaData ............./.........../..................Firma _________________________________

LIBRI LIBRI LIBRI N. 70 - GENNAIO 2008

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E’ tempo di rinnovare l’iscrizione 2008I servizi offerti da Scuola 2000*

Settore giuridicoConsulenza Trasferimenti, Assegna-zioni, Utilizzi ecc.Consulenza Supplenze (nomine, diritti e Nuovo Regolamento)Consulenza pratiche e adempimenti per i neo immessi in ruoloConsulenza Pensioni, Buonuscita, Fondi EsperoConsulenza giuridica generale (lavora-trici madri, part-time, congedi e assen-ze ecc.)

Settore pedagogico e formazioneCorsi di formazione organizzati in pro-prioCorsi di formazione commissionati dal-le scuoleConvenzioni con Enti e Istituti scolasti-ciConsulenza pedagogicaConsulenza periodo di prova, relazioni universitarie ecc.Organizzazione incontri e convegni

Settore Editoriale – Edizioni EssediPubblicazione Libri e Opuscoli*(i servizi sono gratuiti per gli iscrit-ti)

Iscrizione 2008Come è noto, non facciamo trattenute sullo stipendio e costiamo molto molto meno di un sindacato. Siamo un’asso-ciazione professionale, laica, apartitica e aconfessionale, crediamo nel plurali-smo ideale e culturale e ci battiamo per la valorizzazione della scuola pubblica. Non riceviamo soldi o altri benefici dallo Stato, le nostre risorse sono unicamente quelle degli iscritti o sono il frutto delle attività che svolgia-mo. L’iscrizione dura un anno e poi ciascuno è libero di rinnovarla o meno (non c’è, come dicevo prima, la tratte-nuta sullo stipendio che dura tutta la vita lavorativa a meno che…). E’ dal 1990 che svolgiamo la nostra attività di volontariato culturale e fino ad oggi insegnanti e non di Lucca e altre province ci hanno confermato la loro fiducia.

Costo dell’iscrizione:- Personale di ruolo, sup-

plenti annuali, pensionati: € 30,00

- Personale supplente tem-poraneo: € 11,00

E’ possibile, per chi lo desidera, avere una copertura assicurati-va (pari ad un miliardo delle vecchie lire) che tutela la Re-sponsabilità Civile dell’inse-gnante nell’esercizio delle pro-prie funzioni. In questo caso ba-sta aggiungere la quota di € 10,00 a quella di iscrizione.

L’iscrizione si può sottoscrive-re in sede o tramite bollettino di

CONTO CORRENTE POSTALE n° 12386553 intestato a

Centro Studi Scuola 2000 Via Pisana 1181/d Lucca.

La nostra sede si trova in Via Pi-sana 1181/d S.Anna – Lucca (as-sai vicina all’uscita della Bretella)

Recapiti telefonici: 0583 5137023398658576

APERTURA Lunedì pomeriggio ore 16 – 18

(negli altri giorni per appuntamen-to). Siamo costantemente reperibili per telefono in caso di problemi

urgenti

SCUOLA 2000mensile del Centro Studi

e Servizi Scuola 2000.

Direzione e Redazione: Via Pisana 1181/d – 55100 S.Anna Lucca.

Direttore responsabile: Laura Sarti-ni – Direzione: Alfredo Pierotti, Romolo Pranzetti – Hanno collaborato: Anna Angeli, Cinzia Bertolucci, Manuela Bulleri, Elena Falaschi, Gioia Giuliani, Na-dia Lucchesi, Cecilia Fabbri

VITA ASSOCIATIVA 70 - GENNAIO 2008

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Per comunicare con Scuola 2000 puoi usare anche la mail:[email protected] spesso il nostro sito http://scuola2000.altervista.org

Una lettrice ci scrive…Voglio esprimere il mio apprezza-mento per il nuovo corso del gior-nalino Scuola 2000 che affronta questioni professionali e pedagogi-che con un taglio operativo e con-creto. Si capisce che coloro che scrivono si confrontano quotidia-namente con la realtà. Se posso da-re un suggerimento, mi piacerebbe che ci fosse una rubrica sull’inse-gnamento della lingua italiana: è sempre più difficile insegnare ai bambini a comporre testi.Lettera firmata

Grazie per la proposta e per le paro-le di incoraggiamento. Scuola 2000 è di tutti e vive di volontariato. Se ci sono collaboratori disponibili, a co-minciare dall’autrice della lettera, ben vengano!