I S T I T U T O S T A T A L E D ’ I S T R U Z I O N E S E ...
“SAVERIA PROFETA”, V I A P E T R I E R A U S T I C A ... · giorno. Buongiorno Ustica, inoltre,...
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Siamo giunti alla fine della nostra
esperienza giornalistica!
Grande fortuna per i nostri ragazzi
che per diversi giorni, quest’anno
scolastico, hanno avuto l’occasione
di essere guidati e accompagnati da
chi gli articoli e i libri li scrive
davvero!
L’immaginazione diventa realtà!
Sono fiera di aver visto i “piccoli
giornalisti” progettare, scrivere,
correggere le idee dei loro articoli
con grande entusiasmo.
Ho ammirato la capacità di Franco
Foresta Martin di mettere in campo
proposte di ampio respiro educativo
e c u l t u r a l e n e l l a s c u o l a ,
proponendoci nuove occasioni per
dare ai nostri giovani la speranza di
guardare al futuro con ottimismo.
Dunque si è fatta una buona pratica
giornalistica, dove ogni allievo ha
avuto un ruolo ben definito che ha
portato avanti con dedizione ed
entusiasmo.
Ringrazio tutti coloro che hanno
contribuito alla realizzazione di
questo giornale. Buona lettura!
Prof. di Lettere Nicoletta
Gualdasaio, Istituto Comprensivo
“Saveria Profeta”, Ustica
Nella foto: gita scolastica a Roma di
alunni e insegnanti.
Giornalisti alla fine dell’anno
S O M M A R I O :
Don Pino Puglisi 2
Intervista a
“Buongiorno
Ustica”
3
Scateniamoci
con l’Hip Hop !
4
Do you speak
english
5
‘Benvenuto
“Martidduni”
6
Cosi da Monte e
Maretta nacque
Ustica
7
Alta... Moda!
8
G I O R N A L E S C O L A S T I C O ,
I S T I T U T O C O M P R E N S I V O
“ S A V E R I A P R O F E T A ” ,
V I A P E T R I E R A U S T I C A
Ustica dei Ragazzi N U M E R O 2 , G I U G N O 2 0 1 4 U S T I C A D E I R A G A Z Z I
La farfalla
Ortensia
9
Ricette 10
11
Proverbi del
tempo che fu
12
D I R E T T O R E , P R O F .
N I C O L E T T A
G U A L D A S A I O
C O N S U L E N T E ,
F R A N C O F O R E S T A
M A R T I N
R E D A T T O R I : M A R I A N
A L E X A , A N D R E A
A L O I S I O , K A T I A
B E R T A C C I , A N G E L O
B E R T U C C I ,
A L E S S A N D R A
C A M I N I T A , G I U S I
C A M I N I T A , R O B E R T A
C A M I N I T A , A N N A
C A M P O L O , M A U R I L I O
D E L L ’ U T R I , S I M O N E
L A B A R B E R A , G I A D A
L I C C I A R D I ,
G A B R I E L E L O
P I C C O L O , A N T O N I O
L O S C H I A V O , C H I A R A
L O S C H I A V O , A S I A
M A N C U S O , L E T I Z I A
M A T T I N A , M A R I A
P I C O N E , Y A S M I N
S T A , S I L V I A
T A R A N T O , E M I L I A N O
T R A N C H I N O ,
L U D O V I C A
T R A N C H I N O ,
La mattina, appena arrivati, ci siamo
recati in una casa dove una signora che
aveva conosciuto di presenza il
presbitero, ci ha parlato di tutte le
avventure vissute insieme a lui e di tutto
il bene che ha fatto per i giovani.
Poi, prima del ritorno a Ustica, siamo
andati a visitare una delle chiese di
Brancaccio, il quartiere in cui si è
manifestata la mafia palermitana. Questa
è stata un’esperienza molto interessante
e significativa, dalla quale abbiamo
recepito il profondo insegnamento che ci
ha lasciato in eredità Don Pino Puglisi.
Anna Campolo
Durante quest’anno scolastico
ci siamo occupati di legalità e
di lotta alla mafia. Abbiamo
parlato delle tragiche vicende
del giornalista Peppino
Impastato, del generale Carlo
Alberto dalla Chiesa, dei
giudici Rocco Chinnici,
Giovanni Falcone e Paolo
Borsellino, delle loro rispettive
scorte.
Ma una figura che ha suscitato
il mio interesse è stata quella
del professore di religione della
professoressa Nicoletta
Gualdasaio, Don Pino Puglisi,
ovvero un sacerdote italiano
ucciso dalla mafia, per il quale
la mia professoressa ha provato
una forte stima.
Dopo l’interesse per questa figura
coraggiosa trasmessoci dalla nostra
professoressa e le nostre richieste di
saperne di più, il 21 febbraio scorso,
nel nostro Istituto Comprensivo, è
venuta a farci visita Giovanna
Sanfilippo, una dottoressa che ci ha
parlato della legalità e in cosa
consiste la Fondazione dedicata a
questo sacerdote. Ebbene, ella ha poi
proiettato per noi un film, un
documentario sulla vita di Padre
Puglisi.
In seguito il parroco di Ustica padre
Lorenzo e la prof. Gualdasaio hanno
organizzato una breve gita allo scopo
di andare a visitare i luoghi di
Brancaccio in cui ha vissuto e operato
“3P” (Padre Pino Puglisi ).
Visite nei luoghi di don Pino Puglisi
P A G I N A 2 U S T I C A D E I R A G A Z Z I
Il sacerdote di Brancaccio ucciso dalla mafia
questo è il tratto distintivo
del giornale, ovvero fare
"rete", costruire relazioni e
interconnessioni tra realtà
simili.
Lei preferisce valorizzare di
più i fatti di cronaca,
oppure quelli di costume,
oppure gli eventi di cultura,
di sport e spettacoli?
Il giornale valorizza e dà
importanza a tutte le
informazioni che possono
avere una qualche utilità per
la collettività usticese. Nel
corso degli anni, certamente,
l'incidenza degli articoli che
parlano di politica locale è
progressivamente cresciuta,
ma teniamo d'occhio anche
tutte le altre tematiche di
rilievo sociale.
C o m e r a c c o g l i e l e
informazioni per scrivere il
suo giornale? Vivendo all'estero da alcuni
anni, e non avendo dunque
un contatto diretto con il
territorio, per la stesura degli
articoli, mi avvalgo dei
c o n t r i b u t i d i f o n t i
istituzionali e, soprattutto,
delle preziose corrispondenze
di Frances Barraco, firma
Buongiorno Ustica è il
primo giornale on-line
registrato come testata
giornalistica della
nostra isola. È molto
seguito e si occupa di
vari argomenti di
politica e di attualità.
Abbiamo rivolto alcune
domande al suo direttore
Roberto Rizzuto.
Come e quando le è
venuto in mente questo
titolo per la sua testata
giornalistica online?
Una mat t ina , ne l
settembre del 2010,
mentre ero in vacanza
sull'isola, davanti al
panorama mozzafiato dei
faraglioni, decisi che
"Buongiorno Ustica"
doveva essere il nome del
giornale che avevo in
mente di fondare. Ustica,
in quel momento, mi
stava dando un fantastico
b u o n g i o r n o " , c h e
intendevo ricambiare.
Così è nata l'idea.
Quali sono i contenuti di
Buongiorno Ustica?
Si focalizza sui fatti che
riguardano Ustica, dalla
cronaca alla politica
locale, dallo sport agli
spettacoli. Uno spazio
importante, tuttavia, è
riservato anche ai fatti
che interessano le altre
isole minori siciliane:
"storica" del giornale,
che collabora con me
ormai da diversi anni.
Può dirci quanti sono
i lettori di Buongiorno
Ustica? "Buongiorno Ustica"
ha una platea di oltre
mille visitatori al giorno;
se consideriamo che
o g n u n o d i e s s i ,
mediamente, clicca su
cinque articoli, possiamo
affermare che i contatti
fatti registrare dal sito
sono oltre cinquemila ogni
g iorno . Buong iorno
Ustica, inoltre, non
dimentichiamolo, è stata la
prima, e ad oggi l'unica,
testata giornal is t ica
quotidiana incentrata
sull'isola di Ustica.
Visto il suo interesse per
Ustica le piacerebbe
venire a vivere qui con
noi?
Ogg i , per ra g i on i
lavorative e familiari vivo
molto lontano da Ustica,
precisamente a Dublino, in
Irlanda. Spero, un giorno,
di potermi permettere il
lusso di tornare in Italia e
magari, perché no, di
stabilirmi a Ustica con i
miei cari.
Asia Mancuso
Alessandra Caminita
Intervista a “ Buongiorno Ustica”
P A G I N A 3 U S T I C A D E I R A G A Z Z I
Il direttore Roberto Rizzuto racconta la nascita della sua testata on-line
cavallina, la campana, il
nascondino, ecc... I nostri
giochi invece sono: il ping
pong, ghiaccio-sole, l’uomo
in fuga e la caccia al tesoro.
Un altro sport che da circa un
anno ha appassionato i
ragazzi di Ustica sono gli
scacchi un gioco d i
I ragazzi d’oggi non sono
come quelli di tanto
tempo fa. Ormai quasi
tutti hanno telefoni
moderni e computer:
cioè, quello che i ragazzi
di tanto tempo fa non
potevano permettersi.
Oggi molti ragazzi, già a
14 anni, possiedono il
motorino. I loro interessi
sono vari: internet, calcio,
pallavolo, ecc...
I nostri genitori, ai loro
tempi, non avevano tutti
ques t i luss i . Ess i
giocavano con trottole,
f igur ine, t appi di
bottiglia. I loro giochi di
g r u p p o e r a n o : l a
meditazione e molto
silenzioso. Ma, da circa tre
mesi, è iniziato anche un
corso di hip hop. Si tratta
di un ballo molto
conosciuto che richiede
molto movimento. Questo
corso è molto frequentato
sia dai ragazzi che dai
bambini di Ustica. Anche
molto frequentati sono
alcuni corsi didattici, per
esempio: i l nos t ro
professore di educazione
fisica Gianvito Testa ha
organizzato un corso di
pallavolo apprezzato da
molti.
Maurilio Dell’Utri
Tranchina Salvatore
Ragazzi, scateniamoci con l’hip-hop !
U S T I C A D E I R A G A Z Z I P A G I N A 4
Come sono cambiati i comportamenti e i gusti della nostra generazione
comprare un gelato ,
c h i a c c h i e r a n o e
organizzano passeggiate .
durante il fine settimana ci
sbizzarriamo a preparare
dei dolci, e a inventano
giochi nuovi.
Da quest’ anno, grazie
all’iniziativa di Elsa Zanca,
ogni sabato mattina, se il
tempo lo permette, alle
11:00 svolgiamo un corso
di hip hop. Però, vorremmo
che ci fossero molte più
attività come ad esempio :
un corso di nuoto, una
piscina al chiuso, un
Noi ragazzi usticesi
vivendo in un’isola, non
svolgiamo molte attività .
Alle due , finita la
scuola , ci ritiriamo verso
casa ,pranziamo ,
studiamo e poi cerchiamo
di trascorrere lietamente
le nostre ore pomeridiane.
Verso le 17:00 ci
raduniamo davanti al
sagrato della chiesa che
noi chiamiamo” parco” e
solitamente i maschi
giocano a calcio o a
schiaccia sette e le
f emmine vanno a
cinema,eccetera.
Per fortuna quando arriva l’
estate Ustica cambia volto e
tutto diventa più divertente;
si va al mare, in discoteca
ed è possibile confrontarsi
con altri ragazzi che
arrivano da tutte le parti del
mondo. Siamo grati anche
ai nostri professori che ci
coinvolgono in visite
guidate e ci arricchiscono
con le loro fantastiche idee.
Letizia Mattina
Maria Alaimo Malek
Attività del tempo libero
degli adulti dell’isola
conosce più il francese
perché lo ha studiato a
scuola.
Per quanto riguarda
l’inglese, molti degli
intervistati hanno riferito
di averlo appreso per
motivi di lavoro.
Risulta, invece, che gli
anziani non conoscono le
lingue straniere.
Gli intervistati che
parlano l’inglese hanno
una fascia di età
compresa tra i 40 e i 50
anni; invece coloro che
conoscono il francese
hanno tra i 50 ed i 70
anni.
Io e i miei compagni
abbiamo anche scoperto,
Qual è, fra la
popolazione usticese, la
conoscenza delle due
lingue straniere più
parlate in Europa:
l’inglese e il francese?
Partendo da questa
domanda la professoressa
d’inglese Rosanna
Barranco ha proposto ad
alcuni di noi studenti di
effettuare un’indagine
statistica su un campione
di una trentina di
cittadini usticesi. I
risultati sono un po’ in
controtendenza:
nonostante in Europa la
lingua straniera
dominante sia quella
inglese, ad Ustica risulta
che la maggior parte
come d’altronde
pensavamo, che gli
anziani con un’età
compresa tra gli 80 e i
90 anni non conoscessero
nessuna parola d’
inglese, neppure quelle
entrate nel linguaggio di
uso comune come per
esempio: shopping,
tablet, spending review,
exit poll, eccetera.
La migliore conoscenza
della lingua inglese si
riscontra nelle
generazioni più
recenti,con un’età
compresa tra i 30 e i 40
anni.
Giuseppina Caminita
Yasmin Sta
Roberta Caminita
Do you speak english? A Ustica non tanto!
U S T I C A D E I R A G A Z Z I P A G I N A 5
Mini - inchiesta sulla conoscenza delle lingue a Ustica
rappresenta la carta a più alta
definizione, la più ricca di
particolari, finora prodotta da
un istituto di ricerca.
De Vita è il più attento
studioso della geo-
vulcanologia usticese. Allievo
dei professori Giovanni Orsi e
Lucia Civetta (altri due
ricercatori napoletani che
hanno dedicato molti studi a
Ustica) ha cominciato a
frequentare la nostra isola fin
dagli anni ’90 quando, subito
dopo la laurea, ha deciso di
sviluppare proprio a Ustica la
sua tesi di ‘dottorato di
ricerca’.
Per tre anni consecutivi de
Vita ha esplorato coste, rilievi
e pianure usticesi,
raccogliendo campioni e
immagini.
La scuola ci ha abituati a
tante belle novità, ma un
vulcanologo in classe, no,
non ce lo aspettavamo!
Dovete sapere che, alcune
settimane fa, noi studenti
del corso di giornalismo
abbiamo avuto il piacere
di conoscere
il professor Sandro de
Vita, ricercatore
dell’Istituto nazionale di
geofisica e vulcanologia.
Il professor de Vita è
venuto a Ustica dal 14 al
17 aprile 2014 per
sviluppare, assieme a
Franco Foresta Martin, un
nuovo progetto di studio
sulle strutture geo-
vulcanologiche dell’isola
di Ustica , destinato a una
futura pubblicazione
scientifica. Inoltre, il 16
aprile, egli ha partecipato
all’inaugurazione della
mostra ‘Ustica prima
dell’uomo’, organizzata
dal Centro Studi presso la
sede dell’Antico
Municipio.
Tra un impegno e l’altro,
il professor de Vita ha
manifestato il desiderio di
conoscere noi studenti del
Corso di Giornalismo. E
quando è arrivato in
classe ci ha subito
illustrato la sua carta
geologica dell’isola, in
corso di elaborazione, che
Poiché, nel corso delle sue
esplorazioni geologiche, de
Vita cammina sempre con
la piccozza in mano (un
martello speciale per
spezzare le rocce e
raccoglierne piccoli
campioni) gli usticesi, con
cui lui intrattiene
cordialissimi rapporti, lo
hanno ribattezzato
“Martidduni”.
Per il professor de Vita,
Ustica rappresenta un posto
ideale, in cui ricercatori e
studenti possono trovare le
forme caratteristiche del
paesaggio vulcanico
(crateri, dicchi, colate
laviche, fumarole estinte,
bombe vulcaniche,
eccetera) e studiarle in
totale sicurezza, visto che
l’attività del nostro vulcano,
per fortuna, è ormai estinta
da decine di migliaia di
anni. Per queste ragioni de
Vita ha coniato per Ustica
la definizione di “museo di
vulcanologia a cielo
aperto”.
Noi abbiamo la fortuna di
abitare in un museo
naturale, ma, vi
assicuriamo, non siamo
affatto “oggetti da museo”!
Letizia Mattina
Alessandra Caminita
Ludovica Tranchina
Benvenuto caro “Martidduni” ! P A G I N A 6 U S T I C A D E I R A G A Z Z I
La visita del vulcanologo Sandro De Vita che ha dedicato la sua tesi a Ustica
chiese a Maretta di sposarla e
lei rispose di sì. L’indomani
Monte le disse che dovevano
sposarsi la settimana
seguente, allora Maretta
cominciò a fare i preparativi
delle nozze: fece diventare i
granchi bomboniere, con le
alghe che fungevano da
nastro; le conchiglie come
ornamenti delle sue unghie; i
pesci decori del suo vestito. I
delfini diventarono damigelle,
le sardine maestri d’orchestra
Nel Mar Tirreno
Meridionale, viveva un
vulcano che si chiamava
Monte. Un giorno Monte
che era sempre tutto solo,
decise di fare amicizia con
Maretta (il mare).
Quando Monte vide
Maretta restò d’incanto,
perché essa nascondeva
delle meraviglie che lui
non aveva mai notato:
conchiglie, pesci, stelle
marine e piccoli granchi.
Dopo un po’ di tempo che
si frequentavano, Monte e
Maretta s’innamorarono.
Monte volle uscire una sera
con Maretta, a fare una
cenetta romantica. Arrivati
in un ristorante, dopo aver
finito di cenare, Monte
e i calamari, assieme alle
balenottere bianche,
crearono una carrozza.
Il giorno del matrimonio
Maretta era bellissima e si
divertì tanto assieme a
Monte.
Trascorsero tutta la vita
insieme, fino a quando non
diventarono vecchi.
Un giorno Monte esplose,
formando un’ isola
vulcanica che Maretta
decise di chiamare Ustica.
Da quel giorno Monte
rimase immobile, ma la
bellissima Maretta, ancora
oggi, aspetta lì, che il suo
sposo si risvegli.
Asia Mancuso
Marcella Zanca
Così da Monte e Maretta nacque Ustica
U S T I C A D E I R A G A Z Z I P A G I N A 7
Un racconto fantastico per descrivere l’origine dell’isola
Ustica, in terra tu sei il paradiso
e ai turisti infondi il sorriso.
La tua forma di tartaruga
accarezza il bagnasciuga.
Anche i ragazzi non usticesi
vorrebbero restarvi per mesi
Ustica, fra tante, tu sei una stella
ma di queste certo la più bella.
Alessandra Caminita
Marcella Zanca
Asia Mancuso
Letizia Mattina
Ludovica Tranchina
Oh Ustica , circondata dal mare,
vieni incontro sempre solare.
Quante, tante bellezze nascondi,
tra i tuoi grandi massi rotondi.
Gli uccelli volano sopra il tuo manto,
guardandoti restano d’incanto.
Le macchie sparse di fiori colorati
in primavera sono sbocciati.
Bella, fantastica tu sei,
nei miei pensieri ti vorrei…
Ai raggi del sole brilla il tuo mare
e ammirandoti vorrei danzare.
Le onde s’infrangono fra gli scogli
rispecchiando sentieri ed abbagli.
Poesia / Elogio di Ustica
Alta ...moda ! P A G I N A 8 U S T I C A D E I R A G A Z Z I
Disegno di Katia Bertacci
effetto. Bruce e Zira
disperati non sapevano
più cosa fare.
Un giorno Bruce mentre
tornava dal lavoro sentì
delle persone parlare di
un certo “albero dei
colori”. Arrivando a casa
riferì tutto a Zira, la
quale decise di chiedere
maggiori informazioni.
La gente diceva che
quell’ albero guarisse
tutti i tipi di malattie.
La sera, Zira riferì questa
diceria a Bruce, il quale
non era affatto convinto
della veridicità di quelle
chiacchiere però decise
di raggiungere l’albero
a n c h e s e c ’ e r a
moltissima strada da fare.
Dopo giorni e giorni di
I n u n a f o r e s t a ,
impenetrabile e piena di
a n i m a l i : s c i m m i e ,
serpenti, orsi, leopardi,
ecc, viveva una famiglia
di farfalle che, però, non
era come tutte le altre
famiglie. Essa era
composta da tre farfalle
la più piccola era
Ortensia che era un po’
magrolina. All’interno
delle ali recava un
bellissimo colore blu
mare, all’esterno una
cornice nera.
Poi c’era Bruce il padre
che aveva tanto pelo, e
quando Ortensia lo
vedeva ci scherzava su.
Poi c’era Zira la mamma
di Ortensia, ella era
gentile con tutti,e si
prendeva sempre cura
della famiglia. Le sue ali
erano di un bel colore
bianco e nero,ma
siccome Zira era anziana
il colore era un pò stinto.
Trascorsi alcuni anni i
genitori e gli amici di
Ortensia notarono che la
farfalla perdeva il
c o l o r e d e l l e s u e
meravigliose ali e
decisero di sottoporla a
c u r e m e d i c h e
specializzate , ma
nemmeno queste fecero
v i a g g i o t r o v a r o n o
l’albero, e tutti rimasero
a bocca aperta dalla sua
bellezza. Bruce impiegò
tutto il giorno a fare un
rifugio sopra quei rami.
E nel frattempo Ortensia
conobbe moltissime altre
farfalle carine ed
amabili. Passarono tanti
giorni e le ali di Ortensia
non riconquistavano
l’antico colore. Un
giorno quando Bruce era
talmente arrabbiato che
voleva tornare indietro,
proprio in quell’ istante
il colore delle ali di
Ortensia ritornò a
splendere come prima.
Ortensia talmente felice
che corse subito dai suoi
amici a mostrare le sue
bellissime ali . ma il
colore delle ali non
cambiava niente per
Bruce perchè dovevano
ritornare lo stesso
indietro. Allora Ortensia
salutò in lacrime tutti gli
suoi amici, tornò a casa ,
e quando arrivò a casa
tutti gli fecero una
grande festa, mentre
Ortensia, entusiasta e
commossa ,abbracc iò
tutti.
La farfalla Ortensia
P A G I N A 9 U S T I C A D E I R A G A Z Z I
Racconto di Mario Alexa
Spezzatino di carne e prugne
Considerando le origini marocchine della mia mamma vi
propongo di provare queste due ricette che mi accolgono ogni
anno quando vado da mia nonna in Marocco...… Ma quando
ritorno ad Ustica, non vedo l’ora di mangiare le buonissime
lenticchie.
prezzemolo
5) 100g di zucchero
6) un pizzico di
cannella
7) (quanto basta)
olio, pepe, sale,
zenzero, curcuma,
zafferano, sesamo
8) 2 uova sode
Procedimento:
Fase1: prendere una
pentola e mettere la
carne e poi
aggiungere
cipolla ,prezzemolo,
olio,pepe,sale,zenzer
o,zafferano,curcuma
e un pizzico di
cannella. Fare
rosolare fin che la
carne diventi
morbida.
Ingredienti:
1) 1 chilo di carne
2) 250g
di prugne
3) 1 chilo
e mezzo
di cipolla
4) 1
mazzo di
L’opera compiuta:
che ve ne pare ? Fase 2: prendere un ‘altra
pentola e mettere le prugne,
aggiungere zucchero,un
pizzico di cannella e lasciarle a
cuocere fino a farle diventare
cremose.
Fase 3: prendere la cipolla
rimasta e metterla in padella
con olio,z ucchero e un pizzico
di cannella. E farla cuocere per
un po’.
Fase4: dopo aver preparato tutto
mettere la carne in un piatto e
sopra
aggiungere :cipolla,prugna e
uova sode tagliate a spicchi.
Buon appetito !
P A G I N A 1 0 U S T I C A D E I R A G A Z Z I
Le nostre ricette
minuti. Quindi
aggiustate di sale, pepe
e per chi vuole del
peperoncino e qualche
foglia di basilico e
l’olio e continuate la
cottura per altri 10
minuti. Servite con
crostini di pane magari
insaporiti con l’aglio.
500 g di lenticchie di
Ustica
1 cipolla
1 spicchio d’aglio
6 pomodorini
1 zucchina, una
patata e una carota
tagliate a cubetti
Sedano
Olio evo
Basilico
Lavate le lenticchie e
mettetele in una pentola
di coccio ricoperta
almeno da 3 dita
d’acqua. Fredda e
aggiungete la cipolla
tagliata a fettine sottili,
lo spicchio d’aglio i
pomodorini e la
zucchina la carota e la
patata a cubetti e il
sedano. Portate ad
ebollizione a fuoco
lento e cuocete per 20
U S T I C A D E I R A G A Z Z I P A G I N A 1 1
Zuppa di lenticchie Usticese Proverbi del tempo che fu Molti dei proverbi antichi, purtroppo, sono destinati ad essere dimenticati.
Io, per fortuna, ne ho appresi alcuni da mia nonna: Angelina Giardino e
desidero conservarne la memoria poiché penso che essi custodiscano un
profondo significato e riassumono la saggezza di un tempo passato. Eccone
alcuni riportati in dialetto usticese, con la traduzione e il significato in
italiano.
Un tanta aria no, abbassati l’ali, ca nun sa lu munnu cumu avi iri, n’haiu
vistu castedda cascari e baruna addumannari iri.
Non darti tante arie, abbassa le ali, perché non sai il mondo come va a finire:
ne ho visti di castelli cascare e baroni (nobili) andare a chiedere.
Lu finciri virtù unnè di tutti, l’usari prudenza è una bell’arti, ma si vurria
dari risposta a tutti, pirdissi: giuriziu, virtù e arti.
Fingere virtù non è di tutti,usare prudenza è una bell’arte ma, se dovessi dare
risposta a tutti, perderei: giudizio, virtù e arte.
Bon tempu e malu tempu, un dura sempi un tempu.
Fortuna e sfortuna girano per tutti
U gobbu menzu a via, vardava a gobba i l’avutri e a sua un sa viria.
Il gobbo in mezzo la via non vedeva la sua deformità mentre guardava
quella altrui
U suli ri marzu ti fa nivuru cumu un catinazzu.
Il sole di marzo ti abbronza come un catenaccio.
Innaru pateddaru.
Gennaio, il mese delle patelle (dovuto al mare calmo e alla bassa marea).
A S. Martinu ognu mustu è vinu.
Solo per S. Martino il mosto diventa vino.
U friddu ri marzu s’infila finu ntò cornu ru voia.
Il freddo di marzo è così pungente, da insinuarsi fino al corno del bue.
Katia Bertacci
P A G I N A 1 2 U S T I C A D E I R A G A Z Z I
Tramandati oralmente dalla nonna Angelina Giardino, alla nipote Katia Bertacci