Schema_delle_procedure
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HO UN PROBLEMA A SCUOLA DI MIO FIGLIO: COSA DEVO FARE?
1 - I genitori possono trovarsi di fronte ad un’esigenza del figlio, a una difficoltà ed
essere quindi indotti a presentare alla scuola una richiesta perché si intervenga a
migliorare la situazione.
2 – La richiesta può essere individuale , riguardante il singolo ragazzo, oppure
collettiva e riguardare il gruppo classe o l’intero istituto scolastico.
3 – Se individuale va rivolta all’insegnante oppure al dirigente,
se è di interesse collettivo va rivolta anzitutto al genitore rappresentante di
classe, oppure al rappresentante eletto nel Consiglio di Istituto, oppure al
Presidente – genitore dello stesso Consiglio di Istituto, perché se ne facciano carico
nei rispettivi consigli, convochino assemblee, mobilitino i genitori.
4 – Una volta presentata la richiesta, possono verificarsi i seguenti casi:
ciò che si richiede è espressamente proibito dalla normativa vigente
oppure è previsto o addirittura imposto dalla norma, ma ignorato dalla scuola,
oppure è discrezionale, come a dire né proibito né obbligatorio, ma suggerito dalle
circostanze come opportuno, a tutela di un interesse legittimo.
5 - Qualora la scuola non accolga la richiesta dei genitori:
A - nel caso sia proibita dalla normativa, spetta al Dirigente documentare
tale impedimento, facendo specifico riferimento alla normativa. L’onere della prova non è carico del genitore, ma del dirigente, stipendiato per essere il garante
dell’applicazione corretta delle normative.
B - Nel caso sia imposta dalla norma , è diritto del genitore esigerne
l’osservanza, con l’appoggio del dirigente e dei rappresentanti dei genitori, eletti
nei Consigli scolastici
C - Nel caso sia discrezionale , si apre allora il confronto tra i genitori e la
scuola per trovare la necessaria mediazione.
6 – Nel caso che la richiesta del genitori sia prevista dalla normativa,
oppure sia suggerita da motivi di opportunità ,
ma che la scuola si rifiuti di accoglierla , i genitori posso percorrere, sia
individualmente che in gruppo o in associazione, diversi itinerari:
A - Sollevare il problema nei Consigli scolastici: di classe o di Istituto, perché si
pronuncino collegialmente (Normativa degli Organi collegiali).
B – Presentare il ricorso amministrativo con una lettera inviata
contemporaneamente al dirigente dell’istituto, al Dirigente dell’Ufficio scolastico
Regionale e al Ministero dell’Istruzione (Normativa della trasparenza e della
qualità).
La missiva, controfirmata o dai genitori interessati, oppure da un’associazione
riconosciuta, deve contenere le motivazioni, le difficoltà, le carenze, le disfunzioni,
i fatti concreti e documentati; non le opinioni , che non vengono prese in
considerazione, e neppure le possibili soluzioni che sono di competenza delle
autorità scolastiche.
C – Avviare il confronto sociale, democratico e non – violento dove i genitori, in
gruppo o in associazione) fanno valere i loro diritti , contrapponendoli a quelli
della controparte, facendo forza sul proprio “potere di rivalsa”.
Alcuni esempi: organizzare assemblee di protesta, distribuire volantini, non versare
nessun contributo volontario, trattenere i figli a casa in “educazione parentale” per
un certo periodo, ritirare i figli da scuola, iscriversi in altro Istituto …
D – Presentare denuncia alle procure e ai tribunali (TAR) con propri avvocati.
Questa scelta richiede spese consistenti e tempi per lo più molto prolungati.
7 – Durante la fase del contenzioso diventa quanto mai opportuna la consulenza e il
sostegno della propria associazione dei genitori, che è in grado di garantire
informazioni corrette e di suggerire le soluzioni più appropriate al caso.
Nell’associazione si sono accumulate negli anni le competenze indispensabili perché
i diritti dei genitori siano salvaguardati.
In associazione è possibile vivere la propria esperienza di genitori della scuola in
modo attivo e propositivo non solo per superare le difficoltà e correggere
disfunzioni, ma, soprattutto, per qualificare sempre più l’esperienza scolastica
dei genitori e degli studenti.