SCIENZE FEDI RELIGIONI Riccardo Venturini – Psicofisiologia · 4 Mentre in Asia io credo che, in...

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1 SCIENZE FEDI RELIGIONI SCIENZE FEDI RELIGIONI SCIENZE FEDI RELIGIONI SCIENZE FEDI RELIGIONI CONOSCI TE STESSO giuseppina trifiletti L’UOMO E IL MONDO tra oriente ed occidente Le vie sapienziali invitano a percorrere una strada inversa, una strada centripeta anziché centrifuga. Riccardo Venturini – Psicofisiologia clinica - Università di Roma La Sapienza L’ampliarsi della sfera delle conoscenze naturali aumenta, paradossalmente, il mistero del non conosciuto e l’esplosione della conoscenza comporta anche un’esclusione di interrogativi. MOLTI ORIENTI E MOLTI OCCIDENTI MOLTI ORIENTI E MOLTI OCCIDENTI MOLTI ORIENTI E MOLTI OCCIDENTI MOLTI ORIENTI E MOLTI OCCIDENTI andando ad oriente … si arriva in California Semplifichiamo: ORIENTE E VACUIT ORIENTE E VACUIT ORIENTE E VACUIT ORIENTE E VACUIT ORIENTE E VACUIT ORIENTE E VACUIT ORIENTE E VACUIT ORIENTE E VACUIT À À À À À À: essere privi di un’esistenza propria, contenere tutte le cose del mondo, sciogliere l’individualità dell’io. OCCIDENTE E ANIMA OCCIDENTE E ANIMA OCCIDENTE E ANIMA OCCIDENTE E ANIMA OCCIDENTE E ANIMA OCCIDENTE E ANIMA OCCIDENTE E ANIMA OCCIDENTE E ANIMA: un’idea di sé che è un nucleo duro, non si risolve nella molteplicità delle relazioni e dei fenomeni. Nella scuola filosofica del buddhismo c’è stata un’attenzione alla mente in secoli in cui in Occidente la psicologia non esisteva. Nella filosofia occidentale quasi sempre manca un’indicazione sul come vivere le verità che sono state trovate. Nelle filosofie orientali ci sono sempre delle indicazioni operative.

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SCIENZE FEDI RELIGIONISCIENZE FEDI RELIGIONISCIENZE FEDI RELIGIONISCIENZE FEDI RELIGIONI

CONOSCI TE STESSO

giuseppina trifiletti

L’UOMO E IL MONDOtra oriente ed occidente

Le vie sapienziali invitano a percorrere una strada inversa, una strada centripeta anziché centrifuga.

Riccardo Venturini – Psicofisiologia clinica - Università di Roma La Sapienza

L’ampliarsi della sfera delle conoscenze naturali aumenta, paradossalmente, il mistero del non conosciuto e l’esplosione della conoscenza comporta anche un’esclusione di interrogativi.

MOLTI ORIENTI E MOLTI OCCIDENTIMOLTI ORIENTI E MOLTI OCCIDENTIMOLTI ORIENTI E MOLTI OCCIDENTIMOLTI ORIENTI E MOLTI OCCIDENTIandando ad oriente … si arriva in California

Semplifichiamo:

ORIENTE E VACUITORIENTE E VACUITORIENTE E VACUITORIENTE E VACUITORIENTE E VACUITORIENTE E VACUITORIENTE E VACUITORIENTE E VACUITÀÀÀÀÀÀÀÀ: essere privi di un’esistenza propria, contenere tutte le cose del mondo, sciogliere l’individualità dell’io.

OCCIDENTE E ANIMAOCCIDENTE E ANIMAOCCIDENTE E ANIMAOCCIDENTE E ANIMAOCCIDENTE E ANIMAOCCIDENTE E ANIMAOCCIDENTE E ANIMAOCCIDENTE E ANIMA: un’idea di sé che è un nucleo duro, non si risolve nella molteplicità delle relazioni e dei fenomeni.

Nella scuola filosofica del buddhismo c’è stata un’attenzione alla mente in secoli in cui in Occidente la psicologia non esisteva.

Nella filosofia occidentale quasi sempre manca un’indicazione sul come vivere le verità che sono state trovate.

Nelle filosofie orientali ci sono sempre delle indicazioni operative.

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Il grande sviluppo delle strutture neurologiche che supportano la nostra mente ha portato in occidente a una generalizzata visione troppo riduzionista.

Una visione che vuole ricondurre la nostra vita mentale a quello che possiamo leggere nelle strutture nervose.

Ma la coscienza non è qualcosa che sta lì, èfatta di relazioni, di stimoli …

La salvezza viene dall’Oriente?Giangiorgio Pasqualotto – Storia della Filosofia - Università di Padova

Il declino dei messaggi religiosi tradizionali dell’Occidente e la crisi dei valori, prodotti dalla tradizione laica, hanno aperto un grande vuoto, hanno lasciato scoperte le coscienze.

L’apertura di questo vuoto ha prodotto, tra l’altro, anche la recente ricerca di risposte rassicuranti, nate e cresciute nell’ambito di almeno due grandi civiltà d’Oriente, quella indiana e quella cinese.

Tale vuoto può essere assunto come segno di salutare purificazione, può indurre a confrontare le proprie tradizioni con quelle proposte dal pensiero orientale, non per sterili confronti ma per amore della conoscenza.

Così è possibile anche riscoprire parti preziose, dimenticate o represse, della propria tradizione occidentale.

CARTESIO, BUDDHA E LCARTESIO, BUDDHA E LCARTESIO, BUDDHA E LCARTESIO, BUDDHA E L’’’’IOIOIOIO

Il superamento dell’egocentrismo è difficile in oriente come in Occidente, ma in Oriente, è stato coltivato di più il tentativo di un superamento dell’io.

Il buddhismo è la forma teorica più radicale: l’individuo non esiste, è un sistema di funzioni, di relazioni.

“Cogito ergo sum” dice Cartesio.

Buddha potrebbe rispondere

“esiste solo un’attività che dubita, prova a catturare l’io se ci riesci”.

Nessuno riesce a osservare l’io che dubita.

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LA PERSONALA PERSONALA PERSONALA PERSONANONNONNONNON EGOEGOEGOEGO----CENTRICACENTRICACENTRICACENTRICA

UNO UNO UNO UNO insieme al MONDOinsieme al MONDOinsieme al MONDOinsieme al MONDO

UNO UNO UNO UNO dissolto, interdipendente dissolto, interdipendente dissolto, interdipendente dissolto, interdipendente da tutte le cose del MONDOda tutte le cose del MONDOda tutte le cose del MONDOda tutte le cose del MONDO

LA ZATTERALA ZATTERALA ZATTERALA ZATTERA

Si arriva molto lontano nella spiritualità orientale nella convinzione che la VERITÀ non può essere imprigionata in qualche formula dogmatica.

“Seguite questa via perché vi può portare ad essere liberi dalla sofferenza, dal condizionamento”

“il mio insegnamento è come una zattera, serve per attraversare il fiume della sofferenza, ma quando siete arrivati sull’altra sponda, è stolto portarsi sulle spalle la zattera solo perché ci è stata utile.

Quindi anche il mio insegnamento va preso come un metodo per liberarsi e non come un insegnamento a cui aderire.”

Mauro Bergonzi - religioni e filosofie dell’India – Istituto universitario di Napoli

Penso che sia molto maggiore l’impatto che ha avuto l’Occidente sull’Oriente rispetto a quello che l’Oriente ha avuto sull’Occidente, nel senso che tutta la tecnologia, tutto questo è stato assorbito dall’Oriente, a volte creando grossi problemi, perché un assorbimento troppo veloce di elementi tecnologici, che permettono di manipolare la realtà in maniera estremamente efficace può creare molti problemi …

Spesso si parla di questo paradosso dell’India di qualche anno fa, che aveva una situazione igienica spaventosa, di povertà, ma aveva la bomba atomica. Ecco è un po’questo paradosso che si genera in Oriente.

ORIENTE E TECNOLOGIAORIENTE E TECNOLOGIAORIENTE E TECNOLOGIAORIENTE E TECNOLOGIAMauro Bergonzi - religioni e filosofie dell’India – Istituto universitario di Napoli DALAI LAMADALAI LAMADALAI LAMADALAI LAMA

Una cosa che mi ha colpito molto è che in genere in occidente, in generale, c’è questa natura creativa, questa tendenza a prendere le iniziative individuali, …

c’è il pericolo che uno usi questa energia in modo sbagliato …

In generale, come essere umano, con l’intelligenza umana, la determinazione umana, io penso che l’iniziativa individuale è essenziale, è il modo di avere il progresso …

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Mentre in Asia io credo che, in generale, particolarmente in India, dove ci sono tante antiche filosofie, diverse pratiche di yoga, queste io credo che trattano molto con la mente, lo sviluppo mentale, la calma mentale.

Per cui io sempre credo che la scienza e la tecnologia occidentale, lo sviluppo mentale orientale,

se queste due cose vanno insieme armonicamente, l’una accanto all’altra, …

questo sarebbe una risposta migliore per l’umanità …

GesGesGesGesùùùù: via, verit: via, verit: via, verit: via, veritàààà e vitae vitae vitae vita

La vera gioiaLa vera gioiaLa vera gioiaLa vera gioiaimitare Cristoimitare Cristoimitare Cristoimitare Cristo

«Felice colui che viene ammaestrato direttamente dalla verità, così come essa è, e non per mezzo di immagini o di parole umane; ché la nostra intelligenza e la nostra sensibilità spesso ci ingannano, e sono di corta veduta.»

Hieronymus Bosch, L'andata al Calvario, Madrid, Palacio Real

ATTUALITATTUALITATTUALITATTUALITÀÀÀÀ DEL MEDIO EVODEL MEDIO EVODEL MEDIO EVODEL MEDIO EVONella storia medievale, si ritrovano aspetti delle istituzioni, delle invenzioni, della filosofia, e della spiritualità che possono essere utili anche al nostro spirito.

Il Medio evo fu infatti un epoca di forti passioni, di incontri e scontri tra storie, culture e religioni diverse.

Incontro e scontro tra il mondo latino e quello germanico, tra quello europeo cristiano e quello arabo - turco islamico, tra società nomadiche e società stanziali.

I medievali quindi sperimentarono forme politiche, economiche ed intellettuali per attuare una nuova sintesi,

nata dalla divisione del Mar Mediterraneo tra nord cristiano e sud musulmano,

tra occidente latino ed oriente greco slavo,

tra popolazioni nordiche e popolazioni mediterranee,

divisioni e tensioni che sussistono ancor oggi.

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Anche a livello spirituale, l'espansione del monachesimo benedettino e la nascita degli ordini mendicanti, francescani e domenicani, lasciano segni ancora evidenti nello sviluppo di monasteri e cattedrali, del romanico e del gotico, mentre centinaia di pellegrini si muovevano tra l' Occidente e l' Oriente, per terra e per mare, determinando la nascita di vie di comunicazione ed istituzioni di ospitalità e cura.

Gli intellettuali medievali si confrontarono, sulla scia delle differenze religiose tra latini e greci, cristiani ed islamici, in un grandioso sviluppo intellettuale che sfociò nella nascita delle università.

LA PERSONA LA PERSONA LA PERSONA LA PERSONA NONNONNONNON DIVISADIVISADIVISADIVISAHa senso credere che con una parte di noi pensiamo alla SCIENZA e con un’altra parte di noi pensiamo allo SPIRITO o ci dedichiamo alla religione?

Oppure dobbiamo pensare che siamo sempre noi, nella nostra interezza, presenti in tutto quello che facciamo?

Anche se sempre noi siamo in continua trasformazione interagendo con quello che facciamo.

le teorie partono da presuppostiche sono in un certo senso arbitrari

ma le teorie devono risolvere problemiè anche questo che permette loro il successo

LA SCIENZA CREA TEORIELA SCIENZA CREA TEORIELA SCIENZA CREA TEORIELA SCIENZA CREA TEORIELA SCIENZA CREA TEORIELA SCIENZA CREA TEORIELA SCIENZA CREA TEORIELA SCIENZA CREA TEORIE

Però è questa un’affermazione di principio che fa tabula rasa di tutta una tradizione di pensiero, è un’affermazione che non è una conseguenza diretta di osservazioni.

GALILEO E LGALILEO E LGALILEO E LGALILEO E LGALILEO E LGALILEO E LGALILEO E LGALILEO E L’’’’’’’’ESSENZA DEL FENOMENOESSENZA DEL FENOMENOESSENZA DEL FENOMENOESSENZA DEL FENOMENOESSENZA DEL FENOMENOESSENZA DEL FENOMENOESSENZA DEL FENOMENOESSENZA DEL FENOMENO

Per Galilei piccole differenze come quelle riscontrate negli esperimenti sulla caduta dei gravi, sono inessenziali, perchè l’essenza del fenomeno sta altrove.

Questo metodo ha generato un progresso che è sotto gli occhi di tutti.

Da un articolo di Silvio Bergia - dip. di Fisica, Università di Bologna

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Non si può restare indifferenti nel constatare che l’invito a

premettere l’osservazione al discorso

è comune ad Aristotele e a Galileo.

Tutti d’accordo quindi sulla necessità di osservare, ma non solo!

È necessario un metodo nell’osservare, ma ci si rende facilmente conto che alle volte non basta neanche il metodo.

Si tratta anche di stabilire come osservare e che cosa osservare.

ÈÈ IMPORTANTE ANCHE COME E CHE COSA OSSERVAREIMPORTANTE ANCHE COME E CHE COSA OSSERVARE

COMUNQUEL’analisi quantitativa dei fenomeni ha dato origine a un gigantesco processo, ancora in corso, di applicazioni tecnologiche sempre piùpotenti e perfezionate.

Non è l’osservazione inoltre a farci credere che la natura faccia uso dei mezzi piùsemplici, bensì una convinzione aprioristica.

IL CRITERIO DI SEMPLICITIL CRITERIO DI SEMPLICITIL CRITERIO DI SEMPLICITIL CRITERIO DI SEMPLICITIL CRITERIO DI SEMPLICITIL CRITERIO DI SEMPLICITIL CRITERIO DI SEMPLICITIL CRITERIO DI SEMPLICITÀÀÀÀÀÀÀÀ

arrivò alle sue leggi (errate) perché si rifiutava di osservare la realtà riducendola.Riteneva fondamentale osservarla nel suo insieme, nella sua complessità?

CHISSÀ! FORSE ARISTOTELE

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1.1.1.1.1.1.1.1. AutoriAutoriAutoriAutoriAutoriAutoriAutoriAutori perché essi stessi scrivono il romanzo con le loro suggestive teorie;

2.2.2.2.2.2.2.2. ProtagonistiProtagonistiProtagonistiProtagonistiProtagonistiProtagonistiProtagonistiProtagonisti perché fanno parte del romanzo che stanno scrivendo;

3.3. LettoriLettori perché i fatti che descrivono sono indizi che loro stessi debbono interpretare e collegare opportunamente.

LLLLLLLL’’’’’’’’INVESTIGAZIONE SCIENTIFICAINVESTIGAZIONE SCIENTIFICAINVESTIGAZIONE SCIENTIFICAINVESTIGAZIONE SCIENTIFICAINVESTIGAZIONE SCIENTIFICAINVESTIGAZIONE SCIENTIFICAINVESTIGAZIONE SCIENTIFICAINVESTIGAZIONE SCIENTIFICAGli scienziati protagonisti, autori e lettori del Romanzo Giallo Perfetto: La Natura

tre fisici che hanno trovato tre diverse soluzioni all’enigma della caduta dei gravicaduta dei gravicaduta dei gravicaduta dei gravi:

1. i corpi più pesanti cadono piùvelocemente;

2. i corpi cadono con uguale velocità;3. la forza di gravità non è una forza.

Non resta che concludere che idee diverse Non resta che concludere che idee diverse Non resta che concludere che idee diverse Non resta che concludere che idee diverse possono nascere dallpossono nascere dallpossono nascere dallpossono nascere dall’’’’osservazione degli osservazione degli osservazione degli osservazione degli stessi fatti!stessi fatti!stessi fatti!stessi fatti!

Aristotele, Galileo, EinsteinAristotele, Galileo, EinsteinAristotele, Galileo, EinsteinAristotele, Galileo, EinsteinAristotele, Galileo, EinsteinAristotele, Galileo, EinsteinAristotele, Galileo, EinsteinAristotele, Galileo, Einstein

LA SCIENZA CONTEMPORANEALA SCIENZA CONTEMPORANEALA SCIENZA CONTEMPORANEALA SCIENZA CONTEMPORANEA

Il ruolo della scienza non Il ruolo della scienza non Il ruolo della scienza non Il ruolo della scienza non èèèè quello di quello di quello di quello di fondare e giustificare la propria attivitfondare e giustificare la propria attivitfondare e giustificare la propria attivitfondare e giustificare la propria attivitàààà....

Infatti questo richiede un’analisi esterna all’attivitàscientifica stessa.

L’attività scientifica è parte, come abbiamo detto, dell’umana attività in generale.

LA FISICA QUANTISTICALA FISICA QUANTISTICADa circa un secolo con l'avvento della fisica quantistica, la realtà, non solo sfugge, ma pare un fantasma, una produzione del pensiero.

La fisica quantistica sembra rivelare una “realtà”diversa, strana e molto più ricca di mistero.

Non è però mai venuta meno la speranza di fondare una realtà oggettiva, indipendente dalle percezioni sensoriali e dai metodi di indagine.

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«Non il paradosso EPR come tale, ma le conseguenze che ne ha tratto il grande fisico Erwin Schrödinger, ossia che la meccanica quantistica implica l’esistenza di relazioni a distanza senza interazioni (o scambi di segnale) tra i sistemi relati. Tali relazioni senza interazione sono infatti del tutto inconcepibili in fisica classica e debbono indurre un profondo ripensamento su ciò che intendiamo per realtàfisica, nonché una riflessione filosofica adeguata sul significato del concetto di relazione”

A mettere in crisi la fisica classica è soprattutto il cosiddetto paradosso EPR ... sperimentalmente verificato.

M. Turello intervista G. Auletta - Messaggero Veneto, venerdì 24 febbraio 2006 LA NUOVA INFORMAZIONEFisica Quantistica e Informatica ⇒ Quantum Information

Uno dei risultati più interessanti della tecnologia informatica è la smaterializzazione dell’informazione.

La natura dell'informazione trasportata da una particella quantistica si rivela nuova e diversa da quella che può essere immagazzinata classicamente in un qualunque modo (bit su un hard disk, correnti in un microchip, segnali in una fibra ottica, onde radio via satellite o lettere su un foglio di carta).

Il compito degli scienziati è quello di analizzare come èpossibile sfruttare in modo vantaggioso proprio le peculiarità di questo tipo di informazione

Informazione Quantistica

Rappresentazione originale dell’

Fonda Materia e Spirito?

gt

Alcuni scienziati ed esperti in robotica, come ad esempio H. Moravec o M. Minsky, affermano che nel prossimo futuro sarà possibile trasferire la mente umana in una macchina.

INFORMAZIONE e SPIRITOINFORMAZIONE e SPIRITOINFORMAZIONE e SPIRITOINFORMAZIONE e SPIRITOl’Informazione, e precisamente l’Informazione Quantistica, sembra fondare anche una realtàimmateriale che ha le sembianze dello SPIRITO

La mente informa il corpo, lo contiene, e può vivere senza il corpo?

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Ben oltre le prospettive “simbiontiche”uomo-macchina, ci si può interrogare quindi su un futuro post- o trans-umano: il software-mente (anima?) svincolato dall’hardware corpo.

Vertiginose prospettive

… siamo tutti in attesa di una adeguata teoria

dell’informazione

per sistemi fisici che non rientrano nel paradigma dei sistemi della meccanica classica quali sono i sistemi dinamici non-lineari stabili fuori dall’equilibrio (sistemi caotici).

Una teoria dell’informazione che sia quindi adeguata (vera) anche per tutti i sistemi biologici — sistemi cognitivi inclusi …

DALL’INFORMAZIONE ALLO SPIRITO

Gianfranco Basti – Pontificia Università LateranensePubblicato in: L'anima. A cura di V. Possenti, Mondadori, Milano, 2004, pp. 41-66.

ABBOZZO DI UNA NUOVA ANTROPOLOG IA

La vita psichica della mente,

a differenza di quella organica di parti materiali del corpo, non dipende da scambi di materia,

ma da scambi d’informazione con gli organi del proprio corpo che controlla e,

attraverso di essi, con gli altri corpi, umani e non, che costituiscono il suo ambiente culturale e fisico …

È opinione sempre più diffusa fra i fisici che il futuro della loro disciplina — e delle scienze naturali in generale — èlegato da molteplici punti di vista allo sviluppo di un’adeguata teoria matematica e sperimentale

dell’informazione,

a partire della sua fondazione micro- e macro-fisica e delle sue diverse manifestazioni, nei sistemi fisici, biologici e cognitivi.

Il futuro della scienza fisica dipende dallo sviluppo di questa teoria, tanto quanto i suoi inizi e il suo prodigioso sviluppo nella modernità sono stati legati allo sviluppo di un’adeguata teoria matematica e sperimentale della materia e dell’energia.

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… l’anima potrebbe continuare a sopravvivere di vita psichica quasi fosse una sostanza immateriale vivente autonoma,

se si potesse garantire in forma artificiale ad essa quegli scambi d’informazione mediante i quali continuare ad operare anche senza il suo corpo d’origine.

In siffatto “ambiente informazionale”, essa potrebbe sussistere in attesa di un suo re-inserimento in un ambiente materiale, che gli potrebbe fornire i costituenti materiali per riorganizzare un corpo umano simile a quello di partenza …

L’intelligenza artificiale

Uno dei risultati più interessanti della tecnologia informatica è la creazione di intelligenze artificiali.

"Al contrario di quanto accade con la nostra intelligenza - spiega Hawking - i computer raddoppiano le proprie capacità ogni 18 mesi. Dunque il pericolo che possano sviluppare un'intelligenza tale da prendere il controllo del mondo è reale".

I ricercatori del J. Craig Venter Institute sono riusciti a riprodurre in laboratorio il dna di un batterio: il prossimo traguardo è il genoma umano Gli scienziati americani hanno compiuto un ulteriore passo avanti sulla strada per creare la vita artificiale.

25/1/2008Scienziati Usa ad un passo dalla vita artificiale

La vita artificiale Lo studio - che è durato cinque anni ed è stato pubblicato sulla rivista "Science" - è stato portato a termine nel laboratorio del noto scienziato americano Craig Venter, che da anni sostiene che la vita artificiale è un potenziale rimedio per il trattamento di numerose malattie oggi considerate incurabili.

I risultati della ricerca sono destinati a sollevare un vivace dibattito sull'argomento, sulle sue implicazioni etiche e sulle possibili conseguenze nella società.

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CYBORGCYBORGCYBORGCYBORGIntegrazioneIntegrazioneIntegrazioneIntegrazioneuomouomouomouomo----macchinamacchinamacchinamacchina

pronti addirittura a superare la nostra condizione mortale. Perché non dovremmo lottare per vivere di più, diminuire i disagi, pensare più lucidamente, essere felici?

Le tecnologie ci possono rendere tutti cyborg, organismi cibernetici padroni dell'evoluzione

Se gli chiedi anche la cosa più assurda che ti viene in mente, se per esempio un giorno faremo l'amore a distanza con identiche soddisfazioni che in presenza, ti risponde con un disarmante "perché no?".

Warwick, il cyborg-prof dei tanti "perché no"

D'altra parte di fronte a uno che si definisce "umano per un semplice caso" devi solo arrenderti, abbandonare tutti i tuoi preconcetti vilmente umani, e ascoltare

Lo scienziato inglese in Italia per spiegare le ultime frontieredell'intelligenza artificiale e dire quanto sono vicine si èsottoposto due volte all'impianto di "chip“ per comandare a distanza le cose.

è questo il professore di cibernetica dell'Università di Reading, vicino Londra, il primo uomo "cyborg" al mondo.

Nel '98 stupì e fece anche storcere il naso a parte del mondo scientifico per essersi fatto impiantare nel braccio un silicon chip transponder, un microchip che gli consentiva di comandare, a distanza, il sistema informatizzato della sua casa e del suo ufficio.

Quarantotto anni, due cicatrici sul braccio sinistro, una sul polso l'altra più sù: SCIENZA E SPIRITOSCIENZA E SPIRITOSCIENZA E SPIRITOSCIENZA E SPIRITO

Appare assai singolare la convergenza di fisici e biologi nel cogliere la presenza dello

spirito o, comunque, di un fattore fattore fattore fattore immaterialeimmaterialeimmaterialeimmateriale all'interno dei processi studiati dalle loro discipline.

Gualberto Gismondi professore di Teologia Fondamentale

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Esse avrebbero spinto il fisico Charon a ritenere

che ogni particella di materia, indipendentemente dal suo corpo fisico osservabile, possiederebbe un'entità mentale (da lui chiamata eone) non

direttamente osservabile, con proprietà di memoria cumulativa e di ragionamento ossia "di accrescimento della significazione dei simboli memorizzati".

Ciò che conta è il fatto innegabile e significativo, che esse vengono formulate ed elaborate in quegli stessi ambienti scientifici che finora erano dominati dai tabù scientisti.

Ciò serve a dare una prima idea del rivoluzionamento che, alla fine del nostro secolo, scuote un pensiero a lungo cristallizzato su posizioni ritenute irreversibili e definitive.

UNA NUOVA FASE DELLA SCIENZA

Il progetto di rinnovamento muove in direzione opposta al vecchio "concordismo riduttivo" volto ad "omologare" o allineare le scienze "deboli" (umano-sociali, storiche, della religione) su quelle "forti" (fisica, microfisica ecc).

Esso tende, invece, a quanto auspicava Popper:

un confronto interattivo fra le istanze delle scienze e l'enorme eredità artistica, letteraria, filosofica, culturale e religiosa, accumulatasi nella storia dell'homo sapiens.

In questo progetto, le conoscenze sulla religione e le religioni, accumulate da una vasta costellazione di scienze e discipline costituiscono il centro di un confronto transdisciplinare, culturale, scientifico, filosofico e teologico.

Questo confronto appare ancora più urgente, in seguito al forte risveglio religioso e ai crescenti rapporti interculturali e interreligiosi fra tutti i popoli dell'umanità.

CONFRONTO TRANSDISCIPLINARE

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SCIENZA E TRASCENDENZASi parla, sempre più apertamente, di "una trascendenza che si manifesta attraverso segnali immanenti“.Altri sottolineano le innegabili "sporgenze" e "ridondanze" immanenti al tempo e allo spazio, chiaramente percepibili come tracce di un senso che le trascende. Questi riconoscimenti sono visti come vie necessarie per uscire da quel vicolo cieco in cui la scienza moderna si dibatteva da lungo tempo.

I DANNI DEL POTEREI DANNI DEL POTEREI DANNI DEL POTEREI DANNI DEL POTERE

“Certamente voi proferite questa sentenza contro di me con più timore di quello che io provo nell'accoglierla” (G. Bruno).

Bruno è divenuto il simbolo del libero pensiero che si vuole affermare contro ogni tirannia religiosa e politica, e il significato della sua opera e la sua tragica fine sono ancor oggi oggetto di discussione.

G. Bruno è naturalmente solo un esempio, altre grandi personalità sono state vittime di persecuzioni

FEYER BEND

"Un anarchico è come un agente segreto

che giochi la partita della Ragione

allo scopo di minare

l'autorità della

Ragione"

SPUNTI TRATTI DA

1. “L’evoluzione della fisica” di Einstein e Infeld – Boringhieri.

2. “Alla ricerca del reale. Fisica e oggettività - Bernard d’Espagnat -Boringhieri.

3. Articoli di ⇒ Gennaro Auletta – Filosofia - Università Gregoriana – Roma.⇒ Gianfranco Basti – Filosofia - Università Lateranense – Roma.⇒ Mauro Bergonzi - religioni e filosofie dell’India – Istituto universitario di

Napoli.⇒ Gualberto Gismondi - Professore emerito di Teologia fondamentale -

http://www.eticaescienza.eu/.⇒ Giangiorgio Pasqualotto – Storia della Filosofia - Università di Padova⇒ Mario Turello - giornalista del Messaggero Veneto “Vertiginose

prospettive ai confini della scienza”, 16 febbraio 2006, “Intervista a Gennaro Auletta”, 24 febbraio 2006.

⇒ Riccardo Venturini – Psicofisiologia clinica - Università La Sapienza –Roma.