Scarto 01 - 1 / 28 Lezione 8 La valutazione dello scarto per fuori tolleranza.
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Scarto 01 - 1 / 28
Lezione 8
La valutazionedello scarto per“fuori tolleranza”
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lo scarto
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lo scarto
Una nota impresa europea che costruisce cuscinetti a sfere acquista le
sfere da un fornitore del “far east”.
Il contratto prevede una certa percentuale di sfere fuori tolleranza che
devono essere scartate dal test di accettazione condotto dall’ufficio
“prove sugli acquisti”.
Su di una prima
fornitura parziale
viene condotto un
test per verificare che
la percentuale
prevedibile di scarto non superi il valore pattuito
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lo scarto
Si è definita sulla popolazione di sfere da cuscinetto una variabile
casuale X avente, per ciascuna sfera prodotta, valore uguale al valore
del diametro misurato in millimetri.
La media della X per l’intera popolazione vale = 80,0.
Qualora la varianza 2 della X per l’intera popolazione dovesse
essere maggiore di 0,01 si avrebbe uno scarto maggiore di quanto
pattuito con il fornitore e sarebbe necessaria una molto costosa
(avvocati, interpreti, prove sperimentali e documentali, …)
ricontrattazione della fornitura ... .
Quale è lo scarto pattuito?
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lo scarto
1. Definita la variabile casuale X studio la sua distribuzione:
è plausibile che, come avviene nel caso di molteplici fonti di disturbo al
processo produttivo che agiscono in modo indipendente, la X abbia
distribuzione normale, con media = 80,0 e varianza 2 = 0,01
79,6 79,7 79,8 79,9 80 80,1 80,2 80,3 80,4
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79,6 79,7 79,8 79,9 80 80,1 80,2 80,3 80,4
lo scarto
2. Da considerazioni progettuali, tecniche, ecc, si evince che le sfere
da scartare sono quelle che non rientrano nell’intervallo:
25,80;75,79
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lo scarto
3. Nel caso che si sta studiando si può prevedere uno scarto pari al:
%24,10124,00062,00062,0
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la valutazione dello scarto con Z
La individuazione dello scarto può essere condotta anche con l’uso
delle tabelle della variabile Z :
– si definisce la variabile casuale X con distribuzione normale,
media e varianza 2
– si stabiliscono i valori critici xci e xcs per la variabile X che
individuano l’intervallo di tolleranza ammessa.
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la valutazione dello scarto con Z
– si costruisce la variabile standardizzata Z che risulta avere
distribuzione normale, media = 0 e varianza 2 = 1
– si individuano i valori critici della Z corrispondenti ai valori
critici della X
X
Z
cs
csci
ci
xz
xz ;
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la valutazione dello scarto con Z
– la frazione che dovrà essere scartata corrisponde alla probabilità
che la variabile standardizzata Z risulti
esterna all’intervallo [ zci ; zcs ]
csci zZzZ P
zci zcs
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la valutazione dello scarto con Z
- si costruisce la variabile standardizzata Z che risulta avere
distribuzione normale, media = 0 e varianza 2 = 1
- si individuano i valori critici della Z corrispondenti
ai valori critici della X
1,0
80
XXZ
50,21,0
8025,80
50,21,0
8075,79
cscs
cici
xz
xz
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la valutazione dello scarto con Z
– dalla tabella della Z troviamo il valore della probabilità che
Z sia esterno ai valori critici così determinati:
%24,10124,0 csci zZzZP -2,50 2,50
0,00620,0062
il valore dello scarto risulta praticamente uguale a quello
individuato con il procedimento illustrato in precedenza.
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la valutazione dello scarto max e min
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la valutazione dello scarto max e min
• Un costruttore di resistori, avendo scoperto che la sua linea produce resistori da 100 con una dispersione superiore a quanto
preventivato, vuole determinare a quanto ammonta lo scarto dovuto
ai resistori fuori tolleranza ( è ammessa una tolleranza di
premesse:
• costruiamo una variabile casuale X che assume, per ciascun resistore, valore uguale al valore della resistenza misurata a 70 °C
• ipotizziamo, come è plausibile, che la X per la intera popolazione dei resistori sia distribuita in maniera normale;
• ipotizziamo, e potremmo verificare tale ipotesi con un test sulla media, che la X per la intera popolazione abbia media = 100.
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la valutazione dello scarto max e min
1. stabiliamo di usare un campione di 31 resistori;
2. stabiliamo di voler operare con una confidenza del 95%;
3. come variabile campionaria viene scelta la variabileche presenta distribuzione di tipoC2 modificata di chi-quadro con ( n -1 ) gradi di libertà;
4. individuiamo l’intervallo di confidenza al 95% per la varianza tramite la distribuzione della variabile C2 modificata di chi-quadro:
2
22
nS
C
560,057,1
22
2
inf2
22
sup2
2
nn
nn
SS
C
S
C
S
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5. la campagna sperimentale sul campione porta
alla determinazione del valore della varianza campionaria :
e da questo valore calcoliamo:
6. la variabile X è pertanto una variabile casuale con distribuzione normale, media = 100, varianza 2 compresa fra 2,27 e 6,38
la valutazione dello scarto max e min
57,32 nS
38,6560,0
57,327,2
57,1
57,3 2
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la valutazione dello scarto massimo
7. Studiamo la distribuzione normale con media = 100 e varianza
2 6,38
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la valutazione dello scarto massimo
7. Studiamo la distribuzione normale con media = 100 e varianza
2 6,38 e cerchiamo la frazione della popolazione esterna
all’intervallo 100 5%questa rappresenta lo scarto!
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la valutazione dello scarto massimo
Con un livello di fiducia del 95% possiamo quindi stimare lo scarto
massimo nel 0,024 + 0,024 = 0,048, cioè nel 4,8%, della intera
produzione.
0,024 0,024
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la valutazione dello scarto massimo
Nei piani del costruttore si sarebbe dovuto verificare 2 < 2 ,
con cui lo scarto massimo si sarebbe assestato allo 0,00082
(circa lo 0,08%) cioè a 820 pezzi per milione.
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la valutazione dello scarto minimo
8. Studiamo la distribuzione normale con media = 100 e varianza
2 2,27 e cerchiamo la frazione della popolazione esterna
all’intervallo 100 5%questa rappresenta lo scarto minimo!
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la valutazione dello scarto minimo
Con un livello di fiducia del 95% possiamo quindi stimare lo scarto
minimo nel 0,00045 + 0,00045 = 0,0009, cioè nel 0,09%, della
intera produzione corrispondenti a 900 ppm.
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la valutazione dello scarto tramite Z
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la valutazione dello scarto tramite Z
• Un costruttore di resistori, avendo scoperto che la sua linea produce resistori da 100 con una dispersione superiore a quanto
preventivato, vuole determinare a quanto ammonta lo scarto dovuto
ai resistori fuori tolleranza ( è ammessa una tolleranza di
premesse:
• costruiamo una variabile casuale X che assume, per ciascun resistore, valore uguale al valore della resistenza misurata a 70 °C
• ipotizziamo, come è plausibile, che la X per la intera popolazione dei resistori sia distribuita in maniera normale;
• ipotizziamo, e potremmo verificare tale ipotesi con un test sulla media, che la X per la intera popolazione abbia media = 100.
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la valutazione dello scarto tramite Z
1. stabiliamo di usare un campione di 31 resistori;
2. stabiliamo di voler operare con una confidenza del 95%;
3. come variabile campionaria viene scelta la variabileche presenta distribuzione di tipoC2 modificata di chi-quadro con ( n -1 ) gradi di libertà;
4. individuiamo l’intervallo di confidenza al 95% per la varianza tramite la distribuzione della variabile C2 modificata di chi-quadro:
2
22
nS
C
560,057,1
22
2
inf2
22
sup2
2
nn
nn
SS
C
S
C
S
Scarto 01 - 26 / 28
5. la campagna sperimentale sul campione porta
alla determinazione del valore della varianza campionaria :
e da questo valore calcoliamo:
6. la variabile X è pertanto una variabile casuale con distribuzione normale, media = 100, varianza 2 = 6,38
la valutazione dello scarto tramite Z
57,3312 S
38,6560,0
57,32
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la valutazione dello scarto tramite Z
7. si costruisce la variabile standardizzata Z che risulta avere
distribuzione normale, media = 0 e varianza 2 = 1
– si individuano i valori critici della Z corrispondenti ai valori
critici della X
52,2
100
XXZ
98,152,2
100105
98,152,2
10095
cscs
cici
xz
xz
Scarto 01 - 28 / 28
la valutazione dello scarto tramite Z
– dalla tabella della Z troviamo il valore della probabilità che Z sia
esterno ai valori critici così determinati:
%78,40478,0 csci zZzZP -1,98 1,98
0,02390,0239
il valore dello scarto risulta praticamente uguale a quello
individuato con il procedimento illustrato in precedenza.