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(Allegato 1) 1 SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE 129 Ente proponente il progetto: AZIENDA USL TOSCANA SUD EST Sito Internet www.uslsudest.toscana.it U Servizio Civile Resp. Dott.ssa De Antoniis Carla tel./fax 0575 254134. 229 Codice di accreditamento: 329 Albo e classe di iscrizione: CARATTERISTICHE PROGETTO 429 Titolo del progetto: SERVIZIO DIPENDENZE: Accoglienza, orientamento e facilitazione nell'accesso al trattamento al Ser.D. di Arezzo. 529 Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3): A - Assistenza - 10 - Tossicodipendenti ed etilisti in percorso di recupero e/o utenti di interventi a bassa soglia 629 Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto: 3^ NZ02350 REGIONE TOSCANA

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SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA

ENTE

1) Ente proponente il progetto:

AZIENDA USL TOSCANA SUD EST Sito Internet www.uslsudest.toscana.it Ufficio Servizio Civile Resp. Dott.ssa De Antoniis Carla tel./fax 0575 254134.

2) Codice di accreditamento:

3) Albo e classe di iscrizione:

CARATTERISTICHE PROGETTO

4) Titolo del progetto:

SERVIZIO DIPENDENZE : Accoglienza, orientamento e facilitazione nell'accesso al trattamento al Ser.D. di Arezzo.

5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3):

A - Assistenza - 10 - Tossicodipendenti ed etilisti in percorso di recupero e/o utenti di interventi a bassa soglia

6) Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza

il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto:

3^

NZ02350

REGIONE TOSCANA

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Il progetto si realizzerà nell'ambito del territorio di competenza del Servizio Dipendenze (di seguito Ser.D.) di Arezzo, (ex Ser.T) servizio aperto al pubblico dal lunedì al giovedì con orario 7,30 -19,00 il venerdì e il sabato 7,30 – 13,45, domenica e festivi chiuso. Il progetto richiederà la presenza di n. 4 civilisti presso la sede del Ser.D. di Arezzo. Descrizione del contesto di riferimento del Ser.D. della Zona di Arezzo: L'ambito di competenza del Ser.D. Zona Aretina è relativo al territorio della Zona Socio Sanitaria Aretina che comprende 6 comuni: Arezzo, Monte San Savino, Civitella in Val di Chiana, Capolona, Subbiano e Castiglion Fibocchi. Nel corso degli anni il Ser.D. ha operato con l'obiettivo di rendersi visibile e credibile rispetto alle relative comunità locali di appartenenza; ha operato per la mappatura e la rilevazione del fenomeno dei consumi che ad oggi emerge nella sua rilevanza e quindi implicitamente richiede di essere affrontato nella sua complessità e globalità. Le metodologie di intervento adottate dal servizio hanno le caratteristiche dell'interdisciplinarità considerata la presenza nel gruppo operativo di varie professionalità quali medici di medicina generale, psichiatri, gastroenterologi, infermieri, psicologi, assistenti sociali, educatori professionali, sociologo e amministrativo. Il fenomeno dei consumi si è presentato nelle sue molteplici forme e manifestazioni quali condizioni individuali e familiari di dipendenza da sostanze stupefacenti (eroina, cocaina, nuove droghe), sostanze alcoliche, gioco d'azzardo, shopping compulsivo e tabacco. L'ampliamento della richiesta di trattamento sia nell'entità numerica che qualitativa ha implicitamente richiesto agli operatori un aggiornamento ed una formazione continua e permanente ed una operatività in aree differenziate, ma in continua interconnessione tra loro, quali l'alcologia, il tabagismo, il gioco d'azzardo, la ricerca-intervento con il supporto del centro di documentazione Ce.Do.S.T.Ar (Centro Documentazione Servizio Tossicodipendenze di Arezzo). L'operatività professionale è centrata su attività di prevenzione, cura e riabilitazione. Nel tempo sono state potenziate le metodologie di lavoro di rete e di lavoro con e per la comunità, incentivando l'operatività per progetti e ricerche-intervento con il coinvolgimento di soggetti pubblici, del privato sociale e del mondo del volontariato. Il lavoro di cooperazione sin qui condotto con i soggetti significativi del territorio ha prodotto risultati in termini di efficacia e rimozione delle problematiche riguardanti una parte dei membri della comunità; ha promosso processi di empowerment, di acquisizione di competenze sociali e costruzione che rappresentano “capitale sociale”. Sono in atto collaborazioni fattive, protocolli e convenzioni con strutture sanitarie ospedaliere e territoriali, comunità terapeutiche, centri di prima accoglienza residenziali, istituti di scuola media superiore, centri di aggregazione giovanile, amministrazioni comunali, cooperative sociali di tipo A e B, aziende produttive private, associazioni di volontariato (Caritas, Associazione Club Alcolisti in trattamento ACAT, Alcolisti Anonimi, Misericordia, Associazione Famiglie Insieme, Associazione Mi Rimetto in Gioco, ecc.) locali e provinciali. Dati relativi all'anno 2015 La popolazione residente nel territorio interessato è di 131.272 abitanti; la fascia di popolazione significativa per il fenomeno della dipendenza (15-44 anni) è di circa 50.000 persone di cui in carico al Ser.D. 1.277 così suddivise: tossicodipendenti 767, alcolisti 243, tabagisti 146, gioco d'azzardo 108, altro 13 (dipendenza da internet e shopping compulsivo). Il volontario di servizio civile verrà impegnato in tre aree tematiche di operatività del servizio quali:

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AREA 1 Front-office: questa attività è attiva nel Ser.D di Arezzo dal 1999; è il primo punto di contatto tra cittadino e servizio sia nella prima fase di accesso e di richiesta di aiuto dell'utente e della sua famiglia che in fasi successive e cioè durante il trattamento che spesso non si presenta come un processo lineare ma altamente complesso da richiedere agli operatori un' integrazione attenta e quotidiana. È richiesta capacità di ascolto, empatia, accoglienza e orientamento anche telefonico mirato a stabilire un contatto motivante con l'utente e con gli operatori di riferimento. Questa attività viene condotta da tutti gli operatori del servizio a rotazione, con un pesante impegno individuale e professionale considerato l'alto numero di utenza che accede e che è in continuo incremento. Indicatori di settore individuati ;

− n. contatti telefonici − n. contatti in sede − n questionari relativi all'indice di gradimento del servizio stesso da parte degli

utenti. AREA 2 Alcologia In questo ambito opera un'equipe interdisciplinare formata da medici, psichiatri, infermieri professionali, psicologi, educatori professionali e assistenti sociali. Il lavoro di alcologia si esplica su più piani: a) Prevenzione primaria attraverso le metodiche delle “Life Skills” e “Peer-education” b) Cura, trattamento terapeutico e socio-riabilitativo nell'ambito dell'alcologia.

− programmi di trattamento individuale e familiare, socio-assistenziale e riabilitativo di nuclei portatori di problematiche alcol correlate che possono contemplare trattamenti ambulatoriali e sostegno domiciliare e/o programmi comunitari di tipo residenziali avvalendosi, del contributo professionale di comunità terapeutiche convenzionate.

− Riabilitazione socio-lavorativa per utenti in trattamento terapeutico. In merito sono in atto percorsi individualizzati, monitorati e valutati in itinere per utenti presso cooperative di tipo A e B.

− collaborazione e sostegno all'attività del Club degli Alcolisti in trattamento della provincia di Arezzo tramite lo strumento del Centro Alcologico Territoriale Funzionale (C.A.T.F.), istituito nel 2008. Il C.A.T.F. non è una struttura formale ma funzionale, il luogo della collaborazione tra servizi pubblici per le dipendenze e i Club degli Alcolisti in trattamento della provincia di Arezzo. Il C.A.T.F. lavora secondo l'approccio ecologico-sociale e lo scopo è lo sviluppo di programmi alcologici territoriali, ovvero una diffusione dei club nelle realtà locali. L'attività del C.A.T.F. prevede l'organizzazione della formazione e aggiornamento degli operatori dei club (servitori-insegnanti) e delle famiglie dei club; sensibilizzazione delle comunità locali sui problemi alcol-correlati, raccolta dati e monitoraggio dei programmi alcologici territoriali, attività di pubblicazione e diffusione delle ricerche.

Indicatori di settore individuati:

− n. utenti in incremento in età sempre più precoce al fine di prevenire le

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patologie alcol-correlate cronicizzanti − n. invii di nuclei familiari con problemi alcol-correlati presso le associazioni

ACAT ed Alcolisti Anonimi per maturare esperienze di auto aiuto e cittadinanza attiva.

− incremento numerico e qualitativo di iniziative pubblico-privato di sensibilizzazione della popolazione generale

− accompagnamento utenti presso uffici e strutture di accoglienza. − attività di segreteria e front office, compresa la realizzazione di eventi

formativi e di sensibilizzazione . − attività di raccolta ed inserimento dati in particolare per la banca dati annuale

dei club degli alcolisti in trattamento e la realizzazione di una ricerca sugli abbandoni nei club degli alcolisti in trattamento.

AREA 3 Gioco d'azzardo e nuove dipendenze: L'equipe di lavoro è costituita da uno psicologo, un' assistente sociale, un educatore professionale, un sociologo ed un medico. Gli obiettivi perseguiti dal gruppo fin dalla sua costituzione (dal 2004) riguardano sia la clinica, con una implementazione dei trattamenti in atto, che il lavoro di rete con la costituzione di un gruppo interistituzionale per il gioco d'azzardo e le nuove dipendenze. Il gruppo interistituzionale G.A.N.D. è costituito da Enti Locali, Forze dell'Ordine, Volontariato, Fondazione Antiusura della Misericordia, Confcommercio e Confesercenti. Obiettivi del progetto sul gioco d'azzardo patologico sono la promozione di una nuova cultura sui rischi del gioco lecito nella popolazione aretina e, dopo una apposita formazione, la sensibilizzazione sui rischi del gioco d'azzardo rivolta ad alcune figure-chiave presenti nel territorio (Medici di Medicina generale, parroci, docenti, presidenti di associazioni sportive, ecc.) attraverso una ricerca-azione e la distribuzione di specifico materiale informativo in alcuni punti strategici del territorio (punto prelievi, sale d'attesa dei medici, oratori, palestre e strutture sportive ecc,). Indicatori di settore individuati:

− n. figure-chiave contattate tramite intervista; − n. punti strategici del territorio contattati per la distribuzione del materiale

informativo. Si specifica che le aree di intervento sono fortemente collegate e interdipendenti.

7) Obiettivi del progetto:

Obiettivi generali: • a) realizzare per la prima volta un'esperienza di servizio civile volontario

giovanile all'interno del servizio per le dipendenze in interazione sia con il personale della sanità pubblica che con il volontariato del territorio;

• b) favorire soggetti giovani a condurre un'esperienza di solidarietà e di servizio nell'ambito del disagio giovanile della tossicodipendenza dei

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problemi alcol correlati e delle nuove forme di dipendenza senza sostanze relative ad una fascia di utenza marginale italiana e straniera

• c) rendere protagonisti in un'area di disagio fortemente stigmatizzata giovani della comunità locale che tramite l'esperienza di volontariato maturino interesse e motivazione al cambiamento di comportamenti e stili di vita a testimonianza di una “cittadinanza attiva”, di offrire risorse umane motivate, aggiuntive da impegnare nelle varie attività del Ser.D.

Obiettivi specifici:

• a) Offerta ai volontari un'occasione significativa di formazione per sperimentare il senso dell'accoglienza, dell'orientamento e della facilitazione all'accesso degli utenti al servizio

• b) collaborazione e supporto concreto al Ser.D nelle aree sopra specificate • c) sostegno agli utenti inseriti nelle strutture di accoglienza alloggiativa

pubblica e privata e a domicilio.

8) Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca in modo puntuale le

attività previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in servizio civile nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo:

8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi Nelle aree di attività sopra menzionate, il Ser.D nel suo complesso attua un impegno continuativo ed una riflessione attenta ai possibili miglioramenti trattandosi di materia socio-sanitaria altamente complessa. L'apporto e/o supporto dei civilisti è pensiero comune che possa essere di aiuto concreto.

• Tutte le fasi del progetto sono state condivise con il personale afferente alla struttura suddiviso per aree di intervento (Front office, Alcologia e Gioco d’azzardo)

• Definizione dei contenuti riguardanti il processo formativo dei volontari • Individuazione di forme di comunicazione adeguate alla tipologia di utenza

trasferibili attraverso la presenza dei volontari • Stesura e redazione del progetto

GANTT- PROGRAMMA ATTIVITA’ v. punto 8.3

ATTIVITA’ MESI

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12

Formazione generale e specifica entro la prima metà del 2°mese

X X

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punto 4)

A partire dalla seconda metà del 2° mese realizzazione delle azioni previste al punto 3)

X X X X X X X X X X

Realizzazione delle azioni previste ai punti 2) e 3)

X X X X X X X X

Monitoraggio- Valutazione e verifica dell’andamento delle attività svolte

X X

8.2 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività

Numero Profilo Ruolo nel progetto Tipologia contrattuale

6 Medici dirigenti di 1° livello Formatori e responsabili della cura dei pazienti

Dipendenti

1 Infermiere coordinatore Organizzazione attività infermieristica

Dipendente

5 Infermieri Assistenza e cura del paziente

Dipendenti

1

Fisioterapista Organizzazione attività di prevenzione, cura e riabilitazione

Dipendente

2 Educatori Professionali Organizzazione attività di prevenzione, cura e riabilitazione

Dipendente

4 Assistenti Sociali Organizzazione attività di prevenzione, cura e riabilitazione

Dipendenti

2 Psicologi Organizzazione attività di prevenzione, cura e riabilitazione

Dipendenti

1 Sociologo Raccolta dati , statistiche e formazione

Dipendente

1 Coadiutore amm.vo Attività di segreteria e front-office telefonico

Dipendente

8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto

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Il ruolo dei volontari è di ausilio e affiancamento, nonché di contributo concreto nelle attività di seguito descritte.

1) Front-office:

a) attività di ricezione telefonica; b) informazioni sul servizio (orari, etc..), c) attività di facilitazione nel contatto tra il cittadino e l'operatore; d) tenuta di agenda di prenotazione incontri con gli operatori; e) somministrazione di questionari di gradimento agli utenti.

2) Alcologia

a) formazione specifica sui problemi alcolcorrelati.

b) attività di ausilio nelle realizzazioni di corsi per peer-education; c) affiancamento, accompagnamento degli utenti che favoriscano la loro d) partecipazione al progetto personalizzato di cura e riabilitazione formulato

dall'equipe di riferimento; e) accompagnamento utenti ai club alcolisti in trattamento;

3) Gioco d'Azzardo

a) partecipazione alle attività del gruppo GAND: riunione settimanale

dell'équipe, riunione mensile dell'équipe interistituzionale: b) organizzazione di eventi e diffusione di materiale informativo; c) attività di rilevazione dati ai fini della ricerca delle figure chiavi del territorio.

4) Attività di formazione generale e specifica

9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto: 10) Numero posti con vitto e alloggio: 11) Numero posti senza vitto e alloggio: 12) Numero posti con solo vitto:

13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo: 14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) :

15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio:

4

0

4

0

30

5

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� Flessibilità oraria nella giornata e nei giorni della settimana. � Indossare indumenti identificativi e il cartellino di riconoscimento durante gli

orari di servizio � Rispetto dei turni e dell’orario di servizio � Non utilizzare i cellulari durante l’orario di servizio � Comunicare tempestivamente le assenze per malattia sia al settore di impiego

che all’Ufficio Servizio Civile e far pervenire al medesimo la certificazione medica entro due giorni

� Disponibilità all’impegno nei giorni festivi. � Partecipazione formazione aggiuntiva programmata della Regione

Toscana � Ottemperare alla vigente legislazione sul trattamento dati. � Ottemperare alle disposizioni e regolamenti interni alla Azienda USL Toscana

Sud Est � Utilizzo dei giorni di permesso nel rispetto della programmazione delle

attività. � Partecipazione a manifestazioni a tema promosse dalla Regione Toscana

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16) Sede/i di attuazione del progetto, Operatori Locali di Progetto e Responsabili Locali di Ente Accreditato:

N. Sede di

attuazione del progetto

Comune Indirizzo Cod. ident. sede

N. vol. per sede

Nominativi degli Operatori Locali di Progetto Nominativi dei Responsabili Locali di Ente

Accreditato

Cognome e nome

Data di nascita

C.F. Cognome e

nome Data di nascita

C.F.

1 Ausl8 Arezzo SERT-Arezzo

Arezzo Via

F.Veneziana 17

56695 4 Severi Maria

Patrizia 11/11/57 SVRMPT57S51A390Z

De Antoniis Carla

08/07/55 DNTCRL55L48A390N

2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18

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17) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale:

Relativamente al Servizio Civile Nazionale l’Azienda Usl Toscana Sud Est ha impostato un sistema di promozione e di informazione permanente che si concretizza nelle seguenti attività:

COMUNICAZIONI INTERNE ALL’AZIENDA • Incontro con i Responsabili delle Unità Operative e dei Servizi aziendali (2 ore) • Invio ai dipendenti coinvolti nei settori d’intervento dei volontari di una

comunicazione personalizzata per illustrare il Servizio Civile (tempo necessario –comprensivo della preparazione della comunicazione- 1 ora)

• Pubblicazione dei progetti sul sito internet dell’Azienda e sulla Intranet aziendale (tempo necessario comprensivo della preparazione della comunicazione e dei contatti con l’Ufficio Stampa 2 ore)

COMUNICAZIONI ESTERNE ALL’AZIENDA

• Newsletter, dépliant e manifesti distribuiti nei comuni, istituti scolastici, università, enti e associazioni del territorio (tempo necessario comprensivo della preparazione e della stampa della comunicazione e della sua diffusione 4 ore);

• Affissione del materiale informativo in ambito aziendale per le sedi di Arezzo (1 ora);

• Invio del materiale informativo cartaceo a tutte le articolazioni aziendali nell’ambito della provincia (1 ora)

• Comunicazioni personalizzate per i ragazzi delle classi V degli istituti scolastici della provincia. Partecipazione a questa attività dei volontari attivi con compiti di testimonianza. (tempo necessario –comprensivo della preparazione della comunicazione e della sua diffusione e degli incontri con il provveditorato- 6 ore);

• Pubblicizzazione sul sito internet dell’ente (tempo necessario – comprensivo della preparazione della comunicazione 1 ora);

• Redazione di comunicati stampa a quotidiani con cronaca locale e TV locali, se possibile organizzando anche interviste. (tempo necessario- 3 ore)

NUMERO DELLE ORE DEDICATE ALLA DIFFUSIONE DELLA INIZIATIVA PROGETTUALE: 21 ORE

18) Criteri e modalità di selezione dei volontari:

La selezione dei volontari avverrà mediante valutazione di quanto dichiarato dal candidato nell’allegato 3 della domanda e/o nel curriculum , inoltre le caratteristiche psico-attitudinali saranno valutate tramite colloquio conoscitivo e tramite la somministrazione di un questionario di 12 domande a risposta multipla chiusa.

Per le attività di selezione sarà nominata apposita Commissione esaminatrice, con delibera del Rappresentante Legale dell’Ente composta da Resp.UfficioServ.Civile (RLEA), Olp, Selettore, Referente di settore e Segretaria che provvederà

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all’assegnazione per ciascun candidato del punteggio, così ripartito:

MAX 100 PUNTI TOTALI

Curriculum/all. MAX 40 punti Esperienze con attinenza al progetto (tirocinio o lavoro) Max. 12 p. purché dettagliate nei periodi svolte inenti pubblici Valutazione: 1 punto per ogni mese fino ad un massimo di 12 punti

Esperienze Lavorative non attinenti al progetto o svolte presso privati Max 6 p., si intendono tutte quelle attività che hanno contribuito a sviluppare capacità di comunicazione e di relazione con il cliente/utente purché dettagliate nei periodi Valutazione: 0.50 punti per ogni mese fino ad un massimo di 6 punti

Titoli di studio max 10 punti laurea magistrale attinente punti 10 laurea magistrale non attinente punti 9 laurea triennale attinente punti 8 laurea triennale non attinente punti 7 diploma quinquennale di maturità punti 5 per ogni anno di scuola superiore concluso punti 1

Altre conoscenze Max 4 punti: attestati, corsi vari, master, ECDL, HACCP, BLS, BLSD, corsi di soccorritore, conoscenza lingue base o con attestati, informatica ecc.

Qualifiche professionali Max 4 punti attinente al progetto max punti 3 non attinente al progetto max punti 1

Esperienze aggiuntive Max 4 punti: (volontariato, convegni, seminari, stage, sport, teatro, attività musicale, campi solari, scout, danza, attività artistiche, catechismo ecc. purché dettagliate nei periodi) Il servizio civile regionale svolto verrà valutato punti 1

Questionario e Colloquio MAX 60 punti

Questionario Max 6 punti

Il questionario è composto da 12 domande a risposta multipla chiusa che riguardano la storia/conoscenza del Servizio Civile, l'organizzazione dell'Ente e le caratteristiche del progetto al fine di valutare l'orientamento in materia del candidato. Per ciascuna risposta corretta si assegnano p. 0,50

Colloquio Max 54 punti

Nella scheda di valutazione del candidato sono riportate 10 voci, di cui una riservata al punteggio del questionario e le altre nove volte ad approfondire le motivazioni, le capacità relazionali e la conoscenza del progetto, alle quali si potrà attribuire un punteggio massimo di 6 punti per ciascuna.

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Argomenti di Valutazione Punteggio

Questionario

Capacità acquisite in esperienze precedenti max 6 punti

Motivazioni generali relative alla scelta di partecipare al progetto di Servizio Civile max 6 punti

Conoscenza del progetto max 6 punti

Condivisione degli obiettivi del progetto max 6 punti

Interesse del candidato ad acquisire particolari abilità e professionalità max 6 punti

Disponibilità del candidato alle esigenze di servizio max 6 punti

Particolari doti umane e capacità relazionali max 6 punti

Valutazione della capacità di esposizione (chiara, sintetica, corretta) max 6 punti

Caratteristiche ed esperienze personali qualificanti per l’espletamento del progetto max 6 punti

TOTALE PUNTEGGIO ACQUISITO

19) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale

indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):

NO 20) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell’andamento delle attività del

progetto:

Obiettivo del sistema di monitoraggio è quello di condurre una valutazione sotto due aspetti:

• grado di soddisfazione dei volontari; • raggiungimento degli obiettivi dichiarati.

Ciò permetterà:

• nel corso dello svolgimento del progetto, interventi correttivi volti in primo luogo al buon funzionamento del sistema di servizio civile nazionale ed al contenimento sia di conflitti che di fenomeni quali

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l’abbandono del progetto di servizio da parte dei volontari, per evidente discrasia tra quanto dichiarato e quanto attuato;

VARIABILI ED INDICATORI UTILIZZATI PER LA MISURAZIO NE DELL’EFFICIENZA E DELL’EFFICACIA DELLE ATTIVITA’ PR EVISTE DAL PROGETTO E DI QUELLE DI FORMAZIONE DEI VOLONTARI Il ritorno formativo per i volontari in servizio civile è misurabile dagli strumenti approntati nei sistemi di tutoraggio e formazione e cioè:

• autovalutazione rispetto al percorso di servizio volontario civile; • valutazione del percorso di formazione; • valutazione del tutoring; • individuazione di elementi critici e/o conflittuali ; • individuazione di aspetti significativi dell'esperienza servizio volontario civile; • raggiungimento di obiettivi formativi e personali. • grado di partecipazione alle attività; • grado di condivisione degli obiettivi e delle finalità dell'organizzazione.

L’OLP sarà la figura che provvederà mensilmente ad effettuare incontri con i volontari con lo scopo di verificare l’andamento del progetto, di capire se vi sono difficoltà ed eventualmente intervenire per creare condizioni migliori. Sarà mantenuto un contatto costante con il RLEA e con l’Ufficio Servizio Civile. Sono previste due verifiche annuali attraverso incontri partecipati tra volontari, OLP e RLEA: al 5°/6° mese dopo incontro con l’OLP e con i volontari per la verifica e l’analisi dell’andamento del progetto al fine di apportare, se necessario le modifiche ritenute opportune affinché siano raggiunti gli obiettivi previsti e affinché i giovani possano trarre dall’esperienza la maggior soddisfazione possibile; al 10°/11° mese del servizio per la valutazione complessiva delle attività svolte e del grado di crescita personale acquisita dal volontario nel corso di tutto l’anno.

21) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale

indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):

NO 22) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli

richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64:

NESSUNO 23) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione

del progetto:

NESSUNA

(Allegato 1)

24) Eventuali reti a sostegno del progetto (copromotori e/o partners):

NESSUNA 25) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto:

L’Ente è in possesso di tutte le risorse necessarie: mette a disposizione n. 1 stanza nell’ambito della struttura Ser.D. Zona Aretina Stanza Servizio Sociale, quale sede logistica per i 4 volontari che svolgeranno il servizio civile. In essa sono presenti: scrivanie, sedie, PC + stampante + telefono + collegamento ad internet, posta elettronica, il fax è attualmente posizionato nell’ufficio amministrativo mentre la fotocopiatrice si trova nella sala riunioni. L’Ente mette, inoltre, a disposizione: Sala incontri per formazione ed incontri con psicologo. Biblioteca Centro Documentazione Dati. Videoproiettori. Postazioni P.C. n. 2 Lavagna a fogli mobili

CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI 26) Eventuali crediti formativi riconosciuti:

NO

27) Eventuali tirocini riconosciuti:

NO 28) Attestazione delle conoscenze acquisite in relazione delle attività svolte durante

l’espletamento del servizio utili ai fini del curriculum vitae:

Tutti i volontari frequenteranno un Corso teorico-pratico con un esame finale BLSD “Basic Life Support Defribrillation” che consente il rilascio da parte dell’Azienda di attestato valido ai fini del C.V. Inoltre, frequenteranno un Corso sicurezza, igiene e salute nel lavoro con rilascio di attestato valido ai fini del C.V. Attestato della formazione specifica circa gli argomenti trattati a firma del Rappresentante Legale dell’Ente. Al termine del progetto del Servizio Civile i volontari avranno arricchito il loro bagaglio in relazione alle seguenti competenze:

• lavorare per progetti • modalità di comunicazione e di relazione tra diversi soggetti e -tra questi e

l'organizzazione alla quale appartengono. • Comunicazione con l'utenza e con i familiari: tipologia e modalità efficaci.

Modalità di erogazione dei servizi in ambito sanitario, modalità di comunicazione interna ed esterna e modalità di rapporto con gli assistiti.

(Allegato 1)

• Frequenza al corso di sensibilizzazione sui problemi alcol correlati di n. 50 ore che si terrà nel secondo trimestre del 2017, con rilascio attestato;

• Formazione life-skills continuazione progetto in corso (modulo formativo di n. 4 incontri di n. 4 ore ciascuno);

• Partecipazione a convegni e seminari sulle tematiche delle dipendenze.

Formazione generale dei volontari 29) Sede di realizzazione:

OSPEDALE SAN DONATO AREZZO 30) Modalità di attuazione:

In proprio presso l’Ente con formatori dell’Ente. Per la formazione generale saranno applicate le normative stabilite con determina dirigenziale dell’Ufficio Nazionale di Servizio Civile. Le linee guida per la formazione generale dei volontari sono state accolte e costituiscono una comunità d’intenti nel modo di interpretare lo spirito del servizio civile tra l’UNSC e l’ASL 8. Si concorda in particolare sul ruolo e gli obiettivi affidati alla formazione:

• fornire ai giovani gli strumenti per vivere correttamente l’esperienza del servizio civile.

• sviluppare all’interno degli Enti la cultura del servizio civile. • assicurare il carattere unitario, nazionale del servizio civile.

31) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale

indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio:

NO

32) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:

• Lezioni frontali • Dinamiche non formali attraverso: • lavoro di gruppo • esercitazioni pratiche • role playing Ogni giovane verrà dotato di adeguato materiale su “ pennetta USB”, al fine di utilizzarlo in caso di necessità

(Allegato 1)

33) Contenuti della formazione:

I contenuti per la formazione generale si attengono a quanto indicato nelle “Linee guida per la formazione generale dei giovani in servizio civile nazionale” (Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale - decreto n. 160/2013 Prot. n. 0013749/1.2.2. del 19/07/2013)

La formazione generale coinvolgerà tutti i giovani anche se appartenenti a progetti diversi che si realizzeranno in sedi diverse, ciò con lo scopo di favorire la maggior conoscenza del gruppo, il lavoro di rete e la collaborazione.

L’obiettivo principale è quello di rendere i volontari in servizio civile consapevoli del loro ruolo di cittadini e delle attività da svolgere per raggiungere il risultato di formarli quali cittadini solidali.

- CONTENUTI DELLA FORMAZIONE – Valori ed identità del SCN

Formatrice accreditata Dott.ssa Camerelli Elena

Lezioni frontali-lavori di gruppo- esercitazioni

• L’identità del gruppo in formazione 8 ore

• Dall’obiezione di coscienza al Servizio Civile Nazionale: evoluzione storica -affinità e differenze tra le due realtà-2 ore

• Il dovere di difesa della Patria 2 ore

• La difesa civile non armata e non violenta 2 ore

• La normativa vigente e la Carta d’Impegno Etico 2 ore

La Cittadinanza attiva FORMATORI:

Dott.ssa Camerelli Elena Sig. Cherubini Paolo Emilio Emergency management and planning expert of civil protection practices

Volontari Servizio Civile

Lezioni frontali-proiezione di filmati

• La Formazione civica 2 ore • Le forme di cittadinanza 2 ore

• La Protezione Civile nel nostro

Paese: attività e modalità di intervento 6 ore

• La rappresentanza dei Volontari in Servizio Civile. Testimonianze 3 ore

Il giovane volontario nel sistema del Servizio Civile

• Presentazione dell’Ente Storia,

(Allegato 1)

FORMATORI: Dott.ssa Massaini Stefania Formatrice accreditata

Dott.ssa Sandroni Marzia Resp. Uff. Comunicazione e Marketing

Dott.ssa De Antoniis Carla RLEA-Resp.Ufficio Serv.Civ.

Dott.ssa Camerelli Elena

Lezioni frontali-esercitazioni

mission, organizzazione, ruoli, modelli d’intervento dell’Azienda Usl Toscana Sud Est 2 ore

• La comunicazione istituzionale 2 ore

• L’organizzazione del servizio civile e le sue figure 2 ora

• Disciplina dei Rapporti tra enti e volontari del Servizio Civile Nazionale (Diritti e doveri del volontario) 2 ore

• Comunicazione interpersonale e gestione dei conflitti 2 ore

• Il lavoro per progetti 2 ore

34) Durata:

41 ore erogate entro il 180° dall’inizio del servizio

Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari 35) Sede di realizzazione:

OSPEDALE SAN DONATO AREZZO 36) Modalità di attuazione:

In proprio presso l’Ente con formatori dell’Ente

(Allegato 1)

37) Nominativo/i e dati anagrafici del/i formatore/i:

CACIOLI MARCO nato ad Arezzo 27/01/1962 BECATTINI MARCO nato a Figline V.no (FI) il 14.10.1964 SEVERI MARIA PATRIZIA nata a Arezzo l'11.11.1957 BOLGI LUISELLA nata a San Giustino (PG) il 10.04.1956 TRAVAGLINI MAURO nato a Montevarchi (AR) il 15.05.1960

38) Competenze specifiche del/i formatore/i:

-Possesso di Diploma di Laurea attinente alla realizzazione del Progetto di Servizio Civile (Medicina e Chirurgia, Scienze Infermieristiche, Scienze Sociali, Sociologia, Psicologia, Educatore Professionale ecc.) -Attività didattica -Corso per formatore Regione Toscana Crescit (ove presente) - Esperienza professionale attinente ai temi trattati; - Competenze nell’ambito della conduzione dei gruppi, della comunicazione interpersonale, della capacità di ascolto, di osservazione e rielaborazione dei contenuti. - Competenze informatiche - Competenze specifiche sugli argomenti descritti nel progetto

39) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:

• lezioni frontali • lavoro di gruppo • esercitazioni pratiche • simulazioni • visione di parti di film attinenti e significative, appositamente selezionate

40) Contenuti della formazione:

ARGOMENTO

Durata lezione/modulo

Cognome Nome Formatore

Corso sicurezza, igiene e salute nel lavoro (DLgs n. 81/2008)

Informativa sui rischi specifici connessi all’impiego dei volontari in Servizio Civile

6 ore

Dott. Cacioli Marco

Resp. Prevenzione e Protezione

(Allegato 1)

nell’ambito delle attività previste dal progetto La presa in carico della persona: il concetto di CARE.

(Accoglienza, Rispetto, Empatia e Distacco emotivo).

6 ore

Psicologa

La relazione d’aiuto, ascolto attivo e competenze relazionali.

10 ore Psicologa

Blsd Basic Life Support Defribrillation

8 ore

Istruttori 118

Organizzazione del servizio Dipendenze Attività professionali e procedure operative. Realtà locali

6 ore

Dott. Becattini Marco Direttore Ser.D Arezzo

Dipendenze da sostanze legali, illegali e nuovi consumi. Rapporti interistituzionali e lavoro di rete

7 ore

Dott.ssa Severi Maria Patrizia

Ass. Soc.

Presa in carico e percorsi di trattamento terapeutico, socio-educativo e riabilitativo. Approccio familiare

8 ore

Dott.ssa Bolgi Luisella Ass. Soc.

Sensibilizzazione della comunità locale sui problemi alcol-correlati.Organizzazione del servizio di alcologia: dal centro alcologico territoriale funzionale, ai club, all'équipe alcol operante nel Ser.D.

8 ore

Dott. Travaglini Mauro Educatore Prof.le

Le dipendenze da gioco

6 ore

Dott.ssa Severi Maria Patrizia

Ass. Soc.

(Allegato 1)

L’alcolismo e il tabagismo

6 ore

Dott.ssa Severi Maria Patrizia

Ass. Soc.

41) Durata: 71ore erogate entro il 90° giorno dall’avvio del progetto.

(Allegato 1)

Altri elementi della formazione 42) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto:

Il piano predisposto internamente per valutare l’andamento del percorso formativo, effettuare la valutazione periodica dell’apprendimento di nuove conoscenze e relativo alla crescita individuale dei volontari si fonda su diversi strumenti tra cui:

• la registrazione e la modalità delle presenze • la verifica diretta in itinere da parte del coordinatore della formazione sulle

tematiche trattate dall’insieme dei formatori • il richiamo a distanza dei concetti propri della formazione.

Inoltre, sono predisposti da parte dell’équipe del progetto due questionari da somministrare all’inizio e termine della formazione generale e specifica che misurano espressamente le aspettative, i punteggi e le aree delle nuove conoscenze in modo da poter valutare non solo il gradimento ma anche l’aderenza dei temi trattati al bagaglio formativo necessario al singolo volontario per l’espletamento dell’attività richiesta.

Arezzo, 10/10/2016 Il Responsabile legale dell’ente Dott. Enrico Desideri