SANTUARIO MADONNA DEL BOSCO del Bosco. 3 aprile 2013.pdf · E’ una carrellata di foto, anche...

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Periodico mensile del SANTUARIO DELLA MADONNA DEL BOSCO Fratelli POZZONI - Cisano Bergamasco Santuario - Casa Padri: Tel. 039.9920163 - Fax 039.9950020 I versamenti vanno intestati a: SANTUARIO DELLA B. V. DEL BOSCO sul C/C N. 12613220 - foto copertina E. Mascheroni SANTUARIO MADONNA DEL BOSCO 23898 IMBERSAGO (Lecco) Sped. in abb. postale A.P. Art. 2 comma 20/c Legge 662/96 - Filiale di Como C.C. Postale 12613220 - Tel. 039.9920163 Direttore Responsabile - P. Ambrogio Colnago Autorizzazione del Tribunale di Lecco n. 4/90 del 3/2/97 Madonna del Bosco Santuario IMBERSAGO (LECCO) n. 3 APRILE 2013 Beata Vergine del Bosco LE SACRE ICONE: PRESENZA E MISTERO Le Sacre Icone non sono semplici immagini dipinte su tavole di legno, ma sono veri e propri mezzi di preghiera e meditazione che da secoli la Chiesa orientale usa e che da alcuni decenni anche la Chiesa occidentale ha riscoperto. Contemplare un’icona vuole dire entrare in relazione con la Divinità. Le Sacre Icone sono come finestre dalle quali si affacciano figure appartenenti al divino che con le loro immagini dense di significati ci conducono alla conoscenza e contemplazione di Dio. La mostra di Icone Sacre che si terrà ad Imbersago, è un percorso artistico spirituale concepito da tre iconografe operanti sul nostro territorio. Alla scuola del maestro Giovanni Mezzalira stimato Iconografo a livello nazionale Marina Bonalberti, Teresa Corneo e Antonella Vago, apprendono le tecniche per dipingere (il termine esatto e’ “scrivere “) le Sacre Icone. Da più di 10 anni svolgono questa attività di “scrittura dell’Icona Sacra” realizzando mostre e realizzando Icone su commissione. All’interno della mostra di Imbersago oltre alla visione delle Sacre Icone, si potranno osservare materiali e tecniche di realizzazione. C’è la possibilità durante la mostra anche di acquistare o commissionare le Icone stesse. Marina Bonalberti - Teresa Corneo - Antonella Vago CON GLI OCCHI DEI BAMBINI Mostra fotografica dal 1 al 31 maggio nel corridoio della Cappella delle confessioni. “Con gli occhi dei bambini” Immagini di una infanzia tradita, una infanzia da salvare”. E’ questo il titolo della Mostra fotografica realizzata da Enrico Mascheroni, Reporters sans frontieres. E’ una carrellata di foto, anche piuttosto “dure”, in cui lo sguardo dei bambini diventa domanda per chi osserva. Una domanda che ci interpella e ci costringe ad un esame di coscienza. La mostra è visitabile tutti i sabato pomeriggio e tutte le domeniche. “LITURGIE” Esposizione del pittore Nicola Cincera. Dal 1 al 31 maggio nel Corridoio della cappella delle Confessioni Il titolo non deve trarci in inganno. Non si tratta infatti di “immagini liturgiche” ma di suggestioni dell’anima immersa in un mondo abitato da angeli che si muovono tra lampi di colore, riflesso di quella Luce che ha squarciato le tenebre all’inizio della creazione e nel momento in cui il “Verbo si fece carne”. La mostra è visitabile tutti i sabato pomeriggio e tutte le domeniche. LA MADONNA DEL BOSCO E PAPA GIOVANNI In occasione del 50° della morte di Papa Giovanni XXIII il giornalista/scrittore Ambrogio Amati ha realizzato un libro sul Santuario della Madonna del Bosco e sulla devozione che Papa Giovanni ha sempre avuto nei confronti della Madonna qui venerata, da lui definita “il sorriso della mia infanzia”. Il libro che uscirà a maggio col titolo LA MADONNA DEL BOSCO E PAPA GIOVANNI, Ed. Ancora, pp. 150, euro 14,00 attinge a notizie prese dall’archivio del Santuario e permette di conoscere aspetti inediti della storia di questo luogo. La presentazione del libro avverrà in occasione della Festa del Santuario.

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BASE GRIGLIA Nuova:Ultima di copert. 2/10 20-07-2012 13:09 Pagina 4

Periodico mensile del SANTUARIO DELLA MADONNA DEL BOSCO

Fratelli POZZONI - Cisano Bergamasco

Santuario - Casa Padri: Tel. 039.9920163 - Fax 039.9950020I versamenti vanno intestati a: SANTUARIO DELLA B. V. DEL BOSCO sul C/C N. 12613220 - foto copertina E. Mascheroni

SANTUARIO MADONNA DEL BOSCO23898 IMBERSAGO (Lecco)

Sped. in abb. postale A.P. Art. 2 comma 20/c Legge 662/96 - Filiale di ComoC.C. Postale 12613220 - Tel. 039.9920163

Direttore Responsabile - P. Ambrogio ColnagoAutorizzazione del Tribunale di Lecco n. 4/90 del 3/2/97

Madonna del Bosco

Santuario

I M B E R S A G O ( L E C C O )

n. 3 APRILE 2013

Beata Vergine del BoscoLE SACRE ICONE: PRESENZA E MISTEROLe Sacre Icone non sono semplici immagini dipinte su tavole di legno, ma sono veri e propri mezzi di preghiera e meditazione che da secoli la Chiesa orientale usa e che da alcuni decenni anche la Chiesa occidentale ha riscoperto. Contemplare un’icona vuole dire entrare in relazione con la Divinità. Le Sacre Icone sono come finestre dalle quali si affacciano figure appartenenti al divino che con le loro immagini dense di significati ci conducono alla conoscenza e contemplazione di Dio.La mostra di Icone Sacre che si terrà ad Imbersago, è un percorso artistico spirituale concepito da tre iconografe operanti sul nostro territorio.Alla scuola del maestro Giovanni Mezzalira stimato Iconografo a livello nazionale Marina Bonalberti, Teresa Corneo e Antonella Vago, apprendono le tecniche per dipingere (il termine esatto e’ “scrivere “) le Sacre Icone. Da più di 10 anni svolgono questa attività di “scrittura dell’Icona Sacra” realizzando mostre e realizzando Icone su commissione.All’interno della mostra di Imbersago oltre alla visione delle Sacre Icone, si potranno osservare materiali e tecniche di realizzazione. C’è la possibilità durante la mostra anche di acquistare o commissionare le Icone stesse.Marina Bonalberti - Teresa Corneo - Antonella Vago

CON GLI OCCHI DEI BAMBINIMostra fotografica dal 1 al 31 maggio nel corridoio della Cappella delle confessioni.“Con gli occhi dei bambini” Immagini di una infanzia tradita, una infanzia da salvare”. E’ questo il titolo della Mostra fotografica realizzata da Enrico Mascheroni, Reporters sans frontieres. E’ una carrellata di foto, anche piuttosto “dure”, in cui lo sguardo dei bambini diventa domanda per chi osserva. Una domanda che ci interpella e ci costringe ad un esame di coscienza.La mostra è visitabile tutti i sabato pomeriggio e tutte le domeniche.

“LITURGIE”Esposizione del pittore Nicola Cincera. Dal 1 al 31 maggio nel Corridoio della cappella delle ConfessioniIl titolo non deve trarci in inganno. Non si tratta infatti di “immagini liturgiche” ma di suggestioni dell’anima immersa in un mondo abitato da angeli che si muovono tra lampi di colore, riflesso di quella Luce che ha squarciato le tenebre all’inizio della creazione e nel momento in cui il “Verbo si fece carne”. La mostra è visitabile tutti i sabato pomeriggio e tutte le domeniche.

LA MADONNA DEL BOSCO E PAPA GIOVANNIIn occasione del 50° della morte di Papa Giovanni XXIII il giornalista/scrittore Ambrogio Amati ha realizzato un libro sul Santuario della Madonna del Bosco e sulla devozione che Papa Giovanni ha sempre avuto nei confronti della Madonna qui venerata, da lui definita “il sorriso della mia infanzia”.Il libro che uscirà a maggio col titolo LA MADONNA DEL BOSCO E PAPA GIOVANNI, Ed. Ancora, pp. 150, euro 14,00 attinge a notizie prese dall’archivio del Santuario e permette di conoscere aspetti inediti della storia di questo luogo. La presentazione del libro avverrà in occasione della Festa del Santuario.

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(continua in penultima di copertina)

(continua da seconda di copertina)

TEMPO DELLO SPIRITOSiamo entrati nel tempo pasquale, tempo ritmato dall’azione sorprendente e imprevedibile dello Spirito.E’ come il vento “di cui odi la voce ma non sai da dove viene e dove va”; è come il fuoco che illumina la notte e scioglie la rigidità dei nostri cuori.Potrebbero sembrare parole retoriche o di circostanza ma invece sono espressione della consapevolezza che anima chi crede in Cristo Gesù, morto e Risorto.Lo Spirito non sostituisce la libertà dell’uomo ma la interpella nei modi più imprevedibili e misteriosi. Nella risposta positiva, nell’apertura al Bene che lo Spirito suggerisce, fa intravedere e aiuta a perseguire, l’uomo può generare qualche cosa di nuovo, anzi “IL NUOVO” per eccellenza: una vita autenticamente umana, una vita da figli di Dio. E’ in questa prospettiva che vi propongo due riflessioni.

SINE GLOSSASenza la pretesa di addentrarmi in questioni storiografiche piuttosto impegnative circa le fonti della “regola francescana”, è certo che S. Francesco sia stato piuttosto allergico alla richiesta di stendere una regola per coloro che avrebbero seguito il suo ideale di vita. Non perché fosse un uomo “sregolato” ma perché era convinto che l’unica regola del cristiano non può che essere il Vangelo e più precisamente il Vangelo “sine glossa”.“Sine glossa”, ossia senza alcun commento e interpretazioni troppo “dolcificanti”, o anche adattamenti e aggiornamenti più o meno interessati e opportunistici. Forse potrebbe apparire come un programma “fondamentalista” fondato su un “letteralismo biblico” alla testimone di Geova, ma S. Francesco non era così sprovveduto o ingenuo da cadere in simili derive.Egli desiderava semplicemente vivere il Vangelo con quella “radicalità” che non lascia spazio a facili compromessi con il proprio interesse, orgoglio, pigrizia, comodità, egoismo… in poche parole con ogni forma di conciliazione con lo “spirito del mondo”.Ovviamente il suo modo di vivere questa “radicalità evangelica” fu certamente “unico” e per certi versi irripetibile, ma ciò non toglie che a questa radicalità sia chiamato ogni cristiano pur nelle forme più diverse che solo lo Spirito è capace di suscitare.Il 13 marzo lo Spirito, che come al solito eccede ogni calcolo e pronostico umano, ha voluto come Vescovo di Roma e pastore della Chiesa Universale, Papa Francesco.

Già la scelta del nome è un programma e allude a quella “regola” che è il segreto di ogni riforma della Chiesa: il Vangelo.

CIO’ CHE LE CRONACHE NON DICONOAd ogni conclave S. Pietro entrava in agitazione. Chi sarebbe stato il suo successore? Quale nome avrebbe preso? Anche i suoi colleghi emeriti, erano presi da accese discussioni: “ci vuole un Papa energico… “ –diceva S. Leone M.. “Si, ma anche buono e dolce..-“rispondeva S. Celestino. “Ognuno aveva la sua da dire.S. Pietro, spirito impaziente, friggeva per la curiosità di sapere cosa i cardinali si sarebbero detti in conclave. Occorreva mandare un informatore segreto che avrebbe captato i discorsi cardinalizi e avrebbe così riferito, dopo ogni seduta, l’evolversi della situazione.Ovviamente non bisognava dare nell’occhio!Purtroppo il “corvo di Elia” era già impegnato in una missione umanitaria ; la “colomba di Noè” era in vacanza; l’Aquila di S. Giovanni Evangelista” era in esercitazione con la pattuglia acrobatica”…. Che fare?“Si potrebbe mandare il gabbiano Francesco”! –pensò S. Pietro! Si chiamava “Francesco” perché era uno dei tanti volatili assidui alla predicazione del poverello di Assisi: per questo avevo voluto essere chiamato col nome del Santo Frate!Fu così che il gabbiano Francesco si pose sul comignolo della Sistina, da cui sarebbe fuoruscito il fatidico fumo bianco. Attraverso il condotto fumario poteva ascoltare tutti i discorsi dei cardinali. Altro che “cimici elettroniche” usate degli agenti segreti!. Nessuno poi, nonostante gli occhi indiscreti delle telecamere puntate su di lui, avrebbe mai sospettato che il gabbiano Francesco, era uno OO7 in missione.La sera del 13 marzo, S. Pietro attendeva irrequieto ma il gabbiano Francesco tardava a venire. Quando S. Pietro vide la fumata bianca non stette più nella pelle e in un impeto di entusiasmo e di curiosità gridò: “Ehi, fratello gabbiano Francesco, ti muovi o no!!!”Il nome Francesco, pronunciato con voce autorevole da S. Pietro, non solo raggiunse le orecchie del gabbiano ma fu risucchiato dalla canna fumaria per raggiungere anche le orecchie del neo-eletto Papa che proprio in quel momento si stava chiedendo che nome avrebbe preso.“E’ un’ispirazione dall’alto! -Esultò stupito il Papa- Si, mi chiamerò Francesco”.

Il Rettore Don Diego

9 maggio 2013 - FESTA DEL MIRACOLONel 50° della morte di Papa Giovanni XXIII - Anno della fede

Mercoledì 1 maggio inizia la novena di preparazione alla festa ore 15,30 Rosario lungo la “scala santa”. Messa solenne.

Domenica 5 maggioore 10,00 S. Messa celebrata da don Mario Parolini (Istituo Pavoni) nel suo anniversario di

Messa.ore 14,45 Adorazione eucaristica e S. Rosario.ore 21,00 Proposta di testi, preghiera e musica.

Lunedì 6 maggioore 15,30 S. Rosario lungo la “Scala Santa”. S. Messa. ore 20,45 Preghiera Mariana “per” e “con” i malati, proposta dall’UNITALSI.

Martedì 7 maggioore 15,30 S. Rosario salendo la “Scala Santa”. Segue S. Messa solenne.ore 17,00 Sulle orme di Papa Giovanni XXIII. Partendo dalla darsena (traghetto di

Leonardo) si percorre il “sentiero del Papa” fino al Santuario. Preghiera conclusiva in Santuario.

Mercoledì 8 maggioore 15,30 S. Rosario salendo la “Scala Santa”. Segue S. Messa solenne.ore 20,00 Preghiera Mariana in Santuario in preparazione alla S. Messaore 20,30 S. Messa Vigiliare dell’ Ascensione, celebrata da don Virginio Colmegna, direttore della Casa della Carità (Mi).

Dopo la S. Messa il Santuario rimarrà aperto fino alle ore 23,30 per chi desidera fermarsi in preghiera

GIOVEDI 9 maggio SOLENNITA’ dell’ASCENSIONE - FESTA DEL SANTUARIO

ore 7,00 - 8,30 -10,00 SS. Messe in Santuarioore 11,00 S. Messa solenne presieduta da Mons. Maurizio Rolla, vicario episcopale della zona di Lecco. Saranno presenti le autorità

civiche.ore 12.00 S. Messa nella cappella del Miracolo celebrata da don Giuseppe Sala nel suo 5° anniversario di Messa.ore 16.00 S. Messa solenne presieduta da S.E. Mons. Francesco Beschi, Vescovo di Bergamo. La celebrazione sarà animata musicalmente dalla Corale di Imbersago. - Benedizione dei bambini Al termine della Messa invocheremo una particolare benedizione sui bambini e ragazzi, affidandoli a Maria, che ha voluto

apparire ad una mamma e ha liberato un bimbo dalle fauci del lupo.ore 18.00 S. Messa vespertina a conclusione della festa.

DOMENICA 12 maggio GIORNATA DEL RINGRAZIAMENTOLe S. Messe saranno celebrate per tutti i benefattori del Santuario, vivi e defunti.Ore 16,00 S.Messa celebrata dal Prevosto di Merate don Luigi Peraboni.Nei giorni precedenti la Festa del Santuario, la “Scala Santa” sarà illuminata da 3000 lumini preparati dai Volontari della Casa della Carità

Madonna del Bosco, prega per noi

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CRONICON PELLEGRINAGGI ED EVENTI

• 19.2–Pellegrinaggio Terza Età di Vimodrone• 24.2–Benedizione gruppo Ciclisti di Melzo• 12.3–GruppoScoutdi Cernusco Lombardone• 11.3–Gruppo Pellegrinaggio “Chiarello”

GIORNATA DEI MISSIONARI MARTIRIOgni anno la Chiesa Italiana vuole ricordare con la preghiera e il digiuno, i missionari martiri.Il 21 marzo, in Santuario numerose persone hanno pregato e fatto memoria di questi testimoni tra cui anche le vittime, uccise durante la dittatura di Enver Hoxha in Albania.Toccante è stata la testimonianza della giornalista Anna Pozzi che ha presentato la vita di Annalena Tonelli, una missionaria laica uccisa in Somalia dieci anni fa. Dopo 30 anni passati aiutando i poveri, cristiani e musulmani, annunciando il Vangelo “gridato con la sua vita” spesa per amore, un colpo di pistola l’ha fermata per sempre.

(Francesco F.)

• 13.3–GruppoStudentiSalesiani(Milano) • 15.3– Via Crucis Decanato di Brivio• 29.3–GruppoScoutMilano 1

Beata Vergine del Bosco