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GEOPOLITICA - La disunità del mondo, Alessandro Colombo 1. Il sistema internazionale agli inizi del XXI secolo inizio del XXI secolo: triennio 1989-1991 come CESURA STORICA perché: 1- fine dell’era delle grandi guerre 2- la soluzione della GF predetermina le linee fondamentali del nuovo ordine politico internazionale, che è di natura ibrida: -contesto di RICOSTRUZIONE: 4 domande tipiche di ogni dopoguerra: 1) nemico sconfitto 2) alleati del nemico 3) alleati vittoriosi 4) principi politici, economici e ideologici del nuovo ordine internazionale -liberazione delle correnti di decomposizione rimaste “congelate” durante la GF 1) crollo degli imperi sostituiti da nuovi stati 2) rivolta contro l’Occidente (grandi potenze emergenti) 3) cosmopolitismo della società globale (conflitto di legittimità) 1900 vs 2000 1) SFONDO GEOPOLITICO -mondo più popolato e urbanizzato -complessivamente più ricco -più inquinato -redistribuito geograficamente (-> ricchezze) -più unito (tecnologia, comunicazione, trasporti) GLOBALIZZAZIONE (Held e McGrew) = relazione tra comunità distanti, allargamento della sfera dei rapporti di potere (-> aumento della vulnerabilità) 2) ATTORI -universalizzazione e crisi della forma-Stato (statualità giuridica vs empirica) -sistema interstatale di dimensioni planetarie -fisionomia europea del sistema (n° democrazie) 3) DISTRIBUZIONE DEL POTERE -Declino dell’Europa, centralità dell’America -pretesa degli europei sui rapporti speciali 1

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1. Il sistema internazionale agli inizi del XXI secolo

inizio del XXI secolo: triennio 1989-1991 come CESURA STORICA perché:1- fine dell’era delle grandi guerre2- la soluzione della GF predetermina le linee fondamentali del nuovo ordine politico internazionale, che è di natura ibrida: - contesto di RICOSTRUZIONE:4 domande tipiche di ogni dopoguerra:

1) nemico sconfitto2) alleati del nemico3) alleati vittoriosi4) principi politici, economici e ideologici del nuovo ordine internazionale

- liberazione delle correnti di decomposizione rimaste “congelate” durante la GF1) crollo degli imperi sostituiti da nuovi stati2) rivolta contro l’Occidente (grandi potenze emergenti)3) cosmopolitismo della società globale (conflitto di legittimità)

1900 vs 20001) SFONDO GEOPOLITICO- mondo più popolato e urbanizzato- complessivamente più ricco- più inquinato- redistribuito geograficamente (-> ricchezze)- più unito (tecnologia, comunicazione, trasporti)

GLOBALIZZAZIONE (Held e McGrew) = relazione tra comunità distanti, allargamento della sfera dei rapporti di potere (-> aumento della vulnerabilità)

2) ATTORI - universalizzazione e crisi della forma-Stato (statualità giuridica vs empirica)- sistema interstatale di dimensioni planetarie - fisionomia europea del sistema (n° democrazie)

3) DISTRIBUZIONE DEL POTERE- Declino dell’Europa, centralità dell’America- pretesa degli europei sui rapporti speciali

4) COMPETIZIONI DI POTERE- dal multipolarismo all’unipolarismo

5) DIMENSIONE IDEOLOGICA- dal sistema internazionale eterogeneo (inizio ‘900) in continua guerra civile a un sistema

spoliticizzato (mancanza di linguagio comune)

6) RIFLUSSO DELLA GUERRA- n° e intensità di conflitti in diminuzione- teoria della pace democratica- previsioni

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1900 e 2000

- INSICUREZZA (2 significati: sopravvivenza nazionale; condivisione di valori)

- INSTABILITA’ (2 significati: mantenimento dello status quo; assenza di guerre)

conseguenze:1) EROSIONE DELLE ASPETTATIVE su:- potenze più importanti- vicenda dominante- allineamenti internazionali- identità e immortalità degli attori

2) CRISI DEL CONTROLLO (2 significati: gestione delle crisi; capacità di orientare la realtà secondo i propri obiettivi) dovuta a una maggiore complessità del sistema

- coinvolge entrambe le forme di gestione dell’ordine internazionale: unilateralismo e multilateralismo

- comporta una instabilità normativa che ha ulteriori conseguenze: a. indebolimento del consensob. no aspettative su cui contarec. più spazio per strategie opportunistiched. ibridi politici e giuridici al centro dell’ordinamento giuridico e politico

internazionale (entità statali/non statali, pace/guerra)

5) REDISTRIBUZIONE DEL POTERE -> interpretazioni scientifiche e politiche dell’instabilità

- liberale: transizione alla democrazia incompleta- realista: distribuzione ineguale del potere- marxista: accumulazione capitalista- huntington: fine della centralità europea- cedimento della sintesi politico-giuridica modernaMA tutte queste interpretazioni danno per scontato che il sistema sia destinato a

mantenere DIMENSIONI PLANETARIE (Wendt) [-> cfr. Buzan]; convinzione dovuta a più ragioni:- globalizzazione del sistema pol internazionale determinata da una

globalizzazione economica, tecnologica e ambientale- espressione di un progetto politico giuridico e intellettuale implicito

nell’universalismo ebraico-cristiano- cultura politica degli USA

PROBLEMA: RAPPORTO TRA GLOBALIZZAZIONE ECONOMICA E GLOBALIZZAZIONE POLITICA

2. Lo spazio politico internazionale

1° problema: definizione di politica - impossibilità di distinguere le relazioni politiche internazionali dalle altre- scopo= assegnazione di valori- mezzo= forza coercitiva

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SPAZIO POLITICO INTERNAZIONALE = (da Aron)complesso geografico all’interno del quale unità politiche o gruppi coltivano relazioni regolari tra loro, maturano rapporti formali o informali di amicizia e inimicizia e sono suscettibili di essere coinvolti in una pace o un una guerra comuni.

2° problema: definizione di spazio - spazi politici vs spazi tecnologici: possibilità ma non determinismo (es. isolazionismo

USA)- spazi politici vs minacce globali: possibilità ma non determinismo (rifiuto degli USA di

partecipare al protocollo di Kyoto, free riding)- spazi politici vs spazi economici: * non coincidenza geografica (2 casi)

a. spazio economico più ampio di quello politico (es. sistema europeo)b. spazio politico più grande di quello economico (es. guerra fredda)

* non coincidenza di principi organizzativi: l’interdipendenza economica si forma a prescindere dall’identità, cancella ogni limite vs politica: amico/nemico

* autorità legittima vs anarchia*unità e pluralità (4 forme ibride: sistema state signoriale, società internazionale,

direttorio, impero marittimo)

3. Un confine imprendibile. Gli spazi internazionali pluralistici tra interdipendenza, istituzioni comuni e somiglianza

INTERDIPENDENZA= interconnessione con effetti di costo -> in politica il passaggio avviene se c’è la possibilità concreta che ciò che avviene in un luogo rimetta in gioco pace/guerra anche in tutti gli altri luoghi

SISTEMA INTERNAZIONALEcontatto e impatto sulle rispettive decisioni da parte di ogni membro tanto da non poter

prescindere dalle decisioni degli altri -> DEFINIZIONE DI SPAZIO POLITICO = gli attori che popolano lo spazio internazionale agiscono tanto regolarmente da essere tutti suscettibili di godere della stessa pace e soffrire della stessa guerra .

- pace/guerra- sistema-equilibrio- confine al cui interno si parla di equilibrio (recinto di Schmitt)

PROBL: Come definire i confini? (diversi modi)1. strumenti di attacco/difesa2. diffusione degli attori nello spazio (basi, stazioni di rifornimento ecc)3. alleanze4. percezioni (es. paura di finire in una guerra)5. scala geografica degli attori considerati da ciascuno stato nei propri calcoli di equilibrio

no istituzioni comunino cultura comune

SOCIETA’ INTERNAZIONALE

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sistema internazionale (-> calcoli strategici e diplomatici + conflitti comuni) + istituzioni comuni (-> adesione ai principi e alle norme sociali)

= insieme di comunità politiche indipendenti che, consapevoli di certi interessi e valori comuni, si preoccupano di soddisfare almeno gli obiettivi elementari di qualunque convivenza sociale: mantenimento delle promesse, stabilizzazione del possesso, limitazione della violenza.

no superamento, ma temperamento, degli spazi plurastici (cfr. Buzan: conflitto, coesistenza, cooperazione, convergenza).

- isomorfia istituzionale tra le parti- guerra e pace come status giuridici (-> eguale diritto di fare la guerra)- conflitti limitati- gerarchia di gradi di partecipazione

DEFINIZIONE DI SPAZIO POLITICO= gli attori, pur non rinunciando alla propria autonomia, si riconoscono reciprocamente come interlocutori legittimi in pace e avversari legittimi in guerra; partecipano alle istituzioni comuni e ne riconoscono pienamente la legittimità; concepiscono anche soggettivamente l’insieme delle loro relazioni come qualcosa di più di una semplice meccanica del potere; intuiscono o dichiarano esplicitamente l’esistenza di un legame sociale tra di loro

fragile comunanza culturale

SOCIETA’ TRANSNAZIONALE

stesso linguaggiocultura comune

- i singoli individui (non le unità politiche) che lo popolano si somigliano tra loro e si percepiscono come simili, perché condividono credenze comuni, appartengono a organizzazioni indifferenti o superiori alle frontiere tra le unità politiche (es. chiese), prendono parte a cerimonie, competizioni, istituzioni aperte ai membri di tutte queste unità.

- cooperazione- conflitti come guerre di successione a una eredità comune- parole, formule, memoria storica, segni di appartenenza

-> DEFINIZIONE DI SPAZIO POLITICO= individui e gruppi esprimono le proprie amicizie e inimicizie con lo stesso linguaggio, o, almeno, con linguaggi reciprocamente comprensibili

SEQUENZE DI FORMAZIONE:- stato internazionale indipendente da soc.intern e soc. transnaz.- società transnaz. anche senza sist. intern.- soc. internaz. presuppone necessariamente un sist. internaz- probl (su cui si dividono le opinioni): una società internaz. può svilupparsi e mantenersi

senza uno sfondo sottostante di valori, linguaggi e memorie comuni?

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AREE REGIONALI= spazi che compongono lo spazio politico internazionale all’interno delle quali le relazioni tra gli attori sono più regolari e più dense

SISTEMA REGIONALEVi appartengono tutti coloro che, anche quando non subentrano dinamiche di sicurezza

più ampie, dipendono e sanno di dipendere gli uni dagli altri per i propri destini di pace o di guerra.

- processi di securizzazione o desecurizzazione interconnessi

SOCIETA’ REGIONALE

è il prodotto di un progetto esplicito di costruzione o invenzione dello spazio comune, che si traduce nella costituzione di istituzioni specificamente regionali

- simboli, istituzioni, norme, rappresentazioni comuni

SOCIETA’ REGIONALE TRANSNAZIONALE

relazione tra partiti, movimenti e singoli individui portatori di un linguaggio almeno in parte diverso da quello impiegato fuori da questo spazio.

- repertori simbolici, memorie, modi caratteristici di esprimere simpatie/antipatie

PROBLEMI (gli stessi degli spazi politici internazionali)1- difficoltà di stabilire i confini (a) uno o più attori possono partecipare

contemporaneamente a due o più aree regionali; b) l’evoluzione delle istituzioni che segnano l’appartenenza ad un’area spostano i confini della regione stessa, es. UE)

2- non coincidenza dei confini della regione nelle tre dimensioni (es. Medio Oriente)

ANALISI COMPARATA DELLE AREE REGIONALICriteri di somiglianza:1- complesso unitario vs pluralistico (autorità legittima vs unità indipendenti)Per complessi pluralistici:

2- distribuzione del potere (multipolarismo, bipolarismo, unipolarismo)3- omogeneità o eterogeneità degli attori (circa: regime politico, criteri di legittimità,

cultura); influisce sulla stabilità 4- grado di sviluppo di principi, norme e istituzioni comuni5- legittimazione o meno dell’uso della forza6- stabilità e consolidamento nel tempo del numero e delle identità delle singole

unità politiche-> determinano configurazione e natura delle amicizie e inimicizie su scala regionale

MODELLI DI CONNESSIONE TRA LE AREE REGIONALI

SPAZIO GLOBALE vs SPAZIO REGIONALE: 2 variabili- gerarchia (spazio internaz agisce su quello globale ma non viceversa)- continuità (stessi protagonisti, motivi di conflitto e linguaggi)

1) INCORPORAZIONE delle regioni periferiche nelle dinamiche di una regione centrale, prodotta dal legame gerarchico centro/periferia;

- massima gerarchia

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- massima continuità

2) SUBORDINAZIONE dei contesti regionali a un contesto globale dominante; relativa autonomia delle regioni, che non sono subordinate a una regione più potente

- bassa gerarchia tra le regioni- alta gerarchia rispetto al sistema internazionale- alta continuità (amico-nemico transregionale)

3) DIFFUSIONE : un piccolo gruppo di attori intrattiene nelle regioni relazioni di amicizia/inimicizia che non sono le medesime per ogni attore

- gerarchia rispetto al sistema- bassa continuità

4) INTERMEDIAZIONE : attore-perno che collega le regioni

- massima gerarchia- minima continuità

(5) CONTAMINAZIONE- gerarchia non chiaramente determinata- bassissima continuità

4. Uno spazio pluralistico di successo. L’Europa e l’espansione dello spazio politico internazionale

GLOBALIZZAZIONE= movimento delle relazioni internazionali, degli ultimi cinque secoli, continuamente influenzato dagli stati e dalle loro relazioni: si è realizzato tramite l’espansione di uno spazio regionale pluralistico sulle altre regioni ; e, più precisamente, si tratta dell’espansione della stessa Europa e poi del’Occidente euro- americano, tramite un processo di irradiazione di istituzioni, linguaggi e conflitti incardinato su un centro riconosciuto del potere e del prestigio e alimentato da diseguaglianza economica e militare, ma anche grande capacità di attrazione.

preistoria europea (dal 1400):- evoluzione interna dello spazio politico europeo (fusione in un unico sistema e in

un’unica società internazionale)- espansione europea

EVOLUZIONE EUROPEA1) miracolo europeo- Cina come civiltà più progredita, governi musulmani enorme capacità di espansione- fattori favorevoli al miracolo europeo: stati sovrani (territoriali), rivoluzione scientifica,

sviluppo di economia e commercio, polvere da sparo, bussola, navi ecc ma soprattutto anarchia internazionale (-> dispersione del potere):

a) no decisioni centrali (es. contrarie all’espansione)b) logica della competizionec) riparo alle minoranze e ai dissidenti (-> nuove abilità)

2) società transnazionale comune (europea) (pur con giurisdizioni separate)

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- formata dai singoli individui appartenenti a una comunità universale, che condivide linguaggio e simbologia (es. religione cristiana, filosofia greca)

- poi cultura comune consolidata nelle accademie- istituzioni, memorie comuni, credenze, reti commerciali, legami di parentela fra le case

regnanti, organizzazione territoriale della Chiesa

-> senso di appartenenza comune precede la diffusione del sistema interstatale e delle sue dipendenze diplomatiche e strategiche

-> guerra civile (a causa dell’attivazione politica dello sfondo culturale comune) come strumento di allargamento dello spazio politico

3) formazione e allargamento del sistema europeo (1500-1700)grazie al fallimento del tentativo di espansione di un centro sulle periferie: non

incorporazione ma contaminazione reciproca tra più subregioni

4) società internazionale europea (previa formazione di interdipendenze di carattere diplomatico e strategico)

- 3 principi: discriminazione (stati e non stati), non discriminazione (formale tra gli stati) e somiglianza (stesse funzioni, pur con capacità diverse); + regole per la cooperazione: equilibrio di potenza (sopravvivenza della società pluralistica), limitazione della competizione, amministrazione, comunicazione; + requisiti di ammissione

- espansione della società internazionale europea più lenta di quella del sistema (e in continua rincorsa)

ESPANSIONE EUROPEA nel mondoprovocata dalle pressioni competitive interne al sistema europeo: ricerca dei territori

oltremare ma con l’obiettivo di rafforzare la posizione dei rispettivi stati in Europa

1) sistemi pre-globali - esistenza di altri tre grandi spazi politici internazionali: islamico, subcontinente indiano,

cinese; tutti e tre egemonici o imperiali (= necessità di un centro egemonico) e con pretesa di esclusività.

2) fattori dell’espansione- competitività interna al sistema europeo (imprese oltremare funzionali all’equilibrio di

potere in Europa)- competitività anche tra governi e attori privati (es. Compagnia delle Indie Orientali)- vantaggio degli stati laterali dell’Europa- simbiosi di equilibri continentali ed egemonie marittime (a vantaggio di queste)

3) prima fase (1500-1800): espansione disomogenea come effetto degli allargamenti coloniali europei (incorporazione) - salto cumulativo tra 1700 e 1800- no geograficamente universale- no culturalmente universale

a) oceano Atlantico: America come congerie di “nuove Europe” (dominio politico e economico europeo

b) oceano Pacifico: presenza economica e politica europea marginale (Cina e Giappone politicamente forti)

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c) oceano Indiano: grande presenza commerciale, politica dominata dagli attori locali

fino al 1700: adattamento europeo a norme e criteri di civiltà locali

4) l‘800: allargamento, subordinazione e crisi

ALLARGAMENTO- rivoluzione agricola e industriale- aumento della capacità organizzativa politico-istituzionale- armi da fuoco, eserciti professionali, cure mediche-> grande sproporzione di potere tra Europa e resto del mondo (+ missione civilizzatrice)

a) espansione delle dimensioni del sistema (tardo imperialismo)b) irrigidimento delle relazioni centro/periferia (controllo diretto tramite

burocrazia e esercito imperiale)c) subordinazione e omologazione (no adattamento)d) gestione multilaterale della competizione extraeuropea (spartizione

dell’Africa)

SUBORDINAZIONE- imposizione di principi, norme e istituzioni- diritto internazionale delle nazioni civili- imposizione della forma-Stato

CRISI- guerre di indipendenza degli Stati Uniti (1776-1783) e dell’America latina (1820-1826)- isolazionismo USA: discorso di Washington 1796; dottrina Monroe 1823 (cambia la

posizione dell’America anche all’interno della società internazionale)

5. Il secolo globale

‘900: compimento delle due tendenze in atto (formazione della società transnazionale; detronizzazione dell’Europa)

3 fattori influiscono su forma e estensione dello spazio politico internazionale:a) sistema regionale embrionale in Asia orientale con altissima competizione,

bassissima istituzionalizzazione; diventerà il secondo polo di gravitazione delle relazioni internazionali

b) nuovi protagonisti globali (Russia, Giappone, Usa)c) rovesciamento prospettico nei rapporti Europa-mondod) trasformazione della percezione individuale e collettiva di spazio e tempo, oltre

che dell’immagine del mondo (consapevolezza del mutamento di scala)

1- Apice e declino della centralità europea

Inizi ‘900: Europa centro culturale, scientifico, tecnologico -> missione civilizzatrice3 processi:

a) dislocazione del baricentro diplomatico e strategico (dovuto a: nuovi centri politici in Asia; equilibri di potenza)

b) egemonia occidentale dall’Europa agli USAc) rivolta contro l’Occidente nel suo complesso

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2- Globalizzazione di ferro del ‘900 (esperienza continua della guerra; guerra come problema di tutti)

- ALLARGAMENTO DEL SISTEMA INTERNAZIONALE* confronto tra “l’europeismo” delle due guerre mondiali (cfr. attacco a Pearl Harbour)*asimmetria rispetto alle potenze asiatiche

- ALLARGAMENTO DELLA SOCIETA’ INTERNAZIONALE*processo di imitazione in chiave difensiva (inizio e metà secolo)*allargamento della partecipazione a istituzioni

- IDEOLOGIE UNIVERSALISTICHE E IMMAGINARIO POLITICO GLOBALE*movimenti sociali* ideologie universali* rivendicazione di una sola morale(es. rivoluzione bolscevica, wilsonismo, democrazia liberale, principio di

autodeterminazione dei popoli)

3- Il mondo della guerra fredda come compimento. La globalizzazione dopo l’eurocentrismo

- guerra fredda e decolonizzazione = rottura del nesso originario globalizzazione-eurocentrismo -> competizione tra grandi potenze non più a carattere solo europeo; de-incorporazione delle dinamiche extraeuropee in quelle europee

- residuo di centralità europea (muro di Berlino)- impatto diverso sulle tre dimensioni del sistema internazionale:

a) guerra fredda -> sistema internazionaleb) decolonizzazione -> società internazionale (nascita di nuovi stati ma anche di

nuovi sistemi regionali, che si connettono a quelli già esistenti tramite: presenza diretta delle due superpotenze; alleanze con le superpotenze; onnipresenza del conflitto; “scambi” di potere tra superpotenze e potenze regionali)

c) entrambe - > società transnazionale

- globalizzazione della società transnazionale: organizzazioni internazionali dichiaratamente universali, istituzioni sia governative che non governative + universalizzazione della forma-Stato (ONU, 1945)

6. Il riflusso della globalizzazione novecentesca

oggi: meno interdipendenza politica di vent’anni fa; maggiore interdipendenza economicaglobalizzazione degli ultimi vent’anni:- permanenza della scena globale del ‘900- fine della contrapposizione est/ovest- rivoluzione informatica -> contatti transnazionali tra individui, imprese, movimenti sociali

e singoli individui

conseguenze:- crescita di estensione, intensità e velocità di flussi di beni e persone- crisi della mediazione razionale dello Stato del concetto di interesse nazionale :

diminuzione del controllo statale (cfr. economia)

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- crisi delle categorie giuridiche della modernità (es. distinzione diritto interno/internazionale)

- interconnessione globale (dimensione cerimoniale, dimensione di sicurezza estesa e soggettiva

- vulnerabilità reciproca- competizione per l’approvvigionamento (risorse materiali come elemento di raccordo

tra spazio economico e spazio strategico)- importanza del mare

1) sovvertimento dell’ordine spaziale (secondo ‘900) BIPOLARISMO: ordine spaziale definito- onnipresenza della divisione bipolare- diminuzione dell’importanza di categorie vicino/lontano- centralità del teatro europeo- congelamento dei limiti delle aree regionali- determinazioni spaziali stabili

POST BIPOLARISMO:- ridimensionamento della Russia e perdita della sua centralità nella massa eurasiatica- diversificazione dell’Europa dell’est in contesti regionali limitati, in combinazione e

competizione tra loro- ridefinizione di identità e confini di tutti i complessi regionali (Europa occidentale, Medio

Oriente, Asia meridionale)

2) disaggregazione strategica, istituzionale e ideologica del mondo : in mancanza di un competitore globale l’unica potenza globale rimasta è ancora più libera di penetrare i vari sistemi regionali ma ancora meno capace di subordinarli tutti alle stesse dinamiche di sicurezza.

- indebolimento delle interdipendenze strategiche globali: una guerra può colpire un intero complesso regionale senza riguardare gli altri

- 3 fattori di disaggregazione:a) allargamento delle dinamiche regionalib) scomparsa di due attori globali in conflitto + alleanzec) no rischio di una guerra comune

- globalità immaginaria della guerra al terrore- smascheramento dell’universalismo politico e istituzionale del ‘900- divaricazione dei linguaggi del conflitto (-> no potere di conversione -> no incentivo alla

moderazione)- politica estera degli USA = residuo di intermediazione globale

a) differenti gradi di partecipazione nelle diverse areeb) mutamento degli strumenti diplomatici e militari (soft/hard power,

uni/multilateralismo)c) volontà di mantenere un raggio di azione globaled) contesto attuale: intermediazione (minima continuità, massima gerarchia)

- politica USA dopo il crollo dell’URSSa) estensione e diversificazione della presenza militareb) mutamento di obiettivi e forme organizzative (proiezione della potenza al posto

del containment; difesa avanzata)- impero irresponsabile

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7. L’ordine globale nell’epoca della crisi della globalità

INVERSIONE DEI RAPPORTI TRA DINAMICHE REGIONALI E DINAMICHE GLOBALI

1) regionalizzazione della competizione internazionale - no guerra globale -> no effetto livellatore

2) modelli di competizione per il primato regionale - frammentazione (collasso di una vecchia unità -> problema di successione -> problema

di riconoscimento)- direttorio (stati consolidati, istituzioni comuni, procedure concordate)- egemonia (primato di uno o più attori, imposizione di un modello, no mediazioni

istituzionali)- impero (controllo territoriale, uso della forza, controllo politico-militare, obiettivo di

pacificare la zona regionale)

3) nuove forme di contagio GF: segmenti di interconnessione diplomatica, strategica e ideologica tra le diverse regioni

agivano da agenti di diffusione e controllooggi: le minacce che scaturiscono in un contesto regionale diminuiscono passando negli

altri- non più minaccia ma rischi, caratterizzati da pluralità, eterogeneità, multidirezionalità,

differimento temporale, incomunicabilità => perdita di efficacia della risposta- confinamento della violenza (USA) vs contaminazione della violenza (attori deboli)

4) governance illusoria : interdipendenza solo a livello regionale ma istituzioni ancora a livello globale

- maggior lentezza della società internazionale a rifluire rispetto al sistema internazionale- istituzioni e regimi non corrispondono più alla geografia delle paure degli attori

5) rimedio unipolare: forza e fragilità dell’intermediazione degli USA crisi di effettività (e legittimità) delle istituzioni universali -> ruolo di intermediazione globale

degli USA -> competizione con l’ONU- introversione degli attori nelle rispettive dinamiche regionali -> (svantaggio)

inconciliabilità della politica estera USA con la politica degli altri attori; (vantaggio) l’aumento delle competizioni regionali richiede la garanzia esterna degli USA nella regione; (vantaggio) rafforza il ruolo di intermediazione degli USA tra le regioni

-> scambio: sicurezza alle regioni in cambio di appoggio dell’egemonia USA

- problema di costi/benefici: costo della partecipazione rispetto alla vicinanza/lontananza dell’obiettivo/problema (vale sia per la potenza egemone che per quelle regionali)

- problema di credibilità (reciproca) (es. swing power)- problema di efficacia (non gli attori che definiscono il sistema, ma vi soccombono)

8. Conclusioni. Un nuovo scontro sulla globalità

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4 scenari possibili:1- spazio gerarchico e cosmopolitico - politicamente, economicamente e giuridicamente globale- governance comune- coestensivo alle dimensioni del mercato mondiale

3 problemi:- consenso (politico)- legittimità (culturale)- controllo

2- spazio gerarchico ed egemonico - dimensione globale- comando alle democrazie liberali consolidate- programma esplicito di esportazione della democrazia- egemonia di paesi forti che promuove e difende lo spazio politico

4 problemi:- grado di inclusività - ambiguità della parola democrazia- rivolta contro il dominio politico, economico e culturale dell’Occidente- la realizzabilità dipende dal mantenimento della superiorità USA

3- spazio multicentrico e competitivo - no gerarchia - capacità dei diversi complessi regionali di darsi un ordine (equilibrio tra ordinamenti

spaziali)

problemi:- divergenze profonde tra le istituzioni delle varie aree- assenza di linguaggio comune

4- spazio a-centrato e caotico - nessun tipo di governance - alto grado di competitività - gerarchia minima- continuità minima

problemi:- incertezza tale da indebolire le istituzioni comuni- vulnerabilità al disordine esterno

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