SCIENZA - fast.mi.it tecnica 3 4_2015.pdf · Anno XXIII - Luglio/Dicembre 2015 TECNICA N.3-4 0...

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1 Bollettino di informazione della FOIST P.le Morandi, 2 20121 Milano Spedizione in abbonamento postale Art. 2 - Comma 20/C - Legge 662/96 Filiale di Milano Anno XXIII - Luglio/Dicembre 2015 TECNICA N.3-40 SCIENZA DALL’UNIONE EUROPEA Politica Europa 2020: il punto Sono passati esattamente cinque anni da quando l’Unione europea lanciò la strategia Europa 2020 per una crescita in- telligente, sostenibile e inclusiva: occupazione superiore al 75%; almeno il 3% di PIL investito in ricerca e sviluppo; l’ab- bandono scolare inferiore al 10% e l’indice di istruzione uni- versitaria superiore al 40%; il 20% in più di efficienza energetica, il 20% in più di energie rinnovabili e il 20% in meno di emissioni di gas a effetto serra; l’uscita di almeno 20 milioni di persone dalla trappola della povertà nel corso di un decennio. A inizio marzo Eurostat ha pubblicato gli ultimi dati per gli indicatori di Europa 2020, che si riferiscono al 2013. Il quadro è tutt’altro che rassicurante. Per due delle cinque aree di ri- ferimento, occupazione e lotta alla povertà, c’è stato un ar- retramento anziché un avvicinamento all’obiettivo. Il tasso di occupazione, che era leggermente sopra il 70% all’inizio della strategia, è ora al 68,4%. Il numero delle persone che vivono in condizioni di povertà è aumentato di circa cinque milioni, e supera ormai i 120 milioni. In altre due aree – innovazione e educazione – i progressi sono stati modesti, e il raggiungi- mento degli obiettivi fissati richiederà uno sforzo considere- vole nel prossimo quinquennio: gli investimenti in R&D in percentuale del PIL sono aumentati solo marginalmente, dall’1,85 al 2%; il tasso di abbandono scolare è al 12% e quello d’istruzione universitaria ancora sotto al 37%. Soltanto per gli indicatori di sostenibilità ambientale (clima ed ener- gia) si registrano progressi coerenti con il traguardo fissato. La Commissione europea ha annunciato che presenterà la cosiddetta “mid-term review” (revisione a metà percorso) della strategia Europa 2020 entro la fine del 2015. In vista di questa scadenza, è stata fatta una consultazione pubblica i cui risultati sono stati resi noti in concomitanza con la pub- blicazione dei dati Eurostat. Le risposte pervenute confer- mano una sostanziale adesione agli obiettivi e ai valori della strategia, ma anche la percezione di un’insufficiente efficacia degli strumenti preposti alla sua attuazione. Previsioni economiche La crescita economica nell’Unione europea riceve attual- mente una spinta positiva da parte di fattori a breve termine i quali, secondo le previsioni di primavera per il 2015, stanno accentuando un miglioramento congiunturale che al- trimenti sarebbe modesto. Sul fronte monetario, il quantitative easing della Banca cen- trale europea sta avendo una notevole incidenza sui mercati finanziari, contribuendo all’abbassamento dei tassi d’inte- resse e ad aspettative di miglioramento delle condizioni di credito. L’orientamento generale sostanzialmente neutro (né irrigidimento né allentamento) della politica di bilancio nell’Ue favorisce inoltre la crescita. Col passare del tempo si dovrebbero inoltre vedere gli effetti delle riforme strutturali e del piano di investimenti per l’Europa. Di conseguenza, per il 2015 si prevede un aumento del PIL reale pari all’1,8% nell’Ue e all’1,5% nella zona euro, che su- pera rispettivamente di 0,1 e 0,2 punti percentuali le proie- zioni precedenti. Per il 2016 la Commissione prevede un aumento del 2,1% nell’Ue e dell’1,9% nella zona euro. Bilancio 2016 La proposta prevede stanziamenti per sostenere la ripresa dell’economia europea e contribuire a migliorare le condi- zioni di vita in Europa e in altre parti del mondo. Questi fondi serviranno a finanziare investimenti volti a promuo- ALL’INTERNO PROGETTI ............................................................................... pag. 5 OCSE ......................................................................................... >> 13 SALUTE E SICUREZZA .............................................. >> 13 EEN ............................................................................................. >> 15 I GIOVANI E LE SCIENZE ......................................... >> 23 LA FAST PROPONE ..................................................... >> 24 FOCUS IDROGENO ....................................................... >> 26 EUCYS 2015 .................................................................... >> 28

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Bollettino di informazione

della FOISTP.le Morandi, 220121 Milano

Spedizione in abbonamento postaleArt. 2 - Comma 20/C - Legge 662/96

Filiale di MilanoAnno XXIII - Luglio/Dicembre 2015 TECNICA N.3-40

SCIENZA

DALL’UNIONE EUROPEA

PoliticaEuropa 2020: il punto

Sono passati esattamente cinque anni da quando l’Unioneeuropea lanciò la strategia Europa 2020 per una crescita in-telligente, sostenibile e inclusiva: occupazione superiore al75%; almeno il 3% di PIL investito in ricerca e sviluppo; l’ab-bandono scolare inferiore al 10% e l’indice di istruzione uni-versitaria superiore al 40%; il 20% in più di efficienzaenergetica, il 20% in più di energie rinnovabili e il 20% inmeno di emissioni di gas a effetto serra; l’uscita di almeno20 milioni di persone dalla trappola della povertà nel corsodi un decennio.A inizio marzo Eurostat ha pubblicato gli ultimi dati per gliindicatori di Europa 2020, che si riferiscono al 2013. Il quadroè tutt’altro che rassicurante. Per due delle cinque aree di ri-ferimento, occupazione e lotta alla povertà, c’è stato un ar-retramento anziché un avvicinamento all’obiettivo. Il tasso dioccupazione, che era leggermente sopra il 70% all’inizio della

strategia, è ora al 68,4%. Il numero delle persone che vivonoin condizioni di povertà è aumentato di circa cinque milioni,e supera ormai i 120 milioni. In altre due aree – innovazionee educazione – i progressi sono stati modesti, e il raggiungi-mento degli obiettivi fissati richiederà uno sforzo considere-vole nel prossimo quinquennio: gli investimenti in R&D inpercentuale del PIL sono aumentati solo marginalmente,dall’1,85 al 2%; il tasso di abbandono scolare è al 12% equello d’istruzione universitaria ancora sotto al 37%. Soltantoper gli indicatori di sostenibilità ambientale (clima ed ener-gia) si registrano progressi coerenti con il traguardo fissato.La Commissione europea ha annunciato che presenterà lacosiddetta “mid-term review” (revisione a metà percorso)della strategia Europa 2020 entro la fine del 2015. In vista diquesta scadenza, è stata fatta una consultazione pubblica icui risultati sono stati resi noti in concomitanza con la pub-blicazione dei dati Eurostat. Le risposte pervenute confer-mano una sostanziale adesione agli obiettivi e ai valori dellastrategia, ma anche la percezione di un’insufficiente efficaciadegli strumenti preposti alla sua attuazione.

Previsioni economicheLa crescita economica nell’Unione europea riceve attual-mente una spinta positiva da parte di fattori a breve terminei quali, secondo le previsioni di primavera per il 2015,stanno accentuando un miglioramento congiunturale che al-trimenti sarebbe modesto.Sul fronte monetario, il quantitative easing della Banca cen-trale europea sta avendo una notevole incidenza sui mercatifinanziari, contribuendo all’abbassamento dei tassi d’inte-resse e ad aspettative di miglioramento delle condizioni dicredito. L’orientamento generale sostanzialmente neutro (néirrigidimento né allentamento) della politica di bilancionell’Ue favorisce inoltre la crescita. Col passare del tempo sidovrebbero inoltre vedere gli effetti delle riforme strutturalie del piano di investimenti per l’Europa.Di conseguenza, per il 2015 si prevede un aumento del PILreale pari all’1,8% nell’Ue e all’1,5% nella zona euro, che su-pera rispettivamente di 0,1 e 0,2 punti percentuali le proie-zioni precedenti. Per il 2016 la Commissione prevede unaumento del 2,1% nell’Ue e dell’1,9% nella zona euro.

Bilancio 2016La proposta prevede stanziamenti per sostenere la ripresadell’economia europea e contribuire a migliorare le condi-zioni di vita in Europa e in altre parti del mondo. Questifondi serviranno a finanziare investimenti volti a promuo-

ALL’INTERNO

PROGETTI ............................................................................... pag. 5

OCSE ......................................................................................... >> 13

SALUTE E SICUREZZA .............................................. >> 13

EEN ............................................................................................. >> 15

I GIOVANI E LE SCIENZE ......................................... >> 23

LA FAST PROPONE ..................................................... >> 24

FOCUS IDROGENO ....................................................... >> 26

EUCYS 2015 .................................................................... >> 28

vere l’innovazione, creare posti di lavoro, favorire la con-vergenza tra gli Stati membri e fra le regioni, gestire megliola migrazione e rafforzare ulteriormente il ruolo mondialedell’Europa. La proposta comprende inoltre contributi alFondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS), l’ele-mento centrale del piano di investimenti per l’Europa. Il pro-getto sarà trasmesso al Parlamento europeo e agli Statimembri, che adotteranno una decisione congiunta sul bilan-cio definitivo. Caratteristiche salienti del progetto di bilanciodell’Ue per il 2016:• quasi metà dei fondi (66,58 miliardi di EUR) servirà a sti-molare la crescita, l’occupazione e la competitività;

• vengono sostenute le priorità politiche della Commissioneeuropea, ad esempio l’Unione dell’energia e il mercatounico digitale, attraverso programmi come il meccanismoper collegare l’Europa (1,67 miliardi di EUR nel 2016);

• 1,8 miliardi di EUR (30% in più rispetto al 2015) sono de-stinato a Erasmus+, il programma dell’Unione per l’istru-zione, la formazione, la gioventù e lo sport, che nelperiodo 2014-2020 aiuterà più di 4 milioni di persone alavorare e studiare in tutta l’Ue;

• la competitività viene rafforzata mediante la ricerca e l’in-novazione grazie a programmi come Orizzonte 2020 (10miliardi di EUR nel 2016, cioè l’11,6% in più rispetto al2015);

• 2 miliardi di EUR di impegni e 500 milioni di EUR di pa-gamenti vengono destinati al fondo di garanzia del FEISper mobilitare 315 miliardi di EUR di investimenti a favoredell’Europa. Il regolamento sul FEIS, compresi gli aspettidi bilancio della nuova struttura di investimento, è attual-mente oggetto di negoziato tra il Parlamento europeo egli Stati membri;

• un importo complessivo di 42,86 miliardi di EUR è desti-nato agli agricoltori.

Italia: 8 miliardi al piano investimentiL’Italia ha annunciato il suo contributo di 8 miliardi per ilPiano investimenti durante la riunione del Consiglio Ecofin(Consiglio di Economia e finanza), tenutasi martedì 10 marzo.In questo modo si aggiungerà agli altri tre Stati che lo hannoprecedentemente annunciato. La Germania, infatti, contribuiràcon 8 miliardi di euro, la Spagna con 1,5 e la Francia semprecon 8 come l’Italia, che lo farà tramite la Cassa depositi e pre-stiti (CDP), la società per azioni a controllo pubblico che ge-stisce una parte consistente del risparmio nazionale.Questo contributo per ogni Stato sarà volto ad alimentare ilFondo europeo per progetti che potranno beneficiarne: il tuttorappresenta l’elemento chiave del piano di investimenti da 315miliardi di euro per l’Europa, annunciato lo scorso novembredalla Commissione europea e orientato su tre pilastri: le riformestrutturali per riportare l’Europa su un nuovo percorso di cre-scita; la responsabilità di bilancio per ripristinare la solidità dellefinanze pubbliche e cementare la stabilità finanziaria; gli inve-stimenti per rilanciare la crescita e mantenerla nel tempo.

CoesioneNel periodo 2014-2020 gli Stati membri, le regioni e le cittàavranno a disposizione oltre 351 miliardi di EUR nell’ambitodella politica di coesione (Fondo europeo di sviluppo re-gionale, Fondo sociale europeo e Fondo di coesione). Per

molti paesi questo denaro costituisce la principale fonte difinanziamento pubblico ed è imperativo che sia ben inve-stito e gestito in quanto le carenze delle amministrazioni na-zionali, regionali e locali possono compromettere il buonesito di questi programmi.

Cooperazione transfrontalieraLa Commissione europea ha adottato il 16 giugno il pro-gramma di cooperazione marittima transfrontaliera Italia-Francia per gli anni 2014-2020: si tratta di un investimentodi 200 milioni che ha come obiettivi principali quelli di pro-muovere la competitività delle imprese, valorizzare le risorsenaturali e culturali anche attraverso la gestione dei rischiidrogeologici, migliorare la connessione dei territori e la so-stenibilità delle attività portuali e aumentare le opportunitàd’impiego e d’inserimento lavorativo.L’area coperta dal programma è quella dell’alto tirrenico ecomprende la Corsica, la Sardegna, la Liguria, le provincedella costa toscana e i dipartimenti francesi delle Alpi-Marit-time e del Var, situati in Provence-Alpes-Côte d’Azur (PACA).I risultati attesi sono rilevanti: 1.000 imprese riceveranno unsupporto per le loro attività legate alla crescita ‘blu’ e ‘verde’(nautica/cantieri navali, turismo sostenibile, biotecnologie edenergie rinnovabili); 57 ulteriori istituzioni pubbliche avvie-ranno strategie per affrontare i rischi ambientali; 10 nuoveazioni congiunte saranno intraprese per preservare e promuo-vere il patrimonio naturale e culturale; 6 nuovi piani per ri-durre l’inquinamento acustico dei porti e 9 riguardanti unanavigazione marittima più sostenibile saranno messi in campo.Si prevede inoltre una significativa diminuzione degli incidentimarittimi grazie ad azioni di prevenzione e monitoraggio.

Programmi regionali in ItaliaLa Commissione europea ha adottato il 18 febbraio 11 Pro-grammi operativi regionali della programmazione 2014-2020:Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Liguria, Emilia-Romagna,Toscana, Umbria, Marche e Lazio e le due province autonomedi Trento e di Bolzano. Si tratta di un pacchetto strategicod’investimenti per l’Italia che ha come obiettivo principalequello di favorire la crescita economica aiutando soprattuttole piccole e medie imprese e di creare posti di lavoro.Gli 11 programmi realizzeranno un investimento comples-sivo di € 5518 milioni, di cui € 2759 milioni stanziati dall’Ueattraverso il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) el’altra metà derivante dal cofinanziamento nazionale.L’approvazione dei programmi operativi segue quella, avve-nuta nell’ottobre 2014, dell’Accordo di partenariato, ossia delpiano strategico che definisce le priorità di investimento perl’intero territorio nazionale. Per ottenere i finanziamenti delFESR, l’Italia ha presentato nel complesso 21 programmioperativi regionali e 6 nazionali (Cultura, Imprese e Com-petitività, Infrastrutture e Reti, Ricerca e innovazione, CittàMetropolitana e Legalità).

SicurezzaLa Commissione ha presentato un’agenda europea sulla si-curezza per il periodo 2015-2020, con l’obiettivo di aiutaregli Stati membri a cooperare contro le minacce alla sicu-

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rezza, fornendo tutti gli strumenti necessari e potenziandogli sforzi comuni di lotta al terrorismo, alla criminalità orga-nizzata e alla criminalità informatica.I recenti attacchi terroristici ai cittadini e ai valori europeisono stati coordinati a livello transfrontaliero, il che dimostrache la collaborazione è fondamentale per affrontare questeminacce, nel pieno rispetto dei diritti fondamentali. La re-sponsabilità di garantire la sicurezza interna è innanzituttodegli Stati membri, ma i problemi transfrontalieri sfidano lacapacità dei singoli paesi di agire da soli e necessitano delsostegno dell’Ue per creare fiducia e facilitare la coopera-zione, lo scambio di informazioni e un’azione comune.

Horizon PrizeGli Horizon Prize sono premi incentivanti (“Inducement Pri-zes”) che offrono una ricompensa remunerativa a chi riesca arispondere in modo efficiente ad un problema definito. Costi-tuiscono un nuovo mezzo per offrire sostegno finanziario perlo sviluppo di una soluzione per sfide sociali e tecnologichecon l’obiettivo di stimolare l’innovazione e la ricerca. I con-correnti sono liberi di inviare qualsiasi sviluppo di una solu-zione tecnologica che rispetti i criteri della sfida: non ci sonoinfatti regole specifiche su come arrivare alla soluzione, maquesta deve rispettare determinate caratteristiche: essere a ri-sparmio energetico, economicamente realizzabile, di facileistallazione e sviluppo. Inoltre, la fattibilità dell’approccio dovràessere dimostrata attraverso chiari risultati sperimentali.Il 26 febbraio è stata lanciata la prima competizione sul temadell’utilizzo degli antibiotici: l’obiettivo è sviluppare un test ra-pido ed efficiente che possa distinguere le tipologie di infezioniche necessitano una cura antibiotica, da quelle per cui è su-perflua, con lo scopo di diminuire l’immunità dal farmaco do-vuta ad un uso sbagliato dello stesso. Il premio ammonta ad 1milione di Euro, le iscrizioni sono aperte fino al 17 agosto 2015.I primi cinque Horizon Prize, lanciati nel corso del 2015, of-friranno un totale di 6 milioni di euro. Nel quadro di Horizon2020 saranno lanciati premi nel campo della tecnologia, de-dicati a tematiche differenti.1. ‘Food Scanner’: sviluppo di un dispositivo a buon mercatoche permetta ai cittadini di fare scelte consapevoli sul con-sumo di cibo, in modo veloce e poco invasivo, rispettoalla propria condizione di salute e il proprio modo di vi-vere. Ammontare del premio: 1 milione di Euro.

2. ‘Collaborative Spectrum Sharing’: sviluppo di una soluzioneradicale per sbloccare la crisi di capacità dei network senzafili fornendo un’alternativa agli approcci gestionali dellospettro e decentralizzandoli. Ammontare del premio:500.000 Euro

3. ‘Breaking optical transmission barriers’: sviluppo di unasoluzione nell’ambito delle trasmissioni ottiche, per supe-rare le attuali limitazioni dei sistemi di trasmissione di fibrea lungo raggio. Ammontare del premio: 500.000 Euro

4. ‘Materials for clean air’: migliorare la qualità dell’aria nellecittà sviluppando apparecchi di design che riducano laconcentrazione di gas tossici nell’aria. Ammontare del pre-mio: 3 milioni di Euro.

Mercato unico digitaleInternet e le tecnologie digitali stanno trasformando ilmondo in cui viviamo; ogni aspetto della vita e ogni settore

di attività ne sono interessati. L’Europa deve far propria que-sta rivoluzione e aprire opportunità digitali per i cittadini eper le imprese. In che modo? Facendo leva sulla forza delmercato unico dell’Ue. Il 6 maggio la Commissione ha resopubblici i piani particolareggiati che ha elaborato per creareun mercato unico digitale, una delle principali priorità sta-bilite nel suo programma di lavoro.Attualmente, l’esistenza di ostacoli alle operazioni online im-pedisce ai cittadini di profittare di una più vasta gamma dibeni e servizi: solo il 15% effettua acquisti online da un altroStato membro; le imprese che operano via Internet e le start-up non possono trarre pieno vantaggio dalle opportunità dicrescita offerte da Internet: solo il 7° delle Pmi vende al-l’estero. Infine, le imprese e le pubbliche amministrazioninon possono fruire appieno degli strumenti digitali. L’obiet-tivo del mercato unico digitale mira ad abbattere le barriereregolamentari fino ad instaurare un unico mercato al postodei 28 mercati nazionali ora esistenti. Questo potrebbe ap-portare all’economia europea 415 miliardi di euro l’anno ecreare centinaia di migliaia di nuovi posti di lavoro.La strategia per il mercato unico digitale comprende unaserie di azioni mirate che dovranno essere attuate entro lafine dell’anno prossimo. La strategia poggerà su tre pilastri:1) migliorare l’accesso ai beni e servizi digitali in tutta Eu-ropa per i consumatori e le imprese; 2) creare un contestofavorevole e parità di condizioni affinché le reti digitali e iservizi innovativi possano svilupparsi; 3) massimizzare il po-tenziale di crescita dell’economia digitale.

Carte di creditoLa Commissione europea accoglie con favore l’entrata in vi-gore di un regolamento che impone un limite alle commis-sioni interbancarie per i pagamenti effettuati con carte dicredito e di debito a uso dei consumatori e che migliora lacompetitività per tutti i pagamenti con carte di credito.La Commissione stima che queste regole potrebbero portarea una riduzione annuale di circa 6 miliardi in commissioninascoste per i clienti delle carte. Il regolamento, che ri-prende in gran parte la proposta della Commissione europeadi luglio 2013, darà anche più libertà di scelta ai commer-cianti, aumenterà la trasparenza nelle transazioni con cartadi credito e permetterà di adottare tecnologie di pagamentoinnovative. I limiti sulle commissioni interbancarie stabilitidal regolamento si applicheranno dal 9 dicembre 2015.

Programmi per i giovani L’Unione europea ha sempre avuto particolare attenzionenei confronti dei giovani, della loro formazione e del loroingresso nel mondo del lavoro. I programmi europei di mag-gior successo sono stati sempre quelli legati alla mobilità inEuropa.

Mobilità europea per studio e formazione sul campo – ilprogramma Erasmus plusIl programma di maggior successo dell’Ue nasce nel 1987,quello che noi attualmente conosciamo come Erasmus plusè il risultato di un processo che è iniziato 28 anni fa e hafatto esplodere il numero di mobilità di giovani in Europa;ha dato alla luce più di un milione di bambini europei (seb-bene accompagnato da un discreto numero di separazioni

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sentimentali); ha aperto le menti di tantissimi giovani euro-pei ed è diventato il programma che più di tutti ha messo inatto il concetto di libera circolazione delle persone. Erasmusha cambiato il nostro modo di intendere il concetto di istru-zione e formazione sebbene, ricordiamolo, l’Ue non abbiacompetenza in materia in nessuno dei due temi.Il programma Erasmus plus ha debuttato nel 2014 presen-tandosi come versione rinnovata e omnicomprensiva diquelli che, nella vecchia programmazione, erano i pro-grammi di scambio Comenius, Erasmus, Grundvig, Socrates,ecc…Il programma è rivolto a ogni organismo attivo nei settoridell’istruzione, della formazione, della gioventù e dellosport. Alcune azioni prevedono la partecipazione anche dialtri attori dal mercato del lavoro. Chi ne beneficia diretta-mente sono poi studenti delle scuole di ogni ordine e grado,insegnanti, dirigenti e staff delle scuole, universitari, giovanifino ai 30 anni, dottorandi, sportivi, volontari e animatorigiovanili.

Ricercatori in movimento – Marie Sklodowska-Curie e il portale EuraxessLa ricerca è uno dei campi su cui l’Unione ha maggiormenteinvestito. Sono 80 i miliardi di euro investiti nel programmaHorizon 2020. Tra le azioni di Horizon rientrano quelleMarie Sklodowska-Curie destinate a ricercatori impegnati inqualsiasi disciplina e a tutti quei ricercatori che combinanole loro attività accademiche con le proprie attività lavorativein azienda.Per una visione panoramica completa delle opportunità dilavoro e di formazione rivolte ai ricercatori è possibile con-sultare il portale Euraxess con le innumerevoli offerte di la-voro nell’ambito della ricerca. E’ possibile inoltre riceveremaggiori informazioni o rivolgersi ai punti di contatto na-zionali attraverso il sito italiano del portale.Istruiti e formati: pronti per un lavoro in EuropaNon poteva mancare un’opportunità per trovare lavoro inEuropa. Come? Ci pensa EURES.EURES è il portale per la mobilità lavorativa in Europa lan-ciato nel 1993 dalla Commissione per favorire la libera cir-colazione dei lavoratori. Fra i partner della rete ci sonoservizi pubblici per l’impiego, sindacati ed organizzazionidei datori di lavoro che operano al fine di garantire il mag-gior numero di informazioni su offerta e domanda di lavoronei 28 Paesi membri più la Svizzera.

Occupazione giovanileLa Commissione europea ha proposto lo scorso 4 febbraiodi mettere a disposizione sin dal 2015 un miliardo di euro avalere sull’Iniziativa per l’occupazione giovanile. Questocambiamento aumenterà di ben trenta volte il prefinanzia-mento che gli Stati membri ricevono per dare impulso al set-tore; un’iniziativa che interesserà fino a 650000 giovani e liaiuterà a trovare più celermente un lavoro.La proposta della Commissione relativa alla Garanzia per iGiovani è stata presentata nel dicembre 2012; è stata formal-mente adottata quale raccomandazione agli Stati membri dalConsiglio dei ministri dell’Ue il 22 aprile 2013 ed è stata ac-colta dal Consiglio europeo del giugno 2013. Tutti i 28 Statimembri hanno presentato i loro piani di attuazione della Ga-ranzia per i Giovani e stanno ponendo in atto misure con-crete.

Il Fondo sociale europeo, con una dotazione finanziariacomplessiva di circa 86 miliardi di euro nel periodo 2014-2020, è una delle principali fonti di finanziamento per at-tuare la Garanzia per i Giovani.

Legiferare meglioIl 19 maggio la Commissione europea ha adottato l’agenda“Legiferare meglio”, un pacchetto completo di riforme del-l’intero ciclo politico, che permetterà di accrescere l’aperturae la trasparenza del processo decisionale dell’Ue, migliorarela qualità della nuova legislazione grazie a migliori valuta-zioni d’impatto dei progetti legislativi e degli emendamenti,e promuovere un riesame costante e coerente della legisla-zione vigente dell’Ue, garantendo così che le politiche del-l’Unione raggiungano i loro obiettivi nel modo più efficaceed efficiente.

Trasparenza fiscaleLa Commissione ha presentato lo scorso 18 marzo il pac-chetto di misure sulla trasparenza fiscale che rientra nel suoambizioso programma di lotta all’elusione dell’imposta sullesocietà e alla concorrenza fiscale dannosa nell’Unione. L’ele-mento chiave è rappresentato dalla proposta di introdurrelo scambio automatico di informazioni tra gli Stati membrisui loro ruling fiscali.Si stima che l’elusione dell’imposta sulle società privi i bi-lanci pubblici degli Stati membri dell’Unione di vari miliardidi euro l’anno. Essa compromette inoltre l’equa ripartizionedegli oneri tra i contribuenti e la concorrenza leale tra le im-prese. Le società sfruttano la complessità delle norme fiscalie la mancanza di cooperazione tra gli Stati membri per tra-sferire gli utili e ridurre al minimo le loro imposte. Potenziarela trasparenza e la cooperazione è pertanto fondamentalenella lotta contro la pianificazione fiscale aggressiva e le pra-tiche fiscali abusive.

Tassazione societariaLa Commissione ha presentato il 17 giugno un pianod’azione per una profonda riforma della tassazione societarianell’Ue. Il piano illustra una serie di iniziative finalizzate acombattere l’elusione fiscale, garantire la sostenibilità delgettito e rafforzare il mercato unico per le imprese.Tra le azioni chiave figurano una strategia per rilanciare labase imponibile consolidata comune per l’imposta sulle so-cietà (Ccctb) e un quadro che garantisca una tassazione effi-cace nel luogo in cui sono generati gli utili. Inoltre, laCommissione pubblica un primo elenco di giurisdizioni fiscaliche non cooperano di paesi terzi e avvia una consultazionepubblica per valutare se introdurre per le società l’obbligo direndere pubbliche determinate informazioni fiscali.Le attuali norma che disciplinano la tassazione societaria nel-l’Ue non sono al passo con l’economia moderna. Alcune im-prese sfruttano il mancato coordinamento delle misurenazionali per sfuggire all’imposizione fiscale, il che comportauna notevole riduzione delle entrate per gli Stati membri,un onere fiscale più gravoso per i cittadini e distorsioni dellaconcorrenza a danno delle imprese che versano la giustaquota di imposte.

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220 milioni per le Pmi italianeLe piccole e medie imprese (Pmi) italiane potranno accederepiù facilmente al capitale di rischio grazie al nuovo stru-mento di garanzia sui prestiti del programma europeo Oriz-zonte 2020. Un accordo, firmato il 1° giugno dal Fondoeuropeo per gli investimenti (Fei) con il gruppo italiano Cre-dem, consentirà alla banca di concludere nei prossimi dueanni nuovi accordi di prestito con le Pmi e con le piccoleimprese a media capitalizzazione per un totale di 220 milionidi euro.I prestiti per finanziare le attività di innovazione saranno ga-rantiti fino al 50% dal Fondo europeo per gli investimenti edall’Unione europea nell’ambito della garanzia InnovFin perle Pmi, che si rivolge alle imprese in fase iniziale e di svi-luppo. La garanzia fa parte della nuova generazione di stru-menti finanziari sostenuti da Orizzonte 2020, il programmaquadro dell’Ue per la ricerca e l’innovazione.Lo strumento di garanzia InnovFin per le Pmi fornisce ga-ranzie e controgaranzie sul finanziamento mediante prestitidi importi compresi fra 25000 e 7,5 milioni di euro per mi-gliorare l’accesso delle piccole e medie imprese innovativee delle piccole mid-cap (fino a 499 dipendenti) al credito.Lo strumento è gestito dal Fei e viene attuato tramite inter-mediari finanziari – banche e altri istituti di credito – negliStati membri e nei paesi associati. Gli intermediari finanziarisono garantiti dal Fei a copertura di una parte delle perditeche potrebbero subire per la concessione dei crediti previstidallo strumento.La garanzia InnovFin per le Pmi fa parte di “InnovFin – EUFinance for Innovators”, la nuova generazione di strumentifinanziari e di servizi di consulenza dell’Ue sviluppata nelquadro di Orizzonte 2020 per aiutare le imprese innovativeed accedere più facilmente ai finanziamenti. Contribuirà aerogare fino a 48 miliardi di euro per gli investimenti nellaricerca e nell’innovazione in tutta Europa.

AmbienteUna nuova relazione pubblicata a inizio marzo evidenziache l’approccio coordinato dell’Ue nel settore della politicaambientale ha prodotto importanti vantaggi per i cittadininel corso degli ultimi 5 anni. Non solo gli europei godonodi un’aria e di un’acqua più pulite, mandano meno rifiuti indiscarica e riciclano di più, ma le politiche ambientali si sonodimostrate anche uno stimolo per la crescita e l’occupazione.La relazione, tuttavia, lancia un segnale d’allarme: il tra-guardo che l’Europa si pone a lungo termine, “vivere beneentro i limiti del nostro pianeta” – che rappresenta l’obiettivodel programma generale di azione dell’Unione in materia diambiente (7° Paa) – non può essere realizzato con l’attualelivello di ambizione delle politiche sull’ambiente e di quellecorrelate.L’ambiente in Europa – Relazione 2015: situazione attuale eprospettive, pubblicato in inglese (European Environment– State and Outlook 2015 Report, SOER 2015) a cura del-l’Agenzia europea dell’ambiente, è una valutazione integratadell’ambiente in Europa che comprende dati a livello glo-bale, regionale e nazionale, accompagnati da confronti travari paesi. Inoltre la relazione riflette sui prossimi cinque epiù anni e lancia un chiaro segnale d’allarme sui rischi didegrado ambientale, che a loro volta incidono sul benesseree la prosperità dell’uomo. L’analisi sottolinea la necessità di

un’azione strategica più integrata – invito al quale la Com-missione sta già rispondendo attraverso una serie di inizia-tive di politica ambientale per il 2015, compresi un nuovo epiù vasto pacchetto di misure sull’economia circolare, il rie-same della strategia dell’Ue sulla biodiversità, un pianod’azione in materia di governance degli oceani e un pac-chetto sulla qualità dell’aria modificato.

Settimana verde 2015Il 3 giugno si è aperta la Settimana verde 2015, la più grandeconferenza europea dedicata alla politica in materia di am-biente, che esamina le cause alla base di queste tendenze ecome combattere la perdita di biodiversità.Relazioni pubblicate dalla Commissione rivelano che nell’Uequasi il 15% degli uccelli è a rischio di estinzione così comelo è il 7,5% di tutte le specie ittiche marine delle sue acque.Malgrado alcuni successi nell’ambito della conservazione,molte specie ittiche sono in declino a causa di uno sfrutta-mento eccessivo, di cambiamenti nell’utilizzo del territorio,dell’inquinamento, dello sviluppo delle infrastrutture e deicambiamenti climatici. Mentre il merluzzo bianco e il tonnorosso mostrano segni di ripresa, la gestione dell’ambientemarino è stata meno efficace per altre specie commerciali.Gli squali e le razze sono le specie più minacciate: il 40,4%rischia l’estinzione e il 39,7% è in calo demografico. Lo squa-dro (Squatina squatina) è a grave rischio di estinzione: unavolta era presente ovunque nelle acque europee, oggi sitrova solo intorno alle Isole Canarie.La strategia per la biodiversità dell’Unione europea prevedeuna serie di interventi per arrestare e invertire, entro il 2020,la perdita di biodiversità e di servizi ecosistemici. La Com-missione è attualmente impegnata in una valutazione inter-media della strategia, che si propone di individuare eventualisettori che possono essere migliorati. Sta anche effettuandoun controllo dell’adeguatezza della legislazione incentratasulla protezione della natura.

L’Unione dell’energiaE’ giunta l’ora di completare il mercato unico dell’energia inEuropa. La Commissione lo scorso 25 febbraio ha messo asegno una priorità assoluta del programma politico del pre-sidente Juncker, illustrando la propria strategia per realizzareun’Unione dell’energia resiliente coniugata a una politica peril clima lungimirante.L’energia serve per il riscaldamento e l’aria condizionatadegli edifici, per il trasporto delle merci e per alimentare ilmotore dell’economia. Tuttavia, l’invecchiamento delle in-frastrutture, la frammentazione dei mercati e la mancanza dicoordinamento delle politiche impediscono ai consumatori,alle famiglie e alle imprese di beneficiare di una scelta piùvasta o di prezzi dell’energia meno elevati. Bisogna comple-tare il mercato unico dell’energia in Europa. L’Unione del-l’energia, in particolare, comporta:• una clausola di solidarietà: per ridurre la dipendenza dasingoli fornitori potendo fare pieno affidamento ai paesivicini, soprattutto in caso di perturbazioni dell’approvvi-gionamento energetico;

• flussi di energia equiparati a una quinta libertà: la libertàdell’energia di attraversare le frontiere, applicando rigoro-samente le regole attuali in ambiti come la separazione

(unbunding) dell’energia e l’indipendenza dei regolatori,anche agendo in giudizio se necessario;

• l’efficienza energetica al primo posto: l’efficienza energe-tica sarà ripensata radicalmente e considerata una fonte dienergia a sé stante, in grado di competere alla pari con lacapacità di generazione;

• una transizione verso una società a basse emissioni di CO2

costruita per durare: l’energia prodotta a livello locale,anche da fonti rinnovabili, dovrà essere assorbita nella retein modo agevole ed efficiente; si promuoverà la leadershiptecnologica dell’Ue, sviluppando la prossima generazionedi tecnologie dell’energia da fonti rinnovabili e raggiun-gendo una posizione di leadership nell’elettromobilità,mentre le imprese europee aumenteranno le esportazionie saranno competitive a livello globale.

Energie rinnovabiliLa Commissione europea ha pubblicato la relazione sui pro-gressi compiuti nell’ambito delle energie rinnovabili che ri-leva come l’Ue sia sulla buona strada per raggiungerel’obiettivo del 20% entro il 2020. Con una quota finale del15,3% di energie rinnovabili nel consumo finale lordo del2014, l’Ue e la grande maggioranza degli Stati membristanno riportando notevoli progressi: è infatti previsti che 25Stati membri raggiungeranno i propri obiettivi nazionali2013/2014.Dalla relazione è emerso che la direttiva sulle energie rin-novabili sta funzionando, infatti l’utilizzo di queste energieha prodotto i seguenti risultati:• circa 326 milioni di tonnellate lorde di emissioni di CO2

evitate nel 2012 e 388 milioni nel 2013• una riduzione della domanda di combustibili fossili in Eu-ropa pari a 116 mtep nel 2013.

• per quanto riguarda la sicurezza dell’approvvigionamentoenergetico nell’Unione:

• sul totale di combustibili fossili il cui uso è stato evitatonel 2013, il 30% è dovuto alla sostituzione del gas naturalecon fonti rinnovabili

• quasi la metà degli Stati membri ha ridotto il consumo in-terno lordo di gas naturale di almeno il 7%.

Le energie rinnovabili stanno diventando una fonte di ener-gia ampiamente accettata e diffusa, grazie al fatto che gliobiettivi 2020 sono diventati un motore per gli investimentieuropei nell’ambito delle energie rinnovabili a livello globalee grazie a politiche energetiche di supporto che vanno benoltre i confini dell’Europa.

AgricolturaLa Commissione europea ha approvato 41 nuovi programmiper promuovere prodotti agricoli sul mercato Ue e dei Paesiterzi del valore di 130 milioni di euro per 3 anni, metà deiquali (65 mln di euro) viene dal bilancio comunitario. Diquesti, 30 milioni di euro sono fondi messi a disposizionedalla Commissione a seguito dell’embargo imposto dallaRussia sull’importazione di prodotti alimentari europei loscorso agosto.I programmi selezionati, proposti da diciotto differenti Statimembri, riguardano una varietà di categorie di prodotticome la frutta e la verdura fresche, i latticini, i prodotti diqualità (DOP, IGP e STG), i prodotti biologici, l’olio d’oliva,

la carne, e combinazioni di differenti categorie di prodotti.Diciassette di questi programmi saranno rivolti al mercatointerno dell’Ue e gli altri ventiquattro ai paesi terzi. Questoè un cambiamento significativo rispetto alle precedenti ini-ziative che erano per due terzi rivolte al mercato interno, edè stato possibile grazie ai trenta milioni in più annunciatidalla Commissione europea l’anno scorso in occasione del-l’embargo imposto dalla Russia.

Sviluppo rurale in ItaliaLa Commissione europea ha approvato i primi 5 dei 23 pro-grammi di sviluppo rurale italiani per il periodo 2014-2020,nell’ambito della Rete rurale nazionale (Rrn), che ha l’obiet-tivo sia di migliorare la competitività del settore agricolonell’Eurozona, grazie ad un focus su clima e territorio e alrafforzamento del tessuto economico e sociale delle comu-nità rurali, ma anche con l’intenzione di creare più di 40milaposti di lavoro.Con una dotazione di bilancio di circa 115 milioni di euro(59,6 milioni dal bilancio Ue e 55 milioni di euro di finanzia-menti nazionali), la Rete sosterrà le politiche per lo svilupporurale, attraverso lo scambio di esperienze e di conoscenzetra territori rurali e tramite una migliore attuazione e gestionedei programmi di sviluppo rurale italiani. Il programma miraa garantire una migliore visibilità dei risultati raggiunti e ilmaggior coinvolgimento possibile di tutti i soggetti interessatiallo sviluppo rurale presenti sul territorio italiano.I programmi per l’Italia nel dettaglio riguardano: Bolzano,Emilia Romagna, Toscana, Veneto.La politica di sviluppo rurale dell’Ue, definita come il se-condo pilastro della politica agricola comune, mette a di-sposizione degli Stati membri una dotazione finanziaria pergestire a livello nazionale o regionale una serie di pro-grammi, cofinanziati in un quadro pluriennale. In totale sonoprevisti 118 programmi nei 28 Stati membri. Il nuovo rego-lamento sullo sviluppo rurale per il periodo 2014-2020 sta-bilisce sei priorità generali di tipo economico, ambientale esociale; i programmi sono chiamati a svilupparle esprimendoin modo chiaro gli obiettivi da raggiungere. La politica disviluppo rurale inoltre pone l’accento sulle attività di messain rete a livello dell’Ue e a livello nazionale. Inoltre, al finedi massimizzare il coordinamento e le sinergie con altri fondieuropei strutturali e d’investimento (Esif), è stato approvatoun accordo di partenariato con ciascuno Stato membro, nelquale è descritta la strategia complessiva d’investimenti strut-turali finanziati dall’Ue.

Paesi del MediterraneoLa Commissione europea ha adottato l’8 giugno il pro-gramma di cooperazione transnazionale MED 2014-2020, delvalore di oltre 275 milioni di EUR, di cui 224 milioni prove-nienti dal Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr). A fa-vore del programma sono stati stanziati ulteriori 9,3 milionidallo Strumento di preadesione (Ipa) dell’Unione europea.Il programma promuove la cooperazione tra le regioni di 10Stati membri dell’Unione europea (Cipro, Croazia, Francia,Grecia, Italia, Malta, Portogallo, Regno Unito – Gibilterra, Slo-venia, Spagna) e 3 paesi candidati (Albania, Bosnia-Erzego-vina, Montenegro). Il programma si incentra su quattro priorità:• incentivazione dell’innovazione attraverso la collabora-

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zione tra Pmi, autorità pubbliche ed enti di ricerca per lapromozione della crescita intelligente e sostenibile;

• investimento nell’economia a basse emissioni di carbonio,attraverso l’efficienza energetica e la produzione e l’uti-lizzo di energia rinnovabile, nonché la mobilità a basseemissioni di carbonio;

• tutela delle risorse naturali e culturali e della biodiversitàattraverso l’analisi e la pianificazione congiunta, nonché iltrasferimento delle buone pratiche;

• potenziamento della governance del Mediterraneo attra-verso progetti di cooperazione che coinvolgano partnerregionali, nazionali e internazionali per il miglioramentodei processi decisionali e lo sviluppo di strategie comuni.

Urbact IIIIl 16 marzo è stato lanciato l’URBACT III: una grande op-portunità per le città europee di avviare una vera a propriapolitica di coesione, volta alla condivisione di conoscenze,sviluppo, ricerca, innovazione, protezione ambientale e nonsolo. Si tratta di uno dei primi programmi interregionali aessere adottato; vi partecipano i 28 Stati membri dell’Unionee anche i due Paesi partner Norvegia e Svizzera. Il periodocoperto dal piano va dal 2014 al 2020, con un finanziamentopari a 96,3 milioni di euro e con un contributo del fondoeuropeo di sviluppo regionale (Fesr) di circa 74,3 milioni dieuro. Almeno il 70% delle risorse sarà concentrato nella ri-cerca e innovazione, economia a basse emissioni di carbo-nio, protezione ambientale, creazione di posti di lavoro einclusione sociale.Complessivamente in questo nuovo periodo almeno il 50%delle risorse Fesr sarà investito nelle aree urbane.

Gli italiani e l’EuropaLo scorso febbraio sono stati presentati i risultati dell’ultimoEurobarometro standard per l’Italia, il sondaggio che si oc-cupa di analizzare l’opinione dei cittadini sulle politiche eu-ropee e l’Unione nel suo insieme. Lo studio, effettuato peril periodo Autunno 2014, ha evidenziato come i temi delladisoccupazione e in generale della situazione economicasiano quelli più sentiti. Questa tendenza, seppure con unapercentuale più bassa, si riscontra anche a livello comunita-rio, dove i cittadini considerano la mancanza di lavoro e lasituazione economica come necessità nazionali a cui anchel’Europa deve dare una risposta.Oltre a queste due problematiche, che sono la priorità ri-spettivamente per il 60% e il 37% degli italiani, le maggiorisfide per il nostro paese sono: le tasse (24%), l’immigrazione(18%), il debito pubblico (14%) e l’inflazione (10%). Con-frontando questi dati con quelli rilevati dalla precedente edi-zione di Eurobarometro è possibile evidenziare unatendenza discendente, tranne che per le questioni dell’im-migrazione e del debito pubblico, che hanno guadagnato ri-spettivamente 2 e 4 punti percentuali.

Dibattito scientifico su Expo 2015La Commissione ha avviato una consultazione online sulruolo che la scienza e l’innovazione possono avere per aiu-tare l’Unione a garantire cibo sano, nutriente, sufficiente e

sostenibile a livello mondiale. La discussione è legata al temaal centro dell’esposizione universale di quest’anno: “Nutrireil pianeta, energia per la vita”, il cui obiettivo è andare al dilà delle attività culturali e avviare un vero dibattito politicosu sicurezza alimentare a livello globale e sostenibilità. Il do-cumento di discussione è stato presentato il 20 maggio aBruxelles da Tibor Navracsics, Commissario per l’Istruzione,la cultura, i giovani e lo sport, che è anche responsabile delCentro comune di ricerca, e da Franz Fischler, presidentedel comitato direttivo del programma scientifico dell’Ue perExpo 2015.La consultazione è la base del dibattito su un futuro pro-gramma di ricerca che sia in grado di contribuire ad affron-tare le sfide globali della sicurezza alimentare e nutrizionale.Particolare attenzione viene rivolta a quegli ambiti in cui leattività di ricerca dell’Ue possono incidere di più: ad esem-pio come migliorare la salute pubblica attraverso l’alimenta-zione, come incrementare la sicurezza e la qualità deglialimenti, come ridurre le perdite e gli sprechi alimentari,come rendere più sostenibile lo sviluppo rurale, come au-mentare le rese in agricoltura mediante un’intensificazionesostenibile e infine come migliorare la comprensione deimercati alimentari e accrescere l’accesso della popolazioneal cibo di tutto il mondo.La consultazione è accessibile online fino al 1° settembre,data entro la quale tutti i soggetti interessati potranno farpervenire il loro contributo. I risultati della consultazione sa-ranno pubblicati il 15 ottobre, alla vigilia della Giornatamondiale dell’alimentazione e contribuiranno a definirel’eredità dell’Ue per Expo 2015.

ProgettiCambiamenti climatici e società

Nell’odierno mondo globalizzato e più popolato, gli impattidell’uomo sull’ambiente stanno diventando più complessi edi vasta portata, e colpiscono tutti. Con la popolazione mon-diale che si prevede crescerà del 26% fino a circa 9 miliardientro il 2050, questa tendenza è destinata a proseguire. Tro-vare delle risposte efficaci a simili cambiamenti globali – alivello sociale, economico e ambientale – è diventato piùnecessario che mai.I ricercatori del progetto Global-Iq (Impact quantification ofglobal changes) finanziato dall’Ue, stanno contribuendo aquesto dibattito valutando gli impatti socio-economici deicambiamenti climatici sulla società. Inoltre, analizzeranno icosti e i benefici delle possibili strategie di riduzione e adat-tamento.Le disamine dell’impatto economico effettuate da Global-Iqcoprono settori come salute, servizi, popolazione, uso dellaterra, acqua, energia, commercio e trasporti. I ricercatoristanno anche lavorando per migliorare i modelli economiciattualmente usati per valutare le migliori strategie per affron-tare i cambiamenti globali.

Un’altra Terra ?Da quando Michel Mayor e Didier Queloz dell’Osservatoriodi Ginevra scoprirono il primo pianeta extrasolare nel 1995,gli astronomi si sono lanciati nella ricerca spasmodica di nuovi

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mondi. Negli ultimi 20 anni se ne sono aggiunti 5000 alla lista,2000 dei quali sono stati confermati. Secondo la Nasa, i pianetiextrasolari sono uno dei temi più stimolanti e importanti del-l’astronomia contemporanea. Ciò che rende la caccia agli eso-pianeti così entusiasmante è il fatto che un numeroconsiderevole di essi sono piccoli pianeti rocciosi simili allanostra Terra – ciò significa che gli astronomi potrebbero ef-fettivamente essere sul punto di trovare una nuova Terra. In-fatti, durante un incontro dell’American Astronomical Societytenutosi quest’anno, i ricercatori hanno annunciato la scopertadi otto nuovi pianeti potenzialmente abitabili, tra cui alcunisimili alla Terra per dimensioni e caratteristiche.I ricercatori dell’Ue sono stati fortemente coinvolti nell’esplo-razione degli esopianeti. La missione Corot, lanciata nel 2006dal centro nazionale di studi spaziali (Cnes) in Francia edall’Agenzia spaziale europea (Esa) – la prima missione spa-ziale intesa alla ricerca di esopianeti transitanti – ha fornitodecine di nuove scoperte, tra cui l’osservazione del primo“gigante gassoso extrasolare temperato”. La Nasa ha elogiatola missione per aver prodotto alcuni dei più dettagliati studisugli esopianeti mai pubblicati.

OceaniSea Change e Responseable – due nuovi progetti di Oriz-zonte 2020 – hanno recentemente tenuto un incontro diinaugurazione congiunto, che ha segnato l’inizio di unastretta collaborazione volta a migliorare la competenzascientifica relativa all’oceano, cioè la comprensione dell’in-fluenza dell’oceano su di noi e della nostra influenza sul-l’oceano. La dichiarazione di Galway sull’Oceano Atlanticoimpegna l’Ue, il Canada e gli Stati Uniti a promuovere questacomprensione allo scopo di accrescere la consapevolezzadei cittadini relativa al valore dell’Atlantico. I progetti SeaChange e Responseable, che facevano parte dei nuovi pro-getti di Orizzonte 2020 lavoreranno assieme nei prossimianni per dare un contributo significativo a questo obiettivolegato alla competenza scientifica relativa agli oceani.

Il passato con la tecnologia del futuroGli archeologi si concentrano sul passato, ma sempre piùspesso si affidano agli strumenti del futuro per avere una vi-sione più precisa di come si è evoluto il genere umano. Colle-zioni di dati digitali, potenti nuove tecnologie e progressi nelcampo della datazione e della scienza forense permettono lorodi avere una visione sempre più ampia del nostro passato. E iprogetti finanziati dall’Ue li aiutano in questo percorso.Il progetto Ariadne, per esempio, sta sviluppando infrastrut-ture di dati specializzati per facilitare il lavoro degli archeo-logi fornendo un accesso centralizzato ad ampie collezionidi dati per aree, periodi e campi specifici. Il progetto per-metterà l’accesso trasnazionale ai centri dati, agli strumentie all’assistenza, e di creare nuovi servizi basati sul web suinterfaccia comuni ai depositi di dati, disponibilità di set didati di riferimento e uso di tecnologie innovative.Allo stesso modo, gli scienziati impegnati in lavori di restaurosi occupano dei tesori del passato, ma usano sistemi rivolu-zionari sviluppati nel campo dell’imaging e della modella-zione 3D. Sono anche molto impegnati in eventicontemporanei. Se ne è avuta una dimostrazione di recente,quando i ricercatori hanno lanciato Project Mosul per restau-

rare virtualmente artefatti danneggiati in seguito al devastantesaccheggio del Museo Mosul da parte di estremisti dell’Isis.

Educazione e cannabisSessioni di comportamento cognitivo offerte agli adolescentiin cerca di sensazioni possono ridurre in modo sostanzialeil consumo di cannabis in tali soggetti; è quanto dimostratoda uno studio finanziato dall’Ue.Capacità di attenzione ridotta, processi cognitivi menomatio comparsa di psicosi sono alcuni dei più preoccupanti ef-fetti collaterali dell’uso regolare di cannabis. Poiché semprepiù paesi iniziano a pensare di legalizzare la cannabis e con-siderando che in media il 20% degli europei di età compresatra i 15 e i 34 anni fa uso di questa droga – secondo il Centroeuropeo di monitoraggio delle droghe e della tossicodipen-denza – sono necessarie misure di prevenzione.Questo vale specialmente per gli adolescenti, che sono parti-colarmente a rischio perché il loro cervello è ancora in fasedi sviluppo. Per prevenire e ridurre l’uso di cannabis tra que-ste fasce della popolazione a rischio, i ricercatori dell’Univer-sità di Montreal e dell’Ospedale pediatrico CHU Sainte-Justinehanno coinvolto 1038 alunni inglesi della prima superiore e iloro insegnanti in un esperimento volto a ritardare il momentoin cui si inizia a far uso di cannabis e a ridurne la frequenza.

Trasporti refrigeratiE’ in fase di sviluppo una promettente nuova tecnologia, pro-gettata per ottenere una buona efficienza nei veicoli per il tra-sporto refrigerato, come alternativa competitiva in termini dicosti alla normale aria condizionata. Facendo un uso miglioredel calore che si disperde, il progetto potrebbe aiutare a ri-durre le emissioni e a far risparmiare denaro alle aziende.Approssimativamente 650mila veicoli refrigerati vengono at-tualmente usati sulle strade nell’Ue, con il mercato globaledel trasporto refrigerato che si prevede supererà i 5 miliardidi euro entro il 2015. Al fine di soddisfare la domanda, moltiveicoli refrigerati dovranno essere sostituiti o aggiornati.Inoltre, in un mercato competitivo a livello globale, si de-vono raggiungere delle efficienze operative.Da questo punto di vista, gli aumenti del prezzo del carbu-rante rimangono una preoccupazione fondamentale per leaziende del trasporto refrigerato. Circa l’8% del carburanteconsumato da un furgone o camion refrigerato attualmenteè impiegato per la refrigerazione. Questa è solitamente ot-tenuta mediante sistemi di aria condizionata (Acs) basati sucompressori che consumano molta energia.Il progetto Hp-Acs, finanziato dall’Ue, intende affrontarequesto problema grazie allo sviluppo di un innovativo si-stema di raffreddamento a idruro metallico (Mhcs) basato suassorbimento/desorbimento dell’idrogeno su letti solidi. Ilsistema funziona sfruttando il calore che viene disperso dalmotore termico.

Futuro di internetRicercatori finanziati dall’Ue impegnati nel progetto Mappinghanno sviluppato un nuovo osservatorio per monitorare lepolitiche e i progetti incentrati sull’impatto sociale e legaledi internet.

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L’osservatorio Mapping riunirà, organizzerà e renderà pub-blicamente accessibili le informazioni riguardanti questionicome la privacy, i diritti di proprietà intellettuale e la ge-stione di internet. Così facendo, l’osservatorio eviterà di ri-petere il lavoro di ricerca già fatto e permetterà alle partiinteressate di riutilizzare queste informazioni gratuitamente.A partire da un sito web dedicato, inoltre, monitorerà le de-cisioni politiche e le tendenze correlate, come l’invito dell’Uea ottenere chiavi crittografiche dalle aziende di servizi inter-net per contrastare il terrorismo.Questo strumento è uno dei prodotti principali del progettoMapping (Managing alternatives for privacy, property andinternet governance), lanciato a marzo 2014. L’obiettivo ge-nerale del progetto è capire meglio i molti aspetti economici,sociali, legali ed etici che riguardano lo sviluppo di internet,insieme alle loro conseguenze per i singoli e la società. Ilprogetto riunisce università, istituti di ricerca, organizzazioniinternazionali, Ong e aziende di software.

Pmi e innovazioneAssociando il know-how tecnologico di 23 importanti istitutieuropei di ricerca nel settore della fotonica, e mettendo talicompetenze a disposizione delle aziende europee interes-sate, il progetto Actphast desidera dare inizio allo sviluppodi nuovi prodotti, ridurre il tempo necessario per portare iprodotti sul mercato e creare nuovi posti di lavoro.Il progetto quadriennale, lanciato a novembre 2013, ha riu-nito importanti istituti di ricerca per formare un punto di ri-ferimento unico rivolto in particolare a sostenere i progettid’innovazione rapida delle Pmi, che durano in generale dasei a nove mesi.La fotonica si occupa della generazione, l’emissione e la ri-levanza della luce e questa tecnologia è usata in oggetti quo-tidiani come scanner per codici a barre, stampanti, lettoriDvd e microonde. Essa è fondamentale anche per le teleco-municazioni, le applicazioni sanitarie e la robotica e nuoveapplicazioni emergono continuamente.

Scarpe alla modaDemoshopinstantshoe, che si è concluso alla fine di aprile2015, ha cercato di semplificare e di rendere più economicol’acquisto di calzature fatte su misura. Questo è stato raggiuntotramite l’impiego di materiali intelligenti, lo sviluppo di un in-novativo scanner portatile per la misurazione del piede e unmodo semplice di adattare le scarpe direttamente nei negozi.Per prima cosa, il cliente sceglie un modello di scarpe traquelle proposte. Si procede quindi alla misurazione dei piedidel cliente nel negozio, attraverso fotografie che vengono ela-borate da un’app specifica. Infine, la parte superiore dellascarpa selezionata viene modificata adattandola alla formaparticolare del piede del cliente. Questo è possibile perché latomaia della scarpa è fatta di un materiale speciale a memoriadi forma in grado di conservare la forma data. Il cliente puòprovare le scarpe e decidere se comprarle o meno.

Obesità e diabeteSecondo la Federazione internazionale del diabete (Idf), nel2014 tale malattia ha causato 4,9 milioni di decessi nel

mondo. Infatti, tragicamente, essa uccide una persona ognisette secondi. Le statistiche europee (compresa la Russia)parlano chiaro: 52 milioni di persone – più che nelle regionidel Nord America, America centrale e meridionale e Africa– soffrono di diabete, che ha un tasso d’incidenza del 7,9%.Il fatto che il diabete tipo 2 sia in aumento in tutti i paesi èindubbiamente legato alla diffusione del sovrappeso e del-l’obesità. Questa tendenza sembra destinata a continuareanche in futuro – i risultati di un recente esercizio di previ-sione dell’obesità svolto dall’Organizzazione mondiale dellasanità (Oms) rivela che, a meno che non si corra ai ripari, lapercentuale di adulti sovrappeso o obesi in Europa aumen-terà entro il 2030. Ciò significa che gli europei andranno in-contro al rischio di sviluppare il diabete di tipo 2, nonché diuna serie di altre patologie tra cui le malattie cardiovascolarie muscolo-scheletriche, come ad esempio l’osteoartrite.Gli scienziati finanziati dall’Ue sono in prima fila nella ricercaa sostegno di questi successi, esplorando le cause del sovrap-peso e dell’obesità e il loro collegamento al diabete, nel ten-tativo di scoprire nuovi trattamenti e misure di prevenzione.

Batteri per rilevare cancro e diabeteDue team distinti di scienziati hanno pubblicato i risultatidelle loro ricerche sull’individuazione delle malattie tramitel’utilizzo di batteri geneticamente modificati. Un team inFrancia, guidato da Jerome Bonnet dell’Università di Mon-tpellier e che coinvolge anche l’azienda Sys2Diag, ha usatodei batteri modificati per rilevare un livello elevato di glu-cosio (un segno del diabete) nelle urine di pazienti umani.Contemporaneamente, negli Stati Uniti, dei ricercatori gui-dati da Sangeeta Bhatia del Massachusetts Institute of Te-chnology (Mit) e Jeff Hasty, della University of California,San Diego, hanno riprogrammato dei batteri in modo da ren-derli visibili nelle urine dei topi che hanno il cancro.

Comunicazione e paralisi cerebrale Le persone affette da paralisi cerebrale discinetica (Pcd) –circa il 15% di tutti i casi di paralisi cerebrale in Spagna –non riescono a parlare o a esprimersi, nonostante la loro in-telligenza sia intatta, perché privi di controllo motorio. Que-sto rende difficile per loro stabilire rapporti con l’ambientecircostante e con altre persone, una situazione che nei bam-bini può portare a problemi di sviluppo.Il progetto triennale Abc, finanziato dall’Ue e completato aottobre 2014, ha cercato di affrontare questo problema svi-luppando un sistema di comunicazione facile da usare ba-sato su un’interfaccia cervello-computer. Questo “AbcCommunicator” è adesso disponibile in forma di applica-zione gratuita pei i tablet Android ed è configurabile in qual-siasi lingua.L’applicazione comunicatore Abc è usata insieme a sensoriinerziali (simili alla tecnologia dei telefoni cellulari che regi-stra l’attività) e a un sistema di elettromiografia (Emg) ingrado di rilevare la contrazione volontaria di muscoli e cer-vello. Con questi dispositivi, un bambino affetto da paralisicerebrale può esprimere le sue esigenze, che vengono poimostrate sul tablet.Il sistema contiene anche un sensore cutaneo in grado di ri-levare cinque stati emotivi – positivo (a intensità alta obassa), neutro e negativo (a intensità alta o bassa). Pertanto,

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oltre a offrire un canale di comunicazione chiaro con ilmondo esterno, il sistema Abc offre anche la possibilità dicapire meglio lo stato emotivo dei bambini affetti da Pcd.

Emissioni COVLe emissioni di Cov (Composti organici volatili) nell’am-biente interessano l’aria, il terreno e l’acqua, e possono com-portare rischi per la salute umana, come ad esempio malattierespiratorie. Alcuni Cov sono inoltre mutageni o tossici perla riproduzione e nocivi per i bambini non ancora nati. Perquesto motivo, affrontare il problema dei Cov provenientidalla emissioni dei veicoli, dalla combustione di carburantee dall’uso di solventi domestici e industriali, tra le altre cose,è una sfida importante per l’Ue e per le aziende europee. Ilteam del progetto Next Air Biotreat lavora da quasi quattroanni per risolvere questo problema ed è riuscito a proporree sviluppare soluzioni che usano processi puliti e naturaliper eliminare le emissioni di Cov dall’aria.

Sensori integrati degli smartphoneI ricercatori finanziati dall’Ue impegnati nel progetto Pingintendono rivoluzionare il settore dei giochi integrando sen-sori compatibili con gli smartphone nelle carte e negli im-ballaggi.La comunicazione in prossimità (near field communication– Nfc) è una forma di comunicazione senza contatto per di-spositivi come smartphone o tablet che permette agli utentidi passare semplicemente il proprio smartphone sopra undispositivo compatibile con la Nfc senza bisogno di creareuna connessione. Oltre a cambiare il modo in cui le personeacquistano beni e servizi – passando semplicemente il pro-prio smartphone per pagare la spesa o i biglietti del treno,ad esempio – la tecnologia Nfc potrebbe rivolusionare il set-tore multimilionario dei giochi.Il progetto triennale Ping (Printed intelligent Nfc game cardsand packaging), finanziato dall’Ue e avviato a gennaio 2015,si occupa di questo particolare aspetto della Nfc e si proponedi assicurare che il settore dei giochi in Europa sia ben po-sizionato per sfruttare al massimo le opportunità create daquesta nuova tecnologia. Questo settore comprende aziendespecializzate in giochi di carte e adesivi collezionabili, neiquali l’integrazione di un sensore leggibile con uno smar-tphone potrebbe offrire esperienze nuove per i giocatori.Il progetto è cominciato con un obiettivo chiaro: avviare, intre anni, un processo di produzione standardizzato a bassocosto e alto volume per integrare una tecnologia di identifi-cazione wireless in oggetti stampati. L’obiettivo è sviluppareil chip Nfc più sottile, economico e flessibile al mondo, rein-ventare gli standard di assemblaggio del settore e renderel’integrazione di questi chip nel settore dei giochi, delle cartee degli imballaggi il più semplice possibile.

Ricerca sul cervelloOttimizzare le cellule staminali per riparare i danni cerebraliin seguito all’ictus nei topi potrebbe aiutare i ricercatori atrovare nuovi modi per curare le malattie neurodegerativenell’uomo.Le potenzialità singolari delle cellule staminali – cellule bio-

logiche indifferenziate che possono differenziarsi in cellulespecializzate e dividersi per produrre altre cellule staminali– offrono nuove possibilità per il trattamento futuro di variepatologie. Malgrado i notevoli investimenti nella ricerca sullecellule staminali, la loro applicazione pratica è ancora lungidall’essere realizzata.Il progetto Glowbrain, avviato a ottobre 2012, ha cercato dicreare una piattaforma per riunire esperienze di livello mon-diale nel campo della ricerca sulle cellule staminali. Questoinclude campi d’avanguardia come la coltura in vitro di cel-lule staminali, la sintesi di biomateriali e l’analisi del compor-tamento cellulare, per nominarne solo alcuni. Un obiettivoprincipale era quello di avanzare la ricerca sui disturbi dege-nerativi tracciando gli impianti di cellule staminali nei topi.

Turbine eoliche efficientiPer contribuire alla riduzione del costo dell’energia necessariaal settore occorrono delle turbine eoliche offshore più potenti.Quelle attuali necessitano di nuove soluzioni per fornire mi-gliore scalabilità energetica, riduzione del peso e affidabilità.Le loro dimensioni enormi e il peso elevato fanno salire ilcosto della torre, delle fondamenta sia fisse che galleggianti,e anche dei costi di funzionamento e manutenzione.Nel progetto ‘Suprapower’ (Superconducting, reliable, li-ghtweight, and more powerful offshore wind turbine”), fi-nanziato dall’Ue, il consorzio sta sviluppando un generatorebasato su superconduttori capaci di funzionare nelle granditurbine eoliche offshore di prossima generazione. I genera-tori superconduttori potrebbero essere la sola opzione perfornire una riduzione decisa della massa della navicella dellaturbina. Il concetto del generatore superconduttore di Su-prapower è una macchina sincrona ad aste sporgenti DirectDrive da 10 MW che dipende dall’uso di bobine di campoDC di MgB2 (diboruro di magnesio) nel rotore e da un si-stema di raffreddamento senza gas criogeno.

Riscaldamento e raffreddamentoLe pompe di calore (HP, heat pump) elettriche basate sulciclo di compressione del vapore sono migliorate conside-revolmente negli ultimi decenni in termini di efficienza, fles-sibilità e affidabilità e oggigiorno esse rappresentano unodei pilastri con il più alto potenziale per la riduzione delconsumo di energia di base, non solo nelle applicazioni peril riscaldamento e il raffreddamento negli edifici, ma anchenei processi industriali. Nonostante ciò, c’è ancora un ampiomargine di miglioramento. Per essere il principale conten-dente per le applicazioni di riscaldamento e raffreddamento,le pompe di calore devono diventare più efficienti, rispettosedell’ambiente ed economiche. Per quanto riguarda le loroprestazioni ambientali, una questione molto importante deveessere ancora risolta, ovvero l’uso di refrigeranti con poten-ziale emissione di ozono pari a zero e potenziale di riscal-damento molto basso.Il progetto Nxthpg (Next generation of heat pumps workingwith natural fluids), finanziato dall’Ue, sta facendo un grandepasso in avanti per superare le barriere che ostacolano l’usodiffuso dei refrigeranti naturali. Esso annuncia una nuovagenerazione di pompe di calore basate su idrocarburi e CO2

che sono perfettamente realizzabili e commercialmente com-petitive.

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Ritardanti di fiamma ecologiciI ritardanti di fiamma alogenati (Hfr) sono comunemente uti-lizzati nei prodotti di consumo, ma hanno sollevato preoc-cupazioni a causa della loro persistenza, del lorobioaccumulo sugli organismi viventi e dei loro potenziali ef-fetti tossici sulla salute umana. In questo progetto gli scien-ziati stanno sviluppando un’alternativa ecologica agli agentialogenati comunemente usati che sono soggetti a una nor-mativa ancora più severa in seguito alla potenziale tossicità.L’Ue sta finanziando il progetto Deroca che mira allo svi-luppo e all’introduzione di nuovi ritardanti di fiamma (Fr)più sicuri e più ecologici attraverso lo sfruttamento dell’ef-fetto sinergico dei nanotubi in carbonio (Cnt), con ritardantidi fiamma a base di fosforo e altri nuovi additivi promettentinei sistemi di formazione della crosta di carbonio mediantela promozione di una soluzione più efficiente/conveniente.Si cerca di sviluppare metodi di verifica su scala standarddei prodotti finali e valutare l’uso sicuro e l’assenza di tossi-cità dei nuovi materiali Fr in situazioni di produzione, uso eincendio. Le applicazioni target sono prodotti di consumo,come sedie da stadio, tubi ondulati per la protezione deicavi elettrici dallo schiacciamento, le guaine di fili e cavi, leschiume di isolamento e le pale delle ventole per i sistemidi ventilazione e di climatizzazione.

FinestreQuasi il 40% del consumo energetico nell’Ue è impiegatoper riscaldare, raffreddare e illuminare gli edifici. Le loro do-mande energetiche sono responsabili delle emissioni ingrande quantità di biossido di carbonio. Nel progetto Har-win (Harvesting solar energy with multifuncional glass-po-lymer windows), finanziato dall’Ue, gli scienziati stannosviluppando nuovi materiali per produrre finestre avanzatemultiuso. Le soluzioni migliorate ridurranno il peso, la con-duttività del calore e il consumo energetico della finestra.Usando dei materiali compositi innovativi vetro/polimero,gli scienziati stanno sviluppando strutture leggere per le ve-trature e telai per finestre con proprietà su misura. I com-ponenti dei nuovi materiali compositi vetro/polimeroconsentiranno a una maggiore quantità di luce nella por-zione visibile di passare. Dei materiali intelligenti a cambia-mento di fase saranno capaci di accumulare grandi quantitàdi energia. I nuovi materiali regoleranno inoltre l’umidità,diminuiranno la conduzione termica e garantiranno l’isola-mento acustico. La sfida è quella di combinare queste carat-teristiche funzionali nel vetro della nuova finestra con unatrasparenza sufficiente.

Pesca a strascicoIl fondo del mare supporta un’ampia diversità di piante eanimali, ma esso è vulnerabile agli impatti della pesca a stra-scico, che può portare a una perdita di biodiversità. Tuttavia,vi è chi sostiene che la pesca a strascico migliori la disponi-bilità di cibo per i pesci e aumenti la loro crescita.Il progetto Benthis (Benthic ecosystem fisheries impactstudy), finanziato dall’Ue, studierà la vulnerabilità di diversiecosistemi del fondo del mare nelle acque europee. Il suoscopo è quello di analizzare l’impatto delle attuali pratichedi pesca sugli organismi del fondo del mare e sui processi

geochimici. Inoltre, esso lavorerà con l’industria della pescaper studiare e promuovere le innovazioni tecnologiche alloscopo di ridurre gli impatti negativi.I partner del progetto svilupperanno degli strumenti quan-titativi generici che possono essere applicati a un’ampiagamma di ecosistemi del fondo del mare e di attrezzatureda pesca. Essi valuteranno l’impatto della pesca a strascicosul fondo del mare e le conseguenze economiche che ver-ranno applicate in casi di studio regionali. I ricercatori svi-lupperanno anche indicatori per l’impatto della pesca astrascico sull’ecosistema bentonico in accordo con la Diret-tiva quadro sulla strategia per l’ambiente marino (Msfd)dell’Ue.

BiopolimeriI polimeri convenzionali o plastiche sono composti di ma-teriale a base di petrolio e si sta cercando di trovare biopo-limeri alternativi per svolgere i loro compiti. Inoltre, iriempitori in nanoceramica inorganici, comunemente usatiper impartire proprietà uniche, dimostrano una bassa stabi-lità durante l’elaborazione e in servizio.Il progetto Nanostab-Gb (Novel nano-stabilisation for greenbioplastic nanocomposites) finanziato dall’Ue, ha offerto unasoluzione per entrambi i problemi. Gli scienziati hanno svi-luppato composti innovativi con una stabilità termica e unadurata migliorate basate sull’uso dei biopolimeri e sui riem-pitori in nanoargilla funzionalizzati presenti in natura. Leloro strategie di stabilizzazione intelligente per la modificadella nanoargilla con antiossidanti inducono il rafforzamentodelle reti di biopolimero-nanoargilla.

Porti e terminal merciI porti marittimi e interni per la navigazione e i terminalmerci devono affrontare i crescenti costi energetici e unaconsiderevole pressione politica e sociale per quanto ri-guarda le loro prestazioni ambientali. Stanno entrando in vi-gore nuovi e più severi standard e norme sulla qualitàdell’aria, ma per la maggior parte i porti e i terminal di ogginon hanno bisogno di essere spinti al cambiamento, inquanto comprendono da soli che diventando “verdi” pos-sono ottenere dei vantaggi economici.Il progetto Green efforts (Green and effective operations atterminals and in ports), finanziato dall’Ue, sta analizzandoin dettaglio i processi portuali e dei terminal nella prospet-tiva di sviluppare nuove soluzioni che riducono il consumoenergetico, promuovendo allo stesso tempo l’uso di energiapiù pulita ai terminal per container, roll-on-roll-off (ro-ro) eper le vie d’acqua interne.Uno dei risultati chiave del progetto sarà un nuovo stru-mento di informazione e gestione, il “Port and TerminalKnowledge Landscape”. Si tratta fondamentalmente di un si-mulatore virtuale 3-D che può modellare tutte le operazioniportuali, dalla gestione delle merci al raffreddamento deicontainer, e fornire le relative informazioni.

Eccellenza nell’acquacolturaUn progetto finanziato dall’Ue sta organizzando quattro pio-neristici corsi di formazione progettati per promuovere il co-

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ordinamento e lo sviluppo nell’ambito della comunità euro-pea dell’acquacoltura. Ciascun corso si concentra su diffe-renti aspetti e rappresenta una preziosa opportunità perricercatori e tecnici per ampliare la propria esperienza.L’obiettivo del progetto Aquaexcel, finanziato dall’Ue èquello di meglio integrare le principali infrastrutture di ri-cerca dell’acquicoltura e di creare una piattaforma di ricercain grado di diffondere la conoscenza. Questo verrà fatto incollaborazione con 17 partner e 23 strutture in tutta Europa,e la formazione rappresenterà un elemento chiave di questainiziativa. Verrà sviluppato anche un inventario online delleprincipali infrastrutture di ricerca, strutture e servizi relativiall’acquicoltura.

Rischio inondazioniDal 2000 al 2013, le inondazioni hanno causato perdite an-nuali per 5,5 miliardi di euro in Europa e, secondo uno stu-dio pubblicato su Nature, questa cifra è destinata adaumentare di cinque volte entro il 2050. I governi europeihanno lavorato duramente per cercare di garantire una pro-tezione duratura dalle inondazioni mediante lo sviluppo diargini, dighe o chiuse, ma queste strategie sono sufficienti?Star-Flood, progetto che ha avuto inizio a ottobre del 2012con un finanziamento di 5.4 milioni di euro da parte dell’Ue,mira ad analizzare, spiegare, valutare e progettare delle po-litiche per affrontare in modo migliore i rischi di inonda-zione causati dai fiumi negli agglomerati urbani in tuttaEuropa.

Drone “a prova di Artide”La tecnologia dei droni può aiutare a salvare vite umanenelle zone disastrate raggiungendo dei luoghi non accessibiliai soccorritori. Adesso i ricercatori dell’Università di Laval,in Canada, hanno mostrato un altro sorprendente e positivoimpiego dei droni: il rilevamento dell’impatto del cambia-mento climatico nell’Artide.Il drone Argo dell’Università di Laval è in grado di soprav-vivere nelle condizioni estreme dell’Oceano Artico, immer-gendosi fino a profondità di quasi 2000 metri per raccoglieredelle informazioni in precedenza inaccessibili per migliorarela nostra comprensione dell’ecosistema marino artico e perseguire gli effetti del cambiamento climatico.

Stoccaggio di carbonioI fondali europei sono spesso segnati o fratturati, cionono-stante le industrie petrolifere nei mari del Nord e di Barentsconservano la CO2 sotto questi fondali per ridurre le emis-sioni. Questo stoccaggio di CO2 nel sottosuolo marino è unasoluzione attuabile? Un team di scienziati dell’Ue ha recen-temente fatto luce sulla questione. Con l’obiettivo di limitareil riscaldamento globale a +2°C entro il 2050, che sembrasempre più irraggiungibile, e una conferenza dell’Onu sulclima all’orizzonte, l’Ue e i suoi partner internazionali sonosempre più sotto pressione. Tutte le soluzioni adatte per ri-durre le emissioni di CO2 devono essere prese in considera-zione e la cattura e lo stoccaggio di carbonio (CCS) – uninsieme di tecnologie che impedisce al CO2 di raggiungere

l’atmosfera conservandola in formazioni geologiche sotter-ranee adatte – è una di queste.Nella sua recente Comunicazione per un’Unione energetica,la Commissione europea riconosce la necessità di un mag-giore sostegno per il CCS. La tecnologia non si è finora svi-luppata come ritenuto inizialmente, in gran parte a causa dicosti d’investimento alti e incentivi limitati, in conseguenzadei prezzi bassi del carbonio. C’è però un altro aspetto delCCS che lascia ancora nel buio i potenziali investitori e i re-sponsabili delle decisioni: la questione delle perdite, spe-cialmente in siti di stoccaggio sensibili come i fondali marini.

L’esplorazione del mareCon il progetto Arrows, un gruppo di ricercatori finanziatidall’Ue sta trasformando l’esplorazione archeologica delmare profondo da un’impresa rischiosa e fuori portata inuna soluzione flessibile e fattibile.Quando Platone parlò per la prima volta del mito di Atlan-tide, probabilmente non si aspettava che questa misteriosaisola avrebbe continuato a far parlare di sé e ad alimentarel’immaginazione popolare per oltre 2000 anni. Eppure, lefantasie su Atlantide la dicono lunga sui misteri che ancoracircondano i fondali marini della Terra. Anche se i mari egli oceani sono pieni di siti sommersi inviolati e relitti, lescoperte archeologiche e scientifiche sono ancora ostacolateda impedimenti logistici e finanziari e c’è urgente bisognodi soluzioni economiche e flessibili.Allo scopo di promuovere la ricerca in questo campo, il pro-getto Arrows (Archaeological Robot systems for the World’sSeas), del valore di 4 milioni di euro, parte dal punto in cuila sicurezza militare e le tecnologie legate a petrolio e gas sisono fermate, creando veicoli di esplorazione sottomarinaadatti alle esigenze e alle aspettative degli archeologi delmare profondo. Dall’inizio del progetto a settembre del2012, il consorzio composto da 10 partner ha sviluppato trenuovi Auv (veicoli sottomarini autonomi), tra cui l’U-Cat, unrobot facilmente manovrabile che si ispira alle tartarughe edè progettato per penetrare nei relitti. Questi Auv e i lorocomponenti dedicati offrono molti vantaggi come la ridu-zione delle dimensioni e dei costi delle missioni, una mag-giore versatilità, un peso minore e un design piùergonomico.

Processo decisionaleL’effettiva responsabilizzazione e partecipazione dei cittadinial processo decisionale possono avvenire solo tramite unautentico coinvolgimento democratico e l’attuazione di unsistema capace di riconoscere in modo corretto i contributial bene comune. Il progetto D-Cent, finanziato dall’Ue e lan-ciato nell’ottobre del 2013, ha sviluppato nuovi e innovativistrumenti e piattaforme online per fornire ai cittadini unavoce decisiva e strumenti più equi per riconoscere il valoresociale.Internet possiede un enorme potenziale per facilitare nuoveforme di interazione sociale e cooperazione di natura spon-tanea, ma è anche diventato sempre più centralizzato. Il pro-getto D-Cent ha tentato di contrastare questo fenomenosviluppando mezzi alternativi di organizzazione online – percreare nuove piattaforme aperto dove può avvenire unareale cooperazione della gente comune.

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OCSEObiettivo crescita

La crisi finanziaria e una ripresa continuamente modestahanno portato a una riduzione del potenziale di crescita ingran parte dei paesi più avanzati, mentre in molte economieemergenti si è verificato un rallentamento. Tra le sfide poli-tiche nel breve termine figurano la disoccupazione costan-temente alta, il rallentamento delle produttività, il disavanzodel bilancio pubblico e il debito pubblico elevati, nonché lerimanenti fragilità del settore finanziario. La crisi ha inoltreaumentato il disagio sociale, poiché ha colpito duramentele famiglie a basso reddito, con i giovani che subiscono lapiù ingente perdita di reddito e sono esposti ad un crescenterischio di povertà. Le sfide nel lungo termine comprendonol’invecchiamento della popolazione, nonché gli effetti sulladisparità del reddito dovuti al passaggio a tecnologie ad altaspecializzazione e l’impatto del degrado ambientale sulla sa-lute e sulla crescita futura. E’ necessario adottare politichestrutturali solide per far fronte a molte delle sfide nel brevee nel medio termine che impegnano sia le economie piùavanzate sia le economie emergenti.Obiettivo Crescita offre una valutazione complessiva per aiu-tare i governi a riflettere sui possibili effetti delle riforme sulbenessere dei loro cittadini e ad elaborare pacchetti di mi-sure che soddisfino al meglio i loro obiettivi. Il rapporto in-dividua le priorità di riforma principali per incrementare iredditi reali e l’occupazione sia nelle economie più avanzate

sia nei maggiori paesi emergenti. Le priorità riguardano es-senzialmente la regolamentazione dei mercati dei prodottie del mercato del lavoro, l’istruzione e la formazione, i si-stemi fiscali e previdenziali, le norme in materia di commer-cio e investimenti e le politiche a favore dell’innovazione. Ilquadro di riferimento di Obiettivo Crescita ha contribuito inmodo decisivo ad aiutare i paesi del G20 a sviluppare stra-tegie di crescita per incrementare del 2% il prodotto internolordo (PIL), uno dei principali obiettivi fissati dal G20 nel2014 per raggiungere una crescita sostenibile ed equilibrata.L’intento primario di Obiettivo Crescita è l’incremento deltenore di vita materiale nel medio termine, ma il rapportofa luce anche sulle sinergie e sulle complementarietà conaltri obiettivi in termini di benessere, quali la riduzione delledisparità di reddito e delle pressioni sull’ambiente. Più pre-cisamente analizza le prove sull’effetto che le riforme strut-turali a favore della crescita hanno sulla dispersione salarialee sulla disparità di reddito delle famiglie, e valuta se le po-litiche specifiche degli ultimi decenni volte a dare un im-pulso alla crescita del PIL hanno anche contribuitoall’aumento delle disparità. Il rapporto esamina inoltre la pressione sull’ambiente legataalla crescita economica. In tal senso analizza il ruolo delleriforme strutturali e delle politiche ambientali e presenta leprove dell’importanza di un’adeguata elaborazione delle po-litiche ambientali e del loro impatto sulla crescita della pro-duttività. Questa edizione di Obiettivo Crescita, infine, comprende uncapitolo speciale che analizza le tendenze generali delle ri-forme strutturali a partire dall’inizio del 2000.

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SALUTE E SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO:la seconda indagine europea

sui rischi nuovi ed emergenti (ESENER-2)La seconda indagine dell’EU-OSHA fra le impreseeuropee si configuracome strumento di ausilioa una più efficace comprensione delle questioni di salute e di sicurezza nei luoghi di lavoro nonché di benessere dei lavoratori. L’indagine fornisce informazioni transnazionali comparabili, rilevanti ai fini dell’elaborazione e dell’attuazione di nuove politiche in questo ambito.

Gli ambienti di lavoro europei sono in conti-nua evoluzione dettata dai cambiamenti dellecondizioni socio-economiche. Alcuni di questimutamenti sono visibili nell’ESENER-2, con il21 % delle imprese nell’Ue a 28 che indica diavere dipendenti di età superiore a 55 anniper oltre un quarto della propria forza lavoro,soprattutto in Svezia (36 %), Lettonia (32 %)ed Estonia (30 %). Al contempo, il 13 % delleimprese nella relazione relativa all’Ue a 28 ri-ferisce di avere dipendenti che lavorano re-golarmente da casa, con tassi più elevati neiPaesi Bassi (26 %) e in Danimarca (24 %). Dafar presente altresì che il 6 % delle impresenell’Ue a 28 riporta che i dipendenti hannodifficoltà a comprendere la lingua parlata sulposto di lavoro. Questa situazione è più mar-cata in Lussemburgo e Malta (16 %) e in Sve-zia (15%). Tali condizioni di lavorodeterminano nuove sfide che richiedono in-terventi finalizzati a garantire livelli elevati disalute e sicurezza sul lavoro.

I risultati dell’ESENER-2 rispecchiano la con-tinua crescita del settore dei servizi. Tra i fat-tori di rischio identificati più di frequente sievidenzia la gestione di clienti, studenti o pa-zienti difficili (58 % delle imprese nell’Ue a28), seguita da posizioni stancanti o dolorose(56 %) e movimenti ripetitivi della mano o delbraccio (52 %). I fattori di rischio psicosocialesono percepiti come più difficili di altri; quasiun’impresa su cinque che riferisce di avere ache fare con clienti difficili o di essere sog-getta alla pressione del tempo indica anchedi non avere le informazioni o gli strumentiadeguati per far fronte a tali rischi in modoefficace. ESENER-2 indica che il 76 % delleimprese nell’Ue a 28 effettua regolarmentevalutazioni dei rischi.Come previsto, vi è una correlazione positivacon la dimensione dell’impresa, mentre i va-lori variano a seconda del paese, dal 94 %delle aziende in Italia e Slovenia al 37 % inLussemburgo. La maggioranza delle imprese

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oggetto dell’indagine nell’Ue a 28 che effet-tuano valutazioni dei rischi su base regolareritiene che queste ultime siano strumenti ef-ficaci per gestire la salute e sicurezza (90 %).Tale risultato è costante a prescindere dalsettore di attività e dalle dimensioni dell’im-presa. Vi sono differenze significative quandosi prende in considerazione la percentuale diimprese dove le valutazioni dei rischi vengonocondotte principalmente dal personale in-terno. La classifica dei paesi varia in modo si-gnificativo, con in testa Danimarca (76  %delle imprese), Regno Unito (68 %) e Svezia(66 %). In fondo alla classifica si trovano Slo-venia (7 %), Croazia (9 %) e Spagna (11 %).Analizzando le imprese che non effettuanovalutazioni regolari dei rischi, i motivi princi-pali forniti per giustificare tale mancanzasono: rischi e pericoli già conosciuti (83 %delle imprese) e assenza di problemi di par-ticolare entità (80 %). La maggior parte delleimprese nell’Ue a 28 (90 %) riferisce di avereun documento che illustra le responsabilità ele procedure di salute e sicurezza, in partico-lar modo tra le imprese di più grandi dimen-sioni. Non vi sono differenze significative persettore d’attività, mentre per paese le percen-tuali più alte corrispondono a Italia, Polonia,Regno Unito, Romania e Slovenia (98 % pertutti i paesi), rispetto a Montenegro (50 %),Albania (57 %) e Islanda (58 %).Le questioni di salute e sicurezza vengono di-scusse regolarmente ai livelli superiori di ge-stione nel 61 % delle imprese nell’Ue a 28,con la percentuale che aumenta con l’aumen-tare delle dimensioni dell’azienda. Per paeseciò è riportato più frequentemente nella Re-pubblica ceca (81 %), nel Regno Unito (79 %)e in Romania (75 %), mentre le percentualipiù basse sono registrate in Montenegro(25 %), Estonia (32 %), Islanda e Slovenia(35 %). Quasi tre quarti delle società oggettodell’indagine nell’Ue a 28 (73 %) riferisconodi offrire una formazione ai propri team leader

e responsabili di linea su come gestire la SSLtra il personale; la percentuale aumenta conl’aumentare delle dimensioni dell’impresa edè riferita essere più frequente dalle impresenel settore delle costruzioni, gestione dei ri-fiuti, distribuzione di acqua ed energia elet-trica (82  %) e  nell’agricoltura, silvicolturae pesca (81 %). Per paese, la formazione èofferta più di frequente in Repubblica ceca(94 %), Italia (90 %), Slovacchia e Slovenia(84 %), rispetto a Islanda (38 %), Lussem-burgo (43 %) e Francia (46 %). Passando alleragioni che motivano le imprese a gestire laSSL, l’adempimento di obblighi normativi èindicato come una delle ragioni principalidall’85 % delle imprese nell’Ue a 28. Vi è unacorrelazione positiva con le dimensioni del-l’impresa, mentre le percentuali variano a se-conda del paese, dal 68 % in Danimarca al94 % in Portogallo. In alcuni paesi, particolar-mente quelli che sono entrati nell’Unione eu-ropea nel 2004 e  alcuni paesi candidati, ildriver più frequentemente indicato come mo-tivo principale per affrontare la salute e la si-curezza è il mantenimento della reputazionedell’organizzazione. Il secondo driver più im-portante che sottende le azioni di SSL è il ten-tativo di soddisfare le aspettative deidipendenti o dei loro rappresentanti.L’ESENER-2 mostra che oltre quattro su cin-que imprese che effettuano regolarmente va-lutazioni dei rischi nell’UE a 28 (81  %)riferiscono di coinvolgere i dipendenti nellaprogettazione e attuazione di misure derivantidalla valutazione dei rischi. Dall’ESENER-2emerge che la riluttanza a parlare aperta-mente di queste questioni sembra essere ilprincipale ostacolo nell’affrontare i rischi psi-cosociali (30 % delle imprese nell’Ue a 28).Questa, così come le altre difficoltà, viene se-gnalata più frequentemente con l’aumentaredelle dimensioni della società. Appena pocopiù della metà delle ditte oggetto dell’inda-gine (53 %) riferisce di avere informazioni

sufficienti su come includere i rischi psicoso-ciali nelle valutazioni dei rischi. Come previ-sto, questa percentuale varia maggiormentein base alle dimensioni dell’impresa che nonin base al settore e, per quanto riguarda ilpaese, i valori più elevati giungono dalla Slo-venia (75 %) e dall’Italia (74 %), rispetto aMalta (35 %) e Slovacchia (40 %). L’uso diservizi di salute e sicurezza indica che i me-dici del lavoro (68 %), i medici di medicinagenerale (63 %) e gli esperti nella preven-zione degli infortuni (52 %) sono tra i più fre-quentemente utilizzati. Concentrandosi suirischi psicosociali, solo il 16 % delle impreseriferisce di impiegare psicologi. Per quantoconcerne le forme di rappresentanza dei di-pendenti, la figura del rappresentante di sa-lute e sicurezza è stata quella maggiormentesegnalata: 58 % nell’Ue a 28, con la percen-tuale che aumenta nelle imprese che operanonei settori dell’istruzione, della sanità e del-l’assistenza sociale (67 %), nella produzionemanifatturiera (64 %) e nella pubblica ammi-nistrazione (59 %).Come previsto, questi risultati sono larga-mente basati sulla dimensione dell’impresa.Concentrandosi sulle imprese che riferisconodi aver adottato misure volte a prevenire i ri-schi psicosociali nel triennio precedente al-l’indagine, il 63 % delle imprese riferisce chei dipendenti hanno avuto un ruolo nella pro-gettazione e realizzazione di tali misure. Talirisultati variano per paese, dal 77 % in Austriae Danimarca, fino al 43 % di quelle in Slovac-chia. In ragione della natura stessa dei rischipsicosociali, vi è un’aspettativa che le misurein tale ambito coinvolgano direttamente il la-voratore e prevedano un elevato grado di col-laborazione da parte di tutti gli attori presentisul luogo di lavoro.

Fonte: Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (EU-OSHA)

SCIENZA TECNICABollettino di informazione della FOIST Fondazione per lo sviluppo e la diffusione della cultura e dell'istruzione scientifica e tecnica

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Direttore responsabileAlberto Pieri

RedazioneManuela Bergami, Federica Carletta, Olga Chitotti, Paola Gabaldi, Rosaria Gandolfi, Muriel Geroli, Angela Pulvirenti, Marieke Reijalt

SegreteriaRoberta Panzeri

Direzione e amministrazioneScienza TecnicaP.le Morandi, 2 - 20121 Milanotelefono +39/02.77790304telefax +39/02.782485e-mail: [email protected]

Impaginazione e stampaJona s.r.l., Paderno Dugnano (Mi)www.jonasrl.it

Reg. del Tribunale di Milano n. 864 del 20.12.88Sped. in abbonamento postaleArt. 2 - Comma 20/CLegge 662/96 - Filiale di Milano

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EVENTI

Milano, 9 settembre 2015SME INSTRUMENT DAY: PRE-SCREENINGOF PROPOSALSFast, in qualità di partner della rete Enterprise EuropeNetwork, organizza una giornata dedicata alla prevalu-tazione delle proposte di Fase 1 e Fase 2 della call SMEINSTRUMENT. L’evento è rivolto alle PMI innovative che prevedono disottomettere entro il cut off del 17 settembre p.v. unanuova proposta o di risottomettere un progetto prece-dentemente non approvato. Il servizio è riservato a unmassimo di 8 aziende.La bozza di progetto deve essere inviata contestual-mente al modulo di registrazione entro e non oltre il 3settembre 2015. Per ulteriori informazioni: [email protected]

Milano, 29-30 settembre 2015 EU-ASEAN DaysDurante EXPO 2015 Fast, come partner della rete En-terprise Europe Network, co-organizza 4 eventi di Mat-chmaking offrendo l’opportunità di programmareincontri internazionali tra imprese, centri di ricerca, clu-ster del settore Agro-Food e le delegazioni estere in vi-sita istituzionale a Milano.Il terzo evento in programma è il Brokerage event EU-ASEAN: una giornata di incontri one-to-one, nel settoreAgro-Food in occasione della presenza a Milano delledelegazioni dei paesi del Sud-Est asiativo. Gli operatoridel settore agroalimentare che partecipano ad Agro-Food Manufacturing hanno l’opportunità di:• incontrare fornitori di prodotti e tecnologie innova-tive, di nuovi sistemi e processi produttivi

• individuare imprese in cerca di nuovi clienti, di for-nitori qualificati e di potenziali partner

• conoscere enti e imprese con cui avviare collabora-zioni nell’ambito della R&S

NEWSLETTER

Per maggiori informazioni sulle opportunità segnalate:Muriel Geroli, tel [email protected]

EEN

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Le tematiche dell’evento sono: • Agro-food manufacturing (production technologies,automation, monitoring, packaging)

• Innovative and high quality food products• Food security• Food quality• Green economy on Agriculture&Food• Food conservation and shelf life• Other topics relevant to the thematic focusLa partecipazione alla manifestazione è gratuitaprevia registrazione e inserimento un proprio profilosul sito dedicato all’evento: https://www.b2match.eu/expo2015-eu-aseandays selezionando come support of-fice “IT-FAST”

Le scadenze previste sono: • Registrazione e inserimento profili: 15 settembre 2015 • Selezione e richiesta degli incontri: 23 settembre 2015 Per richiedere maggiori informazioni:[email protected]; 02.77790314

Milano, 30 settembre - 2 ottobre 2015Meet in ITaly for Life Sciences – MIT4LS2015FAST, come partner della rete Enterprise Europe Network,co-organizza due giornate di incontri bilaterali e una gior-nata di workshop nel settore Life Sciences.L’evento si articola in due giornate dedicate a incontribilaterali fra AZIENDE, RICERCATORI e INVESTITORIEUROPEI interessati a nuove opportunità per collabo-razioni tecnologiche e/o commerciali, e una giornata didiscussione sulle nuove dinamiche di sviluppo del set-tore “Scienze delle Vita”.

I settori coinvolti:• Biotecnologie• Dispositivi medici• Farmaceutica e nutraceutica• ICT per la salute • Servizi e attività correlate

La partecipazione è gratuita previa registrazione einserimento un proprio profilo sul sito dedicato al-l’evento: www.b2match.eu/mit4ls2015 selezionandocome support office “IT-FAST”

Le scadenze previste sono:11 settembre: registrazione e inserimento del profilo24 settembre: selezione degli incontri B2BPer richiedere maggiori informazioni:[email protected]; 02. 77790314

Düsseldorf, 17-19 novembre 2015Healthcare Brokerage Event MEDICA 2015In occasione di MEDICA 2015, la fiera più importanteper il settore medicale, FAST come partner di EnterpriseEurope Network co- organizza 2 giornate di incontri bi-laterali internazionali. L’evento si rivolge ad aziende, università e istituti pub-blici e privati di ricerca del settore health . Gli incontrihanno l’obiettivo di favorire accordi di collaborazionee cooperazione scientifica, tecnologica e di business alungo termine.

Il costo di partecipazione è di 200 euro, per le startup create dopo il 1 gennaio 2013 c’è uno sconto del50%, così come per i buyer/ agenti/distributori, iscrivendosi al sitohttps://www.b2match.eu/medica2015 e selezionandocome support office “IT-MILANO”.

Le scadenze previste sono:6 novembre: registrazione e inserimento del profilo 6 novembre: selezione dei meetingPer richiedere maggiori informazioni:[email protected]; 02. 77790314

RICHIESTE DI TECNOLOGIA

Coating technology sought for corrosionresistance in high temperature fumescontaining SO2 (sulfur oxid)TRBE20150128001

A Belgium based company specialized in design andmanufacturing of a new generation of heat exchangersdedicated to heat recovery in waste gas, is looking fornew coating techniques on raw materials in order toupgrade its technology to fit with abrasive corrosiveconditions specifications.Already-on-the-market or to-be-developed coating solu-tions are sought for a commercial agreement with technicalassistance, licence agreement, technical cooperation andresearch cooperation agreement.

Micro hydro turbine using final effluentcascade from wastewater treatment worksTRUK20150415001

A Large Scottish (UK) Water Utility wishes to explorethe potential to recover energy from treated sewage ef-fluent, allowing local sources of renewable electricityto be generated from sites where this is not currentlypossible. An industrial partner is sought for the demon-stration or technological development of low cost microhydro solutions capable of operation on treated waste-water effluent.

Technical cooperation sought for big data new generation emergencycare application developmentTRFR20150202001

A French ICT start-up company has developed a soft-ware for emergency cares unit and also for first aid ges-ture learning intended for children (8-10 y). Thecompany is now looking to upgrade this into a largerscale product to answer the needs of next generationemergency services.The company is looking for partners for research/ tech-nical cooperation to further develop the concept allow-ing better emergency care interoperability but also toteach children how to behave during emergency.

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Technology production for labelsdesignated for high altitude environmentsTRPL20150217001

A Polish company specialized in the production of var-ious type of labels for cosmetic and food products islooking for a technology allowing for a production oflabel for high altitude mountain climbing food products.A Polish company is interested in technical cooperationagreement.

Wireless medical sensorsTRES20140209001

A Southern Spanish technology based enterprise active inthe area of remote patient monitoring solutions is very in-terested in getting in contact with providers of novel wire-less medical sensors. Companies interested should providenot only the sensor but also technical support for the in-tegration in the technology developed by the Spanish re-quester. Commercial agreements with technical assistanceare sought.

Hybrid technologies for poultry littermanagement and power generationTRIN20150413001

Indian business conglomerate, with diverse commercialbusinesses and presence in poultry, animal feed andfood retailing sectors, is seeking hybrid technologies forpoultry litter management and power generation.

Industrial technology for production of chemically pure humic complexesTRRU20140616002

An innovative SME from Kaluga region is developing anefficient, energy saving and environmentally safe technol-ogy for separated production of chemically pure humicacids and complex compounds from peat raw. The tech-nology can ensure the yield of active substance up to99,5%. The company looks for partners for research andtechnical cooperation for pre-industrial implementation ofthe technology.

Sustainable waste water treatmentsystem sought for large hotelTRDE20150609001

A German hotel first one to receive a European sustain-ability certification in the German Capital Region isseeking a technology to treat all waste water of thehotel in a self-sustaining way. Partners for further de-velopment/adjustment of existing technology is soughtin a technical cooperation scheme. License Agreementsare feasible as well.

OFFERTE DI TECNOLOGIA

High target utilisation sputtering systemfor high performance coatingsTOUK20150330001

A UK materials R&D focussed SME has patented a hightarget utilisation sputtering system capable of produc-ing high performance thin film coatings which allowslow temperature deposition onto plastics, high depo-sition rates, and low stress coatings for virtually flatthin films on plastics. Industry partners working withflexible electronics, transparent conducting oxides,high rate dielectrics are sought to test the systemagainst their own needs via licensing or joint ventureagreements.

Proportional reversible hydraulic pumpTORO20140618002

A Romanian research institute has invented a rotativehydraulic pump with radial pistons at which the geo-metric volume can vary proportionally to the intensityof the electric control current. Although in the conceptstage, the invention will be to provide a continuouslyadjusted output flow according to an electrical param-eter. The research institute is looking for research, academicand industrial partners for developing the product andfor technological transfer.

Tilting vehicle suspension lifts drivingexperience to next levelTONL20150404001

A Dutch university of technology developed a tilting ve-hicle suspension system for electric scooters and cars.By tilting the driver forward during acceleration andbackward during braking a truly new driving experi-ence is being generated. The proposed technology con-sists of a passive bar linkage system that can be easilyintegrated in an existing (electric) scooter or car design.The university is seeking contacts with scooter and carmanufacturers that are interested in a license agree-ment.

High-end technology wood pyrolysisboiler with ultra-low emissions and highefficiency for small and medium levelapplicationsTOGR20150320002

A Greek company operating in the region of West Mace-donia, north – west Greece has developed a high-endtechnology boiler for small and medium size applicationswith extraordinary results in efficiency terms and in theflue gases emissions. The company is interested in con-cluding a licensing agreement with another company in-terested in manufacturing and trading the boiler. Thecompany is also interested in commercial cooperationwith technical assistance, joint venture or financial agree-ment.

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Innovative modular high speed plating lineTODE20150420001

A German company operating in the field of systems en-gineering has developed an innovative high speed plat-ing line, which is characterised by a modular structure.This system represents a compact production cell andcan be integrated completely and independently into theproduction process. The company is looking for partnersto co-develop a prototype and to further develop thistechnology. Type of cooperation can be a commercialagreement with technical assistance or a technical coop-eration.

Economic and ecological method forencapsulation of enzymes andmicroorganisms to intensify bio-basedproduction processes in the dairy, sugarand food additives industriesTOCZ20150219001

The Czech company has developed a proprietarymethod of encapsulation of any biomaterial usable inthe intensification of enzyme- or microbe-drivenbiotechnological processes in food industry. Unlike theuse of free biomaterial, encapsulation provides signifi-cant economical and performance benefits. The com-pany seeks food producers who want to intensifybio-based processes at reasonable cost based on tech-nical cooperation agreement.

An innovative sand filter for using waterand sewage treatmentTOKR20140610001

A Korean SME specializing in water treatment and airpurification technology is offering a novel sand filter forusing water and sewage treatment. With their own de-veloped technology, effectively removing contaminantsand suspended solid becomes possible with solving cer-tain problems created from conventional upward flowfilters. Also, this filter is easy to install, transport andmaintain. The company is looking for a partner for acommercial agreement with technical assistance.

OFFERTE E RICHIESTE DI COLLABORAZIONI COMMERCIALI

Looking for Health & Environmentproducts for the French marketBRFR20140513002

A French company founded by French-German man-aging partners and specialized in the Health & Environ-ment markets offers itself as a commercial agent in thewestern part of France, or as a master agent throughoutMetropolitan France and European French speakingcountries. Trade intermediary services (agent) are of-fered.

A UK company is seeking suppliers of material for the manufacture of cavity wall insulation beadsBRUK20150415001

A UK company with a strong presence in the thermalinsulation sector has acquired a polystyrene bead man-ufacturing plant and is now seeking high quality rawmaterials from Europe as feedstock for the manufactureof polystyrene beads.(picture attached). They envisagea licensing agreement and hopefully a distributionagreement to provide the material to other manufac-turers in the UK and Ireland.

Remote controlled hybrid car-quadcopter– search for a European manufacturerBRPL20150217001

A Polish inventor is searching for a European manufac-turing company to produce a revolutionary hybrid car-quadcopter. Currently it is a remote-controlled model, butin future it will be developed to a full-scale multi-purposevehicle to be used by rescue services, army and in sport.

Industrial and energy equipment suppliers are soughtBRLT20140604002

Lithuanian company, working in industrial and energy sector,is looking for a supplier of valves, pumps, level gauges, heatexchangers, steam equipment, pneumatics and fittings,steam boilers, combined heat and power units. The com-pany offers distribution and marketing promotion services.

Swedish technology company, within water purification, is looking for a valve supply by manufacturersBRSE20150210001

A Swedish technology company, within water purification,is looking for a valve supplier/manufacturer for a businessrelation that can be developed into larger volumes within12 months. High quality and fast delivery is prioritized.

UK company offers the services of an agent and representativeBRUK20140605001

A UK company providing the services of an agent andrepresentative specialising in several industries includ-ing energy, retail and wholesale, professional services,transportation and logistics, manufacturing and con-struction is offering trade intermediary services to Eu-ropean companies.

A Portuguese Engineering SME searchcompanies to design and produce AC/DCcurrent transducersBRPT20140428001

Founded in 2012, the Portuguese Company is an engi-neering company specialized in developing industrial

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solutions, with the goal of helping their clients in sev-eral business areas of the company. Introducing ayoung, dynamic and highly qualified team, comprisingfour engineers until now with multidisciplinary charac-teristics and experience essential to the project. TheSME looks for some European current transducers man-ufacturers to subcontract.

Dutch service/software provider for energymonitoring and energy managementseeks partners to offer options how toreduce energy usage and energy emissionBONL20150428001

This Dutch company is an independent service/ soft-ware provider for energy monitoring and energy man-agement. They seek for resellers or partners(distribution, agent, franchise or joint venture) withchallenging ‘energy missions’, exclusively for a countryor a region. Potential partners are companies who arein need of a ‘tool’ to manage their own or their clients’energy flows in order to reduce energy costs and ad-ministrative energy processes.

Austrian company specialised in windenergy engineering and consultingservices is looking for business partners.BOAT20140627001

The Austrian company offers comprehensive and pro-fessional know-how in all stages of the development,implementation and operation of wind farms. The com-pany is market leader in Austria and has experience invarious international markets around the world.

Smart lighting control systems developeris looking for strong partner for jointproduct development and salesBOSE20150407001

An engineering company in Southern Sweden designsand manufactures solutions for smart remote control ofLED lights. The product is designated for industrial,commercial and public illumination. It is a combinationof hardware and software, and does not include thelight unit itself. The company is looking for a light unitsmanufacturer with an established distribution network,to be able to offer complete solutions to existing andnew customers, i.e. reciprocal production and/or distri-bution.

Data processing and hosting management server resources run with regenerative energiesBODE20140610001

A German SME is operating in the ICT sector and is spe-cialised in data processing and hosting management.All services are offered by using 100% renewable en-ergy, which is used to run IT-server capacities.

Potential partners should be interested in offering sustain-able IT-server-standards to their clients. The company islooking for partners in EU countries in order to realise adistribution service, service or outsourcing agreement.

The communication system for disabledpeople looking for distributorsBOPL20150227002

The Polish company which developed the system thatfacilitates communication with the environment of a dis-abled person is looking for distributors of the products.

Hungarian company, dealing with energy efficiency and renewableenergy, offers comprehensive energysavings and smart city solutions throughready-made public, indoor lighting projects using LED technologyBOHU20150311001

The primary line of business is public lighting modern-ization using LED technology, in which the company isa market leader in Hungary. Other fields of activities in-clude decorative, sport and indoor lighting, building en-ergetics, photovoltaic solar, and geothermal energy, withsignificant project references. This Hungarian SME is in-terested in finding successful and reliable local partnerswho could provide valuable insight, local guidance,knowledge and connections, acting as distributors.

Irish company specialising in theinstallation of assistive technology seeksdistribution agreement for its voicecontrol software for the disability marketBOIE20150528004

This Irish company aims to provide the growing ageingpopulation with the tools for a better standard of living.They have developed software to allow persons withdisabilities to control their environment using voice con-trol and full sentences. The company is looking for dis-tributors to sell their software in the partners domesticmarket. They wish to enter into a distribution serviceagreement with interested parties.

RICERCHEPARTNER PER CALL EUROPEE

H2020 partner sought for proposalsubmission under the topic GV-8-2015 -Enhancing the performance of electricvehiclesRDGR20150616001

A Greek research center is looking for additional part-ners in order to submit a proposal under the H2020-

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GV-8-2015 topic. The aim of the project is to developan electronic power system for electric vehicles (EVs)that will optimize charging performance (super-fastcharging) and will support communication between anenhanced BMS (Battery Management System) and elec-tric vehicles. The partners sought are ICT and batteryexperts as well as enterprises for testing the system ina real environment.

Coordinator sought for H2020-Real-timeseismic monitoring platform for densely-populated areasRDRO20150420001

A European consortium is preparing a project proposalon H2020-DRS-2015, developing an innovative solutionfor ground motion real time monitoring and early warn-ing, in case of strong earthquakes in Europe. The solu-tion, consisting of an online platform for hierarchicalintegration and real-time processing of ground motiondata provided by sensors with various accuracy levels.The team is seeking partners for project coordinationand technology demonstration in operational environ-ments.

Estonian SME is looking for partners for H2020 SME Instrument Phase IIRDEE20150422001

Estonian SME with 24 years of experience in designingand manufacturing optical and FTIR spectroscopy in-struments is looking for SME partners for submitting aproposal to H2020 SME Instrument Phase II. The part-ners are expected to be involved in the testing and fu-ture exploitation of a new type of instrument formeasuring multispectral volume scattering function(VSF) in aquatic environments – initially in seas andoceans, but later also in other bodies of water.

EUROSTARS2: Looking for R&D partnerson the supercapacitor with multi-functional smart grid solutionsRDKR20150430002

A Korean SME specialized in developing a supercapac-itor is preparing a project proposal under the EU-ROSTARS2 which is due on 17th of September, 2015.The project is about further developing a supercapacitorwhich is more environment-friendly with high poweroutput. The firm is seeking a company which wouldlike to collaborate in this project by concluding a re-search cooperation agreement.

Per ulteriori informazioni: [email protected];02.77790309-314

IPR NEWSImportanti novità

sulla registrazione internazionaledei Modelli di Design Industriale

Quando si pensa alla tutela giuridica in campo indu-striale, ed ai titoli di proprietà intellettuale in genere, èimmediato riferirsi ai brevetti di invenzione, i quali pro-teggono soluzioni tecniche, processi industriali, compostichimici e qualsivoglia innovazione che sia industrial-mente riproducibile, nuova, e non ovvia. Molto spesso,dunque, non si percepisce come innovativa e degna ditutela giuridica la forma esteriore di un prodotto di usocomune.Al contrario, non solo sono nati titoli di privativa - i Mo-delli di Design Registrati in Europea e i Design Patentsnegli USA - specificamente concepiti per tutelare l’aspettoestetico di un prodotto industriale, ma nel corso deglianni sono stati sottoscritti accordi sovranazionali nel ten-tativo di coordinare e razionalizzare le procedure di de-posito ed ottenimento di tali titoli, fornendo un sistemaunificato per ottenere la protezione del disegno indu-striale nei Paesi che hanno aderito a tali accordi. Il primo accordo internazionale sottoscritto nel 1925, l’Ac-cordo dell’Aia, ha subìto importanti revisioni nel 1934, il1960 e il 1999, ed in occasione di tali revisioni il numerodi nazioni aderenti è cresciuto considerevolmente. Il si-stema dell’Aia scaturito da tali accordi è attualmente am-ministrato dall’Organizzazione mondiale della proprietàintellettuale (OMPI o WIPO) di Ginevra.Il sistema dell’Aia fornisce ai richiedenti ampia protezionegeografica dei propri Modelli di Design, con una riduzionedelle formalità ed un contenimento dei costi di deposito.Attraverso un’unica domanda depositata presso l’OMPI,un Modello di Design può essere registrato in 64 tra Paesie organizzazioni intergovernative che sono membri del-l’Accordo dell’Aia. La registrazione internazionale producelo stesso effetto di una concessione della protezione inciascuno dei Paesi contraenti che possono essere designaticome se il disegno fosse stato registrato direttamentepresso ciascun ufficio nazionale, a meno che la protezionevenga rifiutata dall’ufficio nazionale. Nei Paesi in cui è pre-visto l’esame di merito della domanda prima della regi-strazione, infatti, il deposito di una domanda diregistrazione internazionale non consente di evitarel’esame nazionale. Uno dei principali vantaggi del sistemadell’Aia è la successiva gestione centralizzata, quali rinnovie modifiche, della registrazione internazionale.Ad oggi, tra i Paesi aderenti all’Accordo mancavano alcunitra le potenze economiche più importanti al mondo. In-fatti, aderiscono attualmente all’Accordo l’Unione Europea,la Korea del Nord, molti Paesi africani, e, tra gli altri, Sin-gapore ed Indonesia, mentre non aderiscono la Cina, laRussia e, sino ad oggi, gli Stati Uniti ed il Giappone.L’importante novità che è utile segnalare riguarda l’ade-sione di Stati Uniti e Giappone al sistema del design inter-nazionale governato dall’Accordo dell’Aia. A partire dal 13maggio 2015 depositando una domanda internazionalesarà possibile designare anche Stati Uniti e Giappone, ot-tenendo la protezione anche su questi importanti mercati.Sebbene queste adesioni sottolineino ulteriormente l’im-portanza della tutela giuridica del design, confermato dal

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numero di depositi internazionali che sono più che rad-doppiati tra il 2004 e il 2011, per il momento le autoritàcompetenti dei due Paesi non hanno ancora reso note lemodalità e i costi connessi alla designazione di USA eGiappone in una registrazione internazionale, e non èpertanto al momento possibile valutare l’effettiva conve-nienza della procedura internazionale per i design inquesti Paesi. Ciò vale soprattutto nel caso di design mul-tipli, cioè le registrazioni, con un’unica domanda, di unapluralità di modelli diversi purché rientranti nella stessaclasse merceologica della classificazione internazionaledi Locarno. I design multipli sono infatti previsti dal si-stema internazionale secondo l’accordo dell’Aia, ma at-tualmente non consentiti dalle rispettive leggi nazionalidi USA e Giappone. Sebbene dunque per valutare seria-mente gli effettivi benefici di una designazione interna-zionale di USA e Giappone sia necessario attendere,rimane il fatto che queste adesioni ampliano la portatageografica della tutela dei disegni e modelli industriali,portando a 64 il numero degli stati membri appartenentiall’Accordo dell’Aia.Secondo le statistiche WIPO, il 7,1% delle domande perdesign depositate nel 2013 in tutto il mondo sono statedepositate presso gli uffici nazionali degli Stati Uniti(3,8%) e del Giappone (3,3%), mentre il 12,9% di tutte ledomande di design in tutto il mondo sono state deposi-tate da richiedenti degli Stati Uniti (8,2 %) e del Giappone(4,7%); si prevede, quindi, che l’adesione degli Stati Unitie del Giappone contribuiscano ad incrementare ulterior-mente l’espansione dell’Accordo dell’Aia ed anche ad in-coraggiare altri Paesi a prendere in considerazionel’adesione a tale Accordo.

Lorenzo LualdiNotarbartolo&Gervasi

Patent Box: un pasticcio all’italiana o una

reale opportunità per le imprese?Molti di voi avranno sentito parlare del “Patent box”,ovvero della possibilità di ottenere delle agevolazionifiscali per le imprese che svolgono attività di ricerca esviluppo (R&D nel seguito) e possiedono beni di Pro-prietà Intellettuale (PI nel seguito).Cerchiamo di fare il punto su questo argomento.Il regime Patent Box è stato introdotto nel nostro ordi-namento dalla Legge di Stabilità 2015 (Art.1, commi 37-45, L. 23 dicembre 2014, n. 190), che il Legislatore si èpoi affrettato a modificare con il decreto legge Inve-stment Compact (Art. 5, D.L. 24 gennaio, 2015, n. 3).Attualmente siamo in attesa del decreto del Ministerodello Sviluppo Economico che dettaglierà le modalitàattuative dell’agevolazione (quanto mai necessarie,come vedremo).Innanzitutto è bene precisare che la norma si applicaesclusivamente alle aziende che svolgono attività di ri-cerca e sviluppo sia internamente, sia esternamente me-diante contratti di ricerca stipulati con università, entidi ricerca e organismi equiparati, o con società non col-legate all’azienda stessa.Tali aziende hanno la possibilità di optare per l’applica-zione delle disposizioni previste dal regime Patent Box per

un periodo di 5 esercizi sociali (dal 2015 al 2019 per le so-cietà che hanno il periodo di esercizio che coincide conl’anno solare). La scelta di tale opzione è irrevocabile pertutto il quinquennio.In sostanza il beneficio ottenibile è rappresentato dallapossibilità di escludere dal computo del reddito globaledell’impresa una quota dei redditi derivanti da beni diPI, ottenendo così un beneficio fiscale dato dalla ridu-zione dell’imponibile. Per redditi si intendono sia i proventi derivanti dallavendita di tali beni, sia le royalty derivanti dalla conces-sione della licenza d’uso a terzi, sia i redditi derivantidall’utilizzo diretto del bene. I beni di PI qualificabili per l’agevolazione prevista dalPatent Box sono sia i brevetti di invenzione, sia i bre-vetti per modelli di utilità/design, sia i marchi.Nel caso di vendita del bene, l’eventuale plusvalenzapuò essere interamente esclusa dal computo del redditocomplessivo dell’impresa, a condizione che almeno il90 per cento del prezzo di vendita sia reinvestito nellamanutenzione o nello sviluppo di altri beni immateriali.Tale importo deve essere reinvestito prima della chiu-sura del secondo periodo di imposta successivo aquello nel quale si è verificata la cessione.Fin qui è tutto chiaro. Se si vende un bene di PI e sireinvestono quasi tutti i proventi in R&D, non si paganole tasse sul ricavo della vendita. Per ottenere il beneficiofiscale non basta quindi aver deciso di vendere il benedi PI, ma bisogna averlo venduto effettivamente. Ciò ri-chiede che l’impresa si sia preventivamente attivata eattrezzata per ricercare dei potenziali acquirenti e abbiagià concluso la trattativa di vendita, la qual cosa, stantela complessità dell’iniziativa, potrebbe risultare per nullascontata. Per quanto riguarda invece il reddito rappresentato dallarimanente parte del prezzo di vendita, o l’intero importonel caso in cui non si sia proceduto a reinvestire almenoil 90% del prezzo di vendita, il reddito derivante dalla con-cessione di licenze d’uso, o il reddito derivante dall’utilizzodiretto del bene, la norma è molto meno chiara e fino aquando non verrà emanato il decreto attuativo, a nostroavviso, non si riesce a capire come vada applicata.Vediamo infatti cosa prevede la norma allo stato attuale.La rimanente parte del prezzo di vendita, o l’intero im-porto, nel caso non si sia proceduto a reinvestire al-meno il 90% del prezzo di vendita, così come anche ilreddito derivante dalla concessione di licenze d’uso,possono essere esclusi dal computo del reddito com-plessivo dell’impresa solo in misura parziale. La quotadi reddito escludibile p viene determinata sulla basedella seguente formula (nella quale il secondo fattorevaria in funzione dell’anno):

dove: CR&D = costi di attività di ricerca e sviluppo soste-

nuti per il mantenimento, l’accrescimentoe lo sviluppo del bene immateriale

CA/CR = costi sostenuti per l’acquisizione del beneimmateriale o per contratti di ricerca stipu-lati con società collegate all’impresa

CTProd = costi complessivi sostenuti per produrre ilbene immateriale

e con Max() abbiamo indicato il massimo tra i due va-lori CA/CR e il 30% di CR&D.

In conclusione, se indichiamo con R il reddito derivantedal bene immateriale, l’importo escludibile risulta esserep x R. Questo è quanto viene indicato nella Legge di Stabilità2015, modificata secondo quanto riportato dal decretolegge Investment Compact, incluse le definizioni deicosti che abbiamo ripreso fedelmente dal testo dellanormativa.Ed è proprio su queste definizioni dei costi che emer-gono dei seri problemi di interpretazione.Cominciamo dai costi al denominatore, i “costi com-plessivi sostenuti per produrre il bene”. Nel caso, adesempio, di un brevetto di invenzione, è ragionevoleritenere che il Legislatore abbia voluto intendere tutti icosti di R&D che sono stati sostenuti dall’impresa pergiungere all’invenzione che è stata brevettata. A questicosti dovrebbero poi essere aggiunti i costi per la reda-zione ed il deposito della domanda di brevetto, inquanto anch’essi rappresentano dei costi sostenuti per“produrre” il brevetto. In questa prospettiva, i costi al numeratore, ovvero i“costi di attività di ricerca e sviluppo sostenuti per ilmantenimento, l’accrescimento e lo sviluppo del beneimmateriale”, sembrerebbero essere i costi sostenutidopo il deposito della domanda di brevetto, quindi icosti di eventuali domande divisionali, i costi delleestensioni internazionali, i costi della prosecution e letasse di mantenimento. Con questa interpretazione, tale rapporto risulterebbespesso molto piccolo, dal momento che, in genere, icosti totali di R&D sostenuti prima del deposito delladomanda di brevetto sono molto maggiori dei costi so-stenuti dopo il deposito. Il rapporto, già piccolo di per sé, dovrebbe poi esseremoltiplicato per il 30% (ad esempio nel 2015), ottenendol’effetto di ridurre ulteriormente la quota p di redditoescludibile. In altre parole, nel caso di costi ante depositomolto maggiori dei costi post deposito, la quota escludi-bile, quindi il beneficio fiscale, risulterebbe irrisoria.Se invece consideriamo il caso opposto, in cui i costitotali di produzione sono dello stesso ordine di gran-dezza, o addirittura minori dei costi post deposito, il va-lore del rapporto aumenta (in teoria potrebbe anchediventare maggiore di 1) ed aumenta così la quota direddito escludibile, ovvero il beneficio fiscale.La norma sembrerebbe quindi assegnare un maggiorevantaggio fiscale ai brevetti per i quali i costi di “pro-duzione” sono esigui, mentre per quelli con elevati costidi produzione, il vantaggio fiscale sarebbe inferiore. Sefosse proprio così, verrebbero premiate le imprese chesfornano brevetti a “basso costo di produzione” rispettoalle imprese che “producono” brevetti che derivano dagrossi investimenti in R&D.Per quanto riguarda il secondo addendo al numeratore,nel caso si considerino i costi sostenuti per l’acquisi-zione del bene, facciamo molta fatica ad immaginareche cosa abbia inteso il Legislatore, dal momento che adenominatore compaiono i costi totali di produzione:se il brevetto è stato acquistato, allora non è stato pro-dotto internamente, quindi come è possibile rapportarei costi di acquisto con i costi di produzione? Alla luce di queste prime - e sperabilmente sbagliate -considerazioni, si comprende come sia quanto mai in-dispensabile il decreto attuativo che specifichi qualicosti vadano inseriti nelle varie voci, o un ulteriore de-

creto che modifichi quanto previsto dalla normativa allostato attuale.Inoltre il Legislatore ha pensato anche alle imprese cheutilizzano direttamente i beni di PI in loro possesso. Inquesto caso il reddito escludibile dal computo del red-dito complessivo dell’impresa deve essere determinatosulla base di un apposito accordo stipulato con l’Am-ministrazione finanziaria. Il reddito escludibile è il risul-tato finale della cosiddetta “Procedura di ruling”, che vaattivata presso l’Agenzia delle Entrate. Tale proceduraha ad oggetto la determinazione, in via preventiva e incontraddittorio con l’Agenzia delle Entrate, dell’ammon-tare dei componenti positivi di reddito derivanti dall’uti-lizzo diretto del bene di PI e dei criteri perl’individuazione dei componenti negativi riferibili ai pre-detti componenti positivi. In questo caso la determinazione del reddito agevola-bile ci pare ancora più difficile data l’oggettiva comples-sità del calcolo, che richiede le specifiche competenzedi un commercialista e di un esperto di valutazione eco-nomica di beni di PI. Inoltre val la pena di evidenziareche le procedure di ruling internazionale (le procedureche hanno come oggetto la determinazione del prezzodi libera concorrenza per il trasferimento di beni tra im-prese che appartengono allo stesso gruppo multinazio-nale) durano in media 16 mesi (dato ufficiale fornitodall’Agenzia delle Entrate). Alla complessità del calcolosi aggiungono quindi anche dei tempi non proprio ri-stretti. D’altra parte, se per “reddito derivante dall’utilizzo di-retto di un brevetto” si intende, oltre ai risparmi otteni-bili nel processo produttivo grazie all’utilizzo di unbrevetto di processo, anche una quota parte del fattu-rato legato alla vendita di un prodotto brevettato (o diun prodotto contrassegnato da un marchio), il PatentBox potrebbe rappresentare un’opportunità di agevo-lazione fiscale molto interessante. A questo proposito facciamo notare che questa inter-pretazione è supportata da quanto previsto dal regimePatent Box in UK (al quale il Patent Box all’italiana siispira). Infatti, il Patent Box inglese consente alle im-prese di applicare un’aliquota agevolata del 10% suiprofitti derivanti dalla vendita di prodotti che incorpo-rano dei brevetti. In conclusione, l’unica cosa chiara per ora è l’esclusionetotale della plusvalenza relativa alla vendita dei beni diPI, nel caso i proventi vengano reinvestiti almeno per il90% in attività di R&D.Sotto tutti gli altri aspetti è quanto mai necessario il de-creto che specifichi le modalità di attuazione di quantoprevisto dalla norma allo stato attuale, o la modifichi inmodo sostanziale.Per questo motivo il Patent Box, a nostro avviso, è nellimbo: potrebbe rivelarsi un’ottima opportunità per leimprese come pure un tipico pasticcio all’italiana.A valle delle delucidazioni da parte del Legislatore e fu-gati gli eventuali dubbi residui, nel caso decidiate di ap-profittare delle opportunità offerte dal Patent Box, N&GConsulting vi potrà essere di supporto sia nella valuta-zione, dal punto di vista strategico, dell’opportunità dicedere i vostri beni di PI, sia nella ricerca di potenzialiacquirenti e nella gestione delle trattative, nonché nellaquantificazione della quota di reddito escludibile nelcaso di utilizzo diretto del bene di PI.

Roberto Casati, Notarbartolo&Gervasi

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PREMI ASSEGNATI E/O ACCREDITATI

27a EUCYS, concorso dell’Unione europea per i giovani scienziatiMilano, 17-22 settembre 2015“BOpHIS: BOa per la misura del pH mediante tecnologia ISFET”THOMAS ALT, ALESSANDRO ROCCAFORTE,SOFIA SREBOTUYAK

ISIS A. Malignani, Udine

“Metals-Catchers”ALVARO MAGGIO

IIS Q. Ennio, Gallipoli (LE)

“iBin: bidone intelligente per la differenziazione dei rifiuti”DAVIDE CARBONI, ALESSANDRO CARRA

IIS Volterra-Elia, Ancona

Progetto Expo Food per EUCYS“Partizione degli assimilati emiglioramento della qualità dellaproduzione delle piante: utilizzodi un tracciante fluorescente” FABIO BRONZIN, MATTEO CIVIDINO,LORENZO MARANO

ISIS A. Malignani, Udine

7a INESPO, olimpiade internazionaledell’ambiente e della sostenibilitàAmsterdam (Olanda), 31 maggio-5 giugno 2015“Thorny Tile... per una volta(non) teneteci sulle spine!Ovvero, quando la Green Chimicadiventa Blue Economy”VALENTINA BOVE, LUCA STAMERRA,MARIANNA TOMA

IIS Liceo scientifico Q. Ennio,Gallipoli (LE)

15a ESI, esposizione scientifica internazionale di MilsetBruxelles, 19-25 luglio 2015 Premio AICA“CO.N.SER.VA.A”MATTEO MONNI, EMMA BORDIGONI,PREET INDER SAINIISIS Michele Giua, Cagliari

“Pane e... latte. Nuova vita al pane”MARCO PAGANELLI, ALESSANDRO VERCESI,GIOVANNI MICHELE PIRAITAS G. Raineri, Piacenza

ACCREDITATO IL PROGETTO

“Studio, analisi ed elaborazione di un nuovo propellente per razzi amatoriali: il Pulvis”LUDOVICO CIBIEN, DAVIDE GANDINI,MATTEO POLITA

Liceo Scientifico delle scienzeapplicate Rainerum, Bolzano

ACCREDITATO IL PROGETTO

“Domotizzare una camera di una abitazione, specialmente le camere di degenza”LUIGI MARINO

Liceo ITI G.B.B. Lucarelli, Benevento

57° LIYSF, forum internazionale giovanile della scienzaLondra, 22 luglio-5 agosto “Studio su batterie edepolarizzanti ecologici”AMINE BOUCHARI, DAVIDE ROVELLI

Liceo Istituto Sobrero - Liceo delle Scienze Applicate, Casale Monferrato (AL)

19° SIWI, premio internazionale dell’acqua per i giovaniStoccolma, 23-28 agosto 2015“Acqua, chimica e... Sclusés!”TOMMASO LIUT, ARIANNA GURISATTI,ALESSANDRO PECILELiceo ISIS Magrini-Marchetti, Gemona del Friuli (UD)

30a Mostratec, fiera internazionale della tecnologiaNovo Hamburgo (Brasile) 26-30 ottobre 2015PREMIO SCIACCREDITATO IL PROGETTO

“La carta: un nuovo approccio al packaging fra tradizione e innovazione”GIOVANNI MICHELE PIRA, FABRIZIO DESSÌ

ITI G.M. Angioy, Sassari

I GIOVANI E LE SCIENZE 2015

TISF, fiera scientifica internazionale di Taiwan, febbraio 2016 ACCREDITATO IL PROGETTO

“La cuticola vegetale: un filtronaturale per i raggi solari”PIERPAOLO GIORDANI, ELISA QuercettiIIS G. Galilei, Jesi (AN)

ISWEEEPHouston (Usa) maggio 2016 ACCREDITATO IL PROGETTO

“Giove Pluvio Energy”SIMONE DEMURO, ALESSANDRO SECHI

ITIS M. Giua, Cagliari

67a ISEF, fiera internazionale della scienza e dell’ingegneriaPhoenix (Usa) 8-13 maggio 2016 “NanoVETRO”MARINO BURBA, MICHAEL FORTINA

Liceo IIS L. Cobianchi, Verbania

Partecipazione a Expo Sciences Messico, novembre 2015 ACCREDITATO IL PROGETTO

“Oli vegetali di frittura: un modello sperimentale”ELISA DAMADEI, FRANCESCO FURIO D’AMICO

IIS G. Galilei, Jesi (AN)

Partecipazione a Expo Sciences Spagna, aprile 2016ACCREDITATO IL PROGETTO

“Ricerca di metalli pesantinell’ecosistema Isola di Mothia”BIANCA GIACALONE, ROSA PALADINO,ROSA PALADINO

Ist. sup. Giovanni XXIII - Cosentinoind. Liceo classico, Marsala (TP)

Visita al Parlamento europeoStrasburgoottobre 2015“Divertiamoci con le curve”GABRIELE CERVETTI, FEDERICO BOCCASINI,MAURIZIO MASSENI

Liceo scientifico G. Marconi, Milano

Selezione italiana per il 27° concorso dell’Unione europea dei giovani scienziati e per i più prestigiosi eventi internazionali degli studenti eccellenti

Milano, Fast, 11-13 aprile 2015

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“OGM:Ogni Giorno cosa Mangiamo:riflessioni intorno al cibo”CHIARA FRISOLI

Liceo classico G. Beccaria, Milano

Soggiorno studio presso l’Osservatorioastronomico di Asiago“Sperimentazione per ladeterminazione del deflussominimo vitale dell’Alto Serio”ELEONORA GROSSI, FEDERICA MAGISTRO,Gaia Zavattin del Liceo IIS C.E.Gadda, Paderno Dugnano (MI)

Attestati di merito di associazioni internazionali e della Fast:ASM Materials EducationFoundation “NanoVETRO”MARINO BURBA, MICHAEL FORTINA

Liceo IIS L. Cobianchi, Verbania

ASU Walton SustainabilitySolutions Award “Ciclo-caricatore”CHRISTIAAN RONALD BOR, MARTIJN KANGER, GIJS KOOPS

Bataafs Lyceum, Hengelo, Olanda

AWG Student Awards forGeoscience Excellence“Ricerca di metalli pesantinell’ecosistema Isola di Mothia”BIANCA GIACALONE, ROSA PALADINO,ADRIANA RALLO

Ist. sup. Giovanni XXIII - Cosentinoind. Liceo classico, Marsala (TP)

INTEL EXCELLENCE

IN COMPUTER SCIENCE AWARD

“Domotizzare una camera di una abitazione, specialmente le camere di degenza”LUIGI MARINO

Liceo ITI G.B.B. Lucarelli, Benevento

RICOH SUSTAINABLE

DEVELOPMENT AWARD

“Energia dalle onde?”SOUHEIL OUKIL, MERYAM ELHAMMOUDI

Jeunesses Scientifiques de Belgique,Brussels, Belgio

YALE SCIENCEAND ENGINEERING ASSOCIATION

“Sedia Jansen per persone con problemi motori”VÍCTOR MAYÉN FLORES, RICARDO ABEL VALDES AGUILAR,FERNANDO ALCÁNTARA SEGURA

Universidad Autónoma Metropolitanadi Mexico City, Messico

CERTIFICATO DI MERITO PRESIDENTE FAST“Il ruolo delle Integrine nelcontrollo del ciclo delle cellulepoliploidi”PAU FORTE GENESCÀ

MAGMA, Barcelona, Spagna

CERTIFICATO DI MERITO SEGRETARIOGENERALE FAST“Anti – CD4 / CD8, NAC (N-acetilcisteina) ed eserciziofisico per ridurre l’infiammazionedelle ghiandole salivari in persone iperglicemiche”RAFAELA FONSECA

Liceo Colégio Degraus, JundiaíSan Paolo, Brasile

AmbienteLa progettazione e la gestione degli impiantiMBRcorso di formazione, Amiacque (Gruppo CAP), 29 settembre

Nel campo della depurazione delle acque reflue urbane ed in-dustriali la necessità di salvaguardia dell’ambiente ed il rispettodi limiti agli effluenti sempre più restrittivi stanno spingendo gliEnti gestori del ciclo idrico integrato e le Aziende private ad op-tare per soluzioni impiantistiche innovative in grado di garantireconcentrazioni di inquinanti sempre più ridotte e tali da renderlicompatibili con il loro utilizzo.I bioreattori a membrana (MBR: Membrane BioReactor) sono unadi queste tecnologie che sta suscitando un interesse sempre cre-scente tra gli operatori del settore del trattamento delle acquereflue.Questa iniziativa si differenzia fortemente da tutte le altre finoraorganizzate sul tema perché si prefigge di fornire una serie distrumenti tecnico/operativi per i tecnici che devono affrontarela progettazione e il dimensionamento di impianti MBR. I prin-cipali obiettivi riguardano: MBR: il punto su opportunità, vantaggie qualche svantaggio; la progettazione di Processo dei ReattoriBiologici a Membrana; dimensionamento e progettazione degliimpianti di miscelazione e di aerazione asserviti agli impianti

LA FAST PROPONE

MBR; la progettazione e il dimensionamento della sezione di fil-trazione negli impianti MBR; scelta e dimensionamento dei si-stemi di dissabbiatura, disoleazione e di grigliatura fine neipretrattamenti; strategie e scelte progettuali nella realizzazionedella linea MBR del depuratore di Rozzano e possibilità di ulte-riori ottimizzazioni. L’iniziativa si conclude con la visita all’im-pianto con tecnologia MB di Rozzano (MI).

La depurazione degli scarichi industrialicorso di formazione, 8a edizione, in collaborazione con XylemWater Solutions, 5-7 ottobre

La depurazione degli scarichi industriali ha avuto negli ultimianni un notevole impulso al miglioramento e al ricorso a nuovetecnologie sotto la spinta di diversi strumenti normativi chevanno al di là del D.Lgs. 152/2006 e successivi aggiornamenti.Le nuove procedure di Autorizzazione Integrata Ambientale sistanno muovendo, seppur con cautela, verso richieste alleaziende che riguardano sia il ciclo tecnologico produttivo sial’impianto di depurazione delle acque, sulla base della spinta deiBREF pubblicati dalla Unione europea per le Migliori tecnologiedisponibili. Queste richieste si muovono verso cicli sempre menoidroesigenti ed in ogni caso forti di processi di recupero e di ri-ciclo interni al processo. Analoga pressione viene esercitata sulleaziende che si certificano Emas o Ecolabel, procedure volontarie

SI RIPORTANO DI SEGUITO ALCUNI TRA I PRINCIPALI EVENTI CHE LA FAST ORGANIZZA NEI PROSSIMI MESI O SI SEGNALANO I PROGETTI IN CUI È COINVOLTA LA FEDERAZIONE

che implicano però precisi impegni di un continuo migliora-mento tecnologico-ambientale.I contenuti principali dell’evento sono: responsabilità civile e pe-nale dei gestori; caratteristiche delle acque di scarico e schemiimpiantistici; depurazione delle sostanze pericolose; trattamentiprimari e chimico-fisici; trattamento biologico anaerobico; im-pianti per l’industria galvanica e verniciatura; tecnologie a ossi-geno puro, a membrana, ossidazione a umido, applicazionedell’ozono; casi di studio: settore petrolchimico, MBR industriaalimentare e tessile; recupero dei solventi; impianto per reflui dicartiera; trattamento emissioni gassose; test di laboratorio per lavalutazione di processo.

Rifiuti, sottoprodotti, cessazione della qualifica.Come orientarsi tra depositi temporanei,ecotossici H14, test di cessione, riutilizzi di terre e rocceseminario di aggiornamento, 2a edizione, 19-20 ottobre

Ogni operazione di cantiere può potenzialmente generare rifiutie, da tale azione, ne derivano degli obblighi e responsabilità perla loro corretta gestione, anche alla luce delle ultime novità infatto di terre e rocce da scavo. Il loro destino può essere sia unagestione in sito, sia un riutilizzo fuori sito che lo smaltimento fi-nale in discarica per rifiuti pericolosi o non pericolosi. Gestireper tempo e accuratamente queste fasi può diminuire notevol-mente i costi, determinando la fattibilità di un progetto.I contenuti principali dell’evento sono: minimizzazione della pro-duzione dei rifiuti in fase di caratterizzazione; caratterizzazionee gestione inerti e rifiuti da demolizione; tecniche di messa in si-curezza permanente; trasporto su strada dei rifiuti pericolosi; re-gistri di carico e scarico; applicazione e simulazione del Sistri perle bonifiche; rifiuti pericolosi; terre e rocce da scavo.

Due diligence ambientale. Aspetti assicurativi e di responsabilità civile e penalecorso di formazione, 1a edizione, 28-29 ottobre

Il corso intende fornire gli elementi per redigere o valutare lacorrettezza di una Due Diligence Ambientale.E’ questa una delle attività più importanti per individuare i puntidi forza e di debolezza degli aspetti ambientali del patrimonioimmobiliare o di un edificio, oggetto di una possibile transa-zione, sia in fase di acquisto che di vendita, “preparando il ter-reno” per la successiva negoziazione del corrispettivo, dellegaranzie contrattuali e degli indennizzi a beneficio del compra-tore. Una corretta analisi è anche indice per valutare corretta-mente i costi delle passività ambientali, i rischi legati a costi nonprevisti, e il premio assicurativo. Nel corso sono affrontati anchegli strumenti di supporto alle decisioni per la valutazione deicosti, con esercitazioni pratiche in aula su casi studio. L’iniziativainteressa sia a tecnici e funzionari di banche che ad aziende as-sicurative, enti pubblici e aziende private che operano nell’am-bito delle bonifiche, della sanità, del monitoraggio ambientale edel rischio ambientale e sanitario.Temi principali: contenuti essenziali dell’analisi documentale edello stato di fatto; i sopralluoghi e i prelievi ambientali; predi-sposizione di studi di fattibilità e di progetti specifici di messa anorma, analisi dei sistemi di gestione adottati; entità e censimentodei materiali rilevati; giudizio complessivo su pericolosità e con-servazione dei materiali; indicazioni preliminari sull’intervento di

messa in sicurezza/bonifica; corretta valutazione delle passivitàambientali dell’immobile.

Tecnologie innovative nella bonifica della falda.Sostenibilità, metodologie, dimensionamento ed esercitazioni su casi realiseminario di aggiornamento professionale, 2a edizione, 18-19 novembre

Si tratta di un approfondimento pratico sulla bonifica delle acquedi falda. Nelle due giornate di studio si esaminano gli ultimi ag-giornamenti normativi, la valutazione della sostenibilità delle di-verse scelte progettuali e si propongono esercitazionisull’idraulica dei pozzi per mettere in campo barriere idraulicheche intercettano efficacemente il flusso di contaminante con soft-ware dedicati. L’iniziativa prosegue con un’analisi nel dettagliodelle tecniche consolidate a livello internazionale, focalizzandol’attenzione sugli aspetti legati al dimensionamento dell’impianto,che può servire anche in fase di screening per valutare se la tec-nologia è tecnicamente applicabile e se è cost-effective per i sitisu cui si dovrà operare. L’iniziativa è rivolta ad operatori pubblicie privati del settore.Contenuti principali: quadro normativo; la sostenibilità delle tec-nologie di bonifica per la falda; barriere permeabili reattive (PRBe casi di studio); dimensionamento di sistemi Pump and Treat(P&T); biodegradazione anaerobica; biodegradazione aerobica;release compound (Orc); indagini geofisiche; groundwater cir-culation wells e coaxial groundwater circulation.

Responsabilità sociale d’impresa. Tecniche e strategiecorso di formazione, 1a edizione, 25-26 novembre

Etica, responsabilità sociale, sostenibilità: in che modo questiconcetti e queste pratiche possono rappresentare un vantaggiocompetitivo per le organizzazioni anche in tempo di crisi? Il corsosi propone di fornire un quadro ampio delle tendenze in atto inseno alle politiche di Corporate Social Responsibility attuate/at-tuabili dalle aziende e consente una visione dei vantaggi, dellepratiche e degli strumenti tipici del mondo della responsabilitàsociale. Le due giornate di studio propongono quindi l’esame el’approfondimento di diversi aspetti, quali: la progettazione el’analisi, lo stakeholder management, il reporting di sostenibilità,la gestione sostenibile delle risorse umane, gli interventi di poli-tica ambientale e marketing sostenibile, la filantropia strategica,la comunicazione e la valorizzazione delle iniziative di respon-sabilità sociale; mettendone in evidenza le opportunità, ma anchei limiti (etici), affrontando il tema del green washing, delle po-tenzialità offerte dal web (CSR 2.0), attraverso i casi di studio edesercitazioni.Contenuti principali: progettazione, analisi e sviluppo di obiettividi responsabilità sociale di una azienda; valutazione degli stru-menti più indicati per diversi settori industriali (esempi e casireali); riduzione degli effetti dei processi di produzione sull’am-biente o sulle comunità locali; stakeholders management; inter-venti di politica ambientale; la promozione dei diritti umani; lacollaborazione con la comunità locale; la gestione di fondi azien-dali per opere di cooperazione, volontariato o sociali; valorizza-zione delle iniziative con reporting di sostenibilità e altristrumenti; valutazione del ritorno per l’azienda delle operazionidi CSR.

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Progetti in corsoProseguono le attività della Fast per iprogetti finanziati dalla Commissioneeuropea nell’ambito dell’Iniziativa tec-nologica congiunta sulle Celle a com-bustibile e l’idrogeno (FCH&JU), i cuiobiettivi vertono tutti sull’applicabilitàe sull’industrializzazione dei risultati,nel campo delle energie alternative ademissione zero.I progetti interessati da una partnershipitaliana (con Fast, Federazione delleassociazioni scientifiche e tecniche, im-pegnata nella divulgazione dei risultati)– avviati negli scorsi anni e non ancoraconclusi- sono cinque: Khowhy, HyRe-sponse, Alkammonia, Power Up e DonQuichote.Knowhy “Improving the Knowledge inHydrogen and Fuel Cell Technology forTechnicians and Workers” e HyRe-sponse “Hydrogen Emergency Re-sponse training program for FirstResponders”, sono entrambi progettimirati alla formazione: KNOWHY hal’obiettivo di offrire ai tecnici e allemaestranze un programma di corsipropedeutici, volti a specializzare gliaddetti nelle applicazioni dell’idro-geno, rispondendo così ad una richie-sta di mercato sempre crescente e alfabbisogno delle aziende; HYRESPONSE

vuole formare ed educare i vigili delfuoco, che per primi si ritrovano a ge-stire situazioni di pericolo come quelleche scaturiscono dall’utilizzo e dal tra-sposto di idrogeno. Questo progettointende realizzare infatti una piatta-forma europea condivisibile e fruibilea più livelli (pratico con simulazioni eteorico con corsi) per acquisire tutte leconoscenze e le competenze che iprimi soccorritori necessitano.ALKAMMONIA “Ammonia fuelled alka-line fuel cells for remote power applica-tions” è un progetto innovativo, che sisviluppa all’interno del mercato delleinfrastrutture delle telecomunicazioni,e che prevede l’integrazione delle cellea combustibile alcaline ad alta effi-cienza con l’installazione di StazioniRadio Base (BTS) in zone remote delmondo, superando i limiti dati princi-palmente dall’utilizzo di generatori die-sel on-site.AFC Energy e Industrial Fuel CellPower Company, allo scopo di dimo-strare un nuovo modo efficiente e so-stenibile di produrre energia elettrica

da idrogeno, hanno dato vita a POWE-RUP “Demostration of 500kWe alkalinefuel-cell system with heat capture”, unprogetto che più di tutti offre l’oppor-tunità di sfruttare su scala industriale lecelle a combustibile alcaline, inserendol’innovativo modulo KORE AFCEN.L’utilizzo di materiali di altissimo livellotecnologico all’interno di processi ascala di impianto ha permesso di svi-luppare dei sistemi modulari di fuelcell capaci di competere con le con-venzionali tecnologie di produzione dienergia, e nella città di Stade in Ger-mania che AFCEN ha integrato con lefuel cell alcaline per la produzione dienergia elettrica.DON QUICHOTE “Demostration of newqualitative innovative concept of hy-drogen out of wind turbine electricity”è una iniziativa quinquennale all’in-terno del FCH&JU. In esso il ruolo dell’idrogeno assumesfumature differenti dagli altri progetti,evidenziando la fattibilità tecnica edeconomica del suo stoccaggio per ot-tenere elettricità a partire da energiarinnovabile.Tutti i cinque progetti rispondono allanecessità di raggiungere gli obiettivi diriduzione delle emissioni inquinantidefiniti a livello mondiale nella COP diDurban.

L’idrogeno nei cluster tecnologicidi Regione LombardiaCon decreto n 2239 del 17 marzo 2014è stato approvato l’elenco dei nove Clu-ster Tecnologici Lombardi (CTL) ricon-ducibili alle 7 Aree di specializzazioneidentificate dalla Regione. Tra i nuovistrumenti “Lombardy Green ChemistryAssociation-LGCA”, “Lombardy EnergyCleantech Cluster - LE2C”, “Associa-zione Cluster Lombardo della Mobilità”sono i tre riferimenti più attinenti alletematiche dell’energia e dello svilupposostenibile.I “cluster” rappresentano nuovi sog-getti per la promozione dello sviluppodel territorio, attraverso la sinergia traindustria, ricerca e formazione, asso-ciazioni, finanza (i cosiddetti portatoridi interesse o stakeholder) e la pub-blica amministrazione. La Lombardiaha identificato, nella sua strategia dispecializzazione, tali realtà quali orga-nismi intermedi di interazione fra il si-

stema produttivo, le parti interessate el’autorità regionale, per contribuireall’elaborazione, mediante un approc-cio bottom up, delle linee strategichee dei temi prioritari di crescita. Tuttociò nell’ottica di creare e facilitare si-nergie sia a livello regionale fra le di-verse aree di specializzazione, siarispetto alle azioni messe in campo sulpiano interregionale e nazionale peraumentare la competitività.Con riferimento ai tre ambiti sopramenzionati salta immediatamente al-l’occhio il contrasto tra il ruolo giocatodall’idrogeno e dalla rilevante presenzain Lombardia di attori chiave nel set-tore e la contemporanea mancanza divisibilità e di promozione, sia a livellodi ricerca che di innovazione, cui lacreazione dei CTL può e deve offrirefinalmente l’occasione affinché talecomparto assuma l’importanza che glicompete. Reti intelligenti (smart grid),bilanciamento della rete elettrica percompensare i picchi di produzionedelle rinnovabili, utilizzo delle bio-masse e dei rifiuti per produzione dienergia, sistemi di co-generazionesono temi con cui le economie svilup-pate si confrontano quotidianamente ecostituiscono termini ormai entrati nelvocabolario quotidiano. Ebbene il fattore comune di tutte questeapplicazioni è l’idrogeno, in quanto puòessere ottenuto di fatto da tutte le ma-terie prime e le fonti energetiche e a suavolta può essere ri-trasformato, in ma-niera efficiente, nelle forme di energiarichieste. Per esempio l’idrogeno puòessere prodotto da energia elettrica disurplus contribuendo così allo stoccag-gio della stessa, come nel caso di quellaproveniente dalle rinnovabili, oppurenei processi di trasformazione dei rifiutiin energia utile, quali la pirolisi e la gas-sificazione di rifiuti (CDR e CCS), chepermettono di ricavare idrogeno e syn-gas, poi utilizzabile non solo per avereenergia elettrica e termica con maggioreefficienza dei tradizionali processi ditermovalorizzazione e minor impattoambientale, ma pure come combusti-bile nella mobilità sostenibile (miscelemetano idrogeno, auto elettriche a cellea combustibile).A queste filiere energetiche corrispon-dono filiere di conoscenza e aziendalipresenti in Lombardia, che compren-dono attori chiave con forte presenzasui mercati internazionali, che vanno

FOCUS IDROGENO

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dai produttori della materia prima aglispecialisti dello sviluppo di processi einnovazioni per la conversione di ener-gia, senza dimenticare gli utenti finaligià in grado di impiegare tali tecnolo-gie emergenti.Attualmente in Lombardia operanonon soltanto università ed enti di ri-cerca con un ruolo di primo pianonella ricerca di base ed industriale, nel-l’attività di promozione, di reperimentofondi, di alta formazione relativa al-l’idrogeno e alle sue tecnologie (pro-duzione, stoccaggio, distribuzione edutilizzo), ma ci sono pure piccole emedie imprese e grandi aziende inter-nazionali con posizione di leader nelcomparto industriale di riferimento(per numero di addetti, sedi estere, fat-turato, quote di mercato, attività RS,etc.). Si possono citare grandi società(Siad, Sol, Sapio, Linde Gas, Tenaris,Air Liquide…); PMI (Claind,Hydro2Power, H2-Nitidor, Ici caldaie,Genport); Associazioni (FAST/H2It, As-sogastecnici, che svolgono attività diformazione, comunicazione e divulga-zione, rapporti con la stampa); organi-smi di ricerca (Politecnico di Milano,Università statali in diverse sedi, CNR,Ccr di Ispra). Molti di questi enti sonomembri di network europei ed inter-nazionali e sono già coinvolti in pro-getti comunitari, quali EERA, HyER,FCH-JU, Horizon 2020, KIC RawMate-rials, Bio-Based Industries. La stessaRegione Lombardia, già socio di H2It,ha finanziato alcuni progetti (Chic,Zero Regio) relativi all’utilizzo del-l’idrogeno nella mobilità ed attual-mente è vicepresidente di HyER.D’altro canto è evidente che tutte que-ste esperienze dovrebbero trovare uncoordinamento organico per la promo-zione del vettore idrogeno e delle tec-nologie ad esso collegate, non solocome alternativa ai combustibili fossili,ma anche e soprattutto come elementocomune che renda possibile la trasfor-mazione e il flusso di distribuzione trai vari elementi delle reti energetiche. ICluster Tecnologici possono costituirelo strumento per realizzare questoobiettivo a beneficio dello sviluppo in-dustriale regionale, in grado di posizio-nare l’intero comparto a livellocompetitivo internazionale e, nell’otticadella prevista sinergia, può fare dellaLombardia il motore aggregante di re-altà nazionali già operanti nel settore.Se da un lato si chiede alla Regione diproporre una strategia chiara e condi-visa che riconosca alle tecnologie basatesull’uso dell’idrogeno il ruolo che meri-tano nell’ambito dei problemi energetici

e della loro sostenibilità, mettendo a di-sposizione i fondi necessari attraverso imezzi previsti dai vari programmi, e lacapacità della sua organizzazione, dal-l’altro si richiede altresì ai soggetti lom-bardi di partecipare a questeopportunità, investendo ed impegnan-dosi nelle tecnologie dell’idrogeno ap-plicate nei vari campi della produzione,dello stoccaggio e distribuzione di ener-gia, così come nella mobilità e nella ge-stione delle reti intelligenti. Dott. Vladimiro Dal Santo, Istm-Cnr

Dott. Giorgio Tagliabue, Fast

Idrogeno: perché l’Italia non è in Europa?Ambiente, Energie rinnovabili, Idro-geno sono tematiche che hanno as-sunto negli ultimi decenni importanzacrescente tali da divenire il fulcro dellepolitiche europee e mondiali.A partire dal Protocollo di Kyoto (1997)e dalla Carta di Lisbona (2000), pas-sando per le Agende Sociali Europeedel 2001 e del 2006, fino a giungere alSettimo programma Quadro (2007-2013) e terminando con Horizon 2020(2014-2020), ciò che si percepisce è lavolontà di consolidare una politicaorientata alla tutela ambientale, graziealla crescita intelligente di tecnologieenergetiche innovative e capace dicoinvolgere la società per creare cono-scenza, eco-compatibilità ed una soste-nibilità integrata.Quando si parla di sistema energeticosostenibile la mente ci rimanda ai piùusuali sistemi di energia rinnovabile,quali il solare con i suoi pannelli ol’eolico e le sue pale; meno sovente cisi ricollega alla cella a combustibile adidrogeno (fuel cell), pur essendo que-sta una tecnologia che permette la pro-duzione e la distribuzione in rete dielettricità e/o calore con un impattoambientale locale quasi nullo. Lo stu-dio pluriennale delle tecnologie, deicomponenti e dei materiali ne hannodeterminato il carattere innovativo (at-traverso l’utilizzo, ad esempio, di pro-cessi sostenibili con il confinamentodella CO2 o produzione di idrogeno dafonti rinnovabili) e affidabile (infra-strutture sicure e normate).Il mercato odierno si pone nei loroconfronti con molti criticismi che si ri-feriscono soprattutto alla poca compe-titività che le fuel cell presentanonell’ambito delle potenziali tecnologiesostenibili ad esse alternative.L’Europa ha mostrato enorme interessenei confronti dell’idrogeno come vet-

tore energetico, realizzando nel 2004la European Hydrogen and Fuel CellTechnology Platform, ha delineato leprincipali strategie di intervento nelsettore e ha dato vita alla Fuel Cell andHydrogen Joint Undertaking (FCH JU):una partnership pubblico/privata disupporto alle attività di ricerca e svi-luppo delle celle a combustibile, attaad accelerare l’introduzione nel mer-cato di questa tecnologia.La nostra realtà nazionale è in lineacon le attività europee? L’interessedell’Italia verso l’idrogeno aveva av-viato importanti iniziative. Si pensi al FISR (2005-2009), pro-gramma d’investimento comprendenteprogetti strategici, promosso dal Mini-stero dell’Istruzione, Università e Ri-cerca e dal Ministero dell’Ambiente; aIndustria 2015 del Ministero per lo svi-luppo economico; ai lavori di centri diricerca come ENEA, CNR ed importantiUniversità su tematiche relative ai ma-teriali e sistemi di accumulo, alla sicu-rezza, al trasporto e distribuzione, allacogenerazione ecc.; oppure ricordarele diverse imprese che si sono impe-gnate nei rispettivi campi d’intervento,come FIAT, Eni, Ansaldo Fuel Cells, ICICaldaie, Sapio, SOL …, e le aziendeelettriche quali ENEL e Edison, che in-vece hanno condotto attività di svi-luppo di sistemi innovativi per laproduzione di idrogeno da carbone edi impiego di miscele idrogeniche inturbine. Interessante pure lo sforzo diaggregazione delle competenze partitonel 2004 attorno ad H2It (Associazioneitaliana idrogeno e celle a combusti-bile) e Fast (Federazione delle associa-zioni scientifiche e tecniche) per avereuna forte presenza degli operatori na-zionali nel centro della tecnologia eu-ropea, grazie anche alla collaborazionecon Eha (Associazione europea idro-geno) e HyER ( consorzio delle regionieuropee per l’idrogeno e l’elettromobi-lità).Sulla scia del crescente fermento tec-nologico in Italia e oltremodo in Eu-ropa, per coordinare le moltepliciazioni e rafforzarne il collegamentocon i programmi comunitari, vieneproposta nel 2005 la Piattaforma Ita-liana sull’Idrogeno e le Celle a Combu-stibile: suo compito è fornireindicazioni ai Ministeri maggiormentecoinvolti e alle regioni delle lineed’azione da seguire a livello nazionale,per dare certezza agli operatori nelmedio-lungo termine e per consentirloro di cogliere al meglio le opportu-nità derivanti dai programmi dellaCommissione europea.

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Anche un importante gruppo indu-striale come FIAT ha definito ed imple-mentato all’interno della Piattaformaproposte che pur essendo interessanti,accentravano i più ampi livelli d’azionestrategica su una ristretta realtà indu-striale FIAT-centrica tale per cui nonebbero seguito. Lentamente la scintilla d’interesse ac-cesa dal fervore tecnologico inziale èandata via via ad affievolirsi. Anche ilsecondo tentativo per la Piattaformanazionale promosso da H2It con Con-findustria nel 2009 non ha trovato ter-reno fertile. Fatto è che l’Italia si èmalamente giocata la possibilità di ri-coprire un ruolo significativo nel mer-cato europeo.Quali le cause? Colpa forse della poca

convinzione politica o della debolezzadelle grandi strutture industriali?Le Piattaforme, sin dalla loro nascita,avrebbero dovuto contribuire allo svi-luppo economico del Paese e lo Statoavrebbe dovuto ricoprire il ruolo di ca-talizzatore delle energie imprenditorialiinnovative, indicando i progetti di fi-liera e finanziando strumenti di ricercapre-competitiva, coinvolgendo nellascelta imprese leader e il loro indotto:questi obiettivi non sono stati perse-guiti con determinazione e quindi nonrispettati. L’approvazione della Legge n°116/2014 potrebbe rendere ancoraoggi realistiche le visioni finora utopi-stiche, introducendo nuove linee disviluppo al fine di inglobare le appli-

cazioni basate sull’idrogeno nell’eco-nomia nazionale e ridare così concre-tezza alla realizzazione dellaPiattaforma. Superare la frammenta-rietà del passato e definire una strate-gia per il medio-lungo termine insinergia con i programmi europei sonoi nuovi scopi della Piattaforma che tuttii soggetti interessati intendono rag-giungere. Rilanciare questo strumento è possibilee necessario perché servirebbe al mer-cato, fatto di piccole e medie impresee alla Ricerca made in Italy, a condi-zione di coinvolgere e convincere chiha il potere di decidere dell’utilità so-ciale, economica e ambientale chel’Idrogeno porta con sé.

Ing. Federica Carletta, Fast

EUCYS 2015I primi dati di EUCYS 2015, il 27° Concorso europeo per i giovani scienziati

che si sfidano all’ultima innovazione nella finale di Milano, confermano che la manifestazioneprevista dal 17 al 22 settembre sarà la più importante nella storia dell’evento

I progetti ammessi sono 105, contro i 76 della finale di Varsavia del 2014; sono presentati da 173 studentidelle superiori, vincitori dei primi premi nelle competizioni nazionali; erano 111 lo scorso anno. I paesi coinvoltisono 40: 24 dall’Unione europea (non partecipano Croazia, Grecia, Olanda e Romania); va considerata inoltre larappresentanza delle Scuole europee che arriva da Parma. Completano l’elenco del vecchio continente: Bielorussia,Georgia, Islanda, Norvegia, Russia, Svizzera e Ucraina.

Gli stati dagli altri continenti sono 9. Dalle Americhe ci sono gli Stati Uniti; l’Africa è presente con l’Egitto; dal-l’Oceania arriva la Nuova Zelanda. Più folta la rappresentanza asiatica: a Cina e Corea del Sud si aggiungono dalMedio Oriente Israele e Turchia; ci sono pure studenti da India e Tailandia in quanto vincitori del 66° Isef diPittsburg lo scorso maggio.

I tradizionali settori scientifici presenti a EUCYS sono: ambiente, biologia, chimica, energia, materiali, mate-matica, medicina, fisica, scienze sociali, tecnologie informatiche. E quest’anno, grazie anche alla contestualitàcon Expo, si aggiunge il comparto “Alimentazione”, che raggruppa i progetti legati alla tematica dell’Esposizioneuniversale “Nutrire il pianeta. Energia per la vita”. E proprio questo settore vede la presenza più significativa: 18progetti realizzati da 32 finalisti. Seguono fisica con 13 lavori e 20 autori; chimica è a quota 11 con 20 giovani;hanno 10 contributi: ambiente con 13 finalisti, biologia con 23, energia con 19. Poi è il turno della matematicacon 9 progetti e 11 finalisti; a quota 8 ci sono medicina e tecnologie informatiche, entrambe con 11 ragazzi;scienze sociali raccolgono 5 proposte fatte da 7 autori. Conclude la graduatoria a quota 3 con 6 partecipanti iltema dei materiali.

I lavori singoli sono 52; quelli realizzati in gruppo di due sono 38 e 15 quelli con il coinvolgimento di tre par-tecipanti. La media è dunque di 1,6 autori per contributo.

Tutta internazionale anche la giuria, composta come da tradizione da 19 esperti; a questi nel 2015 se ne ag-giungono altri 3 per la tematica legata all’Expo. La presidenza è affidata all’italiana Lina Tomasella dell’Osservatorioastronomico di Asiago, vincitrice del 1° premio Eucys nella prima edizione del 1989 a Bruxelles. Gli altri componentiprovengono da 19 paesi. Francia, Germania e Italia hanno due delegati ciascuno.