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29th Brussels International Fantastic Film Festival Scritto da Renzo Fegatelli Giovedì 14 Aprile 2011 00:00 - Ultimo aggiornamento Mercoledì 20 Aprile 2011 11:07  Balade triste de trompeta (Ballata triste per tromba) di Alex de la Iglesia ha inaugurato il 29th Brussels International Fantastic Film Festival, la più importante rassegna di cinema della città. Presidente della giuria internazionale è Enzo G. Castellari. Numerosissimi gli ospiti, da Alex de la Iglesia a John Landis e a Renny Harlin. Tra i film, (quattro sezioni di concorso: in programma da sei a otto titoli al giorno), da notare un originale film del Kazakistan, Strayed (Allontanato) di Akan Satayev, già selezionato per gli Oscar 2011. Interpretato da Andrei Merzlikin, illustra un largo incubo: padre, madre e bambino in auto nella steppa prendono una scorciatoia e si smarriscono. Rimproverato dalla moglie, l’uomo reagisce in maniera violenta, poi si scusa e raggiunge a piedi un casolare per chiedere informazioni. Al suo ritorno, moglie e figlio non ci sono più. Dalla casa escono una sorta di santone e sua figlia. Lo invitano a prendere un tè e aggiungono che non hanno visto nessuno. L’incubo del forestiero ha inizio. Non trova i suoi, né l’autostrada. Smarrito, accetta i consigli del santone: poi lo sospetta e lo aggredisce violentemente. Il film dura novanta minuti. Soltanto negli ultimi cinque minuti si capirà chi è chi nell’universo delirante del viaggiatore dove la realtà si confonde col suo mondo interiore. Dalle steppe dell’Asia Centrale un thriller fantastico che non lascia indifferenti. 1 / 7

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29th Brussels International Fantastic Film Festival

Scritto da Renzo FegatelliGiovedì 14 Aprile 2011 00:00 - Ultimo aggiornamento Mercoledì 20 Aprile 2011 11:07

 

Balade triste de trompeta (Ballata triste per tromba) di Alex de la Iglesia ha inaugurato il 29thBrussels International Fantastic Film Festival, la più importante rassegna di cinema della città.Presidente della giuria internazionale è Enzo G. Castellari. Numerosissimi gli ospiti, da Alex dela Iglesia a John Landis e a Renny Harlin. Tra i film, (quattro sezioni di concorso: in programmada sei a otto titoli al giorno), da notare un originale film del Kazakistan, Strayed (Allontanato) di Akan Satayev, già selezionato per gli Oscar 2011. Interpretato da AndreiMerzlikin, illustra un largo incubo: padre, madre e bambino in auto nella steppa prendono unascorciatoia e si smarriscono. Rimproverato dalla moglie, l’uomo reagisce in maniera violenta,poi si scusa e raggiunge a piedi un casolare per chiedere informazioni. Al suo ritorno, moglie efiglio non ci sono più. Dalla casa escono una sorta di santone e sua figlia. Lo invitano aprendere un tè e aggiungono che non hanno visto nessuno. L’incubo del forestiero ha inizio.Non trova i suoi, né l’autostrada. Smarrito, accetta i consigli del santone: poi lo sospetta e loaggredisce violentemente. Il film dura novanta minuti. Soltanto negli ultimi cinque minuti sicapirà chi è chi nell’universo delirante del viaggiatore dove la realtà si confonde col suo mondointeriore. Dalle steppe dell’Asia Centrale un thriller fantastico che non lascia indifferenti.

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29th Brussels International Fantastic Film Festival

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Nella sezione europea l’anteprima del film italiano che il BIFFF definisce Apocalisse dell’HeavyMetal: Eaters (Mangiatori) di Luca Boni e Marco Ristori. Altro incubo, questa volta in un mondorarefatto, colpito da un virus che ha ucciso tutte le donne. In un universo di morti viventi, Igor eAllen difendono una fabbrica abbandonata, dove uno scienziato conduce ricerche persconfiggere il virus. Richiesti di catturare un paio di sopravvissuti quali cavie per l’esperimento, idue partono per la caccia lungo strade piene di pericoli, con frequenti scontri armati e bestialicorpo a corpo. Alla fine  del viaggio capiranno che il problema è un altro. Linguaggio forte, daapocalisse, appunto, per i due amici, esperti di arti marziali, che vogliono salvare un mond  nelquale il papa si è suicidato e il primo ministro è scomparso. Nella sezione thriller un curioso filmdi Jerzy Skolimowski, Essential Killing con Vincent Gallo ed EmmanuelleSeigner. Descrive in ottantatré minuti la fuga e la lotta per la sopravvivenza di un talebano.Catturato in Afghanistan e portato in un paese dell’est europeo, l’uomo scappa durante unincidente stradale. E’ inverno. Ferito e affamato, il fuggitivo è inseguito dai militari. Quasi privodi dialoghi, il film descrive gli espedienti per la sopravvivenza, la lotta senza quartiere, e la lungafuga che assume i tempi dell’avventura e del thriller pur mettendo a fuoco la disumanacondizione di un prigioniero dell’esercito Usa.

Il film cinese di cappa e spada Reign of Assassins (Il regno degli assassini) dura due ore esi lascia vedere senza che lo spettatore si renda conto dello scorrere del tempo. Non a caso ilregista è Chao-pin Su (Double vision,Silk), il co-regista e produttore è John Woo (Face/off, The Killer), e la protagonista Michelle Yeoh. Il film ha letteralmente incantato il pubblico. Film d’azionenella tradizione cinese del Wu Xia Pian (cappa e spada all’epoca dei Mandarini), vanta sviluppicomici e romantici sullo sfondo di aerodinamici duelli medievali. I duellanti, assassini noti, infatti,corrono, saltano, volano e compiono giravolte nella migliore tradizione delle arti marziali, perchécoinvolti nella ricerca dei resti di un mummificato monaco guerriero, il cui possessopermetterebbe di dominare il mondo. Protagonista è Drizzle, temibile spadaccina che decide diritirarsi a vita privata: si fa cambiare la fisionomia da un chirurgo, va in un’altra città e vive di unpiccolo commercio di tessuti. Anni dopo la troviamo felicemente sposata con un atleticocorriere. Un giorno il marito è aggredito dagli assassini. Lei, per difenderlo, rivela tutto il suovalore suscitando il sospetto della congrega delle Dark Stones. E qui la vicenda si riempie dicolpi di scena. Meno accattivante, quasi piatto, lo humour di un mancato Arsenico e vecchi merletti. Come dire il film inglese della regista indiana Gurinder Chadha, quella di Bend it like Beckham. S’intitola It’s a wonderful Afterlife(E’ un meraviglioso dopo vita) e narra della signora Sethi, madre indiana a Londra, la qualeavvelena chi ostacola il matrimonio di Roopi, figlia grassa che nessuno vuole. Lo fa quasi conaffetto, e presto la sua casa si riempie degli spiriti dei trapassati. Arriva anche la polizia, e ungiovane detective di origine indiana che si fidanza con Roopi per scoprire l’autore dei crimini.Rischia l’avvelenamento: invece s’innamora e rende felice anche la suocera assassina.  

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Lo scontro mortale in un universo circoscritto è al centro del film marocchino Mirages, operaprima di Talal Selhami, qui nella sezione 7th Orbit Competition. Scritto da Christopher Mordellet, e girato dalle parti di Quarzazate, il film presenta cinquepersonaggi chiamati a sostenere una prova di ventiquattro ore per essere assunti daun’importante compagnia. Privati dei cellulari, quattro uomini e una donna salgono su unfurgoncino che si ribalta in pieno deserto. Abbandonati dall’autista, dovranno ingegnarsi persalvare la pelle. Come in un film di Hitchcock si dilanieranno. Soltanto uno ritroverà la strada dicasa. Finale a sorpresa, che non spiega tutto, ma chiude 

Inconsueta e accattivante l’opera prima dello statunitense Scott Leberecht, da annicollaboratore per gli effetti speciali della Lucas e della Disney. Midnight Son (Figlio dellamezzanotte), inserito nella International Competition del 29eFestival International du Film Fantastique, è un film a piccolo budget su un giovanotto che nonpuò esporsi ai raggi del sole. Se ne era accorto a dodici anni, in spiaggia, col sole che gli avevabruciato la pelle di un avanbraccio. Ora, a 24 anni, lavora come guardiano notturno e vive in unpiccolo appartamento dalle finestre foderate da teli neri. Normale, esclusa l’incompatibilità colsole, Jacob scopre che il cibo non attenua il suo appetito. Vi rimedia comprando dal macellaiocarne piena di sangue. E si rimette in forze, tanto da uscire e rimorchiare una ragazza, ma neigiorni seguenti dovrà nutrirsi di sangue, e verrà aiutato da un infermiere che vende sacchetti disangue umano. Gli avvenimenti dei giorni successivi renderanno evidente la sua natura divampiro. Originale l’approccio col tema, e intriganti le fasi del racconto che portano alla scopertae all’accettazione di una natura diversa. Il film dura 88 minuti ed è interpretato da Zak Kilberg eMaya Parish

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. Lungo e brutale, invece, il film della Corea del Sud I saw the Devil (Ho visto il diavolo) diJee-woon Kim. L’autore di ATale of two Sisters(Storia di due sorelle), concorre nella International Competition con un film che il comitato dicensura coreano ha accusato di attentato alla dignità umana. Due i protagonisti:  Soo-hyeon,giovane agente dei servizi segreti, e Kyung-Chul, sadico assassino che squarta le vittime e ledà a un amico cannibale. Uccidendo la moglie dell’agente, il predatore diventa preda.Soo-hyeon, infatti, chiede un congedo di 15 giorni per elaborare il lutto, ma in realtà prepara lavendetta. Servendosi delle informazioni della polizia, trova l’assassino e lo massacra,lasciandolo in vita per impartirgli altre lezioni di dolore. Durante 143 minuti di film, il sadicocommette altre nefandezze. L’agente lo tallona e lo ferisce. Ma Kyung-Chul sopporta il dolore ,e compie ancora un paio di crimini prima che l’agente decida di sopprimerlo. Esasperato giocodi massacro, tirato per le lunghe come un videogioco violento, il film lascia allo spettatore ildilemma di capire chi dei due, guardandosi, abbia visto il diavolo. Violenza per violenza, tanto vale raccontare anche quella di Territories (Territori), opera primadi Olivier Abbou. Prodotto da Francia e Canada, narra il passaggio di frontiera di cinque amici di ritorno da un matrimonio in Canada. Di notte vengono fermati da due agenti psicopatici,tormentati da allucinanti ricordi della guerra in Irak.  Notando il nome arabo del conduttore delveicolo, li fanno scendere  e li provocano trattandoli da terroristi. Sparano su uno che tenta didifendersi e rinchiudono gli altri, due donne, un giovane e un ragazzo, in gabbie di ferronascoste nel bosco. Peggio finirà un amico partito alla loro ricerca. Seguendo il modello diGuantanamo, e prendendo spunto da un caso che nel 2009 scosse l’opinione pubblicacanadese (il caso di Omar Khadr), il film dà sfogo alle nevrosi americana del terrorismospingendo all’estremo le azioni di due reduci. Un racconto che incominciava a ripetersi.

Detective Dee and the Mystery of the Phantom Flame (Il Detective Dee e il mistero dellafiamma fantasma) segna il ritorno dietro la cinepresa del leggendario regista e produttore diHong Kong, Tsui Hark. Due ore di grande spettacolo ambientato nel 690, epoca della dinastiaTang, e d’intrighi di corte, col corredo di coreografici duelli. In concorso al 29° Festival du FilmFantastique, il film si apre alla vigilia dell’incoronamento dell’imperatrice Wu. Dinanzi al palazzoimperiale fervono i lavori per la costruzione di una gigantesca statua di budda ma improvvisicasi di autocombustione ne ostacolano il completamento. Conscia dello scontento di alcunidignitari e sospettando complotti, l’imperatrice fa liberare il detective Dee, in prigione da ottoanni per aver contestato le scelte del governo. Spirito indipendente ma suddito rispettoso delleleggi, Dee accetta di indagare sull’origine dei fuochi che ostacolano i lavori. Basato sui romanziorientali dello scrittore olandese Robert Van Gulik e interpretato da famosi attori cinesi: AndyLau, Carina Lau Ka Ling, Li Bingbing, il film si avvale di sontuose scenografie nelle quali simuovono personaggi ambigui. Fino a quando non colpiscono, non si capirà da che partestanno, ma Dee, esperto di arti marziali, ha deciso di battersi fino all’estremo. Teso allaricostruzione di un fatto storico, e invaso da numerosi duelli e da frequenti scene d’azione, il filmcura poco la psicologia dei protagonisti e le storie individuali fornendo un movimentato e coloritospettacolo d’intrighi e di lotte.

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Scritto da Renzo FegatelliGiovedì 14 Aprile 2011 00:00 - Ultimo aggiornamento Mercoledì 20 Aprile 2011 11:07

Da Taiwan è arrivato un piccolo film alla ricerca di senso. Ayu, settantacinque minuti, diretto daLai Chunyu, mostra una sedicenne, Ayu, che si risveglia in un luogo sconosciuto. Non è casasua: è un ospedale. E non ci sono i genitori, ma persone anziane. Presto si rende conto diessere all’interno di un sogno e di non saperne uscire. Non solo: ha un comportamentobizzarro, pieno di dimenticanze e d’incoerenze. Conosce un anziano che sa tutto di lei, la seguenei suoi continui spostamenti e la rassicura. Ayu ha sensazioni del suo vissuto, ma non riesce afar emergere i ricordi. E non si rende conto che la sua ricerca delle memorie perdute addolora lepersone che le sono vicine. Quando le attenzioni dell’anziano lo aiutano a recuperare il passato,Ayu capisce che era lei a essersi persa. Il film è interpretato da Tian Ming e Lee Chia Ying esviluppa un inconsueto e poetico approccio al mondo dei malati di Alzheimer.

Un breve accenno merita il norvegese The Troll Hunter (Il cacciatore di Troll) di André Ovredal.Fenomeno scandinavo dell’anno, il film o si accetta o si rifiuta. Racconta, infatti, in manierarealistica  l’immaginaria storia di un gigantesco mostro a tre teste che si aggira nei boschiscandinavi uccidendo gli orsi. La storia è vista dagli occhi di un forestale, che li cerca e lipietrifica con una macchina per poi ridurli in pezzi, e di due studenti muniti di videocamera.Scommessa del regista sembra quella di narrare fatti straordinari con la pignoleria dellaredazione di atti ministeriali. E il publico sta al gioco.

In concorso al 29° Festival du Film Fantastique, un film coreano e un tedesco, Bestseller,opera prima di Jeong-ho Lee, un thriller di due ore che coniuga gli imprevisti scaturiti dalsuccesso di una scrittrice con i misteri di una città di provincia. Hee-so (Jeong-hwa Eom),autrice di bestseller, è sulla cresta dell’onda, sposata con un giornalista, madre di una bellabambina, firma decine di copie del suo ultimo successo. Un’improvvisa accusa di plagio laspinge a traslocare con la bambina in una vecchia casa sul lago. Due anni dopo riprende ascrivere e si avvale del racconto straordinario della figlia che sostiene di aver ascoltato un’amicaimmaginaria. E’ di nuovo successo, ma l’accusa di aver copiato la seconda parte da undimenticato libro di vent’anni prima, le fa perdere anche l’editore. Senza il sostegno del marito,rimasto a lavorare in città, senza la bambina, perita in un incidente, Hee-so è sola, sa, però, chela spiegazione di tanti misteri si trova nella vecchia casa dove spesso ha sorpreso un’anzianadonna sfuggente con manoscritti stretti al petto. Scoprirà, infatti, tre quarantenni scavare sotto ilpavimento della casa. La loro ricerca combacia col racconto della figlia, ma forse è tardi perchéHee-so è diventata testimone scomoda di un segreto.  Forse è troppo diluito su due ore questoracconto di taglio tradizionale, che tuttavia si lascia seguire con attenzione.

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E’ di origine croata Vita Damir Lukacevic, che dal 1993 al 1999 ha studiato cinema a Berlino,dove risiede. Regista di Transfer, dramma di fantascienza ispirato da una novella della scrittricespagnola Elia Barcelo, affronta il tema dell’eterna giovinezza, narrando di una coppia di anzianie benestanti professionisti tedeschi, Hermann e Anna, che decidono di affidarsi alle ultimescoperte della scienza. Pagando, e possono permetterselo, il loro vissuto e la loro intelligenzasono trasferiti nei corpi di due giovani e sani africani, che in cambio di denaro che servirà asalvare le loro famiglie, accettano il baratto. Il contratto, però, prevede soltanto venti ore algiorno di Transfer: durante quattro ore i due saranno sé stessi, Apolain e Sarah.  Il racconto,quasi un pamphlet settecentesco, mette a fuoco la ribellione di Apolain nelle quattro ore in cuirecupera la sua personalità, e il disagio di Hermann e Anna che dopo aver sorpreso l’altasocietà tedesca con i loro splendidi corpi giovanili, ma con tutti i ricordi e le conoscenze dianziani coniugi, si vedono emarginare proprio a causa della diversità della loro presenza. Purcovando il sogno della vita eterna, giocando sul cambio d’identità e sul gap tra ricchi e poveri, ilfilm ricorda che si è felici soltanto nell’essere sé stessi. Da ricordare, per gli appassionati difantascienza, il programma di mezzanotte del Festival con film audaci, a volte scabrosi, spessoerotici. E cito per tutti Horny House of Terror di Jun Tsugitacon le stelle del porno nipponico Saori Hara e Asami nei ruoli di due prostitute in un bordelloche è l’anticamera dell’inferno. Loro compito è soddisfare i clienti in tutte le loro richieste per poicastrarli.

Ultimi due film in concorso al 29e Festival du Film Fantastique: The Child’s Eye (L’occhio delbambino), dei fratelli tailandesi Danny e Oxide Pang cui si è aggiunto Seconds Apart(Secondi a parte), dello statunitense di origini latine Antonio Negret. I famosi autori di The Eye, film consacrato da un rifacimento Usa, prendono spunto dai moti di Bangkok dell’aprile 2010che coinvolsero anche i turisti per imbastire un piccolo film di terrore su tre coppie di studentialla fine di una vacanza. Finiti i soldi per l’albergo di lusso, i sei riparano in una vecchia locandaperché l’aeroporto è bloccato. E’ l’inizio di un incubo che si apre con la scomparsa dei tregiovani e con le ragazze lasciate in balia dei fantasmi di un ostello infernale dal quale nonriescono a uscire. Con ritmi lenti e ben cadenzati, e con immagini che sembrano riprese dalbuco della serratura, i fratelli Pang tessono una tela di ragno nella quale annaspano le treragazze nelle cui menti i fantasmi interiori si confondono con violente sensazioni esterne.

La sorpresa, tuttavia, questa volta è venuta dagli Usa. Applausi, infatti, per il film nero edevastante Seconds Apart. Non nuova sugli schermi la presenza di due gemelli dalle mentidiaboliche ma Jonah e Seth, fin da bambini, hanno dimostrato un sorprendente poteredistruttivo. Interpretati dai gemelli Edmund e Gary Entin, i due protagonisti possiedono dotitelecinetiche che coordinate possono indurre al suicidio e all’omicidio. Il loro potere, inoltre,riesce anche a cancellare dalla mente delle persone coinvolte qualsiasi traccia della loroinfluenza nefasta. Luogo di caccia preferito, l’High School che frequentano. E dopo ogniimpresa, i due si divertono a filmare l’evento con una videocamera. Non passa però inosservatal’induzione al suicidio mediante roulette russa di alcuni studenti del College. Il detective Lampkin(Orlando Jones), già ossessionato da incubi notturni nei quali rivede la moglie perire in unincendio del quale lui stesso conserva molte cicatrici, conduce un’indagine che lo porta in casadei gemelli. I genitori lo accolgono in maniera glaciale, trasformando l’etichetta in arma di difesa.Il detective non verrebbe mai a capo di tante morti misteriose se una studentessa appenaiscrittasi, Eve, (Samantha Droke), non facesse la posta a Jonah. La ragazza, infatti, fa breccianel cuore del giovane provocando l’ira del gemello che comincia a sentirsi emarginato. Ildissidio impedisce la coordinazione dei loro poteri, e in pratica li annulla sul piano operativo.Non placa però l’ira di Seth che la scarica sul fratello dando inizio a una lotta mortale. Il registadescrive Seth come un killer psicopatico e tratta Jonah con maggior equilibrio pur isolandolidentro una sfera di potere eccezionale. La breccia aperta da Eve rivela a Jonah il piaceredell’autonomia e il fascino di scoprire la propria personalità, e mette in discussione l’educazionericevuta provocando una furente ribellione contro i genitori. Nel 2008 Antonio Negret è statoinserito da Hollywood Reporter tra i dieci registi di origini latinoamericane da osservare conattenzione nei prossimi anni. I premi

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29th Brussels International Fantastic Film Festival

Scritto da Renzo FegatelliGiovedì 14 Aprile 2011 00:00 - Ultimo aggiornamento Mercoledì 20 Aprile 2011 11:07

La giuria internazionale del 29e Festival du Film Fantastique, presieduta da Enzo Castellari, ecomposta da Jake West, Simon Boswell, Nicolas Gob ha assegnato il Corvo d’oro, gran premiodel Festival, al coreano I saw the Devildi Ji-woon Kim. Il Corvo d’argento, premio speciale della giuria, è andato ex-aequo al film Usa Midnight Sondi Scott Leberecht e al cinese Detective Dee and the Mystery of the Phantom Flamedi Tsui Hark. La giuria europea, presieduta da Maud Van de Velde, ha premiato il film tedesco Transfer diDamir Lukacevic. Il film parteciperà a ottobre, al Festival di Sitges, al concorso perl’assegnazione del Mèliès d’oro. La giuria 7th Orbit, presieduta da Jean-Jacques Rousseau, ha considerato miglior film dellasezione il finlandese The Temptation of St. Tony” di Veliko Ounpuu. Miglior film della sezione Thriller, è stato considerato il film franco-canadese Territories delfrancese Olivier Abbou.

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