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SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE 1)Ente proponente il progetto: Arci Servizio Civile Nazionale Informazioni aggiuntive per i cittadini: Sede centrale: Indirizzo: Via Monti di Pietralata 16, 00157 Roma Tel: 0641734392 Fax 0641796224 Email: [email protected] Sito Internet: www.arciserviziocivile.it Associazione locale dell’ente accreditato a cui far pervenire la domanda: Arci Servizio Civile Foggia Indirizzo: Via della Repubblica n. 54 Tel:0881776209 Email:[email protected] Sito Internet:www.arcifoggia.it Responsabile dell’Associazione locale dell’ente accreditato: Domenico Rizzi Responsabile informazione e selezione dell’Associazione Locale: Domenico Rizzi 2) Codice di accreditamento: NZ00345 3) Albo e classe di iscrizione: Albo Nazionale – Ente di I classe CARATTERISTICHE PROGETTO 4) Titolo del progetto: Mai più soli 5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato3): Settore: Assistenza Area di intervento: Anziani Codifica: A01 1

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SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA

ENTE 1)Ente proponente il progetto: Arci Servizio Civile Nazionale Informazioni aggiuntive per i cittadini: Sede centrale: Indirizzo: Via Monti di Pietralata 16, 00157 Roma Tel: 0641734392 Fax 0641796224 Email: [email protected] Sito Internet: www.arciserviziocivile.it Associazione locale dell’ente accreditato a cui far pervenire la domanda: Arci Servizio Civile Foggia Indirizzo: Via della Repubblica n. 54 Tel:0881776209 Email:[email protected] Sito Internet:www.arcifoggia.it Responsabile dell’Associazione locale dell’ente accreditato: Domenico Rizzi Responsabile informazione e selezione dell’Associazione Locale: Domenico Rizzi 2) Codice di accreditamento: NZ00345 3) Albo e classe di iscrizione: Albo Nazionale – Ente di I classe CARATTERISTICHE PROGETTO 4) Titolo del progetto: Mai più soli 5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato3): Settore: Assistenza Area di intervento: Anziani Codifica: A01

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6) Descrizione dell'area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto: 6.1 Breve descrizione situazione contesto territoriale e area d’intervento con relativi indicatori rispetto alla situazione di partenza: Cita Neale Donald Walsch: “Sono gli anziani coloro che conoscono la verità e la vita ciò che è importante e ciò che non lo è, nonché il vero significato di parole quali integrità, lealtà, onestà, amicizia e amore”. Oggi sempre meno si cerca di conoscere e tutelare quella verità, di stare vicino anche solo ad ascoltare per qualche minuto un pezzo di storia, si preferisce evitare, “dedicarsi” ad altro, lasciando spesso soli i custodi di un’immensa fortuna socio-culturale. A tal proposito seguiamo brevemente l’evoluzione in numeri arrivando ad analizzare il nostro contesto territoriale. Gli indici demografici in Italia più che nel resto di Europa stanno cambiando, le percentuali di vita media tendono ad allungarsi tanto che nel 2040 la percentuale degli ottantenni salirà al 15% circa. Il problema da porsi è quello della qualità dei servizi che si andranno ad erogare, sempre spesso le carenze di risorse mettono a dura prova l’operato degli Enti Locali che entrano in crisi per l’aumentare della domanda di assistenza. Bisogna reinventare una nuova forma di assistenza, cooperare dal basso deve essere il monito al fine di sviluppare e potenziare nuove forme di solidarietà tra gli anziani. Il progetto è rivolto al territorio di Stornara (FG), comune dei Cinque Reali Siti. Stornara è un comune di circa 5.500 abitanti. Il territorio comunale ha una superficie di 33,65 km² con una densità di popolazione pari a 149,30 abitanti per km² circa, l’Indice di vecchiaia rappresenta il grado di invecchiamento di una popolazione. È il rapporto percentuale tra il numero degli ultrassessantacinquenni ed il numero dei giovani fino ai 14 anni. Ad esempio, nel 2013 l'indice di vecchiaia per il comune di Stornara dice che ci sono 73,2 anziani ogni 100 giovani. Mentre l’Indice di ricambio della popolazione attiva rappresenta il rapporto percentuale tra la fascia di popolazione che sta per andare in pensione (55-64 anni) e quella che sta per entrare nel mondo del lavoro (15-24 anni). La popolazione attiva è tanto più giovane quanto più l'indicatore è minore di 100. Ad esempio, a Stornara nel 2013 l'indice di ricambio è 79,0 e significa che la popolazione in età lavorativa è abbastanza giovane (dati ultimo censimento ISTAT). Anno Indice di

vecchiaia Indice di

dipendenza strutturale

Indice di ricambio

della popolazione

attiva

Indice di struttura

della popolazione

attiva

Indice di carico di figli

per donna feconda

Indice di natalità (x 1.000

ab.)

Indice di mortalità (x 1.000

ab.)

1° gennaio 1° gennaio 1° gennaio 1° gennaio 1° gennaio 1 gen-31 dic 1 gen-31 dic

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2002 68,1 53,1 59,4 72,2 27,5 13,1 9,9

2003 70,1 52,4 61,4 73,7 27,3 13,6 7,3

2004 74,8 54,1 57,0 76,1 26,0 10,9 6,5

2005 76,2 52,7 54,4 77,6 26,5 17,1 8,7

2006 77,2 52,3 50,0 77,7 27,6 13,3 8,0

2007 78,0 51,6 52,0 81,5 28,8 14,4 7,9

2008 71,8 50,7 53,1 79,3 26,6 10,7 5,9

2009 75,5 49,0 62,7 82,1 26,9 9,7 8,1

2010 77,8 48,4 66,3 81,4 26,3 13,3 8,7

2011 69,7 50,5 69,5 85,1 27,0 15,8 6,7

2012 66,9 49,4 76,4 85,4 25,3 10,7 7,4

2013 73,2 47,2 79,0 87,8 24,9 0,0 0,0

Nonostante la presenza rilevante di una popolazione anziana, i pochi servizi erogati non sono sufficienti a garantire un assistenza ad hoc. Mancano strutture quali case di riposo, centri diurni etc. C’è da dire che esiste una Caritas parrocchiale che da sola riesce solamente a coprire una piccolissima fetta dell’offerta di assistenza, mediante donazioni di vestiti e alimenti. Lo stesso ufficio dei servizi sociali, con gli assessorati competenti, si sono rivolti in diverse occasioni, a chiedere collaborazioni con l’Arci al fine di poter ottenere una mappatura dei bisogni e poter agire in maniera più incisiva. Infatti nel 2004/2005 fu presentato il progetto “primavera” – assistenza anziani - in partnership con Arci “Foggia” durante il quale già da allora analizzammo una serie di criticità che andavano dalla mancanza di strutture ricettive fino al semplice atto di tener compagnia alla persona anziana. Nel corso di un anno riuscimmo a garantire una copertura dei servizi, grazie all’impiego di volontari. Al giorno d’oggi gli anziani sono spesso soli, vedovi, abbandonati a se stessi, prima ancora dai figli e/o parenti magari emigrati in altre città per motivi di lavoro. Alla luce di quanto suddetto gli anziani vivono in una forte condizione di disagio non potendo ricorrere ad un servizio di assistenza privato, dato che l’ammontare delle pensioni da loro percepite è minimo. Il quadro descritto porta all’immorale risultato che per queste persone, deboli, spesso sole e ammalate, la vita quotidiana diventa un cammino solitario. È impensabile addirittura poter realizzare quei gesti elementari che connotano una modesta vita quotidiana, quali, cucinare pensare ai propri bisogni, fare la spesa, recarsi perfino dal dottore ma anche trovare una persona che ascolti le proprie sofferenze.

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6.2 Criticità e/o bisogni e relativi indicatori misurabili

Criticità/bisogni Indicatori misurabili • Mancanza di un punto di

riferimento ovvero punto d’ascolto e mancanza di alcuni servizi

• Il progetto si propone di creare uno sportello permanente e un numero telefonico attraverso il quale accogliere esigenze e richieste;

• Ore di apertura sportello; • Mappatura dei bisogni; • Numero utenti del servizio;

• Anziani lasciati spesso soli,

alto rischio di emarginazione sociale

• Creare una rete con attività per il coinvolgimento degli anziani;

• Sinergia con altre associazioni partner; • Sinergia con enti locali; • Potenziare il servizio di assistenza a

domicilio; • Pubblicizzare il servizio di assistenza; • Contribuire al miglioramento delle

condizioni di vita della persona anziana sola o in stato di disagio;

• Contribuire al grado di soddisfazione della persona anziana per i servizi ricevuti;

• Media del tempo intercorso tra la richiesta di aiuto e l’ offerta concreta di una risposta;

• Il monte ore di volontariato offerto; • Il numero di volontari impegnati nel

servizio; • Il numero di servizi liberi e spontanei

offerti; • Numero richieste soddisfatte.

• Far avvicinare i bambini agli

anziani • Interventi di sensibilizzazione con le

scuole; • Organizzazione della “Festa del

nonno”; • Recupero delle tradizioni attraverso il

racconto della storia; • Collaborazione con le scolaresche e

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organizzazione giornate incontro con gli anziani.

• Numero allievi coinvolti; • Numero insegnanti coinvolti.

6.3 Individuazione dei destinatari e beneficiari del progetto:

a. Destinatari diretti: i destinatari diretti sono anziani, presenti su tutto il territorio di Stornara (FG), spesso soli o lasciati soli alla ricerca di qualcuno semplicemente con cui parlare e raccontare la propria giornata; la consistenza quantitativa dei destinatari diretti del progetto è meglio descritta successivamente. Un aiuto fondamentale nell’identificazione di questo target ci viene fornito dal nostro partner (Comune di Stornara), in quanto già in possesso, grazie all’ufficio servizi sociali, di dati circa le situazioni più critiche che necessitano di interventi urgenti.

b. Beneficiari indiretti: minori, famiglie, amministrazione pubblica, associazioni di settore che riceveranno in maniera indiretta l’impatto del progetto in termini di contenuti e attività, come descritte successivamente. 6.4 Indicazione su altri attori e soggetti presenti e operanti nel settore e sul territorio: Dall’analisi dei servizi esistenti nel territorio di Stornara a favore della “popolazione anziana” sono risultati presenti le seguenti strutture: - esiste una Caritas parrocchiale, attualmente non riesce da sola a coprire quella che è l’intera domanda di assistenza. La Caritas è impegnata anche con molti immigrati presenti nel nostro territorio e spesso il solo aiuto si risolve nella fornitura di vestiti e generi alimentari; - esiste un ufficio per i servizi sociali presso il comune di Stornara. Con l’attuale situazione di crisi che attanaglia il nostro paese sono proprio questi uffici che per primi si vedono ridotti drasticamente risorse per poter offrire servizi più efficienti. In più volte abbiamo fornito il nostro aiuto come associazione, nell’identificare e segnalare situazioni delicate. Anche perché c’è da osservare che molte famiglie nonostante vivano situazioni particolari, non sempre si rivolgono agli uffici competenti, quindi spetta a noi associazioni far da tramite per poter rendere il servizio fruibile.

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6.5 Soggetto attuatore ed eventuali partners: Il circolo ARCI “Travel” di Stornara si occupa sin dal 2003 con profusione delle attività relative agli anziani, e non solo. L’associazione nasce da un’idea di un gruppo di ragazze/i, che con le loro passioni e ideali cercano ininterrottamente di costruire una partecipazione attiva alla vita sociale e culturale nel nostro paese e non solo, in cui i giovani e i cittadini tutti, che lo desiderino possano sviluppare le proprie aspirazioni, nelle ragioni di quello “stare insieme” posto alla base delle esigenze associative. A partire dall’anno della sua costituzione, l’associazione ARCI “Travel” di Stornara ha organizzato una serie di eventi socio-culturali resi possibili grazie anche alle collaborazioni con gli Enti Pubblici e soprattutto con l’ARCI comitato provinciale di Foggia, basti pensare al progetto Hospitality “lotta all’emersione del lavoro nero” e il progetto “Primavera” assistenza agli anziani. Inoltre l’associazione vanta tra le collaborazioni quella con Legambiente “circolo GAIA” di Foggia per l’iniziativa “Clean up Stornara”. Tra le altre attività ricordiamo l’organizzazione di eventi, valorizzazioni del patrimonio culturale locale, cure di aree verdi, laboratori culturali. 6.5.1 Partner: anche i partner del progetto hanno maturato pluriennale esperienza nel settore e collaborano da anni con l’Arci:

a) Comune di Stornara: ente pubblico. Il partenariato è del tutto gratuito, offrirà tutto il supporto logistico, contatti con altri enti ed associazioni di settore. Inoltre un responsabile dell’ufficio servizi sociali sarà a nostra completa disposizione per quelle che saranno le attività specifiche;

b) Social Service di Orta Nova: impegno pluriennale nell’erogazione di servizi,

volontariato nei Cinque Reali Siti, la social service di Orta Nova sarà partner prezioso del progetto “Mai più soli” fornendo un aiuto concreto nella preparazione di materiale informativo;

c) Soc. coop sociale “Abilita”: in stretta sinergia con il partner su citato, fornirà un contributo prezioso nella preparazione di materiale informativo; organizzazione di visite guidate in luoghi d’interesse in Capitanata;

d) Circolo culturale “Le rane” di Stornarella: svolge attività ricreative e laboratori artistici rivolti agli anziani. Fornirà la totale collaborazione nell’organizzare laboratori dei vecchi saperi e la “Festa del nonno”.

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7) Obiettivi del progetto: L’Arci “Travel” riconoscendo l’importanza del lavoro di informazione, comunicazione e diffusione delle esperienze rivolte alla cittadinanza, in particolar modo alla fascia della popolazione anziana, come uno degli aspetti fondanti dello sviluppo di culture di integrazione sociale e di associazionismo, si pone tra gli obiettivi quello di implementare gli strumenti esistenti e svilupparne altri, a cominciare dalla creazione di un “numero telefonico diretto, utilizzo pagine social, grazie ai quali poter essere identificati con più facilità, riuscendo a far capire con chiarezza le tipologie dei servizi offerti. Ci si prefigge con questo progetto l’istituzione di servizi volti a garantire assistenza agli anziani sia da un punto di vista fisico che psicologico attraverso attività di supporto e sostegno alla vita quotidiana che garantiscano una condizione di vita dignitosa all’interno di ogni singolo contesto famigliare e sociale. Attivando un numero telefonico, il progetto assicura una risposta efficace e pronta ai bisogni, anche improvvisi ed imprevisti, che gli anziani possono manifestare, cosi da migliorare la qualità della vita rispettando le loro richieste. La reperibilità, oltre a permettere risposte concrete ai bisogni quotidiani quali spesa, pagamento utenze, farmaci etc. diventa uno strumento di dialogo, di incontro per promuovere la partecipazione alle iniziative di socializzazione rivolte agli anziani, realizzate sia dall’associazione sia da altri attori presenti sul territorio e in collaborazione con i nostri partner. La mission sta nel favorire il radicamento nell’anziano della convinzione di far parte di un tessuto sociale attento e sensibile ai suoi bisogni ed in grado di fornire risposte adeguate, un contesto che riconosca quindi, dignità e valori degli stessi. Si vuole, inoltre, creare un luogo d’incontro, presso la nostra sede, dove gli anziani potranno dedicarsi ad attività di tempo libero, momenti di riscoperta e valorizzazione delle loro capacità, mettendole a confronto, tramandandole alle nuove generazioni. Il progetto deve sensibilizzare, insegnare a guardare agli anziani come una risorsa di cui valorizzare le potenzialità individuali. Per tali ragioni si propone di favorire la partecipazione delle persone anziane perseguendo i seguenti obiettivi generali:

• Sostegno alla domiciliarità: ridurre le situazioni di “solitudine”, favorire la socializzazione e lotta all’emarginazione, supportare la redazione di brossure sulle attività di aiuto alla persona, essere facilmente identificati come fruitori del servizio anche mediante l’utilizzo di mezzi ad hoc (ad esempio, volontari a bordo di biciclette personalizzate, pettorine, etc.);

• Comunicazione: pubblicizzare nei circuiti mediatici, attraverso vari strumenti, le iniziative e le attività di solidarietà di aggregazione e di socialità rivolte agli anziani;

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• Storytelling: promuovere le attività educative e culturali come strumenti di contrasto all’esclusione sociale degli anziani, monitorandone la qualità e diffondendo le buone pratiche, creazione di laboratori ad hoc che valorizzino i saperi degli anziani.

Obiettivi del progetto & indicatori finali La finalità del progetto è quella di migliorare e potenziare le attività di assistenza e aggregazione realizzate dall’Arci in collaborazione con i partner e rivolte agli anziani. Inoltre attraverso la realizzazione di questo progetto intendiamo trasmettere alla popolazione presente sul nostro territorio, azioni finalizzate alla creazione di condizioni che evitino il formarsi di disagio, di esclusione sociale degli anziani, restituendo considerazione e riconoscimento del loro valore aggiunto per la nostra collettività. Il progetto mira a far leva sulle seguenti azioni: - monitorare i bisogni e mapparli; - compagnia e interventi a domicilio; - passeggiate; - pagamento utenze, ricette e farmaci; - accompagnamento a manifestazioni e feste; - accompagnamento mercato settimanale e spesa quotidiana; - laboratori per il recupero di antiche tradizioni di cui gli anziani sono depositari privilegiati 7.1 Gli obiettivi specifici di cambiamento generati dalle criticità e bisogni indicati nel 6.2

CRITICITA’/BISOGNI OBIETTIVI Criticità 1: mancanza di un punto di riferimento ovvero punto di ascolto; Criticità 1.2: mancanza di servizi essenziali agli anziani

Obiettivo 1: creazione di uno sportello efficiente; Obiettivo 1.2: potenziare le attività dello sportello, interventi di domiciliarità, grazie alla mappatura dei bisogni e al lavoro sinergico tra i volontari e i partner.

Criticità 2.1: anziani lasciati spesso soli, alto rischio di emarginazione sociale.

Obiettivo 2.1: tramite l’intervento dei volontari creazione di attività ricreative, organizzazione eventi culturali, organizzazione laboratori per la valorizzazione e promozione degli antichi saperi.

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Bisogni 3: far avvicinare i bambini agli anziani Obiettivo 3: organizzazione evento “festa del nonno”, collaborazione con le scolaresche, associazioni in partnership; attività di laboratorio.

Indicatori finali: Realizzare uno sportello attivo; Far diventare la “festa del nonno” un evento partecipato nel nostro paese; Coinvolgimento di enti pubblici e privati al fine di dare continuità al servizio

offerto anche negli anni successivi; Incrementare servizi erogati;

Comunicazione: Conferenza stampa, invito partner e altri attori che animano nel nostro

territorio; Diffusione e pubblicizzazione delle attività svolte mediante l’uso di social,

volantini d’informazione etc.; Rendere efficiente l’utenza telefonica al fine di migliorare i servi offerti agli

anziani, promuovere la popolazione anziana, rendere efficaci gli interventi. Indicatori quantitativi finali: Punto di riferimento per gli anziani; Mirare a offrire un servizio che arrivi anche al resto dei cinque reali siti,

collaborando in sinergia con gli altri partner; “Introdurre il servizio porta a porta sostenibile”.

Obiettivi rivolti ai volontari: La partecipazione al progetto permetterà ai volontari di acquisire:

• Formazione ai valori dell’impegno civico, della pace e della nonviolenza dando attuazione alle linee guida della formazione generale al SCN (vedi box 33) e al manifesto ASC 2007;

• Apprendimento delle finalità e modalità e degli strumenti del lavoro di gruppo finalizzato alla acquisizione di capacità pratiche e di lettura della realtà, capacità necessarie alla realizzazione delle attività del progetto e successivamente all’inserimento attivo nel mondo del lavoro, a cominciare dai soggetti no profit;

• Fornire ai partecipanti strumenti idonei all’interpretazione dei fenomeni socio-culturali al fine di costruire percorsi di cittadinanza attiva e responsabile;

• Crescita individuale dei partecipanti con lo sviluppo di autostima e di capacità di confronto, attraverso l’integrazione e l’interazione con la realtà territoriale.

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8) DESCRIZIONE DEL PROGETTO E TIPOLOGIA DELL’INTERVENTO CHE DEFINISCA IN MODO PUNTUALE LE ATTIVITÀ PREVISTE DAL PROGETTO CON PARTICOLARE RIFERIMENTO A QUELLE DEI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE NAZIONALE, NONCHÉ LE RISORSE UMANE DAL PUNTO DI VISTA SIA QUALITATIVO CHE QUANTITATIVO: Premessa: Dall’analisi territoriale e dall’esperienza accumulata nel corso degli anni dall’Arci di Stornara emerge la necessità di potenziare attraverso questo progetto le attività che andremo a realizzare le azioni connesse, finalizzate alla facilitazione dell’inclusione e assistenza agli anziani, soprattutto attraverso il coinvolgimento degli altri attori sociali operanti sul territorio. Il progetto prevede altresì il coinvolgimento dei giovani nelle attività associative e della comunità di riferimento partendo da un’analisi del fabbisogno territoriale. 8.1 complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi L’Arci di Stornara ha verificato come attivare l’informazione e la pubblicizzazione del progetto, attraverso la suddivisione in tre piani logico funzionali che sottendono all’integrazione del progetto di SCN con le specifiche attività progettuali dell’ente nel settore: - Piano d’attuazione A: “Informazione e Promozione”; - Piano di attuazione B: “Sviluppo Servizi”; - Piano di attuazione C: “Integrazione Sociale”. Piano di attuazione A: “INFORMAZIONE e PROMOZIONE”

Obiettivo 1: creazione di uno sportello efficiente attraverso l’attivazione di una rete con tutti gli attori del territorio e i partner pubblicizzazione servizi;

Azione 1: sportello informativo sui servizi a favore dei beneficiari del progetto. (Partner: Comune di Stornara, Social Service & Abilita) Attività 1.1 : mappatura dei soggetti beneficiari e loro bisogni; Attività 1.2: creazione banca dati dei bisogni; Attività 1.3: incontri per definire la collaborazione e la rete dei servizi; Attività 1.4: organizzare e pianificare gli interventi.

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Azione 1.2: attività di Tutoring. (Partner: Social Service & Abilita) Attività 1.2.1: raccolta fonti informative e realizzazione di materiali informativi; Attività 1.2.2: attività di front office e gestione sportello informativo/numero; Attività 1.2.3: assistenza domiciliare, accompagnamento beneficiari.

Piano di attuazione B: “SVILUPPO SERVZI”

Obiettivo 2: favorire la partecipazione dei soggetti beneficiari alle attività ricreative e sociali, garantire i servizi offerti e impegno dei volontari. Azione 2: sviluppo attività ricreative e sociali. Attività 2.1: compagnia e interventi domiciliari; Attività 2.2: accompagnamento passeggiata, accompagnamento messa; Attività 2.3: pagamento utenze, farmaci, Attività 2.4: spesa quotidiana e accompagnamento mercato settimanale.

Piano di attuazione C: “INTEGRAZIONE SOCIALE” Obiettivo 3: aumentare l’attività di sostegno sociale e culturale nei confronti degli anziani, da parte della cittadinanza e istituzioni, creando un percorso di avvicinamento e di confronto tra le generazioni in un’ottica di riscoperta e valorizzazione delle tradizioni e dei saperi. Azione 3: realizzare incontri con gli interlocutori sociali e istituzioni del territorio (Partner: Comune di Stornara & Circolo Culturale “Le Rane”) Attività 3.1: incontri con le scolaresche; Attività 3.2: organizzazione della “Festa del Nonno”; Attività 3.3: laboratori dei “vecchi saperi”; Attività 3.4: contatti con istituzioni ed enti no profit (il partner coinvolto in questa attività sarà il comune di Stornara per il suo contributo a supporto del progetto).

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CRONOPROGRAMMA:

Azioni/mesi 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

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Azione 1: sportello informativo sui servizi a favore dei beneficiari del progetto. Attività 1.1 : mappatura dei soggetti beneficiari e loro bisogni x

Attività 1.2: creazione banca dati dei bisogni x Attività 1.3: incontri per definire la collaborazione e la rete dei servizi x x

Attività 1.4: organizzare e pianificare gli interventi x x

Azione 1.2: attività di Tutoring. Attività 1.2.1: raccolta fonti informative e realizzazione di materiali informativi x x x

Attività 1.2.2: attività di front office e gestione sportello informativo/numero telefonico x x x x x x x x x x

Attività 1.2.3: assistenza domiciliare, accompagnamento beneficiari x x x x x x x x x

Azione 2: sviluppo attività ricreative e sociali. Attività 2.1: compagnia e interventi domiciliari x x x x x x x x x x

Attività 2.2: accompagnamento passeggiata, accompagnamento messa x x x x x x x x x x

Attività 2.3: pagamento utenze, farmaci x x x x x x x x x x

Attività 2.4: spesa quotidiana e accompagnamento mercato settimanale x x x x x x x x x x

Azione 3: realizzare incontri con gli interlocutori sociali e istituzioni del territorio Attività 3.1: incontri con le scolaresche x x x x

Attività 3.2: organizzazione della “Festa del Nonno” x x

Attività 3.3: laboratori dei “vecchi saperi” x x

Attività 3.4: contatti con istituzioni ed enti no profit x x x x x

Azioni Trasversali per il SCN Accoglienza dei volontari in SCN x

Inserimento dei volontari in SCN x x

Formazione Generale x x x x x x

Formazione Specifica x x x

Monitoraggio x x x x

Informazione e sensibilizzazione x x x x x x x

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azioni trasversali per il SCN: Il complesso di tutte le attività previste dal progetto aiuteranno infine i giovani a realizzare la finalità di “contribuire alla formazione civica, sociale, culturale e professionale dei giovani” indicata all’articolo 1della legge 64/2001 che ha istituito il Servizio Civile Nazionale. - accoglienza volontari in SCN La prima accoglienza dei volontari in servizio civile viene effettuata nel giorno di immissione in servizio, presso la sede dell’Arci “Travel” di Stornara, riunendo i partecipanti al progetto. Durante l’incontro viene presentato l’ente e vengono illustrati i progetti e le loro finalità per grandi linee, vengono presentate le figure impegnate insieme ai volontari nella realizzazione dei progetti, consegnati loro i materiali amministrativi necessari per l’invio del progetto. Segue una seconda fase di ascolto relativa alle richieste, esigenze e domande poste dai volontari agli enti. - inserimento dei volontari in SCN La fase di inserimento dei volontari sarà graduale e passerà attraverso una fase di avvio all’operatività in senso stretto del progetto, durante la quale è fondamentale il ruolo dell’OLP, la cui attenzione è quasi completamente rivolta a sostenere e coordinare le prime attività dei volontari. - formazione generale Questa fase ha inizio con il primo modulo della formazione generale, realizzate nei primi mesi di servizio e si sviluppa in moduli che si alternano ad intervalli con la formazione specifica. La formazione specifica viene svolta nella sede Arci “Travel” di Stornara. - formazione specifica La formazione specifica avrà due momenti, pre e post inserimento. L’obiettivo della formazione è quello di sensibilizzare e formare i volontari alle attività previste dal presente progetto di SCN declinando i suoi contenuti nella realtà operativa reale in cui saranno impiegati. Essa darà gli strumenti adatti per gestire le diverse attività ed i processi connessi alle attività specifiche previste dal progetto fornendo il know-how necessario per gestire al meglio il rapporto con i diversi soggetti. Alcuni incontri formativi avranno lo scopo di arricchire anche dal punto di vista motivazionale i volontari in SCN. - monitoraggio Le attività di monitoraggio avverranno attraverso l’utilizzo di diversi strumenti secondo quanto descritto nei box 20 e 42

8.2 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività:

attività del progetto Professionalità coinvolte Ruolo nell’attività Numero delle professionalità coinvolte nel

progetto Attività 1.2: creazione banca dati dei bisogni; Attività 1.4: organizzare e pianificare gli interventi.

Il laureato in Economia Aziendale, esperto nella pianificazione organizzazione e controllo dati

Consulente esterno, disponibile circa 12

ore a settimana

1

Attività 1.2.1: raccolta Gli operatori individuati Operatori locali, 2 13

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fonti informative e realizzazione di materiali informativi; Attività 1.2.2: attività di front office e gestione sportello informativo/numero;

sono impegnati da anni con l’associazione, maturando esperienza nella gestione ed elaborazioni di dati

disponibilità circa 20 ore settimanali

Attività 2.1: compagnia e interventi domiciliari; Attività 2.3: pagamento utenze, farmaci, Attività 2.4: spesa quotidiana e accompagnamento mercato settimanale.

i volontari parteciperanno alle seguenti attività

Volontari 3

Attività 3.2: organizzazione della “Festa del Nonno”; Attività 3.3: laboratori dei “vecchi saperi”;

i volontari parteciperanno alle seguenti attività

Volontari 1

8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto: I volontari saranno impiegati in tutte le attività del progetto che non riguardino attività dirigenziali, ma sempre attraverso percorsi strutturati in funzione di un integrazione dei volontari trasversale alle attività. Ciò permetterà di affiancare sempre il volontario a personale specifico attento e dedicato a seconda delle funzioni di volta in volta agite. I volontari avranno nei primi mesi tutti le stesse mansioni in modo da poter scoprire al termine anche dei percorsi formativi le attitudini e le propensioni per poi dar mansioni più specifiche e coerenti con gli obiettivi da raggiungere. Le mansioni dei partecipanti saranno definite in base anche ai programmi delle diverse iniziative, con la possibilità di acquisire competenze in merito a tecniche di realizzazione delle manifestazioni pubbliche, di comunicazione verso il pubblico e nel rapporto con gli Enti pubblici e privati. L’orario di servizio sarà modulato, a seconda delle necessità, all’interno della fascia oraria dalle ore 08:30 alle 19:30, prevedendo talvolta attività con turni serali. Le attività saranno coordinate e monitorate dal responsabile di progetto (OLP) e da esperti nel settore che presteranno opera di ausilio, tra queste anche alcuni dei partner di progetto. In relazione alle azioni descritte in precedenza, i volontari in SCN saranno impegnati nelle seguenti attività con il ruolo descritto:

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Piani di attuazione/attività Ruolo

Piano di attuazione A Azione 1: sportello informativo sui servizi a favore dei beneficiari del progetto. Attività 1.1 : mappatura dei soggetti beneficiari e loro bisogni; Attività 1.2: creazione banca dati dei bisogni; Attività 1.3: incontri per definire la collaborazione e la rete dei servizi; Attività 1.4: organizzare e pianificare gli interventi.

I volontari supportati dal partner comune di Stornara, contatteranno telefonicamente i soggetti del territorio e inseriranno i dati in una banca dati dei bisogni, andranno inoltre ad organizzare le informazioni raccolte e predisporre gli interventi.

Piano di attuazione A Azione 1.2: attività di Tutoring. Attività 1.2.1: raccolta fonti informative e realizzazione di materiali informativi; Attività 1.2.2: attività di front office e gestione sportello informativo/numero; Attività 1.2.3: assistenza domiciliare, accompagnamento beneficiari.

I volontari si integreranno nelle attività dello sportello, garantendo una più ampia copertura oraria. Una fase iniziale sarà dedicata alla preparazione pratica nell’utilizzo della strumentazione e all’affiancamento e alla conoscenza reciproca tra i volontari di servizio civile. I volontari si occuperanno del sostegno alla domiciliarità degli utenti, della consegna del materiale informativo.

Piano di attuazione B Azione 2: sviluppo attività ricreative e sociali. Attività 2.1: compagnia e interventi domiciliari; Attività 2.2: accompagnamento passeggiata, accompagnamento messa; Attività 2.3: pagamento utenze, farmaci, Attività 2.4: spesa quotidiana e accompagnamento mercato settimanale.

I volontari accompagneranno i beneficiari diretti nel disbrigo di pratiche giornaliere, quali fare la spesa, pagamento utenze, in particolari occasioni terranno loro compagnia. I volontari accompagneranno gli anziani al mercato settimanale.

Piano di attuazione C Azione 3: realizzare incontri con gli interlocutori sociali e istituzioni del territorio Attività 3.1: incontri con le scolaresche; Attività 3.2: organizzazione della “Festa del Nonno”; Attività 3.3: laboratori dei “vecchi saperi”.

I volontari supportati, contatteranno telefonicamente le istituzioni, le scuole, le altre organizzazioni operanti sul territorio. I volontari parteciperanno alle riunioni di formazione con lo staff di lavoro per programmare le attività e si occuperanno di ideare, progettare e realizzare i laboratori. I volontari parteciperanno alla realizzazione di queste iniziative coadiuvandone l’organizzazione e la diffusione.

Infine i volontari selezionati per questo progetto parteciperanno attivamente alla presa di coscienza delle competenze che acquisiscono nei campi di cittadinanza attiva e di lavoro di gruppo, finalizzato a realizzare gli obiettivi di cui in precedenza (box 7), attraverso specifiche attività individuali e collettive.

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9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto: 4 10) Numero posti con vitto e alloggio: 0 11) Numero posti senza vitto e alloggio: 4 12) numero posti con solo vitto: 0 13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo: 1400 14) Giorni di servizio a settimana dei volontari(minimo 5 massimo 6): 5 15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio: Le giornate di formazione potrebbero essere svolte anche di sabato. Considerata l’articolazione del progetto che può prevedere la partecipazione a manifestazioni, eventi, etc. che si possono svolgere in giorni e con durate non ben definite si prevede la possibilità di un’articolazione settimanale flessibile per l’orario di impiego che di conseguenza sarà modulato periodicamente dall’OLP o dal coordinatore del progetto. Le/I volontarie/i dovranno garantire la possibilità di rendersi disponibili per tali occasioni, anche se dovessero svolgersi fuori dalla sede di attuazione, secondo quanto calendarizzato dall’OLP. Si richiede dunque la disponibilità a spostamenti, a partecipare ad eventuali attività nel fine settimana, in giorni festivi. In caso di esigenze legate all’attuazione del calendario del progetto, gli orari potranno essere rimodulati e le/i volontarie/i dovranno attenersi all’organizzazione del lavoro definita dall’OLP. 16) Sede di attuazione del progetto, Operatori Locali Di Progetto e Responsabili Locali di Ente Accreditato: Allegato 01 17) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del Servizio Civile Nazionale: Complessivamente le/i volontarie/i saranno impegnati nelle azioni di diffusione del Servizio Civile per un minimo di 25 ore ciascuno, come di seguito articolato. I volontari del SCN partecipanti al progetto, nell’ambito del monte ore annuo, saranno direttamente coinvolti nelle attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale che l’Ente intende attuare almeno tramite incontri presso: - associazioni precipuamente giovanili con cui la sede Arci Servizio Civile locale organizza attività di informazione e promozione; - luoghi formali ed informali, di incontro per i giovani (scuole, oratori, centri aggregativi etc.), con cui la sede di attuazione intrattiene rapporti nell’ambito della propria attività istituzionale.

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Verranno programmati un minimo di 3 incontri di 3 ore cadauno, durante i quali i volontari in SCN potranno fornire informazioni sul Servizio Civile Nazionale, grazie alle conoscenze acquisite durante la formazione generale. Inoltre un giorno al mese, nei 6 mesi centrali del progetto, presso la sede di attuazione o presso la sede locale di Arci servizio civile, i volontari in SCN saranno direttamente coinvolti nell’attività degli sportelli informativi sul servizio civile, propri delle nostre associazioni Arci Servizio Civile, che da anni forniscono informazioni e promuovono il SCN nel territorio, per complessive 16 ore. Le azioni sopra descritte tendono a collegare il progetto stesso alla comunità locale dove i volontari del SCN prestano servizio, portando alla luce (tramite testimonianza diretta) le positive ricadute del progetto nel contesto in cui esso interviene. L’azione informativa di promo e sensibilizzazione, viene intesa quale attività continuativa che tende a coinvolgere attivamente i volontari in SCN e si esplica in 3 differenti fasi:

• Informazione sulle opportunità di servizio civile (da effettuare ex ante, precipuamente nel periodo di vigenza del bando tramite le sotto indicate modalità di comunicazione sociale);

• Sensibilizzazione alla pratica del SCN (effettuata in itinere, con i succitati interventi presso i “luoghi aggregativi” e coinvolgendo in modo attivo i giovani tramite le associazioni);

• Diffusione dei risultati del progetto (ex post, anche grazie alla partecipazione dei giovani in SCN alle attività promozionali dell’associazione).

Comunicazione sociale: il testo del progetto e le modalità di partecipazione verranno pubblicati sul sito internet dell’ente per l’intera durata del bando (www.arciserviziocivile.it). Verrà diffuso materiale informativo presso le sedi di attuazione Arci servizio civile interessate, con particolare attenzione agli sportelli informativi che le nostre sedi di assegnazione organizzano nel proprio territorio. La sede locale di Arci Servizio Civile curerà la possibile diffusione del progetto sui media locali, regionali e nazionali presenti nel proprio territorio. 18) Criteri e modalità di selezione dei volontari: ricorso a sistema di selezione depositato presso il Dipartimento della Gioventù e SCN descritto nel modello:

- Mod. S/REC/SEL: Sistema di Reclutamento e Selezione 19) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell’ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio): SI 20) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell’andamento delle attività del progetto:

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Ricorso al sistema di monitoraggio e valutazione depositato presso il Dipartimento della Gioventù e SCN descritto nel modello:

Mod. S/MON: Sistema di Monitoraggio e Valutazione. 21) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell’ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio): SI 22) Eventuali requisiti richiesti ai candidati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti dalla legge 6/3/2001 n.64: I candidati dovranno predisporre, come indicato negli allegati alla domanda di partecipazione, il proprio curriculum vitae, con formati standardizzati tipo Modello Europeo di CV, evidenziando in esso eventuali pregresse esperienze nel settore. (http://europass.cedefop.europa.eu) sono richieste stante le attività a contatto con gli anziani su descritte, competenze minime rispetto a:

• Capacità relazionali; • Autonomia organizzativa; • Particolari attitudini ad esperienze nell’ambito sociale; • Gradito il possesso di patente di tipo B.

23) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione del progetto:

• Sedi e attrezzature specifiche € 2000,00 • Utenze dedicate € 1000,00 • Pubblicizzazione SCN € 1000,00 • Formazione specifica (docenti) € 500,00 • Formazione specifica (materiale didattico, cancelleria) € 1000,00 • Mezzi per l’espletamento dei servizi (n. 4 biciclette) € 1500,00 • Personale specifico coinvolto nel progetto e non attinente all’accreditamento € 4000,00

Totale € 11.000,00 24) Eventuali reti a sostegno del progetto (copromotori e/o partners):

nominativo copromotori e/i partner

Tipologia (profit, no profit, ente pubblico)

Attività sostenute

Comune di Stornara

CF: 00397570714

Ente Pubblico Attività 3.4: contatti con istituzioni ed enti no profit.

Social service Non profit Attività 1.2.1: raccolta fonti

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CF/P.I: IT 03256320718 informative e realizzazione di materiali informativi

Abilita

CF/P.I.: IT 03378700714

Non profit Attività 1.2.1: raccolta fonti informative e realizzazione di materiali informativi

Circolo “Le Rane”

CF: 90036480714

Non profit Attività 3.2: organizzazione della “Festa del Nonno” Attività 3.3: laboratori dei “vecchi saperi”

25) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto: I volontari in SCN saranno integrati nei processi della quotidiana attività istituzionale dell’ente, ed avranno a disposizione tutti gli impianti tecnologici e logistici presenti nelle sedi di attuazione. In coerenza con gli obiettivi (box 7) e modalità di attuazione (box 8) del progetto, si indicano di seguito le risorse tecniche e strumentali ritenute necessarie ed adeguate per l’attuazione del progetto e fornite dal soggetto attuatore: Riepilogo delle strutture e degli strumenti in uso al progetto: Risorsa 1 ) : Stanze 2 Risorsa 2 ): Scrivanie 2 Risorsa 3) : Telefono 1 Risorsa 4) : Computer 1 Risorsa 5) : Fotocamera digitale per la documentazione delle attività 1 Risorsa 6) : Pen-drive 4 Risorsa 7) : Schedari 8 Risorsa 8) : Raccoglitori 5 Risorsa 9) : Pettorine con distintivi 4 Risorsa 10) : T-shirt con i loghi relativi al servizio Civile 4 Risorsa 11) : Biciclette distintive 4

Obiettivo Attività Risorsa Adeguatezza Obiettivo 1: creazione di uno sportello efficiente attraverso l’attivazione di una rete con tutti gli attori del territorio e i partner pubblicizzazione servizi;

Attività 1.1 : mappatura dei soggetti beneficiari e loro bisogni; Attività 1.2: creazione banca dati dei bisogni; Attività 1.3: incontri per definire la collaborazione e la rete dei servizi; Attività 1.4: organizzare e pianificare gli interventi. Attività 1.2.1: raccolta fonti informative e

Stanze n.2 Scrivanie n. 2 Telefono n.1 Computer n.1 Pen Drive n. 4 Schedari n. 8 Raccoglitori n. 5

Permettono di implementare la banca dati dei servizi, sia digitale che coi correlati supporti cartecei, potenziare le attività di front office.

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realizzazione di materiali informativi; Attività 1.2.2: attività di front office e gestione sportello informativo/numero; Attività 1.2.3: assistenza domiciliare, accompagnamento beneficiari.

Obiettivo 2: favorire la partecipazione dei soggetti beneficiari alle attività ricreative e sociali, garantire i servizi offerti e impegno dei volontari.

Attività 2.1: compagnia e interventi domiciliari;

Stanze n.2 Scrivanie n.2 Telefono n.1 Computer n.1

Permettono di garantire il servizio di assistenza, tenendo aggiornata la banca dati dei servizi.

Obiettivo 3: aumentare l’attività di sostegno sociale e culturale nei confronti degli anziani, da parte della cittadinanza e istituzioni

Attività 3.4: contatti con istituzioni ed enti no profit.

Stanze n.2 Scrivanie n.2 Telefono n.1 Computer n.1 Fotocamera digitale n.1 Pettorine distintive n.4 Biciclette distintive n.4 T-shirt con i loghi SCN n. 4

Permettono di organizzare anche da un punto di vista logistico, gli incontri e le iniziative, garantendo le comunicazioni essenziali per tenere i contatti con tutti i soggetti ( interni ed esterni) interessati al progetto.

CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI: 26) Eventuali crediti formativi riconosciuti: 27) Eventuali tirocini riconosciuti: 28) Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del servizio certificabili e validi ai fini del curriculum vitae: La certificazione delle competenze per i giovani partecipanti al progetto verrà rilasciata, su richiesta degli interessati, da ASVI - School for Management S.r.l. (P. Iva 10587661009)

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FORMAZIONE GENERALE DEI VOLONTARI 29) Sede di realizzazione: La formazione generale dei volontari viene effettuata direttamente da Arci Servizio Civile Nazionale, attraverso il proprio staff nazionale di formazione, con svolgimento nel territorio di realizzazione del progetto. 30) Modalità di attuazione: In proprio presso l’ente con formatori dello staff nazionale con mobilità sull’intero territorio nazionale con esperienza pluriennale dichiarata all’atto dell’accreditamento attraverso i modelli: - Mod. FORM - Mod. S/FORM 31) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale indicazione dell’ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio: Si 32) Tecniche e metodologie di realizzazione previste: I corsi di formazione tenuti dalla nostra associazione prevedono:

• lezioni frontali - LF (lezioni formali con metodo espositivo, proiezione di video, proiezione e discussione di power point, letture di materiali, lezioni interattive con coinvolgimento diretto dei partecipanti tramite metodo interrogativo…). La lezione frontale è utilizzata per non meno del 30% del monte ore complessivo di formazione in aula. Nelle giornate di formazione con prevalente metodologia di lezione frontale si possono prevedere sino a 28 partecipanti in aula.

• dinamiche non formali – DNF- (giochi di ruolo, di cooperazione, di simulazione, di socializzazione e di valutazione, training, lavori di gruppo, ricerche ed elaborazioni progettuali). Le dinamiche non formali sono utilizzate per non meno del 40% del monte ore complessivo di formazione in aula. Nelle giornate di formazione con prevalente metodologia non formale si possono prevedere sino a 25 partecipanti in aula.

• formazione a distanza - F.A.D. - (Il percorso consiste in moduli conclusi da un apposito test di verifica, allocati su piattaforma e-learning dedicata,con contenuti video, audio, forum e simili, letture, dispense, strumenti collaborativi).

33) Contenuti della formazione: La formazione dei volontari ha come obiettivi il raggiungimento delle finalità di cui all’art. 1 della legge 64/2001: la formazione civica, sociale culturale e professionale dei volontari.

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Essa intende fornire ai partecipanti strumenti idonei all’ interpretazione dei fenomeni storici e sociali al fine di costruire percorsi di cittadinanza attiva e responsabile. Attraverso i corsi di formazione si intende altresì fornire ai volontari competenze operative di gestione di attività in ambito no-profit. I contenuti della formazione generale, in coerenza con le “Linee guida per la formazione generale dei giovani in servizio civile nazionale”, (Decreto 160/2013 del Dipartimento Gioventù e SCN del 13/07/2013) prevedono: 1 “Valori e identità del SCN”

a. L’identità del gruppo in formazione e patto formativo b. Dall’obiezione di coscienza al SCN c. Il dovere di difesa della Patria – difesa civile non armata e nonviolenta d. La normativa vigente e la Carta di impegno etico

2 “La cittadinanza attiva”

a. La formazione civica b. Le forme di cittadinanza c. La protezione civile d. La rappresentanza dei volontari nel servizio civile

3 “Il giovane volontario nel sistema del servizio civile”

a. Presentazione dell’ente accreditato Arci Servizio Civile, finalità, struttura, soci, settori di intervento

b. Il lavoro per progetti c. L’organizzazione del servizio civile e le sue figure d. Disciplina dei rapporti tra enti e volontari del servizio civile nazionale e. Comunicazione interpersonale e gestione dei conflitti

34) Durata: La durata complessiva della formazione generale è di 42 ore. Ai fini della rendicontazione, verranno tenute 32 ore di formazione in aula attraverso metodologie frontali e dinamiche non formali e ulteriori 10 ore attraverso formazione a distanza (FAD). In base alle disposizioni del Decreto 160 del 19/07/2013 “Linee guida per la formazione generale dei giovani in SCN” questo ente erogherà l’intero monte ore di formazione generale entro e non oltre il 180° giorno dall’avvio del progetto. La Formazione generale è parte integrante dei progetti ed è conteggiata a tutti gli effetti ai fini del monte ore.

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FORMAZIONE SPECIFICA DEI VOLONTARI: 35) Sede di realizzazione: Presso sede di attuazione del progetto di cui al punto 16 36) Modalita’ di attuazione: In proprio presso l’ente con formatori dell’ente 37) Nominativo/i e dati anagrafici del/i formatore/i: Formatore A Cognome e Nome: Rizzi Domenico nato il : 05/08/1964 luogo di nascita : Troia (FG) Formatore B Cognome e Nome: Mazzeo Giuseppe nato il : 08/12/1968 luogo di nascita : Foggia Formatore C Cognome e Nome: Bancone Annarita Nata il: 21/06/1976 Luogo di nascita: Cerignola Formatore D Cognome e Nome: Signoriello Vincenzo Nato il: 06/10/1987 Luogo di nascita: Foggia 38) Competenze specifiche del/i formatore/i: In coerenza con i contenuti della formazione specifica, si indicano di seguito le competenze dei singoli formatori ritenute adeguate al progetto: Formatore A :Rizzi Domenico Titolo di Studio: Maturità Geometra; Presidente ARCI comitato provinciale Foggia; esperienza pluriennale nel settore. Formatore B: Mazzeo Giuseppe Titolo di studio: Laurea in psicologia

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Esperienza nel settore della comunicazione, formazione e progettazione sociale, esperto in didattica e comunicazione. Formatore C: Bancone Annarita Titolo di studio: Dottore in Scienze dell’educazione e esperto nei processi formativi Esperienza nel settore della pedagogia, psicologia, sociologia, organizzazione e gestione risorse umane, metodologia e tecnica della ricerca sociale. Formatore D: Signoriello Vincenzo Titolo di studio: Laurea in Economia aziendale Esperienza pluriennale nell’associazionismo, esperto nell’elaborazione dati, esperto rapporti con gli enti locali 39) Tecniche e metodologie dei realizzazione previste: Per conseguire gli obiettivi formativi verranno privilegiate le metodologie didattiche attive che favoriscano la partecipazione dei giovani , basate sul presupposto che l’apprendimento effettivo sia soprattutto apprendimento dall’esperienza. Le metodologie utilizzate saranno:

• Lezione partecipata: consente di trasmettere elementi conoscitivi e di omogeneizzare le disparità di conoscenze teoriche;

• Lezione frontale: finalizzata alla trasmissione diretta delle informazioni di base;

• Il lavoro di gruppo: permette di suddividere il gruppo in sottogruppi, di operare in autonomia reciproche conoscenze ed esperienze, fa crescere l’autostima e la consapevolezza delle proprie capacità, stimola e crea lo “spirito di gruppo”;

• Learning by doing: apprendere attraverso l’esecuzione dei compiti così come si presentano in una giornata di servizio. Si tratta di role playing individuale in cui si simulano in modo realistico una serie di problemi decisionali ed operativi;

• Casi di studio: finalizzati a esemplificare le buone prassi. 40) Contenuti della formazione: La formazione specifica riservata ai volontari in servizio civile, sarà modulare e svolta secondo il seguente programma: si prevede un periodo formativo di 80 ore in cui ai volontari sarà illustrato il contesto in cui essi andranno ad operare, il tipo di situazioni e di realtà territoriali con cui si dovranno confrontare, le esigenze degli utenti/fruitori. Con la formazione specifica si cercherà di preparare al meglio i volontari in servizio civile al tipo di esperienza che dovranno svolgere facendo leva sia sulle risorse dell’ente quindi i soci e i propri volontari, sia sulla possibilità offerta dagli altri enti partner di mettere a disposizione

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le proprie risorse di conoscenza attraverso cui costruire percorsi formativi tematici il cui obiettivo è quello di trasferire competenze specifiche ai volontari che presentano uno stesso fabbisogno formativo. Le attività sono caratterizzate dalle seguenti fasi:

• Conoscenza del volontario, valutazione iniziale delle sue capacità e potenzialità, definizione suo fabbisogno formativo;

• Progettazione attività formative autonome o programmate in partnership con gli altri enti;

• Monitoraggio percorsi formativi valutazione grado soddisfazione del volontario.

Si tenga presente che i volontari saranno affiancati dall’OLP. MODULO 1: ANALISI DEI FABBISOGNI FORMATIVI E PRESENTAZIONE DEL PROGETTO, DELL’ENTE E DEL PROGRAMMA DI FORMAZIONE Formatore: Domenico Rizzi Argomenti principali: analisi fabbisogni formativi ovvero individuare quelle conoscenze e competenze utili al volontario per lo svolgimento dei compiti e delle funzioni a lui preposte e per lo sviluppo della sua professionalità; accoglienza dei volontari e presentazione del progetto partendo dalla conoscenza dei Giovani del Servizio Civile e delle loro attitudini; costituzione del gruppo e analisi del progetto, storia e mission dell’ente proponente. Temi da trattare: i formatori illustreranno dapprima ai volontari il tipo di servizio per il supporto all’utenza erogato dall’ente con l’obiettivo di comprenderne le finalità, la sua struttura e le figure professionali. Durata: 5 incontri da 4 ore MODULO 2: MODELLI RELAZIONALI Formatore: Annarita Bancone Argomenti principali: modelli comunicativi & relazionali Temi da trattare: modelli comunicativi; l’approccio sistemico relazionale nell’aiuto domiciliare all’anziano ; capacità di recupero dell’anziano “prevenire situazioni di crisi legate all’abbandono”; Durata: 5 incontri da 4 ore

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MODULO 3: CREAZIONE RETE E GESTIONE DATI Formatore: Vincenzo Signoriello Argomenti principali: caratteristiche delle banche dati, analisi S.W.O.T.; creazione di una rete; pianificazione & controllo. Temi da trattare: cos’è una banca dati; cos’è una rete; progettazione e formulazione di un questionario; lezioni pratiche inserimento dati; Durata: 5 incontri da 4 ore ciascuno MODULO 4: PROGETTAZIONE SOCIALE Formatore: Giuseppe Mazzeo Argomenti principali: il modulo di propone di far acquisire le conoscenze e competenze di base sulla progettazione e i suoi vari stadi utilizzando una metodologia con cui costruire progetti utili rispetto ai bisogni e alle caratteristiche del contesto in cui si opera. I soggetti partecipanti alla fine del percorso avranno acquisito autonomia nell’elaborazione dei progetti legati al sociale e alla didattica, potranno analizzare le ricadute sociali ma anche valutare i risultati raggiunti. Temi da trattare: (programmi regionali, nazionali e comunitari); Ciclo di vita di un progetto “progettare dal bando al progetto”; lavori di gruppo ed esercitazioni. Durata: 5 incontri da 4 ore ciascuno FORMAZIONE E INFORMAZIONE SUI RISCHI CONNESSI ALL’IMPIEGO DEI VOLONTARI Arci Servizio Civile in ambito di formazione specifica e rispondendo al Decreto 160 del 19/07/2013 “Linee guida per la formazione generale dei giovani in SCN” inserirà, nel computo del totale delle ore da svolgere, due moduli per complessive 8 ore sulla “Formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego dei volontari nei progetti di SC”.

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Nominativi, dati anagrafici e competenze specifiche dei formatori Andrea Morinelli: nato il 18/02/1969 a Torricella in Sabina (RI) -Laurea in Geologia -Abilitazione alla professione di Geologo; -Manager dell'emergenza; -Consulente per sicurezza, piani di protezione civile, ubicazione aree di emergenza, Legge 626/96 e DL 81/08, NTC 2008 e Microzonazione sismica, ricerche geologiche, stabilità dei versanti, ricerche di acqua, perforazioni, edifici, piani di protezione civile, cartografia dei rischi, geologia ambientale; -Realizza piani di fattibilità per aree di emergenza per Protezione Civile per i Comuni; -Progettista di corsi di formazione ad hoc sia per la formazione generale (corsi di recupero, corsi per enti esteri su progettazione e comunicazione interpersonale, sui comportamenti in emergenza), che per la formazione specifica (sui temi dei rischi connessi all’impiego di volontari in progetti di SCN, DL 81 e sicurezza sul lavoro), coprogettista (per i contenuti, test, ricerche e materiali), autore e tutor della parte di formazione generale che ASC svolge in FAD (2007/2014); -dal 2003 ad oggi formatore accreditato presso l’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile con Arci Servizio Civile; -dal 2004, supervisione delle attività di SCN dei progetti di ASC, relativamente ai settori e ai luoghi di impiego indicati nel progetto. Vincenzo Donadio: nato il 14/07/1975 a Frankenthal (D) -Diploma di maturità scientifica -Responsabile del Servizio per la Prevenzione e la Protezione sul luogo di lavoro; -Progettista di soluzioni informatiche, tecniche e didattiche per la Formazione a Distanza. -Progettista della formazione generale, specifica ed aggiuntiva; -Referente a livello nazionale per le informazioni sull’accreditamento (tempi, modi, DL 81 e sicurezza dei luoghi di lavoro e di SCN); -Progettista ad hoc sia per la formazione generale (corsi di recupero, corsi per enti esterni su gestione e costruzione di piattaforme FAD, manutenzione e tutoraggio delle stesse), che per la formazione specifica ai sensi della Linee Guida del 19/07/2013(coprogettista per i contenuti, test, della formazione specifica che ASC svolge in FAD sul modulo di Formazione ed informazione sui Rischi connessi all’impiego nel progetto di SCN (2014); -Formatore accreditato presso l’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile con Arci Servizio Civile; -Responsabile informatico accreditato presso l’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile con Arci Servizio Civile; -dal 2004, supervisione delle attività di SCN dei progetti di ASC, relativamente ai settori e ai luoghi di impiego indicati nel progetto.

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MODULO A Poichè le sedi di svolgimento dei progetti di SCN sono, come da disciplina dell’accreditamento, conformi alle norme per la tutela dei luoghi di lavoro, ed in esse si svolgono i progetti di SCN, si reputa adatto e necessario partire con un modulo omogeneo per tutti i volontari sulla tutela e sicurezza dei luoghi di lavoro. DURATA: 6 ore CONTENUTI: - Comprendere: cosa si intende per sicurezza sul lavoro e come si può agire e lavorare in sicurezza cos’e’, da cosa dipende, come può essere garantita, come si può lavorare in sicurezza

- Conoscere: caratteristiche dei vari rischi presenti sul luogo di lavoro e le relative misure di prevenzione e protezione concetti di base (pericolo, rischio, sicurezza, possibili danni per le persone e

misure di tutela valutazione dei rischi e gestione della sicurezza) fattori di rischio sostanze pericolose dispositivi di protezione segnaletica di sicurezza riferimenti comportamentali gestione delle emergenze

- Normative: quadro della normativa in materia di sicurezza codice penale codice civile costituzione statuto dei lavoratori normativa costituzionale D.L. n. 626/1994 D.L. n. 81/2008 (ed testo unico) e successive aggiunte e modifiche

Il modulo, erogato attraverso una piattaforma FAD, sarà concluso da un test di verifica obbligatorio. MODULO B Nell’ambito delle attività svolte dai volontari di cui al precedente box 8.3, si approfondiranno le informazioni sui rischi specifici esistenti negli ambienti di

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frequentazione indicati al precedente box16, per i settori e le aree di intervento individuate al precedente punto 5. DURATA: 2 ore CONTENUTI: Verranno trattati i seguenti temi relativi ai rischi connessi all’impiego di volontari in scn nel settore assistenza, con particolare riguardo all’area di intervento indicata al box 5 Assistenza fattori di rischio connessi ad attività con anziani, minori, giovani, immigrati,

profughi, detenuti in misure alternative, disagio ed esclusione adulta e giovanili fattori di rischio connessi ad attività in carcere e/o con diversamente abili,

attività motoria, pazienti invalidi, malati terminali, tossicodipendenti ed etilisti, dipendenze e devianze sociali.

Focus sui contatti con l’utenza e cura alla persona modalità di comportamento e prevenzione in tali situazioni gestione delle situazioni di emergenza sostanze pericolose ed uso di precauzioni e dei dispositivi di protezione segnaletica di sicurezza e riferimenti comportamentali normativa di riferimento

Inoltre, come indicato del Decreto 160/2013 (Linee Guida…), “in considerazione della necessità di potenziare e radicare nel sistema del servizio civile una solida cultura della salute e della sicurezza … e soprattutto, al fine di educarli affinché detta cultura si radichi in loro e diventi stile di vita”, con riferimento ai luoghi di realizzazione ed alle strumentazioni connesse alle attività di cui al box 8.3, si approfondiranno i contenuti relativi alle tipologie di rischio nei seguenti ambienti: Per il servizio in sede Verranno approfonditi i contenuti relativi alle tipologie di rischio possibili nei luoghi in cui i volontari si troveranno ad utilizzare le normali dotazioni (vedi in particolare box 25) presenti nelle sedi di progetto (rispondenti al DL 81 ed alla Circ 23/09/2013), quali uffici, aule di formazione, strutture congressuali, operative, aperte e non al pubblico , per attività di front office, back office, segretariato sociale, operazioni con videoterminale, oltre agli spostamenti da e per detti luoghi. Fatto salvo quanto indicato come possibilità al box 15 Per il servizio fuori sede urbano (outdoor) Verranno approfonditi i contenuti relativi alle tipologie di rischio possibili nei luoghi aperti urbani (piazze, giardini, aree attrezzate o preparate ad hoc) in cui i volontari si

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troveranno ad operare in occasioni di campagne, promozione e sensibilizzazione su temi connessi al SCN e/o al progetto, utilizzando le dotazioni (vedi in particolare box 25) presenti e disponibili in queste situazioni (quali materiali promozionali, stand, sedie, tavoli e banchetti,…) materiali e dotazioni rispondenti a norme UE e al DL 81), per le attività indicate al box 8.3, oltre agli spostamenti da e per detti luoghi. Fatto salvo quanto indicato come possibilità al box 15 Per il servizio fuori sede extraurbano (ambiente naturale e misto) Verranno approfonditi i contenuti relativi alle tipologie di rischio possibili nei luoghi aperti extraurbani (parchi, riserve naturali, aree da monitorare o valorizzare, mezzi quali Treno Verde, Carovana Antimafia, individuate ad hoc) in cui i volontari si troveranno ad operare in occasioni di eventi, incontri, campagne, promozione e sensibilizzazione su temi connessi al SCN e/o al progetto, utilizzando le dotazioni (vedi in particolare box 25) presenti e disponibili in queste situazioni (quali abbigliamento ed attrezzature ad hoc, tutte rispondenti a norme UE e al DL 81), per le attività indicate al box 8.3, oltre agli spostamenti da e per detti luoghi. Fatto salvo quanto indicato come possibilità al box 15. Il modulo, erogato attraverso una piattaforma FAD, sarà seguito da un incontro di verifica con l’OLP di progetto. 41) Durata: La durata complessiva della formazione specifica è di 88 ore, delle quali 80 ore con un piano formativo di 20 giornate in aula e 8 ore da svolgersi attraverso la FAD. La formazione specifica è parte integrante del progetto ed è conteggiata a tutti gli effetti ai fini del monte ore. La formazione specifica, relativamente a tutte le ore dichiarate nel progetto, sarà erogata ai volontari entro e non oltre 90 giorni dall’avvio del progetto stesso. ALTRI ELEMENTI DELLA FORMAZIONE 42) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto: Formazione generale ricorso a sistema monitoraggio depositato presso il Dipartimento della Gioventù e SCN descritto nei modelli:

- Mod. S/MON

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Formazione specifica Localmente il monitoraggio del piano di formazione specifica prevede: - momenti di “restituzione” verbale immediatamente successivi all’esperienza di formazione e follo-up con gli OLP - note periodiche su quanto sperimentato durante i percorsi di formazione, redatti sulle schede pre-strutturate allegate al rilevamento mensile delle presenze dei volontari in SCN.

Data, 14 luglio 2014

Il Responsabile Legale dell’Ente/ Il Responsabile del Servizio Civile Nazionale

dell’Ente

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