SAVA classe IV Primaria

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PROGETTO MEDIAPL@Y ISTITUTO “G. CINIERI” SAVA (TA) ANNO SCOLASTICO 2010-2011 CLASSE IV^ INS. GIUSY TURSO

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Presentazione della propria città realizzata dagli alunni della classe IV della Scuola Primaria "G. Cinieri" di Sava

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PROGETTO MEDIAPL@YISTITUTO “G. CINIERI”SAVA (TA)ANNO SCOLASTICO2010-2011CLASSE IV^INS. GIUSY TURSO

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CIAO, SIAMO GLI ALUNNI DELLA CLASSE IV^. IL PROGETTO MEDIAPLAY E’ STATO, PER NOI RAGAZZI, UNA FANTASTICA OCCASIONE PER CONDIVIDERE UN BREVE MOMENTO DI STUDIO CON I NOSTRI GENITORI.IL TEMA “LE BELLEZZE DEL CREATO”, ASSEGNATO PER COMPRENDERE CIO’ CHE CI CIRCONDA, HA ENTUSIASMATO TUTTI PERCHE’, ATTRAVERSO L’USO CORRETTO DEGLI STRUMENTI INFORMATICI, ABBIAMO POTUTO RIFLETTERE E CAPIRE CHE LA BELLEZZA POSSIAMO TROVARLA ANCHE NELLE COSE SEMPLICI CHE VEDIAMO OGNI GIORNO: BASTA GUARDARE CON UN PIZZICO DI CURIOSITA’ … ED IL GIOCO E’ FATTO !OSSERVATE CIO’ CHE HA COLPITO LA NOSTRA ATTENZIONE.

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Ci presentiamoNoi siamo Nicolhas,Francesco e

Stefano.Nicolhas è quello a sinistra;Francesco è quello al centro;Stefano è quello a destra.

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LO STEMMA RAPPRESENTATIVO

DI SAVALo stemma del Comune di Sava è

rappresentato da due steli di bacche legati da un nastro dai colori della

bandiera italiana.Nel riquadro centrale vi è un prato

verde con un agnello d’argento, riposante con la testa rivolta verso destra, sostenuto dalla campagna verde, tenente stretta al petto con

l’arto anteriore sinistro, l’asta crociata di nero posta in sbarra alzata munita di

gagliardetto bifido di argento, ondeggiante in banda caricato dalla scrittura in lettere minuscole di nero

“ECCE AGNUS DEI”.Sopra il riquadro è presente una corona

d’oro rappresentante le torri di un castello.

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Lo stemma di SavaQuesto è lo

stemma reale di Sava.

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Siamo dei vostri amici di 4a elementare

Ciao, mi chiamo Arianna Martucci. Alzarmi presto al mattino è un po’ pesante però andare a scuola mi piace tanto, la mia materia preferita è la matematica. Mi piace fare sport, infatti, vado in piscina due volte a settimana e quando ci sono delle belle giornate vado in bicicletta con i miei genitori. In TV guardo Disney Channel.

Mi chiamo Simone Calò, mi piace molto la scuola, amo molto gli animali e in particolare i gatti, sono appassionato di calcio e mi piacciono molto i giochi elettronici.

Mi chiamo Nicole Perrucci. Vado a scuola volentieri e la mia materia preferita è la Matematica. Il mio sport preferito è il nuoto, ma sono appassionata di musica, e per un po’ ho praticato danza classica e moderna.

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La Chiesa di S. FrancescoLa chiesa di San Francesco, ha una facciata in stile ionico, sormontata da due cupole, una piccola avanti e una grande dietro, mentre di lato, a sinistra, si erge il meraviglioso campanile, inaugurato agli inizi di ottobre del 1995, che ospita cinque campane.Sul piazzale antistante la Chiesa, si erge un monumento denominato ”il Calvario”, realizzato nel 1979. All’interno vi è un’urna contenente la statua di Gesù morto e ai due lati due angeli adoranti.La chiesa di San Francesco è realizzata in due fasi: la prima fase dal 1880 al 1882 e la seconda dal 1937 al 1972. La pianta della Chiesa è a croce latina e ad ha un’ unica navata. Appena entrati si possono

ammirare due statue in bronzo: prima il “ Cristo spirante” sulla Croce e poi il “ Cristo Morto”, entrambe realizzate dallo scultore francescano Padre Francesco Gaballo.

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Particolare bellezza rivestono le due cupole. La cupola più piccola è la più antica, raffigura ”Il cantico delle creature” ed è opera del pittore trepuzzino Antonio Valzano; la seconda è più grande e raffigura “La regalità della Madonna” ed è opera del pittore napoletano Gaetano Bocchetti.Nella Chiesa di San Francesco merita di essere ricordata la grotta della Madonna di Lourdes, fatta realizzare da Padre Giocondo Scarinci nel 1958, a ricordo del centenario dell’apparizione della Madonna a Santa Bernardetta. La grotta è completamente foderata di grossi blocchi marini, provenienti dalle spiagge di Torre Lapillo(Nardò) e da Torre Ovo. Sono molto numerosi i fedeli che ogni anno, specialmente nel periodo compreso fra il 27 Gennaio e l’11 Febbraio, si fermano a pregare davanti a questa grotta.

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Ciao, mi chiamo Giada, sono quella a sinistra nella foto. A me della mia scuola piace tutto, amo starci e mi piace soprattutto quando la scuola propone qualche attività con la partecipazione dei genitori. Io fuori da scuola non ho molti hobbies, però mi piace giocare con il PC e fare passeggiate a piedi con mia mamma.

Ciao, io sono Aurora, la bambina che sta al centro nella foto. Sono una bambina sorridente e simpatica. A scuola mi piacciono tutte le materie, ma quelle che preferisco sono matematica e italiano. Amo anche molto lo sport, infatti pratico la pallavolo. I miei hobbies sono la musica, ballare e giocare con il PC. La domenica vado all’oratorio dove mi diverto con le mie amiche.

Mi chiamo Katia e sono a destra nella foto. Mi piace praticare lo sport, infatti vado in piscina due volte la settimana. Sono una ragazza simpatica, ho molti amici e frequento l’oratorio. A scuola è bello, anche se la mattina vorrei stare ancora un po’ nel mio letto.

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La chiesa della Mater Domini

La chiesa della Mater Domini fu costruita nei primi decenni del secolo XVI e divenne la prima chiesa Parrocchiale di Sava. La chiesa fu edificata di fronte al palazzo baronale, nell’odierna piazza. Essa è costruita con conci di tufo locale, ad unica navata. La facciata è divisa in due corpi da un cornicione modanato e termina con la medesima modanatura ad arco. In alto, al centro, la finestra è abbellita da una cornice che richiama la decorazione superiore. Alla porta d’ingresso si accede da cinque gradini rifatti in marmo: prima erano in tufo;la porta è abbellita da una semplice cornice modulata. Sulla porta vi è un fregio scolpito con volume e fiori ed un timpano scorniciato sporgente; ai lati della facciata due lesene lisce con semicapitelli di stile corinzio. Sulla terrazza a destra vi è un modesto campanile a vela, a due arcate.

Oggi la chiesa è dedicata a Santa Maria delle Grazie, la cui statua scolpita in legno, policroma, si venera in una nicchia dotata di un’anta a vetro sul lato destro presso l’ingresso. La Santa Vergine è raffigurata seduta, recante sulla gamba sinistra il bambino Gesù aiutato a mantenersi in piedi dal braccio sinistro della Sua Mamma. Il braccio destro della Vergine è proteso in avanti come per accogliere sotto la sua protezione, tutti i bambini del mondo.

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L’interno della chiesa, molto semplice prende luce da cinque finestre. Le volte sono a crociera, mentre la volta del presbiterio è a lunette del tipo così detto “moresco”. Lungo i muri laterali tre semplici nicchie ospitano la statua della Madonna delle Grazie, quella dell’Addolorata e quella della visitazione della Madonna alla cugina Elisabetta. Al centro dell’area presbiteriale c’è l’altare in pietra, privo di notevoli decorazioni con un tabernacolo in ottone. Sul muro sopra l’altare c’è una tela raffigurante la Vergine con il bambino posta in una nicchia decorata con volute, palmette, teste di angeli e due puttini. Al termine, in alto, un medaglione trilobato decorato con cornice in pietra e due grappoli d’uva, racchiude una tela con l’effige di Sant’Elia profeta. Ai lati della nicchia ci sono altri due medaglioni: a destra con San Pasquale Baylon e a sinistra di incerta identificazione (potrebbe essere San Basilio, o San Geronimo, o San Cipriano).

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Mi chiamo Lorenzo Micelli,sono molto socievole, mi piace giocare a calcio e

soprattutto stare in compagnia.

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Mi chiamo Federico, ho 9 anni e mi piace stare in compagnia dei miei amici e giocare alla playstation.Pratico diversi sport, tra cui piscina e calcio che mi impegnano tanto durante la settimana, la domenica frequento l’oratorio.Mi piace la lingua inglese e per questo motivo frequento il Trinity. Ascolto la musica e sto imparando a suonare il pianoforte.

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Il Limitone dei greci

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Il tratto sopravvissuto di questo colossale muraglione a secco (niente a che vedere coi muretti a secco che segmentano le campagne pugliesi) si trova in Sava. In un tratto sfiora i tre metri di altezza, in altri è diroccato e quasi atterrato.

Alla base raggiunge un’ampiezza di ben sette metri e mezzo, ed ha forma trapezoidale.

E’ costituito da due cortine di grossi massi con un riempimento di terra, ciottoli e materiali di risulta.

Sul lato di Sava (terre che furono dei Messapi e successivamente dei bizantini) è intervallato da alcune pietre sporgenti che formano scalette e rientranze semicircolari, diventate in seguito dimora degli ulivi.

Al contrario, dalla parte che guarda verso Taranto (terre che furono dei Tarantini e del Longobardi) è più rozza ed è priva di scalette.

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Cosa divideva questo “Limitone dei Greci”? Il territorio della greca Taras da quello dei Messapi, intorno al IV secolo a.C.? Oppure il territorio della Taranto Longobarda fra il VI e VII secolo d.C. da quello dei Greci del Salento, ovvero i Bizantini?

Per ora non c’è risposta univoca, ma secondo alcuni il “Paretone” aveva inizio sulla costa Jonica, presso Maruggio, a Torre Borraco, attraversava i territori di Sava, S. Marzano, Grottaglie, Villa Castelli, quindi deviava verso Martina Franca e si chiudeva sempre sullo Jonio all’altezza di Torre Tara, nei pressi di Metaponto.

Percorreva circa 167 chilometri, corrispondenti grosso modo alla terra Tarantina in età magno greca, ma anche al territorio dell’Universitas (Comune) di Taranto nel Medioevo.

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IO SONO FISCINI ANTONIO, (a sinistra) HO 9 ANNI ,LA MIA MATERIA PREFERITA E’ LA MATEMATICA,IL MIO HOBBY E’ IL CALCIO.

IO SONO MONGOLI SIMONE, (al centro) HO 9 ANNI, MI PIACE MOLTO LA SCUOLA E IL CALCIO.

IO SONO CAVALLO LORENZO, (a destra) MI PIACE LA SCUOLA E ANCHE CANTARE.

NOI ABBIAMO SCELTO DI PRESENTARE IL SANTUARIO DELLA MADONNA DI PASANO PERCHE’ E’ UN POSTO ANTICO E BELLO.

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CENNI STORICI La zona dove è localizzato il Santuario richiama l’esistenza del "CASALE di PASANO", di probabile origine romana, dopo l’insediamento di popoli indigeni ai quali seguirono piccole comunità nell’era della Magna Grecia.Vari siti e reperti archeologici di diverse epoche, scoperti nel secolo XX, ne sono una chiara testimonianza. Il casale ebbe pieno sviluppo civile e religioso nel periodo del dominio Bizantino ma, sconvolto da varie incursioni di pirati saraceni agli inizi del secondo millennio, rimase disabitato, come risulta con certezza da documenti del 1454.

Ogni anno si festeggiava la madonna, come in tutto il mondo bizantino, veniva celebrata nella prima domenica di Marzo; in seguito fu continuata fedelmente, fino ad oggi, con pellegrinaggio solenne, dal popolo savese che l’ha voluta dal 1785 patrona e protettrice. In seguito al "prodigio" della caduta di un "misterioso" masso di pietra che spezzò il ceppo di ferro di uno schiavo non cristiano, appartenente a un signorotto savese, avvenuto nel 1605 per opera della Vergine di Pasano, e al susseguente battesimo richiesto dallo stesso, che prese il nome di Francesco, e celebrato il 12 giugno 1605 (come risulta dal I Registro dei Battezzati), il popolo savese, nella seconda metà del secolo XVII, volle costruire con numerose offerte, innanzi alla suddetta cappella, l’attuale chiesa che fu inaugurata il 31 marzo 1712.

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Nel 1732 si costruì il grande dossale dell’altare maggiore in pietra leccese, ricchissimo di decorazioni scultoree e di immagini, di scuola salentina, per ornare e far rifulgere l’icona della Vergine incastonata nel mezzo.  Ai due lati furono poste le grandi statue in pietra di S. Ignazio di Loyola (lato sinistro) e S. Francesco Saverio (lato destro), gesuiti, per ricordare la Compagnia di Gesù, quale feudataria, dal 1620 al 1767, di Pasano, Agliano e Sava, e, forse, promotrice della costruzione della stessa chiesa.

Nella cappella era stata dipinta in affresco su un blocco tufaceo (mt. 1,70 x 1,12), l’icona della vergine con Gesù Bambino, espressione chiara dell’iconografia bizantina raffigurante l’atteggiamento della Madre di Dio quale ODIGITRIA: Colei che mostra la via. L’immagine della Vergine divenne segno di fede, di amore e di unità del popolo Pasanese.

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Io sono Anna, abito a Lizzano ed ovviamente faccio conoscere qualcosa presente nel mio paese. A me piace andare a scuola, le mie materie preferite sono: Scienze, Storia, Geografia e Geometria. Mi piace stare in compagnia. Quando non sono a scuola pratico equitazione.

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Museo civico della paleontologia e dell’uomo Il Museo civico della paleontologia e dell’uomo ha sede nel

Palazzo Majorano, ubicato nel centro storico di Lizzano. Il museo raccoglie importanti reperti provenienti da tutto il mondo e fossili ritrovati nel territorio di Lizzano. Un’ampia sezione è dedicata all’archeologia con l’esposizione di vari tipi di reperti risalenti al periodo della Magna Grecia, al Neolitico; prossimamente sarà allestita un’esposizione di materiali risalenti all’età del Bronzo, all’età Romana e a quella medievale. Nel museo sono esposti vari attrezzi da lavoro e oggetti di uso domestico tradizionali, come l’antico telaio ancora funzionante e corredato di accessori. Notevole ‘’lu traìnu’’, carro trainato da cavallo o mulo per il trasporto, importante testimonianza del passato. Inoltre, ci sono ampie sezioni dedicate alle culture dell’Africa, dell’Oceania e all’arte contemporanea.

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Io sono Francesco Mele ed ho9 anni. Sono nato e vivo a Manduria dal 2001. Sono allegro e giocherellone,a scuola mi impegno per esserefra i primi della classe. Mi piace lo sport, pratico il calcio all’Oratorio dellesuore la domenica pomeriggioed il tennis durante la settimana.Mi piace stare con gli amici e spero di poter uscire presto da solo con loro. Mamma e Papà dicono che devo aspettare ancora un po’.

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La piazza comunale di Manduria

è intitolata a Giuseppe Garibaldi.

Su questa piazza si affacciano la

Sede comunale, il Palazzo Impe-

riali, il cinema teatro e tanti altri bei

palazzi.

In piazza vengono molte persone.

Tutte le domeniche e nei giorni di festa si riempie di bambini che corrono. Lo

faccio anche io quando posso.

Ci sono due posti dove vado spesso: un bar dove compro i gelati e un giornalaio

dove compro sempre i giocattolini e le bustine con le sorprese.

Manduria - Piazza Garibaldi

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La villa comunale di Manduria è molto

grande ed insieme alla piazza Garibaldi

è uno dei posti più grandi della città.

Ha molti alberi ed una bella

fontana con dei getti d’acqua.

Ci sono dei viali dove si passeggia

e tutti i bambini corrono liberi.

Ci sono dei bei monumenti con delle statue: uno di essi è composto da un grande

cerchio molto alto fatto di pietre.

Su questa villa si affaccia il famoso monumento il “Sepolcro” dove

c’è la statua di Gesù morto.

Quasi sempre la domenica vado lì con la mia famiglia a passeggiare.

Manduria – Villa comunale

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Ntra la storiatotta nturtijataca parla ti teincè la fatìati tanta preggi scunnutistoria ca oli critutae conta a unu a unututti li sagrifiggi patìtie quiddi battaijcranni propiapircè scurdati doppu vinti.

Nella storiatutta contortache parla di tec’è la faticadi tanti talenti nascostistoria alla quale bisogna credereche racconta ad uno ad unotutti i sacrifici soffertie quelle battaglieveramente grandiperché dimenticate dopo averle vinte.

Iris Malagnino, tratto da Sava, in Sapori ti casa nostra, Manduria, Tiemme – Industria grafica, 1995