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Siamo giunti alla fine della nostra esperienza giornalistica! Grande fortuna per i nostri ragazzi che per diversi giorni, quest’anno scolastico, hanno avuto l’occasione di essere guidati e accompagnati da chi gli articoli e i libri li scrive davvero! L’immaginazione diventa realtà! Sono fiera di aver visto i “piccoli giornalisti” progettare, scrivere, correggere le idee dei loro articoli con grande entusiasmo. Ho ammirato la capacità di Franco Foresta Martin di mettere in campo proposte di ampio respiro educativo e culturale nella scuola, proponendoci nuove occasioni per dare ai nostri giovani la speranza di guardare al futuro con ottimismo. Dunque si è fatta una buona pratica giornalistica, dove ogni allievo ha avuto un ruolo ben definito che ha portato avanti con dedizione ed entusiasmo. Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questo giornale. Buona lettura! Prof. di Lettere Nicoletta Gualdasaio, Istituto Comprensivo “Saveria Profeta”, Ustica Nella foto: gita scolastica a Roma di alunni e insegnanti. Giornalisti alla fine dell’anno SOMMARIO: Don Pino Puglisi 2 Intervista a “Buongiorno Ustica” 3 Scateniamoci con l’Hip Hop ! 4 Do you speak english 5 ‘Benvenuto “Martidduni” 6 Cosi da Monte e Maretta nacque Ustica 7 Alta... Moda! 8 GIORNALE SCOLASTICO, ISTITUTO COMPRENSIVO “SAVERIA PROFETA”, VIA PETRIERA USTICA Ustica dei Ragazzi NUMERO 2, GIUGNO 2014 USTICA DEI RAGAZZI La farfalla Ortensia 9 Ricette 10 11 Proverbi del tempo che fu 12 DIRETTORE, PROF. NICOLETTA GUALDASAIO CONSULENTE, FRANCO FORESTA MARTIN REDATTORI: MARIAN ALEXA, ANDREA ALOISIO , KATIA BERTACCI, ANGELO BERTUCCI, ALESSANDRA CAMINITA, GIUSI CAMINITA, ROBERTA CAMINITA, ANNA CAMPOLO, MAURILIO DELL’UTRI, SIMONE LA BARBERA, GIADA LICCIARDI, GABRIELE LO PICCOLO, ANTONIO LO SCHIAVO, CHIARA LO SCHIAVO, ASIA MANCUSO, LETIZIA MATTINA, MARIA PICONE, YASMIN STA, SILVIA TARANTO, EMILIANO TRANCHINO, LUDOVICA TRANCHINO, La mattina, appena arrivati, ci siamo recati in una casa dove una signora che aveva conosciuto di presenza il presbitero, ci ha parlato di tutte le avventure vissute insieme a lui e di tutto il bene che ha fatto per i giovani. Poi, prima del ritorno a Ustica, siamo andati a visitare una delle chiese di Brancaccio, il quartiere in cui si è manifestata la mafia palermitana. Questa è stata un’esperienza molto interessante e significativa, dalla quale abbiamo recepito il profondo insegnamento che ci ha lasciato in eredità Don Pino Puglisi. Anna Campolo Durante quest’anno scolastico ci siamo occupati di legalità e di lotta alla mafia. Abbiamo parlato delle tragiche vicende del giornalista Peppino Impastato, del generale Carlo Alberto dalla Chiesa, dei giudici Rocco Chinnici, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, delle loro rispettive scorte. Ma una figura che ha suscitato il mio interesse è stata quella del professore di religione della professoressa Nicoletta Gualdasaio, Don Pino Puglisi, ovvero un sacerdote italiano ucciso dalla mafia, per il quale la mia professoressa ha provato una forte stima. Dopo l’interesse per questa figura coraggiosa trasmessoci dalla nostra professoressa e le nostre richieste di saperne di più, il 21 febbraio scorso, nel nostro Istituto Comprensivo, è venuta a farci visita Giovanna Sanfilippo, una dottoressa che ci ha parlato della legalità e in cosa consiste la Fondazione dedicata a questo sacerdote. Ebbene, ella ha poi proiettato per noi un film, un documentario sulla vita di Padre Puglisi. In seguito il parroco di Ustica padre Lorenzo e la prof. Gualdasaio hanno organizzato una breve gita allo scopo di andare a visitare i luoghi di Brancaccio in cui ha vissuto e operato “3P” (Padre Pino Puglisi ). Visite nei luoghi di don Pino Puglisi PAGINA 2 USTICA DEI RAGAZZI Il sacerdote di Brancaccio ucciso dalla mafia

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Page 1: “SAVERIA PROFETA”, V I A P E T R I E R A U S T I C A ... · giorno. Buongiorno Ustica, inoltre, non dimentichiamolo, è stata la prima, e ad oggi l'unica, testata giornalistica

Siamo giunti alla fine della nostra

esperienza giornalistica!

Grande fortuna per i nostri ragazzi

che per diversi giorni, quest’anno

scolastico, hanno avuto l’occasione

di essere guidati e accompagnati da

chi gli articoli e i libri li scrive

davvero!

L’immaginazione diventa realtà!

Sono fiera di aver visto i “piccoli

giornalisti” progettare, scrivere,

correggere le idee dei loro articoli

con grande entusiasmo.

Ho ammirato la capacità di Franco

Foresta Martin di mettere in campo

proposte di ampio respiro educativo

e c u l t u r a l e n e l l a s c u o l a ,

proponendoci nuove occasioni per

dare ai nostri giovani la speranza di

guardare al futuro con ottimismo.

Dunque si è fatta una buona pratica

giornalistica, dove ogni allievo ha

avuto un ruolo ben definito che ha

portato avanti con dedizione ed

entusiasmo.

Ringrazio tutti coloro che hanno

contribuito alla realizzazione di

questo giornale. Buona lettura!

Prof. di Lettere Nicoletta

Gualdasaio, Istituto Comprensivo

“Saveria Profeta”, Ustica

Nella foto: gita scolastica a Roma di

alunni e insegnanti.

Giornalisti alla fine dell’anno

S O M M A R I O :

Don Pino Puglisi 2

Intervista a

“Buongiorno

Ustica”

3

Scateniamoci

con l’Hip Hop !

4

Do you speak

english

5

‘Benvenuto

“Martidduni”

6

Cosi da Monte e

Maretta nacque

Ustica

7

Alta... Moda!

8

G I O R N A L E S C O L A S T I C O ,

I S T I T U T O C O M P R E N S I V O

“ S A V E R I A P R O F E T A ” ,

V I A P E T R I E R A U S T I C A

Ustica dei Ragazzi N U M E R O 2 , G I U G N O 2 0 1 4 U S T I C A D E I R A G A Z Z I

La farfalla

Ortensia

9

Ricette 10

11

Proverbi del

tempo che fu

12

D I R E T T O R E , P R O F .

N I C O L E T T A

G U A L D A S A I O

C O N S U L E N T E ,

F R A N C O F O R E S T A

M A R T I N

R E D A T T O R I : M A R I A N

A L E X A , A N D R E A

A L O I S I O , K A T I A

B E R T A C C I , A N G E L O

B E R T U C C I ,

A L E S S A N D R A

C A M I N I T A , G I U S I

C A M I N I T A , R O B E R T A

C A M I N I T A , A N N A

C A M P O L O , M A U R I L I O

D E L L ’ U T R I , S I M O N E

L A B A R B E R A , G I A D A

L I C C I A R D I ,

G A B R I E L E L O

P I C C O L O , A N T O N I O

L O S C H I A V O , C H I A R A

L O S C H I A V O , A S I A

M A N C U S O , L E T I Z I A

M A T T I N A , M A R I A

P I C O N E , Y A S M I N

S T A , S I L V I A

T A R A N T O , E M I L I A N O

T R A N C H I N O ,

L U D O V I C A

T R A N C H I N O ,

La mattina, appena arrivati, ci siamo

recati in una casa dove una signora che

aveva conosciuto di presenza il

presbitero, ci ha parlato di tutte le

avventure vissute insieme a lui e di tutto

il bene che ha fatto per i giovani.

Poi, prima del ritorno a Ustica, siamo

andati a visitare una delle chiese di

Brancaccio, il quartiere in cui si è

manifestata la mafia palermitana. Questa

è stata un’esperienza molto interessante

e significativa, dalla quale abbiamo

recepito il profondo insegnamento che ci

ha lasciato in eredità Don Pino Puglisi.

Anna Campolo

Durante quest’anno scolastico

ci siamo occupati di legalità e

di lotta alla mafia. Abbiamo

parlato delle tragiche vicende

del giornalista Peppino

Impastato, del generale Carlo

Alberto dalla Chiesa, dei

giudici Rocco Chinnici,

Giovanni Falcone e Paolo

Borsellino, delle loro rispettive

scorte.

Ma una figura che ha suscitato

il mio interesse è stata quella

del professore di religione della

professoressa Nicoletta

Gualdasaio, Don Pino Puglisi,

ovvero un sacerdote italiano

ucciso dalla mafia, per il quale

la mia professoressa ha provato

una forte stima.

Dopo l’interesse per questa figura

coraggiosa trasmessoci dalla nostra

professoressa e le nostre richieste di

saperne di più, il 21 febbraio scorso,

nel nostro Istituto Comprensivo, è

venuta a farci visita Giovanna

Sanfilippo, una dottoressa che ci ha

parlato della legalità e in cosa

consiste la Fondazione dedicata a

questo sacerdote. Ebbene, ella ha poi

proiettato per noi un film, un

documentario sulla vita di Padre

Puglisi.

In seguito il parroco di Ustica padre

Lorenzo e la prof. Gualdasaio hanno

organizzato una breve gita allo scopo

di andare a visitare i luoghi di

Brancaccio in cui ha vissuto e operato

“3P” (Padre Pino Puglisi ).

Visite nei luoghi di don Pino Puglisi

P A G I N A 2 U S T I C A D E I R A G A Z Z I

Il sacerdote di Brancaccio ucciso dalla mafia

Page 2: “SAVERIA PROFETA”, V I A P E T R I E R A U S T I C A ... · giorno. Buongiorno Ustica, inoltre, non dimentichiamolo, è stata la prima, e ad oggi l'unica, testata giornalistica

questo è il tratto distintivo

del giornale, ovvero fare

"rete", costruire relazioni e

interconnessioni tra realtà

simili.

Lei preferisce valorizzare di

più i fatti di cronaca,

oppure quelli di costume,

oppure gli eventi di cultura,

di sport e spettacoli?

Il giornale valorizza e dà

importanza a tutte le

informazioni che possono

avere una qualche utilità per

la collettività usticese. Nel

corso degli anni, certamente,

l'incidenza degli articoli che

parlano di politica locale è

progressivamente cresciuta,

ma teniamo d'occhio anche

tutte le altre tematiche di

rilievo sociale.

C o m e r a c c o g l i e l e

informazioni per scrivere il

suo giornale? Vivendo all'estero da alcuni

anni, e non avendo dunque

un contatto diretto con il

territorio, per la stesura degli

articoli, mi avvalgo dei

c o n t r i b u t i d i f o n t i

istituzionali e, soprattutto,

delle preziose corrispondenze

di Frances Barraco, firma

Buongiorno Ustica è il

primo giornale on-line

registrato come testata

giornalistica della

nostra isola. È molto

seguito e si occupa di

vari argomenti di

politica e di attualità.

Abbiamo rivolto alcune

domande al suo direttore

Roberto Rizzuto.

Come e quando le è

venuto in mente questo

titolo per la sua testata

giornalistica online?

Una mat t ina , ne l

settembre del 2010,

mentre ero in vacanza

sull'isola, davanti al

panorama mozzafiato dei

faraglioni, decisi che

"Buongiorno Ustica"

doveva essere il nome del

giornale che avevo in

mente di fondare. Ustica,

in quel momento, mi

stava dando un fantastico

b u o n g i o r n o " , c h e

intendevo ricambiare.

Così è nata l'idea.

Quali sono i contenuti di

Buongiorno Ustica?

Si focalizza sui fatti che

riguardano Ustica, dalla

cronaca alla politica

locale, dallo sport agli

spettacoli. Uno spazio

importante, tuttavia, è

riservato anche ai fatti

che interessano le altre

isole minori siciliane:

"storica" del giornale,

che collabora con me

ormai da diversi anni.

Può dirci quanti sono

i lettori di Buongiorno

Ustica? "Buongiorno Ustica"

ha una platea di oltre

mille visitatori al giorno;

se consideriamo che

o g n u n o d i e s s i ,

mediamente, clicca su

cinque articoli, possiamo

affermare che i contatti

fatti registrare dal sito

sono oltre cinquemila ogni

g iorno . Buong iorno

Ustica, inoltre, non

dimentichiamolo, è stata la

prima, e ad oggi l'unica,

testata giornal is t ica

quotidiana incentrata

sull'isola di Ustica.

Visto il suo interesse per

Ustica le piacerebbe

venire a vivere qui con

noi?

Ogg i , per ra g i on i

lavorative e familiari vivo

molto lontano da Ustica,

precisamente a Dublino, in

Irlanda. Spero, un giorno,

di potermi permettere il

lusso di tornare in Italia e

magari, perché no, di

stabilirmi a Ustica con i

miei cari.

Asia Mancuso

Alessandra Caminita

Intervista a “ Buongiorno Ustica”

P A G I N A 3 U S T I C A D E I R A G A Z Z I

Il direttore Roberto Rizzuto racconta la nascita della sua testata on-line

cavallina, la campana, il

nascondino, ecc... I nostri

giochi invece sono: il ping

pong, ghiaccio-sole, l’uomo

in fuga e la caccia al tesoro.

Un altro sport che da circa un

anno ha appassionato i

ragazzi di Ustica sono gli

scacchi un gioco d i

I ragazzi d’oggi non sono

come quelli di tanto

tempo fa. Ormai quasi

tutti hanno telefoni

moderni e computer:

cioè, quello che i ragazzi

di tanto tempo fa non

potevano permettersi.

Oggi molti ragazzi, già a

14 anni, possiedono il

motorino. I loro interessi

sono vari: internet, calcio,

pallavolo, ecc...

I nostri genitori, ai loro

tempi, non avevano tutti

ques t i luss i . Ess i

giocavano con trottole,

f igur ine, t appi di

bottiglia. I loro giochi di

g r u p p o e r a n o : l a

meditazione e molto

silenzioso. Ma, da circa tre

mesi, è iniziato anche un

corso di hip hop. Si tratta

di un ballo molto

conosciuto che richiede

molto movimento. Questo

corso è molto frequentato

sia dai ragazzi che dai

bambini di Ustica. Anche

molto frequentati sono

alcuni corsi didattici, per

esempio: i l nos t ro

professore di educazione

fisica Gianvito Testa ha

organizzato un corso di

pallavolo apprezzato da

molti.

Maurilio Dell’Utri

Tranchina Salvatore

Ragazzi, scateniamoci con l’hip-hop !

U S T I C A D E I R A G A Z Z I P A G I N A 4

Come sono cambiati i comportamenti e i gusti della nostra generazione

comprare un gelato ,

c h i a c c h i e r a n o e

organizzano passeggiate .

durante il fine settimana ci

sbizzarriamo a preparare

dei dolci, e a inventano

giochi nuovi.

Da quest’ anno, grazie

all’iniziativa di Elsa Zanca,

ogni sabato mattina, se il

tempo lo permette, alle

11:00 svolgiamo un corso

di hip hop. Però, vorremmo

che ci fossero molte più

attività come ad esempio :

un corso di nuoto, una

piscina al chiuso, un

Noi ragazzi usticesi

vivendo in un’isola, non

svolgiamo molte attività .

Alle due , finita la

scuola , ci ritiriamo verso

casa ,pranziamo ,

studiamo e poi cerchiamo

di trascorrere lietamente

le nostre ore pomeridiane.

Verso le 17:00 ci

raduniamo davanti al

sagrato della chiesa che

noi chiamiamo” parco” e

solitamente i maschi

giocano a calcio o a

schiaccia sette e le

f emmine vanno a

cinema,eccetera.

Per fortuna quando arriva l’

estate Ustica cambia volto e

tutto diventa più divertente;

si va al mare, in discoteca

ed è possibile confrontarsi

con altri ragazzi che

arrivano da tutte le parti del

mondo. Siamo grati anche

ai nostri professori che ci

coinvolgono in visite

guidate e ci arricchiscono

con le loro fantastiche idee.

Letizia Mattina

Maria Alaimo Malek

Attività del tempo libero

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degli adulti dell’isola

conosce più il francese

perché lo ha studiato a

scuola.

Per quanto riguarda

l’inglese, molti degli

intervistati hanno riferito

di averlo appreso per

motivi di lavoro.

Risulta, invece, che gli

anziani non conoscono le

lingue straniere.

Gli intervistati che

parlano l’inglese hanno

una fascia di età

compresa tra i 40 e i 50

anni; invece coloro che

conoscono il francese

hanno tra i 50 ed i 70

anni.

Io e i miei compagni

abbiamo anche scoperto,

Qual è, fra la

popolazione usticese, la

conoscenza delle due

lingue straniere più

parlate in Europa:

l’inglese e il francese?

Partendo da questa

domanda la professoressa

d’inglese Rosanna

Barranco ha proposto ad

alcuni di noi studenti di

effettuare un’indagine

statistica su un campione

di una trentina di

cittadini usticesi. I

risultati sono un po’ in

controtendenza:

nonostante in Europa la

lingua straniera

dominante sia quella

inglese, ad Ustica risulta

che la maggior parte

come d’altronde

pensavamo, che gli

anziani con un’età

compresa tra gli 80 e i

90 anni non conoscessero

nessuna parola d’

inglese, neppure quelle

entrate nel linguaggio di

uso comune come per

esempio: shopping,

tablet, spending review,

exit poll, eccetera.

La migliore conoscenza

della lingua inglese si

riscontra nelle

generazioni più

recenti,con un’età

compresa tra i 30 e i 40

anni.

Giuseppina Caminita

Yasmin Sta

Roberta Caminita

Do you speak english? A Ustica non tanto!

U S T I C A D E I R A G A Z Z I P A G I N A 5

Mini - inchiesta sulla conoscenza delle lingue a Ustica

rappresenta la carta a più alta

definizione, la più ricca di

particolari, finora prodotta da

un istituto di ricerca.

De Vita è il più attento

studioso della geo-

vulcanologia usticese. Allievo

dei professori Giovanni Orsi e

Lucia Civetta (altri due

ricercatori napoletani che

hanno dedicato molti studi a

Ustica) ha cominciato a

frequentare la nostra isola fin

dagli anni ’90 quando, subito

dopo la laurea, ha deciso di

sviluppare proprio a Ustica la

sua tesi di ‘dottorato di

ricerca’.

Per tre anni consecutivi de

Vita ha esplorato coste, rilievi

e pianure usticesi,

raccogliendo campioni e

immagini.

La scuola ci ha abituati a

tante belle novità, ma un

vulcanologo in classe, no,

non ce lo aspettavamo!

Dovete sapere che, alcune

settimane fa, noi studenti

del corso di giornalismo

abbiamo avuto il piacere

di conoscere

il professor Sandro de

Vita, ricercatore

dell’Istituto nazionale di

geofisica e vulcanologia.

Il professor de Vita è

venuto a Ustica dal 14 al

17 aprile 2014 per

sviluppare, assieme a

Franco Foresta Martin, un

nuovo progetto di studio

sulle strutture geo-

vulcanologiche dell’isola

di Ustica , destinato a una

futura pubblicazione

scientifica. Inoltre, il 16

aprile, egli ha partecipato

all’inaugurazione della

mostra ‘Ustica prima

dell’uomo’, organizzata

dal Centro Studi presso la

sede dell’Antico

Municipio.

Tra un impegno e l’altro,

il professor de Vita ha

manifestato il desiderio di

conoscere noi studenti del

Corso di Giornalismo. E

quando è arrivato in

classe ci ha subito

illustrato la sua carta

geologica dell’isola, in

corso di elaborazione, che

Poiché, nel corso delle sue

esplorazioni geologiche, de

Vita cammina sempre con

la piccozza in mano (un

martello speciale per

spezzare le rocce e

raccoglierne piccoli

campioni) gli usticesi, con

cui lui intrattiene

cordialissimi rapporti, lo

hanno ribattezzato

“Martidduni”.

Per il professor de Vita,

Ustica rappresenta un posto

ideale, in cui ricercatori e

studenti possono trovare le

forme caratteristiche del

paesaggio vulcanico

(crateri, dicchi, colate

laviche, fumarole estinte,

bombe vulcaniche,

eccetera) e studiarle in

totale sicurezza, visto che

l’attività del nostro vulcano,

per fortuna, è ormai estinta

da decine di migliaia di

anni. Per queste ragioni de

Vita ha coniato per Ustica

la definizione di “museo di

vulcanologia a cielo

aperto”.

Noi abbiamo la fortuna di

abitare in un museo

naturale, ma, vi

assicuriamo, non siamo

affatto “oggetti da museo”!

Letizia Mattina

Alessandra Caminita

Ludovica Tranchina

Benvenuto caro “Martidduni” ! P A G I N A 6 U S T I C A D E I R A G A Z Z I

La visita del vulcanologo Sandro De Vita che ha dedicato la sua tesi a Ustica

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chiese a Maretta di sposarla e

lei rispose di sì. L’indomani

Monte le disse che dovevano

sposarsi la settimana

seguente, allora Maretta

cominciò a fare i preparativi

delle nozze: fece diventare i

granchi bomboniere, con le

alghe che fungevano da

nastro; le conchiglie come

ornamenti delle sue unghie; i

pesci decori del suo vestito. I

delfini diventarono damigelle,

le sardine maestri d’orchestra

Nel Mar Tirreno

Meridionale, viveva un

vulcano che si chiamava

Monte. Un giorno Monte

che era sempre tutto solo,

decise di fare amicizia con

Maretta (il mare).

Quando Monte vide

Maretta restò d’incanto,

perché essa nascondeva

delle meraviglie che lui

non aveva mai notato:

conchiglie, pesci, stelle

marine e piccoli granchi.

Dopo un po’ di tempo che

si frequentavano, Monte e

Maretta s’innamorarono.

Monte volle uscire una sera

con Maretta, a fare una

cenetta romantica. Arrivati

in un ristorante, dopo aver

finito di cenare, Monte

e i calamari, assieme alle

balenottere bianche,

crearono una carrozza.

Il giorno del matrimonio

Maretta era bellissima e si

divertì tanto assieme a

Monte.

Trascorsero tutta la vita

insieme, fino a quando non

diventarono vecchi.

Un giorno Monte esplose,

formando un’ isola

vulcanica che Maretta

decise di chiamare Ustica.

Da quel giorno Monte

rimase immobile, ma la

bellissima Maretta, ancora

oggi, aspetta lì, che il suo

sposo si risvegli.

Asia Mancuso

Marcella Zanca

Così da Monte e Maretta nacque Ustica

U S T I C A D E I R A G A Z Z I P A G I N A 7

Un racconto fantastico per descrivere l’origine dell’isola

Ustica, in terra tu sei il paradiso

e ai turisti infondi il sorriso.

La tua forma di tartaruga

accarezza il bagnasciuga.

Anche i ragazzi non usticesi

vorrebbero restarvi per mesi

Ustica, fra tante, tu sei una stella

ma di queste certo la più bella.

Alessandra Caminita

Marcella Zanca

Asia Mancuso

Letizia Mattina

Ludovica Tranchina

Oh Ustica , circondata dal mare,

vieni incontro sempre solare.

Quante, tante bellezze nascondi,

tra i tuoi grandi massi rotondi.

Gli uccelli volano sopra il tuo manto,

guardandoti restano d’incanto.

Le macchie sparse di fiori colorati

in primavera sono sbocciati.

Bella, fantastica tu sei,

nei miei pensieri ti vorrei…

Ai raggi del sole brilla il tuo mare

e ammirandoti vorrei danzare.

Le onde s’infrangono fra gli scogli

rispecchiando sentieri ed abbagli.

Poesia / Elogio di Ustica

Alta ...moda ! P A G I N A 8 U S T I C A D E I R A G A Z Z I

Disegno di Katia Bertacci

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effetto. Bruce e Zira

disperati non sapevano

più cosa fare.

Un giorno Bruce mentre

tornava dal lavoro sentì

delle persone parlare di

un certo “albero dei

colori”. Arrivando a casa

riferì tutto a Zira, la

quale decise di chiedere

maggiori informazioni.

La gente diceva che

quell’ albero guarisse

tutti i tipi di malattie.

La sera, Zira riferì questa

diceria a Bruce, il quale

non era affatto convinto

della veridicità di quelle

chiacchiere però decise

di raggiungere l’albero

a n c h e s e c ’ e r a

moltissima strada da fare.

Dopo giorni e giorni di

I n u n a f o r e s t a ,

impenetrabile e piena di

a n i m a l i : s c i m m i e ,

serpenti, orsi, leopardi,

ecc, viveva una famiglia

di farfalle che, però, non

era come tutte le altre

famiglie. Essa era

composta da tre farfalle

la più piccola era

Ortensia che era un po’

magrolina. All’interno

delle ali recava un

bellissimo colore blu

mare, all’esterno una

cornice nera.

Poi c’era Bruce il padre

che aveva tanto pelo, e

quando Ortensia lo

vedeva ci scherzava su.

Poi c’era Zira la mamma

di Ortensia, ella era

gentile con tutti,e si

prendeva sempre cura

della famiglia. Le sue ali

erano di un bel colore

bianco e nero,ma

siccome Zira era anziana

il colore era un pò stinto.

Trascorsi alcuni anni i

genitori e gli amici di

Ortensia notarono che la

farfalla perdeva il

c o l o r e d e l l e s u e

meravigliose ali e

decisero di sottoporla a

c u r e m e d i c h e

specializzate , ma

nemmeno queste fecero

v i a g g i o t r o v a r o n o

l’albero, e tutti rimasero

a bocca aperta dalla sua

bellezza. Bruce impiegò

tutto il giorno a fare un

rifugio sopra quei rami.

E nel frattempo Ortensia

conobbe moltissime altre

farfalle carine ed

amabili. Passarono tanti

giorni e le ali di Ortensia

non riconquistavano

l’antico colore. Un

giorno quando Bruce era

talmente arrabbiato che

voleva tornare indietro,

proprio in quell’ istante

il colore delle ali di

Ortensia ritornò a

splendere come prima.

Ortensia talmente felice

che corse subito dai suoi

amici a mostrare le sue

bellissime ali . ma il

colore delle ali non

cambiava niente per

Bruce perchè dovevano

ritornare lo stesso

indietro. Allora Ortensia

salutò in lacrime tutti gli

suoi amici, tornò a casa ,

e quando arrivò a casa

tutti gli fecero una

grande festa, mentre

Ortensia, entusiasta e

commossa ,abbracc iò

tutti.

La farfalla Ortensia

P A G I N A 9 U S T I C A D E I R A G A Z Z I

Racconto di Mario Alexa

Spezzatino di carne e prugne

Considerando le origini marocchine della mia mamma vi

propongo di provare queste due ricette che mi accolgono ogni

anno quando vado da mia nonna in Marocco...… Ma quando

ritorno ad Ustica, non vedo l’ora di mangiare le buonissime

lenticchie.

prezzemolo

5) 100g di zucchero

6) un pizzico di

cannella

7) (quanto basta)

olio, pepe, sale,

zenzero, curcuma,

zafferano, sesamo

8) 2 uova sode

Procedimento:

Fase1: prendere una

pentola e mettere la

carne e poi

aggiungere

cipolla ,prezzemolo,

olio,pepe,sale,zenzer

o,zafferano,curcuma

e un pizzico di

cannella. Fare

rosolare fin che la

carne diventi

morbida.

Ingredienti:

1) 1 chilo di carne

2) 250g

di prugne

3) 1 chilo

e mezzo

di cipolla

4) 1

mazzo di

L’opera compiuta:

che ve ne pare ? Fase 2: prendere un ‘altra

pentola e mettere le prugne,

aggiungere zucchero,un

pizzico di cannella e lasciarle a

cuocere fino a farle diventare

cremose.

Fase 3: prendere la cipolla

rimasta e metterla in padella

con olio,z ucchero e un pizzico

di cannella. E farla cuocere per

un po’.

Fase4: dopo aver preparato tutto

mettere la carne in un piatto e

sopra

aggiungere :cipolla,prugna e

uova sode tagliate a spicchi.

Buon appetito !

P A G I N A 1 0 U S T I C A D E I R A G A Z Z I

Le nostre ricette

Page 6: “SAVERIA PROFETA”, V I A P E T R I E R A U S T I C A ... · giorno. Buongiorno Ustica, inoltre, non dimentichiamolo, è stata la prima, e ad oggi l'unica, testata giornalistica

minuti. Quindi

aggiustate di sale, pepe

e per chi vuole del

peperoncino e qualche

foglia di basilico e

l’olio e continuate la

cottura per altri 10

minuti. Servite con

crostini di pane magari

insaporiti con l’aglio.

500 g di lenticchie di

Ustica

1 cipolla

1 spicchio d’aglio

6 pomodorini

1 zucchina, una

patata e una carota

tagliate a cubetti

Sedano

Olio evo

Basilico

Lavate le lenticchie e

mettetele in una pentola

di coccio ricoperta

almeno da 3 dita

d’acqua. Fredda e

aggiungete la cipolla

tagliata a fettine sottili,

lo spicchio d’aglio i

pomodorini e la

zucchina la carota e la

patata a cubetti e il

sedano. Portate ad

ebollizione a fuoco

lento e cuocete per 20

U S T I C A D E I R A G A Z Z I P A G I N A 1 1

Zuppa di lenticchie Usticese Proverbi del tempo che fu Molti dei proverbi antichi, purtroppo, sono destinati ad essere dimenticati.

Io, per fortuna, ne ho appresi alcuni da mia nonna: Angelina Giardino e

desidero conservarne la memoria poiché penso che essi custodiscano un

profondo significato e riassumono la saggezza di un tempo passato. Eccone

alcuni riportati in dialetto usticese, con la traduzione e il significato in

italiano.

Un tanta aria no, abbassati l’ali, ca nun sa lu munnu cumu avi iri, n’haiu

vistu castedda cascari e baruna addumannari iri.

Non darti tante arie, abbassa le ali, perché non sai il mondo come va a finire:

ne ho visti di castelli cascare e baroni (nobili) andare a chiedere.

Lu finciri virtù unnè di tutti, l’usari prudenza è una bell’arti, ma si vurria

dari risposta a tutti, pirdissi: giuriziu, virtù e arti.

Fingere virtù non è di tutti,usare prudenza è una bell’arte ma, se dovessi dare

risposta a tutti, perderei: giudizio, virtù e arte.

Bon tempu e malu tempu, un dura sempi un tempu.

Fortuna e sfortuna girano per tutti

U gobbu menzu a via, vardava a gobba i l’avutri e a sua un sa viria.

Il gobbo in mezzo la via non vedeva la sua deformità mentre guardava

quella altrui

U suli ri marzu ti fa nivuru cumu un catinazzu.

Il sole di marzo ti abbronza come un catenaccio.

Innaru pateddaru.

Gennaio, il mese delle patelle (dovuto al mare calmo e alla bassa marea).

A S. Martinu ognu mustu è vinu.

Solo per S. Martino il mosto diventa vino.

U friddu ri marzu s’infila finu ntò cornu ru voia.

Il freddo di marzo è così pungente, da insinuarsi fino al corno del bue.

Katia Bertacci

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Tramandati oralmente dalla nonna Angelina Giardino, alla nipote Katia Bertacci