Scritto da Frank Valeriani Domenica 28 Dicembre 2008 16:30...

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  • Modo Dorico

    Scritto da Frank ValerianiDomenica 28 Dicembre 2008 16:30 - Ultimo aggiornamento Domenica 28 Dicembre 2008 16:33

    Ciao ragazzi ! Mi chiamo Frank Valeriani, suono il sax (con tanto di "pagina personale" qui susaxforum.it !)e grazie alla disponibilita' di Alessio (l'amministratore), mi accingo a compierel'ardua impresa di rispolverare un attimino discorsi che possono essere di interesse comune,dando ovviamente per scontato il fattoche siate tutti in grado di eseguire le scale maggiori eminori in TUTTE le tonalita' (poiche' sono il pane quotidiano che vi accompagnera' per tutta la"vita musicale" ! )

    Per questo intervento ho deciso di spendere qualche parolina sulla scala dorica, detta anche modo dorico.

    Un modo, o scala modale,nascesu unodei sette gradi di una scala maggiore o minore. Ed e'altresi' opportuno specificare che qualsiasi altra scala (pentatonica ecc ecc)puo' generare unmodo....ma andiamo con ordine e restringiamo l'orizzonte alle scale maggiori e minori, anzicon maggiore attenzione soffermiamoci sui modi che scaturiscono dalla scala maggiore.

    La scala maggiore, di per se stessa, considerata partendo dalla tonica fino alla sua ottavasuperiore (quindi partendo dal primo grado), e' anche chiamata Modo Ionico (o Modo Ionio).Questa stessa scala, se cominciata sul secondo grado (ed estesa quindi fino all'ottavasuperioredi quest'ultimo)genera un altro "modo", anch'esso denominato come un'anticaregione greca : Modo Dorico. Stessa cosa avviene quando si parte dal terzo , dal quartogrado ecc.

    Quindi volendo esemplificare il discorso sulla scala di Do Maggiore, vediamo i modi generatida ciascun grado della scala maggiore (lospecchietto seguente risultera' molto di aiuto) :

    Ionico DO RE MI FA SOL LA SI DO

    Dorico RE MI FA SOL LA SI DO RE

    Frigio MI FA SOL LA SI DO RE MI

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    Scritto da Frank ValerianiDomenica 28 Dicembre 2008 16:30 - Ultimo aggiornamento Domenica 28 Dicembre 2008 16:33

    Lidio FASOL LA SI DO RE MI FA

    MisolidioSOL LA SI DO RE MI FA SOL

    Eolio LA SI DO RE MI FA SOL LA

    Locrio SI DO RE MI FA SOL LA SI

    E' chiaro quindi che questo discorso e' valido per TUTTE le scale maggiori (suggerirei infatti dieffettuare la trasposizione di questo specchiettoin tutte le tonalita', per avere un quadro piu'chiaro ed aperto di tutto il discorso).

    Il modo ionico e quello eolio dovrebbero esserci alquanto familiari perche' corrispondonorispettivamente alla scala maggiore e alla scala minore naturale.

    La scala modale che prenderemo in considerazione in questa seduta (come gia'preannunciato) quella generata dal secondo grado della scala maggiore: il modo dorico.

    In questa scala i toni ed i semitoni risultanosusseguirsi cosi' :Tono, Semitono,Tono, Tono,Tono, Semitono, Tono.

    E un modo "minore" poiche' l'intervallo fra il primo e il terzo grado (nell' esempio di cuisopra si tratta delle note Re e Fa) di terza minore, la distanza fra il settimo e il primo grado un tono (intervallo di seconda maggiore). Quindi l'accordoa quattro voci cheprende formada questa scala e' un accordo minore settima; infatti, tornando al nostro esempio (Redorico) sovrapponendo fondamentale , terza , quinta e settima si ottiene RE FA LA DO , ecioe' : Re min 7 ! E se estendiamo questo accordo fino alla sua tredicesima (eptiade = accordo di sette note),ossiasovrapponiamo per terze le note che costituiscono la scala,

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    Scritto da Frank ValerianiDomenica 28 Dicembre 2008 16:30 - Ultimo aggiornamento Domenica 28 Dicembre 2008 16:33

    abbiamo :

    RE FA LA DO MI SOL SI......riotteniamo la scala dorica in tutta la sua integrita'(ovviamente con i suoni in un ordine diverso, cioe' disposti per intervalli di terza) !

    A questo punto pero' spenderei qualche parolina sul "come" metabolizzare, interiorizzarequesta scala. E' pratica comune cercare di "assorbire" questa scala rapportandola alla suatonica. Mi spiego meglio : nell' esempiosuddetto e' tendenza comune pensare di suonare la scala di Do partendo dal Re (ed il discorso diventa molto comune quando all'orizzonte siaffacciano le "mostruose" alterazioni). Questa pratica ci avvicina al concetto, ma al tempostesso non ci permette di dare l'enfasi giusta alla scala. MoltiGRANDI nei loro seminari infattisuggeriscono di pensare al modo dorico come ad una scala minore naturale, alla quale e' stato alterato ( # ) il sesto grado. Questo quindipermette di soffermarci su una nota che "fa ladifferenza" ...sonora ovviamente !

    Ritorniamo al nostro esempio:

    RE minore naturale e' la relativa minore naturale alla scala di FA maggiore, giusto ? Quindi risulta essere quindi composta dagli stessi suoni di Fa maggiore, e cioe':

    RE MI FA SOL LA SIb DO RE ( la cui "eptiade" [accordo esteso fino alla tredicesima]risulta essere Re FaLa Do Mi Sol Si b )

    RE dorico differisce da questa scala nel sesto grado, cioe' nel SI che, anziche' essere bemolle,sara' naturale. E cioe' :

    RE MI FA SOL LA SI DO RE (...e ripetiamo, in questo caso l'eptiade avra' invece unSi naturale, e cioe' Re Fa La Do Mi Sol Si )

    Pensare al modo dorico in questo modo, ci permettedi dare la giusta enfasi alla nota che "..fa

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    Scritto da Frank ValerianiDomenica 28 Dicembre 2008 16:30 - Ultimo aggiornamento Domenica 28 Dicembre 2008 16:33

    la differenza.."( il Si naturale )

    Riepilogando quindi, il modo dorico e' strettamente connesso con l'accordo di minoresettima, cioe' l'accordo che risiede sul secondo grado di una scala maggiore e cheindicheremo come II min 7 (secondo grado minore settima...che nel nostro caso era RE min7, ossia II grado della scala di Do). Ed ancora, come si nota nel discorso delle "eptiadi", nelcaso di Re min 7 (dorico) e' come se avessimo sovrapposto la triade di Mi min ( Mi Sol Si )al Re min 7.L' effetto dorico quindi risiede in quest'ultima triade, e quel Si naturale ne e'....latestimonianza vivente !! E' molto accattivante l'effetto sonoro che la triade Mi Sol Si producesull' accordo di Re min 7.

    Due brani in particolare ci permettono di soffermarci ad esplorare esclusivamente fino in fondoil modo dorico, e sono : SO WHAT di Miles Davis ed IMPRESSIONS di John Coltrane. I duebrani, sebbene diversi nella melodia, sono identici nella struttura (A A B A)ed entrambi sisviluppano su Re dorico e Mib dorico fino alle estreme conseguenze !

    Suggerimenti:

    Esercitarsi nel praticare la scala dorica in TUTTE le tonalita'.

    Puo' essere interessante praticarle tutte persemitoni ascendenti (Re dorico,Mib dorico,Midorico ecc ecc), poi per semitoni discendenti (Re dorico,Do# dorico,Do dorico ecc ecc). Poiper quinte discendenti (Re dorico,Sol DoricoDo dorico..ecc ecc) ed infine per quinteascendenti (Re dorico,La dorico, Mi dorico). Oltreche con lescale, l'esercizio dovrebbe ancheessere ripetuto con gli arpeggi (arpeggiando ciascun accordo fino alla settima , es. Re Fa La Do, Mib Solb Sib Reb, Mi Sol Si Re... ecc ecc). Se qualcuno poi ha voglia di avventurarsi ancora di piu' nella pratica...beh...e' possibile esercitarsi eseguendo ciascuna scalaproseguendo per intervalli di terza...poi magari di quarta (esempio per terze :Re Fa Mi Sol FaLa Sol Si La Do Si Re, Mib Solb Fa Lab Solb Sib Lab Do Sib Reb Do Mib...ecc )

    Buona DORICA a tutti !

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