Satistiche_cash.pdf

11
Lo scopo di questo articolo (e di quelli seguenti) non è quello di insegnare ad installare e far funzionare questi programmi di supporto (per questo scopo esistono le guide direttamente sui siti di riferimento), ma quello di provare a spiegare nel modo più semplice possibile: 1) il significato delle varie statistiche contemplate dai software stessi 2) la formula con cui le stesse vengono calcolate dal programma 3) l'interpretazione dei vari valori che ciascun giocatore potrebbe avere relativamente ad ogni singola statistica. Specifico che questa "guida" è riferita al cash game 6max No Limit Hold’em: la formula e la conseguente spiegazione di ogni singola statistica è in realtà applicabile a qualunque tipologia di gioco, ma è bene evidenziare che le situazioni di gioco sulle quali mi soffermerò per ogni singola statistica, ivi compresi i relativi esempi e le relative considerazioni, saranno comunque riferite al cash game 6max NLH. Preciso che potrete fare riferimento a questa guida sia se utilizzate Poker Tracker sia se utilizzate Holdem Manager , in quanto non ci sono grosse differenze tra le statistiche contemplate dall’uno e dall’altro programma. Nell’avvicinarmi (recentemente) ad Holdem Manager, ho tuttavia notato alcune divergenze rispetto a Poker Tracker, quindi ho anche provveduto ad evidenziare in questa guida su quali statistiche differiscono i due programmi di supporto (ad esempio utilizzano una formula ed un sistema di calcolo del tutto differenti per l’AFq e il Fold3bet%). Ovviamente non posso avere la certezza di aver colto tutte le eventuali discrepanze tra i due programmi quindi, poiché ancora oggi ho maggiore dimestichezza con Poker Tracker (che spesso abbrevieremo in PT), laddove non esplicitato diversamente, le formule ivi riportate devono intendersi relative a questo programma. Cominciamo con l' analizzare una delle tre statistiche notoriamente più importanti che PT fornisce (le altre due sono il PFR e l'AF, che analizzeremo nel prossimo articolo): VPIP: a) < 8% : giocatore nit. Il suo range è praticamente solo JJ+/AQs in EP (forse AQo ma solo da UTG+1), e 99+/AJ+/KQs in LP. Naturalmente più il VPIP si avvicina al massimale dell’ 8%, più il range di apertura si allargherà (un VPIP dell’ 8% rappresenta all’incirca un range 88+/AT+/KQ/KJs). b) 8%-15% : tight. TT+/AQ/AJs da EP, 77+/AT+/KJ+/alcune broadway e alcuni Ax suited da LP. Naturalmente, come già evidenziato in precedenza (e questo vale per tutte le percentuali che si andranno ad analizzare da qui in avanti), più ci si avvicina ai due parametri di riferimento, maggiormente il range si potrà allargare o diminuire. Ad esempio, in questo caso, un giocatore con VPIP pari a 9% avrà un range di apertura molto simile a quello indicato nella fascia precedente; uno con un VPIP pari a 14% avrà ovviamente un range molto più ampio sia in EP che in LP. Inutile fare esempi concreti per i giocatori di fascia b/c/d, perché è fondamentale, soprattutto per questi giocatori, rapportare il loro VPIP al PFR e all'AF (di cui parlerò in seguito) c) 15%-22% : tight tendente al semiloose. 77+/AT+/KJ+ in EP; 22+/A2s+/A8o+/67s+/tutte le broadway (anche offsuited) in LP d) 22%-30% : semiloose. 22+/A2s+/A8o+/67s+/tutte le broadway (anche offsuited) in EP; 22+/A2+/tutti i connectors anche offsuited/suited 1gapper-2gappers in LP

Transcript of Satistiche_cash.pdf

  • Lo scopo di questo articolo (e di quelli seguenti) non quello di insegnare ad installare e far funzionare questi programmi di supporto (per questo scopo esistono le guide direttamente sui siti di riferimento), ma quello di provare a spiegare nel modo pi semplice possibile:

    1) il significato delle varie statistiche contemplate dai software stessi 2) la formula con cui le stesse vengono calcolate dal programma 3) l'interpretazione dei vari valori che ciascun giocatore potrebbe avere relativamente ad ogni singola statistica.

    Specifico che questa "guida" riferita al cash game 6max No Limit Holdem: la formula e la conseguente spiegazione di ogni singola statistica in realt applicabile a qualunque tipologia di gioco, ma bene evidenziare che le situazioni di gioco sulle quali mi soffermer per ogni singola statistica, ivi compresi i relativi esempi e le relative considerazioni, saranno comunque riferite al cash game 6max NLH.

    Preciso che potrete fare riferimento a questa guida sia se utilizzate Poker Tracker sia se utilizzate Holdem Manager, in quanto non ci sono grosse differenze tra le statistiche contemplate dalluno e dallaltro programma. Nellavvicinarmi (recentemente) ad Holdem Manager, ho tuttavia notato alcune divergenze rispetto a Poker Tracker, quindi ho anche provveduto ad evidenziare in questa guida su quali statistiche differiscono i due programmi di supporto (ad esempio utilizzano una formula ed un sistema di calcolo del tutto differenti per lAFq e il Fold3bet%).

    Ovviamente non posso avere la certezza di aver colto tutte le eventuali discrepanze tra i due programmi quindi, poich ancora oggi ho maggiore dimestichezza con Poker Tracker (che spesso abbrevieremo in PT), laddove non esplicitato diversamente, le formule ivi riportate devono intendersi relative a questo programma.

    Cominciamo con l'analizzare una delle tre statistiche notoriamente pi importanti che PT fornisce (le altre due sono il PFR e l'AF, che analizzeremo nel prossimo articolo):

    VPIP: a) < 8% : giocatore nit. Il suo range praticamente solo JJ+/AQs in EP (forse AQo ma solo da UTG+1), e 99+/AJ+/KQs in LP. Naturalmente pi il VPIP si avvicina al massimale dell 8%, pi il range di apertura si allargher (un VPIP dell 8% rappresenta allincirca un range 88+/AT+/KQ/KJs).

    b) 8%-15% : tight. TT+/AQ/AJs da EP, 77+/AT+/KJ+/alcune broadway e alcuni Ax suited da LP. Naturalmente, come gi evidenziato in precedenza (e questo vale per tutte le percentuali che si andranno ad analizzare da qui in avanti), pi ci si avvicina ai due parametri di riferimento, maggiormente il range si potr allargare o diminuire. Ad esempio, in questo caso, un giocatore con VPIP pari a 9% avr un range di apertura molto simile a quello indicato nella fascia precedente; uno con un VPIP pari a 14% avr ovviamente un range molto pi ampio sia in EP che in LP. Inutile fare esempi concreti per i giocatori di fascia b/c/d, perch fondamentale, soprattutto per questi giocatori, rapportare il loro VPIP al PFR e all'AF (di cui parler in seguito)

    c) 15%-22% : tight tendente al semiloose. 77+/AT+/KJ+ in EP; 22+/A2s+/A8o+/67s+/tutte le broadway (anche offsuited) in LP

    d) 22%-30% : semiloose. 22+/A2s+/A8o+/67s+/tutte le broadway (anche offsuited) in EP; 22+/A2+/tutti i connectors anche offsuited/suited 1gapper-2gappers in LP

  • e) 30%-40% : loose. 22+/A2+/tutti i connectors anche offsuited/suited 1gapper-2gappers in EP; (quasi) any two cards in LP.

    f) > 40% : superloose. Il tipo di giocatore che solitamente vorremmo al tavolo. Apre da EP e da LP praticamente any two cards, e spesso non in grado di capire postflop la reale forza della sua mano. Giocatore da stackare quando si ha 2P+. Evitate per di andarvi ad impelagare contro questo tipo di giocatori con mani marginali (middle pair, TPNK, etc...) perch uno dei principali errori che dobbiamo evitare di commettere quello di giocare da "fish" se ne abbiamo uno di fronte.

    Aspettate sempre lo spot giusto per stackarlo, cercate di isolarlo in hu gi dal preflop e soprattutto osservatene le tendenze postflop al fine di stabilire con buona approssimazione la forza minima del nostro punto postflop con cui essere disposti ad andare rotti (contro alcuni di questi giocatori si pu profittevolmente andare ai resti anche con punti deboli come TPNK o middle pair, contro altri bisogna invece prestare molta attenzione perch postflop giocano molto passivamente e quindi quando mettono soldi nel piatto hanno solitamente hittato punti medio-buoni).

    Chiaramente queste considerazioni sono valide per quei giocatori che hanno un VPIP molto alto ma un PFR (di cui parler a breve) percentualisticamente molto ridotto rispetto al VPIP. Un giocatore 48/12 estremamente scarso e corrisponde alla descrizione da me fatta finora; un giocatore 42/35 invece estremamente ostico ed preferibile evitarlo. (fine prima parte)

    2. PFR (Preflop raise) = indica la percentuale di mani con cui un giocatore raisa preflop. Misura quindi il suo grado di aggressivit preflop. Questo valore non ha alcun significato se preso singolarmente, mentre diventa fondamentale se rapportato percentualisticamente al VPIP. Il PFR pu essere grosso modo suddiviso nelle seguenti fasce:

    a) < 30% del VPIP (ad esempio un giocatore con VPIP 28 e PFR 6): trattasi di giocatore molto passivo preflop, che limpa oltre il 70% delle mani con cui entra in gioco. Generalmente questo il tipo di giocatori che vorremmo sempre avere al tavolo, soprattutto se il loro VPIP particolarmente alto. E sicuramente pi sensato, per quanto maggiormente exploitable, un giocatore ultranit con stats tipo 6/4 piuttosto che un 45/7. Il primo raisa pochissimo ma gioca anche pochissimo, quindi un giocatore dal range ultranarrow ma dal quale difficilmente caveremo $; il secondo invece una macchina da limp (comunemente noto come calling station) : entra spessissimo in gioco senza tuttavia raisare quasi mai.

    Contro questo tipo di giocatori possono essere molto profittevoli (ma occhio a non abusarne e soprattutto giocateli preferibilmente in posizione) i connectors bassi, meglio se suited, e, pi in generale, tutte le mani speculative (tipo small pairs, suited 1-gappers, etc...). Lo scopo ovviamente quello di floppare un mostro e di farli abboccare valuebettando any street. Occhio per a non sopravvalutare la forza della vostra mano (soprattutto se postflop vedete che anzich limitarsi al call, vi raisano in faccia senza timori) : ad esempio se openraisiamo T9 e il fish calla, un flop T47 non un buon flop, un flop sul quale fare potcontrol sempre. Ovviamente NON bluffate MAI contro questi giocatori, a meno che le loro stats postflop (delle quali parleremo in seguito) non rivelano unattitudine al fold particolarmente accentuata

    b) 30%-50% del VPIP (18/8 ad esempio) : giocatore abbastanza passivo, ma sicuramente meno donk di quello sopra indicato, soprattutto se il PFR molto vicino al 50% del VPIP. Il range con cui openraisa (dei 3bet ne parleremo in seguito) questo tipo di players solitamente JJ+/AQ s+. Ovviamente maggiore sar il loro VPIP, maggiore il range con cui raiseranno.

  • c) 50%-75% del VPIP (18/12 ad esempio) : giocatore abbastanza aggressivo preflop, che preferisce entrare in gioco raisando piuttosto che limpando. Se il VPIP non molto alto (25%), il giocatore (LAG in questo caso) sar particolarmente aggressivo preflop: tendenzialmente cercate di evitare giocatori di questo tipo, ma se proprio non potete fare a meno di sedervi al loro tavolo (perch magari gli altri players sono particolarmente scarsi), osservatene attentamente il gioco postflop (con l'ausilio delle stats che andremo a vedere, ma anche con varie annotazioni personali sui loro comportamenti nelle varie street), cercando di capire se hanno qualche leak particolare (ad esempio betting patterns exploitabili, timing tells, incapacit di giocare in situazioni deep stack, etc)

    d) > 80% del VPIP (25/23 ad esempio) : giocatore iper aggressivo preflop, che openraisa e 3betta praticamente il suo intero range: difficilissimo da leggere e da affrontare, soprattutto se ha un VPIP compreso tra 20 e 30. Quando fate table selection, EVITATE questo tipo di players, a meno che le altre statistiche non vi facciano carpire alcune debolezze.

    3. AF (Aggression Factor) = indica l'aggressivit postflop di un giocatore. A differenza delle altre due statistiche non indicato da una percentuale ma da un valore numerico ottenuto mediante la seguente operazione matematica: (raise% + bet%) / call%. Inoltre diverge da VPIP e PFR anche perch necessita di un numero maggiore di mani per poter essere considerato attendibile. Se per valutare le prime due stats analizzate in questa guida, possiamo "accontentarci" di un centinaio di mani giocate contro l'avversario di turno, per l'AF consiglio almeno il doppio delle mani, soprattutto se ci troviamo di fronte ad un giocatore tight.

    Il difetto di questa statistica (al quale si posto rimedio con l'introduzione in PT3 dell'AFq, di cui parler al successivo capitolo) che non tiene minimamente conto della folding%. Questo comporta che due avversari completamente diversi tra loro (come stile di gioco) possano paradossalmente "generare" il medesimo AF. Ad esempio un giocatore molto nit e un giocatore molto aggro avranno entrambi un AF molto alto: il primo perch giocher postflop solo mani fortissime, ed il secondo perch,

    indipendentemente dalla forza della propria mano, sar portato postflop a non callare mai, avendo nel suo DNA pokeristico solo il bet/raise/fold. Considerare quindi l'AF isolatamente, senza cio rapportarlo a VPIP/PFR, un errore che non bisogna commettere.

    Schematicamente l'AF pu comunque essere suddiviso nelle seguenti fasce:

    a) < 1: giocatore molto passivo. Preferisce callare piuttosto che bettare/raisare, quindi un raise di questo tipo di player indica praticamente sempre una mano molto forte.

    b) 1 - 2: giocatore passivo tendente alla normalit. I valori intermedi compresi in questa categoria (quindi sostanzialmente quelli maggiormente vicini a 1,5), indicano il classico giocatore medio, non esageratamente passivo, ma neanche particolarmente aggressivo. Naturalmente pi questi valori si avvicinano al parametro minimo, pi il giocatore sar da considerare

  • tendenzialmente passivo, pi si avvicinano al parametro massimo, maggiore sar laggressivit del player in questione.

    c) 2 - 4: giocatore mediamente aggressivo. Contro questo tipo di giocatori pu essere spesso molto importante andare a verificare il loro AF by street, ovvero Flop Aggression, Turn Aggression e River Aggression. Molti giocatori hanno infatti un AF molto alto al Flop (il che indica che cbettano molto spesso) ma diventano particolarmente passivi al turn e al river. Contro questo tipo di giocatori pu talvolta essere molto profittevole andare in floating, calldownando la loro bet al flop per poi bettare qualora checkino turn. Altri giocatori hanno invece un AF basso al flop ma molto alto al turn: significa che tendono a valutare la forza della mano avversaria al flop (giocando passivamente), per poi aggredire al turn qualora l'oppo abbia mostrato debolezza. Se vi trovate di fronte ad un giocatore di questo tipo, potete talvolta slowplayare al flop (magari bettando solo 1/2 pot anche se siete nuts o quasi) per poi check/raisarli al turn.

    d) > 4: giocatore molto aggressivo. Maggiore il valore di aggressivit del player, maggiori saranno le possibilit di ottimizzare le nostre mani forti giocando d'attesa. Contro questi giocatori, pu essere profittevole check/raisare flop o turn, ma anche NON valuebettare river per indurli al bluff. Per fare questo, dobbiamo per assicurarci che il loro AF elevato sia correlato ad un'effettiva aggressivit del player, e che non sia invece conseguenza del fatto che ci troviamo di fronte ad un giocatore che bet/raisa mani molto forti, foldando tutto il resto.

    Naturalmente contro i giocatori molto aggressivi, la forza relativa della nostra mano assume contorni del tutto differenti rispetto a quella che siamo soliti attribuirgli contro giocatori passivi o comunque medi. A mero titolo desempio, immaginate che un giocatore standard TAG 20/18 apra da bottone. Noi 3bettiamo dai blinds con AT s e veniamo flattati in posizione, trovandoci a giocare oop su un flop K-T-2r che ci d una 2nd pair. Ipotizziamo adesso due situazioni distinte: nel primo caso il nostro avversario ha AF pari a 4,8 e nel secondo caso ha invece AF pari a 1,5 (tralasciamo la Fold 3bet % che esamineremo in seguito) : i diversi gradi di aggressivit del nostro avversario possono indurci a c/p (o a b/c) nel primo caso, e a b/f nel secondo caso

    Nel prossimo articolo analizzeremo l'Aggression Frequency, evidenzianando peraltro una delle prime divergenze tra Poker Tracker e Hold'em Manager. (fine seconda parte)

    Proseguiamo l'analisi delle statistiche, esaminando in questo articolo l'Aggression Frequency e il Cold Call Preflop.

    3a. AFq (Aggression Frequency) = introdotta con le pi recenti versioni di Poker Tracker e Hold'em Manager, a differenza dell'AF, questa statistica fornisce una visione molto pi completa dell'aggressivit di un giocatore, in quanto tiene conto anche delle mani foldate. Pi preciamente, la formula dell'AFq la seguente:

    [(Total Times bet + total time raised) / (Total Times bet + total time raised + total time called + total time folded)]*100.

    La differenza tra le due statistiche abbastanza evidente, ma per comprenderne appieno il significato, vi fornisco un esempio numerico: Su un campione di 100 mani, oppo betta 5 volte, raisa 3 volte, calla 2 volte e folda (o checka, o check/folda) le restanti 90. Non si pu dire quindi che sia un giocatore particolarmente aggressivo. Andiamo a calcolare il suo AF e il suo AFq con le formule che ho riportato, e vedrete quanto l'AFq possa essere considerato pi attendibile dell'AF.

  • AF = (5+3) / 2 = 4, che lascerebbe intendere che ci troviamo di fronte ad un giocatore particolarmente aggressivo;

    AFQ = [(5+3)/(5+3+2+90)]*100 = 8%, che lascia invece chiaramente trasparire la sua scarsa aggressivit. Suddividiamo l'AFq nelle seguenti quattro fasce (per le quali valgono le considerazioni gi fatte a proposito dell'AF).

    a) < 20% : giocatore estremamente passivo. Solo 1/5 delle volte che entra in gioco betta o raisa;

    b) 20% - 35% : giocatore passivo

    c) 35% - 50% : giocatore mediamente aggressivo

    d) > 50% : giocatore molto aggressivo.

    Per quanto riguarda lAFq, bisogna tuttavia fare una distinzione tra lAFq di Poker Tracker e lAFq di Holdem Manager (che indicato dalla sigla Agg pct, acronimo per Aggression Percentage), in quanto le modalit di calcolo di questa statistica non la stessa per questi due programmi di tracking.

    A differenza di Poker Tracker, Holdem Manager tiene infatti conto anche dei check, infatti la formula la seguente: (Raise+Bet)/(Raise+Bet+Call+Fold+Check)*100

    La presenza dei check nella formula utilizzata da HM per il calcolo dellAFq fondamentale in quanto modifica in maniera sostanziale i valori medi di questa statistica. Sebbene io non abbia utilizzato Holdem Manager con la stessa frequenza con cui ho invece utilizzato Poker Tracker, mi sembra di poter affermare che i parametri di valutazione dellAFq in Holdem Manager si discostino da quelli di Poker Tracker di circa 15 punti percentuali: questo

    significa che un giocatore con AFq di Holdem Manager pari a 35% corrisponde sostanzialmente ad un giocatore con AFq pari a 50% in PT, quindi da considerare un giocatore molto aggressivo.

    Per semplicit, suddividiamo gli AFq di Holdem Manager nelle seguenti fasce:

    a) < 10% : giocatore estremamente passivo

    b) 10% - 20% : giocatore passivo

    c) 20% - 35% : giocatore mediamente aggressivo

    d) > 35% : giocatore molto aggressivo.

    Per meglio chiarire la differenza tra lAFq di Poker Tracker e lAgg Pct di Holdem Manager, riporto queste considerazioni liberamente tratte da alcuni post letti sul forum di 2+2.

    Sia Holdem Manager che Poker Tracker considerano il c/f e il c/c come azioni passive, e il c/r come azione aggressiva. Le differenze tra i due software si hanno per in queste situazioni:

  • 1) un giocatore checka dietro in posizione: Holdem manager la considera come unazione passiva (e quindi influisce sullAFq diminuendolo), mentre Poker Tracker la considera come unazione neutra, che non influisce minimamente sullAFq

    2) Quando un giocatore checka fuori posizione, Holdem Manager la considera sempre unazione passiva (a meno che il giocatore in questione non c/r), mentre Poker Tracker la considera passiva solo se qualcuno dopo di lui betta e lui non raisa. Quindi sostanzialmente se hero checka flop e tutti checkano dietro, per PT3 questazione neutra e non influisce sullAFq, mentre per HM questa unazione passiva al pari del c/c e del c/f.

    4. CCPF (Cold Call Pre Flop) = indica in termini percentuali quanto spesso un giocatore entra in gioco preflop callando un raise. Affinch un call preflop ad un raise venga computato in questa statistica, tuttavia necessario che il coldcaller non avesse gi investito nel piatto alcuna somma di denaro, inclusi i bui. Quindi se siamo BB e calliamo il raise di un avversario, lazione non viene computata nel CCPF ma semplicemente nel VPIP in quanto, seppur obbligatoriamente, avevamo comunque gi investito soldi nel piatto. La formula per il calcolo del CCPF la seguente: (Total Times Cold Called Pre-Flop / Cold Call Opportunities) * 100.

    A parte alcuni casi particolari, coldcallare preflop solitamente una giocata sbagliata, sia perch ci espone alleventuale squeeze di un terzo giocatore, sia perch, non essendo noi gli aggressori preflop, ci costringe spesso a giocare la mano in maniera passiva anche postflop. Di conseguenza i giocatori che hanno un CCPF elevato non sono buoni giocatori, e possono essere inclusi nella categoria delle cosiddette calling station. Tendenzialmente il CCPF non dovrebbe essere superiore a 5, ma minore tale valore, meglio . Preciso che in tavoli composti da giocatori bravi, il CCPF dovrebbe essere quasi abolito dal proprio repertorio (non dovrebbe essere maggiore di 1,5), mentre il massimale di 5 da me indicato principalmente riferito a tavoli per lo pi composti da giocatori scarsamente aggressivi ma molto calling station (situazione che si verificher molto probabilmente con lavvento del cash sulle piattaforme italiane).

    Chiaramente il valore di CCPF da CO e soprattutto BTN deve essere leggermente superiore rispetto a quello da UTG+1, in quanto da late position pi probabile che si verifichino situazioni in cui coldcallare pu rilevarsi profittevole. Immaginate ad esempio di avere una mano speculativa sul BTN (tipicamente suited connectors o small pocket pairs) e di trovarvi a fronteggiare un raise da early position di un giocatore tight e deep stack come voi. In questo contesto, soprattutto se ci sono ragionevoli probabilit che i bui non squeezeranno, coldcallare pu essere profittevole: lo stack deep, la speculativit della nostra mano e la ristrettezza del range di apertura che attribuiamo al nostro avversario (che quindi avr pi spesso mani sufficientemente forti da lasciarci una grossa fetta del suo stack negli spot da noi hittati), aumenta sensibilmente le nostre implied odds, rendendo il coldcall una giocata migliore sia del fold (troppo weak in questa situazione) sia della 3bet (del tutto inutile in quanto, considerato il range presumibilmente tight del nostro avversario, rischieremmo esclusivamente di venire 4bettati e di dover foldare).

    Ecco il motivo per cui in tavoli particolarmente passivi abbastanza naturale aumentare il proprio valore di CCPF: la scarsa aggressivit media del tavolo e la predisposizione al call da parte di molti giocatori aumenta sempre le nostre implied odds. Tanto per chiarire ulteriormente questa considerazione, immaginate di avere 33 sul BTN e di trovarvi a fronteggiare la seguente situazione ma in due contesti differenti: UTG folda, UTG+1 limpa e CO raisa. In un ipotetico caso a) siamo seduti a un tavolo composto da giocatori bravi (a parte lUTG+1) e sui blinds vi sono due players

  • piuttosto aggressivi. In un secondo ipotetico scenario b), tutti i giocatori al tavolo, inclusi i blinds, sono calling station passivi.

    Nel caso a) folderemo senza troppi rimpianti la nostra pocket pair (o al limite la 3betteremo a seconda delle tendenze di CO), sia per evitare di subire uno squeeze dai blinds sia perch contro giocatori bravi non sempre settando al flop massimizzeremo il valore; nel caso b) coldcalleremo volentieri perch ci sono ragionevoli probabilit che, oltre a noi, calleranno anche altri players (almeno uno dei blinds pi quello che ha openlimpato), e ci sono altres ragionevoli probabilit che in caso di set floppato riusciremo a prendere valore da almeno uno di questi players (fine terza parte)

    Articolo di DonkeyKong, Coach PIW della sezione cash game, che ci porta nel mondo dei numeri e delle statistiche andando a spiegare il valore di alcuni dati come VPIP, PFR, AGG, 3BET, Flop Cbet%, Steal, WTSD% nel cash 6 max.

    Nell'area cash game del forum stato chiesto quali dovrebbero essere le giuste statistiche che dovremmo avere per rendere il nostro gioco profittevole.

    Queste statistiche le possiamo ottenere con programmi di supporto come Poker Tracker e Holdem Manager che, importando le hand history, calcolano tutte le nostre statistiche e le statistiche degli avversari. In questo articolo faremo riferimento solo alle statistiche che riguardano il gioco cash game in tavoli 6max, importante tenere in considerazione questo fatto perch in altre specialit come i tornei o sit&go i dati saranno molto diversi.

    VPIP: Questo dato ci dice quante volte mettiamo volontariamente i soldi nel piatto, quindi considera quando rilanciamo, quando limpiamo, quando facciamo call a un raise e quando completiamo da SB. Da questo dato possiamo capire quanto un giocatore sia tight o loose, dovremmo cercare di avere un dato compreso tra il 18 e il 26% se siamo sotto a 18 significa che stiamo giocando un po' troppo tight. Non un problema se siamo alle prime armi o manca ancora esperienza, anche un dato di 15-16% pu andare bene, ma dobbiamo considerare che possiamo allargare un po' i nostri range rendendo il gioco ancora pi profittevole, tranne i casi in cui ci troviamo contro tanti avversari scarsi e calling station. Un dato superiore al 26% sta a significare generalmente uno stile di gioco eccessivamente loose, che pu essere sempre profittevole contro avversari medio-scarsi, per quando incontreremo giocatori validi dobbiamo considerare di restringere i range.

    PFR: Questo dato ci dice quanto spesso raisiamo preflop (Pre Flop Raise). E' un dato che va sempre considerato insieme al VPIP in quanto un giocatore con un alto VPIP dovrebbe avere anche un alto PFR. Un range profittevole per il PFR 15.5-21%. Se abbiamo un VPIP del 18% dovremmo avere un PFR del 16%, mentre se abbiamo un VPIP del 26% dovremmo avere un pfr del 21%. Giocatori

  • con VPIP molto alti e PFR molto bassi (es: 30-5) sono i classici fish che dobbiamo avere sempre al tavolo. Giocatori che giocano tante mani ma passivamente, i loose passive! Giocatori invece con un VPIP vicino al PFR (30-28, 20-18) sono giocatori aggressivi e generalmente sono avversari difficili.

    Cash game online

    AGG: Questo dato ci dice quanto siamo aggressivi, un buon dato per il cash game 6 max compreso tra 2.5 e 3.7. Solitamente si tende ad avere dei valori bassi, per migliorare il valore togliamoci dalla testa il call e pensiamo sempre di foldare o rilanciare.

    3BET: Una buona % di 3bet compresa tra 5 %e 9%. Se siamo sotto il 5% significa che 3bettiamo solo con le monster, un buon giocatore se ne accorger e folder a tutte le 3bet, un valore sopra al 9% sfruttabile da buoni giocatori che sono capaci di iniziare a 4bettare anche in bluf o con blockers, questi giocatori per si trovano solo a stakes medio-alti, quindi avere una % di 3bet che arriva fino ale 12% non dovrebbe essere un problema se non si gioca contro ottimi giocatori aggressivi.

    FLOP CBET%: Dovremmo cbettare al flop dal 62 al 77% delle volte, cbettare sempre un errore, come lo cbettare troppo poco. Approfondiremo il capitolo continuation bet in un altro articolo dove vedremo quali sono i flop migliori per cbettare e quali invece possono darci problemi.

    STEAL: Un buon dato di steal compreso tra il 27% e il 38%. Se abbiamo un dato inferiore vuol dire che non stiamo sfruttando abbastanza la posizione, necessario allargare il range da CO e BTN per rubare i bui molto pi spesso e sfruttare il vantaggio della posizione quando veniamo chiamati. Un dato superiore al 40% ci dice che stiamo esagerando, se troviamo dei giocatori decenti sui bui inizieranno a 3bettarci veramente facilmente e bruceremo soldi.

    WTSD%: Ci dice quanto spesso arriviamo allo showdown, un buon valore compreso tra il 22.4% e il 27.5%. Se abbiamo un dato superiore significa che siamo troppo curiosi e arriviamo troppo spesso allo showdown senza una mano valida, un valore inferiore al contrario ci dice che ci stiamo facendo bluffare un po' troppo o che comunque sottovalutiamo la nostra mano.

    W$SD: Con questo dato possiamo capire quanto spesso siamo buoni allo showdown. Un buon dato compreo tra il 50.8 e il 55%. Sembra basso, ma se risultiamo vincitori troppo spesso allo showdown significa che stiamo giocando troppo le nostre carte, non facciamo mai bluff o semibluff e continuiamo nella mano solo quando abbiamo il nuts o qualcosa di molto vicino. Questo stile pu andare bene in tavoli con solo donk che non abbiano una minima conoscenza del gioco, i buoni giocatori se ne accorgeranno e inizieranno a mettervi pressione rubandovi tantissimi piatti.

    In questo articolo inserir alcuni esempi di HUD, dai pi semplici a quelli un po pi avanzati, cos che chi ha da poco HEM possa prendere spunto sulle stats da inserire, come inserirle ecc.

  • Il primo consiglio che posso dare, di suddividere le stats simili con dei colori, ad esempio la cbet al flop avr lo stesso colore della turn cbet, la 3bet avr lo stesso colore del fold to 3bet.

    Cominciamo con l'HUD di base, avete appena acquistato HEM, l'avete settato dopo diversi smanettamenti e attacchi d'ira, e ora finalmente riuscite a farlo funzionare. In "Appareance, impostiamo come Font "Tahoma", grassetto, misura 8 se giocate pochi tavoli, 9 se ne giocate un po di pi e di conseguenza con 8 le stats sarebbero troppo piccole. Tutto ci che qui scritto in nero su HEM sar bianco. I colori come il giallo o l'azzurro qui chiaramente si vedono malissimo, sul nero dell'HUD invece li vedrete perfettamente Come inizio potreste inserire:

    Queste sono le stats pi basilari, con le quali ci facciamo un'idea di che giocatore abbiamo di fronte, quanto basta per capire se siamo vs un fish, un nitty, un TAG ecc. Per qualche giorno potreste andare avanti con queste stats qui, per abituarvi all'uso dell'HUD al tavolo.

    Dopodiche, aggiungeremo qualche stats, ad esempio:

    !

    Cos abbiamo un po pi di stats che ci permettono di tracciare il profilo di un giocatore, sappiamo quanto 3betta e quanto folda alle 3bet, sappiamo quanto squeeza, quanto cbetta, quanto folda alle cbet. Facciamo ora un'importante aggiunta, che riguarda i dati di steal, e la turn cbet:

    !

    Ora abbiamo un HUD con molte stats, di tutto rispetto, che ci permetter di avere molte info sui nostri avversari. Ma se vogliamo farlo ancora pi preciso, aggiungiamo ancora alcune cose interessanti, questo pi o meno l'HUD che uso io, vado a memoria perch non ho HEM a portata di mano:

    " ##

  • $%&$&'$%"&'$%$

    (!!)%*

    Qui abbiamo praticamente tutto ci che c' da sapere. Mancano la 4bet e il fold to 4bet, che possiamo tranquillamente vedere con il pop up, che non ho messo in quanto servono molte mani per avere un dato attendibile, e non sempre le avremo a disposizione. Visto cos sembra un po ingombrante, ma con i numeri al posto delle lettere vi assicuro che si vede bene pure su 16 tavoli

    Viene fuori una cosa del genere, metto qualche stats un po a caso che andremo ad analizzare:

    +,-.%/+--

    ,0+00123+334+425+44

    4,4+,30,130-0+43+1321+31

    Le stats sono quelle di un probabile reg di NL10-NL25-NL50, all'apparenza piuttosto buone, specialmente se le avessimo viste con un altro HUD, ma se guardiamo attentamente noteremo diverse cose che possono farci guadagnare edge su questo giocatore, diciamo due parole sulle stats in questione.

    Abbiamo un discreto campione di mani, 2500. WTSD e W$SD sono nella norma. L'agf complessiva non ci dice nulla di che, un giocatore discretamente aggressivo. VPIP e PFR ci dicono che un TAG leggermente aperto, non 3betta moltissimo, possiamo pensare che abbia un 4% di value range e un 2% di bluff range. Il fold to 3bet un filino alto. Lo squeeze un po pi alto del 3bet range, possiamo pensare che faccia pi squeeze in bluff rispetto alla 3bet in bluff. Qui cominciamo a notare qualcosa di interessante. La cbet % 73, ed piuttosto alta per i range che gioca. Inoltre, la turn cbet molto bassa rispetto alla F cbet, questo ci dice che spesso questo giocher punter al flop per poi fare check al turn. La sua turn Agg molto pi bassa rispetto al flop, di conseguenza i c/raise che far al turn saranno minori di quelli al flop, cos come le 2nd barrel in bluff. Quindi un ottimo bersaglio per il floating. Viceversa, quando 2nd barella e noi abbiamo una mano debole, possiamo foldare pi serenamente rispetto a quando siamo vs un giocatore molto pi aggressivo. Il fold to cbet al flop molto pi basso di quello al turn, questo significa che spesso questo giocatore far call al flop per poi foldare al turn se non ha migliorato la sua mano, o se ha una made hand debole come una 2nd pair. Anche questo pu essere sfruttato, sparando molte 2nd barrel. La donkbet flop al 2% ci indica che raramenta questo giocatore donker in bluff, quando lo f probabilmente ha una mano molto forte, come un set o un combo draw. L'AGF nelle varie street ci dice a colpo d'occhio che pi si va avanti nella mano, pi lui diventa passivo. Quell'1.8 al river ne la conferma. Se questo giocatore betta al flop, al turn, e poi al river, foldate la vostra top pair, perch spessissimo

  • non sar sufficente. Gli steal per position ci aiutano a capire da quali posizioni il nostro amico va fuori dalle righe. Questo giocatore ha uno steal piuttosto nella norma, ne alto ne basso, dovrebbe forse allargare un filino i range da Cut Off. 76% di fold to resteal comunque ci dice che quasi 8 volte su 10 folda contro una 3bet dopo aver tentato uno steal. Possiamo immaginare che questo valore sia pi alto quando apre da bottone, e pi basso quando apre da Cut Off, per ovvie ragioni. Il fold to steal anch'esso piuttosto alto, quindi possiamo rubargli molti blinds. Il Limp-Fold % solitamente vs un reg non lo prendo in considerazione, ma lo uso vs i fish. Un reg bravo solitamente limpa solo qualche SB dopo altri limp, quindi folder spessissimo se il BB fa un iso raise. Vs i fish invece utile, se hanno un alto limp fold % possiamo isolarli molto pi felicemente perch folderanno pi spesso. Viceversa, se hanno un limp fold % del 11%, possiamo anche foldare quel K7off dopo il suo limp.

    Questa ovviamente un analisi abbastanza "superficiale", ci sarebbero diverse altre cose da dire, ma questo giusto per farci un idea di quanto un HUD ben impostato sia utile alle nostre analisi. Ovviamente un HUD che per me funziona bene, potrebbe essere scomodo per qualcun altro, quindi questo articolo non vuole imporre che questi HUD siano perfetti, solo dare un consiglio a chi non ha un idea precise di come costruirsi un buon HUD. A breve far un ulteriore modifica al mio HUD, aggiungendo la % di 3bet vs Steal da SB e da BB.

    Spero vi sia stato utile, GG!

    Bankonota