Sbulloniamo il bullo

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SBULLONIAMO…IL BULLO… UTILIZZIAMO LE PAROLE: LE NOSTRE LETTERE A DEGLI IPOTETICI BULLI…

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SBULLONIAMO…IL BULLO…UTILIZZIAMO LE PAROLE: LE NOSTRE LETTERE A DEGLI

IPOTETICI BULLI…

Roma, 25 febbraio 2016

Cara XXX, vorrei sapere più cose di te, vorrei sapere, ad esempio, perché mi prendi in giro su come mi vesto, per come parlo e per come cammino. Io ho sempre pensato che mi vestissi abbastanza bene, che parlassi come tutti i miei amici e che camminassi normalmente, invece…tu mi hai messo in crisi. La cosa che mi infastidisce di più, è che sai che non mi posso difendere, perché ho paura: ma adesso ho preso coraggio e ti voglio dire che anche se hai dei problemi in famiglia, non te la puoi prendere con me!Se tu fossi così sgarbata e violenta solo con me, io ti avrei anche capito e ti potrei consolare per tutte le cose, anche se sono piccole e insignificanti.Ma io so anche che non te la prendi solo con me, ma anche con tutte le ragazze che non si possono difendere. Tu, e quel gruppetto di ragazze orribili, ci spezzate il cuore per ogni cosa che ci dite!Pensaci bene a quello che sto dicendo, perché è una cosa molto seria. E se prendessero anche te in giro? Cosa faresti? Tu, sola, circondata da un branco di ragazzine che ti insultano e rivelano a tutti i tuoi segreti più nascosti. TI PIACEREBBE?H.

H.E. Classe prima B

Glasgow, 25 febbraio 2016

Cara XXX,ero una ragazza molto timida, carina e dolce. Quando mi sono trasferita a Londra, per colpa del lavoro di mio padre, sono capitata proprio nella tua classe. Io, vestita sempre di nero, felpe larghe, capelli tinti di azzurro fluo e occhi verdi, ero presa di mira da TE per il mio look e perché ero notata dai ragazzi (e da Will, quello che ti piaceva).Il primo giorno nei corridoi camminavo tranquillamente, verso la mia classe, quando tu hai avuto la brillante idea di venirmi addosso con un bicchiere pieno di frullato di frutta.Mi girai verso di te, che, ridendo, mi guardavi come per dire: “Te lo sei meritato!” e, accompagnata dalle tue complici Jasmine e Ilary, girasti i tacchi. Il giorno dopo, a ricreazione, mi avvicinai ad un gruppo di ragazzi, tra cui Will. Mentre parlavamo notai che Will mi fissava. Ci parlai un po’ da sola. Tu, che camminavi per il corridoio, notasti quell’intesa e me la facesti pagare. In classe hai messo della Nutella sulla mia sedia ed io, distratta come sono, mi ci sedetti sopra. Quando la prof mi chiamò per l’interrogazione…corsi in bagno e rimasi lì a piangere per ore.Il terzo giorno tutta la scuola rideva di me, trovai nutelline finte nell’armadietto, sul banco, sulla sedia…Per fortuna Will mi parlava ancora. Mentre mettevo i libri nell’armadietto, mi girai verso di te che mi avevi chiamata. “Senti, carina, tu ora mi ascolti bene: Will è mio, MIO, M-I-O chiaro?”.Il tuo tono non ammetteva repliche, ma io non accetto ordini. Ti risposi per le rime, e mi hai dato come risposta un pugno molto forte. Non avevo mai ricevuto un pugno.“Vediamo se a Will piaci anche col naso rotto!”, hai detto.Me ne andai da quella scuola. Ho lasciato la tua vita e Will. Mi continui comunque ad insultare e a dirmi che so solo scappare…continui a provocarmi.Ma sono in Scozia ora, e ho dei fantastici amici. Mi hai impedito di conoscere Will, ma non mi toglierai la mia vita! Un dolorosissimo pugno, Zelda

D.F. Classe prima B

Roma, 26 febbraio 2016

Caro XXX,da quando sei un bulletto mi fai paura perché tratti male chiunque, fai scherzi orrendi che danno dolore, e, se non basta, sei anche stato sospeso due volte.Comunque, essendo mio amico, ti do un consiglio: i bulli sono vigliacchi e prepotenti, poi nessuno vuole come amico un bullo.Mi ricordo che sei diventato così perché alle elementari ti prendevano in giro e ti picchiavano, quindi ti sei molto arrabbiato per questo, ed ora ti sfoghi con gli altri e soprattutto con quelli più piccoli di te…Ma se vuoi tornare gentile, fatti “scivolare” quello che ti è successo, tanto ormai sono passati tanti anni da quei giorni, e se per caso li incontrassi, non abbassare lo sguardo, non spaventarti né arrabbiarti, perché non serve a nulla. Però, ripensandoci, in questi anni mi hai fatto molta paura.Cari saluti,

V. F Classe 1 B

Roma, 26 febbraio 2016

Caro bulletto,devi sapere che stai facendo del male a molte persone, e non solo fisicamente, ma anche psicologicamente, perché le tue vittime soffrono tanto per quello che gli fai. Per me i bulli sono dei luridi vermi che si approfittano dei più piccoli, delle prede facili. Ma se capita proprio a voi? Non sapreste come uscirne, perché quando subite vi sentite come una piccola pianta che non si può difendere dai più grossi alberi.Io farei capovolgere la situazione, così la vittima diventerebbe il bullo e il bullo la vittima. Quelli che nel passato sono stati bulli, hanno capito ora che hanno sbagliato, che hanno fatto del male a molte vittime ma anche a se stessi.Ma voi sapete che le vittime possono anche arrivare al suicidio, oppure che si possono isolare per il resto della loro adolescenza? Quindi…non lo fate più. Saluti, E.

V.E. Classe prima B

Roma, 26 febbraio 2016

C. e G.,vi scrivo questa lettera per farvi capire quello che ho dovuto passare a causa vostra.Vi sentite “fichi” a ferire la gente?Vi garantisco che non c’è niente da vantarsi! Perché vi comportate così? Volete sapere la verità? Siete vigliacchi… Non prendetevela con persone che non si sanno difendere. Per colpa vostra rimanevo nella mia stanza per ore a piangere, non uscivo più, non andavo più al cinema con le mie amiche, non andavo più persino a pallavolo che era la mia passione…Poi mi sono accorta che così vi davo solo soddisfazione ed ho cominciato a parlare e credo che sia stata la scelta migliore che potessi fare.

C. e G., spero che abbiate capito i danni che mi avete causato.PS: CRESCETE

B. I Classe 1 B

Roma, 25 febbraio 2016

Caro bullo che abiti vicino a casa mia,perché ti comporti così? Tu mi hai fatto sempre i dispetti, mi hai spinto per i corridoi, mi hai riso in faccia, mi hai preso in giro facendomi male…Io sono stanco dei tuoi scherzi brutti e di te.Allora ti ho dato una lezione, ti ricordi? Tu mi avevi fatto arrabbiare ed io ti ho rotto tutti i bottoni del tuo grembiule.Chi la fa l’aspetti.

P.V. Classe prima B