ANNO 56 | N 31215 DICEMBRE 2012 | ! 5

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testo e foto Gisella Motta

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CONSEGNARE DI PERSONA LA LETTERA A SANTA CLAUS

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USA. PILLOLE DI FOLLIA E ANEDDOTI INFANGATI DESCRIVONO LA “EAST COAST” DELLA NEVE COME UN POSTO ADATTO A POCHI AFFEZIONATI, MA COME TUTTI I DURI HA ANCHE UN CUORE TENERO... SIETE ABBASTANZA FORTI PER SCOPRIRLO?

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Il sole sorge ad est e tramonta a Sunday River, nel Maine

SEI RESORT DELL’ANIMA >Stowe, Mad River, pag. 60Wildcat, Cannon, pag. 64

Sunday River, pag . 68Whiteface, pag. 71

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ABBIAMO TESTATO LA GAMMA ALLMOUNTAIN CONCEPITA PER LE SIGNORE. ADATTABILITÀ ALLE CARATTERISTICHE FISICHE DELLA DONNA

E DESIGN SBARAZZINO: PERFORMANTI E STILOSI

Giacomo Biscontifoto di Gianpaolo Piazzi Elvis

Le prove si sono svolte a Pampeago (Bz)in collaborazione con il Pool Sci Italia.Si ringraziano anche Colmar, Poc, Reusch, Komperdell, Liski, Blistex e Agisko

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evoluzione del mercato dello sci da un lato pone l’accento sulla versatilità degli attrezzi, dall’altro cerca nicchie per sviluppare modelli che siano sempre più rispondenti alle specifiche esigenze degli utilizzatori finali. Tra questi ci sono gli at-

trezzi studiati appositamente per le donne che da qualche anno sono comparsi nei listini e che si perfezionano sem-pre di più cercando di rispondere alle esigenze particolari del mondo femminile. A partire dalle specifiche tecniche fino ad arrivare al design e alle grafiche. I modelli al fem-minile non sono semplici prodotti derivati da quelli per uo-mini. Con il giusto concetto e la tecnologia appropriata si

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possono sviluppare modelli nuovi che esaltano le qualità sciistiche delle donne per quanto riguarda il peso e la co-struzione oltre che il design e la forma esteriore. Insomma attrezzi altamente tecnologici studiati appositamente per la donna. Non sci di serie b ma concepiti per essere più adatti a chi ha meno forza rispetto al pubblico maschile ma non certo meno tecnica. Quindi i costruttori adottano materiali più leggeri e tentano di ridurre il peso degli attacchi. Le donne chiedono modelli ad alta tecnologia e funzionalità con i quali possano migliorare la loro tecnica e provare pia-cere nella guida. Poi, ovviamente, qualche leziosità di più nelle serigrafie è concessa.

Lucia Galli

AGONISMO L’INTERVISTA

a 17 anni, ma non li dimostra perché quando mette in fi la veterane scafate e signore della neve non sembra so! rire di timori reverenzia-li per quelle campionesse che fi no all’inverno scorso era abituata a vedere in tv e accanto

alle quali ora dispensa autografi al pubblico. Lei è Mikae-la Shi! rin, classe 1995 e tanto stile fra le porte strette dello slalom. Papà medico, mamma infermiera, famiglia sportiva sì, ma non di predestinati dello sci,” “Mika” è salita agli onori della cronaca lo scorso anno quando ha infi lato una serie di piazzamenti fa le dieci - Aspen, Soldeu e Are -, e fatto ancor più tremare i polsi alle big quando a Lienz è stata capace di salire sul terzo gradino del podio. In un’età in cui solitamen-te si pensa alla scuola, ai social e ai primi appuntamenti, lei studia da medaglia: ecco l’anti Vonn, genuina e giovane l’una, costruita e mediatica l’altra, entrambe vengono da Vail e sua maestà Lindsey ha già benedetto il debutto, con posto ormai fi sso in squadra, di questa “riccioli d’oro” in grado di impen-sierire anche lei. E baby Shi! rin ci ha preso gusto, ringrazian-do per l’endorsement con un terzo posto nel primo slalom di stagione a Levi e poi, sulle nevi di casa ad Aspen, centrando la top ten anche in gigante. Dell’Italia conosce soprattutto le piste, dalla Paganella a Roccaraso, ma dice di non voler par-lare per clichè quando tesse le lodi dei nostri manicaretti e dell’atmosfera romantica e poetica che si respira in ogni luogo del Belpaese. Intanto però un super marchio come Barilla l’ha scelta - non accadeva dai tempi di Alberto Tomba e Bode Mil-ler - come volto nuovo su cui investire.Mikaela, che e! etto fa trasformarsi da “rookie del 2012” ad osso duro per tutti? E’ stupendo: a Levi non avevo pressione anche perché in Fin-landia mi sembrava di essere in una fi aba di Natale. Anche in Colorado son stata felice di rompere il ghiaccio proprio ad Aspen, una delle mie piste e delle mie città preferite: mi

sento cresciuta fi sicamente, mental-mente e… socialmente. Mi spiego: mi fa meno e! etto essere circondata da grandi campionesse. Ora riesco a ri-volgere loro la parola, a stare con loro senza sentirmi fuori posto. Loro sono delle grandissime e io mi sento un pic-colo pezzo di questo grande puzzle che è il Circo bianco.Com’è cambiata la sua vita da quando ha il posto fi sso in Coppa? Sono molto più impegnata: trascorro quasi 4 mesi vicino a Soelden, nel campo base della squadra. Molte sue colleghe potrebbero essere sue zie, se non mamme…Non penso molto alla di! erenza di età, mi trattano da pari e, se mi si rivolgono come alla “piccola” di casa, lo fanno con rispetto.Sicuramente fra loro ci sarà qualche mo-dello che aveva in passato: chi sono le sue sciatrici di riferimento?Da piccolissima ammiravo molto Janica Ko-stleic: fi no ai 12 anni ho provato ad imitarla sugli sci. Più di recente mi sono “buttata” an-che sugli uomini e ho cominciato a studiare lo stile di Benni Raich, Marcel Hirscher e Ted Ligety. Fra le signore Marlies Schild e natural-mente Lindsey Vonn. Credo che tutte tentino di imitare Lindsey. Ora, nei suoi confronti provo grande ammirazione, non solo come atleta, ma anche come persona e per come riesce a gestire tutto (ed è tantissimo) quel che ruota intorno a lei. Sempre con il sorriso. Mai lamentandosi.

LA MAMMA LA ACCOMPAGNA ANCORA ALLE GARE,MA IN PISTA NON HA PAURA DI NESSUNO.

MIKAELA SHIFFRIN NON È NEMMENO MAGGIORENNEMA PARLA GIÀ LA LINGUA DEI GRANDI

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L’INTERVISTA

La Shiffrin ha debuttato in Coppa del mondo chenon aveva ancora sedici anni. Ed è stata scelta da Barilla come volto nuovo su cui investire

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