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Scuol @ Al Politecnico di Bari per la finale della XXVIII Olimpiade della matematica GIORNALE DI INFORMAZIONE SCOLASTICA DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO “L. DI PRISCO” DI FONTANAROSA CON SEZIONI ASSOCIATE IN LUOGOSANO -PATERNOPOLI - S.ANGELO ALL’ESCA - TAURASI Il fondo Nell'ambito dell'iniziativa “Scuola InCanto” hanno calcato le scene del teatro napoletano ANCHE QUEST’ANNO ABBIAMO RAGGIUNTO TANTI TRAGUARDI Autorizzati altri due PON competenze globali e competenze europee Un autentico successo e una grande emozione per gli studenti del nostro isti- tuto che il 30 maggio scor- so hanno calcato le scene del San Carlo di Napoli. L'occasione è arrivata con l'adesione al progetto di eccellenza Scuola InCanto – una delle iniziative sele- zionate per la proclama- zione del 2018 come Anno europeo del patrimonio culturale. Gli alunni del “Di Prisco” di Fontanarosa hanno interpretato il capolavoro di Giuseppe Verdi: l'Aida. Dopo un per- corso durato mesi, hanno avuto l'opportunità di sco- prire e vivere da protago- nisti il fascino del melo- dramma, a scuola e in tea- tro. “Uno spettacolo tra- volgente. Un progetto unico, capace di far respirare agli allievi delle scuole l’atmosfera magica del teatro lirico.” - scrive la Repubblica a pro- posito di Scuola Incanto. Ed è stato proprio così anche per i nostri piccoli interpreti che in prima per- sona sono stati coinvolti, interpretando coralmente i brani studiati durante l’an- no. È questa infatti la parte finale di un percorso di apprendimento che si è sviluppato durante tutto l'anno scolastico con un primo momento dedicato alla formazione dei docen- ti, per continuare con dei laboratori in classe rivolti agli alunni tenuti da can- tanti lirici e terminata oggi con un coinvolgente spet- tacolo in Teatro che ha riu- nito tutti i partecipanti e i numerosi genitori che hanno accompagnato i propri figli a Napoli. “Dopo la preparazione musicale, gli alunni guidati da un direttore d’orche- stra, hanno intonato - insieme ai cantanti profes- Il 5 maggio, noi alunni finalisti della XXVIII Olimpiade dei giochi logi- ci linguistici matematici, siamo andati al Politecnico di Bari per disputare la finale. E’ stata una forte emozione entrare nelle grandi aule della sede universitaria, incontrare tanti bambini come noi provenienti da tutte le regioni del cen- tro- sud, confrontarsi con tanti alunni amanti della matematica. Per ogni fascia di età eravamo circa 1000 finalisti e noi eravamo orgogliosi di essere tra loro. Con diver- se emozioni abbiamo disputato la gara nel migliore dei modi, con- tenti di tutto il percorso svolto. Gli esiti della gara ci sono arrivati solo qual- che settimana fa; abbia- mo raggiunto un buon risultato essendoci classi- ficati 4^ e 5^ a pari meri- to tra i soli 200 che hanno superato la prova finale. Questa esperienza ci ha unito,ci ha fatto prendere coscienza delle nostre potenzialità e ci ha fatto comprendere che attra- verso il confronto possia- mo maturare e acquisire consapevolezza di noi stessi. 3.0 ANTONELLA DE DONNO* News Numero 9 Luglio 2018 a cura della prof.ssa Maria Rosa Casparriello Alunni protagonisti al San Carlo La conclusione dell’anno scolastico è giunto ora- mai e il nostro istituto lo ha chiuso, anche que- st’anno, con il consenso da parte di una folta schiera di nostri sosteni- tori. I notevoli traguardi che gli alunni hanno con- seguito consentiranno a noi tutti di avere il giusto stimolo per il futuro. Grazie a quanti, attraver- so la professionalità, la passione e l’azione collet- tiva e sinergica, hanno proposto percorsi didatti- ci innovativi. Oggi, in questa società complessa - interessata da cambia- menti repentini e impre- vedibili - gli alunni hanno necessità di posse- dere non solo conoscenze teoriche e abilità tecniche, ma esigono di un pensie- ro divergente, aperto alle novità che li metta in con- dizione di assumere responsabilità, autono- mia di pensiero e intelli- genza creativa per affron- tare le continue sfide che la vita presenta. Il nostro stile di insegna- mento non vuole trasmet- tere nozioni da memoriz- zare, ma vuole consentire agli alunni di ipotizzare, ricercare, collaborare, condividere, affrontare e risolvere insieme situazio- ni critiche, procedendo nell’apprendimento sotto forma collaborativa, pro- muovendo la serena con- vivenza civile. La nostra sfida è quella di assegnare una valenza educativa formativa che si fondi sulle esperienze operate dagli alunni, messe in pratica con con- sapevolezza agita e signi- ficativa, dotata di senso. Abbiamo voglia di far coltivare passioni, dare opportunità nuove, attua- li e continue così da svi- luppare un’istruzione e un’educazione al passo con i tempi, orientate all’acquisizione di compe- tenze autentiche, spendi- bili in ogni contesto in cui i nostri alunni si cimente- ranno in futuro. Questo è il desiderio che quotidianamente formula il mio pensiero. Questa è la qualità che ricerco profondamente con con- vinzione e dedizione, per garantire alla mia comu- nità scolastica “la chiave di accesso a un futuro di diritti, uguaglianza e cre- scita sostenibile”. * dirigente scolastico IC “L. Di Priscosionisti e all’ensemble musicale - le arie apprese a scuola e hanno eseguito movimenti in scena con i meravigliosi costumi e gli oggetti di attrezzeria da loro stessi realizzati. È questa un’importante esperienza formativa – ha dichiarato la dirigente del Di Prisco Antonella De Donno - che permette di avvicinarsi in maniera diretta e coinvolgente al canto e all’opera lirica! Un plauso va a tutte le figure coinvolte nel progetto che hanno consentito questo momento di alta eccellen- za”. In foto i corsisti del PON sportivo svoltosi a Luogosano

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Scuol@

Al Politecnico di Bariper la finale della XXVIII

Olimpiade della matematica

GIORNALE DI INFORMAZIONE SCOLASTICA DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO “L. DI PRISCO” DI FONTANAROSA CON SEZIONI ASSOCIATE IN LUOGOSANO -PATERNOPOLI - S.ANGELO ALL’ESCA - TAURASI

Il fondo Nell'ambito dell'iniziativa “Scuola InCanto” hanno calcato le scene del teatro napoletano

ANCHE QUEST’ANNOABBIAMO RAGGIUNTOTANTI TRAGUARDI

Autorizzati altri due PONcompetenze globali

e competenze europee

Un autent ico successo euna grande emozione pergli studenti del nostro isti-tuto che il 30 maggio scor-so hanno calcato le scenedel San Carlo di Napoli. L'occasione è arrivata conl'adesione al progetto dieccellenza Scuola InCanto– una delle iniziative sele-z ionate per la proclama-zione del 2018 come Annoe u r o p e o d e l p a t r i m o n i oc u l t u r a l e . G l i a l u n n i d e l“Di Prisco” di Fontanarosah a n n o i n t e r p r e t a t o i lc a p o l a v o r o d i G i u s e p p eVerdi: l'Aida. Dopo un per-corso durato mesi, hannoavuto l'opportunità di sco-

prire e vivere da protago-n i s t i i l f a s c i n o d e l m e l o -dramma, a scuola e in tea-tro. “Uno spettacolo tra-volgente. Un progetto unico, capacedi far respirare agli all ievid e l l e s c u o l e l ’ a t m o s f e r amagica del teatro lirico.” -scrive la Repubblica a pro-posito di Scuola Incanto.E d è s t a t o p r o p r i o c o s ìanche per i nostr i p iccol iinterpreti che in prima per-sona sono stati coinvolti ,interpretando coralmente ibrani studiati durante l’an-no. È q u e s t a i n f a t t i l a p a r t ef i n a l e d i u n p e r c o r s o d i

a p p r e n d i m e n t o c h e s i èsvi luppato durante tuttol 'anno scolast ico con unprimo momento dedicatoalla formazione dei docen-ti, per continuare con deilaboratori in classe rivoltiagl i alunni tenuti da can-tanti lirici e terminata oggicon un coinvolgente spet-tacolo in Teatro che ha riu-nito tutti i partecipanti e in u m e r o s i g e n i t o r i c h eh a n n o a c c o m p a g n a t o ipropri figli a Napoli. “ D o p o l a p r e p a r a z i o n emusicale, gli alunni guidatida un d i rettore d ’orche-s t r a , h a n n o i n t o n a t o -insieme ai cantanti profes-

I l 5 m a g g i o , n o i a l u n n if i n a l i s t i d e l l a X X V I I IOlimpiade dei giochi logi-c i l inguist ic i matematici ,s i a m o a n d a t i a lP o l i t e c n i c o d i B a r i p e rd i s p u t a r e l a f i n a l e . E ’stata una forte emozioneentrare nelle grandi auledel la sede univers i tar ia ,incontrare tanti bambinicome noi provenienti datutte le reg ioni de l cen-tro- sud, confrontarsi contanti alunni amanti del lam a t e m a t i c a . P e r o g n if a s c i a d i e t à e r a v a m ocirca 1000 f inal ist i e noie r a v a m o o r g o g l i o s i d iessere tra loro. Con diver-s e e m o z i o n i a b b i a m od i s p u t a t o l a g a r a n e lm i g l i o r e d e i m o d i , c o n -tenti di tutto i l percorsosvolto. Gli esiti della garaci sono arrivati solo qual-che sett imana fa; abbia-m o r a g g i u n t o u n b u o nrisultato essendoci classi-ficati 4^ e 5^ a pari meri-to tra i soli 200 che hannosuperato la prova f inale.Questa esper ienza c i haunito,ci ha fatto prenderec o s c i e n z a d e l l e n o s t r epotenzialità e ci ha fattoc o m p r e n d e r e c h e a t t r a -verso il confronto possia-mo maturare e acquis irec o n s a p e v o l e z z a d i n o istessi.

3.0

ANTONELLA DE DONNO*

NewsNumero 9

Luglio 2018

a cura del la prof.ssa Maria Rosa Caspar r ie l lo

Alunni protagonistial San Carlo

La conclusione dell’annoscolastico è giunto ora-mai e il nostro istituto loha chiuso, anche que-st’anno, con il consensoda parte di una foltaschiera di nostri sosteni-tori. I notevoli traguardiche gli alunni hanno con-seguito consentiranno anoi tutti di avere il giustostimolo per il futuro.Grazie a quanti, attraver-so la professionalità, lapassione e l’azione collet-tiva e sinergica, hannoproposto percorsi didatti-ci innovativi. Oggi, inquesta società complessa- interessata da cambia-menti repentini e impre-vedibili - gli alunnihanno necessità di posse-dere non solo conoscenzeteoriche e abilità tecniche,ma esigono di un pensie-ro divergente, aperto allenovità che li metta in con-dizione di assumereresponsabilità, autono-mia di pensiero e intelli-genza creativa per affron-tare le continue sfide chela vita presenta.Il nostro stile di insegna-mento non vuole trasmet-tere nozioni da memoriz-zare, ma vuole consentireagli alunni di ipotizzare,ricercare, collaborare,condividere, affrontare e

risolvere insieme situazio-ni critiche, procedendonell’apprendimento sottoforma collaborativa, pro-muovendo la serena con-vivenza civile.La nostra sfida è quelladi assegnare una valenzaeducativa formativa chesi fondi sulle esperienzeoperate dagli alunni,messe in pratica con con-sapevolezza agita e signi-ficativa, dotata di senso.Abbiamo voglia di farcoltivare passioni, dareopportunità nuove, attua-li e continue così da svi-luppare un’istruzione eun’educazione al passocon i tempi, orientateall’acquisizione di compe-tenze autentiche, spendi-bili in ogni contesto in cuii nostri alunni si cimente-ranno in futuro.Questo è il desiderio chequotidianamente formulail mio pensiero. Questa èla qualità che ricercoprofondamente con con-vinzione e dedizione, pergarantire alla mia comu-nità scolastica “la chiavedi accesso a un futuro didiritti, uguaglianza e cre-scita sostenibile”.

* dirigente scolasticoIC “L. Di Prisco”

s i o n i s t i e a l l ’ e n s e m b l emusicale - le arie appresea scuola e hanno eseguitomovimenti in scena con imeravigliosi costumi e glioggett i d i attrezzeria daloro stessi realizzati. È q u e s t a u n ’ i m p o r t a n t eesperienza formativa – hadichiarato la dirigente delD i P r i s c o A n t o n e l l a D eDonno - che permette dia v v i c i n a r s i i n m a n i e r adiretta e coinvolgente alcanto e all’opera lirica! Unplauso va a tutte le figurecoinvolte nel progetto chehanno consentito questomomento di alta eccellen-za”.

In foto i corsisti del PON sportivo svoltosi a Luogosano

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La legalità come stile di vitaDopo gli incontri a Fontanarosa, Luogosano, Sant’Angelo All’Esca e Taurasi, Paternopoli chiude il cerchio

delle iniziative attuate per rafforzare nei nostri studenti il rispetto delle regole

Nell’ultimo numero del nostro

giornalino scolastico ci era-

vamo lasciati con l’impegno di

rendervi partecipi dell’ultimo

incontro sulla legalità.

Stiamo parlando di quello da

tenersi nel plesso di

Paternopoli e di cui non vi

avevamo dato conto semplice-

mente perchè ancora da svol-

gersi. Ebbene in questa sezio-

ne vi presentiamo una cronaca

fotografica dell’evento, cui

hanno preso parte autorità

religiose, militari e civili.

L’attenzione che poniamo a

questa tematica va di pari

passo alla sua importanza

nella costruzione di una

società civile equa e solida-

le. Il principio dell' educa-

zione alla legalità non è

infatti altro che la natura e

la funzione delle regole all'

interno della vita sociale, di

cui sono attivamente posti i

valori della democrazia, dell'

esercizio dei diritti di cit-

tadinanza. Dall' insieme degli

elementi sopradetti ha preso

spunto un'importante circolare

ministeriale posta in essere

dal Ministero della Pubblica

Istruzione.

La circolare enuncia che

"Educare alla legalità signi-

fica elaborare e diffondere

un'autentica cultura dei valo-

ri civili”. Si tratta di una

cultura che:

- intende il diritto come

espressione del patto sociale,

indispensabile per costruire

relazioni consapevoli tra i

cittadini e tra questi ultimi

e le istituzioni;

- consente l' acquisizione di

una nozione più profonda ed

estesa dei diritti di cittadi-

nanza, a partire dalla consa-

pevolezza della reciprocità

fra soggetti dotati della

stessa dignità;

- aiuta a comprendere come l'

organizzazione della vita per-

sonale e sociale si fondi su

un sistema di relazioni giuri-

diche;

- sviluppa la consapevolezza

che condizioni quali dignità,

libertà, solidarietà, sicurez-

za, non possano considerarsi

come acquisite per sempre, ma

vanno perseguite, volute e,

una volta conquistate, protet-

te.

Alcuni momenti dell’incontro tenutosi nel plesso di Paternopoli

Educare alla legalità significa elaborare e diffondere un'autentica cultura dei valori civili

Falcone e Borsellino due autentici eroi

Cos’è la legalità?Il concetto di legalità èmolto vasto ma può esse-re riassunto così: perlegalità si intende rispet-tare le leggi e le regoledella comunità di cui si faparte, in quanto costituti-ve della stessa convivenzacivi le. I principi della legalità siapprendono dalla nascita,prima all ' interno dellafamiglia, poi nella scuolae nella società. Legalità infondo non vuol dire solonon uccidere, non rubarema anche semplicementenon sporcare i l banco,non imbrattare i muri, nonprendere in giro un com-pagno… A proposito diquesto possiamo parlaredi bull ismo, i cui complicipossiamo definire piccolicriminali . I l bull ismo con-siste nel far del maleintenzionalmente e ripe-tutamente, sia f isicamen-te che verbalmente, aqualcuno più debole onon in grado di difender-si. I l bullo è quindi unragazzo prepotente, spa-valdo, che deride, ingiu-ria, umil ia, picchia chi èpiù piccolo o più debole,comunque indifeso. I l bull ismo può manife-starsi in varie forme, adesempio: violenze fisiche: pestaggi,aggressioni con schiaffi ,calci o pugni;violenze ver-bali : insulti , prese in giro,soprannomi offensivi;violenze gestuali : gesti

3 Scuol@ 3.0News

La legalità come rispetto delle leggi e delle regole della comunità di cui si fa parte

minacciosi oppure osceni;violenze relazionali : for-mazione di una coalizza-zione contro la propriavittima. Negli ultimi anni,inoltre si sta affermandoun nuovo tipo di bull ismo,chiamato cyberbull ismo:con i l termine cyberbull i -smo, ossia bull ismo online, si indicano atti dibull ismo e di molestia tra-mite mezzi elettronicicome l’e-mail, le chat, iblog, i s it i web, i telefonicellulari. Ritorniamo oradi nuovo sul tema dellalegalità. Pensando a que-sto termine ci viene dapensare ad un altro:

mafia. Almeno una voltanella nostra vita abbiamosentito questa parola neitelegiornali , sui quotidianio semplicemente per stra-da, ma cos’è? I l termine“mafia” è spesso usatoper indicare una qualsiasiorganizzazione criminaledotata di una solida strut-tura e particolarmentelegata a un determinatoterritorio. Le organizza-zioni più importanti sonola camorra (nel napoleta-no), la 'ndrangheta (inCalabria) e Cosa nostra (inSici l ia) ma ricordiamoanche la Sacra CoronaUnita (in Puglia).

Per combattere questeorganizzazioni criminali ,molti uomini hanno sacrif i -cato la propria vita. Tra questi, i più importantisono: i l deputato Pio LaTorre, i l generale CarloAlberto Dalla Chiesa, i lgiovane prete don PeppinoDiana e i più conosciuti eammirati di tutti, i magi-strati Giovanni Falcone ePaolo Borsell ino. GiovanniFalcone e Paolo Borsell inoerano coetanei: i l primo ènato a Palermo nel 1939, i lsecondo nel 1940. Durantel'università PaoloBorsell ino si iscrive alFUAN, un'organizzazione

politica di estrema destra. Nel 1963 entra inMagistratura: lavora indiversi tribunali e nel 1975è trasferito al tribunale diPalermo, dove entraall 'Ufficio istruzione pro-cessi penali sotto la guidadi Rocco Chinnici. Lavoracon i l capitano deiCarabinieri EmanueleBasile al la sua prima inda-gine sulla mafia e nel 1980fa arrestare un primogruppo di sei mafiosi.Nello stesso anno i l capita-no Basile viene assassina-to. Per la famiglia Borsell inola vita cambia e da quelmomento in poi tuttivivranno blindati e conti-nuamente protetti da unascorta. Continua a lavora-re senza tregua nel poolanti-mafia guidato daRocco Chinnici, a strettocontatto anche con i l suoamico Giovanni Falconeche nel 1979 era entratoanche lui al l 'Ufficio istru-zione processi penali . Nel1983 anche Rocco Chinniciviene assassinato daimafiosi. Sembra la f ine diun'esperienza che stavadando qualche risultato.A Palermo, al posto diChinnici, arriva AntoninoCaponnetto che è assolu-tamente deciso a portareavanti i l lavoro del suopredecessore. Con Falconee Borsell ino e altri bravimagistrati comincia al loral'avventura del pool anti-mafia, cioè un gruppo di

magistrati deciso ad apri-re nuove indagini, uti l iz-zando criteri e strumentimoderni, a cominciaredalle testimonianze deimafiosi pentiti . Finalmente Falcone eBorsell ino riescono a met-tere in piedi i l famosomaxi-processo, in cui sulbanco degli imputati sie-dono ben 475 mafiosi chenel 1987 saranno condan-nati. Purtroppo, a causadi alcuni problemi, inbreve tempo scioglie i lfamoso pool antimafia mai due magistrati nonabbandonarono la lotta.Lavorano giorno e notteper distruggere la mafiama pagarono con la vita i lloro coraggio e impegno. I l 23 maggio 1992 la mac-china di Falcone vienefatta esplodere sull 'auto-strada che collegaPalermo e Trapani: 500chil i di tritolo che tolgonola vita a Falcone, a suamoglie Francesca Morvil loe a tre agenti di scorta.Quando Falcone salta inaria, Paolo Borsell inocapisce che non gliresterà troppo tempo.Il 19 luglio dello stessoanno un'autobombaesplode sotto casa di suamadre mentre stavaandando a trovarla. I l magistrato muore contutti gl i uomini della scor-ta e così f inisce l ’avventu-ra di due grandi eroi.Tiso - IIIA SecondariaIgrado - Fontanarosa

Nato a Palermo i l 20 mag-gio 1939, Giovanni Falconeconsegue la laurea inGiurisprudenzanell’Università di Palermonel 1961, discutendo conlode una tesi sull ’“Istruzione probatoria indiritto amministrativo”.Prima di entrare nellamagistratura, compie unabreve esperienza pressol’Accademia navale diLivorno. Dopo i l concorsoin magistratura, nel 1964,diventa pretore a Lentiniper trasferirsi subito comesostituto procuratore aTrapani, dove rimane percirca dodici anni. In questasede egli matura l ’ incl ina-zione verso i l settorepenale: come egli stessodirà poi.I l consigliere istruttoreRocco Chinnici gl i affidanel maggio ’80 le indagini

L’identikit dei due giudici22 anni, Borsell ino si lau-rea con 110 e lode e nel1975 entra al l ’Ufficio istru-zione processi penali diPalermo sotto la guida diRocco Chinnici.Con i l Capitano Basilelavora alla prima indaginesulla mafia e da questomomento comincia i l suoimpegno senza sosta persconfiggere l ’organizza-zione mafiosa.Nel 1980 arriva l ’arrestodei primi sei mafiosi. Nellostesso anno i l capitanoBasile viene ucciso in unagguato. Per la famigliaBorsell ino arriva la primascorta con le difficoltà chene conseguono. Da questomomento i l cl ima in casaBorsell ino cambia e i l giu-dice stesso deve relazio-narsi con “quei ragazzi”che gli sono sempre a f ian-co e che cambieranno persempre le abitudini sue edella sua famiglia.La scorta costringe i l giu-dice e la sua famiglia aconvivere con un nuovosentimento: la paura. E’così che Borsell ino neparla e l ’affronta: “Lapaura è normale che ci sia,in ogni uomo, l ’ importanteè che sia accompagnatadal coraggio. Non bisognalasciarsi sopraffare dallapaura, sennò diventa unostacolo che ti impediscedi andare avanti.”Borsell ino entra a farparte del Pool antimafia diPalermo, che comprendequattro magistrati.Falcone e Borsell ino lavo-rano l’uno a fianco all ’al-tro, sotto la guida diRocco Chinnici. I magistra-ti del pool vogliono scuo-

tere le coscienze dei gio-vani e sentire intorno a séla stima della gente. CosìBorsell ino comincia a par-tecipare ai dibattit i nellescuole, al le feste giovanil idi piazza, al le tavolerotonde per sconfiggereuna volta per sempre lacultura mafiosa.Borsell ino è convinto cheper sconfiggere la mafia ipentiti abbiano un ruolofondamentale. I giudicidovranno controllare leloro dichiarazioni e ricer-care i r iscontri in modoche ogni fatto possa esse-re provato. Nel maggio1992 Falcone raggiunge inumeri necessari per l ’ele-zione a superprocuratore,ma i l giorno dopo egliviene ucciso insieme allamoglie, a Capaci. Falconemuore tra le braccia diBorsell ino: i l quel momen-

to tutti i momenti trascor-si insieme gli tornano allamente. Egli vuole collabo-rare alle indagini sull ’at-tentato di Capaci di com-petenza della procura diCaltanissetta. Continua alottare per poter avere ladelega per ascoltare i lpentito Mutolo. I l 19 luglio1992 alle 7,00 i l procurato-re Giammanco gli comuni-ca telefonicamente chefinalmente avrà quelladelega. Lo stesso giornoBorsell ino va nella casadel mare, a Vil lagrazia,con la scorta. Dopo pran-zo torna a Palermo peraccompagnare la mammadal medico e con l ’esplo-sione dell ’autobombasotto la casa, in viaD’Amelio, muore con tuttala scorta. E’ i l 19 luglio del1992.

contro Rosario Spatola, unprocesso che investivaanche la criminalità statu-nitense. Con questa primaesperienza egli avvertecome nel perseguire i reatie le attività di ordinemafioso occorra avviareindagini patrimoniali ebancarie (anche oltreoceano), e come, soprat-tutto, occorresse la rico-struzione di un quadrocomplessivo, una visioneorganica delle connessio-ni, la cui assenza, in passa-to, aveva provocato la“raffica delle assoluzioni”nei processi. I l 29 luglio1983 i l consigliere Chinniciviene ucciso con la suascorta, lo sostituisceAntonino Caponnetto, i lquale riprende l’ intento diassicurare agli inquirentile condizioni più favorevo-l i nelle indagini sui delitti

di mafia. Si costituisceallora i l cosiddetto “poolantimafia”, sul modellodelle èquipes attive neldecennio precedente difronte al fenomeno delterrorismo polit ico. Delgruppo fa parte, oltre lostesso Falcone, anchePaolo Borsell ino.I l 20 giugno ’89 si verif icail fal l ito e oscuro attenta-to dell ’Addaura pressoMondello (Palermo), aproposito del qualeFalcone ha affermato: “Citroviamo di fronte a mentiraffinatissime che tentanodi orientare certe azionidella mafia. Esistono forsepunti di collegamento tra ivertici di Cosa nostra ecentri occulti di potereche hanno altri interessi.Ho l’ impressione che siaquesto lo scenario piùattendibile se si voglionocapire davvero le ragioniche hanno spinto qualcunoad assassinarmi”. Falconeviene assassinato a Capacii l 23 maggio 1992, insiemealla moglie FrancescaMorvil lo, magistrato, eagli agenti della scortaRocco Di Ci l lo, VitoSchifani e AntonioMontinaro.Borsell inoBorsell ino nasce a Palermoil 19/1/1940. La famigliavive in un quartiere bor-ghese di Palermo: laMagione. Borsell ino èmolto attaccato a questoquartiere dove ha trascor-so la giovinezza. Dopoavere frequentato i l Liceoclassico “Meli”, si iscrivealla facoltà di giurispru-denza di Palermo. I l 27 giu-gno 1962, al l ’età di appena

4Scuol@ 3.0News

Eletti cinque sindaci junior Insediati i consigli comunali dei ragazzi a Fontanarosa, Paternopoli, Luogosano, Sant’Angelo All’Esca e Taurasi

Giulia Ferrante, Lorenzo

Addimanda, Francesco

Venezia, Antonia Cuoco,

Iovanna Michela. Sono que-

sti i nomi degli alunni

eletti baby sindaco nei

comuni di Luogosano,

Taurasi, Sant’Angelo

all’Esca, Paternopoli e

Luogosano. Grande l’entu-

siamo intorno a questo pro-

getto nato per sensibiliz-

zare gli alunni ad assumere

comportamenti responsabili

di partecipazione attiva e

comunitaria. Stiamo par-

lando di un particolare e

originalissimo processo di

insegnamento-apprendimento,

reso possibile dalla colla-

borazione tra le

Amministrazioni comunali

facenti parte del compren-

sorio del nostro Istituto e

il corpo docente. Tra le

finalità: far familiarizza-

re i ragazzi con la vita

pubblica e politica e favo-

rire una forma di EDUCAZIO-

NE\AZIONE alla cittadinan-

za, nella convinzione che

sia fondamentale agire con

i ragazzi, soprattutto nella

scuola, attraverso una cul-

tura del FARE. Peraltro, è

necessario sottolineare come

questo progetto/processo

riesca a contenere il disa-

gio e prevenire la devianza

attraverso la partecipazione

diretta dei giovani alle

istituzioni e l’assunzione,

anche se limitata, di

responsabilità.

Pensiamo infatti che il ten-

tativo di avvicinare i gio-

vani alle istituzioni attra-

verso forme di partecipazio-

ne diretta, con l’assunzione

di specifiche anche se

limitate responsabilità,

possa costituire di per sé

un elemento di prevenzione

della devianza.

Ciò soprattutto se in questo

modo i ragazzi sono condotti

ad affrontare temi che hanno

immediati riscontri in ordi-

ne al rispetto della lega-

lità, intesa come necessità

collettiva, utile anche ai

singoli e non come imposi-

zione sociale connessa a

sanzioni.

Alcuni momenti dei vari insediamenti tenutisi nei 5 plessi

L’iniziativa è tesa a sensibilizzare gli alunni ad assumere comportamenti responsabili di partecipazione attiva e comunitaria

FOUR FABULOUS DAYBetween the eleventh andfourteenth May, the thirdclasses of Fontanarosa,Paternopoli, Luogosanoand Taurasi left for aschool trip in Tuscany, wevisited the most famousmonuments and museumsof this region: The stu-dents of Paternopoli metat the bus stop in theearly morning of eleventhMay, at about quarterpast f ive and we left athalf past f ive, the otherstudents got on the coachmet in Luogosano.Naturally, we were allsleepy for getting up soearly but we were alsovery excited about ournew adventure together.The journey on the coachtook about six hours, andwe had only two coachstops: one for eating andone for going to the bath-room.The first visit was thetown of Siena. A beautifuland ancient city with itswonderful and elegantRomanic and Gothic style“Duomo”. Nearby we hadlunch, too.Then we went to the seewhere the “Palio ofSiena” takes place, a bigand old square wherethere are a lot of restau-rants and shops. There wedid some shopping andtook many photos and inthe late afternoon wesaid “Bye-Bye” to thisfantastic and went to thelittle town of SanGimignano, which is an

5 Scuol@ 3.0News

The th i rd c lasses o f Fontanarosa, Pa ternopo l i , Luogosano and Tauras i le f t fo r a schoo l t r ip in Tuscany

old town is surrounded byan enormous boundarywall.It was an enchantingplace! We had an ice-cream in the principalsquare and after this weleft for the hotel in thetown of Montecatini.The hotel was a bit oldand dusty,some of thebedrooms were too smallfor the people who had tosleep in them. Only a fewrooms had a bathroomwith a bidet.However the food wasgood enough, we alsotried the typical local

bread without salt. Afterall the students went tobed very late. On the second day of thetrip, after breakfast, wewent to Florence.In Florence we saw somemonuments, and around10 a.m. we went to thegallery of the “Uffizi”,where we waited twohours to enter. In the gal-lery we saw some worksof famous artists such asBotticell i and Raffaello.The “Uffizi” is a promi-nent art museum locatedin the historic centre ofFlorence. It is one of the

most important Ital ianmuseums, and probablythe most visited.At lunchtime, we ate in a restau-rant nearby. After lunchwe toured the city visit ingshops and other importantplaces. At half past six wewent to our hotel inMontecatini. In the eve-ning, in the hotel, we wentout and we visited the cityof Montecatini. It was fullof shops. Back at the hotelwe enjoyed ourselves.Thenext day we got up veryearly at about 6 a.m. andafter a breakfast we leftfor the city of Pisa. The

first area we visited wasthe Duomo and the cha-racteristic famous tower,the symbol of the city. It is a monument 57m highconsisting of eight floorsand it is so beautiful thatat least once in al ife youshould visit. After havinglunch in a restaurant nearthe tower, we left for thecity of Lucca. Here we visi -ted Giacomo Puccini’sfamily house. It has twelverooms and once thefamous composer used tolive there. After this won-derful visit we were readyto return to the hotel and

we were all very happywith the school trip spentamong the beauties ofTuscany.On the morningof the fourth day, the lastday, we visited the city ofOrvieto (Umbria) and itsfamous water-well, called“San Patrizio”. It was interesting, butdeep and with a lot ofstairs. Today, the moderntourists throw into the pitcoins as a good luckgesture and hoping toreturn to Orvieto. Then,we visited the Duomo,too. The cathedral of“Santa Maria Assunta” isthe principal rel igiousplace of Orvieto.Its construction datesback to 1290 but it wascompleted in 1591; itsstyle is Gothic.After admiring these won-ders of Orvieto, we hadlunch and we left for thejourney back. We stoppedas usual at the “Autogril l”two times. We were backhome at 9 P.M. Our schooltrip was great.We had a lot of fun andwe visited many bigimportant and historicaplaces. When we got backto Paternopoli we wantedto go eat a pizza alltogether, to talk aboutour school trip, but al l thepizzerias were closed andso we went home.

Alessandro, Brigida,Dafne, Martina, Maria

Third classe ofPaternopoli

Three years have passed at our High School. The first day was really exciting, welooked around noticing that the place was different from the primary school, but,above all, we found new teachers and new subjects. Another “new thing” wasthat we could study a musical instrument (piano, flute, accordian or cello) thatinvolved the majority of our class. Other big news? Well, we partecipated to manyprojects regarding important issues and topics. Extraordinary experiences werethe school trips, too. Apart these beautiful things, we did find many obstacles anddifficulties such as the first interrogations and the written tests. However, at theend of the year we played in the school orchestra and that's how our first yearflew away quickly, and now we're flying away to have a better future. During oursecond year we obviously experienced both good and bad moments. It was a bet-ter year than the first because we enjoyed various school trips (the most beautifulin Rome) and we played in the school concerts where we could show our newmusical talents. This year is our last year and it will be very sad to leave our schoolmates; we have been together since the first year of the infant school. In June, wewill do our final state exams which are the first most important exams of our lives.During this school year we spent many exciting moments together and we studieda lot, too. Our teachers were helpful and they gave us all the necessary informa-tion to do well. So a big kiss and hug to our old school and let’s hope that the nextschool will be important and exciting. Bye to everyone.

Third classe of Paternopoli

OUR SCHOOL

On 23 January 2018,Andrea Forgione, a localwriter of Paternopoli,presented his new book,“Il viaggio immortale”.His book was also pre-sented to the students atour school because itnarrates the life and thepersonal stories thathave been handed downby the author. Most ofthem include pieces, hap-penings and persons ofour local history whichwe have only heard offrom our parents andgrandparents. Before theactual presentation, weinterviewed the authorto discover curosities andfacts on how he chosethe different storieswhich are part of thebook.

WHEN DID YOU COME TOTHE IDEA OF WRITINGTHIS BOOK?I decided to write thisbook to let the people ofPaternopoli know howour town was amazingand interesting, and howthe young people grew inthe middle of such beauti-ful nature, and, above all,because I’d like my chil-dren to live in this envi-ronment. When I noticedthat all this was slowlydisappearing I decidedthat I had to writesomething about myexperiences, sensationsand even let my childrenknow about their father. Personally, I didn’t wantany form of hypocrisy

about me

WHAT IS HAPPINESS FORYOU?The word happiness isvery difficult to define.Being happy is mostlyseeing others happy.Wedon’t have to be happyonly for ourselves becauseout and about there is aform of “war”.

WOULD YOU DEFINEYOURSELVES A HAPPYPERSON?I really have achieved inlife what I wanted to, soessentially “yes”, I can callmyself happy

WHAT IS LOVE FOR YOU?There are different typesof love, a love for a girl,for your own family, alove of goodness. Love is the desire to likeand to be l iked in theother person’s eyes. Love is mainly a gift, todesire the happiness ofthe person whom we lovemore than our life.

DID YOU ALWAYS LIKEWRITING?I have the passion for wri-ting since I was a child. Atthe beginning I wrotepoems, but I did it formyself. Then as I grew up,I realized that I didn’thave to be afraid ofshowing others what Iam. When I was youngeverything was different,then you grow up and youhave more experienceand you can find the

words to express yoursel-ves.

WHAT DIFFICULTY DIDYOU FIND?Many of these stories thatI have written involveother people, so I had topay attention not to harmothers and get theirapproval. For other stories, thou-ghts and reflections, Ididn’t have time thenecessary time. Anyway,they are part of us and Iconsider that they are toodeep to show others.

HOW DID YOU CHOSETHE TITLE OF THE BOOK?I chose this title becausewe are mortal beings; theeternal search for man isimmortality. When we become older,we begin thinking moreabout death and alsoabout what we mustleave, and about a formor a way so one can beremembered. As young people we feelimmortal, but unfortuna-tely this feeling fadesaway, and with it manyother things.

THANK YOU MR FORGIO-NE FOR HAVING BEINGOUR GUEST TODAY ATSCHOOLI’d like to thank everyoneat school. The students,the teachers and theHeadmistress.

Third classe ofPaternopoli

INTERVIEW OF A LOCAL WRITER

ANDREA FORGIONE

ALLO ZOO - SAFARI DI FASANO UN LABORATORIO DIDATTICO

Si tratta di un vero e proprio“laboratorio didattico all’aper-to”: lo zoo, infatti, oltre amostrare a noi visitatorinumerosissimi e straordinarianimali, ci ha offerto l’oppor-tunità di svolgere moltepliciattività. Il primo ed affascinan-te percorso che abbiamoaffrontato è stato quello del“safari”, un circuito di circadue chilometri alla scopertadei segreti e delle curiositàdelle specie faunistiche. Inquesto itinerario siamo statiaccompagnati dalla guida zoo-logica che, salita sul nostropullman, ci ha descritto lecaratteristiche degli esemplariche scorgevamo lungo il cam-mino, le loro abitudini, infor-mandoci di volta in volta sullepeculiarità del parco. Al termine del giro, che èdurato circa un’ora, il nostrogruppo ha proseguito la visitaa piedi. Prima di congedarsi, laguida ci ha fornito indicazionisull’ubicazione delle aree di

6Scuol@ 3.0News

bruni, orsi polari e, ben siste-mati sugli isolotti, gli agilissimigibboni dalle mani bianche. Sala Tropicale-Acquario/Rettilario.Nella grandissima sala (che è

costituita da una tensostruttu-ra di 700 mq.) sono esposti, inteche climatizzate di variedimensioni, pitoni, boa, crota-li, vipere, tartarughe (di acquadolce e terricole), incluse lespecie giganti, sauri, iguane,varani, scinchi, gechi, cama-leonti, alligatori, pesci tropica-li ed invertebrati vari, ragnigiganti, scorpioni, farfalle,ecc. SeaLionAquarium - Gli espertispiegano ai visitatori biologiaed etologia di leoni marini,otarie e pinguini presenti inquesta sezione del parco fau-nistico. La Sala Madagascar - Éun laboratorio per esperienzescientifiche, sensoriali, tattilied interattive, con reperti bio-logici quali resti ossei, mute direttili, palchi di cervidi e mate-

ristoro, dell’infermeria e sugliorari degli spettacoli.Abbiamo osservato che ilparco faunistico si estende finsopra la collina, ricoperta dauna folta area boschiva; ci èstato spiegato che essa puòessere attraversata con l’ausi-lio di guide botaniche chedescrivono la vegetazionepresente. Il percorso pedonale cheabbiamo intrapreso ci ha con-sentito di osservare e di foto-grafare da una distanza moltoravvicinata straordinari prima-ti quali gorilla, scimpanzé, gib-boni, babbuini e lemuri, oltrea licaoni, ed uccelli di grossataglia. Metrozoo-Lago deiGrandi Mammiferi. Con un caratteristico treninosu rotaie, abbiamo raggiuntoil lago dei grandi mammiferi,angolo molto suggestivo delparco con isolotti e cascate,dove sono ospitati uccelliacquatici, foche, rinocerontibianchi, ippopotami, orsi

La V Primaria di Taurasi racconta il suo viaggio

riale in vitro. Nella sala si possono tra l’altroammirare, a strettissimo con-tatto ma protetti da una gran-de vetrata, rari esemplariviventi di lemuri e di altrafauna malgascia, immersi inun ambiente estremamentenaturale e suggestivo. Il Polo Didattico si completacon la Fattoria Didattica e conil Centro di Recupero delleTestuggini Europee, realizzatoin collaborazione con i ServiziCites regionali e con il CorpoForestale dello Stato. Guizzi di Marionette - ll’inter-no del parco faunistico c’èun’area ricreativa in cuiFrancesco e Lucia, che costrui-scono marionette per i proprispettacoli, fanno conoscerealle nuove generazioni un’arteantica che purtroppo rischia diessere dimenticata… abbia-mo così assistito allo spetta-colo di “Pinocchio”.

Gli alunni della classe V dellaScuola Primaria di Taurasi

DA TAURASI A

FASANOPartenza da Taurasi alle ore6:45TAURASI è un comune dellaprovincia di Avellino inCampania. Importante cen-tro enologico della MediaValle del Calore, è posto sudi uno sperone del versan-te destro del fiume chedomina da notevole altezzail fondovalle. Il paese, chefa parte dell'AssociazioneBorghi Autentici d'Italia,conserva l’imponentecastello Marchionale diaspetto rinascimentale madi fondamenta romane, leantiche porte ad arcoMaggiore e Sant’Angelo,numerosi palazzi privati delXVII e del XVIII secolo, bentenuti e dai caratteristiciportali in pietra, e numero-se chiese: la Cappella delCrocifisso e la Cappella diSan Pietro al Castello instile barocco, la Chiesa delRosario con impianto cin-quecentesco e un bel chio-stro, la collegiata di SanMarciano Vescovo, patronodel paese, edificata su un

preesistente tempio roma-no. Davvero bello e rigo-glioso è il verde habitatnaturale costituito dall'areafluviale.Arrivo allo zoo safari alleore 11:30FASANO è un comune dellaprovincia di Brindisi inPuglia. Ospita il più grandeparco faunistico d’Italia,inaugurato il 25 luglio 1973ed oggi considerato unodei più estesi d'Italia ed'Europa, il quale accogliecirca 3000 esemplari di 200specie diverse, in una zonacon macchia mediterraneaestesa per circa 140 ettari.Particolarmente interessan-ti i gruppi di giraffe, zebre,leoni e orsi tibetani, nonchégli unici orsi polari in Italiache, tra l'altro, si riproduco-no regolarmente. Ospita unparco divertimenti chevanta oltre 25 attrazioni,tra spettacoli e giostremeccaniche di vario gene-re.

Gli alunni della classe V primaria di Taurasi

7Scuol@ 3.0News

MONTEVERGINE UNA GITA DA RICORDARE

Il 24 aprile 2018 ci siamorecati a Montevergine. Giunti con il pullman aMercogliano, ci siamo servitidella funicolare per salire alSantuario. Nel pomeriggio,dopo il pranzo al ristorante,la visita didattica promossadal nostro IstitutoComprensivo è proseguita alParco Avventura diOspedaletto d’Alpinolo. La funicolare - A bordo delpullman siamo arrivati nelverdeggiante paesino diMercogliano, situato ai piedidella montagna, e lì, animatida grande entusiasmo,siamo saliti sulle vetturedella funicolare. L’impianto,inaugurato nel 1956, fu chiu-so dopo alcuni anni per dete-rioramento della struttura eriaperto solo molto tempodopo. Il percorso complessi-vo è di circa 1,5 Km ed iltempo di percorrenzaMercogliano/Montevergine èdi soli 7 minuti. Il Santuariodi Montevergine - Le nostreinsegnanti ci hanno spiegatoche l’origine del Santuariorisale al 1126 quando avven-ne in loco la consacrazionedella prima chiesa. Già prima

di questa data Guglielmo daVercelli era salito sulle cimedel monte Partenio cercandoun luogo solitario per racco-gliersi in preghiera. In pocotempo uomini e donne,discepoli e sacerdoti lo ave-vano seguito, desiderosi diservire Dio sotto la suaguida. Insieme cominciarono

Gli alunni della seconda primaria di Taurasi raccontano la visita al Santuario e il percorso avventura

Partenza da Taurasi (AV) alle ore 8.30Arrivo a Mercogliano (AV) alle ore 10.00Visita all’abbazia di Montevergine, situata sul mas-siccio oggi denominato “Partenio” a 1270 m d’alti-tudine che domina la città di Avellino e l’ampia val-lata del Sabato.La Madonna di Montevergine è l'appellativo concui si venera il quadro raffigurante la vergineMaria seduta su un trono con un braccio il bambi-no Gesù. Oltre al nome consueto è anche conosciuta comeMadonna Nera o ancora, maggiormente, comeMamma Schiavona. Contrariamente a quanto può pensarsi, il cultodella Madonna di Montevergine non è legato adalcuna apparizione, ma solamente dalla volontà diun monaco eremita, Guglielmo da Vercelli, di dedi-care la propria vita alla preghiera tramite il culto diMaria, formando in poco tempo un vero e proprioordine monastico.Percorso al Parco Avventura, luogo attrezzato conpercorsi acrobatici, realizzati mediante passaggiaerei tra gli alberi, posti a varie altezze grazie apiattaforme in legno sospese ed elementi di per-corso come, ponti tibetani, teleferiche, corde, retie passerelle, che permettono il passaggio da unalbero all’altro. Prima di iniziare i percorsi acrobatici è necessarioindossare l’apposito equipaggiamento (caschi,longe, imbragature, moschettoni e carrucole ) eseguire attentamente il briefing nelle appositearee di pratica: una breve lezione teorico-praticacondotta da personale specializzato.

La visita step by step

a costruire umili capanne dimalta e fanghiglia e unaprima piccola chiesa. Fu cosìche San Guglielmo e i suoiseguaci manifestarono tuttala loro devozione allaMadonna, dando vita a quel-lo che è divenuto uno deiluoghi mariani più importantidell’Italia meridionale, visita-

to nei secoli da milioni di pel-legrini che, ieri come oggi,salgono al monte, invocandol’intercessione della SantaVergine per ottenere la mise-ricordia di Dio. Abbiamo visitato sia laBasilica cattedrale, ampia emaestosa, che la Basilica anti-ca in cui, già da qualche anno,

è stato ricollocato il preziosis-simo quadro della “Madonnanera” o “Mamma schiavona”.Esso è di una bellezza straor-dinaria! Si narra che sia statodipinto da San Luca aGerusalemme… la Madonna,attorniata da angeli, è sedutain trono mentre tiene in brac-cio Gesù Bambino.

Entrambi hanno il capo“aureolato” anche se solo ilBambino ha ancora sullatesta la corona d’oro perchéquella della Beata Vergine futrafugata. Parco Avventura - In questoluogo, che si trova a pochichilometri da Montevergine,abbiamo trascorso un pome-riggio all’aria aperta, metten-do alla prova noi stessi! NelParco Avventura si può pro-cedere a vari metri di altezzada terra, passando da unalbero all’altro per mezzo dicavi, funi e liane. Questi per-corsi naturalistico-avventu-rosi insegnano ad avere fidu-cia nelle proprie capacità,superando le paure e raffor-zando il coraggio. Abbiamogiocato “sospesi tra gli albe-ri” in tutta sicurezza grazieall’imbragatura, al casco edai guanti che ci sono statiforniti ed, ovviamente, conl’assistenza degli operatoridel parco, pronti in ognimomento ad aiutarci e adintervenire in caso di diffi-coltà.

Gli alunni della classe IIScuola Primaria di Taurasi

“...Questi percorsi naturalistico-avven-

turosi insegnano ad avere fiducia nelle

proprie capacità”

“...Guglielmo da Vercelli era salito sulle

cime del monte Partenio cercando un

luogo per raccogliersi in preghiera”

“...la Madonna, attorniata da angeli, è

seduta in trono mentre tiene in braccio

Gesù Bambino”

Vi salutiamo così...

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Classe III Secondaria di Paternopoli

A conclusione di questi treanni scolastici, gli alunni dellaclasse terza di Paternopolihanno deciso di lasciare unpensiero per il GiornalinoScolastico e di consigliarvi unlibro… ;-)Vorrei che quest’anno scola-stico non finisse mai, perchéè difficile abbandonare i pro-pri compagni dopo otto annidi scuola vissuti insieme. Viconsiglio La saga di HarryPotter, perché sono dei libriche si basano sul valore del-l’amicizia. Ilda Il libro che voglio consigliareè “Essere senza destino”.Questi tre anni sono statiimpegnativi, ma insieme aimiei compagni e ai miei pro-fessori mi sono divertitamolto. Li ricorderò con piace-re. Maria Ringrazio tutti i professoriper averci accompagnato inquesti tre anni con pazienza eprofessionalità. Ringrazio esaluto i miei compagni discuola, con i quali ho affron-tato tutte le gioie e le diffi-coltà che ogni studente puòincontrare. Siamo ormaidiventati una nuova famigliae sarà difficile separarci l’an-no prossimo, ma ormai siamodivenuti compagni di vita elegami così forti non possonocerto sciogliersi a causa dellalontananza per le nuovescuole. Buona conclusione dianno a tutti! Consiglio “Il giar-dino segreto” di FrancesHodgson Burnett. DafneIn questi tre anni ho provatoforti emozioni. Per me risultamolto difficile scriverlo inqueste poche righe, ma cer-cherò di contenermi. In que-sta scuola sono successe tan-tissime cose belle e brutte manonostante ciò c’è stata la

maggior parte delle volte feli-cità. Si è formata una verafamiglia e per questo motivonon ci lasceremo mai con unaddio. Vi voglio bene. Libroconsigliato “Ragazzi di vita diPierpaolo Pasolini. FrancescaIl libro che consiglio è“Tredici”. Questi tre annisono stati bellissimi! Abbiamoimparato a collaborare tra dinoi, a creare lavori per levarie manifestazioni e abbia-mo capito l’importanza dellalettura. Devo ringraziare tuttii professori che in questi annimi hanno sopportato e hannorisposto alle mie domandepiù insensate! BrigidaIn questi tre anni ho scopertoil mondo nuovo della lettura,un mondo che consiglio viva-mente anche perché attraver-so la lettura si imparanonuove cose e si migliora lanostra scrittura. Il libro checonsiglio è “La notte in cui laguerra si fermò”. GabrieleIn questi tre anni, ma soprat-tutto in questo ultimo anno,ho scoperto nuovi lati enuove sfumature di me.Grazie ai professori ho sco-perto nuove passioni e nuovihobby. Un ringraziamentospeciale va ai miei compagniche mi hanno sostenuto econsigliato in questi ottoanni. Libro consigliato“Novecento” di AlessandroBaricco. AndreaQuesti tre anni rimarrannosempre nel mio cuore, misono divertita tantissimo e mimancheranno tutti i professo-ri e tutti i miei amici. Il libroche consiglio è“Sopravvissuta adAuschwitz”. MariagiovannaQuesti tre anni di scuolamedia sono stati molto belli eho vissuto con i miei compa-

gni esperienze molto intense,sono molto contento di avervissuto in questo modo questianni. Il libro che vorrei consi-gliare è “Sherlock Holmes”.GiacomoDurante questi tre anni con lamia classe mi sono divertitatantissimo, soprattutto duran-te la gita di più giorni in terzamedia. Secondo me il momen-to più bello della gita è statoquando siamo andati in disco-teca! È stato bellissimo! Unaltro momento molto bello èstato salire sulla Torre di Pisa!Mi dispiacerà molto lasciare

questa scuola, soprattutto lamia classe, perché abbiamovissuto otto anni insieme,quindi sarà difficile lasciarsi!Un libro che consiglio di leg-gere è “Pollyanna”. AngelaIn questi tre anni ho provatotante emozioni, insieme aimiei compagni e ai professoriho vissuto tanti momenti bellie importanti, che custodiròper sempre nel mio cuore…Parlare e raccontare questianni è molto difficile, sonosuccesse così tante cose…per la maggior parte dellevolte ci siamo divertiti, però ci

Chiunque operi nel campodell’educazione desidera chei bambini crescano non soloistruiti e competenti maanche nel modo più educatopossibile e che diventino, undomani, adulti premurosi,gentili, rispettosi e responsa-bili, per costruire dalle basiuna società più umana, genti-le e solidale. Come aiutarli asviluppare questi atteggia-menti? Insegnando loro a dire“Grazie”, non come prassi dibuona educazione ma comeespressione di gratitudine perun dono ricevuto. La finedell’anno scolastico ha offer-to l’occasione, ai bambinidella classe V di Luogosano,di riflettere sul significato diquesta parola che, comericorda il Papa, s'insegna aibambini già da piccolissimi,ma poi si dimentica crescen-do. Oggi si fa sempre più fati-ca ad essere riconoscenti,come se tutto ci fosse dovu-to. Imparare a dire grazie nonè difficile! E’ bastata una can-zone, musicalmente vivace ecoinvolgente, che sintetizzacontenuti importanti con unlinguaggio molto semplice,per suscitare nei bambini unforte sentimento di gratitudi-ne verso chi, in questi cinqueanni, si è dedicato totalmentea loro con affetto e premura.Dire “grazie” alla propriamaestra , significa saper rico-noscere il valore del donoricevuto. E questo, sicura-mente, può commuovere lemaestre ma, più di tutto,serve a loro, a superare il pro-prio egocentrismo, a ricono-scere che le cose buone della

nostra vita provengono nonsolo dal nostro impegno maanche dalle persone cheabbiamo intorno e dalle rela-zioni che riusciamo a stabilire. I love my teacher“Care Maestre, vi siamo gratiper quanto avete fatto per noie per questo vogliamo dedi-carvi questa Canzone. Ci aveteguidato in questi lunghi anni eci avete dato sicurezza”“Quando ero scoraggiato, tri-ste, bloccato....tu eri lì; quan-do non sapevo che cosa fare,tu, Maestra, mi eri accanto.”“Svegliandomi al mattino, giàsapevo che avrei trascorso ascuola una bella giornata: nonè passato un giorno senza chetu ci abbia sorriso ( pur dopoun sano rimprovero! )”.“Straordinario è stato l’entu-siasmo che hai messo nellecose che ci hai insegnato: ognigiorno, è stato per noi un gior-no diverso, perchè abbiamoimparato sempre cosenuove.” “Questo ci hai inse-gnato, maestra: che ognunodi noi è diverso e speciale, chedobbiamo seguire le nostreinclinazioni, lavorare sodo....E arriveremo lontano...”.“Ancora grazie, Maestre, pertutto quello che avete fattoper noi!” Vi vogliamo bene. “Iwant to dedicate this song toyou Because you care forme!” Grazie a voi Ilenia,Antonio Q., Asia, Rossana,Antonio (07) e Antonio (08),Chiara, Michele, Federica,Antonio P. e Salvatore cheogni giorno date significato alnostro lavoro.

Teacher Enza

THANK YOU TEACHERIl saluto degli alunni della scuola primaria di Luogosano

sono stati anche momenti tri-sti e di riflessione. Consiglio“Se questo è un uomo”.Martina - Questi tre anni sonostati fantastici. È vero, ci sonostati dei “problemi”, momen-ti felici e momenti tristi,momenti che non dimenti-cherò mai. Mi mancheranno imiei compagni, anche se nonsempre siamo stati uniti.Consiglio di leggere “Fallen”.Alessandra - Questi tre annitrascorsi con i miei compagnidi classe sono stati moltobelli, sia nelle giornate bellesia in quelle brutte. Sonostato molto felice di parteci-pare a questa avventura conquesta classe e sono triste dilasciarla, perché con loro misono divertito molto. Libroconsigliato “Hunger Games”.Alessandro - Il libro che consi-glio è “L’impegno e la guer-ra”. Sui tre anni passati hovissuto momenti fantasticiche mai dimenticherò. Moltimomenti sono quelli dellagita in Toscana, altri durantele mattinate scolastiche diquesti anni. Il momentomigliore della gita è statoquando Valentina con unamatita per gli occhi ha trucca-to noi maschi, quel momentoè stato fantastico! RaffaeleQuesti tre anni sono statiforse i più belli della mia vita.Perché con i miei compagniabbiamo sviluppato un rap-porto molto profondo ecredo che, nonostante tutto,sarà un grande dispiacere pernoi dividerci proprio in que-sto momento. Siamo statisempre definiti una classepoco unita, ma alle scuolemedie abbiamo imparato asopportarci e supportarcidiventando una vera famiglia.

Quindi voglio ringraziare tuttii miei compagni per questisplendidi anni vissuti insiemee spero che i nostri rapportinon si interrompano comemolto spesso succede, mache continueremo a divertirciinsieme. Con voi ho condivisomomenti di tristezza e di feli-cità e ho imparato a volervibene nonostante tutto, quin-di grazie, grazie per essercisempre stati e per aver resola mia adolescenza indimenti-cabile. Consiglio a tutti di leg-gere “Il diario di Anne Frank”,che ho deciso di portareanche per l’esame. Credo chein questo periodo dellanostra vita sia quasi d’obbligoleggere questo libro, perchénarra alla perfezione ciò chesuccede nell’adolescenza eproprio per questo tutti riu-sciamo ad identificarci con laprotagonista. Maria PinaLibro che consiglio“L’inventore di sogni”. Cisono tante cose che ricorderòdi questi tre anni. Le verifi-che, le interrogazioni, maricorderò soprattutto le gite,in particolare quella di quat-tro giorni, che è un’esperien-za che difficilmente scorderò.Matteo - Il libro che consiglioè “Volevo nascere vento”.Alessia - Dopo questi tre anniho capito tante cose, pensoche senza l’aiuto dei miei pro-fessori non sarei mai riuscitaa capire e riflettere sul per-corso che ho fatto in questascuola. Non mi dimenticheròmai di voi professori, non miscorderò mai di tutte le cosebelle e brutte che ho vissutoin questa scuola. Il libro che viconsiglio è “Io ci sono” diLucia Annibale. Mi manchere-te! Syria

Anche quest’anno scolastico 2017/2018 è arrivatoagli sgoccioli. Sono passati nove mesi eppure sem-bra ieri che ero tanto emozionata per l’inizio dellaquarta elementare, sembra che appena pochi minutifa chiedevo a mia madre di non portarmi a scuola.Adesso eccoci qua! anche quest’anno sta finendo. Questo è stato un anno speciale diverso da tutti glialtri, infatti ci sono state molte cose piacevoli checi hanno insegnato molto. C ’è stata nel mese d iottobre la vendemmia alla quale abbiamo partecipa-to tutti gli alunni della scuola primaria. In quest’oc-cas ione abbiamo imparato a r iconoscere i l durolavoro dell’uomo. Poi c’è stata la meravigliosa gitaad Amalfi e lì abbiamo imparato a riconoscere l’artee l’ intell igenza dell’uomo. Poi c’è stato l’ incontrocon L’ Autore Di Gregorio che ci ha i l luminato sulvero senso della vita. Pochi giorni fa le olimpiadi diFair Play che ci ha permesso di capire l’importanzadella collaborazione e dello stare insieme, per nonparlare di tutte le cose belle che abbiamo imparatoin tutte le altre discipline. Ma la cosa che mi ha affa-scinato di più è stato lo studio della storia, infattiho preso sempre bei voti. Anche la matematica mi èmolto piaciuto tanto che ho avuto le mie soddisfa-z ioni . Anche le maestre sono state braviss ime espero di ritrovarle a settembre quando inizierò laquinta elementare. Insomma questo è stato un annomeraviglioso e credo che non lo dimenticherò mai.

Classe IV Primaria - Luogosano

Il resoconto di un anno

a cura di Antonia Di Chiara

Celiachia, malattia o intolleranza?

9Scuol@ 3.0News

Il lavoro delle classi I e II secondaria di I grado di LuogosanoSalve a tutti, in questo

articolo vi parleremo dellaceliachia, ci soffermeremosoprattutto sui problemi cheriguardano coloro che nesono affetti. Il 4 aprile 2018sono venuti nella nostrascuola dei rappresentantidell’ Associazione ItalianaCeliachia –AIC. Ci hanno spie-gato che in Europa circal’80% dei casi di celiachia nonè stato ancora diagnosticato.Prima di tutto c’è da dire chela celiachia non è assoluta-mente una malattia, maun’intolleranza che colpiscel’intestino tenue interferen-do con tutto ciò che contie-ne il glutine e quindi tutti glialimenti contenenti frumen-to, avena, segale, farro,orzo, kamut, spelta e tritico-le. I principali sintomi sono:diarrea, dolori addominali,gonfiore, nausea, ma posso-no anche manifestarsi sinto-mi extraintestinali come: dif-ficoltà di concentrazione,perdita di peso, anemie,osteoporosi, infertilità, dolo-ri articolari, nei bambini, inol-tre, possono presentarsianche dei disturbi della cre-scita e dello sviluppo. Infine,ci è stato spiegato che seabbiamo un parente o unamico affetto da questaintolleranza è bene nonescluderli e trovare un risto-rante che accolga sia i celiaciche chi non ha questo tipo diintolleranza, se abbiamo dif-ficoltà nel trovarlo possiamoconsultare un’ App propriodell’AIC in modo da potermangiare tutti insieme. Quelpomeriggio, coinvolti dall’ar-gomento e interessati,abbiamo iniziato a creare untesto narrativo con una bam-bina celiaca come protagoni-sta, nelle settimane successi-ve abbiamo trascritto la sto-ria con un finale “aperto”,creato dei fumetti e un car-tellone e consultato la“Guida per l’AlimentazioneFuori Casa senza glutine”,sempre dell’AIC. Ora aspet-tiamo martedì per far vederei nostri lavori agli esperti checoncluderanno il progetto

con una bella festa finale!!! L’inizio di una nuova vitaMi presento sono Laura, ho22 anni e sono celiaca. Orasono in piena forma, ma nonè sempre stato così. All’ etàdi 11 anni ho cominciato asentirmi molto male: avevosintomi di stanchezza e pan-cia gonfia, all’ epoca nonsapevo di essere celiaca. Disettimana in settimana sonopeggiorata, fino al punto dinon riuscire più a svolgerenessun tipo di attività fisica. Imiei genitori, preoccupatidalla mia situazione, decise-ro di portarmi dal nostropediatra di fiducia, che nonriuscendo a trovare una solu-zione al mio malessere, ciconsigliò di consultare un

dietologo. Quest’ ultimo,avendomi visitato, incre-mentò la mia dieta arricchen-dola di carboidrati. Per lemie cattive condizioni, iniziaia non frequentare più i mieiamici, che mi emarginarono.Un giorno, sentendomiprofondamente spossata,svenni e venni ricoverataall’ospedale “San GiuseppeMoscati” di Avellino. Lìincontrai il mio salvatore ildottor Filippo Bonacoscia,che mi consigliò di fare glianticorpi per la celiachia e,ricevuti gli esiti positivi almorbo celiaco, procedemmocon la biopsia intestinale checonfermò la diagnosi. Fu unmomento terribile: non lodimenticherò mai! Da quel

momento, adottando unadieta senza glutine, le miecondizioni fisiche e moralimigliorarono. Da lì la mia vitacambiò: iniziai finalmente avivere la mia vita che, fino adallora, era in bianco e nero.Arrivò il 4 Aprile, il giorno delmio compleanno, e, avendoil desiderio di festeggiarlo,chiesi ai miei genitori di cer-care un locale che prevedevaun menù senza glutine. Così,datosi che dalla mia diagnosisi erano iscritti all’AIC (un’as-sociazione che aiuta, sostie-ne le persone celiache e ifamiliari, oltre a sosteneredelle vere e proprie battaglieper difenderne i diritti) ini-ziarono a consultare la“Guida per l’Alimentazione

fetto, non si presentò quasinessuno.Ora scegli il tuo finale:Finale 1 I genitori di Laura aprono unristorante a Luogosano,accessibile a tutti: anche aiceliaci, ovviamente iscrittoall’AIC.Finale 2 Laura si trasferisce insiemeai suoi genitori in una cittàpiù grande, che offre più ser-vizi senza glutine.Finale 3Dopo l’esperienza dellafesta, i genitori di Laura con-tattano gli altri genitori che liinformano che i figli non ave-vano comunicato loro dellafesta, così da quel momentoLaura viene accettata dagrandi e piccini.Finale 4Alla festa di compleanno, nellocale lei fa amicizia con unaragazza, anche lei celiaca,che diventa la sua miglioreamica e con cui vivrà dellesplendide avventure.Noi abbiamo scelto il finalenumero 1 e lo abbiamo ela-borato così:Così, sconsolata, tornai acasa. Rimasi molto delusadal comportamento dei mieicompagni di classe. Rimasitutto il pomeriggio chiusa incamera a piangere e mi inter-rogai sul loro comportamen-to: “Perché si comportanocosì? Perché non mi voglionoaccettare? Sono una personacome tutte le altre. Cos’ho didiverso?”I miei genitori, sentendo ilmio pianto disperato e scon-solato, si ripromisero diprendere provvedimenti,non potevano vedere la loroadorata bambina in lacrime. Decisero che quello che erasuccesso a sua figlia nondoveva ripetersi, così defini-rono di aprire un locale,dopo aver frequentato uncorso per ristoratori effet-tuato presso la sede diSalerno dell’AIC: “Mammamia che pizzeria” aLuogosano, ovviamenteaccessibile a tutti e iscrittoall’AIC.

Fuori Casa senza glutine”,sempre dell’AIC. Dopo la loro ricerca, eranoindecisi tra i seguenti risto-ranti tutti vicini al nostropaese, Luogosano: “A tempo perso”“Golosità”“Fiorella”“Madison”“Favole”Alla fine abbiamo scelto ilristorante “A tempo perso”a Grottaminarda, ma c’erava-mo resi conto della difficoltàdi trovare un ristorante ido-neo alle mie esigenze,soprattutto per non farmisentire diversa rispetto aglialtri.Il giorno del mio complean-no, benché fosse tutto per-

Caro diario, oggi ho proprio voglia di raccontarti il mio piccolo problema che in questo ultimoperiodo sta diventando un macigno poiché mi trovo nel periodo adolescenzialedurante il quale tutto diviene amplificato.Avevo due anni quando cominciai a presentare degli strani sintomi .Spesso venivo presa da attacchi di rabbia, da forti mal di pancia e soffrivo di stiti-chezza.Mia madre convinta che fosse il latte e i biscotti decise di variare la mia dieta ; la

situazione non variò ed io divenni molto più irascibile.Cominciarono le corse al pronto soccorso, i prelievi, le visite specialistiche e final-mente capimmo che si trattava di un’ intolleranza alimentare. Cambiai alimentazione , ma presto il pediatra mi costrinse a sottopormi ad una bio-psia giacché era necessario averne la certezza .Subentrò un senso di timore …ma grazie all’affetto dei miei genitori anche questanuova esperienza si concluse in modo abbastanza normale.Arrivata in ospedale fui sedata e in sala operatoria non mi accorsi di niente perchél’anestesia mi aveva procurato una forte sonnolenza .Purtroppo i risultati confermarono i primi sospetti e la mia dieta cambiò letteral-mente .Mi sentivo diversa ed esclusa da tutti i miei compagni di scuola perché mentre loroconsumavano tutte quelle merendine dal sapore gustoso, io ero costretta ad ingeri-re alimenti dall’odore e dalla consistenza diversa. Spesso i miei compagni mi prendevano in giro e per non sentirmi diversa assaggiavoi loro pasti che poi mi causavano vomito e spossatezza.Crescendo cominciai ad evitare le gite scolastiche , le feste di compleanno , le uscitecon gli amici perché il sentirmi diversa era per me un vero e proprio tormentone ; adalcune feste di compleanno , mia madre pur di farmi partecipare mi preparava unsacchetto con all’ interno i prodotti senza glutine, ma alcuni miei compagni pren-devano il mio cibo e lo buttavano via increduli di tale intolleranza .Ogni giorno le critiche aumentavano , mi chiamavano celiachina , un nomignolo chenon migliorava la mia autostima .Non sopportavo più una tale situazione e volevo scappare da tutto quello che mi

circondava.Non volevo preoccupare ulteriormente i miei genitori, pertanto facevo fatica a rac-contare la mia situazione.A scuola c’ era un ragazzo di nome Davide ; con lui mi sentivo a mio agio , mi facevasorridere e presto divenne l’ unico motivo che mi consentì di sopravvivere.Finalmente tutto è cambiato . Ho un ragazzo , delle amiche e non mi vergogno più diquesta strana intolleranza.Ora ti devo salutare perché mi aspetta un corso di ginnastica correttiva. Alla prossi-ma… la tua Mariagrazia.

Classi II e III secondaria Igrado - Fontanarosa

Mariagrazia:“ECCO LA MIA STORIA”

ALLA SCOPERTA DELLA CELIACHIA

Il numero dei celiaci in Italiaè aumentato notevolmentenegli ultimi dieci anni: dacirca 60 mila oggi siamointorno a 180 mila. Tra leintolleranze alimentari, infat-ti, la celiachia è la più fre-quente e la stima della suaprevalenza si aggira intor-noall’1%. Partendo da questodato è stato calcolato chenella popolazione italiana ilnumero teorico di celiaci siaggira intorno ai 600.000. Diconseguenza più di 400.000italiani sono celiaci, ma nonsanno di esserlo. Sebbene ildisordine inizi nell’infanzia inseguito all’esposizione al glu-tine, è comunemente dia-gnosticato in età adulta.Necessario un corretto erigoroso regime alimentarein cui si escludono tutti glialimenti a base di cerealicontenenti glutine, compresiquelli dove questo è aggiun-to come additivo durante iprocessi industriali di trasfor-mazione. Se si sospetta unaceliachia, il primo test daeffettuare sono gli esami delsangue. Se in questi esamivengono evidenziati gli anti-corpi specifici, nella maggiorparte dei casi si procede conuna biopsia dell’intestinotenue (prelievo del tessuto)per la conferma definitiva.SINTOMIGonfiore, dolore addominalee diarrea. Stanchezza cronica: una sen-sazione costante di debolez-za e mancanza di energiapuò accompagnare quotidia-namente chi soffre di celia-

chia e ancora non lo sa.Iponutrizione e perdita dipeso: la celiachia ostacolal’assorbimento di importantinutrienti che l’organismoottiene dal cibo. Per questopuò comparire uno stato diiponutrizione con conseguen-te dimagrimento.Anemia: una conseguenzaextraintestinale frequente

della malattia celiachia è unadiminuzione di emoglobinanel sangue, vale a dire l’ane-mia (che spiega in parte lasensazione di stanchezza cro-nica). Dermatite erpetiforme:è attualmente consideratacome la variante cutaneadella malattia celiaca, ovverola cosiddetta “celiachia dellapelle”.

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In viaggio per... Gli alunni della classe III secondaria di I grado di Luogosano presentano la loro brochure

In occasione della gitadi f ine anno fatta inToscana, abbiamo crea-to delle brochure, unaspecie di opuscolo chedescriveva la città, isuoi monumenti, la sto-ria e un piccolo raccon-to creato da noi eambientato in quei bel-l issimi luoghi chesaremmo andati a visi-tare. Questi lavori sisono rivelati molto utilipoiché avevamo le ideechiare sulle cose cheavremmo visto. Qui diseguito abbiamo creatouna raccolta dei lavoripiù belli estrapolati daogni brochure.

Firenze

Lucca

UN’AVVENTURASPECIALE

(…)I raggi del tiepido solefacevano scintillare le acquecristalline del fiume, Tommasosi era seduto sulla riva a con-templare il paesaggio quandovide un ometto basso e tozzoche blaterava parole sconnes-se vicino a un albero lì vicino.

Il ragazzo capì che stava peraccadere qualcosa e pensòfosse meglio nascondersi die-tro un cespuglio; fece appenain tempo a posizionarsi tra lefoglie che apparve una figuraa lui nota, che gli provocònuovamente un brivido dipaura lunga la schiena. Edeccolo di nuovo lì, il diavolo,che guardava dall’alto l’omet-to inginocchiato. Tommasonon riuscì a capire cosa si

dicessero, l’ometto balbettavaintimorito, il diavolo aprìbocca solo poco prima discomparire. Un attimo doposul fiume apparve un impo-nente ponte con diverse arca-te che sfidavano la realtà: unafra tutte assomigliava allagobba di un asino e si staglia-va altissima nel cielo. L’uomoguardava incredulo quell’enor-me opera quando a un trattocorse via, Tommaso lo seguì,

voleva sapere cosa si eranodetti lui e il diavolo. L’uomocorse a confessarsi con ilprete della cattedrale diLucca: parlava della costruzio-ne di un ponte che gli erastata affidata entro una dataprecisa, se non fosse stata ter-minata avrebbe perso i soldiche gli servivano per curaresua figlia ma le piene delfiume avevano sempre intral-ciato i progetti e così, dispera-

to, si era rivolto al diavoloche gli aveva costruito ilponte in cambio dell’animadella prima persona chesarebbe passata di lì. . Erachiaramente pentito, fu allo-ra che Tommaso capì loscopo di quello che gli erasuccesso, il vecchio cheaveva incontrato voleva chelui scacciasse il diavolo dallacittà che si trovava dapper-tutto, come lui aveva ben

potuto notare; fu così che glivenne un’idea. Il ragazzoaspettò l’ometto fuori dallachiesa per spiegargli cosaaveva in mente per aiutarlo,fu così che scoprì che quelsemplice artigiano si chiama-va Carlo. L’uomo non chiesecome Tommaso sapessedella storia ma semplice-mente rimase in silenzio adascoltarlo, immaginando,forse, che fosse un angelo.

• C A T T E D R A L E S A N T A M A R I A D E L F I O R E , c o n o s c i u t ac o m u n e m e n t e c o m e d u o m o d i F i r e n z e , è l a p r i n c i p a l ec h i e s a f i o r e n t i n a , s i m b o l o d e l l a c i t t à e u n o d e i p i ùf a m o s i d ’ I t a l i a . Q u a n d o f u c o m p l e t a t a n e l 1 4 0 0 e r a l ap i ù g r a n d e c h i e s a a l m o n d o e d o g g i è l a t e r z a i nE u r o p a d o p o S a n P i e t r o a R o m a e S a n P a o l o a L o n d r a .

PIAZZA ANFITEATRO

Piazza dell'Anfiteatro è uno deiluoghi simbolo di Lucca, oltre che,probabilmente, lo scorcio più belloe suggestivo di tutta la città.Sorge nel luogo esatto in cui untempo si trovava l'antico anfitea-tro romano, risalente al II secolod.c. e di cui ancora oggi la piazzaconserva la tradizionale forma ellit-tica. Durante il Medioevo, Piazzadell'Anfiteatro era il punto d'incon-tro privilegiato della società lucche-se. Qui infatti si svolgevano siste-maticamente le riunioni dei cittadi-ni, sempre qui sorgevano edifici dinotevole importanza sociale comead esempio il deposito del sale e lapolveriera.Nel 1830, su progetto dell'architet-to lucchese Lorenzo Nottolini, lapiazza assume l'attuale struttura,con la demolizione delle piccolestrutture che fino a quel momentosi trovavano al centro della stessae la ristrutturazione degli edificiche sorgevano lungo il perimetro.Da quel momento e fino alla primametà del Novecento, Piazza

dell'Anfiteatro divenne la sede delmercato cittadino.Oggi la piazza rimane un centralis-simo punto di ritrovo, con moltissi-

mi negozi e bar ricavati all'internodi antichi locali. Si accede a Piazzadell'Anfiteatro attraverso quattroarchi collocati in punti diversi.

Tower of Pisa

The height of the tower isabout 55 metres from theground. Its weight is about14,500 tonnes. It nowleans at about 3.99degrees. The tower has294 steps leading to 7 bellsat the top. The outside ofthe tower is decoratedwith arches andcolumns.The constructionof the tower began in 1173.After the third floor wasbuilt in 1178, the towerstarted to lean, due tohaving a small three-meterfoundation in soft soil. Thedesign of the tower wasbad from the beginning.Shortly afterwards, con-structions had to stop anddidn’t continue until 1275because Pisa was at war.Then the next three floorswere built even with theground to try to correctthe lean. When they werefinished, the tower leanedto the south. Finally, thelast two floors were addedin 1350.

Città preferite dai ragazzi durante il loroviaggio di istruzione

A Pietraroja, da Cirolo Scipionyx Samniticus

L’approfondimento sul “viaggio” della terza classe della scuola primaria di Luogosano

Le uscite didattiche sono state svolte anche a San Lorenzello e a Cerreto Sannita La seconda UDA perquest’anno scolastico è “IL VIAGGIO”. Il programmadi storia della classe terzaprevede anche lo studiodei fossili e dei dinosauri;quando abbiamo letto cheil Parco GeoPaleontologico diPietraroja è uno dei piùimportanti giacimenti fos-siliferi italiani ci ha incu-riosito molto, perché que-sto paesino non è moltodistante da noi quindiabbiamo abbinato le duecose. Abbiamo fatto ricer-che, letture e visionatoimmagini da internet. E’stato uno studio affasci-nante e bello. Finalmente ilgiorno 18 aprile abbiamoeffettuato una visita gui-data in questi posti.Siamo partiti daLuogosano alle 7:45accompagnati dalla mae-stra Michelina e dalla mae-stra Margherita. Sul pull-man c’erano gli alunni diPaternopoli e le loro mae-stre. Verso le 8:30 abbiamofatto una sosta all’area diservizio per andare inbagno e consumare lamerenda. Sul pullmanabbiamo giocato e chiac-

chierato. Quando siamoarrivati a Pietraroya c’eraun signore che ci aspetta-va e ci ha fatto da guidaper tutta la giornata. Laguida ci ha spiegato che110 milioni di anni faPietraroya non era situatain montagna, ma in mezzoad una laguna, un movi-mento della crosta terre-stre ha fatto innalzare lerocce coprendo i fossili difango facendoli affonda-re. La guida ci ha ancheinformati che nel 1980 aPietraroya è stato ritrova-to un fossile molto impor-tante di nome ScipionyxSamniticus, ribattezzatocon il nome di”Ciro”.Questo era un piccolodinosauro che è statoritrovato ben conservato.La guida ci ha detto chel’originale è custoditodalla sopraintendenzaarcheologica di Salerno,Benevento Avellino eCaserta. Quando siamoentrati nel museo erava-mo molto emozionati, inostri piccoli occhi eranotutti puntati su “Ciro”percercare di individuare gliorgani interni. All ‘uscitasiamo andati a San

Articolodi

cronacadella

V di

FontanarosaGli alunni della classe V di

Fontanarosa creano un articolo dicronaca su una esperienza che liha visti partecipi per un intero

anno scolastico: “Lo sport di clas-se”. Questo progetto ha mirato arafforzare l’autostima, il rispetto

delle regole nonché l’accettazionedell’altro.

Lorenzello al Parco deiDinosauri abbiamo vistoi dinosauri a grandezzanaturale fatti in vetroresina, erano grandissimisembravano veri. Poisiamo andati al ristoranteper il pranzo. Il pomerig-gio siamo andati a visitareil Museo Civico dellaceramica di CerretoSannita. Abbiamo lavora-to con l’argilla, fatto dellefarfalle con gli stampini edei cestini. Siamo tornati

al pullman e partiti pertornare a Luogosano.Questa esperienza vissutacon i nostri insegnanti èstata molto interessantee divertente. Abbiamovisto tante cose che ave-vamo studiato.

Gli alunni della classeterza di Luogosano

Scuol@ 3.0News 11

Il viaggio dellaprima elementare

di Luogosano

La seconda unità di apprendimento di quest’’anno scolastico hacome titolo ”Il Viaggio”. Per noi bimbi di classe prima l’itinerarioscelto è stato: L’Acquedotto di Cassano e il Parco Rosabella diMontella. Noi bambini insieme alle insegnanti abbiamo ricerca-to, visto immagini e appreso notizie riguardo il nostro percor-so. Finalmente è arrivato il giorno tanto atteso. La mattinasiamo partiti accompagnati dalla maestra Maria. Durante lagiornata ci siamo divertiti tantissimo nello svolgere alcune atti-vità preparate per noi alla fattoria: abbiamo impastato, abbia-mo dato da mangiare agli animali, abbiamo piantato piantine dipomodoro, abbiamo visto la lavorazione delle mozzarelle. E infi-ne siamo andati sul pony. E’ stata una giornata bellissima edivertente. Siamo rientrati a Luogosano stanchi ma felici.

Ad Amalfi un giorno specialeSvegliarsi presto è stato bello

Il 2 maggio è stato un giornoinsolito, o meglio dire specia-le!! Svegliarsi prestissimonon è stato male: ho godutodei colori rosacei dell’alba.Destinazione Amalfi: zonastupenda della Costieraamalfitana. La cosa che ci hadavvero stupita del viaggio èstato l’aspetto delle casecoloratissime che parevanofelici di affacciarsi sul marecalmo e scintillante. Ilduomo della città, era parti-colarmente incredibile e lacripta con la colonna in cui,secondo la leggenda risuonail sangue dei tre martiri pro-tettori della città, era ancorapiù impressionante!! Unapasseggiata sul lungomare eil traghetto per Amalfi, sonostati suggestionanti. Unacosta che si intreccia in rilieviverdi con grotte immersenella scogliera ti immerge inun’atmosfera di pace inde-scrivibile…La visita alla car-tiera è stata affascinante eassai interessante. Tra agru-meti e cascate d’acqua, ilmuseo è stato uno splendidopercorso nella storia tecno-logica della carta. Luogo sug-gestivo da vistare. Amalfi,raccolta su uno scoglio,posto adatto per una pas-

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seggiata tra i vicoletti piùstretti. È qui il bello: le mae-stre ci hanno concesso un’o-ra di piena libertà comunquenel rispetto delle regole,anche se poi abbiamo saputoche continuavano ad osser-varci tra una bottega edun’altra durante lo shopping.Dal traghetto…..le onde silasciavano dietro una dolcespuma bianca, il sole illumi-nava le rocce scintillanti perpoi riflettersi in un cielo chesi confondeva con il mare…le case arroccate, le barcheche si dondolavano…la brez-za che accarezzava tutti noi.Era meraviglioso! Durantequesta bellissima esperienzasi è fatta viva l’amicizia tranoi che sapevamo esistessema non in maniera così fortee intensa. Amicizia non solotra i banchi di scuola e duran-te la ricreazione ma anchefuori, per continuare a condi-videre i momenti di gioia trascherzi, risate e battute.Salutare quel piccolo angolodi paradiso è stato triste, mail ricordo dei paesaggi avvoltida colori, odori e saporinconfondibili è stato meravi-glioso. Fontanarosa - classe 4^ scuo-la primaria

Il racconto della gita scolastica nella costiera salernitana, tra agrumeti e cascate

UDA... il viaggioAmalfi ... perla della costiera amalfitana

Il 2 Maggio è stato un giornoinsolito o meglio speciale pernoi bambini della quarta diPaternopoli. Sveglia alle sei dimattina, emozionatissimi per-ché per la prima volta saliva-mo sul traghetto per recarciad Amalfi, il cuore dellaCostiera Amalfitana. Amalfi siaffaccia sul mare in modospettacolare, è un pittorescopaese immerso nel verde dellanatura e bagnato da un azzur-ro mare cristallino. Appenaarrivati, nel cuore della città,sorge una suggestiva e altissi-ma scalinata l’imponenteDuomo. All’interno del Duomoc’è il Chiostro del Paradiso,antico cimitero dei nobili diAmalfi; la Basilica delCrocifisso, un passato intitola-ta all’Assunta e successiva-mente ai Santi Cosma eDamiano; la Cripta dove siconservano le reliquie diSant’Andrea. All’uscita delDuomo, dopo una lunghissimapasseggiata, si giunge alMuseo della Carta. All’internodel Museo ci sono le antichissi-me e bellissime macchine uti-lizzate per produrre la pregia-tissima di Amalfi(Bambaggina). La tradizioneCartiera Amalfitana è unadelle più importanti delmondo. A fine giornata possia-mo dire di avere avuto unassaggio della suggestivaAmalfi!

Il raccontodegli alunnidella classe

IV diPaternopoli

Qui al lato

il raccontodegli alunnidelle classiIII Primaria

di Fotanarosa

ECCO I SAPORI D’ITALIAGli alunni della 3^ B della

scuola primaria diFontanarosa, attraverso ilviaggio organizzato dallaColdiretti “Campania” aNapoli, hanno effettuato

ricerche sull’origine e atti-vità svolte dalla Coldiretti.

Di seguito hanno creatodue brochure riportandonella prima ricette tipichedi ogni regione d’Italia enell’altra, i piatti da loro

preferiti.Poi hanno realizzato un

cartellone con le foto delviaggio e, percorrendo vir-

tualmente la penisola, ipiatti italiani più rappre-sentativi da nord a sud.

L’attività svolta ha interes-sato contestualmente le

discipline di italiano, arte eimmagine, storia e geo-

grafia.

COLDIRETTI – notizie stori-che

La Coldiretti -Confederazione Nazionale

Coltivatori Diretti - è lamaggiore associazione di

rappresentanza e assisten-za dell'agricoltura italiana.Fondata da Paolo Bonomi

il 30 ottobre del 1944come sindacato di piccoliimprenditori agricoli, nel

corso della sua storia, gra-zie alle iniziative in favoredell'agricoltura, e alla suaorganizzazione capillare,

si è affermata come laprincipale associazione

agricola italiana. Sul finiredel Novecento ha esteso la

propria rappresentanzadalle imprese singole allecooperative, dal settoreagricolo a quello della

pesca, dall'agricoltura tra-dizionale ai mercati diCampagna Amica, fino

all'apertura della primacatena di vendita direttaorganizzata degli agricol-tori italiani, con il proget-

to Filiera agricola tutta ita-liana. Oggi conta su circa

1.6 milioni di agricoltori edha la maggioranza assolu-ta delle imprese che ope-rano nel settore agricolo.

Il Bel Paese raccontato attraverso il lavoro di ricerca della IIIB di Fontanarosa sulle tradizioni culinarie

Giovani avventurosi crescono, la gita raccontata daibambini della I classe di Fontanarosa

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Alla scoperta del mondovitivinicolo

I più piccoli della scuola dell’infanzia di S.Angelo all’Esca in visita alle cantine Borgo D’Angelo

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I bambini della Scuola dell'Infanzia di S.Angelo all'Esca in visita alle cantine e ai vigneti"BORGO D’ANGELO" guidati in un piacevole percorso conoscitivo,

dalla vigna all'imbottigliamento, alla scoperta dei segreti del mondo vitivinicolo.Giornata piacevole con pic-nic all'aperto, offerto dal proprietario......

Cronaca di una bella gita

15Scuol@ 3.0News

Il racconto degli alunni della seconda classe della Primaria di Fontanarosa

“Ciantò”, a Luogosanol’incontro con Di Gregorio

16 Scuol@ 3.0News

Anche quest’anno i nostri studenti hanno avuto modo di confrontarsi con autori di libri e di discutere con loro tematiche inedite e affascinanti

L ’ u l t i m o “ I n c o n t r o c o nl ’ a u t o r e ” s i è s v o l t ov e n e r d ì 2 5 m a g g i o n e l p l e s -s o d i L u o g o s a n o , o s p i t el ’ a u t o r e d i “ C i a n t ò ” i l p r o -f e s s o r A n g e l o A n t o n i o D iG r e g o r i o . L a m a t t i n a t a èi n i z i a t a c o n i s a l u t i d e l l an o s t r a D i r i g e n t eS c o l a s t i c a , p r o f . s s aA n t o n e l l a D e D o n n o , c h eh a i n t r o d o t t o i l “ P r o g e t t oL e t t u r a ” e l ’ i m p o r t a n z ad e l l a v a l o r i z z a z i o n e d e lt e r r i t o r i o , è p r o s e g u i t ac o n l ’ i n t e r v e n t o d e l l ap r o f . s s a I o n a B e r e n i c eL o s c o , r e f e r e n t e d e l“ P r o g e t t o L e t t u r a ” , c h e h ap r e s e n t a t o i l p e r s o n a g g i od i C i a n t ò , l a s u a c r e s c i t a , i ls u o c a m b i a m e n t o e l an o s t a l g i a c h e p r o v a p e r i lb o r g o n a t i o q u a n d o s i t r a -s f e r i s c e a M i l a n o p e r s t u -d i o p r i m a e p e r l a v o r o p o i .H a p o i r e l a z i o n a t o l ’ a u t o r ec h e h a p a r l a t o d iL u o g o s a n o d i u n t e m p o ,d e l l ’ i m p o r t a n z a d e l l e p a r o -l e e d e l l a m e r a v i g l i a , o v v e -r o l a c a p a c i t à d i m e r a v i -g l i a r s i n o n s o l o d a b a m b i n im a a n c h e d a a d u l t i . M o l t e p l i c i l e d o m a n d ed e g l i a l u n n i , c u r i o s i d i a v e rt r o v a t o i n u n r o m a n z o i ll o r o p a e s e , l e l o r o s t r a d e el e l o r o t r a d i z i o n i , a f f a s c i -n a t i d a l l a v i t a d e l l o s c r i t t o -r e e s u q u e s t a m e r a v i g l i a ,s u l l ’ e n t u s i a s m o d i q u e s t ig i o v a n i c h e s i c h i u d e u n ’ e -s p e r i e n z a d a v v e r o a r r i c -c h e n t e e r i c c a d i q u e l l am a g i a c h e s o l o l e p a r o l e , l an a r r a z i o n e e l a f a n t a s i ap o s s o n o r e g a l a r e !Referente del “ProgettoLettura”

L’autore

Angelo

Di Gregorio

L a s t o r i a s i s v o l g e t r a g l i a n n i ‘ 6 0 e ’ 8 0 e d èa m b i e n t a t a t r a l ’ I r p i n i a , M i l a n o e l a G e r m a n i a .P r o t a g o n i s t a d e l l a v i c e n d a u n m o n d o : u np a e s e , i p a e s i d e l l e z o n e i n t e r n e , l e p e r s o n e , ip a e s a g g i , l e s t o r i e m i n i m e e u n i v e r s a l i d e i p r o -t a g o n i s t i , c o n l e l o r o f o l l i e , g l i a m o r i , l e v i o -l e n z e , l e s o f f e r e n z e e i s o g n i . U n m o n d o l a c u ir e a l t à h a i n s e i l s a p o r e d e l f i a b e s c o e d e lm i t o , d o v e l e c o s e s i c o n f o n d o n o c o n i l i n -g u a g g i e l e e m o z i o n i d e i p r o t a g o n i s t i , d o v e i lb e n e e i l m a l e s o n o e n t i t à s e n z a c o n f i n i .C i a n t ò a t t r a v e r s a q u e s t i m o n d i s o s p e s o t r a l ac o s c i e n z a d e l l a p r o p r i a i d e n t i t à c h e h a r a d i c ip r o f o n d e , e l a r i c e r c a d i u n a l i b e r t à a l l i m i t ed e l l a f o l l i a ; l a s u a l i n g u a e i l s u o s e n t i r e s o n om i s t i c a m e n t e i n c a r d i n a t i n e i c i c l i i n f i n i t i d e l l an a t u r a . N e l l e s u e v i c i s s i t u d i n i C i a n t ò s i d i s u -m a n i z z a , d i v i e n e u n a c o s a t r a l e c o s e , v i v e n e l -l ’ i n c a n t o d i u n a d i m e n s i o n e m a g i c a e a t e m p o -r a l e ; d a r o z z o m o n t a n a r o d i v i e n e f i l o s o f o e d af i l o s o f o v i s i o n a r i o i n t e r p r e t a i l d e s t i n o d e l l as t o r i a e d e l l a c i v i l t à .

La storia