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silvano prosser 1 SCREENING CON POTENZIALI UDITIVI EVOCATI Silvano Prosser Università di Ferrara Dip. Discipline Medico-Chirurgiche Scienze Comportamentoe Comunicazione Sezione Audiologia Ferrara, 22 ottobre 2004

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silvano prosser 1

SCREENING CON POTENZIALI UDITIVI EVOCATI

Silvano ProsserUniversità di Ferrara Dip. Discipline Medico-ChirurgicheScienze Comportamentoe ComunicazioneSezione Audiologia

Ferrara, 22 ottobre 2004

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0 10 20 50 100 200 300 400 ms

FAST MIDDLE SLOW latency potentials

I

V Pa Pb P1

P2

Na Nb N1

N2 N0

stim: click 80 dBHLISI = 650 msn= 1000

specificita stimoli

vigilanza fattori cognitivi

POTENZIALI UDITIVI EVOCATI

In risposta ad una stimolazione uditiva costituita da transitori, èpossibile registrare dallo scalpo una successione di potenziali.Questi si sviluppano in conseguenza dell'attivazione delle struttureneurali della via uditiva. In base alle loro latenze si suddividono inpotenziali precoci (o "fast"), potenziali a latenza media ("middle"),potenziali tardivi ("slow").

In generale si può affermare che i potenziali più precoci sonomaggiormente dipendenti dalle proprietà acustiche dello stimolo, ipotenziali più tardivi sono maggiormente influenzati dalla vigilanzae dai processi cognitivi.

Per tale motivo i potenziali precoci sono stati utilizzati comestrumento di screening neonatale della sordità.

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0 25 50 75 ms

90 dBHL anestesia generale

Pa

NaNb

P1V vigile

MLR- vigilanza

Poichè i siti di generazione delle componenti a latenza mediacoinvolgono strutture del tronco (probabilmente sostanza reticolaremesencefalica), talamiche e corticali (area uditiva primaria) questerisposte sono notevolmente influenzate dall’anestesia generale, dalsonno e dalla maturazione. Ciò riduce l’applicazione delle MLRnella ricerca di soglia in bambini sedati farmacologicamente, e nesconsiglia l’uso come strumento di screening nei neonati.

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I I I I I I I I I I I0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 ms

I IIIII

IVV

VI VII

MG

IC

SO

AA

ABR - GENERAZIONE

CNVIIILL

I generatori delle onde dell'ABR sono stati identificati nelnervo VIII per la I (giunzione cito-neurale) e la II (uscita dalmeato acustico interno), nei nuclei cocleari (CN) per la III, nelcomplesso olivare superiore (SO) e nuclei del lemniscolaterale LL) per il complesso IV-V, nel collicolo inferiore (IC)e corpo genicolato mediale (MG) per la VI e VII. Non semprequeste due ultime componenti risultano evidenti. Si ritiene chele componenti successive alla II riflettano la sommazionevettoriale dell'attività elettrica di numerosi gruppi neuronali,controlateralmente ed in misura minore ispilateralmemteall’orecchio stimolato.

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90

70

50

30

10dB nHL

ABR - COMPONENTI e PARAMETRI

5.5 7.5 ms1.5 2.5 3.5

PARAMETRIpresenza-assenzalatenza V in-out

Intervalli I-III, I-VDifferenza interaurale V

RECETTORE(SOGLIA UDITIVA)

VIE UDITIVETRONCONCEFALO

B.T.T.

V

III

IIIIV VI

Nel normoudente l’ABR ottenuto alla massima intensità distimolazione è tipicamente rappresentato da 6-7 onde. Riducendol’intensità, oltre ad un aumento di latenza delle componenti, siassiste ad una progressiva riduzione nella definizione dellecomponenti. A basse intensità solo l’onda V risulta ben visibile. Sutale componente viene valutata la soglia uditiva, con un “errore”stimato nell’adulto di circa 10 dB. (per es. soglia onda V a 40 dB,soglia audiometrica a 2-4 kHz a 30 dB). L’intervallo di latenza I-Vè sensibile ad alterazioni della conduzione neurale tronco-encefalica.

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latenza onda V

4

5

6

7

8

9

10

0 10 20 30 40 50 60 70 80 90

dB HL o efficaci (SL)

mse

c

ABR LATENZA ONDA V / intensità

0 5 10 ms

2.3 4.2 6.3

7.3

7.7

dBnHL90

60

50

40

0 5 10 ms

dBnHL

90

60

50

1.53.6

5.5

6.2

IPOACUSIATRASMISSIVA

IPOACUSIACOCLEARE

I parametri di latenza dell’onda V e dell’ intervallo I-V, valutati infunzione dell’intensità di stimolazione consentono di trarreaffidabili informazioni non solo riguardo alla soglia uditiva (fra 2 e4 kHz), ma anche sulla natura dell’ipoacusia, ad esempio setrasmissiva, o neurosensoriale a sede cocleare. Nel primo caso iparametri di latenza risentiranno dell’attenuazione subita dallostimolo per il difetto di trasmissione dell’orecchio medio. Nelsecondo caso la latenza dell’onda V, ad elevate intensità distimolazione, è come nel normoudente, e ciò è stato messo inrelazione alla presenza recruitment.

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LESIONE TRONCO-ENCEFALICA

.25 .5 1 2 4 8 kHz

I I I I I I I I I I

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 ms

demielinizzazione

I

V

II

I I I I_

_

_

_

_

dBHL

0

20

40

60

80

100click

XXXXX

5 ms

Le componenti tardive dell’ABR, (onda III e successive) posssono mancare deltutto, od avere una latenza prolungato nel caso di patologie degenerative conlesioni localizzate nel tronco. In questo caso (sclerosi multipla) solo l'onda I èben riconoscibile nelle risposte dei due lati ottenute con stimoli a 90 dB nHLmentre l'onda V ha una forma molto allargata, a latenza aumentata. Ciò èindicativo di una scarsa sincronizzazione delle risposte dei generatori in sedetroncoencefalica. Con stimoli a bassa intensità (30-40 dB)in questi casi moltospesso è del tutto indefinita.

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SCREENINGNEONATALE

DIAGNOSTICAPRECOCE

ABR

POTENZIALI EVOCATI UDITIVIIN AUDIOLOGIA INFANTILE

pass/refer misura soglia altre indagini

diagnosieziologica

rimediABRECochGSSR

In audiologia infantile l’ ABR viene utilizzato come strumento di screening neineonati, e come strumento diagnostico per determinare il livello della sogliauditiva. Oltre all’ABR, nel neonato o nel bambino di qualche mese di età sipossono registrare le risposte di stato stazionario (SSR). Queste permettonoseppure con una certa approssimazione di ottenere livelli di soglia nel campodelle frequenze gravi. L’Elettrococleografia necessita di anestesia generale,permette un rilievo di soglia molto preciso (errore stimato entro 5-10 dB), eviene eseguita ad oltre 8-9 mesi di età. La diagnosi eziologica di una sorditàinfantile richiede inoltre altre indagini, clincihe, laboratoristiche (geneticamolecolare), immagini (RM, TAC),. ecc.

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ASPETTI PARTICOLARI DELL’ABR NEONATALE

TECNICI - REGISTRAZIONE

BIOLOGICI - MATURAZIONE

PRATICI -STRUMENTAZIONE

Utilizzando l’ABR sui neonati occorre considerare alcune differenze rispettoalle applicazioni sui soggetti più grandi, che riguardano aspetti tecnici diregistrazione, biologici-maturativi, e pratici legati ai tipi di strumentazione.

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ABR screening -STRUMENTAZIONE

STRUMENTI CLINICIscelta libera parametri di stimolazione, registrazione, analisiuscita: giudizio dell’esaminatore

STRUMENTI DEDICATIsequenza di stimolazione programmatamodalita’ di stimolazione finalizzataall’evocazione dell’onda Vuscita da analisi statistica: pass/fail/dubbio

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REGISTRAZIONE screening ABR

stimoli: transitori a polarità alternata (o rarefaz)

stimolazione binaurale o monoaurale, via aerea(via ossea, max 55 dB nHL)

traduttore: inserto (cuffia)

passi di intensita’ (-3-)

stabilire il criterio pass/fail (max=40 dBnHL)

minimizzare possibilità di false risposte(filtri e finestra d’analisi appropriati)

La finalità del rilievo dell’ABR utilizzato per screening è l’identificazionedell’onda V ad una “intensità criterio” (separazione PASS/FAIL) di 30 o 40 dBnHL. La scelta dei parametri di stimolazione viene quindi fatta permassimizzare l’dentificazione dell’onda V a bassa intensità e per minimizzare ifalsi risultati.

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0 12 ms

+.28 µV

SN90 dB nHL

40

DX90 dB nHL

80

I III V

R.A., f - 12 gg CMV gravidica

PASS

FAIL

FAIL

ABR screening

Come primo passo occorre registrare la risposta alla massima intensità distimolazione (90 dB nHL). Il tracciato così ottenuto permette di valutare lamorfologia generale della risposta, la latenza della V, l’ intervallo I-V.Successivamente si può immediatamente passare alla intensità-criterio (30 o40dB), eventualmente intercalando un’intensità intermedia. Tutte le risposte,ottenute con 1500-2000 stimoli, vanno ripetute per il controllo dellareplicabilità dei potenziali. Il caso riportato rappresenta un FAIL per unaprobabile sordità (severa o profonda) monolaterale destra.

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0 25 50 75 ms

V Pa P1

NbNa

PAM

EVITARE FALSI RISULTATI - POSIZIONAMENTO ELETTRODI

In risposta ad un transitorio dopo l’ABR si sviluppano lecomponenti a latenza media Na Pa Nb e P1. In certi soggetti perintensità di stimolazione elevata, alla risposta neurogenica si puòsovrapporre un potenziale ampio e abbastanza variabile comedurata (circa 10 ms) che origina dalla contrazione riflessa deimuscoli post-auricolari. Tale potenziale, che nel neonato può essereconfuso con l’onda V, può essere minimizzato spostandol’elettrodo di riferimento in posizione inferiore alla punta dellamastoide.

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EVITARE FALSI RISULTATI FILTRARE CORRETTAMENTE IL SEGNALE

0.0 2.7 5.3 8.6 10.7kHz

0.0 2.7 5.3 8.6 10.7kHz

0.5 3.4 6.3 9.1 12 ms

0.5 3.4 6.3 9.1 12 ms

0.43uV

1.1 uV160 Hz

<100 Hz

90 dB nHL

40 dB nHLFFT

FFT

banda passante consigliata: 30/50Hz - 3000 Hz

Un fattore cruciale per poter identificare l’onda V alle intensità-criterio (30-40dB) è il filtraggio del segnale. A 90 dB nHL l’ABR ha una frequenzaprincipale di circa 160 Hz, a 30 dB nHL ha una frequenza principale inferiore a100 Hz, mediamente attorno a 50-60 Hz. Per tale motivo la banda passante delsegnale eeg deve essere settata fra 30/50 e 3000 Hz.

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EVITARE FALSI RISULTATI - FREQUENZA DI STIMOLAZIONE (RATE)

% IDENTIFICAZIONE ONDA V

neonati <42 sett. >42 sett PCA

40st/s, 30 dB 100% 100%

<37sett 37-42sett90st/s,30 dB 50% 71% 92%

70st/s, 40 dB 85%

Klein, Ear Hear, 1992

Anche il ritmo di stimolazione può influenzare l’identificazione dell’onda V abasse intensità. Nei neonati con ritmi relativamente lenti (40/s, intervallointerstimolo ISI= 25 ms) l’onda V è risultata sempre identificabile a 30 dB.Con stimolazioni più frequenti (90/s, ISI=11,1ms) l’onda V risente molto dellecondizioni maturative della via uditiva, tanto da essere identificabile solo nellametà dei soggetti di età post-concezionale inferiore a 37 settimane.

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FREQUENZA DI STIMOLAZIONE CONSIGLIATA(Audiol. Ferrara, Sign. Luciana Camurri)

90 dB nHL individuazione componenti20/s misura I-V

40 dB nHL individuazione onda V50/s criterio70/s

I-V

parametri consigliati con strumenti clinici

Una soluzione ragionevole è di ottenere la risposta a 90 dB nHL con un ritmodi stimolazione relativamente lento (20/s, ISI 50 ms), cosi’da poter facilmentevalutare il parametro I-V, e la risposta all’intensità-criterio con un ritmo di 50-70/s: questa frequenza di stimolazione molto spesso facilita l’identificazionedell’

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ABR EFFETTI MATURATIVI

0 1 2 3 4 5 6 7 8ms

30 sett EC

41 sett EC

adulto

6.85

4.4

1.7

1.654.0

6.35

1.63.5

5.6

90 dB nHL

Negli ABR ottenuti dai neonati occorre tener conto che le latenze dellecomponenti hanno valori diversi da quelli dell’adulto. Ciò è stato posto inrelazione alla maturazione della via uditiva troncoencefalica, ed al suo grado dimielinizzazione. Le latenze tendono ad assumere i valori dell’adulto attorno ai18-24 mesi di età.

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5

6

7

8

30 40 50 60 70

sett età concezionale

onda

V m

s

0

1

2

3

30 40 50 60 70

sett età concezionale

ond

a I

ms

ABR MATURAZIONE PARAMETRI

A

A

Uno dei vantaggi che può offire l’uso dell’ABR come tecnica di screening èche accanto alla informazione di soglia, consente di valutare la maturazionecentrale. Nel caso di prematurità, e di concomitanza con disordini del snc,un’indicazione sul grado di maturazione della via uditiva può contribuireall’”assessment” diagnostico, alla prognosi, alla pianificazione dellariabilitazione. Alla nascita la coclea ed iol nervo VIII sono funzionalmentematuri (l’onda I ha una latenza simile a quella dell’adulto). I tratti neurali deltronco maturano progressivamente , come è indicato dalla variazionedell’intervallo I-V con l’età.

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mill

isec

ondi

settimane mesi annietà

30 35 40 / 5 10 12 / 5 10 20 50

_

_

latenzaonda V

intervalloI-V

sogliaonda V

dB n

HL 50

30

10

10

9

8

7

6

5

4

ABR MATURAZIONE

SOGLIA ONDA V

PARAMETRI

Anche la soglia elettrofisiologica (minima intensità in cui è identificabile ilpotenziale) dell’onda V risente della maturazione. In soggetti normoudenti edimmaturi (30 settimane) la sua soglia si colloca a 50 dB nHL. Attorno a 40settimane raggiunge i 30 dB. Per tali motivi l’intensità criterio vieneconvenientemente scelta a 30-40 dB nHL.

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onda V, 80 dBnHL

5

5,5

6

6,5

7

7,5

8

8,5

9

40 sett 4,5 m 10,5m 16,5m 22,5m adultoetà PC

ms

onda V, 40 dBnHL

5

5,5

6

6,5

7

7,5

8

8,5

9

40 sett 4,5 m 10,5m 16,5m 22,5m adultoetà PC

ms

LATENZA ONDA V, INTENSITA’,ETA’, VARIABILITA’

1 ds

1 ds

La variabilità della latenza dell’onda V nel neonato e nella prima infanzia ècirca il doppio rispetto all’adulto. Per tale motivo i limiti (valore medio tipicoper l’età + 2 d.s.) per individuare un ritardo di maturazione sulla basedell’intervallo I-V sono relativamente ampi.

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ABR SCREENING NEONATALEPREORDINARE UN FLUSSO MINIMO

CRITERIO 1onda V30-40 dB nHL

CRITERIO 2lat V aumentata

PASS

FAIL

CTR 3mm

PASS

FAIL

ABR soglia

protesizzazione 6 mm

ECochG9 mm

L’ABR essendo una tecnica non invasiva, si presta ad essere utilizzato nelloscreening neonatale. I casi individuati come sospetti (fail), potranno esserericontrollati con ABR all’età di 3-4 mesi. Si noti che la separazionePASS/FAIL può avvenire anche in base ad un criterio basato sui valori dilatenza dell’onda V. L’obbiettivo di una definizione di soglia entro 6-9 mesi dietà può essere raggiunto con ABR o con ECochG. Si ritiene che l’uso diun’amplificazione entro 6 mesi di età, oltre a garantire l’udibilità dei segnaliacustici, favorisca la maturazione delle vie uditive centrali.

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silvano prosser 22

7179 neonati (4478 da NICU)

screening criteri (dx AND sx): TEOAE (80 spl) DPOAE L1=65spl, L2 50 spl AABR 30 dB nHL

riferimento: VRA a 8-12 mesi

OAE

ABR

P

F OAE+ABR96-98% pass

ABR screening- PRESTAZIONI (Norton et al, EarHear, 2000)

refer 10%

refer 2-4%

ABR: pass 90% (86% a rischio)

AABR: tempo 8’ per i due lati

In questo studio il tasso di pass con ABR era del 90%. Tale valore può essereelevato a 96-98% applicando l’ABR in serie, ai casi fail riscontrati da un testcon OAE. Da rilevare i criteri pass molto restrittivi, cioè 30 dB come intensitàper rilevare l’onda V, e la obbligarietà di una risposta presente in entrambe leorecchie.

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silvano prosser 23

Efficacy of AABR hearing screening in very preterm newbornsvan Straaten et all, J Pediatr, 2001

90 neonati, peso 600-1960g. AABR settimanale fino a PASS

AABR/ neonati pretermine

0

20

40

60

80

100

30,3 31,2 34settimane età concezionale

% p

ass

Il tasso di pass con una procedura ABR automatizzata, aumenta con l’etàconcezionale, fino al 100% alla 34a settimana di età concezionale in questapiccoola serie di bambini prematuri. Per tale motivo è consigliabile eseguire iltest al momento della dimissione dalla NICU.

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88 neonati NICU, 171 orecchi

0102030405060708090

100

ABR ASR DPOAE TOAE

% P

ASS TEST

abr +

Hearing screening in NICU: comparison of methodsRhodes et al, Otolaryngology Head Neck Surg, 1999

In questa serie di neonati della NICU sono confrontati i tassi di PASS conABR, rifdlesso stapediale (ASR), ed otoemissioni. Le TEOAE hanno il tassopiù basso. Quando l’ABR viene applicato in serie ai casi fail individuatri dallealtre tecniche, i PASS si elevano attorno al 90%.

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silvano prosser 25

ABR -screeningFALSI RISULTATI

*da parametri di registrazione incongrui*da sfavorevole s/r*da interferenze elettriche*da malposizione del trasduttore*da configurazione di soglia*da patologia infrequente

normoacusia =FAIL ipoacusia=PASS

aumenta i costi errore grave

I falsi risultati dell’ABR sono possibili, e determinati dai fattori elencati.L’errore con le conseguenze potenzialmente più gravi è il caso di un bambinosordo giudicato PASS, e pertanto escluso da qulsiasi altro controllo. In talcaso solo l’instaurarsi di un ritardo di linguaggio spingerà i genitori ariconsiderare l’eventualità di una ipoacusia.

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silvano prosser 26

6.4

7.9

8.2

6.5

1.84.4

1.84.5

90 dB

50 dB

40 dB

DM mm6

6.7

7.3

8.1

90 dB

70 dB

60 dB

40 dB

6.18

7.06

100 dB

90 dB

110 dB

100 dB

0 10 ms

?

“Au dx compatibile con sordità profondaAu sx soglia a 75 dB HL, utile protesi acustica”

controllo FE

Un caso considerato sordo ad un primo controllo, e risultato PASS aduncontrolo successivo. L’errore nella prima registrazione è probabilmentedeterminato da inadeguate condizioni di registrazione, (segnale filtratoattraverso una banda troppo stretta).

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silvano prosser 27

la cuffia puòoccludere ilmeato esternoattenuando lo stimolodi 30 dB

inserto

ABR screening- TRASDUTTORE

trago

Un’altra causa di errore (del tipo falso allarme) è costituita dal cattivoposizionamento della cuffia. Questa, applicata al neonato, può facilmenteschiacciare il trago occludendo il meato acustico esterno. In tali condizionil’intensità di stimolazione può subire un’attenuazione fino a 30 dB, con laconseguenza di definire un FAIL (mancanza di onda V a 30 dB) unnormoudente. Per questo motivo è consigliabile un trasduttore ad inserto.

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silvano prosser 28

75 dB nHL

35

55

I III V

0 12 ms

CUFFIA- occlusione

ABR screening- TRASDUTTORE

dBnHL75

55

35

20

10

INSERTO

Esempio di ABR ottenuto con malposizionamento della cuffia, a 35 dBassenza di onda V. A destra lo stesso caso ripetuto con inserto: miglioredefinizione delle componenti a 90 dB nHL, onda V a 20 dB

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silvano prosser 297

0 5 10 ms

0.75uV

10

30

50

70

90

dB

.25 .5 1 2 4 8 kHz

CA=CO

dBnHL80

60403020

0 5 10 ms

0.55uV

10

30

50

70

90

dB

.25 .5 1 2 4 8 kHz

CA=CO

dBnHL80

60

302010

A.P. 11 aa

S.R. 9 aa

PROFILI DI SOGLIA e ABR

Una fonte di variazione della latenza dell'onda V, talvolta responsabile di erroridiagnostici è rappresentata dai profili di soglia. L'ABR è una rispostaprevalentemente originata dalla base della coclea. Sordità con soglia in ripidadiscesa possono causare un prolungamento della latenza dell'onda V, perchè intal caso l'ABR riflette un contingente di attivazione neurale che origina nelleporzioni più apicali della coclea. Al contrario sordità con soglia ascendentedanno luogo ad ABR perfettamente normali. In tal caso l'ABR non forniscenessuna indicazione sul livello di soglia sulle frequenze medio-gravi.

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silvano prosser 30

I

III V?

aa.8 cerebropatia

90 dB

60

30??

??

?

?

ABR - LESIONI VIE UDITIVE CENTRALI

Nel caso siano presenti lesioni nella via uditiva centrale del tronco, l’ABR puòessere privo di alcune componenti. Se le lesioni interessano la regione dellemnisco laterale e del collicolo inferiore, l’onda V può risultare assente anchead intensità elevate di stimolazione, benchè la soglia uditiva sia normale.Questi casi sono classificati correttamente come FAIL e ad essi vengonoriservati controlli ABR successivi, oltre che procedure diagnosticheneurologiche e di immagini.

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silvano prosser 318

ABR ASSENTE(neuropatia uditiva? desincronizzazione?)

0 - 10 - 20 - 30 - 40 - 50 - 60 - 70 - 80 - 90 -100-110-120-

.125 .25 .5 1 2 4 8 KhZdB HL

XX

XX X

OO

OO O

rifl.stap. assenti

timpanogramma normale

0 6 12 ms

sx

dx

ABR 95 dB nHL

?

(MJ, aa 5, 1997)

In rari casi l’ABR può non essere definito, pure in presenza di una sogliauditiva tonale normale o lievemente innalzata. Quando questi reperti siassociano ad un riscontro di normali otoemissioni, il quadro clinico è definitocome “neuropatia uditiva”. In questo caso lo sviluppo del linguaggio non eranormale, presentando una riduzione lessicale e difetti nell’organizzazone dellinguaggio connnesso.

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silvano prosser 32

NICU WBC

AABR

OAE

OAE

NICU

WBC

AABR

OAE

OAE

ABR/SSRdgn

ABR/SSRdgn

NICU

WBC

AABR

ABR/SSRdgn

pass fail

VARIE MODALITA’ DI SCREENING

L’ABR automatico può rientrare in molti modelli di screening, in relazione alledisponibilità organizzative ed economiche. Si ritiene che l’efficienza delloscreeening ABR automatico sia pari a quella delle otoemissioni, a scapito peròdi un costo economico e di tempi superiore. L’ABR clinico, condotto conspeciali tecniche per migliorare la specificità della risposta nei confronti dellefrequenze gravi (stimoli con “pip” a 500 Hz) o assieme alle SSR viene svoltocon la finalità di ottenere misure di soglia affidabili entro i 6 mesi di età.