SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI OPERATORI VOLONTARI … · Ma più specificatamente le azioni di...
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SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI OPERATORI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA Le voci contrassegnate dall’asterisco devono essere compilate obbligatoriamente a pena di esclusione del progetto. ENTE 1) Ente proponente il progetto (*)
Arci Servizio Civile Informazioni aggiuntive per i cittadini: Via dei Monti di Pietralata 16 – 00157 Roma Tel: 06.41734392 Fax 06.41796224 Email: [email protected] Sito Internet: www.arciserviziocivile.it Associazione locale dell’ente accreditato a cui far pervenire la domanda Arci Servizio Civile Martina Franca Indirizzo: Corso dei Mille, 188 t/z, 74015 Martina Franca Tel: 080 4807104 Email: [email protected] Sito Internet: www.arciserviziocivile.it Rappresentante Legale dell’Associazione: Lorenzo Micoli Responsabile informazione e selezione dell’Associazione: Lorenzo Micoli
1.1) Eventuali enti attuatori
Serapia Società Cooperativa
2) Codice di accreditamento SCN/iscrizione SCU dell’Ente proponete (*) 3) Albo e classe SCN o Albo e sezione SCU
dell’ente proponente (*)
CARATTERISTICHE PROGETTO 4) Titolo del progetto (*)
PENSARE SOSTENIBILE
Sezione Nazionale
SU00020
Albo unico
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5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 1) (*)
Settore: Patrimonio ambientale e riqualificazione urbana Area di intervento: Salvaguardia e tutela di Parchi e oasi naturalistiche Codifica: 4
6) Durata del progetto (*)
8 mesi
9 mesi
10 mesi
11 mesi
X 12 mesi
7) Descrizione del contesto territoriale entro il quale si realizza il progetto e dell’area di intervento (*) 7.1) Presentazione dell’ente proponente e degli eventuali enti attuatori (*)
Ente accreditato proponente: ASC Nazionale è un’associazione di promozione sociale, costituita nel 1996 che opera per la promozione e qualificazione di un servizio civile che promuove l’educazione alla pace e all’impegno civico, attraverso attività territoriali concrete che promuovano lo sviluppo del Paese e dell’Unione Europea. Le finalità sono espresse dallo Statuto e dal Manifesto 2007 (www.arciserviziocivile.it) ASC e’ un’associazione di associazioni, con 5 soci nazionali (Arci, Arciragazzi, Auser, Legambiente, Uisp) e centinaia di soci locali, aggregati nelle ASC Regionali e locali. ASC Nazionale, in modo diretto, svolge attività di promozione durante i bandi, sostiene la progettazione delle organizzazioni, eroga la formazionale generale ai giovani e agli OLP, effettua il monitoraggio sull’andamento dell’esperienza, a cui partecipano sia i giovani in servizio che gli OLP, produce il Rapporto Annuale. Tramite le ASC Regionali e locali è a disposizione delle esigenze dei giovani e degli enti di accoglienza durante il periodo di servizio civile e promuove la collaborazione fra gli enti di accoglienza. L’Assemblea Nazionale è la sede ove vengono prese le scelte di fondo e il Consiglio Nazionale le attua. ASC è stato ente convenzionato per il SC degli obiettori di coscienza dal 1984 al 2004; ente accreditato di SCN dal 2003 e ha in corso la procedura per diventare Ente accreditato di SCU. Ente/i attuatore/i: La Cooperativa SERAPIA nasce nel 2011 con l'intento di riunire le competenze e le professionalità di alcuni giovani biologi ambientali maturate nell'ambito dell'educazione e della didattica ambientale, dell'escursionismo, del turismo sostenibile, sia storico‐culturale che naturalistico, nonché della ricerca e della consulenza scientifica.
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Serapia si occupa della tutela, promozione e valorizzazione del comprensorio della Valle d’Itria, della costa che va da Polignano a mare ad Ostuni, del Parco Regionale delle Dune Costiere tra Fasano e Ostuni, della Riserva Bosco delle Pianelle di Martina Franca e del Parco Regionale Terra delle Gravine, la più ampia area naturale protetta istituita dalla Regione Puglia. Serapia è tra le prime aziende certificate CETS in Italia, riconoscimento rilasciato nel 2015. Il Certificato Europeo del Turismo Sostenibile, ideato da EUROPARK, viene assegnato alle aziende che si distinguono per sostenibilità ambientale ed etica in ambito turistico. La cooperativa Serapia opera quindi in maniera consapevole e sostenibile per la conoscenza e la fruizione del patrimonio naturalistico ed ambientale pugliese. Serapia collabora e ha collaborato con Puglia Promozione per iniziative come in Puglia365 autunno, in Puglia365 estate, Discovering Vie e Cammini, Discovering Puglia, Puglia Open Days. Nell’ambito della Riserva Bosco delle Pianelle per gli anni 2017 e 2018 gestisce il progetto PUGLIAmica –Vivere nei Parchi della Regione Puglia per la promozione dell’attività motoria all’aria aperta nelle aree protette pugliesi. Serapia è vincitrice del bando Cultura CREA della Regione Puglia per la realizzazione di un orto –giardino presso l’area archeologica di Egnazia (Fasano) e di itinerari ciclabili da Egnazia al Parco delle Dune Costiere.
7.2) Breve descrizione del contesto territoriale e dell’area di intervento. Analisi delle criticità/bisogni sociali sui quali si intende intervenire e che giustificano la realizzazione del progetto (*)
Il progetto della Cooperativa Serapia, nasce dalla passione e dalla consapevolezza dell’immensa ricchezza naturalistica e paesaggistica pugliese e, proprio come la Serapias apulica, orchidea spontanea esclusiva della Puglia a cui si ispira, vuole essere un valido ed innovativo punto di riferimento sul territorio. Il contesto territoriale nel quale si realizza il progetto Pensare sostenibile è quello del comprensorio della Valle d’Itria, della costa che va da Polignano a mare ad Ostuni, del Parco Regionale delle Dune Costiere tra Fasano e Ostuni, della Riserva Bosco delle Pianelle di Martina Franca. Cuore della Murgia, la Valle d’Itria abbraccia le cittadine di Locorotondo, Martina Franca, Alberobello, Cisternino e Ceglie. Si tratta di una conca carsica (a causa della natura calcarea delle rocce locali), sull’incantevole altopiano delle Murge sud‐orientali, costellata dalle tipiche ed antiche costruzioni coniche, i “trulli”, e da una grande varietà di muretti a secco che cingono piccoli vigneti, da bianche fabbriche di alcune masserie, antiche lame e altrettante piccole valli sempre verdeggianti. Ma più specificatamente le azioni di progetto riguarderanno le aree del Parco delle Pianelle e del Parco delle Dune Costiere.
Il parco delle Pianelle e le grotte La Regione Puglia, con legge del 23/12/2002, n. 27, ha istituito la Riserva Naturale Regionale Orientata "Bosco delle Pianelle", totalmente ricadente nell'ambito territoriale di competenza del Comune di Martina Franca (TA). La riserva ricade inoltre nel Sito di Interesse Comunitario (S.I.C.) IT130005 "Murgia di Sud‐Est" (Direttiva 92/43/CEE). Il comprensorio del Bosco Pianelle segna il confine tra i territori dei comuni di Crispiano, di Martina Franca e di Massafra. Le Pianelle si estendono particolarmente in direzione nord‐ovest sud‐est e sono attraversate dalla Strada Statale n.581 Martina‐Massafra.
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L'altimetria varia da 343 a 486 metri s.l.m. Le colline più alte sono quelle di Monte Pianelle (m. 478), Corno della Strega (m. 448), Belvedere del Vuolo (m. 429) e Piazza dei Lupi (m. 414); il punto più alto di tutta la zona considerata è a Masseria Mongelli.
Il Monte Pianelle domina gran parte dello Jonio ed è utilizzato come postazione radar dell'Aeronautica Militare.
Il bosco delle Pianelle rappresenta uno dei rari biotipi ancora ben conservati presenti sul territorio pugliese. E’ una delle bellezze paesaggistiche della Regione Puglia, meta ideale sia per l’escursionismo a piedi che in bicicletta, il bosco si estende per 1.200 ettari ed è adagiato lungo i versanti della Grotta delle Pianelle e la Gravina del Vuolo, nota per la grotta del Sergente Romano, in cui trovò rifugio un brigante pugliese da cui la grotta prende il nome. Infatti per la presenza di numerose grotte carsiche nel bosco cercavano riparo molti briganti del sud Italia. È un prezioso polmone verde del territorio, che si presenta molto vario, geomorfologicamente parlando, con diversi solchi erosivi riferibili al fenomeno lama e gravina. La flora che caratterizza il parco è dominata dal leccio, a cui si lega nelle parti più elevate il fragno e la particolare lecceta d’alto fusto (tipico delle selve medievali), mentre il carpino orientale, il carpino nero e l’orniello, risiedono nelle più fresche e riparate depressioni.
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Molto folto è il popolamento degli arbusti come il corbezzolo, il pero selvatico, l’alaterno, la calicotome, il biancospino, la fillerea e il cisto di Montpellier. Le caratteristiche climatiche influenzano notevolmente la vegetazione naturale, qui si verifica il fenomeno dell’escursione termica che rende possibile la crescita di un’enorme varietà di flora e alcune specie rare come la peonia, il carpino nero, la carpinella.
Parco Naturale Regionale Dune Costiere Il Parco Naturale Regionale Dune Costiere da Torre Canne a Torre San Leonardo si estende nei territori di Ostuni e Fasano su circa 1.100 ettari, lungo 8 chilometri di costa e si inoltra verso le aree agricole interne, occupate da oliveti plurisecolari e antiche masserie. Il perimetro segue il corso delle lame e misura complessivamente 55 chilometri; al suo interno ricade il Sito di Importanza Comunitaria (SIC) "Litorale brindisino", compreso nella rete europea "Natura 2000", il cui obiettivo è custodire habitat naturali e specie vegetali e animali che rischiano di scomparire. Questo SIC è caratterizzato infatti da zone umide costiere che rivestono un importante valore per specie rare e minacciate della flora e della fauna, che qui si riproducono o sostano durante le migrazioni.
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L'area del Parco è caratterizzata da una elevata diversità di ambienti. Procedendo dal mare verso l'entroterra si trovano la spiaggia, le dune, la zona umida retrodunale, le dune fossili, le lame e gli oliveti secolari. Nell'area protetta sono presenti numerosi habitat naturali, alcuni dei quali rischiano di scomparire dal territorio dell'UE e richiedono per questo particolari attenzioni. Il Parco è stato istituito con Legge regionale n. 31 del 27 ottobre 2006, con la finalità di conservare e recuperare gli habitat e le specie animali e vegetali indicati nelle Direttive comunitarie 79/409/CEE e 92/43/CEE. Si propone inoltre di salvaguardare i valori paesaggistici, gli equilibri ecologici, idrogeologici superficiali e sotterranei, i beni storico‐architettonici.
Il territorio del Parco Regionale delle Dune Costiere da Torre Canne a Torre San Leonardo ospita oltre a tante specie della flora e della fauna anche una grande quantità di beni di interesse storico‐archeologico. Tra questi il Dolmen, le chiese rurali di mille anni di storia, frantoi ipogei e alti insediamenti rupestri come cripte, abitazioni, stalle e jazzi ricavati nelle grotte che si aprono sulle pareti laterali delle lame che scorrono fino al mare. Molti di questi punti sono stati collegati a formare un itinerario storico–archeologico realizzato nell’ambito del progetto EPA (“Enviromental Park”) finanziato dal Programma Operativo di Cooperazione Territoriale Europea Grecia – Italia 2007/2013. L’area naturale protetta è infatti lambita dall'antico tracciato della via Traiana che attraversa il territorio di Ostuni e Fasano fino a giungere al porto di Brindisi. Oggi questo tracciato è segnalato come itinerario di lunga percorrenza per la mobilità ciclistica (Itinerario n. 6 di Bicitalia). Numerose sono le lame che solcano la piana degli ulivi
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secolari ricche di insediamenti rupestri tra cui i frantoi ipogei, chiese rurali, stalle e jazzi. Lungo la costa sono invece presenti torri di avvistamento realizzate in epoca aragonese al fine di controllare le aree litoranee da incursioni saracene e dare l’allarme alle zone interne. Tutta la piana degli uliveti monumentali è punteggiata da masserie storiche, dal XVI al XVIII secolo che nascondono nel sottosuolo frantoi ipogei di epoca romana e medioevale. Questo contesto rappresenta un paesaggio culturale di grande valenza, che negli ultimi anni, è stato valorizzato anche dalle attività promosse dall’Ente Parco attraverso la promozione e lo sviluppo della mobilità lenta e la dotazione di nuove infrastrutture a supporto di servizi legati al turismo sostenibile. Area del bisogno: il lavoro sul campo della cooperativa Serapia Nell'ultimo trentennio, mutamenti dell’ordine economico‐sociale, abusivismo edilizio, pressioni speculative, politiche agricole miopi e incuria (traffico automobilistico, costruzioni incoerenti col contesto, abbandono dei centri storici, spopolamento delle campagne, distruzione di mulattiere, abbandono di rifiuti nell’agro) hanno modificato il territorio e il paesaggio della Valle d’Itria, compromettendone alcune peculiarità e contribuendo alla depauperazione della flora, della fauna e delle specie locali (espianto di vigne, riforestazione con specie allogene, rischio estinzione della razza asinina di Martina Franca). Le amministrazioni locali che si sono susseguite non hanno contrastato efficacemente queste trasformazioni. Nelle vicinanze, infrastrutture turistiche estranee, come i campi da golf, minacciano la presenza di querce secolari. Il patrimonio architettonico di trulli e masserie deperisce o diventa oggetto di speculazioni finanziarie internazionali. Mission della cooperativa Serapia è trasferire conoscenze e passioni, partendo dai più giovani, per contribuire alla nascita di un nuovo e più armonico rapporto tra paesaggio ed attività umane, tra ambiente ed economia, tra tecnica e cultura. Per soddisfare tali obiettivi, si è scelto un approccio partecipato e di coinvolgimento attivo di tutti, proponendo ai più piccoli laboratori didattici con esperienze dirette a contatto con la natura, e agli adulti, escursioni naturalistiche, passeggiate, cicloescursioni e degustazioni slow, eventi ambientali, senza dimenticare momenti studio a carattere scientifico.
La Cooperativa Serapia opera dunque nei seguenti ambiti di interesse: gestione e consulenza scientifica per aree naturali protette;
educazione ambientale rivolta al mondo scolastico al fine di sensibilizzare ed acquisire comportamenti nel rispetto dell'ambiente e per la conservazione della natura.
progettazione, gestione e fruizione di itinerari turistici ed escursionistici;
organizzazione e promozione di eventi per la valorizzazione delle risorse ambientali, naturali, culturali ed enogastronomiche del territorio pugliese ed in particolare delle aree protette;
ricerca e consulenza scientifica. In modo particolare il presente progetto interverrà sul bisogno di ampliare le iniziative rivolte agli istituti scolastici del territorio della Valle d’Itria, in ottica di educazione ambientale, conoscenza della bellezza e del valore del patrimonio naturale,
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comportamenti responsabili, cittadinanza attiva. Coerentemente si auspica anche di realizzare nelle azioni un’idea di Servizio Civile che sia veicolo di equità, di responsabilità civile, di cittadinanza consapevole e che sia opportunità per gli operatori volontari di crescita e di sperimentazione.
7.3) Destinatari e beneficiari del progetto (*)
Destinatari diretti:
Bambine/i Scuole dell’Infanzia e Primarie, si prevede il coinvolgimento di 600 alunni in laboratori ambientali;
Ragazze/i di età compresa fra i 14 ed i 17 anni partecipanti ad escursioni ambientali;
Bambine/i , ragazze/i con disabilità dell’Associazione AIDA Onus, partner di progetto, coinvolti nei laboratori.
Beneficiari :
Comunità scolastica
Aree naturali frequentate e dunque oggetto di manutenzione.
7.4) Indicazione della domanda di servizi analoghi e della relativa offerta presente nel contesto di riferimento.
Nel territorio e nel contesto di riferimento sono attuati i progetti:
“Vivere nei Parchi‐PugliA.M.I.C.A.”, attività motoria, cultura, ambiente. Promosso e finanziato dalla Regione Puglia per prevenire patologie derivanti dalla sedentarietà e promuovere corretti stili di vita. L’iniziativa è gratuita e si rivolge ad un’ampia platea di utenti, senza alcuna distinzione di età, assumendo la famiglia come principale destinatario, con particolare attenzione all’eventuale presenza di soggetti affetti da disabilità.
Discovering Puglia Vie e Cammini un progetto di valorizzazione del territorio, per tutti coloro che non vogliono dimenticare l’Italia contadina che, un tempo bistrattata, torna oggi a rivivere grazie al nuovo concetto di viaggio. Promosso dalla Regione Puglia, dall’Assessorato all’Industria Turistica e Culturale e dall’Agenzia Regionale del Turismo, sono 66 gli itinerari che si snodano percorribili gratuitamente attraverso 118 comuni.
InPuglia365 Cultura Natura Gusto è un intervento a regia regionale in attuazione del Piano Strategico Regionale del Turismo “Puglia365”, finalizzato alla valorizzazione del territorio pugliese e del suo patrimonio diffuso, materiale e immateriale.
Piano Strategico "La Murgia dei Trulli: dal mare alla Valle d´Itria", nato dall’accordo di 8 comuni delle province di Brindisi, Taranto e Bari, inteso come strumento permanente di supporto, un luogo fisico e virtuale, che dovrà legare ed armonizzare i diversi ambiti di programmazione settoriale e le sub‐reti di relazioni sottostanti le diverse politiche di intervento. Quattro aree tematiche: Ambiente e territorio, Economia, Infrastrutture ed Identità dell´Area, Servizi e Welfare.
L’intervento proposto dal presente progetto si diversifica perché rivolto a bambini e ragazzi in
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età scolare con proposte di coinvolgimento attivo.
8) Obiettivi del progetto (*)
Finalità generale del progetto è trasferire conoscenze e passioni, partendo dai più giovani, per contribuire alla nascita di un nuovo e più armonico rapporto tra paesaggio ed attività umane, tra ambiente ed economia, tra tecnica e cultura. Rispetto ai bisogni rilevati sono obiettivi di progetto:
Bisogno Indicatore di contesto Obiettivi
Tutelare e promuovere la conoscenza del patrimonio naturale della Valle d’Itria.
Negli ultimi 30 anni abusivismo edilizio e speculazioni hanno minato alla bellezza del paesaggio della Valle
Promuovere la conoscenza del territorio di appartenenza
Tutelare e promuovere la conoscenza del patrimonio naturale del Parco delle Pianelle.
Sito di Interesse Comunitario (SIC) per la presenza di varietà di flora e fauna protette.
Promuovere comportamenti responsabili
Tutelare e promuovere la conoscenza del patrimonio naturale del Parco delle Dune Costiere.
Sito di Interesse Comunitario (SIC) per ricchezza paesaggistica e di patrimonio culturale, architettonico e naturale..
Più specificatamente:
Obiettivo: Promuovere la conoscenza del territorio di appartenenza
Implementare le azioni di divulgazione ed i piani di comunicazione. Implementare del 10% con l’apporto del progetto Pensare Sostenibile e degli
operatori volontari di SC l’afflusso di partecipanti agli itinerari naturalistici proposti. Monitorare il grado di efficacia e di soddisfazione.
Obiettivo: Promuovere comportamenti responsabili
Implementare le azioni di divulgazione ed i piani di comunicazione. Implementare del 10% con l’apporto del progetto Pensare Sostenibile e degli
operatori volontari di SC le collaborazioni con le Scuole del Territorio per un programma partecipato di educazione ambientale.
Monitorare il grado di efficacia e di soddisfazione.
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Obiettivi rivolti agli operatori volontari di SC: • formazione ai valori dell’impegno civico, della pace e della nonviolenza dando attuazione alle linee guida della formazione generale al SCN e al Manifesto ASC 2007; • apprendimento delle finalità, delle modalità e degli strumenti del lavoro di gruppo finalizzato alla acquisizione di capacità pratiche e di lettura della realtà, capacità necessarie alla realizzazione delle attività del progetto e successivamente all’inserimento attivo nel mondo del lavoro, a cominciare dai soggetti no profit; • fornire ai partecipanti strumenti idonei all’interpretazione dei fenomeni socio‐culturali al fine di costruire percorsi di cittadinanza attiva e responsabile; • crescita individuale dei partecipanti con lo sviluppo di autostima e di capacità di confronto, attraverso l’integrazione e l’interazione con la realtà territoriale.
9) Descrizione delle attività con la relativa tempistica, ruolo degli operatori volontari e altre
risorse umane impiegate nel progetto (*)
9.1) Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi (*) In fase di ideazione del progetto, le attività per il raggiungimento dei risultati sono state programmate a partire dal bisogno rilevato, dagli obiettivi individuati, dalla declinazione degli obiettivi specifici e dagli indicatori evidenziati. Obiettivo 1: Promuovere la conoscenza del territorio di appartenenza Azione 1.1 : proposta di itinerari naturalistici per alunni Scuole secondarie di 1° grado.
Attività 1.1.1 : campagna di divulgazione presso le Scuole del territorio delle proposte elaborate. Raccolta adesioni, calendarizzazione.
Attività 1.1.2 : Itinerario la Ciclovia dell’Acquedotto, passeggiata in bici in piena Valle d’Itria, tra Martina Franca, Locorotondo e Cisternino. Percorso di bassa difficoltà, su fondo brecciato e asfaltato. Percorso di 8 km con partenza da Contrada Figazzano di Cisternino. Durante la ciclopasseggiata si daranno informazioni sul paesaggio, sui trulli, sulle coltivazioni tipiche degli orti e dei frutteti familiari, e sulla flora e la fauna della Valle d’Itria. Laboratorio di ciclofficina su come manutenere la propria bicicletta. L’esperienza sarà utile:
per comprendere l’utilità di muoversi in bicicletta per ridurre l’inquinamento, da quello atmosferico a quello acustico, per la propria salute,
per vivere ed esplorare la città e il territorio in maniera lenta e consapevole;
alla conoscenza del paesaggio e della storia della Valle d’Itria. Attività 1.1.3 : itinerario “Trova l’intruso nel bosco” breve passeggiata nel bosco di
leccio e macchia mediterranea, tra muretti a secco, cisterne per la raccolta dell’acqua piovana (fogge), calcinaie e carbonaie. La passeggiata sarà intervallata da giochi a squadre e da un orienteering volti a far comprendere la spontaneità o meno di alcune piante nonché la costruzione o meno di luoghi utili alle esigenze dell’uomo. L’itinerario è finalizzato:
alla conoscenza dell’ecosistema bosco attraverso i cinque sensi, la fauna e flora, le tracce degli animali, rapporto uomo –natura,
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capire e saper riconoscere ciò che è autoctono e ciò che invece è alloctono, ciò che è naturale e ciò che è stato costruito dall’uomo.
Attività 1.1.4 : itinerario “Brigantaggio fra boschi e masserie”, escursione guidata nella gravina del Vuolo di Martina Franca per raggiungere la grotta del brigante Sergente Romano. L’ampia cavità carsica, nel periodo post unitario, divenne rifugio e quartier generale del noto brigante e della sua banda. All’interno della grotta si scopriranno gli spazi utilizzati dalla banda che la tradizione popolare vuole contasse circa 200 uomini. Il percorso permetterà di conoscere i protagonisti e i luoghi dell’Unità di Italia e di conoscere il fenomeno del brigantaggio in Puglia e Basilicata.
Attività 1.1.5 : Monitorare, attraverso la somministrazione di questionari, il grado di efficacia delle azioni e di soddisfazione dei partecipanti.
Obiettivo 2 : Promuovere comportamenti responsabili Azione 2.1 : proposta di itinerari naturalistici per alunni Scuole dell’infanzia e primaria del territorio.
Attività 2.1.1 : campagna di divulgazione presso le Scuole del territorio delle proposte elaborate. Raccolta adesioni, calendarizzazione.
Attività 2.1.2 : laboratorio “Didattica in una masseria della Valle d’Itria”. Passeggiata per esplorare il bosco e scoprire l’organizzazione di una tipica masseria della Valle d’Itria, con la casa padronale, le stalle, lo jazzo, l’aia, i trulli del casaro, la cantina. Osservazione degli animali da cortile, delle vacche al pascolo, dei cavalli murgesi e dell’asino di Martina Franca. Laboratorio per imparare a macinare i chicchi di grano con un mulino da tavolo, a fare il pane e le orecchiette; laboratorio per trasformare il latte in formaggio primosale o in mozzarelle; laboratorio per conoscere le erbe spontanee appena raccolte e i loro utilizza in cucina. L’esperienza sarà utile:
o Per la conoscenza delle attività condotte in masseria attraverso il coinvolgimento attivo dei partecipanti;
o Per la conoscenza della storia, degli animali e delle piante della masseria; trasformazione dal chicco di grano alla farina, al pane, alle orecchiette; come nasce un “nodino” con la trasformazione del latte;
o Per riconoscere e usare le erbe spontanee in cucina o per diversi altri impieghi tradizionali.
Questa attività sarà realizzata con il contributo del partner di progetto AIDA onlus, Associazione Italiana Diversamente Abili.
Attività 2.1.3 : Laboratorio “H2OLTRE…PARCO”, passeggiata tra le acque risorgive di Fiume Morelli e il vicino tratto di costa, intervallata da laboratori di sperimentazione del colore, del sapore e dell’odore dell’acqua. Spiegazione dei diversi utilizzi che l’uomo ha fatto dei “luoghi dell’acqua” presenti nel Parco Dune Costiere, per soddisfare le proprie esigenze economiche e alimentari. Il laboratorio è finalizzato:
o conoscenza delle proprietà e delle caratteristiche dell’acqua (solubilità, colore, sapore, odore, peso) attraverso l’esperienza, la sperimentazione e il gioco;
o riflessione sugli usi che l’uomo fa dell’acqua (igiene, cucina, agricoltura e pesca)
Attività 2.1.4 : Monitorare, attraverso la somministrazione di questionari, il grado di efficacia delle azioni e di soddisfazione dei partecipanti.
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9.2) Tempi di realizzazione delle attività del progetto descritte al punto 9.1(*) Diagramma di Gantt:
Fasi ed Attività 1° mese
2° mese
3° mese
4° mese
5° mese
6° mese
7° mese
8° mese
9° mese
10° mese
11° mese
12° mese
Obiettivo 1: Promuovere la conoscenza del territorio di appartenenza
Attività : campagna di divulgazione presso le Scuole del territorio delle proposte elaborate. Raccolta adesioni, calendarizzazione.
Attività: Itinerario la Ciclovia dell’Acquedotto, passeggiata in bici in piena Valle d’Itria,
Attività: itinerario “Trova l’intruso nel bosco” breve passeggiata nel bosco di leccio e macchia mediterranea,
Attività: itinerario “Brigantaggio fra boschi e masserie”, escursione guidata nella gravina del Vuolo di Martina Franca per raggiungere la grotta del brigante Sergente Romano.
Attività : Monitorare, attraverso la somministrazione di questionari, il grado di efficacia delle azioni e di soddisfazione dei partecipanti.
Obiettivo: Promuovere comportamenti responsabili
Attività: campagna di divulgazione presso le Scuole del territorio delle proposte elaborate. Raccolta adesioni, calendarizzazione.
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Attività: laboratorio “Didattica in una masseria della Valle d’Itria”. Passeggiata per esplorare il bosco e scoprire l’organizzazione di una tipica masseria della Valle d’Itria
Attività : Laboratorio “H2OLTRE…PARCO”, passeggiata tra le acque risorgive di Fiume Morelli e il vicino tratto di costa, intervallata da laboratori di sperimentazione
Attività: Monitorare, attraverso la somministrazione di questionari, il grado di efficacia delle azioni e di soddisfazione dei partecipanti.
AZIONI TRASVERSALI
Avvio progetto, inserimento degli operatori volontari, incontro di coordinamento progettuale
Formazione Specifica
Formazione Generale
Informazione e sensibilizzazione
Monitoraggio operatori volontari
Monitoraggio olp
Azioni trasversali: Durante tutto il periodo di servizio civile, dalla formazione generale, (box 30/35) a quella specifica, (box 36/42), al monitoraggio (box 22), sono previste attività che permetteranno ai giovani partecipanti al progetto di sviluppare le competenze poi attestate (box 29). I giovani partecipanti al progetto saranno altresì coinvolti nelle azioni di diffusione e sensibilizzazione previste dal progetto (box 18). Il complesso di tutte le attività previste dal progetto sono funzionali alla realizzazione delle finalità previste dalla legislazione nazionale (Legge 6 marzo 2001 n. 64 e Legge 6 giugno 2016 n. 106).
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9.3) Ruolo ed attività previste per gli operatori volontari nell’ambito del progetto (*) In relazione alle azioni descritte nel precedente punto 9.1 gli operatori volontari in SC saranno impegnati nelle seguenti attività con il ruolo descritto:
Attività
Ruolo
Campagna di divulgazione presso le Scuole del territorio delle proposte elaborate. Raccolta adesioni, calendarizzazione.
Gestione in autonomia della costruzione di una
mappa delle possibili collaborazioni sul territorio, recupero dei contatti con le Scuole del territorio.
Creazione di una banca dati Supporto nella redazione del materiale divulgativo Supporto nella attività di presentazione delle
proposte. Supporto nella gestione delle adesioni e della
calendarizzazione delle attività.
Itinerario la Ciclovia dell’Acquedotto, passeggiata in bici in piena Valle d’Itria,
Acquisizione delle informazioni utili alla fase del lavoro sul campo.
Primo approccio con l’equipe di pianificazione degli interventi e supporto sulla base delle attitudini e delle competenze specifiche di ognuno.
Supporto all’elaborazione del piano di attuazione delle attività acquisendo familiarità con le tematiche.
Inserimento negli ambienti nei quali collaboreranno in un primo periodo di affiancamento, utile ad un primo approccio a metodologie specifiche.
Accoglienza e affiancamento durante lo svolgimento degli itinerari/laboratoridei bambini/ragazzi nei gruppi di lavoro.
Supporto per attività, giochi, sperimentazioni. In una fase successiva ai primi sei mesi di servizio
gestione in autonomia di piccoli gruppi.
Itinerario “Trova l’intruso nel bosco” breve passeggiata nel bosco di leccio e macchia mediterranea,
Itinerario “Brigantaggio fra boschi e masserie”, escursione guidata nella gravina del Vuolo di Martina Franca per raggiungere la grotta del brigante Sergente Romano.
Laboratorio “Didattica in una masseria della Valle d’Itria”. Passeggiata per esplorare il bosco e scoprire l’organizzazione di una tipica masseria della Valle d’Itria
Laboratorio “H2OLTRE…PARCO”, passeggiata tra le acque risorgive di Fiume Morelli e il vicino tratto di costa, intervallata da laboratori di sperimentazione
Monitorare, attraverso la somministrazione di questionari, il grado di efficacia delle azioni e di soddisfazione dei partecipanti.
Somministrazione dei questionari di rilevazione del grado di efficacia e di soddisfazione.
Organizzazione dei dati in un report. Partecipazione agli incontri di lettura ed analisi dei
dati.
Gli operatori volontari del SC selezionati per questo progetto parteciperanno attivamente alla presa di coscienza delle competenze che acquisiscono nei campi di cittadinanza attiva e di lavoro
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di gruppo, finalizzato a realizzare gli obiettivi di cui al box 8 attraverso specifiche attività individuali e collettive. In particolare questa loro partecipazione è funzionale anche alla realizzazione di alcuni obiettivi già indicati al box 8, sezione “Obiettivi rivolti agli operatori volontari di SC” che vengono qui richiamati: • formazione ai valori dell’impegno civico, della pace e della nonviolenza dando attuazione alle linee guida della formazione generale al SCN (vedi box 33) e al Manifesto ASC 2007; • apprendimento delle finalità, delle modalità e degli strumenti del lavoro di gruppo finalizzato alla acquisizione di capacità pratiche e di lettura della realtà, capacità necessarie alla realizzazione delle attività del progetto e successivamente all’inserimento attivo nel mondo del lavoro, a cominciare dai soggetti no profit.
9.4) Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività (*) I soci lavoratori della cooperativa hanno formazione scientifica ed esperienza professionale maturata nell’ambito naturalistico della gestione delle aree protette e della conservazione della fauna selvatica, nonché nell’ambito della promozione e della valorizzazione delle produzioni agroalimentari. Il box di seguito riportato è organizzato considerando per ognuna tipologia di risorsa umana le attività per le quali collabora.
Attività di progetto (box 9.1) sinteticamente riportate
Campagna di divulgazione presso le Scuole del territorio delle proposte elaborate.
Raccolta adesioni, calendarizzazione. Monitorare, attraverso la somministrazione di questionari, il grado di efficacia
delle azioni e di soddisfazione dei partecipanti.
Professionalità Ruolo N.
Biologo della conservazione della biodiversità/presidente Cooperativa
Coordinano la ricerca, predispongono un progetto esecutivo, gestiscono i contatti con il territorio,
predispongono gli atti per la collaborazione.
Predispongono un piano di attuazione definendo tempi, modi, spazi.
mettono in atto le azioni, organizzano e codificano il monitoraggio degli interventi.
Analisi dei dati.
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Programmatore per sistemi informativi territoriali
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Attività di progetto (box 9.1) sinteticamente riportate
Itinerario la Ciclovia dell’Acquedotto, passeggiata in bici in piena Valle d’Itria, Itinerario “Trova l’intruso nel bosco” breve passeggiata nel bosco di leccio e
macchia mediterranea, Itinerario “Brigantaggio fra boschi e masserie”, escursione guidata nella gravina
del Vuolo di Martina Franca per raggiungere la grotta del brigante Sergente Romano.
Laboratorio “Didattica in una masseria della Valle d’Itria”. Passeggiata per
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esplorare il bosco e scoprire l’organizzazione di una tipica masseria della Valle d’Itria
Laboratorio “H2OLTRE…PARCO”, passeggiata tra le acque risorgive di Fiume Morelli e il vicino tratto di costa, intervallata da laboratori di sperimentazione
Professionalità Ruolo N.
Biologa/guida turistica
Operatrice didattica‐storico‐archeologica
Ecologa marina
Educatrice ambientale
Educatori Partner del progetto AIDA onlus
Conoscenza dei contesti e delle problematiche, valutazione delle criticità e dei punti di forza.
Progettazione delle attività, verifica/promozione di buone prassi di intervento;
predisposizione degli spazi, dei tempi e delle modalità di realizzazione, valutazione degli interventi e dei risultati.
Mettono in atto le azioni. Gestiscono i gruppi. Si occupano della ricerca di nuove
strategie. Organizzano e codificano il monitoraggio
degli interventi. Analisi dei dati.
Affiancano durante le attività i bambini
con disabilità
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10) Numero degli operatori volontari da impiegare nel progetto (*)
11) Numero posti con vitto e alloggio
12) Numero posti senza vitto e alloggio
13) Numero posti con solo vitto
14) Numero ore di servizio settimanali degli operatori volontari, oppure, in alternativa,
monte ore annuo (*) Con un minimo di 20 ore e un massimo di 36 ore settimanali, monte ore su cui si sommano 20 giorni di permesso retribuito
15) Giorni di servizio settimanali degli operatori volontari (minimo 5, massimo 6)(*) 16) Eventuali particolari obblighi degli operatori volontari durante il periodo di servizio:
Le giornate di formazione potrebbero essere svolte anche nella giornate del sabato. Considerata l’articolazione del progetto che può prevedere la partecipazione a eventi, manifestazioni, etc. che si possono svolgere in giorni e con durate non ben definite si prevede la possibilità di un’articolazione settimanale flessibile per l’orario di impiego che di conseguenza sarà modulato periodicamente dall’OLP o dal coordinatore del progetto. Si richiede dunque la disponibilità a spostamenti, a partecipare ad eventuali attività nel fine settimana, in giorni
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festivi. In caso di esigenze legate all’attuazione del calendario del progetto, gli orari potranno essere rimodulati e gli operatori volontari dovranno attenersi all’organizzazione del lavoro definita dall’OLP. Eventuali turnazioni che comprendessero il sabato o la domenica saranno organizzate in modo da garantire il riposo infrasettimanale. Si richiede inoltre la disponibilità allo svolgimento del servizio in località diverse dalla sede di attuazione per un periodo massimo complessivo di 30 giorni, laddove si rendano necessari interventi esterni sul territorio come specificato nel box 9.1.
CARATTERISTICHE ORGANIZZATIVE
17) Sede/i di attuazione del progetto, Operatori Locali di Progetto e Responsabili Locali di Ente
Accreditato (*):
Voce non compilata in quanto il sistema “Helios” la genera automaticamente sulla base dei dati inseriti, e all’atto dell’attivazione della funzione “presenta”, la include nella documentazione del progetto.
18) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile universale con indicazione delle ore dedicate:
Complessivamente, gli Operatori volontari del SC saranno impegnati nelle azioni di diffusione del Servizio Civile per un minimo di 21 ore ciascuno nei 6 mesi centrali del progetto, come di seguito articolato: Gli Operatori volontari del SC partecipanti al progetto, nell’ambito del monte ore annuo, saranno direttamente coinvolti nelle attività di promozione e sensibilizzazione del Servizio Civile Universale che l’ente intende attuare almeno tramite incontri presso: ‐ associazioni, precipuamente giovanili con cui la sede Arci Servizio Civile locale organizza attività di informazione e promozione. ‐ luoghi, formali ed informali, di incontro per i giovani (scuole, università, centri aggregativi, etc.) con cui la sede di attuazione intrattiene rapporti nell’ambito della propria attività istituzionale. Verranno programmati un minimo di 3 incontri di 3 ore cadauno, durante i quali gli operatori volontari in SC potranno fornire informazioni sul servizio civile nazionale, grazie alle conoscenze acquisite durante la formazione generale. Inoltre un giorno al mese, presso la sede di attuazione o presso la sede locale di Arci Servizio Civile, gli operatori volontari in SC saranno direttamente coinvolti nell’attività degli sportelli informativi sul Servizio Civile Universale, propri delle nostre associazioni Arci Servizio Civile, che da anni forniscono informazioni e promuovono il SCU nel territorio, per complessive 12 ore. Le azioni sopra descritte tendono a collegare il progetto stesso alla comunità locale dove gli operatori volontari del SC prestano servizio, portando alla luce (tramite la loro testimonianza diretta) le positive ricadute del progetto nel contesto in cui esso interviene. L’azione informativa, di promozione e sensibilizzazione viene intesa quale attività continuativa che tende a coinvolgere attivamente gli operatori volontari in SC e si esplica in 3 differenti fasi: ‐ informazione sulle opportunità di Servizio Civile (da effettuare ex ante, precipuamente nel periodo di vigenza del bando tramite le sotto indicate modalità di comunicazione sociale) ‐ sensibilizzazione alla pratica del SCU (effettuata in itinere, con i succitati interventi presso i “luoghi aggregativi” e coinvolgendo in modo attivo i giovani tramite le associazioni suddette) ‐ diffusione dei risultati del progetto (da effettuare ex post, anche grazie alla partecipazione dei giovani in SCU alle attività promozionali dell’associazione)
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Comunicazione sociale: il testo del progetto e le modalità di partecipazione verranno pubblicati sul sito internet dell’ente per l’intera durata del bando (www.arciserviziocivile.it). Verrà inoltre diffuso materiale informativo presso le sedi di attuazione di Arci Servizio Civile interessate dal progetto, con particolare attenzione agli sportelli informativi che le nostre sedi di assegnazione organizzano nel proprio territorio. La sede locale di Arci Servizio Civile curerà la possibile diffusione del progetto sui media locali, regionali e nazionali presenti nel proprio territorio.
19) Criteri e modalità di selezione degli operatori volontari non verificati in sede di accreditamento (*)
20) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento o acquisiti da altri enti (*)
Ricorso a sistema selezione depositato presso il Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale descritto nel modello: ‐ Mod. S/REC/SEL ‐ Sistema di Reclutamento e Selezione
21) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell’andamento delle attività del progetto (*)
22) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento o acquistati da altri enti (*)
Ricorso a sistema di monitoraggio depositato presso il Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale descritto nel modello: ‐ Mod. S/MON/VAL ‐ Sistema di Monitoraggio e Valutazione
23) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti
dal decreto legislativo, n. 40 del 6 marzo 2017:
24) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione del progetto:
Area RISORSE TECNICHE E STRUMENTALI DEL PROGETTO
Sedi ed attrezzature (,pc, fotocopiatrici, proiettore, impianto amplificazione, scrivanie, taglierine, aule per incontri/riunioni, telefonia, pulmino) calcolo ammortamento attrezzature.
€ 4.300,00
Spese viaggio (comprese le uscite programmate nel progetto e con il pulmino) € 2.500,00
Materiali di consumo (es. dispense, colori, carta colorata, pennarelli, materiale per laboratori, )
€ 1.500,00
Totale € 8.300,00
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Area FORMAZIONE SPECIFICA
Voci di costo Dettaglio Importo
Segreteria attrezzata_ calcolo ammortamento utilizzo_
Postazioni telefono/fax, connessione ADSL, fotocopiatrice, 2 postazioni informatiche (computer, stampante, scanner)
€ 240,00
Rimborso spese docenti interni all’ente attuatore
n 1 docente X 65 h
€ 1.950,00
Materiale Didattico e di consumo € 150,00
Calcolo ammortamento utilizzo aula adeguatamente attrezzata.
Aula adeguatamente attrezzata con sedie, tavolo riunioni, computer portatile, un videoproiettore, supporti informatici mutimediali.
€ 240,00
TOTALE € 2.580,00
Area PROMOZIONE DEL SERVIZIO CIVILE E PROMOZIONE DEL PROGETTO
Materiali informativi (per gli incontri di divulgazione, grafica coupon informativi attività aperte alla cittadinanza)
€ 900,00
Pubblicità del progetto/SCN (Sms database, manifesti, locandine, depliant) € 900,00
Organizzazione di n. 3 incontri di sensibilizzazione e divulgazione intorno alle esperienze di Servizio Civile
€ 750,00
Totale € 2.650,00
25) Eventuali reti a sostegno del progetto (partners):
Partner Tipologia Attività (rispetto alla voce 9.1)
AIDA. Associazione Integrazione Diversamente Abili Onlus Martina Franca C.F.90155000731
No Profit Collaborazione a partecipare ai laboratori ambientali con bambini disabili e/o in condizione di disagio sociale già seguiti dall’associazione AIDA. La collaborazione coinvolgerà circa 30 bambini/ragazzi ed è finalizzata a promuovere ambiti di socializzazione realmente inclusivi.
26) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto (*)
L’indicazione delle risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto è organizzata specificando la dotazione adeguata rispetto alle specifiche attività realizzate, al numero di operatori volontari impegnati ed al numero di persone che si prevede di coinvolgere.
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Più specificatamente:
Risorse tecniche e strumentali
Descrizione risorse Adeguatezza
Stanze attrezzate n. 2 stanze attrezzate e dotate di arredi adeguati (scrivanie, sedie, armadi):
Utilizzate per: contattare, accogliere e informare, per organizzare incontri e riunioni
tra i soggetti coinvolti, postazioni lavoro per gli operatori
volontari e per gli operatori dell’associazione,
laboratori di aiuto studio, laboratori ludici. Gli spazi sono adeguati al numero di persone che si prevede di coinvolgere.
Materiale di cancelleria
Fogli, penne, pennarelli, cartelline, colla,
Utilizzato per supportare le attività ordinarie ma anche quelle inerenti gli incontri di formazione ed informazione. Il materiale sarà a disposizione in quantità adeguata alle attività progettuali.
Attrezzature Personal computer portatili con relativi programmi operativi, stampanti, proiettori per PC, fotocopiatrici, impianto di amplificazione, video camera, macchina fotografica.
Utilizzate per: la realizzazione delle attività di
comunicazione, stampare materiale informativo, contattare enti e servizi sul
territorio, ricercare informazioni sulla rete
organizzazione banca dati, elaborazione monitoraggio, documentare e divulgare.
Materiali
Piccoli attrezzi agricoli da lavoro, maschera protettiva, scarpe da lavoro, guanti da lavoro.
Materiali in dotazione utilizzati per la realizzazione dei laboratori . I materiali sono in quantità adeguata alle esigenze progettuali e nel rispetto delle norme sulla sicurezza.
Biciclette Biciclette a nolo Utilizzate per la realizzazione del laboratorio la Ciclovia dell’acquedotto.
Strumenti
Bricchi e strumenti per la rilevazione delle acque
Utilizzati per la realizzazione del laboratorio la H2Oltre Parco.
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CARATTERISTICHE DELLE COMPETENZE ACQUISIBILI 27) Eventuali crediti formativi riconosciuti:
28) Eventuali tirocini riconosciuti:
29) Attestazione delle competenze acquisite in relazione alle attività svolte durante l’espletamento del servizio utili ai fini del curriculum vitae
ASC Nazionale, in accordo con Emit Feltrinelli, ente titolato alla certificazione delle competenze (Albo Regione Lombardia, Sezione A, 1.08.2008), rilasciano l’attestato standard e l’attestato specifico, ai sensi dell’Allegato A dell’Avviso 16 Ottobre 2018 pubblicato sul sito del DGSCN. In particolare l’attestato standard contiene: dati anagrafici dell’operatore volontario, dati degli enti coinvolti nel progetto; titolo del progetto; indicazione del superamento delle prove selettive; data di inizio e fine servizio; sede di servizio; settore ed area di impiego. Nell’attestato standard è riportato il riferimento a:
le conoscenze che l’operatore volontario ha avuto l’opportunità di maturare attraverso la formazione generale e la formazione specifica sui rischi connessi all’impiego degli operatori volontari nei progetti di servizio civile ai sensi del Dlgs 81/2008 e s.m.i.;
le conoscenze e le capacità che l’operatore volontario ha avuto l’opportunità di maturare attraverso lo svolgimento del servizio civile, e cioè: la conoscenza dell’ente e del suo funzionamento, la conoscenza dell’area d’intervento del progetto, la migliore conoscenza del territorio in cui si realizza il progetto e la capacità di gestione del tempo in relazione all’orario di servizio.
le “competenze sociali e civiche”, di cui alla Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006 relativa a competenze chiave per l'apprendimento permanente (2006/962/CE), che l’operatore volontario ha avuto l’opportunità di maturare attraverso lo svolgimento del servizio civile. Le competenze sociali e civiche includono competenze personali, interpersonali e interculturali e riguardano tutte le forme di comportamento che consentono alle persone di partecipare in modo efficace e costruttivo alla vita sociale e lavorativa, in particolare alla vita in società sempre più diversificate, come anche a risolvere i conflitti ove ciò sia necessario. La competenza civica dota le persone degli strumenti per partecipare appieno alla vita civile grazie alla conoscenza dei concetti e delle strutture sociopolitiche e all’impegno a una partecipazione attiva e democratica.
Nell’attestato specifico saranno indicate le ulteriori competenze che l’operatore volontario ha avuto l’opportunità di maturare durante lo svolgimento del servizio, attraverso la realizzazione delle specifiche attività che lo hanno visto impegnato nell’ambito del progetto cui è stato assegnato. In particolare, le ulteriori competenze sono da riferire alle competenze chiave di cittadinanza, di cui al Decreto Ministeriale n.139 del 22 agosto 2007 del MIUR, ossia: imparare ad imparare,
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FORMAZIONE GENERALE DEGLI OPERATORI VOLONTARI 30) Sede di realizzazione (*)
La formazione generale sarà erogata presso la sede di Arci Servizio Civile Martina Franca in Corso dei Mille, 188 t/z, 74015 ‐ Martina Franca Eventuali variazioni dell’indirizzo saranno comunicate tempestivamente.
31) Modalità di attuazione (*)
In proprio, presso l’ente con formatori dell’ente.
32) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento o acquisiti da altri
enti (*)
SI Ricorso a sistema di formazione depositato presso il Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale descritto nel modello: ‐ Mod. S/FORM ‐ Sistema di Formazione
33) Tecniche e metodologie di realizzazione previste (*)
34) Contenuti della formazione (*)
35) Durata (*)
La durata complessiva della formazione generale è di 42 ore. Ai fini della rendicontazione, verranno tenute 32 ore di formazione in aula attraverso metodologie frontali e dinamiche non formali e ulteriori 10 ore attraverso formazione a distanza (FAD). In base alle disposizioni del Decreto 160 del 19/07/2013 “Linee guida per la formazione generale dei giovani in SCN” questo ente erogherà l’intero monte ore di formazione generale entro e non oltre il 180° giorno dall’avvio del progetto. La Formazione generale è parte integrante dei progetti ed è conteggiata a tutti gli effetti ai fini del monte ore.
progettare, comunicare, collaborare e partecipare, agire in modo autonomo e responsabile, risolvere problemi, individuare collegamenti e relazioni, acquisire ed interpretare l’informazione.
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FORMAZIONE SPECIFICA (RELATIVA AL SINGOLO PROGETTO) DEGLI OPERATORI VOLONTARI
36) Sede di realizzazione (*)
La formazione specifica sarà realizzata presso sede Cooperativa Serapia, Via Antonio Gramsci, 17 – Martina Franca (TA)
37) Modalità di attuazione (*)
La formazione specifica verrà effettuata in proprio, presso l’ente con formatori dell’ente di seguito indicati
38) Nominativo, dati anagrafici e competenze/esperienze specifiche del/i formatore/i in relazione
ai singoli moduli (*)
Dati anagrafici del formatore di formazione specifica
(Cognome, Nome, nato a, il)
Competenze/Titoli/ Esperienze specifiche
Modulo/i formativo/i
Chiatante Pietro Nato a Cisternino Il 14/05/1981
Biologo della conservazione della biodiversità,
guida naturalistica ed educatore ambientale.
Birdwatcher esperto di impatto per impianti eolici e
fotovoltaici.
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39) Nominativo, dati anagrafici e competenze specifiche del formatore in riferimento al modulo concernente “formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego degli operatori volontari in progetti di servizio civile universale” (*)
Nominativi, dati anagrafici e competenze specifiche dei formatori in riferimento al modulo “formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego degli operatori volontari in progetti di servizio civile universale”: Andrea Morinelli: nato il 18/02/1969 a Torricella in Sabina (RI) ‐Laurea in Geologia ‐Abilitazione alla professione di Geologo; ‐Qualifica di Disaster Manager Certificato Cepas ‐Consulente per sicurezza, piani di protezione civile, ubicazione aree di emergenza, Legge 626/96 e DL 81/08, NTC 2008 e Microzonazione sismica, ricerche geologiche, stabilità dei versanti, ricerche di acqua, perforazioni, edifici, piani di protezione civile, cartografia dei rischi, geologia ambientale; ‐Realizza piani di fattibilità per aree di emergenza per Protezione Civile per i Comuni; ‐Progettista di corsi di formazione ad hoc sia per la formazione generale (corsi di recupero, corsi per enti esteri su progettazione e comunicazione interpersonale, sui comportamenti in emergenza), che per la formazione specifica (sui temi dei rischi connessi all’impiego degli operatori volontari in progetti di SC, DL 81 e sicurezza sul lavoro), coprogettista (per i contenuti, test, ricerche e materiali), autore e tutor della parte di formazione generale che ASC
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svolge in FAD (2007/2014); ‐dal 2003 ad oggi formatore accreditato presso l’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile con Arci Servizio Civile; ‐dal 2004, supervisione delle attività di SCN dei progetti di ASC, relativamente ai settori e ai luoghi di impiego indicati nel progetto. Vincenzo Donadio: nato il 14/07/1975 a Frankenthal (D) ‐Diploma di maturità scientifica ‐Responsabile del Servizio per la Prevenzione e la Protezione sul luogo di lavoro; ‐Progettista di soluzioni informatiche, tecniche e didattiche per la Formazione a Distanza. ‐Progettista della formazione generale, specifica ed aggiuntiva; ‐Referente a livello nazionale per le informazioni sull’accreditamento (tempi, modi, DL 81 e sicurezza dei luoghi di lavoro e di SC); ‐Progettista ad hoc sia per la formazione generale (corsi di recupero, corsi per enti esterni su gestione e costruzione di piattaforme FAD, manutenzione e tutoraggio delle stesse), che per la formazione specifica ai sensi della Linee Guida del 19/07/2013(coprogettista per i contenuti, test, della formazione specifica che ASC svolge in FAD sul modulo di Formazione ed informazione sui Rischi connessi all’impiego nel progetto di SCN (2014); ‐Formatore accreditato presso l’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile con Arci Servizio Civile; ‐Responsabile informatico accreditato presso l’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile con Arci Servizio Civile; ‐dal 2004, supervisione delle attività di SCN dei progetti di ASC, relativamente ai settori e ai luoghi di impiego indicati nel progetto.
40) Tecniche e metodologie di realizzazione previste (*)
Per conseguire gli obiettivi formativi verranno privilegiate le metodologie didattiche attive che favoriscano la partecipazione dei giovani, basate sul presupposto che l'apprendimento effettivo sia soprattutto apprendimento dall'esperienza. Le metodologie utilizzate saranno: ‐ Lezione partecipata – consente di trasmettere elementi conoscitivi e di omogeneizzare le disparità di conoscenze teoriche; ‐ Lezione frontale – finalizzata alla trasmissione diretta delle informazioni di base; ‐ Il lavoro di gruppo – permette di suddividere il gruppo in sottogruppi, di operare in autonomia su aspetti che prevedono la partecipazione attiva dei partecipanti, permette lo scambio delle reciproche conoscenze ed esperienze, fa crescere l’autostima e la consapevolezza delle proprie capacità, stimola e crea lo “spirito di gruppo” ‐ Learning by doing – apprendere attraverso l’esecuzione dei compiti così come si presentano in una giornata di servizio. Si tratta di Role Playing individuale in cui si simulano in modo realistico una serie di problemi decisionali ed operativi. ‐ Casi di studio – finalizzati a esemplificare le buone prassi.
41) Contenuti della formazione (*)
Vengono riportate le specifiche dei moduli formativi indicati nel box 38:
Formatore Temi Ore
Dott. Chiatante Pietro
I progetti di pianificazione della gestione di aree protette
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Modulo: A Caratteristiche del territorio: la Valle d’Itria, la Riserva Bosco delle Pianelle, il Parco delle Dune Costiere. Normativa di riferimento. Punti di forza e criticità. Il lavoro di ricerca e progettazione. Gestione dei progetti. I laboratori e gli itinerari. La comunicazione con l’esterno. Le collaborazioni attivate con gli enti. Reperimento fondi. Il lavoro in team. Gestione della cooperativa. Gli strumenti di monitoraggio. Analisi dei dati.
Formatore Temi Ore
Dott. Andrea Morinelli Vincenzo Donadio
Formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego degli operatori volontari in progetti di Servizio Civile
8 ore (complessive)
Modulo A: Poiché le sedi di svolgimento dei progetti di SC sono, come da disciplina dell’accreditamento, conformi alle norme per la tutela dei luoghi di lavoro, ed in esse si svolgono i progetti di SC, si reputa adatto e necessario partire con un modulo omogeneo per tutti gli operatori volontari sulla tutela e sicurezza dei luoghi di lavoro. DURATA: 6 ore
Contenuti: Comprendere: cosa si intende per sicurezza sul lavoro e come si può agire e lavorare in sicurezza ‐ cos’é, ‐ da cosa dipende, ‐ come può essere garantita, ‐ come si può lavorare in sicurezza
Conoscere: caratteristiche dei vari rischi presenti sul luogo di lavoro e le relative misure di prevenzione e protezione ‐ concetti di base (pericolo, rischio, sicurezza, possibili danni per le persone e misure di tutela valutazione dei rischi e gestione della sicurezza) ‐ fattori di rischio ‐ sostanze pericolose ‐ dispositivi di protezione ‐ segnaletica di sicurezza ‐ riferimenti comportamentali ‐ gestione delle emergenze
Normative: quadro della normativa in materia di sicurezza ‐ codice penale ‐ codice civile ‐ costituzione ‐ statuto dei lavoratori ‐ normativa costituzionale ‐ D.L. n. 626/1994 ‐ D.L. n. 81/2008 (ed testo unico) e successive aggiunte e modifiche
Il modulo, erogato attraverso una piattaforma FAD, sarà concluso da un test di verifica obbligatorio.
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Modulo B: Nell’ambito delle attività svolte dagli operatori volontari di cui al precedente box 9.3, si approfondiranno le informazioni sui rischi specifici esistenti negli ambienti di frequentazione indicati al precedente box17, per i settori e le aree di intervento individuate al precedente punto 5. DURATA: 2 ore
Contenuti: Verranno trattati i seguenti temi relativi ai rischi connessi all’impiego degli operatori volontari in SC nel settore “Patrimonio ambientale e riqualificazione urbana”, con particolare riguardo all’area di intervento indicata al box 5 Fattori di rischio connessi ad attività di prevenzione e monitoraggio di acque, aria,
ambiente acustico ed elettromagnetico Fattori di rischio connessi ad attività di salvaguardia e tutela di parchi, oasi naturalistiche,
patrimonio forestale, agricoltura in zone montane Fattori di rischio connessi ad attività di campagne, sensibilizzazione, promozione
dell’ambientalismo e dei temi della sostenibilità ed ecologia Focus sui contatti con l’utenza e servizi alla persona Modalità di comportamento e prevenzione in tali situazioni Gestione delle situazioni di emergenza Sostanze pericolose ed uso di precauzioni e dei dispositivi di protezione Segnaletica di sicurezza e riferimenti comportamentali Normativa di riferimento
Inoltre, come indicato del Decreto 160/2013 (Linee Guida…), “in considerazione della necessità di potenziare e radicare nel sistema del servizio civile una solida cultura della salute e della sicurezza … e soprattutto, al fine di educarli affinché detta cultura si radichi in loro e diventi stile di vita”, con riferimento ai luoghi di realizzazione ed alle strumentazioni connesse alle attività di cui al box 9.3, si approfondiranno i contenuti relativi alle tipologie di rischio nei seguenti ambienti:
Per il servizio in sede Verranno approfonditi i contenuti relativi alle tipologie di rischio possibili nei luoghi in cui gli operatori volontari si troveranno ad utilizzare le normali dotazioni (vedi in particolare box 26) presenti nelle sedi di progetto (rispondenti al DL 81 ed alla Circ. 23/09/2013), quali uffici, aule di formazione, strutture congressuali, operative, aperte e non al pubblico , per attività di front office, back office, segretariato sociale, operazioni con videoterminale, oltre agli spostamenti da e per detti luoghi. Fatto salvo quanto indicato come possibilità al box 16
Per il servizio fuori sede urbano (outdoor) Verranno approfonditi i contenuti relativi alle tipologie di rischio possibili nei luoghi aperti urbani (piazze, giardini, aree attrezzate o preparate ad hoc) in cui gli operatori volontari si troveranno ad operare in occasioni di campagne, promozione e sensibilizzazione su temi connessi al SCN e/o al progetto, utilizzando le dotazioni (vedi in particolare box 26) presenti e disponibili in queste situazioni (quali materiali promozionali, stand, sedie, tavoli e banchetti,…) materiali e dotazioni rispondenti a norme UE e al DL 81), per le attività indicate al box 9.3, oltre agli spostamenti da e per detti luoghi. Fatto salvo quanto indicato come possibilità al box 16
Per il servizio fuori sede extraurbano (ambiente naturale e misto) Verranno approfonditi i contenuti relativi alle tipologie di rischio possibili nei luoghi aperti
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extraurbani (parchi, riserve naturali, aree da monitorare o valorizzare, mezzi quali Treno Verde, Carovana Antimafia, individuate ad hoc) in cui gli operatori volontari si troveranno ad operare in occasioni di eventi, incontri, campagne, promozione e sensibilizzazione su temi connessi al SCN e/o al progetto, utilizzando le dotazioni (vedi in particolare box 26) presenti e disponibili in queste situazioni (quali abbigliamento ed attrezzature ad hoc, tutte rispondenti a norme UE e al DL 81), per le attività indicate al box 9.3, oltre agli spostamenti da e per detti luoghi. Fatto salvo quanto indicato come possibilità al box 16.
Il modulo, erogato attraverso una piattaforma FAD, sarà seguito da un incontro di verifica con l’OLP del progetto.
42) Durata (*)
La durata complessiva della formazione specifica è di 73 ore di cui 8 ore da svolgersi attraverso FAD. La formazione specifica è parte integrante del progetto ed è conteggiata a tutti gli effetti ai fini del monte ore. La formazione specifica, relativamente a tutte le ore dichiarate nel progetto, sarà erogata agli operatori volontari entro 90 giorni dall’avvio del progetto stesso.
ALTRI ELEMENTI DELLA FORMAZIONE
43) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto (*)
Roma, 27 Dicembre 2018
Il Responsabile Legale dell’Ente / Il Responsabile del Servizio Civile Nazionale dell’Ente /
Il Coordinatore Responsabile del Servizio Civile Universale dell’Ente Dott. Licio Palazzini