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ATTIVITÀ DIDATTICHE 1 copyright 2016 © Rizzoli Libri S.p.A. Milano - Tutti i diritti riservati - Anno scolastico 2016/2017 RiViSTA online Schede di ripasso Biennio 1. Il sistema azienda 2. Gli strumenti di calcolo 3. Il contratto di vendita 4. La documentazione delle vendite 5. I calcoli finanziari 6. Gli strumenti cartacei di regolamento 7. Gli strumenti elettronici di regolamento

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ATTIVITÀ DIDATTICHE 1

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Schede di ripasso – Biennio

1. Il sistema azienda

2. Gli strumenti di calcolo

3. Il contratto di vendita

4. La documentazione delle vendite

5. I calcoli finanziari

6. Gli strumenti cartacei di regolamento

7. Gli strumenti elettronici di regolamento

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ATTIVITÀ DIDATTICHE 2

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1. Il sistema azienda

Parola chiave Sviluppiamo la parola chiave

Azienda È un sistema che utilizza il lavoro delle persone e i beni a disposizione per svolgere un’attività rivolta alla produzione di nuova ricchezza o al consumo di quella ottenuta. Azienda profit, detta comunemente impresa, svolge la sua attività per conseguire un profitto. Azienda del settore non profit svolge la sua attività per conseguire scopi culturali, sociali e umanitari. Azienda della Pubblica Amministrazione appartiene a un ente pubblico territoriale (es. Comune) o a un ente di diritto pubblico (azienda sanitaria locale ASL). Azienda individuale appartiene a un solo proprietario. Azienda collettiva appartiene a più proprietari (soci).

Elementi dell’azienda L’azienda è formata da elementi essenziali che sono rappresentati da: 1) un’organizzazione destinata a durare nel tempo e pertanto stabile; 2) le persone che svolgono compiti specifici e che hanno ruoli differenti; 3) i beni economici che costituiscono il patrimonio; 4) le operazioni tra loro coordinate per lo svolgimento dell’attività aziendale; 5) lo scopo che consiste nella creazione di valore economico.

Produzione È la fase dell’attività di un’azienda che porta alla creazione di valore economico. Può essere diretta quando è rivolta alla creazione di valore economico attraverso la realizzazione di nuovi beni e/o la prestazione di servizi, è indiretta se attuata attraverso l’aumento del valore di beni già esistenti come nel caso delle imprese commerciali.

Persona Persona fisica è l’essere umano. Persona giuridica è un organismo composto da persone fisiche e da beni ai quali la legge riconosce la capacità di agire.

Società Organizzazione economica con fine di lucro. Società di persone, società non dotata di personalità giuridica (es. s.n.c. società in nome collettivo) in cui i soci, svolgendo la loro attività, possono mettere a rischio anche il loro patrimonio personale. Società di capitali, società dotata di personalità giuridica (es. s.p.a. società per azioni) in cui i soci, nello svolgimento della loro attività, mettono a rischio solo il patrimonio che hanno conferito. Il patrimonio della società è l’unica garanzia nei confronti dei terzi.

Soggetti aziendali Soggetto giuridico è la persona alla quale fanno capo i diritti e gli obblighi che derivano dallo svolgimento dell’attività aziendale. Soggetto economico è la persona fisica oppure l’insieme delle persone fisiche che governano l’azienda.

Soggetti esterni Sono i soggetti con in quali l’azienda entra in contatto nello svolgimento della propria attività, tra di essi ci sono:

i fornitori dai quali l’azienda acquista, sui mercati di approvvigionamento, i fattori produttivi che le necessitano;

i clienti ai quali l’azienda vende, sui mercati di sbocco, il risultato della propria produzione.

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2. Gli strumenti di calcolo

Parola chiave Sviluppiamo la parola chiave

Rapporto È il quoziente tra due numeri.

Proporzione È l’uguaglianza tra due rapporti.

Proporzionalità diretta Due grandezze sono direttamente proporzionali quando al raddoppiare, triplicare ecc. di una, anche l’altra raddoppia, triplica ecc.

Proporzionalità inversa Due grandezze sono inversamente proporzionali quando al raddoppiare, triplicare ecc. di una, l’altra diventa la metà, la terza parte ecc.

Percentuale Le operazioni con le quali si determinano le grandezze con riferimento a 100 prendono il nome di calcoli percentuali.

Proporzione fondamentale La proporzione fondamentale del calcolo percentuale è 100 : r = S : P in cui r è la ragione o aliquota percentuale; S è la somma sulla quale viene calcolata la percentuale; P è il valore percentuale totale.

Problema percentuale diretto È un problema in cui si conoscono S e r, l’incognita è P

Problema percentuale inverso È un problema in cui si conosce P e l’incognita è S o r.

Problema sopra cento È un problema nel quale la ragione percentuale si aggiunge a 100. 100 : (100 + r) = S : (S+P) Può essere diretto quando si deve determinare il valore di S+P oppure inverso quando si deve determinare S.

Problema sotto cento È un problema nel quale la ragione percentuale si sottrae a 100 . 100 : (100 - r) = S : (S - P) Può essere diretto quando si deve determinare il valore di S - P oppure inverso quando si deve determinare S.

Riparto proporzionale È un problema in cui si deve suddividere una grandezza in base a una o a più grandezze di riferimento. Nei problemi applicati all’economia è più frequente trovare grandezze legate da un rapporto di proporzionalità diretta. Il riparto è semplice quando la grandezza da ripartire viene divisa in parti proporzionali a un solo gruppo di grandezze. Il riparto è composto quando la grandezza da ripartire viene divisa in parti proporzionali a più gruppi di grandezze.

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3. Il contratto di vendita

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Contratto Accordo di natura patrimoniale

Contratto di vendita Contratto che ha per oggetto il trasferimento della proprietà di un bene in cambio del pagamento del prezzo. Caratteri del contratto:

bilaterale (in quanto concluso tra due parti contraenti, venditore e compratore);

consensuale (perché si perfeziona nel momento in cui i due contraenti raggiungono l’accordo);

oneroso (perché entrambi i contraenti sostengono un sacrificio di carattere patrimoniale).

Fasi del contratto: trattative, stipulazione, esecuzione

Elementi essenziali Sono gli elementi indispensabili sui quali le parti devono concludere l’accordo: qualità, quantità, prezzo della merce.

Elementi accessori Non sono indispensabili per la conclusione del contratto ma incidono sulla determinazione del prezzo e costituiscono le clausole contrattuali. Pertanto la stessa merce può avere un prezzo diverso a seconda delle clausole stabilite.

Tempo di consegna La consegna può essere immediata, pronta (dopo qualche giorno), differita (dopo un certo periodo di tempo), ripartita (suddivisa in più consegne).

Luogo di consegna Il luogo di consegna può essere stabilito franco partenza (franco magazzino venditore) o franco destino (franco magazzino compratore). La specificazione del luogo in cui avviene la consegna è importante per stabilire il momento a partire dal quale i rischi e i costi del trasporto passano dal venditore al compratore.

Vettore Imprenditore che effettua trasporti per conto terzi. Può essere pagato dal venditore alla partenza (porto franco) oppure dal compratore all’arrivo (porto assegnato)

Imballaggio È il materiale che serve a contenere, a proteggere e a presentare la merce al compratore. Il peso dell’imballaggio è la tara, il peso della merce è il peso netto e il peso della merce imballata è il peso lordo. L’imballaggio può essere gratuito, a rendere con o senza cauzione, fatturato a parte quando il suo prezzo è indicato separatamente da quello della merce.

Pagamento Il pagamento può essere anticipato (prima della consegna), immediato (alla consegna), per contanti (entro un breve periodo dalla consegna 10-15 giorni), dilazionato o differito (a una scadenza successiva alla consegna della merce).

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4. La documentazione delle vendite

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Fattura La fattura è il documento che prova la vendita e ha rilevanza legale e fiscale. L’impresa venditrice emette la fattura per attestare di aver eseguito il contratto di vendita e il suo diritto a essere pagata. Fattura cartacea è la fattura tradizionale compilata su fogli di carta. Fattura elettronica è una fattura digitale che viene archiviata su supporti informatici. Fattura immediata deve essere emessa entro il giorno in cui l’operazione è effettuata, che per le vendite di merci è quello di consegna o di spedizione mentre per le prestazioni di servizi è quello del pagamento del prezzo. Fattura differita deve essere emessa entro il giorno 15 del mese successivo a quello in cui è avvenuto la consegna o spedizione. Al momento della consegna o spedizione il venditore deve emettere un documento di trasporto o di consegna (Ddt o Ddc). La fattura differita può essere emessa anche per le prestazioni di servizi.

Ricevuta fiscale/scontrino fiscale

Documenti che certificano le vendite ai consumatori finali.

Parti della fattura La fattura è composta da due parti. Parte descrittiva contiene i dati identificativi del venditore e del compratore, la data e il numero progressivo per anno solare della fattura, nonché il riferimento al Ddt o Ddc in caso di fattura differita. In essa vengono anche riprese le clausole contrattuali concordate. Parte tabellare contiene i calcoli per la determinazione del totale da pagare.

IVA L’IVA è l’imposta sul valore aggiunto che si applica alle cessioni di beni e alle prestazioni di servizi effettuate nel territorio dello Stato nell’esercizio di imprese, di arti e professioni e sulle importazioni da chiunque effettuate. Per l’applicazione dell’IVA devono essere rispettati tre presupposti:

soggettivo – riguarda chi compie l’operazione;

oggettivo – deve trattarsi di una vendita;

territoriale – l’operazione deve avvenire nel territorio dello Stato. L’IVA è un’imposta indiretta, proporzionale ad aliquote differenziate attualmente pari al 4% (minima), 10% (ridotta), 22% (ordinaria) e che grava sul consumatore finale. Infatti per l’impresa l’IVA riscossa sulle vendite rappresenta un debito nei confronti dello Stato, mentre l’IVA pagata sugli acquisti rappresenta un credito. Periodicamente l’impresa versa allo Stato la differenza tra l’IVA a debito e l’IVA a credito .

Base imponibile IVA È l’importo sul quale si calcola l’imposta.

Calcolo del totale fattura Per determinare il totale fattura occorre individuare quali elementi concorrono alla formazione della base imponibile e quali vanno indicati dopo l’IVA. Importo merci

- sconti incondizionati + spese accessorie non documentate (es. imballo fatturato, trasporto eseguito con automezzo del venditore) = BASE IMPONIBILE + IVA + spese accessorie documentate come le spese di trasporto eseguito a mezzo vettore

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ATTIVITÀ DIDATTICHE 8

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+ cauzione per imballo a rendere + eventuali interessi per pagamenti dilazionati = TOTALE FATTURA

Fattura a più aliquote In presenza nella stessa fattura di merci soggette a differenti aliquote IVA occorre calcolare più basi imponibili. Può accadere che nella fattura siano comprese spese accessorie non documentate e comuni alle merci, in tal caso ai fini del calcolo delle basi imponibili occorre ripartire le spese in proporzione diretta al valore delle merci.

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5. I calcoli finanziari

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Interesse È il compenso che spetta al soggetto che cede temporaneamente a prestito il proprio capitale a un altro soggetto. Per il soggetto che ottiene il prestito l’interesse costituisce un costo. L’ammontare dell’interesse dipende dal capitale (C), dal tempo (t) e dal tasso di interesse o ragione percentuale (r). Formula diretta per il calcolo dell’interesse con il tempo espresso in anni. I = C × r × t 100 A denominatore invece di 100 si usa:

1.200 se il tempo è espresso in mesi

36.500 se il tempo è espresso in giorni e si usa il procedimento dell’anno civile

36.600 se il tempo è espresso in giorni e si usa il procedimento dell’anno civile bisestile

36.000 se il tempo è espresso in giorni e si usa il procedimento dell’anno commerciale (tutti i mesi di 30 giorni).

Nei problemi diretti si deve calcolare I, nei problemi inversi si deve calcolare C, r, t.

Montante È la somma del capitale e dell’interesse maturato (M = C + I). Può anche essere calcolato direttamente con una formula alla quale si perviene dopo aver sostituito a I la formula corrispondente e aver eseguito alcuni passaggi matematici. M = C (100 + r × t) 100 100 è sostituito da 1.200, 36.500, 36.600 o 36.000 a seconda dei casi. Nei problemi diretti si deve calcolare M, nei problemi inversi si deve ricercare C.

Sconto commerciale È il compenso che spetta a chi paga un debito prima della scadenza. A differenza dello sconto mercantile, che comporta un calcolo percentuale, lo sconto commerciale ha natura finanziaria e tiene conto, oltre che di C e di r, anche di t. Formula diretta per il calcolo dello sconto commerciale con il tempo espresso in anni. S = C × r × t 100 A denominatore invece di 100 si usa:

1.200 se il tempo è espresso in mesi

36.500 se il tempo è espresso in giorni e si usa il procedimento dell’anno civile

36.600 se il tempo è espresso in giorni e si usa il procedimento dell’anno civile bisestile

36.000 se il tempo è espresso in giorni e si usa il procedimento dell’anno commerciale (tutti i mesi di 30 giorni).

Nei problemi diretti si deve calcolare S, nei problemi inversi si deve calcolare C, r, t.

Valore attuale È la differenza tra il capitale a scadenza e lo sconto commerciale concesso per l’anticipato pagamento (V = C – S). Può anche essere calcolato direttamente con una formula alla quale si perviene dopo aver sostituito a S la formula corrispondente e aver eseguito alcuni semplici passaggi matematici. V = C (100 - r × t) 100 100 è sostituito da 1.200, 36.500, 36.600 o 36.000 a seconda dei casi. Nei problemi diretti si deve calcolare V, nei problemi inversi si deve ricercare C.

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6. Gli strumenti cartacei di regolamento

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Cambiali Sono titoli di credito che riconoscono al legittimo possessore il diritto incondizionato di farsi pagare una determinata somma da un dato soggetto alla scadenza indicata. Sono utilizzati nei pagamenti dilazionati; rispetto al passato il loro utilizzo è diminuito.

Caratteristiche dei titoli di credito

I titoli di credito sono:

astratti, in quanto su di essi non compare il motivo per cui è stato emesso;

formali, perché la legge richiede il rispetto di alcuni requisiti;

letterali, in quanto il soggetto che deve pagare non può essere tenuto a corrispondere un ammontare più elevato rispetto a quello scritto in lettere;

esecutivi, perché in caso di mancato pagamento possono essere avviate immediatamente le procedure legali per il recupero del credito;

all’ordine, perché trasferibili mediante un atto scritto apposto sul retro del titolo denominato girata. Si distingue tra girata propria (in pieno o in bianco) che trasferisce la proprietà della cambiale e girata impropria come la girata per l’incasso effettuata alla banca incaricata di incassare il titolo per conto del girante

autonomi, in quanto il titolo ha vita indipendente dalle circostanze che lo hanno originato. Questa caratteristica è significativa in caso di girata, quando il titolo viene trasferito da un soggetto a un altro e chi lo possiede in buona fede è sempre titolare dei diritti che vi sono incorporati.

Pagherò cambiario (pagherò)

È un titolo di credito attraverso il quale un soggetto (emittente) promette di pagare una determinata somma, alla scadenza e nel luogo indicati, a favore di un altro soggetto (beneficiario).

Cambiale tratta È un titolo di credito attraverso il quale un soggetto (traente) ordina a un altro soggetto (trattario) di pagare una determinata somma, alla scadenza e nel luogo indicati, a favore di un beneficiario. Esiste anche la tratta a due persone, in cui il traente e il beneficiario coincidono. Affinché il trattario si obblighi al pagamento deve apporre sul titolo la firma di accettazione o autorizzare il traente a spiccare tratta su di lui.

Scadenza delle cambiali

La scadenza delle cambiali può essere: 1) a vista, quando la cambiale è pagabile alla presentazione; 2) a certo tempo vista, quando la scadenza è determinata a partire dalla

data di accettazione; 3) a certo tempo data, quando la scadenza è determinata a partire dalla

data di emissione; 4) a giorno fisso, quando sono indicati il giorno, il mese e l’anno in cui la

cambiale deve essere pagata. Le prime due scadenze riguardano la cambiale tratta.

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Marca cambiali È un contrassegno applicato sulle cambiali con il quale si assolve l’imposta di bollo nella misura del 12 ‰ dell’importo scritto sul titolo. Le cambiali che non sono regolarmente bollate sin dall’origine non hanno la qualità di titolo esecutivo.

Pagamento delle cambiali

La cambiale è pagata nel giorno di scadenza o in uno dei due giorni feriali successivi nel luogo indicato. Di solito la cambiale è domiciliata presso la banca dove il debitore principale dispone di un conto corrente. Spesso il possessore di una cambiale si rivolge alla propria banca, alla quale gira la cambiale per l’incasso e la incarica di riscuoterla.

Mancato pagamento delle cambiali

In caso di mancato pagamento la cambiale è insoluta e viene fatta protestare. Il possessore della cambiale può avviare un’azione cambiaria contro i beni degli obbligati principali (emittente del pagherò, trattario-accettante della tratta e i loro eventuali avallanti). Può scegliere anche di esercitare un’azione di regresso rivolta contro i beni degli altri obbligati che sono i giranti del pagherò, il traente e i giranti della tratta e i loro eventuali avallanti.

Avallo È una garanzia di pagamento che viene scritta e firmata sulla cambiale da un soggetto chiamato avallante. Ha l’effetto di rendere la cambiale più sicura.

Assegni Sono titoli di credito utilizzati nei pagamenti a vista, in sostituzione del denaro contante. Sono riscuotibili a vista, al momento della loro presentazione allo sportello della banca o dell’ufficio postale che in essi è indicato.

Assegno bancario È uno strumento di pagamento cartaceo immediato. È un titolo di credito che contiene l’ordine incondizionato impartito da un soggetto, titolare di un conto corrente, alla banca di pagare a vista un determinato importo a un soggetto beneficiario. I soggetti dell’assegno bancario sono: il traente (che ordina alla banca di pagare); il trattario (che è la banca che riceve l’ordine di pagare); il beneficiario (che è il soggetto a favore del quale l’assegno è emesso).

Elementi essenziali dell’assegno bancario

Un assegno bancario deve contenere alcuni elementi essenziali: 1) la denominazione di assegno bancario inserita nel contesto del titolo ed espressa nella lingua in cui esso è redatto; 2) l'ordine incondizionato di pagare una somma determinata; 3) il nome di chi è designato a pagare; 4) l'indicazione del luogo di pagamento; 5) l'indicazione della data e del luogo dove l'assegno bancario è emesso; 6) la sottoscrizione di colui che emette l'assegno bancario.

Carnet È il libretto degli assegni rilasciato dalla banca ai propri clienti e contiene moduli con la clausola “non trasferibile” prestampata.

Pagamento dell’assegno bancario

Il beneficiario di un assegno bancario può ottenere il pagamento immediato del titolo recandosi allo sportello della banca presso la quale il traente ha aperto il conto corrente. Più frequentemente il beneficiario incarica la propria banca di incassare l’assegno e depositare l’importo sul conto corrente.

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ATTIVITÀ DIDATTICHE 13

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In caso di mancanza di fondi l’assegno si definisce scoperto, la banca trattaria rifiuta il pagamento e provvede a consegnarlo a un pubblico ufficiale che predispone l’atto di protesto.

Assegno circolare È un titolo di credito a vista emesso da una banca (emittente) che promette di pagare un determinato importo a un soggetto beneficiario. Prima di emettere l’assegno circolare la banca si procura l’importo in contanti oppure dispone il prelevamento della somma necessaria sul conto corrente del richiedente. Per questo motivo l’assegno circolare è di sicuro buon fine. Per richiedere un assegno circolare non è necessario essere titolari di un conto corrente.

Elementi essenziali dell’assegno circolare

Un assegno circolare deve contenere alcuni elementi essenziali: 1) la denominazione di assegno circolare; 2) la promessa incondizionata di pagare a vista una somma

determinata; 3) il nome del beneficiario; 4) l’indicazione della data e del luogo nel quale l’assegno circolare è

emesso; 5) la firma della banca emittente.

Clausola di non trasferibilità

È la clausola che vieta il trasferimento del titolo da un soggetto all’altro, il titolo deve essere incassato solo dal beneficiario. È possibile richiedere il rilascio di assegni in forma libera (senza la clausola “non trasferibile”) presentando richiesta scritta alla banca, versando un’imposta di bollo e in ogni caso per un importo inferiore a 1.000 euro.

Assegni postali Sono titoli di credito simili agli assegni bancari e circolari. Chi è titolare di un conto BancoPosta può emettere un assegno per disporre il pagamento a vista della somma indicata. L’assegno circolare di Poste Italiane (vaglia circolare di Poste Italiane) è uno strumento del tutto simile all’assegno circolare emesso dalle banche. Anch’esso è di sicuro buon fine perché è emesso dall’ufficio postale solo dopo aver ottenuto la somma corrispondente.

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7. Gli strumenti elettronici di regolamento

Parola chiave Sviluppiamo la parola chiave

Strumento elettronico di pagamento

È un sistema di pagamento che fa ricorso alla tecnologia e la sua diffusione esprime la tendenza alla dematerializzazione dei sistemi di pagamento. Il vantaggio più rilevante di questa forma di pagamento è rappresentato dalla tracciabilità delle operazioni, che restano memorizzate e permettono di identificare il soggetto che le ha effettuate, grazie all’intervento delle banche o degli uffici postali.

Bonifico È un’operazione attraverso la quale un soggetto ordina alla banca o alla posta di effettuare il trasferimento di una somma di denaro a un beneficiario.

Servizi bancari di incasso elettronico

Sono moderne procedure d’incasso elettronico basate sulla tecnologia alle quali ricorrono sempre più frequentemente creditori e debitori per regolare i loro rapporti. Comprendono:

il servizio Ri.Ba., utilizzato dalle imprese per riscuotere i crediti derivanti dalle vendite con regolamento dilazionato;

il servizio ADUE (o SDD), che ha per oggetto l’incasso di crediti ricorrenti e con scadenza prestabilita, come le utenze domiciliate presso la banca o le rate di rimborso dei mutui;

i moduli MAV, che servono per riscuotere importi di natura periodica come quelli riguardanti le vendite rateali.

Carte di debito Le carte di debito permettono di effettuare pagamenti presso i punti vendita abilitati, di prelevare denaro contante dagli sportelli automatici con addebito immediato del conto corrente. Una categoria particolare di carte di debito sono le carte prepagate che non richiedono di essere collegate a un conto corrente e possono essere anche ricaricabili.

Carte di credito Le carte di credito hanno le stesse funzioni delle carte di debito ma le somme utilizzate per i pagamenti o per i prelevamenti vengono addebitati sul conto corrente in un’unica soluzione alla metà del mese successivo.

Plastic money Letteralmente denaro di plastica, sono le tesserine plastificate che formano le carte di debito e quelle di credito.