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Via dei Baullari, 4 - 00186 Roma - Tel. +39 06 6893806 - Fax. +39 06 68808671

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SCHEDA: LA RINASCITA DI PALAZZO BARBERINI

Il 2006 è l’anno che segna la rinascita della Galleria Nazionale d’Arte Antica in Palazzo Barberini a Roma come grande museo nel cuore della città. A celebrare questo rilancio, dal prossimo 26 aprile al 18 giugno, un evento unico: l’esposizione nella Sala dei Marmi del Palazzo de “La lettera d’amore” di Vermeer, capolavoro del maestro olandese normalmente visibile al Rijksmuseum di Amsterdam. LA SOLUZIONE DELLA QUERELLE CON IL CIRCOLO UFFICIALI E IL NUOVO PROTOCOLLO D’INTESA La rinascita di Palazzo Barberini segna anche la chiusura della querelle con il circolo Ufficiali del Ministero della Difesa (argomento molto dibattuto nell’ultimo anno su organi di stampa locali e nazionali) che dal 1934 occupa uno spazio all’interno del palazzo e che si sposterà nella palazzina Savorgnan di Brazzà, posta in fondo al Giardino del Palazzo. Potranno così essere ultimati i lavori di ristrutturazione che permetteranno una nuova e più completa fruizione del Palazzo acquistato nel 1949 dallo Stato Italiano per farne la sede della Galleria di Arte Antica di Roma. Un trasferimento, quello del Circolo Ufficiali, già sancito dal Protocollo d’Intesa firmato nel 1997 dai Ministeri dei Beni Culturali, della Difesa e delle Finanze e dalla la Presidenza del Consiglio con presa d’atto del Comune di Roma. Protocollo che ha avuto una variazione nel dicembre 2005 con la richiesta del Circolo Ufficiali di poter conservare per i propri usi anche le sale di rappresentanza del Piano Nobile e il giardino pensile. Una decisione che, secondo la direzione della Galleria, non influirà tanto sulla perdita in spazi museali quanto in continuità e in possibilità di completa autonomia una volta ultimata la ristrutturazione del Palazzo. IL FINANZIAMENTO DEI LAVORI E LA NUOVA STRUTTURA DELLA GALLERIA. La nuova gestione degli spazi del Palazzo restituirà una Galleria d’Arte Antica completamente trasformata e ampliata. Un progetto finanziato dal Ministero dei Beni Culturali con i fondi pubblici derivati dalla lottomatica: 24 miliardi di lire che sono serviti a effettuare una prima parte dei lavori, relativa al consolidamento e all’impiantistica. Nei nuovi spazi troveranno collocazione le opere acquisite dallo Stato a partire da fine Ottocento per documentare lo svolgersi della cultura figurativa italiana e non solo, attraverso un patrimonio vastissimo: oltre 3500 dipinti e sculture di età romana, barocca, arti decorative. Se oggi i visitatori di Palazzo Barberini possono ammirare opere come “La Fornarina” di Raffaello, “Venere e Adone” di Tiziano, la più ricca collezione di dipinti caravaggeschi al mondo, una volta ultimata la ristrutturazione e con l’apertura delle nuove sale verrà la luce un patrimonio di capolavori che oggi è sacrificato nei depositi interni e esterni.

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Ci sia auspica che in Palazzo Barberini possano essere riunificati anche i quadri attualmente esposti nella Galleria Corsini, per raggiungere il fine che oltre cento anni fa si era prefisso lo Stato Italiano: quello di creare a Roma una grande Galleria Nazionale, in opposizione ai Musei Capitolini e ai Musei Vaticani. Dall’estate 2004 i lavori si sono svolti a ritmo particolarmente sostenuto interessando anche il giardino storico, la rampa centrale e il piazzale antistante al Palazzo. A brevissima scadenza ci sarà l’apertura del Giardino Seicentesco restaurato nella sua struttura monumentale che si integra agli arredi arborei e all’architettura della serra recuperata. Altra tappa la riapertura al pubblico delle Sale del Piano Nobile recuperate secondo i criteri della moderna musealizzazione in cui saranno esposti i dipinti della fine del Cinquecento e dell’Età Barocca. Il progetto finale prevede l’uso di tutto il piano terreno con biglietteria, accoglienza, bookshop e inizio del percorso museale dove troveranno collocazione “I Primitivi”, opere del Duecento e del Trecento e l’apertura dell’intero secondo piano dove saranno collocate opere del Seicento e del Settecento. Il Salone di Pietro da Cortona e la Sala dei Marmi (dove dal 26 aprile verrà esposto il quadro di Vermeer) e che attualmente ospitano i capolavori del 500 e del 600 saranno valorizzati e reintegrati per il loro valore storico e monumentale con alcune mostre e eventi eccezionali. Nel Salone di Pietro da Cortona, a inizio del 2007 si terrà la mostra “Bernini pittore”, una sceltissima selezione di opere provenienti da tutto il mondo e curata da Tomaso Montanari E’ prevista anche la riapertura dell’appartamento del 700, posto al secondo piano, che verrà liberato dalle attuali strutture e sarà visitabile attraverso un percorso che mette in evidenza arredi, mobili e vestiti dell’epoca e le ricche pitture murali del periodo: uno spazio a cui sarà possibile accedere anche attraverso la scala elicoidale del Borromini.