Santuari

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L’attuale centro urbano di S.Caterina Villarmosa è situato proprio nel centro della Sicilia, in provincia di Caltanissetta, da cui dista appena 18Km, ad una altitudine media di 606m. Esso sorge sulle pendici del Colle S.Francesco di Paola (oggi, Colle S.Anna). A Ovest, l’abitato è circondato da una corona rocciosa, chiamata Fila delle Rocche, mentre a Nord, sono visibili le ultime propaggini della catena dei Nebrodi. A Est, nei giorni privi di foschia, è possibile vedere l’Etna. Santa Caterina Villarmosa

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L’attuale centro urbano di S.Caterina Villarmosa è situato proprio nel centro della Sicilia, in provincia di Caltanissetta, da cui dista appena 18Km, ad una altitudine media di 606m. Esso sorge sulle pendici del Colle S.Francesco di Paola (oggi, Colle S.Anna). A Ovest, l’abitato è circondato da una corona rocciosa, chiamata Fila delle Rocche, mentre a Nord, sono visibili le ultime propaggini della catena dei Nebrodi. A Est, nei giorni privi di foschia, è possibile vedere l’Etna.

  

Santa Caterina Villarmosa

Sotto i Grimaldi viene edificata una prima chiesa nel luogo ove oggi sorge l’edificio oggetto del nostro studio: l’attuale Santuario di Maria SS. delle Grazie. Il Santuario non è la chiesa più antica del paese, ma ne è stato la prima parrocchia. La costruzione della chiesa, nel posto ove oggi sorge il Santuario, sappiamo che inizia sotto Giulio Grimaldi. Sicuramente è già esistente nel 1605. È completata da D.Pietro Andrea Grimaldi che, nel 1620, la dota del fonte, oggi collocato alla Madrice, ove, oltre allo stemma nobiliare, si legge in una iscrizione: D.P.ANDREA BARO 1620

Nel 1732 l'edificio subisce i primi interventi di restauro che interessano la cappella di Maria SS., la cupola e il campanile. Fino al 1783 è certamente la Chiesa Madre del paese. Successivamente nel 1862 è stata quasi totalmente riedificata nella consistenza attuale. Nel 1911 è realizzata la sistemazione del bastione esterno con le ringhiere e i pilastrini. In questa occasione vengono collocate, a completamento della facciata, la statua di Maria SS. delle Grazie, di S.Caterina e di S.Lucia. Infine, ricordiamo l'ultimo intervento, all'interno della chiesa, promosso dall'Arc.Spilla nel 1993, che interessò il riassetto e il completamento della pavimentazione e della zoccolatura, la costruzione della nuova mensa eucaristica, il collocamento del nuovo ambone, l'apertura del passaggio laterale nella Cappella del Santissimo, la ritintura totale delle superfici e il ripristino, per un completo riutilizzo, dei locali di pertinenza della chiesa.

Inoltre ricordiamo anche che in questa chiesa è stato sepolto il pittore caterinese Antonino Guastaferro, noto per avere lavorato a Roma, e soprattutto nella Regia di Caserta.

Santuario Maria SS. Delle Grazie

Molto importanti sono i due altari nelle cappellette laterali all’altare maggiore. Molte delle opere artistiche e dell’arredo storico oggi non sono più nel tempio: alcune sono state incamerate dalla Attuale Chiesa Madre; altre, probabilmente le più importanti dal punto di vista artistico, oggi sono esposte nel Museo Diocesano di Caltanissetta; mentre, purtroppo, di altre non sappiamo più nulla. Come dotazioni della chiesa, abbiamo un bellissimo organo e l'antichissimo orologio del campanile (dono del Principe Grimaldi) ambedue di indubbio pregio storico, che si trovano in uno stato che richiede un particolare recupero. In tempi recenti è stato anche collocato il fonte battesimale in una posizione e informa che poco si inserisce nel contesto. Alla chiesa è annesso l’Oratorio della confraternita di Maria SS. delle Grazie attiva dal 1819.

Dotazioni

Consistenza architettonica

L'edificio, pur nel rispetto delle sue limitate dimensioni, è un piccolo gioiellino architettonico. L’impianto generale della chiesa è abbastanza semplice e ben proporzionato. Un recentissimo intervento, che ha interessato soprattutto le coperture, ha impedito che alcuni fenomeni di degrado strutturale danneggiassero irrimediabilmente l’edificio. Il completo restauro e il consolidamento delle strutture della chiesa e delle sue parti decorative, richiedono un intervento molto corposo che auspichiamo avvenga al più presto.

La catechesi promossa dalle opere: altare, ambone, fonte battesimale …

Domenica 7 gennaio 2007 con la S.Messa delle ore 18:00, S.E. il Vescovo Mons.Mario Russotto, ha consacrato il nuovo altare e ha riaperto al culto il Santuario dedicato alla nostra Compatrona: la Madonna delle Grazie.

I lavori di restauro hanno interessato diverse parti di questa chiesa:• un generale consolidamento strutturale;• il recupero delle parti esistenti e il parziale reintegro di quelle mancanti del prospetto esterno, deteriorato dalle intemperie; • una meticolosa collezione di saggi che hanno indirizzato, tra le altre cose, lo scavo che ha riportato alla luce un complesso murario preesistente alle attuali strutture e che oggi accoglie il nuovo fonte battesimale;• la pavimentazione di tutti gli ambienti del Santuario, compresa l’area dei reperti dove è stata riproposta la antica pavimentazione in cotto, di si è trovata traccia nelle sottostrutture;• il sostanziale recupero e la riqualificazione degli stucchi rovinati dalla umidità della chiesa e dell’annesso oratorio;• la sostituzione e il rifacimento di tutte le coperture della Chiesa e della casa canonica;• variazione significativa è stata quella che ha permesso di aggiungere al corpo della Chiesa la stanza adiacente al Santuario, grazie al ripristino di un passaggio già esistente ma anticamente murato nella parete proprio a ridosso del vecchio fonte battesimale.

Dal punto di vista affettivo e della pietà popolare senza dubbio è

l’edificio sacro più caro al popolo caterinese.

Esterno Chiesa

CULTO DELL’ ADDOLORATA

Il culto della Madre Addolorata è arrivato nel 1990 sull’altura delle Rocche, proprio in quell’altura dove era impiantata una Croce di legno sostituita poi con una di ferro, ben visibile dal paese, come antichissimo segno di protezione e benedizione delle nostre case. La Sig.ra Inglisa Maria nata nel 1905, è stata colei che ha fatto costruire una Chiesetta all’Addolorata, accanto ad una antica piccolissima cappella. La signora racconta che da bambina ricorda di aver seguito con tante altre fanciulle e ragazzi un pellegrinaggio di gente, guidato dall’Arciprete Pasquale Seminatore, a quella Croce. Tutti salendo raccoglievano una pietra. Arrivati vicino a quella Croce, l’Arciprete Seminatore benediceva il suo più pesante masso e facendo scavare un buco lo seppelliva come prima pietra per una piccola Cappella dedicata alla Madonna. Dicono che dopo la vittoria di Vittorio Veneto (1918) i soldati caterinesi reduci della 1° Guerra Mondiale completavano quella Cappelletta per la Madonna SS.ma, che avevano invocato nelle trincee e nelle battaglie e che li aveva salvati lasciando 600 compagni caterinesi morti per la Patria seppelliti in quelle contrade di Trento, Gorizia e Trieste, i cui nomi sono stati scolpiti sul marmo di quel monumento, che i nostri paesani emigrati d’America hanno voluto dedicare ai Caduti di quella guerra nella Villa Castelnuovo.

Quella prima cappelletta divenne molto presto meta di faticosi pellegrinaggi di devoti uomini e donne, le quali qualche volta chiedevano anche la celebrazione di una Messa. Quell’antica cappelletta bruciò una volta, rovinò in parte altre volte e fu restaurata per interessamento del Sig. Rodonò Carmelo, popolarissimo in paese. Organizzatrice di questi pellegrinaggi fu insieme ad altre pie devote della Madonna la Sig.ra Di Cara Calogera.

Successivamente la Signora Inglisa, sua zia, con l’aiuto della Signora Alessi Maria in Puleo, edificò una nuova Chiesa accanto alla Cappelletta antica. Nel 1983 la Signora Alessi Maria visitando la chiesetta delle Rocche, notò che era ridotta in cattive condizioni. Si adoperò allora insieme alla Signorina Lo Cascio Brigida affinchè la chiesetta fosse restaurata. Tre anni dopo, grazie ad una colletta fatta dalla Signora Bruno Giovanna, è stato possibile restaurare anche la scaletta di accesso alla Chiesa. Nel 1988 un nostro compaesano si è incaricato di raccogliere fondi tra gli emigranti in America, che sono serviti ad acquistare un piccolo appezzamento di terreno dal Signor Di Maggio Carmelo ed a far tracciare la strada che porta alla chiesetta.

Interno della Cappella sul monte delle Rocche - Oggi

UN RICORDO…

Interno della chiesetta - Prima

Veduta dell’intero paese

Veduta da Santa Caterina del Filo delle Rocche

Pellegrinaggio al Santuario con L’Arciprete Antonio La Paglia

 Nel 1992 con l’insediamento di una Amministrazione Comunale c’è l’interessamento per provvedere al miglioramento e alla stabilizzazione della nuova strada. Il 10 Maggio 2010, come per fatalità o volere divino, si costituisce il "Comitato del Santuario del Crocifisso delle Rocche", che ispirato da un membro appartenente allo stesso (perchè apparsagli in sogno la Madonna la quale gli chiedeva di far nuovamente valorizzare spiritualmente il sito), grazie a donazioni da parte degli stessi appartenenti al Comitato, ed a una successiva proficua raccolta fondi, e grazie anche alla manovalanza offerta dagli stessi membri del comitato, riesce ad affrontare acquisti e spese generali, per una cifra di € 20.000,00. In particolare il fratelli Dell’Utri, titolari della ditta S.I.S.O.L., donano un impianto fotovoltaico provvedendo anche all’istallazione, realizzando un impianto elettrico autosufficiente. Tutti i lavoro sono stati possibili grazie alla disponibilità del proprietario del terreno, il sig. Giuseppe Arnone. Dal 18 Luglio 2010 l’impegno e gli sforzi dei membri del comitato trovano il giusto riconoscimento e la preziosa ricompensa nella Santa Benedizione tenuta da S.E. Mario Russotto.

Un momento della piccola “Processione” con la “Vara”, trasportata in spalla dalle donne del Comitato!

L’arrivo di S.E. Mario Russotto al Santuario

IL COMITATO:Presidente: Sig. Salvatore Di MartinoVice Presidente: Sig. Giuseppe Carsidona e Lucio GiordanoSegretario: Sig. Sergio Lo DucaVice Segretario: Sig. Andrea NicosiaTesoriere: Sig. Salvatore La Placa

La Chiesa durante i lavori

La chiesa oggi

CREDITI

Fotografia: Fabrizio Lazzara, Roberto InzinnaStoriografia: Arch. Vito Giangreco, Comitato del Santuario del Crocifisso delle RoccheLibro: Culto dell’Addolorata in S.Caterina Villarmosa